Il CCF apre le porte alla musica, con un concerto dell`Orchestra

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Il CCF apre le porte alla musica, con un concerto dell`Orchestra
Incammino
Il CCF apre le porte alla
musica, con un concerto
dell’Orchestra Esagramma
B9910914
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale –70% aut. N° 070085 del 09/10/2007 DCB Parma
Bimestrale del Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato
Anno 8 Numero 2 - luglio - agosto 2014
APPROFONDIMENTO
Come lo sport
entra nei percorsi
riabilitativi
NEWS
Tecnologia,
si amplia la robotica,
arriva Erigo
AUSILIOTECA
Il rugby in carrozzina,
il CCF partecipa alla prima
partita in Italia
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In cammino
Agosto 2014
Editoriale
La forza di ripartire
di Simona Lombardi
Trovare una strada per vincere, le paure, la solitudine, l’insicurezza.
Scegliere di mettersi in “mostra” per come si è e per quello che si riesce
a fare nei limiti delle proprie capacità, ma in quei limiti: al meglio.
La voglia di tornare a vivere è sicuramente la premessa, o il risultato,
di tutta l’attività riabilitativa.
È per questo che, accanto ai nostri percorsi di cura “tradizionali”, in
questi anni abbiamo strutturato esperienze e attività di riabilitazione
legate alla Terapia Occupazionale. Non tanto per fare, ma per ottenere
risultati. Un impegno che comporta per tutti una partecipazione attiva
e fiduciosa. Dalla cucina allo sport, dall’arte alla musica, dalle visite e
gite sul territorio fino al teatro.
Anche quest’anno, sul palco di Fontanellato i nostri pazienti hanno
preso il coraggio a piene mani, presentando uno spettacolo che ha lasciato sbalorditi medici, operatori e parenti.
Simona Lombardi
Direttore
Centro Cardinal Ferrari
Persone che fino a qualche mese fa forse nessuno avrebbe detto “ce la
può fare”. In tutti questi anni di esperienza nella direzione del Centro,
ho imparato che non esistono i miracoli in riabilitazione, ma esiste la
determinazione, la costanza, la forza di crederci. Da entrambe le parti.
In una parola, la motivazione. Quella che ha portato i pazienti a mettere in scena il proprio vissuto, non interpretando un copione altrui
ma se stessi, da protagonisti attivi, arrivando, per la prima volta, a
scrivere (e non solo recitare) i testi insieme ai registi.
Questo editoriale lo dedico a loro, e ai professionisti che li hanno preparati, aiutati e incoraggiati nei momenti di difficoltà.
Grazie.
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In cammino
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Focus
Attività riabilitative che mettono al centro la voglia di superare difficoltà e paure
Musica e teatro, terapia a 360 gradi
Pazienti attori sul palco e musicisti in orchestra. Due esperienze che
hanno animato la giornata del congresso annuale del Centro.
In questa pagina, momenti dello spettacolo dei pazienti del CCF al Teatro di Fontanellato;
nella pagina a fianco, il concerto dell’orchestra Esagramma al Centro Cardinal Ferrari
“Una giornata “riabilitativa” a
360 gradi. Tra sport, teatro e musica. Il Centro Cardinal Ferrari
(CCF) centro di eccellenza nella
riabilitazione dei traumi cranici
e delle gravi cerebrolesioni acquisite, appartenente al Gruppo
Santo Stefano (Kos Group), ha
promosso una giornata, tutta dedicata alle attività di Terapia Occupazionale: un convegno sullo
sport in Rocca Sanvitale, con
esperti da diverse parti d’Italia;
uno spettacolo teatrale al Teatro
di Fontanellato, che ha visto i pazienti “attori per un giorno”; un
concerto serale, nel cortile interno del CCF . Per la prima volta
la struttura è diventata location
di uno degli appuntamenti della
nota rassegna culturale “Musica
in Castello”.
ti programmi legati ad attività
sportive, ormai strutturati nei
percorsi di cura, con risultati
terapeutici positivi. Proprio di
questi risultati si è parlato al convegno che si è tenuto in giugno
alla Rocca Sanvitale di Fontanellato, con esperti di livello nazionale, patrocinato dalla SIMFER
(Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa): “Ritorno allo
sport dopo grave cerebrolesione:
illusione o realtà?”. Il rapporto
tra sport e riabilitazione, l’aumento delle discipline accessibili
ai disabili, gli ausili, i benefici, le
difficoltà, le best practice. Questi i temi e le esperienze intorno ai quali si sono concentrati i
vari interventi di medici, esperti
e associazioni. Il convegno ha
avuto lo scopo di definire il corretto inquadramento di pratiche
sportive nel progetto riabilitativo complessivo e in coerenza
con il modello ICF (International
Classification of Functioning) ed
il valore aggiunto dello sport in
termini di spinta motivazionale
e reinserimento sociale.
