la numero uno
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News Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche ANNO III MERCOLEDI’ 26 NOVEMBRE 2008 N. 103 PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE, POLITICA, SINDACALE E SOCIALE LA NUMERO UNO LA FLP RISPONDE AL MINISTRO BRUNETTA: “I FANNULLONI SONO TUTTI DI SINISTRA” AGENZIE FISCALI: Monopoli sbloccati i passaggi economici FLPNEWS- L’INSERTO SPECIALE: LA MANIFESTAZIONE DEL COMPARTO GIUSTIZIA RETROSCENA: GLI AFTERHOURS: STORIA ROCK IN PERENNE MUTAMENTO FLP News DIRETTORE: Marco Carlomagno DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Sperandini COMITATO EDITORIALE: Lauro Crispino, Roberto Sperandini, News Vincenzo Patricelli Sito www.flp.it e-mail: [email protected] REDAZIONE: Via Roberto Bracco, 45 – 80133 Napoli REDAZIONE ROMANA: Via Piave, 61 – 00187 Roma EDITORE: FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche IL PERIODICO DELLA FEDERAZIONE LAVORATORI PUBBLICI E FUNZIONI PUBBLICHE Registrazione Tribunale di Napoli n. 24 del 01.03.2004 Iscrizione al R.O.C. n. 12298 PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: FLP News FLP News è un periodico gratuito di informazione culturale, politica, sindacale e sociale, dell’Associazione Sindacale FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche), che informa, tutela e assiste i lavoratori italiani. E’ diffuso in formato cartaceo e disponibile online. Può essere scaricato dal sito internet www.flp.it; in tale sito troverete anche informazioni aggiornate relative ai singoli settori sindacali, nonché tutte le indicazioni per iscriversi alla FLP. Chiunque può collaborare con la redazione, inviando notizie, commenti o articoli da pubblicare in formato Word, all’indirizzo e-mail: [email protected] I contenuti espressi negli articoli firmati dai collaboratori, sia interni che esterni, sono da considerare opinioni personali degli autori che non impegnano pertanto la FLP. Associato USPI Unione Stampa Periodica Italiana Pubblicità FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche) Via Piave 61 00187 Roma Tel. 0642000358 Fax 0642010268 e-mail: [email protected] www.flp.it RICONOSCIMENTO DEL CREDITO D'IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN CAMPAGNE PUBBLICITARIE LOCALIZZATE Grazie alla legge 289 e alla delibera CIPE successiva le imprese che incrementano i propri investimenti pubblicitari in campagne su mezzi locali certificati, anche per l’anno 2006, otterranno delle agevolazioni fiscali. Le informazioni e la modulistica per richiedere il credito d’imposta sono disponibili all'indirizzo dell’Agenzia delle Entrate: Http://www1.agenziaentrate.it/dre/abruzzo/cop/bonus_pubblicita.htm REDAZIONE ROMANA : via Piave, 61 -00187 ROMA TEL.1 0642000358 TEL.2 0642010899 FAX. 0642010628 E-MAIL: [email protected] Redazione: Stefano D’Argento e-mail: [email protected] Collaboratori: Maria Acquaviva, Alessio Boghi, Fabio Gigante, Michele Moretti, Arianna Nanni, Vincenzo Vallo. 26 Novembre 2008 - N. 103 SOMMARIO LA NUMERO UNO LA FLP RISPONDE AL MINISTRO BRUNETTA: “I FANNULLONI SONO TUTTI DI SINISTRA” 4 di Elio Di Grazia COMPARTO MINISTERI: BAC INCONTRO CON IL CAPO DI GABINETTO AGENZIE FISCALI: ENTRATE MONOPOLI : SBLOCCATI I PASSAGGI ECONOMICI E COMMA 165. I PAGAMENTI ENTRO L’ANNO 6 7 CONTRATTO AGENZIE FISCALI E MONOPOLI 8 9 L’INSERTO SPECIALE GIUSTIZIA LA SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO DELLA GIUSTIZIA (di P. Piazza e R. Castellana) (di Rinaldo Satolli) 20 21 LINEA EUROPA CRISI INTERNAZIONALE: QUALE IL FUTURO PER IL MERCATO DEL LAVORO 22 (di Arianna Nanni) 10 11 12 13 KRONOS ELISOCCORSO: ASSISTENZA SANITARIA CON TEMPI D’INTERVENTO RAPIDO (di Fabio Gigante) 23 14 RETROSCENA: AGENZIE FISCALI: CONTRATTO La FLP ha da subito dichiarato in sede ARAN che sottoporrà a referendum la preintesa 25 15 16 TEATRO DE’ SERVI: “ LA GIOVINE ITALIA” (di Arianna Nanni) 17 EVENTI SINDACALI PRIMO CONGRESSO PROVINCIALE (di Giuseppe Vetrone) 18 19 26 AFTERHOURS. STORIA ROCK IN PERENNE MUTAMENTO (di Francesco Carlomagno) N. 103 26 Novembre 2008 4 LA NUMERO UNO News di Elio di Grazia l Ministro Brunetta ha dichiarato che nel pubblico impiego i fannulloni stanno a sinistra perché sono difesi da quei sindacati confederali ed autonomi che non hanno firmato sia il protocollo di intesa con il Governo sul rinnovo dei contratti nel Pubblico Impiego sia l’ipotesi di ccnl relativa al biennio economico 2008 – 2009 nel comparto ministeri. L’assunto del Ministro Brunetta è chiaro: “ se non si condividono le idee del Governo o meglio del Ministro si difendono i fannulloni!”. E poiché chi non ha firmato sono CGIL e RDB, oltre alla FLP ed alla CSE, l’equazione è completata e quindi i fannulloni nel pubblico impiego sono a I sinistra. Riteniamo molto interessante ribadire alcuni concetti che sono stati oggetti del dibattito politico sindacale di questi giorni nel pubblico impiego e che attengono alla utilità o meno degli accordi firmati solo da alcune parti sindacali con il Governo sul rinnovo del contratto. Continuiamo ad essere convinti della validità delle nostre scelte legate alla non firma: una decisione legata alla quantità dell’incremento contrattuale che è il più basso dell’ultimo decennio. Il 3,2% di incremento nel biennio, pari a 40 euro netti, copre al 50% l’inflazione reale, non garantisce il potere di acquisto delle retribuzioni e si colloca all’interno di una crisi economica che sta investendo soprattutto i dipendenti pubblici e privati. Si è cercato, a nostro parere, di recuperare in modo errato quelle parti di salario accessorio che il Ministro Brunetta e il suo collega Tremonti hanno tagliato con il DL 112/08 e con la Legge 133 dell’1.1.2009. Ad oggi non vediamo traccia dei provvedimenti di legge che recuperino dette quote, per intero e nelle modalità precedenti e su questo non vediamo alcun assenso da parte del Ministero dell’Economia che tiene “i cordoni della borsa” e che non ha siglato il protocollo di intesa con il Governo sul rinnovo dei contratti pubblici pur N. 103 26 Novembre 2008 5 LA NUMERO UNO risultati delle azioni di lotta di questi giorni, la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici alle assemblee e la condivisione manifestata per le scelte operate da chi come la FLP sono la dimostrazione migliore della necessità di proseguire in un cammino che si pone come obiettivo quello di contrastare il tentativo di ridurre il salario reale dei lavoratori pubblici. I a fronte di esplicite richieste da parte del Ministro Brunetta. Quanti bienni economici ci vorranno per recuperare quote importanti come quelle perse e che si aggirano tra i 350 euro annui e i 9000 euro? Perché in sede politica o in quella Aran per i rinnovi contrattuali non si è pensato di presentare alle parti sociali un articolato disegno di legge che emendasse quanto tolto dalle norme emanate dal Ministro Brunetta? Continuiamo a chiederci quale sia la politica di riorganizzazione della macchina pubblica, quale sia il piano industriale, quale sia la scelta che coinvolga in pieno tutti i profili professionali della pubblica amministrazione, compresi i dirigenti che hanno visto le rappresentanze sindacali non condividere le scelte del Ministro Brunetta e del Governo. I risultati delle azioni di lotta di questi giorni, la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici alle assemblee e la condivisione manifestata per le scelte operate da chi come la FLP sono la dimostrazione migliore della necessità di proseguire in un cammino che si pone come obiettivo quello di contrastare il tentativo di ridurre il salario reale dei lavoratori pubblici. News N. 103 26 Novembre 2008 6 AGENZIE FISCALI News MONOPOLI: SBLOCCATI PASSAGGI ECONOMICI E COMMA 165. I PAGAMENTI ENTRO L’ANNO a buona notizia è che i passaggi economici riguarderanno praticamente tutto il personale: all’incirca il 65 per cento del personale (con punte del 70% per le posizioni iniziali della seconda area) avrà un passaggio economico con decorrenza 1° gennaio 2008, il restante lo avrà invece ...tra meno di due mesi cioè al 1° gennaio 2009. L arà un caso ma da quando la FLP Finanze siede al tavolo delle trattative, nel giro di due riunioni sono stati sciolti i nodi maggiori che riguardavano il personale. Ieri, nel tardo pomeriggio, sono stati infatti firmati sia il Contratto integrativo che la ripartizione del comma 165 per i lavoratori dei Monopoli. Certo, il contratto integrativo è ancora da riempire di contenuti ma ciò che ci interessava portare a casa per il personale – passaggi economici e criteri di distribuzione del salario accessorio – ci sono tutti. Inoltre abbiamo anche migliorato sensibilmente le proposte dell’amministrazione. La prima buona notizia è che i passaggi economici riguarderanno praticamente tutto il