Scheda da laboratorio Diffusione 2013 Jand
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Scheda da laboratorio Diffusione 2013 Jand
Scheda da laboratorio – N. Jand A.A. 2012/13 Denominazione esperimento: Stima del coefficiente di diffusione binaria in fase gassosa col metodo barometrico. Area scientifica interessata: Fenomeni di trasporto diffusivo binario di materia e termodinamica dell’equilibrio di fase liquido-gas nei sistemi binari isotermi. Indagine esperimentale: Modalità dinamica, con la rilevazione e la registrazione on-line del profilo temporale della pressione relativa. Proprietà chimico-fisiche da stimare per via teorica ed esperimentale: Coefficiente di diffusione binaria (II legge di Fick) in fase gassosa Relazione Fuller, Solubilità ideale di un gas in un liquido, Pressione di vapore di un liquido. Variabili misurate e loro acquisizione: Misura continua della Pressione con trasduttore provvisto del sistema digitale di acquisizione dati. Tempo, temperatura, portate volumetriche, quantità del liquido, volume del recipiente. Tipologia dei modelli proposti per: La determinazione del coefficiente di diffusione binaria: equazione PDE parabolico mono-dimensionale con condizioni al controno dipendenti dal tempo. La “riduzione” dei profili di pressione attraverso la regressione di un modello empirico non lineare a 4 parametri. Risoluzione del modello fisico-matematico PDE: Per serie con due soluzione analitiche convergenti per tempi dimensionali lunghi che brevi. Determinazione dei parametri del modello empirico di regressione: Utilizzo dei ottimizzatori disponibili nei meta software (Maple, Mathcad, Matlab, Excel, etc) secondo la propria conoscenza. Sito dedicato: http://ing.univaq.it/chemjand/Corso_Lab/ Obiettivo della prova: È verificare attraverso l’osservazione diretta il trasferimento spontaneo di un componente liquido a seguito del messa a contatto con una fase gassosa, in un ambiente isotermo controllato. Si vuole verificare: 1. come la cinetica del trasferimento sia rilevabile tramite la misura diretta della variazione di pressione relativa totale. 2. come la velocità di trasferimento del componente liquido alla fase gassosa dipenda dalla sua abilità nel diffondersi nella fase gassosa binaria isoterma. 3. come la quantità totale trasferibile dipenda dalla sua solubilità nella fase gassosa. Acquisire: la capacità di conduzione di una prova esperimentale, il senso pratico delle misure e percepire l’importanza degli strumenti e delle tecniche di calcolo necessari. Programmazione temporale di una prova 11:00 – 11:30 Avvio della fase di riscaldamento alla temperatura desiderata 11:30 – 12:00 Prendere cognizione con la strumentazione e i rispettivi comandi, ricerca delle proprietà fisico-chimiche ed esecuzione dei calcoli preliminari, 12:00 – 12:30 Spurgo cella, verifica alla tenuta e completamento della saturazione, 12:30 – 13:30 inizio prova con l’iniezione del liquido saturo ed esecuzione della prova, 13:30 – 13:40 Arresto prova, raccolta e trasferimento dei dati acquisiti, 13:40 – 14:00 Rimessa a punto e pulizia dell’impianto sperimentale. Esecuzione della Prova Sperimentale, parametri da fissare. Ciascuna prova, durante la quale si registra la variazione della pressione relativa nel tempo, è condotta nelle seguenti condizioni prefissate (n.b. questi valori saranno assegnati nella seduta): Componente liquido …………….. Componente gassoso …………….. Temperatura (°C) …………….. Pressione ambiente (atm) Volume di liquido da iniettare (ml) 0.92 20 La cella, collegata al termostato, raggiunge la temperatura impostata per effetto della circolazione del fluido di riscaldamento all’interno dell’incamiciatura. L’apparecchiatura è attraversata in continuo dal componente gassoso (azoto tecnico), per un tempo sufficiente a garantirne il passaggio di cinque volumi, al fine di spurgarla dall’aria contenuta al suo interno; Chiudendo la valvola sull’uscita, si carica la cella con i gas e si verifica l’assenza di perdite, misurando un