guzzo venicio

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Attualità
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Anno XXXV - n. 9 - SETTEMBRE 2013 - distribuzione gratuita
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LA BASSA VERONESE
NELL'ARTE DEL NOVECENTO
… naturalmente
è soltanto un gioco
Si tratta di una Mostra storica, sottotitolata “One
Sign in the World” e allestita presso il “Palazzo dello
Stile a Bonavicina, dall’Amministrazione Comunale
di S. Pietro di Morubio con la Direzione Artistica
del pittore Charlie, patrocinata dalla Regione del
Veneto, dalla Provincia di Verona in collaborazione
con sindaci e assessori di venti comuni della Bassa Veronese. Sono stati selezionati trenta artisti tra
i più rappresentativi che hanno operato in questo
territorio nel secolo scorso. L’esposizione, articolata
su due piani, presenta oltre centocinquanta opere di
pittura e scultura. La laboriosa e articolata selezione
ha prodotto alla fine un evento praticamente unico
con l’entusiastico e apprezzato coinvolgimento del-
Doverosa premessa: quella che segue non è una
ricostruzione storica e nemmeno un quadro attendibile,
quindi va presa come puro e semplice gioco, un videogame, un ghiribizzo letterario. Dunque… tutto ha inizio
con la caduta del Muro di Belino, evento simbolico
che pone fine alla Guerra Fredda e inaugura un’epoca
per la quale ancora manca un nome. Dopo la bruciante
sconfitta del 1945, la Germania - o almeno quello che
ne rimaneva - aveva due obiettivi: la riunificazione del
Paese e un’efficace protezione da un eventuale attacco
sovietico, per cui aveva bisogno dell’Europa e della
Nato, e quindi doveva volare basso, internazionalmente
parlando. E così, nel 1989 si presenta il problema di
quale indirizzo dare a una nuova politica estera senza
più DDR e missili russi puntati. Non è stata probabilmente una decisione consapevole, quella presa dai
governanti tedeschi degli anni ‘90, ma le grandi tendenze storiche non ne hanno bisogno: vanno dove vogliono, senza curarsi della volontà dei singoli politici. E la
direzione, in effetti, appare la medesima dell’unificazione precedente, quella di Bismarck del 1871: stringere
attorno a Berlino i popoli di lingua tedesca, eliminare
le potenze concorrenti ed esercitare un’egemonia in
Europa. Nel caso del 1989, tale supremazia non è militare né culturale, ma piuttosto politica ed economica,
e ne vedremo tra poco il perché. Difficile pensare che
sia un caso se nel breve volgere di pochi anni, Unione
Sovietica, Cecoslovacchia, Jugoslavia si dividono in
stati minori, i più piccoli dei quali - e prossimi all’area
austro-tedesca - finiscono nell’orbita germanica.
(continua a pag. 5)
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(continua a pag. 3)
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Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
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L’incommensurabile contributo della “Parrocchia”
al benessere del tessuto civile
Il “Parroco” non è solo alta guida religiosa,
ma è anche realizzatore d’innumerevoli ed
importanti iniziative a favore del “sociale”.
Non occorre essere cattolico e frequentare
il tempio, per apprezzare la costruttiva azione
della Chiesa a favore della società, azione
realizzata e che si realizza costantemente –
anche senza tenere conto del credo dei singoli – attraverso l’iniziativa e l’impegno dei
Parroci, nelle diverse e più nascoste comunità
locali. Dove c’è un parroco, è sempre rilevabile, senza bisogno di sforzo alcuno, come
attorno alla sua chiesa sia spiritualmente
e materialmente concretizzato al massimo
l’evangelico concetto di “amore per il prossimo”. Le parrocchie sono la fucina, in cui
si progetta e si forgia, alla luce del Nuovo
Testamento, il meglio per la società.
Se quanto sopra si costata nelle parrocchie
di città, esso appare maggiormente evidente
nelle parrocchie di provincia, dove il prestigio goduto dal “Parroco”, anche per il
suo indubbio e visibile impegno nel sociale,
nell’ambito della sua comunità, è talvolta ben
superiore a quello di qualsiasi autorità istituzionale. Egli, l’arciprete, non ha bisogno di
crearsi popolarità e non mira a proporsi come
salvatore dei suoi parrocchiani, ma unicamente a porsi umilmente al loro servizio, con
pareri, consigli e fatti che, per essere considerati, senza la minima ombra di dubbio, massimamente seri, suggeriti spassionatamente
e derivanti dall’unica volontà di fare il bene,
sono di validissimo aiuto nella soluzione
di numerosi problemi, soprattutto interiori,
che travagliano fin troppo spesso la vita e le
relazioni umane. Il Parroco: un uomo che,
più delle parole, ama i fatti, ossia, il Vangelo
trasformato in realtà.
In una parrocchia, l’arciprete è tutto. E’ un
Unicum umano dalle mille idee, che s’impegna di persona, anche dinanzi a pesanti oneri,
un saggio amministratore, quindi, del quale la
gente – lato religioso a parte – ha la massima
fiducia ed al quale la stessa si rivolge nella
certezza che la sua opinione, il suo suggerimento non daranno che risultati positivi,
anche in fatto di fraterna consolazione, nei
momenti più terribili, che la vita riserva ai
mortali.
Dicendo Parrocchie
– ve ne sono 26.000 in Italia – viene spontaneamente da pensare alle diverse, piccole
e grandi realizzazioni, che tali insostituibili
entità, curate da 37.000 sacerdoti e capillarmente distribuite sul territorio, sono state
e sono in grado di offrire quotidianamente,
senza ricompensa alcuna, con manzoniano
“volto amico”, e in un mondo in cui, senza
denaro, nessuno si muove. Trattasi di attività
e di realizzazioni d’ogni genere – prima fra
tutte, la cura dei giovani, con un insegnamento, del quale altrimenti si percepisce sempre
più l’assenza, e degli anziani: Conferenze di
San Vincenzo, centri d’aiuto, anche immediato, associazioni sanitarie, ambulatori, mense
accurate (talvolta, aperte anche alla domenica), pagamento di affitti o di bollette d’energia elettrica e di gas, micro credito – concesso
non solo a gruppi familiari, ma anche ad
aziende…: pensate, pensate! – case di riposo
per disabili, scuole, doposcuola e, persino,
biblioteche ed archivi, nonché pronto sollievo
ai colpiti da terremoti e da esondazioni, senza
dimenticare l’indispensabile volontariato parrocchiale, che si aggiunge a quello laico. Un
complesso d’opere – anche aiuto a chi è senza
lavoro, al divorziato, al carcerato e consulenza psicologica – quello della Parrocchia,
mirato a favore d’una società, ora più locale
che extracomunitaria, la quale ha sempre più
bisogno d’attenzione e di solidarietà, anche
a causa dell’attuale acuta crisi economica.
Aiuto e solidarietà, che solo la Parrocchia –
anche perché sempre ad immediato contatto
con la “gente”, senza burocrazia – può dare,
si diceva, perché costituita dalla fattiva e
sensibile comunione di sacerdoti e di parrocchiani, veri volontari della cultura del bene, la
quale è frutto di quel sentire caldo ed umano,
che ne promuove gli interventi, come diretta
(segue da pag. 1)
Fra i personaggi più significativi c’è da
sottolineare la presenza di Eugenio Tomiolo (1911-2003) per Legnago, Erma Zago
(1880-1942) e Egisto Zago (1884-1960) per
Bovolone, Nereo Costantini (1905-1969),
Benedetto Costantini (1929-2011) e Giorgio
Mirandola (1926-2003) per Nogara, Giulietto Accordi (1912-1987) per Sanguinetto, Luigina de Grandis per Villabartolomea, Gigi
Busato (1932-2010) per Boschi Sant’Anna,
Severino Saoncella (1906-1997) per Terrazzo, Antonio Rebustini (1929-1995) per Minerbe, Romeo Piva (1921-2011 ) e Roberto
Fraccarolo (1927-1981) per Cerea, Ettore
Zenatti (1875-1954) e Luigi Tognella (10311996) per S.Pietro di Morubio. E poi ancora
con artisti contemporanei quali: Salvatore
Tropea, Charlie, Giorgio Scarato, Raimon-
do Lorenzetti, Pompi, Berto Ferrarese e tanti altri. Come tanti altri sono i comuni presenti quali: Angiari, Bonavigo, Casaleone,
Castagnaro, Cologna Veneta, Concamarise,
Gazzo Veronese, Isola Rizza, Pressana, Roverchiara, Salizzole. Contemporaneamente
saranno esposte le opere di altri trenta artisti
in una mostra denominata “Pianeta 33”. L’inaugurazione avverrà domenica 13 ottobre
2013 alle 16,30 presso il teatro in piazza
Marconi a Bonavicina con successivo taglio
del nastro e visita alle mostre nell’adiacente
Palazzo dello Stile. Visite e ingresso libero,
tutti i sabato, domenica e festivi dalle 15,30
alle 19 fino al 29 dicembre. Visite di università utlep, scolaresche e guidate su appuntamento presso: comune di S.Pietro di Morubio tel. 045.6969000. e-mail: biblioteca@
comunesanpietrodimorubio.it
derivazione del dettato cristiano. Un impegno
insostituibile, che crea indubbiamente ed
indirettamente pure movimento economico
e, quindi, occupazione. Un’efficiente, fattiva
rete, dunque, di 26.000 parrocchie, ciascuna,
con i suoi fedeli da curare e i suoi bisognosi
da aiutare. Grandiosa rete, che origina pure
un’importante risparmio per lo Stato, che si
calcola sugli undici miliardi d’euro l’anno.
In tale quadro – certamente incompleto,
ma consolante e caratterizzato comunque
da felici risultati, compresi la formazione
di giovani, il loro avvio all’imprenditoria
cooperativistica, nonché ampliato a quasi
ottomila servizi sociali attivi – è facile comprendere in modo più che evidente come sia
da non sottovalutare l’importanza della devoluzione dell’8 per mille alla Chiesa. La quale
impiega il relativo derivante, per 354 milioni,
per il sostentamento del clero – che vive con
riconoscimenti mensili fin troppo modesti,
rispetto all’alto ruolo svolto nel sociale –, per
433 milioni, per esigenze di culto e pastorali,
e, per 205 milioni, per interventi caritativi e,
quindi, per ulteriori servizi sociali. Peccato,
che tali dati siano spesso sconosciuti o volutamente taciuti.
L’impegno profondo e costante della Parrocchia e, più ampliamente della Diocesi e
della Chiesa, è sostenere il sociale, l’uomo dai
mille bisogni, in maniera esemplare. Infatti,
se compito istituzionale ecclesiastico è la
predicazione del Vangelo, maggiore dedizione
volgono molto correttamente le Parrocchie
all’umanità bisognosa, al prossimo, non solo
al cattolico, offrendo ad esso carità, conforto
e realistica speranza, concretizzando, in tal
modo, quanto suggerisce il Vangelo stesso.
Che, in tal modo, diventa palpabile realtà.
Pierantonio Braggio
periodico indipendente
www.ilbassoadige.it
e-mail: [email protected]
FONDATO NEL 1979
Direttore responsabile:ROBERTO TIRAPELLE
Direttore editoriale:
GIANNI GALETTO
Autor. 462 del 25.05.1979 Tribunale di Verona.
Sede in Legnago (VR) - Corso della Vittoria, 36
Pubblicità tel. 349 3157148.
Foto di Paolo Pravadelli.
Grafica, impaginazione e stampa:
Grafiche Stella s.r.l. - Legnago (VR)
“Il Basso Adige” è portavoce dell’Associazione
Culturale “Il Basso Adige”, fondata con atto
notarile 6812 del 18.09.1984, reg. a Legnago il
20.09.1984 il cui Consiglio Direttivo è così composto:
Presidente:
Presidente Onorario:
Vice Presidente:
Segretario:
Consiglieri:
Gianni Galetto
Alessandro Belluzzo
Francesco Occhi
Giuseppe Mutti
Armandino Bocchi
Renzo Peloso
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
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periodico indipendente
I NOSTRI ADOLESCENTI
Alla fine di ogni
articolo invito i lettori a mandarmi una
mail per esprimere il
loro parere su quanto scritto. Una lettrice ha fatto molto di
più: ha intervistato i
suoi coetanei e mi ha
chiesto di utilizzare il
materiale raccolto per farne un articolo. In realtà,
all'inizio, lo scopo era ben diverso: voleva confrontarsi con i compagni e trovare risposte certe.
A tutti gli intervistati sono state poste le seguenti domande:
• Cos'è la vita? • Esiste veramente qualcosa
di più grande di noi? • Chi è Dio? • Esistono
valori più importanti o più grandi di altri? •
Cos'è il bene?
• Cos'è il male? • Cosa significa per te questa
frase: “Dio è come un bambino a cui dover
cambiare le fasce”.
Alla prima domanda sono state date risposte
molto differenti che riporto di seguito.
• La vita è un contesto in cui bisogna vivere in
pace; • La vita è un dono del Signore; • La vita
è un tempo biologico in cui si possono provare
emozioni e migliorare o peggiorare ciò che ci
circonda; • La vita è un'esperienza che vale la
pena di fare ogni giorno con il sorriso; • La
vità è una speranza; • La vita è un percorso
per diventare adulti e maturare; • La vita è un
sogno e quando moriremo ci risveglieremo
nella realtà.
