ATVRB0102Modello organizzativo adottato in cda il

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ATVRB0102Modello organizzativo adottato in cda il
ATVRB01 - MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE E
CONTROLLO PER LA RESPONSABILITA’
AMMINISTRATIVAATVRB01
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ATVRB01
REVISIONE 03
MODELLO ORGANIZZATIVO DI
GESTIONE E CONTROLLO PER
LA RESPONSABILITA'
AMMINISTRATIVA
ADOTTATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DEL 26.10.2010
REDATTO DA
ATV Azienda Trasporti Verona s.r.l.
Lungadige Galtarossa, 5 - 37133 Verona - Italy
Telefono +39 045 80.57.811 - Telefax +39 045 80.57.800
Codice Fiscale e Partita IVA 03644010237
DOCUMENTO VALIDO SOLO SE COMPLETO DI FIRME DI VERIFICA ED APPROVAZIONE
COPIA DIFFUSA NELLA RETE INFORMATICA INTERNA CON MODALITA' CONTROLLATE
R.D. Responsabilità Amministrativa
VERIFICA
Organismo di Vigilanza
APPROVAZIONE
Presidente CdA
APPROVAZIONE
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INDICE
Pag.
4
1.
REVISIONI E MODIFICHE
2.
IL DECRETO LEGISLATIVO N. 231/01: AMBITO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
3.
3.1.
3.2.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Scopo e riferimenti cogenti
Campo di applicazione
5
5
4.
4.1.
4.2.
4.3.
4.4.
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
Cenni storici
Dati caratteristici generali
Oggetto sociale
Sedi e impianti
6
6
6
7
5.
5.1
LA GOVERNANCE NELL’AZIENDA
struttura organizzativa e sistema delle deleghe
9
6.
6.1
6.2.
6.3.
DOCUMENTAZIONE DI SISTEMA E PROCEDURA INFORMATICA
Modalita' di gestione della documentazione
Definizione dei termini utilizzati
Sigle ed abbreviazioni
12
12
12
7.
7.1.
7.2.
7.3.
7.4.
Procedure INTERNE, documenti E ATTUAZIONE DEL MODELLO
Procedure specifiche del sistema per la responsabilità amministrativa
Procedure comuni ai vari sistemi di gestione
Procedure specifiche del sistema di gestione per la qualita’
Procedure specifiche del sistema di gestione salute e sicurezza
13
13
18
18
8.
8.1.
8.2.
8.3.
8.4.
COMUNICAZIONE E FORMAZIONE
Informativa ai soggetti aziendali
Informativa ai collaboratori esterni ed ai partners
Formazione e finalità
Modalità di svolgimento e adozione del piano formativo
21
22
22
22
9.
9.1.
9.2.
9.3.
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
Principi generali
Le attività di controllo
La responsabilità nel sistema di controllo interno
24
24
25
10.
10.1.
10.2.
10.3.
10.4.
10.5.
10.6.
10.7.
10.8.
10.9.
ORGANISMO DI VIGILANZA
Identificazione dell’Organismo interno di Vigilanza
Composizione, nomina e durata
Requisiti di nomina, cause d’ineleggibilità e decadenza.
Sospensione, revoca e dimissioni da membro dell’ODV
Riunioni e deliberazioni
Compiti e poteri dell’Organismo di Vigilanza.
Autonomia operativa e finanziaria
Responsabilità dell’Organismo di Vigilanza
Aggiornamento ed adeguamento del Modello
26
26
27
27
28
28
29
30
30
11.
FLUSSI INFORMATIVI
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11.1.
11.2.
11.3.
11.4.
Premessa
Reporting dell’Organismo di Vigilanza nei confronti degli organi societari.
Flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
Raccolta e conservazione delle informazioni
31
31
32
33
12.
12.1.
12.2.
12.3.
12.4.
12.5.
SISTEMA DISCIPLINARE
Principi generali
Sanzioni previste nei confronti del personale dipendente non dirigente
Sanzioni previste nei confronti dei dirigenti e del Direttore Generale
Sanzioni previste nei confronti di amministratori e sindaci
Sanzioni nei confronti di Collaboratori, Consulenti e Terzi in genere
34
34
35
35
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REVISIONI E MODIFICHE
REV.
DATA
PARAGR.
AGG.
DESCRIZIONE VARIAZIONI APPORTATE
I= inserimento, V= variazione, D= eliminazione
01
02
03
2009.01.02
2010.09.20
2012.09.01
TUTTI
TUTTI
9.3,
I
V
V
11.3
V
2012.07.12
2
D
2012.07.12
2012.07.12
2
5
I
V
2012.07.12
11/02/2013
7.1
11.3
V
V
PRIMA EMISSIONE DOCUMENTO, RIF. D.LEG.VO N. 231 del 08.06.2001
ADEGUAMENTO DEL DOCUMENTO ALLE LINEE GUIDA ASSTRA-MALENA
Attuazione AP n 2012/2, per variazione flussi informativi – eliminato l’obbligo di
report semestrale
Attuazione AP n 2012/2, per variazione flussi informativi – inserito piano di audit e
riunione semestrale
Attuazione AP n 2011/1, spostato il contenuto in ATVRB01A al fine di rendere
modulare il presente documento.
Attuazione AP n 2011/1, inserito riferimento al documento ATVRB01A.
Attuazione AP n 2011/1, spostati i riferimenti a ruoli e deleghe in ATVRB01B al
fine di rendere modulare il presente documento,
Inserito il riferimento ai documenti allegati ATVRB01A, ATVRB01B, ATVQG09A
Attuazione AP n. /2013 per variazione flussi informativi sezione segnalazioni
specifiche
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IL DECRETO LEGISLATIVO N. 231/01: AMBITO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Nel documento allegato ATVRB01A è riportato il quadro normativo di riferimento
3
SCOPO, CAMPO DI APPLICAZIONE
3.1.
Scopo e riferimenti cogenti
Questo documento e' stato predisposto da ATV s.r.l. per descrivere il “modello di
organizzazione, gestione e controllo” adottato ed attuato per la prevenzione dei reati previsti dal
D.lgs n. 231 del 08.06.2001; in modo diretto o con richiamo ad altri documenti, esso descrive:
- i processi dell'Organizzazione e le loro interazioni;
- le relazioni esistenti fra le attivita' dell'Organizzazione e il rischio di attuazione di reati;
- gli elementi fondamentali del sistema di organizzazione, gestione e controllo;
- le procedure e la documentazione correlata.
E’ il documento di riferimento per l’attuazione del Modello Organizzativo di Gestione per
la Responsabilita' Amministrativa in applicazione del D.Lgs n. 231 del 08.06.2001.
Per le fattispecie di reato oltre al D.Lgs n.231 del 08.06.2001 e s.m.i. viene fatto riferimento a
materiale specializzato allo scopo predisposto. A mero titolo esemplificativo: il “Modello di
organizzazione, gestione e controllo2 di Asstra e studio Malena edizione 2010, l’Allegato alle
Linee Guida di Confindustria approvate il 07.03.2002 ed aggiornate il 31.03.2008 disponibili
sulla intranet aziendale, il R.D. 148/1931, il D.P.R. 753/80, il D.lgs. 422/97, la Legge n. 166 del
2002, la Legge 23 dicembre 2005, n. 266 e la Legge n. 133/2008.
3.2.
Campo di applicazione
Il Sistema di Gestione descritto nel presente manuale e’ applicabile all’intera struttura
organizzativa di ATV srl e alle sue procedure, di cui si richiamano le principali:
l’oggetto sociale - paragrafo
sedi ed impianti - paragrafo
procedure aziendali - paragrafo
4.3
4.4
7
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4.
4.1.
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PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE
Cenni storici
ATV s.r.l. e' una realta' costituita nel dicembre del 2006 dall'integrazione tra APTV S.p.A. e
AMT S.p.A. con l'obiettivo di gestire il servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano di
Verona e provincia.
La nascita della nuova società rappresenta un obiettivo storico per Verona, inseguito da oltre
trent’anni, e potra' permettere ai cittadini scaligeri di contare nell’immediato futuro su un sistema
di mobilità pubblica piu' razionale, efficiente e competitivo.
4.2.
Dati caratteristici generali
ATV s.r.l.
costituisce infatti una realtà di tutto rispetto nel panorama dei servizi pubblici:
seconda azienda di TPL nel Veneto, può vantare:
- un valore della produzione di 65 milioni di euro,
- un parco autobus di 600 mezzi,
- 800 dipendenti,
- 45 milioni di passeggeri trasportati,
- 22 milioni di chilometri percorsi ogni anno.
ATV s.r.l. intende altresi occupare un ruolo di rilievo nell’ambito del territorio veronese, in tutte
le altre attivita' legate al trasporto dei cittadini quali, ad esempio, l’esercizio di autolinee
commerciali e di Gran Turismo, la gestione dei servizi di noleggio con conducente, i trasporti
scolastici e per disabili.
4.3.
Oggetto sociale
Il modello organizzativo di gestione per la responsabilità amministrativa di ATV s.r.l. e'
applicabile al seguente oggetto sociale:
a) la realizzazione e la gestione di servizi di pianificazione e progettazione della mobilità e
trasporti, fatte salve le competenze di Regione, Provincia e Comune;
b) la realizzazione e la gestione di servizi di trasporto pubblico di persone;
c) la realizzazione e la gestione di servizi di trasporto complementari e specializzati quali i
servizi di trasporto atipici, turistici, commerciali, scolastici, per disabili, ed altri servizi di trasporto
classificati di tipo privato richiesti da enti pubblici o da privati;
d) la realizzazione e la gestione di servizi di noleggio autobus ed autovetture, con e senza
conducente;
e) la realizzazione e la gestione di servizi di trasporto merci;
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f) la realizzazione e la gestione di eventuali linee, prolungamenti e derivazioni, oltre che di
servizi di coincidenze o interdipendenze con quelli di zone limitrofe, anche al di fuori del territorio
della provincia di Verona, compreso 1'esercizio di linee interregionali, internazionali e Gran
Turismo;
g) la progettazione, realizzazione e gestione di impianti connessi ai servizi ed ai sistemi di
trasporto, di strutture attinenti l'intermodalità, nonché lo svolgimento di tutte le attività connesse
all'esercizio dei servizi di trasporto quali la realizzazione e la gestione di parcheggi anche
specializzati, zone di sosta, punti di ristoro nelle stazioni viaggiatori e altre attività similari;
h) la realizzazione e la gestione di servizi di controllo sosta e di rimozione forzata;
i) la realizzazione e la gestione di attività di officina per la manutenzione e le riparazioni,
ordinarie e straordinarie, di automezzi di trasporto aziendali ed anche per conto terzi;
j) la realizzazione e la gestione di attività di vendita di titoli di viaggio, titoli di sosta, promozione,
informazione e vendita di servizi di trasporto, turistici, culturali, di intrattenimento per conto
proprio e di terzi;
k) la realizzazione e la gestione di attività di servizi amministrativi per conto delle società
costituenti o partecipate, nonché a favore degli Enti locali di riferimento se connessi ad un
servizio pubblico.
l) la realizzazione, l'esercizio e la gestione di ogni altro servizio o attività nello stesso settore o in
settori complementari o affini a quelli elencati.
