RAI - TV VAI ALL`ONPI!!!
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ANNO II - (XVII) - N. 10 - OTTOBRE '84 DURANTE IL PELLEGRINAGGIO IN CANADA Il Papa si rivolge alla Vergine Io presento al tuo amore di Madre gli uomini e le donne di questo paese. Ti prego per i bambini e i giovani: che essi avanzino nella vita guidati dalla fede e dalla speranza, che aprano il loro cuore agli inviti del Padrone della messe. Ti prego per le persone della terza età: affinché conoscano la pace e si sappiano amati. Ti prego per le coppie: affinché scoprano la bellezza sempre nuova dell'amore generoso e aperto alla vita. Ti prego per le famiglie: affinché vivano la gioia dell'unità in cui ciascuno dona agli altri il meglio di se stessi. Ti prego per i celibi: affinché scoprano la felicità nel servire e nel sapersi utili ai loro fratelli e sorelle. Ti prego per le persone consacrate: affinché diano testimonianza attraverso il loro libero impegno, dell'appello di Cristo per la costruzione di un mondo nuovo. Ti prego per coloro cui è affidato il popolo di Dio: i Vescovi, i Sacerdoti, i Diaconi e tutti quelli e quelle che prestano il servizio ecclesiale e un apostolato. Conservali nel coraggio e nella gioia del Vangelo. I l prego per i malati: coloro che sono affaticati e scoraggiati. Dà quiete alla loro sofferenza e la capacità di offrirla con Cristo. Ti prego per gli uomini e le donne che la società mette da parte e rifiuta. Rendici fraterni verso tutti e aiutaci a vedere in essi i poveri nei quali tuo Figlio si identifica. Guida i responsabili politici sulle vie della giustizia per tutti. Aiuta la comunità umana a progredire nella solidarietà. Ti prego per tutti coloro che si allontanano da Dio. Riconducili verso l'amore e la luce del Signore. In più di un paese gli uomini si fanno la guerra. Sostieni le vittime straziate, e converti coloro che seminano disgrazie. Tanti nostri fratelli e sorelle nell'umanità soffrono la fame. Rendici capaci di condividere di più e gratuitamente. Via T r e n t o , 4 - Tel. 86050 - Montefiascone S p e d . in a b b . postale gr. 111 - N. 144 - inf. 70% RAI - TV VAI ALL'ONPI!!! Tre mesi di trattative, un'ala di fritto consumata tra programmi e relative modifiche e date della trasmissione: da luglio ad agosto, da agosto a metà settembre, da metà settembre al 22 u.s.. E andata! Piazza del Campo, Siena, ore 17: Alghero e Montefiascone sul megapalco - tra l'altro di materiale infiammabile -, comincia la trasmissione. Del programma, già smilzo, si e no se ne realizza un quinto. Ci avevano accennato che avrebbero fatto partecipare alla trasmissione alcuni paesi già vincitori di «Tutto il mondo è paese». Ci avevano tenuto nascosto che tutta l'Italia «artistica» avrebbe invece sfilato sulla passerella del megapalco. Tanta carne a cuocere che ad un certo punto i megatelecapoccia non sapevano più dove collocare gonfaloni, bandiere, bande musicali, teglie di rame, medaglie, corone, coccarde, archibugi, ossa di prosciutto, automobili che sbucavano fuori da porte, da bar, garages, gabinetti pubblici, gradinate, passaggi segreti sotterranei. Una Siena veramente carnevalesca. galleggiante sui flutti medioevali del baccile pittoresco di Piazza del Campo! I megatelecapoccia ac- corrono da tutte le parti per tamponare, trattenere, calmare, evitare cornate, scontri e simili. L'operazione si presenta alquanto difficile. Le capocciate producono schizzi di fuoco ai quali si accompagnano urla, grida, improperi: si teme che il megapalco si incendi. Piazza del Campo sembra non il 22 ma l'8 settembre di 41 anni fa! Montefiascone e Alghero, i due paesi chiamati al confronto sono gli unici a rimanere tranquilli. Nessun regista od altra persona li ha preparati alla prova né prima e né dopo dunque sono lontani dall'esaltazione della eccitazione nervosa pericolosissima in simili casi. Tutto inizia all'insegna dello sbaraglio. Le telecamere puntano sui saltimbanchi, gli isterici, sulle teste policrome dei battipanza, sulle giarrettiere dei ballerini scalmanati, sugli ottoni delle bande impazzite, sulle dentiere degli «artisti» che ostentano sorrisi all'Algida. Pochi minuti per Montefiascone, i suoi Papi, i suoi Etruschi, il suo vino; meno ancora per la simpatica cittadina sarda. La clamorosa presa in giro è fin troppo evidente. I megatelecapoccia ci evitano per timore di sentire reclami. Un'arrocchiata al program- ma e via! Fortunatamente Sua Santità Tarcisio Roscani abbonisce le folle con quel bel gesto di pace, altrimenti il palco si sarebbe trasformato in un pagliara di faciolume. Vengono riposte le urne cinerarie, Peppino ripara la porchetta in una cassa blindata, le nostre ragazze si provano ad offrire ad Alghero alcune bottiglie di Est! Est!! Est!!!, m;i inciampano tosto nelle fette di Mario Marenco che spaventatissimo per il tumulto della folla, si dà alla fuga salvandosi dal linciaggio. Federico Cazzuoli sparisce sotto il palco. I Papi vanno a spogliarsi, si incontrano con le ballerine completamente nude che, nella stessa stanza, distese a terra, sono sottoposte ad energici lavaggi. Finalmente i colombi riprendono a volare, col ramo d'olivo nel becco, nell'azzurro cielo della loro Siena. La pace è tornata, la trasmissione è finita. La carne ha rotto lo spiedo, cade nel baccile di Piazza del Campo che evapora tanfi di finocchio ivi giunti da Via Teulada. Mamma RAI TV, vattene all'O. N.P.I.! Perché non vuoi ammettere che le tele private t'hanno fatto cenere e panni sporchi?! Giorgio Zerbini Il Professor Pietro Volpini è nella luce di Dio 25 settembre, ore 15: il Professor Pietro Volpini ci lascia per volare nelle braccia di Dio. Era da aspettarselo! Da troppo tempo lottava con il male, sempre in serenità e calma, per dare ancora tanto di sé alla famiglia, alla scuola, e a tutta la comunità. Ha amato il Signore con fede viva, profonda che lo portava a pregare in casa, in chiesa, sul posto di lavoro; la preghiera era per lui qualcosa di familiare, di vitale. È morto pregando e invitando i suoi a pregare. ' Ha amato la famiglia, con semplicità e con verità, educando bene i figli, soprattutto con l'esempio. Ha amato la scuola intensamente, conosceva ad uno ad uno tutti i suoi numerosi allievi. Ligio al dovere ha cercato di essere buono con tutti. Ha voluto iniziare come preside l'anno scolastico, anche se le condizioni di salute non erano rosee ed ha terminato la sua carriera sul campo di lavoro! Ha amato la comunità falisca, dandole sempre il meglio di sé, sia come organizzatore di varie manifestazioni, sia come primo collaboratore de «La Voce». Anche in questo numero ci sono articoli suoi, che vogliamo ugualmente pubblicare in omaggio alla sua memoria. Nel prossimo numero parleremo ampiamente dell'amico, del dotto, del padre, del preside, del collaboratore... pag. 2 LA VOCE TESTIMONI DI GEOVA! Sono anni che bazzicano le nostre case, che cercano di far breccia sulla nostra gente, per «convertirla» alla loro religione! Anche se la preparazione religiosa lascia talvolta a desiderare, il popolo cristiano ha un buon fiuto e spesso «manda a quel paese» questa gente che si insinua nelle case, ad ore talvolta insolite, non tanto per lasciare un foglietto o un loro libro quanto per parlare, parlare... fino alla noia! Abbiamo parlato più volte dei «Testimoni di Geova» nelle pagine del nostro giornale; è bene, però, ritornarci sopra, esponendo i principi fondamentali della loro «pseudo-religione» facendo soprattutto vedere la impossibilità per un «vero cristiano» di accettare anche un solo punto della loro dottrina. Contestano: «La Madonna», «Il Regno di Dio», «alcune feste cristiane come il Natale», «la Santissima Trinità»; Interpretano la Bibbia a modo loro, negano il primato di Pietro e quindi il papato, negano tutta la Chiesa cattolica; asseriscono che il servizio militare è contrario alla Bibbia; non piace loro la Croce, che esortano a distruggere, il Battesimo cattolico per loro non ha alcun valore, negano la divinità del Cristo; i Santi e le Immagini sono da buttar via; è prossima la fine del mondo; rifiutano le trasfusioni di sangue; arrivano a negare un'anima immortale, ecc. Che rimane della religione, soprattutto della religione cattolica? Rimane la loro che però «non è religione» ma «pseudo-religione» che serve solo a ingannare menti deboli e poco preparate. Ecco il perché del nostro intervento: cercheremo di trattare i vari punti contestati con semplicità e con chiarezza, in modo da essere compresi da tutti. Servirà non tanto a difendersi dai loro errori quanto ad approfondire sempre più le verità del nostro «Credo». RINGRAZIAMENTO La presente per manifestare la mia gratitudine e quella dei miei familiari ai dott. V. Dambruoso e A. Brinchi i quali, in occasione dell'infortunio occorsomi il 13-8 u.s., non solo mi prestarono le prime cure ma si prodigarono, stante la gravità del caso, per reperirmi un posto presso un Ospedale specializzato. Identico sentimento nei confronti del radiologo dott. Ricci, del sig. Nerbano i quali si precipitarono nel loro laboratorio di radiologia, e del dott. D. Finauro che mi accompagnò in autoambulanza nel trasferimento da Montefiascone al Policlinico di Perugia. Un grazie ovviamente anche al personale paramedico in servizio quella notte al pronto soccorso e sull'autoambulanza. Inoltre, essendo stato trasferito il 1 9 - 8 dal Policlinico perugino al nostro Ospedale Civile, ove sono rimasto degente fino all' 11 - 9, mi corre l'obbligo di ringraziare il primario dott. A. Compagnoni e tutti i suoi collaboratori del Reparto Medicina per l'assistenza prestatami ma soprattutto, e mi piace sottolinearlo, per le attenzioni rivolte a tutti i pazienti. Un grazie di cuore ai dott. Braguti, Cricco, Farina, Pesaresi e Spadaccia, i quali, molto gentilmente, mi hanno fatto visita per portarmi parole di conforto. Un abbraccio a tutti i parenti che hanno voluto confortarmi con la loro presenza. Un grazie a quei colleghi che in un momento così difficile, mi sono stati vicini. Un ringraziamento particolare agli amici e conoscenti fra i quali non posso non citare il Vice Sindaco Paolini, l'Assessore Scoponi e relativi familiari, il Vice Presidente della USL VT-l Pigliavento ed il fratello Nello, i quali in più occasioni mi hanno dimostrato la loro solidarietà. All'amico Cesare Salviani che non solo mi soccorse e mi trasportò in Ospedale, insieme all'amico Roberto e gentile signora, ma mi dimostrò continuamente la sua amicizia vadano la mia riconoscenza e un grande abbraccio. Le mie sincere scuse a tutti gli amici e conoscenti dei quali, per mancanza di spazio, non ho citato i nomi. Bruno Lanzi Prossima Novena dell'Immacolata Inizierà il 29 novembre nella Chiesa Cattedrale. Predicatore sarà: P. Agnello, cappuccino. Fin da ora prepariamoci con la preghiera e con il vivo desiderio di ascoltare la PAROLA DI DIO. Notizie di Padre Enrico dal Madagascar Carissimo Don Agostino, prima di tutto le mie condoglianze per la morte di sua madre che ora dal Cielo è più vicina che mai a Lei. Appena appresa la notizia ho celebrato subito una S. Messa. Avrei dovuto scrivere prima, ma ho avanti un anno di intenso lavoro e tante preoccupazioni. Ora stiamo alle rifiniture, ed il 28 ottobre spero di poter inaugurare le tre opere: il dispensario, l'asilo e la scuola di cucito, però... spero di venire in Italia almeno per Natele se non prima. Ho bisogno di riposo e di aggiornamento. Dopo 18 anni di missione mi prenderò qualche mese in più dei soliti 3 mesi, come prevedono del resto le nostre leggi. Per il resto tutto va bene, la salute ed il lavoro. Quest'anno abbiamo avuto la visita del Pro Nunzio che è stato contento del nostro lavoro. A Pasqua ho fatto 51 battesimi di adulti, il giorno del Corpus Domini 80 Prime Comunioni e 70 Cresime. Queste cifre non dicono molto in un paese cattolico, ma per qui dove i cristiani sono solo il 5% è un buon risultato, frutto di intenso lavoro e di 2 anni di catechismo. Spero di aver modo di stare insieme e di comunicare preoccupazioni e gioie a Lei e Cristiani. Per ora La saluto di cuore, abbracciandoLa caramente. P. Enrico Grazie di cuore delle notizie, Padre Enrico, e a presto. Serie allarmante di furti «LA VOCE» Mensile di Montefiascone Direttore AGOSTINO BALLAROTTO Responsabile ANGELO GARGIULI Direzione, Redazione, Amministrazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 86050 - c.c.p. 12158010 intestato a: Parrocchia di S. Margherita 01027 Montefiascone - Viterbo. Autorizz.ne Trib.le Viterbo n. 272 del 4-12-1982 Tipografia - Litografia «S. Pellico» S.d.f. C.so Cavour, 62 - Montefiascone (VT)-Tel.86297 Continua a Montefiascone, purtroppo, la serie ormai allarmante di furti perpretati in appartamenti, negozi, stazioni di servizio, locali pubblici che ormai avvengono sia di giorno, negli intervalli di apertura che, più frequentemente, di notte. Le ultime vittime di questi