É molto bello il commento fatto
dall'intervistatrice a questa domanda e per questo lo riporto. “La vita sembra essere una cosa
diversa per ognuno di noi ma in realtà è sempre
la stessa: cambia solo il modo di vederla, affrontarla, viverla. Essa è sia un tempo biologico, sia
un sogno, sia una speranza, sia un'esperienza, sia
un dono.... In realtà la vita è difficile da definire
e comprende tutte queste cose e tutte le risposte
possono essere giuste o sbagliate dipende da
come le si vede”.
Alla seconda domanda cioè se esiste qualcosa
più grande di noi tutti hanno risposto affermativamente. Al terzo quesito Chi è Dio sono emersi
pareri differenti. E' stato definito come Padre,
Capo religioso, Creatore, Essere supremo, una
Speranza, l'Universo. Personalmente mi hanno
colpito tre risposte: Dio è il nostro Io spirituale
che ci protegge dalle scelte sbagliate; Dio è colui
che controlla l'intreccio dell'esistenza; Dio è quella forza che ci permette di affrontare la vita.
Per quanto riguarda i valori più importanti, cioè
il quarto quesito, essi risultano essere: amore,
amicizia, lealtà, sincerità, solidarietà, onestà,
umiltà, rispetto, famiglia, fede, giustizia, fedeltà
e fratellanza.
Interessanti anche le definizioni di bene e male.
Per molti ragazzini il bene è una cosa positiva il
male negativa ma anche in questo caso vorrei
riportare tre risposte molto significative. “Bene
e Male non sono separati, non esiste bianco o
nero, sono due cose che si completano. Perciò c'è
sempre la possibilità che un cattivo diventi buono
e viceversa”. “Bene e Male sono due facce della
stessa medaglia: dipende da che parte vuoi stare”.
“Il Bene è in ognuno di noi; il Male è il frutto
delle persone che non sanno guardare dentro se
stesse e negli altri”.
All'ultima domanda si chiedeva di commentare
la frase “Dio è un bambino a cui dover cambiare le fasce”. Molti hanno risposto che bisogna
accudire Dio, che Egli si è fatto piccolo per starci
vicino, che bisogna seguire la Sua Parola. Anche
in questo caso vorrei riportare le risposte più significative. “Dio è vicino a tutti noi e non bisogna
trascurarlo”; “Dio è la parte migliore di noi che
merita di essere accudita”; “Dio ci ha creati ma
siamo noi che dobbiamo dargli la possibilità di
fare del bene”.
Certo questa piccola indagine non pretende di
essere esaustiva o di rappresentare un campione
significativo ma comunque dà un'idea di chi
sono e cosa pensano i nostri adolescenti. Certo
alcune risposte sono scontate e stereotipate ma
altre sono molto profonde e particolari. Come ha
sottolineato anche l'intervistatrice non esistono
risposte giuste o sbagliate. Da parte mia sono
stata piacevolmente sorpresa da questa iniziativa
e dai suoi risultati. Molto spesso gli adolescenti
contemporanei vengono definiti come superficiali, viziati, problematici, tecno-dipendenti.
In realtà penso che se avessimo fatto questa
indagine venti o trent'anni fa avremmo ottenuto
le stesse risposte o molto simili a dimostrazione del fatto che i tempi cambiano ma l'essenza
dell'uomo rimane la stessa.
Mariapia De Carli
Se volete esprimere il vostro parere su questo o
altri argomenti trattati in precedenza mandatemi
una mail a : [email protected]
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Dott.ssa Caterina Girardello
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etc...sono comunemente definite “malattie da raffreddamento” che
molto spesso vengono trattate con antibiotici che oltre ad essere attivi
sui batteri patogeni responsabili di malattia, distruggono purtroppo anche la microflora intestinale benefica. Quello che è importante sapere è
che nel 90% dei casi queste affezioni sono di origine VIRALE, sia negli
adulti che nei bambini, quindi il tentativo di curarsi con antibiotici è del
tutto sbagliato.
Fortunatamente però esistono dei prodotti alternativi di notevole efficacia e selettività nei confronti dei virus e parassiti e a tutto ciò aggiungiamo una assoluta mancanza di tossicità e di controindicazioni.
Il consiglio è mirato, la gamma di formulazioni è vasta e dà la possibilità
di guarire in tempi comparabili con quelli della medicina tradizionale. Da sinistra: Dott.ssa Tedesco Chiara, Dott.ssa Girardello Caterina, Dott.ssa Ferrante Marzia.
Una valida alternativa ai classici prodotti per AEROSOL, che generalmente danno come effetto collaterale un aumento della tosse secca, sono i prodotti a base di semi di pompelmo, pino mugo,
TIMO, drosera ed echinacea che favoriscono l'idratazione e la fluidificazione del muco in eccesso, facilitandone la rimozione.
Tutti questi estratti vegetali contribuiscono al ripristino del fisiologico equilibrio delle vie respiratorie. Vogliamo inoltre segnalare
che oggi ci sono in commercio degli apparecchi per aerosol che prevedono come accessorio la doccia nasale che usata con
soluzioni rinodetergenti a base di acqua termale garantiscono una corretta igiene delle cavità nasali.
Quest'anno c'è inoltre un'importante novità....Un nuovo dispositivo medico sotto forma di spray nasale con erogatore brevettato
che vanta la totale assenza di conservanti, propellenti, senza glicoli, senza alcool e senza glutine.
Per qualsiasi chiarimento il personale della Parafarmacia Girardello è a completa disposizione della clientela.
periodico indipendente
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
(segue da pag. 1)
Il processo potrebbe continuare in futuro
con la probabile spaccatura del Belgio.
L’egemonia sull’Europa attuale non può,
almeno al momento, essere di tipo culturale,
stante la supremazia linguistica anglosassone,
quindi deve realizzarsi in forma prevalentemente economica. Usando con spregiudicatezza e abilità i meccanismi offerti dalla
nuova Unione europea, la Germania nel 2011
ha già fatto fuori la piccola Grecia e quindi
Italia e Spagna, due potenze di medio livello
e dotate di un forte prestigio storico-culturale.
Contando che il Regno Unito s’è messo da
solo fuori dai giochi, resta la Francia, un osso
decisamente duro anche per la robusta dentatura teutonica.
L’Italia, per la Francia, è essenzialmente
il campo di battaglia dove, da Carlo VIII a
Napoleone III, si combattono le loro guerre
contro altre aspiranti al ruolo di grande potenza europea. Sin dal tempo del Re Sole, poi, i
francesi esercitano una sorta di patronato sul
Medio Oriente, mentre l’esperienza coloniale
fa considerare il Nord Africa, e in genere
le ex colonie, come un giardino privato (ed
esclusivo) di Parigi. La Francia ha mantenuto
anche dopo la fine della Guerra Fredda le sue
ambizioni di grande potenza, e per questo ha
adottato una politica energetica indipendente
(centrali nucleari) e si è dotata di forze armate
credibili, fra cui la celebre Force de Frappe
nucleare. Ecco perché la Germania si guarda
bene dal mettere il naso nelle ex colonie francesi e non pensa di dotarsi di una struttura
militare all’altezza delle sue ambizioni.
Nello stesso periodo, succede qualcosa
anche in Italia: “Mani pulite” decapita una
classe dirigente e chiude un capitolo della
storia iniziato nel 1948; quella della Prima
Repubblica era stata un’Italia debole militarmente, dichiaratamente appiattita sull’America, ma con ampia licenza di giri di valzer con
i paesi comunisti e terzomondisti.
Quando sale al potere Berlusconi, inizialmente la politica estera non varia molto:
fedeltà agli USA, desiderio di essere accettati
internazionalmente (vertice di Napoli), euro-
peismo con qualche sfumatura scettica in più;
con Prodi si ha una maggiore accentuazione
europeista, e D’Alema, appoggiando l’attacco
alla Serbia, segna una rottura netta con la storia del suo partito di provenienza.
Esaminando il “periodo d’oro” del Berlusconismo, osserviamo però che qualcosa
impercettibilmente si muove. L’alleanza di
ferro con l’America di Bush, e quindi con
Blair, le reiterate dichiarazioni di amicizia
verso Israele, sono atti indubbiamente sinceri, ma anche un comodo paravento per una
spregiudicatezza aggressiva da parte delle
imprese italiane, simile a quella degli anni
‘60 anche verso mercati nuovi, dove inevitabilmente i nostri imprenditori pestano parecchi piedi; idem per la politica energetica; ci
sono poi i legami personali con personaggi
discussi dei paesi islamici come Erdogan o
Gheddafi, una presenza nei Paesi del Golfo e
in Nord Africa, che irrita ovviamente i francesi. Insomma, l’attivismo italiano non piace
alla coppia “carolingia” franco-tedesca, che
per il momento però deve abbozzare, perché
l’Italia fa squadra con americani inglesi e, per
un certo periodo, spagnoli. Il gioco petrolifero – un gioco da sempre rischioso, dove non
esistono regole - spinge Berlusconi a legarsi
alla Russia nazionalista di Putin, un fatto
nuovo per la politica italiana, che apre scenari
impensabili, come dimostrato dall’appoggio
dell’Italia alla Russia nella crisi dell’Ossezia.
L’uscita di scena quasi contemporanea di
Blair e dei repubblicani americani lascia l’Italia scoperta e debole: a questo punto, i “carolingi” devono solo aspettare che l’animale,
già isolato dal branco, inizi a sanguinare, e
l’incredibile serie di pasticci chiamati Veronica, Gianfranco, Ruby eccetera, gliene offre
l’occasione su un piatto d’argento. Indebolito,
probabilmente depresso, timoroso di essere
tradito dai suoi, il Silvio Nazionale non riesce
a reagire. Il celebre sorrisino della Merkel e
di Sarkozy sancisce l’inizio dell’offensiva: la
Germania semina sfiducia sui titoli italiani,
facendo crescere il differenziale fra i due
paesi; la Francia, da parte sua, bombarda un
paese che bene o male rientrava nella nostra
5
sfera di interessi, la Libia. È la fine, internazionalmente parlando, e la simpatia personale
di Putin per l’amico italiano sconfitto è solo
una magra consolazione.
A questo punto, qualsiasi cosa abbia detto
la Merkel nella famosa telefonata al Presidente della Repubblica, è chiaro che Berlusconi
ormai deve farsi da parte. E Monti, ottimamente ammanigliato con gli ambienti che
contano, già da tempo si sta scaldando.
Insomma, Berlusconi è caduto per cause
interne, questo è pacifico, ma vedi caso, tutti
i leader politici italiani che abbiano tentato
di alzare un po’ troppo la cresta, sono stati
drasticamente ridimensionati dalle Grandi
Potenze di turno: Mussolini, eroe dell’opinione pubblica europea quando fermava Hitler
al Brennero, diventa un criminale quando il
Duce cerca – sbagliando, sia chiaro – di fare
una politica da grande potenza; del povero
Mattei meglio non dire nulla, che non si sa
mai. Craxi, osannato quando accoglie gli
“euromissili”, paga carissimo lo scatto d’orgoglio di Sigonella.
Se la ricostruzione è corretta, per i prossimi
anni dovremo aspettarci una drastica riduzione della capacità italiana di fare una politica
internazionale autonoma e spregiudicata; in
caso di crisi grave, si potrebbe ipotizzare
addirittura la secessione di alcune parti del
Paese e la loro trasformazione in stati-satellite
della Germania; molto probabile un meticoloso saccheggio delle risorse economiche
del nostro Paese con l’acquisto in saldo delle
migliori imprese nazionali.
Purtroppo, anzi per fortuna, in questa partita ci sono troppe varianti: gli Usa potrebbero
cambiare politica, la Russia tornare la grande
potenza dei vecchi tempi, la guerra civile fra
i paesi islamici terminare con l’unificazione
coatta sotto una sorta di nuovo “califfato”,
che è poi la ragione per cui si stanno combattendo le guerre nel Medio Oriente e dintorni.
E poi c’è la Cina, c’è il Giappone che morde
il freno…
E comunque, ricordiamoci quanto detto
all’inizio, ossia che questo era e rimane tutto,
solo, esclusivamente, un gioco…
BIBLIO FILIA - ALLA SCOPERTA DEI LIBRI
di Sergio Bissoli - Parte 30
I GRANDI SCRITTORI ITALIANI DIMENTICATI
BEONIO - BROCCHIERI VITORIO
(Lodi, 1902 - Milano, 1979)
Tratto da IL MIO VOLO ATTRAVERSO LA
RUSSIA SOVIETICA, Editore Hoepli, 1939.
Questa è veramente la Russia: inesorabile,
umana, santa Russia! La folla dei poveri senza
nome, senza distinzione, sui quali preme l’inverno, che appesantisce i corpi
con le imbottiture di stracci, che
nasconde il volto e la tosse delle
donne sotto i brandelli di lana, che
ingrossa i piedi dei vecchi con gli
impacchi di fieno, che accende
nuvolette di vapore davanti alla
bocca dei cristiani e alle narici delle bestie. È
l’eterna stagione, l’unica scena, l’immobile realtà. La Siberia va guardata così, in questa luce di
spettro e di sepoltura. È un paese notturno come
l’anima dei suoi giganti. Se giudichi Dostojewski
uomo di lettere, è da chiudere in manicomio; ma
se lo prendi come vivandiere di spiriti affamati,
maestro di proscritti, notaio del dolore vivente.
Ti accorgi che il suo regno è più vasto di quello
conquistato da Ivan il Terribile e più duraturo di
quello consacrato nella basilica del Kremlino. E
finchè sarà vivo uno di questi esiliati, finchè ci
saranno mamme che traghettano i grandi fiumi
siberiani ficcando i bambini nudi contro le mammelle per difenderli dal gelo e dalla morte, finchè
esisteranno perseguitati che fuggono, vinti che
camminano per le strade, sognatori che cercano la
felicità, peccatori che si pentono, ragazze tradite,
vecchi senza speranza, Dostojewski sarà vivo con
loro, in mezzo a loro.
