guzzo venicio
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Attualità periodico indipendente hotel • ristorante • meeting Anno XXXV - n. 9 - SETTEMBRE 2013 - distribuzione gratuita www.ilbassoadige.it - e-mail: [email protected] - 37045 Legnago (Verona) LA BASSA VERONESE NELL'ARTE DEL NOVECENTO … naturalmente è soltanto un gioco Si tratta di una Mostra storica, sottotitolata “One Sign in the World” e allestita presso il “Palazzo dello Stile a Bonavicina, dall’Amministrazione Comunale di S. Pietro di Morubio con la Direzione Artistica del pittore Charlie, patrocinata dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Verona in collaborazione con sindaci e assessori di venti comuni della Bassa Veronese. Sono stati selezionati trenta artisti tra i più rappresentativi che hanno operato in questo territorio nel secolo scorso. L’esposizione, articolata su due piani, presenta oltre centocinquanta opere di pittura e scultura. La laboriosa e articolata selezione ha prodotto alla fine un evento praticamente unico con l’entusiastico e apprezzato coinvolgimento del- Doverosa premessa: quella che segue non è una ricostruzione storica e nemmeno un quadro attendibile, quindi va presa come puro e semplice gioco, un videogame, un ghiribizzo letterario. Dunque… tutto ha inizio con la caduta del Muro di Belino, evento simbolico che pone fine alla Guerra Fredda e inaugura un’epoca per la quale ancora manca un nome. Dopo la bruciante sconfitta del 1945, la Germania - o almeno quello che ne rimaneva - aveva due obiettivi: la riunificazione del Paese e un’efficace protezione da un eventuale attacco sovietico, per cui aveva bisogno dell’Europa e della Nato, e quindi doveva volare basso, internazionalmente parlando. E così, nel 1989 si presenta il problema di quale indirizzo dare a una nuova politica estera senza più DDR e missili russi puntati. Non è stata probabilmente una decisione consapevole, quella presa dai governanti tedeschi degli anni ‘90, ma le grandi tendenze storiche non ne hanno bisogno: vanno dove vogliono, senza curarsi della volontà dei singoli politici. E la direzione, in effetti, appare la medesima dell’unificazione precedente, quella di Bismarck del 1871: stringere attorno a Berlino i popoli di lingua tedesca, eliminare le potenze concorrenti ed esercitare un’egemonia in Europa. Nel caso del 1989, tale supremazia non è militare né culturale, ma piuttosto politica ed economica, e ne vedremo tra poco il perché. Difficile pensare che sia un caso se nel breve volgere di pochi anni, Unione Sovietica, Cecoslovacchia, Jugoslavia si dividono in stati minori, i più piccoli dei quali - e prossimi all’area austro-tedesca - finiscono nell’orbita germanica. (continua a pag. 5) di F. Occhi otel•Ristorante•Meeting Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione leggere attentamente il Fascicolo Informativo disponibile sul sito www.cattolicaprevidenza.com USIONE PIANOLIBERO PREMIO t Tel. 045 545663 ANTIFURTO t t Fax 045 8750271 VIDEOSORVEGLIANZA t t RIVELAZIONE E-mail [email protected] t INCENDIO conferito a: www.catsistemisicurezza.it www.cattolicaprevidenza.com Ci siamo persi qualcosa? di A. Panziera Pag. 6 Storia di una famiglia circense di P. Cecco Pag. 13 LIBRO PER BAMBINI TRADOTTO IN FRANCESE di G. S. Pag. 16 LA DOLCE VITA DAY di G.G. Pag. 18 VENDITA • LEGNAGO - Vendesi/affittasi appartamenti varie metrature con canoni di locazione a riscatto e finanziamento RENT TO BUY. Edizione • LEGNAGO - Ampio appartamento ottimo prezzo con garage. • LEGNAGO - Attico zona centrale con doppio garage. GRAFICHE STELLA • LEGNAGO - Villa di ampia metratura con GRUPPO GIORDANOgiardino. • TERRANEGRA - Vendesi casa con giardino. OSPEDALE MATER SALUTIS Altre occasioni presso il nostro ufficio Tranquilli, protetti, sicuri. Progettiamo soluzioni per la sicurezza. di M. P. De Carli Pag. 4 LEGNAGO - Via Fiume, 13 - Tel. e Fax 0442 600788 CASTELLO BEVILACQUA XVIII DOMENICA 21 OTTOBRE 2012 XIX di Edizione Cerimonia consegna del Farmacia Dott. Armandino BOCCHI Legnago Efficienza e qualità sono i nostri valori chiave da oltre vent’anni: garantiamo ad aziende e privati concrete soluzioni per la sicurezza con avanzati impianti di allarme realizzati per la salvaguardia di persone e beni. Perchè il nostro lavoro è proteggere la vostra tranquillità. I NOSTRI ADOLESCENTI GUZZO VENICIO Castello Bevilacqua Domenica 27 ottobre 2013, ore 11.00 Cerimonia di consegna del Hotel•Ristorante•Meeting Tranquilli, protetti, sicuri. Progettiamo soluzioni per la sicurezza. di P. Braggio Pag. 3 di A. Costantini CASTELLO BEVILACQUA DOMENICA 21 OTTOBRE 2012 Cerimonia di consegna del le istituzioni, degli artisti o delle famiglie dei loro discendenti. La loro essenziale collaborazione ci ha Farmacia ott. Armandino BOCCHI permesso di poter ammirare all’interno della Mostra Legnago opere che nei singoli percorsi si sono già collocate in diversi ambiti artistici prestigiosi. (continua a pag. 3) L'INCOMMENSURABILE Contributo della “Parrocchia” PREMIO XVIII Edizione Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 2 w w periodico indipendente 0442 631603 w . c r e d i v e n e t o . c o [email protected] o p periodico indipendente Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 3 L’incommensurabile contributo della “Parrocchia” al benessere del tessuto civile Il “Parroco” non è solo alta guida religiosa, ma è anche realizzatore d’innumerevoli ed importanti iniziative a favore del “sociale”. Non occorre essere cattolico e frequentare il tempio, per apprezzare la costruttiva azione della Chiesa a favore della società, azione realizzata e che si realizza costantemente – anche senza tenere conto del credo dei singoli – attraverso l’iniziativa e l’impegno dei Parroci, nelle diverse e più nascoste comunità locali. Dove c’è un parroco, è sempre rilevabile, senza bisogno di sforzo alcuno, come attorno alla sua chiesa sia spiritualmente e materialmente concretizzato al massimo l’evangelico concetto di “amore per il prossimo”. Le parrocchie sono la fucina, in cui si progetta e si forgia, alla luce del Nuovo Testamento, il meglio per la società. Se quanto sopra si costata nelle parrocchie di città, esso appare maggiormente evidente nelle parrocchie di provincia, dove il prestigio goduto dal “Parroco”, anche per il suo indubbio e visibile impegno nel sociale, nell’ambito della sua comunità, è talvolta ben superiore a quello di qualsiasi autorità istituzionale. Egli, l’arciprete, non ha bisogno di crearsi popolarità e non mira a proporsi come salvatore dei suoi parrocchiani, ma unicamente a porsi umilmente al loro servizio, con pareri, consigli e fatti che, per essere considerati, senza la minima ombra di dubbio, massimamente seri, suggeriti spassionatamente e derivanti dall’unica volontà di fare il bene, sono di validissimo aiuto nella soluzione di numerosi problemi, soprattutto interiori, che travagliano fin troppo spesso la vita e le relazioni umane. Il Parroco: un uomo che, più delle parole, ama i fatti, ossia, il Vangelo trasformato in realtà. In una parrocchia, l’arciprete è tutto. E’ un Unicum umano dalle mille idee, che s’impegna di persona, anche dinanzi a pesanti oneri, un saggio amministratore, quindi, del quale la gente – lato religioso a parte – ha la massima fiducia ed al quale la stessa si rivolge nella certezza che la sua opinione, il suo suggerimento non daranno che risultati positivi, anche in fatto di fraterna consolazione, nei momenti più terribili, che la vita riserva ai mortali. Dicendo Parrocchie – ve ne sono 26.000 in Italia – viene spontaneamente da pensare alle diverse, piccole e grandi realizzazioni, che tali insostituibili entità, curate da 37.000 sacerdoti e capillarmente distribuite sul territorio, sono state e sono in grado di offrire quotidianamente, senza ricompensa alcuna, con manzoniano “volto amico”, e in un mondo in cui, senza denaro, nessuno si muove. Trattasi di attività e di realizzazioni d’ogni genere – prima fra tutte, la cura dei giovani, con un insegnamento, del quale altrimenti si percepisce sempre più l’assenza, e degli anziani: Conferenze di San Vincenzo, centri d’aiuto, anche immediato, associazioni sanitarie, ambulatori, mense accurate (talvolta, aperte anche alla domenica), pagamento di affitti o di bollette d’energia elettrica e di gas, micro credito – concesso non solo a gruppi familiari, ma anche ad aziende…: pensate, pensate! – case di riposo per disabili, scuole, doposcuola e, persino, biblioteche ed archivi, nonché pronto sollievo ai colpiti da terremoti e da esondazioni, senza dimenticare l’indispensabile volontariato parrocchiale, che si aggiunge a quello laico. Un complesso d’opere – anche aiuto a chi è senza lavoro, al divorziato, al carcerato e consulenza psicologica – quello della Parrocchia, mirato a favore d’una società, ora più locale che extracomunitaria, la quale ha sempre più bisogno d’attenzione e di solidarietà, anche a causa dell’attuale acuta crisi economica. Aiuto e solidarietà, che solo la Parrocchia – anche perché sempre ad immediato contatto con la “gente”, senza burocrazia – può dare, si diceva, perché costituita dalla fattiva e sensibile comunione di sacerdoti e di parrocchiani, veri volontari della cultura del bene, la quale è frutto di quel sentire caldo ed umano, che ne promuove gli interventi, come diretta (segue da pag. 1) Fra i personaggi più significativi c’è da sottolineare la presenza di Eugenio Tomiolo (1911-2003) per Legnago, Erma Zago (1880-1942) e Egisto Zago (1884-1960) per Bovolone, Nereo Costantini (1905-1969), Benedetto Costantini (1929-2011) e Giorgio Mirandola (1926-2003) per Nogara, Giulietto Accordi (1912-1987) per Sanguinetto, Luigina de Grandis per Villabartolomea, Gigi Busato (1932-2010) per Boschi Sant’Anna, Severino Saoncella (1906-1997) per Terrazzo, Antonio Rebustini (1929-1995) per Minerbe, Romeo Piva (1921-2011 ) e Roberto Fraccarolo (1927-1981) per Cerea, Ettore Zenatti (1875-1954) e Luigi Tognella (10311996) per S.Pietro di Morubio. E poi ancora con artisti contemporanei quali: Salvatore Tropea, Charlie, Giorgio Scarato, Raimon- do Lorenzetti, Pompi, Berto Ferrarese e tanti altri. Come tanti altri sono i comuni presenti quali: Angiari, Bonavigo, Casaleone, Castagnaro, Cologna Veneta, Concamarise, Gazzo Veronese, Isola Rizza, Pressana, Roverchiara, Salizzole. Contemporaneamente saranno esposte le opere di altri trenta artisti in una mostra denominata “Pianeta 33”. L’inaugurazione avverrà domenica 13 ottobre 2013 alle 16,30 presso il teatro in piazza Marconi a Bonavicina con successivo taglio del nastro e visita alle mostre nell’adiacente Palazzo dello Stile. Visite e ingresso libero, tutti i sabato, domenica e festivi dalle 15,30 alle 19 fino al 29 dicembre. Visite di università utlep, scolaresche e guidate su appuntamento presso: comune di S.Pietro di Morubio tel. 045.6969000. e-mail: biblioteca@ comunesanpietrodimorubio.it derivazione del dettato cristiano. Un impegno insostituibile, che crea indubbiamente ed indirettamente pure movimento economico e, quindi, occupazione. Un’efficiente, fattiva rete, dunque, di 26.000 parrocchie, ciascuna, con i suoi fedeli da curare e i suoi bisognosi da aiutare. Grandiosa rete, che origina pure un’importante risparmio per lo Stato, che si calcola sugli undici miliardi d’euro l’anno. In tale quadro – certamente incompleto, ma consolante e caratterizzato comunque da felici risultati, compresi la formazione di giovani, il loro avvio all’imprenditoria cooperativistica, nonché ampliato a quasi ottomila servizi sociali attivi – è facile comprendere in modo più che evidente come sia da non sottovalutare l’importanza della devoluzione dell’8 per mille alla Chiesa. La quale impiega il relativo derivante, per 354 milioni, per il sostentamento del clero – che vive con riconoscimenti mensili fin troppo modesti, rispetto all’alto ruolo svolto nel sociale –, per 433 milioni, per esigenze di culto e pastorali, e, per 205 milioni, per interventi caritativi e, quindi, per ulteriori servizi sociali. Peccato, che tali dati siano spesso sconosciuti o volutamente taciuti. L’impegno profondo e costante della Parrocchia e, più ampliamente della Diocesi e della Chiesa, è sostenere il sociale, l’uomo dai mille bisogni, in maniera esemplare. Infatti, se compito istituzionale ecclesiastico è la predicazione del Vangelo, maggiore dedizione volgono molto correttamente le Parrocchie all’umanità bisognosa, al prossimo, non solo al cattolico, offrendo ad esso carità, conforto e realistica speranza, concretizzando, in tal modo, quanto suggerisce il Vangelo stesso. Che, in tal modo, diventa palpabile realtà. Pierantonio Braggio periodico indipendente www.ilbassoadige.it e-mail: [email protected] FONDATO NEL 1979 Direttore responsabile:ROBERTO TIRAPELLE Direttore editoriale: GIANNI GALETTO Autor. 