Trekking dell`Etna - Sezione di Brescia

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Trekking dell`Etna - Sezione di Brescia
TREKKING DELL’ETNA
30 Maggio - 7 Giugno 2009
Parco Nazionale dell’Etna
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Gita: Trekking dell’Etna
Data: sabato 30 maggio - 7 giugno 2009
Accompagnatori: Dario Di Pietro - Marco Micheli
Località di partenza: Fornazzo ( S. Alfio - Catania )
Quota: 3250 m ( cratere dell’Etna )
Difficoltà: E - Interesse: Naturalistico – Paesaggistico
1° GIORNO (30/5 - s)
Arrivo a Catania in aereo: volo VRN - CTA ore 18.00 - 19.50
2° GIORNO (31/5 - d)
Escursione a Pantàlica - Dislivello: 100 m - Durata: 4 ore
3° GIORNO (1/6 - l)
Visita ai siti di Piazza Armerina e Agrigento
4° GIORNO (2/6 - m)
Fornazzo - Linguaglossa - Dislivello: 850 m - Durata: 5 ore
5° GIORNO (3/6 - m)
Linguaglossa - Monte Scavo - Dislivello: 350 m - Durata: 6 ore
6° GIORNO (4/6 - g)
Monte Scavo - Sapienza - Dislivello: 450 m - Durata: 5 ore
7° GIORNO (5/6 - v)
Salita al cratere dell’Etna - Dislivello: 750 m - Durata: 6 ore
8° GIORNO (6/6 - s)
Visita centro storico di Siracusa e Anfiteatro - Cena a Catania
9° GIORNO (7/6 - d)
Rientro a Brescia in aereo: volo CTA - VRN ore 11.40 - 13.25
Presentazione con illustrazioni fotografiche: giovedì 21 maggio 2009 ore 21,00
La salita all’Etna è di un fascino particolare: consente di vivere ed osservare sia i principali aspetti del
Vulcano che le sue variazioni ambientali, geologiche e naturalistiche.
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C.A.I. Sezione di Brescia - Via Villa Glori, 13 - 25126 BRESCIA - tel. 030 321838 - Fax 030 2416163
Annotazioni
La quota complessiva resta fissata a 700,00 Euro, cifra comunque soggetta a verifica a seconda del
numero di partecipanti: un acconto di 150 Euro, il primo saldo di 350 Euro entro Pasqua 2009, il saldo
finale in Sicilia con liquidi o con assegno. Poiché sono previsti 2 pernottamenti in strutture del CAI di
Catania è richiesto il tesseramento in regola per il 2009.
Comprende: 3 notti a Catania presso Camping Jonio, 1 notte in albergo a Linguaglossa, 1 notte al Rif.
Monte Scavo, 2 notti al Rif. Sapienza (m 1910 slm), 1 notte al Camping Jonio; tutte quante a mezza
pensione (notte, prima colazione e cena). Tutti gli spostamenti: in aereo, in bus, funivia dell’Etna solo
andata. Almeno due accompagnatori del CAI di Catania per l’escursione sull’Etna. I viveri e le bevande
al sacco durante i giorni del trekking. Le bevande standard a cena (1/4 di vino, 1/2 Minerale).
L’assicurazione di viaggio. L’assicurazione decorre da domenica alle ore 00.01 a sabato alle ore 24.00.
Non comprende: Gli eventuali ingressi a Parchi, Riserve e Musei. Da calcolare circa 15 Euro a testa per
Piazza Armerina, Agrigento e Siracusa. Gli over 65 e gli under 18 non pagano l’ingresso ai Musei. I
partecipanti tra i 18 ed i 25 anni, così come il personale docente con documento, hanno il 50% di sconto.
Non sono comprese spese supplementari che dovessero derivare da ritardi o annullamenti dei trasporti
aerei, o per cause di forza maggiore.
Equipaggiamento
Zaino di almeno 50 litri; sacco a pelo (piumino) e materassino; giacca impermeabile; scarponi da trekking
e scarpe da ginnastica; giacca pesante in pail; berretto di lana e guanti; lampada frontale a pile; posate e
bicchiere; asciugamano ed occorrente per toilette.
Quanto superfluo sarà lasciato sul pullman e recuperato alla fine o al momento più opportuno. Il trasporto
degli zaini, compresi i viveri e le bevande distribuiti alla partenza di tappa, graverà sulle spalle dei
partecipanti. Generalmente, tranne per la seconda tappa, un pulmino seguirà gli escursionisti.
Si raccomanda durante la gita lo spirito del CAI.
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Sabato 30 Maggio (1° GIORNO)
Ritrovo a Brescia piazzale Iveco ore 14.00 e trasferimento in bus all’aeroporto di Verona.
Volo delle ore 18.00 con scalo a Catania e sistemazione nei Bungalow del camping Jonio (4-5 persone
per bungalow, con biancheria, servizi interni ecc.).
Cena libera. Serata sul lungomare di Ògnina e notte.
Domenica 31 Maggio (2° GIORNO)
Escursione nella Riserva Regionale di Pantàlica, assieme ai partecipanti della gita CAI sezione Catania.