Lo spettacolo teatrale -. La par-
Il convegno - . Da anni, il Centro Cardinal Ferrari porta avan-
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In cammino
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Focus
testo scritto. Anche quest’anno,
grande successo e risultati positivi per questa esperienza che si
ripete dal 2009, come percorso di
teatro-terapia messo a punto dal
maestro Matteo Corati, insieme
al regista Carlo Ferrari, in collaborazione con l’associazione
Progetti&Teatro di Parma.
tecipazione attiva dei pazienti
e dei loro familiari alla giornata è stata documentata da
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un esilarante, quanto toccante,
spettacolo teatrale che ha visto
i pazienti attori e coautori del
Il concerto – . Novità 2014, per la
prima volta, il Centro Cardinal
Ferrari è stato location di uno dei
concerti della rassegna Musica in
Castello, ospitando nel cortile interno, l’Orchestra Sinfonica Esagramma, con musiche di Dvořak,
Čajkovskij e Brahms. Il concerto
è stato seguito da un workshop
durante il quale il pubblico è stato invitato a suonare, dimostrazione pratica della metodologia
di Esagramma: anche chi non conosce la musica può suonare in
un’orchestra, scoprendo nuove
modalità di ascolto, esposizione,
dialogo polifonico.
In cammino
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Approfondimento
L’intervento del dott. Antonio De Tanti al convegno annuale del CCF
Sport e riabilitazione, l’importanza
dell’attività motoria. Aumentano le
discipline accessibili ai disabili
In questa e nella pagina seguente: immagini del Convegno Ritorno allo sport dopo GCA, 6 giugno - Rocca Sanvitale - Fontanellato
La Medicina Sportiva moderna insegna che un individuo
«sano» ma eccessivamente
«sedentario» presenta un calo
progressivo delle proprie capacità prestazionali, secondario a
deterioramento delle strutture
arto-osteo-articolari,
cardiorespiratorie e metaboliche che
può determinare una condizione patologica definita «malattia ipocinetica».
Una persona disabile, condizionata dal deficit motorio
(emiplegia), da deficit sensoriale (grave ipovisione), da deficit
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comportamentale (grave inerzia) diviene un «sedentario obbligato», in cui il danno dovuto
alla patologia iniziale si somma
alla forzata inattività.
Una lesione midollare si accompagna sempre ad una riduzione
della capacità aerobica: ad una
lesione più alta corrisponde
minor massa muscolare disponibile, e il valore di massimo
consumo di O2 ( Vo2max), a
parità di allenamento, è inferiore nei tetraplegici rispetto a
paraplegici.
L’aumento del rischio cardiovascolare, respiratorio e meta-
bolico dipende da: ipertensione
arteriosa (rischio 2.5/3 volte
superiore; stasi venosa (atrofia
muscolare e disturbi vasomotori); aumento trigliceridi circolanti; Ipercolesterolemia (con
riduzione HDL); diabete di tipo
II; aumento massa grassa (25%
nei maschi, 32% femmine) e
obesità; osteoporosi da non carico; disturbi termoregolazione;
aumento rischio coronarico.
Nel soggetto cerebroleso con
disturbo motorio il costo metabolico dell’attività fisica è
sempre maggiore di quello di
un normodotato per le difficol-
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tà di controllo della sequenza
motoria in rapporto al possibile sommarsi di: deficit di movimento (paresi), attività motoria
patologica in eccesso (spasticità, ipertono plastico), schemi
patologici globali di movimento che interferiscono con quelli
fisiologici (ad es del passo), deficit di controllo antigravitario
dell’equilibrio (statico e dinamico) e necessità di continui riaggiustamenti attivi, effetto di
farmaci (sedazione, ipostenia).
