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1 Primo piano
13 febbraio 2010
07 marzo 2015
“L’ACQUA DEL PERTUSILLO
È INQUINATA”: LA DENUNCIA
DI ALBINA COLELLA
Gian Piero Personè
pag. 10
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Lecce
CAPITALE DELLE MULTE:
LECCE È AL QUARTO POSTO IN
ITALIA SECONDO IL SOLE 24 ORE
Fabio Antonio Grasso
pag. 12
Periodico
d’informazione del Salento
Anno XIV n. 559
07.03.2015
Professione chef
PRIMO PIANO
Università Islamica, pochi iscritti e
tanti dubbi. E Palazzo Carafa dice no
Patrizia Miggiano
GALATINA
pag. 11
Dall’Alenia arriva il T-346A, nuovo
velivolo addestratore per il 61° Stormo
Stefano Manca
FESTE & SAGRE
In Salento, terra a vocazione turistica e con una grande tradizione enogastronomica, sempre più ragazzi
e adulti si iscrivono ai corsi degli istituti alberghieri per diventare cuochi provetti, partecipando anche a Il Salento celebra San Giuseppe
concorsi a tema. Effetto j~ëíÉêÅÜÉÑ? Può darsi, certo è che il settore della ristorazione, in Italia e all’estero, con le “Tavole” della devozione
Martina Colucci
offre oggi ottime opportunità di occupazione ed elevati guadagni
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07 marzo 2015
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07 marzo 2015
Editoriale
Non solo mimose
per l’8 marzo
OPINIONI
Un “provolone” per il sindaco “copione”
di Andrea Colella
La Festa della Donna è alle porte e oggi più che
in passato è d’obbligo fermarsi un momento e fare
una riflessione sul significato di questa ricorrenza. Tralasciando (volutamente) gli aspetti più folkloristici e goliardici legati all’8 marzo, il pensiero
va al sempre alto numero di donne che ancora oggi
vengono uccise, violentate, minacciate e umiliate
ogni giorno a causa della follia e della gelosia dei
loro compagni, ex compagni o uomini appartenenti
alla loro cerchia personale e professionale.
Non sono solo l’India o i Paesi sotto il controllo dell’Is che fanno notizia per l’efferatezza e la crudeltà dei crimini contro le donne, anche l’Italia e il nostro Salento registrano quotidianamente casi di stalking e violenze di ogni genere. Questione di cultura?
Forse. Quello che deve cambiare (e in fretta) non
è solo la mentalità degli uomini, che si sentono
sempre più minacciati dalla perdita del controllo
sullo vita delle loro compagne, quanto anche la consapevolezza da parte delle stesse donne del percorso lungo e faticoso che le ha portate nel tempo a conquistare i loro sacrosanti diritti, conquista
che comporta altrettanta fatica per mantenere gli
stessi diritti, sanciti sulla carta ma spesso disattesi nella realtà. Tutto questo in attesa che i legislatori forniscano strumenti legali più moderni ed
efficaci in grado di prevenire e non solo reprimere violenze fisiche e psicologiche, garantendo la certezza della pena nei confronti dei responsabili.
Questo 8 marzo sarebbe bello se gli uomini, insieme alle mimose, regalassero alle donne (compagne, madri, figlie, amiche o colleghe di lavoro che
siano) anche un sorriso, un abbraccio e la promessa che, se qualcuno dovesse minacciarle o trattarle male, loro saranno lì a proteggerle.
Belpaese
tornerà in distribuzione
il 21 marzo 2015
Antonio Candido, primo cittadino del Comune di Spongano, nei giorni scorsi ha
ricevuto la visita degli inviati di “Striscia la Notizia” Fabio e Mingo, i quali gli hanno
consegnato il “provolone” con tanto di Oscar per aver copiato il proprio programma
elettorale da quello di altri quattro Comuni italiani. Chi di “copia-incolla” ferisce…
“Università islamica” a Lecce:
no a un progetto che resta poco chiaro
Leggo i resoconti della ennesima conferenza stampa e
prendo atto che ancora una
volta non si dice con chiarezza se ci siano e di chi siano i
soldi (o i barili di petrolio) necessari per realizzare questa
“università islamica”. Tuttavia
questo è uno dei punti fondamentali e decisivi: non vogliamo i denari di stati, organizzazioni, enti “caritatevoli”
e singoli cittadini che sono tra
i finanziatori e sostenitori o comunque in qualche modo legati ad ambienti del fondamentalismo islamico. Per que-
sto vogliamo conoscere prima
e con esattezza -come per
qualunque investimento di
questo genere- chi ci sia dietro.
I vaghi e generici cenni che
vengono ancora forniti sul
punto sono assolutamente insufficienti.
Dagli stessi resoconti leggo
che si vorrebbe insegnare
“Teologia” e “Diritto”. Ma
non si dice quale “teologia” e
quale “diritto”. […] Non si
dice ancora in che lingua si terrebbero gli insegnamenti e
come si consentirebbe il controllo da parte delle autorità
italiane.
Infine, leggo della previsione
all’interno della “università
islamica” di luoghi di culto e
non posso non evidenziare
che tanto trasformerebbe il terreno sul quale avviene il culto in un luogo sacro, in quanto tale intangibile e immodificabile in eterno. Perciò mi
chiedo se non sia il caso, dopo
che tutti i chiarimenti necessari
siano stati realmente forniti, di
chiedere ai cittadini salentini
che cosa pensano sul punto.
Andrea Caroppo
Consigliere Regionale NCD
La lucerna
a cura di
fra Roberto Francavilla
“Portate via di qui queste
cose e non fate della casa
del Padre mio un mercato!”.
Così disse Gesù ai venditori di colombe che avevano occupato il tempio di
Gerusalemme. I discepoli allora si ricordarono che
sta scritto: “Lo zelo per la tua casa mi divorerà”.
Amici di Belpaese, siamo ormai a Quaresima inoltrata e la terza domenica incontriamo un Gesù inedito e sorprendente: non racconta parabole né
compie prodigi, ma “fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio con le pecore e
i buoi e rovesciò i banchi dei cambiamonete”. Con
questo gesto clamoroso il Maestro rivendica non
solo per il suo tempo, ma anche per noi oggi la
santità della casa di Dio come luogo di preghiera e di adorazione e non cambiando la destinazione d’uso, profanandone la sacralità.
Si può benissimo ampliare il concetto di tempio
anche alla persona umana, fatta a immagine e somiglianza di Dio e resa “tempio dello spirito”. Oggi
come non mai la persona umana è diventata oggetto di compravendita, sminuendone o addirittura annientandone la dignità. Allargando lo
sguardo a quanto la cronaca inesorabilmente ci
presenta tutti i giorni, si può dire che lo zelo per
la casa di Dio divora tutti quelli che si impegnano a vantaggio delle persone offese nei diritti umani descritti in tutte le dichiarazioni, ma disattesi
nei fatti.
Questo zelo per la casa di Dio richiede due requisiti
essenziali: la professionalità e la gratuità. Papa
Francesco ultimamente ha nominato vescovo un
prete di Bitonto, don Ciccio Savino. Da ben 25 anni
presso il santuario del Santi Medici Cosma e Damiano (patroni della sua città) egli ha fondato una
serie di opere di misericordia: case per ragazze
madri, per il recupero dei tossicodipendenti e per
malati terminali, tutte gestite con competenza e
volontariato. Evidentemente Papa Francesco ha
molto in considerazione questi “preti di periferia”,
che oltre al santuario di pietra, vadano al “santuario di carne” della povera gente che non ha avuto regali dalla vita e proprio per questo va trattata con cura e sollecitudine speciale.
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07 marzo 2015
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A cura di Diletta Pascali
07 marzo 2015
Natura
L’isola
dell’amore
A poca distanza dall'Italia
c'è un luogo molto romantico, ormai noto come Isola dell'Amore o Isola degli
Amanti: si tratta dell'isolotto di Galešnjak, in Croazia, completamente disabitato, meta ormai ambita
da fidanzati e promessi sposi di tutto il mondo.
L’obiettivo
che si collega
allo smartphone
La società
giapponese
Olympus
lancia i nuovi obiettivi Air
A01 da abbinare via wireless
allo smartphone.
Offrono nuovi controlli sia per la fase di
scatto, che per la fase di
post-produzione finale.
L’apparecchio sarà disponibile a
partire da 275 euro.
Ora i file si condividono
con #deaddrops
Farfalle
e lacrime
All’interno della foresta
Amazzonica, ci sono farfalle
che si nutrono delle lacrime
delle tartarughe. Questo accade perché la secrezione
contiene sodio, che è raro
nell’area amazzonica occidentale, trovandosi a quasi
1.300 km dal mare.
Post-it
curiosità dal mondo
Disegni
composti
da migliaia
di illustrazioni
più piccole
L’opera dell’artista armeno
Davit Yukhanyan è composta
da centinaia di illustrazioni più
piccole che creano le forma, gli
sfondi e anche le ombre del disegno “principale”. Per realizzare i suoi “disegni nei disegni”
usa solo una penna tecnica e
carta da 70×100 cm, senza alcuna manipolazione digitale.
SUCCEDEVA
IL 7 MARZO
Nel 1933 nasce il gioco da tavolo più diffuso al mondo: Il
Monopoli.
Nel 1969 Golda Meir viene
scelta per la corsa all’elezione
nella carica di primo ministro
dello Stato di Israele. Lei è la
prima donna a ricoprire tale incarico.
Nel 1911 in Messico scoppia
la rivoluzione per rovesciare il
dittatore Porfirio Dìaz. La ribellione si estende per tutto il
paese, e le violenze non si fermano prima del 1930.
Isola fatta (quasi) completamente di conchiglie
Quello che rende unico il villaggio di Joal-Fadiouth (Senegal) è che è completamente ricoperto, quando
non costruito, di conchiglie. Gli abitanti le hanno raccolte per secoli, mangiando l’animale ed usando i gusci
per costruire praticamente qualunque cosa. Tutta l’isola è oggi ricoperta di conchiglie, compreso il cimitero che è diventato un’insolita meta turistica.
Soldi veri nel Monopoly
L’idea, dell'artista di Berlino Aram
Bartholl, è quella di incastonare
nei muri degli edifici e addirittura
nei marciapiedi delle chiavette
USB a cui tutti possono collegare i loro pc o i loro smartphones
per caricare o scaricare file con un
sistema completamente off line
e anonimo. Il database conta ora
più di 1200 chiavette in tutto il
mondo, da New York a Parigi e
persino in Vietnam.
Banane “artistiche”
La creatività non ha limiti, tutto può diventare arte: anche delle banali banane. Lo dimostra l'artista
olandese Stepahn Brusche, che trasforma il frutto dell'amore in delle sculture davvero originali.
La Hasbro, per celebrare gli 80 anni del gioco in Francia, ha realizzato 80 confezioni in edizione limitata in
cui ha nascosto delle banconote vere. 10 confezioni
contengono cinque banconote da 20 euro, due da 50
e una da 100. Altre 69 scatole, invece, hanno al loro
interno 5 banconote da 10 euro e cinque da 20. Solo
uno sarà il super vincitore che avrà la fortuna di trovare 20.580 euro all'interno della scatola da gioco.
2015: anno
internazionale della luce
L'Onu ha deciso di dedicare il
2015 alla luce e allo sviluppo
delle tecnologie ad essa
collegate. Lo scopo è sensibilizzare sull'essenzialità
della luce come fonte di
energia, e di conseguenza
promuovere la ricerca in materia di nuove tecnologie.
Un bar dove paghi
solo il tempo
Arriva a Londra lo Ziferblat (che in russo significa "quadrante"), un locale dove il cliente prende una delle tante sveglie poste all'ingresso, facendo annotare l'orario. Si resta
quanto si vuole, consumando ciò che si vuole (dal caffè agli aperitivi), all'uscita si paga
solo il tempo che si è rimasti: circa 2 € l’ora.
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07 marzo 2015
in copertina
Professione chef
In Salento, terra a vocazione turistica e con una grande
tradizione enogastronomica, sempre più ragazzi e
adulti si iscrivono ai corsi degli istituti alberghieri per
diventare cuochi provetti, partecipando anche a concorsi
a tema. Effetto Masterchef? Può darsi, certo è che il
settore della ristorazione, in Italia e all’estero, offre oggi
ottime opportunità di occupazione ed elevati guadagni
In principio era Gualtiero Marchesi, poi negli anni ’90 arrivò
Gianfranco Vissani. Adesso è il turno di Carlo Cracco, il quale insieme a Bruno Barbieri e Joe Bastianich compone l’implacabile giuria
di Masterchef Italia, talent show di
Sky Uno dove protagonisti sono
cuochi dilettanti pronti a tutto pur
di seguire le orme dei loro idoli. Sì,
perché oggi gli chef sono delle
vere e proprie star del piccolo
schermo, nel quale imperversano
talent e programmi-contenitore
dove la creatività, l’estro e, perché
no, la filosofia di vita di questi maestri dei fornelli la fa da padrone. E
gli ascolti televisivi (con relativi investimenti pubblicitari) stanno a dimostrare che questi format funzionano: la stessa notizia dei giorni scorsi che “Striscia la notizia”
avrebbe rivelato in anticipo la rosa
dei vincitori della quarta edizione
di Masterchef Italia in passato
non avrebbe fatto così tanto scalpore.
