Vù, il primo olio made in Basilicata,Ristogolf, un
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Vù, il primo olio made in Basilicata,Ristogolf, un
“L’uomo, la bestia e la virtù" in arrivo al Teatro Manzoni Debutta il 14 gennaio al Teatro Manzoni di Milano “L’uomo, la bestia e la virtù” di Luigi Pirandello per la regia di Giuseppe Dipasquale. In scena Geppy Gleijeses, Marco Messeri e Marianella Bargilli. Il farsesco tema trattato dalla commedia “L’uomo, la bestia e la virtù è ben rappresentato dal titolo: l’uomo è la prima maschera, quella del professor Paolino che nasconde sotto il suo ostentato perbenismo la tresca con la signora Perella, che indossa la maschera della virtù, quella cioè di una morigerata e pudica madre di famiglia praticamente abbandonata dal marito, capitano di marina che appare agli occhi della gente con la maschera della bestia. La “bestia” infatti convive con una donna a Napoli e, nelle rare occasioni in cui incontra la moglie rifiuta, con ogni pretesto, di avere rapporti con lei. La commedia in maschera potrebbe proseguire con piena soddisfazione di tutti se il destino e il caso non intervenissero a far cadere le false apparenze. La signora Perella rimane infatti incinta ad opera del professor Paolino che dovrà, al di là di ogni morale, rimettere in piedi l’ipocrita buon ordine borghese: dovrà convincere tutti che la signora Perella è rimasta incinta in una delle rare occasioni dal marito e quindi dovrà far sì che il recalcitrante capitano abbia almeno un rapporto sessuale con sua moglie. Tutto dovrà avvenire in una sola notte perché tanto è il tempo che il capitano soggiornerà in casa prima di ripartire e rimanere assente per due mesi. “L’uomo, la bestia e la virtù” dura due ore e sarà in scena fino al 31 gennaio. DOVE, COME E A QUANTO Teatro Manzoni di Milano 14-31 gennaio Feriali h 20.45, domenica h 15.30 Biglietti da 23 euro Salemme debutta al Manzoni Debutta stasera al Teatro Manzoni di Milano “SOGNI E BISOGNI, INCUBI E RISVEGLI”, commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme. La commedia di Salemme è stata scritta orami vent’anni fa con il titolo di “IO E LUI” chiaramente riferito al celebre romanzo di Moravia. E, come accade in quel romanzo, anche nella commedia l’intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: Rocco Pellecchia ed il suo pene. A differenza del racconto moraviano dove il “lui” in questione era solo una voce, qui nella commedia, il più famoso e significativo organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo del suo titolare e diventa egli stesso uomo, rivendicando una sorta di riconoscimento nella vita e sulla scena. La commedia di Salemme è in scena al Teatro Manzoni fino al 1 gennaio alle 20.45 (orari speciali sono previsti per la notte di Cpaodanno). Biglietti a partire dai 25 euro. "Il marchese del Grillo" debutta al Sistina “Io so io e voi siete un cazzo” …chi non ha sognato di pronunciare almeno una volta la celebre battuta di Alberto Sordi in “Il marchese del Grillo” e possibilmente senza ritorsioni? Arriva per la prima volta a teatro la commedia musicale tratta da “Il marchese del Grillo” sceneggiatura del film di Mario Monicelli, diventato ormai un vero e proprio cult del 1981 e ispirata a una figura storica realmente esistita. “Il marchese del Grillo” racconta la Roma papalina di inizio ‘800 attraverso la sottile ironia, il sarcasmo e il divertimento del Marchese Onofrio del Grillo, e consegna un grande Alberto Sordi e il film stesso alla Storia della comicità di tutti i tempi. In questa prima versione teatrale musicale, Enrico Montesano, altro grande protagonista della scena italiana è chiamato a prestare tutta la propria verve