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1 Primo piano 13 febbraio 2010 07 marzo 2015 “L’ACQUA DEL PERTUSILLO È INQUINATA”: LA DENUNCIA DI ALBINA COLELLA Gian Piero Personè pag. 10 1 Lecce CAPITALE DELLE MULTE: LECCE È AL QUARTO POSTO IN ITALIA SECONDO IL SOLE 24 ORE Fabio Antonio Grasso pag. 12 Periodico d’informazione del Salento Anno XIV n. 559 07.03.2015 Professione chef PRIMO PIANO Università Islamica, pochi iscritti e tanti dubbi. E Palazzo Carafa dice no Patrizia Miggiano GALATINA pag. 11 Dall’Alenia arriva il T-346A, nuovo velivolo addestratore per il 61° Stormo Stefano Manca FESTE & SAGRE In Salento, terra a vocazione turistica e con una grande tradizione enogastronomica, sempre più ragazzi e adulti si iscrivono ai corsi degli istituti alberghieri per diventare cuochi provetti, partecipando anche a Il Salento celebra San Giuseppe concorsi a tema. Effetto j~ëíÉêÅÜÉÑ? Può darsi, certo è che il settore della ristorazione, in Italia e all’estero, con le “Tavole” della devozione Martina Colucci offre oggi ottime opportunità di occupazione ed elevati guadagni pag. 25 pag. 26 2 07 marzo 2015 3 07 marzo 2015 Editoriale Non solo mimose per l’8 marzo OPINIONI Un “provolone” per il sindaco “copione” di Andrea Colella La Festa della Donna è alle porte e oggi più che in passato è d’obbligo fermarsi un momento e fare una riflessione sul significato di questa ricorrenza. Tralasciando (volutamente) gli aspetti più folkloristici e goliardici legati all’8 marzo, il pensiero va al sempre alto numero di donne che ancora oggi vengono uccise, violentate, minacciate e umiliate ogni giorno a causa della follia e della gelosia dei loro compagni, ex compagni o uomini appartenenti alla loro cerchia personale e professionale. Non sono solo l’India o i Paesi sotto il controllo dell’Is che fanno notizia per l’efferatezza e la crudeltà dei crimini contro le donne, anche l’Italia e il nostro Salento registrano quotidianamente casi di stalking e violenze di ogni genere. Questione di cultura? Forse. Quello che deve cambiare (e in fretta) non è solo la mentalità degli uomini, che si sentono sempre più minacciati dalla perdita del controllo sullo vita delle loro compagne, quanto anche la consapevolezza da parte delle stesse donne del percorso lungo e faticoso che le ha portate nel tempo a conquistare i loro sacrosanti diritti, conquista che comporta altrettanta fatica per mantenere gli stessi diritti, sanciti sulla carta ma spesso disattesi nella realtà. Tutto questo in attesa che i legislatori forniscano strumenti legali più moderni ed efficaci in grado di prevenire e non solo reprimere violenze fisiche e psicologiche, garantendo la certezza della pena nei confronti dei responsabili. Questo 8 marzo sarebbe bello se gli uomini, insieme alle mimose, regalassero alle donne (compagne, madri, figlie, amiche o colleghe di lavoro che siano) anche un sorriso, un abbraccio e la promessa che, se qualcuno dovesse minacciarle o trattarle male, loro saranno lì a proteggerle. Belpaese tornerà in distribuzione il 21 marzo 2015 Antonio Candido, primo cittadino del Comune di Spongano, nei giorni scorsi ha ricevuto la visita degli inviati di “Striscia la Notizia” Fabio e Mingo, i quali gli hanno consegnato il “provolone” con tanto di Oscar per aver copiato il proprio programma elettorale da quello di altri quattro Comuni italiani. Chi di “copia-incolla” ferisce… “Università islamica” a Lecce: no a un progetto che resta poco chiaro Leggo i resoconti della ennesima conferenza stampa e prendo atto che ancora una volta non si dice con chiarezza se ci siano e di chi siano i soldi (o i barili di petrolio) necessari per realizzare questa “università islamica”. Tuttavia questo è uno dei punti fondamentali e decisivi: non vogliamo i denari di stati, organizzazioni, enti “caritatevoli” e singoli cittadini che sono tra i finanziatori e sostenitori o comunque in qualche modo legati ad ambienti del fondamentalismo islamico. Per que- sto vogliamo conoscere prima e con esattezza -come per qualunque investimento di questo genere- chi ci sia dietro. I vaghi e generici cenni che vengono ancora forniti sul punto sono assolutamente insufficienti. Dagli stessi resoconti leggo che si vorrebbe insegnare “Teologia” e “Diritto”. Ma non si dice quale “teologia” e quale “diritto”. […] Non si dice ancora in che lingua si terrebbero gli insegnamenti e come si consentirebbe il controllo da parte delle autorità italiane. Infine, leggo della previsione all’interno della “università islamica” di luoghi di culto e non posso non evidenziare che tanto trasformerebbe il terreno sul quale avviene il culto in un luogo sacro, in quanto tale intangibile e immodificabile in eterno. Perciò mi chiedo se non sia il caso, dopo che tutti i chiarimenti necessari siano stati realmente forniti, di chiedere ai cittadini salentini che cosa pensano sul punto. Andrea Caroppo Consigliere Regionale NCD La lucerna a cura di fra Roberto Francavilla “Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!”. Così disse Gesù ai venditori di colombe che avevano occupato il tempio di Gerusalemme. I discepoli allora si ricordarono che sta scritto: “Lo zelo per la tua casa mi divorerà”. Amici di Belpaese, siamo ormai a Quaresima inoltrata e la terza domenica incontriamo un Gesù inedito e sorprendente: non racconta parabole né compie prodigi, ma “fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio con le pecore e i buoi e rovesciò i banchi dei cambiamonete”. Con questo gesto clamoroso il Maestro rivendica non solo per il suo tempo, ma anche per noi oggi la santità della casa di Dio come luogo di preghiera e di adorazione e non cambiando la destinazione d’uso, profanandone la sacralità. Si può benissimo ampliare il concetto di tempio anche alla persona umana, fatta a immagine e somiglianza di Dio e resa “tempio dello spirito”. Oggi come non mai la persona umana è diventata oggetto di compravendita, sminuendone o addirittura annientandone la dignità. Allargando lo sguardo a quanto la cronaca inesorabilmente ci presenta tutti i giorni, si può dire che lo zelo per la casa di Dio divora tutti quelli che si impegnano a vantaggio delle persone offese nei diritti umani descritti in tutte le dichiarazioni, ma disattesi nei fatti. Questo zelo per la casa di Dio richiede due requisiti essenziali: la professionalità e la gratuità. Papa Francesco ultimamente ha nominato vescovo un prete di Bitonto, don Ciccio Savino. Da ben 25 anni presso il santuario del Santi Medici Cosma e Damiano (patroni della sua città) egli ha fondato una serie di opere di misericordia: case per ragazze madri, per il recupero dei tossicodipendenti e per malati terminali, tutte gestite con competenza e volontariato. Evidentemente Papa Francesco ha molto in considerazione questi “preti di periferia”, che oltre al santuario di pietra, vadano al “santuario di carne” della povera gente che non ha avuto regali dalla vita e proprio per questo va trattata con cura e sollecitudine speciale. 4 07 marzo 2015 5 A cura di Diletta Pascali 07 marzo 2015 Natura L’isola dell’amore A poca distanza dall'Italia c'è un luogo molto romantico, ormai noto come Isola dell'Amore o Isola degli Amanti: si tratta dell'isolotto di Galešnjak, in Croazia, completamente disabitato, meta ormai ambita da fidanzati e promessi sposi di tutto il mondo. L’obiettivo che si collega allo smartphone La società giapponese Olympus lancia i nuovi obiettivi Air A01 da abbinare via wireless allo smartphone. Offrono nuovi controlli sia per la fase di scatto, che per la fase di post-produzione finale. L’apparecchio sarà disponibile a partire da 275 euro. Ora i file si condividono con #deaddrops Farfalle e lacrime All’interno della foresta Amazzonica, ci sono farfalle che si nutrono delle lacrime delle tartarughe. Questo accade perché la secrezione contiene sodio, che è raro nell’area amazzonica occidentale, trovandosi a quasi 1.300 km dal mare. Post-it curiosità dal mondo Disegni composti da migliaia di illustrazioni più piccole L’opera dell’artista armeno Davit Yukhanyan è composta da centinaia di illustrazioni più piccole che creano le forma, gli sfondi e anche le ombre del disegno “principale”. Per realizzare i suoi “disegni nei disegni” usa solo una penna tecnica e carta da 70×100 cm, senza alcuna manipolazione digitale. SUCCEDEVA IL 7 MARZO Nel 1933 nasce il gioco da tavolo più diffuso al mondo: Il Monopoli. Nel 1969 Golda Meir viene scelta per la corsa all’elezione nella carica di primo ministro dello Stato di Israele. Lei è la prima donna a ricoprire tale incarico. Nel 1911 in Messico scoppia la rivoluzione per rovesciare il dittatore Porfirio Dìaz. La ribellione si estende per tutto il paese, e le violenze non si fermano prima del 1930. Isola fatta (quasi) completamente di conchiglie Quello che rende unico il villaggio di Joal-Fadiouth (Senegal) è che è completamente ricoperto, quando non costruito, di conchiglie. Gli abitanti le hanno raccolte per secoli, mangiando l’animale ed usando i gusci per costruire praticamente qualunque cosa. Tutta l’isola è oggi ricoperta di conchiglie, compreso il cimitero che è diventato un’insolita meta turistica. Soldi veri nel Monopoly L’idea, dell'artista di Berlino Aram Bartholl, è quella di incastonare nei muri degli edifici e addirittura nei marciapiedi delle chiavette USB a cui tutti possono collegare i loro pc o i loro smartphones per caricare o scaricare file con un sistema completamente off line e anonimo. Il database conta ora più di 1200 chiavette in tutto il mondo, da New York a Parigi e persino in Vietnam. Banane “artistiche” La creatività non ha limiti, tutto può diventare arte: anche delle banali banane. Lo dimostra l'artista olandese Stepahn Brusche, che trasforma il frutto dell'amore in delle sculture davvero originali. La Hasbro, per celebrare gli 80 anni del gioco in Francia, ha realizzato 80 confezioni in edizione limitata in cui ha nascosto delle banconote vere. 10 confezioni contengono cinque banconote da 20 euro, due da 50 e una da 100. Altre 69 scatole, invece, hanno al loro interno 5 banconote da 10 euro e cinque da 20. Solo uno sarà il super vincitore che avrà la fortuna di trovare 20.580 euro all'interno della scatola da gioco. 