Articolo su La Voce del 9 marzo 2010

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Articolo su La Voce del 9 marzo 2010
Martedì 9
SPETTACOLI
Marzo 2010
Musica
33
LAVOC E
Si è esibita ieri sera al Teatro del Mare di Riccione
La cantante Francesca Romana Perrotta: dal Salento, sensuale e struggente
CESENA (longo) - Si è esibita ieri sera, in
occasione della festa delle donne, la cantautrice cesenate Francesca Romana Perrotta al teatro del Mare di Riccione. E
adesso una nuova sfida la attende giovedì
sera a Recanati per la finalissima di Musicultura edizione 2010. Risale al 2008 il suo
debutto discografico con l’intenso Vermiglio, album ricco di influenze etniche, rock
e pop. La Perrotta infatti è di origini salentine e in quell’album ha anche scritto una
canzone ispirata alla tradizionale pizzica, la
danza emblema del Salento. E mentre Vermiglio vedeva un’artista più ingenua e
spensierata, il prossimo Lo specchio presenterà la Perrotta sotto un’altra luce. “Sarà
meno crepuscolare dal punto di vista degli
arrangiamenti - spiega Francesca - ma i testi sono proprio presi dalle viscere”. Sconvolta da una tempestosa relazione, Francesca ne Lo specchio ha sentito il bisogno di
scavare dentro sè stessa. E ancora una vol-
ta ha chiesto forza e ispirazione a certe eroine della storia. Mentre in Vermiglio comparivano Francesca da Rimini e Salomè,
qui c’è Giovanna la Pazza e addirittura Maria Maddalena. “La canzone si chiama
”Mad Maria”. E’ condannata dal popolo
perchè troppo femminile e sensuale, ma lei
ama perdutamente Gesù e prega per la sua
salvezza”. All’interno dell’album ci sono
due importanti collaborazioni. Ha scritto la
ballata d’amore ’Contro il mio sguardo’ con
Pacifico, mentre il brano più oscuro del disco si chiama ’Il Demone’ e porta la firma
di Cristiano De Andrè. “La canzone con Pacifico - spiega Francesca - racconta il dopo
di una storia, quando ancora certi rancori
bruciano. Il brano con De Andrè invece è
il più struggente”. Insomma tutte le sfaccettature della femminilità e dell’amore sono
racchiuse in questo piccolo gioiello della
Perrotta. Intanto facciamo il tifo per lei per
la finale di Musicultura.
Da stasera a giovedì, uno spettacolo dalla forza prorompente
Uno sguardo sul presente
Alessandro Gasmann in scena al Teatro Novelli di Rimini
con “Roman e il suo cucciolo”: storie di padri e figli
RIMINI (longo) - Il fascino tenebroso e mediterraneo di Alessandro
Gassman illuminerà le scene del
Novelli da stasera a giovedì 11 marzo 2010. Si esibirà con Roman e il
suo cucciolo scritto da Renaldo
Povod. Lo spettacolo è tratto da
’Cuba and his teddy bear’, una pièce dalla prorompente forza drammatica che riscosse grande successo negli anni Ottanta a New York
dove ebbe come protagonista Robert De Niro. Al centro della trama
il rapporto controverso e irrisolto
tra un padre semianalfabeta, spacciatore di droga, che alterna momenti di rabbia a momenti di dolcezza, e un figlio adolescente, apparentemente schiacciato dall’autorità
paterna, alla ricerca di un riscatto
attraverso lo studio. Il figlio nasconde al padre le sue illusorie prospettive di vita e la sua progressiva dipendenza dall’eroina. L’ambientazione è quella della periferia urbana del nostro paese, all’interno di
una comunità rumena nalla quale
convivono persone di altre origini
etniche. E’ un dramma familiare ed
allo stesso tempo sociale, un attualissimo sguardo sul presente che è
anche un preciso richiamo alla presenza degli immigrati nella vita,
presenza che ha cambiato la fisionomia delle città e il tessuto delle
relazioni sociali. Sicuramente questo recital rappresenta un passo importante nella carriera teatrale di
Gassman, che si è affermato prima
come attore di cinema e fiction televisive. Probabilmente questo è uno
spettacolo diverso, più intimo e intenso di ’La parola ai giurati’, che
Tenebroso e mediterraneo. Alessandro Gasmann in un ruolo che fu di Robert De Niro
ha registrato fino all’anno scorso un
successo incredibile. La pièce è tratta dal film del 1957 ’La parola ai
giurati’, primo film da regista di
Sidney Lumet. Scritto per la tv, è la
storia di dodici uomini della giuria
Il personaggio
pronti a condannare un adolescente per parricidio, finchè non arriva
uno di loro, Gassman a teatro, che
sulla base di un ragionevole dubbio
riesce a dare una diversa interpretazione ai fatti e a far cambiare idea a
Le
tutti gli altri giudici. Prevendite per
gli spettacoli al Teatro Ermete Novelli (tel. 0541/24152) da oggi dalle
ore 10 alle ore 14. Nei giorni degli
spettacoli la biglietteria del teatro
apre alle ore 19.30.