e il proprio carisma al personaggio del Marchese Onofrio del Grillo. Lo spettacolo, che vanta la firma registica di Massimo Romeo Piparo, debutta il prossimo mercoledì 9 dicembre al Sistina. Una produzione con le musiche originali composte ed arrangiate dal M°Emanuele Friello e un grande cast di oltre 30 artisti, con le coreografie del veterano Roberto Croce, scene “Sistiniane” di Teresa Caruso e costumi perfettamente d’epoca di Cecilia Betona. “Il marchese del Grillo” è ambientato agli inizi del XIX secolo e racconta le vicende de il Marchese Onofrio del Grillo, guardia nobile di Papa Pio VII che trascorre le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia, bigotta e autoritaria. Le sue giornate trascorrono nell’organizzazione di innumerevoli scherzi e beffe dei quali risultano spesso vittime i popolani, altri nobili e la sua famiglia, oltre allo stesso Papa. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei confronti di mendicanti, Papi e consanguinei, proseguono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice, e l’amicizia con un giovane ufficiale francese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi. La disfatta di Napoleone a Waterloo ristabilirà però le cose e il Marchese del Grillo fa il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo trova un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per il suo alto tradimento nei confronti del Papa. Per la prima volta però uno dei suoi terribili scherzi, la sostituzione di persona operata ai danni di un povero carbonaro ubriacone, consentirà al Marchese un onorevole riscatto con un finale a sorpresa. Insomma …”Il marchese del grillo” è lo spettacolo delle Feste Dove, Come e a quanto Teatro Sistina, Roma Biglietti da 34 euro Orari Martedì-Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,00 25 Dicembre e 1 Gennaio ore 18,00 26 Dicembre e 6 Gennaio ore 17,00 31 Dicembre ore 20,45 Notti Di...Stillate con Marzadro Distillati, cocktail e fashion hanno animato la serata del 26 novembre scorso al Lounge Bar & Bistrot Casa Mia di Milano, in occasione di Notti Di…Stillate, l’evento dedicato all’arte della miscelazione. Protagonisti della serata la Distilleria Marzadro e Gian Nicola Libardi, barman di fama che ha creato con i prodotti della storica azienda trentina cocktail incredibili, caratterizzati da equilibrio, gusto giovane e sapori decisi. Tra le Grappe Marzadro sono state selezionate il monovitigno di Chardonnay della linea Le Giare, le Grappe aromatizzate alla camomilla e all’anice, Camilla e Anna, e l’immancabile Le Diciotto Lune, prodotto di punta della Distilleria. Ha riscontrato un grande successo anche Anfora, l’ultima nata in casa Marzadro, la Grappa invecchiata dal volto giovane. Un prodotto esclusivo della Distilleria che ha “sfruttato” l’antica usanza della conservazione del vino in terracotta applicandola però alla Grappa. Il risultato è un prodotto morbido e rotondo, un distillato che passa 10 mesi in affinamento in grandi anfore da 300 litri ciascuna, fabbricate appositamente per la distilleria con l’argilla e la creta che arrivano da Montelupo e Impruneta, due località toscane note da secoli per la produzione delle ceramiche. La micro ossigenazione, doppia rispetto a quella in legno, conserva il colore cristallino del distillato regalando però all’assaggio tutta la ricchezza aromatica di una Grappa invecchiata. In occasione di Notti Di…Stillate, il Lounge & Bistrot Casa Mia ha ospitato anche una madrina d’eccezione: Giulia Moschini, vincitrice della fascia Blumare 2015. La Miss, ora marchigiana ma nativa di Rovereto, a pochi chilometri dalla Distilleria Marzadro, ha degustato i cocktail preparati da Gian Nicola Libardi