C`è posta per Jury - Federazione Ginnastica d`Italia
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C`è posta per Jury - Federazione Ginnastica d`Italia
28 C’è posta per Jury La nuova rubrica di Chechi ha riscosso un grande successo. La redazione è stata invasa dalle e-mail e dalle letterine dei suoi ammiratori e Jury ha passato un intero pomeriggio in Federazione a Roma per leggere e rispondere personalmente alla corrispondenza dei suoi tifosi. Ad ognuno di loro il “Signore degli Anelli” ha inviato una fotografia scattata sul podio di Atene con l’autografo. In questo numero pubblichiamo soltanto le domande più significative, quelle che, attraverso le risposte dell’olimpionico, posso aiutare i giovani ginnasti a superare le prime difficoltà. Non scoraggiatevi però e continuate a scrivere “C’è posta per Jury” al seguente indirizzo: Federazione Ginnastica d’Italia Ufficio Stampa Viale Tiziano, 70 00196 Roma oppure via e-mail a [email protected] “Ciao Jury, mi chiamo Elisa Karygiannis dell’Edera di Forlì e ti volevo fare una domanda: Come si fa a controllare l’emozione in una gara? Io non mi emoziono facilmente negli appuntamenti regionali o interregionali, il problema è nelle competizioni nazionali. Lì vado nel pallone ed è capitato anche che mi sia dimenticata un pezzo del mio esercizio al corpo libero”. Cara Elisa, la Ginnastica è come una materia scolastica. Quando in classe il professore o la maestra pongono una domanda, se hai studiato, alzi la mano e hai una gran voglia di dimostrare la tua bravura. Se, invece, non sei preparata, vivi momenti di panico sperando di non essere interrogata. Nelle gare succede la stessa cosa. Un ginnasta allenato non deve temere nulla, perché è sempre il lavoro quello che paga di più. L’emozione fa parte della natura umana e spesso, se controllata, può diventare una fonte d’energia aggiuntiva. “Ciao Jury, sono Maria Karygiannis, la sorella gemella di Elisa. Ho tutti i tuoi poster attaccati ai muri della mia cameretta ed ho finito la cartuccia del computer a forza di scaricare tue immagini; non so se ti ricordi di me ma ci siamo visti a Forlì e tu hai fatto finta di strozzarmi, perchè dicevi che, siccome mio padre è greco, io tifavo per Tampakos. Ci tengo a dirti che non è vero. Io ti ammiro e tiferò sempre per te”. La Grecia è un Paese meraviglioso, ricco di storia, cultura e di bellezze naturali. Lì, nell’antichità, sono nati i Giochi panellenici e nel 1896 le Olimpiadi moderne, per questo la Grecia può essere considerata, a ragione, la patria dello sport. Tutti motivi per essere orgogliosa delle tue origini. Il tifo, poi, deve essere sempre una sana espressione di giubilo che non deve mai degenerare nel disprezzo degli avversari. Nessuno ti impedisce di tifare anche per Dimosthenis, soprattutto ora che mi sono ritirato. Tanto, in ogni caso, tra i due…. io resto sempre il più forte! “Ciao Jury, mi chiamo Matteo Cassanelli e sono un piccolo atleta della Ghislanzoni Gal di Lecco. Prima di tutto voglio invitarti nella mia palestra in via Cantarelli, dove campeggia, in bella mostra, il tuo poster. Ovviamente le mie finanze mi permettono di offrirti solo una pizza - bibita, caffè e dolce inclusi. In quell’occasione vorrei che illustrassi alla mia scuola i sacrifici che un atleta del tuo livello ha dovuto affrontare. Con la speranza di vederti presto ti mando un saluto grande”. A me piace la pizza margherita, ma non ti preoccupare, perché se passo da Lecco e andiamo a pranzo insieme, pago io. Il dolce, però, se sei sotto allenamento, te lo sconsiglio. I sacrifici di un professionista iniziano proprio a tavola, dove sei costretto a seguire una dieta precisa. E, bada bene, fare la dieta non significa mangiare poco, bensì evitare le cose che fanno male. Nel periodo della crescita è importante alimentarsi per contribuire al pieno sviluppo del nostro corpo, scegliendo sempre cibo genuino. Pensa che fine avrei fatto ad Atene se durante una rondine invece di pensare alla medaglia d’oro avessi sognato una pizza margherita! “Mi chiamo Giulia, sono una ragazza di 20 anni di Pistoia che da circa un anno e mezzo insegna in una palestra di ginnastica artistica, la Ferrucci