Seahawk by Aerosoft - Benvenuti in SAR Virtual

Transcript

Seahawk by Aerosoft - Benvenuti in SAR Virtual
Sikorsky SH60 Seahawk
(FS2004)
Cenni storici
Quando la US Navy lanciò un bando di gara per un elicottero in grado di essere
trasportato su navi più piccole di una portaerei tradizionale definito LAMPS III (light
airborne multi-purpose system), la Boeing e la Sikorsky presentarono le loro proposte.
Nel 1977 la Sikorsky si aggiudicò la gara con il suo YUH-60 che prevalse sullo YUH-61 della
Boeing; il primo volo dello YUH-60 avvenne il 17 Ottobre 1974.
Dopo una serie di evoluzioni si arrivò nel 1984 al modello SH-60B; era molto più costoso e
complesso del precedente UH60-A in quanto montava sistemi di avionica più avanzati e
moderni ma soprattutto nuovi sistemi di armamento.
Era equipaggiato in particolare per la guerra antisom, per la sorveglianza anti nave e
l’ottimizzazione delle operazioni navali in genere. Dall’SH60-B furono realizzate versioni
sempre più aggiornate e per scopi diversi, tra cui vale la pena ricordare l’HH60-H per
operazioni speciali, l’SH-60F per il trasporto su portaerei nella configurazione antisom, il
recente CH60-S (avionica con GPS e strumenti digitali) e l’HH60-J per il soccorso. La
complessa e avanzata strumentazione elettronica consente alla nave appoggio di
effettuare attraverso questo elicottero ogni forma di localizzazione e/o guerra elettronica.
Per il futuro, la US Navy ha previsto un ulteriore sviluppo, l’SH60-R allo scopo di
ammodernare e standardizzare le varie versioni, consentendo così una notevole riduzione
dei costi di realizzazione e di gestione (un approfondimento di queste informazioni puo’
essere condotto sul sito www.aerospaceweb.org).
Nel riquadro potrete trovare i dati operativi salienti di questo elicottero.
Acquisto ed installazione
Questo modello di elicottero, disponibile anche in precedenza per FS2002 e in altre
versioni freeware, è stato di recente realizzato per FS2004 come payware dalla Aerosoft
(http://aerosoft-shop.com/), dal cui sito può essere scaricato al costo di 34,95 dollari.
Dopo l’acquisto, effettuabile con carta di credito, si riceve sia un codice di registrazione
che l’accesso alla pagine del Download.
Possono essere scaricati 4 file formato .ZIP di cui uno è il setup dell’elicottero e gli altri 3
riguardano scenari e voli non obbligatorialmente installabili; questi posizionano alcune
portaerei, rispettivamente vicino a New York, Miami e Hamburgo che potranno essere
utilizzate per varie manovre di decollo e appontaggio, ovvero per avvicinamento
strumentale.
Occorre eseguire prima il setup dell’elicottero e, dopo aver controllato che l’installazione
sia stata completata correttamente, seguendo le indicazioni dei file reame.txt presenti
negli altri 3 file .zip, si possono installare le portaerei.
Durante il setup dell’elicottero vengono richiesti la user, la password e il codice di
registrazione ricevuti dopo l’acquisto; questo comporta che l’installazione debba avvenire
necessariamente con il PC collegato ad Internet perché on line vengono effettuati i
controlli sui dati di acquisto, altrimenti l’installazione non può proseguire.
© 2005 by Emilio Schiavetti
1
Dopo l’installazione troveremo l’elicottero sotto la voce Sikorsky, dove sono disponibili per
diverse versioni due modelli: l’SH-60B (livree US Navy e Spagnola) e l’S-70B (livree
Giapponese e Australiana).
Documentazione
Il setup crea una ricorrenza nel menu Aerosoft dove troveremo il link al manuale; consta
di circa 50 pagine ed in esso sono contenute tutte le informazioni di carattere generale e
la guida particolareggiata all’uso dell’elicottero.
