Caserta Epatiti Croniche Virali parte 2 - progetto
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Caserta Epatiti Croniche Virali parte 2 - progetto
La gestione del paziente con epatite cronica HBV nella pratica clinica Perchè trattare ? •… per migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza... •… attraverso la prevenzione della progressione in cirrosi e delle sue complicanze (ipertensione portale, scompenso, carcinoma epatocellulare). Endpoint primario antivirale e endpoint clinici Risposta virologica persistente associata a Minore progressione Meno OLT Meno episodi scompenso Meno complicanze Aumento sopravvivenza Meno HCC Miglioramento qualità di vita Riduzione dei costi a lungo termine Infezioni HBV e HCV a confronto Obiettivo comune rallentare o arrestare la progressione della malattia epatica •HBV – Soppressione replicazione virale – Eradicazione virale inverosimile (persistenza cccDNA, sequenze integrate) HCV Soppressione replicazione virale Eradicazione come obiettivo “End-points” terapeutici” HBV •La terapia… •deve portare l’HBV-DNA idealmente al di sotto della soglia di detezione con un test real-time PCR (10-15 IU/mL)… •… al fine di indurre una soppressione completa della replicazione virale capace di tradursi in una remissione biochimica ed istologica della malattia ed in una prevenzione delle complicanze EASL Clinical Practice Guidelines J. of Hepatology 2009; 50:227-242 Farmaci a disposizione per il trattamento dell’epatite B Composto Nome commerciale Dosaggio Indicazioni Entecavir(1) (ETV) Baraclude® 1 cp da 0,5 mg/1 mg al dì Infezione cronica HBV in soggetti adulti con malattia epatica compensata, attiva replicazione virale, elevazione persistente delle ALT ed evidenza istologica di attiva infiammazione epatica e/o fibrosi. Adefovir(2) (ADV) Hepsera® 1 cp da 10 mg al dì Epatite cronica B nell’adulto con malattia epatica compensata, attiva replicazione virale, elevazione persistente delle ALT ed evidenza istologica di attiva infiammazione epatica e fibrosi. Malattia epatica scompensata da HBV. Lamivudina(3) (LVD) Zeffix® 1 cp da 100 mg al dì Malattia epatica compensata con evidenza di attiva replicazione virale, elevazione persistente delle ALT ed evidenza istologica di attiva infiammazione epatica e/o fibrosi. Malattia epatica scompensata da HBV. Telbivudina(4) (LTd) Sebivo® 1 cp da 600 mg al dì Epatite cronica B in soggetti adulti con malattia epatica compensata, attiva replicazione virale, elevazione persistente delle ALT ed evidenza istologica di attiva infiammazione epatica e/o fibrosi. Tenofovir(5) (TDF) Viread® 1 cp da 245 mg al dì Epatite cronica B nell’adulto con malattia epatica compensata, attiva replicazione virale, elevazione persistente delle ALT ed evidenza istologica di attiva infiammazione epatica e/o fibrosi. Combination con altri anti-retrovirali per di soggetti adulti (> 18 anni) con infeczione di HIV-1 Peginterferon α 2a(6) Pegasys® Iniezione da 180 microgrammi settimanale per 48 settimane Trattamento di pazienti adulti con epatite cronica B HBeAg-positivi o HBeAg-negativi con malattia epatica compensata, attiva replicazione virale, elevazione persistente delle ALT ed evidenza istologica di attiva infiammazione epatica e/o fibrosi. 1. Baraclude® (entecavir) Summary of Product Characteristics, January 2008. 2. Hepsera® (adefovir) Summary of Product Characteristics, March 2008. 