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Presentazione standard di PowerPoint
Trasformazioni del
giornalismo dai periodici
settecenteschi al web
Berti Alessandro, Bertocchi Matteo,
Cattaneo Luca, Kovacs Andrei, Sozio
Filippo e Stucchi Gabriele
MAPPA CONCETTUALE
definizione
Primordi
1700: The
Spectator
Evoluzione
cartaceo
Il giornalismo
in Italia
Nascita della
stampa
Dalla stampa
al web
DEFINIZIONE
GIORNALE
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Pubblicazione a stampa, composta di un numero
variabile di pagine, che fornisce notizie di politica,
economia, cronaca, attualità, cultura, spettacolo e
sport.
Il termine fa riferimento alla frequenza quotidiana
delle uscite, ma è spesso esteso anche a periodici
non quotidiani, in particolare a settimanali di
attualità.
PRIMORDI
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Gli antecedenti storici del giornale sono gli acta populi (o
acta diurni), instituiti nel 59 a.C. da Giulio Cesare. Essi
erano brevi avvisi affissi in luoghi pubblici per divulgare agli
abitanti di Roma e delle province notizie di comune
interesse.

Nel Medioevo le notizie più importanti e gli eventi
memorabili erano divulgati attraverso le cronache, i diari e
le lettere redatti da cronisti e diaristi solitari. Nacque poi la
figura del cronista vero e proprio che lavorava al servizio di
mercanti, banchieri, governanti. Da tali cronache emerge la
storia di alcuni secoli con le guerre, i trattati, gli accordi.
ACTA POPULI
NASCITA DELLA STAMPA
Johann Gutenberg, nato a Mainz, in Germania,
rivoluzionò la tecnica di stampa europea nel 1440,
data con la quale si considera l'inizio dell'era
classica della stampa.
PRIMORDI
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Nel Cinquecento le notizie erano diffuse attraverso
avvisi, gazzette, notizie e fogli alla mano , pagine
contenenti paragrafi di poche righe, senza titolo,
con la sola indicazione di data e luogo. Questi fogli
continuarono a avere diffusione anche con
l’invenzione della stampa.
Nel Seicento nascono i primi veri e propri giornali.
Da ricordare è quello fondato ad Augusta nel 1609
da Johann Carolus.
Il Settecento
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Fu in Inghilterra che i giornali iniziarono ad
affrontare battaglie per la libertà e l'autonomia
della stampa.
Nel 1711 R.Steele e J.Addison fondarono il primo e
vero quotidiano (''The Spectator'‘) che si proponeva
di “travasare l'intelligenza dalla testa degli scrittori
nella testa dei lettori”. Ebbe un enorme successo e
fece da modello per i successivi giornali.
THE SPECTATOR
The Spectator
was a daily publication founded by
Joseph
Addison and Richard Steele in England, lasting from 1711 to 1712.
One of its functions was to provide readers with educated, topical
talking points, and advice in how to carry on conversations and social
interactions in a polite manner.
In keeping with the values of Enlightenment philosophies of their time,
the authors of The Spectator promoted family, marriage, and
courtesy. These readers came from many stations in society, but the
paper catered principally to the interests of England's
emerging middle class—merchants and traders large and small.
One of the principal conceits of The Spectator is its fictional narrator.
The Spectator
IN ITALIA (avvisi)
Il primo desiderio di diffusione delle notizie su grande
scala si ebbe con i cosiddetti ‘’Avvisi’’ nel XVI secolo.
In tutti gli stati italiani la libertà di stampa era proibita,
quindi per aggirare i censori nacquero a Roma e a
Venezia gli Avvisi, che erano dei manoscritti non
firmati sotto forma di lettere.
IN ITALIA
Le autorità pubbliche decisero di autorizzare la
stampa delle gazzette. Caratteristica dei giornali
dell'epoca fu l'assenza di una intitolazione. Inoltre le
notizie non seguivano una struttura precisa e gli
articoli erano allineati uno sotto l'altro senza linee di
separazione.
Il primo vero e proprio quotidiano italiano nacque a
Napoli nel 1759, si chiamava Il Diario Notizioso.
STRUTTURA DEGLI AVVISI
Erano composti da 4 fogli non rilegati dove venivano
riportate le notizie più importanti dell’Italia e dell’Europa.
Costavano 2 soldi, e a Venezia la moneta da 2 soldi si
chiamava gaxeta, da cui la parola italiana Gazzetta. Gli
Avvisi erano inoltre di periodicità settimanale.
Il GIORNALE NEL REGNO
D’ITALIA
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Nel XIX secolo il costume del giornale si era insediato in
tutta Italia. Dopo la proclamazione del regno d’Italia, nel
1866 nacque Il Secolo, ritenuto storicamente il primo
quotidiano moderno d’Italia, con una distribuzione
nazionale e buona qualità delle foto e dell'impaginazione,
grazie alle risorse dell'editore.
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Nel 1876 nacque Il Corriere della Sera, che all’inizio del XX
diventò il maggior quotidiano d’Italia. Sempre nel XIX
secolo nacquero importanti quotidiano come La Stampa, Il
Sole 24 Ore, Il Messaggero, quotidiani che sono ancora
presenti.
EVOLUZIONE CARTACEO
Alla fine del XVIII secolo furono apportati molti
cambiamenti nelle tecniche grafiche e nei materiali utilizzati
che migliorarono ulteriormente la stampa.
