Piano d azione ASL 4 - Azienda Usl 4 di Prato
Transcript
Piano d azione ASL 4 - Azienda Usl 4 di Prato
DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE VIA LAVARONE, 3/5 59100 PRATO U.F. SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE – RESPONSABILE DR. GIUSEPPE VANNUCCHI SETTING SANITÀ ANIMALE– RESPONSABILE DR. MAURIZIO VANNUCCHI TEL. 0574/805339 FAX 0574-804818 EMAIL: [email protected] PIANO D'AZIONE PER LO SPOPOLAMENTO E L'ABBATTIMENTO D' EMERGENZA DI ANIMALI D'ALLEVAMENTO (In applicazione dell'art. 18 del regolamento CE n° 1099/2009) Nella gestione delle emergenze epidemiche che comportino l’abbattimento in loco di animali è necessario e inevitabile affrontare in parallelo priorità quali la salute animale, la salute pubblica, l’ambiente e il benessere animale. Per assicurare che il benessere animale venga tenuto nella debita considerazione anche nell’ambito delle operazioni di spopolamento, l’art.18 del Reg.1099/2009 prevede che “Prima dell’inizio dell’operazione l’autorità competente responsabile di un’operazione di spopolamento” elabori un piano d’azione volto a garantire il rispetto delle norme stabilite dallo stesso regolamento. L’elaborazione del piano operativo nel caso di emergenza epidemica e la sorveglianza sulla relativa esecuzione prevedono il coinvolgimento delle seguenti figure professionali con ruoli di responsabilità: Funzione Cognome Nome Tel. Responsabile del Setting Sanità Animale. Dr. Maurizio Vannucchi 0574 805570 Dr.Eugenio Rossi 0574 805568 Direttore U.O. Sanità Animale e Igiene degli allev. Cellulare 328 860 3221 Fax e-mail 0574 804818 [email protected] 0574 804818 [email protected] Ai fini del presente piano d'azione vengono individuati come metodi di stordimento e di abbattimento per le singole specie animali quelli previsti dall'allegato I, cap.I del Regolamento CE 1099/2009 che integralmente si riporta di seguito (tabelle 1, 2, 3 e 4). E’ limitata esclusivamente a circostanze eccezionali, da valutarsi caso per caso, quando può essere chiamato in causa il rischio della compromissione della salute umana o il significativo rallentamento del processo di eradicazione della malattia, la possibilità di derogare a talune disposizioni del Reg.1099/2009. Anche in tali casi, comunque, verrà fatto tutto il possibile per adottare metodi alternativi equivalenti che garantiscano il benessere degli animali e non arrechino dolori e sofferenze evitabili, ai sensi dell’articolo 18, comma 3 del su citato Regolamento. ELENCO DEI METODI DI STORDIMENTO E RELATIVE CARATTERISTICHE (di cui all’articolo 4) CAPO I Metodi Tabella 1 — Metodi meccanici N. Denominazione Descrizione Condizioni d’uso Parametri fondamentali Prescrizioni specifiche per determinati metodi — capo II del presente allegato 1 Dispositivo a proiettile captivo penetrante Danni gravi e irreversibili al cervello provocati dall’impatto e dalla penetrazione di un proiettile captivo Tutte le specie Posizione e direzione dello sparo Non applicabile Macellazione, spopolamento e altre situazioni Intervallo massimo stordimentodissanguamento/abbattimento (s) Semplice stordimento 2 Dispositivo a proiettile captivo non penetrante 3 Arma a proiettile libero 4 Macerazione Velocità appropriata, lunghezza d’uscita e diametro del proiettile in funzione delle dimensioni dell’animale e della specie Ruminanti, volatili Danni gravi al cervello da cortile, conigli e provocati dall’impatto lepri di un proiettile captivo Macellazione soltanto per i ruminanti senza penetrazione Macellazione, Semplice stordimento spopolamento e altre situazioni per volatili da cortile, conigli e lepri Danni gravi e irreversibili al cervello provocati dall’impatto e dalla penetrazione di uno o più proiettili Tutte le specie Schiacciamento istantaneo dell’intero animale Pulcini fino a 72 ore e uova embrionate. Tutte le situazioni diverse dalla macellazione Macellazione, spopolamento e altre situazioni Posizione e direzione dello sparo Punto 1 Velocità appropriata, diametro e forma del proiettile in funzione delle dimensioni dell’animale e della specie Forza della cartuccia utilizzata Intervallo massimo stordimentodissanguamento/abbattimento (s) Posizione dello sparo Non applicabile Potenza e calibro della cartuccia. Tipo di proiettile Dimensione massima della partita da introdurre. Punto 2 Distanza tra le lame e velocità di rotazione Misure per impedire