Parrocchia e Circolo Culturale “TerraNostra”
organizzano
Presso Sala San Giuseppe
Piazza IV Novembre Minerbe VR
M° FLAVIO PERBELLINI
Il primo incontro di conoscenza e
presentazione si terrà lunedì
23 settembre 2013 alle ore 18,00
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
6
periodico indipendente
Ci siamo persi qualcosa?
In quest’estate ormai declinante, la cui cifra
prevalente è stata la mutevolezza delle condizioni atmosferiche e della stabilità umorale
di qualche protagonista della scena politica
nostrana, i nostri sedicenti rappresentanti
delle istituzioni non ci hanno fatto mancare
nulla, allietando questo scampolo di ferie
agostane e settembrine con spettacoli forse
un po’ ripetitivi, magari non propriamente
commendevoli o da mandare a futura memoria, ma che agli occhi degli osservatori internazionali conservano la capacità di riproporre
la nostra natura come quella di un popolo
imprevedibile ma tutto sommato simpatico,
avvezzo a rappresentare la realtà quotidiana
come una commedia, ovvero a volte come
una tragedia che declina inevitabilmente in
farsa. Nell’ordine abbiamo assistito a feroci
contese ornitologiche, falchi contro colombe, con i primi che diventano all’occorrenza
rettili (pitoni di sesso femminile); compagni
di partito apparire fra loro più nemici degli
avversari politici; sedicenti leader che quotidianamente si esercitano nell’insulto al ministro di pelle scura; parlamentari alpinisti le
cui gesta ricordano quelle degli studenti indisciplinati alla gita scolastica. Forse qualcosa
ci è sfuggito o lo abbiamo dimenticato, ma
probabilmente non si tratta di mancanze gravi
ed in ogni caso le vicende che permangono
nella nostra memoria sono più che sufficienti
a dipingere in termini esaustivi il quadro
d’assieme. Partiamo non a caso dal balletto,
durato molte settimane, attorno all’abolizione dell’IMU sulla prima casa. “Il Governo
rischia”, “è una misura indispensabile per
rilanciare la crescita”, “fa parte dei patti
costitutivi dell’attuale maggioranza” e via
dicendo. Quasi sicuramente nessuna di queste
affermazioni è vera, neanche la prima; invero
tutti i programmi elettorali contemplavano
interventi sull’IMU, sia pur con metodologie
differenti, ma una cosa sono le chiacchiere
acchiappa- voti ed un’ altra la realtà e le
necessità dei Conti Pubblici. Alla fine, dopo
che il volonteroso Ministro dell’Economia
ha stilato un ottimo piano di interventi alternativi evidenziando pregi e difetti di ognuno
di essi, il risultato è che la rata di settembre
non si pagherà, quella di dicembre neanche, le rispettive coperture verranno trovate
all’interno della prossima Legge di Stabilità
probabilmente in modo non indolore per le
tasche degli italiani, mentre per il prossimo
anno e per quelli successivi verrà introdotta
la c.d. Service Tax, che sotto altre forme
recupererà quanto perso con il gettito IMU.
In conclusione, e senza tema di smentita, la
classica abolizione “ad usum delphini”, per
creduloni, allocchi e sprovveduti. La logica
e la lungimiranza avrebbero consigliato di
procedere semplicemente ad un innalzamento
della quota esente, mantenendo la principale
se non l’unica imposta patrimoniale oggi esistente perlomeno sulle abitazioni di pregio.
In questo modo l’Esecutivo avrebbe potuto
disporre di risorse da utilizzare per intervenire sul cuneo fiscale, migliorando la competitività delle imprese ed avrebbe preservato
un minimo di equità impositiva. Abbiamo
assistito nelle ultime settimane all’ennesima
sanatoria nel pubblico impiego, spacciata
come in altri casi per stabilizzazione dei
precari. Agli errori del passato si cumulano
quelli del presente e nei fatti si mettono in
conflitto due categorie di disperati: da un
lato chi anni fa è stato assunto con contratti
a termine per mansioni di gestione ordinaria,
quindi in una forma sostanzialmente irregolare e con un destino garantito da precario,
dall’altro coloro che in possesso di titoli e
preparazione spesso di livello elevato, ritengono di avere diritto quanto meno a competere per l’agognata stabile occupazione. In
questa contesa fra poveri il merito, in quanto
criterio universalmente riconosciuto di selezione e assegnazione del posto di lavoro, non
viene ovviamente tenuto in considerazione
alcuna. Negli ultimi giorni, leggendo i quotidiani e ascoltando le trasmissioni televisive,
si ricava la sensazione di essere diventati un
popolo di “appesi”. Nell’immediato le sorti
del Governo e quindi la stabilità del Sistema
Paese potrebbero dipendere dal destino di
una persona. Lungi dal voler dare giudizi di
merito e con l’auspicio che la ragionevolezza
di tutti alla fine prevalga, è bene non dimenticare che in nessuno Stato dove esiste una funzione giurisdizionale degna di questo nome,
fatto salvo il diritto indiscutibile di ognuno
di difendersi nei modi e coi mezzi ritenuti
più idonei in tutte le sedi a ciò deputate, un
cittadino può ritenersi “legibus solutus”, cioè
non soggetto alla Legge, così come non può
scegliersi i giudici che più gli aggradano.
L’eventualità che a breve gli incerti ma sempre più evidenti segnali, se non di una vera e
propria ripresa, quantomeno di una imminente fine della recessione possano essere messi
in discussione da una crisi di Governo, lascia
da un lato sgomenti e dall’altro preconizza
scenari a tinte fosche, per le imprese, per i
risparmiatori, per i cittadini tutti. I Mercati
non hanno letto Cronin e se anche lo avessero fatto contrariamente alle stelle non starebbero a guardare. Il superamento al rialzo
del nostro spread rispetto a quello spagnolo
costituisce solo il primo ma inequivocabile
avvertimento.
Andrea Panziera
DA SETTEMBRE ANCHE LEGNAGO SORRIDE AL BENESSERE
Centro fitness e poliambulatorio specialistico: CENTRO DR e FisioLegnago ora operativi
Sabato 31 agosto ha inaugurato ufficialmente a Legnago la nuova palestra CENTRO
DR in Via Lama 3 a
San Pietro, proprio
di fianco a Marco
Polo Expert.
A fare da padroni
di casa sono stati i
quattro soci Stefano
Poli, Alessia Soave,
Paola Remondini e
Simone Vicentini
che hanno presentato al pubblico la
nuova palestra; al loro fianco è intervenuto
anche il sindaco di Legnago, Roberto Rettondini, che ha sottolineato durante la conferenza stampa il piacere di vedere in un momento
economico così incerto, una realtà giovane
che ha voglia di rischiare e di investire, trasformando in realtà il proprio sogno impren-
ditoriale, grazie anche al lavoro di squadra
fatto con lo staff, motivato e coinvolto in ogni
fase del processo.
Presenti anche il
sindaco di Nogara,
Luciano Mirandola
e l’Assessore alle
Attività Economiche e Produttive di
Legnago, Nicola
Negri.
Gli oltre 1.600mq
di superficie sono
stati dedicati alle
sale corsi ed ai macchinari, scelti tra i migliori di Technogym e forniti della nuova tecnologia Club2.0; gli spazi sono stati realizzati
con la consulenza dell’Agenzia Perdonà di
Verona che ha creato, attraverso le particolari
decorazioni, un’identità visiva che caratterizza tutti gli strumenti di comunicazione del
CENTRO DR.
Insieme al centro fitness, la palestra ospita anche FisioLegnago, un poliambulatorio
specializzato in medicina dello sport, gestito
dall’ortopedico dott. Dall’Oca con il fisioterapista Paolo Isalberti e Mario Rossini, per
anni figura di spicco nel servizio di Igiene e
Sanità Pubblica.
Un vero e proprio centro dedicato al benessere, che si avvale si personale esperto e,
grazie alla presenza di FisioLegnago, offre
un servizio completo e sicuro anche a coloro
che hanno esigenze particolari.
CENTRO DR ha a disposizione anche un
Baby Park dedicato alle mamme che possono
così allenarsi portando con sé anche i propri
figli.
CENTRO DR
Via Lama 3- San Pietro di Legnago
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periodico indipendente
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
7
AL CIRCOLO WIGWAM CORTE MORANDA DI COLOGNA VENETA, ORTOFRUTTA E SOCIETà
Denso di contenuti e novità l’incontro sul tema
“Importanza dell’ortofrutta nella moderna società” che si è tenuto domenica 8 settembre 2013,
al Wigwam Circolo di
Campagna “Corte Moranda” di Cologna Veneta (Vr). L’evento, che
ha avuto lo scopo di porre
l’attenzione sulla necessità di una più corretta
alimentazione, che comprenda frutta e verdura, si
è articolato nelle quattro
fondamentali componenti che ne costituiscono
la filiera. Dal presidente
del Circuito Wigwam Efrem Tassinato, per la
cultura poiché proprio tale rete associativa persegue da oltre quarant’anni la finalità della promozione dello sviluppo solidale e sostenibile, per
l’occasione anche per la comunicazione perché
anche di giornalista responsabile della segreteria
nazionale di UNAGA l’unione dei giornalisti
agroalimentari ed ambientali italiani; dal parlamentare europeo Giancarlo Scottà, componente
della commissione agricoltura, per la politica;
dal presidente del Centro Servizi Ortofrutticoli
di Ferrara Paolo Bruni, per la parte produttiva
ed infine dall’endocrinologo del Centro Diabetico dell’ASSL 21 di Legnago Aldo Morea, per la
parte nutrizionistica e sanitaria.
La tavola rotonda è stata introdotta da Pierluigi Castiglioni della Comunità Locale di Offerta Wigwam del legnaghese, e gli onori di casa
da Marisa Saggiotto, presidente del Circolo
Wigwam ospitante che ha poi offerto un menu
degustazione con piatti a base di frutta e verdura,
magistralmente preparati dai volontari della piccola e qualificata brigata di cucina.
La parte della politica, trattata dal parlamentare europeo Giancarlo Scottà ha portato a conoscenza delle difficoltà di chiudere le trattative
per la nuova PAC (Politica Agricola Europea),
ed ha denunciato gli scompensi ecologici stanno
mettendo in pericolo la vita degli insetti pronubi (impollinatori), di cui le api rappresentano la
specie più a rischio, con
evidenti
ripercussioni
anche di tipo produttivo
nel settore dell’ortofrutta.
Ha inoltre informato che
al Parlamento Europeo è
in corso una raccolta di
firme per limitare se non
inibire l’uso del suolo
agricolo per le coltivazioni bioenergetiche e
riservarlo invece principalmente alle necessità
agroalimentari.
Paolo Bruni, per la parte riguardante le problematiche inerenti la produzione, ha ricordato
che una previsione della FAO ha quantificato a 9 miliardi (oggi sono 7) la popolazione mondiale nel 2045 e un fabbisogno di derrate alimentari aumentato
del 70%. Da qui il pieno accordo sulla
necessità della salvaguardia dei suoli
fertili ai fini agroalimentari. Ricorda
che servono 10-16 kg di cereali per fare
un kg di carne perciò i maggiori consumi
di alimenti vegetali saranno anche imposti dalla necessità in termini di risparmio globale del
bilancio energetico del pianeta. Il settore ortofrutticolo, perlomeno quello italiano, sconta una
non sufficiente aggregazione: l’Italia è il più importante produttore europeo di ortofrutta e con le
sue 36 milioni di tonnellate è uno dei maggiori
al mondo ma gli italiani non sanno fare squadra,
scontando perdite di competitività e perciò forza
contrattuale sui mercati. Dice ancora Bruni che,
l’alimentazione nel nostro Paese sconta una situazione di carenza di educazione alimentare: un
bambino su tre è obeso ed ancora, non vien tenuto conto che più aumentano i consumi di frutta
e verdura più diminuiscono quelli della spesa
sanitaria.
Sfata il mito delle diete miracolose il medico
Aldo Morea, confermando il concetto, che ogni
cibo sia utile al nostro organismo e per la nostra
salute a condizione siano osservate le giuste
quantità. Metà del piatto dev’esser costituito da
verdure e frutta, un quarto da carboidrati complessi (con fibre) e l’altro quarto da proteine preferibilmente vegetali e ittiche. La carenza di fibra
è connessa all’incidenza dei tumori al colon e si
deve sempre tener presente che l’eccesso di calorie si trasforma in veleno letale. E’ poi necessario
dimezzare la quantità di sale, comprendendo in
ciò anche quello contenuto nei cibi preconfezionati. E’ inoltre necessario tener conto degli
antiossidanti (come quelli contenuti nel succo
di limone e negli agrumi in genere) ed a questo
proposito ha ricordato che l’invecchiamento non
è paragonabile ad una candela che si consuma
ma ad un organismo che si ossida.
Efrem Tassinato, nel suo intervento conclusivo, ha detto che gli aspetti
trattati in relazione al rapporto tra
ortofrutta e società, sottendono che
l’alimentazione corretta e salutistica abbia necessità, per affermarsi in
modo responsabile e diffuso, dell’apporto di produttori seri e organizzati, di
orientamenti e supporti scientifici da parte di
medici e nutrizionisti, di politiche di incentivo
delle buone pratiche e di disincentivazione di
quelle non buone e che siano regolamentate di
conseguenza le attività della produzione e dei
consumi. Ultimo ma non meno importante l’investimento in cultura attraverso una informazione fatta di momenti anche conviviali, come
i tanti organizzati dai Wigwam Club e di cui
quello del Wigwam Circolo di Campagna “Alla
Moranda” di Cologna Veneta è un costituisce un
virtuoso esempio.
