Rivista Giugno 2009 04 - Comune di Cividale del Friuli
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Rivista Giugno 2009 04 - Comune di Cividale del Friuli
3 La stanza del Sindaco Città di Cividale del Friuli Periodico Cividale del Friuli Anno 7 - numero 1/2 - 2009 (chiuso in redazione il 26-06-2009) Pubblicazione bimestrale Autorizzazione del Tribunale di Udine n° 22 del 13/08/2003 Direzione Comune di Cividale del Friuli Corso Paolino d'Aquileia, 2 33043 Cividale del Friuli (UD) Direttore Responsabile Attilio Vuga Responsabile di Redazione Daniela Miani Tel. 0432 710136 Fax 0432 710103 e-mail: [email protected] Fotografie Antonio Pittioni Progetto Grafico Franco Vicario 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Demografico - Andamento demografico 2008 Ricordo del dott. Marino Plazzotta e del comm. Lorenzo Cernetig Polizia Municipale - Bilancio di un anno di attività Polizia Rurale - In vigore il nuovo Regolamento Progetto Alloggiati Politiche Sociali - Devolvi il 5 per mille alle Politiche Sociali del tuo Comune Corso di Difesa Personale Campagna di prevenzione contro la ZANZARA TIGRE Sportello Friulano - Cuant che il cjalt al lambiche! 4° GUBANA DAY: la Gubana ha la meglio sulla Putizza “Italia Langobardorum” - L’ICOMOS chiede integrazioni ed approfondimenti Costituita l’Associzione “Italia Langobardorum” Balcone e giardino fiorito - Regolamento dell’Arredo Urbano Scuola di specializzazione in Beni Storico-artistici Il Comune premia i futuri esperti del patrimonio storico artistico - Ufficio del Difensore Civico 13 Locale Storico F.V.G. - Riconosciuti nove Locali Storici a Cividale 14 MITTELFEST 2009 - Presentazione 18A edizione 18 Programma - Cividale 18/26 luglio 2009 20 Convittiadi 2009 - Lo Sport e l’Arte per incontrarsi e crescere 22 23 24 25 26 27 28 29 Cultura Archivio Storico dell’Ospedale. Inaugurata la nuova sede La scomparsa dello studioso Mario Brozzi Bibliodonna presenta: Con gli occhi dell’anima. I Tuareg del Niger (mostra fotografica) Un nuovo riconoscimento per la Biblioteca Civica di Cividale Biblioteca Civica: cambiano le regole Moldiani e i suoi colori (mostra di pittura) Le Visioni Longobarde di Mario Micossi (mostra di pittura) Teatro Ristori - Anticipazione Stagione di Prosa 2009/2010 Antiche lettere da Cividale XXII Edizione dei Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale 30 Celebrato il “Natale di Venezia” - Lettera aperta ai cittadini di Cividale ed ai turisti 32 Una chiesa tra i vigneti di Spessa 34 Patrimonio - Restaurata la scultura lignea “Madonna con bambino” 35 38 39 40 41 42 43 Lavori Pubblici Intervento di recupero e valorizzazione delle mura urbane La sistemazione dell’area ex Q8 Intervento di manutenzione della pista di pattinaggio Scuola Elementare di Rualis - Intervento di manutenzione Conclusi i lavori di manutenzione della sede dell’Anagrafe e della Polizia Municipale Un nuovo impianto termico nella palestra-bocciodromo di Rualis Nuovi loculi nel Cimitero di Sanguarzo Recupero e ricostruzione delle mura del vecchio cimitero di Sanguarzo 44 Ambito Distrettuale - Progetto dell’aggregazione giovanile Stampa Graphart - TS Tiratura 6.500 copie - Distribuzione postale gratuita Riproduzione vietata - Diritti riservati 45 Politiche Giovanili - La convivenza possibile. Oltre la guerra, giovani insieme 46 Casa per Anziani - Sempre attivi e in movimento! 47 48 50 51 8° Reggimento Alpini Un ponte per Herat - Posa della prima pietra della Casa d’Accoglienza da “Il Corrierino di Herat” La Città accoglie gli Alpini dell’8°al rientro dall’Afghanistan Rinnovo al vertice per l’8° 52 Pari Opportunità - “L’Attesa: tra pregiudizio e realtà” 53 Qui PRO LOCO 54 Ambiente - Raccolta differenziata di carta e cartone 55 Avviato il progetto “Paesaggio 21” 56 Protezione Civile - Soccorso alle popolazioni dell’Abruzzo 58 Attività 2008 60 Palio di San Donato - X EDIZIONE - Cividale 21, 22 e 23 agosto In copertina: Conv ittiadi 2009 - Cerimonia di apertura a Cividale (foto: Dario Campana) In allegato: L’ABC - Gruppo Volontari Protezione Civile di Cividale Carta dei Servizi - Fuc Ferrovie Udine - Cividale La stanza del Sindaco Q uesto notiziario esce con un numero di pagine doppio. La prima uscita, prevista per la primavera, non è infatti andata in stampa per inadempienza della ditta aggiudicataria del servizio, che è stato pertanto affidato dagli uffici ad altra impresa. Si è quindi preferito attendere la conclusione delle tornate elettorali di giugno per non confondere l’informazione con la propaganda. Ci scusiamo per i ritardi, che peraltro sono dipesi da ragioni estranee all’attività dell’amministrazione. Trovere così molte notizie riguardanti questa prima parte dell’anno, mentre altre più recenti dovranno atFirma del Protocollo d’Intesa tra le Città di Spoleto, Benevento e Cividale Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. Castagnetti, a Cividale per la cerimonia del rientro degli Alpini dall’Afghanistan Visita del Presidente Tondo e dell’Ass. Reg. Riccardi alla nuova stazione ferroviaria tendere il prossimo numero, previsto per l’inizio dell’autunno. Tra queste, particolare rilievo hanno i lavori di demolizione del complesso ex Italcementi, che si avviano a conclusione, nonché l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del piano particolareggiato riguardante la stessa area. Mi pare giusto evidenziare che nei mesi scorsi all’amministrazione sono stati assegnati consistenti finanziamenti dalla Regione e dalla Provincia, che consentiranno di procedere con diverse opere pubbliche. Di questi daremo conto nei prossimi numeri. Con l’estate Cividale si prepara ad ospitare importanti eventi come Mittelfest, i Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale e la decima edizione del Palio di San Donato. Suscita interesse il Mittelfest 2009, giunto alla sua diciottesima edizione, dedicata ai vent’anni dal crollo del muro di Berlino, metafora dell’abbattimento di qualsiasi barriera culturale. Al fitto programma di spettacoli, messo a punto dai tre nuovi direttori artistici, si affiancheranno così momenti di riflessione politica e culturale con la partecipazione di importanti testimoni di quel tempo. Mentre andiamo in stampa si sta concludendo il primo lotto di interventi programmati nel Monastero di S. Maria in Valle. Prevediamo di poter aprire il nuovo accesso in tempo per Mittelfest 2009, rendendo così fruibile in forma permanente il piano terra del complesso. Seguiranno ulteriori importanti interventi, possibili grazie al contributo di 3 milioni di euro assegnato dalla Regione all’amministrazione comunale, che saranno effettuati in più anni ed a piccoli lotti, al fine di garantire la massima qualità degli stessi e la continua fruizione del bene da parte dei visitatori. Buona estate a tutti. Attilio Vuga 3 Demografico Al 31 dicembre 2008 la popolazione residente nel comune ammontava a 11.602 unità, di cui 5.575 uomini ( 48,06 %) e 6.027 donne ( 51,94 %), suddivisa in 5.042 famiglie anagrafiche e 6 convivenze (Casa per Anziani, Caserma 8° Reggimento Alpini, Collegio annesso al Civiform, ecc.), con una numerosità media di 2,30 persone per ogni famiglia anagrafica. Il numero di residenti si conferma superiore agli 11.500 abitanti, valore raggiunto e superato per la prima volta nel 2004, in costante crescita anche rispetto al 2007 (+ 0,5 %) ed al Censimento della Popolazione del 2001, quando la popolazione ammontava a 11.373 unità (+ 2,01 %). In particolare è marcata la differenza tra i nati ed i deceduti, con un saldo negativo di – 54 unità: a fronte di 82 nati (33 maschi e 49 femmine) vi sono stati 136 decessi (61 maschi e 75 femmine). Il bilancio negativo è però ampiamente compensato dal saldo positivo del movimento migratorio tra immigrati (nuovi residenti) ed emigrati (trasferiti dal Comune) con un + 109 unità. Complessivamente nell’anno 2008 ci sono stati 469 immigrati (249 maschi e 220 femmine) a fronte di 360 emigrati (197 maschi e 163 femmine). Nell’ambito di tali cifre è da considerare che il saldo demografico degli stranieri ha dato un incremento di 99 persone, (49 maschi e 50 femmine), con una immigrazione totale di 188 stranieri (96 maschi e 92 femmine) e un’emigrazione di 99 stranieri (54 maschi e 45 femmine). Gli stranieri complessivamente residenti sono ora 860 (451 maschi e 409 femmine) pari al 7,41 % del totale della popolazione (+ 13,1 % rispetto al 2007), di cui 185 minorenni, provenienti da 61 nazioni diverse. Parallelamente, i cittadini cividalesi iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) sono complessivamente 856 (423 maschi e 433 femmine) stabili. È opportuno segnalare che gli iscritti AIRE fanno parte di un’anagrafe parallela e, pertanto, esulano dal totale degli 11.602 residenti. Per gli stranieri residenti, le nazioni più rappresentate si confermano essere, nell’ordine, la Romania 149 (96 m e 53 f), l’Albania con 129 unità (66 m e 63 f), la Bosnia-Erzegovina 95 (57 m e 38 f), la Yugoslavia (Serbia) 85 (43 m e 42 f), mentre avanzano l’Ucraina, 44 (5 m e 39 f) ed il Ghana 39 (20 m e 19 f), che sorpassano la Macedonia 36 (25 m e 11 f), il Bangladesh 29 (18 m e 11 f), la Polonia 25 (10 m e 15 f) e la Croazia 23 (14 m e 9 f). Da segnalare, ancora, il notevole movimento interno al Comune, con cambiamenti di indirizzi legati anche alla costante crescita edilizia: i cittadini che hanno cambiato indirizzo di residenza all’interno del Comune, nel solo anno 2008, sono stati 365 (+ 4 % rispetto al 2007). 4 Luca d’Agostino/Phocus Agency© Andamento demografico 2008 La scomparsa del dott. MARINO PLAZZOTTA È scomparso il 20 maggio scorso, dopo un lungo periodo di malattia, il dott. Marino Plazzotta. Nativo di Gemona del Friuli, residente a Buttrio, era stato eletto consigliere comunale nelle amministrative del 2000, e dal gennaio 2002 al dicembre 2003 aveva retto la presidenza dell’Associazione Mittelfest. Ai familiari rinnoviamo il nostro cordoglio. Ricordo del Comm. LORENZO CERNETIG Un concittadino a capo della Prefettura di Udine Era stato nominato Prefetto della Provincia di Udine il 6 agosto 2007, dopo avere ricoperto incarichi di alta responsabilità in diverse Regioni italiane, dal Trentino Alto Adige alla Sardegna. Laureato in Giurisprudenza, aveva frequentato tra l’altro l’Accademia della Polizia e la Scuola di guerra dell’Esercito. Nato a Stregna nel 1944, Lorenzo Cernetig conservava della gente valligiana il carattere schivo e riservato, ma al tempo stesso concreto e perciò rassicurante. Da un decennio risiedeva a Cividale. In occasione della sua nomina a Prefetto di Udine il dott. Cernetig aveva ricevuto dal Sindaco il sigillo trecentesco della Città, riconoscimento che nel caso specifico voleva esprimere la fierezza dell’appartenenza di una così alta carica alla popolazione cividalese. A pochi mesi dall’assunzione dell’incarico prefettizio, era stato costretto a lasciare l’ufficio a causa di una malattia protrattasi per oltre un anno e rivelatasi alla fine fatale. Ai funerali, celebrati nel Duomo di Cividale il 4 maggio scorso, erano presenti rappresentanti del Governo, le più alte cariche regionali e provinciali, numerose autorità locali e molti parenti e amici. Ai familiari, la moglie Nadia e il figlio Alessandro, rinnoviamo le più sentite condoglianze. Polizia Municipale Bilancio di un anno di attività N ell’immaginario collettivo il “vigile” è quel dipendente del Comune che, in uniforme, gira per la città comminando sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Concetto che ha senz’altro un certo fondamento, ma alquanto riduttivo. In realtà, il lavoro della Polizia Municipale è estremamente vasto e vario, con mansioni che spaziano in un’infinità di campi e che i numeri - per loro natura aridi - che verranno indicati più avanti non riescono a rendere del tutto. Partiamo da un paragone e si pensi ad un iceberg: ne vediamo la punta galleggiare sull’acqua ma sappiamo anche che la maggior parte è sommersa. Analogamente, possiamo vedere un agente che redige un verbale ma ignoriamo quanti altri veicoli ha controllato senza prendere provvedimenti. Oppure leggiamo un’ordinanza e veniamo a conoscenza degli effetti che produce ma non immaginiamo quali e quante verifiche preventive si siano rese necessarie (e quanti uomini siano stati impegnati) per arrivare alla redazione dell’atto. Per fare un esempio concreto, nel 2008 i veicoli controllati da una pattuglia della Polizia Municipale in posti di controllo sono stati 2915 ma solo una minima parte, pari a circa il 5%, ha avuto un seguito sanzionatorio (70 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 17 per uso improprio del cellulare, 24 per carenza o assenza di documenti, 19 per mancata revisione del veicolo, e altre minori). Continuando con i dati concernenti il Codice della Strada, le contravvenzioni elevate in 12 mesi sono state 3137, con la parte del leone fatta da quelle relative alle soste irregolari (dal semplice divieto di sosta al mancato pagamento del ticket, dalla sosta sugli stalli per veicoli delle persone invalide all’ostruzione di passi carrabili ecc.). In deciso calo quelle per eccesso di velocità accertate col Telelaser (100, a fronte delle 140 del 2007 e 170 del 2006). Più o meno costanti od in leggero calo tutte le altre. Durante i controlli sono state ritirate 11 patenti e 19 carte di circolazione, 6 gli incidenti stradali rilevati e 14 le auto rimosse. Dalla lettura di questi dati emerge il profilo dell’automobilista tipo cividalese: piuttosto rispettoso del codice con la sola eccezione per ciò che concerne le soste. Interessante anche osservare come a fronte di un numero di sanzioni abbastanza elevato segua una percentuale bassissima (addirittura inferiore al 1%) di ricorsi al Prefetto od al Giudice di Pace a dimostrazione dell’attenzio- ne che la Polizia Municipale di Cividale pone nel suo operato. La cosa è ancor più evidente se si pensa che dei 28 ricorsi presentati lo scorso anno 3 sono stati accolti, 15 respinti e 10 sono ancora in attesa di decisione. Si è detto che tra i controlli quelli stradali risultano i più diffusi ed evidenti, ma nel 2008 sono stati effettuati 114 sopralluoghi e controlli in altri settori (tra i più frequenti, 19 in campo edilizio, 14 commerciale, 12 sull’abbandono dei rifiuti) con conseguenti verbalizzazioni o segnalazioni alla Procura della Repubblica. E, per continuare con le attività esterne, gli agenti hanno eseguito 672 accertamenti anagrafici, assistito 113 funerali, presenziato a 5 Consigli Comunali e 32 manifestazioni o cerimonie. Per quanto concerne l’attività amministrativa in ufficio, tra le numerose tipologie di atti predisposti le più frequenti sono risultate le occupazioni di suolo pubblico (201), le ordinanze (147), i registri di vinificazione e simili (295) ed i contrassegni per la sosta di persone invalide (66). Infine qualche curiosità statistica: nel 2008 la Polizia Municipale ha potuto contare su un organico di 9 unità a tempo pieno ed 1 part-time; 3 sono state impiegate prevalentemente in ufficio e 6 sul territorio; l’attività si è svolta dalle 7.30 alle 19.00 dal lunedì al sabato ma è stato espletato servizio anche in 31 giornate festive con un totale di 70 unità; i veicoli di servizio (biciclette escluse) hanno “macinato” 33.547 chilometri. POLIZIA RURALE In vigore il nuovo regolamento N el 2008 il Consiglio Comunale di Cividale del Friuli ha approvato la delibera di adozione del nuovo Regolamento di Polizia Rurale. È quasi superfluo dire che si tratta di uno strumento di cui si sentiva fortemente la necessità in quanto non era pensabile di fare ancora riferimento al regolamento del 1885 che, per ovvie ragioni, di attuale aveva ormai ben poco, a 123 anni dalla sua adozione. La prima bozza predisposta dal Comando di Polizia Municipale è stata via via limata e corretta con le osservazione dell’apposita Commissione Statuti e Regolamenti del Comune e con l’apporto di associazioni di categoria come Coldiretti e Confagricoltura, fino ad arrivare alla stesura definitiva nel 2008. Materie trattate quelle, ovviamente, strettamente legate alla “ruralità”, quindi arature, semine, impianti arborei, concimazioni ed uso di presidi sanitari, pascolo di animali, malattie del bestiame, strade rurali ed altro. La consultazione del Regolamento di Polizia Rurale può avvenire anche on line: dalla home page del Comune di Cividale, cliccare su “mappa del sito”, “statuto e regolamenti”, “regolamento di polizia rurale”. 5 Politiche Sociali DEVOLVI IL 5 PER MILLE ALLE POLITICHE SOCIALI DEL TUO COMUNE I È stato ufficialmente presentato a Cividale il 9 marzo scorso dalla Questura di Udine il “Progetto Alloggiati”, che prevede l’avvio della gestione informatizzata dei dati delle persone ospitate presso le strutture ricettive dell’intera Provincia di Udine. La Questura, in collaborazione con gli esercenti delle strutture ricettive, intende rendere più efficiente l’organizzazione ed il lavoro degli esercenti e degli operatori di polizia. Il progetto costituisce un’innovazione dei processi amministrativi, realizzando una più efficiente e qualitativamente migliore gestione dei dati attraverso la produzione, gestione e conservazione di documenti informatici. I gestori di strutture ricettive potranno dunque trasmettere tali dati alla Polizia di Stato utilizzando un collegamento Internet direttamente dalla propria struttura, anziché consegnare personalmente presso gli Uffici le cosiddette “schedine alloggiati”. Il Progetto consegue inoltre la finalità di rendere immediata la registrazione ed il controllo dei dati da parte del personale della Polizia di Stato, con intuibili positive ricadute in termini di maggiore sicurezza e di controllo del territorio. I titolari di esercizi ricettivi possono accedere al servizio, che è gratuito, attraverso il sito: www.poliziadistato.it>dovesiamo>udine >tuttelenotizie>iniziative >gestioneinformatizzata delle schede alloggiati 6 l D.L. 112/2008 ha reintrodotto la possibilità per i cittadini di scegliere, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2008, a chi destinare una quota delle proprie imposte. Come noto tale opzione non costituisce un’assoluta novità essendo già stata prevista in passato e precisamente nell’anno di imposta 2006. Tale previsione aveva consentito al Comune di introitare una somma che ha permesso di dotare il servizio sociale di un nuovo automezzo da destinare agli interventi sul territorio. L’obiettivo per l’anno in corso è quello di confermare, e possibilmente superare, l’importante risultato già raggiunto nel 2006. Per raggiungere tale obiettivo sarà necessario che i contribuenti, in occasione della prossima dichiarazione dei redditi, scelgano di devolvere il 5 per mille delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che annualmente si versano allo Stato, a favore del proprio Comune di residenza. Esercitando questa facoltà ogni singolo contribuente permetterà di mantenere sul territorio parte dell’imposta versata, andando così a sostenere gli interventi in ambito sociale e divenendo protagonista dello sviluppo sociale della città. La destinazione del 5 per mille dell’IRPEF non costituisce alcuna maggiore tassazione per il cittadino e non è alternativa all’8 per mille. D ieci lezioni per imparare a difendersi nelle situazioni di pericolo. Questo l’obiettivo del corso di autodifesa, organizzato dagli Assessorati alle Pari opportunità, Sport e Politiche sociali. L’iniziativa ha riscontrato un notevole successo, con un numero di iscrizioni superiore alle 30 unità previste. Tra gli iscritti anche esponenti della Polizia Municipale cividalese. Le lezioni, che si sono tenute nella palestra comunale annessa alla Scuola primaria “A. Manzoni”, sono state gestite dal Centro Studi Karate Shotokan Sankaku Isonzo, già promotore di iniziative simili in tutta la Regione. Come ha chiarito l’istruttore, il maestro Enrico Visintin, le tecniche apprese durante il corso servono non solo a fare assumere i giusti comportamenti in caso di aggressione, ma anche a far acquisire una sicurezza tale da rendere le persone più consapevoli ed attente: per questo le lezioni pratiche sono state accompagnate da spiegazioni teoriche. Sebbene nel nostro territorio non si siano mai verificati fatti particolarmente gravi, il successo dell’iniziativa ha dimostrato che appare opportuno offrire la possibilità di imparare a difendersi, considerando che ciò permette anche un miglioramento della qualità della vita. Corso di Difesa Personale Campagna di prevenzione contro la L zanzara tigre a zanzara tigre è un insetto di origine asiatica, presente in Africa, Sudest asiatico, India, America Centrale e Sud America. Si è stabilmente insediata anche in Friuli Venezia Giulia dal 1995. Depone le uova in piccole raccolte d’acqua stagnante. È molto aggressiva pungendo insistentemente quasi sempre all’aperto e durante il giorno rendendo le aree di vita quotidiana invivibili. È responsabile anche di malattie virali come la febbre da Chikungunya e www.cividale.net/notizie/ la dengue. la-zanzara-tigre-in-friuli-venezia-giulia Per ridurre la presenza di zanzara tigre nel territorio e prevenire la diffusione di malattie, la sola disinfestazione delle aree pubbliche da parte dei Comuni NON È SUFFICIENTE. I singoli cittadini devono adottare sistematicamente semplici regole nelle aree private (balconi, giardini, cortili, orti...) perché solo un intervento collettivo può ridurre la presenza della zanzara e la possibilità di malattie. 