4.4.
Sedi ed impianti
Il modello organizzativo di gestione e' applicabile alle seguenti Sedi:
Sede legale
Direzione, Uffici amministrativi e officine di
Via Lungadige Galtarossa, 5 - Verona (VR)
riparazione
Movimento e uffici amministrativi
Palazzina uffici
Viale Stazione Porta Vescovo, 11 - Verona
(VR)
Officine e Depositi
Officina autobus servizi Extraurbani
Via Lungadige Galtarossa, 5 - Verona (VR)
1) ricovero autobus
2) rifornimento mezzi
3) cambio olio
4) rabbocco olio
5) lavaggio autobus
6) rabbocco antigelo
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7) officine manutenzione
Deposito principale autobus servizi
Extraurbani
Deposito, Officina autobus servizi
Urbani
Deposito autobus servizi Urbani
Viale Stazione Porta Vescovo, 11 - Verona (VR)
1) ricovero autobus
2) rifornimento mezzi
3) rabbocco olio
4) lavaggio autobus
5) rabbocco antigelo
6) officina gommista e piccola manutenzione
7) revisione mezzi (banco prova)
Via F. Torbido, 1 - Verona (VR)
1) ricovero autobus
2) rifornimento mezzi
3) cambio olio
4) rabbocco olio
5) lavaggio autobus
6) rabbocco antigelo
7) officine manutenz.
Via Avesani 31 - Verona (VR)
1) ricovero autobus
2) rifornimento mezzi
Biglietterie aziendali
Autostazione di Verona Porta Nuova
Piazzale XXV Aprile - Verona (VR)
Autostazione di Legnago
Via dei Tigli, 1/a - Legnago (VR)
Autostazione di San Bonifacio
Via Ungaretti - San Bonifacio (VR)
Autostazione di Garda
Via Corso Italia, 62 - Garda (VR)
Ufficio abbonamenti
Piazza Renato Simoni, 12 - Verona (VR)
Aree di sosta in struttura:
Badia Calavena
Via Anselmi
1) ricovero autobus
2) rifornimento mezzi
3) rabbocco olio
4) rabbocco antigelo
Caprino Veronese
Via XXIV Maggio
1) ricovero autobus
2) rifornimento mezzi
3) rabbocco olio
4) rabbocco antigelo
San Pietro Incariano
Via Battisti, 40 – Domegliara
1) ricovero autobus
2) rabbocco olio
3) rabbocco antigelo
Garda
Via Marco Polo
1) ricovero autobus
2) rifornimento mezzi
3) rabbocco olio
4) rabbocco antigelo
Selva di Progno Località Giazza
1) ricovero autobus
Legnago
Via Pastoria
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1) ricovero autobus
San Bonifacio
via Minghetti,7
1) ricovero autobus
2) rabbocco olio
3) rabbocco antigelo
San Giovanni Ilarione
Via Cà Rosse, 58
1) ricovero autobus
2) rifornimento mezzi
3) rabbocco olio
4) rabbocco antigelo
San Zeno di Montagna
Via Cà Montagna, 6 –
1) ricovero autobus
Senza struttura:
Albaredo
Mantova
Badia Polesine
Bogara
Boscochiesanuova
Malcesine
Buttapietra
Magrano
Castelmassa
San Giovanni Lupatoto
Desenzano
Salienze
Erbezzo
Sona
Ferrara M.B.
S. Bortolo
Fosse
Riva del Garda
Illasi
Valeggio
Isola Marzolla
Velo
Isola della Scala
Vestevanova
Villafranca
Zevio
5.
LA GOVERNANCE NELL’AZIENDA
La struttura organizzativa di ATV srl è puntualmente identificata e prevista dallo Statuto Sociale
di ATV srl del 21/11/2007, consultabile sul sito aziendale www.atv.verona.it con accesso
pubblico.
5.1.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DELLE DELEGHE
Le struttura organizzativa, le nomine e deleghe in corso di validità sono descritte nel documento
ATVRB01B.
L’organigramma è rappresentato nel documento ATVQG09A.
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Nel caso in futuro fossero predisposte altre procure o deleghe, anche alla luce del presente
modello, saranno predisposte seguendo i principi generali sotto esposti. In particolare:
esatta delimitazione dei poteri, con un divieto assoluto di attribuzione, ai vari livelli, di
poteri illimitati;
definizione e conoscenza dei poteri e delle responsabilità all’interno dell’organizzazione;
coerenza dei poteri autorizzativi e di firma con le responsabilità organizzative assegnate;
segregazione di poteri fra coloro che agiscono per conto di ATV srl e coloro cui spetta il
dovere di controllo sulle attività così espletate.
Affinché i suddetti principi possano trovare attuazione sarà predisposto un sistema organizzativo
costituito da un’attribuzione formalizzata di responsabilità e una descrizione dei compiti
assegnati, dalla definizione delle linee di dipendenza gerarchica, da un sistema di poteri
autorizzativi e di firma assegnati in coerenza con le responsabilità organizzative definite
prevedendo un’indicazione delle soglie di approvazione delle spese.
Sulla scorta di detti principi, il sistema di deleghe e procure sarà caratterizzato da elementi di
“certezza” ai fini della prevenzione dei reati e per consentire la gestione efficiente dell’attività
aziendale.
le deleghe devono coniugare ciascun potere alla relativa responsabilità e ad una
posizione adeguata nell’organigramma;
ciascuna delega dovrà definire:
a) i poteri del delegato, precisandone i limiti;
b) il soggetto cui il delegato riporta gerarchicamente;
c) al delegato devono essere riconosciuti poteri di spesa adeguati alle funzioni conferite;
tutti coloro che intrattengono, per conto di ATV srl, rapporti, con la P.A. ovvero con terzi,
idonei ad impegnare ATV dovranno essere dotati di procura a tal uopo conferita;
a ciascuna procura che comporti il potere di rappresentanza della società nei confronti
dei terzi dovrà corrispondere una delega interna che descriva il relativo potere di gestione;
la delega o la procura dovrà, altresì, prevedere esplicitamente i casi di decadenza dai
poteri conferiti (i.e.: revoca, trasferimento a diverse mansioni incompatibili con quelle per le quali
la procura era stata conferita, licenziamento, ecc.);
le deleghe e le procure saranno periodicamente aggiornate.
Le procure sono sempre formalizzate mediante atti notarili.
Le deleghe e le procure saranno comunicate ufficialmente al destinatario mediante una lettera
d’incarico, redatta su carta intestata ATV, da trasmettere al procuratore/delegato unitamente
all’atto di conferimento della procura/delega, contenente le istruzioni, l’oggetto, i limiti di
esercizio dei poteri oggetto di procura/delega, il richiamo ai principi contenuti nel presente
Modello.
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La comunicazione delle deleghe e delle eventuali procure aziendali sarà trasmessa, a mezzo
posta elettronica o altra forma di diffusione, ad amministratori, dirigenti, quadri e ai dipendenti in
qualche modo interessati dal provvedimento.
L’organismo di vigilanza, nell’ottica del potenziale mutamento dell’organizzazione interna,
controllerà periodicamente il sistema di deleghe e procure individuando la funzione aziendale
coinvolta, compiendo una verifica del suo regolare utilizzo e una verifica della coerenza con il
sistema organizzativo aziendale.
All’esito delle suddette verifiche l’organismo di vigilanza può raccomandare l’organo preposto a
compiere eventuali modifiche e, quindi, anche revocare la procure/delega nel caso in cui siano
intervenuti cambiamenti organizzativi nella struttura di ATV srl, ovvero il potere di gestione e/o la
qualifica non trovi corrispondenza con poteri di rappresentanza conferiti al delegato ovvero
siano riscontrate altre anomalie.
La revoca può essere predisposta esclusivamente dall’organo aziendale che ha proceduto al
conferimento della delega/procura.
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6.
DOCUMENTAZIONE DI SISTEMA E PROCEDURA INFORMATICA
6.1.
Modalita' di gestione della documentazione
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Il sistema di gestione per la responsabilita' amministrativa di ATV s.r.l. e' supportato da una
procedura informatica denominata QNET2000 che consente la condivisione in rete delle basidati di riferimento dell'Organizzazione volte alla gestione dei sistemi organizzativi.
La procedura informatica consente di:
- accedere in modo selettivo ai testi del manuale e delle procedure
- gestire le registrazioni del sistema con apposite maschere di data-entry
- effettuare interrogazioni e riepilogazioni dei dati
- effettuare la stampa su supporto cartaceo di reports
Questo manuale e le procedure collegate fanno riferimento, ove necessario:
- ai manuali d'uso della procedura QNET2000
- ai reports su supporto cartaceo generati dalla procedura stessa
- alle modalita' di accesso informatico ai documenti del sistema di gestione ambientale
6.2.
Definizione dei termini utilizzati
La definizione dei termini utilizzati nel testo del presente “modello organizzativo” e nelle
procedure da esso citate e' contenuta nel documento " AR A0.4.3A ELENCO TERMINI E
DEFINIZIONI "; in quest’ultimo e' indicata la fonte documentale di riferimento.
6.3.