Wigwam Clubs Italia
[email protected]
www.wigwam.it - Tel. 335 6873732
WIGWAM A LEGNAGO: NEL BASSO VERONESE UN NUOVO PRESIDIO PER LO SVILUPPO SOLIDALE E SOSTENIBILE
scopo Il Circuito Wigwam, oggi presente in 18 Paesi, che dal 1972 persegue la mission di promozione della cultura dello sviluppo solidale e
sostenibile, avrà tra breve a Legnago una sede a servizio del territorio
del basso veronese.
I promotori, della nuova associazione locale Wigwam, Pierluigi Castiglioni e Loriana Libertà una volta ottenuta l’abilitazione con la partecipazione al Corso Base per nuovi Operatori Wigwam, che si terrà nelle
date 27-28 settembre presso la sede nazionale di Piove di Sacco (Pd),
inizieranno la raccolta delle adesioni tra tutte le persone sensibili ai temi
della solidarietà e della sostenibilità e siano intenzionate ad unirsi per
fare qualcosa di utile in tal senso.
Per info sul nuovo Wigwam di Legnago: 347 6492574 (Pierluigi)
Per info su programma e modalità di iscrizione al Corso Base Wigwam:
[email protected] - www.wigwam.it
S. Pietro di Morubio, “Festa delle carni bianche”
Un’opera del pittore Charlie consegnata quale 1° Premio allo Shef-Poeta Giorgio Gioco
Sabato 7 settembre nella cornice della sede
municipale di villa Gobbetti, all’interno della
sala consigliare, si è tenuta la “cena di gala” che
ha aperto la terza edizione
in riferimento alle “Carni
Bianche”. La serata, Presenta da Lucio Salgaro di
Telearena, è stata caratterizzata dagli interventi,
oltre che del sindaco di S.
Pietro di Morubio Giorgio Malaspina, dalle maggiori autorità provin-
ciali e nazionali dei comparti agroalimentari. Quest’anno l’Amministrazione Comunale
ha voluto impreziosire la
manifestazione ideando
il 1° premio “Festa delle
Carni Bianche”. A ricevere questo riconoscimento è
stato l’ Ospite d’Onore lo
Shef-Poeta, cittadino onorario del paese, Giorgio
Gioco. “Per aver riscoperto
nella storia e nelle tradizioni il Risotto alla Sbirraglia del quale troviamo
notizie nel periodo Lombardo-Veneto, se non
addirittura durante le invasioni napoleoniche”.
L’opera commissionata al pittore Charlie, è stata
consegnata dal sindaco e dallo stesso autore.
Nel dipinto, spiega Charlie, ho voluto raccogliere i simboli di questo premio. Villa Gobbetti, il
cappello da Shef in omaggio a Gioco e al “12
Apostoli”, il libro aperto con le poesie di Berto
Barbarani e un’allegoria festosa di personaggi e
di animali da cortile ignari, quest’ultimi, delle
molteplici ricette che li riguardano e che fanno
parte delle tradizioni contadine.
F. O.
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
8
Centro Giovanile Salus – NOI
CINEFORUM LEGNAGO Stagione 2013 – 2014
Serata di inaugurazione
PRIMO CICLO: 16 FILM
Sabato 21 Settembre, ore 21
PROIEZIONI:
LA CUOCA DEL
IL GIOVEDI' ore 21.00
PRESIDENTE*
IL
VENERDI'
ore 15.30 e 21.00
di Christian Vincent
ingresso con biglietto: 5 euro
*film omaggio
ABBONAMENTI:
16 film: 35 euro
32 film: 65 euro
per i TESSERATI CINEFORUM
a seguire RISOTTO
3-4 Ottobre
26-27 Settembre
LA GRANDE BELLEZZA
di Paolo Sorrentino
10-11 Ottobre
17-18 Ottobre
IL CASO KERENES
TUTTI PAZZI PER ROSE
IL FIGLIO DELL'ALTRA
di Calin Peter Netzer
di Régis Ronsard
di Lorraine Lévy
24-25 Ottobre
31 Ottobre – 1 Novembre
NELLA CASA
NO – I GIORNI
DELL'ARCOBALENO
IL FONDAMENTALISTA
RILUTTANTE
di Pablo Larraìn
di Mira Nair
di François Ozon
7-8 Novembre
14-15 Novembre
21-22 Novembre
28-29 Novembre
IL GRANDE GATSBY
UN GIORNO DEVI ANDARE
NOI SIAMO INFINITO
di Buz Luhrmann
di Giorgio Diritti
di Stephen Chbosky
5-6 Dicembre
12-13 Dicembre
19-20 Dicembre
TO THE WONDER
BIANCA COME IL LATTE
ROSSA COME IL SANGUE
HITCHCOCK
di Terrence Malick
di Sacha Gervasi
di Giacomo Campiotti
9-10 Gennaio – titolo da definire
16-17 Gennaio – titolo da definire
23-24 Gennaio – titolo da definire
Tranquilli, protetti, sicuri.
Progettiamo soluzioni per la sicurezza.
periodico indipendente
A Roverchiara la Coldiretti fa il
punto sull’agricoltura del territorio
con il sottosegretario Giorgetti
La Sagra di San Zeno a Roverchiara dei giorni scorsi è stata l’occasione per la
Coldiretti Verona di parlare e fare il punto sulla carne di manzo e sull’ortofrutta
del territorio nonché condividere alcune riflessioni sull’agricoltura in generale
con Alberto Giorgetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e
delle Finanze.
“C’è una certa preoccupazione – ha precisato Valente, presidente di Coldiretti
Verona venerdì scorso durante la degustazione sulla costata di manzo certificata
A.ZO.VE – per quanto riguarda sia la situazione dei produttori del settore zootecnico che i consumatori. A partire dalla crisi economica che ha determinato un
calo dei consumi di carne ai recenti scandali sulla carne di cavallo, alla chiusura
di aziende del settore zootecnico riteniamo che siamo in un momento difficile e
delicato. Dobbiamo, infatti, cercare di salvaguardare l’attività degli imprenditori
agricoli, garantire e valorizzare la qualità dei loro prodotti. Ma dobbiamo anche
rassicurare i consumatori sulla genuinità dei prodotti del territorio. La carne
veronese è sicura e buona e rappresenta un importante pilastro dell’economia
del territorio”.
Verona è un’importante produttrice di carne bovina con più di 1.000 allevamenti con almeno un capo per un totale di 130.000 capi circa allevati annualmente. Ma, da alcuni anni sta vivendo un momento difficile tanto che Coldiretti
registra nel primo bimestre nel 2013 un taglio del 7 per cento nelle macellazioni
bovine rispetto allo scorso anno. Verona è, per gli allevamenti di bovini, la prima
provincia del Veneto seguita da Treviso con 95.000 capi, Padova 70.000 poi
Venezia e Rovigo con 40.000 capi. Minori gli allevamenti a Vicenza e Belluno.
“La carne, e in particolare quella di marzo - ha ammesso Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Verona - ha un grande valore all’interno del circuito alimentare.
Oggi la sicurezza alimentare è garantita sul territorio dai controlli effettuati dalle
ASL ma fondamentale è imparare a leggere le etichette dei prodotti che si acquistano per essere certi della provenienza. Infatti, tutta la frutta e verdura in vendita
deve indicare per legge la provenienza. Se è italiana è molto probabile che si
tratti di un prodotto di stagione. Il Made in Italy va salvaguardato e sostenuto
perché rappresenta prodotti eccellenti, di qualità e sicuri”.
Presenti all’incontro anche il Sindaco di Roverchiara Loretta Isolani, Graziano Galbero, direttore del Dipartimento funzionale sanità animale e sicurezza
alimentare AULSS Legnago, Luigi Bortolazzi, presidente onorario dell’Associazione Macellai veronesi Gianni Giaccon, consigliere di A.ZO.VE, Associazione
Zootecnica Veneta.
La Festa di Roverchiara ha, inoltre, fatto da cornice a un incontro tra il consiglio direttivo di Coldiretti Verona e Alberto Giorgetti, Sottosegretario di Stato al
Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tra i temi trattati la recente decisione
del Governo di abolire l’Imu in agricoltura e quindi il plauso della Coldiretti
con l’auspicio che ora si possa completare l’iter per la dismissione dei terreni
pubblici, l’attenzione alle zone alluvionate dai fenomeni atmosferici della scorsa
primavera con interventi per la salvaguardia del territorio e il problema dei furti
in campagna con sottrazione di attrezzatura e mezzi agricoli che sta imperversando nei territori veronesi. “Il sottosegretario Giorgetti ha dimostrato grande
interesse per il mondo agricolo - ha detto Valente - specie a quello veronese e
ha ribadito l’importanza della lotta alla contraffazione e alla difesa del Made
in Italy, la salvaguardia dell’agricoltura del territorio che presenta eccellenze a
livello nazionale. Interessante è stato l’accenno ai fondi europei per lo sviluppo
e la valorizzazione della montagna con il reciproco interesse ad approfondire la
tematica”.
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garantiamo ad aziende e privati concrete soluzioni per la sicurezza con
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periodico indipendente
Anno
AnnoXXXI
XXXV- -n.n.9 9- -Settembre
Settembre2009
2013
Gli appuntamenti AUTUNNALI
DEl Castello Bevilacqua
9
Al Castello Bevilacqua la passione per la buona cucina e il buon vino si abbinano ad una
serata davvero fuori dal comune. Una cena dove riscoprire i propri sensi e apprezzarli in tutta
la loro completezza; ogni portata coinvolgerà uno dei 5 sensi, risaltando così la bellezza e
la sfiziosità di tutti i piatti preparati dagli chef del Castello. Anche il menù vuole essere una
sorpresa per gli ospiti e i loro 5 sensi: alle 20.30 lo spettacolo sensoriale ha inizio.
CENA SENSORIALE
Venerdì 11 ottobre 2013, ore 20.30
Aperitivo con stuzzicheria
Antipasto
L’occhio non vuol più la sua parte
Primo piatto
Ricercati profumi dal cuore croccante
Secondo piatto
Afferra il sapore
Dessert
Le dolci note del gusto
Caffè
Acqua gasata e naturale
Vino in bottiglia
Costo a persona € 39,00
Compresi acqua e vino
(su prenotazione)
Anche quest’autunno l’offerta del Castello Bevilacqua Academy non deluderà nessuno:
corsi di cucina si alterneranno a corsi di wedding planner e cake design. I motori si
accenderanno lunedì 7 ottobre 2013, alle ore 19.30, con il primo corso di cucina
intitolato “Tutto alla brace dall’antipasto al dolce”, dove uno dei nostri chef svelerà ogni
minimo segreto sull’argomento senza remore. Ogni lunedì poi, fino all’11 novembre,
avrete l’occasione di partecipare ai corsi di cucina dove con i giusti consigli riuscirete a
stupirvi e a stupire.
Ogni lunedì poi, fino all’11 novembre, avrete l’occasione di partecipare ai corsi di cucina
dove con i giusti consigli riuscirete a stupirvi e a stupire. Sabato 12 ottobre, e i due sabati
successivi, si terrà invece il corso di Wedding and Event Planner, per dare la possibilità
di entrare a contatto con professionisti del settore e poter scoprire come realizzare il
matrimonio perfetto, evento indimenticabile.
I NOSTRI CORSI DI CUCINA
7 ottobre Tutto alla brace dall’antipasto al dolce - 14 ottobre L’insolita cucina vegetariana
21 ottobre Tutti i segreti del riso - 28 ottobre Cucina a due: la sensualità nei piatti
4 novembre Cucina, ama e…fotografa - 11 novembre I dolci dell’inverno
CENA CON DELITTO Venerdì 18 ottobre
HALLOWEEN PARTY Giovedì 31 ottobre
Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra
nuova destinazione nel cuore della storia.
Regalatevi un soggiorno in una delle 7
splendide junior suite, e scoprite i nostri
pacchetti Classic, Romance, Wellness e
Gourmet.