7 Sportello Friulano CUANT CHE IL CJALT AL LAMBICHE! Cualchi consei par sopuartâlu miôr! • Cuant che il cjalt al rive dut di un colp, tu âs di imparâ a difinditi: il nestri cuarp al à bisugne di timp par usâsi a gnovis temperaduris. • Il cjalt al è plui fastidiôs cuant che l’aiar al è plen di umiditât. • Lis personis anzianis, i fruts, lis personis maladis o cuntun fisic debil a son chei che a patissin di plui. E ALORE CE FÂ? 1. Tu scuegnis bevi une vore, ancje se no tu âs sêt. Di fat, cuant che al fâs tant cjalt, il nestri cuarp al à bisugne di plui licuits dal solit! 2. Sta atent però a no bevi robe masse glaçade, si sa, e fâs gole cuant che al fâs tant cjalt, ma ti pues fâ une vore di mâl: ancje une congjestion di stomi. 5. Metiti vistîts lizêrs, no sintetics. L’ideâl al è il lin! E miôr colôrs clârs! Cuant che tu vâs fûr dopre i ocjai di soreli e se tu âs la piel tant clare e delicade, metiti une creme protetive. Pariti il cjâf cuntun cjapielut lizêr. 6. Fai spes une doce no masse cjalde, intor dai 25°: ti jude a sintîti plui fresc e a sopuartâ miôr il cjalt. 7. No sta passâ masse timp difûr: al è miôr stâ in lûcs frescs, te ombrene e cîr di no lâ fûr tes oris plui cjaldis (des 11.00 aes 17.00). 8. Difint la tô cjase dal cjalt: tire jù lis persianis o met in sierie i scûrs. Fai passâ l’aiar tes oris plui frescjis, ma sta une vore atent aes corints. Al sarès miôr vê un ventiladôr o l’aiar condizionât, impiât cun sintiment. 9. Se tu passis di un ambient cjalt intun cun aiar condizionât, impensiti che i sbalçs di temperadure a fasin mâl. Miôr taponâsi! 10. Se tu âs plui di 65 agns o se tu cjolis medisinis e cul cjalt tu ti sintîs piês, clame il to miedi e valute cun lui i tiei fastidis. 11. Se tu vivis di bessôl, dîsi al to vicin di cjase o a cualchi amì o parint che ti telefoni di tant in tant o che ti vegni a cjatâ tes zornadis plui cjaldis. CE FÂ? CLAME DI CORSE IL 118! E intant che si spiete il socors, puarte la persone che e sta mâl intun lûc fresc e bagne il so cuarp cun tante aghe frede fin che la temperadure dal cuarp si sbasse sot dai 37°. L’ESAURIMENT PAL CJALT E je une forme lizere di maljessi che e ven cul stâ tant timp in ambients cjalts cence bevi avonde. I segnâi a son: si sude un grum, e ven la muse blancje, si à debolece, ganf tes gjambis, mal di cjâf, nausie, gomit e pôc ecuilibri. CE FÂ? Puarte la persone intun lûc fresc e fai bevi alc di frêt; bagnile cun aghe frescje cuntune sponze, miôr fâi fâ un bagn o une doce. Se no son mioraments dentri di une ore, CLAME IL SOCORS. E CUANT CHE IL CJALT AL PROCURE ROGNIS PLUI GRANDIS… IL COLP DI CALÔR 8 3. Sta atent ancje a no bevi alcul, masse cafè e bevandis plenis di zucar! No ti gjavin vie la sêt e a puedin aumentâ la sensazion di calôr che tu sintis e po dopo fâti sudâ di plui! 4. Mangje lizêr, cîr di evitâ robe frite, pesante, picante o masse cuinçade. Miôr mangjâ alc di fresc, tantis verduris, pomis e miôr il pes invezit de cjar. Il colp di calôr al ven cuant che la temperadure e je avonde alte: dai 30° ai 35°. Pal solit a ‘nd è tante umiditât e pocje ventilazion. I prins sintoms a son: debolece, strachece, ganf tes gjambis, mâl di cjâf, nausie, gomit e pierdite di cognossince. La piel e devente cjalde, sute e rosse, la sudorazion e mancje e la temperadure dal cuarp e pues rivâ o adiriture superâ i 39°. Il batit dal cûr al è acelerât, la pression si sbasse e e pues puartâ la persone al sveniment. Se invezit la persone e je confusionade, e patìs tant, o pûr se e je malade di cûr o se e à la pression alte, BISUGNE CLAMÂ IL 118 DAURMAN. I due tipici dolci territoriali dalla forma a chiocciola, la gubana e la putizza, si assomigliano sia nel contenuto che nella preparazione. 4° GUBANA DAY: la Gubana ha la meglio sulla Putizza N el secondo fine settimana di febbraio si è svolta nella città ducale, nell’ambito della 4^ edizione del “Gubana Day – Trofeo Bepi Tosolini”, una “gustosa” disfida tra il dolce tipico delle Valli del Natisone e di Cividale, la gubana, e quello di Trieste e di parte dell’Isontino, la putizza. I sindaci di Cividale Vuga, di Gorizia Romoli e di Trieste Di Piazza, insieme al presidente di Mittelfest Antonio Devetag, si sono uniti alla giuria tecnica bipartisan composta da Lisa Tosolini, Stefano Cosma, Claudio Fabbro, Gianni Piastrini e Adriano Del Fabbro, nella degustazione e valutazione dei prodotti presentati dalle pasticcerie cividalesi, isontine e triestine (per le gubane: il Panificio Vogrig Natalio, il Panificio Cattarossi di Cividale, “Margutti” di Clodig, “Il Golosone” di Osgnetto e “Dorbolò” di S. Pietro al Natisone; per le putizze: Panificio Bar Azzano, Panificio Centrale di Visintin & C., Panificio “Il Fornaio” di C. Cozzutti di Gorizia, “La boutique del dolce” di Staranzano, e - per Trieste - Pasticceria “Eppinger”, Pasticceria “Bon Bon”, Pasticceria “Ota”, Pasticceria “Al bon pan”, Pasticceria “Sant’Honoré” e Antica Pasticceria “Pirona”). Il responso della giuria tecnica, che ha svolto una valutazione su diversi aspet- ti del dolci presentati, ha dato la vittoria al dolce presentato dal panificio cividalese Vogrig Natalio, già vincitore delle precedente edizione del Gubana day, che ha superato per un incollatura le putizze del Panificio Bar Azzano di Gorizia e della Pasticceria Eppinger di Trieste. I sindaci presenti, dopo la degustazione, si sono espressi decisamente a favore della gubana. Il Sindaco di Trieste Di Piazza ha manifestato interesse per la manifestazione, tanto da suggerire una sua riproposizione a Trieste. La gubana si è rivelato tra i due il dolce preferito anche dalla giuria popolare, ovvero gli avventori del Caffè “San Marco”, cornice dell’evento, che hanno potuto degustare i prodotti e compilare una “scheda di valutazione”. Il dolce tipico delle Valli del Natisone, secondo lo spoglio totale delle schede (oltre un migliaio), è stato preferito dal 59% dei degustatori. Successo anche per l’iniziativa collaterale denominata “gubanifici aperti”, che ha permesso di visitare i laboratori dove nasce il tipico dolce valligiano. Alla premiazione è intervenuta Lisa Tosolini, in rappresentanza dello sponsor distillerie Bepi Tosolini, che ha consegnato al vincitore, Fabio Vogrig, una magnum di grappa “Most”. La gubana si ricava da una sapiente mix di ingredienti: farina di grano tenero, zucchero, uva passa, uova fresche, burro, olio di semi vegetali, noci, nocciole, pinoli, lievito di birra e sale. Ma ogni produttore ha la sua ricetta così da rendere variegato il gusto di questa specialità dolciaria che ha origini medievali per quanto ancora misteriose. Le Valli del Natisone e la stessa Cividale ne sono sicuramemte la culla. La gubana viene, infatti, citata per la prima volta nel 1409 quando compare inserita tra le 72 vivande servite nel banchetto in onore di Papa Gregorio XII giunto a Cividale per presiedere un burrascoso concilio. La putizza ha origini legate alla tradizione pasquale slovena ed è già descritta nei ricettari della borghesia viennese del XVIII secolo. È denominata anche ‘putiza’ o ‘potiza’ e consiste in uno strato di pasta lievitata che avvolge un morbido ripieno a base di noci, uvetta, pinoli e cioccolata. Il rotolo di pasta farcita viene disposto a forma di spirale in una tortiera, lasciato lievitare e poi cotto al forno. 9 Candidatura “ITALIA LANGOBARDORUM” L’ICOMOS chiede integrazioni ed approfondimenti L’International Council of Monuments and Sites, organismo 10 scientifico dell’UNESCO, ha diffuso all’inizio del mese di maggio le valutazioni relative alle candidature che saranno esaminate nel corso della 33^ sessione del Comitato Mondiale dell’UNESCO, prevista dal 22 al 30 giugno a Siviglia (Spagna). Si tratta di un totale di 37 candidature (25 nuove, 7 estensioni, 5 rinviate o differite in precedenza), per le quali l’ICOMOS ha proposto l’iscrizione (12 candidature), la non iscrizione (12 candidature), ed il rinvio per le rimanenti, tra cui quella italiana. Conseguentemente, a Roma, presso il Ministero per i beni e le attività culturali, si è svolto martedì 19 maggio l’incontro tra i rappresentanti dei sette luoghi compresi nel sito seriale “Italia Langobardorum. Centri di Potere e di Culto (568-774 d.C.) ”, candidato all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Durante la riunione, convocata per discutere e definire le modalità di gestione futura della Rete, è stato analizzato il rapporto presentato dall’ICOMOS, cui sono affidate le valutazioni tecnico-scientifiche sulle candidature proposte sul sito in oggetto. Per Italia Langobardorum è stata infatti richiesta della documentazione supplementare. L’iter prosegue, pertanto, e sono state accolte le osservazioni suggerite dall’ICOMOS, tese a rendere più efficaci i punti di forza evidenziati nel rapporto, e a perfezionare gli aspetti salienti che caratterizzano la nomination. Nei prossimi 6 mesi (entro gennaio del 2010) verrà quindi inviata dalla Rete (Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio e Torba, Spoleto, Campello sul Clitunno, Monte Sant’Angelo) la documentazione necessaria. L’ICOMOS, che ha adottato un atteggiamento fortemente restrittivo quest’anno nella valutazione tecnica delle candidature (per circa 1/3 di quelle presentate non ha infatti ritenuto che ci sono i requisiti necessari per l’iscrizione nella Lista), ha speso comunque parole lusinghiere per Italia Langobardorum. I monumenti della Rete sono infatti ritenuti di alta qualità architettonica e decorativa ed essi rispondono ai requisiti conservativi e di autenticità richiesti; essi costituiscono una testimonianza esemplare della sintesi culturale del periodo compreso tra il VI e l’VIII secolo d. C. - momento nodale del passaggio tra mondo classico e mondo cristiano - avendo anche influenzato l’architettura carolingia e quella medievale. Tali monumenti rappresentano la quintessenza delle sopravvivenze del patrimonio architettonico dell’Italia longobarda, e il loro grande rilievo artistico e culturale è unanimemente riconosciuto in ambito scientifico internazionale. Definiti gli aspetti operativi utili ad af frontare efficacemente le prossime attività volte al raggiungimento dell’importante obiettivo, la riunione si è focalizzata sulla messa a punto dello statuto dell’associazione che gestirà la “rete longobarda. Spoleto: i rappresentanti dei Comuni che hanno partecipato alla costituzione della struttura di rete. COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE “ITALIA LANGOBARDORUM” Opererà per il coordinamento e sostegno delle iniziative di rete L o scorso 5 giugno, a Spoleto, è stata costituita l’Associazione “Italia Langobardorum”. L’Associazione opererà per la realizzazione di obiettivi e azioni previsti dal Piano di Gestione della candidatura UNESCO e dalle sue successive implementazioni. Perseguirà, ispirandosi ai principi di reciproca solidarietà tra i territori e relativamente al patrimonio longobardo, obiettivi di sviluppo della conoscenza sui beni, di tutela, protezione, valorizzazione degli stessi, oltre che di promozione culturale, di sensibilizzazione e di sviluppo socioeconomico integrato dei Territori di riferimento. L’Associazione potrà promuovere e realizzare, direttamente o in concorso con altri organismi o istituzioni o attraverso soggetti esterni, attività di promozione, organizzazione, comunicazione, monitoraggio. Gli oneri finanziari di cui l’Associazione si farà carico con le diverse modalità indicate nello Statuto, sono esclusivamente quelle relative alla gestione delle iniziative di rete, gravando invece a carico dei singoli soggetti giuridici gli interventi di conservazione e recupero dei propri beni o le manifestazioni che non determinano il coinvolgimento di tutti i soci fondatori. Ai sensi dell’art. 3 dello Statuto dell’Associazione, i soci fondatori sono i Comuni sede dei siti della candidatura seriale, mentre gli altri soggetti firmatari dell’Atto di Intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) sottoscritto in Roma il 09.01.2008 si distinguono in soci sostenitori e soci aderenti e possono aderire mediante semplice richiesta e contestuale versamento della relativa quota. In sede di prima applicazione è stato costituito un Consiglio di Amministrazione provvisorio della durata di novanta giorni e sono stati nominati il Sindaco di Cividale del Friuli Attilio Vuga ed il Sindaco di Benevento Fausto Pepe rispettivamente Presidente e Vice Presidente per la stessa durata. La prima Assemblea dei soci sarà convocata dal Presidente provvisorio entro novanta giorni dalla data di costituzione dell’Associazione ed entro tale termine sarà costituito il Consiglio di Amministrazione stabile. Il Comune di Cividale si è dotato del REGOLAMENTO DELL’ARREDO URBANO I l Comune di Cividale del Friuli, in una ottica di valorizzazione e promozione del territorio anche in considerazione della candidatura del sito seriale “Italia Langobardorum”, è da tempo impegnato in azioni di miglioramento ed abbellimento della Città. A tal fine l’Amministrazione, nella convinzione che per raggiungere tali obiettivi sia necessario il coinvolgimento e la partecipazione dell’intera Comunità, istituisce il concorso denominato “Balcone e Giardino Fiorito” che intende premiare i cittadini che si dedicano alla cura del verde e l’abbellimento di balconi e giardini con fiori e piante ornamentali. La partecipazione al concorso, che prevede l’abbellimento a tema libero, è totalmente gratuita ed aperta a tutti coloro che abbiano un balcone, davanzale, terrazzo, giardino nel territorio del Comune di Cividale del Friuli. Verranno valutate la qualità delle piante, la varietà e combinazione dei colori dei fiori e piante, la sana e rigogliosa crescita degli stessi, l’originalità dei lavori. Per iscriversi al concorso è sufficiente compilare l’apposito modulo da ritirare presso l’Ufficio Turismo e/o Sportello Informacittà situati in piazza Paolo Diacono n. 10, dove peraltro è disponibile il Regolamento del concorso. Il modulo dovrà essere restituito all’Ufficio stesso entro il 31 luglio 2009 Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 19 del 23 aprile 2009 è stato approvato, con voto favorevole unanime, il Regolamento dell’Arredo Urbano. È un notevole passo in avanti nella gestione del settore all’interno del Centro Storico della nostra Città. Cividale del Friuli, fino ad oggi, non era dotata di un Regolamento che gestisse in maniera chiara l’aspetto estetico dell’arredo. L’unico strumento esistente era il Regolamento Edilizio, redatto nel lontano 1983, al quale erano demandate tutte le problematiche edilizie e quindi anche quelle relative all’arredo urbano. Il passare del tempo e l’evolversi delle situazioni hanno prodotto e stanno producendo una tale trasformazione del tessuto urbano che pensare di gestire ancora il settore dell’arredo urbano con uno strumento così antiquato era decisamente impensabile. Superata, con l’approvazione del nuovo PRGC, la gestione generale del territorio, si è promossa la tutela della Città con un nuovo ordinamento, integrativo e di supporto al Regolamento Edilizio, costituito appunto dal Regolamento dell’Arredo Urbano. Nel settembre 2007 è stato incaricato il Capo Settore Tecnico, arch. Campestrini, della redazione dell’elaborato. Si sono svolti incontri, a vario livello, con le principali realtà economiche ed in particolare con il Presidente di ConfCommercio Federico Verzegnassi e con i suoi associati, sempre disponibili al colloquio e al confronto costruttivo. Accolti molti dei suggerimenti proposti, è stato presentato all’apposita Commissione Statuto e Regolamenti, nella seduta del 27 gennaio 2009, l’elaborato definitivo che ha ottenuto un convinto parere favorevole. Per quanto riguarda i contenuti del Regolamento è importante sottolineare la filosofia che si è cercata d’applicare, e cioè il regolamentare in maniera sinergica l’approccio che deve esistere e s’instaura tra il cittadino, il turista od il soggetto in genere e la vetrina del com- merciante o dell’ambiente pubblico, nelle sue varie componenti quali tende, luci, insegne, ombrelloni, tavolini, fioriere, insomma tutto ciò che fa arredamento. Ma non è solo l’arredamento l’oggetto principale del Regolamento. Un Capitolo importante è quello relativo all’oggettistica tecnologica sia pubblica che privata e quindi riguardante il riordino organico di cavi elettrici e telefonici, la realizzazione delle condotte di luce, acqua e gas, il posizionamento delle antenne paraboliche e televisive, l’ubicazione degli impianti di condizionamento d’aria, l’installazione di pannelli solari, fotovoltaici e per l’energia alternativa e di tante altre situazioni che sono sotto gli occhi di tutti. Naturalmente con il Regolamento viene puntualmente individuato lo spazio, ed i margini d’azione, identificando la zona limite d’intervento con lo spazio centrale del Centro Storico e con una logica estensione lungo Borgo San Pietro. In questo spazio confinato vengono valutati, a seconda delle peculiarità della zona, i tipi d’intervento che possono rivalutare e mantenere il patrimonio verticale od orizzontale sia esso una strada, un percorso pedonale, una facciata od un portico. In sintesi, il Regolamento dell’Arredo Urbano ha il compito di dare il giusto e decoroso rispetto della ricchezza culturale che il Centro Storico di Cividale può vantare. Il Regolamento ha un articolato dinamico ed aperto all’evolversi delle situazioni, come attualmente è la candidatura a Patrimonio dell’UNESCO, e quindi in quanto tale è quotidianamente perfettibile a seconda delle esigenze e migliorabile tramite il contributo di tutti. A breve il Regolamento dell’Arredo Urbano verrà pubblicato integralmente sul sito Internet del Comune di Cividale del Friuli e quindi consultabile all’indirizzo: www.cividale.net/amministrazione/ statuto-e-regolamenti 11 UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO Modalità di accesso al servizio e competenze INFORMAZIONI Direzione della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici www.uniud.it/didattica/facolta/lettere/storia_dellarte CONTATTI dott.ssa Daniela Fabrici - 0432 556610 [email protected] Il Comune premia i futuri esperti del patrimonio storico artistico Assegnate due borse di studio di 800 euro I l Comune di Cividale ha premiato con due borse di studio di 800 euro gli allievi più meritevoli del primo e secondo anno di corso della Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università di Udine per l’anno accademico 2008-2009. I riconoscimenti sono andati alla pugliese Mariangela Cerbino, 28 anni di Massafra (Taranto), iscritta al primo anno di corso, e a Nicol Maria Mocchi, 27 anni di Milano, studentessa del secondo anno. Dal 2007 l’attività didattica della Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici ha sede nell’ex monastero di Santa Maria in Valle di Cividale grazie a una convenzione tra l’Amministrazione comunale e l’Ateneo friulano. La Scuola forma specialisti nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Attivata nel 1997, ha diplomato finora un centinaio di allievi. «Il generoso contributo del Comune di Cividale a sostegno degli allievi più meritevoli – sottolinea la direttrice della Scuola, Stefania Mason – è un riconoscimento alla qualità di livello nazionale della Scuola, una delle eccellenze dell’Ateneo udinese». 