Le attività sportive tradizionali nel cerebroleso sono quelle
effettuate in acqua (piscina mare), quelle legate alla «pettherapy», come l’ippoterapia;
l’allenamento come attività di
potenziamento muscolare. Ma
con le opportune attenzioni,
precauzioni e supporti tecnici
sono oggi accessibili innumerevoli attività sportive, scegliendo quelle adatte per il singolo
individuo, in rapporto alla sua
disabilità, agli eventuali obiettivi terapeutici, alle sue aspirazioni e al contesto in cui potrà
praticare le attività.
Lo sport per disabili costituisce una potenziale occasione di
gareggiare in competizioni ad
armi pari a persone che nella
vita quotidiana spesso subisco-
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compromettono la performance: spasticità, paresi, mancata
coordinazione, atetosi, atassia,…), secondo una scala «arbitraria» che va da 1 a 5.
con classi ampie di soggetti ma
a rischio di non omogeneità
delle competenze.
Le frequenti modificazioni dei
sistemi classificatori hanno pesanti ripercussioni sotto il profilo: agonistico, etico (consentendo e negando l’accesso alla
gara in certe condizioni), tecnico (bisogno di ausili diversi in
diverse condizioni), economico
(ridefinendo i possibili partecipanti a eventi remunerativi),
politico e legale.
Il danno cerebrale viene definito come espressione di «disfunction», derivante dall’insieme
di disturbi motori centrali che
superare il 25% del range articolare fisiologico. Vale per ogni
distinta articolazione.
Approfondimento
no condizioni di sfavorevole
disparità.
Per mantenere questa promessa occorre suddividere gli atleti
in raggruppamenti simili per
capacità prestazionali, a prescindere dalla specificità della
loro disabilità residua.
Occorre trovare un compromesso tra due tendenze opposte: da un lato, valutazioni più
analitiche che portano a moltiplicazione delle classi, dall’altro, valutazioni più generali,
Un punto - possibilità di movimenti coordinati volontari,
minima e funzionalmente inefficiente.
Due punti - quando possibile,
pur con difficoltà, una sequenza di movimenti lenti ma senza
Tre punti: movimenti eseguibili, pur con difficoltà, in ripetizione rapida, con 50% del range articolare fisiologico.
Quattro punti: minimo deficit della coordinazione rapida, con 75%
del range articolare fisiologico.
Cinque punti: esecuzione del
movimento del segmento corporeo senza apparenti deficit.
Antonio De Tanti
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punti di vista
Punti vista, le pagine ideate e scritte dai pazienti ospiti al Centro Cardinal Ferrari
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La nostra visita all’Oasi di Torrile
Alla scoperta di specie rare, tra i segreti della natura incontaminata
“Il Centro Cardinal Ferrari ha
organizzato un visita guidata
presso la “Riserva Naturale di
Torrile”; io ed altri pazienti abbiamo avuto l’opportunità di
partecipare a questa esperienza. Non appena siamo arrivati,
siamo stati accolti da una volontaria della Lipu la quale ci ha
illustrato brevemente la nascita
di questa riserva; infatti l’idea di
dare vita a un’oasi naturalistica
venne a un gruppo di appassionati ornitologici parmensi,
quando scoprirono due coppie
nidificanti di Cavaliere D’Italia
nelle vasche di decantazione
dello stabilimento Eridania. Da
qui, grazie alla concessione alla
Lipu di Parma di terreno di Eridania, cominció a prendere forma il primo progetto italiano di
realizzazione di una zona umida completamente artificiale
adatta all’avifauna legata a questo tipo di ambiente. Ampliata
negli anni oggi è ricchissima di
uccelli e presenta un vasto ecosistema.
In cammino
Finita questa prima parte di
presentazione abbiamo iniziato
la visita vera e propria lungo un
percorso segnalato, interamente
accessibile ai disabili, che ci ha
condotto verso i capanni di avvistamento. Qui siamo riusciti
ad avvistare le colorate Sgarze
ciuffetto, oltre che numerosi aironi e anatre. Siamo stati molto
fortunati perché la primavera è
il periodo migliore per la visita,
anche se comunque l’avifauna
rimane abbondante durante tut-
to l’anno e le presenze variano a
seconda delle stagioni.
Dopo una breve pausa pranzo,
rigorosamente al sacco e all’aria
aperta, un altro volontario ci ha
spiegato l’importanza di costruire le casette per gli insetti utili
da inserire nel nostro giardino
e due di noi grazie al suo aiuto
hanno potuto costruirne una.