Il cibo, oggi più che mai, è una cosa
irrinunciabile nella vita di chiunque
e i cuochi interpretano perfettamente quell’idea di cura nella preparazione e nella presentazione
alla quale nessuno (anche chi è a
dieta) è disposto a rinunciare.
Un’esposizione mediatica enorme,
che ha fatto sì che nell’immaginario collettivo soprattutto dei più
giovani quella del cuoco sia sempre
più percepita come una professione d’élite, che consente sicuri sbocchi professionali ed elevati guadagni. Risultato: secondo i dati del
Miur riferiti al territorio nazionale su un totale di 537mila iscrizioni per l’anno scolastico in corso, il
numero di iscrizioni agli istituti alberghieri (48mila) ha superato
quello degli istituti tecnici (20mila).
Un trend in continua crescita, che
non riguarda solo i ragazzi che sognano di diventare come Carlo
Cracco ma anche gli adulti che, magari a causa della crisi o semplicemente perché desiderano cambiare lavoro, ritornano sui banchi di
scuola nei corsi serali e si mettono
alla prova nei concorsi di cucina.
Certo è che il settore della ristorazione è oggi quello che offre maggiori possibilità occupazionali con
guadagni di tutto rispetto: le retribuzioni (che dipendono dal contratto collettivo dei lavoratori del
turismo) oscillano dai mille euro
per un inserviente, fino ai più di
10mila di un executive chef di un
ristorante affermato.
Il Salento, terra a vocazione turi-
stica e dalla lunga tradizione enogastronomica, non poteva ovviamente essere insensibile a questo richiamo mediatico: sempre più giovani e adulti fanno domanda per i
corsi di formazione e, anche se non
arriveranno mai al livello di un Car-
lo Cracco, magari potranno diventare dei professionisti come
Andrea Serravezza, creatore dell’Olivotto, o Giuseppe Miggiano,
che a Londra ha aperto un ristorante dove ai clienti vengono servite specialità salentine. Entrambi
ANDREA SERRAVEZZA - CHEF
“Diventare un bravo cuoco? Anni di lavoro e sacrifici”
Ne è convinto l’apprezzato chef salentino, il quale è critico nei confronti dei reality show colpevoli, a suo dire,
di diffondere un’immagine distorta delle professioni culinarie
Si è diplomato presso l’Istituto Alberghiero di Otranto, ma poi ha
ricominciato a fare gavetta presso il prestigioso Istituto Superiore delle Arti Culinarie “Etoile” di
Sottomarina di Chioggia, dove ha
frequentato corsi di aggiornamento e assistito alcuni dei migliori chef d’Europa.
Questa è solo una piccola ma importante parte del percorso che ha
fatto diventare Andrea Serravezza (nella foto) uno degli chef salentini più ricercati nel territorio.
Anch’egli ha notato l’aumento
delle iscrizioni agli istituti alberghieri, ma su questo ha una idea
molto critica: “Tutto questo è
dovuto ad un falso messaggio
lanciato dalla televisione. Alcune
trasmissioni televisive, in particolare Masterchef, sembrano delle sfilate di moda. Il mondo della
cucina non è quello che viene
mostrato al pubblico, ma ha altri
comportamenti, altre conoscenze,
altri valori umani. La vera telecamera è quella del cliente che
deve mangiare ed essere trattato
bene. E per diventare come Cracco servono anni e anni di lavoro
e sacrifici”.
E l’esperienza di Serravezza è ultraventennale: “L’Alberghiero di
Otranto mi ha dato le basi, ma è
stato a l’Etoile che ho capito
come elaborare un piatto e stare
con un gruppo di lavoro. Così mi
sono pian piano inserito nel mondo del lavoro, facendo lavori umilissimi come il lavapiatti, e adesso collaboro con prestigiose strutture salentine”.
Il messaggio ai giovani è quindi
chiaro: “Già dopo la qualifica bisogna subito lavorare sul campo
e cominciare da zero, come ho fatto io. Il mio consiglio è di fiondarsi
nei laboratori e nelle cucine, perché non c’è migliore formazione di
quella a contatto con cuochi professionisti. Non basta un diploma,
né frequentare un’alta scuola di
specializzazione. Quello che ho ottenuto finora lo devo a 22 anni di
esperienza e sacrifici”.
E sono stati passione e sacrificio
a permettere a Serravezza di inventare l’Olivotto, ottenendo il
brevetto europeo industriale: “È
stato il frutto della mia ossessione per i prodotti del territorio salentino. Quattro anni fa mi sono
imbattuto nell’oliva cellina di
Nardò e ho scoperto, attraverso
procedimenti naturali, che associandola a ingredienti dolci come
lo zucchero, l’oliva acquisiva tutte le caratteristiche di un frutto di
bosco, diventando quindi essa
stessa dolce. Il successo dell’Olivotto conferma la mia convinzione che la forza di un cuoco è quella di rivalutare i prodotti del proprio territorio”.
Alessandro Chizzini
sono pronti a giurare che per svolgere al meglio questa professione
oltre alla passione occorrono studio, tanta pratica e sacrifici. E che
la realtà non è quella che appare nei
talent show.
Andrea Colella
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07 marzo 2015
in copertina
LUIGI MARTANO - DIRIGENTE DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO DI OTRANTO
“Boom di iscrizioni per una
professione sempre più ambita”
Una preparazione con alternanza scuola-lavoro che offre concreti sbocchi professionali,
stage all’estero e corsi per gli adulti: questa è l’offerta formativa dell’IPSEEOA idruntino
Il boom delle iscrizioni agli Istituti
Alberghieri vede nel Salento un
esempio lampante nell’Istituto
Professionale Statale Servizi per
l’Enogastronomia e l’Ospitalità
Alberghiera di Otranto, da sempre
un punto di riferimento del territorio per la formazione e l’istruzione di questo specifico settore.
Doveroso, quindi, sentire le opinioni del professor Luigi Martano (nella foto), dirigente scolastico della scuola idruntina.
Professor Martano, perché sempre
più ragazzi scelgono gli istituti alberghieri?
Per una serie di motivi: innanzitutto le famiglie intravedono in
questi studi della maggiori possibilità occupazionali, ma non bisogna sottovalutare il fatto che si
sta riscoprendo una nuova passione, perché negli ultimi anni la
dieta mediterranea e l’enogastronomia in generale hanno raggiunta una importante centralità.
Infine, bisogna tener conto dell’immagine offerta da alcune trasmissioni televisive che stanno
“abusando” della cultura enogastronomica facendo diventare gli
chef alla stregua di personaggi del-
lo star system.
A parte questi fattori, quali sono
i punti di forza della sua scuola?
Abbiamo registrato circa 130
iscrizioni, 15 in più dello scorso
anno. Nella nostra proposta formativa siamo riusciti a inserire
200 ore di alternanza scuola-lavoro, con i nostri studenti impegnati a fare esperienza presso alcune aziende del Salento, anche a
5 stelle. Offriamo anche due stage di un mese ciascuno all’estero
e pagati dall’Unione Europea con
i quali i nostri allievi lavorano
presso alcune aziende e migliorano la lingua inglese, arricchendo
così la loro professionalità e acquisendo una dimensione internazionale.
Non mancano i progetti e i riconoscimenti nazionali.
Certo, il nostro Istituto è molto attivo in numerosi progetti: siamo i
coordinatori regionali dell’Expo
mondiale della dieta mediterranea
e vogliamo organizzare quello
del 2016. I nostri ragazzi poi ottengono sempre risultati ragguardevole nei contest nazionali
come a Brescia e Melfi; abbiamo
avuto ospiti prestigiosi come Gual-
tiero Marchesi e partecipiamo
anche a gare e attività riguardanti materie non caratterizzanti e tipiche dei licei, come matematica
o letteratura, perché ormai il turismo chiede un bagaglio culturale
elevato e diversificato.
Frequentare un Istituto Alberghiero apre più facilmente ad un
giovane le porte del mondo del lavoro?
Quasi tutti i nostri iscritti dopo il
diploma riescono a trovare una occupazione
con uno stipendio dignitoso e, inoltre, siamo tra
le cinque scuole della
provincia ad aver vinto il
concorso di Italia FIXO
- Formazione Innovazione per l’Occupazione,
entrando di diritto nel
progetto “Garanzia Giovani”, grazie al quale
far trovare un lavoro ai
nostri ragazzi entro quattro mesi dal diploma.
Quali possibilità offre la
sua scuola agli adulti?
Da due anni abbiamo
organizzato dei corsi a
pagamento riservato ai
maggiorenni. Quest’anno abbiamo registrato circa 30 iscrizioni.
C’è chi lavora già nel campo enogastronomico e vuole migliorare
le proprie competenze, ma anche
chi vuole reinventarsi una professione. Anche gli adulti hanno
ottime possibilità di trovare presto un lavoro ma, come per i giovani, spesso sono le aziende che
chiedono i nostri diplomati.
(A.C.)
“Fornelli indecisi”, il contest per aspiranti chef
Da Nociglia a Londra: la storia
di Giuseppe Miggiano
Ai nastri di partenza il concorso
“Fornelli indecisi” dedicato alle
persone che amano la cucina e vogliono continuare ad imparare ma
soprattutto divertirsi. L’hobby
culinario sta spopolando in Italia
come anche nel Salento, terra di
buon cibo e buone forchette, facendo registrare 60 iscritti alla selezione organizzata dal patron
Pierpaolo Lala con la partecipazione di molti partner del territorio. Il contest è dedicato a tutte le persone appassionate di cucina che ritrovano in essa uno sfogo, un divertimento o addirittura una seconda occasione lavorativa. E non a torto, perché il lavoro dei cuochi è attualmente uno
dei più ricercati e dei più amati anche da coloro che solitamente si
dedicano ad altro nella vita.
I concorrenti di “Fornelli indecisi” sono molto eterogenei: si va
dal professore alla casalinga, dallo studente universitario al generale dell’Esercito, tutti con lo
scopo di sperimentare ricette e sapori, all’insegna del divertimento
È nella capitale del Regno Unito che il giovane Giuseppe Miggiano ha portato un po’ di Salento
aprendo Casa tua, locale di Camden nell’area nord
della città, risultato tra i migliori nella classifica “TripAdvisor” per diverso tempo. L’avventura di Giuseppe ha avuto inizio a Nociglia, città natale del
giovane, ed è continuata all’Istituto Alberghiero di
Santa Cesarea Terme dove si è diplomato. La voglia
di lavorare e di cercare fortuna era tanta e ha
spinto Giuseppe a decidere di raggiungere il fratello direttamente a Londra, dopo essere stato impiegato in diversi ristoranti con mansioni sempre
maggiori.
La capitale dell’Inghilterra ha così aperto le porte
al giovane trentenne, che ha potuto lavorare in doversi locali sino ad arrivare al famoso ristorante Little Italy. A giocare un ruolo importante è stata
anche la fortuna di aver incontrato un generoso imprenditore, che lo ha aiutato ad aprire il suo locale
tipicamente italiano ma soprattutto salentino, perché è proprio grazie ai piatti della nostra terra, semplici e decisi, che il successo non si è fatto
aspettare ma anzi sino ad ora il ristorante di Giuseppe è uno dei più votati tra i 15mila e oltre ristoranti londinesi.
Il punto di forza del giovane imprenditore è la qualità dei suoi prodotti, soprattutto dell’olio che deve
essere esclusivamente extra vergine di oliva e del
pane di Altamura. Entrando nel suo ristorante è
così possibile assaporare ma soprattutto immergersi nostro mondo ritornando alle proprie origini se
si è lontani da casa o scoprendo un Salento diverso, fatto di ragazzi legati alla propria terra.
Quinta edizione per il concorso di “cucina dozzinale” made in Salento aperto a tutti gli appassionati.
Novità di quest’anno l’esordio di “Fornelli Mancini”, sezione riservata alle ricette rigorosamente light
e del gioco. L’iniziativa, partita da
Facebook in maniera ironica con
domande sulla cucina e condivisione di pareri è arrivata poi nel
2011 alla creazione del concorso.