miscelati con le Grappe dell’azienda trentina. Tra i più apprezzati e richiesti Le Grandi Notti, un cocktail nel quale, oltre ai distillati, sono stati aggiunti anche i licheni delle Dolomiti, raccolti e lavorati dallo stesso barman. Locale pieno, musica, un grande Gian Nicola Libardi e la dimostrazione che la Grappa si sposa alla perfezione anche con il pubblico giovane e dinamico. Il distillato italiano per eccellenza conferma, anche in queste serate, il suo saper competere con gli spirtiz mondiale: non più una Grappa riservata a un numero ristretto di consumatori ma una Grappa pronta a seguire le mode del momento senza perdere mai di vista il suo grande valore culturale. La Grappa Marzadro continua così a raccogliere consensi tra i giovani diventando, a tutti gli effetti, il distillato di tendenza più apprezzato dalla movida milanese. In fuga dal Capodanno Cosa fare a Capodanno … sarà questa la domanda ricorrente per i prossimi trenta giorni. Nel dilemma, tra proposte di cenoni, parenti in arrivo, interminabili partite di Mercante in Fiera o tombolate, bilanci e buoni propositi per il 2016, ecco qualche idea su cui investire, potendo, per una fuga dal Capodanno. Un settebello di città da visitare sotto le feste, ma non solo 1-Londra, un Capodanno per tutta la famiglia. Il Capodanno in strada forse più bello in Europa con i fuochi di artificio che si specchiano nel Tamigi, le luci nella città addobbata per le feste, il Winter Wonderland di Hyde Park numerose attività per tutta la famiglia, il percorso fiabesco creato nel giardino botanico reale di Kew Garden. Una vacanza a fine dicembre inoltre è l’ultima chiamata per celebrare i 500 anni di Hampton Court, fondata dal cardinale Wolsey e diventata residenza di Enrico VIII: il castello, oltre ad essere una meraviglia architettonica e con una storia appassionante e curiosa (non solo Tudor), organizza una serie di attività anche in costume dedicate a tutta la famiglia, bambini compresi. Fino al 4 gennaio inoltre, l’offerta del castello comprende anche una pista da ghiaccio. Proprio in questi giorni infine ha aperto alla National Gallery una mostra dedicata a Goya: “The Portraits”, 70 ritratti (compreso quello della Duchessa d’Alba) riuniti per la prima volta. Per i bambini invece apre alla Somerset House la mostra dedicata a Tintin, la superstar del fumetto belga che ha appena compiuto 85 anni. Non solo. Per le feste torna infine nella City il Taste of London Winter al Tobacco desk, un’occasione unica per gustare le specialità invernali dei migliori ristoranti della capitale, come Hix, Tom’s Kitchen, Club Gascon e Tredwell’s e prendere parte alle lezioni di cucina con cuochi rinomati come Tom Kerridge, Monica Galetti e Marcus Wareing. A teatro infine, oltre ai grandi classici del Natale e non solo, sale l’attesa per il debutto di Wonder.Land, versione contemporanea di Alice nel Paese delle Meraviglie, con musica di Damon Albarn (ex Blur, Gorillaz) e libretto e parole di Moira Buffini all’Oliver Theatre dal 2 dicembre e per Funny girl, per la prima volta a Londra da 50 anni esatti, al Menier Chocolate Factory. Il periodo infine rappresenta un’ottima occasione di shopping: i saldi a Londra iniziano il 26 dicembre 2-Cortina: Arte, sci e bel mondo. A Cortina debutta a dicembre il pittore umbro Pinturicchio, rendendo così ancora più speciale l’offerta della località più glamour delle Dolomiti. Nella perla delle Dolomiti, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo, sarà esposta la misteriosa opera “Il Bambin Gesù delle Mani” del Pinturicchio, una meraviglia recuperata dall’oblio dalla Fondazione Giordano e un vero rebus per gli appassionati d’arte. Ricomparsa, 500 anni dopo