Sostanzialmente lo scopo di
questa casette è ricreare un luogo in cui coccinelle e coleotteri,
daranno la caccia a cocciniglie
e afidi in questo modo non dovremmo più utilizzare sostanze
chimiche per eliminarli. Per costruirla, invece, è semplicissimo
ci basta una scatola in legno da
riempire con pezzi di tronchi e
canne di bambù. In conclusione credo che sia stata una visita
molto piacevole e interessante
grazie alle persone che ci hanno
accolte alla riserva, facendoci
passare una giornata diversa
dalle solite qui in struttura, ma
anche alle nostre accompagnatrici Sara e Vivian che hanno organizzato questa uscita!”.
Martina C.
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L’erbazzone secondo Marti
Si amplia il ricettario del Gruppo Cucina, tanti consigli e piatti prelibati
Per fare l’erbazzone, ci sono diverse varianti. Se volete seguire
me, io lo preparo così.
Ingredienti:
- 350g farina
- 50g strutto
- Acqua
- 1kg spinaci e\o bietole
- Un mazzo di cipollotti con il gambo
- 100g pancetta
(si può usare il lardo)
- Aglio
- Parmigiano Reggiano
- Sale e pepe
Per prima cosa bisogna lessare
gli spinaci e\o bietole raffreddarli e toglierci l’acqua. Dopo di che
si trita finemente il cipollotto e lo
si fa rosolare con un po’ di olio,
uno spicchio di aglio e la pancetta a pezzetti. Fatto rosolare si
aggiungono gli spinaci e si fanno
andare fin che hanno perso tutta
l’acqua. Si lascia raffreddare e si
aggiunge il Parmigiano, sale e
pepe e si amalgama il tutto.
punti di vista
L’attività rientra nel Servizio di Terapia Occupazionale con grande successo
Dopo aver preparato la pasta
una parte la si stende sopra il tegame si aggiunge la farcitura e si
ricopre con l’altra pasta.
A piacimento si possono mettere dei tocchetti di lardo sopra. Si
mette in forno per circa 30 minuti ed è pronto.
Buon appetito! Marti
Tutti in pista con l’Handy Bike. La disciplina entra a pieno titolo nelle terapie
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News
La nuova apparecchiatura è in funzione e collocata nella palestra del terzo piano
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New entry, al CCF arriva “Erigo”
Si amplia il parco tecnologico, quando la robotica aiuta la riabilitazione
Si amplia il parco tecnologico
del Centro Cardinal Ferrari.
Dopo la Realtà Virtuale (riabilitazione motoria e cognitiva)
ed il Retimax (riabilitazione
visiva), tecnologie acquisite e
pienamente funzionanti, ora è
la volta di Erigo. Una nuova
apparecchiatura, collocata nella palestra del terzo piano, che
si inserisce nei programmi riabilitativi coadiuvati dalle nuove tecnologie robotiche. “Erigo
è una delle varie strumentazioni robotiche che si possono utilizzare in riabilitazione - spiega il dott. De Tanti primario
del Centro - abbiamo pensato
di acquisirlo proprio perché è
uno strumento dedicato a pazienti con disabilità importanti,
la nostra missione è curare le
gravi cerebrolesioni ed Erigo
aiuta, nel percorso riabilitativo,
a migliorare il trattamento dei
nostri pazienti”. A cosa serve?
“Erigo - continua De Tanti permette innanzitutto di por-
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tare in posizione verticale il paziente, anche quando non è in
grado di mantenere la stazione
eretta autonoma. Ma il valore
aggiunto è che nel momento in
cui il paziente è verticalizzato
si ha una mobilizzazione degli
arti inferiori - aggiunge - che
può avvenire sia passivamente,
cioè la macchina muove ad una
velocità programmata gli arti
secondo uno schema di fles-
sione ed estensione alternata, e
poi in più, quando il paziente è
in grado di collaborare, Erigo
stimola la sua partecipazione
attiva”. La parte superiore
del corpo viene trattenuta da
un’imbracatura fissata al tavolo basculante in corrispondenza del torace e delle spalle. Le
cosce del paziente vengono
fissate mediante delle cinghie
ai meccanismi di movimento
e i piedi vengono assicurati a
delle apposite piastre dotate di
molle. Di conseguenza, i movimenti di flessione ed estensione delle anche innescati
dai meccanismi di movimento
sono seguiti dal carico/scarico
dei piedi. In questo modo la terapia ha effetto sui movimenti
delle articolazioni delle anche,
delle ginocchia e delle caviglie.
