Confronto di lattughe in ciclo autunno-vernino
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Confronto di lattughe in ciclo autunno-vernino
Via cavalleggeri 25, 84098 Pontecagnano (SA) T: 089384211 F: 089384170 E: [email protected] Confronto di lattughe in ciclo autunno-vernino Accursio Venezia CRA-ORT [email protected] Relazione sul secondo saggio di lattuga a ciclo autunno-vernino Programma di orientamento varietale del Centro per il collaudo delle innovazioni orticole della Regione Campania Pontecagnano, Marzo 2009 Riassunto Tra le attività del Centro di collaudo per le innovazioni in orticoltura, promosso e finanziato dalla Regione Campania, un confronto di varietà di lattuga è stato condotto nell’inverno 2008-2009 presso il Centro di Ricerca per l’Orticoltura a Pontecagnano con 53 cultivar dei tipi batavia (13), romana (2), cappuccina (18), foglia di quercia (3), gentilina (3), iceberg (12) e lollo (2). Le lattughe sono state trapiantate il 16-17 ottobre 2007, coltivate in tunnel freddo su suolo pacciamato e fertirrigato con impianto a goccia e raccolte nella seconda metà di dicembre 2009. La coltura non ha presentato fitopatie e attacchi di parassiti degni di nota. Le cultivar con cespi valutati più favorevolmente per l’insieme delle caratteristiche sono state Satine tra le lollo, Complice tra le gentiline, Cois195 tra le cappuccine, Eventai tra le foglia di quercia, 13zs655 tra le batavie, Ez1929 tra le iceberg, Cassiopea tra le romane. 13zs655, Tonale, Tifanie e H16 tra le batavie, Ilaria, Hyppo, 42-182rz, Cois195, Perlaverde, Penelope e Clotilde tra le cappuccine, Complice e Jazzie tra le gentiline, Lorciva, Morinas, Cois200, Nun1039It, Ez1929 e Tanari tra le iceberg, Aleppo tra le lollo, Cassiopea tra le romane, Eventai e Krilda tra le foglia di quercia hanno mostrato i migliori punteggi complessivi di merito per resa e qualità. Tra le cultivar osservate per due anni si sono distinte per merito complessivo le batavie Tonale e Tifanie, le cappuccine Penelope Hyppo e Diola, la gentilina Jazzie e le iceberg Nun1039 e Lorciva. Parole chiave lattuga invernale, orientamento varietale. Autori L’attività è stata definita dai Comitati promotore e tecnico-scientifico del Centro Orticolo Campano e svolta da Aniello Bacco, Ida Chiancone, Carlo Di Cesare, Mario Farina, Andrea Landi, Marija Stipic, Filippo Piro e Accursio Venezia (responsabile). Supporto L’attività è stata svolta dal CRA-ORT con un contributo finanziario della Regione Campania (DRD 354 del 28.07.08). Sommario 1 Motivazione e obiettivi 3 2 Cultivar, protocollo operativo e ambiente 3 3 Risultati 6 A Catalogo cultivar 13 B Disposizione della coltura 17 C Variazioni termoigrometriche dell’aria nel tunnel di coltura 18 D Componenti dell’indice di qualità 19 2 1 Motivazione e obiettivi Il Centro di collaudo per le innovazioni in orticoltura è stato istituito per realizzare iniziative sinergiche di sperimentazione e collaudo delle innovazioni in orticoltura, al fine di migliorarne il trasferimento al sistema produttivo e consentire scelte tecniche e commerciali meglio informate. Il Centro è frutto di una intesa tra la Regione Campania, la EURECO SpA, il Centro per la Ricerca in Orticoltura e l’Unità di Ricerca per le Colture Alternative al Tabacco