Il ristorante “All’Antica Ala” vi aspetta tutti
i giorni dal lunedì sera alla domenica, per
un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le
tipicità della tradizione locale, in un’ottica
di valorizzazione dei prodotti del territorio.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442 93655 – [email protected] – www.castellobevilacqua.com
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
10
Prosa
Musica
periodico indipendente
Danza
mercoledì 20 novembre 2013 ore 20,45
Casanova Multimedia
Il discorso del Re
di David Seidler - con Luca Barbareschi
sabato 19 ottobre 2013 ore 20,45
Omaggio ad Angelo Ephrikian
Giuliano Carmignola - I Sonatori de la Gioiosa Marca
musiche di Corelli e Vivaldi
sabato 2 novembre 2013 ore 20,45
Käfig Brasil
Centre Chorégraphique National de Créteil
et du Val-de-Marne - Compagnie Käfig
martedì 14 gennaio 2014 ore 20,45
Teatro de Gli Incamminati - Diablogues
L’uomo, la bestia e la virtù
di Luigi Pirandello
giovedì 14 novembre 2013 ore 20,45
Lirico Incanto
Max De Aloe Quartet
Il jazz incontra Verdi e Wagner
sabato 23 novembre 2013 ore 20,45
Contemporary Tango
Balletto di Roma
con Kledy Kadiu
lunedì 27 gennaio 2014 ore 20,45
Teatro Stabile del Veneto - Teatro Stabile di Torino
Società per Attori con la partecipazione produttiva di Lugano InScena
RIII - Riccardo Terzo
di William Shakespeare - con Alessandro Gassmann
martedì 10 dicembre 2013 ore 20,45
Gidon Kremer, Giedre Dirvanauskaite, Khatia Buniatishvili
musiche di Liszt e Schubert
venerdì 31 gennaio 2014 ore 20,45
Stuttgart Ballet
Gala con i primi ballerini
martedì 11 febbraio 2014 ore 20,45
Società per attori
La Locandiera
di Carlo Goldoni - con Nancy Brilli
sabato 11 gennaio 2014 ore 20,45 - in Viaggio con Salieri
Un viaggio alla Corte di Vienna con Salieri,
Eybler e Mozart
martedì 25 febbraio 2014 ore 20,45
perpianoearchi
Enrico Pieranunzi - Orchestra di Padova e del Veneto
musiche di Morricone, Trovajoli, Pieranunzi e Silvestri
mercoledì 5 marzo 2014 ore 20,45
Compagnia Mauri Sturno
Una pura formalità
dal film di Giuseppe Tornatore
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
venerdì 21 marzo 2014 ore 20,45
Teatro Stabile del Veneto - Teatri e Umanesimo Latino Spa
Sior Tita paron
di Gino Rocca
Teatro Brillante
mercoledì 27 novembre 2013 ore 20,45
La Pirandelliana
Quando la moglie è in vacanza
di George Axelrod - con Massimo Ghini ed Elena Santarelli
sabato 14 dicembre 2013 ore 20,45
Teatro Musica Novecento
La vedova allegra
Operetta in tre atti di Leon e Stein
sabato 29 marzo 2014 ore 20,45
Workwithinwork - Absolutely Free
Aterballetto
Che Festa a Teatro!
venerdì 20 dicembre 2013 ore 20,45
fuori abbonamento
Magical Mistery Orchestra
concerto-spettacolo dedicato ai Beatles
lunedì 10 marzo 2014 ore 20,45 - in Viaggio con Salieri
Buffi si nasce
Bruno Praticò e Marco Bussi, bassi - I Fiati Associati
musiche di Mozart, Salieri, Cimarosa, Rossini, Donizetti
sabato 28 dicembre 2013 ore 20,45
fuori abbonamento
Lo Schiaccianoci
Royal Ballet of Moscow - The Crown of Russia
Canzoni d’Italia
mercoledì 18 dicembre 2013 ore 20,45
Penso che un sogno così...
Giuseppe Fiorello
sabato 25 gennaio 2014 ore 20,45
Il Signor G e l’amore
Rossana Casale
tributo a Giorgio Gaber
martedì 31 dicembre 2013 ore 21,45
fuori abbonamento
Concerto di San Silvestro
Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
direttore Stefano Romani
Evento Speciale
sabato 15 febbraio 2014 ore 20,45
Lucio & Lucio
“Battisti incontra Dalla
Storia di una tournée mai nata”
Bruno Conte
sabato 15 marzo 2014 ore 20,45
Lo studio Martini
Quelli del cabaret
di e con Cochi e Renato
domenica 3 novembre 2013 ore 18,00
fuori abbonamento
Serata Telethon
un grande Concerto a favore di un grande Progetto
Gli spettacoli saranno preceduti, alle ore 20:00
da una conversazione introduttiva al Ridotto del Teatro.
Biglietteria: Rinnovo Abbonamenti Diamante sabato 14 e lunedì 16 settembre - Prosa, Danza, Musica martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 settembre. Nuovi Abbonamenti Diamante da martedì 24 settembre. Prosa, Danza, Musica da mercoledì 25 settembre. Formula Libero da martedì 1 ottobre - Biglietti Singoli per tutta la Stagione da martedì 8 ottobre.
Orari: Il primo giorno di apertura delle vendite dei nuovi abbonamenti, formule libero e biglietti singoli, è possibile acquistare solo di persona, alla biglietteria del Teatro, dalle 15.30 alle 18.00. Dal martedì al venerdì la mattina solo al telefono, con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 15.30 alle 18.00. Il sabato, di persona, dalle 10.30 alle 12.30.
Nei giorni di spettacolo al telefono con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 17.00 fino ad inizio della rappresentazione, esclusivamente per la vendita e il ritiro dei biglietti per la serata. I nuovi abbonamenti e i singoli biglietti anche online su www.teatrosalieri.it
Tel. 0442 25477 - Fax 0442 625584 - www.teatrosalieri.it - [email protected]
L’attività del Teatro Salieri è organizzata da Fondazione Culturale Antonio Salieri
in collaborazione con
Soci Costituenti e Fondatori
Soci Partecipanti
e la partecipazione di
Comuni di Angiari, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Castagnaro, Cerea, Gazzo Veronese, Roverchiara, Terrazzo, Villa Bartolomea
periodico indipendente
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
11
TEATRO PARROCCHIALE “SAN MARTINO”
VIGO DI LEGNAGO
RASSEGNA TEATRALE DIALETTALE 2013 -2014
Sabato 26 Ottobre 2013 - ore 20,45
serata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Legnago
Gruppo Teatro “VECCHIO VENETO” di Bresega (PD)
"I QUATTRO CANTONI" (dialetto)
Sabato 09 Novembre 2013 - ore 20,45
Compagnia “I RUSCOLETTI” di Canda (RO)
"IL PARACARRO DELL’AMORE” (dialetto)
Sabato 23 Novembre 2013 - ore 20,45
“GRUPPO TEATRALE CAORLOTTO” di Caorle (VE)
"SCANDALO IN CANONICA" (dialetto)
Sabato 14 Dicembre 2013 - ore 20,45
“Serata Ivano”
Compagnia Teatrale “I SALVADEGHI” di Vigo di Legnago (VR)
"EL TIRO BIRBON DE UN VECIO IMPESTà"
(Nuova versione)
Sabato 11 Gennaio 2014 - ore 20,45
Compagnia “TEATROINSIEME” di Zugliano (VI)
"CHE 48 IN CASA CIABOTTO”
Sabato 25 Gennaio 2014 - ore 20,45
Compagnia “MODUS VIVENDI” di Verona
"MEIO DA MORTO?"
Sabato 8 Febbraio 2014 - ore 20,45
Compagnia “BRUTTI MA BUONI” di Arre (PD)
"XE RIVà EA FORTUNA!!”
Sabato 01 Marzo 2014 - ore 20,45
“Compagnia “I SALVADEGHI Malmaùri” di Vigo di Legnago (VR)
"EL RUFIAN"
FUORI RASSEGNA
Domenica 15 dicembre 2013 ore 16,00
Compagnia Teatrale "I SALVADEGHI” di Vigo di Legnago (VR)
"EL TIRO BIRBON DE UN VECIO IMPESTà”
(Nuova versione)
Domenica 2 Marzo 2014 ore 17,00
Sabato 8 Marzo 2014 ore 21,00
“Compagnia “I SALVADEGHI Malmaùri” di Vigo di Legnago (VR)
"EL RUFIAN"
Biglietto singola rappresentazione € 9,00
Abbonamento Adulti € 60,00 con prenotazione posto
Abbonamento ragazzi fino a 14 anni € 40,00
Prenotazione abbonamenti 0442 23130 / 333 2453028
Prevendita biglietti presso:
Tabaccheria edicola e servizi - VIGO - Tel. 0442. 24045
Tabaccheria Tiziano - CASETTE - Tel. 0442 602274
Per informazioni telefonare:
0442 23130 / 333.2453028
349.8626286 / 340.1447333
RASSEGNA DI PROSA 2013/14
SI RICOMINCIA CON PULIERO
E SIOR TODARO
SABATO 9 OTTOBRE 2010
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
La nonna
Una escort di scorta
ARMATHAN
GLI INSOLITI NOTI
SABATO 6 NOVEMBRE 2010
L’avaro di Moliere
SABATO 5 MARZO 2011
L’AQUILONE
Gli attori
SABATO 18 DICEMBRE 2010
THEAMA TEATRO
preferiscono le
Il nuovo cartellone per la stagione 2013-’14
alfarse
teatro Mignon
di Porto LegnagoBiciclette
è ai nastri di partenza, con la rappresentazione di sabato 28 settembre 2013 alle 21.00, ad opera di R.
Puliero e La Barcaccia, del lavoro classico goldoniano in tre
Cena di famiglia
atti “Sior ToderoIl letto
Brontolon”.
La commedia,
risalente al 1762,
ovale
(cognate)
ma con tratti ancora attuali e universali, rappresenta una delle
vette del teatro di Carlo Goldoni che attinge con maestria
ad ogni risorsa del mestiere, mescolando, all'interno di una
trama accattivan¬te e di trascinante divertimento, personaggi
tratti sia dalle vicende personali dell’autore che dal suo stesso
teatro, come il protagonista Todaro, "rustego" di retroguardia,
Meneghetto, avvocatino, borghese amante dei predicozzi così
come dei facili corteggiamenti alle dame col "morbin", le tre
donne Marcolina, Fortunata e Cecilia, sempre più avanti delle
loro controparti maschili con il loro affascinante miscuglio di
amorosi entusiasmi e di senso pratico. E tra finzione e realtà
allo stesso modo si confondono il marito "pampalùgo", il giovanottone ingenuo, il subdolo fatto¬re, la fanciulla innamorata
e l’imperturbabile servitore di casa. Ma a trionfare, alla fine,
è soprattutto il teatro essenziale, artigianale e sapiente che
"La Barcaccia" visualizza direttamente sulla scena, ad opera
soprattutto di Roberto Puliero, non in soggezione nel cimentarsi in una parte che è stata uno dei cavalli di battaglia di Cesco
Baseggio: grandissimo del teatro veneto del ‘900. Il prezzo del
singolo biglietto per questa rappresentazione è di euro 10. La
rassegna di prosa al Mignon proseguirà con altri cinque titoli,
messi in scena, rispettivamente: sabato, 26 ottobre 2013, “Una
luce nella notte” dalla compagnia Lavanteatro di Avesa, sabato, 30 novembre 2013, “Il tesoriere” da Gli Insoliti Noti, sabato, 11 gennaio 2014, “La Bisbetica Domata” da L’Archibugio,
sabato, 8 febbraio 2014, “El garofolo rosso” da La Trappola e
sabato, 15 marzo 2014, “Bonjour Paris” da Armathan. E’ aperta anche l’opzione di acquistare abbonamenti per tutti i 6 titoli
di prosa complessivi a Euro 40 per adulti e Euro 30 per ragazzi.
Il tutto in pre-vendita presso il bar del Circolo NOI Salutis di
Porto, mediante prenotazione telefonica (328 3688610), tramite e-mail ([email protected]) o al botteghino prima di
ogni spettacolo. Continuerà anche per questa stagione, alla fine
di ogni messa in scena, l’uso di promuovere il libero e mutuo
scambio di opinioni sulla pièce e la vita teatrale in generale
tra spettatori ed artisti prendendo uno snack insieme ed è
attualmente in preparazione da parte dei responsabili anche un
programma integrativo musicale fuori abbonamento.
Carla Faccio
TEATROIMPIRIA
SABATO 26 MARZO 2011
SABATO 22 GENNAIO 2011
LAVANTEATRO
NAUTILUS
12
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
periodico indipendente
Cinema a Venezia: L'arte della felicità alla Settimana della Critica
Il produttore Luciano Stella: "è stata una lucida follia". Il regista Alessandro Rak:
"l'animazione può essere internazionale anche da Napoli".
Sarebbero sufficienti le due dichiarazioni rilasciate dal produttore e dal
regista per connotare la passione e la coscienza di un mondo, che sono
alla base della realizzazione de “L’arte della felicità”, primo lungometraggio di Rak.
Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice
del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni, che ha voltato le
spalle alla musica e si è perso nella sua città. Mentre fuori imperversa
la tempesta, il suo taxi comincia ad affollarsi di ricordi, speranze, rimpianti, presenze. Ora sa chi sono i passeggeri: anime, fantasmi, memorie, strade. Messaggeri di un sole che nasce altrove e di ciò che è oltre
il proprio parabrezza. Prima o poi il cielo si aprirà, e arriverà la fine...
o tornerà la musica.
Ecco in sintesi quello che possiamo vedere e percepire nei quasi 90
minuti proposti da Alessandro Rak, certamente un esempio di animazione fuori catalogo, sicuramente un’influenza estetica della grafica
fumettara da cui proviene, ma anche animatore in 2D, scenografo in
2D, pittura digitale, modellazione e compositing---Ma, soprattutto, una
tendenza a raccontare una storia del proprio territorio con un gruppo
straordinario di giovani talenti.
Prima dell’intervista una performance musicale collettiva dei
musicisti e del cast del film introduce la prima domanda a Luciano
Stella. Il film è arricchito dalle musiche della vecchia e nuova
Napoli. E’ un’altra caratteristica della Sua produzione?
“Intorno alla Casa di produzione è nato un vero e proprio movimento,
infatti MAD Entertainment è una factory della musica, dell’animazione
e del documentario. Si sono riuniti artisti di tutta la scena napoletana, è
una nuova generazione musicale che ama la musica di oggi ma non
trascura la tradizione. Alessandro (il regista) è anche un autore storico
di video musicali, fa parte della New Wave napoletana. Poi c’è stato il
contributo delle musiche originali, composte da Antonio Fresa e Gigi
Scialdone.”