indisturbati ladri sono state: il Mobilificio Zeppa, il Mobilificio Nardini entrambi visitati dai ladri nel corso di un probabile «raid» ai mobilifici della provincia. Quindi la stazione di servizio AGIP di Antonio Porroni che in pochi mesi ha subito tre furti nel corso dei quali i lestofanti si sono impadroniti di circa 3 milioni in contanti, di una ingente quantità di gettoni telefonici, di macchine da scrivere e da calcolo, di grosse quantità di olio lubrificante ed affini. Altri furti sono stati compiuti, in queste recenti notti, all'interno del bar «Enrico» nei pressi dell'Ospedale ed in un negozio di parrucchiera alla periferia della cittadina. Sembra che anche numerosi appartamenti non siano sfuggiti alle imprese di questi ladri che agiscono o singolarmente o in bande bene organizzate. Per quanto concerne la stazione AGIP posta sulla Statale Cassia alle porte di Montefiascone, questa pare che sia particolarmente «cara» ai «soliti ignoti» che in ben due volte hanno agito in pieno giorno penetrando all'interno degli uffici da una porta laterale alla quale, ovviamente, hanno infranto il robusto vetro protettivo. L'ultimo furto è invece avvenuto di notte: pare che nessun sistema di allarme o sbarre di protezione siano efficaci contro questi esperti malviventi. Umberto G. R. pag. 3 LA VOCE VECCHIE FOTO Sicuramente la foto risale a più di cinquanta anni fà. Quelle che vediamo sono le nonne di oggi: come è breve la vita dalla fanciullezza alla vecchiaia! La suora è Sr. Caterina Firmani, per tanti anni Superiora delle Maestre Pie diocesane. Questo l'elenco dei nomi: prime da sinistra - Sr. Caterina Firmani. Irene Pronti, Leonide Rubbi. Teresa Moretti. Olga Pronti. Margherita Ferri, la bidello (?). Sedute in seconda fila - Elisa Rossi. Angela Ricca. Nevi Maria in Lozzi. non riconosciute. Terza fila - Porroni Rosa. Fini. Coen. GIACOMO III A MONTEFIASCONE note su un re taumaturgo Nel settembre del 1719 si celebrarono a Montefìascone le nozze tra Giacomo III Stuart, pretendente al trono d'Inghilterra (I). e la principessa polacca Maria Clementina Sobieski. Una lapide commemorativa esistente nel palazzo vescovile ricorda in forma ufficiale l'avvenimento, ma una nota meno formale, redatta dal curato Bernardino Tassoni (2), ci dà modo di sbirciare un po' su questo regale soggiorno a Montefìascone. « Nel mese di Agosto 1719 venne qui in Montefìascone il Re Giacomo e poi doppo venne la Regina e furono sposate nel Palazzo di monsignor Vescovo dove abitarono dui mese, nel qual tempo fece la funzione per liberare gli infermi deI male di scrofa et avendone toccate molte furono tutti risanati per grafia del Signore e virtù del medesimo... contribuiva tra quali vi fui anche io, nel segnare cioè nel porre una mano ver guancia diceva Super Egros? manus imponente et bene habebunt nel mettere poi il paolo benedetto. che si deve portare al collo, se va perduto prestissimo torna il male, fece con il medesimo il segno della S. Croce, e disse erat nunc vera crux? que ¡Iluminas omnes homines (venientes) in buie mundis e l'impose sul collo con una fettuccia bianca, li risanati... concorde furono 18. Parti poi di qui nel mese d'8bre» (sic). Questa inconsueta maniera di curare certe malattie non deve meravigliarci. Infatti, per antica tradizione il «mal di scrofa» (3) si guariva, in Inghilterra ed in Francia, con la imposizione delle mani del re. Guarivano effettivamente gli ammalati? Probabilmente no, ma forse in alcuni casi il re doveva possedere veramente un «fluido» simile aquello di certi odierni guaritori. Da questa vecchia testimonianza dobbiamo quindi credere che Giacomo III avesse effettivamente queste capa' cità, e lo dimostrò risanando ben diciotto persone affette da scrofuloderma. Questa dote di taumaturgo, attri- buita al re, ha origini lontane e risale alla metàdelI'VIII secolo, quando il re dei Franchi, il più potente sovrano d'occidente, venne consacrato tale dalla Chiesa cristiana. Egli, cioè, non dovette più.i suoi carismi alla sua mitica parentela con le potenze del pantheon pagano, ma li ottenne direttamente dal Dio della Bibbia grazie ad un atto sacramentale. I preti lo ungevano con l'olio santo, che gli impregnava il corpo colmandolo della forza del Signore e di tutti i poteri dell'aldilà. Da quel momento egli era ripieno di una potenza soprannaturale. Toccando, guarisce. Innegabilmente, il meraviglioso sgorga infatti senza sosta da oggetti e da persone sacre, e anzitutto dalla mano regale (4). Infine c'è da considerare l'importante componente dell'effetto placebo, costituito dall'eccezionale intervento regale, che doveva riempire i malati di nuovo vigore fisico e psichico, tale da favorire una eventuale guarigione o almeno un miglioramento delle con- di Giuncarlo Brec cia dizioni di salute. (1) Giacomo Francesco Stuart, figlio di Giacomo II re d'Inghilterra, non sali mai al trono: rimase per gli stuardisti «il vecchio pretendente», questi ancora forti in alcuni punti della Scozia, tentarono nel 1715 di imporlo con una rivolta. (2) Da un taccuino personale della famiglia Tassoni iniziato nel 1662, e redatto anche dal curato Bernardino Tassoni. (3)11 mal di scrofa o scrofola è una malattia della pelle di origine tubercolare oggi denominata scrufoloderma. Si osserva di preferenza in soggetti giovani con lesioni che colpiscono specialmente la regione laterale del collo. Si presenta come una tumefazione a lento decorso che a un certo momento si rammollisce per dare esito a secrezione purulenta e ad ulcerazioni profonde, irregolari, cui conseguono cicatrici spesso deformi e retraenti. Questa forma di tubercolosi è sempre secondaria ed altri focolai tubercolari. (4) Georges Duby, L'ANNO MILLE, Torino 1976. Georges Duby, L'ARTE E LA SOCIETÀ MEDIEVALE. Milano 1977. «IL LAZIO DOPO IL QUATERNARIO» Non si può negare che Alfonso Saraca sia un appassionato ricercatore dell'era preistorica e di quella storica più antica della nostra zona. Ricordo che alcuni anni fa' pubblicò un interessante volume sugli Etruschi, tentando di dimostrare come il «Fanum Voltumnae», il massimo tempio, sorgesse proprio sul colle falisco. Nel nuovo volume «Il Lazio dopo il quaternario», egli esamina dapprima gli sconvolgimenti tellurici che investirono nel paleolitico medio variabile la nostra regione, facendo sorgere grossi apparati vulcanici, di cui il più grande è il Volsinio che «... trae nel proprio braciere la massima parte delle forze endogene laziali e le concentra in un'unica boc- ca d'uscita» innalzando l'anello del cratere a quasi 3000 metri di altezza. Il vulcano, esaurita l'attività eruftiva, crollò e al suo posto si formò un bacino lacustre, come avvenne del resto per gli altri vulcani laziali, il Sabatino, il Cimino e il Laziale. Dopo aver descritto una breve storia di Montefìascone (la costruzione dei pozzi etruschi della Rocca dei Papi, del Castello e della sua funzionalità) l'autore riprende a narrare la storia degli Etruschi e ad illustrare dettagliatamente le località più importanti di questo popolo: Tarquinia, Vulci, Cerveteri, Veio, RoNel Lazio arrivarono gli Etruschi ma. Descrive poi le attività esercitache, dopo essersi insediati sul lito- te dagli Etruschi: bonifiche, arte, sirale cominciarono la loro espansio- derurgia, miniera, architettura, ane nel retroterra di Tarquinia in va- gricoltura, per passare poi alla farie direzioni; nella zona del lago Vul- miglia, alla lingua, alla religione, alsino i centri prescelti furono Valen- le tombe, all'itinerario della Cassia, tano, Bolsena e Montefìascone, do- importante dal punto di vista logive - secondo l'autore - sorse il Fa- stico e militare, poiristrutturatanel num Voltumnae, appunto perché periodo romano. Dopo aver ricornon vi era un proprio insediamento dato come l'impero etrusco cedette urbano, ma piuttosto un luogo di alla supremazia di Roma, il Saraca ci parla anche dell'isola Mattana e preghiera e di riunione. di quella Bisentina, nonché di Bisenzio, per concludere come la cultura etnisca sia stata ereditata da quella romana, che l'ha diffusa in tutta l'Italia e fuori. Il volume è corredato di molte illustrazioni che presentano al lettore gli apparati vulcanici laziali, le piante di varie località, le opere d'arte ritrovate nelle tombe (pitture, oggetti e sargofaghi), modelli di templi, mura e strade. Il libro, pieno di notizie anche se talora poco collegate, è tuttavia importante per la storia di un popolo ancora poco conosciuto e il lettore 10 troverà certo interessante, anche se occorrerà che la sua lettura sia attenta e meditata. All'autore va perciò un giustoriconoscimentoper 11 suo non facile lavoro. LA VOCE pag. 4 ATTIVITÀ DELLA USL DI MONTEFIASCONE POTENZIATO IL CENTRO DI DIABETOLOGIA Con una recente delibera il Comitato di Gestione della USL VT-1 ha molto opportunamente deciso di dare continuità al Centro di Diabetologia, dopo le dimissioni dallo stesso del dr. De Luca Michele, con la creazione di due ambulatori divisionali aggregati alle divisioni mediche della struttura ospedaliera di Montefiascone ed Acquapendente, consapevole del fatto che il diabete mellito rappresenta una delle più temibili e diffuse (3 più 5% di prevalenza) malattie sociali del nostro tempo, interessando più di due milioni di persone; numero in progressivo aumento tanto da poter prevedere il raddoppio nei prossimi quindici anni. Gli oltre 700 diabetici (tanti ne risultano per ora al Centro, ma sicuramente altrettanti ve ne sono che ancora non si avvalgono dell'assistenza fornita dal Centro stesso) possono ora continuare a fruire di cure ed assistenza presso l'ambulatorio diabetologico dell'Ospedale di Montefiascone coordinato dal dr. De Simone Franco con la collaborazione dei dottori Bizzarri, Piermattei ed il supporto tecnico laboratoristico del dr. Antonino Zingale. Viene loro praticata la determinazione della glicemia a digiuno e dopo mangiato, la ricerca di eventuale presenza di zucchero, acetone, proteine, sangue nelle urine, di eventuali infezioni urinarie, la determinazione dell'emoglobina glicosilata («scatola nera» del controllo metabolico degli ultimi due mesi), l'esplorazione del fondo dell'occhio e dello stato della circolazione arteriosa degli arti inferiori. Vengono poi inviati sistematicamente a controllo specialistico cardio-circolatorio, oculistico, odontoiatrico, dei quadro lipidico e della funzione epatica e renale. Ma non basta: l'esperienza di questi ultimi anni ha dimostrato che le complicanze vascolari, oculari, neuritiche, renali sono determinate in larga misura dagli elevati valori glicemici propri della malattia. Onde prevenire o minimizzare tali temibili complicanze occorre un buon controllo metabolico ottenibile solo se esiste un'attiva partecipazione del paziente che deve conoscere la sua malattia; diceva loslin, uno dei padri della moderna diabetologia clinica: «A parila di lutti gli altri fattori il diabetico che conosca il più possibile della sua malattia vit e più a lungo». Per tali motivi è ferma intenzione dei medici addetti all'ambulatorio iniziare quanto prima dei corsi di educazione del paziente diabetico, che costituiscono parte integrante della terapia stessa. Tra l'altro l'importanza ed il valore di un programma di educazione sanitaria sistematica e di un miglioramento dei servizi ambulatoriali è dimostrato da una drastica riduzione dei ricoveri: vedasi ad esempio l'esperienza presso il Los Angeles Country Hospital ove in un solo anno si è avuto il risparmio di tre milioni di dollari (Podolski S. - Il diabete). Umberto G. Ricci Presto in funzione un centro di emodialisi C'è viva attesa, a Montefiascone, per l'assegnazione da parte dell'Istituto Autonomo Case Popolari, di 56 alloggi costruiti in località «Bucarozza», la zona alla periferìa nord della città che ha conosciuto, in questi ultimi anni, una forte espansione edilizia. Stando a voci che circolano da qualche tempo, le graduatorie degli assegnatari non saranno stilate prima del febbraio prossimo e le case dovrebbero essere consegnate nel maggio successivo. C'è chi ha già collegato l'assegnazione dei 56 alloggi popolari con le elezioni amministrative della prossima primavera, ma il Sindaco Belardi tiene a precisare che si tratta soltanto di semplice coincidenza. Intanto sul fronte degli alloggi c'è da registrare la minaccia di qualche sfratto che dovrebbe riguardare quegli inquilini che hanno ottenuto dal Pretore svariate proroghe. Siamo a conoscenza. MALAPENNA Boicottato il Consiglio Comunale Nulla di fatto al Consiglio Comunale di Montefiascone, dove a causa dell'assenza di 5 consiglieri della maggioranza, tre DC: Cagnucci, Mocini. Ricci, e due socialisti: Pigliavento e Pesaresi, è venuto a mancare il numero legale che è servito da pretesto ai comunisti per abbandonare l'aula, appena alla seconda ratifica di deliberazione di Giunta. Il Consiglio si era già bloccato proprio su questa ratifica