dal nulla, l’opera del Pinturicchio, rivela al mondo la liason Papa Alessando VI Borgia (1431 – 1503) e Giulia Farnese, bellissima amante e madre di un figlio a attribuito a Borgia. Non mancherà poi l’offerta neve e non solo che ha reso Cortina una delle icone del turismo invernale. Circondata da cime dolomitiche che superano i 3000 metri, Cortina offre spettacoli natalizi, concerti e feste in piazza. Anche se la meta più ambita da vip e quasi famosi sono le feste nei rifugi su Cristallo e il Tofane che, per l’occasione, si trasformano in ristoranti raffinati dove festeggiare fino all’alba. 3-Verona, il romanticismo made in Italy tra mercatini e mostre Verona si veste a festa per Natale anche grazie al mercatino natalizio che invade le vie del centro. Un break nella città di Romeo & Giulietta quest’inverno ha anche due ragioni in più: le mostre da non perdere all’Amo (Arena Museo Opera). La prima è la grande mostra monografica dedicata a Tamara de Lempicka, una delle artiste del Novecento più amate e seguite dal grande pubblico, la mostra racconta l’eccezionale avventura artistica di Tamara attraverso 200 opere tra olii, disegni, fotografie, acquerelli, video e abiti. La seconda mostra invece, intitolata “Seurat-Van Gogh e Mondrian”, racconta, con 80 capolavori provenienti Kröller Müller Museum di Otterlo (Olanda), il post Impressionismo in Europa, ovvero quell’epocale svolta avvenuta con le sorprendenti tele di Seraut e Signac che, a fine ottocento, hanno aperto una nuova pagine nella storia dell’arte. 4– Vienna, un Capodanno Belle Époque tra concerti e mostre Per chi può, il concerto dei Wiener Philharmoniker al Musikverein o, in alternativa, la tradizionale Sinfonia n.9 di Beethoven alla Konzerthaus, è il Capodanno per eccellenza. E per una serata ancora più scintillante, l’Hofburg, antica residenza imperiale, spalanca le sue porte per un fine anno all’insegna della grande tradizione dei balli viennesi con il “Ballo di San Silvestro” che rievoca i fasti asburgici e sancisce come da tradizione l’ingresso nel nuovo anno. Per attendere le celebrazioni di Capodanno, si può poi cogliere l’occasione per visitare quattro mostre davvero da non perdere. Due solo all’Albertina: un percorso dedicato a Edvard Munch con 120 tra le più significative opere dell’artista norvegese (tra cui anche icone del suo operato artistico come “L’urlo”, “Madonna” e “Il bacio” e i “I mondi del Romanticismo”, una rassegna che illustra i diversi volti di questo movimento artistico musicale, culturale e letterario, che iniziò ad affermarsi intorno al primo Ottocento. Si potranno ammirare opere di Caspar David Friedrich, Philipp Otto Runge, Francisco de Goya, Karl Friedrich Schinkel e William Turner. Al Belvedere Inferiore inoltre va in scena la rassegna “Klimt – Schiele – Kokoschka e le donne”, un percorso che mostra come i tre importantissimi pittori del Modernismo viennese si rapportarono allo scottante tema “donna” seguendo percorsi diversi, ma con punti di contatto. La mostra esamina analogie e differenze fra i tre pittori, e permette di inquadrare i rapporti tra uomini e donne nel primo ventesimo secolo in un’ottica nuova. L’Espressionismo Tedesco prende infine vita al Leopold Museum. La mostra al Museo Leopold sarà caratterizzata da una selezione di circa 30 dipinti e 80 opere su carta di tutti i principali esponenti dell’espressionismo tedesco, tra cui i rappresentanti del gruppo artistico “Die Brücke” Ernst Ludwig Kirchner, Otto Mueller e Karl Schmidt- Rottluff, nonché da alcuni rappresentanti della “Neue Künstlervereinigung München” e della “Blaue Reiter” come Gabriele Münter, Alexej von Jawlensky e Franz Marc. 5-New York per un Capodanno divertente