“In realtà non vi è una vera e propria gara dallo stile Masterchef afferma Pierpaolo Lala-, quanto
piuttosto una serie di incontri tra
appassionati all’insegna del divertimento. Tutti conoscono lo
spirito giocoso del concorso, diverso da quelli seri e critici che vediamo in tv”.
Le iscrizioni sono state chiuse il 15
febbraio scorso e ora non resta altro che aspettare il periodo dopo
Pasqua per cominciare l’avven-
tura, alla quale parteciperanno
partecipare anche coloro a cui è
dedicata la sezione “Fornelli mancini”, che per necessità o per gusto amano la cucina light. L’idea
ha preso spunto dalla collaborazione con Lorenza Dadduzio e
Flavia Giordano, cofondatrici
della food community “Cucina
mancina” (www.cucinamancina.com) e per questa sezione
sono ancora aperte le iscrizioni
(fino al 15 marzo).
A decidere i 16 piatti migliori (tra
cui 4 per i light) saranno due giurie: una composta da internauti e
l’altra da cuochi ed esperti enogastronomici. La semifinale si
svolgerà nella prima metà di aprile, mentre la finale vera e proprio
si terrà nella caratteristica Masseria Ospitale il 3 maggio. A tal
proposito Pierpaolo Lala puntualizza che “i premi non saranno in denaro ma consisteranno in
pasta, vino, formaggi e prelibatezze provenienti esclusivamente
dal territorio salentino”.
Per info: www.fornellindecisi.org.
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07 marzo 2015
apre le porte
alla primavera
Tanti vestiti e accessori delle marche più prestigiose per vivere la bella stagione
ed essere sempre eleganti nei momenti più importanti della nostra vita
Elisabetta Franchi
Nonostante le piogge degli ultimi
giorni, la primavera è finalmente alle
porte. L’inverno ce lo siamo lasciati alle
spalle con la sua voglia di tepore e i
suoi vestiti pesanti. Ora è tempo di sorridere, di aprire le porte al colore, alla
voglia di vivere il nostro tempo con entusiasmo e grinta. Ma soprattutto è
tempo di cambiare guardaroba e da
Grs, presente in Salento con tre punti vendita rispettivamente a Tricase,
Gagliano del Capo e Santa Maria di
Leuca, si potranno trovare le migliori soluzioni alla nostra irrefrenabile voglia di essere belli e apparire belli, al
passo coi tempi e gli ultimi mood, soprattutto in occasione di cerimonie importanti come battesimi, cresime, matrimoni, feste di laurea e così via.
Da qualche tempo impazzano sulle
passerelle e sulle riviste le straordinarie collezioni primavera-estate 2015:
idee vivaci, frizzanti e romantiche
per lei; eleganti, innovative e trendy per
lui. Soluzioni per tutti i gusti, per chiunque voglia dedicarsi un capo che racconti di sé e della rinnovata voglia di
sole, paesaggi, mode e sensazioni
nuove.
Occorre allora trovare un luogo che assecondi la nostra voglia di esplodere,
che sappia offrirci con gusto e finezza
tutto quello che ci serve, che può farci sentire ad agio con abiti e accessori all’insegna dello stile primavera-estate 2015.
Da Grs troverete le migliori collezioni, i migliori marchi e le ultime tendenze: Twin-Set (con le quattro collezioni: Simona Barbieri, Jeans, Scee,
calzature e accessori), Elisabetta Franchi, Daniele Alessandrini, Calvin
Klein, Fred Perry, Guess, Trussardi,
Woolrich, Nenette, Pennyblack, Peuterey, Invicta, Kocca, Liu Jo, Just for
You, Marina Yachting, Harmont &
Blaine, Napapijri, Siviglia, Patrizia
Pepe e Diesel.
Questi sono i principali nomi presenti nella ricchissima gamma di scelta
proposta da Grs, presente nel Salento
con tre punti vendita a Tricase, Gagliano del Capo, Santa Maria di Leuca.
L’azienda ha avviato la propria 1992
proprio a Tricase, inserendosi con
grinta nel mercato della moda uomodonna e creando una preziosa offerta
che attraversa sia il casual che il classico e che soprattutto ha fidelizzato una
numerosissima clientela che ancora
oggi vede in Grs un punto di riferimento solido e di qualità nel campo
dell’abbigliamento in generale, degli
abiti da cerimonia e degli accessori
moda.
In più di vent’anni l’azienda è cresciuta, si è sviluppata con entusiasmo,
seguendo con puntualità le mode del
momento e i gusti della clientela.
Qualità dell’offerta che va di pari passo con la professionalità, la preparazione, la competenza e la cortesia dei
dipendenti e di tutto lo staff dei punti vendita aperti anche la domenica.
Inoltre lo showroom di Tricase con i
suoi cinquecento metri quadrati su
quattro piani, suddivisi in diversi reparti secondo una eccellente organizzazione degli spazi, tale da consentire una chiara e compiuta visione di
quello che costituisce il meglio del mercato odierno e che incontra anche le
diverse esigenze economiche dei clienti, senza dimenticare un efficiente e
professionale servizio di sartoria per
personalizzare e realizzare capi specifici su misura. In particolare presso
il punto vendita di Tricase è possibile
ammirare un nuovo reparto dedicato
alle amanti di borse, calzature e accessori, dove sarà possibile trovare il
giusto complemento ai copi di abbigliamento di nostro gradimento, perché di particolari preziosi e dettagli inTwin-set
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07 marzo 2015
sostituibili non si può davvero fare a
meno.
E per chi è sempre a caccia di una buona occasione i saldi da Grs dureranno
fino a tutto il mese di marzo.
Grs è dunque il posto ideale dove scoprire e assaporare il mood del momento, ma è pure “l’isola felice” per chi
ama scegliere con gusto gli abiti da cerimonia più sofisticati e ricercati, gli abiti che ci accompagneranno nei nostri
momenti più importanti, quelli che non
dimenticheremo mai. Il solo modo per
gustare le mille sfumature di una proposta così ampia e così glamour è visitare di persona Grs e lasciarsi catturare dalle tentazioni del mondo fashion,
con le sue attrattive, le sue delizie e le
ineguagliabili creazioni.
Perché in fondo ciò che conta è la capacità di dare significative risposte alle
nostre esigenze.
Ognuno di noi, infatti, ha differenti desideri e infinite vie di espressione: ciò
che accomuna sempre chi sceglie di vestire con gusto è, però, la volontà di offrire all’abito la possibilità di parlare al
mondo di noi.
Elisabetta Franchi
Daniele Alessandrini
Collezioni cerimonia
TRICASE Piazza Cappuccini
GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3
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Fradi
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07 marzo 2015
primo piano
Acqua potabile?
Cresce l’allarme in Basilicata e in Puglia dopo la pubblicazione della ricerca di Albina Colella, ordinario di Geologia presso l’Unibas,
che attesta la presenza di idrocarburi nell’invaso del Pertusillo, da cui l’Acquedotto Pugliese si approvvigiona di acqua per uso domestico
Era il maggio 2010
quando i media documentarono la moria di centinaia di
carpe nell’invaso del
Pertusillo in provincia
di Potenza, da cui attinge l’acqua l’Acquedotto Pugliese. L’accaduto, non isolato nel tempo, ha permesso di
porre numerosi interrogativi e tutto ciò venne associato all’impianto petrolifero Eni di
Viggiano, il più grande d’Europa e il più produttivo d’Italia. Il 4 dicembre 2014, a seguito
dell’art. 18 del decreto “Sblocca Italia”,
dove si permettono nuove trivellazioni in Italia, centinaia di lucani hanno sfilato nel centro di Potenza per dire “no” alle trivellazioni in Basilicata. Venne occupato il Palazzo della Regione affinché il Consiglio impugnasse
tale articolo, ma la richiesta fu respinta. Lo
scorso 23 febbraio la trasmissione “Presa Diretta” su Rai 3 ha indagato tale tematica. Albina Colella (nella foto), salentina doc (è originaria di Calimera) e dal 1998 professore ordinario di Geologia presso l’Università della Basilicata, è tra coloro che più stanno lottando per fare chiarezza e garantire il benessere del territorio e dei cittadini. Nell’intervista che segue la docente ha illustrato una
realtà preoccupante anche per noi salentini.
Professoressa Colella, quali sono i risultati delle sue ricerche sull’invaso del Pertusillo?
Quel luogo è una fonte idrica importantissima per l’Acquedotto Pugliese, che ne usa ben
il 65,5% a scopo potabile, a differenza del
2% utilizzato dalla Basilicata per irrigare i
campi. Dalle analisi cliniche sia delle acque
che dei sedimenti è emersa un’alta concentrazione di idrocarburi: nell’acqua pari a circa 5.600 mg. per litro superando il ‘limite di
precauzione’ di soli 10 mg, mentre nel 60%
dei campioni di sedimenti sono stati rileva-
ti 559 mg. per chilo a differenza dei 60 mg.
previsti dal ‘limite’. Inoltre il potabilizzatore di Missanello non è adatto ad individuare gli idrocarburi. Il problema può essere causato da incidenti o sversamenti non autorizzati di materiale legato all’attività petrolifera, quest’ultimi documentati da video. È dunque doveroso lanciare un’allerta.
Nel “Forum sull’acqua” tenutosi l 26 gennaio
scorso alle Officine Cantelmo si è sostenuto
che le popolazioni lucane vivono problemi seri
di inquinamento, ma ne sono all’oscuro. Questo come mai avviene?
In Basilicata le istituzioni non sono molto trasparenti. È difficile ottenere risposte dal
Governatore, tant’è vero che da circa due settimane il radicale lucano Bolognetti ha intrapreso lo sciopero della fame proprio per
la poca chiarezza circa il catasto sui rifiuti. Servirebbero politiche a lungo termine che vanno oltre i mandati dei rappresentanti locali,
perciò nessuno potrebbe poi vantarne i benefici e i risultati. Si spera nell’Unione Europea, anche se pure lì vi possono essere per-
sone senza scrupoli che pensano solo ai ricavi
dell’attività petrolifera a discapito della popolazione locale.
L’Eni recentemente l’ha diffidata. Secondo lei
cosa teme questo colosso internazionale dalla sua indagine?
Se si dovesse dimostrare che il problema è
causato dalle acque di scarto petrolifero allora quel pozzo verrebbe chiuso. Solitamente le acque vengono smaltite in pozzi detti “di
reiniezione”. In genere un giacimento di petrolio è diviso in tre parti: acqua di strato, petrolio grezzo e gas. Le acque di strato presenti
nel giacimento non servono alle compagnie,
sono tossiche e possono essere smaltite o in
particolari e costosi impianti o versate nei pozzi di reiezione come quello nelle vicinanze dell’invaso del Pertusillo. Non sempre l’operazione è sicura poiché il pozzo può non essere impermeabilizzato e non riuscire a contenere le acque che poi sono responsabili della contaminazione del terreno e delle falde acquifere. Addirittura negli Usa circa 7mila pozzi hanno dato problemi di questo tipo. Ecco
“Parchi dell’acqua” per la salvaguardia del territorio
I “Parchi dell’acqua” sono degli interventi di riqualificazione di ex aree industriali da bonificare e rendere vivibili dall’uomo e non solo. In Italia vi sono già diversi
esempi come quello presente a Lambrate (Milano), in
cui regnano viali alberati, flora e fauna a contatto con
laghi artificiali che consentono di godere di una migliore
qualità della vita. Inoltre le strutture che ospitavano l’industria oggi sono state convertite in alloggi per studenti
universitari. Un altro esempio è quello di Brescia sorto con l’idea di ripopolare con pesci pregiati le acque
dell’Italia settentrionale e incrementare gli studi in merito all’ittiologia e piscicoltura. Oggi, a seguito di un progressivo disfacimento provocato dalla mancanza di cura
dell’area, il Comune di Brescia ha rilevato il parco al fine
di renderlo un luogo per scuole e studenti e quanti vogliano godere della salubrità dell’aria. Il parco è sede
di esposizioni museali dedicate all’acqua e di laboratori scientifici. La Basilicata e la Puglia necessitano di
questa tipologia di siti, riqualificando aree inquinate e
renderle praticabili. L’interesse della professoressa Albina Colella di lavorare in questo senso è importantissimo: è necessario che un territorio ricco di acqua
come la Lucania venga tutelato e preservato, soprattutto nel momento in cui fornisce acqua definita potabile
alla Puglia. In tal senso anche il Salento e la Puglia necessitano della costituzione di tali parchi ed evitare l’eccessivo inquinamento del territorio e delle falde acquifere.