Sigle ed abbreviazioni
La definizione delle abbreviazioni utilizzate nel testo del presente “modello organizzativo” e
nelle procedure da esso citate e' contenuta nel documento "AR A0.4.4A ELENCO
ABBREVIAZIONI / ACRONIMI ".
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7.
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PROCEDURE INTERNE, DOCUMENTI E ATTUAZIONE DEL MODELLO
ATVRB01 Modello organizzativo di gestione e controllo per la responsabilità
amministrativa
La descrizione del “modello organizzativo di gestione” idonea a provare le misure effettivamente
adottate include:
-
il campo di applicazione del modello organizzativo stesso;
-
i riferimenti ai protocolli o procedure predisposti per assicurare l’attuazione efficace del
modello organizzativo da parte di tutti i ruoli dell’Organizzazione;
-
la descrizione delle interazioni fra i processi;
-
descrizione delle relazioni tra le attivita’ dell’Organizzazione e le fattispecie di reati previsti.
7.1.
Procedure specifiche del sistema per la responsabilità amministrativa
Il sistema di gestione per la responsabilita' amministrativa e' supportato dai seguenti protocolli e
procedure specifiche:
CODICE E DESCRIZIONE SINTETICA
ATVRB01
Modello organizzativo di gestione e controllo per la
respons.ta’ amministrativa
Il presente manuale con gli allegati
- ATVRB01A – Ambito normativo di riferimento
- ATVRB01B – Ruoli e deleghe.
- ATVQG09A - Organigramma
ATVRG00
Individuazione e valutazione dei rischi
Questo documento è stato predisposto per definire:
le ipotetiche modalità di realizzazione degli illeciti;
i processi di ATV nel cui ambito potrebbero essere presenti
rischi di reato;
la valutazione del peso di ogni rischio;
la documentazione di valutazione del rischio e degli interventi preventivi e correttivi con relativa verifica di efficacia.
ATVRG04
Codice di comportamento
Il Codice di Comportamento e’ un documento approvato dal
Consiglio di Amministrazione, diffuso a tutto il personale interno e
messo a disposizione delle “parti interessate” e del pubblico;
contiene diritti, doveri e responsabilita’ dell’Organizzazione nei
confronti dei “portatori di interesse”. Raccomanda, promuove o
vieta determinati comportamenti e la sua inosservanza da luogo a
sanzioni proporzionate alla gravita’ delle eventuali infrazioni
commesse nel corso di azioni che coinvolgono l’Organizzazione.
7.2.
Procedure comuni ai vari sistemi di gestione
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Le seguenti procedure sono documenti comuni ai sistemi qualita' - UNI EN ISO 9001; per la
gestione ambientale - UNI EN ISO 14001; per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro - OHSAS
18001; esse sono parte integrante del “modello organizzativo” per la responsabilita'
amministrativa:
CODICE E DESCRIZIONE SINTETICA
ATVGG10
Missione, valori e politiche
Con questo documento l'Alta Direzione ha inteso rendere pubblici i
principi
generali
di
riferimento
per
le
varie
realta'
dell'Organizzazione; tutti coloro che operano per ATV impegnati ad
osservare e a fare osservare tali principi nell'ambito delle proprie
funzioni e responsabilita'.
ATVQG01
ATVQG02
Documentazione dei sistemi di gestione
Controllo dei documenti e delle registrazioni
Le procedure ATVQG01 e ATVQG02 assicurano che vengano
pianificate ed attuate le attivita’ necessarie per:
approvare i documenti, circa l’adeguatezza, prima della loro
emissione;
riesaminare, aggiornare se necessario, riapprovare i
documenti stessi;
assicurare che vengano identificate le modifiche e lo stato di
revisione corrente;
assicurare che le versioni applicabili siano disponibili nei
luoghi di utilizzazione;
assicurare che i documenti siano e riamangano leggibili;
assicurare che siano identificati e distribuiti i documenti di
origine esterna;
prevenire l’uso involontario di documenti obsoleti.
La procedura ATVQG02 assicura che le registrazioni predisposte e
conservate per fornire evidenza della conformita’ ai requisiti e
dell’efficacia del “modello organizzativo di gestione” rimangano
leggibili, facilmente identificabili e rintracciabili.
Un apposito documento di pianificazione consente di stabilire la
ubicazione di tutte le registrazioni, la durata di conservazione, le
responsabilita’ relative alla registrazione,
conservazione,
eliminazione.
ATVQG03
Politica, obiettivi e programmi
La procedura ATVQG03 definisce le modalita’ attraverso le quali la
Direzione:
- comunica a tutta l’Organizzazione l’importanza di ottemperare
senza riserve alle prescrizioni previste dal “modello
organizzativo di gestione”;
- promuove una politica di conformita’ al “modello” stesso;
- assicura che siano definiti obiettivi di adeguatezza al “modello”
stesso;
- attua attivita’ di riesame del “modello” stesso;
- assicura la disponibilita’ delle risorse necessarie;
ATVQG03 definisce le modalita’ di controllo anche delle risorse
finanziarie. La procedura ATVQG03 definisce criteri e modalita’ per
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assicurare che l’Alta Direzione attui, ad intervalli prestabiliti, riesami
del “modello organizzativo di gestione” per assicurarsi della sua
continua idoneita’, adeguatezza ed efficacia.
ATVREGAS
Regolamento per le assunzioni
Disciplina le modalità di reclutamento del personale.
ATVREGACQ
Regolamento per le spese, gare e contratti di valore inferiore
alle soglie comunitarie
Disciplina l’attività negoziale sotto soglia europea di Azienda
Trasporti Verona Srl (ATV Srl) , ai sensi dell’art. 238 comma 7 del
Decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 (Codice unico).
L’attività negoziale si esplica con la stipulazione di contratti, a cui si
perviene tramite negoziazione diretta, confronto concorrenziale,
procedura di gara.
ATVQG05
Gestione della progettazione
Questa procedura definisce i criteri di gestione della progettazione
del Trasporto pubblico di linea, dell’introduzione di nuovi servizi,
delle variazioni significative di percorsi ed orari e di nuovi servizi di
trasporto atipici.
al fine di documentare le modalita' attuate per mantenere
costantemente sotto controllo le fasi e gli esiti:
ATVQG08
Non conformita’, azioni correttive e preventive
L’Organizzazione, come documentato dalla procedura ATVQG08,
mantiene registrazioni delle anomalie emerse nelle varie fasi dei
controlli pianificati e ne classifica le tipologie sulla base di criteri
che consentano anche la loro gestione statistica.
Nella procedura ATVQG08 sono definiti criteri e modalita’ per:
- riesaminare le non conformita’;
- individuarne le cause;
- valutare l’esigenza di predisporre azioni per evitare il loro
ripetersi;
- registrare le azioni intraprese e i loro esiti;
- riesaminare periodicamente le azioni intraprese.
ATVQG09
Definizione dei ruoli
Questa procedura descrive le modalita’ adottate per la definizione
dei ruoli facenti parte della struttura organizzativa. Allegato il
documento ATVQG09A - Organigramma
ATVQG10
Verifiche ispettive interne
La procedura ATVRG10 definisce le modalita’ attraverso le quali la
Direzione:
- predispone un Organismo di Vigilanza;
- adotta idonei sistemi sanzionatori.
ATVQG10 e ATVRG10 definiscono criteri e modalita’ per
assicurare che una pianificata attivita’ di auditing interno consenta
di garantire l’Alta Direzione sull’effettiva applicazione del “modello
organizzativo” e sulla sua efficacia.
L’Organizzazione utilizza i risultati degli audit, le azioni correttive e
preventive e i riesami della direzione previsti al paragrafo 5.6., per
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l’attivita’ di miglioramento continuo dell’efficacia del “modello
organizzativo” stesso.
ATVQG12
Selezione e formazione del personale
La procedura ATVQG12 definisce le modalita’ per assicurare la
formazione necessaria alla attuazione delle decisioni in relazione ai
reati da prevenire.
ATVQG15
Approvvigionamento di beni e prestazioni
Scopo della procedura e' di documentare le modalita' attuate da
ATV per quanto riguarda la gestione degli approvvigionamenti di
beni e prestazioni.
ATVQG17
Qualificazione e monitoraggio dei fornitori
Scopo di questa procedura e' di documentare quanto ATV:
individuare le responsabilita' interne relative al procedimento di
qualificazione e monitoraggio dei fornitori di beni e prestazioni;
definire i passaggi obbligatori cui debbono riferirsi le figure
interne di ATV nella fase di individuazione di fornitori adeguati
e le fasi di verifica del livello di qualificazione;
definire le informazioni ed i supporti di modulistica da
trasmettere e ricevere e definire i tempi di riferimento per
l'espletamento dei vari processi;
fissare eventualmente i termini e le scadenze della validita' dei
rilevamenti fatti e delle determinazioni assunte.
ATVQG20
Gestione contratti servizi e carta mobilita'
Questa procedura e' stata predisposta per documentare il flusso
delle attivita' relative alla gestione delle concessioni e/o contratti
per i servizi di trasporto programmati ed autorizzati, dei contratti per
l'erogazione dei servizi di noleggio da rimessa e dei servizi
fuorilinea, dei contratti per l'esecuzione delle attivita' di
manutenzione autoveicoli conto terzi, stipulati da ATV.
ATVQG27
Gestione dei titoli di viaggio
Scopo della procedura e' di documentare le direttive emanate da
ATV per:
la gestione dei rapporti con i rivenditori autorizzati;
la gestione dei sistemi tariffari;
le modalita' di vendita dei titoli di viaggio;
i metodi utilizzati per l'effettuazione delle statistiche;
le modalita' per il controllo delle giacenze di magazzino.
ATVQG29
Gestione delle problematiche assicurative
Questa procedura documenta le direttive emanate da ATV per la
gestione delle problematiche assicurative concernenti:
i sinistri attivi, passivi, interni;
i danni derivanti da furto, incendio. atto vandalico e da ogni altro
evento coperto da polizza assicurativa.
ATVQG50
Uso del marchio e del certificato
Scopo di questa procedura e' definire le modalita' adottate da ATV
per quanto riguarda l'utilizzo dei certificati dei vari sistemi di
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gestione e dei marchi di certificazione rilasciati dall’Organismo di
Certificazione.
