Il 23 Ottobre all`Ordine un convegno sul delicato

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Il 23 Ottobre all`Ordine un convegno sul delicato
SOMMARIO
· Editoriale
Autunno: gli impegni dell’Ordine
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· Attualità
Pronto il nuovo Piano sanitario regionale
Nino Russo, un medico con la fotografia…
nel sangue
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· Attività dell’Ordine
Organo ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi
e degli odontoiatri della Provincia di Ragusa
Presidente:
Dr. Salvatore Criscione
Conciliazione e responsabilità medica
L’Assemblea degli iscritti
La Relazione del Collegio dei Revisori dei
Conti al Conto consuntivo 2009
La Relazione al Conto Consuntivo 2009
Liste d’attesa: le nostre proposte
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10
· Aggiornamento su..
Direttore Responsabile:
Dr. Salvatore D’Amanti
Lombalgie e Sciatalgie in Agopuntura
Redazione:
Consiglio Direttivo dell’Ordine
Via G. Nicastro, 50 - 97100 Ragusa
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· Corsi e Congressi
A Ragusa il Congresso Regionale di
Cardiologia ANMCO
Ulcere cutanee, un problema medico e
sociale
Il management clinico della spasticità
La salute della donna al centro dell’attenzione dei medici… e dei media
Frattura del polso: spesso è necessario
l’intervento chirurgico
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· Recensioni
Parlare con il malato, e non solo…
16
· Pagine di Storia
Ospedali a Vittoria
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In copertina il Loggiato del Sinagra, Ispica
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Panorama Medico N°2 - 2010
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Dr. Salvatore Criscione
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Dr. Salvatore Ruscica
Dr. Giorgio Ruta
Dr. Salvatore Sanzone
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Consiglieri Odontoiatri: Dr. Giuseppe Modica
Dr. Giuseppe Tumino
Commissione per gli iscritti all’albo degli Odontoiatri
Presidente: Dr. Giuseppe Tumino
Componenti: Dr. Paolo Ignazio Giardina
Dr. Antonio Migliore
Dr. Giuseppe Modica
Dr. Luciano Susino
Collegio dei Revisori dei conti
Componente effettivo - Presidente: Dr. Nicolò Pacca
Componenti effettivi: Dr. Vincenzo Di Geronimo
Dr. Ausilia Nicosia
Componente supplente: Dr. Giovanni Ruta
Sede Dell’ordine: Ragusa
Via Guglielmo Nicastro, 50
Tel. 0932.64.13.66 - Fax 0932.25.46.40
Orario di Segreteria: Lunedì-sabato dalle ore 10.30
alle ore 12.30
martedì e venerdì dalle ore 16.30
alle ore 18.30
· Il presidente riceve per appuntamento il martedì dalle ore 12 alle ore 13 ed il venerdì dalle ore 18
alle ore 19
· Il Vicepresidente riceve per appuntamento il martedì dalle ore 18,30 alle ore 19,30
· Il Segretario riceve per appuntamento il sabato dalle ore 10 alle ore 12
· Il Presidente dell’Albo degli Odontoiatri riceve per appuntamento il mercoledì dalle ore 12 alle ore 13
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EDITORIALE
Autunno: gli impegni
dell’Ordine
Entro l’anno la Camera di
Conciliazione.
Con l’inizio dell’autunno, e dopo la
pausa estiva, l’Ordine dei Medici della
provincia di Ragusa è tornato alla sua normale attività, riservando grande attenzione anche a due importanti appuntamenti
che si svolgeranno nel mese di Ottobre e
a cui l’Ordine tiene in modo particolare.
Innanzitutto vi ricordo il convegno sulla Responsabilità civile del Medico, che
sarà propedeutico alla istituzione in loco
della Camera di Conciliazione, iniziativa
che l’Ordine ibleo intende portare avanti per istituire uno strumento di supporto all’attività medica. La nostra volontà
è di renderlo esecutivo entro l’anno. La
Camera di Conciliazione si avvarrà del
supporto di professionisti che hanno già
fatto pervenire le rispettive richieste per
far parte dell’omonimo collegio. L’organismo sarà composto da sette professionisti ( tra cui avvocati con più di quindici
anni di iscrizione all’albo e da avvocati
più giovani però in possesso di un attestato specifico in materia di conciliazione). La scommessa da parte del nostro
Ordine è di creare una struttura che sarà
la seconda in Sicilia, dopo Palermo. La Camera di Conciliazione serve a dirimere le
controversie, in sede civile, che nascono
tra pazienti e medici per giungere, appunto, ad un accordo da ambo le parti.
Importante, poi, sottolineare che il
congresso garantirà l’erogazione di crediti formativi ai colleghi partecipanti. Il
secondo obiettivo che l’Ordine si è posto
è quello di contribuire in maniera fattiva
alla realizzazione del progetto del Centro
Risvegli Ibleo. Così come fatto lo scorso
anno con la raccolta fondi a favore dell’attività medica e di ricerca svolta dal collega Antonio Salafia presso il Lebbrosario di
Bombay, quest’anno l’Ordine si è intestata
una nuova battaglia di solidarietà. La prima iniziativa si svolgerà l’8 ottobre 2010
con l’organizzazione di una serata di beneficenza presso il Teatro Tenda di Ragusa, dove la compagnia teatrale “Gli Amici
di Chiaramonte Gulfi” porterà in scena, in
modo assolutamente gratuito, uno dei loro
cavalli di battaglia “U ruppu ra cravatta”.
È stato previsto un biglietto di ingresso e
il ricavato servirà a contribuire alla raccolta di fondi da devolvere alla realizzazione
di questo ambizioso e necessario progetto
per una struttura che il territorio da tempo reclama. Siamo certi che la classe medica con la propria presenza sosterrà tale
attività che si inserisce proprio nell’ambito delle iniziative che come Ordine siamo
chiamati a svolgere in tema di solidarietà
e sussidiarietà. Sarà dunque un autunno
molto ricco in termini di iniziative per continuare a curare la formazione professionale introducendo uno strumento, quale
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Di Salvatore Criscione,
presidente dell’Ordine dei medici-chirurghi
ed odontoiatri della provincia di Ragusa
3
EDITORIALE
appunto la Camera di Conciliazione, di
cui si è sentita la mancanza e che darà il
giusto equilibrio in tutte quelle contrapposizioni che spesso gravano sulla classe
medica ed anche sui pazienti. Per quanto
riguarda il Centro Risvegli Ibleo, da tempo
abbiamo palesato il nostro interesse, e abbiamo ritenuto doveroso essere parte attiva di un processo di civiltà e soprattutto
di speranza per quanti ne hanno bisogno.
È il “padre” dei bimbi in provetta il cui primo successo, Louise Brown, ha già compiuto 32 anni.
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
A Robert Edwards il Nobel per la Medicina
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La motivazione «ha cambiato milioni di destini» non
convince molti nel mondo della scienza, dove il dibattito sulla bioetica è sempre aperto e fa infuriare
la Chiesa. Il Vaticano boccia la scelta e parla apertamente di decisione fuori luogo e solleva dubbi non
solo morali.La strada che ha portato alla rivoluzionaria scoperta è stata tutt’altro che in discesa. Sia
per Edwards che per Patrick Steptoe, il ginecologo
che ha coaudivato le ricerche. Molti colleghi, incluso James Watson, il padre del Dna, erano contrari
ai loro studi: durante la conferenza di Washington
sull’etica e la biomedicina del 1971, attaccò Edwards sostenendo che la riproduzione
in vitro avrebbe richiesto l’infanticidio; «Bob», dal canto suo, difese appassionatamente le sue ricerche riuscendo a strappare una «standing ovation» ai delegati. Con
la Chiesa cattolica, Edwards ha sempre avuto un rapporto travagliato. «Tutto ciò che
i vari papi sono riusciti a ottenere è farsi disobbedire dai loro fedeli - ha confidato in
un’intervista - Ai cattolici si dice di non sottoporsi alla procreazione assistita e loro lo
fanno comunque». E la cosa non ha mai sorpreso l’85 enne professor Edwards: «I figli
sono la cosa più importante, non c’è altra priorità nella vita. Chiunque s’intromette
dovrebbe essere messo da parte». Lui ha avuto cinque figlie e 11 nipoti. Grazie alle
sue tecniche sono nati oltre quattro milioni di bambini nel mondo - 10 mila dei quali
alla Bourn Hall Clinic, la clinica istituita nel 1980 da Edwards e Steptoe. «Non scorderò
mai la gioia nei suoi occhi quando gli dissi che nel nostro ospedale era nato il bambino in provetta numero mille».Era il 1988. Poco dopo Steptoe morì dopo una lunga malattia. A veicolare al mondo la gioia, ci ha pensato la moglie Ruth. «Siamo emozionati
e immensamente felici», ha dichiarato in una nota, «il successo di questa ricerca ha
toccato le vite di milioni di persone in tutto il mondo. La dedizione e la determinazione di Robert hanno portato all’applicazione dei suoi studi rivoluzionari, nonostante la
contrarietà piovuta da più parti». Edwards, come spiega Tom Mathews, direttore della
Bourn Hall Clinic, «ha sempre precorso i tempi. Quando ci siamo conosciuti, nel 1983,
lui già parlava di congelamento di embrioni o di coltura dei blastociti, molto prima
cioè che queste tecniche fossero davvero ritenute praticabili». Scoperte che ancora
oggi creano non pochi interrogativi di tipo etico. «Gli studi di Edwards hanno aperto
una grande questione antropologica - ha spiegato il sottosegretario alla Salute italiano Eugenia Roccella - e in seguito all’utilizzo delle tecniche di fecondazione assistita
si rischia di pensare al figlio come a un diritto. Ma l’uso delle tecniche è una scelta
politica e sociale. E la legge italiana è stata in questo lungimirante ed equilibrata».