Gian Piero Personè
perché Eni tiene molto a quel pozzo in
quanto è l’unico in Val d’Agri e sarebbe un
bel dilemma per loro ammettere che l’attività di estrazione del greggio sta alterando l’ecosistema.
Quali sono i prossimi step?
Innanzitutto presentare una proposta in audizione in Senato per istituire i “Parchi dell’acqua”. L’Italia non è un deserto ma un terreno fragile e assolutamente non adatto alle
compagnie petrolifere, per cui il problema non
è solo il petrolio ma dove e come si fa. Bisogna
inoltre informare la gente, per questo motivo pubblicherò a breve un libro, assieme ad
un collega, proprio sull’impatto dell’attività
di estrazione del petrolio sul territorio e sulla popolazione. Inoltre procederò per vie legali, poiché vi sono state violazioni di riservatezza e non condivido i contenuti della diffida di Eni. Intanto la Puglia dovrebbe sollecitare la Basilicata ad essere attenta: occorre
un monitoraggio costante delle acque che fuoriescono dall’invaso del Pertusillo.
Gian Piero Personè
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primo piano
07 marzo 2015
Università Islamica a Lecce,
pochi iscritti e tanti dubbi
Sarebbero già una cinquantina gli iscritti ai corsi di lingua araba e Teologia in partenza a
ottobre. Ma in tanti si chiedono da dove arriveranno i finanziamenti per l’iniziativa
Sono giorni di grande dibattito
per il capoluogo salentino. Al
centro della bufera la proposta di
avvio di un nuovo progetto:
l’apertura della prima Università
Islamica d’Italia, proprio nella
città di Lecce, nel cuore dell’Europa mediterranea. Si tratterebbe
di un ateneo di stampo prioritariamente umanistico e, secondo
le indicazioni del progetto, già da
ottobre prossimo dovrebbe partire il primo corso in Teologia e a
seguire, nel giro di tre anni, il
corso di studi in Agraria e Medicina.
Ideatore e promotore del progetto, un imprenditore salentino
convertito all’Islam, Giampiero
Khaled Paladini (nella foto), che
ha già individuato la sede del
nuovo ateneo con l’aiuto di finanziatori mediorientali, di cui al
momento però non si conoscono
i nomi. Tutto questo ha fatto nascere in seno alla comunità e
all’Amministrazione
leccese,
delle perplessità circa la trasparenza e la sicurezza relative alle
fonti di finanziamento e alle tempistiche così improvvise.
Per contro dalla Fondazione Confime, creata proprio in questi
giorni per seguire i lavori di segreteria e organizzazione, giungono notizie importanti: ad oggi
sono già 50 le richieste di iscrizione ai corsi di lingua araba e
Teologia per la formazione di
nuovi Imam. Le prenotazioni sembra che arrivino tutta Italia ed in
particolare, per ciò che riguarda i
corsi di lingua, da Bari, Lecce e Taranto. Si tratta essenzialmente di
cittadini italiani convertiti all’Islam, ma anche di cittadini residenti in Italia ma di origini straniere.
In seguito alla diffusione della
notizia, infatti, e a maggior ragione, in risposta alle dichiarazioni di Paladini, che ha fatto
sapere d’aver già consultato il
Miur, il quale ha sostenuto che
non esistono particolari ostacoli
alla nascita di un’università privata di carattere confessionale, a
patto che siano rispettati i paletti
della legge già in vigore in tema
di accreditamento dei programmi
e dei docenti, la comunità di in-
ternauti ha prontamente risposto
con la creazione di una pagina
Facebook, che conta più di mille
iscritti i quali dicono a gran voce
“no” alla realizzazione di un’università islamica.
La pagina “No all’Università
Islamica” è un valido indice per
valutare la portata della discussione intorno alla proposta, soprattutto se si tiene conto che
solo nell’ultima settimana ci sono
stati più di 150 “mi piace”.
L’idea di portare la questione sul
social network è stata promossa
da Maria Cristina Mariano,
28enne che frequenta Lecce per
ragioni di lavoro e che collabora
con un sito di informazione in
web. “Dopo le minacce dell’Is dichiara- non credo che questo
sia, in particolare per l’Italia, il
momento migliore per dare il via
a iniziative del genere. Si porrebbero delle cruciali questioni di sicurezza difficili da gestire: chi
controllerà che tra gli iscritti non
ci siano delle pericolose infiltrazioni? Tra le persone che hanno
ci hanno mostrato sostegno in
questi giorni, molti si dicono favorevoli all’organizzazione di
una civile manifestazione che
esprima tutto il disappunto della
popolazione leccese”.
Patrizia Miggiano
Il progetto del Campus dell’Università Islamica
Ma Palazzo Carafa non “benedice” il progetto
L’Amministrazione di Lecce ha, per parte sua, sancito un categorico rifiuto, che
prende le mosse soprattutto dal delicato periodo storico che l’Occidente sta vivendo nei riguardi della cultura islamica:
“Non possiamo far finta di non sapere
dove viviamo e che cosa sta succedendo nel mondo -spiega l’Assessore all’Urbanistica Severo Martini-. C’è da tenere in conto, poi, la questione tecnica
relativa agli spazi, dal momento che gli
unici dedicati all’Università sono quelli all’interno di Ecotekne e dunque l’Ateneo
salentino dovrà necessariamente avere un
ruolo di rilievo nella faccenda”.
Il sindaco Paolo Perrone, intanto, prende
tempo e valuta, mentre da tutte le parti
politiche si manifesta una certa diffidenza
relativa, lo ricordiamo, alle modalità di realizzazione e alle tempistiche. “Allo stato
attuale delle cose non conosciamo nul-
la sull’origine dei finanziamenti che verrebbero indirizzati alla realizzazione del progetto -spiega Angelo Tondo, presidente della Commissione Urbanistica del Comune e inoltre-. Trattandosi di università, non
vedo perché far sorgere un altro ateneo
quando quello leccese è perfettamente
in grado di provvedere a qualsiasi attività didattica e formativa”.
Dai toni più diplomatici, invece, l’intervento
di Damiano D’Autilia, capogruppo di
Forza Italia secondo il quale prima di prendere il considerazione il progetto, sarebbe il caso di dedicarsi a un confronto aperto e approfondito sul tema: “L’Università
Islamica a Lecce sarebbe la prima in Italia e non comprendiamo bene le ragioni di questa scelta. Lecce ha sempre dimostrato accoglienza, ma questa mi
sembra un’accelerazione immotivata e
(P.M.)
inopportuna.”
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lecce
Capitale del barocco e delle multe
Sei milioni di euro nelle casse comunali solo nel 2014, il 25% in più rispetto al
2013: così Lecce è al quarto posto in Italia secondo il Sole 24 Ore.
Ma le multe per il grattino scaduto sono nulle
Quello delle multe automobilistiche è uno degli espedienti principali per rimpinguare le
casse sempre più magre dei Comuni italiani e Lecce continua a non essere da meno.
Sei milioni di euro di incassi solo nel 2014,
più di 97 euro per patentato: la capitale del
barocco si conferma in testa alla classifica dei
capoluoghi italiani dove le multe pesano di
più. Nello studio pubblicato nei giorni
scorsi sul Sole 24 Ore emerge che nel capoluogo salentino il gettito di denaro nelle casse comunali è aumentato del 25% rispetto
al 2013. Lecce è al settimo posto in Italia per
incassi su ciascun patentato nel 2014 e al
quarto per quanto concerne l’aumento assoluto di incassi da multe rispetto al 2013,
superato solo da Reggio Calabria, Avellino
e Lecco.
Automobilisti leccesi indisciplinati, verrebbe quindi da dire. Ma è proprio così? Forse no, però. Perché la notizia di questo incremento percentuale da record di fatto dovrebbe fare il paio con altra apparsa solo
qualche mese addietro che riguarda la nota,
famigerata vicenda dei grattini scaduti. Una
sentenza del Giudice di Pace di Lecce, Giuseppe Paparella, dell’ottobre scorso stabilisce infatti che chi parcheggia la propria auto
in un’area a pagamento non può essere multato se il grattino è scaduto. Il Codacons Lecce, che aveva portato la questione in tribunale, nei mesi scorsi aveva quindi deciso di
diffidare il Comune di Lecce “per preservare
i diritti di cittadinanza dinanzi a inaccettabili violazioni di legge”.
A ben vedere l’analisi del Sole 24 Ore dimostra con chiarezza l’eccezionalità del
caso Lecce, ovvero l’andare in controtendenza del capoluogo salentino rispetto alle
altre città italiane quando si afferma: “Gli
anni d’oro per le casse locali, quando la strada dava una grossa mano per far quadrare
i conti e finanziare qualche spesa in più, sono
lontanissimi: tra 2010 e 2012 i verbali
hanno prodotto in modo più o meno stabile 1,5 miliardi all’anno, cioè il 20% in più
di quanto si riesce a raccogliere oggi, e dal
2008, cioè da quando esiste il cervellone del
ministero dell’Economia che monitora in
tempo reale le entrate e le uscite degli enti
pubblici, non si era mai scesi così in basso,
complice anche la riduzione del traffico dovuta alla crisi”.
Fabio Antonio Grasso
Alcolici a minori,
scattano i sigilli ad un
distributore automatico
Nuova mensa per i poveri presso la chiesa di S. Massimiliano Kolbe
Insieme alla Caritas e ai volontari, don Antonio Murrone della parrocchia di S. Massimiliano Kolbe garantirà un pasto caldo ogni sera, dalle 19 alle 20.
Oltre a questa iniziativa meritevole se ne segnalano altre sempre nella stessa parrocchia: l'acquisto
di cibo per le famiglie povere ogni mese; il punto ristoro (panino e bevanda calda) per poveri in colla-
borazione con la Caritas Diocesana; il Centro Ascolto Parrocchiale; piccoli interventi d’emergenza per
situazioni gravi; il supporto psicologico alle famiglie
in difficoltà; microprogetti per uscire dall’indigenza;
pacchi alimentari per famiglie povere con alimenti
raccolti in parrocchia e nei supermercati.
(F.A.G.)
A pochi passi da piazza Mazzini fino a pochi giorni fa era possibile per chiunque, soprattutto minori, acquistare bevande alcoliche presso un distributore automatico con sistema di lettura ottica dei documenti disabilitato. Gli agenti della Sezione Amministrativa e Commerciale della Polizia
Municipale di Lecce sono intervenuti intorno alle
9 di sera, verificando la presenza di numerosi adolescenti, il mancato funzionamento del sistema di
rilevazione dei dati anagrafici e contemporaneamente l’assenza del personale preposto al controllo
della clientela e hanno posti i sigilli alla struttura,
a cui è seguito il sequestro probatorio per la violazione dell'art. 689 c.2 del Codice Penale.
La città si tinge di rosa
Tanti eventi, mostre e concerti fino al 30 maggio per Itinerario Rosa,
la rassegna culturale tutta al femminile giunta alla 17esima edizione
Torna anche quest’anno Itinerario Rosa, la manifestazione, giunta alla 17esima edizione, che mira a valorizzare il ruolo sociale e culturale della donna attraverso
una serie di iniziative di recupero delle principali espressioni artistiche, utilizzando contesti di grande pregio
storico ed architettonico della città e coinvolgendo le
associazioni femminili operanti sul territorio.
La rassegna terminerà il 30 maggio. Fra i molti eventi previsti si segnalano: fino all’8 marzo, al Castello Carlo V di Lecce, una mostra personale di Alessandra Polimeno dal titolo “Il cammino onirico”, l’esposizione sarà
aperta al pubblico tutti i giorni dalle 17 alle 20. Dal
20 al 24 marzo Le associazioni culturali CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche) - delegazione di Lecce e Kosmos (Associazione culturale di Astrologia Salentina) organizzano la manifestazione dal titolo “Festival dell’Astrologia del Salento e Sud Adriatico”, che
prevede una serie di attività culturali che hanno lo scopo di far conoscere ai fruitori il mondo affascinante
e poliedrico dell’astrologia.
Venerdì 20 marzo, alle ore 20, al Teatro Paisiello di Lecce, è in programma il concerto della pianista Carolina Murat da parte del Rotary Lecce. Questo concerto è organizzato per sostenere l’Orchestra ICO “Tito Schipa”. Dal 14 al 21 aprile (con orario 9.30/12.30 e
17/20) presso l’ex Convento dei Teatini sarà possibile ammirare la mostra “Sulle strade di parità. Toponomastica femminile in Puglia”, a cura dell’associazione “Ripensandoci”. La mostra conta circa 120 foto
che propongono targhe di vie intitolate a donne che
hanno dato importanti contributi alla storia del nostro
Paese, ma che sono poco valorizzate (se si escludono sante e la Madonna nei suoi vari titoli, la percentuale di strade intitolate a donne si riduce al 3% del
totale).
