papa Francesco richiama gli ideali rotariani della
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papa Francesco richiama gli ideali rotariani della
Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Rotary Torino aprile 2013 N° 3 20312032 20312032 Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Allegato a Rotary Aprile n. 3 2013. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2031 e del Distretto 2032 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] - [email protected] Torino Lettera di Aprile Lettera di Aprile Papa Francesco richiama gli ideali Rotariani della solidarietà universale e della pace Facciamo del Tabloid distrettuale uno strumento di informazione vivo C ari Presidenti e Segretari di Club Cari e care Rotariani, Rotaractiani ed Interactiani, Aprile è il mese della stampa Rotariana che quest’anno è particolarmente ricca di grandi notizie. Ci ha colpiti tutti l’elezione del nuovo Papa che nel nome Francesco si è riallacciato agli ideali di povertà solidaristica universale e della pace che stanno alla base della nostra progettualità. La notizia che egli sia stato dal 1999 membro onorario del Rotary Club di Buenos Aires riempie tutti d’orgoglio ed ancora di più il suo riferimento all’idea che il sevizio, il nostro reale obiettivo, debba essere inteso come ricchezza interiore. Sul terreno della quotidianità le tensioni, i disagi e le preoccupazioni ad ogni livello riflesse dalla stampa e dai media di tutto il pianeta devono contribuire a rendere attuale e materializzare con ogni sforzo questo concetto dell’adoperarci per il benessere del mondo intorno a noi. La nostra società vive ovunque momenti difficili e complessi che incidono sull’espansione e sull’assiduità del Rotary. Sabato 23 marzo scorso si è tenuto a Biella, nelle prestigiose cornici del Teatro e del Circolo Sociale, il seminario congiunto, anche per il Distretto gemello 2032, su Leadership ed Espansione. Dopo un significativo intervento dedicato a tali temi del Sindaco prof. Donato Gentile, che in questa sede tengo a ringraziare per la liberale conces- sione del Teatro e l’annuncio che sarà il biellese Massimo Tosetti il Governatore 2015-2‐ 016 del Distretto 2031, ha preso la parola il prof. Pene Vidari che ha illustrato alcune figure di insigni biellesi, in un passato più o meno recente Strumia e Franco Grasso hanno definito i valori odierni della leadership e dell’espansione. Mario Quirico ha svolto un’analisi dell’incidenza dei fattori esterni sull’effettivo sottolineando come, nel nostro Distretto, il loro peso abbia inciso in maniera estremamente contenuta, con inversione di tendenza per le associazioni femminili che mostrano invece un significativo accrescimento. Questo prova una volta di più l’imperativo di aprire alle quote rosa i nostri Club senza preclusioni che risultano antisociali, illegittime e veramente anacronistiche per la coscienza moderna. Lorenzo Mazzola ha brillantemente illustrato con ricchezza di particolari tecnici le procedure di prossima apertura del nuovo Club di Albenga al quale formulo per l’occasione i più vivi auguri di tutto il Distretto e miei personali. Infine Michele Porfido ci ha aggiornati sulle ultime novità in tema di Talassemia che coinvolge strettamente i leaders, i Soci ed i nuovi associati del nostro sodalizio. Il prossimo appuntamento è per il pomeriggio del giorno 8 maggio p.v. al Palazzo di Giustizia di Torino, per un convegno in occasione dei 30 anni dalla barbara uccisione del Procuratore Bruno Caccia, quest’anno momento preliminare alla consegna dei Premi dedicati al Suo nome. In un momento di crollo dei valori civili il Rotary ha ritenuto di dare il massimo rilievo ad un esempio di vita modulata agli ideali etici e di fedeltà allo Stato fino al sacrificio di se stesso. Sono grato a Michelangelo De Biasio ed al Club Torino 45° per l’intelligente impegno nell’organizzazione dell’evento per incarico del Distretto. L’Anno Rotariano volge al termine con il raggiungimento di tutti gli obiettivi. Vi aspetto il 15 giugno p.v. a Torino Incontra per la celebrazione del Congresso annuale nel quale mi prefiggo di mettere in luce il produttivo impegno di ciascun singolo Club e di nell’impegno assistenziale, tema del primo anno di vita di questo vitalissimo nuovo Distretto 2031. Aggiungo un chiarimento. Molti mi chiedono dei rapporti