Il manuale è piuttosto completo e abbastanza chiaro, purtroppo solo in lingua inglese.
In aggiunta alle spiegazioni particolareggiate sull’uso dei vari strumenti, il manuale
contiene anche la trattazione, molto interessante, di alcuni altri argomenti tra cui: le
modalità base della strumentazione e delle modalità di volo di un elicottero, le normali
procedure, le procedure di emergenza, a cui si aggiungono 5 Appendici dove troviamo la
Checklist, le modalità di decollo e appontaggio su una portaerei, la dislocazione geografica
delle portaerei fornite in aggiunta con il pacchetto, alcuni consigli sui settagli di FS2004 ed
infine una serie di FAQ.
Modello e Textures
Passiamo ad analizzare la grafica esterna di questo Add On.
E’ sicuramente di ottima fattura, tutte le parti dell’elicottero sono riprodotte con una
dovizia di particolari riscontrabile solo in Add On di un certo livello qualitativo.
Avvicinandosi all’aereo si possono notare tutti i particolari, perfino le varie diciture scritte
sulla carlinga, ed i particolari dell’interno, visibili con la porta aperta.
Non v’è dubbio che la realizzazione dei particolari di questo elicottero è stata curatissima.
Un esempio può essere ben rappresentato dalla vitalità del pilota presente in cabina;
infatti, avvicinando la vista sul pilota, si potrà notare che la sua testa si muove, cosa che lo
fa sembrare più vero (sino ad ora, avevo trovato negli elicotteri solo l’eventuale
simulazione del movimento del braccio del pilota sul ciclico in corrispondenza del
movimento del Joystick, che è ovviamente presente anche in questo).
Un altro aspetto degno di nota sul realismo di simulazione di questo aereo è l’inerzia con
cui vengono fermati definitivamente i rotori, dopo lo spegnimento dei motori, che richiede
molto tempo, proprio come accade nella realtà.
C’è comunque la possibilità a motori spenti di fermare anticipatamente il rotore, con un
piccolo trucco. Dopo circa 10 secondi lo spegnimento dei motori, ottenuto con il blocco
carburante, si esegue la manovra come per il decollo (tutto avanti il collettivo/manetta).
Questo fa aumentare la presa delle pale del rotore che subiscono un effetto freno dell’aria.
Dopo circa 30 secondi i rotori si fermano.
Visto il livello di cura dei particolari, ci ha un po’ sorpreso l’assenza della simulazione
dell’uso del sonar antisom calabile in acqua con il cavo.
Sarebbe stata una simulazione apprezzabile vista la possibilità che ha l’elicottero di
rimanere in volo sospeso sull’acqua con l’uso dell’ACFS.
Pannello - Virtual Cockpit
© 2005 by Emilio Schiavetti
2
Entriamo in cabina e compiamo prima una disamina del pannello principale in versione 2D.
Il pannello riproduce la parte di destra, così come avviene in generale per gli elicotteri di
significativa dimensione. E’ molto semplice e propone due principali display che si
accendono con una manopola switch presente in alto a sinistra su due visori.
Il gruppo costituisce il PFDG (Primary Flight Display General) che fornisce tutte le
indicazioni necessarie al volo.
A dire il vero con un monitor che non sia 17 pollici e con una risoluzione almeno di
1024x768x32 (meglio se superiore) la strumentazione non è facilmente leggibile nei
particolari, soprattutto il display di destra, ed e’ necessario zoommarli cliccando su di essi;
l’ideale è utilizzare la vista zoom spostandola su un secondo schermo, dopo aver effettuato
lo sblocco della finestra.
La strumentazione è nella versione digitale, abbastanza simile sia come layout che come
utilizzo a quella presente nei pannelli di vari jet con avionica digitale (Motori, ADI e HSI,
ecc.); sull’angolo in basso a destra si trova una mascherina sulla quale è possibile
richiamare i vari pannelli oltre che con la solita tecnica del tasto SHIFT+numero (anche il
GPS di FS è richiamabile con questa modalita’).