personale: all’incirca il 65 per cento del personale (con punte del 70% per le posizioni iniziali della seconda area) avrà un passaggio economico con decorrenza 1° gennaio 2008, il restante lo avrà invece …..tra meno di due mesi cioè al 1° gennaio 2009. Nei prossimi giorni saranno definiti i criteri di punteggio per i titoli ma le decorrenze sono quelle già dette. Inoltre, abbiamo firmato con l’amministrazione un impegno per avviare le procedure per i passaggi tra le aree, come previsto dall’ultimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Per quanto riguarda i compensi accessori, abbiamo convenuto una serie di criteri con i quali sarà distribuito il salario accessorio anche futuro, che comprendono oltre alla produttività collettiva e a quella d’ufficio – misurata esclusivamente sulla parte SIVAD del dirigente afferente gli obiettivi d’ufficio – anche una minima quota di salario accessorio erogata in base alla misurazione dell’apporto del singolo al raggiungimento degli obiettivi S dell’ufficio. Anche qui però abbiamo fatto la nostra parte: la procedura entrerà in vigore soltanto dal 1° gennaio 2009, la scheda prevede che tutti i lavoratori accedano a questa quota anche se in misura diversa, che la procedura sia sperimentale e rivista anno per anno e, soprattutto, che sia previsto un contraddittorio tra dirigente e lavoratore valutato, anche con l’assistenza di un sindacalista, nel caso in cui il valutato intenda contestare la valutazione. Riguardo al comma 165, come avevamo preannunciato nel notiziario n. 143, nella ripartizione tra livellati e dirigenti della somma di quasi 5 milioni di euro assegnata ai Monopoli abbiamo ritoccato al ribasso la quota della dirigenza rispetto a quanto proposto dall’amministrazione, portandola all’8%, rispettando così il rapporto della scala parametrale stipendiale tra i dirigenti e i livellati senza nulla togliere ai dirigenti ma facendo un passo avanti a favore dei livellati rispetto agli accordi sindacali degli anni passati. La cosa più importante è però che l’amministrazione ha garantito, vista la celerità della trattativa, l’erogazione delle somme al personale entro l’anno corrente. Poi è ovvio che ci sia anche chi non ha condiviso l’accordo e dica che si poteva fare di più. Avremmo potuto proporre richieste piu’ esigenti e tutelanti per difendere i nostri interessi, ma con il rischio forte che questi venissero bloccati dal nuovo corso “brunettiano” della Funzione pubblica o dalla Corte dei Conti. Abbiamo perciò preferito accordi certi ed esigibili piuttosto che spingerci oltre senza garanzie. In certi casi, si sa, il meglio è nemico del bene. N. 103 26 Novembre 2008 7 AGENZIE FISCALI News CONTRATTO AGENZIE FISCALI E MONOPOLI L a delegazione dell’ARAN ha illustrato la direttiva del ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta - ed ha poi dato la parola ai sindacati.LE RICHIE- STE DELLA FLP: unificazione dell’indennità di agenzia con lo stipendio, rendendo tutto pensionabile e non suscettibile di tagli;abolizione della tassa sulla malattia contenuta nel contratto in quanto dopo il “decreto Brunetta”. iniziato giovedi 20 Novembre presso ARAN il confronto sul rinnovo del biennio contrattuale del comparto agenzie fiscali.La delegazione dell’ARAN ha illustrato la direttiva del ministro per la pubblica amministrazione - l’ineffabile Brunetta - ed ha poi dato la parola ai sindacati. La prima cosa da far notare all’ARAN, e la FLP Finanze ha fatto prontamente, è che il ministro non si è certo dannato l’anima a lavorare. Infatti, pur essendo le agenzie fiscali un comparto con proprie specificità, la direttiva emanata è identica a quella del comparto ministeri. Non si è dato nemmeno la pena di controllare che le modifiche che vorrebbe introdurre sull’erogazione del salario accessorio sono per noi obsolete. Noi non lavoriamo per programmi e progetti come ci chiede Brunetta per il semplice motivo che quella fase l’abbiamo passata da tempo. Se il ministro avesse tempo da sottrarre alla sua attività di stellina della televisione, potrebbe leggere le nostre Convenzioni ed i nostri Contratti Integrativi, cosa che non ha fatto. E poi i fannulloni saremmo noi... Comunque, per tornare a cose più importanti del vaniloquente ministro, l’aumento contrattuale proposto è il solito 3,2%, cioè sempre meno dell’inflazione del solo 2008, come da È accordo firmato da CISL, UIL e Confsal-Salfi il 30 ottobre a Palazzo Chigi, che sviluppa un aumento medio di 10 euro lordi per il 2008 e 79,97 (comprensivi dei 10 euro già citati) per il 2009. La novità è che, oltre ad essere insufficiente, l’aumento sarebbe subordinato – così dice la direttiva – all’approvazione della finanziaria 2009. La FLP Finanze, dopo aver fatto notare all’ARAN che non si possono fare contratti con direttive fotocopia, si è dimostrata indisponibile al confronto sulla modalità di erogazione del salario accessorio in quanto il contratto 2008-2009 è solo economico e non normativo. Se però l’ARAN intendesse riaprire pure il contratto normativo, abbiamo già fatto le nostre richieste: - unificazione dell’indennità di agenzia con lo stipendio, rendendo tutto pensionabile e non suscettibile di tagli; - abolizione della tassa sulla malattia contenuta nel contratto in quanto dopo il “decreto Brunetta”, che fissa a dieci i giorni di malattia per i quali non si percepisce salario accessorio e indennità di agenzia, non vediamo perché solo in alcuni comparti, tra i quali le agenzie fiscali, questo termine deve essere peggiorativo e fissato a 14 giorni. Infine, viste le affermazioni al tavolo dei firmatari dell’accordo del 30 ottobre, che hanno dichiarato che il 3,2 di aumento è il massimo possibile (sic!) e si sono quindi dichiarati disponibili a chiudere in tempi brevi, abbiamo sollecitato l’ARAN a porre termine a questa farsa nel tempo più breve possibile e a convocarci in fretta per la chiusura del contratto in modo che si possa dare la parola ai lavoratori al più presto possibile con un referendum che noi organizzeremo con tutte le Organizzazioni Sindacali che avranno il coraggio di sottoporre le loro scelte ai lavoratori (ma crediamo che non saranno più di tre). Questi i fatti. Ora due considerazioni. Voi tutti ricorderete che ad aprile al termine della telenovela del contratto 2006-2007, che la FLP Finanze non firmò, i soliti noti firmatari dopo aver detto, ovviamente, che quello raggiunto era il massimo risultato possibile, promisero ai lavoratori che si era ingoiato amaro per le modifiche normative pessime ma con il contratto successivo loro avrebbero raddoppiato gli aumenti che, ricordiamo, erano allora di 116 euro. Ora, a distanza di soli 7 mesi, gli aumenti sono N. 103 26 Novembre 2008 8 L a FLP Finanze, dopo aver fatto notare all’ARAN che non si possono fare contratti con direttive fotocopia, si è dimostrata indisponibile al confronto sulla modalità di erogazione del salario accessorio in quanto il contratto 2008-2009 è solo economico e non normativo. diminuiti e loro continuano a dire che non si può avere di più a causa della crisi internazionale, senza dire che il governo sta dando soldi a tutti tranne ai dipendenti pubblici, ai quali invece li toglie. Ci sono sindacat che addirittura hanno detto peste e corna del contratto precedente e poi chiedono di firmarne al più presto uno con aumenti sensibilmente inferiori, ovviamente perché è il massimo risultato possibile. E a dire il vero non ci stupisce, ci stupiva di più quando protestava, ora è rientrato nella normalità gestionale. L’altra considerazione è relativa alla bella affermazione, fatta anche ieri da più di un sindacato, è cioè che sì, l’aumento è insufficiente ma bisogna prendere questi pochi soldi e voltare pagina perché, si sa, questo è un biennio ponte, sottintendendo un ponte verso un nuovo miglioramento con il cambiamento del modello contrattuale. E così, vi promettono un altro ponte verso il paradiso, dopo quello delle agenzie fiscali e dopo quello dei 200 euro di aumento promesso solo 7 mesi fa. Ciò che non vi hanno spiegato è che in paradiso ci si arriva solo da morti. E se il governo, in stretta collaborazione CISL, UIL e Salfi, sta facendo il possibile per farci arrivare in paradiso il prima possibile…..semmai attraverso la morte per fame e stenti, dobbiamo riconoscere che la strada intrapresa è quella giusta. AGENZIE FISCALI News L’INSERTO SPECIALE News LO SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO DELLA GIUSTIZIA 26 Novembre 2008 L’INSERTO SPECIALE GIUSTIZIA LO SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO DELLA GIUSTIZIA L a FLP informa tutti i colleghi che il ricorso per mancata riqualificazione alla Corte di Giustizia Europea può avvenire solamente dopo avere esperito, il Tentativo obbligatorio di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro; 