Ancora a Stella domando se concorda su come - da oltre un decennio - il genere cinematografico dell’animazione per adulti fosse
andato perduto, soprattutto in Italia. Ora, mi sembra, si intravvede
qualche spiraglio di attività. Forse il supporto del “fumetto” ha
aiutato “l’animazione”. E’ per questo motivo che Lei ha avuto il
coraggio di creare una casa cinematografica che opera anche in
questo campo e realizzare il film di Rak?
“In realtà il progetto è stato una lucida follia. Con la consapevolezza
che l’Italia non frequenta l’animazione per adulti ma anche con la consapevolezza che all’estero, invece, c’è una grande tradizione, dai Simpson al mainstream della DreamWorks, dalla Disney alla Pixar. A
Napoli, ad esempio, abbiamo una nuova forza di talenti con delle precise competenze tecniche sull’animazione.”
Riprende la domanda Alessandro Rak sottolineando “come l’animazione possa essere internazionale anche da Napoli. Inoltre non mi piace
parlare di spiragli: sono ben presenti delle forze sul territorio mosse da
passione e voglia di lavorare e non c’è bisogno nemmeno di tanti soldi
per creare qualcosa. I dibattiti sulla depressione non servono.”
Ad Alessandro Rak chiedo se l’idea di ambientare il film a Napoli,
in un contesto pre-apocalittico, sia nata per la vicinanza alla città o
per rivolgersi con nuova fiducia ad una possibile rinascita?
“Si parla sempre di crisi e si impone una salvezza necessaria: invece
siamo già salvi perché siamo vivi. Questa è una percezione che potrebbe
diventare importante se i singoli la acquisissero come propria, in modo
da poterla trasformare, per il nostro territorio, in una prospettiva fertile.
Non si può partire dalla negazione di dove viviamo per predisporsi al
futuro. Napoli deve riprendere a dialogare col mondo”.
Sempre a Rak: il titolo “L’arte della felicità” si ispira all’omonima
manifestazione culturale esistente a Napoli dal 2005, o ad un libro
buddhista, oppure per il film ha un significato autonomo?
A tale riguardo sia Stella che Rak confermando tutte e tre le circostanze:
“Innanzitutto l’iniziativa di Napoli nasce da un libro del Dalai Lama.
Ora abbiamo creato il film. Consideriamo però – sottolinea Rak – le due
parole Arte e felicità: messe insieme hanno una forza straordinaria”.
Stella, Lei è stato (ed è ancora) un pioniere dell’esercizio cinematografico: come funzionano le sale cinematografiche oggi a Napoli?
“Io ho creato la prima multisala del Sud, il “Modernissimo”. Il cinema
è un prodotto anticiclico, perché è il più economico, ma in questo momento le sale sono in crisi. Il film passa attraverso più media, dall’home
video al tablet. La crisi però può diventare anche una opportunità, come
accadde al mio arrivo a Napoli. L’obiettivo, oggi? Cercare sempre
un’industria dai contenuti forti e diversificati.”
Roberto Tirapelle
(Si ringrazia l’Ufficio Stampa Fosforo)
L’arte della Felicità: regia : Alessandro Rak. Sceneggiatura: Alessandro Rak e Luciano Stella. Produzione: Big Sur, Entertainment, Rai
Cinema e Cinecittà Luce. Distribuzione italiana: Istituto Luce.
Durata: 84’.
Presentato alla 28 Settimana Internazionale della Critica di Venezia.
Costruita nel XVI secolo, Villa Bevilacqua fu una delle tenute della famiglia Bevilacqua
di Santa Anastasia. La sua funzione era quella di casa di villeggiatura. Villa Bevilacqua
apre le porte ai suoi ospiti per banchetti, ricevimenti e cerimonie. Ampi spazi, sale
luminose ed un parco che circonda tutta la struttura, la rendono una piccola oasi di
tranquillità ed armonia nel centro della cittadina omonima.
CENA DEI SINGLE
Nella splendida atmosfera di Villa Bevilacqua l’11 ottobre i single che hanno voglia di
fare nuove conoscenze e passare una serata in allegria non possono mancare. All’arrivo
degli ospiti verrà offerto un aperisingle per rompere il ghiaccio e cominciare a conoscersi.
Ore 21.00 Cena dei Single
Uomini e donne, divisi per tavoli ai quali corrisponderanno delle squadre, parteciperanno ad
una coinvolgente caccia al tesoro. Al tavolo vincitore verrà assegnato un premio speciale.
Antipasto
Polenta brustolita con fonduta di gorgonzola e gherigli di noci
su letto di pancetta nostrana
Primo Piatto
Fagottino di crespella con radicchio di Verona, ricotta di pecora e tastasale
Secondo piatto
Fusello di pollo in salsa granulada
su letto di purea di patate e patatine novelle con buccia
Dessert
Semifreddo al torroncino con salsa al cioccolato Valhrona 66%
Prezzo a persona € 29,00
(bevande incluse)
è gradita la prenotazione
Informazioni e prenotazioni:
Villa Bevilacqua
Via Roma, 63 - 37040 Bevilacqua (VR) - T. 044293324 - F. 0442642192
[email protected] - www.villabevilacqua.com
periodico indipendente
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
I Cavedo, Storia
di una famiglia circense
“Un giorno senza sorriso è un giorno perso” è questo l’ epitteto chapliniano a far da cornice alla conferenza stampa della mostra:” I Cavedo. Storia di una famiglia circense”, tenutasi Sabato 7 Settembre presso
il Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare di Bergantino. All’iniziativa che ha richiamato un numeroso pubblico, hanno presenziato il
Sindaco di Bergantino Giannino Rizzati, l’Assessore provinciale Laura
Negri, il Direttore del Museo Tommaso Zaghini oltre ai quattro storici
componenti della famiglia circense: Giancarlo, Davide, Gianluca e
Barbara. “Con questa mostra”- ha introdotto Gianluca Cavedo, regista
e consulente di spettacolo-“ vogliamo omaggiare i nostri padri e far
conoscere la vita e la cultura circense e l’evoluzione del mondo-circo
in questi ultimi anni”. L’idea nasce da Walter Cavedo che dopo una vita
trascorsa girando il mondo come artista, si è sentito in dovere di commemorare la famiglia con questa mostra. Un ambizioso progetto che ha
coinvolto il figlio Davide, fra i migliori clown attualmente in Italia, e
la famiglia del fratello Giancarlo, acrobata e clown (indicato fra i primi
10 clown’s del secolo scorso). E dopo una lunga ricerca di documenti,
foto e altro materiale si è riusciti ad allestire questa meravigliosa mostra
dedicata alla famiglia originaria di Mesola e residente a Legnago da più
di trent’anni. “E’ accattivante”- ha spiegato un commosso Giancarlo
Cavedo - “la ricerca delle proprie radici e mi diverte moltissimo frugare negli angoli della memoria”. Una famiglia itinerante dal lontano
1864 che ha contribuito in modo indissolubile ad espandere la cultura
circense nei più grandi circhi e teatri nazionali ed esteri.
“Il circo non morirà mai”- ha concluso il relatore, oggi assicuratore
per i circhi italiani-“ perché il nostro mondo trae origine dalle piazze,
dai rioni e dalle persone più semplici e genuine”. Certo, in un tempo
frenetico come il nostro occorre far riemergere quella curiosità e quella
“delicata” attenzione di spirito che occorre quando ci si rapporta con
il complesso mondo delle arti. Successivamente ci si è spostati presso
l’Auditorium comunale per gustare l’originale mostra dei Cavedo. Si
potevano mirare le attrezzature usate in scena durante lo svolgimento
delle attività di clown e acrobati, i bizzarri costumi, i video degli spettacoli e dei numeri registrati durante le tournée in Italia e all’estero, le
foto d’epoca e le interviste ai protagonisti. “Nel nostro progetto”- ha
affermato Gianluca Cavedo - “vorremmo sviluppare alcuni incontri con
le scolaresche per far conoscere anche alle nuove generazioni la cultura
dello spettacolo più antico e più bello del mondo”. Ma per organizzare
uno spettacolo non basta solo l’amichevole sorriso dei clown o la magia
dei prestigiatori; occorre anche tanta fatica ed una infinità di passione
come si evince dalla storia di Barbara: con una protesi ad un arto
superiore staccatole un paio di anni fa da un leone in uno dei numeri
con gli animali. L’artista non ha gettato la spugna, il suo amore per gli
animali non è venuto meno visto che si è pure laureata in Veterinaria ed
attualmente continua a curare gli animali più pericolosi. È solo, quindi,
nel mondo del circo che la dimensione da favola, l’illusione perenne
convivono con la realtà bruta degli animali, con l’odore di letame e di
sudore, con la fatica dello sforzo muscolare e col tintinnio del denaro:
l’effimero e la materialità, sotto il tendone, si confondono. È questa
dicotomia - che altro non è che uno specchio della vita - che sorregge
il destino del circo: il forte contrasto fra il sublime e il corporeo, fra la
grazia portata in volo dai trapezisti e la comicità grottesca dei pagliacci,
alto e basso in una strana armonia.
Paolo Cecco
13
8 settembre 1943
Gli Internati Militari Italiani
"Appare singolare la determinazione con la quale precocemente,
sin dai mesi della prigionia, i più consapevoli tra gli internati si prospettarono il rifiuto di ogni rivendicazione reducistica e al tempo
stesso la salvaguardia della memoria dell’esperienza della quale
erano protagonisti"
Enzo Collotti
Al Mart di Rovereto, una rassegna multi - orientata, tra documenti inediti e un convegno che ha riuniti studiosi italiani e tedeschi in
comune riflessione circa le drammatiche vicende dell'armistizio 8
Settembre 1943. L’ente museale, in collaborazione con il Laboratorio
di storia di Rovereto, l’Accademia Roveretana degli Agiati, il Museo
Storico Italiano della Guerra di
Rovereto, il Dipartimento di storia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi
di Trento, la sezione di Rovereto
e Vallagarina dell’ANPI, ha inteso proporre due iniziative, per
commemorare il settantesimo
anniversario della giornata dell’8
settembre 1943, data del proclama dell’armistizio di Cassibile e del
conseguente sbandamento delle forze armate italiane.
La mostra, ospitata nel foyer dell’Archivio del ‘900, è a cura del
Laboratorio di storia di Rovereto. Racconta la drammatica vicenda
degli Internati Militari Italiani (I.M.I.) e quella dei trentini (10.000, di
cui circa 700 deceduti nei campi di prigionia), utilizzando materiali
dell’epoca, proposti nella loro integrità e forza documentaria: biglietti
gettati da “treni strettamente sorvegliati”, e diretti verso l’ignoto, con
la speranza che uomini e donne di buona volontà li avrebbero raccolti
e consegnati; fotografie scattate nei campi da prigionieri consapevoli
che, con quel gesto, stavano rischiando la morte; pagine di diari scritti
nelle baracche; frammenti di lettere spedite dai campi ai familiari; piccoli oggetti, documenti, disegni, reliquie laiche di quella lunga stagione
di sofferenza. Gli oggetti saranno esposti con un allestimento nel quale
grande spazio verrà riservato alle immagini e alle parole degli “Internati Militari Italiani”, testimonianze di una vicenda tragica che pose
fine alle vite di molte persone, lasciando nei sopravvissuti un ricordo
indelebile di abbandono e dolore.
Il convegno (svoltosi tra il 5 e il 6 c.m.) sul tema "L’8 settembre
1943, gli I.M.I. e le prigionie degli italiani".
In parallelo a questi eventi, la Biblioteca civica “G. Tartarotti” di
Rovereto ha proposto inoltre una mostra bibliografica a tema analogo.
Federica Tirapelle
Mart Rovereto, fino al 29 settembre 2013
UN AUTUNNO FESTAIOLO
A ‘LA DOLCE VITA-PIZZA E CUCINA’
Oktoberfest 2013
Dal primo ottobre fino alla fine del mese venite a trovarci alla Pizzeria La
Dolce Vita per assaggiare le delizie bavaresi, accompagnate dall’imperdibile birra dell’Oktoberfest che arriva direttamente dal famoso birrificio
Paulaner. Ogni sera una ricca proposta di piatti tipici della tradizione bavarese, ma non solo, poiché ci saranno anche splendidi concerti live della
Gibierfest Band: il tutto a ingresso libero, quindi non mancate!
Informazioni e prenotazioni:
Ristorante - Pizzeria “La Dolce Vita”
Via Roma, 63 - Bevilacqua (Verona) - Tel. 0442 640545
www.pizzerialadolcevita.it - [email protected]
Chiuso il lunedì (tutto il giorno)
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
14
Quest’anno Emilio Vedova parla a tutta
la città di Venezia. Grazie all’impegno della
Fondazione Emilio e Annabianca Vedova le
sue opere “abitano” alcuni tra i più
prestigiosi spazi culturali cittadini.
Emilio Vedova e Venezia: Una
prestigiosa rassegna ospitata nei
luoghi di culto museali della città
lagunare: dall Museo Correr a Ca’
Rezzonico – Museo del Settecento
veneziano, approdando in ultimo a
Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, dove, accanto alle collezioni permanenti, si
allarga il campo visivo al “confrontoincontro” con l’opera del
grande maestro veneziano, grazie
al fil rouge denominato “Vedova
Plurimo”. Promosso con la collaborazione della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e a cura
di Germano Celant, su progetto
espositivo di Daniela Ferretti, “Vedova Plurimo” invita a rileggere alcune magistrali
opere del grande Maestro alla luce della storia
artistica veneziana che, inevitabilmente, ha
avuto notevole influsso sulla sua personalità
"Vedova Plurimo"
creativa.