3. Zeffix® (lamivudine) Summary of Product Characteristics, December 2007. 4. Sebivo® (telbivudine) Summary of Product Characteristics, February 2008. 5. Viread® (tenofovir) Summary of Product Characteristics, April 2008. 6. Pegasys® (Peginterferon α 2a), 20 June 2008. Trattamento del paziente affetto da epatite cronica B •2 principali approcci – Trattamento curativo di durata definita • per controllare l’infezione e curare l’epatite cronica con un trattamento di durata limitata nel tempo – Trattamento soppressivo di durata indefinita • Per raggiungere e mantenere l’inibizione della replicazione virale e dell’attività di malattia con un trattamento antivirale prolungato nel tempo EASL Practice Guidelines 2009 Indicazioni al trattamento – Paziente immunotollerante (HBeAg positivo, alta viremia, transaminasi normali) • non trattare – Paziente con epatite cronica B lieve • non trattare – Paziente con cirrosi HBV compensata e HBV-DNA positivo • trattare sempre – Paziente con cirrosi scompensata • trattare urgentemente EASL Clinical Practice Guidelines J. of Hepatology 2009; 50:227-242 Terapia dell’Epatite Cronica B: Come e Chi ? Malattia attiva e compensata HBeAg positiva / anti-HBe positiva Alte ALT / basso HBV-DNA IFN e PEG-IFN Priorità per genotipo A e B Pazienti giovani No controindicazioni a IFN ∼ 30% of SVR No resistenza NUCs Malattia epatica avanzata/scompensata Controindicazioni /Non-risposta/Intolleranza a IFN Pazienti Naive con Epatite cronica B HBeAg positiva Epatite Cirrosi Fibrosi No Mite Moderata Severa METAVIR Ishak F0 S0 F1 S 1-2 F2 S3 F3 S4 Cirrosi scompensata F4 S5-6 Terapia con Nas INDEFINITA PEG IFN o Terapia con Nas a termine HBVDNA : > 2-20000 UI/mL ALT: > > 15 UI/mL qualsiasi livello ALT Considerare terapia Trattare Risultati della terapia Pazienti HBeAg-positivi Sieroconversione HBe HBV-DNA negativo Normalizzazione ALT 100 90 77 80 74 67 70 69 68 66 60 48 50 39 39 40 30 30 26 22 22 25 21 21 20 12 10 0 PEG-IFN ADV LAM LdT ETV PEG-IFN TDF LAM ADV LdT ETV PEG-IFN TDF ADV LAM LdT ETV EASL Clinical Practice Guidelines J. of Hepatology 2009; 50:227-242 Risultati della terapia Pazienti HBeAg-negativi HBV-DNA negativo 100 90 90 70 Normalizzazione ALT 92 88 78 80 74 72 74 72 77 63 60 (%) (%) 60 51 50 38 40 30 20 10 0 PEG-IFN LAM ADV LdT ETV PEG-IFN TDF LAM ADV LdT ETV EASL Clinical Practice Guidelines J. of Hepatology 2009; 50:227-242 TDF TDF Terapia della Epatite Cronica B HBeAg- PEG-IFN NUCs • Short-term, durata definita (48 sett.) •Mantenimento long-term (anni) • Rischio di resistenza, e crossresistenza – monitoraggio stretto • Benefici Long-term in ~1/3 pts • HBsAg sieroconversione possibile • Nessuna resistenza • Da utilizzare con responsibilità Per i pazienti che non respondono o nei quali l’IFN e controindicato si possono usare NAs Incidenza cumulativa di resistenza HBV Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 100 90 80 67 70 70 (%) 60 49 50 38 40 30 29 24 22 18 20 11 10 0 3 0,2 0,5 1,2 1,2 1,2 4 0 0 LAM ADV ETV LdT EASL Clinical Practice Guidelines J. of Hepatology 2009; 50:227-242 TDF Monitoraggio Tollerabilità dei trattamenti – PEG-IFN • neutropenia, piastrinopenia • sindrome simil-influenzale (*) • modificazioni tono dell’umore, depressione (*) • alterazioni tiroidee (*) – ADV • tossicità renale (filtrazione glomerulare) – TDF • tossicità renale (filtrazione glomerulare) (**) • sindrome di Fanconi (funzione tubulare) (**) – LdT • tossicità muscolare (elevazioni CPK) (*) Meno frequenti e meno gravi che nel paziente HCV. (**) Rara in pazienti non HIV coinfetti Raccomandazioni per il monitoraggio nei pazienti in terapia con Interferone ematochimica Durante la terapia Ogni 4 sett. Post terapia HBV DNA, TSH HBeAg, Anti-HBe Ogni 12 sett. Ogni 24 sett.