del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura (CRA-ORT e CRA-CAT). La missione del Centro comporta un programma annuale di attività in ambito tecnico, economico, formativo e divulgativo, stabilito mediante la consultazione di un tavolo di filiera e realizzato attraverso le istituzioni partecipanti. Le attività del 2008 hanno compreso confronti varietali dimostrativi di lattughe, uno dei quali, oggetto di questa nota, è stato realizzato presso il CRA-ORT nel campo della sede di Pontecagnano ed è stato visitato da tecnici divulgatori dei Servizi regionali di sviluppo agricolo e da operatori orticoli. 2 Cultivar, protocollo operativo e ambiente 2.1 Cultivar Il confronto è stato condotto in un tunnel serra di circa 1200 m2 dotato di impianto per la fertirrigazione, con 53 varietà di lattuga dei tipi batavia (13), romana (2), cappuccina (18), foglia di quercia (3), gentilina (3), iceberg (12) e lollo (2) di vari costitutori (Cois, Enza Zaden, Gautier, ISI, Nunhems, Rijk Zwaan, Royal Sluis, Vilmorin, Zeta Seeds) presentate da figura 9 a figura 14 nelle pagine 13–16. 2.2 Coltura Le cultivar sono state coltivate in parcelle di 60 piante disposte in quadro a distanza di 0,3 m, con densità pari a 8,9 piante/m2 su prose larghe 1,5 m e spaziate 0,5 m, randomizzate per tipo in tre blocchi e ripetute al 90% (figura 15 a pagina 17). Il trapianto è stato eseguito nei giorni 16 e 17 ottobre 2008. La fertirrigazione è stata condotta erogando la soluzione nutritiva attraverso cinque manichette per prosa, con portata di 1 lh e passo di 0,1 m. Concimazione e difesa fitoiatrica sono state condotte cercando di rispettare i protocolli raccomandati come buone pratiche di coltivazione dalla Regione Campania, tuttavia la quantità di azoto, fosforo e potassio è stata circa il doppio delle asportazioni (figura 1 alla pagina successiva). La soluzione fertilizzante è stata erogata mediante 11 interventi distribuiti in circa 40 giorni, iniziando al trapianto, per un volume di 140 mm. Prima del 3 trapianto e prima di iniziare la raccolta dei cespi sono stati erogati 50 mm di acqua ditribuiti in cinque interventi. NH4 P Na Cl Mg NO3 S K Ca 400 ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● 300 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● kg/ha ● ● 200 ● ● ●● ● ● ● ● 100 0 ● ● ●● ● ●● ●● ●● ●● ● ●● ● ● ● ● ●● ● ● ● ●● ● ● ● ● ●● ● ● ●● ●● ●● ●● ● ●● ● ● ● ● ●● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●● ● ● ● ● ● ● ● ● 0 25 50 0 25 50 0 25 50 0 25 50 0 25 50 0 25 50 0 25 50 0 25 50 0 25 50 Giorni dal trapianto Figura 1. Elementi forniti con l’irrigazione e la fertirrigazione. Le quantità di NH4 e di NO3 sono espresse come elemento N. 2.3 Rilievi e valutazioni A livello parcellare è stato rilevato il numero di piante attaccate da lumache, nottue, muffa grigia e virus e sono stati attribuiti punteggi su scala ordinale (minimo: 1, massimo: 5) per uniformità e brillantezza del colore, chiusura e riempimento del cespo, bruciatura dei margini fogliari. La produzione fresca è stata determinata su dieci piante per parcella, la biomassa su due, il diametro del colletto, la lunghezza del caule e il numero dei ricacci su cinque. La resistenza alla manipolazione e la croccantezza sono state determinate al