2015: anno internazionale della luce L'Onu ha deciso di dedicare il 2015 alla luce e allo sviluppo delle tecnologie ad essa collegate. Lo scopo è sensibilizzare sull'essenzialità della luce come fonte di energia, e di conseguenza promuovere la ricerca in materia di nuove tecnologie. Un bar dove paghi solo il tempo Arriva a Londra lo Ziferblat (che in russo significa "quadrante"), un locale dove il cliente prende una delle tante sveglie poste all'ingresso, facendo annotare l'orario. Si resta quanto si vuole, consumando ciò che si vuole (dal caffè agli aperitivi), all'uscita si paga solo il tempo che si è rimasti: circa 2 € l’ora. 6 07 marzo 2015 in copertina Professione chef In Salento, terra a vocazione turistica e con una grande tradizione enogastronomica, sempre più ragazzi e adulti si iscrivono ai corsi degli istituti alberghieri per diventare cuochi provetti, partecipando anche a concorsi a tema. Effetto Masterchef? Può darsi, certo è che il settore della ristorazione, in Italia e all’estero, offre oggi ottime opportunità di occupazione ed elevati guadagni In principio era Gualtiero Marchesi, poi negli anni ’90 arrivò Gianfranco Vissani. Adesso è il turno di Carlo Cracco, il quale insieme a Bruno Barbieri e Joe Bastianich compone l’implacabile giuria di Masterchef Italia, talent show di Sky Uno dove protagonisti sono cuochi dilettanti pronti a tutto pur di seguire le orme dei loro idoli. Sì, perché oggi gli chef sono delle vere e proprie star del piccolo schermo, nel quale imperversano talent e programmi-contenitore dove la creatività, l’estro e, perché no, la filosofia di vita di questi maestri dei fornelli la fa da padrone. E gli ascolti televisivi (con relativi investimenti pubblicitari) stanno a dimostrare che questi format funzionano: la stessa notizia dei giorni scorsi che “Striscia la notizia” avrebbe rivelato in anticipo la rosa dei vincitori della quarta edizione di Masterchef Italia in passato non avrebbe fatto così tanto scalpore. Il cibo, oggi più che mai, è una cosa irrinunciabile nella vita di chiunque e i cuochi interpretano perfettamente quell’idea di cura nella preparazione e nella presentazione alla quale nessuno (anche chi è a dieta) è disposto a rinunciare. Un’esposizione mediatica enorme, che ha fatto sì che nell’immaginario collettivo soprattutto dei più giovani quella del cuoco sia sempre più percepita come una professione d’élite, che consente sicuri sbocchi professionali ed elevati guadagni. Risultato: secondo i dati del Miur riferiti al territorio nazionale su un totale di 537mila iscrizioni per l’anno scolastico in corso, il numero di iscrizioni agli istituti alberghieri (48mila) ha superato quello degli istituti tecnici (20mila). Un trend in continua crescita, che non riguarda solo i ragazzi che sognano di diventare come Carlo Cracco ma anche gli adulti che, magari a causa della crisi o semplicemente perché desiderano cambiare lavoro, ritornano sui banchi di scuola nei corsi serali e si mettono alla prova nei concorsi di cucina. Certo è che il settore della ristorazione è oggi quello che offre maggiori possibilità occupazionali con guadagni di tutto rispetto: le retribuzioni (che dipendono dal contratto collettivo dei lavoratori del turismo) oscillano dai mille euro per un inserviente, fino ai più di 10mila di un executive chef di un ristorante affermato. Il Salento, terra a vocazione turi- stica e dalla lunga tradizione enogastronomica, non poteva ovviamente essere insensibile a questo richiamo mediatico: sempre più giovani e adulti fanno domanda per i corsi di formazione e, anche se non arriveranno mai al livello di un Car- lo Cracco, magari potranno diventare dei professionisti come Andrea Serravezza, creatore dell’Olivotto, o Giuseppe Miggiano, che a Londra ha aperto un ristorante dove ai clienti vengono servite specialità salentine. Entrambi ANDREA SERRAVEZZA - CHEF “Diventare un bravo cuoco? Anni di lavoro e sacrifici” Ne è convinto l’apprezzato chef salentino, il quale è critico nei confronti dei reality show colpevoli, a suo dire, di diffondere un’immagine distorta delle professioni culinarie Si è diplomato presso l’Istituto Alberghiero di Otranto, ma poi ha ricominciato a fare gavetta presso il prestigioso Istituto Superiore delle Arti Culinarie “Etoile” di Sottomarina di Chioggia, dove ha frequentato corsi di aggiornamento e assistito alcuni dei migliori chef d’Europa. Questa è solo una piccola ma importante parte del percorso che ha fatto diventare Andrea Serravezza (nella foto) uno degli chef salentini più ricercati nel territorio. Anch’egli ha notato l’aumento delle iscrizioni agli istituti alberghieri, ma su questo ha una idea molto critica: “Tutto questo è dovuto ad un falso messaggio lanciato dalla televisione. Alcune trasmissioni televisive, in particolare Masterchef, sembrano delle sfilate di moda. Il mondo della cucina non è quello che viene mostrato al pubblico, ma ha altri comportamenti, altre conoscenze, altri valori umani. La vera telecamera è quella del cliente che deve mangiare ed essere trattato bene. E per diventare come Cracco servono anni e anni di lavoro e sacrifici”. E l’esperienza di Serravezza è ultraventennale: “L’Alberghiero di Otranto mi ha dato le basi, ma è stato a l’Etoile che ho capito come elaborare un piatto e stare con un gruppo di lavoro. Così mi sono pian piano inserito nel mondo del lavoro, facendo lavori umilissimi come il lavapiatti, e adesso collaboro con prestigiose strutture salentine”. Il messaggio ai giovani è quindi chiaro: “Già dopo la qualifica bisogna subito lavorare sul campo e cominciare da zero, come ho fatto io. Il mio consiglio è di fiondarsi nei laboratori e nelle cucine, perché non c’è migliore formazione di quella a contatto con cuochi professionisti. Non basta un diploma, né frequentare un’alta scuola di specializzazione. Quello che ho ottenuto finora lo devo a 22 anni di esperienza e sacrifici”. E sono stati passione e sacrificio a permettere a Serravezza di inventare l’Olivotto, ottenendo il brevetto europeo industriale: “È stato il frutto della mia ossessione per i prodotti del territorio salentino. Quattro anni fa mi sono imbattuto nell’oliva cellina di Nardò e ho scoperto, attraverso procedimenti naturali, che associandola a ingredienti dolci come lo zucchero, l’oliva acquisiva tutte le caratteristiche di un frutto di bosco, diventando quindi essa stessa dolce. Il successo dell’Olivotto conferma la mia convinzione che la forza di un cuoco è quella di rivalutare i prodotti del proprio territorio”. Alessandro Chizzini sono pronti a giurare che per svolgere al meglio questa professione oltre alla passione occorrono studio, tanta pratica e sacrifici. E che la realtà non è quella che appare nei talent show. Andrea Colella 7 07 marzo 2015 in copertina LUIGI MARTANO - DIRIGENTE DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO DI OTRANTO “Boom di iscrizioni per una professione sempre più ambita” Una preparazione con alternanza scuola-lavoro che offre concreti sbocchi professionali, stage all’estero e corsi per gli adulti: questa è l’offerta formativa dell’IPSEEOA idruntino Il boom delle iscrizioni agli Istituti Alberghieri vede nel Salento un esempio lampante nell’Istituto Professionale Statale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Otranto, da sempre un punto di riferimento del territorio per la formazione e l’istruzione di questo specifico settore. Doveroso, quindi, sentire le opinioni del professor Luigi Martano (nella foto), dirigente scolastico della scuola idruntina. Professor Martano, perché sempre più ragazzi scelgono gli istituti alberghieri? Per una serie di motivi: innanzitutto le famiglie intravedono in questi studi della maggiori possibilità occupazionali, ma non bisogna sottovalutare il fatto che si sta riscoprendo una nuova passione, perché negli ultimi anni la dieta mediterranea e l’enogastronomia in generale hanno raggiunta una importante centralità. Infine, bisogna tener conto dell’immagine offerta da alcune trasmissioni televisive che stanno “abusando” della cultura enogastronomica facendo diventare gli chef alla stregua di personaggi del- lo star system. A parte questi fattori, quali sono i punti di forza della sua scuola? Abbiamo registrato circa 130 iscrizioni, 15 in più dello scorso anno. Nella nostra proposta formativa siamo riusciti a inserire 200 ore di alternanza scuola-lavoro, con i nostri studenti impegnati a fare esperienza presso alcune aziende del Salento, anche a 5 stelle. Offriamo anche due stage di un mese ciascuno all’estero e pagati dall’Unione Europea con i quali i nostri allievi lavorano presso alcune aziende e migliorano la lingua inglese, arricchendo così la loro professionalità e acquisendo una dimensione internazionale. Non mancano i progetti e i riconoscimenti nazionali. Certo, il nostro Istituto è molto attivo in numerosi progetti: siamo i coordinatori regionali dell’Expo mondiale della dieta mediterranea e vogliamo organizzare quello del 2016. I nostri ragazzi poi ottengono sempre risultati ragguardevole nei contest nazionali come a Brescia e Melfi; abbiamo avuto ospiti prestigiosi come Gual- tiero Marchesi e partecipiamo anche a gare e attività riguardanti materie non caratterizzanti e tipiche dei licei, come matematica o letteratura, perché ormai il turismo chiede un bagaglio culturale elevato e diversificato. Frequentare un Istituto Alberghiero apre più facilmente ad un giovane le porte del mondo del lavoro? Quasi tutti i nostri iscritti dopo il diploma riescono a trovare una occupazione con uno stipendio dignitoso e, inoltre, siamo tra le cinque scuole della provincia ad aver vinto il concorso di Italia FIXO - Formazione Innovazione per l’Occupazione, entrando di diritto nel progetto “Garanzia Giovani”, grazie al quale far trovare un lavoro ai nostri ragazzi entro quattro mesi dal diploma. Quali possibilità offre la sua scuola agli adulti? Da due anni abbiamo organizzato dei corsi a pagamento riservato ai maggiorenni. Quest’anno abbiamo registrato circa 30 iscrizioni. C’è chi lavora già nel campo enogastronomico e vuole migliorare le proprie competenze, ma anche chi vuole reinventarsi una professione. Anche gli adulti hanno ottime possibilità di trovare presto un lavoro ma, come per i giovani, spesso sono le aziende che chiedono i nostri diplomati. (A.C.) “Fornelli indecisi”, il contest per aspiranti chef Da Nociglia a Londra: la storia di Giuseppe Miggiano Ai nastri di partenza il concorso “Fornelli indecisi” dedicato alle persone che amano la cucina e vogliono continuare ad imparare ma soprattutto divertirsi. L’hobby culinario sta spopolando in Italia come anche nel Salento, terra di buon cibo e buone forchette, facendo registrare 60 iscritti alla selezione organizzata dal patron Pierpaolo Lala con la partecipazione di molti partner del territorio. Il contest è dedicato a tutte le persone appassionate di cucina che ritrovano in essa uno sfogo, un divertimento o addirittura una seconda occasione lavorativa. E non a torto, perché il lavoro dei cuochi è attualmente uno dei più ricercati e dei più amati anche da coloro che solitamente si dedicano ad altro nella vita. I concorrenti di “Fornelli indecisi” sono molto eterogenei: si va dal professore alla casalinga, dallo studente universitario al generale dell’Esercito, tutti con lo scopo di sperimentare ricette e sapori, all’insegna del divertimento È nella capitale del Regno Unito che il giovane Giuseppe Miggiano ha portato un po’ di Salento aprendo Casa tua, locale di Camden nell’area nord della città, risultato tra i migliori nella classifica “TripAdvisor” per diverso tempo. L’avventura di Giuseppe ha avuto inizio a Nociglia, città natale del giovane, ed è continuata all’Istituto Alberghiero di Santa Cesarea Terme dove si è diplomato. La voglia di lavorare e di cercare fortuna era tanta e ha spinto Giuseppe a decidere di raggiungere il fratello direttamente a Londra, dopo essere stato impiegato in diversi ristoranti con mansioni sempre maggiori. La capitale dell’Inghilterra ha così aperto le porte al giovane trentenne, che ha potuto lavorare in doversi locali sino ad arrivare al famoso ristorante Little Italy. A giocare un ruolo importante è stata anche la fortuna di aver incontrato un generoso imprenditore, che lo ha aiutato ad aprire il suo locale tipicamente italiano ma soprattutto salentino, perché è proprio grazie ai piatti della nostra terra, semplici e decisi, che il successo non si è fatto aspettare ma anzi sino ad ora il ristorante di Giuseppe è uno dei più votati tra i 15mila e oltre ristoranti londinesi. Il punto di forza del giovane imprenditore è la qualità dei suoi prodotti, soprattutto dell’olio che deve essere esclusivamente extra vergine di oliva e del pane di Altamura. Entrando nel suo ristorante è così possibile assaporare ma soprattutto immergersi nostro mondo ritornando alle proprie origini se si è lontani da casa o scoprendo un Salento diverso, fatto di ragazzi legati alla propria terra. Quinta edizione per il concorso di “cucina dozzinale” made in Salento aperto a tutti gli appassionati. Novità di quest’anno l’esordio di “Fornelli Mancini”, sezione riservata alle ricette rigorosamente light e del gioco. L’iniziativa, partita da Facebook in maniera ironica con domande sulla cucina e condivisione di pareri è arrivata poi nel 2011 alla creazione del concorso. “In realtà non vi è una vera e propria gara dallo stile Masterchef afferma Pierpaolo Lala-, quanto