1. Presentazione del Ricorso al Tribunale del Lavoro; 2. Giudizio di secondo grado presso la Corte di Appello; 3. Ricorso alla Corte Suprema di Cassazione. Quindi solo dopo detto iter, a giudizio negativo, sarà possibile ricorrere alla Corte di Giustizia Europea. l 18 novembre 2008 si è tenuta a Roma l’assemblea dei lavoratori giudiziari unitamente ai comitati di lotta ed alle OO.SS. CGIL - UIL - UGL - RdB ed FLP. In detta assemblea si è deciso di intraprendere la protesta già iniziata a Palermo il 1° ottobre 2008 e già intrapresa anche in molti altri uffici giudiziari. L’assemblea odierna ha deliberato che a Roma si partirà il 1° dicembre 2008. Si è anche deciso di indire, su proposta del comitato di lotta di Roma, uno sciopero Nazionale UNITARIO della Giustizia in coincidenza con l’inaugurazione dell’anno Giudiziario presso la Corte Suprema di Cassazione a gennaio del 2009 e, a seguire, manifestazioni in tutte le città in coincidenza con l’apertura degli Anni Giudiziari. Nel frattempo si cercherà di coinvolgere alle iniziative di lotta tutti gli uffici giudiziari d’Italia e, alla fine di questo percorso, si proclamerà lo sciopero Nazionale unitario. Per la massima condivisione e riuscita dello stesso come sempre la FLP invita tutti i lavoratori ad esprimersi sullo sciopero e su ulteriori iniziative di lotta inviando presso la nostra sede FAX, EMAIL, PRIORITARIE ecc. La FLP è già da tempo pronta allo sciopero Generale della Giustizia, avendo già esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione in data 30 settembre 2008, per lo sblocco dei trasferimenti, la trasformazione dei rapporti di lavoro da part-time a full-time, il ripristino di quanto già tolto dal dl 133/08, per la ricollocazione di tutto il personale a livello imme- I diatamente superiore posizione giuridica ed economica dentro e tra le aree, ma ha voluto attendere la convergenza delle altre sigle perché... “Solo Uniti si Vince!” Oltre le mobilitazioni sindacali la FLP, raccogliendo il malumore, la mortificazione e l’avvilimento giornaliero nei posti di lavoro, ha anche aperto la stagione vertenziale dei ricorsi, così come richiesto dai lavoratori, mettendo a disposizione i propri studi legali per la legittima tutela dei diritti contrattuali, a partire dalla campagna “ALTRO CHE FANNULLONI” che ci ha visti protagonisti contro il dl 112/08 proponendone l’incostituzionalità della norma. Abbiamo, altresì, promosso il ricorso per la pensionabilità dell’indennità d’amministrazione che ormai da recente giurisprudenza continua a dare ragione ai ricorrenti nei vari gradi di giudizio. La FLP, dopo aver sentito i propri studi legali specializzati in legislazione Europea informa tutti i colleghi che il ricorso per mancata riqualificazione alla Corte di Giustizia Europea può avvenire solamente dopo avere esperito, il Tentativo obbligatorio di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro; 1. Presentazione del Ricorso al Tribunale del Lavoro; 2. Giudizio di secondo grado presso la Corte di Appello; 3. Ricorso alla Corte Suprema di Cassazione. Quindi solo dopo detto iter, a giudizio negativo, sarà possibile ricorrere alla Corte di Giustizia Europea. la manifestazione del comparto giustizia 26 Novembre 2008 L’INSERTO SPECIALE GIUSTIZIA Il Fondo Unico Giustizia, da non confondersi con il (FUA) Fondo Unico di Amministrazione, è disciplinato dall’art.61, commi 23 e 24, del D.L. 25.6.2008 n. 112 (convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 6 agosto 2008 n. 133) e dall’art. 2 del D.L. 16 settembre 2008 n. 143 (convertito in legge lo scorso 5 novembre). Confluiscono nel Fondo Unico Giustizia le somme sequestrate nell'ambito di procedimenti penali, per l'applicazione di misure di prevenzione (ordinarie o antimafia), di irrogazione di sanzioni amministrative, i proventi derivanti dai beni confiscati nell'ambito di procedimenti penali, amministrativi e per l'applicazione di misure di prevenzione ecc… . La legge di conversione del D.L. 16 settembre 2008 n. 143, ha stabilito che il Fondo è alimentato anche con le somme di denaro relativi a titoli al portatore, crediti pecuniari, libretti di deposito, sanzioni amministrative ecc… . Il Fondo Unico Giustizia è gestito da Equitalia Giustizia S.p.A. . Il Fondo Unico Giustizia ha lo scopo di finanziare: 1. il Ministero dell’Interno per le attività di tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico; 2. il Ministero della Giustizia per il funzionamento ed il potenziamento degli Uffici Giudiziari e degli altri servizi istituzionali; 3. il bilancio dello Stato. Le quote ai rispettivi Ministeri saranno assegnate, ogni anno, con DPCM di concerto con i Ministri dell’interno e della Giustizia. la manifestazione del comparto giustizia 26 Novembre 2008 L’INSERTO SPECIALE GIUSTIZIA Nella foto 1, Piero Piazza- coordinatore nazionale del comparto Giustizia FLP. Nelle foto 2 e 3, colleghi che partecipano alla manifestazione. Nelle Pagine a seguire i vari momenti della manifestazione 2 1 bbiamo, altresì, promosso il ricorso per la pensionabilità dell’indennità d’amministrazione che ormai da recente giurisprudenza continua a dare ragione ai ricorrenti nei vari gradi di giudizio. A 3 la manifestazione del comparto giustizia 26 Novembre 2006 L’INSERTO SPECIALE GIUSTIZIA la manifestazione del comparto giustizia 26 Novembre 2008 L’INSERTO SPECIALE GIUSTIZIA la manifestazione del comparto giustizia N. 103 26 Novembre 2008 15 AGENZIE FISCALI News CONTRATTO AGENZIE FISCALI E MONOPOLI: La FLP ha da subito dichiarato in sede ARAN che sottoporrà a referendum la preintesa. ’ stata firmata la preintesa per il rinnovo del biennio economico 2008-2009 del comparto Agenzie fiscali, che comprende anche i Monopoli. Lo hanno sottoscritto CISL, UIL e Confsal-Salfi, non lo hanno sottoscritto FLP, CGIL e RdB. La FLP ha già dichiarato in sede ARAN che sottoporrà a referendum la preintesa ed ha inviato tutti i sindacati, firmatari e non firmatari, a organizzare congiuntamente la consultazione democratica dei lavoratori. Non ci aspettavamo molto da questo rinnovo, per il semplice motivo che l’entità degli aumenti si conosceva già ed è figlia del Protocollo di Intesa che CISL, UIL e Confsal hanno sottoscritto il 30 ottobre scorso a Palazzo Chigi con una parte del governo (giacché, ricordiamo, il Ministro dell’Economia si è sem rifiutato di sottoscrivere l’accordo). Ma al danno di un aumento contrattuale del 3,2% - inferiore cioè al tasso di inflazione del solo 2008 – concesso in cambio di un generico impegno del Ministro degli insulti Brunetta a restituirci ciò che …era già nostro, si è aggiunta la beffa, in sede ARAN. La prima è scoprire che l’aumento tabellare è identico a quello del comparto Ministeri, la cui preintesa contrattuale è stata firmata 10 giorni fa. L’aumento medio (cioè i soldi in tasca ai lavoratori) non è quindi di 76 euro ma di 70, comparare le tabelle agenzie fiscali con quelle dei ministeri per credere. Ragion per cui l’aumento a regime sarà di poco superiore ai 40 euro netti. Questa è una prima risposta a chi diceva che per le agenzie ci sarebbero stati più soldi e a chi, anni fa, ci aveva venduto il passaggio alle agenzie fiscali come il nuovo paese di Bengodi. La seconda, più amara E beffa, è che dopo aver sancito aumenti tabellari identici con i ministeri, per le agenzie fiscali avanzavano poco più di 5 euro. In una situazione economica come quella attuale ci saremmo aspettati che almeno fossero andati in busta paga, invece no, sono stati messi sull’indennità di agenzia, cioè proprio quella parte di stipendio che viene decurtata in caso di malattia e assenze varie. Ma si può essere più stolti? Pure i 5 euro di differenza sono stati messi dove più piace al ministro degli insulti Brunetta anziché nella voce di stipendio tabellare. E non è tutto: in un biennio che è solo economico sono state introdotte anche tutte le modifiche normative volute da Brunetta. Ma alle agenzie fiscali il contratto normativo è stato firmato solo 7 mesi fa, già peggiorava la condizione dei dipendenti delle agenzie, e se c’era una modifica normativa da introdurre è la cancellazione dal contratto dell’articolo sulla decurtazione dell’indennità di agenzia per le assenze inferiori a 15 giorni, che porta ad una sperequazione rispetto agli altri comparti ai quali la decurtazione si applica per 10. E invece che fanno? Non solo non la cancellano, ci mettono sopra altri 5 euro e modificano in peggio il contratto normativo, per esempio sancendo che, anche se si mantiene la contrattazione, i dirigenti attribuiscono i trattamenti accessori (articolo 3, comma 3 ). E, per non farci mancare niente, è stato di fatto già sancito che il contratto è triennale. Infatti, allegati al contratto ci sono già gli aumenti per il 2010, la sola vacanza