ATVQL01
Prove, controlli e collaudi
Scopo di questa procedura e' descrivere le attivita' svolte da ATV
per:
verificare che i requisiti specificati per i prodotti ed i servizi
siano soddisfatti;
garantire l'identificazione e la rintracciabilita' dei prodotti e dei
servizi stessi;
tenere sotto controllo i prodotti non conformi.
ATVQL10
Piano qualita' realizzazione servizi di trasporto
Questa procedura definisce il flusso delle attivita' previste da ATV
per la pianificazione dei servizi di trasporto programmati ed
autorizzati, atipici (es. navette, servizi fiera, scuolabus, linee
operaie, ecc.), di noleggio con conducente, in conformita' con i
seguenti paragrafi della norma UNI EN ISO 9001:2008.
ATVQM10
Istruzioni per il personale addetto alla guida
Scopo della procedura e' di documentare le modalita' attuate da
ATV per quanto riguarda la gestione delle attivita' relative ai
controlli all'autoveicolo che il conducente deve effettuare, al
momento della prima uscita giornaliera dell'autobus dal deposito
dell'Unita' Operativa di appartenenza, oltre che per la gestione
delle altre problematiche piu' ricorrenti, per conseguire i seguenti
obiettivi:
ridurre il rischio di incidenti su strada, cercando di aumentare
la sicurezza propria e degli utenti e di contenere gli eventuali
impatti ambientali;
ridurre l'incidenza di guasto all'automezzo;
fornire un servizio di livello adeguato alle aspettative
dell'utente;
conseguire e migliorare gli obiettivi qualitativi, ambientali e di
sicurezza che l'Organizzazione si e' data.
ATVQN04
Manutenz. apparecch. di controllo e misura
Questa procedura documenta le modalita' adottate da ATV per
tenere sotto controllo, tarare e manutenere le apparecchiature per
prova, misurazione e collaudo utilizzate dagli operatori durante
l'esecuzione delle diverse attivita', al fine di dimostrare la
conformita' del prodotto ai requisiti specificati.
ATVQN10
Manutenzione degli impianti e delle attrezzature
Questa procedura documenta le modalita' relative alle operazioni di
manutenzione degli impianti e delle attrezzature adottate da ATV al
fine di accrescere l'affidabilita' delle dotazioni tecniche, la sicurezza
e l'efficacia di intervento di tutto il personale interessato.
ATVQN20
Manutenzione agli autobus
Questa procedura e' stata predisposta per documentare le
modalita' relative alle operazioni di manutenzione programmata ed
a caduta agli autobus aziendali, adottate da ATV al fine di
accrescere l'affidabilita' delle dotazioni tecniche, la sicurezza e
l'efficacia di intervento di tutto il personale interessato.
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ATVQN50
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Deposito, rifornimento, pulizia degli autobus
Questa procedura e' stata predisposta per documentare le
modalita' relative alle operazioni di deposito, il rimessaggio e la
pulizia dei bus.
Non inserito nell’elenco dei documenti presenti in Qnet abbiamo il:
ATVPG60A
7.3.
Documento Programmatico sulla Sicurezza dei Dati personali
Documento previsto dalla normativa in materia di privacy (D.lgs
196/2003) che riconosce le fattispecie di trattamenti di dati sensibili
all’interno dei processi di ATV srl e li regola. (nota n. 5717 del
30.03.11).
Procedure specifiche del sistema di gestione per la qualita’
CODICE E DESCRIZIONE SINTETICA
ATVQB01
7.4.
Manuale dei sistemi di gestione qualità, ambiente salute e
sicurezza
Questo manuale e' stato predisposto da ATV quale documento di
riferimento del sistema di gestione per la qualita', ambiente, salute
e sicurezza.
Procedure specifiche del sistema di gestione salute e sicurezza
CODICE E DESCRIZIONE SINTETICA
Conformemente ai requisiti di legge ex D.Lgs 81/2008 ATV ha elaborato la valutazione dei rischi
ai sensi dell’art 17 del citato decreto.
La complessità delle attività svolte nell’azienda e dei rischi da valutare ha richiesto la stesura di
numerosi Documenti di Valutazione del rischio (DVR):
ATVOG50B
DVR Documento aspetti generali ed attività di trasporto
Descrive le attività svolte da ATV e la sua struttura organizzativa e
logistica, i criteri seguiti per la valutazione dei rischi e per l’analisi
degli infortuni, contiene la valutazione del rischio per il personale di
esercizio (autisti) ed indicazioni generali inerenti, prevenzione del
rischio incendio, organizzazione del primo soccorso, formazione ed
informazione, gestione dei DPI, gestione degli agenti chimici,
gestione del rischio biologico, tutela dei lavoratori comprese le
categorie protette e i rapporti speciali, tutela dal rischio stress
lavoro correlato, gestione della sorveglianza sanitaria, gestione dei
contratti di appalto.
ATVOG60B
DVR Sede di Verona Lungadige Galtarossa (sede legale).
Il documento è la valutazione del rischio riguardante i luoghi di
lavoro, ai reparti e alle mansioni lavorative della sede di Verona
Lungadige Galtarossa. Indica le misure preventive e i miglioramenti
programmati.
ATVOG70B
DVR
Sede di Verona Porta Vescovo
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Il documento è la valutazione del rischio riguardante i luoghi di
lavoro, i reparti e le mansioni lavorative della sede di Verona Porta
Vescovo (via Torbido e Viale della Stazione). Indica le misure
preventive e i miglioramenti programmati.
ATVOG80B
DVR Deposito di via Avesani
Valutazione del rischio nell’area di parcheggio ed impianto di
distributore metano di Verona, via Avesani. Misure di protezione,
prevenzione e gestione delle emergenze.
ATVOM60
DVR Attrezzature di Verona Galtarossa
Il documento è la valutazione dei rischi conseguenti alle
attrezzature utilizzate presso la sede di Verona Lungadige
Galtarossa. Indica le misure preventive e i miglioramenti
programmati.
ATVOM70
DVR Attrezzature di Verona Porta Vescovo
Il documento è la valutazione dei rischi conseguenti alle
attrezzature utilizzate presso la sede di Verona Porta Vescovo (via
Torbido e Viale della Stazione). Indica le misure preventive e i
miglioramenti programmati.
ATVOG02E
DVR Rischio Chimico
E’ la valutazione dei rischi derivanti dall’utilizzo di sostanze
pericolose. Contiene tabelle suddivise per mansione. Indica le
misure preventive e i miglioramenti programmati.
ATVOG02C
DVR Esposizione a rumore durante il lavoro
E’ il documento di valutazione del rischio rumore con il censimento
delle lavorazioni e delle mansioni interessate. Contiene indicazioni
sul metodo di valutazione utilizzato e le misure di prevenzione e
protezione.
ATVOG02F
DVR Esposizione a vibrazioni
E’ il documento di valutazione del rischio vibrazioni con il
censimento delle lavorazioni e delle mansioni interessate. Contiene
indicazioni sul metodo di valutazione utilizzato e le misure di
prevenzione e protezione.
ATVOG02M
DVR Radiazioni ottiche artificiali.
E’ il documento di valutazione del rischio conseguente a radiazione
ottica artificiale, contiene il censimento delle fonti e le misure di
protezione e prevenzione.
ATVOG02X
DVR Protezione atmosfere esplosive
Il documento è la valutazione del rischio atmosfere esplosive,
contiene l’elenco degli impianti che le possono generare,
indicazioni generali e specifiche per il miglioramento della
protezione e della sicurezza e delle salute dei lavoratori che esposti
al rischio.
ATVOG08
Piano di emergenza Porta Vescovo
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Rev. 03
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E’ il piano di emergenza ed evacuazione riferito alla sede di Verona
Porta Vescovo. Contiene indicazioni sui luoghi ed attività a maggior
rischio di incendio ed emergenza, definisce gli addetti alla gestione
dell’emergenza, le attrezzature disponibili, riporta indicazioni
generali e specifiche sul comportamento da tenere in una
situazione di emergenza.
ATVOG09
Piano di emergenza Galtarossa
E’ il piano di emergenza ed evacuazione riferito alla sede di Verona
Lungadige Galtarossa. Il contenuto è analogo a quello del
documento ATVOG08
ATVOG02T
DVR Rischio da interferenze
E’ il documento base - modello di riferimento per eliminare –
ridurre i rischi di interferenza in caso di appalto di lavori, forniture,
servizi. Il documento viene di volta in volta aggiornato a seconda
delle particolari caratteristiche del contratto di appalto od opera.
ATVOG02S
DVR Rischio stress lavoro correlato
Il documento costituisce la valutazione del rischio stress lavoro –
correlato.
ATVOL30
Analisi degli infortuni
Il documento, aggiornato annualmente, contiene gli indicatori di
misura del danno infortunistico, l’analisi nel tempo e le misure di
miglioramento.
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8.
COMUNICAZIONE E FORMAZIONE
8.1.
Informativa ai soggetti aziendali
Rev. 03
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Pagina 21
Al fine di garantire l’efficace attuazione del presente Modello è necessario garantire una corretta
conoscenza e divulgazione delle regole di condotta ivi contenute nei confronti di tutti i soggetti
aziendali dagli amministratori sino ai dipendenti ed ai partners che intrattengono rapporti con
ATV.
L’informazione ai soggetti aziendali è affidata alla Direzione Personale - Ufficio Risorse Umane
che opera con il supporto dell’organismo di vigilanza per la scelta delle modalità d’informativa.