piuttosto una serie di incontri tra appassionati all’insegna del divertimento. Tutti conoscono lo spirito giocoso del concorso, diverso da quelli seri e critici che vediamo in tv”. Le iscrizioni sono state chiuse il 15 febbraio scorso e ora non resta altro che aspettare il periodo dopo Pasqua per cominciare l’avven- tura, alla quale parteciperanno partecipare anche coloro a cui è dedicata la sezione “Fornelli mancini”, che per necessità o per gusto amano la cucina light. L’idea ha preso spunto dalla collaborazione con Lorenza Dadduzio e Flavia Giordano, cofondatrici della food community “Cucina mancina” (www.cucinamancina.com) e per questa sezione sono ancora aperte le iscrizioni (fino al 15 marzo). A decidere i 16 piatti migliori (tra cui 4 per i light) saranno due giurie: una composta da internauti e l’altra da cuochi ed esperti enogastronomici. La semifinale si svolgerà nella prima metà di aprile, mentre la finale vera e proprio si terrà nella caratteristica Masseria Ospitale il 3 maggio. A tal proposito Pierpaolo Lala puntualizza che “i premi non saranno in denaro ma consisteranno in pasta, vino, formaggi e prelibatezze provenienti esclusivamente dal territorio salentino”. Per info: www.fornellindecisi.org. 8 07 marzo 2015 apre le porte alla primavera Tanti vestiti e accessori delle marche più prestigiose per vivere la bella stagione ed essere sempre eleganti nei momenti più importanti della nostra vita Elisabetta Franchi Nonostante le piogge degli ultimi giorni, la primavera è finalmente alle porte. L’inverno ce lo siamo lasciati alle spalle con la sua voglia di tepore e i suoi vestiti pesanti. Ora è tempo di sorridere, di aprire le porte al colore, alla voglia di vivere il nostro tempo con entusiasmo e grinta. Ma soprattutto è tempo di cambiare guardaroba e da Grs, presente in Salento con tre punti vendita rispettivamente a Tricase, Gagliano del Capo e Santa Maria di Leuca, si potranno trovare le migliori soluzioni alla nostra irrefrenabile voglia di essere belli e apparire belli, al passo coi tempi e gli ultimi mood, soprattutto in occasione di cerimonie importanti come battesimi, cresime, matrimoni, feste di laurea e così via. Da qualche tempo impazzano sulle passerelle e sulle riviste le straordinarie collezioni primavera-estate 2015: idee vivaci, frizzanti e romantiche per lei; eleganti, innovative e trendy per lui. Soluzioni per tutti i gusti, per chiunque voglia dedicarsi un capo che racconti di sé e della rinnovata voglia di sole, paesaggi, mode e sensazioni nuove. Occorre allora trovare un luogo che assecondi la nostra voglia di esplodere, che sappia offrirci con gusto e finezza tutto quello che ci serve, che può farci sentire ad agio con abiti e accessori all’insegna dello stile primavera-estate 2015. Da Grs troverete le migliori collezioni, i migliori marchi e le ultime tendenze: Twin-Set (con le quattro collezioni: Simona Barbieri, Jeans, Scee, calzature e accessori), Elisabetta Franchi, Daniele Alessandrini, Calvin Klein, Fred Perry, Guess, Trussardi, Woolrich, Nenette, Pennyblack, Peuterey, Invicta, Kocca, Liu Jo, Just for You, Marina Yachting, Harmont & Blaine, Napapijri, Siviglia, Patrizia Pepe e Diesel. Questi sono i principali nomi presenti nella ricchissima gamma di scelta proposta da Grs, presente nel Salento con tre punti vendita a Tricase, Gagliano del Capo, Santa Maria di Leuca. L’azienda ha avviato la propria 1992 proprio a Tricase, inserendosi con grinta nel mercato della moda uomodonna e creando una preziosa offerta che attraversa sia il casual che il classico e che soprattutto ha fidelizzato una numerosissima clientela che ancora oggi vede in Grs un punto di riferimento solido e di qualità nel campo dell’abbigliamento in generale, degli abiti da cerimonia e degli accessori moda. In più di vent’anni l’azienda è cresciuta, si è sviluppata con entusiasmo, seguendo con puntualità le mode del momento e i gusti della clientela. Qualità dell’offerta che va di pari passo con la professionalità, la preparazione, la competenza e la cortesia dei dipendenti e di tutto lo staff dei punti vendita aperti anche la domenica. Inoltre lo showroom di Tricase con i suoi cinquecento metri quadrati su quattro piani, suddivisi in diversi reparti secondo una eccellente organizzazione degli spazi, tale da consentire una chiara e compiuta visione di quello che costituisce il meglio del mercato odierno e che incontra anche le diverse esigenze economiche dei clienti, senza dimenticare un efficiente e professionale servizio di sartoria per personalizzare e realizzare capi specifici su misura. In particolare presso il punto vendita di Tricase è possibile ammirare un nuovo reparto dedicato alle amanti di borse, calzature e accessori, dove sarà possibile trovare il giusto complemento ai copi di abbigliamento di nostro gradimento, perché di particolari preziosi e dettagli inTwin-set 9 07 marzo 2015 sostituibili non si può davvero fare a meno. E per chi è sempre a caccia di una buona occasione i saldi da Grs dureranno fino a tutto il mese di marzo. Grs è dunque il posto ideale dove scoprire e assaporare il mood del momento, ma è pure “l’isola felice” per chi ama scegliere con gusto gli abiti da cerimonia più sofisticati e ricercati, gli abiti che ci accompagneranno nei nostri momenti più importanti, quelli che non dimenticheremo mai. Il solo modo per gustare le mille sfumature di una proposta così ampia e così glamour è visitare di persona Grs e lasciarsi catturare dalle tentazioni del mondo fashion, con le sue attrattive, le sue delizie e le ineguagliabili creazioni. Perché in fondo ciò che conta è la capacità di dare significative risposte alle nostre esigenze. Ognuno di noi, infatti, ha differenti desideri e infinite vie di espressione: ciò che accomuna sempre chi sceglie di vestire con gusto è, però, la volontà di offrire all’abito la possibilità di parlare al mondo di noi. Elisabetta Franchi Daniele Alessandrini Collezioni cerimonia TRICASE Piazza Cappuccini GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3 S. MARIA DI LEUCA via Tommaso Fuortes, 1 www.grsstore.it Fradi 10 07 marzo 2015 primo piano Acqua potabile? Cresce l’allarme in Basilicata e in Puglia dopo la pubblicazione della ricerca di Albina Colella, ordinario di Geologia presso l’Unibas, che attesta la presenza di idrocarburi nell’invaso del Pertusillo, da cui l’Acquedotto Pugliese si approvvigiona di acqua per uso domestico Era il maggio 2010 quando i media documentarono la moria di centinaia di carpe nell’invaso del Pertusillo in provincia di Potenza, da cui attinge l’acqua l’Acquedotto Pugliese. L’accaduto, non isolato nel tempo, ha permesso di porre numerosi interrogativi e tutto ciò venne associato all’impianto petrolifero Eni di Viggiano, il più grande d’Europa e il più produttivo d’Italia. Il 4 dicembre 2014, a seguito dell’art. 18 del decreto “Sblocca Italia”, dove si permettono nuove trivellazioni in Italia, centinaia di lucani hanno sfilato nel centro di Potenza per dire “no” alle trivellazioni in Basilicata. Venne occupato il Palazzo della Regione affinché il Consiglio impugnasse tale articolo, ma la richiesta fu respinta. Lo scorso 23 febbraio la trasmissione “Presa Diretta” su Rai 3 ha indagato tale tematica. Albina Colella (nella foto), salentina doc (è originaria di Calimera) e dal 1998 professore ordinario di Geologia presso l’Università della Basilicata, è tra coloro che più stanno lottando per fare chiarezza e garantire il benessere del territorio e dei cittadini. Nell’intervista che segue la docente ha illustrato una realtà preoccupante anche per noi salentini. Professoressa Colella, quali sono i risultati delle sue ricerche sull’invaso del Pertusillo? Quel luogo è una fonte idrica importantissima per l’Acquedotto Pugliese, che ne usa ben il 65,5% a scopo potabile, a differenza del 2% utilizzato dalla Basilicata per irrigare i campi. Dalle analisi cliniche sia delle acque che dei sedimenti è emersa un’alta concentrazione di idrocarburi: nell’acqua pari a circa 5.600 mg. per litro superando il ‘limite di precauzione’ di soli 10 mg, mentre nel 60% dei campioni di sedimenti sono stati rileva- ti 559 mg. per chilo a differenza dei 60 mg. previsti dal ‘limite’. Inoltre il potabilizzatore di Missanello non è adatto ad individuare gli idrocarburi. Il problema può essere causato da incidenti o sversamenti non autorizzati di materiale legato all’attività petrolifera, quest’ultimi documentati da video. È dunque doveroso lanciare un’allerta. Nel “Forum sull’acqua” tenutosi l 26 gennaio scorso alle Officine Cantelmo si è sostenuto che le popolazioni lucane vivono problemi seri di inquinamento, ma ne sono all’oscuro. Questo come mai avviene? In Basilicata le istituzioni non sono molto trasparenti. È difficile ottenere risposte dal Governatore, tant’è vero che da circa due settimane il radicale lucano Bolognetti ha intrapreso lo sciopero della fame proprio per la poca chiarezza circa il catasto sui rifiuti. Servirebbero politiche a lungo termine che vanno oltre i mandati dei rappresentanti locali, perciò nessuno potrebbe poi vantarne i benefici e i risultati. Si spera nell’Unione Europea, anche se pure lì vi possono essere per- sone senza scrupoli che pensano solo ai ricavi dell’attività petrolifera a discapito della popolazione locale. L’Eni recentemente l’ha diffidata. Secondo lei cosa teme questo colosso internazionale dalla sua indagine? Se si dovesse dimostrare che il problema è causato dalle acque di scarto petrolifero allora quel pozzo verrebbe chiuso. Solitamente le acque vengono smaltite in pozzi detti “di reiniezione”. In genere un giacimento di petrolio è diviso in tre parti: acqua di strato, petrolio grezzo e gas. Le acque di strato presenti nel giacimento non servono alle compagnie, sono tossiche e possono essere smaltite o in particolari e costosi impianti o versate nei pozzi di reiezione come quello nelle vicinanze dell’invaso del Pertusillo. Non sempre l’operazione è sicura poiché il pozzo può non essere impermeabilizzato e non riuscire a contenere le acque che poi sono responsabili della contaminazione del terreno e delle falde acquifere. Addirittura negli Usa circa 7mila pozzi hanno dato problemi di questo tipo. Ecco “Parchi dell’acqua” per la salvaguardia del territorio I “Parchi dell’acqua” sono degli interventi di riqualificazione di ex aree industriali da bonificare e rendere vivibili dall’uomo e non solo. In Italia vi sono già diversi esempi come quello presente a Lambrate (Milano), in cui regnano viali alberati, flora e fauna a contatto con laghi artificiali che consentono di godere di una migliore qualità della vita. Inoltre le strutture che ospitavano l’industria oggi sono state convertite in alloggi per studenti universitari. Un altro esempio è quello di Brescia sorto con l’idea di ripopolare con pesci pregiati le acque dell’Italia settentrionale e incrementare gli studi in merito all’ittiologia e piscicoltura. Oggi, a seguito di un progressivo disfacimento provocato dalla mancanza di cura dell’area, il Comune di Brescia ha rilevato il parco al fine di renderlo un luogo per scuole e studenti e quanti vogliano godere della salubrità dell’aria. Il parco è sede di esposizioni museali dedicate all’acqua e di laboratori scientifici. La Basilicata e la Puglia necessitano di questa tipologia di siti, riqualificando aree inquinate e renderle praticabili. L’interesse della professoressa Albina Colella di lavorare in questo senso è importantissimo: è necessario che un territorio ricco di acqua come la Lucania venga tutelato e preservato, soprattutto nel momento in cui fornisce acqua definita potabile alla Puglia. In tal senso anche il Salento e la Puglia necessitano della costituzione di tali parchi ed evitare l’eccessivo inquinamento del territorio e delle falde acquifere. Gian Piero Personè perché Eni