* HBsAg Ogni 6 m. † 12 e 24 settimane *se HBeAg positivo. †Ise HBeAg negativo con HBV DNA sierico persistentemente non dosabile alla PCR. Lok AS, et al. Hepatology. 2009;50:661-662. EASL. J Hepatol. 2009;50:227-242. Raccomandazioni per il monitoraggio nei pazienti in terapia con Nucleosidi Durante terapia ematochimica HBV DNA HBeAg, Anti-HBe Ogni 12 sett.w Ogni 12-24 sett. Ogni 24 sett* Creatinina HBsAg Ogni 12 sett† Ogni 6-12m‡ *se HBeAg positivo. †per pazienti in terapia con adefovir or tenofovir. ‡se HBeAg negativo con HBV DNA persistentemente non dosabile alla PCR. Se aumento > 1 log10 dell’ HBV DNA dopo la risposta(breakthrough) se diminuzione < 1 log10 dell’HBV DNA dopo 12 sett. dii terapia(EASL)[1] o diminuzione di < 2 log10 dopo 24 sett di terapia (AASLD)[2] (nonrisposta primaria) Se diminuzione > 1 log10 IU/mL dell’HBV DNA ma ancora dosabile[1] (risposta partiale) § Ricercare la compliance e Considerare cambio di terapia Considerare cambio di terapia la resistenza e riconsiderare la terapia con altro farmaco §Risposta parziale virologica a 24 sett. per lamivudina, telbivudina,e adefovir a 48 sett. per entecavir and tenofovir.[1] 1. EASL. J Hepatol. 2009;50:227-242. 2. Lok AS, et al. Hepatology. 2009;50:661-662. Monitoraggio •Nel paziente cirrotico lo screening periodico per HCC (US e alfa-fetoproteina ogni 6 mesi) va continuato indipendentemente dal tipo di trattamento e dalla risposta terapeutica e va proseguito dopo il trattamento VIRUS HCV EPIDEMIOLOGIA Genotipi HCV – I genotipi sono sottoclassi dell’HCV – Ce ne sono 6. – Sono i più importanti predittori di risposta alla terapia . – Non predicono la percentuale di progressione ,la gravità della malattia epatica o il rischio di HCC. Contagio Infezione acuta Obiettivi della terapia della epatite da HCV • Obiettivo Primario – Eradicare l’infezione da HCV • Obiettivi Secondari – Rallentare la progressione della malattia – Migliorare l’istologia – Ridurre il rischio di HCC – Migliorare la qualità di vita Trattamento di scelta • La terapia standard è basata sull’interferone + ribavirina • E’ il solo metodo di trattamento provato nei trials clinici per redurre l’HCV a livelli non dosabili – La risposta sostenuta virale (SVR) complessiva è circa del 50% Terapia Standard 2 interferoni pegylati – peginterferon alfa-2a (Pegasys®) – peginterferon alfa-2b (PEG-Intron®) 4 ribavirine approvate – Copegus® – Rebetol® – Ribavirina generica Actività Antivirale della Ribavirina Limitata attività antivirale se usata in monoterapia Meccanismo non chiaro I dati clinici supportano il dato che la ribavirina è fondamentale in tutti gli stadi della terapia dell’HCV : La Ribavirina è un componente chiave per l’eradicazione virale Dixit NM and Perelson SA. Cell Mol Life Sci. 2006;63:832-42. Come agiscono gli interferoni? • Immunoregulatory activity • Proliferation, differentiation, activation of different cell types heavily involved in immune responses Th1/Th2 Antifibrotic Antiviral activity Many cell types Dendritic cells Antiproliferative activity