prelevamento dei cespi dalle cassette di trasporto, osservando i danni alle foglie e registrando la resistenza dei cespi ad una leggera pressione. L’ossidazione del colletto è stata determinata tagliando due piante per ogni parcella ed osservando dopo due ore l’imbrunimento dei vasi sulla superficie di taglio. Un indice complessivo di qualità, normalizzato in scala decimale, è stato calcolato come somma pesata dei punteggi standardizzati per gli attributi qualitativi, invertendo i punteggi degli attributi con mappatura negativa per la qualità, secondo la formula: IQ = 3 x resistenza alla manipolazione + uniformità colore + chiusura cespo + INV(diametro del colletto) + + + + 2 x INV(ossidazione) brillantezza colore riempimento cespo INV(lunghezza del caule) nella quale un peso maggiore è dato a resistenza alla manipolazione e ossidazione del taglio. La relazione dell’indice con le caratteristiche componenti, nelle scale 4 rispettivamente usate per i rilievi, è rappresentata nella figura 19 a pagina 21 nell’appendice D. Peso fresco del cespo (quale indice di resa) e indice complessivo di qualità sono stati combinati in un indice complessivo di merito in scala decimale riscalando la somma dei valori rispettivi normalizzati in scala decimale. Stime dei valori medi per cultivar, con intervalli predittivi all’80% e al 90% derivati per simulazione, sono state ottenute per la produzione fresca e l’indice di qualità complessiva mediante un modello lineare generale. Le relazioni tra le caratteristiche considerate sono state valutate graficamente. Per le cultivar che in questo saggio erano a un secondo ciclo dimostrativo sono presentate graficamente le posizioni ottenute nei due cicli per produzione fresca e indice di qualità. Analisi e rappresentazioni grafiche sono state eseguite nell’ambiente R1 utilizzando anche funzioni delle estensioni contribuite arm2 e ggplot2.3 2.4 Decorso microclimatico Mediante 9 sonde opportunamente schermate, disposte circa allo stesso livello delle piante al centro e sul perimetro dell’apprestamento protettivo (a metà dei quattro lati e agli spigoli), sono state rilevate e registrate a intervalli di mezz’ora, temperatura dell’aria e umidità relativa. Dalla temperatura T (in gradi Celsius) e dall’umidità relativa RH (in percentuale) è stato derivato un indice del deficit della pressione di vapore, con la formula: ! DP V(kP a) UR 17, 27 × T × 1− = 0, 6108 × exp T + 237, 3 100 nella quale la prima parte esprime la massima pressione di vapore dell’aria alla temperatura T. I profili giornaliero e stagionale per la temperatura dell’aria e per il deficit della pressione di vapore sono presentati nella figura 2 alla pagina successiva. L’ambiente climatico del tunnel è risultato sufficientemente omogeneo, con modesti scarti di temperatura (non oltre un quarto di grado in media) e di deficit di saturazione (non oltre 0,1 kPa in media) tra le posizioni monitorate sul perimetro e al centro della serra (figura 16 a pagina 18, appendice C). Nel corso del saggio la temperatura media è diminuita da 25 a 10 ◦ C tra la terza decade di ottobre e la fine di novembre, oscillando successivamente intorno a tale valore. Valori prossimi allo zero sono stati registrati nelle ore più fredde di poche giornate e solo