ATTIVITÀ DELL’ORDINE
Conciliazione e responsabilità medica
Medici assediati dalle denunce dei pazienti. Il trend dei contenziosi per errori
professionali, da tempo in costante aumento, nell’ultimo mese sembra infatti
aver toccato livelli di guardia. Anche se non
è possibile quantificarlo, dopo il caso della
lite in sala parto a Messina, il numero dei
professionisti denunciati è in progressivo
aumento. Tanto che un medico su quattro ha ultimamente confessato di aver accarezzato l’idea di mollare il camice. Per
paura che dietro ogni paziente si nasconda
una denuncia, e quindi un nemico. Secondo ultime stime oltre l’80% dei chirurghi ha
ricevuto o riceverà almeno una richiesta di
risarcimento o un avviso di garanzia per
presunta malpractice durante il corso della
vita lavorativa. Considerando la durata dei
processi si può affermare che i medici italiani trascorrano un terzo della propria vita
lavorativa sotto processo. Tuttavia l’80%
dei processi per malpractice (a livello penale) si conclude con l’assoluzione del medico imputato. In campo civile, invece, l’80%
delle domande di risarcimento viene accolta ma alla fine il risarcimento equivale al
10% della richiesta iniziale. Difficile però
una quantificazione precisa. Al momento
non esistono dati reali sull’argomento. Gli
unici dati disponibili provengono dall’Ania
(Associazione nazionale imprese assicuratrici) che considera sinistro ogni semplice
richiesta di risarcimento o informazione di
garanzia a prescindere dalla colpevolezza
del medico. Sempre secondo gli ultimi dati
dell’Ania, l’ammontare delle denunce e le
relative aperture delle pratiche di risarcimento dei sinistri in area medica (contro
Asl e singoli medici) è passato da 9.567
del 1994 a 29.597 del 2008. Circa il 200%
in più. Ancora secondo l’Ania, oltre all’aumento del numero delle denunce, si è registrato anche un allungamento dei tempi
necessari per arrivare alla definizione del
sinistro, a causa dei frequenti contenziosi
giudiziari e del periodo necessariamente
lungo per avere una valutazione completa
e definitiva dell’eventuale lesione fisica subita. Alla luce di queste ed altre considerazioni e soprattutto in vista dell’istituzione
di una camera di conciliazione tra l’Ordine
dei medici e quello degli avvocati l’Ordine
ibleo ha organizzato per il giorno 23 Ottobre un incontro sulla conciliazione in materia di responsabilità medica. Dopo i saluti
e l’introduzione al convegno da parte del
Presidente dell’Ordine, Salvatore Criscione,
prenderà la parola il presidente dell’Ordine
degli avvocati per la Circoscrizione del Tribunale di Ragusa, Giorgio Assenza che tratterà della riforma del Processo Civile e del
Decreto Legislativo n. 28 del 4 Marzo 201 0.
I vantaggi di una Conciliazione Extragiudiziale Saranno quindi esposti dall’avvocato
Giuseppe Nigro, Presidente dell’Ordine degli
Avvocati per la Circoscrizione del Tribunale
di Modica. Sarà quindi la volta dei limiti e
delle difficoltà nella Conciliazione in ambito Medico di cui parlerà Gabriella Pantaleo,
medico e componente della Commissione
FNOMCeO per la Costituzione delle Camere
di Conciliazione negli Ordini Provinciali dei
Medici. Di particolare aiuto sarà ascoltare
l’esperienza dell’Ordine dei Medici di Roma
che verrà riferita da Francesco Caroleo, Avvocato Civilista e Fondatore della Camera di
Conciliazione di Roma. Il convegno è stato
anche accreditato come corso ECM.
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Il 23 Ottobre all’Ordine un convegno sul delicato tema
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ATTIVITÀ DELL’ORDINE
L’Assemblea degli iscritti
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Si è svolta il 3 Luglio scorso
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Lo scorso 3 Luglio si è tenuta la consueta Assemblea annuale degli iscritti agli
Albi professionali. Prima di esitare i punti
all’ordine del giorno contenuti nell’avviso
di convocazione i presenti hanno assistito
alla proiezione del DVD “Professione Medico – Cento anni di Storia degli Ordini dei
Medici”, edito dalla Federazione Nazionale
nell’ambito delle celebrazioni del Centenario degli Ordini (1910-2010). La relazione
si terrà presso la sede dell’Ordine giorno
23 Ottobre p.v..
La lettura delle relazioni del Tesoriere
e del Collegio dei Revisori dei Conti hanno
preceduto l’approvazione, all’unanimità,
del Conto Consuntivo dell’anno 2009.
A seguire la presentazione dei colleghi
neo iscritti con la lettura del Giuramento di
Ippocrate da parte della collega Giovanna
Dipasquale.
del Presidente si è soffermata sull’attività
svolta e le iniziative intraprese soffermandosi doverosamente su alcuni temi di attualità.
Il Presidente ha accennato al drammatico episodio in cui è rimasta vittima una
collega nell’esercizio del proprio dovere.
Un caso che ha scosso l’opinione pubblica
e su cui l’Ordine e la Federazione hanno
assunto posizioni nette (L’Ordine ha già
dato mandato al proprio legale per la costituzione di parte civile).
Fra le iniziative intraprese, l’impegno
assunto dall’Ordine a sostegno della realizzazione del progetto relativo al Centro
Risvegli Ibleo e la costituzione della Camera di Conciliazione che sarà preceduta da
un Convegno di Studio sull’argomento che
La Borsa di Studio intitolata al Prof.
Carmelo Spampinato, quest’anno, è stata
assegnata alla collega Carmela Leone autrice della tesi di laurea “Correlazioni tra
biomarker ed outcome clinico nello stroke
acuto”.
Quindi il momento celebrativo dei colleghi che hanno compiuto i 50 anni di laurea: Dr Ignazio Albani, Dr. Nunzio Brugaletta, Dr. Giorgio Cerruto, Dr. Giovanni Frasca
e Dr. Santo La Spina, con la consegna della
Medaglia D’Oro e dei colleghi che hanno
compiuto i 25 anni di Laurea con la consegna del Caduceo d’argento, per tutti la
consegna di una pergamena ricordo.
Alla chiusura dei lavori dell’Assemblea
il cocktail ha allietato i presenti ed i loro
familiari.
ATTIVITÀ DELL’ORDINE
La Relazione del Collegio dei Revisori
dei Conti al Conto consuntivo 2009
Il Bilancio Consuntivo anno 2009, si compone dei seguenti documenti: Rendiconto
Finanziario anno 2009 e Situazione amministrativa al 31/12/2009. Al Bilancio Preventivo sono allegati: Pianta Organica del personale, Relazione del Tesoriere. Il Collegio
dei Revisori dei Conti si è riunito 9 volte nel
corso dell’anno 2009 svolgendo la seguente
attività: Controllo contabile: Il Collegio dei
Revisori dei Conti ha visionato e controllato
n. 274 reversali di incasso e n. 383 mandati
di pagamento, effettuando un puntuale riscontro fra la partita contabile e l’accredito/
addebito sul conto di tesoreria dell’Ordine
acceso presso la Banca Agricola Popolare di
Ragusa, Agenzia n. 2 di Viale Europa. Tutte le reversali di incasso ed i mandati di
pagamento sono: debitamente firmati dal
Presidente, dal Segretario e dal Tesoriere,
forniti di quietanza di incasso/pagamento
emessa dalla Bapr di Ragusa in qualità di
Istituto Tesoriere, forniti, in allegato, dei relativi giustificativi di entrata/uscita. In merito alla Gestione Amministrativa dell’Ordine
si evidenzia che: le entrate relative agli incassi del Ruolo annuale vengono accreditati direttamente dalla Serit Sicilia sul conto
corrente dell’Ordine, le entrate relative alle
nuove iscrizioni vengono incassate tramite
bonifico, il rilascio dei certificati, dei tesserini e dei contrassegni per auto è a titolo
gratuito, vengono incassate in contanti, tramite la Cassa economato, i Diritti sul visto
parcella se di modesta entità, le uscite relative a contratti di fornitura (Telecom, Tiscali,
Enel elettricità, Enel Gas) vengono addebitate direttamente in conto, tutte le altre
uscite (Stipendi al personale, acquisti di
beni e servizi ecc.) vengono effettuati dietro
presentazione di mandato, l’lci dell’anno
2009 è stata pagata in due rate, l’acconto
di €523,43 in data 16/06/2009, il saldo di
€523,43 16/12/2009, entrambe con F24 telematico, le dichiarazioni Unico 2009 e Irap
2009 relativamente ai tributi Ires ed Irap
sono state trasmesse in data 23/09/2009, la
dichiarazione a titolo di sostituto d’imposta,
770/2009 semplificato, è stata presentata in
data 13/07/2009, da parte del Consulente
del Lavoro Rag. Letizia Tumino. Rilascio pareri: nel corso dell’anno 2009 il Collegio dei
Revisori dei Conti ha visionato ed ha rilasciato parere sul Bilancio Consuntivo anno
2008 e sul Bilancio Preventivo anno 2010
presentati dal Tesoriere all’approvazione del
Consiglio Direttivo e dell’Assemblea degli
iscritti. L’analisi del “Rendiconto Finanziario” e della “Situazione Amministrativa evidenzia che: le Entrate Correnti ammontano
a €227.497.97, mentre le Uscite Correnti ammontano a €226.159,03, con un avanzo di
parte corrente di €1.338,94; le entrate con-
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
È stata redatta da Nicolò Pacca, Vincenzo Di
Geronimo, Ausilia Nicosia e Giovanni Ruta sulla
base dello schema del Bilancio Consuntivo
al 31/12/2009 che il Consigliere Tesoriere ha
trasmesso unitamente alla relazione illustrativa
7
ATTIVITÀ DELL’ORDINE
tributive sono sufficienti a coprire la gestione ordinaria dell’Ordine, i movimenti in conto capitale presentano un saldo negativo di
€4.816,69, il quale viene coperto dal saldo
positivo della gestione corrente e dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. L’esercizio chiude con un Disavanzo di Gestione
di €3.477,75. La Liquidità al 31/12/2009 am-
monta a €754.805,43, interamente disponibile presso la Banca Agricola Popolare di Ragusa, Agenzia n. 2 di Viale Europa. L’Avanzo
di Amministrazione al termine dell’esercizio
2009 ammonta a €786.534,98. In considerazione di quanto esposto, il Collegio esprime
parere favorevole all’approvazione del Conto Consuntivo anno 2009.
La Relazione al Conto Consuntivo 2009
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
È stata presentata dal Tesoriere Aldo Billone
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Il Conto Consuntivo anno 2009, si compone dei seguenti documenti: Rendiconto
Finanziario anno 2009 Il Rendiconto Finanziario comprende i risultati della gestione
del bilancio per le entrate e le spese, distintamente per titoli e capitoli, separatamente per la competenza ed i residui.Evidenzia altresì, la gestione di cassa riportante
i flussi di entrate e di spese complessivamente registrate nel corso dell’anno 2009.