IFN Natural killer (NK) cells Activation Differentiation T Lymphocytes Adipocytes Muscle Survival Antiangiogenic Fibroblasts B Lymphocytes Proliferation Add courtesy of Stewart Cooper, MD Perchè gli Interferoni Pegylati? • Il legame covalente ,variamente configurato, al polyethylene glycol (PEG) – – – – Ritarda l’assorbimento Diminuisce la clearance Consente una dose settimanale Prolunga l’attivazione immune e gli effetti antivirali cytokine-derivati Risultato: una più elevata efficacia IFN Concentratione Limiti dell’Interferone standard • T1/2 3–8 ore1 • Periodi di tempo in cui l’IFN non è in circulazione1 • ri-emergenza virale2 0 24 48 72 96 Tempo (ore) 1. Xu ZX, et al. Hepatology. 1998;28(suppl):702A. 2. Lam NP, et al. Hepatology. 1997;26:226. 120 144 168 192 Profilo Concentrazione-Tempo:4 settimana (pg/mL) Concentrazione Media 20,000 PEG IFN α-2a 180 µg SC una volta a settimana 10,000 2000 PEG IFN α-2b 1.5 µg/kg SC una volta a settimana 1000 100 Standard IFN α-2b 3 MIU tre volte a settimana 10 0 0 10 20 40 60 80 120 140 160 ore Glue P, et al. Clin Pharmacol Ther. 2000;68:556. Kozlowski A, et al. BioDrugs. 2001; 15:419. Definizioni della risposta alla Terapia Anti-HCV 8 PEG IFN/RBV HCV RNA (IU/mL) 7 Relapse 6 Nessuna Risposta 5 2-Log Diminuzione 4 Parziale Risposta 3 Limite del Test 2 SVR 1 0 -6 0 6 12 18 24 30 36 42 48 54 60 66 72 78 Settimane Predittori di Risposta • • • • • • Principali genotipi 2/3 assenza di fibrosi bassa carica virale Età giovanile Sesso femminile Peso – – – – – Aggiuntivi Assenza di steatosi Aderenza alla terapia Precoce risposta virale Dosaggio di ribavirina Clearance virale a 4 settimane McHutchison JG, et al. N Engl J Med. 1998;339:1485. Patton HM, et al. J Hepatol. 2004;40:484. Poynard T, et al. Lancet. 1998;352:1426. Manns MP, et al. Lancet. 2001;358:958. SVR con Peg-IFN/RBV: Genotipo SVR (%) 76%-82% 42%-46% Genotipo 1 Adapted from Strader DB et al. Hepatology. 2004;39:1147-1171. Genotipo NonNon-1 Dosaggio quantitativo HCV RNA (“carica virale”) – Lo scopo principale del dosaggio dell’HCV-RNA è di monitorare la terapia. – La carica virale non predice la pecentuale di progressione nè la gravità della malattia epatica. Cinetica virale come predittore di risposta durante il trattamento Liveli di HCV RNA NR PR SR cEVR RVR 4 12 Settimane di trattamento Slide courtesy of Donald M Jensen, MD, 2005 24 Quando la terapia è fortemente raccomandata? Significativa fibrosi alla biopsia epatica (METAVIR 2-4; stage 3,4) Genotipo 2,3 (tutti gli stages) Sintomatologia severa Crioglobulinemia Clinica (associata più spesso a genotipo 2) Volontà del paziente Quando la terapia può essere rimandata malattia di lunga durata con minime alterazione alla istologia (specie genotipo 1) pazienti anziani con malattia lieve altre patologie con malattia lieve In questo caso attento follow-up Terapia Standard • genotipo 1a/b e genotipo 4 – interferone pegylato alfa-2a o 2b più plus ribavirina (1000-1200 mg/d) per 48 settimane • genotipo 2, 3 – interferone pegylato alfa-2a o 2b più ribavirina (800 mg/d) per 24 settimane • Dati emergenti – genotipo 1 – trattamento per 72 setimane o solo 24 settimane – genotipo 2, 3 – trattamento per 14-16 settimane – La durata del trattamento è basata sulla risposta virologica precoce (a 4 settimane) Dosaggio degli Interferoni Pegylati – peginterferone alfa-2b – 1.0-1.5µg/kg una volta la settimana – peginterferon alfa-2a – 180 µg una volta la settimana Adapted from Ghany MG, et al. Hepatology. 