tiene molto a quel pozzo in quanto è l’unico in Val d’Agri e sarebbe un bel dilemma per loro ammettere che l’attività di estrazione del greggio sta alterando l’ecosistema. Quali sono i prossimi step? Innanzitutto presentare una proposta in audizione in Senato per istituire i “Parchi dell’acqua”. L’Italia non è un deserto ma un terreno fragile e assolutamente non adatto alle compagnie petrolifere, per cui il problema non è solo il petrolio ma dove e come si fa. Bisogna inoltre informare la gente, per questo motivo pubblicherò a breve un libro, assieme ad un collega, proprio sull’impatto dell’attività di estrazione del petrolio sul territorio e sulla popolazione. Inoltre procederò per vie legali, poiché vi sono state violazioni di riservatezza e non condivido i contenuti della diffida di Eni. Intanto la Puglia dovrebbe sollecitare la Basilicata ad essere attenta: occorre un monitoraggio costante delle acque che fuoriescono dall’invaso del Pertusillo. Gian Piero Personè 11 primo piano 07 marzo 2015 Università Islamica a Lecce, pochi iscritti e tanti dubbi Sarebbero già una cinquantina gli iscritti ai corsi di lingua araba e Teologia in partenza a ottobre. Ma in tanti si chiedono da dove arriveranno i finanziamenti per l’iniziativa Sono giorni di grande dibattito per il capoluogo salentino. Al centro della bufera la proposta di avvio di un nuovo progetto: l’apertura della prima Università Islamica d’Italia, proprio nella città di Lecce, nel cuore dell’Europa mediterranea. Si tratterebbe di un ateneo di stampo prioritariamente umanistico e, secondo le indicazioni del progetto, già da ottobre prossimo dovrebbe partire il primo corso in Teologia e a seguire, nel giro di tre anni, il corso di studi in Agraria e Medicina. Ideatore e promotore del progetto, un imprenditore salentino convertito all’Islam, Giampiero Khaled Paladini (nella foto), che ha già individuato la sede del nuovo ateneo con l’aiuto di finanziatori mediorientali, di cui al momento però non si conoscono i nomi. Tutto questo ha fatto nascere in seno alla comunità e all’Amministrazione leccese, delle perplessità circa la trasparenza e la sicurezza relative alle fonti di finanziamento e alle tempistiche così improvvise. Per contro dalla Fondazione Confime, creata proprio in questi giorni per seguire i lavori di segreteria e organizzazione, giungono notizie importanti: ad oggi sono già 50 le richieste di iscrizione ai corsi di lingua araba e Teologia per la formazione di nuovi Imam. Le prenotazioni sembra che arrivino tutta Italia ed in particolare, per ciò che riguarda i corsi di lingua, da Bari, Lecce e Taranto. Si tratta essenzialmente di cittadini italiani convertiti all’Islam, ma anche di cittadini residenti in Italia ma di origini straniere. In seguito alla diffusione della notizia, infatti, e a maggior ragione, in risposta alle dichiarazioni di Paladini, che ha fatto sapere d’aver già consultato il Miur, il quale ha sostenuto che non esistono particolari ostacoli alla nascita di un’università privata di carattere confessionale, a patto che siano rispettati i paletti della legge già in vigore in tema di accreditamento dei programmi e dei docenti, la comunità di in- ternauti ha prontamente risposto con la creazione di una pagina Facebook, che conta più di mille iscritti i quali dicono a gran voce “no” alla realizzazione di un’università islamica. La pagina “No all’Università Islamica” è un valido indice per valutare la portata della discussione intorno alla proposta, soprattutto se si tiene conto che solo nell’ultima settimana ci sono stati più di 150 “mi piace”. L’idea di portare la questione sul social network è stata promossa da Maria Cristina Mariano, 28enne che frequenta Lecce per ragioni di lavoro e che collabora con un sito di informazione in web. “Dopo le minacce dell’Is dichiara- non credo che questo sia, in particolare per l’Italia, il momento migliore per dare il via a iniziative del genere. Si porrebbero delle cruciali questioni di sicurezza difficili da gestire: chi controllerà che tra gli iscritti non ci siano delle pericolose infiltrazioni? Tra le persone che hanno ci hanno mostrato sostegno in questi giorni, molti si dicono favorevoli all’organizzazione di una civile manifestazione che esprima tutto il disappunto della popolazione leccese”. Patrizia Miggiano Il progetto del Campus dell’Università Islamica Ma Palazzo Carafa non “benedice” il progetto L’Amministrazione di Lecce ha, per parte sua, sancito un categorico rifiuto, che prende le mosse soprattutto dal delicato periodo storico che l’Occidente sta vivendo nei riguardi della cultura islamica: “Non possiamo far finta di non sapere dove viviamo e che cosa sta succedendo nel mondo -spiega l’Assessore all’Urbanistica Severo Martini-. C’è da tenere in conto, poi, la questione tecnica relativa agli spazi, dal momento che gli unici dedicati all’Università sono quelli all’interno di Ecotekne e dunque l’Ateneo salentino dovrà necessariamente avere un ruolo di rilievo nella faccenda”. Il sindaco Paolo Perrone, intanto, prende tempo e valuta, mentre da tutte le parti politiche si manifesta una certa diffidenza relativa, lo ricordiamo, alle modalità di realizzazione e alle tempistiche. “Allo stato attuale delle cose non conosciamo nul- la sull’origine dei finanziamenti che verrebbero indirizzati alla realizzazione del progetto -spiega Angelo Tondo, presidente della Commissione Urbanistica del Comune e inoltre-. Trattandosi di università, non vedo perché far sorgere un altro ateneo quando quello leccese è perfettamente in grado di provvedere a qualsiasi attività didattica e formativa”. Dai toni più diplomatici, invece, l’intervento di Damiano D’Autilia, capogruppo di Forza Italia secondo il quale prima di prendere il considerazione il progetto, sarebbe il caso di dedicarsi a un confronto aperto e approfondito sul tema: “L’Università Islamica a Lecce sarebbe la prima in Italia e non comprendiamo bene le ragioni di questa scelta. Lecce ha sempre dimostrato accoglienza, ma questa mi sembra un’accelerazione immotivata e (P.M.) inopportuna.” 12 07 marzo 2015 lecce Capitale del barocco e delle multe Sei milioni di euro nelle casse comunali solo nel 2014, il 25% in più rispetto al 2013: così Lecce è al quarto posto in Italia secondo il Sole 24 Ore. Ma le multe per il grattino scaduto sono nulle Quello delle multe automobilistiche è uno degli espedienti principali per rimpinguare le casse sempre più magre dei Comuni italiani e Lecce continua a non essere da meno. Sei milioni di euro di incassi solo nel 2014, più di 97 euro per patentato: la capitale del barocco si conferma in testa alla classifica dei capoluoghi italiani dove le multe pesano di più. Nello studio pubblicato nei giorni scorsi sul Sole 24 Ore emerge che nel capoluogo salentino il gettito di denaro nelle casse comunali è aumentato del 25% rispetto al 2013. Lecce è al settimo posto in Italia per incassi su ciascun patentato nel 2014 e al quarto per quanto concerne l’aumento assoluto di incassi da multe rispetto al 2013, superato solo da Reggio Calabria, Avellino e Lecco. Automobilisti leccesi indisciplinati, verrebbe quindi da dire. Ma è proprio così? Forse no, però. Perché la notizia di questo incremento percentuale da record di fatto dovrebbe fare il paio con altra apparsa solo qualche mese addietro che riguarda la nota, famigerata vicenda dei grattini scaduti. Una sentenza del Giudice di Pace di Lecce, Giuseppe Paparella, dell’ottobre scorso stabilisce infatti che chi parcheggia la propria auto in un’area a pagamento non può essere multato se il grattino è scaduto. Il Codacons Lecce, che aveva portato la questione in tribunale, nei mesi scorsi aveva quindi deciso di diffidare il Comune di Lecce “per preservare i diritti di cittadinanza dinanzi a inaccettabili violazioni di legge”. A ben vedere l’analisi del Sole 24 Ore dimostra con chiarezza l’eccezionalità del caso Lecce, ovvero l’andare in controtendenza del capoluogo salentino rispetto alle altre città italiane quando si afferma: “Gli anni d’oro per le casse locali, quando la strada dava una grossa mano per far quadrare i conti e finanziare qualche spesa in più, sono lontanissimi: tra 2010 e 2012 i verbali hanno prodotto in modo più o meno stabile 1,5 miliardi all’anno, cioè il 20% in più di quanto si riesce a raccogliere oggi, e dal 2008, cioè da quando esiste il cervellone del ministero dell’Economia che monitora in tempo reale le entrate e le uscite degli enti pubblici, non si era mai scesi così in basso, complice anche la riduzione del traffico dovuta alla crisi”. Fabio Antonio Grasso Alcolici a minori, scattano i sigilli ad un distributore automatico Nuova mensa per i poveri presso la chiesa di S. Massimiliano Kolbe Insieme alla Caritas e ai volontari, don Antonio Murrone della parrocchia di S. Massimiliano Kolbe garantirà un pasto caldo ogni sera, dalle 19 alle 20. Oltre a questa iniziativa meritevole se ne segnalano altre sempre nella stessa parrocchia: l'acquisto di cibo per le famiglie povere ogni mese; il punto ristoro (panino e bevanda calda) per poveri in colla- borazione con la Caritas Diocesana; il Centro Ascolto Parrocchiale; piccoli interventi d’emergenza per situazioni gravi; il supporto psicologico alle famiglie in difficoltà; microprogetti per uscire dall’indigenza; pacchi alimentari per famiglie povere con alimenti raccolti in parrocchia e nei supermercati. (F.A.G.) A pochi passi da piazza Mazzini fino a pochi giorni fa era possibile per chiunque, soprattutto minori, acquistare bevande alcoliche presso un distributore automatico con sistema di lettura ottica dei documenti disabilitato. Gli agenti della Sezione Amministrativa e Commerciale della Polizia Municipale di Lecce sono intervenuti intorno alle 9 di sera, verificando la presenza di numerosi adolescenti, il mancato funzionamento del sistema di rilevazione dei dati anagrafici e contemporaneamente l’assenza del personale preposto al controllo della clientela e hanno posti i sigilli alla struttura, a cui è seguito il sequestro probatorio per la violazione dell'art. 689 c.2 del Codice Penale. La città si tinge di rosa Tanti eventi, mostre e concerti fino al 30 maggio per Itinerario Rosa, la rassegna culturale tutta al femminile giunta alla 17esima edizione Torna anche quest’anno Itinerario Rosa, la manifestazione, giunta alla 17esima edizione, che mira a valorizzare il ruolo sociale e culturale della donna attraverso una serie di iniziative di recupero delle principali espressioni artistiche, utilizzando contesti di grande pregio storico ed architettonico della città e coinvolgendo le associazioni femminili operanti sul territorio. La rassegna terminerà il 30 maggio. Fra i molti eventi previsti si segnalano: fino all’8 marzo, al Castello Carlo V di Lecce, una mostra personale di Alessandra Polimeno dal titolo “Il cammino onirico”, l’esposizione sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 17 alle 20. Dal 20 al 24 marzo Le associazioni culturali CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche) - delegazione di Lecce e Kosmos (Associazione culturale di Astrologia Salentina) organizzano la manifestazione dal titolo “Festival dell’Astrologia del Salento e Sud Adriatico”, che prevede una serie di attività culturali che hanno lo scopo di far conoscere ai fruitori il mondo affascinante e poliedrico dell’astrologia. Venerdì 20 marzo, alle ore 20, al Teatro Paisiello di Lecce, è in programma il concerto della pianista Carolina Murat da parte del Rotary Lecce. Questo concerto è organizzato per sostenere l’Orchestra ICO “Tito Schipa”. Dal 14 al 21 aprile (con orario 9.30/12.30 e 17/20) presso l’ex Convento dei Teatini sarà possibile ammirare la mostra “Sulle strade di parità. Toponomastica femminile in Puglia”, a cura dell’associazione “Ripensandoci”. La mostra conta circa 120 foto che