Situazione amministrativa al 31/12/2009. La
Situazione Amministrativa indica l’effettiva
entità dell’avanzo di amministrazione. Essa
è determinata dalla consistenza di cassa
alla fine dell’esercizio con aggiunta dei residui attivi e detrazione dei residui passivi. Le
colonne dalla n. 4 alla n. 7 del Rendiconto
Finanziario sono relative al Preventivo con
gli eventuali assestamenti e variazioni di Bilancio, le colonne dalla n. 8 alla n. 10 sono
relative alla Gestione intervenuta nel Corso dell’anno 2009, le colonne n. 11 e n. 12
evidenziano gli scostamenti tra il Preventivo
ed il Consuntivo.
Al Conto Consuntivo vengono allegati:
1. Pianta Organica del personale;
2. Relazione del Collegio dei Revisori dei
Conti.
I predetti documenti sono stati redatti
tenendo presente le disposizioni contenute nel Regolamento per l’amministrazione
e per la contabilità e l’esecuzione di opere,
forniture e servizi, emanato dalla Fnomceo
il 24 Aprile 2001, e, per quanto applicabili, le
disposizioni contenute nel Dpr n. 97/2003.
Nel corso dell’esercizio 2009 si è determinato un utilizzo dell’avanzo di amministrazione di €3.477,75 evidenziato a pg 4 del
Consuntivo.
La Situazione Amministrativa che accompagna il Conto Consuntivo presenta un
avanzo di amministrazione al 31/12/2009 di
€786.534,98.
Si analizzano di seguito le voci del conto
Consuntivo 2009.
Lavoro: il collegio arbitrale (ex art. Legge 300/70)
non si applica ai pubblici dipendenti
La Direzione Generale delle Risorse Umane e Affari Generali, del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali, ha pubblicato la circolare n. 28 del 2 agosto 2010, con la quale ha chiarito che la procedura di impugnazione delle sanzioni disciplinari, di cui ai
commi 6 e 7 dell’art. 7, della Legge n. 300/70, non si applica ai dipendenti pubblici.
ATTIVITÀ DELL’ORDINE
Iscritti al 01/01/2009
Iscritti anno 2009
Cancellati anno 2009
Iscritti al 31/12/2009
N. 1.744
N. 44
N. 9
N. 1.779
Incremento degli iscritti
Anno 2009: +2,0%
Anno 2008: +0,99%
Anno 2007: +1,7%
Anno 2006: +2,2%
Composizione degli iscritti al 31/12/2009:
Iscritti Albo dei Medici-Chirurghi: n. 1.694
Iscritti Albo degli Odontoiatri: n. 171
Iscritti con la doppia iscrizione: n. 86
Iscritti Uomini: n. 1.221
Iscritti Donne: n. 558
In percentuale le donne rappresentano il
31,40% sul totale degli iscritti.
Movimenti Finanziari
Accertamenti (pg. 4 del consuntivo):
€227.497,97
Impegni (pg. 12 del consuntivo):
€230.975,72
Disavanzo di gestione (pg 4 del consuntivo):
€3.477,75
Gli Accertamenti e gli Impegni sono calcolati
al netto delle partite di giro.
Movimenti di liquidità
Liquidità all’inizio dell’esercizio
€757.127,85
Riscossioni
€444.552,13
Pagamenti
€446.874,55
Liquidità alla fine dell’esercizio
€754.805,43
La liquidità è così composta:
Cassa Contante
€0
Conto corrente B.A.P. Ragusa
754.805,43
Totale
754.805,43
Autonomia impositiva 2009
Quote annuali di iscrizione €203.743,00
= 90,00%
Totale delle Entrate Correnti €227.479,97
L’indice di “autonomia impositiva” evidenzia la percentuale di incidenza delle quote
annuali di iscrizione sul Totale delle Entrate
Correnti segnalando in tal modo quanto la capacità di spesa è garantita da risorse autonome su cui l’Ordine ha diretta influenza.
Pressione contributiva 2009
Uscite correnti 226.159,03
€127,13
N. iscritti1.779
La pressione contributiva calcola il costo
per iscritto della Gestione corrente dell’Ordine.
Si fa notare come tale costo è superiore alla
quota annuale 2009 fissata in €110,00 per i
medici e gli odontoiatri ed inferiore alla quota
di €194,00, per gli 86 doppi iscritti.
Per l’anno 2010 il Consiglio Direttivo ha
riconfermato le quote annue che sono così
determinate:
Medici ed Odontoiatri iscritti ai rispettivi Albi:
€110,00
Doppi iscritti
€194,00
Spese per il personale
Iscritti all’Albo
Dipendenti
Costo del personale
N. 1.779
N. 2
€ 104.745,45
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Iscritti all’Albo
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ATTIVITÀ DELL’ORDINE
Liste d’attesa: le nostre proposte
Sempre d’attualità il tema dei tempi per
effettuare un esame diagnostico o una visita
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Nei mesi scorsi agli onori della cronaca
è balzato sempre più prepotentemente il
problema delle Liste di Attesa, registrato
nelle strutture sanitarie della provincia di
Ragusa. Ci sono stati incontri, polemiche,
sit in, confronti e anche parziali risoluzioni, anche se si teme che la risposta defi-
10
nitiva ancora tardi a giungere. Di seguito,
riportiamo il documento che il Dr. Salvatore Criscione, Presidente dell’Ordine dei
Medici, ha diffuso, facendo un’analisi della problematica e suggerendo alcune soluzioni che potrebbero essere una chiave
di lettura utile ma soprattutto necessaria.
“Ogni giorno ci scontriamo con le lunghe liste di attesa che vengono lamentate dall’utenza,
soprattutto per esami diagnostici quali mammografie, doppler, ecg ( elettrocardiogramma),
ecografie. Si è tentato, in passato, di tamponare il problema, ma ad oggi non si è risolto. Innanzitutto si deve partire dalla valutazione che la nostra popolazione è rimasta con una natività
pari quasi a zero, mentre le richieste di accertamenti diagnostici sono aumentate in maniera
esponenziale. Da qui la necessità di prendere in considerazione un altro tipo di percorso, seguendo degli step.
Occorrerebbe intanto condividere con la FIMMG (Federazione italiana Medici di Medicina
Generale), la SIMMG (Società scientifica della Federazione Medici di Medicina Generale), e la Medicina Ospedaliera in genere, dei percorsi diagnostici di appropriatezza delle indagini richieste.
L’introduzione di parametri, consentirebbe uno snellimento delle procedure e una valutazione delle richieste diagnostiche prima che l’iter venga incardinato. Seconda cosa, i centri di
prenotazione (i Cup) dovrebbero garantire la regolarità delle prenotazioni fatte, nel senso che
sempre più spesso alcuni pazienti che prenotano la visita tramite Cup, poi non si presentano in
ambulatorio. Questo comporta un allungamento delle liste di attesa, e un dispendio di energie e
di personale che viene impegnato per fare una visita quando poi non vi è alcun paziente. I Cup,
durante la settimana, dovrebbero fare un giro di telefonate ai pazienti che hanno la prenotazione per avere conferma sulla loro presenza negli ambulatori.
Terza cosa: potenziare le strutture del territorio affinché le apparecchiature siano in funzione
dalle 8 alle 20 di tutti i giorni feriali, prevedendo l’acquisto di attrezzature oppure con l’utilizzo di
medici specialisti con borse lavoro. In questo modo non si va a stravolgere l’organico, secondo i
dettami del piano di rientro, e si riuscirebbe a garantire la prestazione sanitaria richiesta, dando
contemporaneamente lavoro. Proposta che può essere avanzata alla luce della notizia diffusa
dalla Direzione generale dell’Asp, secondo cui sono stati stanziati finanziamenti pari a circa un
milione di euro proprio per ridurre il triste fenomeno delle liste di attesa. Occorre infine monitorare ogni tre mesi i tempi della liste di attesa per le varie discipline diagnostiche, in modo da promuovere solo allora dei progetti – obiettivi individuati. Se nonostante tutto ciò ci si rende conto
che ci sono ancora problemi, allora bisogna attivare progetti – obiettivi finanziati dalla Regione,
con uno studio a monte, valutando, prima di tutto, l’appropriatezza della richiesta, tramite il
Rau, ossia l’ indice di priorità stabilito dal medico per l’espletamento dell’esame in oggetto”.
ATTUALITÀ
Pronto il nuovo Piano sanitario
regionale
Lo ha presentato l’assessore regionale
per la Salute, Massimo Russo.
Il nuovo Piano sanitario regionale è un
documento di circa 180 pagine che è già
stato illustrato ai vertici delle aziende sanitarie, alle organizzazioni di categoria e
del volontariato ed ai rappresentanti della Consulta regionale della Salute. Entro
il 15 settembre sono state formulate le
opportune osservazioni e successivamente, dopo il parere della Consulta e della
conferenza permanente per la programmazione socio sanitaria, il Piano andrà in
commissione Sanità all’Ars per il parere
vincolante. L’approvazione finale, con delibera di Giunta, è prevista per il mese di
novembre. Si tratta come noto dell’atto di
programmazione per eccellenza con cui si
dovrebbe dare vita a una sanità in grado
di fornire risposte appropriate e diversificate sia sul territorio che in ospedale. Per
l’elaborazione del Piano l’assessore dice
di aver voluto seguire un metodo nuovo
e assolutamente trasparente, cercando il
più ampio livello di concertazione possibile attraverso il confronto con tutti gli
operatori della sanità e dando a tutti, attraverso internet, la possibilità di consultarlo. Vorrei allora ricordare che in Sicilia
l’ultimo piano sanitario risaliva a oltre
dieci anni fa e questo lascia comprendere
come sia mancata, di conseguenza, una
seria programmazione e una omogenea
prospettiva gestionale e organizzativa
di tutto il sistema. Adesso la speranza
è che si possa davvero avviare un processo culturale di rinnovamento fondato sulla riqualificazione dell’assistenza,
consolidando i risultati già raggiunti con
gli specifici provvedimenti adottati molto
spesso in situazioni di emergenza. Tra le
direzioni obbligate indicate da Russo c’è
quella della modernizzazione del sistema
perchè l’evoluzione demografica, epidemiologica, scientifica, tecnologica clinico assistenziale e perfino sociale richiedono
oggi una nuova fisionomia dei sistemi di
assistenza sanitaria, sempre più orientati
verso la centralità delle persone da assistere, delle loro famiglie e delle singole
comunità di riferimento. Il nuovo Piano si
compone di una introduzione e di quattro parti e tiene conto di quanto previsto nel Patto per la salute 2010 - 2012
firmato da Stato e Regioni. Nella parte
introduttiva sono specificati i riferimenti
normativi, i collegamenti con altri livelli
di programmazione, i principi ispiratori,
le politiche sociosanitarie e l’assistenza religiosa. La prima parte, “Analisi di
contesto”, comprende una approfondita
analisi del profilo demografico, biostatistico, epidemiologico e socio-economico
della popolazione siciliana distribuita
nelle nove province, finalizzata all’individuazione del fabbisogno di salute.