12 Presso il Comune di Cividale del Friuli è istituito l’Ufficio del Difensore civico. Il Difensore civico comunale non è un organo politico né un giudice, ma un garante della Pubblica Amministrazione, che ha il compito di tutelare gli interessi dei cittadini e promuovere il buon andamento dell’azione pubblica. Come il cittadino può accedere al servizio? Via fax, e-mail, per posta ordinaria o presentandosi direttamente nell’Ufficio nell’orario di ricevimento: lunedì dalle ore 15.00 alle ore 19.00 presso il Municipio telefono 0432.710100 Sono diversi i canali percorribili per richiedere l’intervento del Difensore civico comunale, il cui servizio è rivolto a tutti i cittadini in forma gratuita. Tra l’altro è garantita una risposta –affermativa o negativa- entro 30 giorni dalla richiesta presentata. Le competenza del Difensore civico Se è stato negato l’accesso a un atto amministrativo più volte richiesto allo sportello senza successo o se si ritiene che l’operatore si sia mal comportato. Se ci sono ritardi, problemi tecnici o organizzativi, inerzie o omissioni o abusi che pregiudicano l’erogazione di un servizio pubblico. In quasi ogni caso di “cattiva amministrazione” può intervenire il Difensore civico comunale. Compete al Difensore civico la tutela dei soggetti singoli o associati per provvedimenti, atti o fatti comportamenti omessi o ritardati o comunque irregolarmente compiuti da Organi, Uffici o Servizi dell’Amministrazione comunale o da Enti, Istituti o Aziende sottoposti a suo controllo o a sua vigilanza. Il Difensore civico ha il potere di segnalare alle Autorità competenti malfunzionamenti, inefficienze, ritardi e abusi, adoperandosi perchè siano rimossi e potendo anche suggerire rimedi e soluzioni. I problemi che può trattare il Difensore civ ico Quando il cittadino può rivolgersi al Difensore civico comunale? Ad esempio, per chiedergli di visionare o avere copia di un documento amministrativo a proposito del quale gli uffici hanno dato risposta negativa, oppure per segnalargli disservizi o disagi in tema di segnaletica, illuminazione stradale, trasporto pubblico locale, ecc. In genere, tutti problemi sui quali il cittadino deve aver già sporto reclamo all’ufficio competente senza aver successo o risposta. Le controversie che il Difensore civico non può trattare In nessun caso il Difensore civico comunale potrà intervenire per trattare controversie tra privati, liti condominiali, rapporti con imprese commerciali, casi di eredità, ecc. Inoltre il Difensore civico non può rappresentare il cittadino in giudizio e, anzi, in caso di azione giudiziale civile o penale deve sospendere ogni attività. La materia del pubblico impiego non può costituire oggetto di intervento del Difensore civico comunale. Riconosciuti nove Locali Storici a Cividale S ono state consegnate il 9 marzo scorso a Udine le 296 targhe che contraddistinguono i “Locali storici del Friuli Venezia Giulia”. Alla cerimonia è intervenuto il vicepresidente della Giunta del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, che ha sottolineato come tali riconoscimenti, voluti dalla Regione, “intendano rendere omaggio a coloro che si sono impegnati con passione, dedizione e tenacia, assieme alle loro famiglie, per mantenere salde le tradizioni locali attraverso la tutela di pubblici esercizi, adoperandosi dunque, spesso di generazione in generazione, a servizio della nostra comunità”. Il riconoscimento di “Locale storico” si fonda sulla legge regionale 29 del dicembre 2005; su segnalazione dei Comuni, delle Camere di commercio, delle associazioni di categoria e di operatori commerciali, la Regione, anche con la collaborazione del Centro di catalogazione e restauro di Villa Manin di Passariano, ha individuato i locali rispondenti ai requisiti stabiliti dalla normativa. I locali storici oggetto del censimento dovevano/devono possedere obbligatoriamente almeno due dei seguenti requisiti: • continuità della gestione dell’ attività per almeno sessanta anni; • la localizzazione all’interno di un edificio di comprovato pregio architettonico; • possesso di arredi e strumenti di valore storico – artistico. Ai locali rispondenti a tutti i requisiti sopra menzionati, è stata assegnata la Targa d’oro. Alle altre attività, aventi 2 dei requisiti in parola, è stata consegnata la Targa d’argento. Si tratta principalmente di trattorie, bar, osterie, pasticcerie, drogherie, ferramenta, cartolerie, oreficerie, edicole e librerie, situate nelle province di Gorizia, Pordenone e Udine. Tale censimento è ancora in corso e l’Amministrazione regionale prevede di assegnare il riconoscimento di “Locale storico” ad altre 150 attività commerciali, già censite. Cividale del Friuli vanta, al momento, 9 locali storici quali: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Farmacia Fornasaro (targa d’oro) Farmacia Minisini (targa d’oro) Caffè Longobardo (targa d’argento) Caffè San Marco (targa d’argento) Edicola Bront (targa d’argento) Ferramenta Piccoli (targa d’argento) Osteria Bar Al Tempietto (targa d’argento) Ristorante Al Monastero – La Taverna di Bacco (targa d’argento) Ristorante Al Pomo d’Oro (targa d’argento) La L.R. 29/05 prevede la possibilità, da parte dei Comuni, di effettuare, entro il mese di marzo di ogni anno, una revisione del censimento dei locali storici; infatti, entro tale scadenza quest’anno sono state presentate, da parte di due pubblici esercizi, le relative istanze al fine di essere classificati anch’essi come locali storici. L’ufficio comunale preposto alla prima fase di istruttoria della pratica (ricevimento istanze in forma cartacea e digitale, effettuazione di una prima verifica del possesso dei requisiti richiesti e la trasmissione di tutta la documentazione ricevuta unitamente alla delibera della Giunta Comunale utile per censire i locali ai fini della classificazione “locale storico”) è l’U.O. Polizia Municipale – Attività Produttive, ufficio attività produttive. 13 MITTELFEST 2009 18^ edizione - Cividale del Friuli, 18/26 luglio 2009 a cura Ufficio Stampa Mittelfest G iunto alla sua 18^ edizione Mittelfest è ormai annoverata tra le manifestazioni festivaliere più rilevanti del panorama nazionale e internazionale, punto di incontro e scambio fra le diverse culture della vasta area che si estende dal Baltico al Mediterraneo, attraversando idealmente il cuore della Nuova Europa. Il nuovo assetto direttivo di Mittelfest ha affidato la Presidenza per il prossimo triennio ad Antonio Devetag, mentre la Direzione Artistica è stata affidata al lavoro congiunto di tre direttori: Furio Bordon per il Teatro, Walter Mramor per la Danza e Claudio Mansutti per la Musica. 14 PROVE D’EUROPA. L’EUROPA A VENT ’ANNI DAL CROLLO DEL MURO DI BERLINO: DAL DISSENSO ALLE NUOVE TENDENZE, è il tema attorno a cui si articolerà la prossima edizione. In un ventennio di importanza epocale per l’Europa, segnata dalla caduta del Muro di Berlino del 1989, MittelFest ha esplorato la cultura e l’arte dell’Est del continente, ha affrontato il dramma della guerra e la complessità delle transizioni, ha proposto al pubblico la ricchezza delle grandi tradizioni mitteleuropee con l’immensa eredità di personaggi come Kafka, Pasolini, Bartok, Canetti, ha captato i segnali talvolta trascurati o semplicemente ignoti di popoli dalla straordinaria vivacità culturale, individuando nel Friuli Venezia Giulia un ineguagliabile crocevia di popoli e culture. Il programma del 2009 intende proseguire su questa linea dedicando la 18° edizione all’anniversario dei vent’anni dal crollo del Muro, metafora dell’abbattimento di qualsiasi barriera tra i popoli e le culture. Mittelfest si è fatto, inoltre, promotore di una pubblicazione che raccoglie riflessioni, aneddoti, analisi e ricordi sull’evento del crollo del Muro, con la partecipazione di editorialisti prestigiosi, ma soprattutto di protagonisti e testimoni di quell’avvenimento: tra tutti Mikhail Gorbaciov, Lech Walesa che parteciperà all’inaugurazione della 18.ma edizione, Riccardo Ehrmann (giornalista Ansa, autore del lancio giornalistico internazionale che contribuì ad accelerare la caduta del Muro), Dimitrij Rupel che fu primo Ministro degli Esteri della Repubblica indipendente di Slovenia, e inoltre il console tedesco a Milano Axel Hartmann, in quegli anni impegnato al fianco di Helmut Kohl, l’europarlamentare ed ex Ministro degli Esteri italiano Gianni De Michelis che diede un impulso determinante alla nascita della CEI – INCE, così come di Mittelfest, oltre a giornalisti, uomini di cultura ed editorialisti, come l’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, e inoltre Sergio Romano , Gian Enrico Rusconi, Giorgio Pressburger , Predrag Matvejev ic, Toni Capuozzo, Piero Badaloni e molti altri. Una serie di incontri dedicati alla Nuova Europa e ai nuovi assetti del vecchio continente dopo la caduta del Muro, insieme ai rapporti con i Balcani e la Russia, verranno organizzata nei giorni precedenti e durante lo svolgimento del festival. LA PROPOSTA ARTISTICA Ad inaugurare il festival sarà l’evento speciale “PROVE D’EUROPA” dedicato alla caduta del muro di Berlino, uno spettacolo che unirà prosa, danza, musica e videoarte in un evento di grande suggestione. Il Muro sarà evocato e narrato come costante storica, una barriera da sempre costruita con l’intento di escludere, recludere – e comunque mortificare: in questo senso, inevitabile punto di partenza del racconto è stata scelta la figura di Antigone . Sabato 18 luglio , dopo il momento inaugurale del festival con la consegna al presidente Lech Walesa del I° Premio Mittelfest per la nuova Europa e la sua lectio magistralis: Vent’anni dal Muro, l’Europa di oggi e di domani e alla conclusione dell’atteso concerto di Mario Brunello e Gianmaria Testa in memoria dei caduti del Muro di Berlino – con musiche di Bach, Schulthorpe, canti di guerra e poesie - sul palcoscenico di piazza Duomo, a partire dalle 21.30, si intrecceranno momenti di teatro, di danza, di musica e immagini per ricomporre un inedito omaggio alla caduta del Muro. Il Teatro del Lemming aprirà la serata con una versione speciale realizzata apposta per Mittelfest del suo Antigone: un lavoro drammaturgicamente molto originale, costruito come un processo, in cui il pubblico è direttamente chiamato in causa in qualità di testimone, accusatore e accusato. Al termine di questo incipit così forte e suggestivo ecco l’ingres- so in scena di Gabriele Lavia che interpreterà poesie e prediche di padre David Maria Turoldo, a partire dai versi che il grande religioso e poeta scrisse proprio su Antigone: alle spalle dell’attore si staglia un grande ed evocativo Muro in videoproeizione. Sarà un grande momento di danza curato dagli Spellbound, una delle compagnie più interessanti e creative della scena italiana, a concludere questo articolato evento d’apertura con l’atteso crollo del fondale-Muro ad opera delle danzatrici-Antigoni. A suggello della serata l’esecuzione al violoncello delle suite di Bach che l’indimenticabile Rostropovich suonò a Berlino davanti al Muro che cadeva.. Il teatro Il settore prosa del Festival, curato da Furio Bordon, tramite la creazione di una serie di micropercorsi a tema che, tutti insieme, compongono un disegno complessivo, è finalizzato a indagare il disagio esistenziale che deriva dalle tante barriere erette dagli uomini, nei rapporti sociali, umani e sentimentali. Tre i percorsi teatrali a partire da “Kontaminazioni ”, ovvero due riflessioni tematiche nel segno di Kafka, che nascono sviluppando due opere dello scrittore boemo affiancate da due opere di autori contemporanei. Martedì 21 luglio di scena “Signora madre, padre mio caro”, sul tema del rapporto genitori-figli, che affianca la notissima “Lettera al padre” di Kafka nell’interpretazione di Sandro Lombardi a “Cara madre” di Albert Caraco interpretata da Massimo Verdastro. Nello stesso percorso troviamo “Malinconia delle scimmie”, uno sguardo fuori e dentro la “normalità” attraverso le opere “Una conferenza accademica” di Franz Kafka e “Diario di un primate in cattività” di Ian McEwan (interpreti Gianpaolo Poddighe e Gianluca Ferrato). Ulteriore percorso della sezione è “Les émigrés ”, sul tema dell’emigrazione russa post-rivoluzionaria negli anni venti a Parigi, con la versione scenica di Paola Bonesi de “Come le mosche d’ autunno ” di Irène Nemirosvky (con Maria Ariis, Marco Casazza, Francesco Migliaccio, Maurizio Repetto, Gloria Sapio) e “Il lacchè e la puttana” di Nina Berberova, nella versione di Marco Casazza con Maria Ariis, Marco Casazza e Francesco Migliaccio: due autrici entrambe vittime dell’esilio. Per concludere “Le ragioni di chi non amiamo ”, sul tema della devianza psichica (malattia mentale) e sociale (nomadismo). Di scena, lunedì 20, due prime nazionali: “MuriAnteprima in forma di lettura per Mittelfest” di Renato Sarti con la grande Giulia Lazzarini e “Non chiamarmi zingaro” di e con Pino Petruzzelli. Numerose anche le coproduzioni e le ospitalità con importanti autori mitteleuropei come Dejan Duchovski autore di The other side: lo sceneggiatore che meglio di ogni altro ha raccontato le vicende dei Balcani in guerra, torna sul luogo della tragedia e dopo La polveriera (1994, diventato anche un film per la regia di Goran Paskaljevic) il 40enne macedone offre un nuovo punto di vista sulla situazione di un territorio non ancora pacificato. A mettere in scena il testo è il regista Sandro Mabellini, che con l’autore di Skopje aveva già trovato una stimolante sintonia allestendo Dracula. Da segnalare anche Karol Horàk (Slovacchia), Jitka Frantova (Rep. Ceca) e artisti come Sašo e Mojtina Jurcer (Slovenia), impegnati nella prima nazionale di una splendida versione di Medea: in Medea’s scream la performance non verbale di Mojtina Jurcer, in cui la più tragica di tutte le maghe, Medea appunto, esegue con impressionante concentrazione, sforzo e sofferenza, il rito di magia nera che porterà alla morte dei suoi figli.. Ancora, Jernej Lorenci (Slovenia), Ratislav Ballek (Slovacchia) e Giuseppe Battiston (Italia). Infine un “Omaggio a Pia Fontana”: autrice di origini friulane il cui talento supera di gran lunga i riconoscimenti ricevuti in vita: presentazione di “Eclissi totale” con la regia di Franco Però. Ospitalità ma anche produzione, qualità ed originalità delle proposte, valorizzazione del territorio nel programma della sezione danza con un progetto artistico modulato per l’intera durata del Festival. A proposte internazionali si intervalleranno progetti di autorevoli compagnie italiane. Da segnalare quest’anno, una pro- 15 16 duzione di particolare rilievo realizzata in esclusiva per il festival: si tratta dello spettacolo “Voglio essere libero ”, un intenso omaggio a Rudolf Nureyev, che si sofferma soprattutto sul momento della sua giovinezza e su come la carriera di Nureyev sia stata segnata dalla costruzione del Muro: il 17 giugno del 1961, infatti, lanciandosi tra le braccia dei poliziotti francesi all’ aeroporto di Parigi al grido di voglio essere libero, Nureyev chiese asilo politico: qualche mese più tardi la costruzione del Muro di Berlino. Le coreografie sono firmate da Michele Merola, con l’esecuzione dal vivo delle musiche originali composte da Valter Sivilotti, la regia è di Walter Mramor. Altro importante appuntamento, evento unico per Mittelfest 2009 “Les étoiles – Stelle italiane e dell’Europa dell’Est”: uno spettacolare gala suggella la programmazione serale all’aperto in Piazza Duomo. I passaggi coreografici più famosi e più belli, tratti da ballets come Giselle, Il lago dei cigni, Romeo e Giulietta, scorreranno davanti agli occhi del pubblico grazie alla presenza a Cividale di leggendarie étoiles internazionali quali Maxim Beloserkovky e Irina Drovorenko già del Balletto dell’Opera di Kiev e ora all’American Ballet Theatre di New York, Yevgenia Obratzova e Vladimir Shkylarov del Teatro Marjinsky di San Pietroburgo, Karina Sarkissova e Denys Cherevychko del Bolshoi di Mosca e ora grandi protagonisti all’Opera di Vienna, Alessio Carbone (primo ballerino dell’Opera di Parigi) con Maria Iakovlena del Bolshoi di Mosca e l’ étoile internazionale Giuseppe Picone . La serata è accompagnata dall’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia. In prima nazionale, invece, “ SiteSpecific ”: due uomini, un muro. La caduta della restrizione, che li teneva prigionieri sia dal punto di vista fisico che mentale, li espone inaspettatamente a un mondo che non conoscono. Proposto dalla compagnia movingtheatre.de, che conta tra i componenti due danzatori coreografi - il friulano Massimo Ger ardi ed Emanuele Soav i - e il drammaturgo regista Achim Conrad, lo spettacolo pone al pubblico la domanda che interessa ogni cultura in cui cominciano a dissolversi i confini: Ho fatto davvero la scelta giusta? Il tema della multiformità del corpo e dei suoi linguaggi è alla base dello spettacolo - progetto della Compagnia Arearea “Nervi - Il corpo eroico” con coreografia e regia di Marta Bevilacqua, musiche originali di Vittorio Vella e interpretazione di Marta Bevilacqua, Anna Giustina e Valentina Saggin. “Sutra”, letteralmente preghiere, sulle musiche del polacco Szymon Brzòska che le eseguirà da vivo durante lo spettacolo, con le danze dei Monaci buddisti del Tempio Shaolin, nasce dall’incontro tra la curiosità di Sidi Larbi Cherkaoui, il danzatore e coreografo belga di origine marocchina, e la loro tecnica e spiritualità. “Mahmoud” è un lavoro di Enzo Celli ispirato al poeta palestinese Mahmoud Darwich: in scena 20 ragazzi provenienti da Ramallah e Nazareth oltre alla compagnia italiana Botega. Da segnalare anche “Le Baccanti”, una produzione di Ravenna Festival in collaborazione col Festival “Teatro dei due mari” di Tindari, che vede in scena l’Ensemble Micha van Hoecke, con Pamela Villoresi e Chiara Muti. Sul fronte musicale Mittelfest 2009 propone tre percorsi nella storia della musica, sempre in qualche modo legati al tema generale del Muro di Berlino. Si parte da concerti con brani di compositori che hanno vissuto con sofferenza il periodo della Cortina di ferro e che richiamano storicamente la caduta del Muro, per passare a concerti che ci portano alla scoperta dell’est europeo grazie ad artisti provenienti dai Paesi della Nuova Europa e, infine, concerti che propongono la rottura del muro estetico esistente tra i vari generi musicali, tramite le contaminazioni che hanno contrad-distinto l’ultimo ventennio. Da segnalare al Festival la presenza del grande violoncellista Mario Brunello, artista “residente” di questa edizione di Mittelfest, che sarà una delle guide del primo percorso: in occasione dell’inaugurazione, il violoncellista, assieme al cantautore Gianmaria Testa , ricorderà le vittime del Muro (e simbolicamente di tutti i muri) con una breve esibizione di musiche di Bach e del Requiem di Sculthorpe. Nel secondo appuntamento il maestro Brunello, assieme all’Orchestra d’Archi Italiana, interpreterà brani di D. Šostakovic, compositore che nella sua opera ha trasmesso la sofferenza sotto la dittatura sovietica, e “Le Ultime Sette Parole” di Sofia Gubajdulina, compositrice nata a Cistopol’, nella repubblica russa del Tatarstan, all’epoca in Unione Sovietica. Il terzo appuntamento vedrà Brunello direttore dell’Orchestra della Fondazione del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, impegnato in un “volo” sopra 45 anni di musica segnata dal muro: verranno eseguite “Metamorphosen” (1945) di Strauss, “Lontano” (1966) di Ligeti per orchestra e “Morning prayers” (1990) di Kancheli. Il secondo percorso vede la presenza di Krisztof Penderecki, considerato il maggiore compositore polacco della sua generazione, musicista di riferimento dell’avanguardia polacca. Penderecki è uno dei pochi Philip Glass compositori di musica contemporanea il cui nome sia giunto con successo anche presso il grande pubblico, forse anche per aver firmato un celebre brano della colonna sonora del notissimo film del 1980 di Stanley Kubrick, Shining: De Natura Sonoris nr. 2. A Mittelfest il maestro polacco dirigerà l’Orchestra I Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna su musiche di propria composizione. Altri paesi coinvolti in questo viaggio nella nuova Europa saranno Serbia e Macedonia grazie ad un nuovo progetto che debutterà a Mittelfest con protagonisti sul palco alcune star della musica etnico-contemporanea quali Boris Kovac & I Campanella insieme ai Darko Rundek & Cargo Trio. Interessante anche il Coro Polifonico di Tirana, rappresentante delle tradizioni etnico-religiose dell’Albania. Il terzo percorso vede l’incontroscontro tra Stati Uniti e Unione Sovietica (Russia) grazie alle contami- nazioni musicali al pianoforte di Philip Glass (musicista e compositore che non necessita di presentazioni) assieme a Massimo Mercelli (flauto), Wendy Setter (violoncello) e David Cossin (percussioni), e il Moscow Art Trio, formazione del new jazz che ha superato i confini tra jazz, folk e musica classica. A completamento di questo percorso Diamanda Galas ammalierà il pubblico con un concerto di magie sonore. Al termine dei tre percorsi, giusto coronamento ad un tema così importante come la caduta del Muro di Berlino, verrà eseguita la Nona di Beethoven dalla Philharmonie der Nationen di Berlino con direttore Justus Frantz Busan assieme al Metropolitan Chorus e con solisti Anja Schlosser, Caroline Melzer, Markus Schäfer, Tyler Duncan. L’Orchestra residente a Berlino raccoglie musicisti di assoluto valore provenienti dai diversi paesi dell’Unione Europea. 