contrattuale, lo 0,4%. Con l’impegno a non chiedere soldi e contrattazione per quell’anno giacché la vacanza contrattuale si paga quando non si N. 103 26 Novembre 2008 16 AGENZIE FISCALI fa il contratto. Il governo ha abolito l’ICI per i redditi alti (costo 2.5 miliardi di euro), messo a disposizione 10 miliardi di euro per le banche (le maggiori responsabili di alcuni dei crac finanziari degli ultimi anni) ed ha accollato ai contribuenti italiani 3,5 miliardi di euro di debiti Alitalia. Ai dipendenti pubblici invece non restituisce nemmeno ciò che hanno risparmiato: nel 2007 alla voce spese per il personale c’è stato un risparmio di 6,5 miliardi di euro mentre lo stanziamento degli aumenti contrattuali di tutto il biennio 20082009 è di soli 5 miliardi di euro. Con il beneplacito di CISL, UIL e Confsal. Ora, di fronte al legittimo dissenso sindacale e dei lavoratori, c’è qualcuno tra i firmatari del contratto che ha perso totalmente la testa - il coordinatore della UIL Agenzie Fiscali - e, anziché giustificare i ripetuti fallimenti della propria politica sindacale, esce con comunicati al limite del delirio, contenenti veri e propri “avvertimenti”. Dopo aver definito il referendum uno strumento di dubbia democrazia – anche se il comunicato sul sito è stato modificato noi conserviamo la versione originale – si fa riferimento a non meglio precisati vantaggi personali che alcuni sindacalisti non firmatari avrebbero ottenuto. E, anche se sappiamo che queste accuse non sono riferite alla FLP, riteniamo indegne e oltre il limite della diffamazione certe affermazioni. Il soggetto non è nuovo a questi comportamenti e a queste illazioni, più degne di una capobastone che di un sindacalista. Ma, come dicevamo, probabilmente ha perso totalmente la testa perché sa di aver firmato ciò che è indigeribile per i lavoratori. Se poi volessimo andare a vedere la ricattabilità potenziale dei singoli sindacalisti, potremmo iniziare da coloro che siedono ai tavoli di trattativa nazionale dei livellati pur avendo incarichi dirigenziali, revocabili dalle amministrazioni con le quali trattano, in qualsiasi momento. Nelle delegazioni UIL questo fenomeno c’è, quindi tacciano e provvedano in casa loro prima di parlare di altri. Il problema, secondo noi, che riguarda una larga fetta di sindacalisti ormai diventati casta, è che certi personaggi sono intossicati di potere di piccolo cabotaggio e non vi sanno rinunciare. Desideriamo lanciare perciò un appello a tutti i lavoratori: disintossichiamo i sindacalisti, facciamo in modo che vi sia un sano ricambio generazionale e democratico. Il governo ha abolito l’ICI per i redditi alti (costo 2.5 miliardi di euro), messo a disposizione 10 miliardi di euro per le banche (le maggiori responsabili di al cuni dei crac finanziari degli ultimi anni) ed ha accollato ai contribuenti itaitaliani 3,5 miliardi di euro di debiti AlitaAlitalia. Ai dipendenti pubblici invece non restituisce nemmeno ciò che hanno ri sparmiato. News N. 103 26 Novembre 2008 17 EVENTI SINDACALI News 1 ° C O N G R E S S O P R OV I N C I A L E - T r e n t o 8 n o v e m b r e 2 0 0 8 U n c o n g r e s s o d i ve n u t o C O N V E G N O p e r ra f fo r z a re i ra pp o rt i s i n d a c a l i n e l l ’ i n t e r e s s e d i c i a s c u n a O O. S S . di Giuseppe Vetrone IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA: 1. Introduzione - Origini della F.L.P., chi eravamo, la nostra evoluzione nazionale e locale, adesione alla C.S.E.; 2. Bilancio dell’attività - Chi vogliamo essere? 3.La nostra idea ed il nostro motto, il programma e le prospettive. 1)Introduzione - Origini della F.L.P., chi eravamo, la nostra evoluzione nazionale e locale, adesione alla C.S.E.; Il nostro Sindacato Autonomo nacque nel 1988, a seguito di un ricorso intentato dagli ex Procuratori I.F. (imposte di fabbricazione) nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria, per il riconoscimento delle funzioni di ri- levanza esterna svolte nell’espletamento degli incarichi di verifica presso le aziende ubicate sul territorio. Difatti la sigla del neonato sindacato era S.N.A.T.I.F. (Sindacato Nazionale Autonomo Uffici Tecnici Imposte di Fabbricazione) e mosse i primi passi proprio all’interno di una raffineria di petrolio. Uno dei padri fondatori del sindacato, oltre al sottoscritto ed uno sparuto gruppo di funzionari delle ex imposte di fabbricazione, fu l’attuale Segretario Generale della nostra Confederazione C.S.E. (Confederazione Indipendente Sindacati Europei), Marco Carlomagno -il cui nome da già l’idea di un valoroso condottiero….- e che oggi coglie l’occasione per porgere i saluti a tutti i presenti. Pertanto, da quanto espresso in precedenza, appare evidente l’origine corporativa del predetto sindacato. Il passo successivo dei fondatori dello S.N.A.T.I.F., in occasione della trasformazione dell’allora Direzione Ge- nerale delle Dogane in Dipartimento delle Dogane, fu quello di costituire lo S.N.A.D.D. (Sindacato Nazionale Autonomo Dipartimento Dogane). I suoi promotori ebbero l’ambizione di proporsi ad una platea più ampia di personale. Grazie ai sempre crescenti consensi ricevuti ed alla lungimiranza del gruppo dirigente, si fece strada l’esigenza di andare oltre l’esperienza del sindacato di categoria e quindi di fondare una Federazione. Nacque così la F.I.A.L.F. (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Finanziari) ma neanche questo bastò, poiché la spinta propulsiva era irrefrenabile! Occorreva spingersi immediatamente oltre il settore Finanze e raccogliere i consensi e l’entusiasmo anche negli altri comparti della Pubblica Amministrazione. Ebbe così origine nel 1999 l’attuale F.L.P. (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche). A quel punto, l’ultimo e più ambizioso traguardo da raggiungere, che ritenevamo essere senz’altro nelle nostre possibilità N. 103 26 Novembre 2008 18 News EVENTI SINDACALI concrete, era la creazione di una Confederazione, cioè un’insieme di federazioni sindacali di categoria. Detto e fatto: venne così costituita la C.S.E. Oggi questa nostra Confederazione ha la rappresentatività in vari comparti della Pubblica Amministrazione e siede a pieno titolo ai tavoli di trattativa e contrattazione sindacale nazionale. E’ questo per noi un grande risultato ed è motivo di orgoglio, ottenuto grazie al costante e paziente impegno quotidiano di tantissimi colleghi che spesso, nell’anonimato più assoluto, portano avanti le istanze dei lavoratori. Il predetto percorso, non privo di insidie e difficoltà, ha trasformato la nostra visione sindacale da corporativa e settoriale a globale e onnicomprensiva degli interessi di tutti i pubblici dipendenti. A ben pensare, in poco più di un quindicennio siamo riusciti, partendo da un minuscolo sindacato di settore, a creare una Confederazione che, in base a quanto sostenuto da buona parte degli addetti ai lavori, è ritenuta affidabile sia in fatto di serietà che di coerenza. Voglio sottolineare ed ho il piacere di affermare che l’evoluzione sopra indicata, si è verificata anche a livello territoriale nella nostra Regione Trentino Alto Adige, dove, pur in presenza di notevoli difficoltà e problematiche, abbiamo potuto comunque allargare e consolidare i consensi in vari settori. 2)Bilancio dell’attività Chi vogliamo essere? Nella nostra regione lo sviluppo e la crescita del sindacato F.L.P. ha costretto il gruppo dirigente ad una vera e propria trasformazione culturale, passando da un’idea del fare sindacato solo ed esclusivamente sul proprio posto di lavoro a quella di allargare gli orizzonti e confrontarsi con problematiche totalmente diverse e spesso distanti da quelle iniziali. Quindi, grazie ad un paziente lavoro di indagine, studio ed approfondimento, i nostri dirigenti locali si sono lentamente appropriati di questioni e problematiche legate ai più svariati settori del pubblico impiego, riuscendo spesso ad essere propositivi e non mancando di ottenere consensi ed approvazione, sia da parte dei lavoratori che da parte dei responsabili o dirigenti degli Uffici. In questa azione ha giocato senz’altro un ruolo determinante il nostro metodo, improntato alla moderazione ed alla coerenza delle idee e dei valori da sostenere. Tra i nostri valori portanti figura in primo luogo l’autonomia. Per noi sindacato autonomo vuol dire la libertà di ricercare le condizioni e le proposte migliori per i lavoratori, in ogni contesto, al di là di schemi precostituiti che ne possano limitare l’azione od il risultato. Per raggiungere questo scopo è per noi fondamentale il rapporto diretto con i lavoratori. Questo vuol dire un costante e imprescindibile contatto e confronto con i medesimi in ogni realtà e situazione, alla ricerca delle soluzioni più confacenti per un’adeguata tutela dei loro diritti