che riguardava l'incarico affidato dalla Giunta per il progetto del porticciolo turistico sul lago, riservato esclusivamente alle imbarcazioni a vela. Il PCI attraverso reiterati interventi di Paradiso e Bevilacqua aveva chiesto il ritiro dall'ordine del giorno della richiesta di ratifica. Il Sindaco Belardi era intenzionato a non cedere per non far trovare l'Amministrazione scoperta dal lato del finanziamento. Aveva promesso di rivedere la questione al momento dell'attuazione pratica, dicendosi disposto ad accogliere le modifiche e le integrazioni della minoranza. A questo punto i consiglieri ci concedevano cinque minuti di sospensione. Al loro rientro i comunisti facevano la conta e accorgendosi della defezione dei cinque della maggioranza, decidevano di far decadere la seduta. Ovviamente la reazione dei membri della Giunta e dei DC presenti in aula è stata alquanto amara. All'ordine del giorno del Consiglio comparivano infatti problemi di vitale importanza per lo sviluppo della cittadina. Mutui di oltre un miliardo per la costruzione di fognature, strade rurali, illuminazione pubblica, rischiano di sfumare, così come è in pericolo la metanizzazione del territorio comunale e l'ampliamento del cimitero. Il Sindaco Belardi, da noi avvicinato, è addirittura furente contro i colleghi di partito e della maggioranza per il loro comportamento assenteista che rischia di mandare all'aria tutti i progetti e tutte le buome intenzioni dell'Amministrazione Comunale nei confronti della cittadinanza. Fra questi, da notare ancora, l'impossibilità di trasferire il mercato all'ex Campo Boario dove sono stati spesi miliardi per la sua agibilità. U.G.R. Consegnati gli appartamenti della Coop, va «Falisca '73» La consegna avvenuta in questi giorni a Mont ci tastone di 41 appartamenti ad altrettante faUn centro di emodialisi dovrà sorgere, in tempi brevi, a Bagnoregio, per affiancare quello già esistente nella miglie che si erano costituite nella cooperativa nostra provincia, e che opera presso l'Ospedale Grande edilizia «Falisca '73», è da rimarcare come un degli Infermi di Viterbo sotto l'esperta guida del Prof. fatto di grande valore sociale che contribuisce in Ancarani, nell'opera di assistenza per le centinaia di maniera rilevante alla soluzione del problema pazienti, malati di reni, che attualmente, per un buon «casa» che anche a Montefiascone sta diventan50%, devono recarsi a Roma, Terni e Siena per il trat- do «scottante». tamento emodialico che giova a salvar loro la vita. Si è trattato di un cantiere rimasto in piedi per La proposta di utilizzare l'ospedale di Bagnoregio, oltre tre anni con un movimento di oltre tre mitanto contestato da più parti per una presunta non adeguata collocazione nell'ambito delle strutture sanitarie liardi di lire, che ha dato lavoro ad imprese, sindella USL VT-1, è scaturita da un incontro ad alto goli artigiani, cooperative, commercianti del setlivello tenuto presso la sede della stessa USL a Monte- tore ecc.. Adesso che le 41 abitazioni sono state fiascone. Alla riunione erano presenti il Presidente della USL Regimildo Delle Monache, il Direttore del Servizio Statistico Epidemiologico dr. Andrea Sanfilippo, il Sindaco di Bagnoregio Erino Pompei ed il primario di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Montefiascone dr. Silio Tasciotti. I pazienti interessati direttamente alla benemerita iniziativa sono quaranta, residenti nei vari comuni dell'alto viterbese che ricadono nel territorio della USL di Montefiascone. Per concretizzare l'iniziativa sono già in corso dei contatti con il prof. Ancarani che dovrà dirigere il centro in «tandem» con quello di Viterbo, fino a quando non si sarà formata una «equipe» di esperti che potrà sancire l'autonomia del centro bagnorese. Per far funzionare il centro servono almeno per esempio, di un caso che interessa una signora vedova e con figli minori a carico, la coi ultima proroga per la risoluzione del contratto concessale benignamente dal Pretore, dovrebbe scadere definitivamente il 31 dicembre prossimo. Nei frattempo la signora, come del resto molti altri, sperava di poter occupare un atteggio detl'IACP; fidava per questo in una sollecita definizione dell'iter burocratico per la stesura della graduatoria degli assegnatari, ma le notizie ricevute in Cornate sono state una vera doccia fredda ed il tutto sembra dunque essere rimandato alla prossima primavera. Nel frattempo come andrà a finire la questione che interessa la signora di cui abbiamo parlato ed altre situazioni simili? Potrà il Pretore concedere altre proroghe o sarà costretto a rendere esecutivi gli sfratti? A chi la risposta?! cinque «reni artificiali» il cui costo totale si aggira circa sui 100 milioni. Il Comune di Bagnoregio si è detto disposto ad assumere un mutuo per coprire il 50% della spesa, all'altra metà penserebbe direttamente la USL VT-1. Il personale medico sarà fornito dal già esistente centro di Viterbo in accordo con la USL di Montefiascone, mentre quello paramedico (tanto importante per tali servizi) sarà fornito dall'ospedale di Bagnoregio che metterà a disposizione il proprio laboratorio analisi, il reparto di cardiologia e la degenza per gli uremici bisognosi di ricovero urgente. Umberto G. Ricci occupate dai soci della cooperativa, sorge per il Comune di Montefiascone il problema di rifinire le opere di urbanizzazione, peraltro (e sia detto tutto al merito dell'Amministrazione Comunale ¡olisca), già realizzate con sollecitudine e a regola d'arte. La zona infatti dove sono sorte le case della cooperativa è tra le più popolate del Comune ed è interessata ancora ad un ulteriore sviluppo edilizio. Per quanto riguarda l'impegno comunale c'è da asfaltare piccoli tratti di strade dove hanno lavorato gli escavatori dell'ENEL (a proposito di ENEL c'è da dargli atto di aver portato a termine gli allacci della corrente a tempo di record), di costruzione di muretti o passi, ecc.. Ma se il Comune e l'ENEL si sono dimostrati solerti nei confronti delle tante famiglie che si sono trasferite nella nuova zona residenziale «C. Salotti», non altrettanto, purtroppo, si può dire della SIP, la quale sembra che abbia difficoltà insormontabili per procedere agli allacci telefonici. Speriamo che nell'era della tecnologia spaziale non sia improbabile una pronta risposta «operativa» della SIP alle decine e decine di domande di traslochi telefonici. U.R. pag. 5 LA VOCE NOTE DI AGRICOLTURA LA DISINFEZION E DEL TERRENO VACCINAZIONE L'angolo del Risparmiatore CONTRO L'INFLUENZA a cura di Francesco Cecere DELL'ANZIANO g ^ c d f f l Oltre alla pratica della concia dei semi ed alla raccolta e distruzione dei residui vegetali delle precedenti colture, si attua la geodisinfezione o disinfezione del suolo per la difesa dalle infezioni che attaccano radici, semi ed organi vari sotterranei delle piante. Specialmente nei terreni coltivati intensamente, è indispensabile ricorrere alla geodisinfezione, intervenendo o con particolari lavori oppure con prodotti chimici, giudicando di volta in volta quale sia più idoneo per ogni caso. Il terreno è l'ambiente ideale in cui trascorrono il periodo stagionale sfavorevole, tutti i parassiti vegetali che provocano malattie crittogamiche, ma anche la maggior parte di insetti e piccoli animali svernano protetti dal suolo sotto forma latente oppure addirittura cibandosi di semi, radici ecc.. Le rotazioni agrarie ed il sovescio sono operazioni preliminari per la geodisinfezione poiché creano un ambiente non adatto ai parassiti. Mala vera lotta efficace è la geodisinfezione con l'intervento di prodotti chimici in superficie ed a diverse profondità. In superficie si combattono parassiti come la peronospora della vite, la ruggine ed il carbone del grano; una certa lotta si attua raccogliendo e bruciando tutti i residui delle vegetazioni precedenti che si trovano in superficie. come foglie, rametti, residui di pascoli, ma la difesa totale si raggiunge spandendo sul terreno appositi disinfettanti chimici. Con la geodisinfezione sottoterra, invece, si combattono i germi che provocano il marciume radicale e distruggo no i semi, ed inoltre i parassiti che attaccano le sostanze nutritive delle radici e del colletto: la lotta contro i parassiti sotterranei si effettua disinfettando accuratamente i semi ed il sottosuolo. Nel terreno possono trovare rifugio anche dei batteri particolari che infettano le radici delle piante, ma le malattie si sviluppano sul tronco o sui rami; tali infezioni si rivelano quando le piante reagiscono emettendo gomme, resine e si avvizziscono. Negli orti, nelle serre, negli oliveti, nei campi di pomidoro e di tabacco, microrganismi provenienti dal terreno turbano la circolazione della linfa e provocano marciumi dei frutti ed infezioni cancerose nel legno. Concludendo, per la difesa dalle infezioni di diverse specie nei semi, nelle radici o addirittura nelle parti delle piante che stanno fuori della terra, oltre alla disinfezione dei semi e la raccolta e distruzione dei residui di piante infette, è indispensabile ricorrere alla geodisinfezione usando il tipo di prodotto più adatto al caso specifico. GIMBERTO II. ANNIVERSARIO della PRESIDE CARELLI Molto spesso nel paziente anziano il medico non è più in grado di intraprendere programmi di UFFICIO OPERATORI prevenzione dall'influenza perché è ormai costretto ad occuparsi delle complicazioni prodotDI VITERBO E PROVINCIA te dalla malattia. Proprio nell'anziano è invece possibile attuare una efficace prevenzione sia dell'infezione che delle sue complicanze. Brevemente, l'influenza Con questo numero, il dodicesimo, dò il mio... si può definire malattia infettiva che si manifesta arrivederci ai lettori de «La Voce» ringraziandoli in modo acuto con febbre, brivido, aumento del per l'attenzione riservataci. La rubrica viene so- numero dei battiti del cuore, perdita dell'appetispesa per un periodo di tempo, prevedibilmente to, mal di testa, vomito, diarrea (bambini) dolore non superiore ai dodici mesi, per consentirci di ai muscoli ed alle articolazioni, tosse insistente dapprima secca e poi con catarro. occuparci di altre zone della provincia. Fortunatamente nella maggior parte dei casi Montefiascone ha ormai recepito pienamente il nostro messaggio che, al di là della acquisizio- questa malattia virale ha una evoluzione benine della clientela, significava e significa crescita gna con guarigione in una decina di giorni. Le delle conoscenze finanziarie. Le lettere pervenu- principali complicazioni che possono manifestarteci, le visite effettuate presso i nostri uffici e dai si nelle persone anziane sono: polmoniti e bronnostri incaricati stanno a dimostrare la sensibilità copolmoniti, gravi perché le particolari condiche i cittadini falisci ripongono nel risparmio; zioni di diminuita resistenza dei soggetti possono tutti i contatti, conclusisi o meno con il contratto, provocarne la morte. Oggi questo particolare casono stati, riteniamo, di crescita reciproca: in pitolo è stato approfondito dagli autori americani che con numerosi dati statistici hanno messo ogni caso una utile esperienza e verifica. Il nostro intendimento per il futuro è volto ad in evidenza la validità della vaccinazione antinuna presenza sempre più costante su Montefia- fluenzale, tanto che oggi si può affermare che scone, anche con possibilià di apertura di uffici. nelle persone in età avanzata, il vaccino con viTale proiezione va ricollegata alla diversa confi- rus inattivo è il principale mezzo a nostra disposizione per combattere l'influenza. gurazione che la nostra Società va assumendo. In base ai dati della letteratura medica, oggi si Una vera società di brokeraggio finanziario che ha affiancato ai soliti ed originari prodotti anche accetta quanto viene suggerito dalle autorità sasoluzioni assicurative, di finanziamento a privati nitarie americane che consigliano la vaccinazioe società, di leasing per conto di strutture finan- ne annuale degli anziani e dei soggetti in condizioni precarie ad alto rischio di mortalità. Tra ziarie, commissionarie, banche. Ma per poter fare tutto e bene ci occorrono queste condizioni vanno ricordate le malattie di cuore gravi, le alterazioni della funzionalità polpersone: monare, l'insufficienza renale cronica, le gravi anemie croniche, il diabete e tutte le affezioni che aumentano comunque la sensibilità alle in- motivate, desiderose di svolgere un lavoro di apertura, nuovo nel suo genere, con possibilità di grossi guada- fezioni. L'Italia è da considerare zona ad alta densità di popolazione con facilità di spostamento gni, rapportati all'impegno profuso. delle persone e quindi alla diffusione degli agenti - Aventi un buon grado di cultura e comunque che frequenteranno corsi di preparazione professionale attiinfettivi (dei virus respiratori in particolare). Per nenti alle proprie predisposizioni