Libertas. Cinque anni fa ho partecipato a Fiuggi ad una manifestazione ed è lì che ti ho visto per la prima volta. Sei sempre stato un idolo per me. Ogni volta che entravo in palestra mi trovavo davanti una tua gigantografia e sognavo di diventare come te. Più che il mito della Comaneci, ho sempre avuto quello di Jury Chechi. Con la tua grande esperienza mi chiedevo cosa volessi fare ora: insegnerai? Io credo che far vivere una tua passione ai bambini sia una cosa meravigliosa!” Sono d’accordo con te. Quello dell’allenatore è un lavoro splendido e difficile, al tempo stesso. Richiede una vera e propria vocazione e tanti anni di preparazione. Non credo sia sufficiente esse- 29 re stati dei campioni per poter essere automaticamente dei grandi educatori. Ci sono tecnici straordinari che non hanno avuto una vita agonistica importante e ci sono ginnasti che hanno vinto tutto e che poi non sono riusciti ad emergere come istruttori. La formazione implica una responsabilità doppia, in quanto oltre a te stesso devi pensare anche ai tuoi ragazzi. Per ora trovo già impegnativo fare il papà, in futuro…chissà! “Mi chiamo Sebastiano Cinetto, abito a Padova ed ho nove anni. Da quattro pratico la Ginnastica e da un anno mi alleno alla “Cinque Cerchi”. Qual è stata la prima società in cui sei stato e per quanto tempo? A che età hai iniziato? Qual è stato l’esercizio agli anelli più difficile?” Ginnicamente sono nato nell’Etruria Prato, la società della mia città. Ho iniziato a sei anni, per gioco. Nello sport puoi sperare di arrivare in alto solo se riesci a prolungare il più possibile il periodo dell’incoscienza. Io posso dire, nonostante gli infortuni e le pressioni che subentrano quando senti crescere intorno a te le aspettative della gente, di essermi sempre divertito. Ho conti- nuato a prendere la ginnastica come un’occasione per stare insieme ai miei compagni e per misurare, con loro e con me stesso, i miei limiti, anche quando ero in cima alla ranking list mondiale. L’esercizio più difficile è stato senza dubbio quello di Atlanta. Lì mi sono divertito tanto sul gradino più alto del podio, ma per arrivarci, credimi, è stata davvero dura. “Mi chiamo Davide Zorzi e sono un atleta trentino. Ho saputo che lo scorso anno hai organizzato un allenamento collegiale a Fai della Paganella. Volevo sapere se anche questa estate ripeterai l’esperienza”. Non posso darti l’ufficialità, perché ci stiamo ancora lavorando. Di certo l’esperimento del 2005 è andato oltre ogni previsione. I campus estivi sono un mix ideale tra l’allenamento e la vacanza, e permettono a tanti giovani di avvicinarsi alla nostra disciplina in un periodo dell’anno in cui non hanno l’impegno della scuola. Speriamo, dunque, di incontrarci sulle splendide Dolomiti del Brenta. “Ciao Jury, mi chiamo Emanuele Stano, ho nove anni, frequento la IV elementa- CIAO ZITA! E’ scomparsa, dopo una lunga malattia, Zita Peratti, Direttrice di Giuria femminile in Liguria, Giudice internazionale, a partire dal 1985 e per diversi quadrienni, Direttrice tecnica della A.A. Amatori Ginnastica. Da qualche anno impegnata con il Comitato Italiano Paralimpico come docente del corso giudici FISD per la Ginnastica, Zita lascia un vuoto incolmabile tra i suoi ragazzi e, soprattutto, tra i colleghi che la ricordano con grande affetto: “Ciao Zita…Cosa pos- siamo dire in un momento così triste…Siamo cresciuti con te come ginnasti, tecnici e giudici della Federazione Ginnastica d’Italia. Ci hai fatto conoscere Special Olympics ed abbiamo incontrato un mondo fantastico di grande solidarietà ed impegno. Ora andiamo avanti sulla strada che ci hai tracciato e tu sarai sempre con noi, nei nostri cuori”. I tuoi giudici, gli amici di Special Olympics, e tutto il mondo della Ginnastica re e da quasi due anni sono un ginnasta. In questo breve intervallo di tempo ho già imparato le oscillazioni sugli anelli, il volteggio, le parallele, il cavallo con maniglie e le gran volte alla sbarra. Poi so fare il rondato ed il salto all’indietro. Mamma mi racconta sempre che ad appena 7 mesi mi tenevo da solo su una piccola sbarra e lei mi chiamava Jury Chechi. Ora faccio parte della squadra maschile della