462 del 25.05.1979 Tribunale di Verona. Sede in Legnago (VR) - Corso della Vittoria, 36 Pubblicità tel. 349 3157148. Foto di Paolo Pravadelli. Grafica, impaginazione e stampa: Grafiche Stella s.r.l. - Legnago (VR) “Il Basso Adige” è portavoce dell’Associazione Culturale “Il Basso Adige”, fondata con atto notarile 6812 del 18.09.1984, reg. a Legnago il 20.09.1984 il cui Consiglio Direttivo è così composto: Presidente: Presidente Onorario: Vice Presidente: Segretario: Consiglieri: Gianni Galetto Alessandro Belluzzo Francesco Occhi Giuseppe Mutti Armandino Bocchi Renzo Peloso Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 4 periodico indipendente I NOSTRI ADOLESCENTI Alla fine di ogni articolo invito i lettori a mandarmi una mail per esprimere il loro parere su quanto scritto. Una lettrice ha fatto molto di più: ha intervistato i suoi coetanei e mi ha chiesto di utilizzare il materiale raccolto per farne un articolo. In realtà, all'inizio, lo scopo era ben diverso: voleva confrontarsi con i compagni e trovare risposte certe. A tutti gli intervistati sono state poste le seguenti domande: • Cos'è la vita? • Esiste veramente qualcosa di più grande di noi? • Chi è Dio? • Esistono valori più importanti o più grandi di altri? • Cos'è il bene? • Cos'è il male? • Cosa significa per te questa frase: “Dio è come un bambino a cui dover cambiare le fasce”. Alla prima domanda sono state date risposte molto differenti che riporto di seguito. • La vita è un contesto in cui bisogna vivere in pace; • La vita è un dono del Signore; • La vita è un tempo biologico in cui si possono provare emozioni e migliorare o peggiorare ciò che ci circonda; • La vita è un'esperienza che vale la pena di fare ogni giorno con il sorriso; • La vità è una speranza; • La vita è un percorso per diventare adulti e maturare; • La vita è un sogno e quando moriremo ci risveglieremo nella realtà. É molto bello il commento fatto dall'intervistatrice a questa domanda e per questo lo riporto. “La vita sembra essere una cosa diversa per ognuno di noi ma in realtà è sempre la stessa: cambia solo il modo di vederla, affrontarla, viverla. Essa è sia un tempo biologico, sia un sogno, sia una speranza, sia un'esperienza, sia un dono.... In realtà la vita è difficile da definire e comprende tutte queste cose e tutte le risposte possono essere giuste o sbagliate dipende da come le si vede”. Alla seconda domanda cioè se esiste qualcosa più grande di noi tutti hanno risposto affermativamente. Al terzo quesito Chi è Dio sono emersi pareri differenti. E' stato definito come Padre, Capo religioso, Creatore, Essere supremo, una Speranza, l'Universo. Personalmente mi hanno colpito tre risposte: Dio è il nostro Io spirituale che ci protegge dalle scelte sbagliate; Dio è colui che controlla l'intreccio dell'esistenza; Dio è quella forza che ci permette di affrontare la vita. Per quanto riguarda i valori più importanti, cioè il quarto quesito, essi risultano essere: amore, amicizia, lealtà, sincerità, solidarietà, onestà, umiltà, rispetto, famiglia, fede, giustizia, fedeltà e fratellanza. Interessanti anche le definizioni di bene e male. Per molti ragazzini il bene è una cosa positiva il male negativa ma anche in questo caso vorrei riportare tre risposte molto significative. “Bene e Male non sono separati, non esiste bianco o nero, sono due cose che si completano. Perciò c'è sempre la possibilità che un cattivo diventi buono e viceversa”. “Bene e Male sono due facce della stessa medaglia: dipende da che parte vuoi stare”. “Il Bene è in ognuno di noi; il Male è il frutto delle persone che non sanno guardare dentro se stesse e negli altri”. All'ultima domanda si chiedeva di commentare la frase “Dio è un bambino a cui dover cambiare le fasce”. Molti hanno risposto che bisogna accudire Dio, che Egli si è fatto piccolo per starci vicino, che bisogna seguire la Sua Parola. Anche in questo caso vorrei riportare le risposte più significative. “Dio è vicino a tutti noi e non bisogna trascurarlo”; “Dio è la parte migliore di noi che merita di essere accudita”; “Dio ci ha creati ma siamo noi che dobbiamo dargli la possibilità di fare del bene”. Certo questa piccola indagine non pretende di essere esaustiva o di rappresentare un campione significativo ma comunque dà un'idea di chi sono e cosa pensano i nostri adolescenti. Certo alcune risposte sono scontate e stereotipate ma altre sono molto profonde e particolari. Come ha sottolineato anche l'intervistatrice non esistono risposte giuste o sbagliate. Da parte mia sono stata piacevolmente sorpresa da questa iniziativa e dai suoi risultati. Molto spesso gli adolescenti contemporanei vengono definiti come superficiali, viziati, problematici, tecno-dipendenti. In realtà penso che se avessimo fatto questa indagine venti o trent'anni fa avremmo ottenuto le stesse risposte o molto simili a dimostrazione del fatto che i tempi cambiano ma l'essenza dell'uomo rimane la stessa. Mariapia De Carli Se volete esprimere il vostro parere su questo o altri argomenti trattati in precedenza mandatemi una mail a : [email protected] PARAFARMACIA Dott.ssa Caterina Girardello Piazza Garibaldi - Angolo Via G. Matteotti - Legnago - Tel. 0442 601770 ERBORISTERIA • OMEOPATIA • SANITARIA • DERMOCOSMESI PER ESSERE PIU' FORTI DELL' INVERNO!! Influenza, raffreddore, otite, laringite, tonsillite, sinusite, bronchite, etc. etc...sono comunemente definite “malattie da raffreddamento” che molto spesso vengono trattate con antibiotici che oltre ad essere attivi sui batteri patogeni responsabili di malattia, distruggono purtroppo anche la microflora intestinale benefica. Quello che è importante sapere è che nel 90% dei casi queste affezioni sono di origine VIRALE, sia negli adulti che nei bambini, quindi il tentativo di curarsi con antibiotici è del tutto sbagliato. Fortunatamente però esistono dei prodotti alternativi di notevole efficacia e selettività nei confronti dei virus e parassiti e a tutto ciò aggiungiamo una assoluta mancanza di tossicità e di controindicazioni. Il consiglio è mirato, la gamma di formulazioni è vasta e dà la possibilità di guarire in tempi comparabili con quelli della medicina tradizionale. Da sinistra: Dott.ssa Tedesco Chiara, Dott.ssa Girardello Caterina, Dott.ssa Ferrante Marzia. Una valida alternativa ai classici prodotti per AEROSOL, che generalmente danno come effetto collaterale un aumento della tosse secca, sono i prodotti a base di semi di pompelmo, pino mugo, TIMO, drosera ed echinacea che favoriscono l'idratazione e la fluidificazione del muco in eccesso, facilitandone la rimozione. Tutti questi estratti vegetali contribuiscono al ripristino del fisiologico equilibrio delle vie respiratorie. Vogliamo inoltre segnalare che oggi ci sono in commercio degli apparecchi per aerosol che prevedono come accessorio la doccia nasale che usata con soluzioni rinodetergenti a base di acqua termale garantiscono una corretta igiene delle cavità nasali. Quest'anno c'è inoltre un'importante novità....Un nuovo dispositivo medico sotto forma di spray nasale con erogatore brevettato che vanta la totale assenza di conservanti, propellenti, senza glicoli, senza alcool e senza glutine. Per qualsiasi chiarimento il personale della Parafarmacia Girardello è a completa disposizione della clientela. periodico indipendente Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 (segue da pag. 1) Il processo potrebbe continuare in futuro con la probabile spaccatura del Belgio. L’egemonia sull’Europa attuale non può, almeno al momento, essere di tipo culturale, stante la supremazia linguistica anglosassone, quindi deve realizzarsi in forma prevalentemente economica. Usando con spregiudicatezza e abilità i meccanismi offerti dalla nuova Unione europea, la Germania nel 2011 ha già fatto fuori la piccola Grecia e quindi Italia e Spagna, due potenze di medio livello e dotate di un forte prestigio storico-culturale. Contando che il Regno Unito s’è messo da solo fuori dai giochi, resta la Francia, un osso decisamente duro anche per la robusta dentatura teutonica. L’Italia, per la Francia, è essenzialmente il campo di battaglia dove, da Carlo VIII a Napoleone III, si combattono le loro guerre contro altre aspiranti al ruolo di grande potenza europea. Sin dal tempo del Re Sole, poi, i francesi esercitano una sorta di patronato sul Medio Oriente, mentre l’esperienza coloniale fa considerare il Nord Africa, e in genere le ex colonie, come un giardino privato (ed esclusivo) di Parigi. La Francia ha mantenuto anche dopo la fine della Guerra Fredda le sue ambizioni di grande potenza, e per questo ha adottato una politica energetica indipendente (centrali nucleari) e si è dotata di forze armate credibili, fra cui la celebre Force de Frappe nucleare. Ecco perché la Germania si guarda bene dal mettere il naso nelle ex colonie francesi e non pensa di dotarsi di una struttura militare all’altezza delle sue ambizioni. Nello stesso periodo, succede qualcosa anche in Italia: “Mani pulite” decapita una classe dirigente e chiude un capitolo della storia iniziato nel 1948; quella della Prima Repubblica era stata un’Italia debole militarmente, dichiaratamente appiattita sull’America, ma con ampia licenza di giri di valzer con i paesi comunisti e terzomondisti. Quando sale al potere Berlusconi, inizialmente la politica estera non varia molto: fedeltà agli USA, desiderio di essere accettati internazionalmente (vertice di Napoli), euro- peismo con qualche sfumatura scettica in più; con Prodi si ha una maggiore accentuazione europeista, e D’Alema, appoggiando l’attacco alla Serbia, segna una rottura netta con la storia del suo partito di provenienza. Esaminando il “periodo d’oro” del Berlusconismo, osserviamo però che qualcosa impercettibilmente si muove. L’alleanza di ferro con l’America di Bush, e quindi con Blair, le reiterate dichiarazioni di amicizia verso Israele, sono atti indubbiamente sinceri, ma anche un comodo paravento per una spregiudicatezza aggressiva da parte delle imprese italiane, simile a quella degli anni ‘60 anche verso mercati nuovi, dove inevitabilmente i nostri imprenditori pestano parecchi piedi; idem per la politica energetica; ci sono poi i legami personali con personaggi discussi dei paesi islamici come Erdogan o Gheddafi, una presenza nei Paesi del Golfo e in Nord Africa, che irrita ovviamente i francesi. Insomma, l’attivismo italiano non piace alla coppia “carolingia” franco-tedesca, che per il momento però deve abbozzare, perché l’Italia fa squadra con americani inglesi e, per un certo periodo, spagnoli. Il gioco petrolifero – un gioco da sempre rischioso, dove non esistono regole - spinge Berlusconi a legarsi alla Russia nazionalista di Putin, un fatto nuovo per la politica italiana, che apre scenari impensabili, come dimostrato dall’appoggio dell’Italia alla Russia nella crisi dell’Ossezia. L’uscita di scena quasi contemporanea di Blair e dei repubblicani americani lascia l’Italia scoperta e debole: a questo punto, i “carolingi” devono solo aspettare che l’animale, già isolato dal branco, inizi a sanguinare, e l’incredibile serie di pasticci chiamati Veronica, Gianfranco, Ruby eccetera, gliene offre l’occasione su un piatto d’argento. Indebolito, probabilmente depresso, timoroso di essere tradito dai suoi, il Silvio Nazionale non riesce a reagire. Il celebre sorrisino della Merkel e di Sarkozy sancisce l’inizio dell’offensiva: la Germania semina sfiducia sui titoli italiani, facendo crescere il differenziale fra i due paesi; la Francia, da parte sua, bombarda un paese che bene o male rientrava nella nostra 5 sfera di interessi, la Libia. È la fine, internazionalmente parlando, e la simpatia personale di Putin per l’amico italiano sconfitto è solo una magra consolazione. A questo punto, qualsiasi cosa abbia detto la Merkel nella famosa telefonata al Presidente della Repubblica, è chiaro che Berlusconi ormai deve farsi da parte. E Monti, ottimamente ammanigliato con gli ambienti che contano, già da tempo si sta scaldando. Insomma, Berlusconi è caduto per cause interne, questo è pacifico, ma vedi caso, tutti i leader politici italiani che abbiano tentato di alzare un po’ troppo la cresta, sono stati drasticamente ridimensionati dalle Grandi Potenze di turno: Mussolini, eroe dell’opinione pubblica europea quando fermava Hitler al Brennero, diventa un criminale quando il Duce cerca – sbagliando, sia chiaro – di fare una politica da grande potenza; del povero Mattei meglio non dire nulla, che non si sa mai. Craxi, osannato quando accoglie gli “euromissili”, paga carissimo lo scatto d’orgoglio di Sigonella. Se la ricostruzione è corretta, per i prossimi anni dovremo aspettarci una drastica riduzione della capacità italiana di fare una politica internazionale autonoma e spregiudicata; in caso di crisi grave, si potrebbe ipotizzare