La mobilizzazione degli arti
inferiori è controllata da microcomputer che permette di regolare: Movimento delle gambe; Carico;Angolo di tilt; ROM
articolari; Velocità; Estensione
dell’anca. È possibile intensificare la terapia inclinando Erigo
progressivamente verso la posizione verticale e aumentando
di con-seguenza il carico sulle
gambe. “Un’acquisizione importante per il Centro, Erigo
consente la verticalizzazione
controllata con movimento degli arti inferiori in fase molto
precoce per pazienti che arrivano dalla riabilitazione intensiva
- conclude De Tanti - in condizioni di non movimento e quindi che necessitano in primis di
essere riadattati a posizione
verticale”.
Agosto 2014
Sfidabili 2014, lo sport a misura di
tutti. Una giornata da ricordare.
In tanti hanno partecipato testando le varie discipline in carrozzina
Sfidabili nasce da un’idea comune a tutti i membri dell’associazione TERZO TEMPO nel voler
realizzare qualcosa per tutta la
cittadinanza, per gli amici ed i
sostenitori che tanto ci hanno
dato in questi anni. Abbiamo
valutato diversi tipi di manifestazioni, atti ad avvicinare e a far
conoscere il mondo della disabilità al nostro territorio. Allo stes-
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so tempo volevamo creare qualcosa di nuovo e coinvolgente che
potesse raccogliere un pubblico
che va dal bambino, al ragazzo
fino all’anziano.
Abbiamo così creato l’evento”
SFIDABILI”, di concerto con la
Polisportiva “GIOCO” di Parma, partendo dall’ idea che lo
sport è per tutti.
Perchè “Sfidabili”? Semplice:
Speciale Sfidabili
Organizzata da Terzo Tempo: “un’occasione per mettersi nei panni dei disabili”
con “Sfidabili” si intende la sfida
alla disabilità, ma anche l’abilità
stessa di competere nella diversità.
Che cos’è “Sfidabili”? Oltre alle
esibizioni e alle competizioni
di atleti disabili abbiamo voluto dare la possibilità a tutti di
giocare e di praticare sport nei
“panni“ del disabile, scoprendo
le difficoltà, ma anche le potenzialità competitive che riservano,
c’è chi ha formato una squadra
per giocare a basket o a rugby
oppure praticare uno sport individuale come scherma e tiro con
l’arco.
Tra adulti e bambini in tanti
hanno accettato la sfida lanciata,
tant’è che fino a sera il Palazzetto
dello sport di Fidenza è rimasto
animato da bambini che si contendevano le carrozzine per continuare a giocare in modo diver-
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Speciale Sfidabili
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so da quello che conoscevano.
E questa è stata la nostra più
grande vittoria!
Tra tutte le esibizioni in carrozzina, quella principale e più attesa è stato il test match di rugby
tra la nazionale italiana che per
la prima volta si è formata ed è
scesa in campo, e quella inglese.
Commevente e coinvolgente è
stata l’esecuzione degli inni nazionali da parte della banda di
Fidenza e l’annuncio, da parte
di Lorenzo Fallini, che in occassione di questo e di tutti i futuri
incontri tra queste 2 nazionali
verrà messo in palio il trofeo
“TERZO TEMPO CUP”, opera donata per l’occazione dallo
scultore fidentino Giorgio Varani.
Il trofeo se l’è aggiudicato a sorpresa la rappresentativa italiana
con il punteggio di 17 a 10.
Ospite testimonial e arbitro
d’onore è stato Massimo Gio-
In cammino
vanelli, ex giocatore e capitano
della nazionale italiana di rugby.
A lui l’onore di consegnare nelle mani del capitano azzurro il
trofeo.
Le altre esibizioni che hanno
animato la giornata sono state:
l’incontro tra Parma e Pavia di
hokey su carrozzine elettriche,
la partita di basket tra ragazzi
autistici allenati da Debora Nuti,
la partita di basket in carrozzina
tra Parma ed Imola, la dimostrazione di scherma in carrozzina con alcuni atleti del CLUB
SCHERMA “La Farnesiana”e la
dimostrazione di tiro con l’arco
in carrozzina con l’arciere Fabio
Azzolini. Come da tradizione,
non poteva mancare il “terzo
tempo” , ovvero il tempo dedicato al divertimento, all’amicizia
e alla condivisione.