Fabio Antonio Grasso
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maglie
Un generale ‘magliese’
alla guida dell’Esercito Italiano
Danilo Errico, nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito,
è figlio di un sottufficiale di Marina che ha vissuto a lungo
a Maglie ed è sposato con una cittadina magliese
Un traguardo importante per il
generale di Corpo d’armata Danilo Errico (nella foto insieme al
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella), nato a Torino
ma di chiare origini salentine e
indissolubilmente legato alla
città di Maglie: Errico è infatti
figlio di un sottufficiale di Marina (ai tempi) residente a Maglie e la moglie Mariella è dello stesso comune. Seguendo la
tradizione di una terra che ha
dato alle Armi italiane soldati ed
ufficiali, ed anche un Maresciallo d’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale (Giovanni Messe), oggi l’Esercito
Italiano ha un Capo di Stato
Maggiore proveniente dall’antica Terra d’Otranto.
Bersagliere e pilota dell’aviazione dell’Esercito, il generale Errico ha un curriculum militare
impeccabile, essendosi distinto
in particolare nel teatro operativo balcanico, dove è stato in-
signito della Medaglia di bronzo al valore dell’Esercito, per
aver guidato la brigata italo-tedesca in uno dei più difficili periodi della storia del Kosovo, nei
mesi immediatamente successivi al tentativo di pogrom antiserbo del marzo 2004. Il generale Errico in quell’occasione ha
saputo gestire una situazione
particolarmente delicata sotto il
profilo operativo, ed ha conseguito un’esperienza sul campo
che metterà a disposizione di tutta la Forza Armata.
Un incarico di prestigio in una
situazione non felice per l’Esercito Italiano, che subisce anch’esso i tagli della spending review e che contemporaneamente
deve pur garantire al meglio
un’efficienza operativa ed una
proiettabilità all’estero, tanto
nelle missioni di pace ove ancora
è impiegato, quanto nei futuri
cupi scenari geopolitici che si
profilano all’orizzonte, parti-
cursi
Un concorso di poesia per
il decennale della scomparsa
del professore Donato Giannuzzi
colare nella vicina Libia e nel
Medioriente, dove imperversa la
diffusione dello Stato islamico,
in paesi dove la stabilizzazione
si è rivelata fallimentare, o dove
sono in corso guerre civili che
vedono contrapposti soggetti
istituzionali ed interessi sovranazionali che ne influenzano
purtroppo lo svolgimento.
La Merceria del cinema
Presso l’antico negozio di Totò De
Giorgi in via Roma in questi giorni
sono state girate alcune scene di un
cortometraggio ambientato della
Germania degli anni ’40
Quest’anno ricorre il 70° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e
per ricordare questo giorno tre giovani promesse della cinematografia salentina, Giulia Pellegrino, Guglielmo Bianchi e Giuliano Colucci si sono cimentati nella creazione di un cortometraggio girato esclu-
Dal 28 febbraio scorso il generale Errico succede al generale
Claudio Graziano, e nella cerimonia di passaggio delle consegne ha esortato i militari impiegati nelle missioni di pace, definiti “orgoglio della Nazione intera”, a continuare a servire
con fierezza il nostro paese.
Vincenzo Scarpello
sivamente in Puglia, in particolare nel Salento. “L’idea
è nata dal viaggio di Giulia ad Auschwitz con il Treno della Memoria”, riferisce Giuliano. I giovani film
maker collaborano infatti con l’associazione “Terra
del fuoco - Mediterranea” e con il collettivo “Cerebros”, e attraverso una produzione autonoma si sono
cimentati in questo esperimento che è incentrato su
una scrittura e una regia collettiva, come ci racconta
Giulia Pellegrino.
Come ci ha riferito Guglielmo Bianchi sarà un cortometraggio autoprodotto, soprattutto per a causa
della mancanza di finanziamenti per i nuovi film maker. Anche le location sono state a costo zero come
ad esempio l’ex Convento dei Teatini e il Castello Carlo V a Lecce, la masseria Maccalone in provincia di
L’associazione “Cultura Turismo e Sport” di Cursi,
in collaborazione con il Comune di Cursi e con l’Aics
di Lecce, sta organizzando un concorso nazionale di poesia per ricordare l’illustre professore Donato Giannuzzi, importante figura a cui la comunità è grata per aver contribuito alla riscoperta delle radici cittadine. Ogni partecipante al concorso
potrà presentare un massimo di tre poesie, che
verranno valutate da un’apposita giuria di esperti che assegnerà il premio durante la cerimonia finale. Le poesie possono essere composte sia in
italiano che in vernacolo, per mantenere quindi il
legame con la tradizione.
La manifestazione celebra il decennale della scomparsa del professor Giannuzzi (tra le sue opere ricordiamo Cursi, la storia, la vita, la pietra e Cursi: Cripta di Santo Stefano o di San Gregorio) ed
è stata organizzata anche per dare la possibilità
ai poeti esordienti di raccontare le proprie origini culturali e territoriali. La scadenza per la consegna degli elaborati è prevista per il 30 giugno.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.cursisalento/ctsconcorso.it, dove è possibile scaricare il bando del concorso.
Fasano, il palazzo baronale abbandonato di Cocumola e infine la Merceria De Giorgi a Maglie, in via
Roma. In particolare quest’ultima location, risalente al 1880 e rimasta pressoché invariata nel corso
degli anni, è stata scelta per avere un’architettura
che ricorda molto quella dei negozi della Germania
degli anni ’40, epoca in cui il cortometraggio è ambientato. “Non è stato facile rintracciare i luoghi che
ricordassero la liberazione di Auschwitz -sottolinea
Pellegrino-. Grazie ad amici e conoscenti abbiamo
fatto molte ricerche e abbiamo finalmente trovato
la merceria di Totò De Giorgi, il quale ha generosamente offerto il suo negozio per una giornata di riprese. Ci sembrava infatti una location perfetta”.
Martina Colucci
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A Palazzo Gallone in mostra
il “realismo fantastico” del Perù
Dal 4 aprile al 30 giugno sarà possibile ammirare le splendide immagini del fotografo
Erasmo Wong Seoane accompagnate dai testi dello scrittore Fernando Ampuero
Quando Morandotti scrisse che
“la realtà va inventata” sembrava avere in mente proprio quel
movimento culturale che, dagli
anni Venti per quanto riguarda la
pittura, e dagli anni Sessanta per
la letteratura, investì il continente latinoamericano. Il “realismo
fantastico” -o magico- è, infatti, la
cifra artistica dell’identità culturale
sudamericana: una civiltà profondamente scossa dai movimenti indipendentisti in generale, e dalla rivoluzione cubana in particolare. Trasmettere lo spirito di una
società magica e leggendaria come
quella peruviana è l’obiettivo della mostra visivo-letteraria Perù
Realismo Fantastico, che sarà
inaugurata sabato 4 aprile alle
17.30, con ingresso libero, ed
avrà come cornice il Palazzo dei
Principi Gallone a Tricase.
La mostra fotografica porterà al
pubblico il sensazionalismo e la
miticità del Perù, visto con gli occhi del trentaquattrenne fotografo peruviano Erasmo Wong Seoane. Professore del Centro dell’Immagine di Lima, Wong è stato anche recentemente invitato a
partecipare alla Biennale di Venezia 2015 come “Artista in Primo Piano” nell’ambito della collezione di Luciano Benetton. La
mostra visivo-letteraria sarà composta di 13 fotografie formato
70x100 e compirà un viaggio
fantastico alla scoperta di personaggi iconici e storie leggendarie,
attraverso le otto province di Piura, regione multiculturale del Perù,
sostenuta nel suo intento da altre
incredibili testimonianze di bellezza e miticità: i testi curati da
Fernando Ampuero, celebre giornalista e scrittore peruviano. La
mostra resterà aperta fino al 30
giugno ed è un evento organizzato dall’associazione Salento Cinema in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo
di Tricase.
Ma dopo un week-end pasquale
all’insegna della fotografia e della letteratura, non si può fare a
meno di aspettare la dodicesima
edizione del Salento International
Film Festival, in programma dal 5
al 13 settembre. Il Siff è un festival internazionale di cinema d’autore che ha saputo andar ben ol-
tre la sua natura locale grazie a
una formula innovativa e all’alta
qualità dei contenuti, e che nel corso degli anni, è riuscito a farsi crocevia di relazioni a livello internazionale, dando grande visibilità anche al territorio salentino. Il
termine ultimo per l’iscrizione al
festival è venerdì 31 marzo.
Federica Miggiano
marittima
Il culto della Madonna di Costantinopoli
diventa accessibile ai non udenti
Domenica scorsa si è celebrata
la festa della Madonna di Costantinopoli, evento tradizionale
molto caro agli abitanti di Marittima e legato al ritrovamento dell’icona della Vergine, ora
visibile da tutti nel santuario a
lei dedicato. Fu realizzata a Costantinopoli durante il V secolo e considerata da sempre un
reperto miracoloso.
Il giorno precedente la festa in
onore della Madonna, lo stes-
so santuario ha ospitato l’associazione “Parole in Mano”,
vincitrice del bando “Principi Attivi 2012. Giovani Idee per
una Puglia migliore” e ideatrice del progetto “Laboratorio di
produzione video in Lingua dei
Segni” a favore della creazione
di servizi multimediali dedicati alle persone non udenti, per
far sì che anch’essi possano conoscere le nostre tradizioni, la
nostra cultura, la nostra storia.
Durante la serata del 28 febbraio l’associazione ha così potuto raccontare le diverse fasi
del suo progetto, concludendo
la presentazione con la proiezione di un video in LIS (la Lingua Italiana dei Segni), prodotto
insieme alla Parrocchia San Vitale Martire di Marittima e con
il patrocinio del Comune di
Diso, dal titolo Il Culto della Madonna di Costantinopoli a Marittima.
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poggiardo
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Rete dei comuni messapici,
si continua con successo
racale
Un nuovo incontro e nuove adesioni per il progetto lanciato dal Comune di Poggiardo al fine di
valorizzare il patrimonio archeologico dell’antica civiltà del Salento
Un percorso iniziato negli
scorsi mesi e che in questi giorni ha segnato un’altra tappa.
L’obiettivo è quello di valo-
rizzare la civiltà messapica
creando una rete tra i Comuni delle province di Lecce,
Brindisi e Taranto su cui insi-
stono testimonianze dell’antica popolazione. L’idea è partita dal Comune di Poggiardo
ed è presto stata accolta da numerosi altri Comuni, primo
tra tutti quello di Cavallino,
che lo scorso 27 febbraio,
presso la propria sede consiliare, ha ospitato un nuovo incontro tra tutte le Amministrazioni aderenti, a cui si è aggiunta, proprio in questa occasione, anche l’Università del
Salento.
Si tratta di una iniziativa che
conta esperienze simili in Italia e in Europa, le quali, una
volta concretizzatesi, hanno
portato numerosi vantaggi,
gli stessi che si pongono i Comuni pugliesi: valorizzare e
castiglione
Ufficio postale a rischio chiusura, il Sindaco ricorre al Tar
Il Comune di Andrano si schiera in favore dei cittadini e lo fa con fermezza. Si parla infatti da giorni della chiusura dello sportello postale di Castiglione a seguito di una notifica delle stesse Poste
Italiane. La Direzione Provinciale delle Poste non
ha intenzione di tornare indietro ma è ovvio che la
decisione causerebbe un forte disagio per tutte
quelle persone che vogliono accedere ai servizi ma
si vedranno costrette a spostarsi dal proprio paese per cercare altri sportelli, mettendo in conto che
presso la frazione di Andrano non sono neanche
presenti altre banche. Il sindaco Mario Accoto è così
deciso a voler tutelare i suo cittadini ad ogni costo, appoggiato da maggioranza e opposizione, e
si è già attivato attraverso un ricorso al Tar di Lecce.
promuovere, anche all’esterno,
la civiltà messapica porterebbe benefici quali una maggiore conoscenza della nostra
storia, ottenendo il massimo
rendimento dal ricco patrimonio storico e archeologico
legato a questo popolo per migliorare e incrementare l’attrattiva e l’offerta turistica di
tutto il territorio.