La seconda parte, “La risposta di salute in Sicilia”, mette in evidenza la ri-
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Di Salvatore D’Amanti, direttore responsabile di
Panorama medico
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Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
ATTUALITÀ
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levanza strategica, sia dal punto di vista
sociale che sanitario, dell’attività di prevenzione nei diversi ambiti specialistici,
compresi quelli alimentare, veterinario
e dell’ambiente. Viene data centralità al
territorio con la riorganizzazione dell’assistenza primaria, il potenziamento della
rete assistenziale territoriale e l’implementazione di più qualificati modelli di
cura per la gestione delle cronicità e la
continuità assistenziale. Sempre nella
seconda parte vengono sviluppate le tematiche relative all’integrazione sociosanitaria includendo la non autosufficienza,
le disabilità e gli immigrati, le politiche
del farmaco, la nuova configurazione
dell’offerta ospedaliera secondo il principio delle reti integrate e l’applicazione
del modello hub & spoke, le innovazioni
del sistema di emergenza-urgenza e l’assistenza nelle isole minori. La terza parte,
“Aree prioritarie di intervento”, delinea
specifici ambiti di intervento in aree di
peculiare interesse quali la salute della
donna e del bambino, l’area oncologica,
l’area cardiologica, le neuroscienze, la
gestione del politraumatizzato, l’area dei
trapianti e il piano sangue, l’area della
salute mentale e le dipendenze. Per ciascuna area viene trattato l’intero percorso assistenziale nella logica della “interoperabilità” di tutte le fasi e dei relativi
interventi, dalla prevenzione, alla cura,
alla riabilitazione inclusa l’assistenza domiciliare nella forma integrata sociosanitaria. La quarta parte, “Qualità, ricerca
e sviluppo”, affronta temi trasversali ai
vari ambiti specialistici tra i quali si annoverano il miglioramento della qualità,
il governo clinico e la sicurezza dei pazienti, la formazione degli operatori, la
comunicazione/consenso informato, la
ricerca e la programmazione degli inve-
stimenti nonchè le modalità di monitoraggio e valutazione delle azioni inerenti
l’attuazione del Piano. È indubbio che la
legge 5/09 rappresenta un punto di svolta
anche rispetto alle misure assunte dalla
Regione nell’ambito del “Piano di contenimento e riqualificazione del Sistema
Sanitario Regionale 2007 -2009” e costituisce il fondamento normativa per rinnovare in modo incisivo le modalità con cui
la sanità è articolata, gestita ed erogata
nella Regione in quanto incide sull’assetto organizzativo del sistema, sulla sua
modalità di programmazione, sul riequilibrio dell’offerta tra la rete ospedaliera ed
il territorio, introducendo chiari meccanismi operativi di governo e controllo delle
attività sanitarie e delle relative risorse.
Il Piano tiene conto di alcuni principi di
fondo quali: l’universalità, il rispetto della
libertà di scelta, il pluralismo erogativo
da parte di strutture pubbliche e private accreditate e l’equità di accesso alle
attività di prevenzione, diagnosi, cura e
riabilitazione per tutti i cittadini comprese le fasce più vulnerabili. Tali principi,
tuttavia, non possono prescindere dall’
appropriatezza, intesa sia in senso strettamente clinico, che nella accezione di
“erogazione della prestazione più efficace
al minor consumo di risorse. Sulla base di
questi presupposti, il nuovo PSR ponendo
il cittadino al centro del sistema assistenziale, costituisce lo strumento programmatico sul quale costruire un sistema
in grado di fornire risposte appropriate
e diversificate in relazione agli specifici
bisogni di salute sia sul territorio che in
ospedale, tenendo conto anche delle esigenze che attengono alla sfera della persona. Per raggiungere tali obiettivi, il PSR
promuove, da un lato, il territorio quale
sede primaria di assistenza e di governo
dei percorsi sanitari con la realizzazione
di un sistema di assistenza che costituisca un forte riferimento per la prevenzione, la cronicità, le patologie a lungo
decorso e la personalizzazione delle cure,
dall’altro, pone le condizioni per la riqualificazione dell’assistenza ospedaliera
puntando all’appropriatezza dei ricoveri
dall’acuzie alla riabilitazione e lungodegenza. Questa prospettiva organizzativa
e gestionale si inserisce in un processo
culturale di rinnovamento fondato sulla
riqualificazione dell’assistenza, traducibile in un cambiamento di orientamento ed
investimento strategico aziendale, destinato allo sviluppo di appropriati strumenti gestionali ed organizzativi. Il processo
di riqualificazione dell’assistenza richiede, inoltre, un lavoro in rete: lavorare in
una logica di sistema significa far sì che
gli operatori della sanità, come quelli del
sociale, possano comunicare tra di loro,
condividere obiettivi e progetti collettivi
ed assicurare in maniera integrata la continuità dell’assistenza. Infatti, attraverso
le Reti possono essere offerte ‘ risposte
alle esigenze di superamento della compartimentazione da cui scaturisce uno
degli aspetti più critici dell’assistenza
sanitaria e cioè la sua frammentarietà.
Nella costruzione del Piano si è posta
inoltre particolare attenzione all’esigenza
di riequilibrio tra l’ universo dei bisogni
sanitari e sociosanitari dei cittadini e la
loro sostenibilità puntando ad una sanità
non considerabile solo come un costo ma
soprattutto come un investimento diretto
al miglioramento della qualità della vita
delle persone, a beneficio di tutta la società. Il Piano intende fornire ai Direttori
Generali delle Aziende della Regione sufficienti elementi per programmare l’assistenza sanitaria e sociosanitaria secondo
obiettivi, criteri, parametri e modelli che
consentiranno una rimodulazione dei rispettivi ambiti gestionali ed organizzativi,
puntando alla riqualificazione della rete
dell’ offerta a partire dal potenziamento
del territorio, alla riorganizzazione degli
ospedali e all’avvio dell’assistenza sociosanitaria in forma integrata, quale nuova
modalità operativa da porre a sistema.
Cos’è il Piano sanitario regionale (PSR)
Il Piano sanitario regionale ha durata triennale. Esso è approvato con
decreto del Presidente della Regione, previa delibera della Giunta regionale, acquisito il parere vincolante della competente Commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana. Con le stesse modalità si procede
all’approvazione delle modifiche che si rendessero necessarie entro i tre
anni di vigenza. In sede di prima applicazione della legge il Piano sanitario
regionale è approvato entro duecentoquaranta giorni dalla data di entrata
in vigore della legge. Ai fini del monitoraggio dello stato di attuazione degli
obiettivi definiti dal Piano sanitario regionale, con particolare riferimento
allo stato di salute della popolazione, e dei relativi livelli di spesa, l’Assessore regionale per lo sanità predispone, entro il 30 aprile di ogni anno,
un’apposita relazione sullo stato del Servizio sanitario regionale dettagliatamente corredata dei dati necessari. La relazione è illustrata alla Giunta
regionale e successivamente trasmessa all’Assemblea regionale siciliana.
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
ATTUALITÀ
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ATTUALITÀ
Nino Russo, un medico con la fotografia…
nel sangue
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Presentata al Museo Antonio Pasqualino di Palermo la mostra
“Workers”, 60 scatti straordinari, in bianco e nero, realizzati
nel corso di viaggi in Oriente, Nord e Centro America.
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Sono 60 le immagini proposte da “Workers”, mostra fotografica che giovedì 23
settembre è stata inaugurata nelle sale
del Museo internazionale della marionette Antonio Pasqualino. Organizzata dalla
Fondazione Ignazio Buttitta, nell’ambito
delle proprie iniziative, “Workers” propone
immagini catturate da Nino Russo durante
alcuni dei suoi numerosi viaggi. Rigorosamente in bianco e nero una carrellata di
lavoratori: dalla Birmania, dal Nepal, dal
Buthan, dall’India. Ed ancora lavoratori del
Nord e del Centro America, occhi puntati
su Cuba, sull’Honduras e sugli Stati Uniti.
Nino Russo, siciliano di Leonforte (Enna),
si interessa di fotografia da circa quaranta anni. Dice Nino Russo di sé: «Non sono
mai riuscito a pensare le mie fotografie
sotto un’aprioristica connotazione concettuale o tematica o ideale, non ho voluto
mai mostrare o dimostrare niente, mi sono
limitato a registrare dal mio personale privato punto di vista, semplicemente, co-
gliendo quello che
mi incuriosiva, improvvisando come
un musicista col
suo strumento un
fraseggio, qualche
volta una melodia».
Ed Emanuele Buttitta aggiunge, nel
testo introduttivo
del catalogo “Workers”, edito dalla Fondazione Ignazio Buttitta: «Possiamo solo
impressionisticamente rilevare lo sguardo
straniato di questo fotografo, di questo
narratore, che cerca l’altro da sé: spaesato di continuo, anche a casa propria, vede
ciò che disequilibra il suo cosmo intellettuale, modi di pensare e agire la realtà
diversi dal proprio, per cercare una nuova proporzione nel multiforme cangiante
dell’esistenza. Ci riconosciamo in questa
andatura: per fuggire il vuoto di chi è a
casa sua in tutto il mondo o è «“una barca che anela al mare eppure lo teme”».
Nino Russo ha collaborato con varie testate tra cui “Capital”, “Arte”, “Meridiani”,
“La Repubblica”, “Tutto turismo”, “Class”,
“Specchio della Stampa”, “I Viaggi del Gusto”. Molti i riconoscimenti assegnati e i
premi vinti. Come le mostre, sia personali
che collettive. Tra queste, per ricordarne
alcune, quelle svolte presso: CulturBrauerei di Berlino, Zollhaus di Hernburg a Lubecca e Casa di Humboldt a La Havana.
AGGIORNAMENTO SU...
Lombalgie e Sciatalgie in Agopuntura
Sono sindromi di frequente riscontro clinico che
colpiscono annualmente milioni di persone ogni
anno in Italia.
