La preparazione ottimale del terreno da frutteto

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La preparazione ottimale del terreno da frutteto
La preparazione ottimale
del terreno da frutteto
Andrea Branz – Mario Springhetti
Centro per l’assistenza tecnica / Fondazione Edmund Mach – Istituto Agrario S. Michele
Bonifica e spostamento terra con escavatore
getto di consistenti movimenti di
terreno (bonifiche, livellamenti,
riporti, ecc.) nei quali le piante
non hanno trovato condizioni di
sviluppo ottimali. Le situazioni
più gravi si sono rilevate nei terreni pesanti dove più difficile è
lo sgrondo dell’acqua e di conseguenza risulta scarsa la presenza
di aria che è un fattore indispensabile per la crescita radicale, per
consentire l’assorbimento radicale e per permettere l’attività microbiologica.
Dove si effettuano grandi movimenti o consistenti riporti di
terra, è consigliabile eseguire il
riposo del terreno coltivandolo
per un anno con essenze erbacee o seminando appositi miscugli da sovescio; questa pratica
consente di migliorare la fertilità
e la vitalità del terreno e di evidenziare eventuali problemi di
ristagno. Nelle situazioni dove
si interviene in modo “pesante”
con i mezzi meccanici, che provocano il compattamento del terreno, è fondamentale assicurare
anche un buona permeabilità del
sottosuolo intervenendo con una
attrezzatura adeguata (tipo ripuntatori).
Al momento del rinnovo del
frutteto, per preparare in modo
ottimale il terreno, si consiglia
di effettuare l’analisi del terreno
(almeno nei casi problematici),
asportare tutte le radici della coltura precedente, apportare una
adeguata quantità di sostanza
organica matura, eliminare eventuali ristagni idrici attraverso la
realizzazione di drenaggi.
TERRA TRENTINA
La vita economica di un frutteto
moderno è di circa 15 - 20 anni
ma la resa produttiva, in particolare negli anni giovanili, è fortemente condizionata dalla preparazione ottimale del terreno.
Le piante ben ramificate che sono
attualmente messe a dimora, per
crescere in modo adeguato e fornire elevate produzioni già nei
primi anni, devono essere piantate in terreni preparati con cura.
Nel corso delle ultime annate si
è verificato spesso che i frutticoltori hanno posto una particolare
attenzione alla sistemazione superficiale del terreno (vedi livellamento perfetto, riporti di terra
per eliminare avvallamenti, ecc.),
ma non hanno riservato altrettanta cura affinché al termine
di tali lavori lo strato coltivabile
fosse costituito da terra vegetale
con buone caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche. Il
terreno infatti è una realtà molto complessa che non ha solo
funzione meccanica di sostegno
delle piante, ma deve contenere
in modo equilibrato elementi nutrizionali, acqua, aria, microrganismi, ecc. In diverse situazioni
sono stati segnalati giovani frutteti dove le piante, nel periodo
primaverile in corrispondenza
della fioritura, presentavano evidenti sintomi di sofferenza che in
alcuni casi hanno determinato la
morte di una percentuale significativa di piante. In quasi tutti i
frutteti problematici, si è riscontrato che i terreni erano stati og-
NOTE TECNICHE
Dalla giornata tecnica di Cles (sintesi)
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