in una quindicina di giorni la temperatura delle ore più calde è scesa 1 R Development Core Team (2008). R: A language and environment for statistical computing. R Foundation for Statistical Computing, Vienna, Austria. ISBN 3-900051-07-0, www.r-project. org. 2 Andrew Gelman, Yu-Sung Su, Masanao Yajima, Jennifer Hill, Maria Grazia Pittau, Jouni Kerman and Tian Zheng (2008). arm: Data Analysis Using Regression and Multilevel/Hierarchical Models. R package version 1.1-3. http://www.stat.columbia.edu/~gelman/software/. 3 Hadley Wickham (2008). ggplot2: An implementation of the Grammar of Graphics. R package version 0.8.1. http://had.co.nz/ggplot2/. 5 4 0 10 20 30 1 2 3 4 3 2 1 Deficit di saturazione (kPa) 30 20 10 Temperatura (°C) 0 0 5 10 15 20 nov−08 Ora del giorno dic−08 gen−09 Giorno Figura 2. Profili della temperatura dell’aria (sotto) e del deficit della pressione di vapore (sopra) a livello giornaliero (a sinistra, linee per ogni giorno del ciclo colturale e tendenza media) e stagionale (a destra, linee ogni mezz’ora del giorno e tendenza media). notevolmente sotto i 20 ◦ C. L’escursione giornaliera della temperatura è variata da una ventina di gradi all’inizio del ciclo a una dozzina alla fine. Nei primi quaranta giorni dal trapianto, fino all’inizio di dicembre, sono state registrate punte elevate di deficit della pressione di vapore nella maggior parte delle giornate, ma successivamente le condizioni di umidità sono diventate più favorevoli per la vegetazione, senza peraltro raggiungere quasi mai livelli di saturazione a rischio di attacchi fungini. 3 Risultati 3.1 Prodotto fresco e biomassa Il peso medio dei cespi per cultivar è variato tra 200 g e 640 g, con le romane mediamente più pesanti, seguite da iceberg, batavie, gentiline, cappuccine, foglia di quercia e lollo, ma le differenze tra cultivar entro il tipo sono state sensibilmente più marcate (figura 3 a pagina 8). I cespi di Cassiopea erano del 30% più pesanti rispetto a ISI44035, quelli di 6 Cois200 e Lorciva superavano del 130% il peso della più piccola iceberg (Tevion) e di circa l’80% la media del resto del tipo. Tra le batavie Tonale, 13zs655, Starsky, Tifanie, Camaro, H16 e Maestrale hanno mostrato, nell’ordine i cespi più pesanti, con la media pià alta intorno a 452 g, Mercato e Teide quelli più leggeri (230–240 g). Tra le tre gentiline Complice ha mostrato il cespo più pesante (386 g), Ashantie quello più leggero (315 g). Per il peso del cespo le cappuccine si sono distribuite in modo pressoché uniforme tra i 490 g di Ilaria e i 248 g di Cois194. Krilda ha distaccato sensibilmente Eventai e Murai tra le foglia di quercia, con un cespo del peso quasi doppio (435 g). Tra le due lollo Aleppo ha prodotto un cespo del 50% più pesante rispetto a quello di Satine, la più leggera di tutto il campione, con un cespo di 200 g, marginalmente inferiore a quello di Murai, la foglia di quercia più leggera. A parità di peso batavie e gentiline hanno un maggior contenuto di sostanza secca, tra il 5 e il 6%, e anche più per la Teide, mentre le cappuccine si collocano all’estremo opposto, con livelli tra il 2 e il 3%(figura 4 a pagina 9). Lollo e foglia di quercia hanno mostrato livelli di sostanza secca tra il 4 e il 5%, eccettuata la Krilda, con un valore inferiore al 3%. Iceberg e romane si sono collocate a livelli intermedi, tra il 3 e il 4%. Cois200, Lorciva e Cassiopea si sono distaccate nettamente da tutte le altre per la quantità di biomassa prodotta, dipendente in parte anche dalla voluminosità del cespo e dalle dimensioni del caule (figura 17 a pagina 19). 