ed interessi, privilegiando gli strumenti democratici del confronto e della consultazione. D’altro canto, questa nostra fondamentale esigenza dell’autonomia non è priva di ostacoli, difficoltà od incomprensioni. Oggigiorno i cittadini, le imprese e la società, chiedono a gran voce una Pubblica Amministrazione più efficiente ed in grado di rispondere al meglio alle loro esigenze. La F.L.P. è qui per fornire il proprio contributo al progetto di modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Noi vogliamo essere parte attiva del rinnovamento in un contesto che vede quali attori principali sia il sindacato in senso lato che la stessa Pubblica Amministrazione, offrendo il nostro bagaglio d’idee, valori e proposte in modo da tutelare i diritti acquisiti dei lavoratori e nel contempo farci carico del processo di ammodernamento. Pertanto, non intendiamo sfuggire alle problematiche connesse a tale processo ma siamo qui per fornire il nostro contributo in un’ottica costruttiva di confronto e di collaborazione e ne accettiamo interamente la sfida. Questo nostro modo di concepire il sindacato ci ha portato a costruire una rete di ottimi rapporti e relazioni sia con gli altri organismi sindacali che con tutta la dirigenza pubblica. A quest’ultima, visto il momento di grande difficoltà per la trasformazione in corso della Pubblica Amministrazione, rivolgiamo un appello affinché tenga in debito conto questa nostra disponibilità, convinti come siamo che per superare gli ostacoli del processo di riorganizzazione è necessario il contributo attivo di tutte le componenti coinvolte. Non a caso abbiamo pensato di invitare tutti Voi presenti, responsabili e dirigenti dei principali Uffici Pubblici, responsabili e coordinatori delle Organizzazioni Sindacali Territoriali, nonché membri delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, poiché crediamo fermamente I COMPONENTI DEL COMITATO DIRETTIVO •Benazzi Liliana Ufficio Agenzia Entrate di Rovereto •Cicero Roberto Ufficio delle Dogane di Trento •Curini Sergio Direzione Provinciale Servizi Vari di Trento •Ferrari Narciso Direzione Provinciale delle Entrate di Trento •Geraci Roberto Ufficio Agenzia Entrate di Trento •Maranelli Katia Ufficio delle Entrate di Riva del Garda •Moro Marco Ufficio delle Entrate di Borgo Valsugana •Salatino Massimo Ufficio delle Entrate di Trento •Schena Massimiliano Ufficio delle Entrate di Cles •Urgesi Carmelo Ufficio delle Dogane di Trento •Vetrone Giuseppe Ufficio delle Dogane di Trento I COMPONENTI DELLA SEGRETERIA Segretario Provinciale Giuseppe Vetrone Vice Segretario Carmelo Urgesi Componente Roberto Cicero Componente Liliana Benazzi Componente Katia Maranelli Tesoriere Michele Saporito N. 103 26 Novembre 2008 19 EVENTI SINDACALI che solo un’azione comune può farci raggiungere l’obiettivo di una Pubblica Amministrazione al passo con i tempi. In tal senso, è certo che anche la nostra Organizzazione deve saper leggere ed interpretare le istanze provenienti dai lavoratori, operando un’adeguata valutazione di quelle meritevoli di attenzione ed ascrivibili nel processo di rinnovamento, e rigettando invece quelle che ricalcano meri interessi individuali o che sono sottese a concezioni ormai superate o non condivisibili. In questa sede congressuale ci tengo a puntualizzare che per noi il termine “sindacato autonomo” vuol dire anche una più incisiva e rapida risposta alle esigenze dei lavoratori. Insomma, crediamo in un modello sindacale improntato a minore gerarchia e verticismo, che pur nel rispetto e nella condivisione dei valori fondanti dia maggiore spazio a coloro che dimostrano più dinamismo e senso pratico del “fare”. E’ questo il modello che ci risulta premiare maggiormente le realtà territoriali periferiche in virtù del fatto che l’organizzazione del livello centrale non esercita un rigido controllo su tali strutture. Mi pregio di rammentare a Voi tutti che i lusinghieri risultati da noi raggiunti in Regione nell’ultima tornata elettorale delle R.S.U., nel novembre 2007, sono dovuti per la massima parte al predetto modello organizzativo. Colgo qui l’occasione per porgere un caloroso e sentito ringraziamento a tutti coloro che ci hanno dato fiducia e che hanno accettato la sfida di una candidatura nelle nostre liste, unitamente a tutti coloro che hanno lavorato per il raggiungimento di tale obiettivo. Di ciò ne siamo entusiasti ed orgogliosi! Ed è questo un motivo di ulteriore stimolo per proseguire il cammino intrapreso. Ne è prova una significativa presenza di nuovi dirigenti sindacali che, negli ultimi tempi, si sono fatti carico autonomamente delle problematiche esistenti nei vari comparti della Pubblica Amministrazione. 3)La nostra idea ed il nostro motto, il programma e le prospettive. Alle nostre spalle scorre l’immagine ed il motto che il comitato organizzatore ha scelto ad emblema di questo congresso: “Una strada ed un cammino da percorrere liberi, autonomi, indipendenti ma che auspichiamo avvenga insieme alle altre componenti sindacali, nell’esclusivo interesse dei lavoratori”. Viviamo un momento molto difficile per il nostro “Sistema Paese” e per i pub- blici dipendenti. E’sotto gli occhi di tutti la grave crisi economica che attanaglia le economie occidentali e che ha condotto ad una seria contrazione della produzione e dei consumi. Ma è parimenti evidente l’attacco concentrico a noi tutti, alle nostre condizioni di vita e di lavoro, al salario ed ai diritti acquisiti. Purtroppo, di fronte a questa grave situazione il sindacato, nell’accezione generale del termine, secondo me non sta assolvendo efficacemente alla sua funzione prioritaria e cioè alla difesa delle condizioni di vita e dei diritti dei lavoratori pubblici. Questo perché prevalgono gli interessi di una o più componente sindacale su quelli generali -a torto o ragione- interessi generali che, in- U na strada ed un cammino da percorrere liberi, autonomi, indipendenti ma che auspichiamo avvenga insieme alle altre componenti sindacali, nell’esclusivo interesse dei lavoratori”. vece, dovrebbero rappresentare il bene supremo da tutelare. Al riguardo ne sono esempi l’annosa vicenda Alitalia ed il rinnovo dei contratti pubblici e delle categorie economiche. In questo congresso, pur partendo da una piccola realtà territoriale, quale quella del Trentino Alto Adige, voglio rilanciare con forza il tema centrale dell’unità sindacale e su quest’argomento invitare tutti ad una profonda riflessione. Difatti, essa viene richiesta sempre più spesso ed a gran voce da consistenti settori di impiegati pubblici, proprio perché mai come in questo momento se ne avverte la mancanza e se ne subiscono gli effetti in termini di confusione. Quindi ripropongo un modello sindacale in cui ogni componente, pur mantenendo le proprie peculiarità e caratteristiche, sappia ritrovarsi e convergere sulle grandi tematiche generali e strategiche, quali i contratti Nazionali e la riforma della Pubblica Amministrazione. Questo secondo me è il modello a cui ispirarsi, poiché consente di tutelare al meglio i lavoratori. Occorre pertanto tentare quotidianamente di superare le divisioni valorizzando nel contempo gli elementi che ci uniscono. News Per far ciò, ritengo che bisogna ascoltare di più, evitando di pensare che la propria ricetta sia sempre quella più appropriata, nella consapevolezza che non sempre si può essere vincenti. La segreteria Regionale intende sostenere alcune linee guida nazionali F.L.P., riassumibili in: • difesa del potere di acquisto degli stipendi; • stabilizzazione di quote del salario accessorio; •abolizione della tassa sulla malattia; •pensionabilità di tutti i compensi accessori percepiti; •considerare il pubblico impiego quale risorsa da valorizzare e non mero costo per la collettività. Contestualmente vogliamo adoperarci a livello territoriale per sostenere eventuali progetti delle Pubbliche Amministrazioni miranti alla concreta attuazione di un sistema premiale della produttività che valorizzi adeguatamente l’apporto individuale di ogni lavoratore nella realizzazione della “mission” istituzionale e degli obiettivi programmati. Questo sindacato è conscio delle difficoltà che si riscontrano nell’attuazione di un tale sistema, anche per la carenza di metodi oggettivi di rilevazione dell’attività svolta e dei risultati raggiunti. Tuttavia, secondo noi è questa la strada da perseguire in quanto può condurre a migliorare le “performance” complessive dell’Amministrazione e raggiungere un più alto livello di gratificazione per il personale coinvolto. L’apprezzabile partecipazione a questo nostro primo congresso di Voi tutti, iscritti e delegati, rappresentanti sindacali e dirigenti della Pubblica Amministrazione, mi induce all’augurio di ritrovarci ancora insieme in altre manifestazioni ed