Nettamente più chiara è la riproduzione degli altri pannelli; oltre a quello principale sono
disponibili quello superiore (per questo avremmo preferito una maggior simulazione, molti
switch non sono attivabili) e la consolle centrale tra i due piloti, richiamabile sia in versione
ridotta, con solo l’AFCS (in sostanza un sistema di trim automatico utilizzabile come
autopilota, dove rispetto alla realtà sono stati aggiunte le funzione di Auto Heading e Auto
Nav), che in versione estesa dove, oltre all’AFCS, compaiono l’unità Radio per la gestione
delle comunicazioni e della radionavigazione e 2 Unità di Controllo, entrambi funzionanti,
attraverso le quali si può controllare tutta una serie di parametri dell’elicottero.
Sotto la radio è presente la cosiddetta unità Blade Fold che serve a far ripiegare la coda
dell’elicottero su se stessa e le pale del rotore principale quando questo deve essere
stivato o parcheggiato sulle portaerei in modo da occupare meno spazio; tale operazione
può essere predisposta anche con un tasto a scelta, curando di attivare sulle impostazioni
un tasto per “piega/distendi ali” (ad esempio il tasto “Caps Lock” sopra il tasto Shift).
Spostiamoci ora in cabina virtuale. Arretrando un po’ la vista ci si può muovere all’interno
della cabina, resa molto bene. Ciclico, Collettivo e Pedali si muovono. I display continuano
ad essere di difficile lettura, ma anche in questo caso si può effettuare lo zoom di
entrambi gli strumenti.
In cabina virtuale si può vedere anche la parte sinistra del pannello dove è replicata tutta
l’avionica già presente sulla destra. Lo zoom dei due display si può ottenere cliccando
anche su quelli della vista di sinistra. Sono sensibili al mouse anche le manopole dell’AFCS.
Le zone dei due display sono cliccabili come nel pannello 2D, ma francamente, se non si
ricorda bene il significato e la posizione di ciascun pulsante è un po’ difficile operare sul
pannello virtuale. La visione virtuale, invece, può essere meglio sfruttata per pilotare
l’elicottero manualmente, sia per le fasi di decollo e spostamento, ma soprattutto per
l’atterraggio o l’appontaggio, spostando la vista leggermente verso il basso in modo da
apprezzare meglio la manovra di distacco o finale di arrivo. La cabina virtuale è molto
comoda anche per le viste laterali.
Prova in volo
Tutta questa bella strumentazione stimola una prova pratica, per cui ci accingiamo a
mettere in moto e a prepararci per una piccola tratta, cercando di effettuare tutte le
© 2005 by Emilio Schiavetti
3
principali manovre che l’elicottero ci consente sia in manuale che con il controllo
automatico.
Per la prova ho scelto di simulare un trasporto truppe da Ciampino a Pratica di Mare e
quindi su una tratta breve su un’area che conosco molto bene; prima dell’arrivo a Pratica
di Mare ho pianificato di effettuare anche una piccola sosta in volo stazionario sul mare.
Sul sito Aerosoft sono disponibili comunque moltissimi screenshot, tutti ambientati sulle
navi in dotazione e due bellissimi filmati che rendono molto bene tutte le animazioni e le
manovre che questo bellissimo “giocattolo” è in grado di compiere, ammesso che ai
comandi ci sia un pilota all’altezza. Vi invito caldamente a gustare sul sito sia gli
screenshot che i due filmati.
Tornando invece alla base di partenza, dopo aver verificato l’elicottero sull’esterno ci
accingiamo ad eseguire la procedura di accensione, così come previsto dalla checklist
fornita sul manuale.