propongono targhe di vie intitolate a donne che hanno dato importanti contributi alla storia del nostro Paese, ma che sono poco valorizzate (se si escludono sante e la Madonna nei suoi vari titoli, la percentuale di strade intitolate a donne si riduce al 3% del totale). Fabio Antonio Grasso 13 07 marzo 2015 14 07 marzo 2015 15 07 marzo 2015 maglie Un generale ‘magliese’ alla guida dell’Esercito Italiano Danilo Errico, nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, è figlio di un sottufficiale di Marina che ha vissuto a lungo a Maglie ed è sposato con una cittadina magliese Un traguardo importante per il generale di Corpo d’armata Danilo Errico (nella foto insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella), nato a Torino ma di chiare origini salentine e indissolubilmente legato alla città di Maglie: Errico è infatti figlio di un sottufficiale di Marina (ai tempi) residente a Maglie e la moglie Mariella è dello stesso comune. Seguendo la tradizione di una terra che ha dato alle Armi italiane soldati ed ufficiali, ed anche un Maresciallo d’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale (Giovanni Messe), oggi l’Esercito Italiano ha un Capo di Stato Maggiore proveniente dall’antica Terra d’Otranto. Bersagliere e pilota dell’aviazione dell’Esercito, il generale Errico ha un curriculum militare impeccabile, essendosi distinto in particolare nel teatro operativo balcanico, dove è stato in- signito della Medaglia di bronzo al valore dell’Esercito, per aver guidato la brigata italo-tedesca in uno dei più difficili periodi della storia del Kosovo, nei mesi immediatamente successivi al tentativo di pogrom antiserbo del marzo 2004. Il generale Errico in quell’occasione ha saputo gestire una situazione particolarmente delicata sotto il profilo operativo, ed ha conseguito un’esperienza sul campo che metterà a disposizione di tutta la Forza Armata. Un incarico di prestigio in una situazione non felice per l’Esercito Italiano, che subisce anch’esso i tagli della spending review e che contemporaneamente deve pur garantire al meglio un’efficienza operativa ed una proiettabilità all’estero, tanto nelle missioni di pace ove ancora è impiegato, quanto nei futuri cupi scenari geopolitici che si profilano all’orizzonte, parti- cursi Un concorso di poesia per il decennale della scomparsa del professore Donato Giannuzzi colare nella vicina Libia e nel Medioriente, dove imperversa la diffusione dello Stato islamico, in paesi dove la stabilizzazione si è rivelata fallimentare, o dove sono in corso guerre civili che vedono contrapposti soggetti istituzionali ed interessi sovranazionali che ne influenzano purtroppo lo svolgimento. La Merceria del cinema Presso l’antico negozio di Totò De Giorgi in via Roma in questi giorni sono state girate alcune scene di un cortometraggio ambientato della Germania degli anni ’40 Quest’anno ricorre il 70° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e per ricordare questo giorno tre giovani promesse della cinematografia salentina, Giulia Pellegrino, Guglielmo Bianchi e Giuliano Colucci si sono cimentati nella creazione di un cortometraggio girato esclu- Dal 28 febbraio scorso il generale Errico succede al generale Claudio Graziano, e nella cerimonia di passaggio delle consegne ha esortato i militari impiegati nelle missioni di pace, definiti “orgoglio della Nazione intera”, a continuare a servire con fierezza il nostro paese. Vincenzo Scarpello sivamente in Puglia, in particolare nel Salento. “L’idea è nata dal viaggio di Giulia ad Auschwitz con il Treno della Memoria”, riferisce Giuliano. I giovani film maker collaborano infatti con l’associazione “Terra del fuoco - Mediterranea” e con il collettivo “Cerebros”, e attraverso una produzione autonoma si sono cimentati in questo esperimento che è incentrato su una scrittura e una regia collettiva, come ci racconta Giulia Pellegrino. Come ci ha riferito Guglielmo Bianchi sarà un cortometraggio autoprodotto, soprattutto per a causa della mancanza di finanziamenti per i nuovi film maker. Anche le location sono state a costo zero come ad esempio l’ex Convento dei Teatini e il Castello Carlo V a Lecce, la masseria Maccalone in provincia di L’associazione “Cultura Turismo e Sport” di Cursi, in collaborazione con il Comune di Cursi e con l’Aics di Lecce, sta organizzando un concorso nazionale di poesia per ricordare l’illustre professore Donato Giannuzzi, importante figura a cui la comunità è grata per aver contribuito alla riscoperta delle radici cittadine. Ogni partecipante al concorso potrà presentare un massimo di tre poesie, che verranno valutate da un’apposita giuria di esperti che assegnerà il premio durante la cerimonia finale. Le poesie possono essere composte sia in italiano che in vernacolo, per mantenere quindi il legame con la tradizione. La manifestazione celebra il decennale della scomparsa del professor Giannuzzi (tra le sue opere ricordiamo Cursi, la storia, la vita, la pietra e Cursi: Cripta di Santo Stefano o di San Gregorio) ed è stata organizzata anche per dare la possibilità ai poeti esordienti di raccontare le proprie origini culturali e territoriali. La scadenza per la consegna degli elaborati è prevista per il 30 giugno. Per maggiori informazioni visitare il sito www.cursisalento/ctsconcorso.it, dove è possibile scaricare il bando del concorso. Fasano, il palazzo baronale abbandonato di Cocumola e infine la Merceria De Giorgi a Maglie, in via Roma. In particolare quest’ultima location, risalente al 1880 e rimasta pressoché invariata nel corso degli anni, è stata scelta per avere un’architettura che ricorda molto quella dei negozi della Germania degli anni ’40, epoca in cui il cortometraggio è ambientato. “Non è stato facile rintracciare i luoghi che ricordassero la liberazione di Auschwitz -sottolinea Pellegrino-. Grazie ad amici e conoscenti abbiamo fatto molte ricerche e abbiamo finalmente trovato la merceria di Totò De Giorgi, il quale ha generosamente offerto il suo negozio per una giornata di riprese. Ci sembrava infatti una location perfetta”. Martina Colucci 16 07 marzo 2015 17 07 marzo 2015 18 07 marzo 2015 19 07 marzo 2015 tricase A Palazzo Gallone in mostra il “realismo fantastico” del Perù Dal 4 aprile al 30 giugno sarà possibile ammirare le splendide immagini del fotografo Erasmo Wong Seoane accompagnate dai testi dello scrittore Fernando Ampuero Quando Morandotti scrisse che “la realtà va inventata” sembrava avere in mente proprio quel movimento culturale che, dagli anni Venti per quanto riguarda la pittura, e dagli anni Sessanta per la letteratura, investì il continente latinoamericano. Il “realismo fantastico” -o magico- è, infatti, la cifra artistica dell’identità culturale sudamericana: una civiltà profondamente scossa dai movimenti indipendentisti in generale, e dalla rivoluzione cubana in particolare. Trasmettere lo spirito di una società magica e leggendaria come quella peruviana è l’obiettivo della mostra visivo-letteraria Perù Realismo Fantastico, che sarà inaugurata sabato 4 aprile alle 17.30, con ingresso libero, ed avrà come cornice il Palazzo dei Principi Gallone a Tricase. La mostra fotografica porterà al pubblico il sensazionalismo e la miticità del Perù, visto con gli occhi del trentaquattrenne fotografo peruviano Erasmo Wong Seoane. Professore del Centro dell’Immagine di Lima, Wong è stato anche recentemente invitato a partecipare alla Biennale di Venezia 2015 come “Artista in Primo Piano” nell’ambito della collezione di Luciano Benetton. La mostra visivo-letteraria sarà composta di 13 fotografie formato 70x100 e compirà un viaggio fantastico alla scoperta di personaggi iconici e storie leggendarie, attraverso le otto province di Piura, regione multiculturale del Perù, sostenuta nel suo intento da altre incredibili testimonianze di bellezza e miticità: i testi curati da Fernando Ampuero, celebre giornalista e scrittore peruviano. La mostra resterà aperta fino al 30 giugno ed è un evento organizzato dall’associazione Salento Cinema in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Tricase. Ma dopo un week-end pasquale all’insegna della fotografia e della letteratura, non si può fare a meno di aspettare la dodicesima edizione del Salento International Film Festival, in programma dal 5 al 13 settembre. Il Siff è un festival internazionale di cinema d’autore che ha saputo andar ben ol- tre la sua natura locale grazie a una formula innovativa e all’alta qualità dei contenuti, e che nel corso degli anni, è riuscito a farsi crocevia di relazioni a livello internazionale, dando grande visibilità anche al territorio salentino. Il termine ultimo per l’iscrizione al festival è venerdì 31 marzo. Federica Miggiano marittima Il culto della Madonna di Costantinopoli diventa accessibile ai non udenti Domenica scorsa si è celebrata la festa della Madonna di Costantinopoli, evento tradizionale molto caro agli abitanti di Marittima e legato al ritrovamento dell’icona della Vergine, ora visibile da tutti nel santuario a lei dedicato. Fu realizzata a Costantinopoli durante il V secolo e considerata da sempre un reperto miracoloso. Il giorno precedente la festa in onore della Madonna, lo stes- so santuario ha ospitato l’associazione “Parole in Mano”, vincitrice del bando “Principi Attivi 2012. Giovani Idee per una Puglia migliore” e ideatrice del progetto “Laboratorio di produzione video in Lingua dei Segni” a favore della creazione di servizi multimediali dedicati alle persone non udenti, per far sì che anch’essi possano conoscere le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra storia. Durante la serata del 28 febbraio l’associazione ha così potuto raccontare le diverse fasi del suo progetto, concludendo la presentazione con la proiezione di un video in LIS (la Lingua Italiana dei Segni), prodotto insieme alla Parrocchia San Vitale Martire di Marittima e con il patrocinio del Comune di Diso, dal titolo Il Culto della Madonna di Costantinopoli a Marittima. 20 07 marzo 2015 21 poggiardo 07 marzo 2015 Rete dei comuni messapici, si continua con successo racale Un nuovo incontro e nuove adesioni per il progetto lanciato dal Comune di Poggiardo al fine di valorizzare il patrimonio archeologico dell’antica civiltà del Salento Un percorso iniziato negli scorsi mesi e che in questi giorni ha segnato un’altra tappa. L’obiettivo è quello di valo- rizzare la civiltà messapica creando una rete tra i Comuni delle province di Lecce, Brindisi e Taranto su cui insi- stono testimonianze dell’antica popolazione. L’idea è partita dal Comune di Poggiardo ed è presto stata accolta da numerosi altri Comuni, primo tra tutti quello di Cavallino, che lo scorso 27 febbraio, presso la propria sede consiliare, ha ospitato un nuovo incontro tra tutte le Amministrazioni aderenti, a cui si è aggiunta, proprio in questa occasione, anche l’Università del Salento. Si tratta di una iniziativa che conta esperienze simili in Italia e in Europa, le quali, una volta concretizzatesi, hanno portato numerosi vantaggi, gli stessi che si pongono i Comuni pugliesi: valorizzare e castiglione Ufficio postale a rischio chiusura, il Sindaco ricorre al Tar Il Comune di Andrano si schiera in favore dei cittadini e lo fa con fermezza. Si parla infatti da giorni della chiusura dello sportello postale di Castiglione a seguito di una notifica delle stesse Poste Italiane. La Direzione Provinciale delle Poste non ha intenzione di tornare indietro ma è ovvio che la decisione causerebbe un forte disagio per tutte quelle persone che vogliono accedere ai servizi ma si vedranno costrette a spostarsi dal proprio paese per cercare altri sportelli, mettendo in conto che presso la frazione di Andrano non sono neanche presenti altre banche. Il sindaco Mario Accoto è così deciso a voler tutelare i suo cittadini ad ogni costo, appoggiato