tra l’attuale operosità sociale e la cultura da sempre favorita dai nostri Rotary. In realtà la cultura non è una delle specifiche vie d’azione del R.I. ma solo un mezzo per attuarle. A questo titolo mi complimento per le numerosissime conferenze, concerti, presentazioni di libri, visite guidate a mostre e monumenti, aste benefiche e per tutte le altre iniziative organizzate dai Club che hanno contribuito a rendere festoso e spesso anche intrigante il percorso assistenziale del Distretto. Faccio ancora osservare che è stata la cultura che ha presieduto alla divisione dei due Distretti gemelli 2031 e 2032 ricalcando i confini tra l’area preistorica ligure e quella galloceltica, successivamente tra la Regio XI Liguria e la Regio XI Transpadana della divisione augustea e poi ancora tra marchesato di Saluzzo contea di Savoia prima e principato di Piemonte poi. Queste vicende sono alla base di una diversa antropizzazione tutt’ora evidente nei suoi riflessi culturali e sociali, con spiccate meravigliose caratteristiche individuali da entrambi i lati, come ho potuto personalmente constatare come ospite dei Club dell’uno e dell’altro territorio in questo Anno Rotariano 2012-2013. Spero di vedervi tutti di persona prima della fine del mio mandato. A presto, quindi! Sabato 11 maggio Assemblea dei Distretti 2031 e 2032 La ruota del Rotary International continua a girare e l’inizio del nuovo anno Rotariano 2013/2014 si avvicina. I due Distretti 2031 e 2032, nati dal frazionamento del 2030, stanno scaldano i motori e dopo i seminari di formazione per i presidenti eletti, i Governatori incoming Sergio Bortolani (RC Torino Nord-Ovest) e Fabio Rossello (RC Valenza) si stanno già preparando all’Assemblea distrettuale. La data dell’assemblea, per entrambi i Distretti, è stata fissata per sabato 11 maggio. Ma se il giorno è lo stesso le location sono diverse. Sergio Bortolani, infatti, riunirà i Rotariani del Distretto 2031 a Lucedio Trino, in provincia di Vercelli. Fabio Rossello illustrerà le strategie e le linee guida del suo anno ai Rotariani del Distretto 2032 nell’assemblea a Genova. Si avvicina anche la data dei Congressi distrettuale. Sabato 8 giugno, a Genova, ci sarà il Congresso del Distretto 2032, guidato da Paolo Biondi, Governatore in carica. Una settimana dopo, sabato 15 giugno, a Torino ci sarà il Congresso del Distretto 2031, guidato dal Governatore in carica Pierluigi Baima Bollone. C ari amici, per parlare del tema del mese, e cioè della stampa Rotariana, vorrei riallacciarmi alla lettera che su questo argomento aveva scritto un anno fa l’allora Governatore del Distretto 2030, Antonio Strumia. Antonio aveva infatti sottolineato come giornali e riviste stampate, sotto la spinta all’innovazione, stessero subendo una profonda evoluzione, determinata dall’uso sempre più diffuso di internet e dalla presenza di notizie on line, blogs e social networks che stavano progressivamente affiancandosi alla forma cartacea tradizionale. Ebbene, il Rotary non costituisce una eccezione a questa tendenza e anzi, sotto certi aspetti, la sta portando avanti in modo deciso. Le notizie del Rotary vengono comunicate ai Club tramite la rivista mensile, a diffusione nazionale, alla quale siamo obbligati statutariamente e che non può essere sostituita da una copia elettronica. Ma il tabloid, che viene distribuito insieme alla rivista e che fornisce dati ed informazioni sulla vita e sugli eventi del Distretto, è già disponibile in formato elettronico sul sito distrettuale. La domanda che dobbiamo a mio parere porci è se abbia senso che la forma stampata continui ad essere prodotta, con un considerevole costo a carico del Distretto, o se non convenga che venga completamente abbandonata e continui ad essere prodotta la sola versione elettronica. E’ in sostanza una decisione analoga a quella che è stata presa dai Presidenti dell’anno in corso, allorchè abbiamo loro chiesto se non fossero disposti a fare un primo passo e ad accettare che l’annuario dei Soci del Distretto venisse reso fruibile solo nel formato elettronico, abbandonandone la stampa. Chiedo a ciascuno di voi di porsi questa domanda, tenendo conto che questa è la strada da percorrere perché la riduzione dei costi e l’abbandono della carta stampata a favore dell’elettronica diventerà in un futuro che io ritengo molto prossimo