Presente all’incontro della
scorsa settimana anche il sindaco di Poggiardo Giuseppe
Colafati il quale, da promotore dell’idea, crede fortemente nelle potenzialità di
questo progetto: “Poggiardo
e Cavallino hanno avviato
insieme un percorso col quale giungere alla creazione di un
sistema in cui si aggregano tutti i Comuni messapici delle
province di Lecce, Brindisi e
Taranto. L’idea è quindi quella di mettere insieme questa
nostra grande tradizione e
valorizzare così il nostro inestimabile patrimonio. Sono
già numerosi i Comuni che
hanno scelto di seguire questo
progetto, ma vorrei esprimere tutta la mia soddisfazione
per l’ultima adesione, quella
dell’Università del Salento”.
Intanto la rete potrebbe am-
Marzo è il mese delle Donne in agorà
Si terrà a Racale presso il Cento
Polifunzionale “Agorafollia” in via
Piave Donne in agorà, una serie
di iniziative di informazione e prevenzione per le donne. Grazie all’organizzazione della Consulta
Giovanile e della Commissione
Pari Opportunità di Racale, dell’associazione A.P.E. “Gabriele
Toma”, della delegazione territoriale LILT e dell’associazione “Misericordia Racale” con il patrocinio del Comune, sono state individuate alcune tematiche riguardanti l’universo femminile
che verranno approfondite nel
corso degli appuntamenti settimanali nel mese di marzo.
Ad intervenire saranno esperti nel
campo della salute come il dottor Giuseppe Serravezza (oncologo e presidente provinciale
della Lilt), il dottor Antonio Luperto
(dirigente del Centro di Procreazione Medicalmente assistita dell’ospedale di Nardò) e il dottor Antonio De Lorenzis (U.O. di Radio-
pliarsi ulteriormente con i
possibili ingressi anche dei
comuni di Mesagne, Latiano,
Manduria, Ostuni e Fasano.
Un’iniziativa che quindi vuole dare un importante slancio
logia Senologica dell’ospedale di
Casarano). Nel primo incontro,
che sarà l’8 marzo alle 17.30, verrà presentato il programma completo, seguito dalla proiezione del
film Persepolis e da una cena sociale, mentre nella settimana
successiva (il 15 marzo alle
18.30), si parlerà del tumore al
seno e verranno indicate le modalità di prevenzione e di diagnosi.
Il 22 marzo alle 17 sarà la volta
del seminario in cui saranno
analizzati i principali incidenti
domestici e delineate delle linee
guida per prevenirli, mentre il 26
marzo alla stessa ora si parlerà
di ambiente e salute.
A conclusione degli incontri si farà
luce sul tema ancora poco chiaro della procreazione assistita (il
29 marzo alle 19). Inoltre, durante
tutte le date previste, sarà possibile dare il proprio contributo al
Centro Antiviolenza e alla ricerca
per la Sclerosi Multipla.
Martina Colucci
al turismo culturale e che ribadire a tutto il territorio nazionale che la Puglia e il Salento non sono solo estate e
vacanze.
Alessandro Chizzini
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casarano
Giudice di Pace, il Comune
gioca la carta del personale
Pronte selezioni interne per scongiurare la chiusura della sede.
L’assessore Parrotta: “Siamo fiduciosi che tutto si risolva in tempi brevi”
L’ufficio del Giudice di Pace deve
rimanere aperto: per raggiungere
l’obiettivo l’Amministrazione comunale ha deciso di bandire tra il
personale interno una selezione
per individuare il personale necessario a far funzionare gli uffici preposti. Negli ultimi mesi, infatti, a causa di assenze e defezioni
del personale sono sorti problemi
per gli utenti, costretti a rinunciare
ai servizi di cancelleria che i Comuni si erano impegnati a mantenere.
A seguito di tali disagi il Giudice
di Pace coordinatore ha paventato la chiusura dell’ufficio, nonostante i tentativi di vari sindaci dell’hinterland riunitisi per affrontare
la questione. Il Comune di Casarano ha deciso così di giocarsi
un’altra carta per cercare di evitare
la chiusura dell’Ufficio: effettuare una selezione interna al proprio
personale. Su questo argomento è
intervenuta nei giorni scorsi anche
Laura Parrotta, assessore comunale agli Affari generali: “Tutti i
Comuni che hanno aderito alla
convenzione per il funzionamento dell’ufficio del Giudice di Pace
di Casarano -ha dichiarato l’avvocato Parrotta- hanno condiviso
la esigenza e la necessità di dover
mantenere questo servizio per il
territorio. Esso costituisce la giustizia di prossimità alla quale
molti cittadini sarebbero costretti a rinunciare per via dei costi e
dei tempi per gli spostamenti se
l’ufficio venisse chiuso e accentrato a Lecce. Il Comune di Casarano non dovrebbe fornire personale ma sostenere solo i costi di
gestione dell’edificio e di funzionamento. L’iniziativa di selezionare il personale interno è finalizzata a sopperire e risolvere i problemi che si sono verificati. Siamo
fiduciosi che i Comuni aderenti
alla convenzione possano risolvere
in tempi brevi i problemi organizzativi legati al personale da destinare. Ma non ci possiamo permettere -conclude- di fare chiudere
l’ufficio del Giudice di Pace, servizio essenziale per i cittadini: sarebbe un grave danno per tutto il
territorio. Perciò, e solo con questa finalità, siamo pronti a mandare il personale del Comune”.
Si tratta di una vicenda dagli esi-
ti ancora incerti. Il tema degli uffici del Giudice di Pace continua
così a tenere banco, non solo a Casarano. Infatti il decreto “Milleproroghe” dà un’ulteriore possibilità ai comuni italiani che non
sono ancora riusciti a completare
l’iter per chiedere il mantenimento del giudice di pace nella propria
città.
Stefano Manca
ruffano
Nasce il Bio Distretto “Terre del Salento”
Il Bio Distretto è un’area geografica nella quale sono messe in rete le risorse naturali, culturali, produttive di un territorio
e sono valorizzate da politiche locali
orientate alla salvaguardia dell’ambiente, delle tradizioni e dei saperi locali. Gli
attori principali sono, indubbiamente, gli
agricoltori biologici che ricercano mercati
locali in grado di apprezzare le loro produzioni, e i cittadini, sempre più interessati ad acquistare a prezzi adeguati alimenti sani e in grado di tutelare la salute e l’ambiente. Sono però molti altri i pro-
tagonisti e le organizzazioni che rivestono un ruolo determinante nella costituzione e nella gestione di un Bio Distretto, a cominciare dalle pubbliche amministrazioni e dalle scuole che, con le loro
attività e gli acquisti sempre più verdi, possono indirizzare le abitudini dei consumatori e dei mercati locali. Gli operatori
turistici a loro volta, attraverso gli eco-itinerari e il turismo rurale, possono puntare
alla riqualificazione e alla destagionalizzazione dell’offerta turistica.
Sabato 7 marzo alle 10 presso l’aula con-
siliare del Comune di Ruffano, il Comitato Promotore presenterà il progetto del BioDistretto “Terre del Salento”. Interverranno il presidente della Provincia Antonio Gabellone, il sindaco di Ruffano Carlo Russo e il consulente tecnico del Bio Distretto
del Cilento Aniello Criscuolo.
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galatina
Un nuovo velivolo addestratore
per il 61° Stormo
È il T-346A, jet militare di ultima generazione realizzato da Alenia
e destinato alla formazione dei piloti dell’Aeronautica Militare
Da qualche giorno l’aeroporto “Cesari” ha un nuovo “pargolo”: il velivolo T-346A, proveniente dalla sede “Alenia” di
Venegono, nel Varesotto, e
appena assegnato alla scuola di
volo salentina, con i suoi quasi 10 metri di apertura alare.
Ad accoglierlo a Galatina, lo
scorso 27 febbraio, c’era il
colonnello Paolo Tarantino,
comandante dell’aeroporto.
Stando alle premesse, il nuovo
addestratore contribuirà al
processo di aggiornamento delle flotte militari
italiane e sarà da subito destinato al sistema
formativo dei piloti del 61° Stormo. In particolare gli allievi prenderanno confidenza col
nuovo aereo nella fase finale dell’addestramento. “L’attività di volo effettuata fino alla
consegna -dichiarano dal 61esimo Stormo- è
stata condotta utilizzando velivoli contrassegnati da matricola temporanea, quindi non appartenenti al 61° Stormo ma in carico al Reparto Sperimentale di Volo. Nel mese di agosto 2014 sono state concluse le prime abilitazioni a favore degli istruttori. Ad ottobre, invece, è stata effettuata la prima missione ad-
nardò
Arte, musica e danza per celebrare la Festa della Donna
In occasione della festa della donna, il 7 e l’8 marzo prossimi la Cgil di Lecce, in particolare la Federazione Italiana Sindacato Assicurazione Credito provinciale e regionale, promuove un’iniziativa sul
tema femminile che si svolgerà a Nardò. Si comincia
sabato mattina con l’apertura di una mostra-esposizione nel Chiostro dei Carmelitani. Venti artiste tra
pittrici, poetesse, fotografe e musiciste racconteranno
per immagini e parole il loro 8 marzo: il gruppo musicale “Le fil Rouge”, Adalgisa Arigliani, Cristina Bari,
Loredana Bio, Rosalba Carlino, Mirella Cartanì, Fernanda Cataldo, Mimina Colona, Elisabetta De
Giorgi, Anna Lisa De Marianis, Fabiana Greco, Carlotta Lezzi, Anna Maria Renna, Giovanna Sodano,
Gianna Stomeo, Stefania Toma e le pittrici neretine Paola Cazza, Giulia De Simone, Roberta Fracella
e Madia Ingrosso.
Nel pomeriggio l’esposizione sarà accompagnata
dagli interventi musicali dell’artista leccese Carla
Petrachi, dei cantautori Max Vigneri (che presenterà
dei brani tratti dal suo ultimo album, il ‘Raccattastorie’) e Roberto Vantaggiato. Domenica 8 marzo
la manifestazione prevede invece, presso il teatro
comunale, il monologo Zero a zero, interpretato dall’attrice Daniela Baldassarra. Gli interventi musicali
sono invece di Marco Tuma, Raoul De Razza, Raffaello Liguori, Giusy Zangary e Raffaella De Palma.
Sarà dedicato spazio anche alla poesia, con l’accompagnamento musicale di Luigi Marzano. L’evento gode del patrocinio del Comune di Nardò. (S.M.)
destrativa con equipaggio interamente appartenente al 61° Stormo. Attualmente si sta
procedendo con l’addestramento di ulteriori
istruttori”.
Ma cos’è, nel dettaglio, il T-346A? È un jet di
costruzione italiana realizzato da Finmeccanica-Alenia-Aermacchi, l’azienda che lo scorso 22 dicembre a Roma ha firmato un contratto da 120 milioni di euro per la fornitura
all’Aeronautica Militare di velivoli da addestramento avanzato e relativo supporto logistico. Tra gli aerei più avanzati al mondo, è concepito appositamente per addestrare i piloti destinati ai mezzi militari ad alte prestazioni.
Dopo aver effettuato il suo primo volo nel luglio 2008, dando così avvio alla fase di industrializzazione, il velivolo ha acquisito tecnologie di ultima generazione che consentono di
ottenere un incremento qualitativo nella formazione dei piloti. Nel contempo, le sue prestazioni permettono attività che attualmente
vengono svolte nell’ambito dei cosiddetti
“Operational Conversion Unit”, cioè su velivoli dal più alto costo operativo. Oltre che dall’Aeronautica Militare Italiana, il T-346 è già
stato selezionato dalle forze aeree di Singapore,
Israele e Polonia. “L’introduzione di questo velivolo -sottolineano dal 61° Stormo- rappresenta un tassello determinante per consolidare il ruolo di lead nation nel progetto di internazionalizzazione, anche in chiave europea,
del settore dell’addestramento al volo militare”.
Stefano Manca
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07 marzo 2015
A cura di
Diletta Pascali
Le “Tavole” della devozione
Il 18 e il 19 marzo in diversi Comuni del Salento si celebra San Giuseppe con
l’allestimento delle caratteristiche tavolate, ma anche con convegni, musica e spettacoli
Come ogni anno il 18 e il 19 marzo in Salento si preparano le “Tavole di San Giuseppe”, grandi banchetti caratterizzati da pietanze
preparate dalle donne del luogo
per celebrare il Santo. Nei paesi
dove la tradizione è ancora sentita, i festeggiamenti richiamano
sempre più persone desiderose di
vivere l’atmosfera che si crea, assaggiando cibi dal carattere simbolico, come il pane a forma di
ciambella con raffigurati il rosario
o il giglio. Oltre al banchetto composto dai “Santi” (da un minimo di
tre a un massimo di tredici), la tradizione dedica ai più poveri le offerte di piatti preparati dalle famiglie del paese, in modo da essere un’occasione per aiutare il
prossimo.
