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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Il progetto prevede la riqualificazione edile e impiantistica della futura sezione provinciale di
ARPA Lazio in Latina, presso Borgo Piave, via Mario Siciliano 1, posta all’interno del complesso
scolastico “Istituto San Benedetto.
Si tratta di un capannone esistente che dovrà essere adibito a laboratori ambientali di chimica
strumentale e microbiologia.
Il capannone è di forma rettangolare, in conglomerato cementizio armato, che si sviluppa su
un solo livello. In parte, attualmente è destinato ad aule scolastiche e in parte a officina.
La parte destinata ad aule è con copertura piana, di altezza interna pari a circa 3.10 mt, con
infissi interni ed esterni in metallo, pavimentazione in piastrelle di ceramica di modesto
formato, con pareti tinteggiate. E’ presente l’impianto elettrico, idrico e di riscaldamento. Vi
sono, inoltre due aule e un corridoio centrale. La superficie complessiva lorda è di 67 mq. Lo
stato manutentivo e conservativo di questa porzione di immobile è mediocre.
La restante porzione, destinata a laboratori e officina, presenta un’altezza interna di 4.50 mt.
La copertura, in conglomerato cementizio, è a doppia falda con asse longitudinale ortogonale a
quello del lato lungo del fabbricato. Gli elementi di partizione verticale in muratura, si
interrompono al fine di consentire l’accesso e la sosta dei mezzi agricoli. Sono presenti ampi
finestroni in metallo e vetro e ampie porte in metallo per la chiusura dei vani liberi in facciata.
Molti infissi interni risultano danneggiati, come anche le murature perimetrali in cortina. E’
presente l’impianto elettrico e le strutture sono intonacate. Parti dell’intonaco risultano
ammalorate da infiltrazioni provenienti dalla copertura. Le strutture e parti delle superfici
intonacate risultano danneggiate.
La superficie complessiva lorda di questa porzione immobiliare
manutentivo e conservativo è mediocre.
è di 560 mq. Lo stato
La riqualificazione dell’edificio sopra descritto prevede la realizzazione di laboratori e di servizi
igienici così come riportato nelle planimetrie del progetto preliminare.
Il progetto prevede la realizzazione di 6 laboratori di chimica strumentale, e 6 di microbiologia,
e la realizzazione di altri locali destinati alla sterilizzazione e ai microscopi.
E’ prevista la realizzazione di due gruppi bagno, distinti per uomini, donne e disabili, uno dei
quali con funzione di spogliatoio.
INTERVENTI SULLA STRUTTURA ESISTENTE
Il capannone oggetto di trasformazione ha la struttura portante in cemento armato. Alcune
parti necessitano di ripristino con adeguati materiali.
Anche la tamponatura perimetrale dell’edificio risulta in più punti danneggiata e necessita di
interventi di ripristino.
Il solaio di calpestio del piano terra è attualmente posato contro terra. E’ necessario prevedere
un solaio aerato mediante elementi in plastica riciclata di opportuna altezza. Tale solaio, al
finito, dovrà risultare sollevato rispetto al piano di campagna di almeno 30 cm. Il solaio di
copertura dovrà essere opportunamente isolato al fine del contenimento energetico.
L’intervento proposto dovrà garantire la perfetta tenuta all’acqua.
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RIVESTIMENTO ESTERNO E INTERNO DELLA STRUTTURA
Il rivestimento esterno degli elementi strutturali di facciata dovrà essere realizzato mediante
cappotto isolante, con finitura superficiale tipo intonaco e successivamente tinteggiato con
colori concordati con la stazione appaltante. Il sistema a cappotto dovrà garantire i requisiti di
legge sia per quanto riguarda la normativa per la parte acustica sia per la parte termica.
In particolare la progettazione dell’intervento dovrà essere rispondente alle prescrizioni in
materia di contenimento del consumo energetico previste dal D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192
come modificato dal D.Lgs. 29 dicembre 2006 n. 311, dal D.Lgs. 30 maggio 2008 n. 115 e dal
DPR 2 aprile n. 59, alle norme UNI/TS 11300 parti 1,2 e 4.
Il cappotto isolante dovrà essere realizzato con materiale ecosostenibile, non putrescibile e che
consenta una buona resistenza agli urti.
INFISSI ESTERNI
Gli infissi esterni dovranno essere in alluminio di tipo a taglio termico con vetrocamera, nel
rispetto delle normative vigenti.
Gli infissi esterni, in corrispondenza delle uscite individuate come vie di esodo dovranno essere
dotati di maniglione antipanico come previsto per legge.
INFISSI INTERNI
Gli infissi interni dovranno essere in alluminio verniciato a fuoco con finitura in laminato di
buona qualità e resistenza, siano essi scorrevoli o a battente. Inoltre tali infissi dovranno
essere dotati di maniglia in pvc con serratura.
