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Sabato 8 novembre, Sala Puerari, Cremona incontro con il prof. Massimo Campanini
 ore 10-12,30 prima sessione con taglio didattico
 ore 14,30- 16,30 discussione più approfondita sui nodi problematici Islam e democrazia
Prima sessione
Vengono affrontate alcune questioni preliminari : esiste una filosofia araba autonoma o il pensiero
filosofico e politico storicamente è sempre stato condizionato dall'Islam ? Massimo Campanini .ha
scritto un libro su Averroè.
Nel suo libro “ Storia del Medio Oriente 1798 – 2005” è l'impatto con la civiltà europea e con il
colonialismo europeo in Medio Oriente che innesca la crisi e il risveglio dell'Islam. Dai tentativi di
riforme interne all'Impero Ottomano, alle esperienze riformatrici in Egitto e in Tunisia per tutto il
IXX secolo assistiamo al confronto-scontro con la modernità. Il XX secolo si apre con l'accordo tra
Francia e Gran Bretagna per la spartizione coloniale del mondo arabo ( 1904).
I processi di decolonizzazione e la costruzione di Stati nazionali si intrecciano con movimenti
politici di nuovo tipo che vanno meglio conosciuti nella loro originalità : dal movimento dei
Giovani Turchi di Ataturk, alla rivoluzione algerina, al nazionalismo arabo, al nasserismo, al
panarabismo fino al panislamismo.
La geopolitica dell'area non può ovviamente dimenticare il peso rilevante di tre fattori : la nascita
dello Stato di Israele e la irrisolta questione palestinese; le alleanze e gli interessi internazionali
prima e dopo il bipolarismo Usa-Urss; la divisione tra sunniti e sciiti che oggi diventa lotta delle
egemonie a partire dal 1979, data della rivoluzione iraniana che segna un secondo spartiacque nella
storia del Medio Oriente con la crescente competizione tra l' Arabia Saudita sunnita e l' Iran sciita.
Seconda sessione
Nel '900 si pongono le basi teoriche del fondamentalismo politico con la rielaborazione di un
pensiero islamico del potere che non si limita a riproporre le teorie classiche del Califfato ma che si
spinge a progettare una teo-democrazia e una filosofia sociale in opposizione all'egemonia
economica, politica, culturale e spirituale dell'Occidente: così pensatori e fondatori di movimenti
tesi alla reislamizzazione delle loro società come al-Banna, fondatore dei Fratelli musulmani,
Mawdudi, Qutb.
Meno noti ma importantissimi i pensatori che hanno invece tentato una conciliazione tra Islam e
modernità: Iqbal, Lahbabi, Mahmud, Soroush, Taha, al-Na'im, Moussalli, Hanafi, Abu Zayd, Talbi,
al-Jabri, Rahman.
Nel libro “ Il pensiero islamico contemporaneo” ( 2005, Il Mulino) Massimo Campanini passa in
rassegna il pensiero di tutti questi autori che fanno i conti seriamente con la dimensione della laicità
e con i processi di secolarizzazione. Così come uno spazio importante, oggi, nel mondo islamico
sta acquisendo il pensiero femminile e femminista ( Fatima Mernissi).
Nel recentissimo libro “ Oltre la democrazia” ( 2014, Mimesis Edizioni) Massimo Campanini non
solo fa una distinzione tra risveglio religioso-culturale, fondamentalismo islamico e radicalismo
estremista ma sostiene che all'interno delle società a tradizione islamica sia possibile generare un
percorso originale che addirittura rinnovi e alimenti una vita democratica piena e ispirata a valori
di libertà, solidarietà, uguaglianza, partecipazione popolare alle decisioni.
Il secolarismo non sarebbe la soluzione dei problemi per il mondo che si ispira all'Islam. Per
Campanini una democrazia che si ispiri all'Islam è possibile se ci sarà una revisione razionale,
moderna e originale non tanto del concetto di shari'a quanto piuttosto del concetto di fiqh (diritto).
La sfida del futuro è la possibilità di un Islam teocentrico ( non teocratico), laico e democratico.

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