tra addobbi e show La stagione delle feste natalizie di New York è da sempre ricca di appuntamenti e di eventi da non perdere che rappresentano la tradizione natalizia per eccellenza tra questi ci sono sicuramente l’albero di Natale del Rockfeller Center con le sue luci a Led e la stella di Natale Swarovski, l’Holiday Train Show at Grand Central Terminal, trenini che sfrecciano lungo una città in miniatura addobbata a festa al New York Transit Museum Gallery, l’Origami Holiday Tree dell’ American Museum of Natural History che si potrà vedere dal 23 novembre al 10 gennaio e The Rink at Rockefeller Center, una delle piste da ghiaccio più belle e tradizionali di Manhattan, proprio sotto l’albero. Per la sera poi la scelta è davvero ampia tra classici del musical a Broadway e tradizionali spettacoli natalizi come Lo Schiaccianoci di George Balanchine del New York City Ballet dal 27 novembre al 3 gennaio, Revelations, il nuovo spettacolo dei ballerini dell’Alvin Ailey American Dance Theater in scena dal 2 dicembre al 3 gennaio e il tradizionale Christmas Spectacular al Radio City Music Hall. 6- Ferrara, un Capodanno “metatafisico” Per le feste Ferrara festeggia il centenario dal soggiorno di de Chirico, un soggiorno da cui ha preso vita la corrente dell’arte metafisica. La mostra “De Chirico a Ferrara: metafisica e avanguardie“, in programma fino a febbraio a Palazzo dei Diamanti, riporta nella città emiliana le opere che l’artista concepì dal 1915 al 1918. Questo fu infatti il periodo del suo soggiorno a Ferrara, dove fu inviato, insieme al fratello Alberto Savinio, in seguito al loro arruolamento nell’esercito italiano dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. 7-Petra, un “Non” Capodanno tra scavi e Mar Morto Per chi non sopporta cenoni, partenti e addoppi tradizionali, oltre a tutta la retorica che circonda le festività, scappare in un Paese che non festeggia (ufficialmente) né Natale né Capodanno può essere una valida alternativa. Soprattutto se a poche ore di distanza dall’Italia si riesce a godere di un clima temperato, di meraviglie artistiche (come Petra) e naturali 8come il deserto del Wadi Rum e il Mar Morto). Waiting for… Pulzella d’Orlèans alle Gallerie d'Italia di Simonetta Tocchetti – Giunge alla sua ottava edizione Waiting For… Milano Premia i Giovani, serata d’arte, musica e cultura a sostegno dei giovani talenti e delle stelle nascenti della musica. Un premio ed un evento ormai appuntamento molto atteso del calendario dicembrino milanese: ideato da Francesca Parvizyar, protagonista della vita culturale milanese e creatrice di format culturali internazionali con un passato da cantante lirica, Waiting For… anticipa ogni anno la Prima de La Scala. Quest’anno l’attesa è per la Pulzella d’Orléans di Giuseppe Verdi e per le rising star della musica individuate nella pianista Lucrezia Dandolo Marchesi e nella soprano Francesca Paola Geretto che verranno premiate mercoledì 2 Dicembre nello splendido scenario delle Gallerie d’Italia di Piazza della Scala. La serata avrà i capolavori di Francesco Hayez, in mostra alle Gallerie d’Italia sino al 21 febbraio 2016, come palcoscenico della premiazione. Lucrezia Dandolo Marchesi, , classe 1997, è una giovanissima pianista diplomata al Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano con lode e menzione. La soprano Francesca Paola Geretto, si è brillantemente diplomata presso il Conservatorio di Vicenza nel febbraio 2009. Entrambe proseguiranno negli studi grazie alla borsa di studio di Waiting for onlus. Seguirà un’esibizione di Isabella Cambini, 13enne promessa dell’arpa (che ha iniziato a suonare a 4 anni) con all’attivo concerti al Palazzo dell’UNESCO