iniziative di confronto per approfondire alcune tematiche oggi da me rappresentate solo sinteticamente, per ovvi motivi di tempo. Nel ribadire quindi la nostra disponibilità al dialogo sulle reali problematiche, sia con le Amministrazioni Pubbliche che con le altre componenti sindacali, voglio rilanciare in chiusura il motto a noi tanto caro: “essere liberi, autonomi, indipendenti, per un percorso sindacale comune...” N. 103 26 Novembre 2008 20 COMPARTO MINISTERI News BENI E ATTIVITA’ CULTURALI Incontro con il capo di Gabinetto Gli elementi innovativi contenuti nella bozza del decreto, in via di perfezionamento, che andrà a modificare il DPR 233/2007 perseguono l’alleggerimento della struttura amministrativa centrale. di Rinaldo Satolli i aggiorniamo sulle risultanze dell’incontro tenutosi il giorno 11 novembre 2008, con il Capo di Gabinetto. V •Le misure adottate in questo senso vanno, a nostro parere, nella giusta direzione anche se, lo abbiamo ribadito, riteniamo che siano ancora insufficienti per la costruzione di un’architettura di management snella e funzionale. La nostra convinzione viene ad essere rafforzata dal profilarsi di una nuova sovrapposizione di competenze, quella che scaturisce dalla creazione della Direzione generale per i musei, le gallerie e la valorizzazione, con la quale si è tradotta, in forma a nostro avviso incongruente, l’intenzione a suo tempo manifestata dall’on.le Ministro di potenziare il settore dei musei. Segnaliamo, comunque, l’istituzione della Direzione generale per l’innovazione, il bilancio ed il personale nella quale confluiranno le competenze sinora spettanti alla Direzione generale per l'organizzazione, l'innovazione, la formazione, la qualificazione professionale e le relazioni sindacali e quelle della Direzione generale per il bilancio, la programmazione e la promo- zione, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure e l’accorpamento della Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee con la Direzione generale per i beni architettonici, storico-artistici ed etnoantropologici. Dall’unificazione dei due settori risulterà la Direzione per l’architettura, l’arte ed il paesaggio. Quanto al mancato accorpamento delle funzioni di Cinema e Spettacolo dal vivo, esso si giustifica con la previsione di istituire entro breve un’Agenzia nazionale del cinema. Alla nostra espressa contrarietà sulla permanenza dei sei dirigenti generali di staff, utilizzati a vario titolo presso gli Uffici dell’Amministrazione centrale, la cui presenza, come abbiamo più volte sottolineato, è evidentemente inessenziale, ci è stato comunicato che essi resteranno in carica, senza ulteriori proroghe, fino allo scadere del loro mandato, il 31 dicembre 2009. A livello periferico registriamo con soddisfazione che, nonostante si sia dato corso ad una riduzione complessiva delle sedi dirigenziali di II fascia, da 248 a 225, per la Sarde- N. 103 26 Novembre 2008 21 COMPARTO MINISTERI BENI E ATTIVITA’ CULTURALI gna ed il Piemonte, come più volte la nostra O.S. aveva sollecitato, è stata riconosciuta la necessità di incrementarne il numero adeguandolo alle funzioni richieste sul territorio. • Il Capo di Gabinetto, addebitando alla precedente gestione amministrativa gravi carenze nel confronto con la Funzione Pubblica, ha dato ampie assicurazioni sull’accoglimento dei nostri richiami in ordine alla pianificazione dell’organico del personale. Pertanto i prossimi incontri con i rappresentanti della Funzione Pubblica saranno condotti nel massimo rispetto di tutti gli accordi precedentemente stabiliti con le OO.SS., in particolare per quanto attiene a: -Stabilizzazione degli ex ATM; -Completamento riqualificazione; -Raddoppio dei posti nei passaggi d’area; -Percorso verticale dei Capi Tecnici; -Svuotamento dell’area A; -Assunzione dei co.co.co.. In merito all’applicazione dell’articolo 72 (limiti di età per collocamento a riposo) della Legge 133/08 è stata annunciata una direttiva, di prossima emanazione, finalizzata al pensionamento d’ufficio dei lavoratori che abbiano maturato 40 anni di servizio ed è stato espresso l’orientamento alla ricusazione delle eventuali richieste di prolungamento del servizio fino al compimento del 67° anno di età sia per il personale dirigente che per quello tabellare. Si terrà conto dell’impatto che tale provvedimento avrà sul funzionamento degli uffici favorendo, in ogni caso, un sostanziale rinnovamento del personale del Ministero. •Da ultimo, ma certamente non per importanza, un punto sul quale abbiamo voluto interpellare il Capo di Gabinetto: quale sia la posizione politica del Ministro in merito al federalismo e alle notizie allarmanti, diffuse già da qualche tempo, che “promettono” dal 2011 un abbattimento esponenziale dei fondi a disposizione dei nostri uffici periferici, con conseguente perdita della gestione diretta di sedi museali, scavi e pinacoteche. Registriamo con soddisfazione la replica del dott. Nastasi, il quale ha escluso che le norme in preparazione per il federalismo possano riguardare il settore dei Beni Culturali, garantendo, l’impegno diretto del Ministro per il recupero di importanti risorse a favore delle nostre attività istituzionali. News N. 103 26 Novembre 2008 22 LINEA EUROPA News Lavoro, Professioni, Viaggi, Cultura CRISI INTERNAZIONALE: QUALE IL FUTURO PER IL MERCATO DEL LAVORO? di Arianna Nanni utomobile. È uno dei settori che si trova in preoccupanti condizioni derivate dalla crisi esplosa in America con i subprime. Il nostro ministro dell’economia ha affermato che questa crisi sembra assomigliare ad un videogame in cui uccidi un mostro e subito dopo ne appare un altro da affrontare ed uccidere (Da "IL GIORNALE" di giovedì 20 novembre 2008): c’è stato il problema delle banche poi quello dell’economia della produzione e affronteremo presto il problema delle carte di credito. Il settore automobilistico è stato colpito in modo travolgente e soprattutto le tre grandi fabbriche statunitensi quali la General Motors, la Ford e la Chrysler, già in perenne crisi, stanno passando un momento molto difficile. Esiste l’ansia che dopo altri mostri il colpo di grazia possa venire dalla chiusura anche di una sola di queste tre aziende e che le altre possano seguire. Si parla quindi di sostenere altri aiuti al settore e di finanziare un importo consistente, 25 miliardi di dollari, ma sembra che non possa essere sufficiente data la mancanza di liquidità e gli enormi buchi delle aziende. Si tratta di problema incombente e rilevante che il nuovo presidente USA dovrà fronteggiare subito perché probabilmente la General Motors non potrà arrivare alla fine di gennaio del prossimo anno. E il quadro europeo in Europa? La Opel, che produce auto in Germania, è controllata dalla General Motors. Giustamente gli aiuti devono essere per tutti e nessuno deve avvalersene contro i concorrenti. L’Europa trema perché le auto non si vendono e si teme per i tremila dipendenti del settore. I prodotti del settore automobilistico non si vendono perché si sta aspettando che vi siano presto condizioni d’aiuto che influiranno sui prezzi e sulle caratteristiche delle vetture. Si sta pensando, inoltre, di ancorare A gli aiuti ad auto che inquinino e consumino di meno. Molte voci corrono. C’è chi dice che “se gli Stati uniti erogheranno miliardi al settore, noi in Europa non possiamo stare a guardare” e chi parla di “aiuti di tutela”, cioè di interventi per innovazioni tecnologiche e ambientali. Chi propone di aiutare gli acquirenti di nuove vetture e di svecchiare finalmente il parco auto europeo dove transitano circa venticinque milioni di auto vecchie tra i 10 e i 15 anni e chi invece suggerisce di aiutare direttamente le fabbriche. Gli stati che non producono auto sono meno entusiasti in merito a questa ultima proposta. La decisione sarà presa nei prossimi giorni dalla UE, ma sono in molti a pensare che consisterà solo in un aiutino e che il nostro settore possa essere penalizzato di fronte ai forti aiuti che gli Usa stanno pensando di stanziare. Anche in Cina i costruttori locali, che vedevano i loro fatturati crescere del 20% annuo, si sono fermati e hanno avanzato forti richieste di aiuti. In tutto il mondo esiste ansia perché bisogna affrontare un nuovo mostro: il problema del settore delle costruzioni automobilistiche è simile ovunque, i numeri dei dipendenti sono molto alti e, dopo gli aiuti concessi alle banche, si sentono in diritto di chiedere anche loro. Nasce il problema di chi e di come aiutare, altrimenti si rischia di cadere in errore di protezionismo. Cosa dire poi del dilemma su chi non far partecipare agli aiuti di denari pubblici? Oltre alle banche e alle auto ci sono molti altri settori in crisi: le costruzioni edilizie, i metalli, la moda, gli artigiani, le aziende agricole