Partendo da una situazione Cold & Dark (tutto spento), che però si deve creare e
memorizzare, in quanto non è previsto un configuratore, si può effettuare una procedura
di accensione abbastanza simile alla realtà. E’ obbligatorio eseguire la procedura in quanto
l’opzione CRTL+E non è possibile. Dopo aver bloccato i freni e la coda, colleghiamo la
batteria e accendiamo l’APU, una piccola turbina a gas, in grado di partire solo con
l’elettricità fornita dalla batteria. L’APU, una volta a regime, può fornire elettricità e aria
compressa per la partenza dei motori. A motori spenti procura anche la pressione
idraulica. A questo punto possiamo programmare l’unità radio sia per le comunicazioni che
per le frequenze dei vari VOR o NDB necessari. Si procede quindi con l’accensione dei
motori. La sequenza di accensione prima dell’APU e poi dei motori, così come sintetizzata
nella Checklist del manuale, la potete trovare riassunta nel riquadro allegato a questo
articolo.
Ora siamo pronti al taxi e al decollo. Ricordiamoci di inserire il codice squawk sul
trasponder che attiveremo quando il controllo ci darà l’OK ad alzarci.
L’elicottero può rullare con una tecnica standard. Tolti i freni e il blocco dello stabilizzatore
di coda, si aumenta leggermente la velocità del rotore e si mette tutto in avanti il ciclico.
Questo impone all’elicottero una spinta in avanti che lo fa rullare ma non decollare. Gli
spostamenti possono avvenire con una velocità non troppo elevata, comunque non
superiore ai 5/8 nodi. Con la pedaliera o con la rotazione del joystick, nel caso non ci sia la
pedaliera, si possono ottenere i cambi di direzione.
Il decollo può avvenire in manuale sollevandosi a circa due metri, rimanendo in volo
stazionario in effetto suolo per poi proseguire con salita e spostamento. Dal volo
stazionario si inclina leggermente in avanti lo stick in modo da conferire all’elicottero la
spinta in avanti e si prosegue con la salita, aumentando motore e angolo di vite delle pale
del rotore (torque). In questa manovra il coordinamento tra ciclico, collettivo e pedali deve
essere perfetto. Appena ci si alza bisogna bilanciare la gravità con il collettivo e la manetta
e contemporaneamente con il pedale di sinistra la coppia che genera il rotore. Man mano
che si sale si possono compiere manovre di cambio rotta utilizzando i pedali o la rotazione
del joystick cercando di variare anche l’inclinazione laterale in modo da agevolare la virata.
Raggiunta la quota desiderata e una velocità di circa 60 nodi si può spegnere l’APU e si
possono chiudere le pompe, proseguendo secondo il nostro piano di volo.
La discesa e l’atterraggio devono avvenire sempre molto lentamente con una tecnica
basata su un coordinamento sempre costante di collettivo, ciclico e pedali. Si scende
agendo sul collettivo, cioè diminuendo velocità nei rotori e l’angolo di presa delle pale.
Questo è ottenuto automaticamente diminuendo la manetta del nostro Joystick in quanto
la simulazione del coordinamento tra giri del rotore e angolo delle pale è simulato in
automatico per il collettivo. Ricordo che nella realtà il collettivo come leva agisce
© 2005 by Emilio Schiavetti
4
sull’angolo di presa delle pale e sempre su di esso è poi presente la manopola di
accelerazione dei giri che si usa proprio come quella di una moto. La diminuzione della
velocità longitudinale si ottiene variando man mano l’inclinazione all’indietro fino ad
arrivare sul punto prescelto di atterraggio sul quale l’inclinazione all’indietro dovrà essere
tale da rendere nullo l’avanzamento.
A questo punto si può prendere definitivamente terra o appontare portando al minimo il
collettivo sia come spinta giri motore che come angolo di presa delle pale. Attivati i freni si
possono eseguire le procedure di spegnimento motori e, se necessario, di ripiegatura della
coda.