addirittura la secessione di alcune parti del Paese e la loro trasformazione in stati-satellite della Germania; molto probabile un meticoloso saccheggio delle risorse economiche del nostro Paese con l’acquisto in saldo delle migliori imprese nazionali. Purtroppo, anzi per fortuna, in questa partita ci sono troppe varianti: gli Usa potrebbero cambiare politica, la Russia tornare la grande potenza dei vecchi tempi, la guerra civile fra i paesi islamici terminare con l’unificazione coatta sotto una sorta di nuovo “califfato”, che è poi la ragione per cui si stanno combattendo le guerre nel Medio Oriente e dintorni. E poi c’è la Cina, c’è il Giappone che morde il freno… E comunque, ricordiamoci quanto detto all’inizio, ossia che questo era e rimane tutto, solo, esclusivamente, un gioco… BIBLIO FILIA - ALLA SCOPERTA DEI LIBRI di Sergio Bissoli - Parte 30 I GRANDI SCRITTORI ITALIANI DIMENTICATI BEONIO - BROCCHIERI VITORIO (Lodi, 1902 - Milano, 1979) Tratto da IL MIO VOLO ATTRAVERSO LA RUSSIA SOVIETICA, Editore Hoepli, 1939. Questa è veramente la Russia: inesorabile, umana, santa Russia! La folla dei poveri senza nome, senza distinzione, sui quali preme l’inverno, che appesantisce i corpi con le imbottiture di stracci, che nasconde il volto e la tosse delle donne sotto i brandelli di lana, che ingrossa i piedi dei vecchi con gli impacchi di fieno, che accende nuvolette di vapore davanti alla bocca dei cristiani e alle narici delle bestie. È l’eterna stagione, l’unica scena, l’immobile realtà. La Siberia va guardata così, in questa luce di spettro e di sepoltura. È un paese notturno come l’anima dei suoi giganti. Se giudichi Dostojewski uomo di lettere, è da chiudere in manicomio; ma se lo prendi come vivandiere di spiriti affamati, maestro di proscritti, notaio del dolore vivente. Ti accorgi che il suo regno è più vasto di quello conquistato da Ivan il Terribile e più duraturo di quello consacrato nella basilica del Kremlino. E finchè sarà vivo uno di questi esiliati, finchè ci saranno mamme che traghettano i grandi fiumi siberiani ficcando i bambini nudi contro le mammelle per difenderli dal gelo e dalla morte, finchè esisteranno perseguitati che fuggono, vinti che camminano per le strade, sognatori che cercano la felicità, peccatori che si pentono, ragazze tradite, vecchi senza speranza, Dostojewski sarà vivo con loro, in mezzo a loro. Parrocchia e Circolo Culturale “TerraNostra” organizzano Presso Sala San Giuseppe Piazza IV Novembre Minerbe VR M° FLAVIO PERBELLINI Il primo incontro di conoscenza e presentazione si terrà lunedì 23 settembre 2013 alle ore 18,00 Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 6 periodico indipendente Ci siamo persi qualcosa? In quest’estate ormai declinante, la cui cifra prevalente è stata la mutevolezza delle condizioni atmosferiche e della stabilità umorale di qualche protagonista della scena politica nostrana, i nostri sedicenti rappresentanti delle istituzioni non ci hanno fatto mancare nulla, allietando questo scampolo di ferie agostane e settembrine con spettacoli forse un po’ ripetitivi, magari non propriamente commendevoli o da mandare a futura memoria, ma che agli occhi degli osservatori internazionali conservano la capacità di riproporre la nostra natura come quella di un popolo imprevedibile ma tutto sommato simpatico, avvezzo a rappresentare la realtà quotidiana come una commedia, ovvero a volte come una tragedia che declina inevitabilmente in farsa. Nell’ordine abbiamo assistito a feroci contese ornitologiche, falchi contro colombe, con i primi che diventano all’occorrenza rettili (pitoni di sesso femminile); compagni di partito apparire fra loro più nemici degli avversari politici; sedicenti leader che quotidianamente si esercitano nell’insulto al ministro di pelle scura; parlamentari alpinisti le cui gesta ricordano quelle degli studenti indisciplinati alla gita scolastica. Forse qualcosa ci è sfuggito o lo abbiamo dimenticato, ma probabilmente non si tratta di mancanze gravi ed in ogni caso le vicende che permangono nella nostra memoria sono più che sufficienti a dipingere in termini esaustivi il quadro d’assieme. Partiamo non a caso dal balletto, durato molte settimane, attorno all’abolizione dell’IMU sulla prima casa. “Il Governo rischia”, “è una misura indispensabile per rilanciare la crescita”, “fa parte dei patti costitutivi dell’attuale maggioranza” e via dicendo. Quasi sicuramente nessuna di queste affermazioni è vera, neanche la prima; invero tutti i programmi elettorali contemplavano interventi sull’IMU, sia pur con metodologie differenti, ma una cosa sono le chiacchiere acchiappa- voti ed un’ altra la realtà e le necessità dei Conti Pubblici. Alla fine, dopo che il volonteroso Ministro dell’Economia ha stilato un ottimo piano di interventi alternativi evidenziando pregi e difetti di ognuno di essi, il risultato è che la rata di settembre non si pagherà, quella di dicembre neanche, le rispettive coperture verranno trovate all’interno della prossima Legge di Stabilità probabilmente in modo non indolore per le tasche degli italiani, mentre per il prossimo anno e per quelli successivi verrà introdotta la c.d. Service Tax, che sotto altre forme recupererà quanto perso con il gettito IMU. In conclusione, e senza tema di smentita, la classica abolizione “ad usum delphini”, per creduloni, allocchi e sprovveduti. La logica e la lungimiranza avrebbero consigliato di procedere semplicemente ad un innalzamento della quota esente, mantenendo la principale se non l’unica imposta patrimoniale oggi esistente perlomeno sulle abitazioni di pregio. In questo modo l’Esecutivo avrebbe potuto disporre di risorse da utilizzare per intervenire sul cuneo fiscale, migliorando la competitività delle imprese ed avrebbe preservato un minimo di equità impositiva. Abbiamo assistito nelle ultime settimane all’ennesima sanatoria nel pubblico impiego, spacciata come in altri casi per stabilizzazione dei precari. Agli errori del passato si cumulano quelli del presente e nei fatti si mettono in conflitto due categorie di disperati: da un lato chi anni fa è stato assunto con contratti a termine per mansioni di gestione ordinaria, quindi in una forma sostanzialmente irregolare e con un destino garantito da precario, dall’altro coloro che in possesso di titoli e preparazione spesso di livello elevato, ritengono di avere diritto quanto meno a competere per l’agognata stabile occupazione. In questa contesa fra poveri il merito, in quanto criterio universalmente riconosciuto di selezione e assegnazione del posto di lavoro, non viene ovviamente tenuto in considerazione alcuna. Negli ultimi giorni, leggendo i quotidiani e ascoltando le trasmissioni televisive, si ricava la sensazione di essere diventati un popolo di “appesi”. Nell’immediato le sorti del Governo e quindi la stabilità del Sistema Paese potrebbero dipendere dal destino di una persona. Lungi dal voler dare giudizi di merito e con l’auspicio che la ragionevolezza di tutti alla fine prevalga, è bene non dimenticare che in nessuno Stato dove esiste una funzione giurisdizionale degna di questo nome, fatto salvo il diritto indiscutibile di ognuno di difendersi nei modi e coi mezzi ritenuti più idonei in tutte le sedi a ciò deputate, un cittadino può ritenersi “legibus solutus”, cioè non soggetto alla Legge, così come non può scegliersi i giudici che più gli aggradano. L’eventualità che a breve gli incerti ma sempre più evidenti segnali, se non di una vera e propria ripresa, quantomeno di una imminente fine della recessione possano essere messi in discussione da una crisi di Governo, lascia da un lato sgomenti e dall’altro preconizza scenari a tinte fosche, per le imprese, per i risparmiatori, per i cittadini tutti. I Mercati non hanno letto Cronin e se anche lo avessero fatto contrariamente alle stelle non starebbero a guardare. Il superamento al rialzo del nostro spread rispetto a quello spagnolo costituisce solo il primo ma inequivocabile avvertimento. Andrea Panziera DA SETTEMBRE ANCHE LEGNAGO SORRIDE AL BENESSERE Centro fitness e poliambulatorio specialistico: CENTRO DR e FisioLegnago ora operativi Sabato 31 agosto ha inaugurato ufficialmente a Legnago la nuova palestra CENTRO DR in Via Lama 3 a San Pietro, proprio di fianco a Marco Polo Expert. A fare da padroni di casa sono stati i quattro soci Stefano Poli, Alessia Soave, Paola Remondini e Simone Vicentini che hanno presentato al pubblico la nuova palestra; al loro fianco è intervenuto anche il sindaco di Legnago, Roberto Rettondini, che ha sottolineato durante la conferenza stampa il piacere di vedere in un momento economico così incerto, una realtà giovane che ha voglia di rischiare e di investire, trasformando in realtà il proprio sogno impren- ditoriale, grazie anche al lavoro di squadra fatto con lo staff, motivato e coinvolto in ogni fase del processo. Presenti anche il sindaco di Nogara, Luciano Mirandola e l’Assessore alle Attività Economiche e Produttive di Legnago, Nicola Negri. Gli oltre 1.600mq di superficie sono stati dedicati alle sale corsi ed ai macchinari, scelti tra i migliori di Technogym e forniti della nuova tecnologia Club2.0; gli spazi sono stati realizzati con la consulenza dell’Agenzia Perdonà di Verona che ha creato, attraverso le particolari decorazioni, un’identità visiva che caratterizza tutti gli strumenti di comunicazione del CENTRO DR. Insieme al centro fitness, la palestra ospita anche FisioLegnago, un poliambulatorio specializzato in medicina dello sport, gestito dall’ortopedico dott. Dall’Oca con il fisioterapista Paolo Isalberti e Mario Rossini, per anni figura di spicco nel servizio di Igiene e Sanità Pubblica. Un vero e proprio centro dedicato al benessere, che si avvale si personale esperto e, grazie alla presenza di FisioLegnago, offre un servizio completo e sicuro anche a coloro che hanno esigenze particolari. CENTRO DR ha a disposizione anche un Baby Park dedicato alle mamme che possono così allenarsi portando con sé anche i propri figli. CENTRO DR Via Lama 3- San Pietro di Legnago Tel. 0442.6220227 - [email protected] periodico indipendente Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 7 AL CIRCOLO WIGWAM CORTE MORANDA DI COLOGNA VENETA, ORTOFRUTTA E SOCIETà Denso di contenuti e novità l’incontro sul tema “Importanza dell’ortofrutta nella moderna società” che si è tenuto domenica 8 settembre 2013, al Wigwam Circolo di Campagna “Corte Moranda” di Cologna Veneta (Vr). L’evento, che ha avuto lo scopo di porre l’attenzione sulla necessità di una più corretta alimentazione, che comprenda frutta e verdura, si è articolato nelle quattro fondamentali componenti che ne costituiscono la filiera. Dal presidente del Circuito Wigwam Efrem Tassinato, per la cultura poiché proprio tale rete associativa persegue da oltre quarant’anni la finalità della promozione dello sviluppo solidale e sostenibile, per l’occasione anche per la comunicazione perché anche di giornalista responsabile della segreteria nazionale di UNAGA l’unione dei giornalisti agroalimentari ed ambientali italiani; dal parlamentare europeo Giancarlo Scottà, componente della commissione agricoltura, per la politica; dal presidente del Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara Paolo Bruni, per la parte produttiva ed infine dall’endocrinologo del Centro Diabetico dell’ASSL 21 di Legnago Aldo Morea, per la parte nutrizionistica e sanitaria. La tavola rotonda è stata introdotta da Pierluigi Castiglioni della Comunità Locale di Offerta Wigwam del legnaghese, e gli onori di casa da Marisa Saggiotto, presidente del Circolo Wigwam ospitante che ha poi offerto un menu degustazione con piatti a base di frutta e verdura, magistralmente preparati dai volontari della piccola e qualificata brigata di cucina. La parte della politica, trattata dal parlamentare europeo Giancarlo Scottà ha portato a conoscenza delle difficoltà di chiudere le trattative per la nuova PAC (Politica Agricola Europea), ed ha denunciato gli scompensi ecologici stanno mettendo in pericolo la vita degli insetti pronubi (impollinatori), di cui le api rappresentano la specie più a rischio, con evidenti ripercussioni anche di tipo produttivo nel settore dell’ortofrutta. Ha inoltre informato che al Parlamento Europeo è in corso una raccolta di firme per limitare se non inibire l’uso del suolo agricolo per le coltivazioni bioenergetiche e riservarlo invece principalmente alle necessità agroalimentari. Paolo Bruni, per la parte riguardante le problematiche inerenti la produzione, ha ricordato che una previsione della FAO ha quantificato a 9 miliardi (oggi sono 7) la popolazione mondiale nel 2045 e un fabbisogno di derrate alimentari aumentato del 70%. Da qui il pieno accordo sulla necessità della salvaguardia dei suoli fertili ai fini agroalimentari. Ricorda che servono 