Il gabbiano Jonathan Livingston

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Il gabbiano Jonathan Livingston
ACCADEMIA WEDWKIND
Il gabbiano Jonathan Livingston
di Richard Bach
Spettacolo di teatro – danza
liberatamente tratto e regia
di Luca Ghelfi
Il piccolo e anticonformista Gabbiano Jonathan riesce ad intravedere una nuova via da poter seguire, una via che allontana dalla
banalità e dal vuoto del suo precedente stile di vita, e comprende che oltre che del cibo un gabbiano vive della luce e del calore del
sole, vive del soffio del vento, delle onde spumeggianti del mare e della freschezza dell'aria.
dal libro "Il gabbiano Jonathan Livingston"
TRAMA:
Jonathan è diverso dagli altri il suo desiderio non è mangiare, ma imparare a volare in modo perfetto. Per questo è
rimproverato dai suoi genitori ed escluso dagli altri componenti del suo stormo, lo Stormo Buonappetito, in quanto
nessuno capisce la sua passione per il volo, dal momento che volare è considerato soltanto come una comodità per
procurarsi il cibo. Nonostante la buona volontà di Jonathan per cercare di essere un gabbiano come tutti gli altri e di non
dedicarsi più alla sua passione, il suo desiderio di trovare il volo perfetto è più forte di lui e in poco tempo riesce a
compiere acrobazie incredibili, mai compiute da nessun altro volatile. Ma lo Stormo non lo accetta. Abbandonato e
solo, Jonathan trascorre diversi anni ad esercitarsi nel volo finché un giorno, dopo essere morto , lo raggiungono due
gabbiani dalle piume candide, che si librano nell’aria con lui. Questi lo convincono a seguirli nel "Paradiso dei
Gabbiani", un luogo dove potrà volare con più facilità. Jonathan accetta, diventando anche lui bianco e splendente come
i suoi nuovi compagni. Per diversi anni rimane nel Paradiso dei Gabbiani sotto la guida di Sullivan, suo maestro ed
amico.
È lo stesso Sullivan, insieme ad altri gabbiani, a spiegargli che quello non è il vero Paradiso, ma solo un livello
transitorio, dopo il quale si passa più in alto ancora, fino a raggiungere la perfezione e che tutti, prima o poi, saliranno di
piano in piano. Quando finalmente raggiunge i livelli del suo maestro, si accorge che - nonostante tutto ciò che ha
imparato - il suo corpo gli è ancora d'intralcio. Così chiede al gabbiano più anziano, Ciang, di insegnargli a volare alla
velocità del pensiero, a superare il "qui ed ora", cosa che soltanto Ciang sa fare.
Dopo molti tentativi, Jonathan riesce nel suo impegno, ma poche settimane dopo Ciang muore e viene portato in un
Paradiso superiore. Egli lascia il posto di maestro a Jonathan: non basta allenarsi al volo perfetto, il vero scopo è
arrivare a capire il segreto della bontà e dell'amore, ovvero la cosa più difficile da mettere in pratica. Rimasto senza
guida, Jonathan tormentato dal desiderio di insegnare al resto dei gabbiani dello Stormo Buonappetito tutto ciò che ha
appreso, confessa a Sullivan i suoi pensieri, ma questo lo convince ad aiutarlo nella sua attività di addestramento dei
nuovi arrivati. Qualche tempo dopo, torna il desiderio di andare ad insegnare allo stormo Buonappetito: così saluta
Sullivan e parte per ritornare al suo luogo di origine, dove trova un giovane: Fletcher Lynd, che diventa suo allievo. Le
loro lezioni di volo non passarono inosservate e piano piano altri gabbiani reietti si unirono a Jonathan e Fletcher: in
pochi mesi gli allievi aumentarono fino a diventare un gruppo ben nutrito. Piano piano i gabbiani più coraggiosi
iniziarono a farsi avanti, curiosi di conoscere la causa di Jonathan e si unirono al gruppo per seguire le sue lezioni di
volo. Un giorno, durante una lezione, Fletcher Lynd andò a sbattere contro una roccia con tanta violenza che ne rimase
tramortito. Per Fletcher Lynd, che ormai aveva imparato molto sul volo, quella fu la soglia di passaggio alla dimensione
superiore, quella del pensiero, dove incontrò Jonathan che gli spiegò dove si trovava e cos'era quel luogo, ma
soprattutto gli pose una scelta: se voleva rimanere dov'era ed imparare nuove tecniche di volo o se voleva tornare, per il
momento, a prestare la propria opera presso lo stormo. Fletcher Lynd scelse di tornare allo stormo e così fu. Da questo
episodio Jonathan capì che il suo compagno ormai era maturo per prendere il suo posto e che la propria missione si era
infine compiuta. Così si avvicinò all'amico e lo rincuorò circa le sue capacità, per poi salutarlo e scomparire
improvvisamente.
NOTE DI REGIA:
Il percorso espressivo della danza e della recitazione è trama dell’intero spettacolo; intervalli dinamici
accompagnati da musica contemporanea e da scene recitate. Un testo tra la fantasia e la realtà di due mondi che
cooperano insieme per creare la perfezione. Un gabbiano che scende su questa terra per imparare a volare e
cerca un modo per insegnarlo agli altri. E come avviene in ogni passione, se si raggiunge il traguardo, ci si potrà
vedere come dall’alto , come essere su un cielo limpido. Poiché solo con la disciplina , con lo sforzo, con
attenzione e con la dinamicità del pensiero, potremmo avvicinarci a quella cosa che trascende il corpo e parla a
un’altra dimensione. La tecnica è affinata, resta il corpo di uccello e l’anima dell’uomo che danza. Un testo
adattabile alla danza e all’espressività del corpo, tanto da far quasi oscurare la recitazione, pur essendo elemento
chiave della performance.
Lo spettacolo è il risultato di un percorso laboratoriale di recitazione.
SCHEDA TECNICA:
•
•
Se si tratta di un terrazzo o un soggiorno di un attico, possibilmente 50/120 mq circa, se è un giardino, più
grande è meglio è.
6 sedie e un tavolino
COSTO: 10 Euro a testa, minimo 15 persone non di meno, più cena o rinfresco in piedi a termine spettacolo
IL PROGETTO:
Con il progetto "TEATRO A DOMICILIO", il nostro intento è quello di portare il teatro dentro le case, nei giardini
privati, cortili e garage; con lo scopo di presentare un teatro più intimo e personale con un pubblico
personalizzato e con prezzi accessibili a tutti evitando inoltre le spese di diritto d’autore.
ALTRI SPETTACOLI:
"Ospiti" di Ronald Horward con Luisa Vitali; Rielaborazione drammaturgica e Regia: Luca Ghelfi.
“les enfante terribile” di jean Cocteau; adattamento scenico di Riccardo Reim,; Regia di Luca Ghelfi (disponibile da
settembre).
INFORMAZIONE: LUCA GHELFI
342/8551558
Sito: http://www.associazionewedekind.it/

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