e altre ancora. Come prendere una decisione? Quale si e quale no bisogna decretare? La crisi che è arrivata, difficile e pesante, ma le scelte da definire non lo sono da meno. N. 103 26 Novembre 2008 KRONOS 23 News Viaggi, Natura, Cultura, Scienza ELISOCCORSO: ASSISTENZA SANITARIA CON TEMPI D’INTERVENTO RAPIDO di Fabio Gigante Con il termine elisoccorso indichiamo l'attività di soccorso sanitario effettuata mediante l'impiego di elicotteri dedicati. Lo scopo principale dei servizi di elisoccorso è duplice: garantire un'assistenza sanitaria ad alto livello di intensività con tempi di intervento molto rapidi, specie in località isolate o remote; permettere una veloce ospedalizzazione della vittima alla struttura ospedaliera idonea, anche se questa è distante dal luogo dell'evento. Da considerare inoltre come il trasporto via aria risulti oltre che molto più rapido anche più confortevole e potenzialmente molto meno rischioso specialmente per i pazienti politraumatizzati; rispetto a un trasporto via terra in ambulanza, semmai su strade di montagna, le sollecitazioni cinetiche per la vittima sono sensibilmente minori se viene trasportata in elicottero. L’elisoccorso in Italia ha una tradizione e una efficienza, dovuta alla sua peculiarità, che lo colloca ai più alti livelli in Europa e nel mondo. All’estero il servizio sanitario con elicotteri si è spesso identificato esclusivamente con il servizio di trasporto sanitario tra strutture ospedaliere, nettamente distinto dal soccorso con elicottero, spesso riservato a mezzi militari e senza la integrazione con il sistema sanitario. In Italia, per le caratteristiche orografiche del territorio, per la efficienza dei servizio sanitario nazionale, per ottenere la razionalizzazione dei costi, per la specializzazione degli equipaggi degli operatori aeronautici civili cui il servizio è affidato, l’elisoccorso svolge sia le attività di soccorso vero e proprio che quella di trasporto assistito tra strutture ospedaliere, ga- rantendo durante il trasporto la continuità assistenziale cioè lo stesso livello di assistenza sanitaria almeno della struttura di partenza. Il quadro normativo relativo alle attività di elisoccorso ha subito negli ultimi anni dei profondi mutamenti dovuti da una parte all’entrata in vigore delle nuove norme europee, dall’altra dalla necessità di implementare pienamente le norme già esistenti non sempre correttamente recepite ed attuate. Attualmente i servizi di elisoccorso in Italia sono organizzati su base regionale, o provinciale e sono inseriti nel contesto del Servizio 118 Emergenza Sanitaria; cioè l'organizzazione appartenente alle ASL deputata al trattamento dell'emergenza-urgenza extraospedaliera con ambulanze e automediche per il primo soccorso e il trasporto sanitario d'ur- N. 103 26 Novembre 2008 24 KRONOS News Viaggi, Natura, Cultura, Scienza genza verso i DEA o i pronto soccorso della rete ospedaliera. In casi particolari i mezzi di altri Enti e corpi dello stato possono concorrere allo svolgimento dei servizi di istituto del servizio regionale di elisoccorso. Nell'ambito del Servizio 118 operano anche mezzi e personale di altri enti Croce Rossa Italiana, Vigili del fuoco, Polizia di Stato e di Associazioni di Volontariato convenzionate ASL (Associazioni accreditate verso le rispettive regioni, ANPAS, Misericordie, CISOM ). I principali riferimenti normativi sono rappresentati dal D.P.R. 27/03/1992 e dai documenti applicativi (linee guida) emanati della Conferenza Stato Regioni, oltre naturalmente alla normativa aeronautica specifica (JAR-OPS ed ENAC). La maggior parte dei servizi di elisoccorso sono esercitati da Società private di lavoro aereo titolari di TPP (trasporto pubblico passeggeri, secondo la normativa ENAC) mediante appalto da parte del Servizio Sanitario Nazionale (Regione o ASL). In alcune regioni il servizio viene svolto dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco sempre in convenzione con le ASL, o la regione. La tipologia e le prestazioni della macchina impiegata condizionano la composizione dell'equipaggio. La maggior parte dei servizi di elisoccorso in Italia attualmente vede l'equipaggio composto in genere da 4 o 5 persone: pilota - comandante; tecnico elicotterista o secondo pilota per il volo notturno; medico nella maggior parte dei casi specializzato in anestesia, terapia intensiva e rianimazione, abilitato e addetto al recupero del paziente in barella col verricello; infermiere di solito dipendente ASL proveniente dal Servizio 118 Emergenza Sanitaria o da reparti ospedalieri di Area Critica (DEA-pronto soccorso o rianimazione-terapia intensiva); tecnico di elisoccorso (Legge n°74/2001) figura professionale specialistica del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Club Alpino Italiano), abilitato al soccorso in ambienti ostili o impervi e responsabile della sicurezza dell'equipe sanitaria. Mentre il personale aeronautico normalmente è dipendente della società esercente il servizio, il personale sanitario è dipendente del servizio sanitario pubblico (ASL) o convenzionato con questo. Gli interventi di elisoccorso sono classificabili in varie categorie. Si distinguono, secondo la classificazione italiana: Interventi primari, quando l'elicottero viene inviato direttamente sulla scena dell'in- cidente o del malore, in contemporanea all'ambulanza; Interventi secondari, nei casi in cui l'elicottero viene impiegato per il trasporto di un paziente critico da un ospedale all'altro, tipicamente verso un centro ospedaliero dotato di strutture specialistiche che sono assenti nel presidio inviante. Oppure, secondo la classificazione anglosassone:Interventi HEMS, interventi di soccorso sanitario direttamente sulla scena dell'evento, quindi con atterraggio "fuori campo", ma comunque in ambiente non ostile, cioè senza impiego di tecniche particolari per il raggiungimento della vittima e il suo recupero; Interventi SAR, intervento di salvataggio da ambiente ostile ; l'aspetto sanitario passa in seconda priorità rispetto all'estrazione del pericolante o ferito da un ambiente ostile (mare, terreno impervio, montagna, valanga); Interventi AA (air ambulance) in pratica sovrapponibile alla definizione italiana degli interventi secondari, cioè quelle situazioni in cui la missione risulta pianificabile e vengono utilizzate superfici idonee per l'imbarco e lo sbarco del paziente. La maggior parte dei servizi di elisoccorso operano in orario diurno, di solito dall'alba alla scadenza delle effemeridi solari. In alcuni casi sono attivi servizi con orario anche notturno (orario H24) usati principalmente per i trasporti secondari (da ospedale a ospedale), visto che la normativa vigente prevede il volo notturno solo da superfici abilitate (aeroporto, eliporto, oppure elisuperficie ospedaliera idonea e certificata). Il materiale sanitario e i farmaci in dotazione permettono l'esecuzione di manovre rianimatorie avanzate (A.L.S. Advanced Life Support)e il trattamento dei politraumatizzati. A bordo sono presenti anche dei kit dedicati per situazioni particolari (grandi ustionati, pediatrici, infettivi, amputazioni, ecc.). Per quanto riguarda il materiale elettromedicale sono presenti: defibrillatore cardiaco portatile di solito integrato con stimolatore cardiaco transcutaneo esterno, Monitor (Unità multiparametrica di monitoraggio) per la rilevazione di ECG a 12 derivazioni, Ossigenazione periferica (saturimetria-SpO2),Co2 espirata,(capnometria - EtCO2), Pressione Arteriosa (invasiva e non invasiva) ed inoltre: Ventilatore automatico. Serbatoio e impianto per Ossigenoterapia. Aspiratore. Pompe a siringa per la somministrazione di farmaci. Il materiale di immobilizzazione tipo è rappresentato da: Tavola spinale. Barella cucchiaio (atraumatica). Materassino a depressione. Immobilizzatori per arti (stecche a depressione). Dispositivo di estricazione. Serie di collari. Per gli elicotteri impiegati in missioni SAR, inoltre, vengono imbarcate le attrezzature specifiche (Barella verricellabile, corde e imbracature).Tutto il materiale di bordo è asportabile, gli elettromedicali hanno sufficiente autonomia per operare a batteria. N. 103 26 Novembre 2008 25 RETROSCENA News Spettacolo & Cultura dal 25 novembre al 14 dicembre '08 LA GIOVINE ITALIA scritto e diretto da Marco Costa GIORGIO FERRERO presenta -La Giovine Italia- con Maurizio De Carmine (Placido), Roberta Fiorentini (Mary Jane Campopiano), Giulia Elettra Gorietti (Dafne),Giulio Pampiglione (Dottor Buto), Luca Ward (Pietro) Costumi e scene Tiziana Liberotti – Disegno luci Luca Carnevale Musiche Stefano Switala. Scritto e diretto da MARCO COSTA Un giovane dottore viene assunto nel grottesco ospizio chiamato “La Giovine Italia”, dove un gruppo di irresistibili vecchietti e la trasgressiva infermiera