La lombalgia può avere un andamento acuto o cronico. Il dolore può manifestarsi a livello lombo-sacrale ed ai glutei,
comportando rigidità ed impotenza funzionale a carico dei distretti anatomici
interessati, contrazione antalgica e deviazione rachidea, talora dolore irradiato sul
dorso in senso craniale. Nelle forme lievi,
che spesso hanno un andamento cronico,
la sintomatologia viene descritta come
una debolezza o come un peso, talora
continuo, in ogni caso tale da limitare le
performance lavorative o sportive del paziente.
Le sciatalgie si caratterizzano per un
dolore o parestesia localizzato su un arto
inferiore. La diagnosi si avvale dell’esame clinico, da dati strumentali, (Rx, TAC,
RM, ecografia, etc.) e laboratoristici. Le
lombo-sciatalgie possono essere di origine viscerale a carico dei reni o di altri
organi interni colpiti da processi infiammatori, infettivi, neoplastici, etc., pertanto di interesse internistico, chirurgico, ginecologico o, a carico del rachide, quindi
di interesse ortopedico o neurochirurgico.
Tuttavia é possibile riscontrare che
la maggior parte delle lombalgie e delle
sciatalgie sono di origine muscolo-scheletrica per le quali l’origine é di tipo artrosico, artritico, muscolare, protrusioni ed
ernie discali. Per queste, la terapia si avvale frequentemente di Fans, cortisonici,
fisioterapia ed altre metodologie.
Inquadramento eziopatogenetico delle
lombalgie e delle sciatalgie in agopuntura.
Queste sindromi riconoscono delle
cause esterne e/o interne.
Per cause esterne si intendono quelle
di natura atmosferica: vento, freddo, umidità. Per cause interne si intendono quelle legate a squilibri degli organi interni.
Solitamente le cause esterne sono responsabili di sindromi acute, mentre le
patologie di alcuni organi interni danno
luogo a sindromi croniche. L’agopuntura,
in numerosi studi clinici, ha dimostrato di
essere efficace per queste patologie.
Per Lombalgie e Sciatalgie costituisce
una valida risorsa, anche nei casi con
quadro radiografico caratterizzato da
ernia del disco, purché non abbiano indicazione chirurgica. Nella prognosi non
bisogna attribuire molta importanza al
quadro radiologico, poiché talora non vi
é corrispondenza con la gravità della sintomatologia. Infatti é di riscontro clinico
una spondiloartrosi marcata e, talora,
un’ernia, associata ad una sintomatologia
lieve o assente. Del pari é possibile riscontrare una sintomatologia drammatica
a fronte di un quadro radiologico scarsamente significativo. L’agopuntura costituisce un valido aiuto, altresì, nei casi di
pazienti gastropatici, per i quali la terapia
con Fans o Cortisonici é controindicata.
Riguardo l’efficacia dell’agopuntura,
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Di Filippo Stella, Agopuntore - Ragusa
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AGGIORNAMENTO SU...
tante volte ci sentiamo dire che l’agopuntura non cura, ma toglie il dolore. In questo senso costituirebbe semplicemente
una cura sintomatica. Se fosse soltanto
una terapia antalgica essa non si distinguerebbe dalla terapia farmacologica e
quindi andrebbe effettuata tutti i giorni,
come tutti i giorni vanno presi questi farmaci. L’agopuntura, viceversa, é una terapia eziologica dato che i risultati sono
stabili e duraturi nel tempo.
La pratica ambulatoriale dell’Agopuntura per le Lombalgie e Sciatalgie croniche consiste nell’infissione, praticamente
indolore, di sottili aghi sulla cute, sterili
e monouso.
Per le lombalgie e le sciatalgie i punti
sono localizzati oltre che nelle aree dolenti, anche sugli arti. Viene effettuato un
ciclo iniziale di 10 sedute. Il mantenimento avviene procedendo con brevi cicli di
richiamo dopo mesi, di 3-5 sedute.
RECENSIONI
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Parlare con il malato, e non solo…
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Elementi di comunicazione in sanità è il titolo dell’agile manuale scritto
da Francesco Santocono, responsabile
dell’Ufficio Comunicazione dell’Azienda ospedaliera Garibaldi e docente del
corso di laurea in Scienze infermieristiche della Facoltà di Medicina e chirurgia
dell’Università di Catania. Anche se negli
ultimi anni si sono moltiplicati i corsi di
formazione, le linee guida e persino le
simulazioni con attori per insegnare a
tutti gli operatori sanitari come comunicare con i loro pazienti esistono ancora gravi carenze in questo settore. Ecco
perché il testo che sarà materia di studio
presso il corso di laurea dei futuri infermieri , si presta parecchio non solo per
questa categoria professionale, ad una
rapida consultazione anche in termini di
riferimenti legislativi.
Decreto trapianti rene e fegato
È stato pubblicato sulla G.U. n.172 del 26 luglio 2010 il Decreto 16 aprile
del Ministero della salute che regolamenta i principi generali relativi al
trapianto di rene e fegato o di parti di fegato da donatore vivente.
CORSI E CONGRESSI
A Ragusa il Congresso Regionale di
Cardiologia ANMCO
Il congresso Regionale dei Cardiologi
ospedalieri siciliani (ANMCO) quest’anno si
svolge a Ragusa a Poggio del Sole dal 7 al
9 Ottobre, sotto la presidenza del dr. Ernesto Mossuti (presidente regionale ANMCO)
e del dr. Antonino Nicosia (presidente del
congresso). Lo spirito del congresso di
quest’anno, spiegano i presidenti, è stato quello di “mettersi tutti insieme attorno ad un tavolo” e discutere in maniera
costruttiva delle problematiche cliniche o
gestionali più spinose della Cardiologia siciliana. È così che tutti i simposi partono
dalla discussione di un caso clinico complesso o controverso, che faccia da spunto
per affrontare le tematiche più “calde” della Cardiologia, ognuno dal suo punto di vista culturale …, ognuno nella propria realtà
logistica e strutturale che vive ogni giorno
in Sicilia. “Calare le linee guida internazionali, pubblicate e disponibili a tutti, nella
quotidianità della Cardiologia ospedaliera
siciliana e confrontare le indicazioni internazionali con le quotidiane difficoltà logistico-organizzative è l’obiettivo principe del
congresso di quest’anno”, spiega il dr. Nicosia. Nella I giornata il simposio di apertura è proprio dedicato ad un confronto tra il
clinico e il decisore pubblico sulle esigenze
della Cardiologia siciliana del momento. È
che così che si confronteranno, da un lato,
i “clinici”, rappresentati dal presidente nazionale dei Cardiologi ospedalieri (dr. Scherillo) e dal presidente regionale della Cardiologia siciliana (dr. Mossuti) e, dall’altra,
il decisore pubblico, rappresentato dall’as-
sessore alla Salute, dr. Massimo Russo. “La
cardiologia moderna, spiega il dr. Mossuti,
ha a disposizione sempre nuove tecnologie, che richiedono sempre maggiori risorse, ma siamo noi clinici che dobbiamo
comunque richiedere un attento controllo
di qualità sul nostro operato quotidiano,
sull’appropriatezza, cioè, con cui tali tecnologie vengano utilizzate per il singolo paziente. È solo così che riusciamo ad offrire
una qualità alta dell’offerta sanitaria , contenendone i costi”. Grande soddisfazione
esprime il dr. Ferrante, presidente onorario
del congresso, per avere ospitato a Ragusa
un evento di notevole spessore culturale.
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Presidenti il dr. Antonino Nicosia dell’ASP 7 di Ragusa ed il
dr. Ernesto Mossuti dell’ASP 6 di Siracusa
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CORSI E CONGRESSI
Ulcere cutanee, un problema
medico e sociale
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
L’intervento di Salvatore Campo, responsabile dell’Ambulatorio di
Angiologia dell’ospedale Maggiore di Modica che fa capo all’Asp
di Ragusa, al Congresso nazionale AIUC che si è tenuto in Sicilia.
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Il Convegno Nazionale dell’Aiuc, Associazione ulcere cutanee, che si è tenuto a
Catania dal 15 al 18 settembre scorso, dal
titolo “L’ulcera cutanea al centro del Mediterraneo” ha avuto eco in tutta la Sicilia.
Del resto, come è emerso dalle tre giornate di studio, proprio quella siciliana, dopo
Toscana e Piemonte, è una delle regioni
italiane più all’avanguardia per quanto riguarda la cura e il trattamento di questa
parte anche rappresentanti dei reparti
di angiologia della provincia di Ragusa,
dove da qualche anno quello della cura
ottimale delle ulcere cutanee è diventato
un obiettivo al quale punta l’Asp provinciale. E tra la provincia catanese e quella
ragusana per quanto riguarda la cura di
questa patologia esiste una connessione
profonda. Dopo anni passati a lavorare
nell’equipe del professore Michelangelo
patologia tanto invalidante quanto pervasiva che, spesso, coinvolge oltre che il
paziente anche la sua famiglia. Le diverse
province siciliane, nelle quali grazie ad
una direttiva regionale vengono forniti
gratuitamente i medicamenti costosi che
servono per la cura delle ulcere, fanno
registrare un approccio diverso alla malattia. Al Convegno catanese hanno preso
Di Salvo, presidente del convegno Aiuc
e direttore dell’Unità Operativa di Angiologia, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Catania – Presidi
V.Emanuele – Ferrarotto – S. Bambino, il
dottore Salvatore Campo da un anno è
diventato responsabile dell’Ambulatorio di Angiologia dell’ospedale Maggiore
di Modica che fa capo all’Asp di Ragu-
CORSI E CONGRESSI
profondo per l’argomento è stato fatto
già l’anno scorso quando l’Ambulatorio
a cui faccio capo e quello di Angiologia
del Poliambulatorio di Ragusa hanno preso parte alla seconda edizione dell’Ulcer
Days promosso dall’Aiuc”. Ma se nell’Asp
di Ragusa non esiste un centro iper-specializzato è anche vero che i pazienti che
hanno delle lesioni cutanee vengono visi-
• Salvatore Campo
tati e seguiti negli ambulatori specialistici territoriali e ospedalieri di angiologia,
dermatologia, diabetologia e chirurgia
dove medici e infermieri, grazie a continui aggiornamenti, riescono ad essere
sottoposti a terapie all’avanguardia. “Fortunatamente – aggiunge Salvatore Campo
– i medici di famiglia oggi sono un filtro
fondamentale e riescono ad indirizzare i
pazienti nei reparti più adeguati, molto
prima che le ulcere degenerino, cosa che
non accadeva fino a tre o quattro anni fa.