il sovraccarico 5 Dislocazione cervicale Distensione e torsione manuale o meccanica del collo che provocano un’ischemia cerebrale Volatili da cortile fino a cinque kg di peso vivo Macellazione, spopolamento e altre situazioni 6 Colpo da percussione alla testa Colpo deciso e preciso Suinetti, agnelli, Forza e localizzazione del colpo alla testa che provoca capretti, conigli, danni gravi al cervello lepri, animali da pelliccia e volatili da cortile fino a 5 kg di peso vivo Macellazione, spopolamento e altre situazioni Non applicabile Punto 3 Punto 3 Tabella 2 — Metodi elettrici N. Denominazione Descrizione Condizioni d’uso 1 Elettronarcosi con applicazione di corrente limitatamente alla testa Esposizione del Tutte le specie. cervello a una corrente che genera un’attività Macellazione, spopolamento e epilettiforme altre situazioni generalizzata sull’elettroencefalogram ma (EEG) Semplice stordimento Parametri fondamentali Prescrizioni specifiche — capo II del presente allegato Corrente minima (A o mA) Punto 4 Tensione minima (V) Frequenza massima (Hz) Tempo minimo di esposizione Intervallo massimo stordimentodissanguamento/abbattimento (s) Frequenza della calibratura del dispositivo Ottimizzazione del flusso di corrente Prevenzione delle scariche elettriche prima dello stordimento Posizione e superficie di contatto degli elettrodi 2 Elettronarcosi con applicazione di corrente a testa e corpo Esposizione del corpo a Tutte le specie una corrente che Macellazione, provoca allo stesso spopolamento e tempo un’attività altre situazioni epilettiforme generalizzata sull’EEG e la fibrillazione o l’arresto cardiaco Corrente minima (A o mA) Semplice stordimento in caso di macellazione Prevenzione delle scariche elettriche prima dello stordimento Punto 5 Tensione minima (V) Frequenza massima (Hz) Tempo minimo di esposizione Frequenza della calibratura del dispositivo Ottimizzazione del flusso di corrente Posizione e superficie di contatto degli elettrodi Intervallo massimo stordimentodissanguamento (s) in caso di semplice stordimento o semplici stordimenti 3 Bagni d’acqua Esposizione di tutto il Volatili da cortile corpo a una corrente che provoca allo stesso Macellazione, spopolamento e tempo un’attività altre situazioni epilettiforme generalizzata sull’EEG ed eventualmente la fibrillazione o l’arresto cardiaco tramite immersione. Corrente minima (A o mA) Semplice stordimento eccetto quando la frequenza è uguale a o minore di 50 Hz Ottimizzazione del flusso di corrente Tensione minima (V) Frequenza massima (Hz) Frequenza della calibratura del dispositivo Prevenzione delle scariche elettriche prima dello stordimento Riduzione al minimo della sofferenza durante la sospensione Durata massima della sospensione ai ganci prima del bagno d’acqua Tempo minimo di esposizione per ciascun animale Immersione dei volatili fino alla base delle ali intervallo massimo stordimentodissanguamento/abbattimento (s) per una frequenza superiore a 50 Hz Punto 6 Tabella 3 — Metodi di esposizione a gas N. Denominazione Descrizione Condizioni d’uso Parametri fondamentali 1 Biossido di carbonio ad alta concentrazione Suini, mustelidi, Concentrazione di biossido di Punto 7 cincillà, volatili carbonio da cortile eccetto Punto 8 Durata dell’esposizione anatre e oche Macellazione soltanto per Intervallo massimo i suini stordimento-dissanguamento Situazioni diverse (s) in caso di semplice dalla macellazione stordimento Qualità del gas per i volatili da cortile, mustelidi, Temperatura del gas Esposizione diretta o progressiva di animali coscienti a una miscela di gas contenente più del 40 % di biossido di carbonio. Il metodo può essere usato in fosse, gallerie, contenitori o in edifici precedentemente sigillati Semplice stordimento in caso di macellazione di suini Prescrizioni specifiche — capo II del presente allegato cincillà, suini 2 Biossido di Esposizione successiva di animali coscienti carbonio in due a una miscela di gas contenente fino al fasi 40 % di biossido di carbonio, seguita, quando gli animali hanno perso conoscenza, da una più elevata concentrazione di biossido di carbonio Volatili da cortile Concentrazione di biossido di Non carbonio applicabile Macellazione, spopolamento e Durata dell’esposizione altre situazioni Qualità del gas Temperatura del gas 3 Biossido di carbonio associato a gas inerti Suini e volatili da Concentrazione