Dafne, gli cambieranno la vita! Un’incantevole commedia ricca di sorprendenti colpi di scena, che con lucidità commovente ci svela perché l’Italia è un paese per vecchi. Intervista a Marco Costa. Questo tuo approccio al teatro è avvenuto attraverso la consapevolezza di intraprendere un determinato percorso? Sono arrivato al teatro in seconda battuta: a 18 anni avevo già scritto una rappresentazione, con la regia di Daniele Chiolo, ma in quel caso gli attori non sentivano loro il progetto e lo hanno abbandonato. Lo scrupolo ed il piacere della scrittura teatrale, dove la parola conta molto di più che al cinema, mi è sempre rimasto da allora ed anni dopo ho trovato una produttrice interessata ai miei lavori che mi ha suggerito di provare a scrivere per il teatro. E’nata da qui la commedia “The Prozac Family”, andata in scena, sempre al Teatro de’ Servi, nel gennaio 2007. Questa è la tua seconda scrittura e direzione teatrale. Senti già adesso la consapevolezza e la voglia di lavorare in questo ambito? Credo che oggi sia molto importante essere versatile. Io, per fortuna, sono molto eclettico e quindi ho scritto testi per il cinema e per la tele- visione con “Carabinieri”. Mi piace un po’ fare tutto, anche se il cinema rimane sempre la mia più grande passione. Non nascondo che il teatro sia stata una bellissima scoperta e che, da esordiente quale ero, mi abbia catturato! Come hai conosciuto il mondo degli anziani che ti sei divertito a rappresentare? Ho vissuto con mia nonna per 10 anni. Il suo era un palazzo vecchio, totalmente pieno di anziani che lavoravano alla Previdenza sociale. La signora Campopiano della Govine Italia viveva in questo palazzo con mia nonna... Mi sono scontrato per forza di cose con il loro mondo e poi, inoltre, ho sempre avuto una passione per i film che parlano di vecchi ed ho sempre osservato loro ed il loro mondo. Da parte di tutti c’ è sempre stata un po’ di paura, di affrontare le tematiche senili perchè non funzionano e non sono commerciali. Quotidianamente si legge sui giornali che l’Italia è il paese più longevo d’Europa ed un paese dove c’è una forte oligarchia di anziani. Io ho cercato di rovesciare un po’ il luogo comune dell’anziano impotente che rimane sulle spalle del giovane, così come quello del ”basta piangersi addosso sul fatto che gli anziani ci tolgano il posto di lavoro” perchè in realtà non è vero: c’è una generazione di mezzo, quella dei quarantenni, che è rimasta schiacciata dalla longevità di alcuni, ma noi venti/ trent’enni dovremo per forza scendere a compromessi con quest’ampia massa di anziani. A chi o a cosa ti sei ispirato per la Giovine Itallia? Lo spettacolo è dedicato a mia nonna. Naturalmente ho estremizzato tante cose, però molti personaggi, tic, ed esagerazioni vengono anche un po’ dal modo che mia nonna ha di parlare. Lei ha 92 anni, è ancora lucida, i prossimi giorni verrà a teatro e sono sicuro che ci farà una critica spietata. Sicuramente la mia ispirazione prende vita e spunto dalla vita quotidiana, dalle persone che incontro, ma un riferimento che sicuramente mi ha spinto a lavorare su questa tematica l’ho preso dai “Simpson” ed il loro nonno che vive nell’Ospizio che ogni tanto ha i flash della sua passata gioventù a Spriengfield. Non ho fatto altro che trasportare nell’Ospizio della Giovine Italia le persone che ho conosciuto. In realtà I due persoggi Pietro e Placido sono legati ai miei nonni. Arianna Nanni Nella foto al centro, il regista dello spettacolo Marco Costa. Nella foto in alto sulla sinistra, lo spettacolo in scena al teatro dè Servi. N. 103 26 Novembre 2008 26 RETROSCENA News Spettacolo & Cultura Afterhours: Storia rock in perenne mutamento na storia cominciata venti anni fa, quella di Manuel Agnelli e compagni. Pionieri in Italia di sonorità allora sconosciute riscoprirono, insieme ai Marlene Kuntz, i Velvet Underground e i Television, introdussero un indie-rock senza precedenti sotto un nome destinato a diventare storico: Afterhours.. U di Francesco Carlomagno na storia cominciata venti anni fa, quella di Manuel Agnelli e compagni. Pionieri in Italia di sonorità allora sconosciute riscoprirono, insieme ai Marlene Kuntz, i Velvet Underground e i Television, introdussero un indie-rock senza precedenti sotto un nome destinato a diventare storico: Afterhours. Ciò che più stupisce, a distanza di tempo, è come gli Afterhours siano stati in grado di crearsi un’identità musicale, perderla, riscoprirsi e poi reinventarsi pur senza tradire i propri intenti espressivi; numerosissimi i membri che hanno sfilato dietro questo nome: inizialmente Manuel Agnelli era accompagnato da Max Donna, Lorenzo Olgiati e Paolo Cantù; presto però la formazione sentì la necessita viscerale di evolversi fino all’uscita di “Germi” (Vox Pop, 1995), con l’affermazione di Xabier Iriondo come chitarrista del gruppo (e che vi rimarrà fino al 2001). I più attenti riconobbero subito un album che usciva dagli schemi, impregnato di follia e violenta autoesaltazione, era un qualcosa di sconosciuto per la scena musicale italiana. Tuttavia la prima vera pietra miliare giunge nel 1997 con “Hai paura del buio?” (Mescal): mai come in questo disco, infatti, gli After- U hours trovano una piena comunione spirituale, caratterizzata da un’estrema varietà di generi, sonorità e stili che riescono ad amalgamarsi perfettamente fino a produrre alcuni tra i pezzi più conosciuti del gruppo milanese. Travolti dalle atmosfere punk-rivoluzionarie di “Dea” e “Lasciami leccare l’Adrenalina”, stupiti dal grunge italiano di “Male di miele”, accarezzati da “Voglio una pelle splendida” e “Senza finestra” e infine sorpresi da un pezzo come “Rapace” che non si presta ad alcuna caratterizzazione, il gruppo rivela alla scena musicale nazionale ed internazionale un grandissimo (ed instabile) potenziale. Segue un’intensa tournèe nazionale che elegge gli Afterhours a bandiera del rock italiano, benché debba necessariamente seguire un momento buio per il gruppo: i continui mutamenti di formazione (Andrea Viti al basso, Dario Ciffo al violino, Roberta Castoldi al violoncello) non fanno che destabilizzare il precario equilibrio di “Hai paura del buio?”; nel 1999 uscirà “Non è per sempre”, un mezzo passo falso da parte di un gruppo che non si riconosce più ed è portato per istinto ad approcciare sonorità più pop (“Bianca” e “Oceano di Gomma”), che rappresenteranno N. 103 26 Novembre 2008 27 RETROSCENA Spettacolo & Cultura lo scoglio a cui aggrapparsi (con successo) quando un elemento fondamentale del gruppo, Xabier Iriondo, lascerà gli Afterhours. Benché continuino ad avere un grande successo dal vivo, dovuto principalmente al carisma di Manuel, gli Afterhours cercano ispirazione altrove: Subsonica e Modena City Ramblers; tutto ciò si manifesterà in “Quello che non c’è” (Mescal, 2002), un album confuso dove è chiara la voglia di allontanarsi dal passato senza aver ben chiara la meta di un pop che si rivela essere obliquo persino alle idee del gruppo. La sorpresa arriva però nel 2005 con la pubblicazione di “Ballate per piccole iene” (Mescal): un album sospeso e infuso fino al midollo di atmosfere oscure ed introspettive (spesso merito dei testi provocatori del frontman Manuel Agnelli), le chitarre ritrovano il loro ruolo principe in “Chissa com’è”, “La vedova bianca” vede, con grande eleganza, l’alternarsi di sofferenze, per arrivare, attraverso la notevole “Il sangue di Giuda”, a “La ballata per la mia piccola iena”, dove, attraverso una linea melodica improntata alla semplicità, il gruppo riesce per la prima volta a definirsi compiutamente. L’album uscirà poi nel 2006 tradotto per la “One Little Indian” con il titolo “Ballads for little hyenas” che consacrerà ed espanderà la fama del gruppo anche oltreoceano, dove avranno un grande riscontro di pubblico. E, attraverso alti e bassi, si arriva ad oggi: gli Afterhours pubblicano “I Milanesi ammazzano il Sabato” (Universal, 2008) che vede anche l’esordio nel gruppo di Enrico Gabrielli ai fiati. L’album è, come ci si potrebbe aspettare, contraddittorio: gli Afterhours sono costantemente alla ricerca di nuove frontiere da esplorare (echi di Velvet Underground in “Riprendere Berlino”) pur mantenendo un’identità che si ritrova in “E’ solo febbre”. Tuttavia anche pezzi che si distinguono come “Pochi istanti nella lavatrice” e “Tutti gli uomini del presidente” risultano poco convincenti, manifestando il chiaro bisogno di continuare ad evolversi. Nota positiva per “Tarantella all’inazione” che spicca per semplicità ed immediatezza. In sintesi un album acerbo per l’eccessiva preparazione che ha portato all’eliminazione di ogni spunto ed intuito originale. Non si può evitare di chiedersi cosa si inventeranno questa volta gli Afterhours per risorgere ancora una volta. News