È un segnale del cambiamento”.
Mariangela Di Stefano
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
sa. Campo si dice convinto “della grande sensibilità e attenzione che i medici
dell’azienda ragusana hanno per il tema
trattato a Catania”. “Credo sia stato un
momento essenziale di conoscenza, da
parte delle più alte autorità Sanitarie Siciliane, dell’esistenza di una patologia cronica indubbiamente invalidante, quale è
l’ulcera cutanea, che affligge una fetta di
popolazione prevalentemente anziana e
spesso gravata da altre patologie”, spiega il dottor Campo, che ha partecipato al
convegno e che parlando della situazione ragusana aggiunge: “A tutt’oggi nella
provincia di Ragusa non esiste un centro di eccellenza come quello catanese,
che si occupi a trecentosessanta gradi
del trattamento delle ulcere cutanee. Ma
un primo passo che denota l’interesse
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CORSI E CONGRESSI
Il management clinico della spasticità
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Un Convegno regionale con Responsabile scientificoil dott. Giuseppe Scaglione, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di
Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale di Biancavilla. L’incontro patrocinato dalla S.I.M.F.E.R. (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) ha visto confrontarsi noti esperti italiani e regionali di questo settore. Gli aspetti clinici nell’adulto e
nell’età evolutiva sono stati esposti dalla Dott.ssa Sara Lanza,
Responsabile U.O. di Riabilitazione, P.O.di Vittoria e Comiso.
20
I lavori hanno avuto
inizio alle ore 9, 00 con
la presentazione del
programma da parte del
Dott. Giuseppe Scaglione
e il saluto del Dott. Giuseppe Calaciura, Direttore Generale dell’ASP di
Catania, del Dott. Antonio Scalia, Assessore al
• Sara Lanza
Turismo del Comune di
Catania, del Dott. Alfredo Zambuto, Segretario
Regionale S.I.M.F.E.R. e del Dott. Biagio Papotto, Consigliere Ordine dei Medici di Catania.
Nella prima sessione (moderatori i dottori. Patanè di Catania, Sedita di Caltanissetta e Zambuto di Agrigento) il Prof. Roberto
Biondi (Direttore Scuola Spec. Fisiatria-UniCT),
ha introdotto con “La neurofisiopatologia
della spasticità”, seguito dal Prof. Pietro
Marano (Responsabile U.O. di Neuroriabilitazione “Villa dei Gerani”) e dalla Dott.
ssa Sara Lanza (Responsabile U.O. di Riabilitazione, P.O.di Vittoria e Comiso) che
hanno discusso sugli “aspetti clinici della
spasticità nell’adulto e nell’età evolutiva”.
La “Gait e Motion Analysis “è stata
trattata dal Prof. Matteo Cioni (Coordina-
tore Scuola di Spec.
in Fisiatria – Uni CT).
Nella seconda sessione si è discusso sulle
“tecniche di trattamento” della spasticità con
la moderazione della
Prof. Letizia di Palermo, il Dott. Papotto di
Catania e il Dott. Quattrocchi di Messina, si
sono susseguiti il Dott. Biagio Risina(Direttore
Sanitario del Centro Vojta di Roma) con “La
Tossina Botulinica”, il Prof. Mario Zappia (Direttore dell’Istituto di Neuroscienze dell’Università di Catania) con una “Lezione Magistrale” sul trattamento farmacologico della
spasticità. La Dott.ssa Maria Pia Onesta (U.O.
di Riabilitazione, Osp. Cannizzaro di Catania)
ha trattato le opportunità terapeutiche offerte dal “Baclofen Intratecale”.Il Dott. Vincenzo Rucco (Direttore U.O. di Riabilitazione di
Pordenone) ha trattato la “neurolisi chimica”
con le straordinarie opportunità terapeutiche offerte in termini di costo-beneficio.
Il Dott. Salvatore Denaro(Direttore U.O. di Riabilitazione, P.O. di Siracusa) ha chiuso la sessione con una relazione su “Spasticità e dolore”.
La sessione pomeridiana è stata dedicata
alle metodiche di Rieducazione Neuromotoria, con la moderazione dei Dott. Cirillo di Siracusa, Dott.Giannetto di Catania e del Dott.
Gaudioso (Fisoterapista, Docente Corso di
Laurea in Fisioterapia UniCT), e introdotta da
una relazione su “Le Ortesi” presentata dal
Dott. Giuseppe Scaglione (Direttore U.O.C. di
Riabilitazione del P.O. di Biancavilla), è stata
caratterizzata da relazioni Tecniche che ponevano a confronto le principali metodiche riabilitative quali la metodica “Perfetti”illustrata
dalla Dott.ssa Mariella Seminara (Fisioterapista – Villa dei Gerani di Catania), ”Il Kabat” dalla Dott.ssa Agata Bucolo
(Fisioterapista – U.O. di
Riabilitazione P.O. di Biancavilla) e il “Bobath”dal
Dott. Salvo Alfonso (Fisioterapista – U.O. di Riabilitazione del P.O. di Giarre).
A livello patofisiologico sono stati discussi
fenomeni come la neuroplasticità del SNC, lo
sprouting degli assoni che
formano nuovi contatti
sinaptici, l’ipersensibilità
da denervazione che è
dovuta ad un’aumentata • Giuseppe Scaglione
sensibilità recettoriale ai neurotrasmettitori,
per poter spiegare meglio i meccanismi della
spasticità e quindi per trovare nuovi approcci terapeutici. Nel corso del tempo, è stato
confermato, si possono verificare diversi disturbi dovuti alla paralisi spastica. Tra i più
comuni ricordiamo le retrazioni muscolari e
accorciamenti tendinei, in seguito, deformazioni delle articolazioni e conseguente rigidità
da immobilità, l’artrite e l’artrosi, la scoliosi,
e - soprattutto nei pazienti immobili - il decubito, ed è aumentato il rischio di osteoporosi.
Tra gli effetti psichici spesso si trovano riper-
cussioni sull’immagine di sé e depressioni.
Inoltre, poiché finora non esiste una terapia
definitiva per la paralisi spastica, ogni terapia
dovrebbe mirare alla minimizzazione dei sintomi come pure al miglioramento della capacità motoria. Infine, un importante obiettivo
dei trattamenti consiste nella prevenzione
dei problemi a lungo termine. Normalmente
la terapia dovrà essere interdisciplinare, cioè
basata sulla combinazione di fisioterapia e
terapia farmacologica. Inoltre, il trattamento
deve essere individualizzato, perché in ogni
paziente la spasticità assume espressioni diverse, se non altro per la pluralità delle cause.
La tossina botulinica
potrà essere iniettata nei
muscoli interessati per
bloccare il rilascio di un
neurotrasmettitore, l’acetilcolina, interrompendo
così gli impulsi stimolanti dal nervo al muscolo.
Nella terapia intratecale
di baclofene il farmaco
potrà essere rilasciato direttamente nel liquor cerebrospinale che avvolge
il midollo spinale. Questa
somministrazione richiede un intervento chirurgico per posizionare la pompa sotto la pelle
dell’addome e un catetere nel canale spinale.
Le conclusioni emerse durante il convegno dicono che i trattamenti terapeutici
dovrebbero avere come meta il miglioramento della qualità di vita del paziente tramite l’acquisizione di strategie individualizzate per gestire la spasticità, sconsigliando
sia programmi riabilitativi stereotipati che
aspirare a schemi motori fisiologici. Risulta
quindi più promettente orientarsi secondo
le capacità dell’individuo utilizzando i mezzi tecnici a disposizione degli specialisti.
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
CORSI E CONGRESSI
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CORSI E CONGRESSI
La salute della donna al centro
dell’attenzione dei medici… e dei media
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
A Chiaramonte Gulfi il Congresso provinciale AOGOI-AGITE
organizzato dai ginecologi Bonfiglio e D’Amanti
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In un momento delicatissimo per il mondo dell’ostetricia
e della ginecologia si svolge a
Chiramonte Gulfi il congresso
provinciale dell’AOGOI-AGITE.
Non si è infatti ancora
spenta l’eco di una estate terribile per la sanità siciliana da
quando il 26 Agosto una lite tra
ostetrici in sala parto al Papardo di Messina potrebbe aver
causato danni irreversibili sul
nascituro. Poi altri drammatici
episodi alla clinica Candela ed
ancora al Papardo su cui la magistratura ha avviato inchieste giudiziarie.
Da qui il fiume di parole che ha
coinvolto anche le istituzioni sanitarie sulla opportunità di intervenire con
il cesareo o fare partorire naturalmente la donna con il sospetto della scelta
chirurgica in ragione del maggiore DRG.
Ma pur tra tante polemiche un dato
positivo è possibile coglierlo: la salute
della donna deve essere posta al cen-
tro dell’attenzione non solo medica.
A Chiaramente il 16 Ottobre si parlerà
della RU 486 dal protocollo d’uso all’applicazione (G.Ettore) mentre una intera sessione sarà dedicata alla contraccezione.
Cappello, Fiorito, D’Amanti, Cancellieri
e Di Giacomo parleranno del comportamento sessuale dei giovani, della contraccezione dopo una interruzione di gravidanza, di come deve comportarsi su questo
argomento il medico di famiglia anche in
considerazione del flusso immigratorio
e delle diverse culture di appartenenza.
Si parlerà anche della clinica delle
metrorragie, dall’inquadramento etiopatogenetico alla diagnosi ed alla terapia (Schifano, Spadaio, Turtulici,
Amoroso e Iacono). Una tavola rotonda sul percorso nascita, oggi di grande attualità, concluderà la giornata.