Con il SeaHawk, per chi non è in grado di manovrare con il pilotaggio manuale, si può
usare l’ACFS. Questo può funzionare da autopilota per ogni tipo di manovra: decollo,
mantenimento altezza e immobilità, spostamento e atterraggio o appontaggio (e’ un
ottimo aiuto anche per effettuare le manovre di precisione).
E’ sufficiente programmarlo e utilizzarlo in modo opportuno, così come viene spiegato
molto chiaramente sul manuale. In sostanza l’AFCS è dotato di manopole con cui si può
regolare l’altezza, la velocità longitudinale e la velocità laterale. Per vederlo all’opera si può
sbloccare la vista corrispondente, lasciarlo sullo schermo per poterlo utilizzare e cambiare
la vista principale vedendo l’elicottero da fuori o aprendo la cabina virtuale.
Sulla cornice laterale del display di destra sono presenti i tasti per attivare le modifiche di
heading, course, modalità della rosa, ecc. I dati necessari per la navigazione (altezza,
valori barometrici, decision height, ecc) sono impostabili sul display di destra, sfruttando i
relativi pulsanti posti sulla cornice sinistra del display e la manopola posta sulla cornice
superiore leggermente a sinistra.
Sul display di sinistra, sempre sfruttando i pulsanti presenti sulla cornice, si possono
attivare le varie viste riferibili a navigazione, waypoint, motori, mappa, impianto elettrico,
ecc.
Il Seahawk è dotato di uno stabilizzatore di coda che può variare inclinazione tra -50 e +
10 gradi. La sua variazione è completamente automatica e interviene alle basse e alle alte
velocità. Lo stabilizzatore usa automaticamente il comando di alza/abbassa gancio di coda
di FS, così ogni volta che questo si muove comparirà sullo schermo l’avvertimento su linea
verde così come accade per l’apertura delle porte. Per chi lo ritenesse scomodo, l’Aerosoft
mette a disposizione un file .gau che volendo può sostituire a quello di default di FS; con
questo non compariranno più le segnalazioni verdi in alto e anche quella rossa dei freni in
basso.
La radionavigazione è completa; l’elicottero è dotato di intercettazione ILS e con il display
di sinistra, con l’opzione waypoint, si possono vedere tutti i dati relativi alla rotta e a tutti i
waypoint previsti dal piano.
La mappa del piano di volo è disponibile sia sul diplay di sinistra che sulla rosa di destra (in
entrambi si può variare la scala del raggio di visione); il piano di volo è visibile solo se è
stato caricato come piano di volo in FS.
Per chi volesse partire da una portaerei, il setup installa come volo memorizzato una
situazione di COLD & Dark (tutto spento) sulla portaerei a largo di San Francisco. Lo
scenario di questo volo è molto particolareggiato per cui non disponendo di una buona
scheda grafica si rischia un frame rate molto basso. Per coloro che invece vogliono pilotare
costantemente l’elicottero, questo risulterà molto maneggevole, ha una gradualità di
manovra che favorisce anche coloro che non hanno una consolidata capacità di pilotaggio.
Il segreto comunque, come accade per tutti gli elicotteri, è fare le manovre di ciclico,
collettivo/manetta e pedali con molta calma e il più lentamente possibile, utilizzando
preferibilmente un joystick con ritorno al centro. Per non impazzire consiglio comunque di
© 2005 by Emilio Schiavetti
5
non usare l’opzione FS di realismo al massimo. In questo caso, infatti, anche l’AFCS stenta
a tenere in equilibrio l’elicottero.
Purtroppo nei normali Joystick l’escursione della manetta è molto ridotta e questo
penalizza le piccole variazioni. Per utilizzare bene un elicottero sarebbe consigliabile l’uso
di manette con ampie escursioni, fino ad arrivare agli add on specifici per elicotteri, per i
quali però bisogna disporre di notevoli budget.
Suoni
Per quanto riguarda i suoni, vista la cura che è stata messa sugli altri aspetti ci si sarebbe
aspettato di meglio, soprattutto per quanto concerne il mix dei rumori dei rotori e di quelli
delle turbine. Comunque i suoni associati all’utilizzo dell’elicottero sono più che accettabili.