3.2 Indici complessivi di qualità e merito La qualità complessiva è risultata abbastanza differenziata tra le cultivar di ciascun tipo, con campi di variazione compresi tra il 90% della scala per le batavie e il 30% della scala per le romane (figura 5 a pagina 10). Le cultivar con cespi valutati più favorevolmente per l’insieme delle caratteristiche sono state Satine tra le lollo, Complice tra le gentiline, Cois195 tra le cappuccine, Eventai tra le foglia di quercia, 13zs655 tra le batavie, Ez1929 tra le iceberg, Cassiopea tra le romane. 13zs655, Tonale, Tifanie e H16 tra le batavie, Ilaria, Hyppo, 42-182rz, Cois195, Perlaverde, Penelope e Clotilde tra le cappuccine, Complice e Jazzie tra le gentiline, Lorciva, Morinas, Cois200, Nun1039It, Ez1929 e Tanari tra le iceberg, Aleppo tra le lollo, Cassiopea tra le romane, Eventai e Krilda tra le foglia di quercia hanno mostrato i migliori punteggi complessivi di merito per resa e qualità (figura 6 a pagina 11). 7 Peso fresco del cespo (g) 100 200 300 400 500 600 700 Cassiopea Isi44035 RO Cois200 Lorciva Tanari Morinas Nun1039lt Alpinas Puerto Route Ez1929 Optimist Stylist Tevion IC Tonale 13zs655 Starsky Tifanie Camaro H16 Maestrale Isi43083 13zs656 Cubica Relay Mercato Teide BA Complice Jazzie Ashantie GE Ilaria Rx088551539 Hyppo 42−182rz Perlaverde Megara Penelope Clotilde Diola Cesco Cois195 A18 Vincenzo A27 Loira Cliona Fidel Cois194 CA Krilda Eventai Murai Aleppo Satine FQ LO Figura 3. Peso medio del cespo ordinato per tipo e cultivar, con intervalli predittivi all’80% e al 95%. 8 98 C.R088 C.Clin C.Fidl C.Loir C.A27 C.C194 C.Vncn C.A18 Contenuto di acqua (%) 97 I.Tevn C.Pnlp C.Ilar C.rz182 C.Megr C.Prlv C.Hypp C.Cesc F.Krld C.Cltl C.Diol C.C195 I.Rout I.Alpn I.Optm R.Cssp I.Styl 96 L.Satn F.Evnt F.Mura I.Mrns I.E192 I.Purt L.Alpp I.Lrcv I.N103 R.I440 I.Tanr I.C200 95 B.Tonl G.Jazz G.Ashn B.Tifn B.Strs B.Camr B.zs655 B.I430 B.Mstr G.Cmpl B.H16 B.Rely B.Mrct 94 B.Cubc B.zs656 B.Teid 200 300 400 500 600 Peso fresco del cespo (g) Figura 4. Contenuto di acqua in relazione al peso del cespo. Tipi distinti dalle iniziali del nome e dal colore. 3.3 Stabilità della classifica Resa e indice complessivo di qualità per le cultivar presenti nei saggi del 2007 e del 2008 sono presentati nella figura 7 a pagina 12. I pesi dei cespi sono risultati in media comparabili tra i due anni e le posizioni reciproche delle cultivar in maggioranza sufficientemente stabili, salvo per Lorciva e Teide, con scostamenti alquanto più accentuati tra i due anni. Stabilità simile è stata mostrata per il punteggio di qualità, eccetto per Relay, che nel 2008 ha ottenuto una valutazione molto peggiore di quella dell’anno precedente. In base all’indice complessivo di merito, tra le cultivar osservate per due anni si sono distinte le batavie Tonale e Tifanie, le cappuccine Penelope, Hyppo e Diola, la gentilina Jazzie e le iceberg Nun1039 e Lorciva (figura 8 a pagina 12). 