17 â â PROVE D’EUROPA A VENT’ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO: DAL DISSENSO ALLE NUOVE TENDENZE PROGRAMMA Sabato 18 luglio Lunedì 20 luglio ore 18.00 vie di Cividale ALL’OMBRA DELL’OLMO di e con Giorgio Gabrielli Paolo Bonazzi (banjo/armonica) TEATRO DI ANIMAZIONE ore 19.00 Teatro Ristori NON CHIAMARMI ZINGARO interpretazione, regia e adattamento teatrale Pino Petruzzelli PROSA ore 18.30 Chiesa San Francesco INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL ore 19.30 Chiesa San Francesco CONSEGNA DEL PREMIO MITTELFEST ore 20.30 Chiesa Santa Maria in Corte MURI Prima e dopo Basaglia testo e regia Renato Sarti PROSA ore 19.30 Centro cittadino INSTALLAZIONI ore 19.00 - ore 21.00 Piazza P. Diacono MARIONETTE, BURATTINI E TEATRO DI STRADA TEATRO DI ANIMAZIONE ore 19.45 Chiesa San Francesco CONCERTO MARIO BRUNELLO E GIANMARIA TESTA in memoria dei caduti del Muro di Berlino, musiche J.S. Bach e P. Sculthorpe ore 22.00 Convitto Nazionale Paolo Diacono CHOPIN - VUKÁN - FÖLDI: VISUAL NOTES dancers of the Budapest Dance Theatre DANZA ore 21.30 Piazza Duomo PROVE D’EUROPA - Antigone Musica e regia Massimo Munaro Spellbound DANZA (Prosa, danza, musica, poesia e video-proiezioni) PROSA/MUSICA/DANZA Domenica 19 luglio ore 11.30 Chiesa San Francesco MARIO BRUNELLO E L’ORCHESTRA D’ARCHI ITALIANA Musiche J.S Bach Quattro Corali, D. Šostakovic Quartetto n. 8 op. 110 versione per orchestra d’archi S. Gubajdulina, Sieben Worte per violoncello, fisarmonica e archi Orchestra d’Archi Italiana â ore 12.00 Castello Canussio CONFERENZA MUSICATA con Quirino Principe MUSICA ore 18.00 Teatro Ristori THE STORY OF THE GIRL IN BLUE regia Rita Bartal Kiss TEATRO DI FIGURA ore 19.00 Santa Maria dei Battuti LOWERING SKIES dalle Metamorfosi di Ovidio di Nebojša Pop Tasiæ regia Jernej Lorenci PROSA ore 21.30 Piazza Duomo ore 22.00 Convitto Nazionale Paolo Diacono 18 ore 23.00 Santa Maria dei Battuti PHILIP GLASS AN EVENING OF CHAMBER MUSIC musiche e improvvisazioni Philip Glass MUSICA SUTRA con i Monaci Buddisti del Tempio Shaolin DANZA MEDEA’S SCREAM di Saso e Mojtina Jurcer con Mojtina Jurcer PROSA Martedì 21 luglio ore 20.00 Teatro Ristori SIGNORA MADRE, PADRE MIO CARO da Post Mortem di Albert Caraco. e da Lettera al padre di Franz Kafka versione scenica Furio Bordon PROSA ore 20.00 Chiesa San Francesco MOSCOW ART TRIO IN CONCERTO Misha Alperin (piano, vocals), Arkady Shilkloper (horn, fl. horn, vocals), Sergey Starostin (vocal, clarinet, folkreeds) MUSICA ore 19.00 - ore 21.00 Piazza P. Diacono MARIONETTE, BURATTINI E TEATRO DI STRADA TEATRO DI ANIMAZIONE ore 22.00 – Convitto Nazionale P. Diacono LE BACCANTI - Da Euripide Traduzione di Filippo Amoroso – adattamento di Chiara Muti DANZA Mercoledì 22 luglio ore 18.00 Castello Canussio MUSICHE DALL’INFERNO tre conversazioni in forma di recital sul canto negato e possibile nei totalitarismi da un’idea di Marco Maria Tosolini MUSICA ore 19.00 Chiesa San Francesco KRZYSZTOF PENDERECKI E I FILARMONICI DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA Musiche K. Penderecki, G. Bacewicz, W. Lutos³awski, H. M. Górecki MUSICA ore 20.00 Teatro Ristori ORSON WELLES’ ROAST di Michele De Vita Conti e Giuseppe Battiston regia Michele De Vita Conti PROSA ore 21.30 Piazza Duomo VOGLIO ESSERE LIBERO regia Walter Mramor DANZA ore 22.00 Santa Maria dei Battuti LA MUSICA di Karol Horák PROSA Giovedì 23 luglio ore 12.00 Castello Canussio ore 19.00 Chiesa San Francesco CONFERENZA MUSICATA con Quirino Principe MUSICA MARIO BRUNELLO - ORCHESTRA SINFONICA DEL TEATRO LIRICO “G. VERDI” DI TRIESTE direttore Mario Brunello Orchestra Fondazione Teatro Lirico “G. Verdi” MUSICA ore 19.00 Chiesa Santa Maria dei Battuti ZLATOVLÀŠKA di Josef Krofta teatro di figura ore 19.30 Enoteca De Feo MITTELMUSICA – Ungheria/Friuli: il violino con Janos Hasur (violino), Giulio Venier (violino) ore 19.00 - ore 21.00 Piazza P. Diacono MARIONETTE, BURATTINI E TEATRO DI STRADA TEATRO DI ANIMAZIONE ore 20.30 Chiesa Santa Maria in Corte IL LACCHÈ E LA PUTTANA di Nina Berberova versione scenica di Marco Casazza PROSA ore 22.00 Convitto Nazionale Paolo Diacono NERVI – IL CORPO EROICO coregografia e regia Marta Bevilacqua DANZA Sabato 25 luglio ore 12.00 Chiesa San Francesco L’ORECCHIO DI BEETHOVEN testo e voce narrante: Massimiliano Finazzer Flory MUSICA ore 18.00 Santa Maria dei Battuti COME GLI ETRUSCHI USCIRONO DALLA CRISI Ideazione Gigio Brunello e Gyula Molnar TEATRO DI FIGURA ore 19.30 Chiesa Santa Maria in Corte COME LE MOSCHE D’AUTUNNO di Irène Nemirosvsky versione scenica Paola Bonesi PROSA ore 21.00 Convitto Nazionale Paolo Diacono ore 22.30 Teatro Ristori LA MALINCONIA DELLE SCIMMIE da Una conferenza accademica di Franz Kafka e da Diario di un primate in cattività di Ian McEwan versione scenica Furio Bordon PROSA ore 23.00 Convitto Nazionale Paolo Diacono SITE SPECIFIC coreografia e interpreti M. Gerardi e E. Soavi DANZA Domenica 26 luglio ore 18.00 Castello Canussio MUSICHE DALL’INFERNO tre conversazioni in forma di recital sul canto negato e possibile nei totalitarismi da un’idea di Marco Maria Tosolini MUSICA ore 18.00 Grotta San Giovanni d’Antro - Pulfero CORO POLIFONICO DI TIRANA musica etnico-religioso albanese MUSICA ore 18.00 Piazza Paolo Diacono FAGIOLINO DOTTORE SUO MALGRADO con Brighella infermiere e Balanzone affranto regia Stefano Giunchi TEATRO DI FIGURA ore 19.00 Teatro Ristori LA MIA PRIMAVERA DI PRAGA di e con Jitka Frantova regia Daniele Salvo PROSA ore 20.30 Convitto Nazionale Paolo Diacono ECLISSE TOTALE di Pia Fontana PROSA ore 22.00 Piazza Duomo LES ETOILES – STELLE ITALIANE E DELL’EUROPA DELL’EST Progetto in esclusiva per Mittelfest a cura di Daniele Cipriani Orchestra diretta dal M° Scarano musica Adolphe Adam DANZA Venerdì 24 luglio ore 18.00 Castello Canussio MUSICHE DALL’INFERNO tre conversazioni in forma di recital sul canto negato e possibile nei totalitarismi da un’idea di Marco Maria Tosolini MUSICA ore 19.00 Teatro Ristori THE OTHER SIDE di Dejan Dukovski regia Sandro Mabellini PROSA ore 21.30 Piazza Duomo BORIS KOVAC & LA CAMPANELLA DARKO RUNDEK & CARGO TRIO Musica balcanica Serbia e Macedonia MUSICA ore 22.00 Convitto Nazionale Paolo Diacono DIDONE ED ENEA Ideazione e coreografia di Matteo Levaggi DANZA LA NONA DI BEETHOVEN Philharmonie der Nationen di Berlino MUSICA INFO: tel. +39.0432.730793 www.mittelfest.org - mail: [email protected] BIGLIETTI: WWW.MITTELFEST.ORG prezzo compreso tra i 10 e i 20 Euro Il programma potrà subire variazioni 19 Convittiadi 2009 Lo Sport e l’Arte per incontrarsi e crescere Ottimi risultati per i ragazzi di Cividale alle “Convittiadi 2009” S 20 i è conclusa venerdì 8 maggio la terza edizione delle “Convittiadi”, manifestazione dell’ANIES (Associazione Nazionale Istituti Educativi Statali) tenutasi nel villaggio GE.Tur. di Lignano Sabbiadoro e che ha visto la sua inaugurazione il 4 maggio a Cividale del Friuli con 1700 partecipanti tra studenti - atleti ed accompagnatori appartenenti a 32 Istituzioni Educative sparse su tutto il territorio nazionale. Onore al merito dunque al Convitto Nazionale “Paolo Diacono” di Cividale che ha organizzato ben tre edizioni della manifestazione ed ai suoi ragazzi che si sono distinti per capacità e spirito di gruppo fungendo da esempio per tutti gli altri Convitti ospitati; gli studenti - atleti cividalesi sono anche riusciti a portare a casa ben 7 importanti riconoscimenti di cui 3 medaglie d’oro: nel Beach Volley, nel Nuoto Stile Libero Femminile e negli Scacchi, 2 medaglie d’argento: nel Calcio a 5 e nella Staffetta del Nuoto, e 2 medaglie di bronzo: nel Basket e nella staffetta della Corsa Campestre. Ottimi piazzamenti anche per la squadra dei piccoli di Calcio a 5 e per il quartetto del Nuoto categoria dorso maschile, entrambi classificatisi al 4° posto. Originale e a sfondo educativo è stato poi lo spettacolo dei ragazzi delle classi prime della Scuola Media del Convitto Nazionale di Cividale che con la rappresentazione teatrale “Rifiutiamoli” hanno voluto lanciare con ironia e simpatia un messaggio sulla raccolta differenziata dei rifiuti, essenziale per il benessere del Pianeta. Dal momento che il Convitto di Cividale non è stato soltanto uno dei 32 Convitti partecipanti, ma per il triennio 2007 - 2008 - 2009 ha avuto la Direzione Organizzativa dell’evento attraverso la figura del Delegato Nazionale Giancarlo Scoyni, va segnalato l’ottimo riscontro ottenuto dal lavoro dei ragazzi dello Staff di Segreteria ed Ufficio Stampa, i bravissimi studenti in divisa rossa frequentanti diversi Istituti di Scuola Secondaria Superiore provenienti dal Convitto di Cividale e dall’Educandato Uccellis che, sotto la sapiente guida di Alessandra Veltre e Maria Pia Inchingoli, con responsabilità e cordialità sono stati punti di riferimento ed esempio per tutti. A conclusione della straordinaria impresa di riunire 32 Istituzioni Educative sulle 40 presenti in Italia, per un totale di circa 1700 partecipanti, Giancarlo Scoyni tira le somme affermando: “…è doveroso rivolgere un pensiero conclusivo ed un sincero grazie a tutti coloro che in diverse maniere hanno condiviso, appoggiato o facilitato le iniziative di questo fantastico “viaggio” …. desi- dero ricordare inoltre che questa terza edizione è stata dedicata al Convitto Nazionale “C. Cotugno” di L’Aquila al cui rettore Bearzi rinnovo i sentimenti di umana solidarietà oltre che di sincera amicizia... ed auguro infine a tutti i ragazzi di mante- nere sempre vivo, anche per le prossime edizioni delle Convittiadi, tutto l’entusiasmo che hanno dimostrato in questi tre anni e di non farlo mai uscire dai loro cuori.”. Arrivederci, dunque, alle Convittiadi 2010! 21 Cultura Archivio Storico dell’Ospedale Accensione dell’albero di Natale in piazza Diacono Inaugurata la nuova sede 22 L’ opera di catalogazione del materiale archivistico è stata presentata nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti con gli interventi del Sindaco Vuga, che ha seguito in prima persona i lavori di riordino durati ben quattro anni, il direttore generale dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Giorgio Ros, proprietaria dell’Archivio, il Soprintendente Archivistico per il Friuli Venezia Giulia Pierpaolo Dorsi, nonché, quali relatori scientifici, le archiviste Renata Da Nova e Luisa Villotta e il professor Bruno Figliuolo dell’Università di Udine. Al termine della conferenza sono stati inaugurati i locali della biblioteca civica in cui è stato collocato il fondo documentario. Nella sala, dotata di sofisticati sistemi d’allarme e di sicurezza, potrà entrare solo personale autorizzato - previa prenotazione telefonica da farsi in Biblioteca (tel. 0432/ 710310) - ed esclusivamente per motivi di studio. Il complesso archivistico che va sotto il nome di Ospedale di Santa Maria dei Battuti riunisce, accanto al proprio consistente patrimonio documentale, gli atti prodotti dagli istituti che vi confluirono tra il XVI e il XVIII secolo. Dal 27 febbraio scorso l’Archivio Storico dell’Ospedale di Santa Maria dei Battuti di Cividale è finalmente accessibile agli studiosi L’azione di riordino è sfociata nell’identificazione di varie sezioni archivistiche: quella antica comprende testi databili fra il XIV secolo (per l’esattezza il 1324) e il 1807, riferibili alla Confraternita ed Ospedale di Santa Maria dei Battuti; ne fanno parte elenchi dei confratelli, statuti e regolamenti, libri delle deffinitioni, libri dei beni, libri mastri e, ancora, i comparti confinazioni e catastici, cameraria, processi. Ci sono poi le documentazioni prodotte, appunto, dagli enti amministrati dai priori incaricati dalla Confraternita di Santa Maria dei Battuti a partire dalla seconda metà del XV secolo e fino al 1705: per gli ospedali amministrati di San Giacomo, San Martino e San Lazzaro ci sono ulteriori libri dei beni, documenti amministrativi e di contenziosi. La sezione degli ospedali amministrati di Santo Spirito, San Giacomo, Martino e Lazzaro raccoglie, da parte sua, i testi prodotti fra 1705 e 1807, mentre quella dedicata alla Confraternita e Ospedale di Santo Spirito comprende la documentazione realizzata fra 1375 e 1705. Di particolare preziosità è, infine, il fondo pergamenaceo, che conta poco meno di 900 documenti, per la maggior parte atti privati rogati da notai cividalesi, friulani e austriaci fra il 1228 e il 1593: annovera documentazioni riconducibili al Libro dei Beni dell’ospedale di Santa Maria dei Battuti e a quello dell’ospedale di Santo Spirito, oltre a testi non attribuibili a un complesso organico e ordinati secondo una sequenza cronologica. La scomparsa dello studioso Mario Brozzi a cura di Claudio Mattaloni Una città può rappresentare solo un semplice luogo di residenza, ci si può vivere dentro a lungo senza alcun coinvolgimento, restando a guardare quel che vi accade come inerti, indifferenti spettatori. Oppure ci si può immergere pienamente in essa, partecipando al suo divenire e dedicandole intense energie per una vita intera. Così è stato per Mario Brozzi, che ci ha lasciato il 4 febbraio 2009, all’età di 88 anni. Nato in Piemonte nel 1920, vissuto in Umbria per il primo decennio di vita, si è poi trasferito con il nucleo familiare a Cividale. Qui ha frequentato gli studi al liceo classico, svolto una lunga carriera di insegnante elementare, formato e cresciuto la sua famiglia, con la moglie Flaminia e le figlie Fulvia e Marina. Mi limito a questi pochi cenni biografici della sfera personale, rimarcando invece ampiamente l’importanza che Mario Brozzi ha rivestito per la vita culturale cittadina. Infatti, egli ha precocemente intrapreso – e ci piace pensare che sia stata proprio il vivere nella Forum Iulii/ Civitatis Austriae ad ispirarlo – un percorso di ricerca che, sessant’anni fa, era inusuale, muovendosi lungo direzioni che possiamo definire pionieristiche, inoltrandosi in quel periodo storico che ora è uno degli elementi maggiormente caratterizzanti Cividale, cioè il mondo longobardo, sino ad allora poco considerato dalla storiografia nazionale. Nel 1962, invitato dall’Accademia bavarese, ha frequentato a Monaco l’Istituto di archeologia altomedievale. L’attività di ricerca – per alcuni argomenti, quali l’arte longobarda su pietra e su metallo, talvolta condotta assieme ad Amelio Tagliaferri, cui era legato da forte e prolungata amicizia –, gli ha consentito di mettere in luce inediti aspetti storici, artistici ed archeologici, che rappresentano tuttora una base fondamentale, imprescindibile per la conoscenza dell’epoca altomedievale. Nel 1975 ha pubblicato uno dei suoi libri più noti “Il ducato longobardo del Friuli”, subito divenuto insostituibile strumento per l’indagine storica di due secoli di vita friulana, per la prima volta analizzata in un insieme di aspetti multidisciplinari. Dopo essere stato Ispettore Onorario della Soprintendenza, ha rivestito la carica di Direttore del Museo Archeologico Nazionale della nostra città dal 1977 al 1980. Pur in quella difficile congiuntura di post terremoto, l’attività rivolta al miglioramento dell’ente museale è proseguita senza sosta. Tra i larghi meriti che gli vanno ascritti nella promozione culturale, va ricordato che l’annuario del Museo Archeologico, ora giunto al trentaduesimo numero, ha visto la luce proprio quando egli era alla direzione di questa istituzione. Da allora ha continuato a far parte del Comitato di redazione e negli ultimi tempi, pur non potendo partecipare assiduamente alle riunioni, desiderava essere costantemente informato sull’evolversi di ogni nuovo numero che, secondo un nostro collaudato e a lui assai gradito rituale, gli portavo personalmente in anteprima, fresco di stampa, per ricevere subito il suo competente parere. Si associa, giustamente, il dott. Brozzi soprattutto agli studi sul mondo longobardo, ma scorrendo la sua corposa bibliografia di circa 200 titoli (il primo risale al 1951) appare evidente come abbia rivolto le sue attente indagini a molti altri argomenti legati alla nostra città, di cui ha svelato disparati e inediti aspetti, con articoli sempre caratterizzati da uno stile limpido, chiaro e scor revole, suppor tati da rigorose e ampie documentazioni archivistiche. Per i suoi risultati è stato nominato Deputato emerito della Deputazione di Storia Patria per il Friuli sin dal 1981. Un ancor più prestigioso e meritatissimo riconoscimento è stato, nel 1990, il conferimento del dottorato honoris causa dall’Università di Marburg, con discorso laudativo del prof. Helmut Roth. Più recentemente, su iniziativa dei tre Club service della città ducale gli è stato assegnato il premio “Amore per Cividale”, nella sua terza edizione del 2007, quale ulteriore, pubblico tributo alla sua inten- sa divulgazione del nostro grande patrimonio, di cui è stato conoscitore internazionalmente apprezzato. Maggiormente risaltano i suoi meriti di studioso, in quanto sempre contrappuntati dalla sua discrezione e amabilità. Desidero ricordare che quando mi sono avvicinato all’attraente ma impegnativo e difficile àmbito delle ricerche storiche, con tanto entusiasmo ma senza esperienza, dopo aver indugiato non poco, mi sono deciso a rivolgermi proprio a lui. Sono trascorsi ventuno anni da quel primo incontro, ma ricordo ancora nitidamente la sua gentile e benevola accoglienza ad un giovane sconosciuto che andava a distrarlo dai suoi ben più importanti studi. La cordiale collaborazione, i suoi consigli dispensati con generosità nel luminoso studio dell’abitazione in via Monastero Maggiore, stracolmo di volumi tutti disposti con meticoloso ordine, i suoi fermi, talvolta severi ma giusti richiami alla massima attenzione nel trattare correttamente le fonti, la sua competenza mai esibita ma che si coglieva in ogni ambito di indagine, mi hanno fatto avvicinare sempre più al mondo di cui si era da molto tempo rivelato un indiscusso Maestro e protagonista di altissimo livello. Di quello che mi ha voluto insegnare, anche indirettamente, facendolo cogliere in filigrana nel suo rigoroso modo di condurre le ricerche, del suo affettuoso seguirmi negli esordi e nei successivi passi, gli debbo personalmente perenne gratitudine e copiosa riconoscenza. E va detto che questa disponibilità non è mai stata negata ai tanti che gli si rivolgevano per attingere alle sue conoscenze. Cividale si trova immersa in un clima di ingente attività e gode di ulteriore attenzione per la sua candidatura UNESCO, che trova nelle testimonianze longobarde uno dei principali punti di forza ed eccellenza. Credo sia doveroso riconoscere in questo momento – e fare lo sforzo per ricordarlo in futuro – che chi per primo ha illuminato in maniera speciale proprio quel periodo altomedievale così determinante per il passato storico e per il presente della nostra città ducale, tratteggiandone in maniera mirabile il suo volto prima pressochè sconosciuto, è stato principalmente Mario Brozzi. 