un percorso ineludibile per la nostra organizzazione. Ma a proposito del nostro tabloid ho ancora una raccomandazione da fare: cerchiamo di renderlo sempre più interessante, e di farne veramente uno strumento di diffusione di notizie la cui conoscenza è di grande momento per tutti i Rotariani del Distretto. Adoperiamoci perché i fatti di rilievo, le iniziative ed i progetti di ampio impatto sociale non limitato al territorio del Club che li ha pensati vengano resi noti a tutti i Rotariani. Facciamone uno strumento di informazione vivo, interessante ed attuale e quindi fatevi tutti parte diligente per comunicare periodicamente gli accadi- menti o i progetti importanti. In mancanza di ciò, lo sforzo sostenuto per tenerlo in vita perde una gran parte della sua utilità. Il Rotary, come tutti ben sappiamo, oltre a fare deve far sapere, ma questo far sapere non deve essere limitato al mondo esterno ma dovrebbe in primo luogo essere indirizzato ai nostri Soci, per metterli al corrente di quanto questa splendida organizzazione riesce a fare per chi ne ha bisogno. Mi raccomando a tutti voi perché questa raccomandazione sia accolta con attenzione e che ci sia uno sforzo di tutti per operare in questa direzione. Infine vorrei ricordarvi gli appuntamenti del mese di Aprile. Sabato 6 ci sarà in Albenga la consegna della Carta Costitutiva del nuovo Club. E’ un momento importante nella vita di un Distretto e vi chiederei di partecipare numerosi, per far sentire al Club ed ai suoi Soci l’amicizia e l’affetto che li circondano. Il sabato successivo in Savigliano è organizzato il convegno distrettuale “L’etica nella storia del Rotary ed il suo ruolo nella società attuale”. Non ritengo sia necessario commentare l’importanza di questo tema in un momento quale quello che stiamo vivendo, e penso che la sua attualità ed il livello dei relatori siano tali da indurvi a partecipare. In attesa di incontrarvi, il mio più cordiale ed affettuoso saluto a tutti Sommario 2 Il Progetto microcredito nel futuro del 2031 3 Rossello ai presidenti: trasmettete emozioni 4 Giornata di formazione per gli scambi giovani 5 Il seminario sulla leadership ed espansione 6 Fellowship auto e moto d’epoca 8 Cliclisti Rotariani per i bambini del Burundi 2032 Rotary 2031 20312032 2 Il Rotary Club Torino Sud Est per La grande sfida del progetto microcredito I presidenti al Sipe 2031 I l PDG Gianni Montalenti sulla pagina ufficiale dei Distretti 2031 e 2032 scrive “Cambiare modo di Fare Rotary!”. Questa, infatti, l’atmosfera percepita al SIPE del 2 marzo alla Certosa di Avigliana dalla numerosa platea presente a questo Seminario in una sede di per sé una novità. Questa Certosa, come ci racconta Maria Teresa Pichetto del RC Torino Nord Ovest, è stata fondata come convento francescano nel 1515 dal beato Tommaso Illirico. Nel corso dei secoli ebbe diverse destinazioni e alla fine del secolo XX le monache benedettine lasciarono questo bene al Gruppo Abele che l’acquistò e restaurò. Dopo una immersione nella Storia ritorniamo al presente con il nostro DGE che, con una relazione concreta ed efficace, consegna ai Presidenti le linee guida del prossimo Anno Rotariano, improntato sull’innovativo Progetto Microcredito. Segue una coinvolgente testimonianza dell’amministratore Delegato di PerMicro SpA, Andrea Limone, completata dalla proiezione di un breve filmato su due progetti già attivi sul territorio. Questa Società nata nel 2007 è la prima società italiana di microcredito, per dimensioni e area geografica di attività. Ancora inebriati da queste nozioni innovative sul Microcredito si fa spazio la Future Vision della Rotary Foundation, che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2013, e spiegata nei dettagli dai nostri esperti Enrico Raiteri e Marco Saglione che ci permettono di addentrarci nei meandri dei nuovi District Grant e Global Grant, della procedura per affrontarli, della Qualificazione dei Club ed il modulo MOU. Solo un flash su questo memorabile SIPE incentrato sul vero cambiamento auspicato, nel lontano 1935, da Paul Harris: “Questo è un mondo che cambia; noi dobbiamo essere preparati a cambiare con esso. La storia del Rotary dovrà essere scritta sempre di nuovo”. Silvia Miglietta RC Torino Lamarmora Kickoff meeting della commissione distrettuale microcredito U n lungo percorso iniziato nel gennaio 