A Giurdignano sarà possibile partecipare ai festeggiamenti dal pomeriggio del 18 marzo, in cui si assisterà alla benedizione delle tavole e alla Messa nella Chiesa Madre, da dove verrà poi trasportata
(verso le 18.30) la statua del Santo per essere riposta sulla Grande
Tavola e ammirata così dai fedeli;
l’offerta delle pucce benedette di
San Giuseppe, la musica e gli
stand gastronomici saranno la
cornice della serata. A mezzogiorno del 19 marzo (come anche
la sera del 18) si avrà in piazza il
grande banchetto e si potrà inoltre assistere a riti tipici della festa
come il bacio dei pani dal padrone della Tavola che ha allestito il
banchetto e successivamente da
“San Giuseppe”. Verso le 19 comincerà la processione in onore
del Santo e continueranno i festeggiamenti tra fuochi d’artificio,
musica e cabaret.
La tradizione in onore del Santo è
molto sentita anche a Cocumola,
la quale dedica più giornate a
partire dal 15 marzo con la “Sagra
di San Giuseppe” in piazza San Nicola. Durante l’evento saranno offerte ai visitatori le pietanze tipicamente salentine, preparate con
amore dalle famiglie del paese,
mentre nelle giornate del 16 e 17
alle 18.30 si approfondirà la tradizione presso la Chiesa di Cocumola con il convegno S. Giuseppe:
Tradizione e Fede, in cui la professoressa Ada Accoto e don Biagio
Mandorino racconteranno la sto-
ria del Santo. Il momento di preghiera sarà durante la processione del 18 marzo, dopo la celebrazione della messa delle 17.30, a cui
seguirà la benedizione del parroco della Grande Tavola, che potrà
essere visitata fino alle 12 del
giorno dopo.
Festa grande in onore di San Giuseppe anche a Uggiano La Chiesa dove fede e cibo si incontrano
nelle stradine del paese. Sarà proprio all’interno delle case che le famiglie prepareranno, durante i
giorni precedenti la festa, la cosiddetta “massa”, un tipo di pasta
condita con prodotti locali. I devoti
e i visitatori saranno anche accolti con l’offerta delle tipiche pucce
di San Giuseppe.
Nella vicina Casamassella è stata
organizzata dal Gruppo Fratres,
come da consuetudine, la “Sagra
di San Giuseppe” in cui sarà presente una tavola imbandita per
tutti coloro che vorranno assaggiare i piatti caratteristici della
cucina locale preparati dalle persone fortemente devote al Santo.
Nella giornata del 18 si terrà la benedizione delle case che resteranno aperte in occasione dell’offerta di cibo ai più bisognosi o
ai visitatori, fino alle 12 del 19
marzo, orario in cui comincerà il
vero e proprio banchetto.
Anche a San Cassiano venerdì
18 avrà inizio la “Sagra di San Giuseppe” che in serata, per la gioia
dei più giovani, prevede l’esibizione degli Après La Classe. I festeggiamenti religiosi avranno inizio sabato 19 alle 17 con la Messa
Solenne in cui si rivolgeranno le
preghiere al Santo, mentre alle 18
si potrà partecipare alla processione, momento di raccoglimento per i fedeli che attraverseranno
le stradine del paese.
Martina Colucci
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07 marzo 2015
Informazione pubblicitaria
Festa grande per San Giuseppe
all’Istituto Alberghiero di Otranto
Il 19 marzo alle 10 si celebrerà il rito delle “Tavole”. L’evento sarà in diretta streaming su www.ilresidencedellamusica.org
Le “Tavole di San Giuseppe” sono una cerimonia antichissima che alcuni fanno risalire
all’epoca Medioevale, allorquando i nobili
locali offrivano dei banchetti ricchi di pietanze ai più bisognosi. Col tempo si è evoluta divenendo la celebrazione in onore a San Giuseppe di oggi.
IN COSA CONSISTE
È un rito particolarissimo che consiste nella
preparazione, a casa di ogni devoto al Santo,
di tavole ricche di pietanze, alcune delle quali legate esclusivamente a questa ricorrenza.
Il 19 marzo, intorno a mezzogiorno, si dà avvio ad una cerimonia che si conclude con il
dono dei piatti ai “Santi”, ovvero persone invitate dal devoto alla celebrazione e che ricoprono il ruolo di una delle tredici figure sacrali previste.
Maria (ruolo quasi sempre ricoperto da una
giovane vergine), Gesù bambino (solitamente un bambino o un giovane) e San Giuseppe (spesso una persona anziana).
A questi si aggiungono, per la tavola da cinque elementi, Sant’Anna, e San Gioacchino; a
quella da sette Sant’Elisabetta e San Giovanni; a quella da nove San Zaccaria e Santa Maria Maddalena; da undici Santa Caterina e San
Tommaso; infine da tredici San Pietro e Sant’Agnese.
CHI PREPARA LA TAVOLA
Si tratta di persone che hanno ricevuto una
grazia da San Giuseppe e che con questo rito,
che molto spesso li accompagnerà per tutta
la vita, danno compimento al voto fatto.
LA “TAVOLA”
Nei giorni che precedono la celebrazione, nelle case domina la frenesia dei preparativi. La
tavola deve essere curata nei minimi dettagli ed imbandita con i prodotti della terra e
i piatti tipici della tradizione contadina. Tra le
varie pietanze un ruolo importante è ricoperto da un grosso pane di forma circolare e
vuoto al centro. Sulla crosta riporta dei simboli che identificano il “Santo” a cui è destinato il pane: le tre sfere simboleggiano Gesù
bambino, il rosario la vergine Maria, il bastone
San Giuseppe.
I “SANTI”
Il devoto alcuni giorni prima della celebrazione
individua le persone che dovranno poi ricoprire il ruolo di un Santo. Le “Tavole”, a seconda del voto espresso, possono essere composte da un minimo di tre fino ad un massimo di tredici “Santi”; non possono però essere in numero pari. Le tre figure “sacre” minime
-presenti quindi in ogni tavola- sono la Vergine
IL RITO
Il pomeriggio antecedente le celebrazioni il
parroco si reca nelle famiglie che hanno imbandito una tavola e provvede alla benedizione. Anche i “Santi”avranno cura di redimere
i propri peccati attraverso la confessione e di
arrivare alla celebrazione puri. Giunge così il
19 marzo. Intorno a mezzogiorno, subito
dopo la fine della celebrazione religiosa in chie-
sa, i vari “commensali”si riuniscono intorno alla
Tavola. Si dà così inizio al rito.
Il soggetto che impersona San Giuseppe
detta i tempi. Egli inizia con l’assaggio di una
pietanza accompagnata dalla preghiera. Una
volta terminato tocca agli altri commensali procedere con gli assaggi, fino a che San Giuseppe
non batte per tre volte la forchetta sul suo piatto. I commensali interrompono il pasto e iniziano con la preghiera. Quindi un devoto introduce una nuova pietanza ed il ciclo si ripete.
Tutto il rito è scandito dalle preghiere e dal rosario; tutti i partecipanti, commensali e presenti sono guidati da una voce narrante.
Le pietanze che si succedono nell’assaggio
sono nove e sono rispettivamente:
1. i lampascioni;
2. i vermiceddhri;
3. i bucatini al miele e con mollica di pane fritta;
4. i ceci bolliti in“pignata”(pentola in terracotta);
5. i cavoli lessi con olio d’oliva;
6. il pesce fritto;
7. lo stoccafisso al sugo e cipolle;
8. le pittole e i “fritti” al miele;
9. il finocchio.
La bevanda presente è il vino.
UN ALTRO MODO DI ADEMPIERE AL VOTO
La devozione al Santo e l’adempimento del
voto può essere effettuato anche attraverso
la preparazione di un pane particolare detto,
appunto, “pane di San Giuseppe”. I devoti, nei
giorni che precedono la festività, lo distribuiscono ai fedeli all’uscita dalla chiesa o proce-
dono alla sua consegna passando casa per
casa. Il ricevente del dono avrà cura di ringraziare il devoto recitando una preghiera, in
genere il Padre Nostro e dedicandola al devoto.
Il pane può essere accompagnato, o sostituito, da una piatto particolare del posto, una pasta chiamata “vermiceddhri”.
LE TAVOLE IN ITALIA
La tradizione pare avere degli eguali in Italia,
tracce sono segnalate in alcuni comuni della
Sicilia e della Lucania. Proprio il Comune di
Giurdignano da alcuni anni, grazie all’opera dell’associazione culturale “Sant’Arcangelo de Casulis” ha avviato dei gemellaggi con questi comuni.
Alla celebrazione delle “Tavole di San Giuseppe” di Otranto interverranno:
- mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto;
- il dott. Franco Inglese, direttore generale
USR-Puglia;
- il dott. Luciano Cariddi, sindaco di Otranto;
- il dott. Luigi Martano, dirigente scolastico;
- il dott. Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce;
- il dott. Fabio Gallo, direttore della Fondazione
“Paolo di Tarso”;
- il dott. Gabriele Petracca, presidente del GAL
Terra d’Otranto;
- il senatore Dario Stefano;
- il senatore Francesco Bruni;
- l’avv. Maria Cristina Rizzo, presidente della
Fondazione “Le Costantine”.
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07 marzo 2015
Per segnalazioni:
[email protected]
spettacolo
a cura di
Claudia Mangione
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Stefano Belisari (alias Elio delle Storie Tese) e Geppi Cucciari sono i protagonisti della commedia
musicale in programma dal 25 al 28 marzo al Politeama Greco di Lecce
La nuova commedia musicale basata sui personaggi creati da Charles Addams negli
anni Trenta, con Elio, leader del gruppo Elio
e le Storie Tese, (alla sua prima come attore
teatrale) e Geppi Cucciari (a debutto nel suo
primo musical) nei ruoli del dissacrante
Gomez Addams e della moglie, la fascinosa
dark lady Morticia, approda da mercoledì 25
a sabato 28 marzo sul palco del Teatro Politeama Greco di Lecce (sipario alle 21 - ingresso da 29,90 a 49,90 euro).
Inaugurato con successo a Broadway nel
2009 il musical è dedicato all’eccentrica e gotica famiglia americana famosa in tutto il
mondo per il suo brillante umorismo nero,
i travolgenti paradossi e la pungente satira di
costume sui comportamenti borghesi dell’America degli anni passati. L’amata famiglia “noir” protagonista della serie tv comica (che ha festeggiato i 50 anni) creata da David Levy, andata in onda fra il 1964 e il 1966
sul network statunitense ABC, che si ispirava all’omonima striscia a fumetti creata da
Charles Addams e pubblicata sul New Yorker.
La versione italiana, con le musiche originali
di Andrew Lippa, vanta la regia di Giorgio
Gallione, traduzione e adattamento di Stefano
Benni, scene di Guido Fiorato, direzione musicale di Cinzia Pennesi, coreografie di Giovanni Di Cicco, luci di Marco Filibeck. Gli
abiti di scena sono disegnati dallo stilista Antonio Marras e realizzati dalla Sartoria del Piccolo Teatro di Milano-Teatro D’Europa con
cristalli Swarovski. Per l’immagine ufficiale
del tour è stato utilizzato il disegno a fumetto
originale disegnato da Charles Addams.
Lo spettacolo, organizzato a cura di Murciano Iniziative, arriva a Lecce dopo l’esordio a Milano (Teatro della Luna) e le tappe
di Trieste (Teatro Politeama Rossetti), Bologna (Teatro Europauditorium), Genova
(Teatro dell’Archivolto), Torino (Teatro Colosseo), Roma (Auditorium Conciliazione),
Ancona (Teatro delle Muse), Firenze (Teatro
Verdi).
I biglietti sono in vendita tramite il circuito
TicketOne e presso la biglietteria del Teatro
Politeama Greco di Lecce.
Info: 0832.241468.
Con “Girls Play Hard” la consolle si tinge di rosa
Una serata da non perdere per gli amanti del clubbing, con due piste interamente dedicate alla musica a tinte rosa. Protagoniste dello spazio “Garden” saranno Aghnes & Ameliée from She Made,
duo romano guidato dalla profonda passione per
i dancefloor, i cui suoni spaziano dalla deephouse alla dubtech. Con loro sul palco il talento tutto
salentino di Tsunami J, il cui set vario e ricercato
parte dai suoni hard della nuova electro ai synth
tipici della french touch, la versatilità “electrocool” di Dj Pupa, il carisma di Vivian Kant.