23 Bibliodonna presenta: Con gli occhi dell’anima I Tuareg del Niger Mostra fotografica di Elena Moioli presso la Biblioteca Civica 15 Maggio 2009 - 31 Luglio 2009 dal Lunedì al Venerdì dalle 14.30 alle 19.00 Info: Biblioteca Tel. 0432/710310 [email protected] Ufficio Cultura Tel. 0432/710350 [email protected] www.cividale.net Donna di sabbia La natura ti ha fatta bella Come l’oasi nel deserto. Vivi nel Sahara immenso Come immensa è la tua cultura. Il tuo viso senza velo Sfida i venti di sabbia. Donna del vento e del sole, stella del deserto... (tratto da una poesia di Sidi Moussa) 24 Biblioteca Civica Un nuovo riconoscimento per la Biblioteca Civica di Cividale CAMBIANO LE REGOLE Grazie al voto favorevole della Giunta regionale, lo scorso aprile la Biblioteca Civica di Cividale del Friuli ha ottenuto l’importante riconoscimento di “biblioteca di interesse regionale” perché coordina la conservazione e fruizione di rilevanti patrimoni documentari presenti nell’ambito territoriale. Per raggiungere questo significativo traguardo la Biblioteca, nell’arco dell’anno 2008, si è fatta promotrice e capofila di un Protocollo d’Intesa per la costituzione di un polo bibliotecario cittadino nel quale sono confluite alcune fra le più importanti realtà cividalesi. Gli enti aderenti all’iniziativa - Museo Archeologico Nazionale, Fondazione De Claricini Dornpacher, Fondazione Niccolò Canussio, Società Operaia di Mutuo Soccorso, Circolo Culturale Ivan Trinko, Convitto Nazionale “Paolo Diacono”, Comune di Cividale – hanno manifestato la volontà di addivenire ad un accordo per la valorizzazione del patrimonio librario-documentale finalizzato alla realizzazione di un innovativo servizio integrato a disposizione delle esigenze informative di cittadini, studenti e studiosi. Una prima bozza di programma, presentata nell’aprile 2008, è stata la base di lavoro per modifiche, aggiornamenti e perfezionamenti, che hanno portato nel marzo di quest’anno alla firma dell’Intesa, sulla base della quale il Comune di Cividale ha inoltrato istanza di riconoscimento di interesse regionale ai sensi dell’art. 11, comma 2, della L.R. 25/2006. Il parere positivo da parte della Regione è un passaggio fondamentale che dà valore alla realizzazione delle finalità ed azioni previste. Il programma che il Polo intende seguire, così come individuato dagli accordi elencati nel Protocollo d’intesa, prevede la costituzione di un sito Internet comune dove raccogliere informazioni relative alle raccolte, agli orari e condizioni di accessibilità, ai servizi offerti; la definizione di criteri condivisi per la fruizione del materiale, la pianificazione dei servizi al pubblico, finalizzati a rendere più agevole l’accesso alle informazioni e ai documenti; la promozione delle attività e dei servizi erogati attraverso un’adeguata campagna di informazione rivolta a un bacino di utenza allargato; la catalogazione e il coordinamento delle raccolte, il rafforzamento delle specializzazioni delle singole biblioteche; l’aggiornamento delle attrezzature tecnologiche e informatiche, in modo da migliorare le condizioni di accesso alle risorse documentarie, ampliare l’offerta dei servizi e consentire una più efficace circolazione dell’informazione. A partire dal 9 marzo 2009 la Biblioteca Civica ha modificato il proprio Regolamento per venire incontro alle numerose richieste dei propri utenti e per ampliare la gamma dei servizi offerti. Ecco, in sintesi, le novità: PRESTITO A DOMICILIO: • • • n. 5 libri, di cui 1 novità editoriale; n. 2 audiovisivi; n. 2 fascicoli arretrati di periodici. DURATA DEL PRESTITO: • • • • 30 giorni per i libri; 7 giorni per gli audiovisivi; 7 giorni per i periodici con periodicità maggiore o uguale al mese; 3 giorni per i periodici con periodicità minore al mese. Si ricorda inoltre che dal 27 febbraio è possibile consultare i documenti dell’Archivio Storico dell’Ospedale e gli altri materiali archivistici conservati presso la Biblioteca, ogni giovedì mattina, dalle 9.00 alle 12.00, su appuntamento. Per ulteriori informazioni contattare la Biblioteca civica ai seguenti recapiti: Telefono: 0432-710310 Fax: 0432-710313 e-mail: [email protected] Orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.00 25 Cultura S MOLDIANI E I SUOI COLORI Chiesa di Santa Maria dei Battuti Cividale del Friuli 25 Settembre - 25 Ottobre 2009 Orari mostra: venerdì 16.00/19.30 sabato/domenica e festivi 10.00/12.30 - 15.30/19.30 26 info: Ufficio Cultura 0432/710350 [email protected] - WWW.CIVIDALE.NET i è da poco conclusa presso la Chiesa di Santa Maria dei Battuti la mostra Visioni Longobarde di Mario Micossi. L’esposizione, inaugurata il 30 Aprile e aperta al pubblico fino al 7 Giugno, è stata inserita nel calendario degli eventi a sostegno della candidatura Unesco della città ducale. Dell’artista arteniese scomparso nel 2005 si sono ammirati una ricca serie di incisioni (acquefortiacquetinte), ma anche graffiti e acquerelli dedicati alla civiltà longobarda, alla sua storia e ai suoi miti, con figure, paesaggi e gioielli. Cittadino del mondo e grande reporter pittorico, Micossi ha sempre mantenuto Artegna come fulcro dell’universo. Ha lavorato instancabilmente e ha esposto, dividendosi fra l’Italia e l’estero, in modo particolare gli Stati Uniti, dove, dal 1957 fino all’ultimo, ha collaborato con continuità al settimanale The New Yorker e al mensile Gourmet pubblicati a New York. Proprio alla prestigiosa rivista americana va il merito di Le Visioni Longobarde di Mario Micossi aver fornito a Micossi la conferma della sua qualità artistica e della possibilità di realizzarla. Aveva infatti, già tentato qualcosa nel mondo dell’arte, prestando il suo genio alla realizzazione di un cartellone pubblicitario, che riscosse successo al Festival cinematografico di Cannes del 1955. Ma il New Yorker è stata il primo a credere in lui, inviandogli un assegno di 437 dollari (nel 1957!) come risposta ai 25 graffiti che lui aveva spedito alla redazione. Sostanzialmente paesaggista, Micossi anche artisticamente parte dal Friuli per poi a esso riapprodare attraverso la veduta delle sue campagne, del solenne anfiteatro morenico, dell’ampio diadema di montagne, dei fiumi Natisone e Tagliamento. Cividale gli ha reso omaggio nelle sue Visioni Longobarde. Anticipazioni sulla Stagione di Prosa 2009 - 2010 Teatro Comunale Adelaide Ristori DATE (indicative) 23/10/2009 03/11/2009 17/11/2009 1/12/2009 15/12/2009 metà gennaio 2010 SPETTACOLO Oscuro e la strega My Fair Lady Metti in salvo il tesoretto I 39 scalini Michelina Mai più soli INTERPRETI Giò di Tonno Operetta Gianrico Tedeschi Ninì Salerno - Roberto Ciufoli Maria Amelia Monti Angela Finocchiaro E da metà gennaio… lavori in corso per un teatro che sarà completamente rinnovato! Info: Ufficio Cultura Tel. 0432 710350 27 a cura di Antonella Favaro 28 «A Cividale il sole mi è paruto più risplendente che in altro luogo, il cielo più azzurro, le stelle più luminose». Non si tratta di slogan per attirare turisti, ma di una frase scritta da un “turista” d’eccezione che quasi cinque secoli fa amava trascorrere dei periodi di riposo nei dintorni di Cividale: Giorgio Gradenigo (15221600). Questo patrizio veneziano si era letteralmente innamorato di questi posti tanto da lasciarne ai posteri una descrizione entusiastica. Come mai proprio Cividale? Semplice: aveva ereditato dalla madre, Beltramina de’ Gomberti, originaria di Udine, dei beni nelle vicinanze. Il Gradenigo era un uomo di profonda cultura, amante e cultore della letteratura antica. Fu lui a promuovere la celebre raccolta di rime in memoria di Irene di Spilimbergo stampate nel 1561. Di Irene il Gradenigo conosceva bene la madre, Giulia da Ponte, patrizia veneziana, donna colta con la quale teneva una corrispondenza epistolare. Irene era stata allevata dal nonno paterno a Venezia, giovane promessa delle arti stroncata dalla morte a diciotto anni nel 1559. Gradenigo, che aveva conosciuto e ammirato la giovane, provò un profondo dolore per questa morte; il Vasari descrisse Irene come una vergine bellissima, letterata e musica, celebrata da tutte le penne degli scrittori d’Italia tra cui Torquato Tasso. Poche settimane dopo questo lutto Giorgio Gradenigo si era sposato con Laura Valier, sorella del cardinale Agostino, vescovo di Verona. Tra gli scritti del Gradenigo spiccano per profondità e bellezza alcune lettere dedicate alla natura e al paesaggio cividalese. Queste descrizioni rappresentano, per l’epoca, una voce fuori dal coro: le relazioni dei rettori di terraferma infatti normalmente parlavano del Friuli come di una terra triste e povera sotto tutti i punti di vista: campagne sterili, prepotenze dei feudatari, miseria dei contadini e così via. Antiche lettere da Cividale, luogo che con la sua allegra e fertile amenità desta gl’ingegni a opere di virtù e a fuggir otio Ecco alcuni brani. Il sorgere del sole «Non è poggio nel contorno di Cividale, ch’io non l’abbia voluto ascendere, e che io non v’abbia dimorato le hore per pascer la vista di quell’amabile e gratioso aspetto che porta seco il nascer dell’aurora e del sole in quel paese. Avreste veduto prima la sommità dei monti più alti tingersi a poco a poco di giallo, e poco appresso, ferite dal sol nascente, diventar di color d’oro, e in ispazio d’altrettanto, i colli poco rilevati dal piano, esser anch’essi indorati dal sole con meravigliosa vaghezza; la quale si fa maggiore doppiamente di quella dell’Alpi, che per esser i colli pieni di vigne e d’arboscelli fruttiferi posti a lungo sopra grandi incavati nel terreno a guisa di teatro, successivamente l’un sopra l’altro, le quali vigne e arboscelli pare che con le loro ombre facciano contrasto al sole, che non allumi il terreno: e ciò facendo avviene cosa mirabile da vedere, che egli illustra la parte superiore sì che par tutta d’oro, e penetrando per le foglie tinte di rugiada, e mosse leggermente da un poco di soave aura tra le ombre di tutto l’arbore, rappresenta nell’aria alcuni splendori tremolanti e nel terreno certi lumi in forma lunga, che paiono vene e verghe d’oro purissimo». Il fiume Natisone «Se voi vedeste le caverne e gli antri che la natura e il fiume han fatto in quei sassi, la grandezza degli scogli che sono nel mezzo, la profondità delle sponde all’acqua, gli edifici che posti all’estremità delle rive pendono sopra il fiume, la bellezza di un ponte di pietra che con due archi appoggiati ad uno scoglio, ch’è nel mezzo del fiume, con ampia altezza e larghezza dà passaggio comodo ai viandanti e abitatori della città, direste tutto sospeso, e sopra di voi: questa è cosa notabile e meravigliosa» Bibliografia Armida Sacchetti, Un entusiasta di Cividale (Giorgio Gradenigo), in «Memorie storiche forogiuliesi» anno III volume III, 1907, pp. 7996. Dizionario Biografico degli Italiani, volume 58, Roma 2002. 29 Celebrato il “Natale di Venezia” Nel 1588° anniversario della nascita della città ricordato anche il legame storico di Cividale con l’antica Repubblica di Venezia e la difesa del Friuli del 1509 S i è celebrato lo scorso 25 marzo il “Natale di Venezia”, ovvero il 1588° anniversario della nascita della città, che si fa risalire appunto al 25 marzo 421. Nel pomeriggio si è tenuto, nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, un convegno presieduto dall’assessore comunale al Turismo Augusto Salvadori, dal vice presidente e assessore regionale al Turismo Franco Manzato, dal presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia, dal vescovo ausiliare di Venezia mons. Beniamino Pizziol. La ricorrenza, come ha spiegato Manzato, si è celebrata anche nelle scuole e nelle città della regione Veneto. Nel salutare i numerosi ospiti, Salvatori ha ricordato la nascita e la storia di Venezia e le popolazioni che l’hanno resa una città tanto importante: “È indiscutibile il buon governo esercitato dalla Serenissima - ha aperto l’assessore - e va sottolineato anche che Venezia non ha mai avuto sudditi ma solo cittadini. Sono commosso dal vedere qui oggi tante persone e stiamo già lavorando perché la prossima celebrazione del Natale di Venezia sia ancora più partecipata”. Durante il convegno, dopo l’ingresso solenne del Gonfalone della Regione Veneto e della Bandiera di Venezia, e del saluto delle autorità, sono stati trattati i seguenti temi: “Il 25 marzo 421: la ‘nascita’ di Venezia”, a cura di Gherardo Ortalli dell’Università di Venezia; “Lo Stato da Terra e da Mar della Serenissima”, a cura di Giuseppe Gullino dell’Università di Padova; “Venezia nelle sue origini cristiane”, a cura di mons. Gianni Bernardi, delegato del patriarca di Venezia per la Cultura. Alla manifestazione erano presenti i rappresentanti delle città che storicamente hanno fatto parte della Repubblica di San Marco, tra le quali la Città di Cividale, e delle antiche Scuole Grandi Arciconfraternite di Venezia. Il Sindaco di Cividale nel suo intervento di saluto ha ricordato i rapporti tra la Città Ducale e Venezia, e si è soffermato sulla ricorrenza della difesa del Friuli dell’estate 1509 contro la Lega di Cambrai. I sindaci presenti hanno firmato un documento congiunto nel quale hanno ricordato i valori che li accomunano, con il quale si sono impegnati a promuovere iniziative per la valorizzazione delle città che rappresentano, in un’ottica di collaborazione reciproca. 30 dalla classe 1A E della Scuola “Elvira e Amalia Piccoli” Siamo stati noi della 1 A E della Scuola “Piccoli” di Cividale a mettere quei fiori sulle porte storiche della Città. Siamo stati noi, con il prof. Travain, che queste cose le fa già da anni insieme a Fogolâr Civic e Academie dal Friûl. Siamo stati noi e lo abbiamo fatto per ricordare. Per ricordare insieme a tutti voi, cittadini e turisti di Cividale, una grande storia che compie quest’anno cinquecento anni. Infatti nel 1509 la Repubblica di Venezia, che nel corso del tempo aveva sottomesso tanti signorotti del Veneto e del Friuli, venne attaccata dai più potenti sovrani d’Europa che si riunirono nella Lega di Cambrai. Mentre i signorotti locali aprirono le porte ai nemici di Venezia il popolo tentò di difenderla. Cividale stette con Venezia e quando i suoi nemici comandati da Enrico di Brunswick si presentarono sotto le mura cividalesi la città non si arrese e si strinse attorno al comandante veneziano Federico Contarini. La Porta di Ponte vide, così, incendi e massacri nel territorio circostante ed in lontananza l’abbazia di Rosazzo bombardata e i suoi abitanti crudelmente uccisi. Il 31 luglio i nemici - Tedeschi, Boemi, Croati - attraversarono il Natisone presso San Giorgio in Vado, Lettera aperta ai cittadini di Cividale ed ai turisti si accamparono fuori Cividale fra Porta San Pietro e Porta San Domenico e cominciarono a bombardare la città dalla collina di Zuccola, ma, la mattina del 1° agosto, da Porta Brossana giunsero da Udine di nascosto i primi rinforzi comandati da Antonio da Pietrasanta che insieme alle donne di Cividale costruirono un nuovo bastione dietro le rovine delle mura bombardate di Borgo San Domenico. Dietro a questo bastione essi scavarono un fosso riempiendolo con dell’esplosivo nascosto sotto il fogliame. Intanto Porta San Pietro poté, in lontananza, vedere altri rinforzi mandati da Udine cadere in un’imboscata tesa dalla cavalleria croata in agguato nei boschi vicino alla chiesetta di San Donato nei pressi di Moimacco. Avuta notizia di ciò, ai Cividalesi non rimanevano molte speranze ma esercito e popolo uniti decisero di dare battaglia. Si trattava di popolani, ma essi dimostrarono di essere anche grandi guerrieri, cittadini semplici che con gran cuore difesero la loro città. A quel punto il capitano nemico Giorgio di Gutenstein ordinò alla cavalleria di scendere da cavallo e di attaccare a piedi le mura diroccate. Per tre volte i nemici andarono all’assalto delle difese di Borgo San Domenico: alla terza conquistarono il bastione ma quando si azzardarono a passare il fossato i Cividalesi diedero fuoco alle micce e li fecero saltare in aria. Fra i morti vi fu anche il Gutenstein. Allora il nemico si ritirò e i Cividalesi contrattaccarono facendo tacere quelle maledette bombarde. Il giorno dopo i nemici se ne andarono. Cividale festeggiò e ricevette gli elogi dallo stesso doge di Venezia. Quella gloriosa resistenza popolare fu però l’ultimo atto di una grande storia da allora avviata verso il declino. Con quella guerra, infatti, Cividale perse l’alta valle dell’Isonzo, importantissima via commerciale, e si ritrovò a pochi chilometri da un confine Lapide collocata in via IX agosto 1509 mai esistito prima che sarebbe durato, con alterne vicende, addirittura fino al 2007. Perché abbiamo voluto ricordare quel fatto? Perché si tratta di una pagina di storia scritta dalla gente di propria volontà. Aveva ragione Machiavelli, un politico italiano dell’epoca, quando scriveva: “È impossibile che questi Re tenghino questi paesi con questi paesani vivi”! Gente tosta, insomma: non chiacchiere! Allora a Cividale di questo si vantavano. E ce ne vantiamo anche noi oggi, traendo spunto ed insegnamento dai quei fatti e da quelle persone per le sfide del nostro avvenire. Matteo Barghini Andrea Carpanelli Giacomo Cozzarolo Almedin Delic Cristian Fantin Defrim Gashi Gjelbrim Gashi Alejandro Giusti Simone Gobbo Milan Gorgiev Marco Guerra Benjamin Imamovic Laura Micheli Simone Paludetti Riccardo Picotti David Radovanovic Marco Rossi Carlos Serna Viktor Sotirovski Sava Tabakovic Maria Tedeschi Adriano Veluscek L’iniziativa di commemorazione studentesca del V centenario della resistenza popolare cividalese contro gli eserciti della Lega di Cambrai si inquadra nel Progetto Didattico “Nuova Sagunto”, ideato dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, in collaborazione con il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, ed adottato dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “Elvira e Amalia Piccoli” di Cividale del Friuli. 