2012 con la creazione del primo nucleo della Commissione, chiamata familiarmente MCT (Microcredit Team), la presenza alla Convention di Bangkok e il colloquio con Yunus, lo spazio dedicatoci in occasione dell’Assemblea del Governatore Pierluigi Baima Bollone, una missione in Senegal per seguire da vicino l’evoluzione dei due progetti nati sotto l’egida del RC Torino Nord-Ovest, le riunioni preparatorie al SIPE, il SIPE di stamattina… ecco alcune delle tappe fondamentali del MCT che vede il varo ufficiale del progetto distrettuale “Emergenza Lavoro - Microcredito” nell’avvolgente ambiente della Certosa di Avigliana, dove sono riuniti i Referenti di Club. Progetto di un’assoluta attualità, che nasce oggi 2 marzo 2013 e che sarà l’anima e il cuore dell’anno 2013-14 del Governatore Sergio Bortolani, che apre i lavori lasciando al Direttore del Progetto, Vincenzo Ezio D’Amelio, il compito di condurre l’incontro. Una slide importante: la descrizione del Referente di Club, figura funzionale in seno la Commissione, che tra le varie sue azioni, deve sostenere il proprio Presidente di Club nella diffusione e valorizzazione del service distrettuale, deve identificare i Volontari di Club e deve proporre le iniziative di microcredito intercettate dal Club. Un frullatore nel Rotary? Proiettato alla numerosa platea, in questo ipotetico frullatore, mettiamo come ingredienti i Volontari, i Contributi Economici dati dai Club, da singoli individui e da Istituzioni, il Crowd Sourcing, i Partner e i Casi segnalati. Questi ingredienti vengono mixati per ottenere il Fondo di Garanzia, il Partner Finanziario... in poche parole il Progetto Distrettuale Microcredito, che fa “incontrare” nel nostro Distretto Albert Einstein con il grande Progetto e Steve Jobs con la Grande Applicazione! La dottoressa Tiziana Ciampolini, una presenza oramai fissa nei nostri incontri, mette in evidenza la situazione dell’Osservatorio Caritas Torino e la possibilità di una forte collaborazione tra le rispettive Associazioni per trovare sul territorio possibili progetti di microcredito. “Mangrovia in Ascolto” nata in collaborazione con i Rotary del Gruppo 6, è già un modo nuovo di intercettare le nuove povertà e che prova a trasformare in risorse situazioni di sofferenza come la costituenda stireria “Non fa una Grinza”, oramai nota a tutti. Siamo a bordo di questo magnifico velivolo che è il Distretto 2031 e che ha appena spiccato il volo con questo progetto dal taglio avveniristico, ma che tocca nel profondo la realtà, spesso drammatica, del nostro tessuto sociale. Siamo pronti e motivati ad affrontare questa Sfida e per ritornare ad Einstein “Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia”. Vincenzo Ezio D’Amelio RC Torino Nord-Ovest “Aiutami a non avere paura” L unedì 18 marzo, al teatro San Giuseppe in Torino, si è svolto lo spettacolo di Giovani Arpe, Ottavia Conte, Adele Mapelli, Cecilia Rossi, Elisa Giola, Margherita Lepiscopo, Arianna Meirone, Evaluna Moretti, Angelica Accornero, Emanuele Raviol, bambini e bambine dai sette ai tredici anni, dell’Accademia Suzuki Talent Center e del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, che, diretti da Gabriella Bosio, hanno eseguito pezzi di M.Albeniz, A.G. Villoldo, Granados, J.Pachelbel, J.Press, H. Purcell. Ha fatto seguito la rappresentazione “Storie d’amor cortese con ironia senza pretese” ispirata ai romanzi di Laura Mancinelli, scritta da Cristiana Voglino e molto ben interpretata da Luisella Tamietto e Cristiana Voglino per Teatro Scena. L’invito alla partecipazione è stato esteso ai Club ed agli Inner Wheel torinesi, agli ex-alunni del Collegio San Giuseppe, e ad una più vasta platea. L’iniziatiativa ha avuto il duplice scopo di far conoscere al grande pubblico cittadino le attività di service del Rotary e nel contempo di fornire un sostegno alle associazioni Ante Scena e TIC “Teatro in Corsia” che si occupa di bambini malati lungodegenti all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. “Aiutami a non avere paura” è il titolo del libro scritto da Cristiana Voglino, animatrice della serata, basato sulla sua esperienza vissuta. Oltre ad aver destinato una somma dal budget dei service del Club, la serata è stata considerata riunione conviviale, di conseguenza è stato donato l’importo della cena che non è stata consumata e l’importo di quanto i partecipanti hanno voluto donare nella serata stessa con un discreto successo economico. L’organizzazione dell’iniziativa ha visto la diretta partecipazione di parecchi Soci del Club tra i quali spiccano Francesco Cocciolito e Claudio Piasenza che si sono particolarmente attivati per la perfetta organizzazione dell’evento ed ai quali va il nostro ringraziamento. 