Nella situazione di Cold & Dark si può udire molto bene la partenza dell’APU e il rumore di
fondo. Quello che andrebbe migliorato è il suono del rotore e delle turbine, nel suo
progredire al momento dell’accensione, in sostanza al momento dell’attivazione del flusso
il suono è subito quello di regime, quindi non si riesce ad apprezzare la progressiva entrata
a regime. E’ presente un suono di avvertimento dei motori spenti e il passaggio dalla
condizione di On a quella di OFF dell’AFCS. Anche il suono riprodotto su vista esterna ci
sembra piuttosto monotono e piatto e non rende come dovrebbe le variazioni di collettivo.
Le mie osservazioni, però, non vanno prese come una severa critica, bensì come una
richiesta di maggior riproduzione della realtà che questo add on meriterebbe.
Conclusioni
Quello che ho potuto sperimentare con questo modello di elicottero mi consente di
esprimere un giudizio sicuramente positivo. Il prezzo di acquisto mi sembra un po’ caro se
si tiene conto che siamo su cifre analoghe ad add on per i Jet di linea di classe nettamente
superiore per completezza e realismo di simulazione. Va però osservato che il Seahawk
della Aerosoft, per chi ama questo genere di prodotti, offre una serie di funzionalità non
facilmente riscontrabili su altri prodotti. Torniamo sul fatto che qualche sforzo doveva
essere fatto per aggiungerne altre mancanti, come un sistema antisom funzionante. E’ un
vero peccato poter stare in volo stazionario sulla superficie del mare e non poter simulare
la discesa del sonar con il cavo!
Infine per chi non se la sentisse di spendere per questo add on, esiste sempre la
possibilità di reperire soluzioni freeware almeno per cominciare a volare con questa
meravigliosa macchina, con la consapevolezza, però, di non poter disporre delle
funzionalità che invece il prodotto dell’Aerosoft offre.
.
Emilio Schiavetti
SAR Virtual icp2807, I-EMSC
© 2005 by Emilio Schiavetti
6
--------------------------------------------------------------------------------------
© 2005 by Emilio Schiavetti
7
Riquadro dati elicottero
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Costo stimato: 19 milioni di dollari (per la versione CH60-S);
Motorizzazione : 2 General Electric T700-401 a turbina
Potenza : 3400 cavalli circa
Dimensioni :
o Lunghezza: circa 20 metri (con pale ruotanti)
o Diametro del rotore: circa 16,5 metri
o Altezza: poco più di 5 metri al top del rotore di coda
o Superficie coperta dal rotore principale: 212,14 m2
Massimo peso al decollo: 10000 Kg circa
Massima velocità in quota : 145 nodi a 5000 piedi
Massimo tasso di salita : 700 piedi al minuto
Raggio di azione tipico: 800 Km
Autonomia di volo : 4 Ore circa nella versione SH60-F
Equipaggio: 2 piloti e 1 operatore
Foto 1 – Spaccato dell’elicottero LAMPS Mk III SH-60B (Fonte www.aerospaceweb.org)
--------------------------------------------------------------------------------------
© 2005 by Emilio Schiavetti
8
--------------------------------------------------------------------------------------
Riquadro check list
1. Accensione APU:
a. Freni ON (comando CTRL+punto, ovvero in cabina virtuale con apposita leva
sulla sinistra del sedile del pilota)
b. Stabilizzatore di coda bloccato (in cabina virtuale sul lato sinistro del sedile,
posteriormente alla leva dei freni di parcheggio)
c. Batteria ON (Pannello superiore zona centrale in alto)
d. Generatori tutti e 3 in OFF (pannello superiore 3 interruttori nella zona
centrale in alto)
e. Alimentazione aria ECS/Start su APU (pannello superiore zona centrale)
f. Pompe di alimentazione attive per l’APU (pannello superiore, interruttore
delle pompe in posizione “APU BOOST”, zona centrale)
g. Accensione APU (pannello superiore, interruttore “APU Control” in ON, zona
centrale)
h. Attivazione generatore APU (interruttore in posizione ON, pannello superiore
zona centrale in alto)
i. Settaggio Radio e Attivazione SAS sull’AFCS.