da maggioranza e opposizione, e si è già attivato attraverso un ricorso al Tar di Lecce. promuovere, anche all’esterno, la civiltà messapica porterebbe benefici quali una maggiore conoscenza della nostra storia, ottenendo il massimo rendimento dal ricco patrimonio storico e archeologico legato a questo popolo per migliorare e incrementare l’attrattiva e l’offerta turistica di tutto il territorio. Presente all’incontro della scorsa settimana anche il sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati il quale, da promotore dell’idea, crede fortemente nelle potenzialità di questo progetto: “Poggiardo e Cavallino hanno avviato insieme un percorso col quale giungere alla creazione di un sistema in cui si aggregano tutti i Comuni messapici delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. L’idea è quindi quella di mettere insieme questa nostra grande tradizione e valorizzare così il nostro inestimabile patrimonio. Sono già numerosi i Comuni che hanno scelto di seguire questo progetto, ma vorrei esprimere tutta la mia soddisfazione per l’ultima adesione, quella dell’Università del Salento”. Intanto la rete potrebbe am- Marzo è il mese delle Donne in agorà Si terrà a Racale presso il Cento Polifunzionale “Agorafollia” in via Piave Donne in agorà, una serie di iniziative di informazione e prevenzione per le donne. Grazie all’organizzazione della Consulta Giovanile e della Commissione Pari Opportunità di Racale, dell’associazione A.P.E. “Gabriele Toma”, della delegazione territoriale LILT e dell’associazione “Misericordia Racale” con il patrocinio del Comune, sono state individuate alcune tematiche riguardanti l’universo femminile che verranno approfondite nel corso degli appuntamenti settimanali nel mese di marzo. Ad intervenire saranno esperti nel campo della salute come il dottor Giuseppe Serravezza (oncologo e presidente provinciale della Lilt), il dottor Antonio Luperto (dirigente del Centro di Procreazione Medicalmente assistita dell’ospedale di Nardò) e il dottor Antonio De Lorenzis (U.O. di Radio- pliarsi ulteriormente con i possibili ingressi anche dei comuni di Mesagne, Latiano, Manduria, Ostuni e Fasano. Un’iniziativa che quindi vuole dare un importante slancio logia Senologica dell’ospedale di Casarano). Nel primo incontro, che sarà l’8 marzo alle 17.30, verrà presentato il programma completo, seguito dalla proiezione del film Persepolis e da una cena sociale, mentre nella settimana successiva (il 15 marzo alle 18.30), si parlerà del tumore al seno e verranno indicate le modalità di prevenzione e di diagnosi. Il 22 marzo alle 17 sarà la volta del seminario in cui saranno analizzati i principali incidenti domestici e delineate delle linee guida per prevenirli, mentre il 26 marzo alla stessa ora si parlerà di ambiente e salute. A conclusione degli incontri si farà luce sul tema ancora poco chiaro della procreazione assistita (il 29 marzo alle 19). Inoltre, durante tutte le date previste, sarà possibile dare il proprio contributo al Centro Antiviolenza e alla ricerca per la Sclerosi Multipla. Martina Colucci al turismo culturale e che ribadire a tutto il territorio nazionale che la Puglia e il Salento non sono solo estate e vacanze. Alessandro Chizzini 22 07 marzo 2015 23 07 marzo 2015 casarano Giudice di Pace, il Comune gioca la carta del personale Pronte selezioni interne per scongiurare la chiusura della sede. L’assessore Parrotta: “Siamo fiduciosi che tutto si risolva in tempi brevi” L’ufficio del Giudice di Pace deve rimanere aperto: per raggiungere l’obiettivo l’Amministrazione comunale ha deciso di bandire tra il personale interno una selezione per individuare il personale necessario a far funzionare gli uffici preposti. Negli ultimi mesi, infatti, a causa di assenze e defezioni del personale sono sorti problemi per gli utenti, costretti a rinunciare ai servizi di cancelleria che i Comuni si erano impegnati a mantenere. A seguito di tali disagi il Giudice di Pace coordinatore ha paventato la chiusura dell’ufficio, nonostante i tentativi di vari sindaci dell’hinterland riunitisi per affrontare la questione. Il Comune di Casarano ha deciso così di giocarsi un’altra carta per cercare di evitare la chiusura dell’Ufficio: effettuare una selezione interna al proprio personale. Su questo argomento è intervenuta nei giorni scorsi anche Laura Parrotta, assessore comunale agli Affari generali: “Tutti i Comuni che hanno aderito alla convenzione per il funzionamento dell’ufficio del Giudice di Pace di Casarano -ha dichiarato l’avvocato Parrotta- hanno condiviso la esigenza e la necessità di dover mantenere questo servizio per il territorio. Esso costituisce la giustizia di prossimità alla quale molti cittadini sarebbero costretti a rinunciare per via dei costi e dei tempi per gli spostamenti se l’ufficio venisse chiuso e accentrato a Lecce. Il Comune di Casarano non dovrebbe fornire personale ma sostenere solo i costi di gestione dell’edificio e di funzionamento. L’iniziativa di selezionare il personale interno è finalizzata a sopperire e risolvere i problemi che si sono verificati. Siamo fiduciosi che i Comuni aderenti alla convenzione possano risolvere in tempi brevi i problemi organizzativi legati al personale da destinare. Ma non ci possiamo permettere -conclude- di fare chiudere l’ufficio del Giudice di Pace, servizio essenziale per i cittadini: sarebbe un grave danno per tutto il territorio. Perciò, e solo con questa finalità, siamo pronti a mandare il personale del Comune”. Si tratta di una vicenda dagli esi- ti ancora incerti. Il tema degli uffici del Giudice di Pace continua così a tenere banco, non solo a Casarano. Infatti il decreto “Milleproroghe” dà un’ulteriore possibilità ai comuni italiani che non sono ancora riusciti a completare l’iter per chiedere il mantenimento del giudice di pace nella propria città. Stefano Manca ruffano Nasce il Bio Distretto “Terre del Salento” Il Bio Distretto è un’area geografica nella quale sono messe in rete le risorse naturali, culturali, produttive di un territorio e sono valorizzate da politiche locali orientate alla salvaguardia dell’ambiente, delle tradizioni e dei saperi locali. Gli attori principali sono, indubbiamente, gli agricoltori biologici che ricercano mercati locali in grado di apprezzare le loro produzioni, e i cittadini, sempre più interessati ad acquistare a prezzi adeguati alimenti sani e in grado di tutelare la salute e l’ambiente. Sono però molti altri i pro- tagonisti e le organizzazioni che rivestono un ruolo determinante nella costituzione e nella gestione di un Bio Distretto, a cominciare dalle pubbliche amministrazioni e dalle scuole che, con le loro attività e gli acquisti sempre più verdi, possono indirizzare le abitudini dei consumatori e dei mercati locali. Gli operatori turistici a loro volta, attraverso gli eco-itinerari e il turismo rurale, possono puntare alla riqualificazione e alla destagionalizzazione dell’offerta turistica. Sabato 7 marzo alle 10 presso l’aula con- siliare del Comune di Ruffano, il Comitato Promotore presenterà il progetto del BioDistretto “Terre del Salento”. Interverranno il presidente della Provincia Antonio Gabellone, il sindaco di Ruffano Carlo Russo e il consulente tecnico del Bio Distretto del Cilento Aniello Criscuolo. 24 07 marzo 2015 25 07 marzo 2015 galatina Un nuovo velivolo addestratore per il 61° Stormo È il T-346A, jet militare di ultima generazione realizzato da Alenia e destinato alla formazione dei piloti dell’Aeronautica Militare Da qualche giorno l’aeroporto “Cesari” ha un nuovo “pargolo”: il velivolo T-346A, proveniente dalla sede “Alenia” di Venegono, nel Varesotto, e appena assegnato alla scuola di volo salentina, con i suoi quasi 10 metri di apertura alare. Ad accoglierlo a Galatina, lo scorso 27 febbraio, c’era il colonnello Paolo Tarantino, comandante dell’aeroporto. Stando alle premesse, il nuovo addestratore contribuirà al processo di aggiornamento delle flotte militari italiane e sarà da subito destinato al sistema formativo dei piloti del 61° Stormo. In particolare gli allievi prenderanno confidenza col nuovo aereo nella fase finale dell’addestramento. “L’attività di volo effettuata fino alla consegna -dichiarano dal 61esimo Stormo- è stata condotta utilizzando velivoli contrassegnati da matricola temporanea, quindi non appartenenti al 61° Stormo ma in carico al Reparto Sperimentale di Volo. Nel mese di agosto 2014 sono state concluse le prime abilitazioni a favore degli istruttori. Ad ottobre, invece, è stata effettuata la prima missione ad- nardò Arte, musica e danza per celebrare la Festa della Donna In occasione della festa della donna, il 7 e l’8 marzo prossimi la Cgil di Lecce, in particolare la Federazione Italiana Sindacato Assicurazione Credito provinciale e regionale, promuove un’iniziativa sul tema femminile che si svolgerà a Nardò. Si comincia sabato mattina con l’apertura di una mostra-esposizione nel Chiostro dei Carmelitani. Venti artiste tra pittrici, poetesse, fotografe e musiciste racconteranno per immagini e parole il loro 8 marzo: il gruppo musicale “Le fil Rouge”, Adalgisa Arigliani, Cristina Bari, Loredana Bio, Rosalba Carlino, Mirella Cartanì, Fernanda Cataldo, Mimina Colona, Elisabetta De Giorgi, Anna Lisa De Marianis, Fabiana Greco, Carlotta Lezzi, Anna Maria Renna, Giovanna Sodano, Gianna Stomeo, Stefania Toma e le pittrici neretine Paola Cazza, Giulia De Simone, Roberta Fracella e Madia Ingrosso. Nel pomeriggio l’esposizione sarà accompagnata dagli interventi musicali dell’artista leccese Carla Petrachi, dei cantautori Max Vigneri (che presenterà dei brani tratti dal suo ultimo album, il ‘Raccattastorie’) e Roberto Vantaggiato. Domenica 8 marzo la manifestazione prevede invece, presso il teatro comunale, il monologo Zero a zero, interpretato dall’attrice Daniela Baldassarra. Gli interventi musicali sono invece di Marco Tuma, Raoul De Razza, Raffaello Liguori, Giusy Zangary e Raffaella De Palma. Sarà dedicato spazio anche alla poesia, con l’accompagnamento musicale di Luigi Marzano. L’evento gode del patrocinio del Comune di Nardò. (S.M.) destrativa con equipaggio interamente appartenente al 61° Stormo. Attualmente si sta procedendo con l’addestramento di ulteriori istruttori”. Ma cos’è, nel dettaglio, il T-346A? È un jet di costruzione italiana realizzato da Finmeccanica-Alenia-Aermacchi, l’azienda che lo scorso 22 dicembre a Roma ha firmato un contratto da 120 milioni di euro per la fornitura all’Aeronautica Militare di velivoli da addestramento avanzato e relativo supporto logistico. Tra gli aerei più avanzati al mondo, è concepito appositamente per addestrare i piloti destinati ai mezzi militari ad alte prestazioni. Dopo aver effettuato il suo primo volo nel luglio 2008, dando così avvio alla fase di industrializzazione, il velivolo ha acquisito tecnologie di ultima generazione che consentono di ottenere un incremento qualitativo nella formazione dei piloti. Nel contempo, le sue prestazioni permettono attività che attualmente vengono svolte nell’ambito dei cosiddetti “Operational Conversion Unit”, cioè su velivoli dal più alto costo operativo. Oltre che dall’Aeronautica Militare Italiana, il T-346 è già stato selezionato dalle forze aeree di Singapore, Israele e Polonia. “L’introduzione di questo velivolo -sottolineano dal 61° Stormo- rappresenta un tassello determinante per consolidare il ruolo di lead nation nel progetto di internazionalizzazione, anche in chiave europea, del settore dell’addestramento al volo militare”. Stefano Manca 26 07 marzo 2015 A cura di Diletta Pascali Le “Tavole” della devozione Il 18 e il 19 marzo in diversi Comuni del Salento si celebra San Giuseppe con l’allestimento delle caratteristiche tavolate, ma anche con convegni, musica e spettacoli Come ogni anno il 18 e il 19 marzo in Salento si preparano le “Tavole di San Giuseppe”, grandi banchetti caratterizzati da pietanze preparate dalle donne del luogo per celebrare il Santo. Nei paesi dove la tradizione è ancora sentita, i festeggiamenti richiamano sempre più persone desiderose di vivere l’atmosfera che si crea, assaggiando cibi dal carattere simbolico, come il pane a forma di ciambella con raffigurati il rosario o il giglio. Oltre al banchetto composto dai “Santi” (da un minimo di tre a un massimo di tredici), la tradizione dedica ai più poveri le offerte di piatti preparati dalle famiglie del paese, in modo da essere un’occasione per aiutare il prossimo. A Giurdignano sarà possibile partecipare ai festeggiamenti dal pomeriggio del 18 marzo, in cui si assisterà alla benedizione delle tavole e alla Messa nella Chiesa Madre, da dove verrà poi trasportata (verso le 18.30) la statua del Santo per essere riposta sulla Grande Tavola e ammirata così dai fedeli; l’offerta delle pucce benedette di San Giuseppe, la musica e gli stand gastronomici saranno la cornice della serata. A mezzogiorno del 19 marzo (come anche la sera del 18) si avrà in piazza il grande banchetto e si potrà inoltre assistere a riti tipici della festa come il bacio dei pani dal padrone della Tavola che ha allestito il banchetto e successivamente da “San Giuseppe”. Verso le 19 comincerà la processione in onore del Santo e continueranno i festeggiamenti tra fuochi d’artificio, musica e cabaret. La tradizione in onore del Santo è molto sentita anche a Cocumola, la quale dedica più giornate a partire dal 15 marzo con la “Sagra di San Giuseppe” in piazza San Nicola. Durante l’evento saranno offerte ai visitatori le pietanze tipicamente salentine, preparate con amore dalle famiglie del paese, mentre nelle giornate del 16 e 17 alle 18.30 si approfondirà la tradizione presso la Chiesa di Cocumola con il convegno S. Giuseppe: Tradizione e Fede, in cui la professoressa Ada Accoto e don Biagio Mandorino racconteranno la sto- ria del Santo. Il momento di preghiera sarà durante la processione del 18 marzo, dopo la celebrazione della messa delle 17.30, a cui seguirà la benedizione del parroco della Grande Tavola, che potrà essere visitata fino alle 12 del giorno dopo. Festa grande in onore di San Giuseppe anche a Uggiano La Chiesa dove fede e cibo si incontrano nelle stradine del paese. Sarà proprio all’interno delle case che le famiglie prepareranno, durante i giorni precedenti la festa, la cosiddetta “massa”, un tipo di pasta condita con prodotti locali. I devoti e i visitatori saranno anche accolti con l’offerta delle tipiche pucce di San Giuseppe. Nella vicina Casamassella è stata organizzata dal Gruppo Fratres, come da consuetudine, la “Sagra di San Giuseppe” in cui sarà presente una tavola imbandita per tutti coloro che vorranno assaggiare i piatti caratteristici della cucina locale preparati dalle persone fortemente devote al Santo. Nella giornata del 18 si terrà la benedizione delle case che resteranno aperte in occasione dell’offerta di cibo ai più bisognosi o ai visitatori, fino alle 12 del 19 marzo, orario in cui comincerà il vero e proprio banchetto. Anche a San Cassiano venerdì 18 avrà inizio la “Sagra di San Giuseppe” che in serata, per la gioia dei più giovani, prevede l’esibizione degli Après La Classe. I festeggiamenti religiosi avranno inizio sabato 19 alle 17 con la Messa Solenne in cui si rivolgeranno le preghiere al Santo, mentre alle 18 si potrà partecipare alla processione, momento di raccoglimento per i fedeli che attraverseranno le stradine del paese. Martina Colucci 27 07 marzo 2015 Informazione pubblicitaria Festa grande per San Giuseppe all’Istituto Alberghiero di Otranto Il 19 marzo alle 10 si celebrerà il rito delle “Tavole”. L’evento sarà in diretta streaming su www.ilresidencedellamusica.org Le “Tavole di San Giuseppe” sono una cerimonia antichissima che alcuni fanno risalire all’epoca Medioevale, allorquando i nobili locali offrivano dei banchetti ricchi di pietanze ai più bisognosi. Col tempo si è evoluta divenendo la celebrazione in onore a San Giuseppe di oggi. IN COSA CONSISTE È un rito particolarissimo che consiste nella preparazione, a casa di ogni devoto al Santo, di tavole ricche di pietanze, alcune delle quali legate esclusivamente a questa ricorrenza. Il 19 marzo, intorno a mezzogiorno, si dà avvio ad una cerimonia che si conclude con il dono dei piatti ai “Santi”, ovvero persone invitate dal devoto alla celebrazione e che ricoprono il ruolo di una delle tredici figure sacrali previste. Maria (ruolo quasi sempre ricoperto da una giovane vergine), Gesù bambino (solitamente un bambino o un giovane) e San Giuseppe (spesso una persona anziana). A questi si aggiungono, per la tavola da cinque elementi, Sant’Anna, e San Gioacchino; a quella da sette Sant’Elisabetta e San Giovanni; a quella da nove San Zaccaria e Santa Maria Maddalena; da undici Santa Caterina e San Tommaso; infine da tredici San Pietro e Sant’Agnese. CHI PREPARA LA TAVOLA Si tratta di persone che hanno ricevuto una grazia da San Giuseppe e che con questo rito, che molto spesso li accompagnerà per tutta la vita, danno compimento al voto fatto. LA “TAVOLA” Nei giorni che precedono la celebrazione, nelle case domina la frenesia dei preparativi. La tavola deve essere curata nei minimi dettagli ed imbandita con i prodotti della terra e i piatti tipici della tradizione contadina. Tra le varie pietanze un ruolo importante è ricoperto da un grosso pane di forma circolare e vuoto al centro. Sulla crosta riporta dei simboli che identificano il “Santo” a cui è destinato il pane: le tre sfere simboleggiano Gesù bambino, il rosario la vergine Maria, il bastone San Giuseppe. I “SANTI” Il devoto alcuni giorni prima della celebrazione individua le persone che dovranno poi ricoprire il ruolo di un Santo. Le “Tavole”, a seconda del voto espresso, possono essere composte da un minimo di tre fino ad un massimo di tredici “Santi”; non possono però essere in numero pari. Le tre figure “sacre” minime -presenti quindi in ogni tavola- sono la Vergine IL RITO Il pomeriggio antecedente le celebrazioni il parroco si reca nelle famiglie che hanno imbandito una tavola e provvede alla benedizione. Anche i “Santi”avranno cura di redimere i propri peccati attraverso la confessione e di arrivare alla celebrazione puri. Giunge così il 19 marzo. Intorno a mezzogiorno, subito dopo la fine della celebrazione religiosa in chie- sa, i vari “commensali”si riuniscono intorno alla Tavola. Si dà così inizio al rito. Il soggetto che impersona San Giuseppe detta i tempi. Egli inizia con l’assaggio di una pietanza accompagnata dalla preghiera. Una volta terminato tocca agli altri commensali procedere con gli assaggi, fino a che San Giuseppe non batte per tre volte la forchetta sul suo piatto. I commensali interrompono il pasto e iniziano con la preghiera. Quindi un devoto introduce una nuova pietanza ed il ciclo si ripete. Tutto il rito è scandito dalle preghiere e dal rosario; tutti i partecipanti, commensali e presenti sono guidati da una voce narrante. Le pietanze che si succedono nell’assaggio sono nove e sono rispettivamente: 1. i lampascioni; 2. i vermiceddhri; 3. i bucatini al miele e con mollica di pane fritta; 4. i ceci bolliti in“pignata”(pentola in terracotta); 5. i cavoli lessi con olio d’oliva; 6. il pesce fritto; 7. lo stoccafisso al sugo e cipolle; 8. le pittole e i “fritti” al miele; 9. il finocchio. La bevanda presente è il vino. UN ALTRO MODO DI ADEMPIERE AL VOTO La devozione al Santo e l’adempimento del voto può essere effettuato anche attraverso la preparazione di un pane particolare detto, appunto, “pane di San Giuseppe”. I devoti, nei giorni che precedono la festività, lo distribuiscono ai fedeli all’uscita dalla chiesa o proce- dono alla sua consegna passando casa per casa. Il ricevente del dono avrà cura di ringraziare il devoto recitando una preghiera, in genere il Padre Nostro e dedicandola al devoto. Il pane può essere accompagnato, o sostituito, da una piatto particolare del posto, una pasta chiamata “vermiceddhri”. LE TAVOLE IN ITALIA La tradizione pare avere degli eguali in Italia, tracce sono segnalate in alcuni comuni della Sicilia e della Lucania. Proprio il Comune di Giurdignano da alcuni anni, grazie all’opera dell’associazione culturale “Sant’Arcangelo de Casulis” ha avviato dei gemellaggi con questi comuni. Alla celebrazione delle “Tavole di San Giuseppe” di Otranto interverranno: - mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto; - il dott. Franco Inglese, direttore generale USR-Puglia; - il dott. Luciano Cariddi, sindaco di Otranto; - il dott. Luigi Martano, dirigente scolastico; - il dott. Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce; - il dott. Fabio Gallo, direttore della Fondazione “Paolo di Tarso”; - il dott. Gabriele Petracca, presidente del GAL Terra d’Otranto; - il senatore Dario Stefano; - il senatore Francesco Bruni; - l’avv. Maria Cristina Rizzo, presidente della Fondazione “Le Costantine”. 28 07 marzo 2015 Per segnalazioni: [email protected] spettacolo a cura di Claudia Mangione aáêÉíí~ãÉåíÉ=Ç~=_êç~Çï~ó ~êêáî~=i~=c~ãáÖäá~=^ÇÇ~ãë Stefano Belisari (alias Elio delle Storie Tese) e Geppi Cucciari sono i protagonisti della commedia musicale in programma dal 25 al 28 marzo al Politeama Greco di Lecce La nuova commedia musicale basata sui personaggi creati da Charles Addams negli anni Trenta, con Elio, leader del gruppo Elio e le Storie Tese, (alla sua prima come attore teatrale) e Geppi Cucciari (a debutto nel suo primo musical) nei ruoli del dissacrante Gomez Addams e della moglie, la fascinosa dark lady Morticia, approda da mercoledì 25 a sabato 28 marzo sul palco del Teatro Politeama Greco di Lecce (sipario alle 21 - ingresso da 29,90 a 49,90 euro). Inaugurato con successo a Broadway nel 2009 il musical è dedicato all’eccentrica e gotica famiglia americana famosa in tutto il mondo per il suo brillante umorismo nero, i travolgenti paradossi e la pungente satira di costume sui comportamenti borghesi dell’America degli anni passati. L’amata famiglia “noir” protagonista della serie tv comica (che ha festeggiato i 50 anni) creata da David Levy, andata in onda fra il 1964 e il 1966 sul network statunitense ABC, che si ispirava all’omonima striscia a fumetti creata da Charles Addams e pubblicata sul New Yorker. La versione italiana, con le musiche originali di Andrew Lippa, vanta la regia di Giorgio Gallione, traduzione e adattamento di Stefano Benni, scene di Guido Fiorato, direzione musicale di Cinzia Pennesi, coreografie di Giovanni Di Cicco, luci di Marco Filibeck. Gli abiti di scena sono disegnati dallo stilista Antonio Marras e realizzati dalla Sartoria del Piccolo Teatro di Milano-Teatro D’Europa con cristalli Swarovski. Per l’immagine ufficiale del tour è stato utilizzato il disegno a fumetto originale disegnato da Charles Addams. Lo spettacolo, organizzato a cura di Murciano Iniziative, arriva a Lecce dopo l’esordio a Milano (Teatro della Luna) e le tappe di Trieste (Teatro Politeama Rossetti), Bologna (Teatro Europauditorium), Genova (Teatro dell’Archivolto), Torino (Teatro Colosseo), Roma (Auditorium Conciliazione), Ancona (Teatro delle Muse), Firenze (Teatro Verdi). I biglietti sono in vendita tramite il circuito TicketOne e presso la biglietteria del Teatro Politeama Greco di Lecce. Info: 0832.241468. Con “Girls Play Hard” la consolle si tinge di rosa Una serata da non perdere per gli amanti del clubbing, con due piste interamente dedicate alla musica a tinte rosa. Protagoniste dello spazio “Garden” saranno Aghnes & Ameliée from She Made, duo romano guidato dalla profonda passione per i dancefloor, i cui suoni spaziano dalla deephouse alla dubtech. Con loro sul palco il talento tutto salentino di Tsunami J, il cui set vario e ricercato parte dai suoni hard della nuova electro ai synth tipici della french touch, la versatilità “electrocool” di Dj Pupa, il carisma di Vivian Kant. Nel Bunker spazio alla voce nou soul, r&b e funk di Veronica Lauryn, alias Veronica Moscara, all’originalità di Play Girls From Caracas e alle loro Ai Cantieri Teatrali Koreja con le note di Àspro La rassegna musicale “Desuonatori, nuovi paesaggi sonori nel foyer” curata da Giorgio Distante nell’ambito di “Strade Maestre” porta il 13 marzo ai Koreja la musica di Àspro, il progetto di riappropriazione della lingua grìka e della tradizione orale della Grecìa firmato da Ninfa Giannuzzi. La ricerca testuale di Ninfa s’innesta sugli arrangiamenti di Valerio Daniele per dar vita a un disco non previsto e non prevedibile, tessuto nelle trame dell’essenzialità, una danza propiziatoria al ritorno della passione popolare collettiva che apre la strada verso una “rinascita comunitaria” non ancorata al passato ma rivolta al futuro. Àspro è “bianco” ma anche ruvido, puro ma non sempre limpido, semplice ma non facile. Così è la musica che propone il duo. Pochi timbri, primari ma avvolti in disegni complessi, in bilico fra la semplicità della tradizione e il pensiero e la sensibilità delle musiche nuove, di frontiera. selezioni musicali rigorosamente al femminile che spaziano dal cantautorato al pop fino all’electroclash; con loro Insieme a loro anche La Bonnie, artista che spazia tra il soul, l’r&b più ricercato e il rap più underground, e selezioni di Kika Dj, che accompagnerà il Womb in un viaggio nella black music, dall’hip hop al reggae. Voce della serata sarà Miss Mykela. Tutte insieme promettono di infiammare il Womb per una vigilia della Festa della Donna con i controfiocchi. Info: 389.8823800. 