2032 Rotary 2031 20312032 3 DISTRETTO 2032 Al Seminario di formazione di Casale Monferrato il Governatore traccia le linee guida del nuovo Anno Rotariano Rossello ai presidenti: trasmettete emozioni L’intervernto di Remo Gattiglia: con la Future Vision dovete sognare un mondo migliore «T rasmettete emozioni». È il messaggio, forte e chiaro, che il Governatore incoming Fabio Rossello lancia ai 39 presidenti dei 39 Rotary Club del Distretto 2032. Tutti insieme rappresentano più di 2.550 Rotariani di Piemonte e Liguria. I 39 presidenti di Club, nell’ Anno Rotariano che comincia lunedì primo luglio, dovranno galvanizzare e trascinare i loro Soci lungo il cammino del servizio. «Sognate, coltivate i vostri sogni da bambini per migliorare il mondo», li esorta Remo Gattiglia, presidente della Commissione distrettuale della Rotary Foundation. E le sue parole con l’invito a sognare riecheggiano il celebre discorso di Martin Luther King “I have a dream” tenuto il 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington. Il presidente internazionale Ron Burton ha lanciato per primo la sfida ai Rotariani, chiedendo di mettere in pratica il tema dell’anno 2013/2014 “Vivere il Rotary, Cambiare le vite”. Il monito partito da San Diego, dove erano riuniti tutti i 500 governatori del Rotary International, rimbalza al Sipe, il Seminario di formazione per i presidenti, di Casale Monferrato. «Non dobbiamo soltanto raccogliere fondi - avverte Rossello - altrimenti saremmo confusi con altre organizzazioni di charity. Noi dobbiamo trasmettere emozioni. Noi dobbiamoEngage Rotary, change lives». Sono le emozioni a far muovere i progetti, a mettere in moto i service che gli uomini e le donne del Rotary realizzazione nei loro territori e in ogni angolo del mondo per costruire un futuro migliore. Accanto ai presidenti ci sono segretari e prefetti, tutti insieme respirano l’entusiasmo che traspira dagli interventi al Sipe: il seminario è formativo, ma aiuta a comprendere l’atmosfera di vivere l’orgoglio Rotariano, dove ogni Socio, come chiede il presidente Ron Burton, «deve avere un ruolo significativo da svolgere, tutti diano davvero un contributo e i loro contributi siano apprezzati». Al Sipe il Distretto 2032 è al completo: c’è il presente, con il Governatore in carica Paolo Biondi e il futuro, con il Governatore incoming Fabio Rossello, il Governatore nominato Giorgio Groppo e il Governatore eletto Gianni Vernazza. La tradizione del Distretto è rappresentata dal Past Governatore Gino Montalenti. Sono professionisti impegnati in settori diversi: dalla medicina, all’industria, al sociale, all’insegnamento universitario, tutti concordano sulla necessità del cambiamento, perché, avverte Rossello, «non vince il più forte, ma vince chi si adatta». In una società in continua evoluzione e cambiamento sono indispensabili il cambiamento e l’adattamento di darwiniana memoria, come ricorda il Governatore Biondi. Il Rotary deve restare saldamente ancorato al suoi valori etici, al servizio, all’amicizia, alla tolleranza, all’impegno sociale, ma deve aprirsi ai cambiamenti della società e far entrare nei club giovani e donne. Non a caso nella squadra distrettuale del Governatore Rossello ci sono due donne in posti chiave, Silvia Scarrone è il segretario distrettuale e Tiziana Lazzari è il prefetto Distrettuali. Eleganti, preparate ed efficientissime hanno curato pazientemente e abilmente la regia e l’organizzazione del Sipe, che, dopo il cerimoniale di rito, si apre con il saluto del presidente del RC Casale Monferrato Emanuele Giachino. Fabio Rossello dà la carica ai presidenti, chiede entusiasmo, vuole energie, pretende emozioni, perché il Rotary è vita. Ingegnere elettronico, amministratore delegato della Paglieri Spa (Holding), presidente dell’Associazione Italiana Imprese Cosmetiche, membro dell’ Aspen Institute, pilota d’aereo, istruttore subacqueo, istruttore di arti marziali, appassionato di illusionismo e studioso