di biossido di Punto 8 cortile carbonio Esposizione diretta o progressiva di animali coscienti a una miscela di gas contenente fino al 40 % di biossido di carbonio associato a gas inerti fino all’anossia. Il metodo può essere usato in fosse, sacchi, gallerie, contenitori o in edifici precedentemente sigillati Macellazione, Durata dell’esposizione spopolamento e Intervallo massimo altre situazioni stordimentodissanguamento/abbattimento (s) in caso di semplice Il semplice stordimento per i suini se la durata stordimento dell’esposizione ad almeno il 30 % di biossido di Qualità del gas carbonio è inferiore a 7 minuti Temperatura del gas Semplice stordimento per i volatili da cortile se la Concentrazione di ossigeno durata complessiva dell’esposizione ad almeno il 30 % di biossido di carbonio è inferiore a 3 minuti 4 Gas inerti Esposizione diretta o progressiva di animali coscienti a una miscela di gas inerti quali argo o azoto fino all’anossia. Il metodo può essere usato in fosse, sacchi, gallerie, contenitori o in edifici precedentemente sigillati Suini e volatili da Concentrazione di ossigeno cortile Durata dell’esposizione Macellazione, spopolamento e Qualità del gas altre situazioni Intervallo massimo stordimentoSemplice stordimento in caso di macellazione di dissanguamento/abbattimento suini (s) in caso di semplice Semplice stordimento per i volatili da cortile se la stordimento durata dell’esposizione all’anossia è inferiore a 3 Temperatura del gas Punto 8 minuti 5 Monossido di carbonio (in forma pura) Esposizione di animali coscienti a una miscela di gas contenente più del 4 % di monossido di carbonio Animali da pelliccia, volatili da cortile e suinetti Qualità del gas Punti da 9.1, 9.2 e 9.3 Concentrazione di monossido di carbonio Situazioni diverse Durata dell’esposizione dalla macellazione Temperatura del gas 6 Monossido di carbonio associato ad altri gas Esposizione di animali coscienti a una miscela di gas contenente più dell’1 % di monossido di carbonio associato ad altri gas tossici Animali da pelliccia, volatili da cortile e suinetti Situazioni diverse dalla macellazione Concentrazione di monossido Punto 9 di carbonio Durata dell’esposizione Temperatura del gas Filtrazione del gas prodotto dal motore Tabella 4 — Altri metodi N. Denominazione Descrizione Condizioni d’uso Parametri fondamentali Prescrizioni specifiche — capo II del presente allegato 1 Perdita di coscienza e sensibilità seguita da morte irreversibile indotta dall’iniezione somministrata da un medico veterinario Tutte le specie Tipo di iniezione Non applicabil Iniezione letale Situazioni diverse dalla Uso di farmaci macellazione approvati Il livello di pianificazione ragionevolmente possibile e di proporzioni adeguate, in una fase distante da un’ ipotetica specifica crisi, deve in ogni caso tenere conto del principale scenario di riferimento, rappresentato dalle tipologie di allevamenti presenti nel territorio, nonché del dato storico degli eventi che hanno comportato operazioni di spopolamento. Le specie animali più rappresentate nel territorio della Az.Usl 4 Prato e che potrebbero essere affette da malattie che comportino il depopolamento sono in ordine decrescente: Ovi-caprini Equini Bovini Suini Animali da Cortile Tutte le popolazioni animali sono allevate all’interno di aziende di piccole/medie dimensioni a carattere multi produttivo la cui attività principale può non essere costituita dall’allevamento. L’attività di allevamento può costituire attività principale, di integrazione al reddito ovvero di tipo hobbistico anche di ragguardevoli dimensioni. Gli ovi-caprini sono mantenuti in allevamenti di tipo brado o semibrado, di consistenza medio-piccola, situati spesso in territorio urbano, collinare o montano. La metodica preferibile in caso di spopolamento di allevamenti di specie ovina e caprina è da individuarsi nell’utilizzo della pistola a proiettile captivo con proiettile di calibro adeguato. Ciò richiede personale adeguatamente formato non essendo presenti macelli sul territorio provinciale. In alternativa potrà essere usata l'iniezione letale preceduta da anestetico in allevamenti di piccole dimensioni mentre per quelli di dimensioni maggiori potranno essere contattate, da parte delle strutture amministrative aziendali preposte, ditte che utilizzino dispositivi mobili di immobilizzazione e stordimento