e studi. gli anziani la condizione favorente più comune è - Che vivono positivamente un'esperienza lavorativa quella del sovraffollamento che si verifica in par«di vendita» organizzata, di riflesso a quanto avviene ticolare nelle case di riposo e negli ospedali. La in paesi socialmente ed economicamente più evoluti stagione fredda che si sta avvicinando potrebbe (U.S.A. - Germania - Svizzera - Francia). essere particolarmente ricca di infezioni influen- Che hanno disponibilità di tempo tali da farne dei «prozali se è vero che ogni due o tre anni si verifica fessionisti» a tempo pieno. una epidemia più importante del solito e dal momento che nella stagione invernale '83 - '84 è Ci servono cinque elementi per Montefiascone. stata segnalata una minore incidenza di epideInviare curriculum vitae a: Consulenza Finanzia- mie influenzali. Si ritiene pertanto opportuno, ria, Via S. Egidio n. 2 (Corso Italia) - Tel. (0761) come presumibilmente verrà consigliato dal Mi34851 - 223733 oppure telefonare per richiedere nistero della Sanità, che a settembre - ottobre tutte le persone «a rischio» siano sottoposte alla colloquio. vaccinazione, considerando gli indubbi vantaggi che da questa pratica possono derivare. La profilassi dell'influenza viene condotta utilizzando vaccini preparati con più ceppi di virus scelti fra i più diffusi fra quelli in circolazione al momento. Per i soggetti che non si sono mai vaccinati è consigliabile somministrare due dosi di vaccino distanziate due mesi l'una dall'altra. In soggetti vaccinati nell'anno precedente è sufficiente una sola dose annuale. Una dose di richiamo può essere utile in caso di epidemia. Accertato ormai che l'incidenza delle complicaAUTOVETTURE e VEICOLI zioni del vaccino è estremamente bassa e che i benefici sono sicuri è da augurarsi che un ampio COMMERCIALI NUOVI programma di prevenzione dell'influenza, soprattutto fra le persone anziane, contribuisca a TUTTE LE MARCHE contenere i danni ed i costi che questa malattia provoca nella nostra società. NAZIONALI e ESTERE Naturalmente prima di attuare quanto qui conCON GARANZIA DI FABBRICA sigliato si rende sempre indispensabile la consultazione del proprio medico di fiducia. INVESTIMENTI S p A M i 1 CENTRO AUTO di Mauro Pelabasto Il 30 ottobre p.v. sono due anni che la Preside Carelli ci ha lasciato. Una donna eccezionale che non può essere facilmente dimenticata. La scuola, da lei voluta e portata avanti, nella cui presidenza si trova la sua immagine, sente ancora i battiti del suo cuore buono e generoso. Un invito a tutti per ricordarla soprattutto nella preghiera perché il Signore la ricompensi con l'eternità per il bene svolto a favore della nostra cittadina. OFFICINA ASSISTENZA Via Cardfaial Salotti n. 3t (str. Bocaraza) M O N T E F I A S C O N E - (VT) Dr. Silio Tasciotti Dirigente Servizio Igiene Pubblica pag. 6 LA VOCE «LA VOCE» È GRATA AI SUOI SOSTENITORI: Circolo Bocciofilo S. Giuseppe «Le Mosse», Marenghi Saraceno Franca, Moretti Luigi, Romanelli Lino, Polidori Ignazio e Domenico, Cacalloro Ennio, Azzolina Danilo, Mauri Chiara, Del Canuto Adamo, Roncella Mario, Ricca Verdiana, Fedeli Massimo, Corba Filomena, Pelliccia Elsa, Paoletti Maria Pia, Maccaroni Fernando, Cempanari Menghini Lucia, Mugnai - Belardi, Bracoloni Alvaro, Borghesi Elvezia, Cataldi Enrico, Minciotti Guido, Fabene Manrico ed Anna, Franceschetti Climene, Ricca Giorgio, Famiglia Moriconi, Pigliavento Corrado, Brachino Alessandro, Claudio e Paola Frank, Ricca Flaviana, Carloni Giusep pe, Cempanari Angelo, Maiucci Assunta ved. Ciucci, Ravasio Tobia Maria, fam. Benatti, Scoppola M. Vittoria, Menchinelli Roberto, Carelli Alberto. C A L C I O IL CIRCOLO MF8O-RMF-OASI VINCE IL 3. TORNEO DI CALCETTO «:TRATTORIA CORRADO» Nella seconda metà del mese di Agosto si è disputato il 3. Torneo di Calcetto «da Corrado al Lago», presenti 10 squadre divise in due gironi. Grazie all'organizzazione curata con competenza dal sig. Leonardi V., si è dato vita ad un interessante e combattuto torneo. Sono giunte in finale le compagini dell'Ospedale, Circolo MF80, Corrado, Grazie. Risultava alla fine vincitore del torneo il Circolo MF80 che in finale aveva la meglio sulla favorita squadra di Corrado, con il risultato di 4 a 2. Questa classifica vede al I. posto il Circolo MF80, al 2. Corrado, al 3. Ospedale, al 4. Grazie. AMICI: Ferri Gino, Chiodo Guido, Bousquet Lina, Chiodi Rachele, Burla Francesco, Masi Giovanni, Ugolini Roberto, Bellacima Carlo, Riccardo Romano, Cicoria Sisto, Pelabasto Filiberto, Napoli Ada, Rinaldi Luigia, Aputini Alfredo, Ricci Pecugi Giuseppa, Franceschetti Climene, Farina Ida, Liberti Dino, Liberti Umberto, Paolini Secondo, Liberti Giuseppe, Andreani Mario, Francolini Costantino, Pagliarolo Michele, Marzetti Dora, Camicia Elio e Anna. Tabarrini Pierdomenico, Marinelli Emilio e Giampaolo, Saraca Mocini Annita, Saraca Maria, Bacchiarri Antonio, Misantoni Giuseppe, Sensi Italo, Basili Luciani Leonide, Ceccarelli Giorgio, Sensi Luigi, Piergiovanni Quinto, Ceccarelli Luigi, Nevi Americo il guardianello, Mecali Anna Maria, La Pergola Angelina, Cicoria Franco, Palombo Franco, Lanzi Bruno, Bartoli Camilla, Giuliobello Marcello, Paoletti Benito, Frigerio Maria. Formazione Circolo MF80: Pollini, Bendia. Cricco. Logiudice. Menichelli. ali. Nevi. BENEMERITI: Ranucci Ferdinando, Loffredo Lidia. Zucchetta Laurina, Ciucci Bruna, Mezi Giovanni. Dominici Massimo, Dominici Dario, Rosetto Roberta, Tarantelle Elio, Tacchi Vincenzo. «AMICI DELLA CATTEDRALE» Il calcio falisco rischia di scomparire È certo che il calcio a Montefiascone non radica bene, se ne sono resi conto i pochi dirigenti rimasti alla guida della bistrattata Società Falisca. I montefiasconesi, gente laboriosa ed individualista, ma si adattano a recepire un messaggio di collaborazione per rendere migliore il nostro paese, in questo caso nel campo dello sport calcistico. Le conseguenze le notiamo oggi, non è quindi a questa o a quella persona che si sono succedute alla guida della società, che vanno tutte le colpe. Alla base di tutto sta la mentalità errata, che il calcio sia un fenomeno inutile o quantomeno indifferente. Intanto alla vigilia del campionato, permangono in casa bianco-azzur- ra, incertezze e dubbi per quanto concerne la prossima stagione calcistica. Si vuole puntare tutto sui giovani? Sarà l'anno del rilancio? O dobbiamo sperare che il calcio muoia del tutto, per poi sperare che si riprenda più vivo di prima? Se non vogliamo che anche quei pochi appassionati chiudano, occorre una risposta adeguata da parte della gente verso questo sport. Riconfermato alla presidenza Angeli, c'è da segnalare l'arrivo dell'ex Deisvaldi che dovrebbe condurre la prima squadra, mentre al prof. Fumagalli andrebbero le giovanili; certo che. mentre le altre squadre del torneo sono in piena preparazione, per i bianco-azzurri, è un po' poco! Ugo Carini Gli organizzatori «Circolo MF80» della settimana mangereccia Sono entrati a far parte degli «Amici della Cattedrale» : Morincasa Mario, Presciuttini Rosella, Manzi Mario. Brozzetti Luana, Del Canuto Adamo, Cempanari Menghini Lucia, Ubaldi Gina, Faietti Alba, Mezzetti Maria, Bronzetti Ida, Nardini Emilio, Cosimi Marco, Ricca Flaviana, Borghesi Elvezia in memoria di Umberto, Paoletti Salvatore - Tarantello Daniela. Bacchiarri Giovanni, Zampetta Diana. Genovese Bruno, Vittorini Jolanda, i genitori in suffragio di Cicoria Eraldo, i familiari in suffragio di Presciuttini Laura, Mezzetti Enrico, Carelli Alberto, Presciuttini Lorenzo. ANAGRAFE CITTADINA NATI: Natali Silvia di Mauro e di Sileoni Patrizia: Elisa De Santis di Evandro e di Nencioni Nadia; Eleonora Gerì di Armando e di Nami Anna; Alessandra Ricci di Massimo di Adolini Rosa; Daniele Valentini di Marcello e di Silvestri Laura; Tania Cevolo di Renato e di Lupino Graziella: Caterina Fanali di Mario e di Vittori Lorena: Ilaria Vecchioni di Giuliano e di Stampachiacchiere Anna. MATRIMOMI: Danilo Natali e Loredana Bellacima; Mario Manzi e Luana Brozzetti, Nello Giuliani e Maria Beatrice Luciani; Massimo Salviani e Claudia Moscetti; Roberto Notazio e Valeria Presciuttini; Rossano Battaglioni e Annunziata Napoli; Carlo Camicia e Patrizia Vercelli; Ugo Rosetto e Maria Pia Merlo; Bruno Genovese e Jolanda Vittorini; Gianni Moscetti e Maria Assunta Ferri; Giovanni Bacchiarri e Diana Zampetta; Nando Morleschi e Ombretta Palombo; Giuseppe Trevi e Daniela Fetoni; Salvatore Paoletti e Daniela Tarantello; Massimo Chiodo e Cinzia Valleriani; Luciano Gevi e Patrizia Rocchi; Mauro Catasca e Margherita Ranucci. MORTI: Pecoroni Guido di 72 anni; Durantini Francesco di 67 anni; Salvatori Giulio di 83 anni; Ceccarini Filippo di 84 anni; Paolini Diana di 49 anni. AGENZIA IMMOBILIARE CASASOLE MONTEFIASCONE BAGNOREG/O Questi gli «amici» che hanno fornito per una settimana «cibo squisito» ai numerosi clienti falisci e non. Non è stata questa la vera «Fiera del Vino»? (VT) Via C a s s i a N u o v a , 15 - Tel. (0761) (VT) - Via Divino A m o r e Tel. ( 0 7 6 ? ) 36666 96702 V E N D E AZIENDE AGRICOLE E COMMERCIALI, APPARTAMENTI NUOVI FINITI e AL GREZZO, CASE, CASALI e PICCOLE AZIENDE LOCALI, LOTTI EDIFICABILI, TERRENI, VILLE e CASE AL MARE. AMPIA GALLERIA IMMOBILIARE IN Via Cassia Nuova, 15 a Montefiascone. V I S I T A T E C I !!!!!! LA VOCE MONTEFIASCONE O MONTEFALISCO? Riconosco l'immenso valore filologico dell'argo- alla Porticella, ho orgogliosamente fatto presente a chi mi offriva liquori vari che avrei placato la mento in discussione tra il canonico Crociani e il mia sete soltanto con buoni bicchieri di Est! Est!! prof. Volpini, argomento che mi auguro sia porEst!!!, mi si è guardato con compassione e mi si è tato alle estreme conseguenze in modo che molti propinato un tal libarne, che panorama e monudi noi ne avranno da guadagnare ringraziando menti a parte, sono tuttora tentato di suggerire Lei, sig. Direttore che ce ne dà la possibilità, mi per rivalsa non Montefalisco ma Montecifeca! permetto gentilmente di precisare al prof. VolpiConsiderando i tempi e misurando i fatti, devo ni la mia visione del problema che è esclusivaperò capacitarmi che tutto questo è dovuto alle mente estetica. oscure trame dei miei agguerriti nemici interni e Montefiascone, caro professore, oltre la fiainternazionali che attraverso le loro spie conoschesca impressione che suscita, suona male e a scevano prima che Le manifestassi le mie segrete nulla valgono richiami storici anche se validi; e in inclinazioni per Montefalisco e intendono così quanto a Littoria, centra proprio come i cavoli a merenda che prima si mangiano e poi si disprez- farmi recedere dalla mia ferma determinazione?!... se così fosse, avrebbe senz'altro ragione zano tanto che questa città, voluta, creata e oLei. sannata Littoria, mutatis mutandis, in barba alla storia, diventa Latina che, stando al simpatico Ed ora caro Preside torniamo a noi. I tabellari giochetto delle aggiunte da Lei escogitato, può, ANAS sbagliano il nome anziché il fiascone? Sotra le tante, diventare lattina o latrina... Scherzi a no con Lei, ma quel Motefiascone che ne esce è parte, Lei sostiene che ciò è avvenuto per motivi l'immagine desolata di un fiasco sbeccato che politici e per questo, mi sembra di capire, non ristagna tra la mota di una statica, maleodorante validi; deve convenire, purtroppo, che ci si può palude. Le squisite dicitrici radio che io amo per esimere da certi principi ma non si può non subirla loro spigliata grazia civettuola, nella foga delle li. Tuttavia, tra i tanti che potrei elencare, vetrasmissioni lo pronunciano Monteviascone? Si niamo ad un altro classico caso di fuga dalla stoprovi a pronunciarlo in fretta, Montefiascone è ria. Un paese a noi vicino che fu per secoli Cividifficile da dire e quel fiascone che ne è la causa, tella de' Pazzi, nome storico per eccellenza, ora, ovunque lo si metta, pianofiascone, roccafiascóper la volontà degli abitanti, la buona pace della ne, poggiofiascone, collefiascone, montefiascotoponimia è sempre in barba alla storia, è Civitelne, non regge il confronto con pianofalisco, rocla del Lago... Contrariamente a quel che sembra, cafalisca, collefalisco, montefalisco, o tanto per e io che appartengo al campo avverso non lo dire roccafiorita, montefiorito e ad ognuno la sua. dovrei dire, è forse valida difesa per lo status quo D'altronde mi risulta che anni fa si era formato montefiasconese, quella singolare e sottile conun apposito comitato, il cui preciso scopo era cezione Esthistriohektietilica elaborata dal cav. quello di mutare Montefiascone in Montefalisco, Gaddi, secondo cui l'Est! Est!! Est!!! è il mida e a questo comitato di bei nomi, tra i quali idealche trasforma in oro i lastroni del paese a patto mente vedo anche il Suo, appartenevano tra gli che sia indissolubilmente legato al fiascone. Che altri il senatore De Luca, Mons. Latino Salotti, il