mia città e quest’anno ci siamo classificati secondi in Serie C1. Purtroppo a Brindisi la gente è appassionata di calcio e per la mia società, la S.G. La Rosa, è difficile trovare sponsor che possano compensare le spese per le trasferte e per il materiale tecnico. Spese che attualmente sostengono i nostri genitori. Il mio sogno sarebbe diventare un campione come te!” Purtroppo non è solo dalle tue parti che sono appassionati di calcio. In Italia c’è una monocultura sportiva allarmante. Se il nostro Paese riesce, comunque, ad emergere in altre discipline è spesso merito delle famiglie degli atleti che per anni sostengono sacrifici inauditi. Io ti auguro di realizzare il tuo sogno, ma spero, nel frattempo, che saprai ripagare, tra i banchi di scuola, gli sforzi dei tuoi genitori. MESSAGGIO PUBBLICITARIO IL “MOVIMENTO” FIDITALIA PER I TESSERATI La società finanziaria, già sponsor agli Assoluti 2004, è ora sponsor ufficiale della FGI. Con un’offerta dedicata a tutti gli associati. Anche Fiditalia è entrata a far parte della famiglia della Federazione Ginnastica Italiana. Parliamo di famiglia, perché è noto che quello della ginnastica è un mondo che coinvolge principalmente la famiglia del ginnasta: chi non si ricorda del papà di Igor Cassina ad Atene, mentre sventolava la bandiera italiana, dopo la consacrazione di suo figlio a medaglia d’oro olimpica. Ma questo entusiasmo è un “rituale” che si ripete ad ogni gara: genitori che seguono questo sport con la stessa passione con cui lo praticano i loro figli, i quali si presentano in pedana animati da un forte spirito di squadra anche quando il concorso è individuale. In poche parole: disponibilità ad affrontare le sfide, sana competizione unita al senso di appartenenza ad un team. Ed è principalmente per questo motivo che Fiditalia ha scelto di diventare sponsor ufficiale della FGI per l’intera stagione. Fiditalia non è nuova agli investimenti nel mondo dello sport. Non è nemmeno nuova alla sponsorizzazione nell’ambito della ginnastica artistica: due anni fa, infatti, aveva sponsorizzato la squadra della “Ginnastica Meda” nel corso dei campionati italiani assoluti, svoltisi proprio a Meda. E’ stato il primo passo verso un rapporto di collaborazione che si è concretizzato “a tutto campo” quest’anno e che vedrà la società “scendere in pedana” accanto agli atleti. CHI E’ FIDITALIA Fiditalia: è una società finanziaria che appartiene ad un prestigiosa realtà bancaria e finanziaria internazionale, Gruppo Société Générale. E’ presente in tutta Italia con una rete commerciale composta da 30 filiali e oltre 100 agenzie. Opera dal 1981 nel comparto del credito al consumo. In sostanza, “fa finanziamenti” attraverso diverse linee di prodotti, tra le quali: prestiti personali carta di credito Eureka cessione del quinto dello stipendio o della pensione Si tratta di soluzioni di credito che vengono concesse direttamente al cliente che ne fa richiesta contattando il Servizio Vendite Dirette (prestiti personali e carta di credito Eureka) oppure recandosi presso una delle agenzie Fiditalia (prestiti personali, carta di credito Eureka e cessione del quinto). Accanto a tali soluzioni finanziarie, Fiditalia concede finanziamenti anche attraverso i partner e i punti vendita convenzionati (attualmente, circa 11.000) nei diversi settori merceologici. Ad oggi, i clienti di Fiditalia sono oltre 1.500.000 L’OFFERTA PER I TESSERATI FGI Principale missione di Fiditalia è sviluppare soluzioni “su misura”. Come quella dedicata ai tesserati della Federazione Ginnastica Italiana: un prestito personale a condizioni davvero di favore per realizzare sogni e progetti: credito sino a 40.000 Euro durata sino a 96 mesi tassi a partire da 6,90% (*) In più, al prestito personale è abbinato Jolly Credit, il servizio che consente di variare il piano di rimborso saltando una rata, che slitterebbe in coda al finanziamento, o modificandone l’importo. Basta una semplice chiamata: è infatti sufficiente contattare il numero 02/43.01.8181. (*) TAN max 11,90%, TAEG max 12,57%. Per le condizioni contrattuali, si rimanda ai Fogli Informativi e agli Avvisi presso le Agenzie, le Filiali e la Sede Fiditalia.