di storia delle religioni, Rossello è un personaggio polie- drico e un grande trascinatore, capace di costruire e motivare una squadra vincente. «Il leader - è il suo pensiero - agisce attraverso l’emozione che riesce a muovere, l’attrazione che riesce a mobilitare». «Dobbiamo tutti tornare a sognare - sono parole di Rossello - ma a occhi aperti. Ci sono elementi imponderabili in ciascuna epoca, i figli del dopoguerra sembravano vivere un’era terribile, eppure, inaspettatamente, è scoppiato il boom economico. Bisogna permettere ai giovani di sognare. Bisogna volere per ottenere qualcosa. Il valore del convincimento è fondamentale, pensiamo all’effetto placebo dal punto di vista curativo. Sognare, volere, desiderare, focalizzare gli obiettivi in modo nitido e non vago e velleitario. Si deve imparare a rendere chiari e precisi i propri obiettivi modulando degli steps per raggiungerli gradualmente». Silvia Scarrone e Tiziana Lazzari tracciano i compiti dei segretari e dei prefetti, perché i Rotary Club siano al tempo stesso efficienti e ospitali, Nei Club - spiegano - i Soci devono respirare l’atmosfera dell’amicizia e assaporare il piacere di stare insieme. Remo Gattiglia illustra la “rivoluzione” della Future Vision. «La Visione Futura - spiega - prende tutto ciò che è meraviglioso del Rotary e lo porta ad un nuovo livello, incoraggiando progetti internazionali di maggiore portata e sostenibili, incrementando nel contempo la flessibilità per progetti locali, entrambi in risposta ai bisogni delle comunità che serviamo». Per fare questo, esorta Gattiglia, i Rotariani devono tornare a sognare, come quando erano bambini e sognavamo di cambiare il mondo e di farlo più bello. Anche il tesoriere distrettuale, Tommaso Rossini, annuncia una rivoluzione: la proposta di introdurre il Rid, ovvero il sistema di pagamento elettronico, come si fa con le bollette del telefono, della luce, del gas, per i contributi dei Club al Distretto. Il contributo per Socio sarà di 160 euro all’anno, da versare in due rate. Al primo di luglio i Club comunicheranno il numero dei Soci al Distretto, che a metà mese, tramite Rid, prelevare la quota (80 euro per Socio). L’analoga operazione si ripeterà a gennaio. Tra sogni e contabilità la nuova avventura del Distretto 2032 sta per cominciare: le emozioni sono assicurate. Silvano Balestreri 2032 Rotary 2031 20312032 4 Tortona: giornata di istruzione a studenti e famiglie degli scambi lunghi 2013 dei Distretti 2031 e 2032 S i è svolta il 3 marzo scorso presso il l’Hotel Ristorante “Il Carrettino” di Tortona (Rivalta Scrivia) la “giornata di istruzione degli studenti e delle famiglie degli scambi lunghi RYE (Rotary Youth Exchange)” dei Distretti 2031 e 2032. Scopo della giornata è stato fornire agli studenti, che intendono svolgere un anno di studio all’estero e alle loro famiglie, tutte le informazioni e tutti gli strumenti adatti per vivere al meglio la loro straordinaria esperienza, imparando ad affrontare e a risolvere i principali problemi e le situazioni che si possono presentare durante l’esperienza di scambio. Lo scambio lungo, del programma di scambio giovani RYE, è in effetti una esperienza “forte” e molto coinvolgente sia per gli studenti sia per le famiglie, dato che i nostri ragazzi partono dall’Italia per frequentare un intero anno di studio in un paese straniero, mentre altrettanti studenti arrivano dall’estero per frequentare l’anno scolastico in Italia. Durante lo scambio gli studenti sono ospitati da famiglie selezionate e qualificate dai Distretti di destinazione, e quindi solitamente una famiglia che invia il proprio figlio all’estero si trova a ospitare nello stesso anno, alternandosi con altre famiglie secondo le regole definite dal Rotary International. Sia l’inserimento all’interno di un nuovo ambiente e di una nuova cultura sia l’apprendimento di una nuova lingua e la convivenza forzata con persone giocoforza estranee al proprio ambiente familiare costituiscono elementi di esperienza e di crescita, ma presentano anche svariati possibili problemi. Tutto questo può riservare spiacevoli sorprese se non affrontato con il giusto bagaglio di esperienza, e con la consapevolezza che tutto ciò che incontreremo di diverso deve essere visto non come estraneo, o peggio minaccioso ed ostile, bensì come “interessante”. In sostanza