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Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
PAGINE DI STORIA
Ospedali a Vittoria
e notizie sull’assistenza sanitaria
dal 1607 - fondazione della città - fino al 2010
Di Nicolò Pacca, Ostetrico-Ginecologo
Sommario dei capitoli precedenti
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Con testamento del 3 agosto 1679 Matteo Terranova lasciò in donazione la sua casa d’abitazione per essere adibita ad ”alloggio da poveri e miseri viannanti”. Successivamente il
Comune cedette in permuta l’ex convento dei pp. Cappuccini. Il 24 aprile 1907, nel belvedere
adiacente all’ex convento dei pp. Cappuccini, fu posta la prima pietra del nuovo Ospedale Civile. Nel 1927 il dott. Emanuele Foderà aprì una “Casa di Cura Chirurgica con otto posti letto”,
che fu chiamata “Ospedaletto Foderà”. All’inizio degli anni quaranta del secolo scorso i fratelli
dott. Filippo e dott. Salvatore Francesco Carfì Pavia, decisero di aprire un “Sanatorio chirurgico”, che avrebbero chiamato: “Ospedaletto Pavia”. La Casa di Cura fu dotata di otto posti letto
ma non fu mai aperta al pubblico. Il 5 luglio 1949 l’Infermeria Civile per malati acuti di Vittoria
venne dichiarata: “Unità Ospedaliera Circoscrizionale n. 32 per i Comuni di Vittoria, Comiso,
Acate e Chiaramonte Gulfi, con sede nel Comune di Vittoria”, che poi Nell’anno 1956, con Decreto Prefettizio, fu classificata: “Ospedale di III Categoria”. Il 14 settembre 1957 fu pubblicata
la versione definitiva del Regolamento Organico del’U. O. C. di Vittoria.
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Capitolo sesto
Il 5 febbraio 1953, nei locali dell’Unità Ospedaliera Circoscrizionale, si riunì la Commissione
giudicatrice del concorso per il progetto del nuovo Ospedale Civile di Vittoria (138); la mansione di Segretario fu affidata al rag. Emanuele Iacono, Segretario dell’Ente. I Commissari, preso
atto di tutta la documentazione del concorso, constatata la regolarità del bando (scaduto il 15
gennaio 1953), constatato che erano stati presentati in tempo utile tre progetti, procedettero
alla numerazione dei plichi, già regolarmente sigillati, contrassegnandoli coi numeri 1, 2 e 3.
Dopo l’apertura di ciascun plico e l’attento esame dei relativi progetti, “<…> la Commissione
ritenne che il progetto numero tre rispondesse alle richieste del bando ed alla cubatura, rientrando nelle possibilità di finanziamento, pur offrendo un complesso Ospedaliero con percorsi
organici e ben studiati e con disposizioni planimetriche chiare, sia nel complesso che nel
dettaglio dei Reparti. <…>”. Pertanto il progetto contrassegnato col numero tre fu classificato:
“primo e vincitore del Concorso”. Furono classificati “ex aequo” i progetti contrassegnati coi
numeri uno e due, ai quali furono assegnati due premi, rispettivamente di lire centomila e
di lire sessantamila, cumulati e divisi in parti uguali a ciascuno dei due concorrenti. Aperte le
buste contenenti i nomi dei tre progettisti, dentro la busta n. 1 si trovarono due nominativi
(associati), precisamente quello dell’architetto Giuseppe Vittorio Ugo e l’altro dell’ing. Raffaele
Vincenzo Giurdanella Annina (139). La busta n. 2 riguardò l’ing. Francesco Di Geronimo, mentre
la busta contrassegnata col n. 3 risultò appartenere all’ing. Emanuele Amarù (140), che vinse
il concorso.
Non ci fu la posa della prima pietra (forse per scaramanzia, dato il precedente del 24 aprile
1907), ma per realizzare il nuovo Ospedale Civile occorsero ben undici anni ed il trasferimento
dei pazienti dall’ex convento dei pp. Cappuccini alla nuova sede in contrada “Celle” avvenne,
senza inaugurazione, “per un colpo di mano”, nei primi mesi del 1964.
L’11 giugno 1953, con atto n. 99, fu deliberato lo “Statuto Organico” dell’Unità Ospedaliera
Circoscrizionale di Vittoria (141). In esso, dopo un breve cenno sulle origini dell’Ospedale,
legate all’atto di ultima volontà del sig. Matteo Terranova e sulle norme di legge che nel
corso dei secoli ne avevano regolato la gestione, si evidenziò la necessità per l’Ente di avere
una dotazione di posti letto non inferiori a cento, di cui il 15% fosse riservato agli ammalati
paganti in proprio, nonché un’idonea e moderna organizzazione per fornire alla popolazione
della circoscrizione 32 (comprendente i Comuni di Vittoria, Acate, Chiaramonte Gulfi e Comiso)
“<…> adeguate prestazioni sanitarie nel campo della chirurgia, della medicina, dell’ostetricia e
ginecologia e, possibilmente, di qualche altra specialità tra le più importanti, con possibilità di
potere accogliere anche infermi abbisognevoli di cure ed interventi chirurgici elettivi. <…>”. Inoltre avrebbe dovuto disporre di una “<…> sala di degenza per bambini, nonché di un impianto
radiologico completo, di un gabinetto per le comuni ricerche di laboratorio applicate alla clinica, di un poliambulatorio, di un locale di isolamento e di un’autoambulanza. <…>”. Il numero
dei posti letto a disposizione di ogni Comune facente parte della circoscrizione sarebbe stato
oggetto di successiva delibera del Consiglio di Amministrazione ed assegnato in proporzione
al numero degli abitanti del Comune stesso risultante dall’ultimo censimento ufficiale.
Il dott. Gabriele Sardo, Commissario Prefettizio per la temporanea amministrazione dell’Ospedale, “<…> veduto che nel reparto di medicina le funzioni di medico primario e di comprimario sono state affidate, rispettivamente, ai Sigg. Dr. Giovanni Nicosia e Serafino De Pasquale;
veduto che per una completa organizzazione
si rende utile l’opera di un altro professionista; veduto che il Dr. Carfì Pavia Salvatore, interpellato, si è dichiarato disposto ad
accettare le funzioni di medico consulente
volontario, <…>”, il 15 giugno 1953, deliberò
(n. 106) di affidare le funzioni di Medico consulente presso il Reparto di Medicina dell’U.
O. C. al dott. Salvatore Carfì Pavia, col vincolo che “<…> avrebbe espletato la sua opera
gratuitamente e senza alcun diritto alla continuità o stabilità della funzione. <…>”. Tale
delibera venne poi revocata dal Commissario
Prefettizio del tempo, dott. Attilio Trovato.
Il 27 novembre dello stesso anno il dott.
Gabriele Sardo, assistito dal Segretario rag.
Emanuele Iacono, sottoscrisse ed inviò per la
pubblicazione all’albo pretorio del Comune,
la delibera riguardante il nuovo “Regolamento di servizio interno e sullo stato giuridico
ed economico degli impiegati e salariati dipendenti dall’Unità Ospedaliera Circoscrizio-
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nale” (142).
Il 5 febbraio 1954 la Giunta Municipale assegnò (144) £. 7.500 all’U. O. C. come rimborso per
una trasfusione di sangue fatta ad un’inferma povera, ricoverata a carico del Comune (145).
Successivamente la Giunta deliberò (146) l’acquisto di “quattro bilance pesa-neonati da fornire
alle ostetriche condotte per l’assistenza agli immaturi”, mentre Il Consiglio Comunale approvò,
all’unanimità, la modifica di alcune norme contenute nello statuto della Fondazione Antonietta
Criscione Gucciardello (147).
Il dott. Natale Valenti, Commissario Prefettizio dell’Ospedale, “<…> veduto che il dott. Giovanni Mangione, per la grave malattia che lo ha colpito, non è in grado di disimpegnare, ancora, l’incarico di Condirettore Sanitario con la massima energia che la delicata funzione richiede,
<…>“, il 4 aprile 1955, deliberò di riconfermare nelle funzioni di Condirettore Sanitario i dottori
Giovanni Mangione e Giovanni Nicosia Carbonaro, con incarico a titolo gratuito.
Il 21 maggio 1955 la Giunta Municipale, per consentire agli infermi
poveri assistiti dal Comune di accedere alle branche di: Oculistica,
Otorinolaringoiatria, Analisi Cliniche,
Odontoiatria, Ostetricia e Ginecologia,
Pediatria, Tisiologia, Radiologia e Terapia Fisica, Cardiologia, stipulò una
convenzione con altrettanti Medici
Specialisti. Per ottenere tali prestazioni sarebbe stato necessario che il Medico Condotto inoltrasse la richiesta
al Sindaco, tramite l’Ufficiale Sanitario, il quale avrebbe apposto il proprio visto per conferma.
Il rag. Emanuele Iacono (51), Segretario dell’Ospedale, per far fronte ad inderogabili necessità finanziarie dell’Ente, il 19 gennaio 1956, scrisse una lettera all’amico dott. Libero Mazza
(148), in quel tempo Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno, perché si interessasse a far
ottenere dallo stesso Ministero il sussidio di otto milioni di lire, che l’U. O. C. aveva richiesto
in data 15 luglio 1955 (149). Alla fine qualcosa si mosse e il 9 giugno 1956, “<…> veduto che
con l’elevazione dell’Infermeria Civile per malati acuti ad Unità Circoscrizionale comprendente
i Comuni di Vittoria, Comiso, Chiaramonte Gulfi ed Acate (costituita da circa 100.000 unità) si è
imposta all’Amministrazione ospedaliera la necessità inderogabile di elevare la capacità ricettiva del Nosocomio fino a 45 posti letto, <…>; veduto che con la riorganizzazione di tutti i servizi
sanitari, l’Amministrazione ospedaliera ha dovuto, per rendere più accogliente l’ospedale e
più confortevole il soggiorno agli infermi, trasformare radicalmente i locali creando all’uopo
una decorosa sala parto, locali per gli armadi farmaceutici, laboratori di analisi cliniche e radiologiche, giardini ed istituire i reparti di Ostetricia e Ginecologia e Medicina Generale; veduto che
la predetta Amministrazione, non può far fronte alle ingenti spese necessarie con le entrate
ordinarie di bilancio, <…>”, la Prefettura di Ragusa ritenne di intervenire finanziariamente, accreditando all’E.C.A. i fondi occorrenti con i seguenti mandati di pagamento: £. 5.039.531 per il
1954, £. 2.178.549 per il 1955 e £. 560.000 per il 1956, per un totale di £. 7.778.080.
Su ordinanza del 5 febbraio 1955 della C. P. A. B., il 18 ottobre 1956 (152), fu ulteriormente
modificato il regolamento di servizio interno sullo stato giuridico ed economico degli impiegati
dell’U. O. C., mentre il 20 novembre 1956 la Giunta Municipale (153) reiterò all’On. Assessore
all’Igiene e Sanità la richiesta per una sollecita convocazione dei Sindaci della Circoscrizione
per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale, che già, con decreto
prefettizio, era stato classificato “Ospedale di III Categoria”.