Ad intrattenere tutti i presenti si
sono alternati sul palco 7 gruppi
musicali, presentati da Vittorio “
il Ghiacciolo” e Anto DJ che hanno avuto l’onere di presentare e
commentare tutto l’evento con
la loro ironia e simpatia.
I gruppi musicali saliti sul palco
di “Sfidabili” sono stati: Piccolo
disco, GunBunny, X-Band, Stiron River, Encierro,Luca Laurini
ed infine i Me, Pek e Barba.
Presente all’evento, lo stand gastronomico gestito da tutto lo
staff del bar Parsifal di Parma.
È stato un vero successo anche
grazie a tutti i volontari intervenuti che hanno consentito
un regolare svolgimento della
manifestazione. I vigili del fuoco di Fidenza, la Croce Rossa, i
medici, gli amici del Piit Club,
gli scout, gli amici della Masternuoto e tutti quelli che hanno
collaborato.
Un ringraziamento va a chi ha
patrocinato l’evento, ovvero il
Comune di Fidenza, la Provincia
di Parma ed il CSI, grazie a tutti
i partecipanti e i terzotempisti,
speriamo di poterci ritrovare
l’anno prossimo ancora più numerosi. Vi salutiamo citando un
passaggio dello storico discorso
tenuto da Stephen Hawking in
occasione dell’apertura dei Giochi Paralimpici di Londra 2012:
“Lo sport praticato da disabili
può trasformare la nostra percezione del mondo.
Farci capire che siamo tutti differenti l’uno dall’altro, che non
esiste un essere umano standard,
ma siamo tutti parte della stessa
umanità. Ci distingue la capacità
di creare e la creatività può avere
molte forme, dalle cose pratiche
a quelle teoriche. Per quanto la
vita possa sembrare difficile, c’è
sempre qualcosa che potete fare
e qualcosa in cui potete eccellere.
Perciò, qui oggi, celebriamo l’eccellenza, l’amicizia e il rispetto.
Buona fortuna a tutti voi”.
Lorenzo Fallini
Agosto 2014
Il rugby in carrozzina palla ovale
Alla manifestazione Sfidabili, si è giocata la prima partita in Italia
Il terzo tempo (dal fr. Troisième mi-temps) è, nel rugby
a 15, il tradizionale incontro
dopo-gara tra i giocatori delle
due squadre. Il terzo tempo è
sempre stato visto come momento di socializzazione tra i
giocatori, cui spesso partecipano anche le loro famiglie e,
talora, anche i tifosi; nel mondo anglosassone si svolge in
genere presso la Club House
della squadra che ospita l’incontro.
Questa è la definizione che
potete trovare su wikipedia di
“Terzo Tempo” ma forse non
tutti sanno che “terzo Tempo”
dopo il 31/05/2014 è anche e
soprattutto l’associazione che
ha organizzato “SFIDABILI”
per Lorenzo Fallini.. Lorenzo è
un ragazzo di 36 anni di Fidenza che dopo un incidente di
gioco, durante un allenamento
di rugby, che l’ha reso tetraplegico, ha bisogno di una mano.
Quindi, attorno a mamma
Amelia e a papà Aldo, al fianco dei piccoli Emma, 6 anni, e
Pietro, 9, nonché della moglie
Daria, si sono stretti tanti amici. Raccolgono fondi, ma non
solo: “Sosteniamo moralmente
ed economicamente Lorenzo e
la sua famiglia – spiega Mirko
Loreni, presidente dell’associazione -.
Ultimamente ci stiamo concentrando sulla promozione dello
sport adattato, affinché il disabile sia sempre più inserito nel
contesto sociale. Sfidabili vuol
dire due cose: è una sfida alla
disabilità, ma anche l’abilità
di competere nella diversità”.
Agosto 2014
Una manifestazione che si è
tenuta a Fidenza Sabato 31/05
che ha avuto come obiettivo
quello di far provare ai cosiddetti normodotati alcuni sport
per disabili.