lo scambio deve costituire motivo di crescita e di com- prensione di realtà anche molto diverse dalle nostre, e in definitiva contribuire a costruire la comprensione e la pace tra diversi popoli e diverse culture, il che in effetti rappresenta il principale obiettivo del programma di scambio giovani del Rotary International. Proprio per questo motivo i delegati e le commissioni scambio giovani dei Distretti Rotary 2031 e 2032 hanno riunito a Tortona una dozzina di famiglie con i rispettivi figli e amici, allo scopo di illustrare sia gli aspetti tecnici (documenti da preparare, adempimenti per la richiesta dei visti, attività da svolgere in vista dello scambio) sia gli aspetti umani e personali del programma di scambio. Hanno partec emoncini ha illustrato i principali aspetti del programma, coadiuvato dal delegato del Distretto 2031 Maurizio Peletta, e dal futuro delegato 2032 Massimiliano Zaccaria, nonché da Ermanno Bertinieri, del Rotary Club di Novi Ligure, membro della commissione RYE del Distretto Liguria e Piemonte Sud. Altri Rotariani, studenti e genitori sono intervenuti per commentare i temi della giornata, ed hanno avuto modo di approfondire assieme i molti aspetti legati all’esperienza di scambio annuale. Dopo l’intervallo del pranzo, che ha permesso ai genitori e agli studenti di conoscersi reciprocamente e di instaurare contatti che si riveleranno preziosi durante l’esperienza di scambio, sono intervenuti di fronte alla platea alcuni studenti provenienti da USA, Canada ed Australia e attualmente ospiti dei nostri Distretti. Molto interesse ha suscitato inoltre l’intervento della studentessa Daphne Arfanotti, sponsorizzata dal Rotary Club Sarzana-Lerici e reduce da una esperienza di scambio in California che si è conclusa nel giugno dello scorso anno. Gli studenti in partenza hanno avuto modo di presentarsi e di discutere le loro motivazioni e aspettative, e hanno ricevuto in dono dal Governatore Biondi e dalla commissione il gagliardetto distret- tuale ed i distintivi del Rotary e del programma di scambio giovani dei nostri Distretti. Anche nel prossimo anno i delegati scambio giovani dei due Distretti 2031 e 2032 continueranno a collaborare nella organizzazione delle attività di selezione e formazione di famiglie e studenti, istruzione agi studenti in arrivo, ed a prendere parte alle attività svolte in collaborazione con gli altri distretti italiani sotto l’egida e il coordinamento della Associazione Multidistretto Italiano scambio giovani. Le iscrizioni per il programma di scambio lungo si sono chiuse nello scorso mese di Gennaio, mentre per gli scambi brevi e camp il programma sarà attivo fino alla fine della prossima primavera. Club, famiglie e studenti che volessero ricevere informazioni sulle modalità e sui termini di iscrizione possono rivolgersi al coordinatore del programma Andrea Cremoncini, inviando una mail all’indirizzo [email protected] CONOSCERE PER CRESCERE Parte da Milano la campagna di informazione di ShelterBox Italia Onlus Per la prima volta riuniti numerosi Rotary Club di tre Distretti N ella splendida cornice dell’Agriturismo Il Mulino a Binasco (Milano), si sono riuniti numerosi Rotary Club di tre Distretti, il 2032, 2040 e 2050 per la prima serata di informativa della campagna di informazione “Conoscere per Crescere”. Il Presidente di ShelterBox Italia, Giorgio Vannucci, illustrando le attività svolte in un anno dall’associazione di aiuti umanitari, Project Partner della Rotary International, ha proposto un coinvolgimento diretto dei Club della Lombardia dal momento che la nuova struttura si dovrà occupare, con le altre Istituzioni nazionali, delle prime emergenze in caso di calamità naturali per tutto il territorio italiano. Tra Past Governor, Presidenti e Past Presidenti è giusto ricordare: Mario Giannetti R C Trezzano e Past Governor D 2050; Franco Iannoni P.P del RC Abbiategrasso Assistente del Governatore D 2050; Matteo Bertolini P RC Binasco D 2050; Francesco Berri PP RC Binasco e attuale segretario D 2050; Vincenzo Sabbatini P RC Assago D 2040; Franco Viani P RC Buccinasco D 2040; Luigi Coliombo P RC Corsico Naviglio Grande D 2040; Fabio Barcellona PP RC Buccinasco D 2040; Ermanno Bertinieri P RC Novi D 2032; oltre a Giorgio Vannucci PP RC Genova Nord Ovest D 2032; Michele Bellin RC Golfo di Genova D 2032. La Campagna di informazione continua con i prossimi appunta- menti in Piemonte, Veneto, Liguria e Toscana, mentre i colleghi siciliani di ShelterBox Italia, dopo una serie di incontri Rotariani in Sicilia, si sposteranno in Calabria e Puglia. Conoscere per Crescere, da Nord a Sud l’informativa è partita! 