9 Punto di qualità (1:10) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Satine Aleppo Complice Jazzie Ashantie Cois195 A18 Cois194 Loira Clotilde Penelope Diola Hyppo Perlaverde 42−182rz Megara Ilaria Vincenzo Cesco Fidel LO GE CA A27 Rx088551539 Cliona Eventai Krilda Murai FQ 13zs655 Teide Mercato Isi43083 Tifanie Tonale H16 Starsky 13zs656 Maestrale Cubica Camaro Relay Ez1929 Morinas Stylist Nun1039lt Lorciva Optimist Alpinas Tevion Tanari Puerto Route Cois200 Cassiopea Isi44035 BA IC RO Figura 5. Punteggio qualitativo in scala 0–10 ordinato per tipo e cultivar, con intervalli predittivi all’80% e al 95%. 10 10 13zs655 Lorciva Cassiopea 8 Ilaria Hyppo Cois195 42−182rz Tifanie Perlaverde Penelope A18 Clotilde H16 Diola Megara Isi43083 Starsky Morinas Punto complessivo (0:10) Tonale 6 Loira 4 Complice Aleppo Satine Cois200 Nun1039lt Ez1929 Tanari Eventai Krilda Alpinas Stylist Ashantie Cesco Maestrale Vincenzo Rx088551539 Cois194 Teide13zs656 Mercato Camaro Cubica Optimist Isi44035 Fidel Tevion A27 2 Relay Jazzie Puerto Route Cliona 0 Murai Batavie Cappuccine Lollo Iceberg Gentiline Romane F.quercia Figura 6. Punteggio complessivo di merito per qualità e resa. 11 Lorciva 10 Tonale 600 Tifanie 8 Lorciva Nun1039 Route Stylist Jazzie Camaro Penelope 400 Ashantie Maestrale Hyppo Vincenzo Tifanie Tonale Loira 300 Diola Fidel Relay Punteggio di qualità (0:10) Peso del cespo (g SF) 500 Hyppo Penelope Nun1039 Tonale Camaro Jazzie Tifanie Diola Route Ashantie Stylist Relay Maestrale Vincenzo Loira Fidel 6 Diola Vincenzo Relay Fidel Loira Teide Penelope Maestrale Hyppo Nun1039 Jazzie Camaro Ashantie 4 Jazzie Penelope Tonale Hyppo Diola Tifanie Ashantie Nun1039 Stylist Loira Teide Vincenzo Fidel Lorciva Maestrale Camaro 2 Stylist Route Lorciva Teide Route 200 Teide 2007 0 2008 Relay 2007 2008 Punto complessivo Figura 7. Peso del cespo e punteggio qualitativo delle cultivar presenti nei saggi 2007 e 2008. Tipi distinti dalle iniziali del nome e dal colore. 10 Tonale 8 Tifanie 6 4 2 0 Camaro Maestrale Penelope Hyppo Diola Vincenzo Loira Jazzie Nun1039 Lorciva Ashantie Stylist Fidel Teide Route Relay Batavie Cappuccine Gentiline Iceberg Figura 8. Punteggio complessivo di merito per resa e qualità delle cultivar presenti nei saggi 2007 e 2008. 12 A Catalogo cultivar Alpinas (Rijk Zwaan) Cois200 (Cois) Ez1929 (Enza Zaden) Lorciva (Nunhems) Morinas (Rijk Zwaan) Nun1039lt (Nunhems) Optimist (Enza Zaden) Puerto (Nunhems) Route (Nunhems) Stylist (Enza Zaden) Tanari (Zeta) Tevion (Enza Zaden) Figura 9. Iceberg 13 Tifanie (Rijk Zwaan) Tonale (Vimorin) 13zs655 (Zeta) 13zs656 (Zeta) Camaro (Rijk Zwaan) Cubica (Nunhems) H16 (Gautier ) ISI43083 (ISI) Mercato (Rijk Zwaan) Maestrale (Vilmorin) Relay (Nunhems) Starsky (Rijk Zwaan) Teide (Nunhems) Cassiopea (Rijk Zwaan) ISI44035 (ISI) Figura 10. Batavie, escluse le ultime due (Cassiopea e ISI44035, romane). 