Nel Bunker spazio alla voce nou soul, r&b e funk
di Veronica Lauryn, alias Veronica Moscara, all’originalità di Play Girls From Caracas e alle loro
Ai Cantieri Teatrali Koreja
con le note di Àspro
La rassegna musicale “Desuonatori, nuovi
paesaggi sonori nel foyer” curata da Giorgio Distante nell’ambito di “Strade Maestre” porta il
13 marzo ai Koreja la musica di Àspro, il progetto di riappropriazione della lingua grìka e della tradizione orale della Grecìa firmato da
Ninfa Giannuzzi. La ricerca testuale di Ninfa s’innesta sugli arrangiamenti di Valerio Daniele per
dar vita a un disco non previsto e non prevedibile, tessuto nelle trame dell’essenzialità, una
danza propiziatoria al ritorno della passione popolare collettiva che apre la strada verso una
“rinascita comunitaria” non ancorata al passato
ma rivolta al futuro.
Àspro è “bianco” ma anche ruvido, puro ma non
sempre limpido, semplice ma non facile. Così
è la musica che propone il duo. Pochi timbri, primari ma avvolti in disegni complessi, in bilico
fra la semplicità della tradizione e il pensiero
e la sensibilità delle musiche nuove, di frontiera.
selezioni musicali rigorosamente al femminile
che spaziano dal cantautorato al pop fino all’electroclash; con loro Insieme a loro anche La Bonnie, artista che spazia tra il soul, l’r&b più ricercato
e il rap più underground, e selezioni di Kika Dj, che
accompagnerà il Womb in un viaggio nella black
music, dall’hip hop al reggae. Voce della serata sarà
Miss Mykela. Tutte insieme promettono di infiammare il Womb per una vigilia della Festa della Donna con i controfiocchi. Info: 389.8823800.
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07 marzo 2015
TEATRO
SABATO 7
Arsenico e vecchi merletti
NOVOLI, Teatro Comunale — ore 21
La Corte De' Miracoli presenta un classico della commedia noir americana di Joseph Kesselring, ambientata negli anni ’40 in una casa di Brooklyn dove
vivono due (apparentemente) candide e religiose vecchiette. Adattamento e regia di Fabrizio Saccomanno.
a cura di Claudia Mangione
DANZA
SABATO 7
World Dance
Festival
UGENTO, PalaOzan
“T. Manni” - ore 9
Torna per il secondo anno consecutivo il World Dance Festival,
la competizione internazionale
di danza e ballo più attesa per
gli amanti della danza e della
musica di tutto il mondo. Già nella passata edizione i partecipanti sono stati più di 4mila, e
si sono alternati in gare e stage
di ogni specialità. Confermata la
presenza di Carolyn Smith, nota
al grande pubblico per il suo ruolo di giudice nel programma
“Ballando con le Stelle”.
MUSICA
SABATO 7
RecordandoAstor Piazzolla
NARDÒ, Teatro Comunale - ore 21
Il Vertere String Quartet (nella foto) celebra il grande compositore argentino e ne ripropone le sue opere in un’originale interpretazione, attingendo al linguaggio contemporaneo. Giuseppe
Amatulli e Rita Paglionico al violino, Domenico Mastro alla viola
e Giovanni Buccarella al violoncello offriranno un viaggio nel panorama compositivo di Piazzolla.
EVENTI
GIOVEDÌ 12
MERCOLEDÌ 11
Strade Maestre
LECCE, Koreja - ore 20.45
Le Nuvole e Teatro Stabile di Napoli/Teatro Mercadante portano in scena La grande magia sul bellissimo testo di Eduardo De Filippo, nell’adattamento di Rosario Sparno. La trama
si sviluppa sul concetto d’illusione e di fiducia, ponendoci davanti all’incapacità di guardare in faccia la realtà preferendo
una consolatoria illusione. Info: 0832.242000.
MUSICA
VENERDÌ 26
Appuntamento
con la storia
MAGLIE, Museo Civico
ore 18.30
Un appuntamento con la storia locale e nazionale quello
che vedrà oggi protagonista il
libro di Michele Viterbo, Peucezio 1943-1945. Diario. Nel
corso della serata prenderanno la parola Cosima Nassisi,
Docente di Storia Contemporanea, il presidente della Corte d’Assise di Lecce Roberto Tanisi ed Eugenia Vantaggiato, direttrice dell’Archivio di Stato
della Biblioteca Nazionale di
Bari. Modera il sindaco di Maglie Antonio Fitto.
TEATRO
Il club dell’ascolto
TEATRO
GIOVEDÌ 12
Le Parole della Memoria
LECCE, Cineteatro DB d'Essai - ore 21
Reduce del successo degli anni precedenti torna in edizione straordinaria la rassegna teatrale “Le Parole della Memoria”, nata dalla dedizione alla cultura della nostra terra del Centro Studi “R. Protopapa” che coinvolge diversi gruppi teatrali amatoriali del nostro
territorio. Per l'ouverture di stasera in scena Questa casa non è
un albergo a cura di Gianfranco Protopapa.
LECCE, Ammirato Culture
House - ore 21
Prosegue anche nel mese di
marzo l'articolata programmazione dell’Ammirato Cultural
House, che martedì 17 ospita
il concerto della trentaduenne
tedesca Alin Coen (nella foto).
Si tratta del quinto appuntamento de "Il club dell'ascolto
live", rassegna nata dalla collaborazione tra Coolclub e Uasc!
e con il sostegno della Fondazione Musagetes. Un viaggio intimo e acustico alla scoperta
dei nuovi suoni provenienti da
tutta Europa.
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07 marzo 2015
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Igor
Legari
Foto di Fabiana Saliceto
Il tratto principale del tuo carattere.
La pazienza.
Il tuo principale difetto.
La pigriz…
La qualità che preferisci in una donna?
L’onestà.
E in un uomo?
Vedi sopra.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Coraggio!
Cos’è la felicità?
Essere coinvolti a tal punto in quello che si sta facendo da dimenticarsi di tutto il resto e vivere completamente immersi nel momento presente.
L’ultima volta che hai pianto?
Non ricordo, ma mi emoziono facilmente anche durante un film o
mentre ascolto musica. Solo che
cerco di nasconderlo perché me ne
vergogno un po’.
Di cosa hai paura?
Del dolore, mio e degli altri.
Canzone che canti sotto la doccia?
Passo tutto il tempo a canticchiare,
fischiare, tamburellare e produrre
ogni genere di suono più o meno molesto. La doccia è forse l’unico posto
in cui non do fastidio a chi mi sta intorno!
Musicisti o cantanti preferiti?
Uno su tutti, Thelonious Monk.
Nelle categorie “musicista”, “can-
tante” e pure “ballerino”.
Poeti preferiti?
Vittorio Bodini e Antonio L. Verri.
Autori preferiti in prosa?
Calvino, Carver, Saramago.
Libri preferiti.
Gli amori difficili, Cattedrale, Il
viaggio dell’elefante.
Attori e attrici preferiti.
Marcello Mastroianni, Dustin Hoffman, Bill Murray. Tra le attrici
Scarlett Johansson, ma solo per le sue
doti attoriali, non vorrei essere frainteso.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Sono molto combattuto fra Leonardo Di Caprio e Renato Pozzetto.
Film preferiti.
Per darmi le arie citerei Novecento
di Bertolucci o Una giornata particolare di Scola, ma non sarei onesto
se non aggiungessi anche tutta la trilogia di Ritorno al futuro.
I tuoi pittori preferiti.
Edward Hopper, Henry Rousseau e
Juan Martinez Bengoechea.
Il colore che preferisci.
Carta da zucchero.
Se fossi un animale, saresti?
Un gatto scemo.
Cosa sognavi di fare da grande?
Il veterinario.
L’incontro che ti ha cambiato la vita?
Quello con la musica.
Direttore Responsabile
Andrea Colella
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Contrabbassista e compositore originario di Calimera, dopo gli inizi da autodidatta, frequenta l’International Jazz Master Program presso la Fondazione Siena
Jazz studiando ed esibendosi con Rufus Reid, Drew Gress, Tim Berne, Reuben Rogers, Ben Allison, Jeff Ballard, Ben Perowsky, Kurt Rosenwinkel, Billy Hart, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso e molti altri. Insieme al batterista Ermanno Baron
è parte del trio del pianista Francesco Negro, con cui ha inciso due dischi: Silentium (AlfaMusic, 2011) e Aspettando il Tempo (Silence Records, 2014). Nel 2011
fonda insieme a Giacomo Ancillotto (chitarra) e Federico Leo (batteria) il trio LUZ,
col quale nell’ultimo anno ha suonato in Italia, Svizzera, Slovenia, Austria, Germania, Repubblica Ceca e Olanda. Nel 2014 esce il primo disco dei LUZ, Polemonta
(Auand), che vede la partecipazione della violoncellista Tomeka Reid. È membro
del collettivo romano di improvvisatori “Franco Ferguson”.
La persona a cui chiederesti consiglio
in un momento difficile?
Alla mia compagna.
Quel che detesti più di tutto.
L’ignoranza.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Purtroppo ho fama di essere uno che
passa troppo tempo in bagno. E non
necessariamente per la “cura del mio
corpo”.
Piatto preferito.
Pollo con le patate.
Il profumo preferito.
Vedi sopra.
Il fiore che ami.
Non ho una grande passione per i
fiori.
La tua stagione preferita?
Autunno.
Il paese dove vorresti vivere?
Mi piacerebbe poter vivere in tanti
posti diversi a seconda dei periodi
dell’anno. Autunno a New York, inverno a Bahia, primavera a Roma,
estate in Norvegia.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere?
Mi sarebbe piaciuto nascere il 1° gennaio 1900 a New York o a Parigi.
Così forse sarei stato troppo giovane per la Prima Guerra Mondiale e
mi sarei goduto gli anni d’oro del
Jazz, troppo vecchio per la Seconda
e forse sarei morto prima degli anni
Anno XIV - n. 559
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
’90, risparmiandomi un decennio di
musica brutta (almeno per i miei gusti).
Personaggi storici che ammiri di
più.
Tutte le donne coraggiose come
Rosa Parks.
Personaggi storici detestati.
Tutti gli uomini vili come Benito
Mussolini.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Tutto ciò che è possibile, compreso
cambiare idea.
Chi è il tuo eroe vivente?
Mia madre. Piccola e tosta.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Poter girare il mondo suonando la
mia musica. Ma pure girarlo e basta.
Il tuo rimpianto più grande?
Non credo di averne. Per ora.
Cos’è l’amore?
Dimenticarsi ogni tanto di se stessi
e scoprire che forse gli altri sono più
interessanti.
Stato attuale del tuo animo.
Ho “l’animometro” rotto.
Il tuo motto.
“Moderation in all things, including
moderation”.
Come vorresti morire?
Preferirei mai. Sull’argomento morte la penso come Woody Allen:
sono fortemente contrario.
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Stampa Periodica Italiana
Tessera n. 14594
07 marzo 2015
Drink&Food
31
SIMPLE SUSHI
ingredienti
Ingredienti per 4 persone
preparazione
Mettere il riso in una ciotola, sciacquarlo per togliere l’amido quindi cuocerlo in acqua non salata. Cuocere a fuoco alto per 10 minu400 grammi di riso per sushi
ti poi a fuoco basso per 20 minuti, eliminare tutta l'acqua e rimet(si compra in tutti i supermercati) terlo nella pentola con il coperchio per altri 15 minuti. Versare l’ace100 grammi di salmone
to dentro una pentola e sciogliere a fuoco basso con zucchero e sale.
50 grammi d zucchine
Mettere il riso in una ciotola di legno e condirlo con l’aceto mesco80 ml di aceto di riso o di miele
lando con delicatezza in modo da separare i chicchi. Una volta fred(nei negozi bio o nei supermerca- do sistemare il riso su un tagliere dandogli la forma di un triangoti forniti)
lo con le mani quindi coprire ogni pezzo con un po' di salmone e con
30 grammi di zucchero
le fette di zucchine. Coprire con altro salmone e chiudere con il riso
5 grammi di sale
in modo da formare un sandwich. Premere il triangolo per far aderire tutto. Servire con soia e wasabi.
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Se siete alla ricerca di un buon vino bianco fresco da accompagnare alle
vostre cene a base di Sushi, il Bolina Brut delle Cantine Rosa del Golfo di
Alezio (Provincia di Lecce) può essere la soluzione giusta.
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da uve Verdeca e Chardonnay, vinificazione spumantizzazione, presa di
spuma con Metodo Classico e con permanenza sui lieviti di 24 - 30 mesi.
Un Brut davvero eccezionale, delicato e fresco come pochi. Ottimo su
numerosi piatti leggeri ed estivi - antipasti. Eccellente come aperitivo.
Un autentico gioiello di purezza, eleganza e leggerezza.
A cura di
Diletta Pascali
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07 marzo 2015