la crisi odierna del nostro vino dipenda dal fatto prof. Andrea Zerbini, Vincenzo Carelli, l'avv. che attualmente lo si commercia per lo più in Jacopini e l'allora giovanissimo Giorgio Zerbini. bottiglia?... è chiaro che se ciò verrà accertato, Ragioni storicofilologiche a parte, non trova che dovremo immediatamente ritornare al fiascone, l'idea non sia poi tanto peregrina? o se gioverà, mutare il nome della nostra città in I più vivi e stimati saluti. E Tarantelle Montebottiglia... ma calma, per carità! Con una botta al cerchio ed una alla botte, tutto si metterà a posto. C'è poi la questione del nostro immenso pre- MONTEFIASCONE SÌ, stigio all'estero e all'interno, dovuto sia al vino NO MONTEFALISCO sia al nome della nostra stupenda città, prestigio Da molto tempo ragionar si sente da difendere, si sa, ma su questo vorrei dire la Per cambiar nome, al bel Montefiascone mia. Caro cavaliere, io so che Lei è persona veri- A divenir fallisco, oppur frescone tiera, ma purtroppo, diversamente da quello che Sempre in ricordo della prima gente. Le è capitato nelle varie località d'Italia e d'Europa dove ha orgogliosamente fatto presente che Il nome che fu dato, e che è presente è nativo di Montefiascone riscuotendo per que- Ammirando da! Sud il Cupolone sto stima e ammirazione, a me, nei miei sposta- Somiglia immaginando, un bel fiascone menti all'estero, S. Marino, Città del Vaticano, Colmo di vino Buono. Veramente. ecc. non appena ho aperto la bocca palesando così la mia Montefiasconese Identità, per poco Il vino dette fama a questo nome. non mi hanno arrestato... Al bevitor Defuk, e al Suo Martino Tutto ciò sarà dovuto al mio aspetto poco rap- Non piace questo strano Sopranome. presentativo, al nettare ivi esportato, non lo so, ma il fatto è che tra sammarinesi e preti me la Rispettando i Parenti, e il nostro vino sono vista brutta, e le dirò di più!... Quando nei Non so' capacitarmi, perché, e come miei interni movimenti, da Capobianco a Cipol-' Non si chiude, il discorso Bizzantino. Ione, dal Carpine alla Mentuccia, dalle Primie Piciollo Diodato ^ C'è una scintilla di sole che non conosce tramonti: 7 / / E un gioiello d'ORO da ^ / sia SOCIETÀ IMMOBILIARE ORVIETO Montefiascone (VT) Via Dante Alighieri, 17-Tel. 0761-84644 COMPRAVENDITE - AFFITTI Franco Menichelli ORAFO APPARTAMENTI - VILLE RUSTICI - TERRENI AZIENDE AGRARIE a Montefiascone GARANZIA D'ESPERTI pag. 7 UNA SEMPLICE E GAIA FESTA CAMPESTRE Il giorno 26 agosto u.s. mi sono trovato per caso nella piccola frazione «Poggeri» ove si festeggiava il celeste patrono S. Giovanni Battista Decollato. E stata una giornata intensa di varie manifestazioni, di gare: Ruzzolone, Bocce, Ginkana di biciclette per ragazzi, poesie per bambine fino a 10 anni, cuccagna, lotteria ed altri divertenti giochi. Interessante la gara dei poeti a braccio che hanno esordito con temi liberi e mitologici. I sei partecipanti, presentati dal poeta Tofi Aldo, sono stati molto applauditi per la loro disinvoltura e bravura dai molti presenti. I sei partecipanti sono: ifalisci Biancalana Edoardo e Fetoni Duilio, Tozzini Felice di Civitavecchia, Belano Fernando e Matteo Olimpiero di Piansano e Natali Giuseppe di Marta, che sono stati tutti premiati con artistiche coppe. Nel pomeriggio, inoltre, sono stati offerti gratuitamente panini imbottiti e vino a sazietà. La giornata è stata chiusa gioiosamente con ballo all'aperto al suono di fisarmonica. La chiesetta nelle serate di sabato e domenica è stata illuminata artisticamente e suggestivamente con tante piccole lampadine multicolori a luce intermittente. Una sincera lode vada ai componenti il comitato poiché sono stati molto attivi e bravi per l'ottima riuscita della festa. A. Gaddi Sr. LUCIA MEZZETTI Il 2 settembre, presso l'Istituto delle Maestre Pie Filippini «Il Volto Santo» in Roma, è deceduta Suoi Lucia Mezzetti. Sebbene abbia trascorso gli ultimi anni lontano da Montefiascone, forse molti la ricorderanno poiché in realtà è proprio nel nostro paese che ha svol to, per oltre quaranta anni, il suo apostolato di Maestra Pia. E nel suo intimo non è riuscita mai a distaccarsi dal luogo che ormai considerava suo, dalla gente che avvicinava con tanta familiarità, dalle numerose persone, oggi mamme e nonne, che per lei erano state care alunne. Ricordandola, viene spontaneo abbinare alla sua figura due qualità; umanità e altruismo. Ha terminato serenamente la sua missione religiosa a Roma e, all'età di 86 anni, se ne è andata, lasciando un pensiero a tutti quelli che l'hanno conosciuta DIANA PAOLINI Nel pomeriggio del 5 settembre scorso, qui in ospedale dove aveva lavorato per molti anni nel laboratorio analisi, a soli 49 anni di età, dopo lungo sperare e penare, serenamente se n'è andata al cielo Diana Paolini, la sposa esemplare, la madre amorosa, lasciando i suoi cari in un mare di dolore. Se ne è andata consunta lentamente ma inesorabilmente da un male ribelle contro il quale i medici hanno invano lottato con tutte le risorse della mente e del cuore. Della sua stima e della sua bontà ne fece autentica testimonianza la pubblica e commossa partecipazione ai suoi funerali. Che poi sia stata trovata degna del Paradiso ne fu segno la sua lunga sofferenza con fede e pazienza mirabili. Allo sposo Nello Pigliavento ed ai suoi familiari il dovere di ringraziare con tutto il cuore i medici, gli altri operatori sanitari e quanti hanno partecipato al loro lutto in occasione delle solenni esequie. LAVORAZIONE ARTIGIANALE MOBILI s ¡ser |c5I/enturini il Q •.. _ o0 • IIETRO T U T T E LE SOLUZIONI PER UN ARREDAMENTO PERSONALIZZATO CLASSICO MODERNO RUSTICO SU MISURA Loc. Le Mosse - Montefiascone (VT) Tel. (0761) 86742 LA VOCE pag. 8 Dieci domande al segretario del P.S.I. di Montefiascone: di Vittorio Apolloni Corrado Pigliavento Nato a Montefiascone 53 anni or sono, Corrado Pigliavento è iscritto al P.S.I. dal 1947, quando in Italia era difficile una scelta politica. Oggi segretario del P.S.I. e segretario Amministrativo Provinciale, ricopre anche la carica di Vice Presidente della USL-VT1. Uomo che è alieno a elogi e non ama la retorica è pronto a rispondere alle nostre domande, soltanto ama precisare che l'intervista è del giorno 8 settembre e all'uscita de «La Voce», alla fine del mese, molte risposte potrebbero avere una diversa interpretazione. Quale è la posizione del P.S.I. nella scala dei valori elettorali in confronto a tutti gli altri partiti della nostra cittadina? Siamo al terzo posto nella classifica, sia nelle elezioni comunali che in quelle regionali, provinciali e nazionali. E questa una posizione che ci riempie di orgoglio, anche se deve migliorare ancora. Il terzo posto dietro a due partiti, mostri sacri nella politica italiana, sta a significare che il P.S.I. è sentito dagli elettori e che esiste la possibilità di guadagnare ancora altre posizioni. Quale è stata la rispondenza dei nostri socialisti alle elezioni europee che tanto rumore hanno creato con il famoso sorpasso? I compagni di Montefiascone hanno risposto alle elezioni europee come ad una qualsiasi altra consultazione elettorale: gli scarti sono stati minimi e non certo determinanti. Gli ultimi risultati elettorali, la situazione politica attuale, il pentapartito al Governo hanno riproposto una apertura ed un miglioramento dei rapporti con il P.C.I.? Nei rapporti con il P.C.I. la nostra direzione ha dato delle indicazioni assai chiare. Dove c'è una possibilità di coalizione pentapartito noi dobbiamo rispettare gli impegni presi: il rapporto con il P.C.I. è quasi simile a quello che esiste con la D.C.. Noi abbiamo due fronti, ti sembrerà strano ma sono due fronti di amici e nemici nello stesso tempo: anche sl può sembrare dura la frase debbo dire che ambedue ci combattono e vorrebbero minimizzarci. La Sardegna insegna, anche se il P.S.I. sta facendo marcia indietro su dei presupposti di accordo, esisteva un ravvicinamento con il P.C.I. Sardo. Potrebbe accadere un fatto simile dovunque; anche a Montefiascone? Attenendomi alle fonti ufficiali del mio partito posso affermare che non erano state date assicurazioni di nessun genere per quanto riguardava la composizione della giunta sarda. 1 compagni sardi avevano concordato, se mai. un appoggio esterno in un ottica diversa; se in tutto questo esiste un merito, esso è del partito comunista che ha cercato un'alternativa, non certo del partito sardo d'azione che è un partito di destra. Restauri a Montedoro Si sono conclusi i lavori del primo lotto di restauro della chiesa di S. Maria di Montedoro di Antonio da Sangallo il Giovane e di collaboratori locali. Tali lavori sono stati eseguiti grazie al finanziamento della Banca Cattolica mentre la Soprintendenza ai Monumenti del Lazio sta realizzando una intercapedine perimetrale per deumidificare l'interno. Questo monumento presenta una progressiva disgregazione delle fasce esterne in pietra e dei muri stessi lasciati senza una difesa ad intonaco che pur doveva essere stata prevista in progetto. Pertanto su progetto dell'architetto Enrico Genovesi, approvato dalla Soprintendenza, si provvede a risanare la facciata dando la precedenza alla zona ove l'intervento del famoso architetto del rinascimento fu più diretto e pregevole. Ci si augura che oltre e reperire i fondi per il completamento delle opere si possa presto ammirare una dignitosa sistemazione dell'area circostante e possa essere disposta dall'Amministrazione Comunale una illuminazione adeguata per il settore di facciata già restaurato. E.G. Attualmente il P.S.I. fa parte della maggioranza nella Giunta Comunale di Montefiascone. Questa alleanza rispecchia la politica e la coalizione governativa nazionale oppure è dettata dal volere essere presenti nella Giunta stessa? E mia convinzione personale, ma anche della direzione del partito e degli stessi compagni, che la D.C. in Comune, ha avuto bisogno della presenza socialista per poter gestire con sicurezza l'amministrazione del Comune stesso. In tanti anni, nonostante una maggioranza assoluta, la Giunta è stata travagliata da continue crisi, da cambiamenti di uomini, di posizioni, di Sindaci, tutto con enorme danno per gli amministrati. Pensa tu come poteva andare avanti con una maggioranza relativa. Il nostro apporto ha consentito la ripresa dei consigli comunali, l'assunzioni di mutui, la realizzazione di programmi e il compimento dei lavori. La stessa popolazione ha espresso fiducia in questa alleanza e l'attuale Sindaco ha potuto amministrare con una certa tranquillità, anche se sempre in mezzo a lotte di potere nell'interno del proprio partito. Quali sono i vostri rapporti con l'opposizione nell'ambito del Consiglio Comunale? Nel Consiglio Comunale abbiamo tre tipi di opposizione: quella comunista, con la quale i rapporti sono buoni, anche se non ci sono spesso unità di vedute e di sovente ci becchiamo durante le sedute; l'opposizione del Movimento Sociale, e qui non c'è un rapporto politico al di là dell'amicizia personale«con gli uomini che rappresentano questo partito; vi è poi il gruppo dei Coltivatori che non considero un gruppo politico, ma delle persone che sono partite per appoggiare la D.C., per modificare poi in poco tempo la loro linea e passare all'opposizione; questa la considero una lista civica che, per me, non ha valore in una amministrazione comunale. Il Vice Segretario Socialista Martelli, in una Nuove tracce di epoca romana a S. Flaviano Durante i lavori che stanno restaurando in modo definitivo l'antica basilica di S. Flaviano sono emerse alcune notizie storiche abbastanza interessanti che pur non risolvendo l'enigma delle origini più antiche di questo monumento possono confermare alcune ipotesi ed inoltre ci arricchiscono di altre nuove conoscenze. Uno degli oggetti che è comparso tra il pietrame usato nelle tombe è un interessante frammento di ara funeraria in cui sono riconoscibili tutti gli elementi e le decorazioni tipiche di questi altari pagani di epoca romana. Il ritrovamento non avrebbe entusiasmato tanto se non fosse avvenuto proprio nella parte più interna delle fondazioni, anche se facente parte delle strutture posticce delle tombe, per cui si deve dedurre che tale reperto era certamente recuperato da ruderi molto vicini alla basilica. Ciò confermerebbe la vicinanza di un'area cimiteriale (necropoli) disposta, come abitudine dei romani, lungo la via consolare e nelle sue adiacenze. intervista al giornale *La Repubblica» del 21 giugno scorso ebbe a dichiarare: - D problema è che bisogna scegliere; o si fa il segretario del Partito o il Presidente del Consiglio. - Secondo te quale potrebbe essere il nuovo Segretario del Partito se Craxi, per continuare ad essere Presidente del Consiglio, si dimettesse da Segretario del Partito? Ammesso che Martelli avesse fatto questa dichiarazione io credo che lui stesso sarebbe pronto a sostituire Craxi alla segreteria del Partito; è un uomo valido, giovane e preparato inoltre viene dalla scuola di Craxi. La tua posizione nella U.S.L., certo la più difficile, non credo si amalgami bene con quella di uomo politico. In un settore così delicato occorre indipendenza politica e potere decisionale. Parleremo della U.S.L. in una prossima intervista. per il momento mi basta una sola risposta: ( ome te la cavi con queste due cariche? Ritengo di saper distinguere la posizione politica da quella amministrativa. La U.S.L. locale è stata da me amministrata senza nessuna ingerenza politica, e molte decisioni sono state prese con l'obiettivo di soddisfare il malato e il cittadino. Lo stesso personale non è certo distinto per valori politici ma solo per meriti di lavoro. Quale responsabile nel settore sanitario vorrei che tu esprimessi il tuo parere sulla diffusione della droga nella nostra provincia. A questa domanda posso rispondere solo come uomo politico e non come responsabile della sanità per ovvie ragioni e per segreto d'ufficio; a Viterbo continua la pletora di riunioni, sedute, tavole rotonde, suggerimenti affermazioni come la seguente: - La droga a Viterbo è sotto controllo - Per me anche Viterbo è ormai nella cerchia dei consumatori, anche se in gran parte si tratta di droga leggera. 