Radar Primario Raytheon / Selenia TPS-1A

Transcript

Radar Primario Raytheon / Selenia TPS-1A
Radar Primario Raytheon / Selenia AN/TPS-1°
Il sistema radar militare AN/TPS1-A della Raytheon americana è un
apparato radar mobile di sorveglianza e scoperta aerea sviluppato
per l’U.S. Army durante la II guerra mondiale. Considerato, a fine
conflitto, non più adeguato nel suo ruolo originale in quanto affiancato
da apparati più moderni in relazione alle mutate specifiche militari,
venne dismesso in numero consistente a favore di paesi alleati quale
valido supporto per la sorveglianza dello spazio aereo e per
l’assistenza al volo. Si trattava di un apparato radar primario
“campale” in banda L (1300 MHz), composto di unità che venivano
installate l’una sull’altra sul campo, con in cima una antenna (di circa
4 metri di diametro) e disponeva di un buon MTI , con linea di ritardo
a mercurio. Intere generazioni di controllori in molti paesi del mondo
iniziarono a lavorare grazie a questo sistema radar primario
introducendosi in una nuova metodologia di lavoro, migrando
progressivamente dal controllo del traffico aereo gestito con modalità
“procedurale” a quella sotto controllo radar.
Ad esempio in Italia, l’Aeronautica Militare utilizzò nell’area terminale di
Roma, fino alla fine degli anni “60, uno di questi AN/TPS-1D per
assicurare inizialmente un servizio “radar monitoring” nelle ore diurne e
passando successivamente ad un vero servizio di controllo radar del
traffico aereo, durante tutta la giornata.
Da notare che, essendo l’apparato stesso di derivazione militare, la
sua documentazione
tecnica (Technical Manual) pubblicata nel
settembre “44, fu considerata “riservata” fino al novembre “78, in
quanto si riteneva che comunque, le tecnologie a suo tempo sviluppate
dagli americani, dovessero essere protette dallo spionaggio industriale.
Collegata con la produzione su licenza di questo tipo di prodotti militari,
si sviluppò una nuova generazione di industrie elettroniche anche in
Europa.
Ad esempio, dopo le prime esperienze poco riuscite di sviluppare
sistemi radar efficaci in Italia prima e durante la seconda guerra
mondiale (da notare il sistemi EC/3Gufo costruito dalla RIEC e dalla
SAFAR ed i successivi radar Lince Vicino, Lince Lontano, Folaga, ecc.
costruiti dalla San Giorgio in collaborazione con Marelli, Allocchio
Bacchini e Galileo) le capacità ingegneristiche italiane nel settore radar
furono progressivamente potenziate grazie alla costruzione su licenza
americana di alcuni sistemi radar per i paesi della NATO, tra cui il
citato radar tipo AN/TPS-1 della Raytheon prodotto dalla società
Microlamba, azienda dalla cui fusione con un’altra società italiana, la
SINDEL, sarebbe nata nel 1959/60, la Selenia Industrie Elettroniche,
con sede a Roma in via Tiburtina, una azienda finanziata anche con il
contributo pubblico e che includeva anche una partecipazione della
stessa Raytheon nel pacchetto azionario. La costruzione di questo tipo
di radar su licenza americana, prodotto in Europa in migliaia di
esemplari dopo la guerra, costituì un banco di prova per molte aziende
elettroniche nascenti e per molti progettisti neofiti.
Questo sistema radar fu ben ottimizzato dalla Microlamba (poi Selenia)
nello stabilimento di Fusaro, presso Napoli, ad esempio sostituendo
l’antenna originale con una antenna molto più grande (14 metri) tipo MLG7 a “cosecante quadrata modificata” interessante progetto nazionale
(era sezionabile e facilmente trasportabile in quanto realizzata con
strutture leggere di derivazione aeronautica) che consentirono alla stessa
Selenia di acquisire sul mercato mondiale una posizione di primo piano
per progetti, idee e capacità di realizzazione.
Nel 1961, su proposta degli esperti di marketing, la nuova società avviò lo
sviluppo autonomo di una nuova linea di radar di controllo del traffico
aereo, quando ancora non si era certi della necessità di sviluppare una
specifica classe di radar ATC per uso civile rispetto alla consuetudine di
adattare a questo scopo radar sviluppati essenzialmente per impiego
bellico.
Pur partendo dall’esperienza di apparati realizzati ex-novo dalla Raytheon
negli S.U. (ad esempio l’ARSR-1), considerato anche il rapporto diretto
con l’azionista americano, la Selenia realizzò per il cliente di lancio
svedese, il primo ATCR-2 in banda L (lunghezza d’onda di 23 cm) e con
antenna G7, risultato alla fine diverso al 70% dall’apparato americano e di
prestazioni estremamente valide e soddisfacenti per gli standard
dell’epoca. Il primo ATCR-2 sarebbe stato installato con successo in
Svezia presso l’Aeroporto di Bromma.
Anche in Italia l’Aeronautica Militare decise di installare 2 sistemi ATCR-2
completi, rispettivamente presso Fiumicino e Milano Linate, operativi a
partire dal 1967 fino all’inizio degli anni 90.