2. Accensione Motori
a. Iniezione motori chiusa (pannello superiore interruttore “Engine Ignition” in
OFF, in alto a destra)
b. Flusso carburante chiuso (comando FS CTRL+SHIFT+F1).
c. Collettivo al minimo (Trottle in idle sul collettivo che però non è simulato, né
sul pannello 2D né in cabina virtuale, quindi si usa la leva manetta del
Joystick o il tasto F1).
d. Controllo che la zona circostante l’elicottero sia completamente libera.
e. Alimentazione aria ECS/Start su Engine (pannello superiore zona centrale)
f. Apertura pompe carburante (interruttore “FUEL PUMP” in posizione “PRIME”,
pannello superiore zona centrale)
g. Iniezione motori aperta (pannello superiore interruttore “Engine Ignition” in
“NORM”, in alto a destra)
h. Flusso carburante aperto (comando FS CTRL+SHIFT+F4).
i. Per portare a regime i motori e i rotori è necessario avere il Trottle del
collettivo al 30% e aspettare che il tutto vada a regime, aprendo in ZOOM il
display di destra si deve aspettare che le barre NR,N1e N2 entrino nella zona
verde e da rosse diventino verde, così come per la barra del Torque. Per
impostare la posizione del 30% si può utilizzare il display di sinistra
scegliendo il tasto ENG sulla cornice in basso e aumentare la manetta fino a
che la percentuale del collettivo non segna 30%.
j. A regime riportare il Trottle al minimo (questo deve avvenire quando sul
display di destra le barre che indicano NR, N1 e N2 da rosse diventano verdi
e la barra del torque per entrambi è sul valore 29/30).
--------------------------------------------------------------------------------------
© 2005 by Emilio Schiavetti
9
NOME AEREO
Produttore o Autore
Formato e dimensioni
Aerosoft
File zip - Download dal sito
Aerosoft.com (45,8 Mb) +
4 file zip per portaerei (33
Mb circa)
Tipo e piattaforma
Costo
Add-on - FS2004
34,95 Dollari per direct
download
Al momento non
disponibile la boxed version
Giudizio
1- modello di volo
9
2345-
8
8
8
7
texture
animazioni e suoni
cockpit e vc
rapporto prezzo/qual
Requisiti di sistema
Richiesti minimi
•
•
•
•
•
•
•
Processore: 2,5 Ghz min
Compilare i campi
RAM: 512 Mb min
se specificati nel
Hard-disk: 400 Mb liberi
pacchetto
Scheda video: 64 Mb min
Sistema operativo: Win 98/ME/2000/XP
Versione simulatore FS2004
Adobe Acrobat Reader 5 per manuali
Utilizzati
•
•
•
•
•
•
•
•
Processore AMD 3200+
Inserire le caratt.
RAM 512 Mb
del pc utilizzato
Hard-disk 80 Gb 7200 RPM
per la prova
Scheda video ATI Mobility Radeon 9600 - 64 Mb
Monitor 1024x768
Sistema operativo XP Home
Versione simulatore FS2004
Periferiche di volo: MS Sidewinder FF2
La recensione di questo prodotto è un giudizio personale della redazione di Takeoff. Non ci sono accordi commerciali tra il produttore e
la redazione, e il giudizio rispecchia solo le impressioni date da una prova libera del prodotto.
Riferimenti Bibliografici:
Fonte http://digilander.libero.it/shinano/aerei/h60/h-60%20schema%20costruttivo.htm
© 2005 by Emilio Schiavetti
10