11 nostro paese ritengo sia abbastanza pulito per quanto riguarda il fattore spaccio. ma occorre essere vigili: la droga è una piovra che può stendere i suoi tentacoli mortali ovunque. Che possibilità ha il Partito Socialista di guadagnare ulteriori posizioni nelle prossime elezioni nel nostro paese? Noi su questa possibilità siamo ambiziosi. Riteniamo. per il comportamento assunto dalla popolazione in questi ultimi tempi, che ci sarà un mutamento sostanziale tale da portare in Comune almeno quattro consiglieri. Non vogliamo governare il paese ma non amiamo le maggioranze assolute: queste portano soltanto un indirizzo politico e non amministrativo. A Montefiascone i nostri compagni, simpatizzanti, elettori sono di tutti i ceti; la maggioranza si identifica negli operai e contadini, ma una buona parte li troviamo nel ceto medio. Tutti però sono socialisti e dobbiamo dare loro tutta la nostra collaborazione. Per finire un plauso a questo giornale che apprezziamo in veste così indipendente; suggerirei maggiore spazio alla politica del paese e che queste interviste proseguano anche con i segretari degli altri partiti. Un caloroso grazie al Direttore e a te per l'ospitalità che mi è stata offerta. Da queste ipotesi e da altre deduzioni si è partiti poi per individuare una suddivisione agricola effettuata sempre dai romani in epoca non ancora precisabile, che organizzava il territorio a nord est di Montefiascone e che aveva proprio nei pressi dj S. Flaviano un riferimento topografico importante. Attualmente queste tracce sono all' esame del G.A.R. sezione Fanum Voltumnae con la collaborazione di alcuni esperti e della Soprintendenza Archeologica. Per il momento si possono leggere le prime ipotesi nel libro edito dal Centro di iniziative Culturali «La Basilica Santuario di S. Flaviano in Montefiascone» cui hanno partecipato vari studiosi. Enrico Genovesi LA VOCE DOVE SEI, DOLCE pag. 9 CONTADINELLA? Ti ha cercato tra le ginestre ma il «cucco» gli ha detto che non c'eri. Ti ha cercato alla fonte ma i cardellini gli hanno detto che non c'eri. Ti ha cercato tra il grano ma le spighe gli hanno detto che non c'eri! Dove sei, dolce Maria? Echeggia ancora per le valli la tua vocina di cincia spiegata al fanciullesco canto che le querce rubavano; dove sono la piccola falce e il canestro di «vinche» che portavi infilato al braccio? E le gonne azzurre e gli scarponi chiodati coi quali scendevi il sentiero che va alla sorgente? E il fazzoletto rosso e la polacca di lino che quasi scoppiava alla spinta del seno procace? Dove sei, dolce Maria, spuntata dalla terra come un fiordaliso, coi capelli ricci come una pianta di lenticchie e il labbro polposo di ciliegia? Libri e quaderni durarono così poco per te! Ti tolsero da scuola per maritarti alla zappa. Non so quanto ti rincrebbe, ma forse non un gran che, ché la maestra mostrava sempre ai compagni quel <ècnie sei, ¿o?¿e ÌfflRÌft, £>46 snJWTRTA afluft tuo quaderno bisunto per farti morire di vergogna. Come potevi vergognarti della tua povertà? La T6RR.fi co He un fiordaliso, coi cftpeu.i Ricci... tua scrivania era l'unico tavolo di casa sul quale tua madre batteva il lardo, stirava i panni e sco- aggirava intorno alla tua casa per ascoltare più la dellava la minestra e sospirava quando la fami- tua voce che il canto delle starne. glia, li riunita, aveva ancora fame e non c'era più Tu, dolce Maria, sei stata l'ultima contadinella nulla da mangiare salvo un baccile di cipiccia e all'acqua di fosso e sapone di casa, il vagone di cresta di gallo che mettevano freddo solo a guar- coda di un lunghissimo treno dissolto nei vapori darli? della civiltà dei consumi. Hanno voglia ora a porDolce Maria, dolce cara contadinella, la tua tare i tuoi vestiti al museo: hanno voglia a far voce invitava a cantare gli uccelli, il tuo sguardo rivivere artificialmente le tue gesta; hanno voglia ingialliva le spighe, la tua mano arrossiva le pe- a scrivere i tuoi fiori di lingua sulla carta; nessuno sche e indorava l'uva: come è muta e sola questa riuscirà mai a descrivere come eri fatta dentro. campagna da quando te ne andasti ! L'alba non ha Solo quel meditabondo cacciatore lo sa e non lo più chi baciare, il grano non ha più mano con cui dirà mai a nessuno. Per farti felice bastava una morire, il vento non ha più chi accarezzare, la carezza e un ingenuo guardarti negli occhi, un veloce incontrarti alla Messa, un gioco di tomboguazza non ha più occhi da far brillare! La tua casa di pietra, con quella finestrella da la a Natale, un gelato a S. Mergherita, un ascoltacui ti affacciavi, al mattino, al cantar delle starne, re «'I biricchio» di un cantastorie in piazza, un è umida di pianto; l'orto è invaso di spine che bacio di sfuggita all'ombra delle querce che facegraffiano la porta, dal comignolo spuntano ciuffi vano da sentinella alla tua casa! d'erba che nasce e muore ad ogni stagione. E le Avresti mai pensato, dolce Maria, che un giorstarne non ci sono più a cantare l'Ave Maria della no sociologi, etnologi, psicologi, filologi, dialetsera, esse scomparvero insieme a te. Di esse è tologi, e tutto il resto degli «oiogi» avessero fatto rimasta solo una penna che porta sul cappello di te un interessante «oggetto di ricerca e di stuquel cacciatore, ormai non più giovane, che si dio»? Non far caso, dolce Maria, a quello che di Giorgio Zerbini dicono di te gli «ologi», potrebbero sbagliare e farti ridere come hanno fatto ridere il Modigliani quando i grandi nomi del sapere gli hanno attribuito le sculture fatte da buontemponi studenti... Quanti sciacalli piuttosto, dolce Maria, ora che si è chiusa quell'era di serena semplicità, o di semplice felicità, vengono a spogliare le case degli umili per seguire la moda delle «cose antiche». Caldaie di rame dove bollirono interi campi di rape, scodelle di terracotta, brocche, panate, lumini ad olio che illuminarono chissà quante baloccate nelle serate d'inverno, e mille altri oggetti casalinghi e di lavoro, li vedi umiliati nei megasaloni pacchiani dei pidocchi rifatti che amano l'originalità per la pallonata e non le persone a cui quegli oggetti appartennero. Dolce Maria, cresceva il tuo corredo nel Campetto dietro casa dove i passeri scendevano a rubarti i fili di canapa delle lenzuola ancora in germe. E forse vedevi già quel cacciatore, disteso supino, vicino a te, fiato con fiato alle prime gioie dei giorni di nozze. Invece il cacciatore se ne andò e tu restasti sola lassù ad aspettarlo invano, affacciandoti, di tanto in tanto, da quella finestrella grigia a cui arrivava, al mattino, il ci - crè delle starne... Quanti anni sono passati, dolce Maria. Lui tornando è venuto a cercarti ancora, ma non ti ha più trovato. Le lenzuola, su cui avevi scritto col cotone rosso le iniziali del tuo nome, se ne erano andate insieme a te. Ma sarà bene che lui non ti cerchi più. Sarà bene che ti sogni ancora giovane, col viso di pesca, gli occhi brillanti come un vomero al sole, cantarellare giù per le balze dei poggi col canestro al braccio, tra le distese dei papaveri e dei tini stillanti di guazza. Sono lì la tua e la sua giovinezza, che le tramontane del tempo non hanno appassito. Sono ancora lì sotto le querce che, mosse dal vento, sembrano stornellare al sole: «O casa bruna, o vedova finestra. Dov'è quel sol che ci soleva stare E ci soleva ridere e far festa? Ora vedo le pietre lacrimare. Ora vedo le pietre stare in pena... O casa bruna, finestra serena!...» MONTEFIASCONE ALLA RIBALTA IN TV (cronaca di un impegno) Al momento di scrivere questo pezzo su Montefiascone e la sua partecipazione alla trasmissione televisiva «Tutto il mondo è paese» non ho avuto ancora la possibilità di vedere la registrazione dello spettacolo per rendermi conto di come siano andati i fatti e dell'immagine che di Montefiascone è stata fornita. Comunque mi preme sottolineare subito che il compito è stato gravoso e si è potuti arrivare al termine grazie allo spirito di sacrificio di poche persone che hanno sentito sulla propria pelle la importanza dell'avvenimento, vi hanno sinceramente creduto e vi si sono dedicati fino in fondo. Il primo ringraziamento è d'obbligo farlo al Sig. Sindaco Renato Belardi in prima persona e all'Amministrazione tutta che si è fatta promotrice dell'iniziativa, spinta dal desiderio di pubblicizzare sempre al più alto livello l'immagine della nostra città, consci dell'importanza che ciò comporta per l'economia del nostro paese. Purtroppo devo amaramente constatare che gli operatori economici nel loro insieme non hanno risposto, come avrebbero dovuto, all'appello di questa iniziativa. E ciò è grave, in primo luogo perché sarebbero proprio loro, commercianti, artigiani, operatori turistici, produttori vitivinicoli, i primi ad usufruire di un lancio turistico ad alto livello della nostra città; in secondo luogo abbiamo ancora una volta dimostrato che, al di là delle chiacchiere, si aspetta sempre che a togliere le patate bollenti dal fuoco siano gli altri, per rimettere poi in seconda battuta delle critiche, il più delle volte deleterie. Un caloroso ringraziamento è comunque dovuto ai vari Giorgio Zerbini, con il gruppo folklo- ristico Coste - Zepponami, Marcello Mari, Giuseppe Ferlizzi, Ugo Carini, Massimo Jacoponi, Elio Tarantello, Filippo Lampani, Vittori Eros, Alvise Zini, Livio Trapè e tutti i dipendenti comunali che si sono prestati come hanno potuto. Inoltre non c'è da dimenticare chi, giorno dopo giorno, senza mai salire alla ribalta ha pazientemente lavorato in ossequio agli ordini ricevuti e per questo sentitamente ringrazio il Clero, Massimo Carini, Gino Manzi, Nevi Flaviano e tutti i componenti del Club MF80. L'elenco può sembrare lungo e smentire quanto da me prima affermato, ma bisogna avere una minima cognizione di ciò che significa preparare seriamente una trasmissione televisiva, per rendersi conto della gravità dell'impegno e dell'esiguità del numero di persone quotidianamente disponibili. Occorre subito annotare che il più grande handicap per noi è stata la grande indecisione che, fin dalle prime battute ha animato i dirigenti RAI, è stato un susseguirsi pedissequo di rinvìi, spostamenti e cambiamenti di programmi. Ogni qualvolta si era preparata una bozza di programma, bisognava demolire il tutto e iniziare nuovamente daccapo. E tutto ciò per l'incipienza e l'incapacità dei cosiddetti «registi e capoccioni» vari della TV. La nostra più grande nemica è stata proprio l'indecisione della dirigenza televisiva, la mancanza di idee dei mestieranti del video, che ormai orfano dei grandi professionisti è al soldo di quattro soldatacci di ventura. Non è poca la rabbia di chi per mesi e mesi ha scrupolosamente affrontato il problema nella speranza di riuscire ad offrire un'immagine reale e bella della propria città, della propria gente e del calore umano che un paese come Montefiascone è ancora capace di sprigionare. E con enfasi che affermo queste teorie, convinto come sono che le ultime frange di purezza di spirito, di sana cultura e di schietta semplicità si possono trovare solamente a queste latitudini. Molte di queste proprietà non hanno trovato una giusta espressione, è vero, ma certamente siamo lontani anniluce dalle barbarie, dal cannibalismo che anima certi personaggi della vita pubblica e dei dirigenti di Enti come la RAI. Non si può e non si deve giocare così impunemente con l'intelligenza dell'uomo, non è certamente lo scranno più alto a fare la differenza tra gli uomini, ma la lealtà ed il rispetto reciproco. Siamo arrivati all'appuntamento decisivo della diretta televisiva