Per esigenze di laboratorio, al fine di sfruttare al meglio gli spazi per il posizionamento degli
strumenti sopra bancone, la quota misurata dal piano di calpestio del solaio alla parte inferiore
dell’infisso dovrà essere pari a 150 cm. A tale proposito si devono prevedere soluzioni
adeguate per l’apertura dell’infisso.
OPERE INTERNE
E’ prevista la realizzazione di due gruppi bagno come indicato nelle planimetrie del progetto
preliminare. Le pareti divisorie saranno realizzate in cartongesso e nelle zone umide saranno
utilizzate apposite lastre idrorepellenti. Eventuali servizi igienici dovranno essere rivestiti fino a
2 metri di altezza minimo con mattonelle di ceramica e dotati di una pavimentazione in gresporcellanato antiscivolo di buona qualità.
La pavimentazione dei locali adibiti a laboratorio dovrà essere realizzata in gres-porcellanato
antiscivolo di buona qualità, e adeguata alle attività che ivi si svolgono.
I rivestimenti ed i materiali da costruzione che delimitano gli spazi, dovranno avere un
opportuna classe di reazione al fuoco secondo la normativa vigente e comunque non inferiore a
REI 120.
Sono previste due rientranze lungo il corridoio principale che ospiteranno l’impianto lava occhi
che dovrà essere dotato anche di doccia di emergenza, con relativi scarichi.
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La disposizione e la dimensione dei locali dovrà essere quella riportata nelle planimetrie del
progetto preliminare.
Tutti i locali dovranno essere controsoffittati alla quota di cui al progetto preliminare.
IMPIANTI MECCANICI E DI CONDIZIONAMENTO
Centrale termica
Il locale centrale termica è esistente e posto in zona esterna rispetto all’edificio oggetto di
ristrutturazione. La centrale termica è composta da una caldaia da 150 KW.
La centrale è alimentata a gas GPL tramite un recipiente interrato posto in zona esterna
rispetto all’edificio.
Il progetto prevede i collegamenti della centrale all’edificio.
Riscaldamento/raffrescamento
Sono previsti circuiti di riscaldamento e raffrescamento a fan coil in tutti gli ambienti di lavoro
e corridoi. Nei bagni si prevedono solo radiatori.
I radiatori saranno del tipo ad elementi in alluminio.
I ventilatori saranno del tipo parete bassa.
Per ogni ambiente di lavoro dovrà essere previsto un termostato ambiente con possibilità di
regolazione della temperatura.
Impianto di produzione acqua calda sanitaria
Il progetto dovrà prevedere l’installazione di una caldaia murale per la produzione di acqua
calda sanitaria.
Centrale frigorifera
La centrale frigorifera sarà ubicata esternamente all’edificio.
Impianti di distribuzione dei gas tecnici
Il progetto dovrà prevedere anche la realizzazione delle reti di distribuzione dei gas tecnici a
partire dal locale di stoccaggio fino alle utenze terminali dei laboratori, secondo le esigenze.
Le diverse tubazioni adibite a trasporto dei singoli gas dovranno essere realizzate con materiali
compatibili con il relativo gas trasportato.
All’interno dei laboratori di microbiologia (vedi planimetrie del progetto preliminare) dovrà
essere garantita la rete del gas GPL.
All’interno dei laboratori di chimica strumentale dovrà essere garantita la presenza dei seguenti
gas:
-
Gas (GPL);
-
Acetilene (solo nei laboratori indicati nel progetto preliminare con i simboli 1.T e 2.T);
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-
Argon-metano;
-
Elio;
-
Azoto;
-
Aria.
Dovranno essere installati, all’interno dei laboratori i gruppi di riduzione per ogni linea di gas
prevista.
Impianto di aspirazione
I laboratori di chimica strumentale devono essere dotati di impianti di estrazione d’aria e di
immissione di aria trattata, adeguatamente dimensionati alle esigenze del locale da essi
servito, anche in considerazione della presenza, all’interno, di cappe chimiche, che nei
laboratori aventi dimensione maggiore saranno in numero di due.
Dovranno essere previste cappette di aspirazione anche in corrispondenza dei banconi di
laboratorio, previsti lungo le pareti perimetrali degli ambienti e centrali, a servizio degli
strumenti di analisi.
Dovranno, altresì, essere previste cappe di aspirazione nei locali adibiti a lavaggio e nel locale
autoclave.
Impianto telefonico e rete lan.
Dovranno essere realizzate una rete telefonica interna e una rete LAN con linee distribuite in
tutte le postazioni di lavoro prevedibili in funzione dell’ampiezza dei locali.