Nella giornata organizzata al
palasport di Fidenza, dall’associazione Terzo Tempo, in
collaborazione con Polisportiva Gioco e col patrocinio di
Comune di Fidenza, Provincia
e Csi e Centro Cardinal Ferrari, c’era la possibilità, per i
normodotati, di provare le discipline paralimpiche e di confrontarsi con gli atleti disabili
sugli stessi mezzi.
La manifestazione ha avuto
inizio con una partita di Hockey in carrozzina elettrica
tra la Gioco Anmic Parma e
Goodfellas Pavia, subito dopo
a seguire l’evento clou della
giornata ovvero la prima partita in Italia di rugby in carrozzina palla ovale (ultimo nato
tra gli sport disabili) tra la nazionale Italiana e quella inglese con Lorenzo a dare il calcio
di inizio e l’ex capitano della
nazionale italiana di Rugby
Massimo Giovannelli arbitro
d’eccezione. A seguire un amichevole di basket in carrozzina
tra la Laumas Parma e l’Atletic
Imola mentre all’esterno del
palazzetto si susseguivano esibizioni di scherma e tiro con
l’arco in carrozzina con i campionissimi Andrea Pellinghelli
per lo scherma e l’arciere Fabio
Azzolini campione Italiano reduce da 2 olimpiadi
Durante tutta la giornata, bambini ed adulti hanno avuto la
possibilità di sedersi in carrozzina e provare tutti gli sport
presenti alla manifestazione
mettendosi alla prova e verificando di persona la bellezza
e la performance che questi
sport permettono.
All’esterno del palazzetto di
Fidenza inoltre si sono alternati per tutta la serata gruppi
musicali ed un’ area ristoro,
che hanno concorso a creare
un clima di festa e convivialità
per i partecipanti ed il numerosissimo pubblico presente
per tutta la giornata.
Alla fine della manifestazione,
rimane la bellissima immagine
di un bambino che non vuole
più scendere dalla carrozzina
da basket che stava provando,
perché dopo sfidabili quella
carrozzina non è più l’immagine di disabilità e sfortuna ma
si è trasformata in uno strumento per fare sport e divertirsi insieme agli altri.
E da quell’immagine capisci
che SFIDABILI 2014 ha colto
nel segno.
Gerardo Malangone
In cammino
Speciale Sfidabili
La rubrica Ausilioteca dedica in questo numero una riflessione su Sfidabili 2014
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Il medico risponde
Vanno valutati tutti gli elementi ed il caso clinico prima di scegliere un’attività
Il confine tra abile e disabile
lo sport è uno dei possibili setting per l’autonomia della persona
Il Medico risponde è una rubrica
anche online. Su www.centrocardinalferrari.it è possibile leggere
domande e risposte ricorrenti.
Per inviare una domanda basta
scrivere a ilmedicorisponde@
sstefano.it. Il Medico risponde ha
anche ora un hashtag sul canale
Twitter del Centro (per seguire
i tweet cerca @ccffontanellato e
clicca segui).
Domanda
“Mio figlio, disabile in carrozzina, dopo una fase di riabilitazione cognitiva e motoria, ha
testato alcune attività sportive.
Non sono sicuro di incentivare
questo tipo di attività. Esiste un
confine tra attività riabilitativa,
attività sportiva a fini ludicoricreativi, sport agonistico nelle
persone diversamente abili?”.
Risposta
“Occorre valutare caso per
caso, a seconda delle condizioni cliniche del paziente
per dare una risposta mirata.
Diversi elementi concorrono
a posizionare ogni individuo
lungo un continuum abile/non
abile: ètà, livello di efficienza
psico-fisica, livello di sedentarietà, competenze tecniche, li-
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In cammino
Antonio De Tanti
vello motivazionale e vis agonistica. Le persone con GCA,
in virtù della complessità del
quadro lesionale e della storia
clinica, sono spesso portatori
di fragilità delle condizioni generali e di disabilità multiple:
motoria, sensoriale, cognitiva,
comportamentale. La scelta di
quali attività sportive proporre/autorizzare deriva da:
analisi delle competenze residue, la fase del percorso di
cura; le abitudini precedenti
(anamnesi sportiva); i desideri della persona; le possibilità
del suo contesto di vita attuale
e futuro; le possibili controindicazioni (internistiche, menomazioni parossistiche, presenza di danno secondario, …).