senza mai effettuare una prova, sia pure minima, del programma, senza una verifica, senza un consiglio se non generico su come sfruttare le nostre semplici e dilettantistiche idee. Tutto ciò non poteva che partorire una trasmissione pasticciata, senza nesso dove ogni nostra iniziativa lasciata com'era in balia del caso veniva troncata sul nascere, per cui l'immagine di Montefiascone non è stata quella desiderata e propugnata. Se questo è il metodo di lavoro della televisione italiana, c'è di che pensare e tristemente. Spero comunque che il pubblico, enormemente più intelligente di certi presentatori e registi televisivi abbia compreso il nostro messaggio, per cui la nostra città esca a testa alta da questa vicenda. Una piccola traccia è stata segnata, bisogna continuare, decisi a non gettare alle ortiche quello che di buono è stato seminato. Angelo Cesare Busà pag. 10 LA VOCE VECCHI E CARI RICORDI: LA BANDA COMUNALE FALISCA Nel soggiorno estivo al natio colle falisco, tra vecchie carte dimenticate, ho rinvenuto la foto qui di lato cortesemente pubblicata, della nostra affermata banda musicale, diretta dal valente Maestro Piero Pieri, scattata oltre cinquanta anni fà! Preciso che in tale foto mancano diversi componenti, poiché il complesso si componeva di circa settanta elementi. In essa sono presenti: Bartolozzi Pietro, Bacchiarri Augusto, Batinelli Domenico, Carelli Bernardino, Carelli Giuseppe, Caporossi Umberto, Catasca Tommaso, Cenoni Tullio, Chierici Giovanni, Ceccarelli Americo, Fanali Filippo, Fumagalli Euro, Gaddi Alfredo, Lozzi Giuseppe, Manzi Angelo, Mezzetti Giacinto, Minciotti Vincenzo, Pieri Fernando e Vinicio, Presciuttini Augusto, Presciuttini Francesco, Sensi Italo, Zerbini Vincenzo e i defunti: il maestro Piero Pieri, Bagaglio Arcangelo, Bartoleschi Antonio, Basili Tommaso, Ceccarelli Giuseppe, Cocciola Giuseppe, Crocetti Giammaria e Vincenzo, Fanali Domenico, Lozzi Alcide, Manzi Giuseppe, Menghini Augusto, Orfei Giulio e Tito, Terzoli Tullio, Tromboni Alfredo e Zerbini Angelo. A questi amici che ci hanno preceduto nell'altra vita, vada il nostro ricordo ed il nostro riverente pensiero. Agli altri componenti che ringraziando Iddio, sono rimasti in vita rivolgo un caloroso invito, in ricordo dei nostri anni verdi, a riunirci in occasione della Celeste Patrona della musica S. Cecilia, per un simposio di amicizia e per vedere la possibilità di far riorganizzare la recente disciolta banda musicale *G. B. Casti», poiché nella nostra Montefiascone si rende necessario un complesso musicale e direi che una Scuola di musica, onde infondere ai giovani interessamento ed amore per questa nobile arte che ingentilisce gli animi ed i cuori ed essere fuc ina di nuovi e validi elementi. Questo invito è rivolto anche al Sig. Sindaco Belardi, all'assessore Baccelli. al Presidente de «Gli amici della musica » Ferlizzi. agli anziani e giovani musicanti e simpatizzanti ed a tutta la cittadinanza per l'eventuale collaborazione. Con la speranza che questa riunione possa essere propizia per-k;formazione di un nuovo complesso bandistico degno della nostra città, propongo che il simposio si possa effettuare nelle giornate domenicali del 18 e 25 novembre > Per le adesioni al banchetto ci sarà un apposito incaricato il cui nome sarà reso noto nel prossimo numero de «La Voce». Estate, tempo di musica «live», i big delle sette note saltano fuori dai loro studi dislocati negli angoli più remoti del mondo, e si mettono a percorrere in lungo e in largo la penisola. Iniziano la tournée che li porta dai grossi centri ai paesini più sperduti, tastando effettivamente il polso alla massa dei fans. Senza allontanarci troppo è stato possibile visionare gran parte del panorama italiano da Pino Daniele a Vasco Rossi. Per quanto riguardagli stranieri le cose sono state un po' più complesse, pochi nomi ed in località spesso distanti centinaia di chilometri, solo in settembre si è avuto un certo risveglio con nuovi arrivi di lusso da Stevie Wonder ai Clash, parecchi dei quali nella capitale ad appena un'ora d'auto. Riguardo la musica classica si è trattato di un vero e proprio «boom» concertistico, bastava guardare gli appuntamenti riportati con scadenza settimanale dalla stampa per rendersi conto della febbrile attività di determinate località. Le vicine • Viterbo e Tuscania hanno fatto la parte del leone ma altre cittadine non sono state da meno. La nostra Montefiascone? Stava a guardare, un pizzico di rock (annacquato) con gli Stadio ed un breve ed emozionante concerto per archi nella rinnovata S. Flaviano, sono troppo pochi per una località che vanta ambizioni turistiche. Canzonette e fisarmoniche ben vengano, ma concentriamoci un pochino su manifestazioni un po' più serie riservando al classico una mini stagione con quattro o cinque date, ed almeno due o tre concerti (con la «C» maiuscola) rock senza far sì che avvenimenti del genere costituiscano date da scolpire. Alfredo Caddi Piazza Cardinal Marcantonio Barbarigo Il largo o Piazza Marcantonio Barbarigo si presenta in leggera pendenza a forma di triangolo ed è delimitata dal settecentesco palazzo Bacchi già appartenente al Seminario ove nel piano inferiore era insediata la omonima tipografia ricordata da un 'antica targa, mentre in quello superiore le stanze erano destinate ai professori; poi dalle mura del fianco dell'alta mole della Chiesa di S. Bartolomeo compatrono di Montefiascone progettata dall'arch. Oriconi che termina con un campanile fornito di artistico lavoro in ferro battuto. Addossato a questa appare il grande cancello che divide la Piazza dalla altra privata, indicata Piazza di Gesù Maestro appartenente a quel complesso di Seminario che fù dapprima delle riunite diocesi di Montefiascone e Corneto, ma con elevati studi umanistici e con insegnanti di fama internazionale, poi regionale ed ora interdiocesano per gli studi medi inferiori. La costruzione che consta di quattro corpi di fabbricati così com è oggi fu opera del Card. Barbarigo che fu Vescovo di quelle diocesi dal 1687al 1706. Oltre alla gradevole vista di insieme, la particolarità di questa Piazza è data dalla sorpresa scenografica che appare a chi proviene da Via Trento ed inoltrandosi verso la settecentesca porta in uscita, vede dapprima dallo scorcio della sagoma della Porta il piano alberato del Piazzale di Borgheriglia interamente occupato dal colore verde-azzurro dell'acqua da credere sia sporgente su un mare, e poi mano mano che si avvicina ed attraversa la porta vede delinearsi la realtà della configurazione panoramica del Lago vulsineo con i suoi meravigliosi contorni. Lo sbocco su una terza via permette il passaggio per la Rocca dei Papi. VINCENZO CARELLI Catasca Filippo pag. 11 LA VOCE Il giorno del Signore NOTA PASTORALE DELLA CEI (dal numero precedente) L'«ottavo giorno» (dies octavus) Per la nostra cultura la domenica è anche il settimo giorno. Ma nel suo preciso significato cristiano la domenica è innanzitutto il primo giorno della settimana: il giorno in cui il lavoro cede definitivamente il posto alla contemplazione, il pianto alla gioia, la lotta alla pace. Non alibi alla pigrizia, ma progetto e speranza per dare senso e coraggio all'impegno di anticipare già all'oggi ciò che viene contemplato e sperato come futuro. La domenica nell'anno liturgico La domenica non è solo un giorno della settimana, è anche un giorno nel più grande ritmo annuale. Piccola «Pasqua settimanale», nucleo primitivo e originario di ogni successivo sviluppo della pratica culturale e liturgica, la domenica vive e respira nel mistero di Cristo che culmina nella grande domenica della Pasqua annuale. Intorno ad esso, come un unico mistero, sono i «cinquanta giorni» della Pasqua fino a Pentecoste, «come un sol giorno» e i «quaranta giorni» della Quaresima, a preparazione. In relazione a questo nucleo iniziale si colloca il Natale con il suo ciclo, strutturato a imitazione di quello pasquale: un tempo di Natale e un tempo di preparazione. l'Avvento. E durante tutto l'anno si sviluppano i diversi momenti della vita e del mistero di Cristo. Nella celebrazione dell'anno liturgico la Chiesa venera con particolare amore la Vergine Maria e fa memoria dei martiri e degli altri santi. Con il Figlio la Madre: con il Maestro i discepoli. E in comunione con la Madre di Dio e con tutti i santi che la Chiesa in ogni celebrazione eucaristica implora i benefici di Dio. La Chiesa che celebra il mistero pasquale di Cristo ogni domenica e più solennemente, nella Pasqua annuale, nel corso dell'anno commemora tutta la opera salvifica del suo Signore. In questa azione salvifica s'inserisce l'esistenza e il cammino della Chiesa. L'anno liturgico costituisce allora l'itinerario ideale per ogni comunità e offre un punto di sostegno e di comunione ai diversi itinerari di catechesi e di celebrazione sacramentale. III. Orientamenti pastorali Noi, Vescovi delle Chiese che sono in Italia, rivolgiamo un pressante appello a tutti, pastori e fedeli, perché ciascuno per la sua parte collabori alla riscoperta e al recupero dei valori cristiani che sono all'origine della domenica. Conosciamo bene le difficoltà che la cultura, l'organizzazione e lo stile di vita contemporanei oppongono a questo impegno comune. Proprio per questo sarà tanto più necessario che ognuno faccia la sua parte. Per il resto, tutta la nostra fiducia riposa in quello Spirito che proprio in questo giorno ci è stato donato. « Ricordati delle feste per santificarle« «Non possiamo vivere senza celebrare il giorno del Signore». Le parole dei Martiri di Abitène tornano attuali per i nostri tempi. «Soddisfa il precetto di partecipare alla Messa chi vi assiste dovunque venga celebrata nel rito cattolico, o nello stesso giorno di festa, o nel vespro del giorno precedente», ricorda la norma della Chiesa. È il Padre che imbandisce una mensa e invita i suoi figli: i fedeli sono tenuti all'obbligo di parteciparvi. Deprezzare lo invito è grave colpa; declinarlo per seri motivi è causa di rammarico; prendervi parte stancamente significa privarsi dell'abbondanza dei suoi doni. Il pastore che esorta i suoi fedeli, i genitori che educano i loro figli a santificare la festa risulteranno convincenti solo se dalle loro parole trasparirà la forza persuasiva dell'esperienza. Giorno del Signore e «fine settimana» Massima comprensione ed attenzione, unite a fermezza e coraggio, merita il fenomeno tutto contemporaneo del «fine settimana». Consideriamo legittima l'aspirazione a cercare fuori del quartiere e della città un momento di vita più umano, più disteso, più sano dopo una settimana di lavoro e di tensione. Tuttavia non possiamo ignorare i danni che questo modo di vivere può arrecare non solo alla pratica religiosa, ma alle persone e, in particolare, alla comunità familiare. Non di rado, e per non poche famiglie, la domenica è diventata proprio il giorno della massima estraneità. La Chiesa ha già cercato, per parte sua, di prendere molto sul serio queste esigenze dei fedeli, introducendo nella prassi liturgica prima la Messa festiva vespertina, poi la Messa festiva del sabato sera e delie vigilie delle grandi solennità. Particolare attenzione merita la situazione di coloro che sono impegnati nei loro lavori e nei servizi che inevitabilmente vanno assicurati anche nei giorni festivi. È una situazione delicata, che tuttavia non può essere lasciata senza proposte spirituali adeguate a far vivere anche a loro il giorno del Signore. Essi stessi sono invitati a non soccombere, per quanto possibile, entro una struttura di lavoro che a volte non lascia spazio alle esigenze dello Spirito. Un solo altare e una sola assemblea Ma nell'urgenza del momento si è spesso portati a cercare soluzioni più immediate e di più facile applicazione che non sempre sembrano adatte a conseguire lo scopo che si prefiggono. Molti, infatti, preoccupati di offrire a tutti l'oppurtunità di assolvere al «precetto festivo», moltiplicano oltre il giusto il numero delle Messe domenicali e anche delle Mésse festive del sabato sera, o di quelle vespertine della domenica. Al di là delle buone intenzioni, questa prassi risulta di grave pregiudizio per la cura pastorale. Essa infatti, oltre a provocare un eccessivo frazionamento della comunità, finisce con l'assorbire quasi tutto il tempo e le energie dei sacerdoti. Pensiamo in particolare al gran numero di Messe «concorrenziali» e comunque contemporanee nei centri storici. In ogni caso, la pur debita attenzione alle giuste esigenze dei fedeli non deve spingersi fino al punto di compromettere la verità della celebrazione festiva. Pertanto occorre tener conto delle indicazioni seguenti: - si abbia grande attenzione per le celebrazioni del Vescovo nella chiesa cattedrale e si privilegi la celebrazione della assemblea parrocchiale; - si eviti di inserire troppo frequentemente le celebrazioni