2009; Interferone: Effetti collaterali • flu-like symptoms – – – – cefalea Stanchezza o astenia mialgia, artralgia febbre, brividi • nausea • diarrea • Sintomi psichiatrici – depressione – insonnia • • • • • • alopecia Reazioni al sito di iniezione leucocitopenia tiroidite autoimmunità trombocitopenia Complicazioni della terapia con IFN • survey di 11,241 pazienti trattati con interferone in Italia1 – – – – 5 morti (0.04%) 2 tentativi di suicidi Convulsioni (in altre casistiche fino a 1%) Il trattamento può essere più rischioso della biopsia epatica • 68,276 biopsie 1973-83 in Italia2 – Morti 3 cirrotici e 3 pazienti con cancro (mortalità < 1/10,000) 1 Fattovich et al J Hepatol 1996;24,38 2 Piccinino et al J of Hep, 1986;2:165 • incidenza della depressione in corso di terapia con IFN – 24% sindromi depressive e 12% con depressione maggiore in 3MU TIW1 – 45% depressioni maggiori in 20MU/m2 per 5d/wk2 – 29-31% depressione con peginterferone3 1 2 3 Castera et al, Hepatology 2002;35:978 Musselman et al NEJM 2001;344:961 Manns et al, Lancet 2001;358:958 Ribavirina: Effetti collaterali • In genere lievi • tosse, dispnea, prurito, rash, riduzione dell’appetito • Eventi avversi gravi: – Anemia emolitica – Difetti neonatali Anemia • L’anemia è frequente1 – Fattori di rischio di anemia grave:–sesso femminile, età avanzata, ridotta funzione renale, deficit di ferro • L’emoglobina diminuisce di 2-3 g/dL entro le prime 4 settimane di pegIFN/ribavirina2 • Il 9%-22 dei pazienti richiede una modifica della dose 1, 3 • Il 36% delle cause di interruzione della terapia è dovuta all’anemia4 1 Russo MW, et al. Gastroenterology. 2003;124:1711. 2 De Franceschi, et al. Hepatology. 2000;31:997. 3 Rebetol PI. Kenilworth, NJ: Schering Corp; 2001. 4 Gaeta GB, et al. Aliment Pharmacol Ther. 2002;16:1633. Consequenze degli effetti collaterali della terapia di combinazione • anemia – stanchezza, ridotta aderenza alla terapia – Rischio teorico di ischemia miocardica, – ↓ della dose di RBV = ↓ SVR • neutropenia – ↓ della dose di pegIFN – Rischio teorico di predisposizione alle infezioni • trombocitopenia – ↓ della dose di pegIFN – Rischio teorico di predispoizione alle emorragie Depressione e HCV • La Depressione è presente in persone con HCV in maggiore percentuale che nella popolazione generale • A causa del rischio dello sviluppo di depressione o dell’aggravarsi di una depressioe preesistente questa deve essere accuratamente ricercata e trattata • Idee suicide sono una controindicazione alla terapia con IFN • L’etiologia della depressione associata alla terapia con IFN è probabilmente legata ad alterazione del metabolismo della serotonina – E’ la causa più frequente della interruzione della terapia – La depressione è la causa più frequente di mancata aderenza alla terapia Depressione e terapia con IFN: Considerazioni Practiche • Anmnesi psichiatrica • trattare/stabilizzare le condizioni neuropsichiatriche prima di iniziare la terapia • Rivalutare I pazienti ogni settimana nei primi 2 mesi e poi ogni 2-4 settimane – antidepressivi – riduzione/discontinuazione della dose di pegIFN • Terapia con supporto dello psichiatra ( peroxitina Seroxat) Nuove terapie • Triplice terapia IFN+Riba*+inibitore proteasi Boceprevil Telaprevil Sia in pazienti naife sia nei non responders