29 07 marzo 2015 TEATRO SABATO 7 Arsenico e vecchi merletti NOVOLI, Teatro Comunale — ore 21 La Corte De' Miracoli presenta un classico della commedia noir americana di Joseph Kesselring, ambientata negli anni ’40 in una casa di Brooklyn dove vivono due (apparentemente) candide e religiose vecchiette. Adattamento e regia di Fabrizio Saccomanno. a cura di Claudia Mangione DANZA SABATO 7 World Dance Festival UGENTO, PalaOzan “T. Manni” - ore 9 Torna per il secondo anno consecutivo il World Dance Festival, la competizione internazionale di danza e ballo più attesa per gli amanti della danza e della musica di tutto il mondo. Già nella passata edizione i partecipanti sono stati più di 4mila, e si sono alternati in gare e stage di ogni specialità. Confermata la presenza di Carolyn Smith, nota al grande pubblico per il suo ruolo di giudice nel programma “Ballando con le Stelle”. MUSICA SABATO 7 RecordandoAstor Piazzolla NARDÒ, Teatro Comunale - ore 21 Il Vertere String Quartet (nella foto) celebra il grande compositore argentino e ne ripropone le sue opere in un’originale interpretazione, attingendo al linguaggio contemporaneo. Giuseppe Amatulli e Rita Paglionico al violino, Domenico Mastro alla viola e Giovanni Buccarella al violoncello offriranno un viaggio nel panorama compositivo di Piazzolla. EVENTI GIOVEDÌ 12 MERCOLEDÌ 11 Strade Maestre LECCE, Koreja - ore 20.45 Le Nuvole e Teatro Stabile di Napoli/Teatro Mercadante portano in scena La grande magia sul bellissimo testo di Eduardo De Filippo, nell’adattamento di Rosario Sparno. La trama si sviluppa sul concetto d’illusione e di fiducia, ponendoci davanti all’incapacità di guardare in faccia la realtà preferendo una consolatoria illusione. Info: 0832.242000. MUSICA VENERDÌ 26 Appuntamento con la storia MAGLIE, Museo Civico ore 18.30 Un appuntamento con la storia locale e nazionale quello che vedrà oggi protagonista il libro di Michele Viterbo, Peucezio 1943-1945. Diario. Nel corso della serata prenderanno la parola Cosima Nassisi, Docente di Storia Contemporanea, il presidente della Corte d’Assise di Lecce Roberto Tanisi ed Eugenia Vantaggiato, direttrice dell’Archivio di Stato della Biblioteca Nazionale di Bari. Modera il sindaco di Maglie Antonio Fitto. TEATRO Il club dell’ascolto TEATRO GIOVEDÌ 12 Le Parole della Memoria LECCE, Cineteatro DB d'Essai - ore 21 Reduce del successo degli anni precedenti torna in edizione straordinaria la rassegna teatrale “Le Parole della Memoria”, nata dalla dedizione alla cultura della nostra terra del Centro Studi “R. Protopapa” che coinvolge diversi gruppi teatrali amatoriali del nostro territorio. Per l'ouverture di stasera in scena Questa casa non è un albergo a cura di Gianfranco Protopapa. LECCE, Ammirato Culture House - ore 21 Prosegue anche nel mese di marzo l'articolata programmazione dell’Ammirato Cultural House, che martedì 17 ospita il concerto della trentaduenne tedesca Alin Coen (nella foto). Si tratta del quinto appuntamento de "Il club dell'ascolto live", rassegna nata dalla collaborazione tra Coolclub e Uasc! e con il sostegno della Fondazione Musagetes. Un viaggio intimo e acustico alla scoperta dei nuovi suoni provenienti da tutta Europa. 30 07 marzo 2015 io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Igor Legari Foto di Fabiana Saliceto Il tratto principale del tuo carattere. La pazienza. Il tuo principale difetto. La pigriz… La qualità che preferisci in una donna? L’onestà. E in un uomo? Vedi sopra. Cosa ci vuole per esserti amico? Coraggio! Cos’è la felicità? Essere coinvolti a tal punto in quello che si sta facendo da dimenticarsi di tutto il resto e vivere completamente immersi nel momento presente. L’ultima volta che hai pianto? Non ricordo, ma mi emoziono facilmente anche durante un film o mentre ascolto musica. Solo che cerco di nasconderlo perché me ne vergogno un po’. Di cosa hai paura? Del dolore, mio e degli altri. Canzone che canti sotto la doccia? Passo tutto il tempo a canticchiare, fischiare, tamburellare e produrre ogni genere di suono più o meno molesto. La doccia è forse l’unico posto in cui non do fastidio a chi mi sta intorno! Musicisti o cantanti preferiti? Uno su tutti, Thelonious Monk. Nelle categorie “musicista”, “can- tante” e pure “ballerino”. Poeti preferiti? Vittorio Bodini e Antonio L. Verri. Autori preferiti in prosa? Calvino, Carver, Saramago. Libri preferiti. Gli amori difficili, Cattedrale, Il viaggio dell’elefante. Attori e attrici preferiti. Marcello Mastroianni, Dustin Hoffman, Bill Murray. Tra le attrici Scarlett Johansson, ma solo per le sue doti attoriali, non vorrei essere frainteso. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Sono molto combattuto fra Leonardo Di Caprio e Renato Pozzetto. Film preferiti. Per darmi le arie citerei Novecento di Bertolucci o Una giornata particolare di Scola, ma non sarei onesto se non aggiungessi anche tutta la trilogia di Ritorno al futuro. I tuoi pittori preferiti. Edward Hopper, Henry Rousseau e Juan Martinez Bengoechea. Il colore che preferisci. Carta da zucchero. Se fossi un animale, saresti? Un gatto scemo. Cosa sognavi di fare da grande? Il veterinario. L’incontro che ti ha cambiato la vita? Quello con la musica. Direttore Responsabile Andrea Colella Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Contrabbassista e compositore originario di Calimera, dopo gli inizi da autodidatta, frequenta l’International Jazz Master Program presso la Fondazione Siena Jazz studiando ed esibendosi con Rufus Reid, Drew Gress, Tim Berne, Reuben Rogers, Ben Allison, Jeff Ballard, Ben Perowsky, Kurt Rosenwinkel, Billy Hart, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso e molti altri. Insieme al batterista Ermanno Baron è parte del trio del pianista Francesco Negro, con cui ha inciso due dischi: Silentium (AlfaMusic, 2011) e Aspettando il Tempo (Silence Records, 2014). Nel 2011 fonda insieme a Giacomo Ancillotto (chitarra) e Federico Leo (batteria) il trio LUZ, col quale nell’ultimo anno ha suonato in Italia, Svizzera, Slovenia, Austria, Germania, Repubblica Ceca e Olanda. Nel 2014 esce il primo disco dei LUZ, Polemonta (Auand), che vede la partecipazione della violoncellista Tomeka Reid. È membro del collettivo romano di improvvisatori “Franco Ferguson”. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? Alla mia compagna. Quel che detesti più di tutto. L’ignoranza. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Purtroppo ho fama di essere uno che passa troppo tempo in bagno. E non necessariamente per la “cura del mio corpo”. Piatto preferito. Pollo con le patate. Il profumo preferito. Vedi sopra. Il fiore che ami. Non ho una grande passione per i fiori. La tua stagione preferita? Autunno. Il paese dove vorresti vivere? Mi piacerebbe poter vivere in tanti posti diversi a seconda dei periodi dell’anno. Autunno a New York, inverno a Bahia, primavera a Roma, estate in Norvegia. In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? Mi sarebbe piaciuto nascere il 1° gennaio 1900 a New York o a Parigi. Così forse sarei stato troppo giovane per la Prima Guerra Mondiale e mi sarei goduto gli anni d’oro del Jazz, troppo vecchio per la Seconda e forse sarei morto prima degli anni Anno XIV - n. 559 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 ’90, risparmiandomi un decennio di musica brutta (almeno per i miei gusti). Personaggi storici che ammiri di più. Tutte le donne coraggiose come Rosa Parks. Personaggi storici detestati. Tutti gli uomini vili come Benito Mussolini. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Tutto ciò che è possibile, compreso cambiare idea. Chi è il tuo eroe vivente? Mia madre. Piccola e tosta. Il tuo sogno ad occhi aperti? Poter girare il mondo suonando la mia musica. Ma pure girarlo e basta. Il tuo rimpianto più grande? Non credo di averne. Per ora. Cos’è l’amore? Dimenticarsi ogni tanto di se stessi e scoprire che forse gli altri sono più interessanti. Stato attuale del tuo animo. Ho “l’animometro” rotto. Il tuo motto. “Moderation in all things, including moderation”. Come vorresti morire? Preferirei mai. Sull’argomento morte la penso come Woody Allen: sono fortemente contrario. Edizioni Belpaese Srls Via Ferramosca, 113 - Maglie.Le Tel. 348.6397255 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un periodico distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 348.6397255 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione. 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Cuocere a fuoco alto per 10 minu400 grammi di riso per sushi ti poi a fuoco basso per 20 minuti, eliminare tutta l'acqua e rimet(si compra in tutti i supermercati) terlo nella pentola con il coperchio per altri 15 minuti. Versare l’ace100 grammi di salmone to dentro una pentola e sciogliere a fuoco basso con zucchero e sale. 50 grammi d zucchine Mettere il riso in una ciotola di legno e condirlo con l’aceto mesco80 ml di aceto di riso o di miele lando con delicatezza in modo da separare i chicchi. Una volta fred(nei negozi bio o nei supermerca- do sistemare il riso su un tagliere dandogli la forma di un triangoti forniti) lo con le mani quindi coprire ogni pezzo con un po' di salmone e con 30 grammi di zucchero le fette di zucchine. Coprire con altro salmone e chiudere con il riso 5 grammi di sale in modo da formare un sandwich. Premere il triangolo per far aderire tutto. Servire con soia e wasabi. www.ivizideglidei.com consiglia: Se siete alla ricerca di un buon vino bianco fresco da accompagnare alle vostre cene a base di Sushi, il Bolina Brut delle Cantine Rosa del Golfo di Alezio (Provincia di Lecce) può essere la soluzione giusta. Il Bolina Brut è uno Spumante Blanc de Blancs - Metodo Classico, prodotto da uve Verdeca e Chardonnay, vinificazione spumantizzazione, presa di spuma con Metodo Classico e con permanenza sui lieviti di 24 - 30 mesi. Un Brut davvero eccezionale, delicato e fresco come pochi. Ottimo su numerosi piatti leggeri ed estivi - antipasti. Eccellente come aperitivo. Un autentico gioiello di purezza, eleganza e leggerezza. A cura di Diletta Pascali 32 07 marzo 2015