Nel momento in cui il progetto
riabilitativo sposta il suo obiettivo dalla menomazione alla
funzione e all’autonomia della
persona, l’attività sportiva diviene uno dei possibili setting
in cui costruire programmi riabilitativi «tailored» su precisi
bisogni del paziente, con definizione degli obbiettivi, delle
controindicazoni, delle «dosi»
e degli strumenti di quantificazione dei risultati.
Il contesto sportivo, proprio
perché arbitrario e ludico,
consente di porsi in tutti i livelli intermedi tra la pratica
di attività fisica con pura finalità ludico-edonistica «mi
muovo per il piacere di farlo
e per il benessere psicofisico
che me ne deriva» , fino alle
condizioni agonistiche estreme, che diventano attività professionistica, con necessità di
prestazioni eccellenti e rischi
di usura psico-fisica. Nelle situazioni intermedie troviamo
le attività di avviamento allo
sport, in singolo e di squadra, la terapia mediante sport,
l’agonismo amatoriale, l’attività fisico-sportiva per «tenersi
in forma»”.
Agosto 2014
Santo Stefano Riabilitazione opera nella riabilitazione attraverso strutture operative di degenza e
ambulatoriali diffuse sul territorio nazionale, organizzate in base ai bisogni riabilitativi e assistenziali dei pazienti.
L’attività è svolta nei :
•
Centri di Riabilitazione
Istituto di Riabilitazione S.Stefano - Porto Potenza Picena (MC)
Villa Adria - Ancona (AN)
Centro di Macerata Feltria - c/o Ospedale C. Belli - Macerata Feltria (PU)
Centro di Cagli - c/o Ospedale Civile A. Celli - Cagli (PU)
Centro di Ascoli Piceno - c/o Casa di Cura San Giuseppe - Ascoli Piceno (AP)
Villa San Giuseppe - Anzano del Parco (CO)
Ospedale San Pancrazio - Arco di Trento (TN)
Centro Cardinal Ferrari - Fontanellato (PR)
• Residenze Sanitarie e Riabilitative
Abitare il Tempo - Loreto (AN)
Casa Argento - Fossombrone (PU)
Residenza Dorica - Ancona (AN)
Casa di Cura Villa Pini - Civitanova Marche (MC)
La casa di curra è dotata anche di 105 posti letto ospedalieri per acuti
• Rete di Centri Ambulatoriali
diffusi sul territorio della regione Marche
Persone per servire Persone
Santo Stefano Riabilitazione opera da anni per dare risposte riabilitative altamente specializzate, appropriate e complete alle persone con disabilità e
alle loro famiglie. Abbiamo scelto un approccio terapeutico multidisciplinare che garantisce la realizzazione di un progetto riabilitativo personalizzato,
in considerazione del quadro clinico delle esigenze del singolo. Il nostro lavoro è improntato alle più recenti acquisizioni scientifiche, tecnologiche ed
organizzative. L’obiettivo: la massima riduzione possibile della disabilità e la valorizzazione delle abilità residue nel rispetto della dignità della persona.
Istituto di Riabilitazione S.Stefano s.r.l. - via Aprutina, 194 - 62018 Porto Potenza Picena (MC) - Tel. 07336891- Fax 0733688958 e-mail: [email protected] - www.sstefano.it
In Cammino
Bimestrale del Centro Cardinal Ferrari
Anno IV - N. 4 novembre 2010
Autorizzazione del Tribunale di Parma n.
10/2007 del 04/09/2007. Spedizione A.P. –70%
aut. N° 070085 del 09/10/2007 DCB Parma
Editore: Centro Cardinal Ferrari srl
via IV Novembre 21 - 43012 Fontanellato (PR)
Direttore Responsabile: Simona Lombardi
Coordinamento editoriale:
Rosaria Frisina
Agosto 2014
Redazione: Antonio De Tanti, Donatella
Saviola, Sabina Cavatorta, Chiara Bertolino,
Iolanda Antonelli, Monica Beghetti,
Rita Comberiati, Stefano Pintelli, Nadia Maradini,
Monica Pizzaferri, Gerardo Malangone,
Stefano Gabelli.
Contatti: tel. 0521.820211
email: [email protected]
Stampa: Tipografia Stamperia Scrl, Parma
Tiratura: 2.800 copie
Questa rivista è stampata su carta riciclata
al 100%
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