e all’Ambasciata Italiana a Parigi. Dedicata a Giovanna d’Arco, settima opera di Giuseppe Verdi andata in scena per la prima volta proprio a La Scala il 15 febbraio 1854 e mai più replicata, Waiting for… Pulzella d’Orléans è un omaggio alla giovane eroina francese che porta il suo paese alla vittoria contro gli inglesi. “Giovanna d’Arco è una figura di grande attualità”, commenta Francesca Parvizyar. “Una donna che, mossa dall’Amore, dalla Fede e dal Coraggio combatte per ciò in cui crede”. Come la madrina della serata Arianna Giunti, giornalista d’inchiesta per il gruppo l’Espresso e autrice di La cella liscia – storie di ordinaria ingiustizia nelle carceri italiane documento sugli abusi di potere quotidiani nelle carceri italiane. La conclusione della serata sarà affidata a tre ospiti d’eccezione che porteranno un messaggio d’amore e di pace: Paolo Branca dell’arcidiocesi di Milano – responsabile per il dialogo interreligioso, Abd al-Sabur Gianenrico Turrini – Direttore Generale CO.RE.IS. – Comunità Religiosa Islamica Italiana, e Vittorio Robiati Bendaud della Comunità ebraica di Milano. Presenze importantissime in un momento di tensione come quello in cui viviamo: “Soprattutto quest’anno, alla luce di eventi terribili che vorrebbero sconvolgere le nostre vite, Waiting for … vuole lasciare un messaggio di amore, di pace – ha detto Francesca Parvizyar, ideatrice dell’evento – ai rappresentanti delle tre religioni monoteiste il compito di salutarci con un pensiero di speranza per il futuro tratto dai tre Testi Sacri”. Premiato nel 2012 con una medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Waiting for … ottiene oggi un altro importante riconoscimento: è stato infatti scelto dal Comune di Chicago come progetto ponte tra le città di Chicago e Milano, unite in un gemellaggio decennale recentemente rinverdito grazie all’attività svolta in qualità di ambasciatrice culturale da Francesca Parvizyar. Il prossimo 2 giugno 2016, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, Waiting for … sbarcherà nella “città del vento” per la prima edizione … a stelle e strisce. Ogni anno Waiting for … viene realizzato grazie alla sensibilità di importanti sponsor privati che credono nel progetto. Hanno dato il loro sostegno a Waiting for…Pulzella d’Orléans la Fondazione Gualtiero Marchesi e Marchesi – sensibili all’insegnamento del buono e alla cura del bello attraverso il gusto; Accademia Musicale Amadeus – nata dal desiderio di trasmettere ai giovani un’eredità culturale altamente formativa, attraverso la musica; Ferrari – etichetta vinicola e brand ambasciatore dell’arte di vivere italiana; Avion Company – realtà internazionale di trasporti aerei e marittimi e spedizioni merci; Juhree Erba, Athena Chuang e AKI NAGAI designers del JAAʼ STUDIO, casa di moda asiatica caratterizzata da un approccio Tri-Orientalism; la Fondazione Bel Canto – che promuove l’opera lirica italiana in America organizzando concorsi e assegnando borse di studio; l’anima e lo stile dello stilista di gioielli e pellicce Pierluigi Prandini GP Gioielli. Un ringraziamento particolare all’artista Ribana Szutor pittrice neogeometrica e neofigurativa, autrice dell’opera-omaggio a Giovanna d’Arco, FemmeFoi. Alla scoperta del Vermouth al Bicerìn Milano La serata è di quelle da non perdere. Soprattutto in una pigra domenica novembre. Una lezione sulla storia del vermouth e, a seguire, una degustazione guidata a cura di Anita Franzon, giovanissima sommelier originaria proprio del Piemonte, dove fu ideato questo specialissimo vino liquoroso. Per appassionati e non l’appuntamento con “In principio era il vermouth” è fissato per domenica prossima, 29 novembre, alle ore 