Nei primi anni del diciannovesimo secolo si introdussero
nuovi modelli di apparecchi tipografici,
che superavano in efficacia qualunque
strumento precedentemente noto.
STAMPA DIGITALE
Negli anni Settanta nasce la stampa digitale, un
sistema di stampa dove la forma da stampare
viene generata attraverso processi elettronici e
impressa direttamente sul supporto da
stampare. Si diffusero così le prime
fotocopiatrici che hanno in seguito portato alle
prime stampanti domestiche. Il maggior
vantaggio apportato è l'esponenziale riduzione
dei tempi di stampa.
CARTACEO--> WEB
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Moltissimi giornali all'inizio degli anni 2000 anche grazie all'avvento di
internet, hanno ben pensato di sfruttare questa risorsa. Giornali del
calibro: de “La stampa”, de “Il corriere della sera”, de “La
Repubblica”, ma anche l'americano “New York Times”, ha creato il
proprio corrispettivo online. All'inizio tutti questi siti erano
prolungamenti del giornale (avevano un costo mensile per la lettura o
porzioni molto cospicue di articoli).
Con la messa sul mercato degli smartphone, questi siti si sono
trasformati in APP con un abbonamento mensile. Essi hanno trovato
la loro evoluzione in giornali online veri e propri, differentemente
dall'inizio. Questi ultimi tuttora offrono tutti gli scoop che possiamo
trovare in un giornale cartaceo, più velocemente e senza prezzo, ma
offrono contemporaneamente contenuti a carattere multimediale.
Commento e critica: dai periodici al
web
L'attuale crisi economica sta ulteriormente peggiorando le già precarie condizioni dell'industria
dell'informazione cartacea . Fatturati in calo, costi di produzione crescenti e la rinnovata competizione di
internet stanno affossando le aziende giornalistiche. Il settore dell’editoria sta vivendo una crisi profonda,
strutturale, ma a fronte di questo fenomeno i lettori continuano ad aumentare.
Ma quali sono le ragioni di questa crisi? Internet ha indubbiamente contribuito a determinare la perdita di una
quota di lettori, ma è altrettanto vero che occorre analizzare il contesto dell’informazione giornalistica nella
sua complessità per meglio comprendere i motivi della crisi della stampa italiana.
Ad essere messe in discussione sono probabilmente la credibilità e l’attrattiva dei giornali, costantemente
diminuite a causa di un clima di crescente disaffezione dei cittadini nei confronti della politica, spesso troppo
legata con il mondo dei media. Oggigiorno, quasi la totalità dei quotidiani in commercio mette in luce una
propensione politica di parte. I media ed i telegiornali costantemente mistificano le informazioni, favorendo la
configurazione di una realtà storpiata. La gente è stremata da questa situazione. A differenza di quanto
avveniva in passato, la nascita e lo sviluppo del web ci consente di ricercare in tempo reale le notizie che più ci
interessano. Partendo da oggi, verso la fine del decennio, i “lettori di carta” saranno un numero più esiguo
mentre cresceranno coloro che prediligeranno l’accesso al web. L’informazione online è oggi garantita dai
ricavi generati da quella cartacea, nonostante questi ultimi siano in continua contrazione. E in futuro cosa
accadrà ? La tendenziale diminuzione della produzione delle copie, e conseguenti minori ricavi derivanti dalla
vendita e dall’advertising, metteranno le aziende nelle condizioni di dover gestire un sistema sempre più
complesso online - offline con risorse drammaticamente più esigue. La perdita dei ricavi sul cartaceo non è e
non potrà essere compensata dalla pubblicità sul web.
Ad oggi i giornali online sono gratuiti, ma ciò non esclude che in futuro qualcosa potrebbe cambiare. “Non ho
mai pagato, perché dovrei cominciare a farlo ora ?”, si interrogherebbero i lettori. In presenza di una
situazione di questo tipo potrebbe essere utile sperimentare alcune iniziative che incrementerebbero
l’interesse del lettore. Sarebbe interessante pensare di offrire una costante interazione con esperti,
promuovendo l’interattività. Per i gruppi editoriali che oltre ai giornali operano su diversi media, tipicamente
radio o tv, il web potrebbe fungere da punto di convergenza e smistamento dei diversi contenuti. I quotidiani
locali, potrebbero dotarsi di un palinsesto multimediale grazie ad accordi radio televisivi che opererebbero a
livello territoriale. La popolazione del XXI secolo, e ancor di più le nuove generazioni si contraddistinguono per
l’elevato grado di pigrizia. Anche il semplice gesto di andare dal giornalaio a comprare il quotidiano ci costa
fatica. Sorge spontaneo un quesito: “Perché recarci dal giornalaio e pagare il quotidiano, quando possiamo
venire a conoscenza delle medesime informazioni con un semplice “clic”, perlopiù gratuitamente ?! Non
arrestiamoci dunque, facciamo in modo che in futuro l’utilizzo dell’informazione cartacea venga
ridimensionato. Non restiamo al nostalgico odore della carta stampata, al piacevole fruscio delle pagine
sfogliate. Una rivoluzione bussa alle porte. Non pare proprio il caso di lasciarcela sfuggire !
FINE! GRAZIE
PER LA
CORTESE
ATTENZIONE !