31 Una chiesa tra i vigneti di Spessa a cura dell’arch. Bruno Del Fabbro 32 L’edificio anticamente denominato “Oratorio di San Giuseppe”, di proprietà dell’Azienda V inicola Ronchi San Giuseppe di Zorzettig Francesco e Fulvio, è localizzato sull’omonimo colle in località Spessa di Cividale. Fu eretto nel 1522 da Giacomo Jacuzio di Cividale, come attesta la lapide posta sulla porta d’ingresso, al quale è fatta risalire l’iniziativa della tradizionale processione nel giorno di S.Giuseppe (doc.1544): JACUCIUS FUNDATOR AD VIATORES/REGALI HOC STRUITUR TEMPLUM VEN.LE JOSEPH/QUI PATER ETERNI CREDITUR ESSE DEI/HIC VIRGO EST DIVE COIUX ET VIRGINS ALME/MATRIS ET HIC PUERI SERVULUS EST DOMINI/MDXXII VI IDUS JUNII/MDCCLXIII MON.H.REST./ D.TR.CONT. P.JAC.SIVIL.C. ( r i f f . Marchetti , le chiesette votive del Friuli, Udine,1972, p.161 e T.Venuti art. in Cividat, SFF 1998,II p.469, 472 allegati). La Chiesa era consacrata e nell’anno 1544 “ mantenuta con piccolo patrimonio ed amministrazione propria” dalla Confraternita di San Giuseppe. Successivamente, come si evince dai documenti relativi alle visite pastorali del1683,1886 e 1899, è gestita dalla Confraternita di S.Maria dei Battuti di Cividale che aveva ”scopo ospitaliero ”, vi era infatti “annesso un ospizio per pellegrini ” (fonte A.C.A.U. Udine). Nel 1616 è danneggiata dall’invasione degli Uscocchi e nel 1763 viene restaurata. Cessata la confraternita, la proprietà passa all’ospedale civico di Cividale, che nell’anno 1885 “provvede in modo conveniente” alla ristrutturazione della chiesetta, infat- Lavori di restauro conservativo per oltre 114 mila Euro nella Chiesa di San Giuseppe a Spessa ti “Minacciando ruina la parte posteriore fu rifabbricata di nuovo dalle fondamenta, fu aggiunta la sacristia e tutta ristorata compreso l’altare ed i mobili. L’altare è di legno con pietra sacra. …” L’impianto originario della chiesa fu ideato da progettista ignoto con grande semplicità: un’aula rettangolare oblunga, senza presbiterio distinto, senza l’attuale corpo della sacrestia sulla parte posteriore, aggiunto nell’anno 1885. Nell’aula principale, il tetto a due falde a capanna, con travature a vi- sta e controsoffitto è posto ad un piano superiore rispetto a quello della sacrestia aggiunta. Il manto di copertura è in coppi; finestre e porta sono rettangolari e riquadrate in pietra. Il Campaniletto a vela monoforo in pietra squadrata sulla facciata principale è riferibile alla ricostruzione settecentesca. L’ altare ligneo “a edicola” è forse opera di G. Agostini (fine 500); il presepio di statuette lignee ridipinte di maniera tedesca, rubate alcuni anni fa, è della metà del ‘500 (Marchetti). In data 18 ottobre 2006 la chiesa è stata riconosciuta di interesse culturale e come tale sottoposta a tutela ai sensi del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42. L’edificio presentava condizioni di dissesto alle murature perimetrali portanti, con forti fessurazioni e visibili cedimenti in particolare alla facciata sinistra (lato nord) per cedimento fondazionale e scorrimento a taglio sul piano verticale di attacco alla cortina muraria portante perimetrale. Forti lesioni si evidenziavano anche nell’attacco del corpo aggiunto della sacrestia al corpo principale della Chiesa (lato posteriore, est). Consistenti infiltrazioni d’acqua dalla copertura avevano provocato un crollo parziale della stessa in corrispondenza al campaniletto di facciata, provvisoriamente riparato con struttura provvisoria in lamiere. Gli intonaci esterni, risultando fortemente fessurati e smossi dal supporto murario, anche in considerazione agli interventi strutturali messi in atto (iniezioni cementizie , cuci e scuci, e cordolo di sottotetto perimetrale), sono stati in parte demoliti e rifatti in malta a base di calce e con caratteristiche simili a quelli esistenti; quelli interni non sono stati rimossi anche se con microfessurazioni visibili. Il manto in coppi é stato smontato e rimontato con integrazione di quelli rotti o mancanti. L’orditura in legno della copertura è stata mantenuta con sostituzione delle parti avariate con parti in legno della stessa essenza (abete o larice). I serramenti, costituiti da cinque fi- Dalla stessa data è stata oggetto di radicale intervento di restauro conservativo con intervento strutturale alle fondazioni e alla struttura lignea della copertura. L’onere finanziario è stato sostenuto interamente dalla famiglia Zorzettig, proprietaria dell’immobile. È stata inoltrata domanda di contributo alla Soprintendenza che a consuntivo lavori probabilmente concorrerà con una percentuale (max 30%) sul totale della spesa. La Chiesa è aperta ai visitatori che lo richiedessero alla proprietà ed in occasione della ricorrenza di S.Giuseppe (19 marzo di ogni anno) viene celebrata la S.Messa con invito e partecipazione di tutta la Comunità di Spessa, alla quale cerimonia la Famiglia Zorzettig unisce un momento conviviale presso la propria azienda vitivinicola; tradizione che si è tramanda dal padre Francesco al figlio Fulvio. In condizioni simili era la struttura portante lignea della copertura, in corrispondenza all’altare, che presentava condizioni particolarmente critiche con rischio incombente di crollo. L’altare ligneo secentesco pur risultando in buon stato di conservazione, presentava consistenti danni per asportazione di alcune parti importanti a causa di continui furti a cui l’edificio è soggetto. Risultava pertanto urgente un intervento statico alle strutture portanti e di restauro conservativo generale. È stato previsto un intervento di restauro conservativo con intervento strutturale limitato al miglioramento delle condizioni statiche generali. L’intervento architettonico prevedeva il restauro degli elementi presenti e caratterizzanti il manufatto nel suo insieme. Gli elementi lapidei in piasentina, ove smossi, sono stati riconsolidati con ausilio di malte cementizie o resine epossidiche a carica cementizia. nestre a due ante e dal portoncino d’ingresso, sono stati restaurati e rimessi in opera. Il pavimento interno in cotto, di recente fattura e qualità scadente, pertanto non consono alla qualità architetto-nica dell’edificio, è stato rimosso e sostituito con materiale analogo ma di forma e qualità adeguata. L’altare ligneo secentesco è stato smontato, custodito in locali idonei, sottoposto a trattamento antitarlo e successivamente rimontato. A intervento ultimato si è provveduto alla ripitturazione generale dell’edificio in colore bianco simile all’originale. 33 Patrimonio Restaurata la scultura raffigurante “Madonna con bambino” dell’ex Casa per Anziani Giulia ed ai fondi comunali, è stato possibile effettuare il restauro completo nel laboratorio del Centro Ricerca e Restauro di Cividale del Friuli dove si è proceduto, usando gli stessi metodi e mezzi indicati dal laboratorio della Soprintendenza, a rimuovere le ridipinture ancora presenti sulle vesti della Madonna e del Bambino, sul manto e sugli incarnati con solventi non tossici e rispettosi degli strati originali. Grande sorpresa ha riservato la veste della Madonna, già arricchita da una pietra ovale trasparente montata in ottone, che a seguito della pulitura ha evidenziato un colore rosso bordeaux con resti di un decoro bianco a fiorellini. Da un’attenta analisi, il colore blu del manto era il risultato La scultura lignea raffiguran- 34 te “Madonna in Trono con Bambino”, appartenente alla Cappella della vecchia Casa di Riposo di Cividale, risale al XIV sec. e per anni è rimasta nei depositi del Museo Nazionale di Cividale. Vista l’importanza dell’opera, questa è stata in un primo tempo portata nel laboratorio di restauro della Soprintendenza di Trieste per essere sottoposta ad un primo inter vento conservativo d’urgenza (abbassamento dei sollevamenti, trattamento antitarlo e saggi di pulitura). In seguito, grazie al contributo della Regione Friuli Venezia di un intervento di restauro precedente che aveva occultato l’azzurrite originale rimasta in maniera visibile sulle pieghe laterali vicino alla spaccatura. In accordo con la Soprintendenza tale ridipintura è stata mantenuta perché la sua rimozione avrebbe messo in luce una situazione lacunosa e che avrebbe disturbato la lettura dell’opera. Il velo posto sul capo della Madonna, sopra il manto, realizzato con una serie di fitte pieghe, era ridipinto con un colore blu intenso che è stato asportato mettendo in luce un azzurro più delicato, anche se polveroso e lacunoso. Diverse fessure erano presenti sulla scultura e una, in particolare, molto profonda dovuta al ritiro del legno, attraversava verticalmente la scultura dalla cintura della Madonna fino al basamento. Queste spaccature sono state risanate con inserti lignei e il braccio destro della Madonna, malamente fissato, è stato nuovamente incollato. Successivamente si è proceduto alla stuccatura delle lacune con gesso di Bologna e colla animale e su queste si è eseguita la reintegrazione pittorica con colori ad acquerello con tecnica distinguibile. La scultura alla fine è stata protetta da un leggero strato di vernice finale data a spruzzo ad effetto non lucido. Il gioiello posto sul petto della Madonna è stato pulito per la parte metallica e protetto con un leggero strato di vernice. Lavori pubblici a cura dell’arch. Alessandra Quendolo Intervento di recupero e valorizzazione delle mura urbane Veduta del lato esterno delle mura dopo il restauro È in fase di conclusione l’intervento di “recupero e valorizzazione delle mura urbane” di Civ idale iniziato a partire dal tratto di Borgo di Ponte compreso fra v ia S.Lazzaro e via Paciani il cui importo complessivo di ogni onere risulta di 200.000,00 Euro di cui 142.857,14 finanziato con la Legge Regionale 10/2000. È stato già finanziato il 2° lotto che prevede il completamento del restauro in corso sul tratto in corrispondenza di borgo San Lazzaro e di un nuovo tratto in Piazza della Resistenza per un importo di 468.000,00 Euro di cui 390.000,00 sempre finanziati con la L.R. 10/2000. Il tratto di mura di Borgo di Ponte (1°lotto) era quasi completamente avvolto dalla vegetazione che ne impediva la visione e la comprensione delle diverse fasi di costruzione e di trasformazione che la cinta ha subito nel corso del tempo. Il primo intervento ha riguardato la rimozione delle piante arbustive e rampicanti che avevano causato numerosi crolli della muratura, sia alla base sia su tutto lo sviluppo dell’altezza della cinta. A questa delicata fase sono seguiti gli interventi di consolidamento e di integrazione delle lacune. Le modalità dell’integrazione sono state diversificate a seconda dell’estensione delle lacune; quelle che causavano problemi di stabilità sono state integrate con pietre analoghe garantendo la distinguibilità della parte aggiunta rispetto all’antica; quelle di limitata estensione sono state consolidate lasciando a vista la sezione del muro per consentire l’osservazione della complessa stratificazione che caratterizza questo tratto di cinta urbana. La particolarità infatti di questa cinta è che presenta le tracce di numerose fasi di trasformazione legate sia alle vicende costruttive sia alla variazione del sistema difensivo nel corso del tempo. Il rilevo delle murature ha evidenziato, infatti, la presenza di oltre 15 tipi di murature diverse, dalla pietra sbozzata, al concio squadrato al ciottolo di fiume diversamente messi in opera. Altri interventi significativi hanno riguardati il consolidamento della cresta del muro eseguito in modo tale da non variare il naturale bordo esistente e l’intervento sui giunti di malta della muratura finalizzato a conservare i numerosi tipi di malta presenti nel muro che testimoniano i diversi interventi di restauro e manutenzione susseguitisi nel tempo. Si tratta di una scelta di conservazione di un dato di cultura materiale ma anche di un segno del tempo che contribuisce a definire il carattere vetusto di questo manufatto. Particolare della veduta del terrapieno e del fossato 35 Lavori Pubblici Una scelta significativa del progetto riguarda la realizzazione di un varco pedonale nelle mura per consentire di collegare la parte di città verso il Distretto Sanitario con il resto del centro storico. Tale esigenza è presente nella collettività e nell’amministrazione da molti anni. Lo studio della stratificazione costruttiva della cinta ha consentito di individuare la parte più opportuna per la realizzazione del varco sia per motivi urbanistici che di conservazione. Si tratta della parte adiacente al condomino che prospetta su via Scipione da Manzano dove la presenza di una netta discontinuità nella muratura costituisce un contesto dove meglio che in altre parti è possibile realizzare un varco basandosi su un bordo già esistente e realizzando solo l’atro in rottura della muratura. Tale apertura è stata rifinita con un rivestimento delle spallette con lastre in ferro ossidato tipo coorten al fine di segnalare la contemporaneità dell’intervento. Il passaggio è stato raccordato alla viabilità pedonale esistente sui due lati delle mura mediante un marciapiede adeguato a persone diversamente abili e ipovedenti eseguito in ciottoli a testa spaccata . Altra scelta significativa riguarda la conservazione del corpo aggiunto nei pressi di Porta San Lazzaro la cui rimozione avrebbe comportato gravi rischi per la stabilità del muro su cui è addossato. Per quanto riguarda il 2° lotto, il progetto del comprende quattro ambiti di intervento: • il settore murario in corrispondenza della porta su via San Lazzaro; • il settore murario del terrapieno e del fossato, parallelo a quasi tutto il tratto di mura sul lato esterno della città; Veduta del nuovo passaggio pedonale 36 • la torre poligonale che si trova inserita nella proprietà privata del condominio e altri cortili; • il tratto prospiciente Piazza della Resistenza. Per quanto riguarda i problemi di conservazione, rispetto al primo lotto di intervento, il secondo comprende tratti murari con limitata presenza di vegetazione, ad eccezione della zona del fossato e della torre poligonale. Le mura che delimitano Porta San Lazzaro (ambito 1) sono interessate da alcuni limitati problemi di stabilità in corrispondenza delle angolate della porta stessa mentre sui singoli elementi lapidei si rilevano diffusi fenomeni di degrado quali scagliature e fessurazioni. Il tratto del terrapieno e del fossato (ambito 2), invece, a causa della presenza della vegetazione – rimossa nel primo lotto di intervento – presenta, in corrispondenza del muro del terrapieno, estesi fenomeni di mancanza di parti lapidee causate da crolli legati alle spinte dell’apparato radicale della vegetazione. Meglio conservato risulta il muro di contenimento del canale sottostante dove si rilevano però la mancanza di lunghi tratti della cortina di copertura del muro stesso, parte in pietra, parte in mattone. Il tratto della Torre Poligonale (ambito 3) è interessato dalla presenza di edera rampicante che la copre per oltre la metà della superficie. Ciò che è attualmente rilevabile evidenzia limitati fenomeni di degrado legati alla mancanza di malta nei giunti e di perdita di ammorsamento delle pietre in corrispondenza della cresta del muro. La torre è inserita nell’ambito di una serie di proprietà private dove nel corso del tempo sono state realizzate Planimentria 2° lotto: pianta delle mura di Borgo di Ponte con evidenziati i quattro settori di intervento delle strutture di servizio addossate alla torre, quali box in lamiera, tettoie con struttura in legno e tetto in vetroresina, e fatiscenti depositi in muratura di mattone e tetto in cls. La loro demolizione, in possibile accordo con i proprietari, consentirebbe di rendere visibile l’intera struttura della torre percorrendo via Paciani e via Manzano; veduta particolarmente interessante per la comprensione del sistema difensivo delle mura urbane. La parte interna della torre, inoltre, è caratterizzata da un sistema si copertura con volta in mattoni con feritoie e fuciliere ben conservate; attualmente la base pavimentale è coperta da una serie di depositi di materiale incoerente da asportare per consentire il rilevo a laser scanner e la possibile futura fruizione. Per quanto riguarda il tratto di Piazza della Resistenza (ambito 4), si rilevano problemi di degrado legati alla mancanze di pietra alla base della muratura, mancanze che hanno messo in vista il nucleo murario con potenziale disconnessione delle pietre sul bordo del crollo, oltre ad un diffuso fenomeno di deposito coerente che copre gran parte della muratura. 37 Lavori Pubblici La sistemazione dell’area ex Q8 a cura dell’arch. Giovanni Vragnaz L’intervento sull’area in preceden- 38 za occupata dal distributore Q8 è di piccole dimensioni, ma interessa un luogo importante nella città: è uno dei principali accessi al centro storico per coloro che provengano dalla statale 54, dalla stazione ferroviaria e dall’autostazione. Il progetto, volto alla realizzazione di una piccola piazza piantumata, che possa essere effettivamente luogo di passaggio ma anche di sosta, ha dovuto affrontare una situazione complessa in quanto il luogo è caratterizzato dalla presenza di incombenti quanto fra loro incoerenti presenze edilizie. A tale riguardo la scelta del mantenimento dell’edificio dell’ex distributore è stata determinata oltre che dalla considerazione generale sulla necessità di valorizzare l’esistente prima di ogni costruzione del nuovo, anche dalla convinzione del ruolo importante che il piccolo manufatto ha quale elemento di mediazione fra l’edificio residenziale adiacente, che di fatto volta il fianco alla piazza, e la piazza stessa, come per la sua delimitazione spaziale. La riflessione sui possibili usi dell’edifico per rapporto proprio alla sua collocazione ha indotto a credere possibile una sua funzione come, ad esempio, un piccolo ufficio turistico, con il nuovo porticato a farne da ingresso, come a ipotizzare usi diversi (deposito biciclette pubbliche, magazzino etc.) per la vecchia autorimessa. A tal fine i locali sono oggi forniti di impianto di riscaldamento ed elettrico. Il progetto coinvolge anche la definizione dell’intero fianco di piazza Picco, e prioritariamente il vuoto fra l’edificio Vidussi e l’Hotel Roma dove un faggio diventerà il fulcro dello spazio, ad introdurre i percorsi verso il verde delle ville adiacenti, come al carattere raccolto e silenzioso delle vie che vi prospettano. Ma sarà l’insieme della piazza ad essere caratterizzato dagli alberi: nove gelsi infatti sono stati piantati a ombreggiare, ma anche a saturare vi- sivamente da lontano il vuoto incongruo dell’area del ex distributore come ad impedire la vista della sommità degli alti edifici per chi transiti alla loro base. Quale spazio di transito e di sosta la nuova piazza doveva essere delimitata, per separarla dai percorsi automobilistici, ma anche permeabile ai L’area come si presentava prima dell’intervento pedoni, ai diversamente abili e disponibile ad usi diversi. Le aiuole triangolari inclinate (in continuità con il suolo, da cui la loro materia) permettono di assolvere a queste diverse funzioni conducendo a coerenza ed unità la collocazione degli alberi, le sedute, la illuminazione. A partire da una stessa forma planimetrica i solidi delimitano i margini dell’area senza separarla, e definiscono ambiti più raccolti, di dimensione più piccola, senza costituire mai una barriera. La piazza risponde così a diversi problemi e temi: da lontano le chiome degli alberi rimarginano la cesura fra i fronti edilizi e “filtrano” i percorsi pedonali, per chi sosta concede sedute singole” o “collettive” sotto il tetto compatto delle chiome, in un ambito che seleziona le viste sia verso i margini dell’invaso che verso il cielo. Si è anche realizzata una fontana e ricollocato il punto telefonico, in corrispondenza di un grande elemento luminoso che indica la piazza e con essa l’ingresso al centro storico. Il tutto con l’obiettivo della massima economicità dell’intervento, sia di gesti architettonici che economica. Intervento di manutenzione della pista di pattinaggio L’ Amministrazione Comunale ha provveduto alla manutenzione della pista di pattinaggio presso il complesso comunale di via Udine con fondi propri per un costo complessivo di 50.000 euro. La pista è stata realizzata nel 1980 e successivamente ampliata sino a raggiungere la misura di 24 m x 40 m. Il fondo della stessa presentava evidenti fessurazioni con cedimenti differenziati che costituivano un pericolo per gli atleti che la frequentano. Anche la copertura a distanza di tanti anni, in più punti, aveva numerose fessurazioni che provocavano infiltrazioni di acqua piovana. L’intervento è stato progettato e diretto dall’U.O.LL.PP. del Comune di Cividale del Friuli, con la finalità di rendere nuovamente utilizzabile in sicurezza, dagli atleti, la struttura. Gli interventi principali che hanno interessato la struttura sono stati: - demolizione della caldana in cls esistente, con relativo trasporto e smaltimento in discarica dei materiali; - realizzazione di nuova pavimentazione in calcestruzzo armato comprensivo di rete elettrosaldata, giunti di dilatazione e indurente quarzifero; - rimozione e ricollocamento della recinzione esistente in rete metallica romboidale del tipo plastificato; - pulitura e sigillatura canali di gronda in copertura, compreso il noleggio dei mezzi necessari. L’intervento si è inoltre concluso con la sistemazione, tramite riporti di terra vegetale, del retro delle tribune in gradoni di calcestruzzo dove trova spazio il pubblico durante le varie manifestazioni o rappresentazioni. Progetto e direzione lavori: arch. Giovanni Vragnaz - Cividale del F. coll. arch.tti Giovanni Vidissoni e Valeria Drigo Sicurezza cantiere: geom. Tuzzi, studio DFT - Udine Impresa Appaltatrice: FRIUGIULIA LAVORO SOC. COOP. CPS Tarcento Importo dell’intervento: € 267.804,00 Ultimazione lavori: 20.02.2009 39 Lavori Pubblici Scuola Elementare di Rualis A 40 distanza di oltre trenta anni dalla realizzazione del plesso scolastico di Rualis si è intervenuti per sostituire ed adeguare alle nuove esigenze la linea di smaltimento acque piovane che interessa la scuola secondaria lungo il lato mensa. La situazione esistente, costituita da pozzi perdenti che disperdevano l’acqua nel terreno circostante, non garantiva un corretto sgrondo delle acque piovane che ristagnando in prossimità delle pareti della struttura scolastica, procuravano problemi di infiltrazioni e la formazione di muffe ed efflorescenze anche all’interno dei locali utilizzati per varie attività, in particolare nella mensa. Al fine di risolvere il persistente problema che ultimamente si manifestava sempre più frequentemente, si è provveduto a realizzare una nuova linea di smaltimento delle acque piovane che, intercettando i pluviali esistenti, li ha immessi direttamente nella linea fognaria esistente su via Buonarroti. Si è inoltre provveduto alla pulizia dei pozzi perdenti che avranno l’unico compito di contenere l’acqua piovana caduta sul terreno circostante in caso di intense precipitazioni. Ad ulteriore protezione dei locali interrati, inoltre, nei punti di raccolta delle acque, sono state installate due nuove pompe di sollevamento che garantiscono l’immissione in fognatura dei liquidi in eccesso. Nel dettaglio l’intervento ha compreso le seguenti lavorazioni: - fresatura strada, demolizioni di pavimentazioni