Ai fini dell’attuazione del Modello, quindi, la Direzione preposta deve garantire:
la comunicazione dell’avvenuta adozione del Modello a tutte le risorse in organico alla
società mediante invio su posta elettronica aziendale di e-mail. Al fine di garantire idonea
pubblicità dell’adozione del Modello anche nei confronti dei dipendenti non provvisti di
postazione informatica di lavoro e di posta elettronica aziendale (autisti, meccanici) ATV
provvede
all’affissione
della
comunicazione
in
tutti
i
luoghi
aziendali
suscettibili
d‘assembramento da parte dei detti lavoratori (depositi, officine, mense, spogliatoi). La detta
comunicazione riporta l’indicazione specifica dei luoghi in cui il Modello è esposto e consultabile
e l’invito a prenderne visione;
l’esposizione permanente del Modello in formato elettronico mediante inserimento
nell’intranet aziendale e sul sito internet della società con possibilità di procedere al download
del file elettronico;
la possibilità di riceverne copia presso l’Ufficio Risorse Umane;
la consegna di copia integrale del Modello al personale direttivo e/o con funzioni di
rappresentanza nonché a tutti i soggetti apicali. Dell’eseguita consegna deve essere garantita
adeguata tracciabilità mediante sottoscrizione, da parte del destinatario, di ricevuta
d’accettazione contenente, tra l’altro, una dichiarazione sottoscritta ove si attesti la conoscenza
dei principi contenuti nel presente Modello, nonché l’impegno ad osservarne le prescrizioni ed a
non tenere condotte che possano esporre ATV alla responsabilità da reato di cui al Decreto;
ai neo – assunti si comunica, nella lettera d’assunzione, che la Società ha adottato il
presente Modello, indicando i luoghi in cui è esposto, consultabile, scaricabile, con espresso
invito a prenderne visione. Laddove l’assunzione riguardi un soggetto che ricoprirà una
posizione apicale è prevista la consegna materiale del Modello e la sottoscrizione della
dichiarazione d’impegno di cui alla premessa precedente;
la comunicazione a tutti i soggetti aziendali, a mezzo diffusione sulla intranet/sito internet
di ATV, a mezzo e-mail, ovvero a mezzo di affissione di adeguata comunicazione nei luoghi di
assembramento dei dipendenti sprovvisti di postazione informatica ed e-mail aziendale dei
successivi aggiornamenti/modifiche del Modello.
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8.2.
Rev. 03
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Pagina 22
Informativa ai collaboratori esterni ed ai partners
ATV promuove la conoscenza e l’osservanza del Modello anche tra i partner commerciali,
finanziari, consulenti, collaboratori, clienti e fornitori.
A tal fine i responsabili delle funzioni aziendali, aventi contatti istituzionali con tali soggetti
esterni, forniscono adeguate informative su principi, politiche e procedure adottate dal presente
Modello avendo cura d’invitare i medesimi alla lettura integrale del Modello e di indicare il “link”
al sito internet dell’azienda ove trovare e scaricare il formato elettronico del Modello.
In ogni caso, al fine di formalizzare l’impegno al rispetto dei principi del Modello da parte dei
terzi destinatari, tutti i contratti di riferimento sono stati rivisitati in modo da prevedere l’esplicito
riferimento al Modello e al Decreto, l’inosservanza delle cui norme potrà costituire
inadempimento delle obbligazioni contrattuali assunte.
ATV provvederà, inoltre, a comunicare con una nota ad hoc alle società partecipate o collegate,
l’avvenuta Adozione del Modello, invitando le medesime a prenderne visione sul sito internet
aziendale, ad adeguarsi al Modello e a predisporlo anche per la loro società.
8.3.
Formazione e finalità
Sul piano della formazione, sebbene il Decreto non istituisca direttamente, in capo alla Società,
un obbligo di formazione verso i dipendenti ed i dirigenti, ATV ha approvato un adeguato
programma di formazione rivolto al personale delle aree a rischio reato.
L’esposta necessità s’è avvertita anche alla luce dei primi interventi giurisprudenziali tali per cui,
affinché sia garantita l’attuazione e l’efficacia del Modello, è necessario predisporre un
programma informativo che assicuri un’adeguata conoscenza, comprensione ed applicazione
del Modello da parte dei dipendenti e dei dirigenti.
La formazione dei soggetti aziendali, in particolare, è assicurata, attraverso un piano formativo,
con un diverso grado d’approfondimento e con diverse modalità in relazione alla funzione svolta
e alle risorse coinvolte nelle attività sensibili.
Attendere all’attività formativa è obbligatorio e l’inosservanza dell’obbligo è suscettibile di
valutazione disciplinare. Sarà cura dell’organismo di vigilanza espletare gli adeguati controlli per
verificarne l’attuazione.
8.4
Modalità di svolgimento e adozione del piano formativo
Al fine di garantire l’effettiva conoscenza del Modello e sensibilizzare il personale sul rispetto
della normativa, sull’osservanza dei principi e delle prescrizioni previste nel Modello, ATV ha
predisposto un piano formativo contenente specifiche attività di formazione in considerazione
delle diverse aree di rischio e del livello di responsabilità dei destinatari.
Il succitato piano formativo prevede i seguenti contenuti:
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una parte istituzionale comune per tutti i destinatari avente ad oggetto la normativa di
riferimento (D. lgs. 231/01 e reati presupposto), il Modello ed il suo funzionamento;
una parte speciale in relazione a specifici ambiti operativi, che avendo a riferimento la
mappatura delle attività sensibili, sia volta a diffondere la conoscenza dei reati, le fattispecie
configurabili ed i presidi specifici predisposti nelle aree a rischio.
L’attività formativa è svolta attraverso differenti modalità di erogazione:
sessioni in aula con incontri dedicati ovvero altre modalità compatibili di learning a
seconda del contenuto e dei destinatari.
La formazione è obbligatoria e, pertanto, deve essere rilevata l’attestazione di frequenza dei
corsi.
I contenuti formativi devono essere adeguatamente aggiornati in conformità alle evoluzioni della
normativa esterna prevedendo, nel caso di mutamenti significativi (i.e.: estensione della
responsabilità amministrativa dell’ente a nuove tipologie di reati) le necessarie integrazioni.
Sarà cura dell’organismo di vigilanza verificare, preventivamente alla delibera d’adozione del
piano formativo, la congruità del contenuto della formazione alle prescrizioni del D. Lgs. 231/01
ed alle indicazioni del presente Modello.
Altresì l’organismo di vigilanza verifica la completa attuazione del piano di formazione adottato e
raccoglie le evidenze relative all’effettiva partecipazione ai programmi di formazione da parte dei
soggetti aziendali coinvolti.
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9.
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
9.1.
Principi generali
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Pagina 24
ATV srl nel perseguimento degli obiettivi d’efficienza ed efficacia operativa, affidabilità delle
informazioni finanziarie e gestionali nonché per la salvaguardia del patrimonio sociale contro il
potenziale pericolo di frodi s’è dotata di un sistema di controllo interno idoneo a garantire
ragionevolmente il raggiungimento degli obiettivi su emarginati.
In particolare esso è strutturato per assicurare una corretta informativa ed un’adeguata
copertura di controllo su tutte le attività di ATV srl, con particolare riguardo alle aree ritenute
potenzialmente a rischio.
Codesto sistema si fonda su principi generali che sono definiti nel presente Modello:
separazione dei ruoli e delle funzioni nello svolgimento dei principali processi operativi;
tracciabilità e visibilità dei processi decisionali adottati;
oggettivazione dei processi decisionali.
Il puntuale rispetto dei detti principi consente ad ATV srl di perseguire e raggiungere, con
ragionevole garanzia, i valori di correttezza sostanziale e procedurale, di trasparenza,
responsabilità, efficienza e conoscibilità delle operazioni e dei processi aziendali (attraverso
anche l’applicativo gestionale SAP) nonché il rispetto delle leggi e dei regolamenti (es.
regolamento assunzioni, regolamento spese, etc.) e il rispetto dell’integrità aziendale e del suo
patrimonio.
9.2.
Le attività di controllo
Sulla scorta dei principi innanzi enunciati ATV srl espleta attività di controllo.
Ciascuna operazione compiuta, infatti, in particolare quelle rientranti nelle aree “a rischio”, é
preventivamente autorizzata da chi ha i poteri per farlo.
Per ciò che attiene ad esempio alla procedura di acquisto di beni e servizi nell’area
amministrativa (una delle aree maggiormente esposte a rischio) si segue l’iter qui sotto riportato:
1) si effettua una richiesta di acquisto cartacea che viene autorizzata ed approvata dal
Dirigente responsabile e dal Direttore;
2) viene predisposto l’ordine, inserito nel sistema SAP ed autorizzato secondo i vari livelli di
autorizzazione previsti dalla procedura acquisti;
3) una volta arrivata la merce o effettuato i servizio, i documenti DDT o di prestazione, si
inseriscono nel sistema SAP;
4) le successive fatture, poi, vengono abbinate alla bolla e all’ordine e fatta la registrazione;
5) successivamente si effettua il pagamento.
In caso di difformità tra l’ordine e la fattura che sia superiore al 5%, il programma effettua il
blocco fattura che andrà poi sbloccata dal Dirigente e dal Direttore per via telematica.
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L’integrità e la completezza dei dati gestiti è, quindi, garantita attraverso il citato sistema
SAP che, integrato con quello di Contabilita' Generale, consente la connessione ordine fatture - bolla ed il conseguente controllo di congruità, anche grazie alla funzione "spunta
fatture"; con la quale ha in comune l'anagrafica fornitori, utilizzata per le operazioni di
pagamento.
Per gli acquisti di magazzino e di manutenzione, la procedura è parzialmente diversa ma
comunque prevista nel documento “ATVQG1503 – approvvigionamento di beni e
prestazioni” e prevede l’approvazione preventiva dell’ordine da parte del Dirigente in via
telematica e la verifica del materiale al momento dello scarico sul programma SAP.
Per gli acquisti più rilevanti, benché sottosoglia, esiste un “regolamento per le spese, le gare
e i contratti di valore inferiore alle soglie comunitarie” approvato in data 19/03/2007, che ne
stabilisce la disciplina e il limiti.
Per gare sopra soglia comunitaria, resta sempre invariata l’applicazione d.lgs 193/2006.
Oltre a questa, tutte le aree compatibili con le fattispecie di reato sono individuate nel
documento “ARR. 1.1.1A – Sistema per la responsabilità amministrativa, valutazione del rischio
di illecito” contenente anche la graduazione di impatto e di probabilità di ogni singola attività.
Correlata ad ogni area esiste una proceduta che consente il controllo; ad esempio, per l’area
personale è codificato il Regolamento sulle assunzioni.
9.3.
La responsabilità nel sistema di controllo interno
La responsabilità del sistema di controllo interno compete all’Organismo di Internal Audit che
stabilisce le linee d’indirizzo e ne verifica periodicamente l’adeguatezza e l’effettivo
funzionamento.