Durante la ricerca di notizie sull’assistenza sanitaria a Vittoria, che ho effettuato presso
l’Archivio Storico “Gianni Ferraro”, sfogliando il volume delle delibere della Giunta Municipale
e del Consiglio Comunale relative all’anno 1957, con vivo piacere ho letto che fu stanziato un
contributo di £. 30.000 per la “Giornata della Madre e del Bambino” (154), programmata per
il 3 febbraio 1957 presso l’aula magna delle “Skole nuove”, l’edificio scolastico che si trova
nell’isolato tra le vie Milano, Cavour, Firenze e Bixio (155). Forse si tratta di pura coincidenza,
ma sono stato colpito dal fatto che per tale celebrazione fosse stata scelta la prima settimana
di febbraio, stesso periodo in cui, attualmente, ogni anno, a partire dal 1978, viene celebrata
la “Giornata per la Vita” (156).
Il 14 settembre 1957 (157) fu inviata al Segretario Comunale, per la
pubblicazione all’Albo Pretorio, la versione definitiva del Regolamento Organico del’U. O. C. di Vittoria (158), poi
stampata e pubblicata in un opuscolo
assieme al testo dello Statuto Organico. Già nel 1932, con l’elargizione dei
vittoriesi residenti nel nord America,
che permise di realizzare la nuova
sala operatoria, l’Ospedale aveva fatto un grosso passo avanti nella qualificazione delle prestazioni sanitarie (159), il nuovo Regolamento Organico, dopo la “Sistemazione provvisoria dei Servizi Sanitari” (160), ufficializzò
l’istituzione di tre Reparti distinti: Medicina, Chirurgia ed Ostetricia-Ginecologia, del Gabinetto
di Radiologia (161), del Laboratorio di Analisi Cliniche, del Pronto Soccorso, nonché la stipulazione delle convenzioni, rispettivamente con lo Specialista Otorinolaringoiatra, Oculista e Pediatra. Inoltre nello Statuto Organico fu inserita (Art. 4) la possibilità di ricoverare “<…> Infermi
inviati dagli Istituti Mutualistici, dagli Ospedali Militari, <…> e ammalati paganti in proprio, in
Reparti distinti ed in camere (celle, ancora per qualche anno!) con un solo letto, per cure ed
interventi chirurgici elettivi, <…>”, riservando ad essi il quindici per cento del totale dei posti
letto. In questo modo quello che inizialmente era stato “l’Ospedale dè poveri” o, meglio, la
stazione di transito per l’ultima dimora di “relitti umani, provati dall’abbandono di Dio” (164),
pur confortati da “umana e solidale assistenza” (68), poi divenuto Infermeria Civile per malati
acuti, quindi Unità Ospedaliera Circoscrizionale n. 32, grazie ai Reparti di nuova formazione ed
alle convenzioni con alcuni specialisti, finalmente, fu considerato il luogo idoneo (Ospedale
di III categoria) dove poter curare i malati, poveri e ricchi, della Circoscrizione (165), sia che
fossero assistiti dai Comuni di origine o dai pochi Enti Mutualistici allora presenti nel territorio,
sia che fossero paganti in proprio.
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
PAGINE DI STORIA
Continua
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CORSI E CONGRESSI
Frattura del polso:
spesso è necessario l’intervento chirurgico
Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010
Al Castello di Donnafugata il Congresso regionale ASOTO
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L’indirizzo comune, sulle fratture al polso, sembra essere quello dell’intervento
chirurgico che realmente, al di là di alcune terapie, offre un concreto aiuto per un
totale recupero funzionale. Intervenendo
al 19esimo congresso regionale Asoto, l’associazione che raggruppa gli ortopedici e i
traumatologici ospedalieri siciliani, esperti e
luminari del settore, al castello di Donnafugata a Ragusa, hanno offerto i propri punti
di vista per confrontarsi sulle varie esperienze rispetto al particolare tema del congresso
stesso, ovvero le fratture del polso e della
mano, uno degli ambiti di intervento più
frequenti rispetto ai quotidiani casi clinici. I
lavori sono stati aperti dal saluto del manager dell’Asp 7 di Ragusa, Ettore Gilotta, che
ha sottolineato l’importanza del congresso
sia sotto l’aspetto strettamente scientifico
che per il suo ritorno in provincia di Ragusa dopo anni di assenza. E la splendida e
suggestiva cornice dell’antico castello di
Donnafugata ha fatto il resto, ammaliando i
tantissimi medici arrivati da ogni parte della Sicilia, anche oltre le prenotazioni e le
aspettative. Già il primo giorno del congresso le tante relazioni scientifiche affidate ai
medici più giovani con l’obiettivo di coinvolgerli sempre più all’interno delle società
scientifiche e negli appuntamenti di approfondimento e formazione come questi. Il
congresso, che si è svolto a Ragusa sotto
la presidenza del dott. Giorgio Sallemi, primario del reparto di ortopedia dell’ospedale
Civile di Ragusa, ha focalizzato i propri punti di intervento sui temi più d’attualità nel
caso delle fratture al polso e alla mano. La
• Giorgio Sallemi e Giuseppe Sessa
prima sessione è stata dedicata alle fratture
dell’estremo distale del radio e si è parlato
delle lesioni al carpo. Attesissime le letture
magistrali di alcuni dei luminari presenti al
congresso, ovvero il dott. Giulio Lauri, che ha
parlato delle fratture al radio, il dott. Frank
Nienstedt, che si è soffermato sull’anatomia
funzionale del radio ulnare distale e il dott.
Michele D’Arienzo che è intervenuto sulle
fratture e sulle pseudoartrosi di Scafoide.
L’ultima sessione del congresso è stata, infine, dedicata alle fratture dei metacarpi e
delle falangi. “Interessantissimo sotto ogni
punto di vista questo congresso – commenta il dott. Giorgio Sallemi – Dalle relazioni
è emerso un dato praticamente univoco,
ovvero il comportamento da tenere rispetto
alle fratture del polso che prevedono sempre più un necessario intervento chirurgico
per assicurarne positivi risultati. Questi casi
vanno dunque operati prestando la massima attenzione anche dopo l’intervento, nel
successivo decorso”. Sallemi parla anche
delle letture magistrali, decisamente interessanti: “Sono state apprezzatissime da
tutti i colleghi presenti. Abbiamo avuto la
possibilità di conoscere e approfondire alcuni aspetti e alcune importanti esperienze”.
www.parcoetna.it - www.parks.it/parcoetna
Parco dell’Etna
Da domenica 12 settembre
“Parco Trekking 2010”
Otto itinerari guidati
alla scoperta dell’area protetta
Dopo il notevole successo di partecipazione delle edizioni passate, torna anche quest’anno con alcune
nuove proposte “Parco Trekking 2010”, il tradizionale programma di escursioni guidate domenicali organizzate dall’Ente Parco dell’Etna. “Gratificati e stimolati dall’attenzione dimostrata da tanti appassionati, riproponiamo con rinnovato impegno e con itinerari inediti il nostro calendario di escursioni estivoautunnali – spiega il Commissario Straordinario del Parco Ettore Foti – Vogliamo così porre all’attenzione
degli escursionisti e dei turisti alcuni tra i siti naturalistici più suggestivi e ricchi di storia del Parco, offrendo
nuove opportunità di conoscenza e di piena fruizione in sicurezza di tutti i versanti dell’Etna”.
Otto gli itinerari in programma a partire da domenica 12 settembre, alla scoperta di alcuni tra i luoghi più
suggestivi dell’intero territorio del Parco.
Ed ecco, a seguire, il calendario completo delle escursioni.
1. DOMENICA 12 SETTEMBRE
Itinerario: P.Provenzana – Bocche
2002 – Grotta dei Lamponi
(con utilizzo di fuoristrada)
Raduno: Piano Provenzana alle ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso di media difficoltà
2. DOMENICA 19 SETTEMBRE
Itinerario: Rifugio Sapienza – Montagnola – Valle del Bove
(con utilizzo della funivia, max 20
partecipanti)
Raduno: Rifugio Sapienza alle ore 9
Durata media: 7 ore
Percorso impegnativo
3. DOMENICA 26 SETTEMBRE
Itinerario: Piano delle Donne – Rifugio
Monte Baracca
Raduno: piazza di Fornazzo alle ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso di media difficoltà
4. DOMENICA 3 OTTOBRE
Itinerario: Punta Lucia – Rifugio
Monte Scavo
(con utilizzo di fuoristrada – max 20
partecipanti)
Raduno: Piano Provenzana alle ore
8,30
Durata media: 7 ore
Percorso impegnativo
5. DOMENICA 10 OTTOBRE
Itinerario: Monte Fontane – Ilice di
Carlino
Raduno: Piazza di Milo alle ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso di media difficoltà
• Tutte le uscite saranno effettuate con le guide del
Parco.
• In caso di maltempo o altri problemi, la guida potrà
rinviare l’escursione o ripiegare per tracciati alternativi.
• In relazione ai singoli itinerari, la guida fisserà il
numero massimo di partecipanti alla escursione.
• Attrezzatura e abbigliamento: zaino con colazione a sacco, scarponcini da trekking, giacca a vento,
berretto, borraccia. Si consiglia di portare binocolo e
fotocamera.
• La quota di partecipazione è fissata in euro 30,00 a
persona per l’ itinerario n.4, in euro 20,00 per l’itine-
6. DOMENICA 17 OTTOBRE
Itinerario: Intraleo - Monte De Fiore
Raduno: piazza dei Pini, Nicolosi alle
ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso di media difficoltà
7. DOMENICA 24 OTTOBRE
Itinerario: Bocche eruttive del 1928
Raduno: piazza di Fornazzo alle ore 9
Durata media: 5 ore
Percorso facile
8. DOMENICA 7 NOVEMBRE
Itinerario: Pirao – Monte Spagnolo
Raduno: Randazzo, piazza Loreto
alle ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso facile
rario n. 2, in euro 15,00 per l’itinerario n. 1 e in euro
10,00 per tutti gli altri itinerari.
• La quota di partecipazione dovrà essere versata
direttamente alla guida al momento della partenza.
• Le prenotazioni dovranno essere fatte presso gli
Uffici del Parco, telefonando al numero 095.821240
- 821245 il venerdì precedente l’escursione (dalle ore
9 alle ore 12).
• Si invita a rispettare gli orari degli appuntamenti
affinché le escursioni possano avvenire entro i tempi
previsti.
• Il programma potrà subire variazioni.
Il programma completo di “Parco Trekking 2010” è scaricabile dal sito www.parcoetna.it