Sette le opere di Emilio Vedova in esposizione. Al Museo Correr, nella Sala delle
Quattro Porte, uno dei pochi
ambienti delle Procuratie Nuove
che ha conservato sostanzialmente intatta la struttura originale,
risalente tra la fine del XVI e
l’inizio del XVII secolo, l’opera
“Disco Chi brucia un libro brucia
un uomo” (1993), realizzato dopo
il rovinoso incendio ai danni della
biblioteca di Sarajevo negli anni
della guerra, esposto insieme al
telero “Oltre ’86”.
Al secondo piano di Ca’ Rezzonico - Museo del Settecento veneziano, di fronte agli straordinari
affreschi di Tiepolo riportati dalla
Villa di Zianigo, due Frammenti
(uno dei quali dedicato proprio a
Giandomenico) e un Frammento/
Scheggia, in un intenso “dialogo” con il grande artista settecentesco autore del “Mondo
Novo”.
Infine, nell’androne al piano terra di Ca’
Pesaro, nel rivisitato percorso espositivo a
periodico indipendente
cura di Gabriella Belli, con la collaborazione di Silvio Fuso e il progetto espositivo di
Daniela Ferretti, trova collocazione ideale il
“Plurimo 1964”, donato al museo dall’artista
nel 1967 e il “Plurimo Omaggio a Dada Berlin 1964/1965”, entrambi realizzati a Berlino,
dove Vedova visse per quasi due anni tra il
1964 e il 1965.
Oltre a “Vedova Plurimo”, a sua volta parte
di “Muve Contemporaneo”, si articola il
variegato programma di attività legate ai linguaggi dell’arte contemporanea deciso dalla
Fondazione Musei Civici di Venezia in correlazione alla Biennale Internazionale d’Arte
2013: Inoltre, le opere di Vedova sono presenti anche alla Scuola Grande di San Rocco,
con il progetto “San Rocco Contemporaneo:
in dialogo con Tintoretto”, in cui sono esposte
opere direttamente riferite a Jacopo Tintoretto
e così allo Spazio Vedova alle Zattere - suo
antico atelier - presenti i suoi …”Cosiddetti
Carnevali”… in un parallelo gioco intellettuale con le sculture di Roy Lichtenstein,
ospitate negli spazi della Fondazione Vedova
ai Magazzini del Sale.
Caterina Berardi
Venezia, Ca' Pesaro, fino al 13 ottobre 2013
MERLARA DOC, A TUTTO GUSTO NEL CUORE DEL VENETO
Tra le tante eccellenze enologiche della
regione la DOC Merlara si distingue per
l'originalita dei vitigni e dei progetti di valorizzazione. Al via una serie di iniziative che
mirano a far conoscere i vini e lo straordinario
patrimonio storico ed artistico che caratterizza
questo territorio poco conosciuto nel cuore del
Veneto. Il Consorzio tutela Vini Merlara, con
il supporto della Camera di Commercio di
Padova, presenterà alla
stampa ed agli operatori italiani ed esteri, in
una serie di iniziative,
l'offerta non solo enogastronomica ma anche di
accoglienza turistica.
Forte del grande lavoro
di promozione dei vini
nelle più qualificate fiere
di settore, da Vinitaly alla
Prowine di Düsseldorf
fino alla recente Vinexpo Daniela Soncini
di Bordeaux, l'associazione dei produttori del
Merlara DOC ritiene importante far conoscere
direttamente agli operatori ed ai giornalisti l'identità culturale di quest'area valorizzandone
gli elementi di originalità. Il ricco programma
di iniziative, iniziato domenica 1 settembre,
ha visto prima un tour delle mura medievali di
Montgnana (PD) con “colazione” Dop presso
il Prosciuttificio Brianza e Doc con i vini della
denominazione proposti dalla Cantina Ponte
al Masero. A seguire una sosta “medievale” in
piazza Vittorio Emanuele II per l’inizio delle
celebrazioni del Palio dei 10 comuni, una
sfida, nata nel 1366, tra dieci cavalli e dieci
cavalieri dei comuni del Montagnanese. Si è
poi proseguito con un autentico pranzo trecentesco con i vini del Merlara Doc (Malvasia,
Rosso Merlara, Marzemino e Moscato) al
suggestivo castello di Bevilacqua. Alla visita
guidata dei sofisticati saloni del maniero e alla
degustazione dei vini del territorio, è seguito
per gli operatori e i giornalisti la consegna
degli attestati di partecipazione al tour alla
scoperta dei sapori e del patrimonio storico
dell’area.
Visite guidate ed incontri tecnici caratterizzeranno tutto il mese di
settembre , il più ricco
in termini di appeal non
solo perché è possibile
partecipare alla vendemmia, che è il momento
più importante e suggestivo di tutta la stagione,
ma che anche coincide
con tutta una serie di
appuntamenti che vanno
dal famoso Palio di
Montagnana fino alle
manifestazioni di Merlara, Urbana e Terrazzo.
Non solo Italia ma anche tanto estero nei
programmi della DOC Merlara che ha coordinato per il prossimo 13 settembre un'altra
missione commerciale con protagonisti alcuni
dei più qualificati buyer europei del settore, ai
quali si affiancano anche operatori turistici in
cerca di nuovi itinerari e nuove situazioni di
accoglienza in un'area strategica tra Venezia,
Terme Euganee e Verona. Un territorio che
ha tutto per raccontare l'unicità e la ricchezza del Veneto fino a fare delle vere scoperte
anche dal punto di vista enologico. Malvasia
e Marzemino DOC nel cuore del Veneto?
Un bianco ed un rosso diversi per natura e
per tradizione da qualsiasi altro vino veneto,
caratterizzati da profumi e sapori che non
solo richiamano l'identità del vitigno ma che
raccontano con gusto la forza dei suoli e la
passione dei produttori. Una sfida senza paura
che la DOC Merlara lancerà in occasione
dell'appuntamento milanese dedicato ai vini
veneti il prossimo 26 settembre a Milano
presso l'hotel Michelangelo ed organizzato da
Go Wine rivolto al trade ed al mondo della
comunicazione.
Ufficio stampa
Consorzio Tutela Vini Merlara doc
ASSOCIAZIONE POETI IN LINGUA
ITALIANA GERVASIO BELLINATO
Fondata nel 2003
da Franca Isolan Ramazzotto
SERATA DI POESIA E MUSICA
DAL TEMA:
“I CANTI DELLA CAMPAGNA”
SABATO 5 OTTOBRE ORE 20.45
PRESSO IL TEATRO MIGNON
DI PORTO-LEGNAGO
Ingresso libero
Entrata e libretto gratuito
Presidente Franca Isolan Ramazzotto
periodico indipendente
Nettuno
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
Eccoci giunti alla nona puntata della nuova
rubrica di AstroMitologia del Basso Adige. Dopo
aver parlato del dio Mercurio, della dea Venere, del
dio Marte, del re degli dèi Giove, del dio Saturno
e del dio Urano, oggi descriveremo Nettuno.
Nettuno, che nella mitologia greca corrisponde a
Poseidone, era la divinità romana del mare, degli
oceani e dei terremoti. Era figlio di Saturno e di
Rea, fratello di Giove, Plutone, Giunone, Vesta e
Cerere nonché una delle divinità principali. Sua
moglie era la ninfa marina Anfitrite da cui ebbe un
figlio, Tritone, essere mezzo uomo e mezzo pesce,
dio dei fiumi. Secondo la mitologia, Nettuno
dimorava sul fondo del mare e da lì comandava i
mostri marini e le tempeste. I suoi simboli sono il
tridente, che tiene nella mano destra come simbolo di potere, e i suoi animali sacri sono il cavallo
e il delfino. Viene spesso raffigurato sopra un
carro trainato da cavalli marini e a Roma veniva
15
onorato il 23 luglio con le festività dei Neptunalia,
a cui furono poi uniti i ludi Neptunialicii. Nettuno
appare in vari episodi mitologici tra i quali possiamo ricordare la vittoria dei titani contro il
padre Saturno e la contesa per la città di Atene.
Nel primo episodio il dio dei mari era stato
mangiato, con i suoi fratelli, da Saturno ma fu in
seguito rigurgitato da esso grazie a Giove, l'ultimogenito riuscito a sfuggire al padre grazie alla
madre Rea. Successivamente Nettuno, insieme
a Giove e Plutone, sconfisse
Saturno e i Titani anche grazie
alle armi forgiate dai Ciclopi (a
Nettuno è stato donato il tridente). I Titani furono poi esiliati
nel Tartaro e lo stesso Nettuno
provvide a costruire le mura di
bronzo che li imprigionavano.
Infine dopo la vittoriosa battaglia, gli dèi si divisero il mondo
in tre parti: Giove ricevette il
cielo, Plutone il mondo dell'oltretomba, mentre al dio dei
mari toccò il mare. Nell'altro episodio Nettuno si
contendeva con Minerva la città di Atene: quando
ancora la città non aveva nome i due dei decisero
di chiarire la questione facendo dono ciascuno di
qualcosa di utile ai cittadini i quali avrebbero in
base ad essi deciso quale sarebbe stata la divinità
patrona. Nettuno donò una sorgente d'acqua e
Minerva un olivo; ma la sorgente non era potabile
perché salata, invece l'ulivo avrebbe portato ai
cittadini legna, olio e cibo. Quindi gli abitanti
scelsero come loro patrona Minerva e diedero
alla città il suo nome divino (in greco Minerva
è Atena). Nettuno poi è presente sia nell'Iliade
che soprattutto nell'Odissea; nell'Iliade il dio dei
mari si schiera dalla parte degli Achei e in diverse
occasioni scende in battaglia contro l'esercito
troiano, mentre nell'Odissea il dio gioca un ruolo
molto più rilevante. Infatti è proprio Nettuno che
costringe Ulisse per ben venti anni a pellegrinare
per tutto il Mediterraneo lontano dalla sua patria.
Il dio dei mari provava un vero
odio nei confronti di Ulisse perché il marinaio aveva accecato
suo figlio Polifemo, Ciclope
selvaggio che mangiava gli
uomini. Sempre nell'Odissea,
Nettuno non partecipò al concilio degli dèi dove venne deciso
la partenza di Ulisse dall'isola
di Ogigia e il suo ritorno a casa
perché impegnato in un banchetto con i mortali. Quando
il dio del mare si accorse che
Ulisse stava ritornando ad Itaca per mare, scatenò
i venti contro il marinaio facendolo nuovamente
naufragare prima che arrivasse dai Feaci. Inoltre
sempre nell'Odissea, Nettuno, per punire i Feaci
che avevano riportato a casa Ulisse, trasformò la
nave e gli uomini che avevano aiutato il re di Itaca
in pietra. Nel prossimo numero della rubrica parleremo del dio Plutone. Arrivederci al prossimo
mitologico numero!!
Gianluigi Viviani
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Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
16
periodico indipendente
IL LIBRO PER BAMBINI TRADOTTO IN FRANCESE
Il libro realizzato lo scorso anno dai legnaghesi Maria Luigia Galantin e Giorgio
Soffiantini, con disegni di Lella Cristofoli,
è stato tradotto in
francese. Il testo era
stato commissionato dalla parrocchia
S.G.Battista di Badia Polesine con lo
scopo di diffondere
tra i giovani la conoscenza del grande
eremita camaldolese,
patrono della città
della Vangadizza. La
pubblicazione che è
stata presentata nel
marzo 21012 e che tutti gli anni verrà dona-
ta ai bambini della prima comunione, è stata
tradotta in francese per conto del Comune di
Sain-Thibault-des-Vignes. L’amministrazione comunale della
cittadina francese,
gemellata con Badia Polesine, tempo
fa aveva chiesto la
possibilità di avere trecento copie in
lingua francese del
testo “San Teobaldo,
la vita del patrono di
Badia Polesine raccontata ai ragazzi”,
assumendo
ovviamente l’onere finanziario dell’operazione. È evidente quindi che
la pubblicazione ha suscitato interesse ed ha
avuto riscontri lusinghieri anche oltralpe. Gli
autori e l’organizzazione parrocchiale si sono
attivati per accontentarli e le trecento copie
sono già state inviate in Francia. La traduzione è stata effettuata da Martine Rota, una
signora di madre lingua che da diversi anni
vive in Toscana e che i badiesi ringraziano
per la sua disponibilità. Ovvia la soddisfazione degli autori, Maria Luigia Galantin e
Giorgio Soffiantini, ma anche della comunità
dei fedeli di S.Teobaldo perché la realizzazione della pubblicazione in francese costituisce indubbiamente un bel riconoscimento
del lavoro di promozione che da più di due
anni viene fatto nella parrocchia S.G.Battista
di Badia per il Patrono della città.
G.S.
VISITE GUIDATA
ALLA CITTà MURATA DI MONTAGNANA
CASA DI RIPOSO DI LEGNAGO
Martedì 24 Settembre ore 16.30
nella Sala Polivalente della stessa,
Dal 15 settembre 2013
fortificata tra cui il Castelal 15 giugno 2014, l’Aslo di San Zeno con il suo
sociazione Culturale Musuggestivo cortile interno,
l’esterno possente della
rabilia – Affascinaturipresentazione del Giornalino:
Torre di Ezzelino (la più
smo, con il patrocinio del
"GLI ANZIANI RACCONTANO" N°81
alta ed antica tra le torri di
Comune di Montagnana
Montagnana) la palladia(PD), offrirà un ricco caFondato nel 1992
lendario di visite guidate
na Villa Pisani, le mura
alla città murata di Moncarraresi, Piazza Vittorio
da Franca Isolan Ramazzotto
tagnana. L’appuntamento fisso sarà ogni terza Emanuele II con i suoi palazzi ricchi di storia,
domenica del mese (ad eccezione del mese di il Duomo di Santa Maria Assunta con le sue
maggio, mese in cui sarà organizzato qualco- preziose opere d’arte.