per elettrocuzione (restrainer mobile). Gli allevamenti di equini variano da allevamenti amatoriali di uno due capi a centri ippici di maggiori dimensioni a strutture di addestramento sportivo con qualche centinaio di capi. L’opzione preferibile per le operazioni di abbattimento è rappresentata da una iniezione letale preceduta da anestetico. Considerato il valore affettivo che gli animali rappresentano le modalità di abbattimento andranno sempre discusse con il proprietario dell’animale e in particolare dovrà essere prospettata la possibilità, per il proprietario, di avvalersi, a proprie spese e a condizione che ciò non sia di ostacolo o rallenti le procedure di eradicazione della malattia, del proprio veterinario libero professionista di fiducia per l’abbattimento. Nello spopolamento di allevamenti di maggiori dimensioni il metodo da preferirsi è l’utilizzo della pistola a proiettile captivo e potranno essere contattate, da parte delle strutture amministrative aziendali preposte, ditte con personale specializzato che effettui lo spopolamento. I bovini sono allevati sia in stabulazione fissa che allo stato brado, in forma professionale, di integrazione al reddito e hobbistica/familiare. Sono inoltre presenti aziende di allevamento che a primavera rilasciano gli animali nei pascoli della Calvana per recuperarli quando la stagione diventa avversa. Negli allevamenti di piccole dimensioni l’opzione preferibile per le operazioni di abbattimento è rappresentata da una iniezione letale preceduta da anestetico o dalla pistola a proiettile captivo con proiettile di calibro adeguato. Quest’ultima richiede personale adeguatamente formato non essendo presenti macelli sul territorio provinciale. Per le aziende di maggiori dimensioni il metodo da preferirsi è l’utilizzo della pistola a proiettile captivo e potranno essere contattate, da parte delle strutture amministrative aziendali preposte, ditte con personale specializzato che effettui l’abbattimento. L’allevamento dei suini è rappresentato da aziende di piccole dimensioni, alcune di elevato pregio qualitativo, con funzione di integrazione al reddito o hobbistiche. Vi è inoltre una diffusa cultura dell’allevamento familiare del suini per autoconsumo. L’abbattimento in azienda non dovrebbe riservare difficoltà in quanto tutti gli allevatori dispongono (o hanno disponibilità) di pistola a proiettile captivo e di conoscenze per l’abbattimento dell’animale. In alternativa, nelle condizioni per le quali l’utilizzo del proiettile captivo è sconsigliabile potrà essere utilizzata l’iniezione letale preceduta da anestetico. Per orientarsi più facilmente nella scelta conclusiva del metodo di abbattimento, tra quelli consentiti, si può far riferimento alla tabella orientativa seguente. Tabella di orientamento per la scelta condivisa del metodo di abbattimento, tra quelli consentiti, che tiene conto della malattia, della specie, e della entità numerica degli animali coinvolti: L’allevamento di animali da cortile è totalmente di natura hobbistica con finalità di autoconsumo o amatoriale con allevamenti di diversa composizione a volte con un numero relativamente elevato di capi. Non è perciò possibile prefigurare uno scenario di intervento tipo e in caso di spopolamento si dovrà procedere caso per caso. In situazioni di particolare difficoltà potrebbe divenire indispensabile l’utilizzo di armi a proiettile libero, per l’utilizzo delle quali dovranno essere preventivamente ottenute le debite autorizzazioni e collaborazioni da parte delle diverse autorità di pubblica sicurezza. Ditte che hanno disponibilità per interventi di spopolamento di allevamenti • Cooperativa Agricola Del Bidente Loc. San Martino in Varolo 47012 Cusercoli (FC) Tel. 0543989235 Fax 0543989235 Emergenza epidemica - Tel. 3345790871 Email - [email protected] • Ancona Ambiente S.P.A. Via del commercio 27, 60127 Ancona Tel 071280981 fax 0712809870 E.Mail [email protected] • ML Lorenzin S.R.L. Via Roma 4 35015 Galliera Veneta (PD) tel 0495969278-- 0499479721 Fax 0499470639 E-mail [email protected] Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente documento bisognerà fare riferimento riferimento a: • PIANO NAZIONALE PER LE EMERGENZE DI TIPO EPIDEMICO - Ministero della Salute • DELIBERAZIONE 13 febbraio 2006, n. 96 “Misure per la gestione delle emergenze epidemiche veterinarie nella Regione Toscana”