La centrale telefonica e il router sono già in possesso dell’Agenzia e non dovranno far parte
della fornitura.
Le prese saranno del tipo RJ 45.
Impianto di rilevazione incendi
Il progetto deve prevedere una centrale di rilevazione incendi con i relativi rilevatori tenendo
conto del fatto che tutti gli ambienti sono controsoffittati.
Impianto di rilevazione gas (GPL)
All’interno dei laboratori il progetto dovrà prevedere un impianto di rilevazione del gas (GPL) e
la relativa centrale.
Impianto di rilevazione acetilene
All’interno dei due laboratori dove è previsto l’utilizzo dell’acetilene, il progetto dovrà prevedere
il relativo impianto di rilevazione.
IMPIANTO ELETTRICO
E’ presente una cabina di trasformazione MT/BT. Il fabbricato oggetto di ristrutturazione dovrà
essere dotato di un quadro generale. Ogni laboratorio dovrà essere dotato di un proprio
quadro.
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L’impianto elettrico sarà di tipo incassato, le sue diverse parti saranno realizzate con grado di
protezione adeguato alle caratteristiche dei locali serviti e attraversati.
Dovrà essere realizzato l’impianto di terra.
L’impianto equipotenziale di nuova installazione sarà collegato all’impianto di terra con cavo
tipo “N07V-K” di colore giallo-verde di sezione adeguata.
L’impianto di illuminazione interna sarà tale da garantire l’assenza di fenomeni di
abbagliamento nonché la massima resa ed efficienza energetica. Lo stesso dovrà essere
adeguato agli ambienti destinati a laboratorio di analisi ambientale.
L’impianto forza motrice sarà realizzato con l’utilizzo di prese del tipo, tutte UNEL BIPASSO
2P+T 10/16A con alveoli schermati (doppio modulo). Tutte le prese avranno il conduttore di
protezione collegato all’impianto equipotenziale. Occorre prevedere almeno dieci postazioni nei
laboratori più grandi e cinque in quelli aventi dimensioni inferiori. All’interno del locale
“autoclavi” dovranno, altresì, essere previste almeno due prese interbloccate per corrente
monofase.
Considerato che la strumentazione di laboratorio sarà posizionata su banconi, occorre
prevedere che le prese di forza motrice siano installate ad altezza adeguata.
Il progetto dovrà prevedere anche la linea privilegiata (alimentata da UPS) a servizio dei
laboratori, per l’alimentazione sotto continuità assoluta delle linee adibite a centralino
telefonico e almeno quattro utenze per ogni laboratorio.
Le protezioni contro i sovraccarichi saranno generalmente ottenute con relè termici in grado di
aprire il circuito entro i tempi previsti e di sopportare senza danni le correnti di corto circuito.
Le protezioni contro i corto circuiti saranno affidati a relè magnetici.
IMPIANTO ACQUA DEMINERALIZZATA
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di acqua demineralizzata ad osmosi inversa,
a servizio di tutti i laboratori, compresi i locali “autoclave” e “lavaggio vetreria”.
ACQUE METEORICHE
Sarà realizzata una rete di raccolta delle acque meteoriche provenienti dalla copertura e dalle
aree all’aperto.
E’ prevista la posa in opera di pluviali discendenti per il convogliamento delle acque al piano
terra. Al piede del pluviale sarà posato in opera un pozzetto per ispezione.
La rete al piano di campagna risulterà interrata e realizzata con tubi in PVC serie pesante e
trasporterà l’acqua fino ai pozzetti della rete esistente.
ACQUE CHIARE E NERE
Saranno realizzate tutte le reti di scarico che provvederanno alla raccolta delle acque
provenienti dai servizi igienici e dalle utenze di laboratorio, tenendo distinte le reti per le acque
chiare e quelle per le acque nere, con tubi in PVC serie pesante posate con pendenze e
diametri adeguati.
Al piano di campagna gli scarichi saranno collettati con tubazioni in pvc serie pesante, del
diametro e pendenze adeguati, fino ai pozzetti esistenti.
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RETI IDRICHE
I servizi igienici dovranno essere dotati di acqua calda e fredda.
Tutti i laboratori dovranno essere dotati dell’impianto di acqua fredda e relativi scarichi.
Si allegano, ai fini di una migliore comprensione dell’area su cui insiste il fabbricato oggetto dei
lavori, i seguenti elaborati grafici e fotografici:
1. Servitù attive: line elettrica alimentazione 20.000V (cabina Enel – centrale elettrica)
2. Servitù passiva (alimentazione manichette antincendio e alimentazione anello di
pressione antincendio)
3. Passaggio carrabile per accesso alla proprietà ARPA LAZIO
4. Scarico acque bianche
5. Scarico acque nere
6. Alimentazione acqua potabile.
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