14 42-182rz (Rijk Zwaan) A18 (Gautier ) A27 (Gautier ) Cliona (Rijk Zwaan) Clotilde (ISI) Cesco (Nunhems) Cois194 (Cois) Cois195 (Cois) Diola (Rijk Zwaan) Fidel (Nunhems) Hyppo (Nunhems) Ilaria (ISI) Loira (Vilmorin) Megara (Royal Sluis) Penelope (Rijk Zwaan) Figura 11. Cappuccine 15 Perlaverde (Vilmorin) Rx088551539 (Royal Sluis) Vincenzo (Nunhems) Figura 11. Cappuccine (continuazione) Eventai (Rijk Zwaan) Krilda (Rijk Zwaan) Murai (Rijk Zwaan) Figura 12. Foglia di quercia Ashantie (Rijk Zwaan) Complice (Royal Sluis) Jazzie (Rijk Zwaan) Figura 13. Gentiline Aleppo (Rijk Zwaan) Satine (Rijk Zwaan) Figura 14. Lollo 16 B Disposizione della coltura NE N NW E Cois 194 Vincenzo Cliona ISI 44035 Krilda Cois 200 EZ 1929 Jazzie Camaro 13 ZS 655 Cesco Loira Vincenzo Cassiopea Eventai Route Alpinas Ashantie Cubica 13 ZS 655 42-182 RZ Fidel Diola Cassiopea Murai Stylist Alpinas Jazzie Starsky Mercato Diola Fidel A 27 ISI 44035 Eventai EZ 1929 Tanari Complice ISI 43083 Teide Hyppo Perlaverde Loira Satine Nun 1039 LT Lorciva Cois 200 Complice 13 ZS 656 Tonale Ilaria Clotilde A 27 Aleppo Stylist Tevion Tanari Ashantie H 16 Cubica C Cois 195 Rx 551 539 Megara Aleppo Morinas Morinas Puerto Starsky Camaro Tifanie Penelope Ilaria A 18 Satine Route Tevion Puerto 13 ZS 656 Teide Maestrale 42-182 RZ Megara Cesco Murai Lorciva Optimist Nun 1039 LT Tonale Relay H 16 Clotilde Hyppo Perlaverde Krilda Route Tanari Optimist Mercato Tifanie Maestrale SW W cappuccine romane, lollo, foglia di quercia, iceberg NE S gentiline batavie Figura 15. Panoramica della coltura e disposizione delle parcelle. I punti cardinali indicano anche la posizione dei sensori di temperatura e umidità. La figura riflette l’orientamento della mappa. 17 ● ● ● ● ● 0.4 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 0.3 ● ● ● ● ● 0.2 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 0.1 Deficit della pressione di vapore (kPa) C Variazioni termoigrometriche dell’aria nel tunnel di coltura ● ● ● 12.0 12.5 13.0 13.5 14.0 Temperatura (°C) ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● S SW W SE C NW E NE N Figura 16. Medie giornaliere della temperatura e del deficit della pressione di vapore detrendizzati (eliminando la tendenza stagionale) per otto punti perimetrali (v. figura 15 nella pagina precedente) e per il centro del tunnel (C), con sintesi delle distribuzioni mediante diagrammi a scatola. 18 D Componenti dell’indice complessivo di qualità C.Vncn I.Tevn C.Pnlp B.zs655 C.Cesc C.Prlv C.Cltl I.Rout L.SatnF.Evnt B.Strs C.Ilar B.Camr B.Mrct I.Purt C.Megr F.Krld L.Alpp B.Rely I.Mrns G.Jazz B.Tifn I.N103 B.Tonl C.A18 I.Optm C.Hypp C.R088 C.Clin I.Styl F.Mura G.Ashn C.A27 C.C194 C.Diol I.E192 B.H16 B.Cubc C.Fidl B.Teid biomassa.cespo I.Alpn C.C195 C.Loir I.Tanr I.Lrcv B.zs656 B.Mstr G.Cmpl C.rz182 R.I440 B.I430 I.C200 R.Cssp I.Tevn B.Teid C.Vncn R.I440 I.Purt F.Krld C.rz182 C.Diol B.Cubc L.Alpp I.Lrcv C.C195 C.A18 C.Ilar I.Styl B.Mstr I.Alpn I.E192 I.N103 G.Ashn G.Cmpl F.Evnt C.Cesc B.Mrct F.Mura I.Optm C.A27 C.HyppI.Tanr B.zs655 B.Camr G.Jazz C.Cltl C.Clin C.C194 volume.cespo C.Fidl I.C200 I.Mrns C.Pnlp C.Megr C.Loir B.I430 B.Rely B.Strs B.Tonl R.Cssp B.Tifn B.zs656 C.Prlv L.Satn C.R088 I.Rout B.H16 C.C194 F.Mura B.Camr I.Optm F.Evnt C.A27 L.Alpp I.Rout I.Tevn B.Tifn C.Vncn B.H16 B.Mrct C.A18 C.C195 G.Cmpl B.Rely B.zs655 B.Tonl I.Purt B.Cubc C.Prlv B.zs656 C.Loir C.rz182 C.Cltl B.Mstr C.Fidl C.PnlpC.Megr I.C200 F.Krld I.Tanr B.Teid dimensione.caule G.Ashn C.Diol I.Styl C.Clin I.Mrns L.Satn I.E192 −2 −1 I.Alpn B.I430 G.Jazz C.Cesc I.N103 C.R088 R.Cssp I.Lrcv C.Hypp R.I440 B.Strs C.Ilar 0 1 2 3 valore zeta Figura 17. Distribuzione delle cultivar per le caratteristiche dimensionali e ponderali rappresentate su scala standardizzata. I tipi sono distinti con l’iniziale del nome e con il colore. 