di marciapiedi e cordonate esistenti di un tratto di via Buonaroti per consentire l’allacciamento fognario; Realizzata una nuova linea di smaltimento delle acque piovane per risanare i locali della mensa scolastica - demolizione di un tratto di muro di recinzione esistente e successiva ricostruzione; - scavo di incassamento per la successiva fornitura e posa in opera delle tubazioni in PVC di tipo pesante per la condotta fognaria di progetto del diametro di 250 mm e conseguente reinterro con materiale idoneo; - fornitura e posa in opera dei pozzetti di ispezione prefabbricato e relative prolunghe; - ripristino del piano di calpestio e delle cordonate sul lato di via Buonarroti interessato dall’allacciamento fognario; - ripristino di tutte le pavimentazioni interessate dallo scavo (fronte mensa e stradina di accesso); - rifacimento del sottofondo e della sede Progettista e direttore dei lavori: Finanziamento: Impresa appaltatrice Importo dell’intervento Consegna lavori: Ultimazione lavori: stradale in asfalto nelle zone interessate dai lavori; - sostituzione delle pompe di sollevamento; - sistemazione a prato delle aree interessate dai lavori. geom. Renato Fantini di Udine Fondi propri del comune RELATIVO MARIANO - Cividale Friuli Euro 70.000,00 in data 04.08.2008 in data 26.09.2008 Lavori Pubblici Condizioni della struttura comunale prima dell’intervento Un nuovo impianto termico nella palestra-bocciodromo di Rualis CONCLUSI I LAVORI DI MANUTENZIONE DELL’EDIFICIO SEDE DELL’ANAGRAFE E DELLA POLIZIA MUNICIPALE L o stato oramai degradato dell’edificio comunale sito in piazza Chiarottini (attuale sede uffici comunali anagrafe–vigili urbani) esigeva una manutenzione atta a migliorare le condizioni dell’edificio nel rispetto dei parametri igieL’Assessorato comunale all’Amnico-sanitari del luogo di lavoro del personale dipendente dell’Unità Operatibiente-Ecologia-Sanità-Patrimova Demografica e Vigili Urbani. L’intervento di manutenzione ordinaria ha nio, perseguendo gli obiettivi del comportato le seguenti lavorazioni: risparmio energetico e della salva• rimozione e ricollocamento in opera del manto di copertura, con fissaggio guardia dell’ambiente, ha portato delle stesse alla guaina ardesiata sottostante con schiume poliuretaniche; a termine i lavori di sostituzione • sostituzione parziale del sottomanto del tetto in legno costituito da piccola dell’impianto termico a gasolio e media orditura lignea; • rimozione e ricollocamento in opera di grondaie-mantovane e pluviali in della palestra di Via Tombe Romarame; ne, riconvertita a bocciodromo, • isolamento ed impermeabilizzazione della copertura; con un nuovo impianto funzionan• demolizione del doppio intonaco ammalorato sulla parete esterna lato est, te a gas metano, e la ristrute successivo risanamento; turazione dei locali della Centrale • sverniciatura e coloritura dei serramenti in legno e sistemazione parziale Termica. delle specchiettature di alcuni oscuranti di legno esterno; L’intervento ha comportato una • sverniciatura e coloritura delle ringhiere, dei terrazzini e delle inferriate spesa complessiva di Euro poste a protezione di alcune finestre; 21.306,00 ed è stato finanziato per • risanamento dell’intonaco interno in alcuni uffici posti a nord mediante Euro 9.000,00 dalla Provincia di demolizione dell’intonaco esistente e successiva applicazione di nuovo inUdine e per la rimanente quota con tonaco osmotico; fondi propri. • risanamento delle canne fumarie inutilizzate e rinvenute durante le opere di demolizione degli intonaci esterni; Aspetto dello stabile dopo il recente intervento di manutenzione • posa in opera di una tettoia in plexiglass a protezione dell’ingresso riservato alla Polizia Municipale. Progettista e direttore dei lavori: p.i. Enoc Bertolutti Unità Operativa Lavori Pubblici Finanziamento: Fondi propri del Comune Impresa appaltatrice: VALERIO SABINOT srl - Basiliano Importodell’intervento: Euro 100.000,00 Consegna lavori: in data 07.05.2008 Ultimazione lavori: in data 03.09.2008 41 Nuovi loculi nel Cimitero di Sanguarzo A completamento di un ciclo di numerosi interventi realizzati negli ultimi anni presso il cimitero che serve la frazione di Sanguarzo, si è ultima la realizzazione di un nuovo nucleo di quarantotto loculi per salme. Il progetto, realizzato e diretto interamente dall’unità operativa Lavori Pubblici, ha previsto la costruzione di quattro elementi da dodici spazi per il posizionamento delle salme. La struttura di diverso spessore, a seconda delle funzioni strutturali per le quali è stata calcolata, è stata realizzata completamente in cemento armato a vista con maglia regolare dalle dimensione standard previste dalle norme vigenti di architettura funeraria. Ogni foro di tumulazione è stato inoltre chiuso posizionando una lastra di pietra piasentina di adeguate dimensioni e spessore, sorretta da borghi di ottone. La copertura, infine, è realizzata con una soletta monolitica dello spessore medio di 15 cm e con adeguata pendenza al fine di consentire un corretto smaltimento dell’acqua piovana. Le varie fasi lavorative che hanno portato alla realizzazione della nuova opera sono le seguenti: • esecuzione di scavo di sbancamento del terreno a predisposizione del piano di fondazione; • realizzazione delle fondazioni della nuova struttura funeraria su strato impermeabilizzate contro terra; • getti di calcestruzzo armato faccia a vista eseguiti con l’utilizzo di casserature realizzate con tavole di legno piallate; • getti di calcestruzzo armato eseguito con casseforme in polistirolo ad alta densità per la realizzazione dei singoli posti salma; • esecuzione della copertura con adeguata impermeabilizzazione mediante guaina bituminosa; • fornitura e posa di cassette in rame per il convogliamento delle acque meteoriche; • fornitura e posa di copertine e pluviali in rame; • fornitura e posa cavidotti a norma per la predisposizione di impianto elettrico lampade votive in ciascun posto salma. A completamento degli interventi si è inoltre provveduto alla sistemazione delle aree esterne del Cimitero, da destinare a parcheggio, mediante la stesura ghiaione stabilizzante con funzione anche di drenaggio delle acque piovane. Progettista e direttore dei lavori: p.i. Enoc Bertolutti - Unità Operativa Lavori Pubblici Finanziamento: mutuo stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti Impresa appaltatrice: ZAVAGNO P.I. GIOVANNI S.R.L. - Spilimbergo Importo complessivo dell’intervento: Euro 80.000,00 Consegna lavori: in data 04.08.2008 Ultimazione lavori 42 in data 24.12.2008 Lavori Pubblici L’Amministrazione Comunale è intervenuta presso il vecchio cimitero di Sanguarzo al fine di recuperare e ricostruire la muratura perimetrale in pietra faccia a vista, in parte crollata per vetustà. Nonostante il vecchio cimitero non sia più utilizzato per le tumulazioni si è ritenuto doveroso intervenire per mantenere dignità al luogo. L’intervento ha comportato una spesa di circa 25.000 euro, prevedendo la realizzazione di uno nuovo tratto di fondazione a sostegno della nuova muratura da realizzare e di collegamento alle fondazioni preesistenti. La nuova muratura, realizzata in pietra, utilizzando il più possibile il materiale di risulta ottenuto dalla demolizione dei monconi esistenti e da quanto si è potuto recuperare in loco, è stata fugato con malte simili a quelle preesistenti, evitando così rilevanti differenze cromatiche. Si è provveduto inoltre ad ancorare il tutto alla colonna d’angolo di pietra, utilizzando particolari barre di ferro e resine epossidiche. In sommità alla nuova muratura, si è provveduto a posizionare una copertina in calcestruzzo prefabbricato similare all’esistente. Recupero e ricostruzione della muratura perimetrale del vecchio cimitero di Sanguarzo A completamento dei lavori infine, si è realizzato un riporto di terra lungo la strada che fiancheggia il muro al fine di garantire lo scolo delle acque piovane, provenienti dai terreni circostanti, lungo il ciglio stradale opposto al cimitero, garantendo cosi il più possibile la salubrità delle fondazioni e della nuova muratura. 43 L’Ambito Distrettuale del Cividalese, 44 l’Associazione Krocus di Cividale e i gruppi giovanili del progetto “I luoghi dell’aggregazione giovanile” hanno organizzato due giornate in cui protagoniste sono state emozioni e sentimenti e il cui senso è simbolicamente racchiuso nel titolo “Stati d’animo, moto d’anime”. La finalità dell’iniziativa si inserisce nel percorso generale del progetto dell’aggregazione giovanile dell’Ambito, proponendosi di offrire stimoli e spunti di riflessione e confronto sul tema delle emozioni e dei sentimenti come aspetti e strumenti fondamentali dell’individuo, che se riconosciuti ed espressi, possono rappresentare fili che riannodano una rete relazionale spesso sbrindellata dai preconcetti, dall’incomunicabilità, dalla fatica e dal venir meno di speranza, fiducia e senso di responsabilità e appartenenza. Emozioni e sentimenti che, se condivisi, possono permettere invece l’ampliarsi di significati, collaborazioni e orizzonti (e chissà dove si può arrivare), da una parte consapevoli del rischio di “irrilevanza” in cui un progetto di aggregazione giovanile può incorrere, ma con la convinzione che il progetto assume un senso particolare quando riesce a promuovere occasioni di incontro diretto e scambio fra le persone. La riflessione fatta in questi mesi ha inteso, pertanto, recuperare quanto finora realizzato, come base solida su cui si è costruito il consenso, ovvero il senso di appartenenza, per allargare l’orizzonte del nostro pensiero, affrontando nuove sfide, avendo sempre in mente di garantire il senso delle azioni intraprese, per avviare processi di riflessione e consapevolezza rivolte ai giovani ed alla comunità, attraverso la verifica e l’approfondimento dei percorsi e dei risultati conseguiti e l’analisi dei problemi aperti, mettendoci a confronto con le domande del nostro tempo, per ipotizzare, sperimentandole, le linee di cambiamento. Dallo sguardo su quanto ci circonda , in cui vediamo emergere e diffondersi il senso di disagio, il senso di solitudine, in cui sentimenti/emozioni vengono Ambito Distrettuale Il progetto dell’aggregazione giovanile tra sentimento e partecipazione a cura di Serena Bon e Cinzia Virgili spettacolarizzati, ma sempre meno vissuti in prima persona, per una disabitudine ad abitare la nostra interiorità, prende forma il rischio della desensibilizzazione che caratterizza la mancanza di responsabilità e lascia strada al “tanto non mi riguarda”, all’indifferenza, alla rassegnazione, all’assenza di proposte, iniziative, risposte, idee…oppure può prendere forma un nuovo obiettivo in un’ottica che considera emozioni e sentimenti come mezzi utili alla vita di ognuno per offrire un’opportunità a persone e gruppi di ricercare in profondità, per ritrovare, e di sicuro ancora c’è, il desiderio comune del noi e la capacità di “sentire” l’oggi e rendercene responsabili, facendo leva su curiosità, creatività, passione, solidarietà e impegno, offrendo spazio all’autonomia delle persone, alla partecipazione come luogo in cui produrre cambiamento, alla costruzione di spazi relazionali in cui elaborare nuovi percorsi e stili di vita. Di solito si dice “i giovani sono il nostro futuro”; qualcuno ha detto che “il futuro dei giovani sono gli adulti”; i giovani dicono “permetteteci di immaginare e costruire il nostro futuro come vorremo che sia”. Chi fosse interessato a partecipare alle iniziative del progetto “I luoghi dell’aggregazione giovanile” può contattare: A.S. Serena Bon Ambito Distrettuale del Cividalese P.tta Chiarottini n. 5 33043 Cividale del Friuli Tel. 0432 710363 Fax 0432 710323 e-mail [email protected] Associazione Krocus Via Tombe Romane 54/2 33043 Cividale del Friuli Tel. 3392881874 e-mail [email protected] “Portare un messaggio di pace e di speranza che contamini in modo positivo le nuove generazioni” . Così possiamo sintetizzare l’obiettivo del talk corner intitolato La convivenza possibile: incontro e confronto con giovani cresciuti nel conflitto che si è tenuto martedì 12 maggio nel Teatro Comunale “Adelaide Ristori”. L’Assessorato alle Politiche Giovanili ha infatti organizzato un incontro, destinato agli studenti delle scuole superiori ma aperto anche alla cittadinanza, incentrato sull’esperienza dello Studentato Internazionale di Pace della Caritas Diocesana di Udine e del Servizio di Accoglienza del Ci.Vi.Form di Cividale del Friuli. Il Sindaco Vuga ed il consigliere comunale e regionale Roberto Novelli, entrambi reduci da una recente visita ufficiale in Afghanistan, hanno dato avvio al talk corner. Sono stati invitati a parlare alcuni degli abitanti della cosiddetta Casa della pace di Vicolo Sillio a Udine: otto studenti universi- Politiche Giovanili LA CONVIVENZA POSSIBILE Oltre la guerra, giovani insieme tari che provengono da zone di guerra, che professano religioni diverse e che vivono insieme in un appartamento messo a disposizione dalla parrocchia del Duomo tramite il progetto della Caritas. Arrivati in Friuli tramite segnalazioni da ONG locali o da contatti della Caritas stessa, due ragazze turche, due ragazzi palestinesi, un israeliano, due curdi ed un ragazzo turco convivono quotidianamente fra studio, molto dialogo, qualche film, niente televisione, Internet per tutti (il mezzo con cui possono essere in ogni momento tra i loro amici, dentro la tragedia delle loro terre). Sono abituati a parlare, ad ascoltarsi, ad accettarsi ed a convivere nella diversità di idee e vite, ma uniti sul concetto di pace. Accanto a loro, sul palco, un ragazzo afghano ha raccontato la sua storia (una vera Odissea) dalla fuga dal suo paesino governato dai talebani all’arrivo in Friuli, dopo molti anni, fino all’ottenimento di un lavoro tramite l’accoglienza e lo studio presso il Ci.VI.Form della Città di Cividale. Il confronto fra questi giovani e gli studenti cividalesi ha rappresentato un’esperienza di arricchimento e di crescita per i nostri giovani a dimostrazione di come l’amicizia e la convivenza siano possibili ed auspicabili. 45 Casa per Anziani La Casa per Anziani, nel desiderio di 46 rispondere alle diverse esigenze degli Ospiti e nella volontà di of frire un servizio sempre migliore, ha previsto la presenza di un nuovo animatore che andrà ad af fiancarsi all’animatrice Paola. Ecco allora che vogliamo dare il benvenuto a Roberto, augurandogli un buon lavoro, nella speranza che potrà trovarsi bene con gli Ospiti e con gli operatori tutti. Dall’ultimo appuntamento con la presente rubrica, molte cose belle sono accadute e tutte meriterebbero essere menzionate e ricordate. Vogliamo dare rilievo ai diversi incontri con i ragazzi delle scuole aderenti al “Progetto: Presente Futuro Continuità”: visite queste sempre gradite che permettono quel confronto generazionale importante per entrambi i soggetti. I ragazzi, accompagnati dalle loro insegnati, sono venuti a farci visita durante le feste di Natale e nel periodo di carnevale, allietando gli anziani con canti, storielle e poesie, portando i Presepi da loro realizzati, permettendo così di abbellire ulteriormente la struttura con le loro opere. Importante anche l’opera e l’impegno instancabile dei tanti volontari che donano il loro tempo agli Anziani: un grazie particolare va agli amici del Gruppo Alpini di Rualis, ai Bersaglieri di Cividale, alla Banda Titolare di Orzano, alla Croce Rossa Italiana di San Giovanni al Natisone, al Gruppo A.Vo.S. di Cividale ed al Gruppo V.A.D.O. del Distretto di Cividale. Sempre attivi e in movimento! Un evento atteso ed organizzato dalla Casa si è svolto nei giorni 22 e 23 di maggio: due giorni di festa in cui sono invitate le scuole aderenti al “Progetto Presente-Futuro Continuità”, i familiari, i volontari e la collettività sensibile e vicina alle necessità degli Anziani. Con questo appuntamento si è inteso altresì ringraziare tutti coloro che durante l’anno sono vicini agli Ospiti rendendo la loro permanenza nella Casa più confortevole. Con la buona stagione riprenderemo le gite “fuori porta”, visite ai luoghi di culto e di interesse culturale: il Santuario di Castelmonte è una meta sempre gradita ed attesa, come pure i musei civici locali. Il Col. Luca Covelli, Comandante dell’8° e Responsabile del PRT di Herat UN PONTE PER HERAT L’ 8° Reggimento Alpini in Afghanistan I l 21 dicembre 2008 ha avuto luogo la cerimonia di posa della prima pietra per la costruzione di una Casa d’Accoglienza atta ad ospitare i genitori e familiari dei bambini ustionati in cura presso l’Ospedale centrale di Herat. Grazie alla struttura, suggerita dal dott. Rashid, Capo Dipartimento della Sanità Pubblica della Provincia di Herat, e fortemente voluta dal Col. Luca Covelli, Comandante del PRT, chi visiterà l’ospedale dai villaggi più lontani per sostenere i propri congiunti ricoverati non dovrà più pernottare all’addiaccio o in riceveri di circostanza nei pressi del Centro. Il progetto rientrava tra le finalità dell’iniziativa “Un ponte per Herat: l’8° Reggimento Alpini in Afghanistan”, una raccolta di fondi realizzata attraverso numerose iniziative culturali e di spettacolo, organizzate dalla Sezione A.N.A. di Cividale del Friuli, in accordo con le amministrazioni comunali di Cividale, Paluzza, Tarvisio, Arzignano, Cittadella e Pellegrino Parmense ed il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Udine. Tra queste, lo spettacolo teatrale “Tre uomini di parola” di Majeron, Capuozzo e Corona. La cospicua somma raccolta ha consentito la realizzazione della casa di accoglienza, che è stata inaugurata il 18 marzo scorso. Gli altri progetti realizzati nel settore della sanità dall’ 8° Reggimento Alpini a Herat sono stati inoltre: la ristrutturazione di complessi sanitari già esistenti, la fornitura di attrezzature mediche e di apparati, la costruzione di un ospedale pediatrico, la fornitura di ambulanze, la costruzione di cliniche e ambulatori unita alla fornitura di medicinali. Il dott. Rashid, Capo Dipartimento della Sanità Pubblica della Provincia di Herat 47 da “Il Corrierino di Herat” - marzo 2009 a cura del Serg. Magg. Luciano Novello 48 49 La Città accoglie gli Alpini dell’8° al rientro dall’Afghanistan Nell’occasione il cambio ai vertici della Brigata alpina “Julia” U 50 na folla entusiasta e l’allegro sbandierare di tanti piccoli tricolori da parte dei numerosissimi alunni e studenti delle scuole cividalesi hanno accolto il rientro in Città dei reparti dell’ 8° Alpini dalla missione di pace in Afghanistan. L’evento, organizzato congiuntamente dalla Sezione A.N.A. di Cividale, dall’ 8° Alpini e dal Comune e arricchito da diverse manifestazioni e iniziative collaterali che per tre giornate hanno coinvolto l’intera Città, è culminato nella grande cerimonia militare svoltasi in piazza Duomo nella giornata del 16 aprile, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen.C.A. Fabrizio Castagnetti, del Comandante delle Truppe Alpine Gen. Alberto Primicerj, del Comandante delle Forze Terrestri Gen. Armando Novelli, delle massime cariche della Regione e della Provincia, i Presidenti Tondo e Fontanini, del Prefetto della Provincia di Udine dott. Ivo Salemme, di numerosi Sindaci del mandamento e dei Comuni dei quali l’ 8° è cittadino onorario, dei tanti familiari e amici dei giovani alpini festeggiati. Presenti anche i Gonfaloni di Regione e Provincia e dei Comuni rappresentati. A sottolineare la solennità della cerimonia gli inni della Fanfara della Brigata Alpina “Julia”, che hanno invaso le vie del centro seguiti in sfilata dai reparti in armi. Parte delle cerimonia è stata dedicata al cambio di comando ai vertici della Brigata Alpina “Julia”: il Generale Paolo Serra, rientrato dall’Afghanistan dove aveva svolto le funzioni di comandante del Regional Command West , ha ceduto il comando al Generale Gianfranco Rossi. Rinnovo al vertice anche per l’8° Passaggio di consegne tra il Col. Covelli e il Col. Piovera A poche settimane dal rientro dall’impegnativa missione afghana, il Col. Luca Covelli ha lasciato il comando dell’ 8° Reggimento Alpini, che reggeva dall’agosto 2007, destinato ad un nuovo importante incarico professionale. Il colonnello Covelli, originario di Sondrio, aveva comandato il Battaglione Alpini Susa della Brigata Taurinense, con il quale ha partecipato all’operazione Nato-Isaf in Afghanistan, ed era stato addetto aggiunto per l’Esercito all’ambasciata d’Italia al Cairo. Fino all’assunzione del comando dell’8° alpini era stato Capo Centro Operativo e poi Capo Ufficio Piani del Comando Unifil in Libano. Sotto il comando del Col. Covelli l’8° Reggimento Alpini ha svolto positivamente la missione in Afghanistan, si è contraddistinta oltre che per i positivi risultati in ambito militare anche per aver gestito la regia di una importante iniziativa umanitaria collegata alla missione e denominata “Un ponte per Herat”, della quale il Col. Covelli è stato sostenitore convinto in prima persona. Come tradizione, si è svolta presso la sede municipale la visita di commiato del Col. Covelli al quale è stato donato il sigillo trecentesco della Città. A seguito della cerimonia militare svoltasi il 12 giugno scorso nella Caserma “Francescatto”, il comando del Reggimento è stato assunto dal Col. Andrea Piovera. Quarantacinquenne, torinese di nascita, laureato in Scienze Strategiche, ha svolto le sue prime funzioni di comando, di plotone prima e poi di Compagnia, presso il Battaglione Alpini “Cividale” di stanza a Chiusaforte e successivamente di Ufficiale addetto all’Ufficio OAI del Reggimento. La sua carriera prosegue poi presso il Comando Truppe Alpine di Bolzano e, nell’agosto 2002, assume il comando del Battaglione Alpini “Tolmezzo” di Venzone. Numerose le missioni all’estero dal Mozambico, alla Bosnia, al Kosovo e, infine, ad Herat. Capo di Stato Maggiore della Brigata Alpina “Julia” dall’ottobre 2003, comanda oggi l’ 8° Reggimento Alpini di Cividale. Il Col. Piovera è stato accolto in Municipio per il saluto di benvenuto da parte del Sindaco. 