valore di pressione costante per almeno dieci minuti. Il liquido puro, riscaldato nel bagno termostatico fino alla temperatura di prova, è preliminarmente saturato facendo fluire al suo interno una piccola corrente gassosa. Impostata la velocità di acquisizione dei dati sperimentali, si avviano simultaneamente il cronometro e la registrazione; ad un certo istante, il liquido contenuto nel “saturatore” viene prelevato con una siringa ed iniettato sul fondo della cella in un breve intervallo di tempo, compreso tra dieci e quindici secondi. La prova termina quando la pressione relativa raggiunge un valore massimo di circa 100 mbar. Procedura sperimentale La procedura sperimentale consiste in sei fasi principali: 1. Riscaldamento Per portare la cella cilindrica alla temperatura di prova, è necessario impostare il termostato al valore di set point e far circolare l’acqua di riscaldamento, all’interno del circuito chiuso, per almeno mezz’ora. Il saturatore, contenente il liquido puro, è inserito nel bagno termostatico, per almeno trenta minuti. 2. Preparazione della corrente gassosa Dal regolatore di pressione viene prelevata una portata da inviare alla cella di circa Q = 200 l/h condizioni ambiente. 3. Preparazione della miscela liquida satura e spurgo della cella dall’aria Il componente gassoso è assorbito dal liquido contenuto nel saturatore, facendolo gorgogliare al suo interno per almeno dieci minuti, ritenuti sufficienti al raggiungimento delle condizioni di saturazione. Acceso il manometro, si aprono le valvole sulla linea del gas (pressione assoluta di ingresso = 2 bar) e la cella è attraversata da almeno cinque volumi di gas, al fine di eliminare l’aria presente al suo interno (è necessaria fare una stima del volume di cella). 4. Verifica alla tenuta Caricata l’apparecchiatura del componente gassoso, si chiude il sistema e si verifica l’assenza di perdite rilevata dal mantenimento della pressione nella cella per almeno 10 minuti. 5. Iniezione ed inizio prova di diffusione Il liquido saturo (20 ml) è prelevato con una siringa ed è iniettato sul fondo attraverso un tubo di rame che percorre quasi interamente l’altezza della cella; l’estremità superiore, in contatto con l’atmosfera, è connessa ad un tubo, di materiale plastico, al quale è collegata la siringa. Tuttavia, questa soluzione non esclude l’introduzione dell’aria contenuta nel tratto di tubo compreso tra la siringa e la pinza, impiegata per chiudere il passaggio. 6. Arresto della prova, spurgo e pulizia delle apparecchiature. Calcoli preliminari 1. Determinare il volume del liquido puro (espresso come frazione del volume totale del sistema) che si deve evaporare per generare una sovrappressione di 100 mbar nel sistema. 2. Stimare la pressione di saturazione del componente liquido alla temperatura della prova 3. Stimare la solubilità massima del componente gassoso nella fase liquida alla temperatura fissata. (calcolo solubilità ideale vedi worksheet Maple sul Cloud) e verificare ipotesi dell’assumere il liquido puro. 4. Stimare il coefficiente di diffusione binaria con la relazione di Fuller (vedi il worksheet Maple sul Cloud) 5. Stimare l’altezza caratteristica del processo di diffusione, 6. Stimare il tempo caratteristico del processo di diffusione e la durata approssimata della prova (raggiungimento di 100 mbar di sovra-pressione). Calcoli successivi all’ottenimento del profilo della pressione relativa. 1. Effettuare la riduzione del profilo temporale della pressione attraverso la regressione del modello non lineare, e determinazione dei coefficienti del modello (vedi il worksheet Maple sul Cloud). 2. Stimare, dal modello fisico prefissato (II legge di Fick), i tempi caratteristici del processo di diffusione e del processo di iniezione 3. Stimare il coefficiente di diffusione binaria assumendo una lunghezza caratteristica ed indicare l’effetto di questa assunzione sul valore della diffusività calcolata. 