17.00, all’enoteca “Bicerìn Milano” di via Panfilo Castaldi 24. Saranno presenti anche un paio di produttori di vermouth artigianali. Il costo della partecipazione è di 25 euro a persona. Per info e prenotazioni: 02 84258410 – [email protected] Celebrare il vino, quello buono e autentico, dotato di grande personalità, realizzato da piccoli produttori che riescono a mantenere inalterata la loro libertà di espressione grazie alla modalità di lavoro ancora artigianale. E’ l’ideale che muove Bicerìn Milano, un luogo voluto da Silvia Amoni, Alberto Gugliada e Lorenzo Viola, tre amici con un ideale in comune. Il desiderio di condividere con gli altri la passione per il vino, il cibo e le cose belle in genere li ha spinti a realizzare in città, nella zona di Porta Venezia, un’enoteca e wine-bar non convenzionale, dove è possibile aprire la mente e il cuore al vino per riuscire a provare nuove emozioni sensoriali all’insegna del piacere, della bellezza e della condivisione. Il nome non ha nulla a che vedere con la tipica bevanda piemontese, ma è un omaggio ai nonni che usavano questo termine dialettale intendendo un “bicchierino”, che il più delle volte conteneva vino. Il concept architettonico nasce da un presupposto fondamentale: “il posto migliore dove assaporare un bicchiere di vino è il divano di casa tua”. Da qui l’idea di creare un luogo dove le persone potessero sentirsi a proprio agio, in totale comodità e relax, grazie anche agli arredi ricercati e confortevoli, e dimenticare la frenesia di una giornata milanese sorseggiando del buon vino. Silvia, Alberto e Lorenzo tengono a sottolineare che non è una questione di tendenza: grazie alla meticolosa selezione delle etichette proposte (attualmente ben 800), da Bicerìn Milano l’esperienza può essere ogni volta unica, proprio come le annate presenti nella sua “biblioteca del vino”. Marco Rogliano porta in scena i 24 Capricci di Paganini a Roma il 6 dicembre Sarà Roberto Molinelli a dirigere il concerto-evento del violinista Marco Rogliano con l’Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita che si terrà domenica 6 dicembre 2015 alle ore 20.30 al Parco della Musica di Roma (Sala Santa Cecilia). L’evento, condotto da Vincenzo Galluzzo, Rai Uno, e da Rossana Tomassi Golkar, direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita, è inserito nella maratona Telethon e verrà trasmesso in dicembre in prima serata su Rai 2. In programma in prima esecuzione assoluta i 24 Capricci per violino solo di Niccolò Paganini, trascritti in versione sinfonica dal M° Roberto Molinelli appositamente per Marco Rogliano. Nato da un’idea di Marco Rogliano, il progetto intende rivoluzionare la lettura classica dei 24 Capricci di Paganini: una lettura corale affidata alla penna del direttore e compositore Molinelli. “Fin dall’inizio – commenta Marco Rogliano – mi fu chiaro che rileggere i 24 Capricci era una sfida audace. Paganini è il punto di riferimento e il termine di paragone per tutti i violinisti. Ma non è solo tecnica e virtuosismo: la sua musica è piena di spunti per slanci lirici, quasi poetici. La critica internazionale, colpita dalla veste innovativa ricca di contrasti e capace di suscitare emozioni nuove, si è già espressa favorevolmente nei confronti dell’impresa”. “Accettare la sfida di orchestrare i 24 Capricci non è stato semplice – aggiunge Roberto Molinelli – Si trattava di donare una veste sonora nuova a una delle più celebri raccolte per strumento solista, monumento del virtuosismo per eccellenza. Ho riunito i Capricci in tre suite, nel rispetto della concezione originale dell’autore che li suddivide in due opere da sei e una da dodici. Ho poi inserito delle parti