51 Pari Opportunità a cura di Emanuela Gorgone S abato 7 marzo, al teatro Ristori di Cividale del Friuli, si è tenuto uno spettacolo dal titolo “L’attesa: tra pregiudizio e realtà ”. L’evento è stato voluto dalla Commissione per le pari Opportunità, che ha ragionato al suo interno sul grave problema della violenza sulle donne e del loro sfruttamento e ha voluto offrire alla città un momento di riflessione in merito. È stata una serata emozionante, densa di contenuti e generosa di spunti e di stimoli. Uno spettacolo teatrale, curato e diretto da Sandro Carpini, alcune canzoni presentate da un gruppo di ragazzi non vedenti, un dialogo finale con persone di grande spessore, che ci hanno aiutato a capire un mondo oscuro e complesso, dove le donne non esistono come individui, ma solo come oggetti di sfruttamento, e come tali rappresentano unicamente un valore puramente economico. E così le scene rappresentate dagli attori – tutti non professionisti, ma proprio per questo ancora più bravi – si sono intersecate con le canzoni intonate con voci melodiose dai ragazzi non vedenti e alla fine, alla presenza della dott.ssa Antonina Tuscano Monorchio (dirigente dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna U.E.P.E.), della dott.ssa Iannucci (direttrice del 52 Carcere di Gorizia), della signora Maria Pia Cedolini (operatrice della Caritas Diocesana di Udine), e della signora Carla Corso (responsabile di strutture a difesa delle donne), si è parlato di donne, di sofferenza, di attesa e di prospettive, di soluzioni per uscire da condizioni che paiono senza speranza. Un passo verso la consapevolezza, sapendo che la strada per far cessare le violenze è impervia e lunga, ma non per questo infinita. QUI PRO LOCO L a Pro Loco di Cividale del Friuli, nata nel 1992 e fortemente voluta da un gruppo di cittadini volenterosi e disponibili a dedicare una parte del loro tempo libero ad attività che valorizzassero la città e i suoi aspetti tipici, ha sviluppato negli anni una forte caratterizzazione degli eventi scelti per identificare il sodalizio. Poche manifestazioni, ma continuative negli anni e in costante miglioramento e crescita. Nasce così, in collaborazione con altre associazioni e con il Comune, l’attività di promozione turistica nei periodi natalizio e carnevalesco con figuranti e spettacoli vivaci e coinvolgenti sia per i bambini che per gli adulti; sempre attiva, nella figura della sua prima presidente Emanuela Gorgone, l’attività sociale nel mondo della solidarietà con banchetti umanitari per le varie associazioni di volontariato, nazionali e locali; il sostegno costante e la disponibilità data ad altre associazioni nell’organizzazione di eventi e… fiore all’occhiello: il mercatino di cose usate il “Baule del Diavolo”, che si svolge ogni quarta domenica del mese e che coinvolge tanti volenterosi soci disposti ad alzarsi all’alba per accogliere gli espositori, aumentati nel corso degli anni fino a raggiungere l’attuale cifra record di più di 200! Il Consiglio Direttivo è oggi composto dalla presidente Elisabetta Basso, dai vice presidenti Mario Voltolini ed Emilio Zanon, dalla segretaria Elisa Morandini, da Manuela Castagnara Codeluppi, Sandro Gobbo, Emanuela Gorgone, Maria Rosa Lesa, Bruno Mingolo, Valentina Tonso, Gabriella Totolo, Marco Zanuttig, e Ileana Pacilio, Presidente Onorario, in virtù della fattiva e continuativa presenza da oltre un decennio. Il programma del 2009 vede tra le altre iniziative, la seconda stagione concertistica dedicata a gruppi musicali giovanili nelle vilImmagini da “Il Baule del Diavolo” le, nelle piazze e nelle corti cividalesi, per tutte le domeniche di giugno. Questa rassegna dal titolo suggestivo “giardini e corti in musica”, si svolge grazie ad un felice sistema di collaborazioni: con il Comune che concede gli spazi per realizzare le manifestazioni e che ne condivide il progetto, con i privati che aprono le loro ville e corti regalandoci uno scenario inedito e suggestivo, con i gruppi musicali che propongono una ottima musica rispettando i luoghi ove essa si diffonde. Con questa iniziativa la Pro Loco intende valorizzare la musica e dedicare uno spazio ai giovani e alla loro creatività, stimolandoli a continuare e a proporre nuove soluzioni musicali che diano emozioni altrimenti rimaste chiuse in un cassetto. Tra il mese di novembre e dicembre, l’associazione creerà la seconda edizione di “Tradizioni e sapori della terra”. La manifestazione, realizzata con la collaborazione del comune di Cividale del Friuli, intende valorizzare i prodotti tipici locali, prodotti che nei decenni passati costituivano la base del mercato locale. Verranno allestiti stands di prodotti tipici locali (vini, grappe, gubana, formaggi..) in Piazza Paolo Diacono, nel centro di Cividale del Friuli, dove si procederà alla degustazione degli stessi. L’Associazione si augura di poter ampliare le proprie attività, anche e soprattutto grazie alle altre associazioni volontaristiche presenti sul territorio comunale, poiché è sempre più necessario unire le forze di tutti con la finalità di promuovere la città. 53 Ambiente RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE Iniziativa “SALVACARTA” e promemoria dei Servizi Attivi N 54 ell’ambito delle attività volte ad incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti, è stata avviata la nuova iniziativa denominata “salvacarta”. Il C.S.R. Bassa Friulana S.p.A., società che si occupa della gestione dei rifiuti, ha posizionato, a fianco ad ogni cassonetto stradale, un contenitore di colore grigio destinato alla raccolta della carta. In tale contenitore, vuotato a cadenza settimanale, possono essere conferiti giornali, riviste, libri, quaderni, fotocopie, volantini, piccoli imballaggi di cartone per uso domestico (ad esempio pacchi di pasta o sale, correttamente piegati), cartoni per bevande (tetrapak: succhi di frutta, latte, eccetera). Tale iniziativa integra i servizi già attivi sul territorio comunale e costituisce il primo inizio di sostituzione dei cassonetti stradali per i rifiuti indifferenziati a favore di nuovi cassonetti per la raccolta differenziata, che avverrà nei prossimi mesi. Di seguito, si rammentano le modalità della raccolta differenziata della carta presenti. Nel Centro Storico viene effettuata, per utenze civili e commerciali, la raccolta a mano di carta e cartone che, piegati, impacchettati e privi di imballi in plastica, vanno depositati sul margine delle strade principali dalle ore 6.00 alle ore 9.00 nelle giornate di lunedì, mercoledì, venerdì e sabato. Nelle zone esterne al Centro è attivo il servizio di raccolta porta a porta, CHE VA UTILIZZATO IN MANIERA PRIORITARIA, nella giornata del venerdì: carta e cartone, piegati, impacchettati e privi di imballi in plastica, vanno depositati sul ciglio delle strade indicate nell’elenco di seguito riportato dalle ore 6.00 alle ore 9.00. (segue elenco dettagliato delle vie). Inoltre la carta può essere smaltita presso il centro di raccolta dei rifiuti di via Leonardo da Vinci n. 41 (area Macello Comunale) e, solo nei casi di assoluta impossibilità di usufruire dei servizi sopra citati, può essere conferita negli appositi contenitori con il coperchio bianco ubicati sul territorio. ELENCO DELLE VIE SERVITE DALLA RACCOLTA PORTA A PORTA DELLA CARTA E DEL CARTONE Piazza GIOTTO Piazza SAN GIORGIO Piazza SAN NICOLO’ Piazza XX SETTEMBRE Piazzale AL CRISTO Piazzale DELL’OSPEDALE Piazzetta DELLA PESA Piazzetta FRANCESCO CHIAROTTINI Piazzetta PIETRO ZORUTTI Piazzetta SAN BIAGIO Piazzetta SANTO STEFANO Strada COLLI MEGALUZZI Strada del VAT Strada del TIRO A SEGNO Strada di CIALLA (Primo tratto fino al civico n. 11) Strada di GUSPERGO Strada di MADRIOLO Strada di PLANEZ Strada di PREPOTTO Strada di SANT’ANNA Strada di SPESSA Strada VALERIA Via 1° MAGGIO Via ADIGE Via ALBOINO Via ALCIDE DE GASPERI Via ALESSANDRO VOLTA Via ANSELMO CALDERINI Via ANTON GIULIO CAVARZERANI Via ANTONIO FORABOSCHI Via ANTONIO MATTIONI Via ARTURO MALIGNANI Via ARTURO ZARDINI Via ASTOLFO Via BERENGARIO (Prima parte fino incrocio via Montuzza) Via BORGO BROSSANA Via BORGO CAUSERO Via BORGO DI PONTE Via BORGO PICON Via BORGO SAN DOMENICO Via BORGO VIOLA Via BOTTEGO Via CARLO MUTINELLI Via CARRARIA Via CASTELMONTE Via CAVALIERI DI VITTORIO VENETO Via CENTA Via CORFU’ Via CORMONS Via CORTA Via DARNAZZACCO Via degli ABETI dei MIANI Via dei MURADORS Via del CASTELLO Via del COMMERCIO Via del CROGNOLET Via del LOF Via dell’ARTIGIANATO Via dell’INDUSTRIA Via della CHIESA Via della CROCE Via delle ACQUE Via delle MURA Via DIVISIONE JULIA Via DON BOSCO Via DONATORI DI SANGUE Via DORIA Via DRUGA Via ENZO D’ORLANDI Via ERMES DA COLLOREDO Via EUROPA Via FIORE DEI LIBERI Via FIRMANO Via FORNALIS Via FRANCESCO MUSONI Via GABRIELE PACIANI Via GAGLIANO Via GALILEO GALILEI Via GIACOMO LEOPARDI Via GIOVANNI PASCOLI Via GISULFO Via Giuseppe MARIONI Via GIUSEPPE PARINI Via GORIZIA Via GRUPIGNANO Via IPPOLITO NIEVO Via ISTITUTO TECNICO AGRARIO Via IV NOVEMBRE Via JACOPO PIRONA Via LEONARDO DA VINCI Via LUIGI GALVANI Via LUINIS Via MANZANO Via MICHELANGELO BUONARROTI Via MICHELE LEICHT Via MOIMACCO Via MONTE MATAJUR Via MONTE NERO Via MONTUZZA Via PERIBOLA Via PIAVE Via PIETRO ZORUTTI Via PREMARIACCO Via PURGESSIMO Via RATCHIS Via RONCUZ Via RUALIS Via RUBIGNACCO Via SAN FLOREANO (P rimo tratto fino al civico n. 42) Via SAN GIACOMO Via SAN GIORGIO Via SAN LAZZARO Via SAN MORO Via SANGUARZO Via SANTA CHIARA Via SANT’APOLLONIA Via TOMBE ROMANE Via TRENTO Via UDINE Via UGO FOSCOLO VALLI DEL NATISONE Via VITTORIO PODRECCA Via ZUCCOLA Viale del LAVORO Viale DUCA DEGLI ABRUZZI FORAMITTI Viale GEMONA Viale LIBERTA’ Viale TRIESTE Casali ZANON Strada del TIRO a SEGNO Strada di ZUGLIANO Via CARLO GUIDO MOR Via GIOACCHINO ROSSINI Via NOIAN Via PREPOSITURA SANTO STEFANO Via SCIPIONE DA MANZANO Via del PARADISO Via VALANZA Via VECCHIA DI PALMA Avvio del progetto “Paesaggio 21” M artedì 28 aprile, presso Villa di Toppo Florio, a Buttrio, è stato presentato il progetto “Paesaggio 21”, nato per volontà dei Comuni di Cividale del Friuli, Buttrio, Corno di Rosazzo, Manzano, Moimacco, P avia di Udine, Pradamano, Premariacco, Remanzacco e San Giovanni al Natisone e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Alla presenza di cittadini, Associazioni, Enti, Organizzazioni e Istituti Operanti sul territorio invitati da ciascun Comune, dopo la presentazione del Sindaco del Comune capofila, Buttrio, e dell’intervento del Sindaco di Cividale, sono stati illustrati gli obiettivi principali del progetto. “Paesaggio 21” nasce con l’intento di promuovere un processo partecipato che sappia dare ascolto alle richieste di tutti i soggetti del territorio, per giungere alla definizione di linee strategiche condivise e coerenti con gli obiettivi di sostenibilità, allo scopo di supportare la pianificazione territoriale dei Comuni coinvolti. Sulla base delle esperienze di Agenda 21 Locale si intende infatti introdurre strumenti e spazi per far partecipare i diversi portatori d’interesse alle decisioni che riguardano lo sviluppo sostenibile del territorio. In particolare, i dieci Comuni coinvolti aspirano ad avviare un’attività di analisi e valorizzazione del paesaggio, allo scopo di definire gli elementi imprescindibili per una pianificazione territoriale funzionale alla salvaguardia delle zone di alto valore storico, artistico ed ambientale dell’area sulla quale sorgono. Già al termine della presentazione i partecipanti sono stati coinvolti nell’individuazione, in prima battuta, dei principali tratti - distintivi di ciascuna identità territoriale - capaci di determinare il valore ambientale, economico e sociale della realtà locale, che andrebbero salvaguardati: a tal fine è stata avviata la riflessione finalizzata ad individuare le tematiche più confacenti. A partire da settembre 2009 saranno organizzati i prossimi incontri operativi aperti a tutti gli “attori” del territorio. Info: http://www.cividale.net/amministrazione/agenda-21/ 55 Protezione Civile La Protezione Civile in soccorso delle popolazioni dell’Abruzzo L 56 unedì 6 aprile, alle ore 03.32, la provincia di L’Aquila veniva colpita da un forte evento sismico, pari a 5.8 gradi della scala Richter (9° scala Mercalli), che causava quasi 300 morti, 1.500 feriti e 65.000 senza tetto. Immediatamente la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia attivava la colonna mobile regionale per la pronta partenza in soccorso delle popolazioni colpite. Nelle prime ore della stessa mattinata partiva da Cividale il primo nucleo composto dal capo squadra Lucio Zanon, da Angelo Diplotti e Alessandro Tomat; alle 11.00 partiva il secondo nucleo composto dal capo squadra Gianfranco Mauri, da Mattia Cantarutti, Marco Germanà, Francesco La Rocca e Stefano Puzzo. I volontari cividalesi hanno fatto parte delle prime colonne mobili regionali che, partite a poche ore dal sisma, raggiungevano la zona di operazioni assegnata, L’Aquila centro, nella giornata del 7 aprile, con 16 funzionari/tecnici regionali, 397 operatori volontari, 105 automezzi, 3 cucine mobili, 13 unità cinofile e 2 elicotteri. Nella mattinata del 7 aprile, nel mentre le unità cinofile partecipavano alla ricerca dei dispersi, veniva montato il campo base della PC FVG in località Acquasanta, dove circa 60 tende erano in grado di fornire alloggio, vitto e servizi a tutto il personale della PC FVG, mentre ulteriori 15 tende venivano immediatamente assegnate agli sfollati. Dal pomeriggio di martedì 7 i volontari cividalesi hanno operato esclusivamente a favore delle popolazioni sfollate abruzzesi, in particolare provvedendo al trasporto ed alla installazione di tende, nonchè all’allestimento e completamento delle tendopoli, anche con impianti elettrici e di riscaldamento. Le attività hanno riguardato in particolare la tendopoli di Collemaggio, nonché l’installazione decentrata di tende presso edifici e nuclei abitati isolati, partecipando, complessivamente, all’installazione di circa 180 tende per soccorso pubblico, dei modelli PI88 e Ferrino. I volontari cividalesi hanno anche partecipato alle pietose attività di trasporto dei feretri nel Cimitero di L’Aquila ed al presidio notturno del DICOMAC (Direzione Comando e Controllo) delle operazioni di soccorso, presso la Scuola della Guardia di Finanza di Coppito. Il rientro è avvenuto nel pomeriggio di sabato 11 aprile a seguito del cambio di personale avvenuto in nottata, quando altri 250 volontari della PC FVG hanno raggiunto L’Aquila. Le missioni settimanali di soccorso sono proseguite successivamente e vedranno i volontari cividalesi impegnati fino a settembre 57 Protezione Civile ATTIVITÀ 2008 7.810 ore d’impegno Missioni in Abruzzo, Sicilia e Slovenia S 58 ettemilaottocentodieci ore di attività, in 487 attivazioni, per un totale di 2.120 ore/uomo di impegno, con una media di 38 presenze/uomo per ogni volontario ed una percorrenza complessiva di 13.386 km da parte dei 4 automezzi in dotazione. Nel dettaglio, l’attività ha visto la svolgimento di 1.436 ore per missioni Anti Incendio Boschivo e di Protezione Civile, 1.260 ore per servizi di sicurezza in occasione di pubblici spettacoli ed eventi pubblici, 2.535 ore per formazione, addestramento ed esercitazioni, 1.881 ore per attività gestionali, organizzative e manutentive, nonchè 698 ore per attività di rappresentanza. Questo il ragguardevole impegno del Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile di Cividale del Friuli, quale consuntivo dell’attività svolta nell’anno 2008. Nel corso del 2008 il Gruppo è stato impegnato in importanti attività regionali ed extra-regionali. Di rilievo l’intervento a Grado a seguito del fortunale abbattutosi sul litorale ed a Tarvisio per attività di sgombero neve a seguito delle eccezionali nevicate. A Cividale, da ricordare interventi per caduta alberi, a supporto dei Vigili del Fuoco il 9 novembre, interventi per allagamenti, attività didattico/illustrative a favore del Centro Vacanze e di Bibliogiardino, servizi di sicurezza svolti a favore della stagione teatrale, del Mittelfest, del Palio di San Donato, servizi svolti in occasione di importanti manifestazioni sportive, la partecipazione alla 12ª giornata nazionale del Banco Alimentare ed il supporto al Presepe nel Natisone. A tutto ciò bisogna aggiungere le 13 attività formative teorico-pratiche per la qualificazione professionale del personale volontario, oltre al conseguimento della Patente C da parte di diversi volontari. Per quanto riguarda l’attività fuori regione va ricordata l’importante esercitazione congiunta extraregionale con il Gruppo Comunale di Pordenone, che ha visto la trasferta di 10 volontari con due automezzi ad Anversa degli Abruzzi (L’Aquila), con lo spirito di far conoscere concretamente il modello organizzativo e tecnico della protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Ad essa si aggiunge la trasferta estiva che ha nuovamente impegnato il Gruppo in attività Anti Incendio Boschivo in Sicilia, nella missione organizzata dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile a Sant’Agata di Militello (Messina) e che ha visto la partecipazione di 4 volontari, ciascuno per un turno di 12 giorni di attività quale parte consistente del nucleo d’intervento inviato appositamente dalla Protezione Civile della Regione. Numerose le altre esercitazioni, a cominciare da quella transfrontaliera Slovenia/Austria/Italia di Plezzo/ Bovec in Slovenia, seguita dalla Trinco 2008 a San Leonardo, Artegna e dalle attività congiunte con il Corpo Forestale Regionale e con i Gruppi di Pordenone e Manzano. Il consuntivo annuale non può non ricordare il contributo in ambito regionale dato da alcuni volontari del Gruppo allo stage di protezione ci- vile per i ragazzi delle scuole superiori a Lignano Sabbiadoro e al Gioca Città di Udine, all’organizzazione della celebrazione del Santo Patrono della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia San Floriano a Castelmonte, nonché al 20° Trofeo di tiro a segno tra i volontari antincendi boschivi della Regione. Il Gruppo, nato nel 1980 nell’allora veste di Squadra Antincendi Boschivi, è dunque in costante crescita nel livello di preparazione, di specializzazione, nelle dotazioni e nel numero dei componenti. Il Gruppo, infatti, ha salutato l’in- gresso di ben 10 nuovi volontari: Bottega Sonia, Cantarutti Mattia, Germanà Marco, Piceno Denis, Pizzo Cristian, Santi Luca, Scampa Marco, Rapani Antonio, Romano Giuseppe, Urban Daniele. Recentemente, inoltre, il Sindaco ha provveduto alla nomina dei nuovi Capi Squadra che sono ora, per la Protezione Civile Gianfranco Mauri e per l’Anti Incendio Boschivo Lucio Zanon. Tutti i 64 volontari attualmente in forza al Gruppo prestano la loro opera a titolo completamente gratuito. 59