10-16 kg di cereali per fare un kg di carne perciò i maggiori consumi di alimenti vegetali saranno anche imposti dalla necessità in termini di risparmio globale del bilancio energetico del pianeta. Il settore ortofrutticolo, perlomeno quello italiano, sconta una non sufficiente aggregazione: l’Italia è il più importante produttore europeo di ortofrutta e con le sue 36 milioni di tonnellate è uno dei maggiori al mondo ma gli italiani non sanno fare squadra, scontando perdite di competitività e perciò forza contrattuale sui mercati. Dice ancora Bruni che, l’alimentazione nel nostro Paese sconta una situazione di carenza di educazione alimentare: un bambino su tre è obeso ed ancora, non vien tenuto conto che più aumentano i consumi di frutta e verdura più diminuiscono quelli della spesa sanitaria. Sfata il mito delle diete miracolose il medico Aldo Morea, confermando il concetto, che ogni cibo sia utile al nostro organismo e per la nostra salute a condizione siano osservate le giuste quantità. Metà del piatto dev’esser costituito da verdure e frutta, un quarto da carboidrati complessi (con fibre) e l’altro quarto da proteine preferibilmente vegetali e ittiche. La carenza di fibra è connessa all’incidenza dei tumori al colon e si deve sempre tener presente che l’eccesso di calorie si trasforma in veleno letale. E’ poi necessario dimezzare la quantità di sale, comprendendo in ciò anche quello contenuto nei cibi preconfezionati. E’ inoltre necessario tener conto degli antiossidanti (come quelli contenuti nel succo di limone e negli agrumi in genere) ed a questo proposito ha ricordato che l’invecchiamento non è paragonabile ad una candela che si consuma ma ad un organismo che si ossida. Efrem Tassinato, nel suo intervento conclusivo, ha detto che gli aspetti trattati in relazione al rapporto tra ortofrutta e società, sottendono che l’alimentazione corretta e salutistica abbia necessità, per affermarsi in modo responsabile e diffuso, dell’apporto di produttori seri e organizzati, di orientamenti e supporti scientifici da parte di medici e nutrizionisti, di politiche di incentivo delle buone pratiche e di disincentivazione di quelle non buone e che siano regolamentate di conseguenza le attività della produzione e dei consumi. Ultimo ma non meno importante l’investimento in cultura attraverso una informazione fatta di momenti anche conviviali, come i tanti organizzati dai Wigwam Club e di cui quello del Wigwam Circolo di Campagna “Alla Moranda” di Cologna Veneta è un costituisce un virtuoso esempio. Wigwam Clubs Italia [email protected] www.wigwam.it - Tel. 335 6873732 WIGWAM A LEGNAGO: NEL BASSO VERONESE UN NUOVO PRESIDIO PER LO SVILUPPO SOLIDALE E SOSTENIBILE scopo Il Circuito Wigwam, oggi presente in 18 Paesi, che dal 1972 persegue la mission di promozione della cultura dello sviluppo solidale e sostenibile, avrà tra breve a Legnago una sede a servizio del territorio del basso veronese. I promotori, della nuova associazione locale Wigwam, Pierluigi Castiglioni e Loriana Libertà una volta ottenuta l’abilitazione con la partecipazione al Corso Base per nuovi Operatori Wigwam, che si terrà nelle date 27-28 settembre presso la sede nazionale di Piove di Sacco (Pd), inizieranno la raccolta delle adesioni tra tutte le persone sensibili ai temi della solidarietà e della sostenibilità e siano intenzionate ad unirsi per fare qualcosa di utile in tal senso. Per info sul nuovo Wigwam di Legnago: 347 6492574 (Pierluigi) Per info su programma e modalità di iscrizione al Corso Base Wigwam: [email protected] - www.wigwam.it S. Pietro di Morubio, “Festa delle carni bianche” Un’opera del pittore Charlie consegnata quale 1° Premio allo Shef-Poeta Giorgio Gioco Sabato 7 settembre nella cornice della sede municipale di villa Gobbetti, all’interno della sala consigliare, si è tenuta la “cena di gala” che ha aperto la terza edizione in riferimento alle “Carni Bianche”. La serata, Presenta da Lucio Salgaro di Telearena, è stata caratterizzata dagli interventi, oltre che del sindaco di S. Pietro di Morubio Giorgio Malaspina, dalle maggiori autorità provin- ciali e nazionali dei comparti agroalimentari. Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha voluto impreziosire la manifestazione ideando il 1° premio “Festa delle Carni Bianche”. A ricevere questo riconoscimento è stato l’ Ospite d’Onore lo Shef-Poeta, cittadino onorario del paese, Giorgio Gioco. “Per aver riscoperto nella storia e nelle tradizioni il Risotto alla Sbirraglia del quale troviamo notizie nel periodo Lombardo-Veneto, se non addirittura durante le invasioni napoleoniche”. L’opera commissionata al pittore Charlie, è stata consegnata dal sindaco e dallo stesso autore. Nel dipinto, spiega Charlie, ho voluto raccogliere i simboli di questo premio. Villa Gobbetti, il cappello da Shef in omaggio a Gioco e al “12 Apostoli”, il libro aperto con le poesie di Berto Barbarani e un’allegoria festosa di personaggi e di animali da cortile ignari, quest’ultimi, delle molteplici ricette che li riguardano e che fanno parte delle tradizioni contadine. F. O. Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 8 Centro Giovanile Salus – NOI CINEFORUM LEGNAGO Stagione 2013 – 2014 Serata di inaugurazione PRIMO CICLO: 16 FILM Sabato 21 Settembre, ore 21 PROIEZIONI: LA CUOCA DEL IL GIOVEDI' ore 21.00 PRESIDENTE* IL VENERDI' ore 15.30 e 21.00 di Christian Vincent ingresso con biglietto: 5 euro *film omaggio ABBONAMENTI: 16 film: 35 euro 32 film: 65 euro per i TESSERATI CINEFORUM a seguire RISOTTO 3-4 Ottobre 26-27 Settembre LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino 10-11 Ottobre 17-18 Ottobre IL CASO KERENES TUTTI PAZZI PER ROSE IL FIGLIO DELL'ALTRA di Calin Peter Netzer di Régis Ronsard di Lorraine Lévy 24-25 Ottobre 31 Ottobre – 1 Novembre NELLA CASA NO – I GIORNI DELL'ARCOBALENO IL FONDAMENTALISTA RILUTTANTE di Pablo Larraìn di Mira Nair di François Ozon 7-8 Novembre 14-15 Novembre 21-22 Novembre 28-29 Novembre IL GRANDE GATSBY UN GIORNO DEVI ANDARE NOI SIAMO INFINITO di Buz Luhrmann di Giorgio Diritti di Stephen Chbosky 5-6 Dicembre 12-13 Dicembre 19-20 Dicembre TO THE WONDER BIANCA COME IL LATTE ROSSA COME IL SANGUE HITCHCOCK di Terrence Malick di Sacha Gervasi di Giacomo Campiotti 9-10 Gennaio – titolo da definire 16-17 Gennaio – titolo da definire 23-24 Gennaio – titolo da definire Tranquilli, protetti, sicuri. Progettiamo soluzioni per la sicurezza. periodico indipendente A Roverchiara la Coldiretti fa il punto sull’agricoltura del territorio con il sottosegretario Giorgetti La Sagra di San Zeno a Roverchiara dei giorni scorsi è stata l’occasione per la Coldiretti Verona di parlare e fare il punto sulla carne di manzo e sull’ortofrutta del territorio nonché condividere alcune riflessioni sull’agricoltura in generale con Alberto Giorgetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze. “C’è una certa preoccupazione – ha precisato Valente, presidente di Coldiretti Verona venerdì scorso durante la degustazione sulla costata di manzo certificata A.ZO.VE – per quanto riguarda sia la situazione dei produttori del settore zootecnico che i consumatori. A partire dalla crisi economica che ha determinato un calo dei consumi di carne ai recenti scandali sulla carne di cavallo, alla chiusura di aziende del settore zootecnico riteniamo che siamo in un momento difficile e delicato. Dobbiamo, infatti, cercare di salvaguardare l’attività degli imprenditori agricoli, garantire e valorizzare la qualità dei loro prodotti. Ma dobbiamo anche rassicurare i consumatori sulla genuinità dei prodotti del territorio. La carne veronese è sicura e buona e rappresenta un importante pilastro dell’economia del territorio”. Verona è un’importante produttrice di carne bovina con più di 1.000 allevamenti con almeno un capo per un totale di 130.000 capi circa allevati annualmente. Ma, da alcuni anni sta vivendo un momento difficile tanto che Coldiretti registra nel primo bimestre nel 2013 un taglio del 7 per cento nelle macellazioni bovine rispetto allo scorso anno. Verona è, per gli allevamenti di bovini, la prima provincia del Veneto seguita da Treviso con 95.000 capi, Padova 70.000 poi Venezia e Rovigo con 40.000 capi. Minori gli allevamenti a Vicenza e Belluno. “La carne, e in particolare quella di marzo - ha ammesso Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Verona - ha un grande valore all’interno del circuito alimentare. Oggi la sicurezza alimentare è garantita sul territorio dai controlli effettuati dalle ASL ma fondamentale è imparare a leggere le etichette dei prodotti che si acquistano per essere certi della provenienza. Infatti, tutta la frutta e verdura in vendita deve indicare per legge la provenienza. Se è italiana è molto probabile che si tratti di un prodotto di stagione. Il Made in Italy va salvaguardato e sostenuto perché rappresenta prodotti eccellenti, di qualità e sicuri”. Presenti all’incontro anche il Sindaco di Roverchiara Loretta Isolani, Graziano Galbero, direttore del Dipartimento funzionale sanità animale e sicurezza alimentare AULSS Legnago, Luigi Bortolazzi, presidente onorario dell’Associazione Macellai veronesi Gianni Giaccon, consigliere di A.ZO.VE, Associazione Zootecnica Veneta. La Festa di Roverchiara ha, inoltre, fatto da cornice a un incontro tra il consiglio direttivo di Coldiretti Verona e Alberto Giorgetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tra i temi trattati la recente decisione del Governo di abolire l’Imu in agricoltura e quindi il plauso della Coldiretti con l’auspicio che ora si possa completare l’iter per la dismissione dei terreni pubblici, l’attenzione alle zone alluvionate dai fenomeni atmosferici della scorsa primavera con interventi per la salvaguardia del territorio e il problema dei furti in campagna con sottrazione di attrezzatura e mezzi agricoli che sta imperversando nei territori veronesi. “Il sottosegretario Giorgetti ha dimostrato grande interesse per il mondo agricolo - ha detto Valente - specie a quello veronese e ha ribadito l’importanza della lotta alla contraffazione e alla difesa del Made in Italy, la salvaguardia dell’agricoltura del territorio che presenta eccellenze a livello nazionale. Interessante è stato l’accenno ai fondi europei per lo sviluppo e la valorizzazione della montagna con il reciproco interesse ad approfondire la tematica”. Ada Sinigalia Efficienza e qualità sono i nostri valori chiave da oltre vent’anni: garantiamo ad aziende e privati concrete soluzioni per la sicurezza con avanzati impianti di allarme realizzati per la salvaguardia di persone e beni. Perchè il nostro lavoro è proteggere la vostra tranquillità. ANTINTRUSIONE • ANTIFURTO • VIDEOSORVEGLIANZA • RIVELAZIONE INCENDIO CAT s.r.l. • Via Garibaldi, 5/6 • 37057 San Giovanni Lupatoto (Verona) • Tel. 045 545663 • Fax 045 8750271 • E-mail [email protected] • www.catsistemisicurezza.it Tel. 045 545663 • Fax 045 8750271 • E-mail: [email protected] • www.catsistemisicurezza.it CAT S.r.l. www.grafichestella.it T. 0442 601730 periodico indipendente Anno AnnoXXXI XXXV- -n.n.9 9- -Settembre Settembre2009 2013 Gli appuntamenti AUTUNNALI DEl Castello Bevilacqua 9 Al Castello Bevilacqua la passione per la buona cucina e il buon vino si abbinano ad una serata davvero fuori dal comune. Una cena dove riscoprire i propri sensi e apprezzarli in tutta la loro completezza; ogni portata coinvolgerà uno dei 5 sensi, risaltando così la bellezza e la sfiziosità di tutti i piatti preparati dagli chef del Castello. Anche il menù vuole essere una sorpresa per gli ospiti e i loro 5 sensi: alle 20.30 lo spettacolo sensoriale ha inizio. CENA SENSORIALE Venerdì 11 ottobre 2013, ore 20.30 Aperitivo con stuzzicheria Antipasto L’occhio non vuol più la sua parte Primo piatto Ricercati profumi dal cuore croccante Secondo piatto Afferra il sapore Dessert Le dolci note del gusto Caffè Acqua gasata e naturale Vino in bottiglia Costo a persona € 39,00 Compresi acqua e vino (su prenotazione) Anche quest’autunno l’offerta del Castello Bevilacqua Academy non deluderà nessuno: corsi di cucina si alterneranno a corsi di wedding planner e cake design. I motori si accenderanno lunedì 7 ottobre 2013, alle ore 19.30, con il primo corso di cucina intitolato “Tutto alla brace dall’antipasto al dolce”, dove uno dei nostri chef svelerà ogni minimo segreto sull’argomento senza remore. Ogni lunedì poi, fino all’11 novembre, avrete l’occasione di partecipare ai corsi di cucina dove con i giusti consigli riuscirete a stupirvi e a stupire. Ogni lunedì poi, fino all’11 novembre, avrete l’occasione di partecipare ai corsi di cucina dove con i giusti consigli riuscirete a stupirvi e a stupire. Sabato 12 ottobre, e i due sabati successivi, si terrà invece il corso di Wedding and Event Planner, per dare la possibilità di entrare a contatto con professionisti del settore e poter scoprire come realizzare il matrimonio perfetto, evento indimenticabile. I NOSTRI CORSI DI CUCINA 7 ottobre Tutto alla brace dall’antipasto al dolce - 14 ottobre L’insolita cucina vegetariana 21 ottobre Tutti i segreti del riso - 28 ottobre Cucina a due: la sensualità nei piatti 4 novembre Cucina, ama e…fotografa - 11 novembre I dolci dell’inverno CENA CON DELITTO Venerdì 18 ottobre HALLOWEEN PARTY Giovedì 31 ottobre Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra nuova destinazione nel cuore della storia. Regalatevi un soggiorno in una delle 7 splendide junior suite, e scoprite i nostri pacchetti Classic, Romance, Wellness e Gourmet. Il ristorante “All’Antica Ala” vi aspetta tutti i giorni dal lunedì sera alla domenica, per un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le tipicità della tradizione locale, in un’ottica di valorizzazione dei prodotti del territorio. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442 93655 – [email protected] – www.castellobevilacqua.com Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 10 Prosa Musica periodico indipendente Danza mercoledì 20 novembre 2013 ore 20,45 Casanova Multimedia Il discorso del Re di David Seidler - con Luca Barbareschi sabato 19 ottobre 2013 ore 20,45 Omaggio ad Angelo Ephrikian Giuliano Carmignola - I Sonatori de la Gioiosa Marca musiche di Corelli e Vivaldi sabato 2 novembre 2013 ore 20,45 Käfig Brasil Centre Chorégraphique National de Créteil et du Val-de-Marne - Compagnie Käfig martedì 14 gennaio 2014 ore 20,45 Teatro de Gli Incamminati - Diablogues L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello giovedì 14 novembre 2013 ore 20,45 Lirico Incanto Max De Aloe Quartet Il jazz incontra Verdi e Wagner sabato 23 novembre 2013 ore 20,45 Contemporary Tango Balletto di Roma con Kledy Kadiu lunedì 27 gennaio 2014 ore 20,45 Teatro Stabile del Veneto - Teatro Stabile di Torino Società per Attori con la partecipazione produttiva di Lugano InScena RIII - Riccardo Terzo di William Shakespeare - con Alessandro Gassmann martedì 10 dicembre 2013 ore 20,45 Gidon Kremer, Giedre Dirvanauskaite, Khatia Buniatishvili musiche di Liszt e Schubert venerdì 31 gennaio 2014 ore 20,45 Stuttgart Ballet Gala con i primi ballerini martedì 11 febbraio 2014 ore 20,45 Società per attori La Locandiera di Carlo Goldoni - con Nancy Brilli sabato 11 gennaio 2014 ore 20,45 - in Viaggio con Salieri Un viaggio alla Corte di Vienna con Salieri, Eybler e Mozart martedì 25 febbraio 2014 ore 20,45 perpianoearchi Enrico Pieranunzi - Orchestra di Padova e del Veneto musiche di Morricone, Trovajoli, Pieranunzi e Silvestri mercoledì 5 marzo 2014 ore 20,45 Compagnia Mauri Sturno Una pura formalità dal film di Giuseppe Tornatore con Glauco Mauri e Roberto Sturno venerdì 21 marzo 2014 ore 20,45 Teatro Stabile del Veneto - Teatri e Umanesimo Latino Spa Sior Tita paron di Gino Rocca Teatro Brillante mercoledì 27 novembre 2013 ore 20,45 La Pirandelliana Quando la moglie è in vacanza di George Axelrod - con Massimo Ghini ed Elena Santarelli sabato 14 dicembre 2013 ore 20,45 Teatro Musica Novecento La vedova allegra Operetta in tre atti di Leon e Stein sabato 29 marzo 2014 ore 20,45 Workwithinwork - Absolutely Free Aterballetto Che Festa a Teatro! venerdì 20 dicembre 2013 ore 20,45 fuori abbonamento Magical Mistery Orchestra concerto-spettacolo dedicato ai Beatles lunedì 10 marzo 2014 ore 20,45 - in Viaggio con Salieri Buffi si nasce Bruno Praticò e Marco Bussi, bassi - I Fiati Associati musiche di Mozart, Salieri, Cimarosa, Rossini, Donizetti sabato 28 dicembre 2013 ore 20,45 fuori abbonamento Lo Schiaccianoci Royal Ballet of Moscow - The Crown of Russia Canzoni d’Italia mercoledì 18 dicembre 2013 ore 20,45 Penso che un sogno così... Giuseppe Fiorello sabato 25 gennaio 2014 ore 20,45 Il Signor G e l’amore Rossana Casale tributo a Giorgio Gaber martedì 31 dicembre 2013 ore 21,45 fuori abbonamento Concerto di San Silvestro Orchestra Regionale Filarmonia Veneta direttore Stefano Romani Evento Speciale sabato 15 febbraio 2014 ore 20,45 Lucio & Lucio “Battisti incontra Dalla Storia di una tournée mai nata” Bruno Conte sabato 15 marzo 2014 ore 20,45 Lo studio Martini Quelli del cabaret di e con Cochi e Renato domenica 3 novembre 2013 ore 18,00 fuori abbonamento Serata Telethon un grande Concerto a favore di un grande Progetto Gli spettacoli saranno preceduti, alle ore 20:00 da una conversazione introduttiva al Ridotto del Teatro. Biglietteria: Rinnovo Abbonamenti Diamante sabato 14 e lunedì 16 settembre - Prosa, Danza, Musica martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 settembre. Nuovi Abbonamenti Diamante da martedì 24 settembre. Prosa, Danza, Musica da mercoledì 25 settembre. Formula Libero da martedì 1 ottobre - Biglietti Singoli per tutta la Stagione da martedì 8 ottobre. Orari: Il primo giorno di apertura delle vendite dei nuovi abbonamenti, formule libero e biglietti singoli, è possibile acquistare solo di persona, alla biglietteria del Teatro, dalle 15.30 alle 18.00. Dal martedì al venerdì la mattina solo al telefono, con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 15.30 alle 18.00. Il sabato, di persona, dalle 10.30 alle 12.30. Nei giorni di spettacolo al telefono con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 17.00 fino ad inizio della rappresentazione, esclusivamente per la vendita e il ritiro dei biglietti per la serata. I nuovi abbonamenti e i singoli biglietti anche online su www.teatrosalieri.it Tel. 0442 25477 - Fax 0442 625584 - www.teatrosalieri.it - [email protected] L’attività del Teatro Salieri è organizzata da Fondazione Culturale Antonio Salieri in collaborazione con Soci Costituenti e Fondatori Soci Partecipanti e la partecipazione di Comuni di Angiari, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Castagnaro, Cerea, Gazzo Veronese, Roverchiara, Terrazzo, Villa Bartolomea periodico indipendente Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 11 TEATRO PARROCCHIALE “SAN MARTINO” VIGO DI LEGNAGO RASSEGNA TEATRALE DIALETTALE 2013 -2014 Sabato 26 Ottobre 2013 - ore 20,45 serata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Legnago Gruppo Teatro “VECCHIO VENETO” di Bresega (PD) "I QUATTRO CANTONI" (dialetto) Sabato 09 Novembre 2013 - ore 20,45 Compagnia “I RUSCOLETTI” di Canda (RO) "IL PARACARRO DELL’AMORE” (dialetto) Sabato 23 Novembre 2013 - ore 20,45 “GRUPPO TEATRALE CAORLOTTO” di Caorle (VE) "SCANDALO IN CANONICA" (dialetto) Sabato 14 Dicembre 2013 - ore 20,45 “Serata Ivano” Compagnia Teatrale “I SALVADEGHI” di Vigo di Legnago (VR) "EL TIRO BIRBON DE UN VECIO IMPESTà" (Nuova versione) Sabato 11 Gennaio 2014 - ore 20,45 Compagnia “TEATROINSIEME” di Zugliano (VI) "CHE 48 IN CASA CIABOTTO” Sabato 25 Gennaio 2014 - ore 20,45 Compagnia “MODUS VIVENDI” di Verona "MEIO DA MORTO?" Sabato 8 Febbraio 2014 - ore 20,45 Compagnia “BRUTTI MA BUONI” di Arre (PD) "XE RIVà EA FORTUNA!!” Sabato 01 Marzo 2014 - ore 20,45 “Compagnia “I SALVADEGHI Malmaùri” di Vigo di Legnago (VR) "EL RUFIAN" FUORI RASSEGNA Domenica 15 dicembre 2013 ore 16,00 Compagnia Teatrale "I SALVADEGHI” di Vigo di Legnago (VR) "EL TIRO BIRBON DE UN VECIO IMPESTà” (Nuova versione) Domenica 2 Marzo 2014 ore 17,00 Sabato 8 Marzo 2014 ore 21,00 “Compagnia “I SALVADEGHI Malmaùri” di Vigo di Legnago (VR) "EL RUFIAN" Biglietto singola rappresentazione € 9,00 Abbonamento Adulti € 60,00 con prenotazione posto Abbonamento ragazzi fino a 14 anni € 40,00 Prenotazione abbonamenti 0442 23130 / 333 2453028 Prevendita biglietti presso: Tabaccheria edicola e servizi - VIGO - Tel. 0442. 24045 Tabaccheria Tiziano - CASETTE - Tel. 0442 602274 Per informazioni telefonare: 0442 23130 / 333.2453028 349.8626286 / 340.1447333 RASSEGNA DI PROSA 2013/14 SI RICOMINCIA CON PULIERO E SIOR TODARO SABATO 9 OTTOBRE 2010 SABATO 12 FEBBRAIO 2011 La nonna Una escort di scorta ARMATHAN GLI INSOLITI NOTI SABATO 6 NOVEMBRE 2010 L’avaro di Moliere SABATO 5 MARZO 2011 L’AQUILONE Gli attori SABATO 18 DICEMBRE 2010 THEAMA TEATRO preferiscono le Il nuovo cartellone per la stagione 2013-’14 alfarse teatro Mignon di Porto LegnagoBiciclette è ai nastri di partenza, con la rappresentazione di sabato 28 settembre 2013 alle 21.00, ad opera di R. Puliero e La Barcaccia, del lavoro classico goldoniano in tre Cena di famiglia atti “Sior ToderoIl letto Brontolon”. La commedia, risalente al 1762, ovale (cognate) ma con tratti ancora attuali e universali, rappresenta una delle vette del teatro di Carlo Goldoni che attinge con maestria ad ogni risorsa del mestiere, mescolando, all'interno di una trama accattivan¬te e di trascinante divertimento, personaggi tratti sia dalle vicende personali dell’autore che dal suo stesso teatro, come il protagonista Todaro, "rustego" di retroguardia, Meneghetto, avvocatino, borghese amante dei predicozzi così come dei facili corteggiamenti alle dame col "morbin", le tre donne Marcolina, Fortunata e Cecilia, sempre più avanti delle loro controparti maschili con il loro affascinante miscuglio di amorosi entusiasmi e di senso pratico. E tra finzione e realtà allo stesso modo si confondono il marito "pampalùgo", il giovanottone ingenuo, il subdolo fatto¬re, la fanciulla innamorata e l’imperturbabile servitore di casa. Ma a trionfare, alla fine, è soprattutto il teatro essenziale, artigianale e sapiente che "La Barcaccia" visualizza direttamente sulla scena, ad opera soprattutto di Roberto Puliero, non in soggezione nel cimentarsi in una parte che è stata uno dei cavalli di battaglia di Cesco Baseggio: grandissimo del teatro veneto del ‘900. Il prezzo del singolo biglietto per questa rappresentazione è di euro 10. La rassegna di prosa al Mignon proseguirà con altri cinque titoli, messi in scena, rispettivamente: sabato, 26 ottobre 2013, “Una luce nella notte” dalla compagnia Lavanteatro di Avesa, sabato, 30 novembre 2013, “Il tesoriere” da Gli Insoliti Noti, sabato, 11 gennaio 2014, “La Bisbetica Domata” da L’Archibugio, sabato, 8 febbraio 2014, “El garofolo rosso” da La Trappola e sabato, 15 marzo 2014, “Bonjour Paris” da Armathan. E’ aperta anche l’opzione di acquistare abbonamenti per tutti i 6 titoli di prosa complessivi a Euro 40 per adulti e Euro 30 per ragazzi. Il tutto in pre-vendita presso il bar del Circolo NOI Salutis di Porto, mediante prenotazione telefonica (328 3688610), tramite e-mail ([email protected]) o al botteghino prima di ogni spettacolo. Continuerà anche per questa stagione, alla fine di ogni messa in scena, l’uso di promuovere il libero e mutuo scambio di opinioni sulla pièce e la vita teatrale in generale tra spettatori ed artisti prendendo uno snack insieme ed è attualmente in preparazione da parte dei responsabili anche un programma integrativo musicale fuori abbonamento. Carla Faccio TEATROIMPIRIA SABATO 26 MARZO 2011 SABATO 22 GENNAIO 2011 LAVANTEATRO NAUTILUS 12 Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 periodico indipendente Cinema a Venezia: L'arte della felicità alla Settimana della Critica Il produttore Luciano Stella: "è stata una lucida follia". Il regista Alessandro Rak: "l'animazione può essere internazionale anche da Napoli". Sarebbero sufficienti le due dichiarazioni rilasciate dal produttore e dal regista per connotare la passione e la coscienza di un mondo, che sono alla base della realizzazione de “L’arte della felicità”, primo lungometraggio di Rak. Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni, che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nella sua città. Mentre fuori imperversa la tempesta, il suo taxi comincia ad affollarsi di ricordi, speranze, rimpianti, presenze. Ora sa chi sono i passeggeri: anime, fantasmi, memorie, strade. Messaggeri di un sole che nasce altrove e di ciò che è oltre il proprio parabrezza. Prima o poi il cielo si aprirà, e arriverà la fine... o tornerà la musica. Ecco in sintesi quello che possiamo vedere e percepire nei quasi 90 minuti proposti da Alessandro Rak, certamente un esempio di animazione fuori catalogo, sicuramente un’influenza estetica della grafica fumettara da cui proviene, ma anche animatore in 2D, scenografo in 2D, pittura digitale, modellazione e compositing---Ma, soprattutto, una tendenza a raccontare una storia del proprio territorio con un gruppo straordinario di giovani talenti. Prima dell’intervista una performance musicale collettiva dei musicisti e del cast del film introduce la prima domanda a Luciano Stella. Il film è arricchito dalle musiche della vecchia e nuova Napoli. E’ un’altra caratteristica della Sua produzione? “Intorno alla Casa di produzione è nato un vero e proprio movimento, infatti MAD Entertainment è una factory della musica, dell’animazione e del documentario. Si sono riuniti artisti di tutta la scena napoletana, è una nuova generazione musicale che ama la musica di oggi ma non trascura la tradizione. Alessandro (il regista) è anche un autore storico di video musicali, fa parte della New Wave napoletana. Poi c’è stato il contributo delle musiche originali, composte da Antonio Fresa e Gigi Scialdone.” Ancora a Stella domando se concorda su come - da oltre un decennio - il genere cinematografico dell’animazione per adulti fosse andato perduto, soprattutto in Italia. Ora, mi sembra, si intravvede qualche spiraglio di attività. Forse il supporto del “fumetto” ha aiutato “l’animazione”. E’ per questo motivo che Lei ha avuto il coraggio di creare una casa cinematografica che opera anche in questo campo e realizzare il film di Rak? “In realtà il progetto è stato una lucida follia. Con la consapevolezza che l’Italia non frequenta l’animazione per adulti ma anche con la consapevolezza che all’estero, invece, c’è una grande tradizione, dai Simpson al mainstream della DreamWorks, dalla Disney alla Pixar. A Napoli, ad esempio, abbiamo una nuova forza di talenti con delle precise competenze tecniche sull’animazione.” Riprende la domanda Alessandro Rak sottolineando “come l’animazione possa essere internazionale anche da Napoli. Inoltre non mi piace parlare di spiragli: sono ben presenti delle forze sul territorio mosse da passione e voglia di lavorare e non c’è bisogno nemmeno di tanti soldi per creare qualcosa. I dibattiti sulla depressione non servono.” Ad Alessandro Rak chiedo se l’idea di ambientare il film a Napoli, in un contesto pre-apocalittico, sia nata per la vicinanza alla città o per rivolgersi con nuova fiducia ad una possibile rinascita? “Si parla sempre di crisi e si impone una salvezza necessaria: invece siamo già salvi perché siamo vivi. Questa è una percezione che potrebbe diventare importante se i singoli la acquisissero come propria, in modo da poterla trasformare, per il nostro territorio, in una prospettiva fertile. Non si può partire dalla negazione di dove viviamo per predisporsi al futuro. Napoli deve riprendere a dialogare col mondo”. Sempre a Rak: il titolo “L’arte della felicità” si ispira all’omonima manifestazione culturale esistente a Napoli dal 2005, o ad un libro buddhista, oppure per il film ha un significato autonomo? A tale riguardo sia Stella che Rak confermando tutte e tre le circostanze: “Innanzitutto l’iniziativa di Napoli nasce da un libro del Dalai Lama. Ora abbiamo creato il film. Consideriamo però – sottolinea Rak – le due parole Arte e felicità: messe insieme hanno una forza straordinaria”. Stella, Lei è stato (ed è ancora) un pioniere dell’esercizio cinematografico: come funzionano le sale cinematografiche oggi a Napoli? “Io ho creato la prima multisala del Sud, il “Modernissimo”. Il cinema è un prodotto anticiclico, perché è il più economico, ma in questo momento le sale sono in crisi. Il film passa attraverso più media, dall’home video al tablet. La crisi però può diventare anche una opportunità, come accadde al mio arrivo a Napoli. L’obiettivo, oggi? Cercare sempre un’industria dai contenuti forti e diversificati.” Roberto Tirapelle (Si ringrazia l’Ufficio Stampa Fosforo) L’arte della Felicità: regia : Alessandro Rak. Sceneggiatura: Alessandro Rak e Luciano Stella. Produzione: Big Sur, Entertainment, Rai Cinema e Cinecittà Luce. Distribuzione italiana: Istituto Luce. Durata: 84’. Presentato alla 28 Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Costruita nel XVI secolo, Villa Bevilacqua fu una delle tenute della famiglia Bevilacqua di Santa Anastasia. La sua funzione era quella di casa di villeggiatura. Villa Bevilacqua apre le porte ai suoi ospiti per banchetti, ricevimenti e cerimonie. Ampi spazi, sale luminose ed un parco che circonda tutta la struttura, la rendono una piccola oasi di tranquillità ed armonia nel centro della cittadina omonima. CENA DEI SINGLE Nella splendida atmosfera di Villa Bevilacqua l’11 ottobre i single che hanno voglia di fare nuove conoscenze e passare una serata in allegria non possono mancare. All’arrivo degli ospiti verrà offerto un aperisingle per rompere il ghiaccio e cominciare a conoscersi. Ore 21.00 Cena dei Single Uomini e donne, divisi per tavoli ai quali corrisponderanno delle squadre, parteciperanno ad una coinvolgente caccia al tesoro. Al tavolo vincitore verrà assegnato un premio speciale. Antipasto Polenta brustolita con fonduta di gorgonzola e gherigli di noci su letto di pancetta nostrana Primo Piatto Fagottino di crespella con radicchio di Verona, ricotta di pecora e tastasale Secondo piatto Fusello di pollo in salsa granulada su letto di purea di patate e patatine novelle con buccia Dessert Semifreddo al torroncino con salsa al cioccolato Valhrona 66% Prezzo a persona € 29,00 (bevande incluse) è gradita la prenotazione Informazioni e prenotazioni: Villa Bevilacqua Via Roma, 63 - 37040 Bevilacqua (VR) - T. 044293324 - F. 0442642192 [email protected] - www.villabevilacqua.com periodico indipendente Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 I Cavedo, Storia di una famiglia circense “Un giorno senza sorriso è un giorno perso” è questo l’ epitteto chapliniano a far da cornice alla conferenza stampa della mostra:” I Cavedo. Storia di una famiglia circense”, tenutasi Sabato 7 Settembre presso il Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare di Bergantino. All’iniziativa che ha richiamato un numeroso pubblico, hanno presenziato il Sindaco di Bergantino Giannino Rizzati, l’Assessore provinciale Laura Negri, il Direttore del Museo Tommaso Zaghini oltre ai quattro storici componenti della famiglia circense: Giancarlo, Davide, Gianluca e Barbara. “Con questa mostra”- ha introdotto Gianluca Cavedo, regista e consulente di spettacolo-“ vogliamo omaggiare i nostri padri e far conoscere la vita e la cultura circense e l’evoluzione del mondo-circo in questi ultimi anni”. L’idea nasce da Walter Cavedo che dopo una vita trascorsa girando il mondo come artista, si è sentito in dovere di commemorare la famiglia con questa mostra. Un ambizioso progetto che ha coinvolto il figlio Davide, fra i migliori clown attualmente in Italia, e la famiglia del fratello Giancarlo, acrobata e clown (indicato fra i primi 10 clown’s del secolo scorso). E dopo una lunga ricerca di documenti, foto e altro materiale si è riusciti ad allestire questa meravigliosa mostra dedicata alla famiglia originaria di Mesola e residente a Legnago da più di trent’anni. “E’ accattivante”- ha spiegato un commosso Giancarlo Cavedo - “la ricerca delle proprie radici e mi diverte moltissimo frugare negli angoli della memoria”. Una famiglia itinerante dal lontano 1864 che ha contribuito in modo indissolubile ad espandere la cultura circense nei più grandi circhi e teatri nazionali ed esteri. “Il circo non morirà mai”- ha concluso il relatore, oggi assicuratore per i circhi italiani-“ perché il nostro mondo trae origine dalle piazze, dai rioni e dalle persone più semplici e genuine”. Certo, in un tempo frenetico come il nostro occorre far riemergere quella curiosità e quella “delicata” attenzione di spirito che occorre quando ci si rapporta con il complesso mondo delle arti. Successivamente ci si è spostati presso l’Auditorium comunale per gustare l’originale mostra dei Cavedo. Si potevano mirare le attrezzature usate in scena durante lo svolgimento delle attività di clown e acrobati, i bizzarri costumi, i video degli spettacoli e dei numeri registrati durante le tournée in Italia e all’estero, le foto d’epoca e le interviste ai protagonisti. “Nel nostro progetto”- ha affermato Gianluca Cavedo - “vorremmo sviluppare alcuni incontri con le scolaresche per far conoscere anche alle nuove generazioni la cultura dello spettacolo più antico e più bello del mondo”. Ma per organizzare uno spettacolo non basta solo l’amichevole sorriso dei clown o la magia dei prestigiatori; occorre anche tanta fatica ed una infinità di passione come si evince dalla storia di Barbara: con una protesi ad un arto superiore staccatole un paio di anni fa da un leone in uno dei numeri con gli animali. L’artista non ha gettato la spugna, il suo amore per gli animali non è venuto meno visto che si è pure laureata in Veterinaria ed attualmente continua a curare gli animali più pericolosi. È solo, quindi, nel mondo del circo che la dimensione da favola, l’illusione perenne convivono con la realtà bruta degli animali, con l’odore di letame e di sudore, con la fatica dello sforzo muscolare e col tintinnio del denaro: l’effimero e la materialità, sotto il tendone, si confondono. È questa dicotomia - che altro non è che uno specchio della vita - che sorregge il destino del circo: il forte contrasto fra il sublime e il corporeo, fra la grazia portata in volo dai trapezisti e la comicità grottesca dei pagliacci, alto e basso in una strana armonia. Paolo Cecco 13 8 settembre 1943 Gli Internati Militari Italiani "Appare singolare la determinazione con la quale precocemente, sin dai mesi della prigionia, i più consapevoli tra gli internati si prospettarono il rifiuto di ogni rivendicazione reducistica e al tempo stesso la salvaguardia della memoria dell’esperienza della quale erano protagonisti" Enzo Collotti Al Mart di Rovereto, una rassegna multi - orientata, tra documenti inediti e un convegno che ha riuniti studiosi italiani e tedeschi in comune riflessione circa le drammatiche vicende dell'armistizio 8 Settembre 1943. L’ente museale, in collaborazione con il Laboratorio di storia di Rovereto, l’Accademia Roveretana degli Agiati, il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, il Dipartimento di storia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento, la sezione di Rovereto e Vallagarina dell’ANPI, ha inteso proporre due iniziative, per commemorare il settantesimo anniversario della giornata dell’8 settembre 1943, data del proclama dell’armistizio di Cassibile e del conseguente sbandamento delle forze armate italiane. La mostra, ospitata nel foyer dell’Archivio del ‘900, è a cura del Laboratorio di storia di Rovereto. Racconta la drammatica vicenda degli Internati Militari Italiani (I.M.I.) e quella dei trentini (10.000, di cui circa 700 deceduti nei campi di prigionia), utilizzando materiali dell’epoca, proposti nella loro integrità e forza documentaria: biglietti gettati da “treni strettamente sorvegliati”, e diretti verso l’ignoto, con la speranza che uomini e donne di buona volontà li avrebbero raccolti e consegnati; fotografie scattate nei campi da prigionieri consapevoli che, con quel gesto, stavano rischiando la morte; pagine di diari scritti nelle baracche; frammenti di lettere spedite dai campi ai familiari; piccoli oggetti, documenti, disegni, reliquie laiche di quella lunga stagione di sofferenza. Gli oggetti saranno esposti con un allestimento nel quale grande spazio verrà riservato alle immagini e alle parole degli “Internati Militari Italiani”, testimonianze di una vicenda tragica che pose fine alle vite di molte persone, lasciando nei sopravvissuti un ricordo indelebile di abbandono e dolore. Il convegno (svoltosi tra il 5 e il 6 c.m.) sul tema "L’8 settembre 1943, gli I.M.I. e le prigionie degli italiani". In parallelo a questi eventi, la Biblioteca civica “G. Tartarotti” di Rovereto ha proposto inoltre una mostra bibliografica a tema analogo. Federica Tirapelle Mart Rovereto, fino al 29 settembre 2013 UN AUTUNNO FESTAIOLO A ‘LA DOLCE VITA-PIZZA E CUCINA’ Oktoberfest 2013 Dal primo ottobre fino alla fine del mese venite a trovarci alla Pizzeria La Dolce Vita per assaggiare le delizie bavaresi, accompagnate dall’imperdibile birra dell’Oktoberfest che arriva direttamente dal famoso birrificio Paulaner. Ogni sera una ricca proposta di piatti tipici della tradizione bavarese, ma non solo, poiché ci saranno anche splendidi concerti live della Gibierfest Band: il tutto a ingresso libero, quindi non mancate! Informazioni e prenotazioni: Ristorante - Pizzeria “La Dolce Vita” Via Roma, 63 - Bevilacqua (Verona) - Tel. 0442 640545 www.pizzerialadolcevita.it - [email protected] Chiuso il lunedì (tutto il giorno) Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 14 Quest’anno Emilio Vedova parla a tutta la città di Venezia. Grazie all’impegno della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova le sue opere “abitano” alcuni tra i più prestigiosi spazi culturali cittadini. Emilio Vedova e Venezia: Una prestigiosa rassegna ospitata nei luoghi di culto museali della città lagunare: dall Museo Correr a Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, approdando in ultimo a Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, dove, accanto alle collezioni permanenti, si allarga il campo visivo al “confrontoincontro” con l’opera del grande maestro veneziano, grazie al fil rouge denominato “Vedova Plurimo”. Promosso con la collaborazione della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e