orchestrali di raccordo di mia composizione per permettere un’esecuzione senza soluzione di continuità”. DOVE, QUANDO E A QUANTO Domenica 6 dicembre 2015_Roma, Parco della Musica – Sala Santa Cecilia_ore 20.30 Biglietti da 10,00 € a 25,00 € Pintus è "ormai una Milf" al Teatro Manzoni “Ormai sono una milf” è il nuovo spettacolo di Angelo Pintus, reduce dal successo di “50 Sfumature di…Pintus“, record di incassi e di presenze in tutt’Italia. Lo sho debutterà il prossimo 30 novembre al Teatro Manzoni di Milano. Pintus si interrogherà su uno dei più grandi rebus dell’esistenza: Come cambia la vita a quarant’anni? Cambia che non puoi più mangiare quello che mangiavi prima… Che sei ancora troppo giovane per fare alcune cose, ma già troppo vecchio per farne altre… La vita a quarant’anni raccontata e vista con gli occhi di chi si sente sempre quel bambino che quando vedeva gli amici quarantenni dei propri genitori li considerava “vecchi” e si meravigliava di quanto vivessero a lungo “i grandi”. E che ora guardandosi allo specchio pensa di essere sempre più in forma, anche se ormai è un uomo fatto. Un uomo? Una signora! Anzi… una milf! Insomma una serata tutta da ridere e da condividere con gli amici. DOVE, QUANDO E A QUANTO Al Teatro Manzoni: di Milano dal 30 novembre all’8 dicembre 2015 Feriali e 7 dicembre ore 20.45 – domenica e 8 dicembre ore 15,30 Biglietto da 20 euro Cin Cin Là in arrivo al Teatro San Babila di Milano La Compagnia Grandi Spettacoli porta Cin Cin Là al Teatro San Babila di Milano con la regia di Gianni Versino e la direzione di Marcella Tessarin. L’appuntamento è per il prossimo fine settimana, sabato 21 novembre e domenica 22. In scena, oltre al il corpo di ballo e all’orchestra della compagnia, ci saranno anche Alena D’Angelo e Umberto Scida. Cin Cin Là è un’operetta scritta in tre atti composta dal tandem Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato nel 1925, subito dopo il successo ottenuto dagli stessi autori per “Il Paese dei Campanelli”. Cin Ci Là è una favola assurda, divertente e, per l’epoca, persino un po’ piccante Siamo a Macao, in una Cina da cartolina illustrata ed in pieno Cion-ki-sin. Il Cion-ki-sin fa parte delle antiche tradizioni cinesi ed è un periodo particolare durante il quale sono sospesi divertimenti e lavoro fin quando i Principi della casa regnante, dopo essersi sposati, non avranno consumato il matrimonio. I due sposi sono giovani e tutto farebbe pensare ad un Cion-ki-sin di breve durata, ma ahimè Ciclamino e Myosotis, non hanno le idee molto chiare su quelli che sono i doveri matrimoniali. Il mandarino Fon-Ki, padre di Myosotis è disperato: come far finire il Cion-ki-sin? Semplice. Basterà trovare un’istruttrice con i fiocchi per Ciclamino e chi meglio dell’attrice cinematografica Cin Ci Là, sua ex amante appena giunta da Parigi per girare un film, gli potrà risolvere l’annoso problema? Intanto sulle tracce della bella Cin Cin Là giunge a Macao il suo eterno e sfortunato innamorato Petit-Gris che, scoperta l’alta missione cui si sta dedicando la sua amata, non perde l’occasione per renderle pan per focaccia ed “istruire” a sua volta la dolce ed ingenua principessa Myosotis. Ma la cosa si scopre ben presto e Fon-Ki, padre della principessa va su tutte le furie. A salvare la situazione ci penserà ancora una volta Cin Ci Là che, convinti i principini a ritrovarsi finalmente tutti soli in una bella notte stellata, terminerà di girare il suo film e tornerà a Parigi con l’inseparabile Petit-Gris. DOVE, QUANDO E A QUANTO TEATRO SAN BABILA – Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano 21 novembre ore 20.30 – 22 novembre ore 15.30 Biglietto Unico Platea e Balconata Euro 25