I responsabili di ciascuna area aziendale provvedono ad osservare, nell’esplicazione del proprio
ruolo, principi di controllo previsti dal presente Modello e dalle procedure applicative,
intervenendo ove riscontrassero anomalie, carenze o mancata applicazione del Modello
organizzativo e ricorrendo ove necessario alle sanzioni previste ed alla segnalazione all’Internal
Audit, alla Direzione Generale e all’OdV.1
1
La finalità perseguita dall’obbligatorietà di queste informazioni è quella di far sì che la condotta espletata dal soggetto aziendale in
un processo a rischio, laddove integri una delle fattispecie di reato rilevanti ai fini del Decreto, non potrà che essere stata compiuta
dall’autore aggirando fraudolentemente le misure di controllo predisposte.
La condotta così osservata sarà inidonea a coinvolgere la responsabilità di ATV consentendo, pertanto, l’operatività dell’esimente di
cui all’art. 6 del Decreto.
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CONTROLLO PER LA RESPONSABILITA’
AMMINISTRATIVAATVRB01
10.
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ORGANISMO DI VIGILANZA
10.1. Identificazione dell’Organismo interno di Vigilanza
In base alle previsioni del Decreto, l’organismo cui affidare il compito di vigilare sul
funzionamento e l’osservanza del Modello, nonché di curarne l’aggiornamento deve essere un
organismo della Società (art. 6, co. I, lett. b) dotato di autonomi poteri d’iniziativa e di controllo.
Le linee guida cui il presente modello s’ispira (Confidustria ed ASSTRA) suggeriscono che si
tratti di un organismo diverso dal Consiglio d’Amministrazione e dal Collegio Sindacale e
caratterizzato da autonomia, indipendenza, professionalità e continuità d’azione nonché da
onorabilità ed assenza di conflitti d’interesse.
Il requisito dell’autonomia presuppone che l’organismo risponda, nello svolgimento di questa
sua funzione, solo al massimo vertice gerarchico.
Ciò premesso ed in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 6, lett. b) del Decreto, è istituito in
seno alla Società un organo con funzioni di vigilanza e controllo (di seguito “ODV”) in ordine al
funzionamento, all’efficacia, all’adeguatezza ed all’osservanza del Modello.
In considerazione della peculiarità delle proprie attribuzioni e dei propri requisiti professionali,
l’ODV potrà avvalersi, in via sistematica, del supporto della struttura d’Internal Auditing e, per
attività particolari, di idonee risorse, anche esterne, che - di volta in volta - si rendessero utili per
il perseguimento dei fini già detti.
I componenti dell’ODV dovranno soddisfare i requisiti di:
autonomia ed indipendenza: mediante l’inserimento dell’organismo nell’organizzazione
aziendale in posizione tale da garantire l’autonomia, l’indipendenza e l’effettività
dell’azione;
professionalità: questo connotato si riferisce al bagaglio di strumenti e tecniche che
l’organismo deve possedere per poter svolgere efficacemente l’attività assegnata;
continuità d’azione;
pena, anche in corso di mandato, l’ineleggibilità o l’eventuale decadenza.
10.2. Composizione, nomina e durata
In considerazione degli specifici compiti che fanno capo all’ODV e nel rispetto dei requisiti
previsti per i componenti dell’organismo stesso , l’incarico viene affidato con delibera del
Consiglio di Amministrazione ad un organo collegiale ad hoc composto da tre membri.
Con la medesima delibera il Consiglio di Amministrazione nomina il Presidente tra i componenti
del medesimo.
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L’ODV ha durata triennale e i membri possono essere rinnovati in carica. In caso di rinuncia per
sopravvenuta indisponibilità, revoca o decadenza di alcuno dei componenti, il Consiglio di
Amministrazione provvederà alla sua sostituzione mediante delibera di nuova nomina.
In tal caso il componente nominato durerà comunque in carica fino alla scadenza del mandato
dell’ODV in carica.
10.3. Requisiti di nomina, cause d’ineleggibilità e decadenza.
Possono essere nominati quali membri dell’ODV quei soggetti in possesso dei requisiti
individuati nel par. 10.1.
Ciascun componente deve essere in grado di svolgere le funzioni ed i compiti cui è deputato
tenuto conto degli ambiti d’intervento nei quali lo stesso è chiamato ad operare.
Costituiscono cause d’ineleggibilità e/o decadenza dei componenti dell’ODV:
le circostanze di cui all’art. 2382 c.c. (ineleggibilità e decadenza degli amministratori e
quelle di cui all’art. 2399 c.c. (ineleggibilità e decadenza dei sindaci)
esistenza di condanne penali o di stato d’interdizione o di provvedimenti di prevenzione o
di altre misure, che escludono, secondo le leggi vigenti, l’accesso ai pubblichi impieghi;
non essere stati licenziati, destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica
amministrazione per persistente insufficiente rendimento per altri motivi disciplinari, ovvero non
essere decaduti dall’impiego a seguito di conseguimento dello stesso mediante la produzione di
documenti falsi o, comunque, con mezzi fraudolenti;
10.4. Sospensione, revoca e dimissioni da membro dell’ODV
Il Consiglio d’Amministrazione può deliberare la sospensione da membro dell’ODV nel caso in
cui lo stesso sia raggiunto da avviso di garanzia per uno dei reati di cui al Decreto, fatta salva la
sua completa reintegrazione in caso di mancato rinvio a giudizio.
E’ fatto obbligo per il membro dell’ODV di comunicare al Consiglio di Amministrazione di essere
destinatario di un avviso di garanzia.
In caso di sospensione di un membro dell’ODV il CdA provvederà all’immediata nomina
temporanea di un sostituto, secondo le modalità previste al par. 10.2
La revoca da membro dell’ODV avviene per i sotto elencati motivi:
-
•
nel caso di membro interno alla Società;
qualora si verifichi in corso di mandato anche solo una delle cause d’ineleggibilità o
decadenza previste dal par. 10.3;
•
per cessazione, accertata dal Consiglio di Amministrazione, dalla carica aziendale
ricoperta;
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•
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per il venir meno dei requisiti di autonomia, indipendenza, professionalità e continuità
d’azione;
•
per motivi di incompatibilità che ne vanifichino indipendenza e autonomia;
-
nel caso di membro esterno alla Società:
•
qualora si verifichi, in corso di mandato, anche solo una delle cause d’ineleggibilità o
decadenza previste al par. 10.3;
•
per il venir meno dei requisiti di autonomia, indipendenza, professionalità e continuità
d’azione;
•
per motivi di incompatibilità che ne vanifichino indipendenza ed autonomia.
La revoca dell’ODV o di un suo membro compete al Consiglio d’Amministrazione e deve
avvenire alla maggioranza dei consensi dei presenti con diritto di voto.
Il Consiglio d’Amministrazione nella delibera di revoca di un membro dell’ODV provvede alla sua
sostituzione nel rispetto delle modalità previste al par. 10.2.
10.5. Riunioni e deliberazioni
L’ODV dovrà riunirsi periodicamente in misura sufficiente a garantire la continuità e l’efficacia
dell’attività di controllo e redigere apposito verbale della riunione. Le deliberazioni saranno
assunte a maggioranza.
L’ODV in sede di costituzione si doterà di un regolamento interno disciplinante le modalità
operative del proprio funzionamento, uniformemente alle funzioni e poteri di seguito indicati.
Il detto regolamento dev’essere comunicato agli organi sociali.
In difetto dello stesso, ci si riferirà a quanto previsto dal d.lgs 231/2001 e ss.m.i
10.6. Compiti e poteri dell’Organismo di Vigilanza.
All’ODV sono affidati, anche sulla base delle indicazioni contenute agli artt. 6 e 7 del Decreto, i
seguenti compiti:
vigilanza sull’effettività del Modello, che si sostanzia nella verifica della coerenza tra i
comportamenti concreti ed il Modello istituito;
disamina in merito all’adeguatezza del Modello, ossia della sua reale (e non meramente
formale) capacità di prevenire, con ragionevolezza, i comportamenti non voluti;
analisi circa il mantenimento nel tempo dei requisiti di solidità e funzionalità del Modello;
cura del necessario aggiornamento nell’ipotesi in cui le analisi operate rendano necessario
espletare correzioni ed adeguamenti. Tale cura, in particolare, si concretizza in due momenti:
a) presentazione di proposte di adeguamento del Modello verso gli organi/funzioni aziendali in
grado di dare loro concreta attuazione nel tessuto aziendale;
b) follow – up ossia verifica dell’attuazione e dell’effettiva funzionalità delle soluzioni proposte.
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Al fine di assicurare una puntuale ed efficiente vigilanza sul funzionamento ed osservanza del
Modello all’ODV sono affidati tutti i poteri a tal uopo necessari.
L’ODV, pertanto, può disporre:
atti di ispezione;
atti di controllo;
accesso ad atti aziendali riservati e non;
accesso ad informazioni o dati;
accesso a procedure;
accesso a dati contabili;
accesso ad ogni altro dato, atto o informazione ritenuti utili.
Qualora venga opposto un diniego all’accesso agli atti, è obbligatorio che il diniego sia motivato.
Laddove l’ODV non concordi con la motivazione addotta deve trasmettere al CDA un rapporto
esplicativo.
Nel dettaglio l’ODV, altresì, può:
condurre ricognizioni sull’attività aziendale ai fini dell’aggiornamento della mappatura delle
aree sensibili;
effettuare periodicamente verifiche mirate su determinate operazioni o specifici atti posti in
essere da ATV con riferimento alle aree sensibili;
attivare e svolgere inchieste interne per acquisire elementi d’indagine su potenziali attività a
rischio;
verificare il programma di formazione adottato da ATV ed esprimere, preventivamente alla
delibera d’adozione del piano medesimo, un parere sulla sua congruità alle prescrizioni del
Decreto 231 e del Modello;
promuovere e monitorare le iniziative intraprese dagli organi sociali, ivi compresi i corsi e le
comunicazioni, per la diffusione e conoscenza del Modello;
fornire ai vertici aziendali, individuati di volta in volta in relazione al soggetto coinvolto, tutte
le informazioni utili di cui sia venuto in possesso in ordine alle rilevate violazioni, da parte di
figure aziendali, dei principi del presente Modello ovvero delle prescrizioni di cui al Decreto
per valutare l’adozione di eventuali sanzioni disciplinari.