battesimali nelle Messe della domenica; - la celebrazione dei matrimoni di domenica sia contenuta entro i limiti di vera opportunità pastorale, evitando una eccessiva frequenza che finirebbe con il disturbare lo svolgimento della liturgia domenicale; - i pastori educhino i fedeli ad avvicinarsi al sacramento della Penitenza al di fuori delle celebrazioni eucaristiche domenicali; - la celebrazione delle «giornate nazionali o diocesane» che invitano i fedeli a farsi carico con la preghiera e con la propria offerta delle necessità dei fratelli, non deve tuttavia arrecare pregiudizio allo svolgimento della liturgia e dell'omelia della domenica. Le Messe nel vespro dei giorni precedenti la festa Un richiamo particolare meritano le Messe nel vespro dei giorni precedenti la festa. Ogni Messa serale del sabato e del giorno precedente una festa di precetto è da considerarsi festiva; non si faccia ricorso a tale celebrazione se non in caso di effettiva necessità pastorale. La Messa alla televisione Una parola a parte merita la Messa radio o teletrasmessa. Avversata da alcuni, essa è spesso vissuta con partecipazione e devozione dal malato, dall'anziano o da chi si trovi comunque nell ' impossibilità di recarsi personalmente in chiesa. E proprio a questi ultimi essa può offrire, un servizio spiritualmente assai utile. Chi per seri motivi è impedito, non è tenuto al precetto. D'altra parte, la partecipazione alla Messa alla radio o alla televisione non soddisfa mai il precetto. Tuttavia è evidente che una messa alla televisione o alla radio ha i suoi aspetti positivi: la Parola di Dio viene proclamata e commentata «in diretta», e può suscitare la preghiera: il malato e l'anziano possono unirsi spiritualmente alla comunità che in quello stesso momento celebra il rito eucaristico: la preghiera universale può essere condivisa e partecipata. Orario Sante Messe feriali nella parrocchia della Cattedrale Da lunedì a giovedì: ore 7,30 - 9: Cattedrale; ore 17: Divino Amore. Venerdì e sabato: ore 7,30 - 8 - 9: Cattedrale; ore 18: S. Andrea (prò defunctis). Ogni giorno: ore 7: Divino Amore; ore 7,15: S. Pietro, Benedettine. Orario festivo invernale Sante Messe Non c'è solo la Messa Il giorno del Signore ha il suo centro nella celebrazione eucaristica, ma non vive solo di questa. Accanto all'eucarestia c'è l'ufficio di lode, l'adorazione silenziosa o solenne e le altre forme di pietà che la tradizione ci ha consegnato. Le opere dell'ottavo giorno Accanto alla preghiera, va posta la carità, segno vero ed efficace della presenza di Cristo risorto tra i suoi. La domenica è per molti cristiani il giorno in cui è possibile dedicare un po' di tempo ai parenti e agli amici, ai malati, ai lontani. Tante persone si accorgeranno solo da una visita, da un sorriso ricevuto che è domenica anche per loro. Lo stesso si dirà della tradizionale pietà per i defunti, espressa dalla visita domenicale al cimitero; quel sereno pellegrinaggio non è solo rimpianto per la persona estinta, è anche e soprattutto un atto di fede una professione di speranza. Conclusione Perché la domenica torni ad essere tutto ciò che si è detto, saranno necessari molto tempo e molto lavoro. Le trasformazioni culturali non sono facilmente reversibili. Ma attraverso le pur necessarie trasformazioni culturali e sociali, non potranno mai venir meno, nella domenica del cristiano, quei caratteri e quello spirito che hanno fatto di questo giorno «il signore dei giorni». Perché questo avvenga dovremo essere capaci di restituirgli il suo carattere più vero, più'proprio: il volto gioioso della vera festa. È necessario tornare a «far festa». Nessuna festa è vera, se non si esprime nella letizia che viene dalla comunione con Dio. Alle parrocchie, alle comunità, alle famiglie, ai gruppi e movimenti ecclesiali, tutti ugualmente sorretti ed animati dalla carità e dallo Spirito di Cristo, al loro entusiasmo, al loro coraggio e alla loro fantasia creatrice è affidato il compito, grave ed urgente di restituire al giorno del Signore tutta la sua pienezza di cristiana umanità. Ore 7: S. Maria delle Grazie S. Maria del Giglio Chiesa Divino Amore. Ore 7,30: CATTEDRALE S. MARGHERITA - S. Giuseppe - C. Domini. Ore 8: Chiesa S. Pietro (Benedettine) - Convento Frati Cappuccini. Ore 9: S. FRANCESCO Ore 9,30: S. Flaviano-Corpus Domini-S.M. del Giglio Ore 10: CATTEDRALE S. Margherita-S. Giuseppe Ore 10,30: Convento Padri Cappuccini. Ore 11: CATTEDRALE S. MARGHERITA. Ore 11,30: S. Flaviano - S. Maria del Giglio - Corpus Domini- S. Giuseppe. Ore 12: CATTEDRALE S. MARGHERITA. Ore 17: S. Flaviano. Ore 18; S. Andrea. MESSA VESPERTINA DEL SABATO valevole per il precetto festivo: Ore 17; CATTEDRALE S. MARGHERITA. PRO DEFUNCTIS 12 13 19 20 26 da «Avvenire» domenica 22-7-84 * 27 ottobre: Bruno Alberti; ottobre: Diana Paolini; ottobre: Domenico Starnini; ottobre: Pro Defunctis; ottobre: Pro Defunctis: ottobre: Pietro Volpini. pag. 12 LA VOCE 50. di matrimonio Don Virginio Manzi lascia Montefiascone postini, ben consapevoli dell'importanza della loro attività. Quasi alla chetichella, domenica 9 settembre, alla Messa delle ore 7,30 in Cattedrale, hanno voluto festeggiare le loro nozze d'oro Pietro Silenzi e Santa Zampetta, sposatisi alla Madonna delle Grazie 1*8 settembre 1934. Non è mancata una festa di famiglia, preparata con cura dai loro tre figli e quattro nipoti. Più solenne celebreremo le nozze di diamante, vero sig. Pietro e sig.ra Santa? Ve lo auguriamo di tutto cuore! Dal primo ottobre il nostro Don Virginio Manzi ha lasciato Montefiascone. Una simpatica e importante manifestazione Così pure abbiamo saputo che il 30 settembre hanno voluto ricordare le loro nozze d'oro i simpatici Giuseppe Bolli e Regina Barbacci, circondati dall'affetto del lorofiglioLuciano con la sposa Maria Luisa, dei loro nipoti Mauro e Raffaella, da parenti ed amici. L'augurio sincero è: ad multos arinosi 25. di matrimonio Il 26 settembre del 1959 si univano in matrimonio il sig. Umberto Zampetta e la signora Olga Cimarello. Le loro nozze d'argento le hanno volute festeggiare insieme ai loro due figli: Sandro e Mara, quest'ultima sposata con Luigi e madre da pochi mesi di una bella bambina: Laura, e ai loro parenti ed amici. Dopo la S. Messa gli sposetti sono andati a rifocillarsi al ristorante... per prendere fiato e incamminarsi decisi verso la mèta delle nozze d'oro. A presto dunaue! Tempo di nozze Come si può vedere dall'Anagrafe Cittadina, molti sono i matrimoni avvenuti in questo mese. Vorremmo ricordarli tutti, ma non è possibile. Segnaliamo le nozze del dr. Salvatore Paoletti con la sig.na Daniela Tarantello, avvenute nella basilica di S. Flaviano, e le nozze di Luciano Gevi con la sig.na Patrizia Rocchi celebrate nella basilica di S. Margherita. Gli auguri più belli li facciamo non solo alle coppie ricordate qui sopra ma a tutte quelle che si sono unite in matrimonio in questo mese di settembre e con tutte presto ci congratuleremo per i marmocchietti che nasceranno! La Posta è... più posta! È stato con noi dal primo marzo 1981. Ricco di esperienza, ha dato il meglio di sé in tutti i campi: sul lavoro della gioventù, nell'insegnamento della religione, nella preparazione dei fidanzati alla vita del matrimonio, nella formazione dei ragazzi a ricevere il Sacramento della Cresima, in tutte le opere di apostolato soprattutto nella disponibilità per le confessioni,per la predicazione, per la visita agli ammalati e persone anziane ecc. E stato sempre pronto all'aiuto nel gravoso compito di preparare ogni mese il giornale «La Voce» (nello stampare gli indirizzi e nel portare tutto alla Posta). Grazie di cuore, Don Virginio, non solo da parte del parroco, ma anche da parte di tutta la popolazione falisca. Ci dispiace sinceramente che te ne vai, anche se non possiamo dirti niente, perché ormai è giusto che ti prenda in proprio la responsabilità di condurre avanti una parrocchia. I tuoi di Montefiascone ti seguiranno con la preghiera e la stima, come quando partisti missionario per l'Argentina, ricordati che sei sempre uno di noi, quindi quando vieni devi sentirti sempre a casa tua. Grazie Don Virginio, e ti auguriamo un proficuo e santo apostolato nel nuovo campo di lavoro! La città del mistero! A distanza, posta sul colle, è una cittadina che piace, con quel grosso cupolone che si può osservare e contemplare, di giorno e di notte, da ogni parte: dal sud e dal nord, dall'est e dall'ovest! Poi ti avvicini... e vorresti andare a vedere da vicino quella strana cupola! Giri e giri, ogni tanto te la vedi davanti ma non riesci a trovare la strada per arrivarci... Così è per i forestieri che vengono a Montefiascone... Non esiste a Montefiascone una segnaletica idonea, come si può trovare in altre cittadine, con monumenti meno-importanti. Basterebbe osservare i due segnali indicanti la Rocca, posti ai piedi del Comune: dico «ai piedi» perché uno di quei segnali è per terra, chissà da quanto tempo, e nessuno se ne preoccupa! Anche la segnaletica è segno di civiltà, di modernità... Volete pensarci, signori che siete stati scelti per il «Palazzo Doria»? Colonia O.D.A. «Gli Oleandri» Tutti gli anziani che hanno usufruito della Colonia «Gli Oleandri» intendono ringraziare il Sindaco e la Giunta Comunale nonché il rev.mo Don Luigi Picotti, per l'accoglienza fraterna e festosa trovata al mare. Così pure ricordano con riconoscenza la Santa Messa celebrata per loro da Sua Eccellenza Mons. Boccadoro. Un torneo di bocce che ha visto vincitori: il sig. Domenico Melidoni e il sig. Giuseppe Filomeni, e un torneo dì briscola che ha avuto per protagonisti il sig. Rizziero Girala e il sig. Simone Giraldo, hanno rallegrato il mese di ferie dei nostri anziani. CALENDARIO PARROCCHIALE Ottobre: mese del Rosario. Il Santo Rosario è il breviario di tutti i cristiani, è la preghiera più popolare e più sentita, anche se oggi viene un po' trascurata. Ogni sera c'è la recita del Santo Rosario nella tua chiesa, interessati dell'ora e, se puoi, non lasciarlo mai. Se non puoi andare in chiesa, recitalo insieme a milioni di altre persone con la Radio Vaticana: ogni sera alle ore 20,45. Il nostro Ufficio Postale, che rimaneva aperto fino alle ore 14 di Mese missionario: ogni giorno, da circa un mese rimail 21 ottobre è la giornata missione aperto al pubblico fino alle ore naria mondiale. Ma tutto il mese è 18,40 per sbrigare raccomandate, dedicato alle missioni: pacchi, telegrafo ecc.. La maggior parte del lavoro è sempre al mattino. I. settimana: preghiera Approfittiamo per porgere i noII. settimana: sofferenza stri auguri eringraziamential DiretIII. settimana: carità tore, a tutto il personale e a tutti i IV. settmana: vocazioni. Giovedì 4: S. Francesco d'Assisi patrono di Italia. Venerdì 5: I. venerdì del mese. Domenica 7: ore 12 in Cattedrale: supplica alla B.V. del Rosario. Lega di Perseveranza. Domenica 21: Giornata Missionaria Mondiale. Giovedì I. novembre: Tutti i Santi. Venerdì 2 novembre: commemorazione di tutti i fratelli defunti. Ore 9: funerale in Cattedrale celebrato da S. Ecc.za mons. Vescovo. I. venerdì del mese. Domenica 4 novembre: I. domenica del mese. Lega di Perseveranza. Il giorno 29 settembre, presso la Sede Comunale, c'è stato un incontro, al quale hanno partecipato il prof. A. Ficari, il dott. A. Compagnoni, il prof. V. Pugno per la organizzazione degli interventi di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori nel nostro Comune. Per l'occasione la Banca Coop. Cattolica ha donato alla USL VT-1 l'attrezzatura per broncoscopia, destinata all'Ospedale della nostra città. Basta volere! Si impartiscono lezioni di matematica per scuole medie e di ragioneria generale e applicata per gli Istituti Tecnici Commerciali. Telefonare al n. 86903. (Possibilmente all'ora dei pasti). Neo - geometra È stato il giovane Giuseppe Camicia a diplomarsi geometra a Roma, tra l'esultanza delle tre sorelle e dei genitori Elio e Anna Mosca. Oltre a congratularci con lui gli auguriamo di inserirsi presto nel mondo del lavoro. Nuovo coordinatore sanitario Il dott. Giovanni Pernafelli è il nuovo Coordinatore Sanitario della USL VT-1 di Montefiascone. È stato nominato dal Comitato di Gestione che gli ha affidato anche la direzione del delicato servizio Materno Infantile. Al dott. Pernafelli giungano gli auguri più sinceri perché possa ben operare in quel settore così importante della vita pubblica quale è la sanità. Orario d'ingresso Ospedale Civile Si raccomanda a tutti di tener presente l'orario per visitare i degenti in Ospedale, e questo proprio per il bene dei degenti stessi: giorni feriali: dalle ore 15,30 alle ore 17,30 Giorni festivi: dalle ore 12 alle ore 13 dalle ore 16 alle ore 17. Nel reparto Ostetricia e Ginecologìa l'ingresm è: dalle ore 12 alle ore 13 dalle ore 19 alle ore 20. Si ricorda a tutti che è vietato l'ingresso ai bambini al di sotto dei 10 anni.