a cura di Germano Celant, su progetto espositivo di Daniela Ferretti, “Vedova Plurimo” invita a rileggere alcune magistrali opere del grande Maestro alla luce della storia artistica veneziana che, inevitabilmente, ha avuto notevole influsso sulla sua personalità "Vedova Plurimo" creativa. Sette le opere di Emilio Vedova in esposizione. Al Museo Correr, nella Sala delle Quattro Porte, uno dei pochi ambienti delle Procuratie Nuove che ha conservato sostanzialmente intatta la struttura originale, risalente tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, l’opera “Disco Chi brucia un libro brucia un uomo” (1993), realizzato dopo il rovinoso incendio ai danni della biblioteca di Sarajevo negli anni della guerra, esposto insieme al telero “Oltre ’86”. Al secondo piano di Ca’ Rezzonico - Museo del Settecento veneziano, di fronte agli straordinari affreschi di Tiepolo riportati dalla Villa di Zianigo, due Frammenti (uno dei quali dedicato proprio a Giandomenico) e un Frammento/ Scheggia, in un intenso “dialogo” con il grande artista settecentesco autore del “Mondo Novo”. Infine, nell’androne al piano terra di Ca’ Pesaro, nel rivisitato percorso espositivo a periodico indipendente cura di Gabriella Belli, con la collaborazione di Silvio Fuso e il progetto espositivo di Daniela Ferretti, trova collocazione ideale il “Plurimo 1964”, donato al museo dall’artista nel 1967 e il “Plurimo Omaggio a Dada Berlin 1964/1965”, entrambi realizzati a Berlino, dove Vedova visse per quasi due anni tra il 1964 e il 1965. Oltre a “Vedova Plurimo”, a sua volta parte di “Muve Contemporaneo”, si articola il variegato programma di attività legate ai linguaggi dell’arte contemporanea deciso dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in correlazione alla Biennale Internazionale d’Arte 2013: Inoltre, le opere di Vedova sono presenti anche alla Scuola Grande di San Rocco, con il progetto “San Rocco Contemporaneo: in dialogo con Tintoretto”, in cui sono esposte opere direttamente riferite a Jacopo Tintoretto e così allo Spazio Vedova alle Zattere - suo antico atelier - presenti i suoi …”Cosiddetti Carnevali”… in un parallelo gioco intellettuale con le sculture di Roy Lichtenstein, ospitate negli spazi della Fondazione Vedova ai Magazzini del Sale. Caterina Berardi Venezia, Ca' Pesaro, fino al 13 ottobre 2013 MERLARA DOC, A TUTTO GUSTO NEL CUORE DEL VENETO Tra le tante eccellenze enologiche della regione la DOC Merlara si distingue per l'originalita dei vitigni e dei progetti di valorizzazione. Al via una serie di iniziative che mirano a far conoscere i vini e lo straordinario patrimonio storico ed artistico che caratterizza questo territorio poco conosciuto nel cuore del Veneto. Il Consorzio tutela Vini Merlara, con il supporto della Camera di Commercio di Padova, presenterà alla stampa ed agli operatori italiani ed esteri, in una serie di iniziative, l'offerta non solo enogastronomica ma anche di accoglienza turistica. Forte del grande lavoro di promozione dei vini nelle più qualificate fiere di settore, da Vinitaly alla Prowine di Düsseldorf fino alla recente Vinexpo Daniela Soncini di Bordeaux, l'associazione dei produttori del Merlara DOC ritiene importante far conoscere direttamente agli operatori ed ai giornalisti l'identità culturale di quest'area valorizzandone gli elementi di originalità. Il ricco programma di iniziative, iniziato domenica 1 settembre, ha visto prima un tour delle mura medievali di Montgnana (PD) con “colazione” Dop presso il Prosciuttificio Brianza e Doc con i vini della denominazione proposti dalla Cantina Ponte al Masero. A seguire una sosta “medievale” in piazza Vittorio Emanuele II per l’inizio delle celebrazioni del Palio dei 10 comuni, una sfida, nata nel 1366, tra dieci cavalli e dieci cavalieri dei comuni del Montagnanese. Si è poi proseguito con un autentico pranzo trecentesco con i vini del Merlara Doc (Malvasia, Rosso Merlara, Marzemino e Moscato) al suggestivo castello di Bevilacqua. Alla visita guidata dei sofisticati saloni del maniero e alla degustazione dei vini del territorio, è seguito per gli operatori e i giornalisti la consegna degli attestati di partecipazione al tour alla scoperta dei sapori e del patrimonio storico dell’area. Visite guidate ed incontri tecnici caratterizzeranno tutto il mese di settembre , il più ricco in termini di appeal non solo perché è possibile partecipare alla vendemmia, che è il momento più importante e suggestivo di tutta la stagione, ma che anche coincide con tutta una serie di appuntamenti che vanno dal famoso Palio di Montagnana fino alle manifestazioni di Merlara, Urbana e Terrazzo. Non solo Italia ma anche tanto estero nei programmi della DOC Merlara che ha coordinato per il prossimo 13 settembre un'altra missione commerciale con protagonisti alcuni dei più qualificati buyer europei del settore, ai quali si affiancano anche operatori turistici in cerca di nuovi itinerari e nuove situazioni di accoglienza in un'area strategica tra Venezia, Terme Euganee e Verona. Un territorio che ha tutto per raccontare l'unicità e la ricchezza del Veneto fino a fare delle vere scoperte anche dal punto di vista enologico. Malvasia e Marzemino DOC nel cuore del Veneto? Un bianco ed un rosso diversi per natura e per tradizione da qualsiasi altro vino veneto, caratterizzati da profumi e sapori che non solo richiamano l'identità del vitigno ma che raccontano con gusto la forza dei suoli e la passione dei produttori. Una sfida senza paura che la DOC Merlara lancerà in occasione dell'appuntamento milanese dedicato ai vini veneti il prossimo 26 settembre a Milano presso l'hotel Michelangelo ed organizzato da Go Wine rivolto al trade ed al mondo della comunicazione. Ufficio stampa Consorzio Tutela Vini Merlara doc ASSOCIAZIONE POETI IN LINGUA ITALIANA GERVASIO BELLINATO Fondata nel 2003 da Franca Isolan Ramazzotto SERATA DI POESIA E MUSICA DAL TEMA: “I CANTI DELLA CAMPAGNA” SABATO 5 OTTOBRE ORE 20.45 PRESSO IL TEATRO MIGNON DI PORTO-LEGNAGO Ingresso libero Entrata e libretto gratuito Presidente Franca Isolan Ramazzotto periodico indipendente Nettuno Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 Eccoci giunti alla nona puntata della nuova rubrica di AstroMitologia del Basso Adige. Dopo aver parlato del dio Mercurio, della dea Venere, del dio Marte, del re degli dèi Giove, del dio Saturno e del dio Urano, oggi descriveremo Nettuno. Nettuno, che nella mitologia greca corrisponde a Poseidone, era la divinità romana del mare, degli oceani e dei terremoti. Era figlio di Saturno e di Rea, fratello di Giove, Plutone, Giunone, Vesta e Cerere nonché una delle divinità principali. Sua moglie era la ninfa marina Anfitrite da cui ebbe un figlio, Tritone, essere mezzo uomo e mezzo pesce, dio dei fiumi. Secondo la mitologia, Nettuno dimorava sul fondo del mare e da lì comandava i mostri marini e le tempeste. I suoi simboli sono il tridente, che tiene nella mano destra come simbolo di potere, e i suoi animali sacri sono il cavallo e il delfino. Viene spesso raffigurato sopra un carro trainato da cavalli marini e a Roma veniva 15 onorato il 23 luglio con le festività dei Neptunalia, a cui furono poi uniti i ludi Neptunialicii. Nettuno appare in vari episodi mitologici tra i quali possiamo ricordare la vittoria dei titani contro il padre Saturno e la contesa per la città di Atene. Nel primo episodio il dio dei mari era stato mangiato, con i suoi fratelli, da Saturno ma fu in seguito rigurgitato da esso grazie a Giove, l'ultimogenito riuscito a sfuggire al padre grazie alla madre Rea. Successivamente Nettuno, insieme a Giove e Plutone, sconfisse Saturno e i Titani anche grazie alle armi forgiate dai Ciclopi (a Nettuno è stato donato il tridente). I Titani furono poi esiliati nel Tartaro e lo stesso Nettuno provvide a costruire le mura di bronzo che li imprigionavano. Infine dopo la vittoriosa battaglia, gli dèi si divisero il mondo in tre parti: Giove ricevette il cielo, Plutone il mondo dell'oltretomba, mentre al dio dei mari toccò il mare. Nell'altro episodio Nettuno si contendeva con Minerva la città di Atene: quando ancora la città non aveva nome i due dei decisero di chiarire la questione facendo dono ciascuno di qualcosa di utile ai cittadini i quali avrebbero in base ad essi deciso quale sarebbe stata la divinità patrona. Nettuno donò una sorgente d'acqua e Minerva un olivo; ma la sorgente non era potabile perché salata, invece l'ulivo avrebbe portato ai cittadini legna, olio e cibo. Quindi gli abitanti scelsero come loro patrona Minerva e diedero alla città il suo nome divino (in greco Minerva è Atena). Nettuno poi è presente sia nell'Iliade che soprattutto nell'Odissea; nell'Iliade il dio dei mari si schiera dalla parte degli Achei e in diverse occasioni scende in battaglia contro l'esercito troiano, mentre nell'Odissea il dio gioca un ruolo molto più rilevante. Infatti è proprio Nettuno che costringe Ulisse per ben venti anni a pellegrinare per tutto il Mediterraneo lontano dalla sua patria. Il dio dei mari provava un vero odio nei confronti di Ulisse perché il marinaio aveva accecato suo figlio Polifemo, Ciclope selvaggio che mangiava gli uomini. Sempre nell'Odissea, Nettuno non partecipò al concilio degli dèi dove venne deciso la partenza di Ulisse dall'isola di Ogigia e il suo ritorno a casa perché impegnato in un banchetto con i mortali. Quando il dio del mare si accorse che Ulisse stava ritornando ad Itaca per mare, scatenò i venti contro il marinaio facendolo nuovamente naufragare prima che arrivasse dai Feaci. Inoltre sempre nell'Odissea, Nettuno, per punire i Feaci che avevano riportato a casa Ulisse, trasformò la nave e gli uomini che avevano aiutato il re di Itaca in pietra. Nel prossimo numero della rubrica parleremo del dio Plutone. Arrivederci al prossimo mitologico numero!! Gianluigi Viviani Ristorante - Pizzeria iacere di servirvi SABATO 21 SETTEMBRE Apertura sabatO danzantE con il duo Paolo e Mery DOMENICA 20 OTTOBRE Pranzo in Musica con l'orchestra di nadia nadì Prezzo del pranzo euro 25,00 Via Rovigo, 50 - Vigo di Legnago - Tel. 0442 601299 - www.zonaroristorante.it Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 16 periodico indipendente IL LIBRO PER BAMBINI TRADOTTO IN FRANCESE Il libro realizzato lo scorso anno dai legnaghesi Maria Luigia Galantin e Giorgio Soffiantini, con disegni di Lella Cristofoli, è stato tradotto in francese. Il testo era stato commissionato dalla parrocchia S.G.Battista di Badia Polesine con lo scopo di diffondere tra i giovani la conoscenza del grande eremita camaldolese, patrono della città della Vangadizza. La pubblicazione che è stata presentata nel marzo 21012 e che tutti gli anni verrà dona- ta ai bambini della prima comunione, è stata tradotta in francese per conto del Comune di Sain-Thibault-des-Vignes. L’amministrazione comunale della cittadina francese, gemellata con Badia Polesine, tempo fa aveva chiesto la possibilità di avere trecento copie in lingua francese del testo “San Teobaldo, la vita del patrono di Badia Polesine raccontata ai ragazzi”, assumendo ovviamente l’onere finanziario dell’operazione. È evidente quindi che la pubblicazione ha suscitato interesse ed ha avuto riscontri lusinghieri anche oltralpe. Gli autori e l’organizzazione parrocchiale si sono attivati per accontentarli e le trecento copie sono già state inviate in Francia. La traduzione è stata effettuata da Martine Rota, una signora di madre lingua che da diversi anni vive in Toscana e che i badiesi ringraziano per la sua disponibilità. Ovvia la soddisfazione degli autori, Maria Luigia Galantin e Giorgio Soffiantini, ma anche della comunità dei fedeli di S.Teobaldo perché la realizzazione della pubblicazione in francese costituisce indubbiamente un bel riconoscimento del lavoro di promozione che da più di due anni viene fatto nella parrocchia S.G.Battista di Badia per il Patrono della città. G.S. VISITE GUIDATA ALLA CITTà MURATA DI MONTAGNANA CASA DI RIPOSO DI LEGNAGO Martedì 24 Settembre ore 16.30 nella Sala Polivalente della stessa, Dal 15 settembre 2013 fortificata tra cui il Castelal 15 giugno 2014, l’Aslo di San Zeno con il suo sociazione Culturale Musuggestivo cortile interno, l’esterno possente della rabilia – Affascinaturipresentazione del Giornalino: Torre di Ezzelino (la più smo, con il patrocinio del "GLI ANZIANI RACCONTANO" N°81 alta ed antica tra le torri di Comune di Montagnana Montagnana) la palladia(PD), offrirà un ricco caFondato nel 1992 lendario di visite guidate na Villa Pisani, le mura alla città murata di Moncarraresi, Piazza Vittorio da Franca Isolan Ramazzotto tagnana. L’appuntamento fisso sarà ogni terza Emanuele II con i suoi palazzi ricchi di storia, domenica del mese (ad eccezione del mese di il Duomo di Santa Maria Assunta con le sue maggio, mese