4. Produrre i grafici dell’andamento della concentrazione del componente in funzione della radice quadrata del tempo non dimensionale, giustificando eventuale andamento lineare. Analisi e Sintesi dello sperimento Discutere l’adeguatezza della II legge di Fick come modello fisico, Presentare suggerimenti sul miglioramento della procedure e sulle eventuali modifiche alla strumentazione Appendice Equazioni costitutive Pressione di saturazione Le pressioni di saturazione dei composti organici selezionati sono calcolate attraverso la correlazione (D. Green, R. Perry, Perry’s Chemical Engineers’, 8th edition): ( ) Psat (T ) = exp c1 + c2 ⋅ T + c3 ⋅ ln T + c4 ⋅ T c5 con le seguenti costanti: Sostanza c1 c2 c3 c4 c5 Etilacetato 66.824 -6227.6 -6.41 1.7914 E-17 6 Esano 104.65 -6995.5 -12.702 1.2381 E-05 2 Acetone 69.006 -5599.6 -7.0985 6.2237 E-06 2 Pressione adimensionale Psat/Pamb 0.8 Etilacetato Acetone Esano 0.6 0.4 0.2 0 10 17.5 25 32.5 40 Temperatura (°C) Dalle tre curve si osserva che la sostanza con volatilità intermedia consente di condurre le prove ad una temperatura prossima a quella ambiente, poiché raggiunge una sovrappressione massima di circa 200 mbar, corrispondente al limite operativo di tenuta dell’apparecchiatura: Sostanza Pressione di saturazione ( T = 25 °C) Etilacetato 124.3 mbar Esano 202.7 mbar Acetone 307.5 mbar Coefficiente di diffusione binaria - correlazione di Fuller Modello Empirico per la riduzione dei profili temporali di pressione. Utilizzare il seguente modello a quattro parametri: p r (t ) = a ⋅ (t + d )b + c ⋅ (t + d ) Per la regressione non lineare e la stima delle costanti e delle medie quadratiche residue vedi il codice di calcolo Maple: o il codice di calcolo in Mathcad. Modello fisico delle prove (PDE+IC+BCs) l’equazione del trasporto del componente liquido nella fase gassosa è espressa nella forma seguente, che non prevede l’introduzione del termine convettivo e considera il coefficiente di diffusione costante: ∂c A ∂ 2c = DAB 2A ∂t ∂z (1.21) In questa sede è perfezionata la condizione al contorno che prevede un tempo caratteristico non nullo per il raggiungimento dell’equilibrio in corrispondenza dell’interfaccia liquido-vapore è consente inoltre di eliminare la discontinuità tra la condizione iniziale e quella al contorno: t > 0, z = 0, c = csat (1 − e − β t ) ; t > 0, z = l, ∂c = 0. ∂z t = 0, 0 ≤ z ≤ l, c=0 in cui β ( s −1 ) rappresenta il tempo caratteristico di raggiungimento della condizione di equilibrio termodinamico. In questo caso, è possibile utilizzare la soluzione analitica, riportata in letteratura, che fornisce la concentrazione media adimensionale in funzione del tempo (The Mathematics of Diffusion, J. Crank, 2th edition): ( ) ~c = 1 − exp (− β t ) 1 ⋅ tan βτ − 8 m τβ π2 m ( exp − π 2 t (2n + 1)2 / 4τ ) ∑ (2n + 1)2 (1 − (2n + 1)2 π 2 / 4τβ) n =0 con τ = H2 D Legame tra la concentrazione media e la pressione relativa: H 1 c A = ∫ c A ( t , z ) dz H 0 [ ] p(t ) = c B + c A (t ) ⋅ RT p r (t ) = p B ,r + p A (t ) A fine di formulare il problema in termini di variabili adimensionali, si utilizzano le proprietà fisiche o geometriche di riferimento, quali: • la concentrazione di saturazione del componente puro alla temperatura di prova, c A,sat ; • la distanza tra la superficie del liquido e l’estremità superiore dell’apparecchiatura, H; • il tempo caratteristico, τ = H2 . D Introducendo le variabili adimensionali: c • ~cA = A ; c A,sat z • ~z = ; H • ~ t t = ; τ L’equazione del modello diventa: ⎛ ∂ 2 cA ( t, z ) ⎞ ~ ∂cA ( t, z ) ~ ~ ~ = DAB ⎜⎜ ⎟⎟ ; p (t) = p (0) + psat cA (t) 2 ∂t ∂ z ⎝ ⎠ Bibliografia Poling, B.E., J.M. Prausnitz, J.P. O’Connell (2001) The properties of gases and liquids, McGrawHill, 5th Edition. Crank, J. (1975) The Mathematics of Diffusion, Clarendon Press, Oxford Green, D. W. Perry, R. H., Perry’s chemical engineers handbook, 8th Edition Kashirskaya, O. A., Lotkhov, V. A. e Dil’man, V. V. (2008) The Determination of Molecular Diffusion Coefficients by the Barometric Method. Russian Journal of Physical Chemistry A, Vol. 82, No. 7, 1225-1228