Price Earning e Dividend Yield

Transcript

Price Earning e Dividend Yield
Price Earning e Dividend Yield
Analisi dei più noti tra i multipli azionari
Introduzione
Buy low, sell high. Easy if you know how
Il tema a cui l'analisi statistica finanziaria ha, praticamente da sempre, dedicato la maggiore attenzione è
la determinazione del corretto valore (fair value) degli asset scambiati all’interno del sistema
globale dei mercati mondiali.
Tra gli strumenti maggiormente utilizzati, la valutazione per multipli ha raggiunto un elevato livello di
diffusione, al punto di diventare un approccio comunemente utilizzato anche da investitori privati.
Nell’impossibilità di utilizzare il prezzo assoluto, l’identificazione di valori di mercato confrontabili rende,
infatti, più semplice il confronto tra asset all’interno di gruppi omogenei (peer group).
Nonostante la semplicità di utilizzo, i multipli sono uno strumento che racchiude un ampio ammontare di
informazioni in una singola serie di numeri. Il pericolo maggiore è che ciò incoraggi interpretazioni
semplicistiche e talvolta non corrette.
Dividend Yield (DY) – Il rapporto dividendi/prezzo
Un indicatore di rendimento del titolo azionario
Il Dividend Yield (DY) è rapporto tra l’ultimo dividendo annuo per azione corrisposto agli azionisti o quello
annunciato e il prezzo di un’azione.
Il Dividend Yield può quindi essere storico o atteso.
Proprio perché considera il rendimento dell’investimento solo in base al ritorno nella forma dei dividendi
totali, il DY è concettualmente equiparabile al rendimento corrente obbligazionario.
DY stabili o crescenti segnalano di norma la forza del business dell’impresa.
A parità di altre condizioni, un DY alto rende più appetibile il titolo, perché segnala la presenza di dividendi
più elevati (che rendono l’azione più redditiva) e/o di prezzi più bassi (che possono indicare
sottovalutazione).
Dividend Yield
È fondamentale sapere che…
esistono differenze settoriali*
esistono differenze regionali*
Consumer Discretion
Emerging Markets
Consumer Services
Energy
Financials
Europe
Health Care
Industrials
Japan
Information Technology
Materials
Telecom
US
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*Elaborazione su dati 2005-2015, fonti Bloomberg e UBS.
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Dividend Yield
È fondamentale sapere che…
il DY è tendenzialmente stabile nel tempo
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Global DY
*Elaborazione 1995-2015 su dati di Bloomberg e UBS
Price Earning (PE) – Il rapporto prezzi/utile per azione
Il multiplo più utilizzato
Il PE è il rapporto tra il prezzo e l’utile già realizzato (in questo caso si parla di Trailing PE) o quello atteso
per azione (Projected PE).
Il PE è interpretabile come numero di anni necessari perché gli utili ripaghino interamente l’investimento.
Di norma la misura dell’utile impiegata nel calcolo del multiplo è quella «prima dei fattori straordinari».
Se una società è in perdita (al netto delle poste straordinarie) il PE non è utilizzabile come metrica di
valutazione.
A parità di altre condizioni, un minor PE segnala attrattività dell’investimento, perché costituito da un basso
livello di prezzi e un elevato livello di utili per azione.
Price Earning
È fondamentale sapere che…
esistono differenze settoriali
esistono differenze regionali
Consumer Discretion
Emerging Markets
Consumer Services
Energy
Financials
Europe
Health Care
Industrials
Japan
Information Technology
Materials
Telecom
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Utilities
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*Elaborazione su dati 2005-2015, fonti Bloomberg e UBS.
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Price Earning
È fondamentale sapere che…
Il PE è molto variabile nel tempo
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Global PE
*Elaborazione 1995-2015 su dati di Bloomberg e UBS
Cyclically Adjusted Price Earning
CAPE o Shiller PE
Poiché gli utili tendono a variare nelle diverse fasi del ciclo economico, il PE viene spesso calcolato nella
formulazione proposta dal Prof R. Shiller: (prezzo corrente)/(media degli utili degli ultimi 10 anni)
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Global CAPE
*Elaborazione 1995-2015 su dati di Bloomberg e UBS
Global PE
PE e DY oggi
I valori attuali sono lontani dagli estremi
DY*
CAPE*
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World
US
*Elaborazione su dati di Bloomberg e UBS
Europe
Japan
Emerging
Markets
World
US
Europe
Japan
Emerging
Markets
DY: cosa ci dice sui rendimenti futuri a breve termine?
La relazione tra DY e rendimenti annuali appare debole, salvo che in
casi estremi
DY vs rendimenti futuri ad 1 anno
Rendimento futuro ad 1 anno
80%
DY medio
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DY attuale
40%
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*Elaborazione su dati di Bloomberg e UBS
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Dividend Yield
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DY: cosa ci dice sui rendimenti futuri a medio termine?
Sembra sussistere una forte relazione positiva, ma solo quando DY è molto
alto, cioè quando l’investimento azionario è particolarmente redditivo
DY vs rendimenti futuri a 5 anni
Rendimento futuro a 5 anni
140%
DY medio
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DY attuale
100%
80%
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*Elaborazione su dati di Bloomberg e UBS
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Dividend Yield
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CAPE: cosa ci dice sui rendimenti futuri a breve termine?
Sulla base del CAPE non è possibile prevedere l’andamento del mercato
nel breve termine
CAPE vs rendimenti futuri ad 1 anno
80%
CAPE medio
60%
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CAPE attuale
-40%
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*Elaborazione su dati di Bloomberg e UBS
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CAPE: cosa ci dice sui rendimenti futuri a medio termine?
Quando assume valori estremi il CAPE sembra mostrare una forte relazione
con l’andamento a medio termine dei mercati
CAPE vs rendimenti futuri a 5 anni
160%
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CAPE medio
120%
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60%
40%
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CAPE attuale
-40%
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*Elaborazione su dati di Bloomberg e UBS
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30,0
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Conclusioni
Il Price Earning e il Dividend Yield
Il DY fornisce una misura della redditività cedolare dell’investimento azionario ma non ci aiuta a prevedere
l’andamento dei mercati.
Il PE fornisce segnali previsivi molto deboli su orizzonti brevi (fino ad 1 anno), mentre sul medio termine le
indicazioni sono significative solo quando il multiplo assume valori estremi.
La conclusione è univoca: guardando solo a DY e PE è difficile fare inferenza sull’andamento dei mercati
azionari. E’ per questo opportuno affidarsi ad un insieme più ampio di variabili, adottare cioè un approccio
MULTI-FATTORIALE.
Le opinioni espresse non costituiscono una raccomandazione, un consiglio o un invito ad effettuare
operazioni di investimento