L’anteprima
Romagna nostra
Massimo Bubola
tra liscio e rock-folk
Il 20 marzo a Longiano
sto sempre dallo
SAVIGNANO
stesso Bubola e
SUL RUBICONE
dedicato alla figu- Da “Ciao mare”
ra epica del bana “Polvere”, la
dito romagnolo
musica da ballo si
Stefano Pelloni,
trasforma in rockdal titolo “Son
folk contemporaPassator Cortese”.
neo: i classici del
L´intenzione di
liscio riveduti e
Massimo Bubola
”corretti” dallo
fin dall´inizio è
straordinario canstata quella di
tautore Massimo
mescolare questa
Bubola & Circomusica da ballo
lo sociale del li- Massimo Bubola
ad altri generi anscio. Romagna
che internazionali sperimentati
Nostra è un progetto culturale e
in oltre tren’anni di carriera,
discografico prodotto dal Mei e
riavvicinando il liscio alle sonosostenuto dall’assessorato alla
rità più vicine al rock-folk conCultura della Regione Emilia-Rotemporaneo. Il disco di 6 brani,
magna guidato da Alberto Ronvedrà la partecipazione di alcuni
chi. Il lavoro è stato concepito
rappresentativi artisti romagnoli
nella primavera del 2009 da
di varie estrazioni, tra cui il legGiordano Sangiorgi, organizzatogendario Moreno Conficconi,
re del Mei, che l´ha condiviso
Elena Cammarone della storica
con le principali case discografiorchestra Castellina Pasi e Marco
che del liscio romagnolo, insieBartolini. Il cd è prodotto dal
me alle realtà di recupero della
Mei e distribuito in tutta Italia e
tradizione della ”musica delle
all´estero da Materiali Sonori,
aie” e con il cantautore Massimo
etichetta indipendente italiana
Bubola, autore e compositore di
che ha tra i suoi artisti Ginevra
tanti brani popolari e di successo
di Marco. Sarà poi inserito su tutche ha sempre dimostrato una
te le principali piattaforme digigrande attenzione alle letterature
tali da Odd, che realizzerà una
e alle musiche tradizionali di
pagina on line per rinnovare la
area italiana ed europea, ha quintradizione delle musiche regionadi deciso la rivisitazione di alculi dell’Emilia-Romagna presso le
ni classici del liscio tra cui ”Ropiù giovani generazioni. L’antemagna mia”, ”Un bès in biciclèprima nazionale del disco è preta” e il tango ”Polvere”. Complevista per sabato 20 marzo 2010
tano il disco una versione da balalle ore 21 al Teatro Petrella di
lo della sua famosa ”Il cielo d´IrLongiano.
landa” e un nuovo brano compo-
L’attore ha incitato i giovani a “trovare la propria Itaca”
Moni Ovadia incontra i ragazzi del Liceo “Giulio Cesare”. Suggestivo ed intenso
RIMINI - Venerdi’ 5 marzo nell’aula magna
del Liceo Classico Psicopedagogico di Rimini c’è stato l’intenso e suggestivo incontro
con Moni Ovadia, attore teatrale, cantante e
compositore. L’evento e’ stato realizzato grazie all’intraprendenza di alcuni studenti. A
Rimini per recitare il Mercante di Venezia,
Moni Ovadia, accogliendo l´invito degli
studenti del Liceo linguistico, ha incontrato
nell´Aula Magna di via Brighenti, alcune
classi dell’istituto. Un incontro appassionante e ricco di stimoli. Può esistere ancora, nonostante tutto, una possibilità di futuro bello e umano - ha affermato - se ciascuno di noi si farà ”camminatore nel tempo”
verso la propria “Itaca”, se ciascuno nel
proprio andare troverà una ragione capace
di illuminare le opere e i giorni di una vita
che ci si deve augurare lunga e piena. Chiedersi il ”perché” e trovare il ”come” richiede studio, serietà di impegno, assunzione di
responsabilità verso gli altri e il creato. Ma
vale la pena, per fare in modo che i “mostri” non alberghino nel nostro cuore, per
non trovarsi al termine della propria vita a
dall´”avere”, ma che, attraverso l´ ”avere”,
cerca di rendere schiavo l´ ”essere”, bisogna ritrovare il coraggio di ritornare padroni della propria interiorità, per essere di
nuovo in grado di capire, progettare, sognare....
A questa splendida poesia del poeta greco
Kavafis, Moni Ovadia, venerdì
scorso, ha voluto affidare la sintesi del suo messaggio ai giovani.
Moni Ovadia parla ai ragazzi
chiedersi come si sia arrivati lì senza aver,
in realtà, vissuto.
In un mondo che non solo giudica
Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenza.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o Poseidone incollerito: mai
troverai tali mostri nella tua via,
se resta il tuo pensiero alto, e squisita
è l´emozione che ti tocca il cuore,
e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi
né Posidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro, nel cuore,
se non li drizza il cuore avanti a te.
Fa voti che ti sia lunga la via.
E siano tanti i mattini d´estate
che ti vedano entrare ( e con che gioia
allegra!) in porti sconosciuti prima.
Fa scalo negli empori dei Fenici
per acquistar bella mercanzia,
madrepore e coralli, ebani e ambre,
voluttuosi aromi di ogni sorta,
quanti più puoi voluttuosi aromi.
Recati in molte città dell´Egitto,
a imparare imparare dai sapienti.
Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna quell´approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all´isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.
Itaca t´ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.
E se la trovi povera, Itaca non t´ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto;
avrai capito che vuol dire un´Itaca.
Elio Marini
Un incontro
emozionante
e ricco
di stimoli