Montagnana, 6 agosto 2013
Materiale raccolto e redatto da
sa ad hoc per celebrare la Festa del Prosciutto)
Le visite guidate avranno la durata di circa
in occasione della domenica tradizionalmen- 1 ora e mezza / 2 ore con partenza dall’UfFranca Isolan Ramazzotto
te dedicata al mercatino dell’Antiquariato che ficio Turistico I.A.T. di Montagnana (Piazza
da sempre anima le vie cittadine.
Trieste, 15):
Gentilissimi,
e
Le visite guidate, svolte da Guide Turisti• alle ore 16.00 nei mesi di settembre,
con
la
presente
vorremmo
informarvi
che,
dal
15
settembre
2013
al
15
giugno
2014,
che abilitate per Padova e Provincia, sono riottobre, aprile e giugno;
Anna Lia Berro
l’Associazione
Culturale
Murabilia
– Affascinaturismo,
il patrocinio
del mesi
Comune
di Montagnana
volte a turisti
ma anche
ai cittadini
montagna• con
alle
ore 15.30 nei
di novembre,
(PD), nesi,
offrirà
un ricco
calendario
di visite
alla città
murata
Montagnana.
desiderosi
di scoprire
le meraviglie
di guidate
dicembre,
gennaio,
febbraiodie marzo.
questa città murata
considerata
tra ledomenica
meglio
Il costo
di partecipazione
guidate
L’appuntamento
fisso sarà
ogni terza
del
mese
(ad eccezionealle
delvisite
mese
di maggio,
entrata libera
sarà pari a la
2,50
eurodel
ed èProsciutto)
consigliata la
mese conservate
in cui saràd’Europa.
organizzato qualcosa ad hoc per celebrare
Festa
inpreoccasione
L’itinerario
proposto
toccherà
tutti
i
monunotazione
fino
ad
esaurimento
posti.
della domenica tradizionalmente dedicata al mercatino dell’Antiquariato che da sempre anima le
e giornalino gratuito
menti e i luoghi più suggestivi della cittadella
Silvia Gusella
vie cittadine.
Autoservizi - Pullman
Le visite guidate, svolte da Guide Turistiche abilitate per Padova e Provincia, sono rivolte a
turisti ma anche ai cittadini montagnanesi, desiderosi di scoprire le meraviglie di questa città
murata considerata tra le meglio conservate d’ Europa.
L’itinerario proposto toccherà
tutti i monumenti
e i luoghi più suggestivi della cittadella fortificata
di Tavellin
Angelo
tra cui il Castello di San Zeno con il suo suggestivo cortile interno, l’esterno possente della Torre di
Ezzelino (la più alta ed antica tra le torri di Montagnana) la palladiana Villa Pisani, le mura
carraresi, Piazza Vittorio Emanuele II con i suoi palazzi ricchi di storia, il Duomo di Santa Maria
Assunta con le sue preziose opere d’arte.
GITE VIAGGI
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Le visite
guidate avranno
la durata
di circa 1 ora e mezza/ 2 ore con partenza dall’Ufficio
CON
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Turistico I.A.T. di Montagnana (Piazza Trieste, 15):
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mesi
di settembre, ottobre, aprile eLEGNAGO
giugno; - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax 0442 601749
- Tel.
e Faxnei
0442
20648
 alle ore 15.30 nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo.
periodico indipendente
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
17
KIWI, SERVE UNA STRATEGIA PER GLI INDENNIZZI
E LA RICONVERSIONE DEL COMPARTO
Kiwi ancora alla ribalta. Gli agricoltori
veronesi sono preoccupati per gli scenari che
si stanno prospettando per le coltivazioni
dell’actinidia sia in vista degli indennizzi
previsti dalla Regione Veneto sia per il futuro
del comparto. A renderlo noto è la Coldiretti
scaligera che a voce del suo presidente Claudio Valente manifesta una certa inquietudine
per un prodotto che fino alla comparsa della
batteriosi del kiwi (Psa) ha dato grandi soddisfazioni agli agricoltori. “E’ ormai noto che la
Psa ha creato e sta creando gravissimi danni
al comparto veneto – ammette il presidente –
con 64 ettari identificati nel 2013 con decreto
di estirpo più un centinaio in attesa di decreto.
Ma è molto difficile pronosticare l’evolversi
dell’infezione e quindi il numero degli ettari
coinvolti. A nostro parere, quindi, i 250.000
euro che la Regione Veneto metterà a disposizione come indennizzi per gli imprenditori
agricoli le cui aziende sono state interessate
da provvedimenti obbligatori di estirpazione
e distruzione delle piante, per prevenire il
diffondersi della malattia, sono troppo esegui
e resterebbero tali anche se l’importo fosse
raddoppiato”. “Il rischio – prosegue Valente è che possano essere risarciti solo coloro che
hanno già ottenuto la certificazione del danno
dall’osservatorio del Servizio Fitosanitario
Regionale mentre chi decidesse di attivarsi
ora rischierebbe di restare fuori dagli indennizzi”.
Nel veronese le coltivazioni di actinidia
coprono circa 2500 ettari che producono circa
600.000-700.000 quintali di prodotto per un
giro d’affari di 45 milioni di euro per le aziende agricole.
“Siamo alla ricerca di soluzioni per la Psa
del kiwi anche se a tutt’oggi l’intervento più
efficace per le piante sono i trattamenti preventivi a base di rame raccomandati agli agri-
coltori – aggiunge il direttore Pietro Piccioni
– che stanno iniziando a dare risultati incoraggianti. L’esperienza veronese dei campi sperimentali per testare l’efficacia dei prodotti è un
ottimo esempio di collaborazione tra pubblico
e privato con capo fila il Consorzio di tutela
del kiwi veronese e la collaborazione della
Camera di Commercio, Provincia di Verona e
comuni del territorio. Grazie a questa ricerca
si è potuto in tempi ragionevoli individuare
alcuni trattamenti preventivi efficaci per limitare la diffusione della malattia”. “Certamente
– dice il direttore - chi ha dovuto estirpare le
piante ha necessità di ottenere un indennizzo
ma anche di individuare una strategia efficace
nel caso decidesse di riconvertire le produzioni a seguito dell’estirpo delle piante di actinidia. Per questo sarebbe opportuno un nuovo
piano ortofrutticolo regionale che inserito nel
nuovo Psr (Piano di sviluppo regionale) possa
dare garanzie agli agricoltori prevedendo, tra
l’altro, la possibilità di soddisfare retroattivamente i produttori che hanno già espiantato
ma non sono stati indennizzati per mancanza
di risorse”.
“C’è inoltre da segnalare una nuova situazione negativa per le piante di actinidia – dice
Claudio Valente – si tratta di una moria per cui
sembra che la pianta vada sotto stress idrico
ma in realtà si secca anche se irrigata. Anche
per questa malattia siamo coinvolti nel progetto di ricerca avviato dal Consorzio di tutela
del kiwi veronese con la collaborazione della
Camera di Commercio, Provincia di Verona e
comuni del territorio. Occorre trovare risposte
urgenti anche se il tempo corre a nostro sfavore. E’ quindi quanto mai più importante la
collaborazione di tutte le parti coinvolte, tra
pubblico e privato, per sostenere un comparto
che sta vivendo un momento difficile che
potrebbe aggravarsi”.
Serata in onore dell’avvicendamento
dei Comandanti dell’8° Reggimento
Genio Guastatori Paracadutisti Folgore
Martedì 10 settembre si è tenuta al Castello
Bevilacqua la “Serata in onore dell’avvicendamento dei Comandanti dell’8° Reggimento
Genio Guastatori Paracadutisti Folgore” in
collaborazione con UNUCI, l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia.
Una grande serata che
ha visto come protagonisti principali il Col
Salvatore Tumminia che
lascia il comando dell’8°
Reggimento Genio Guastatori
Paracadutisti
Folgore e la nomina di
Col Domeinco D'Ortenzi come suo successore.
Hanno partecipato cap Francesco Provvidenza C.te CC di Legnago, Cap. Francesco Riggio C.te GdF di Legnago, Sost. Commissario
Bisin Riccardo C.te Polizia Ferroviaria, Uff.
caserma "Briscese" ed Ufficiali di UNUCI
Legnago con il pres. Zeno Chiarotto.
E’ stata una serata di congedi e rinomine,
sicuramente intrisa di emozioni e ricordi da
parte di tutti coloro che fanno parte di questa
splendida squadra.
Il Col Salvatore Tumminia ringrazia tutti di
cuore per la collaborazione avuta in questi
anni; il Col Domeinco
D'Ortenzi invece, durante il discorso tenuto dopo
la sua nomina, auspica
una positiva continuità,
una proficua sinergia tra
le associazioni del territorio comprendenti
le autorità di polizia, gli alpini di Legnago,
UNUCI e la Caserma dell’8° Reggimento
Genio Guastatori Paracadutisti Folgore.
“E’ possibile pensare a una riconversione
delle colture - conclude Piccioni – ma ciò può
avere successo se alla base è individuata una
programmazione e un’organizzazione in grado
di studiare le esigenze del mercato italiano ed
estero per una migliore commercializzazione del prodotto. Occorre un tavolo comune
affinchè realizzi uno studio per selezionare
le varietà dei prodotti da coltivare con il
minor impatto ambientale e di gradimento al
pubblico e individuare le migliori politiche
commerciali e promozionali. Il problema della
riconversione del comparto non è solo dei produttori agricoli ma di tutta la filiera coinvolta”.
Ada Sinigalia
Un anno ricco di
impegni per il Lions
Club di Legnago
“Uno degli obiettivi primari per il
nuovo anno del Lions Club di Legnago”
racconta il neo presidente Roberto Iseppi
(nella foto), che segue all’ottimo lavoro
compiuto da Paolo Ghellere, “è quello di
riporre maggior impegno e più attenzione
alle esigenze del territorio locale. La crisi
economica che stiamo attraversando genera nuovi poveri e il Lions Club di Legnago
vuole sensibilizzare le persone, ma soprattutto i giovani, a prestare il loro impegno
personale nell’aiutare coloro che si trovano
in questa difficoltà. Infatti” prosegue il
presidente Roberto Iseppi “il club vuole
mettere in evidenza che il ruolo e il motto
del club è we serve, che significa servire,
proprio perché tutti i cittadini devono sempre più rendersi conto della necessita di
tale impegno.”
Il Lions Club di Legnago fa parte del
Lions Club International che con i suoi
1.35 milioni di soci risulta essere l’organizzazione di club più grande del mondo,
operante in 207 paesi e aree geografiche
per essere vicini ai più bisognosi.
Tante e importanti sono le iniziative in
programma per l’anno 2013/14 del Lions
Club del nostro territorio che verranno presentate al Castello Bevilacqua per la festa
di apertura venerdì 11 ottobre.
Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013
18
Domenica 1 settembre la pizzeria La Dolce
Vita era in gran festa: durante la giornata si è
tenuto il primo raduno di Vespe, che hanno
sfilato nello stupendo parco che circonda
la pizzeria, inoltre si è svolta una sfilata di
bellezza per il concorso di Miss Blumare.
Nel primo pomeriggio numerosi vespisti
in sella ai loro gioielli sono giunti ai cancelli,
dove sono stati accolti con gentilezza e
LA DOLCE VITA DAY
professionalità dallo staff della pizzeria; si
sono iscritti al concorso per la selezione della
Vespa più bella, la Vespa meglio conservata
e la Vespa più originale, nella speranza di
aggiudicarsi uno dei tanti premi messi in
palio.
Vespe che provenivano da luoghi diversi,
che nel corso degli anni hanno visto e percorso
centinaia e centinaia di strade diverse, ora si
periodico indipendente
trovano lì, parcheggiate attorno ad una fontana
del Seicento, in un giardino meraviglioso, che
attendono solo il verdetto della giuria.
Nel frattempo splendide ragazze, ognuna
con il proprio carattere e con le proprie
particolarità, affollavano i saloni di Villa
Bevilacqua per prepararsi alla grande sfilata
che le attendeva in serata, davanti a parenti,
amici e sconosciuti, ma soprattutto davanti
ad una giuria che poteva dar loro accesso
alla finale del concorso di bellezza di Miss
Blumare.
In costume, con meravigliosi abiti vintage
o eleganti abiti da sera hanno sfilato per circa
due ore sempre con il sorriso sulle labbra e
una gran voglia di farcela.
A fine serata finalmente, dopo lunghe
discussioni tra i componenti della giuria, sono
state premiate le seguenti miss: al quarto posto
è stata premiata Mirianna Salim con la fascia
di Miss Vintage; è arrivata al terzo posto,
come finalista Lombardia, la diciottenne
Silvia Acquilani. Sui due gradini più alti del
podio sono arrivate Elena Baschirotto e Saida
Venturato: la prima si è aggiudicata il secondo
posto con la fascia di Miss Fashion, mentre
Saida, amante del make-up, del disegno e
della fotografia, è la vincitrice del concorso
alla quale è stata attribuita la fascia di Miss
La Dolce Vita.
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