L’ODV può avvalersi, per l’esplicazione delle attività sue proprie, di un ufficio di supporto che
può essere interno/esterno alla Società.
10.7. Autonomia operativa e finanziaria
Al fine di dotare di effettiva autonomia e capacità l’ODV, ATV ha previsto che le attività poste in
essere dall’organismo medesimo non possano essere sindacate da alcun organismo o struttura
aziendale fermo restando però che il Consiglio d’Amministrazione è in ogni caso chiamato a
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svolgere una attività di vigilanza sull’adeguatezza del suo intervento in quanto responsabile
ultimo del funzionamento ed efficacia del Modello deliberato.
Infine, nel contesto delle procedure di formazione ed approvazione del budget aziendale, il CdA
dovrà formare ed approvare ogni anno un budget di spesa, su proposta non vincolante
dell’ODV, di cui l’Organismo potrà disporre per ogni esigenza necessaria al corretto svolgimento
dei compiti cui è tenuto. Dette risorse potranno essere impiegate per acquisizione di consulenze
professionali, strumenti e/o quant’altro si dovesse rendere necessario od opportuno per lo
svolgimento dei compiti e delle funzioni proprie dell’ODV.
Delle spese sostenute, nei limiti del budget, ODV rende conto con periodicità annuale e con
apposito documento al CdA
10.8. Responsabilità dell’Organismo di Vigilanza
Dalla lettura complessiva delle disposizioni che disciplinano l’attività e gli obblighi dell’ODV
emerge che ad esso sono devoluti compiti di controllo non in ordine alla potenziale realizzazione
dei reati rilevanti ai fini 231 ma al funzionamento ed all’osservanza del Modello.
10.9. Aggiornamento ed adeguamento del Modello
L’ODV ha il compito di promuovere il necessario e continuo aggiornamento ed adeguamento del
Modello suggerendo all’organo amministrativo le iniziative più opportune.
La necessità di garantire l’adeguamento e l’aggiornamento del Modello ricorre, a titolo
esemplificativo e non esaustivo, ogni qual volta sia occorso un mutamento degli assetti
organizzativi o dei processi operativi, sia previsto l’inserimento nell’organigramma societario di
una nuova funzione aziendale, sia statuita una novella legislativa contemplante l’inserimento di
nuove fattispecie di reato nel Decreto.
Il Consiglio d’Amministrazione è responsabile del mancato aggiornamento ed adeguamento del
Modello.
Gli aggiornamenti ed adeguamenti del Modello, dei protocolli ad esso connessi e del Codice di
Comportamento devono essere comunicati all’ODV.
Ove ritenuto opportuno in conseguenza della tipologia d’adeguamento ed aggiornamento
espletato, ATV potrà predisporre sessioni informative illustrative degli aggiornamenti e degli
adeguamenti espletati nei confronti dei soggetti aziendali rientranti nelle aree di volta in volta
interessate dall’adeguamento e aggiornamento.
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11.
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I FLUSSI INFORMATIVI
11.1. Premessa
Il presente Modello prevede adeguati flussi d’informazione che coinvolgono tutto l’organico
strutturante ATV.
Il primo flusso informativo è dato dalla comunicazione del Modello da parte della Direzione
Generale all’intera organizzazione. Sul punto si veda quanto già contemplato nel sistema di
comunicazione ed informazione del presente Modello (cap. 8).
Altro flusso è quello coinvolgente direttamente l’Organismo di Vigilanza che deve comunicare al
Direttore Generale e al Consiglio di Amministrazione di ATV se, nel corso dell’attività di
vigilanza, ha riscontrato concreti o potenziali scostamenti dai principi sanciti dal Modello ovvero
sia stato destinatario di segnalazioni inerenti i detti scostamenti
L’ODV ha, altresì, il compito di segnalare al Direttore Generale e al Consiglio di Amministrazione
se vi siano necessità di modifica e/o di aggiornamento del sistema di controllo previsto nel
Modello.
Ulteriore flusso informativo, infine, esiste tra coloro che applicano le procedure, in particolare
quelle rientranti nelle cd. aree a rischio, e l’organismo addetto al controllo ed all’aggiornamento
del Modello.
11.2. Reporting dell’Organismo di Vigilanza nei confronti degli organi societari.
Già s’è detto delle funzioni cui l’ODV è preposto (v. cap. 10) e consistenti nell’attività di vigilanza
e di verifica sull’osservanza, efficacia, efficienza e necessità d’aggiornamento del Modello.
Esso, pertanto, nei confronti del Consiglio d’Amministrazione ha l’obbligo di:
presentare, all’inizio di ciascun esercizio, il piano delle attività che intende svolgere per
adempiere ai compiti suoi tipici;
comunicare per iscritto, alla chiusura di ciascun esercizio, una relazione sull’attività
svolta, sulla gestione delle disponibilità finanziarie assegnate e sul riepilogo delle segnalazioni
ricevute inerenti comportamenti aziendali che si sono discostati dai principi sanciti nel Modello;
relazionare, per iscritto, periodicamente, in merito allo stato d’attuazione del Modello da
parte di ATV e allo stato dell’attualità e dell’eventuale necessità d’aggiornamento della
mappatura delle aree sensibili;
comunicare tempestivamente, per iscritto, ipotesi di:
a)
violazione dei principi contenuti nel Modello;
b) anomalie procedurali potenzialmente idonee a generare il rischio di accadimento di uno
dei reati previsti dal Decreto e scaturite dall’espletamento delle attività sensibili;
c)
novelle legislative in materia di responsabilità amministrativa degli enti che attengono al
perimetro d’attuazione del Modello.
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Qualora la violazione dei principi del Modello ovvero le anomalie procedurali riscontrate abbiano
riguardato il Consiglio di Amministrazione, l’ODV ha l’obbligo d’informare tempestivamente per
iscritto il Collegio Sindacale e l’Assemblea dei Soci.
L’ODV, ove richiesto e/o necessario, può chiedere d’incontrare il CdA e il Direttore Generale in
apposite riunioni, per riferire in merito al funzionamento del Modello, all’eventuale necessità
d’aggiornamento, alle rappresentazioni di comportamenti che hanno determinato una violazione
del Modello o anomalie procedurali potenzialmente idonee a generare il rischio di accadimento
di uno dei reati previsti dal Decreto.
L’eventuale diniego dev’essere motivato.
Tali eventuali incontri dovranno essere verbalizzati.
L’organismo all’esito delle verifiche espletate non si limita ad adempiere all’obbligo di
comunicazione nei confronti del Direttore Generale e al Consiglio di Amministrazione ma compie
anche una valutazione delle singole circostanze integranti ipotesi di violazioni del Modello e
pertanto dovrà:
comunicare per iscritto i risultati dei propri accertamenti al Direttore Generale e al Consiglio
di Amministrazione;
verbalizzare per iscritto le rilevazioni di comportamenti/azioni in violazione del Modello o
potenziali condotte rilevanti ai fini del Decreto allo scopo di acquisire tutti gli elementi utili da
comunicare alle strutture preposte per la valutazione e l’applicazione delle sanzioni disciplinari;
fornire proposte di modifiche che potrebbero essere attuate per la rimozione delle carenze
riscontrate.
11.3. Flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
11.3.1 Flussi informativi generali
Al fine di agevolare l’attività di vigilanza e di verifica sull’efficacia ed effettività del Modello,
l’Organismo di Vigilanza deve essere informato, mediante apposite segnalazioni, effettuate da
chiunque venga a conoscenza di comportamenti “a rischio” secondo le prescrizioni del Modello,
o ad eventi che potrebbero ingenerare responsabilità della Società ai sensi del Decreto
Legislativo n. 231/2001.
Fra queste s’individuano segnalazioni di carattere generale e segnalazioni specifiche.
Nelle segnalazioni a carattere generale possono enuclearsi:
le violazioni, anche potenziali, del Modello;
le notizie relative ai cambiamenti organizzativi e/o delle procedure aziendali vigenti;
l’aggiornamento del sistema delle deleghe e dei poteri di firma;
la reportistica periodica in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e segnatamente il
verbale della riunione periodica di cui all’art. 35 del D.Lgs. n. 81/2008, nonché tutti i dati
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relativi agli infortuni sul lavoro occorsi nei luoghi della Società; in particolare gli infortuni
con prognosi superiore ai 40 giorni.
i provvedimenti e/o notizie provenienti da organi di Polizia Giudiziaria, o da qualsiasi altra
Autorità, dai quali si evinca lo svolgimento di indagini, anche nei confronti di ignoti, per i
reati di cui al Decreto e che possano coinvolgere, direttamente o indirettamente ATV;
le richieste di assistenza legale inoltrate dai dipendenti in caso di avvio di procedimento
giudiziario per i reati di cui al Decreto, salvo espresso divieto dell’Autorità Giudiziaria;
le notizie relative ai procedimenti disciplinari svolti e alle eventuali sanzioni/provvedimenti
irrogati in relazione alle violazioni del Modello ovvero dei provvedimenti di archiviazione
di tali procedimenti con le relative motivazioni.
La Società al fine di facilitare la comunicazione delle segnalazioni sopra rassegnate all’ODV
attiva gli opportuni canali di comunicazione dedicati e, precisamente, un’apposita casella di
posta elettronica ([email protected]).
Le segnalazioni possono essere inoltrate anche per iscritto, all’indirizzo:
Organismo di Vigilanza, c/o ATV srl, Lungadige Galtarossa n. 5, c.a.p. 37133 Verona.
Sono ammesse anche segnalazioni in forma anonima e comunque, in ogni caso, l’ODV deve
garantire il totale rispetto della privacy di chi effettua le segnalazioni.