in cui sarà organizzato qualco- preziose opere d’arte. Montagnana, 6 agosto 2013 Materiale raccolto e redatto da sa ad hoc per celebrare la Festa del Prosciutto) Le visite guidate avranno la durata di circa in occasione della domenica tradizionalmen- 1 ora e mezza / 2 ore con partenza dall’UfFranca Isolan Ramazzotto te dedicata al mercatino dell’Antiquariato che ficio Turistico I.A.T. di Montagnana (Piazza da sempre anima le vie cittadine. Trieste, 15): Gentilissimi, e Le visite guidate, svolte da Guide Turisti• alle ore 16.00 nei mesi di settembre, con la presente vorremmo informarvi che, dal 15 settembre 2013 al 15 giugno 2014, che abilitate per Padova e Provincia, sono riottobre, aprile e giugno; Anna Lia Berro l’Associazione Culturale Murabilia – Affascinaturismo, il patrocinio del mesi Comune di Montagnana volte a turisti ma anche ai cittadini montagna• con alle ore 15.30 nei di novembre, (PD), nesi, offrirà un ricco calendario di visite alla città murata Montagnana. desiderosi di scoprire le meraviglie di guidate dicembre, gennaio, febbraiodie marzo. questa città murata considerata tra ledomenica meglio Il costo di partecipazione guidate L’appuntamento fisso sarà ogni terza del mese (ad eccezionealle delvisite mese di maggio, entrata libera sarà pari a la 2,50 eurodel ed èProsciutto) consigliata la mese conservate in cui saràd’Europa. organizzato qualcosa ad hoc per celebrare Festa inpreoccasione L’itinerario proposto toccherà tutti i monunotazione fino ad esaurimento posti. della domenica tradizionalmente dedicata al mercatino dell’Antiquariato che da sempre anima le e giornalino gratuito menti e i luoghi più suggestivi della cittadella Silvia Gusella vie cittadine. Autoservizi - Pullman Le visite guidate, svolte da Guide Turistiche abilitate per Padova e Provincia, sono rivolte a turisti ma anche ai cittadini montagnanesi, desiderosi di scoprire le meraviglie di questa città murata considerata tra le meglio conservate d’ Europa. L’itinerario proposto toccherà tutti i monumenti e i luoghi più suggestivi della cittadella fortificata di Tavellin Angelo tra cui il Castello di San Zeno con il suo suggestivo cortile interno, l’esterno possente della Torre di Ezzelino (la più alta ed antica tra le torri di Montagnana) la palladiana Villa Pisani, le mura carraresi, Piazza Vittorio Emanuele II con i suoi palazzi ricchi di storia, il Duomo di Santa Maria Assunta con le sue preziose opere d’arte. GITE VIAGGI DITTA PREMIATA GRAN TURISMO Le visite guidate avranno la durata di circa 1 ora e mezza/ 2 ore con partenza dall’Ufficio CON IL AIR CONDITIONED Turistico I.A.T. di Montagnana (Piazza Trieste, 15): “CESARE D’ORO” COMFORT Legnago alle ore 16.00 mesi di settembre, ottobre, aprile eLEGNAGO giugno; - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax 0442 601749 - Tel. e Faxnei 0442 20648 alle ore 15.30 nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo. periodico indipendente Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 17 KIWI, SERVE UNA STRATEGIA PER GLI INDENNIZZI E LA RICONVERSIONE DEL COMPARTO Kiwi ancora alla ribalta. Gli agricoltori veronesi sono preoccupati per gli scenari che si stanno prospettando per le coltivazioni dell’actinidia sia in vista degli indennizzi previsti dalla Regione Veneto sia per il futuro del comparto. A renderlo noto è la Coldiretti scaligera che a voce del suo presidente Claudio Valente manifesta una certa inquietudine per un prodotto che fino alla comparsa della batteriosi del kiwi (Psa) ha dato grandi soddisfazioni agli agricoltori. “E’ ormai noto che la Psa ha creato e sta creando gravissimi danni al comparto veneto – ammette il presidente – con 64 ettari identificati nel 2013 con decreto di estirpo più un centinaio in attesa di decreto. Ma è molto difficile pronosticare l’evolversi dell’infezione e quindi il numero degli ettari coinvolti. A nostro parere, quindi, i 250.000 euro che la Regione Veneto metterà a disposizione come indennizzi per gli imprenditori agricoli le cui aziende sono state interessate da provvedimenti obbligatori di estirpazione e distruzione delle piante, per prevenire il diffondersi della malattia, sono troppo esegui e resterebbero tali anche se l’importo fosse raddoppiato”. “Il rischio – prosegue Valente è che possano essere risarciti solo coloro che hanno già ottenuto la certificazione del danno dall’osservatorio del Servizio Fitosanitario Regionale mentre chi decidesse di attivarsi ora rischierebbe di restare fuori dagli indennizzi”. Nel veronese le coltivazioni di actinidia coprono circa 2500 ettari che producono circa 600.000-700.000 quintali di prodotto per un giro d’affari di 45 milioni di euro per le aziende agricole. “Siamo alla ricerca di soluzioni per la Psa del kiwi anche se a tutt’oggi l’intervento più efficace per le piante sono i trattamenti preventivi a base di rame raccomandati agli agri- coltori – aggiunge il direttore Pietro Piccioni – che stanno iniziando a dare risultati incoraggianti. L’esperienza veronese dei campi sperimentali per testare l’efficacia dei prodotti è un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato con capo fila il Consorzio di tutela del kiwi veronese e la collaborazione della Camera di Commercio, Provincia di Verona e comuni del territorio. Grazie a questa ricerca si è potuto in tempi ragionevoli individuare alcuni trattamenti preventivi efficaci per limitare la diffusione della malattia”. “Certamente – dice il direttore - chi ha dovuto estirpare le piante ha necessità di ottenere un indennizzo ma anche di individuare una strategia efficace nel caso decidesse di riconvertire le produzioni a seguito dell’estirpo delle piante di actinidia. Per questo sarebbe opportuno un nuovo piano ortofrutticolo regionale che inserito nel nuovo Psr (Piano di sviluppo regionale) possa dare garanzie agli agricoltori prevedendo, tra l’altro, la possibilità di soddisfare retroattivamente i produttori che hanno già espiantato ma non sono stati indennizzati per mancanza di risorse”. “C’è inoltre da segnalare una nuova situazione negativa per le piante di actinidia – dice Claudio Valente – si tratta di una moria per cui sembra che la pianta vada sotto stress idrico ma in realtà si secca anche se irrigata. Anche per questa malattia siamo coinvolti nel progetto di ricerca avviato dal Consorzio di tutela del kiwi veronese con la collaborazione della Camera di Commercio, Provincia di Verona e comuni del territorio. Occorre trovare risposte urgenti anche se il tempo corre a nostro sfavore. E’ quindi quanto mai più importante la collaborazione di tutte le parti coinvolte, tra pubblico e privato, per sostenere un comparto che sta vivendo un momento difficile che potrebbe aggravarsi”. Serata in onore dell’avvicendamento dei Comandanti dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore Martedì 10 settembre si è tenuta al Castello Bevilacqua la “Serata in onore dell’avvicendamento dei Comandanti dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore” in collaborazione con UNUCI, l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia. Una grande serata che ha visto come protagonisti principali il Col Salvatore Tumminia che lascia il comando dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore e la nomina di Col Domeinco D'Ortenzi come suo successore. Hanno partecipato cap Francesco Provvidenza C.te CC di Legnago, Cap. Francesco Riggio C.te GdF di Legnago, Sost. Commissario Bisin Riccardo C.te Polizia Ferroviaria, Uff. caserma "Briscese" ed Ufficiali di UNUCI Legnago con il pres. Zeno Chiarotto. E’ stata una serata di congedi e rinomine, sicuramente intrisa di emozioni e ricordi da parte di tutti coloro che fanno parte di questa splendida squadra. Il Col Salvatore Tumminia ringrazia tutti di cuore per la collaborazione avuta in questi anni; il Col Domeinco D'Ortenzi invece, durante il discorso tenuto dopo la sua nomina, auspica una positiva continuità, una proficua sinergia tra le associazioni del territorio comprendenti le autorità di polizia, gli alpini di Legnago, UNUCI e la Caserma dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore. “E’ possibile pensare a una riconversione delle colture - conclude Piccioni – ma ciò può avere successo se alla base è individuata una programmazione e un’organizzazione in grado di studiare le esigenze del mercato italiano ed estero per una migliore commercializzazione del prodotto. Occorre un tavolo comune affinchè realizzi uno studio per selezionare le varietà dei prodotti da coltivare con il minor impatto ambientale e di gradimento al pubblico e individuare le migliori politiche commerciali e promozionali. Il problema della riconversione del comparto non è solo dei produttori agricoli ma di tutta la filiera coinvolta”. Ada Sinigalia Un anno ricco di impegni per il Lions Club di Legnago “Uno degli obiettivi primari per il nuovo anno del Lions Club di Legnago” racconta il neo presidente Roberto Iseppi (nella foto), che segue all’ottimo lavoro compiuto da Paolo Ghellere, “è quello di riporre maggior impegno e più attenzione alle esigenze del territorio locale. La crisi economica che stiamo attraversando genera nuovi poveri e il Lions Club di Legnago vuole sensibilizzare le persone, ma soprattutto i giovani, a prestare il loro impegno personale nell’aiutare coloro che si trovano in questa difficoltà. Infatti” prosegue il presidente Roberto Iseppi “il club vuole mettere in evidenza che il ruolo e il motto del club è we serve, che significa servire, proprio perché tutti i cittadini devono sempre più rendersi conto della necessita di tale impegno.” Il Lions Club di Legnago fa parte del Lions Club International che con i suoi 1.35 milioni di soci risulta essere l’organizzazione di club più grande del mondo, operante in 207 paesi e aree geografiche per essere vicini ai più bisognosi. Tante e importanti sono le iniziative in programma per l’anno 2013/14 del Lions Club del nostro territorio che verranno presentate al Castello Bevilacqua per la festa di apertura venerdì 11 ottobre. Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 18 Domenica 1 settembre la pizzeria La Dolce Vita era in gran festa: durante la giornata si è tenuto il primo raduno di Vespe, che hanno sfilato nello stupendo parco che circonda la pizzeria, inoltre si è svolta una sfilata di bellezza per il concorso di Miss Blumare. Nel primo pomeriggio numerosi vespisti in sella ai loro gioielli sono giunti ai cancelli, dove sono stati accolti con gentilezza e LA DOLCE VITA DAY professionalità dallo staff della pizzeria; si sono iscritti al concorso per la selezione della Vespa più bella, la Vespa meglio conservata e la Vespa più originale, nella speranza di aggiudicarsi uno dei tanti premi messi in palio. Vespe che provenivano da luoghi diversi, che nel corso degli anni hanno visto e percorso centinaia e centinaia di strade diverse, ora si periodico indipendente trovano lì, parcheggiate attorno ad una fontana del Seicento, in un giardino meraviglioso, che attendono solo il verdetto della giuria. Nel frattempo splendide ragazze, ognuna con il proprio carattere e con le proprie particolarità, affollavano i saloni di Villa Bevilacqua per prepararsi alla grande sfilata che le attendeva in serata, davanti a parenti, amici e sconosciuti, ma soprattutto davanti ad una giuria che poteva dar loro accesso alla finale del concorso di bellezza di Miss Blumare. In costume, con meravigliosi abiti vintage o eleganti abiti da sera hanno sfilato per circa due ore sempre con il sorriso sulle labbra e una gran voglia di farcela. A fine serata finalmente, dopo lunghe discussioni tra i componenti della giuria, sono state premiate le seguenti miss: al quarto posto è stata premiata Mirianna Salim con la fascia di Miss Vintage; è arrivata al terzo posto, come finalista Lombardia, la diciottenne Silvia Acquilani. Sui due gradini più alti del podio sono arrivate Elena Baschirotto e Saida Venturato: la prima si è aggiudicata il secondo posto con la fascia di Miss Fashion, mentre Saida, amante del make-up, del disegno e della fotografia, è la vincitrice del concorso alla quale è stata attribuita la fascia di Miss La Dolce Vita. G.G. Una grande azienda italiana, una grande produzione di oli vegetali www.topagri.it ITALIA ITALIA ROMANIA MAROCCO periodico indipendente Anno XXXV - n. 9 - Settembre 2013 19 Rosa Coltiviamo varietà selezionate offrendo un prodotto fresco 12 mesi l’anno forniamo prodotti di ogni pezzatura con imballaggio a richiesta del cliente. AZIENDA CERTIFICATA: GLOBAL - GAP, TESCO, Q.S. e LEAF O.P. www.geofur.it 40 1973 2013 s year AN N I V E RS A R Y NUTRIZIONE E SPECIALITÀ PER L’AGRICOLTURA NUTRIZIONE E SPECIALITÀ PER L’AGRICOLTURA Via Larga, 25 - 37050 S. Pietro di Morubio (VR) Italy Tel. (++39) 045 6969004 - Fax (++39) 045 6969012 www.fomet.it E-mail: [email protected]