Il percorso si snoda sul tracciato di una vecchia ferrovia abbandonata, con ponticelli, stazioni e gallerie
(portare qualche pila), lungo il canyon del fiume Anapo. Pranzo al sacco in un’antica fattoria forestale
all’ombra di un gigantesco carrubo e ritorno per lo stesso itinerario dell’andata.
Rientro a Catania e cena presso ristorante del centro cittadino. Notte al campeggio.
Lunedì 1 Giugno (3° GIORNO)
Ore 7.30 partenza con bus per Piazza Armerina: ingresso alla Villa Romana del Casale con i suoi mosaici
pavimentali del IV sec. Nel pomeriggio trasferimento ad Agrigento e visita dei siti archeologici della
Valle dei Templi.
Rientro a Catania e cena veloce in sezione CAI a base di specialità siciliane. Notte al campeggio.
Martedì 2 Giugno (4° GIORNO)
Colazione al campeggio e partenza con bus per attacco del trekking dell’Etna: la percorrenza globale è di
65 km, suddivisa in 4 giorni. Prima tappa da Fornazzo a Linguaglossa con pranzo al sacco.
Sistemazione in albergo e pomeriggio libero. Cena e notte.
Mercoledì 3 Giugno (5° GIORNO)
Seconda tappa da Linguaglossa a Monte Scavo con pranzo al sacco.
Sistemazione al rifugio e pomeriggio libero. Cena e notte.
Giovedì 4 Giugno (6° GIORNO)
Terza tappa da Monte Scavo al Sapienza (m 1910 slm) con pranzo al sacco.
Sistemazione al rifugio e proiezione di un audiovisivo sul vulcanismo. Cena e notte.
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Venerdì 5 Giugno (7° GIORNO)
Escursione alla zona sommitale dell’Etna fino all’orlo del Cratere, quota circa 3250 m, per quanto
consentito dalle condizioni vulcaniche. Salita in funivia (sola andata) dal Sapienza fino al Piano del Lago,
quota 2500 m, e proseguimento a piedi. Pranzo al sacco e rientro al rifugio per un percorso alternativo
lungo un canalone di sabbia. Cena e notte.
Sabato 6 Giugno (8° GIORNO)
Colazione al Sapienza e partenza per Siracusa, per vedere il Teatro Greco ed il Parco Archeologico:
pranzo libero. Nel pomeriggio visita dell’isola di Ortigia e dei principali monumenti del capoluogo.
Rientro a Catania e sistemazione al camping Jonio come 1° giorno.
Cena presso ristorante del centro cittadino e notte.
Domenica 7 Giugno (9° GIORNO)
Colazione al campeggio. Trasferimento in aeroporto per volo ore 11.40 da Catania e rientro a Brescia da
Verona per le 15.00 circa.
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L’Etna con i suoi 250 chilometri di confine litologico, 1260 chilometri quadrati di superficie, un
diametro basale di circa 40 km, ed una altezza di oltre 3300 metri è il più vasto vulcano attivo d’Europa
ed ha una attività vulcanica che risale al Pleistocene superiore, cioè circa 700.000 anni fa. Ove ora sorge il
complesso vulcanico dell’Etna, esisteva un immenso golfo, la cui estensione doveva probabilmente
andare dai Peloritani ai monti Iblei. Per opera di eruzioni sottomarine si ebbe il successivo sollevamento
tettonico con l’accumulo dei prodotti eruttivi che ha dato origine alla base della struttura dell’Etna. In
seguito il susseguirsi dell’attività eruttiva, con il continuo accumulo di magma, si innalzò il livello del
cono vulcanico fino alla sua fuoriuscita dall’acqua. L’aspetto attuale del vulcano è il risultato di un evento
esplosivo che risale a circa 14.000 anni fa con la formazione della caldera del Cratere Ellittico. Negli
ultimi 100.000 anni l’asse eruttivo migra verso ovest costituendo almeno sei principali edifici vulcanici
sovrapposti con emissione di magmi appartenenti alla serie alcalino-sodica. L’Etna ha quattro crateri
sommitali attivi: Il “cratere centrale”, largo 250 metri è anche il più vecchio; Bocca Nuova del 1968; il
Cratere di Nord-Est formatosi nel 1911 ed il cratere di Sud-Est del 1971. I primi tre crateri sono
comunicanti, mentre quello di sud-est è autonomo. L’attività del vulcano è oggi prevalentemente di tipo
“stromboliano” nelle bocche sommitali ed “effusiva” in quelle laterali. Questa ultima è la più pericolosa,
poiché la lava, scorrendo regolarmente per periodi prolungati, può facilmente raggiungere le aree
antropizzate a valle. Le “grotte di scorrimento”, cavità originate dalla lava stessa, rappresentano una
peculiarità che l’Etna divide con pochi altri vulcani al mondo. Tali canali di scorrimento sotterranei
restano vuoti al termine dell’eruzione. Se ne contano ben più di cento, ma le più famose sono le quelle
denominate “grotte dei lamponi”, del “gelo” e dei “tre livelli”. La lava, estendendosi fino al mare, ha
creato inoltre aree di grande fascino, come, ad esempio, le gole dell’Alcantara, i faraglioni di Acitrezza e
la “Timpa” di Acireale, tre zone principali di frattura disposte a raggio e numerose bocche eccentriche.