19 C.FidlI.Purt R.Cssp F.Mura B.Camr I.E192 C.Clin I.Tevn riemp.cespo B.zs656 B.Teid C.Loir I.C200 C.A27 I.Rout B.Mstr R.I440 B.Cubc L.Satn F.Mura B.zs656 I.Tevn F.Evnt B.Rely I.Purt L.Alpp C.Clin B.Cubc R.Cssp B.Teid G.Ashn chius.cespo B.Mstr L.Satn B.Camr C.Fidl C.Loir C.R088 C.Hypp B.Tifn I.Optm I.N103 C.Cesc L.Alpp B.zs655 C.Cltl C.C194 C.C195 F.Krld B.Tonl C.Megr B.Mrct C.Prlv B.Strs C.Pnlp C.Diol I.Tanr B.H16 C.A18 C.R088 C.Vncn I.Styl C.rz182 B.I430 G.Ashn F.Evnt B.Rely I.Alpn C.Ilar G.Jazz I.Mrns G.Cmpl I.Lrcv I.Mrns B.Strs B.H16 C.Diol C.Vncn I.Tanr B.Tifn C.Cltl C.Cesc C.A27 R.I440 I.Rout C.Pnlp C.rz182 C.Prlv F.Krld G.Jazz C.Megr I.C200 G.Cmpl I.Alpn C.A18 I.Optm C.C194 B.I430 C.C195 B.Tonl B.zs655 C.Ilar I.N103 I.E192 I.StylI.Lrcv C.Hypp B.Mrct C.A18 C.Megr I.N103 I.C200 C.Cltl R.Cssp C.A27 I.Tevn C.Ilar C.Hypp C.Vncn B.zs655 F.Krld I.Alpn C.Clin C.Fidl I.Rout I.Styl B.Strs G.Jazz G.Cmpl I.Purt B.I430 I.Mrns I.Tanr L.Satn I.E192 C.Pnlp B.Tifn L.Alpp F.Evnt R.I440C.C195 F.Mura C.R088 C.Diol B.TonlB.Teid C.Prlv B.Cubc B.H16 B.Camr C.Loir I.Optm C.Cesc I.Lrcv B.zs656 B.Mstr B.Mrct C.rz182 C.C194 brill.colore G.Ashn B.Rely C.Clin B.I430 I.Purt I.Alpn unif.colore G.Ashn B.H16 B.Cubc L.Alpp C.R088 C.Fidl B.Tonl I.Tanr F.Mura I.Rout I.Tevn B.Mstr I.Lrcv I.Purt ossid.coll B.zs655 L.Satn B.Strs G.Ashn I.Alpn B.Teid I.Tanr I.N103 L.Alpp B.Mrct G.Jazz B.Tifn I.Mrns F.Krld I.Tevn B.Tonl I.Alpn B.Teid I.Rout B.Strs I.Purt I.C200 I.Tanr I.Lrcv 1 2 3 I.N103 C.C194 I.Lrcv C.C195 C.Vncn C.rz182 R.Cssp C.Hypp B.Strs I.Optm B.Mstr C.Hypp C.Prlv G.Cmpl C.Ilar C.rz182 C.Cesc R.I440 C.C195 C.Vncn R.Cssp I.Styl C.Fidl C.Loir C.Diol I.E192 I.C200 B.Camr B.I430 C.Clin C.A18 F.Evnt C.C194 B.H16 B.Rely C.Megr C.R088 C.Pnlp C.Cltl I.Rout F.Mura B.Cubc B.zs656 B.Mrct B.Rely res.manip C.Pnlp B.Mrct C.Prlv F.Krld B.zs656 I.N103 F.Evnt I.Styl B.Tifn C.Cesc C.Diol C.Megr C.Loir C.Ilar R.I440 C.Cltl C.A27 I.Optm I.C200 I.E192 I.Mrns G.Cmpl B.zs655 B.Camr C.A18 B.Rely G.Jazz B.Teid L.Satn C.A27 G.Ashn C.A18 L.Satn B.Cubc I.Mrns C.A27 B.H16 C.Loir C.Fidl C.Clin F.Mura B.Mstr B.zs655 I.Tevn L.Alpp G.Jazz I.E192 C.rz182 B.zs656 R.I440 C.Vncn B.Tonl C.R088 B.I430 B.Camr C.C194 C.Cltl C.Prlv R.Cssp C.Diol B.Tifn C.Megr I.Optm C.Cesc F.Evnt G.Cmpl C.Pnlp C.Hypp I.Styl C.C195 C.Ilar F.Krld 4 5 Punto (1:5) Figura 18. Distribuzione delle cultivar per le caratteristiche qualitative valutate su scala ordinale 1–5. I tipi sono distinti con l’iniziale del nome e con il colore. 20 2 3 4 5 0 2 4 6 8 10 5 10 4 8 3 6 2 4 1 2 5 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 0 2 4 21 6 8 20 30 40 50 60 70 80 2 3 4 5 1 2 3 4 5 15 20 25 Diametro colletto (1:5) 0 Lunghezza caule (1:5) 1 Brillantezza colore (1:5) 10 4 5 8 3 4 6 2 3 Res. a manipolazioni (1:5) 4 1 2 Chiusura cespo (1:5) 1 Ossid. colletto (1:5) 2 Riempimento cespo (1:5) 1 Uniformità colore (1:5) 0 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 Punto qualità 10 Figura 19. Relazione delle caratteristiche qualitative valutate nelle rispettive scale con l’indice composito di qualità normalizzato in scala decimale (asse X).