Le segnalazioni specifiche, invece, sono fornite all’ODV attraverso la compilazione dei
seguenti report.
informazioni sull’utilizzo del personale in regime di straordinario
aggiornamento sulla formazione del personale riguardante le problematiche attinenti al
Modello Organizzativo
scadenzario autorizzazioni e controlli ambientali
scadenzario sorveglianza sanitaria
reportistica periodica sulle relazioni del medico competente
segnalazioni anomalie gestionali di rilievo
11.3.2. Piano di audit
Annualmente viene predisposto dal Responsabile aziendale Internal Audit un piano di audit
specifici sulla efficace applicazione del modello. Tal piano di audit, che viene concordato con
l’OdV, include un audit al sistema di Internal Audit. Gli audit vengono eseguit dal gruppo di
Internal audit, ad eccezione di quello al sistema che viene dall’OdV.
I risultati del sistema vengono discussi con l’OdV in una apposita riunione, nella quale si
stabiliscono anche le azioni correttive e preventive da mettere in atto e le relative scadenze.
11.3.3 Riunione periodiche di direzione
Semestralmente l’OdV convoca, di concerto con l’Internal Audit, una riunione informativa con
tutti i dirigenti di settore, finalizzata all’aggiornamento sulle modifiche al modello organizzativo e
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alla raccolta di eventuali elementi indicativi di anomalie nell’applicazione del sistema. L’OdV
predispone un verbale di riunione che viene firmato da tutti i partecipanti.
Viene convocata con le stesse modalità una riunione separata con Direttore Generale e
Presidente del CdA.
11.4. Raccolta e conservazione delle informazioni
Ogni report, informazione, segnalazione e/o valutazione delle stesse, verbali di riunioni previsti
dal Modello sono conservati dall’Organismo di Vigilanza in un apposito archivio.
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SISTEMA DISCIPLINARE
12.1. Principi generali
Aspetto essenziale per l’effettività del Modello è costituito dalla predisposizione di un adeguato
sistema disciplinare per la violazione di regole di condotta imposte ai fini della prevenzione dei
reati e degli illeciti.
L’applicazione delle sanzioni disciplinari prescinde dall’effettiva commissione del reato e/o
dall’esito di un eventuale procedimento penale, in quanto le regole imposte dal Modello sono
assunte dalla Società in piena autonomia, indipendentemente dagli illeciti che eventuali
comportamenti possono determinare.
ATV, pertanto, non è tenuta, prima di agire, ad attendere il termine dell’eventuale procedimento
penale e, al contrario, la tempestività della reazione dell’ente alla violazione delle regole di
condotta, indipendentemente dalla circostanza che detta violazione integri o meno gli estremi di
un reato o determini la responsabilità dell’ente medesimo, è garanzia dell’efficacia del sistema di
controllo richiesto dal Decreto.
ATV, pertanto, alla luce dei principi sopra richiamati, ha predisposto il sistema sanzionatorio in
parola, parametrandolo alla posizione ricoperta dall’eventuale autore dell’illecito ed alle fonti
normative d’eventuale regolamentazione.
In particolare si evidenzia che, in ordine alle sanzioni applicabili al personale dipendente non
dirigente, il presente sistema sanzionatorio trova la sua fonte primaria di regolamentazione nel
Reg. All. A) al R.D. 148/1931 agli artt. 37 e ss.
Oltre alla previsione di un sistema disciplinare per il personale dipendente non dirigente, ATV
disciplina le conseguenze dell’adozione di comportamenti illeciti da parte dei soggetti ricoprenti
le funzioni di dirigenti e soggetti apicali.
Altresì è prevista la comminazione di sanzioni disciplinari anche nei confronti degli
amministratori e sindaci che incorrano in violazioni del Modello fermo restando quanto già
previsto in materia di responsabilità degli stessi nello svolgimento delle loro funzioni sia dalla
normativa vigente nel Codice Civile sia, eventualmente, in ambito statutario.
Il meccanismo sanzionatorio è infine previsto anche per tutti coloro che – esterni all’Azienda intrattengono a qualsiasi titolo rapporti con la Società.
In ogni caso resta salva la facoltà della Società di richiedere il risarcimento dei danni verificatisi
in conseguenza dei comportamenti posti in violazione delle prescrizioni del Modello, ivi inclusi i
danni causati dall’eventuale applicazione da parte dell’autorità giudiziaria delle misure previste
dal D. Lgs. 231/01.
12.2. Sanzioni previste nei confronti del personale dipendente non dirigente
Le violazioni dei principi di controllo, delle procedure del Modello adottate in attuazione dei detti
principi costituiscono illecito disciplinare.
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Pertanto ai dipendenti che violano il Modello sono comminabili le sanzioni previste dalle norme
disciplinari contenute nel Reg. All. A) al R.D. 148/1931 agli artt. 37 e ss., nel rispetto del
principio della gradualità della sanzione e della sua proporzionalità alla gravità dell’infrazione.
Le sanzioni saranno, in ogni caso, applicate nel rispetto della normativa speciale di cui al R.D.
148/1931 ovvero nel rispetto dell’art. 7, commi I - III della L. 20.05.1970 n. 300 (Statuto dei
Lavoratori) per quanto riguarda i dipendenti cui non risulta applicabile l’anzidetta normativa
speciale.
Ai sensi dell’art. 38 del Reg. All. A) al R.D. 148/1931, resta salva la facoltà per ATV di proporre
azione risarcitoria anche laddove, in conseguenza della violazione posta in essere dal
dipendente, siano stati emessi dall’autorità giudiziaria nei confronti della Società medesima
provvedimenti sanzionatori ex Decreto 231.
12.3.
Sanzioni previste nei confronti dei dirigenti e del Direttore Generale
In considerazione del rapporto fiduciario che lega i dirigenti alla Società, nello svolgimento delle
attività nelle aree a rischio reato, essi hanno l’obbligo di rispettare e far rispettare le prescrizioni
contenute nel Modello.
Il Modello, pertanto, è portato a conoscenza di tutti i dirigenti della Società, mediante consegna
diretta e sottoscrizione della dichiarazione di conoscenza del contenuto dello stesso anche in
ordine alle prescrizioni disciplinari ivi contenute; prescrizioni, che consentono ad ATV, in caso di
inadempimento, di avvalersi del diritto di risolvere anticipatamente il rapporto contrattuale nel
rispetto degli obblighi previsti dal CCNL Dirigenti.
Sono da considerare sanzionabili tutti quei comportamenti integranti violazione dei principi di
comportamento e regole procedurali previsti nel Modello.
Nell’ipotesi, invece, di colposa violazione dei principi di comportamento e delle regole
procedurali contenuti nel Modello la violazione medesima potrà essere annotata nello stato di
servizio del dirigente.
Tali infrazioni potranno essere considerate da CdA in sede di determinazione degli aumenti di
compenso fatti salvi gli scatti d’anzianità previsti dalla contrattazione collettiva.
In ogni caso resta salva la facoltà per la Società di proporre azione risarcitoria anche laddove, in
conseguenza della violazione posta in essere dal dirigente, siano stati emessi dall’autorità
giudiziaria nei confronti della Società medesima provvedimenti sanzionatori ex Decreto 231.
12.4.
Sanzioni previste nei confronti di amministratori e sindaci.
ATV valuta con rigore le infrazioni del presente Modello attuate dal Consiglio di Amministrazione
e dai Sindaci che sono tenuti a rappresentare l’immagine della Società medesima verso i
dipendenti, gli azionisti, gli stakeholders. La formazione ed il consolidamento di un etica
aziendale sensibile ai valori di correttezza e trasparenza presuppone che tali valori siano
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innanzitutto acquisiti e rispettati da coloro che guidano le scelte aziendali in modo tale da
costituire esempio e stimolo per coloro che operano a qualsiasi livello nell’interesse di ATV.
Il presente sistema sanzionatorio, in ogni caso, non incide su quanto già previsto in materia di
responsabilità degli amministratori e sindaci nello svolgimento delle loro funzioni dalla normativa
vigente nel Codice Civile, da leggi speciali e, eventualmente, dallo statuto societario.
Anche per gli amministratori e sindaci, altresì, è previsto che all’atto della nomina e/o al
ricevimento di una copia del Modello, devono sottoscrivere la dichiarazione di conoscenza del
contenuto del medesimo anche in ordine alle previsioni disciplinari ivi contenute.
In caso di violazione dei principi di comportamento e regole procedurali previste dal Modello,
l’Organismo di Vigilanza dovrà darne immediata comunicazione al Consiglio d’Amministrazione
al Collegio Sindacale e all’assemblea dei soci.
Come misura sanzionatoria massima è prevista la convocazione dell’assemblea dei soci avente
come o.d.g. la proposta di revoca dell’incarico e/o la proposta d’esperimento di un’azione di
responsabilità.
In ogni caso resta salva la facoltà per ATV di proporre azione risarcitoria anche laddove, in
conseguenza della violazione posta in essere dall’amministratore o sindaco, siano stati emessi
dall’autorità giudiziaria nei confronti di ATV medesima provvedimenti sanzionatori ex Decreto
231.
12.5.
Sanzioni nei confronti di Collaboratori, Consulenti e Terzi in genere.
L’inosservanza e la violazione dei principi e delle procedure indicate nel Modello da parte dei
soggetti aventi rapporti contrattuali con ATV, può determinare, grazie all’attivazione di opportune
clausole all’interno del rapporto contrattuale sotteso, la risoluzione del rapporto contrattuale
ferma restando la facoltà di richiedere il risarcimento dei danni verificatisi in conseguenza dei
detti comportamenti, ivi inclusi i danni causati dall’applicazione da parte dell’autorità giudiziaria
delle misure previste dal Decreto.
ATV, quindi, inserisce nei nuovi rapporti contrattuali una dichiarazione del contraente, resa
anche per conto dei soggetti che con lo stesso a loro volta collaborano, di conoscenza del
contenuto del Modello, anche in riferimento alle misure disciplinari ivi previste, con esplicita
assunzione dell’obbligo al rispetto delle disposizioni in esso contenute pena la risoluzione del
rapporto contrattuale ed il risarcimento del maggior danno sofferto da ATV in ragione del
comportamento illecito anche derivante dall’applicazione da parte dell’Autorità Giudiziaria delle
misure previste dal Decreto.
Per i rapporti già in essere alla data d’approvazione del presente Modello è prevista, per ciascun
contratto in essere, la sottoscrizione di un’apposita clausola integrativa contemplante il
contenuto e l’impegno innanzi descritto.
------------------------------------------------------------ FINE DEL DOCUMENTO