L’attività storica è consistita in un degassamento continuo dai crateri sommitali associato a fenomeni
stromboliani e pliniani, dei quali il più violento è avvenuto nei 122 a.C. Le maggiori quantità di lava sono
state emesse anche in tempi recenti dalle bocche eccentriche. Centinaia di antichi crateri circondano il
vulcano: di questi certamente quelli più vivi nella memoria sono quelli del 1669 (una delle più spaventose
eruzioni) che invasero con la loro lava la città di Catania. La sempre maggiore frequenza di fenomeni
eruttivi ha incentivato numerose osservazioni scientifiche. Quello dell’Etna, istituito nel Marzo del 1987
con decreto del Presidente della Regione Siciliana, è il primo parco regionale in Sicilia e si estende su
un’area di circa 59 mila ettari, comprendente la quasi totalità dell’intero complesso vulcanico, ed è
suddiviso in: Zona A - Riserva integrale di ettari 19.000, Zona B - Riserva generale di ettari 26.000; Zona
C - Con insediamenti turistici o ricettivi preesistenti o da costruire, di ettari 4.300 e Zona D – Preparco, di
ettari 9.700. Comprende vari territori dei seguenti comuni: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte,
Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte,
Ragalna, Randazzo, S. Alfio, S. Maria di Licodia, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea.
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Pantàlica. È una riserva regionale in provincia di Siracusa, destinata a proteggere un habitat eccezionale
dal punto di vista paesaggistico e archeologico. Il fiume Anapo, il cui nome di origine greca significa
“invisibile”, è uno dei pochi corsi d’acqua sempre attivi nell’isola: ha scavato il suggestivo canyon nella
valle calcarea dei monti Iblei, incidendo per erosione tortuosi meandri dalle ripide e strette pareti verticali,
note come gole di Pantalica. La riserva, cava carsica di grande bellezza, presenta la più grande necropoli
archeologica d’Europa e ruderi di abitazioni medievali. Gli antichi Siculi, risalenti al XIII-XII sec. a.C. e
precedenti ai coloni greci, hanno sepolto i loro defunti in tombe a grotticella sulle pareti scoscese. Ne
spiccano circa 5000, ed i reperti delle sepolture sono oggi custoditi presso il Museo di Siracusa.
Piazza Armerina - o meglio la Villa Romana del Casale. Sepolta per secoli da un’alluvione, la villa di un
principe romano del IV sec d.C. ha conservato fino ai nostri giorni una pavimentazione mosaicale di oltre
3500 mq, alcuni dei quali in perfetto stato di conservazione. Attualmente è chiusa per restauri della
copertura, ma a Pasqua sarà riaperta. La villa svolgeva funzioni di emporio commerciale per le derrate
che il “dominus” acquistava e rispediva alla capitale (ahimé Roma è stata così da sempre...). Restano
l’impianto termale, i luoghi della compra-vendita, l’abitazione del principe. È la più sorprendente delle
testimonianze romane: dal 1997 fa parte dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Valle dei Templi di Agrigento. È un sito archeologico risalente al periodo della Magna Grecia, ubicato
nei pressi di Agrigento. Dal 1997 è stata inserita nella lista dei luoghi Patrimonio mondiale dell’umanità,
redatta dall’UNESCO. È considerata un’ambita meta turistica per l’intera città di Agrigento ed una delle
principali di tutta la Sicilia. È un luogo sacro: anche se di una religione superata, stimola il rispetto per chi
credeva in Giove e nelle altre divinità pagane. La Valle dei Templi, luogo delle ispirazioni di Pirandello, è
caratterizzata dai resti di ben sette templi, le cui denominazioni e relative identificazioni sono rimaste
nell’uso comune. Lo stile dorico raggiunge la massima leggerezza: le colonne dei templi hanno ancora un
qualcosa da dire, e lasciano pensare alla fatica religiosamente spesa da un popolo che forse non aveva da
mangiare. Il Tempio della Concordia, costruito nel V secolo, è con ogni probabilità quello meglio
conservato: fu trasformato in tempio sacro nel VI secolo d.C..
Siracusa. È la piccola Roma dei Siciliani. La città greca di 25 secoli fa ci ha lasciato a testimone della sua
cultura un teatro attorno al quale ruotava una civiltà. Era la civiltà di Talete, di Eschilo, di Pindaro, di
Archimede, le tracce della colonizzazione greca, i primi vagiti della democrazia di Pericle esportata a
occidente. Al Museo di Siracusa, che purtroppo non potremo visitare, esistono opere straordinarie di 5
secoli di colonizzazione. Si conservano vasi, statue, maschere, terrecotte di tutti i tipi, monete e gioielli,
metope, papiri e sarcofagi: ma non c’è la traccia di un’arma.
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