2032 Rotary 2031 20312032 5 I Distretti 2031 e 2032 insieme a Biella per un seminario formativo Leadership ed espansione N ella bella cornice del Teatro Sociale di Biella abbiamo assistito il 23 marzo all’annuale Seminario sulla Leadership ed Espansione, quest’anno per la prima volta interdistrettuale. Il presidente del RC Biella, Giancarlo Machetto, fa gli onori di casa ricordando le varie e numerose iniziative del Club che quest’anno compie i suoi primi 75 anni. L’augurio di buon lavoro da parte del Governatore del D2031 Pierluigi Baima Bollone ai numerosi presenti è preceduto dall’annuncio della nomina del Governatore Designato 2015-16 Massimo Tosetti, Socio proprio del Club ospitante. Club, quindi che è tra i veri protagonisti del seminario. Il Governatore del D2032, Paolo Biondi afferma nel suo discorso che la leadership è essenziale nel Rotary che è “... un’associazione che coopta leader e che dobbiamo ricordarci di essere leader e dobbiamo agire ed operare come leader e questo significa non essere solo spettatori di quanto avviene nei Club, non limitarci ad osservare cosa fanno gli altri, ma partecipare attivamente mettendo le nostre doti di leader al servizio delle istituzioni… non dimenticandolo mai!...”. Il saluto del DGE Sergio Bortolani si concentra sul prossimo appuntamento distrettuale del 2031, l’Assemblea dell’11 maggio a Lucedio “…dove incontreremo i leader della lotta alla disoccupazione e tutta la mattinata sarà dedicata al “Progetto Distrettuale sull’Emergenza Lavoro e Microcredito”, avendo invitato i nostri partner del progetto, i nostri interlocutori che sono sia del settore pubblico che del settore privato. Persone che da anni sono impegnate in questo nobile lavoro di aiutare con i mezzi a disposizione chi vuole intraprendere una micro attività. In questo anche noi dovremmo essere leader, ci stiamo attrezzando abbiamo già svolto il seminario con i Referenti di Club e al SIPE con i Presidenti e all’Assemblea avremo l’avvio ufficiale di questo anno!...”. La parte riservata ai saluti prosegue con il Dottor Davide Garra, Vice Prefetto Vicario di Biella e del Sindaco il Professore Donato Gentile. Si entra nel vivo del seminario con il primo intervento dedicato ai “modelli biellesi dell’espansione e prospettive Rotariane” a cura del Rotariano Professore Gian Savino Pene Vidari che da storico prende ad esempio alcuni modelli biellesi come spunto per la leadership ed espansione, iniziando con l’affermare che “il Club di Biella che da poco ha festeggiato il suo settantacinquesimo anno di attività e le personalità che lo hanno contraddistinto ed animato possono essere già loro d’esempio come la capacità di comando abbia generato espansione sia nella nostra vita associativa sia nel contesto della realtà sociale ed economica…”. Nel corso della relazione abbiamo avuto modo di conoscere meglio alcune figure biellesi del passato, leader soprattutto per la loro perspicacia ad aver avviato in altri campi nuove strutture atte a far progredire e migliorare la società del tempo, iniziando dal XVI secolo con le figure del giurista Cassiano Dal Pozzo e dell’Arcivescovo Carlo Antonio Dal Pozzo. Dal ‘500 Pene Vidari passa direttamente all’800 descrivendo le figure di Quintino Sella e di Alessandro ed Alfonso La Marmora per concludere con il ‘900 con la figura di Giuseppe Pella. Dalla leadership ed espansione del passato arriviamo al presente con la relazione del PDG Antonio Strumia che vuole inquadrare il tema della leadership in un contesto che sia mondiale ed attuale. La leadership si nutre di un contesto che è quello in cui viviamo e vediamo andare il mondo. Nel 2012 il Mondo si è espanso con un PIL nella misura del 3% con un’Europa che si è contratta e con l’Italia che ancora si è più contratta. Il 2013 non cambia molto e il Mondo continua ad espandersi del 2%-4% mentre le variazioni sono negative sia per l’Europa che per l’Italia. Il quadro mondiale indicato da Antonio vede la ricchezza mondiale spostarsi nei Paesi emergenti quali Brasile, Russia, India e Cina (BRIC). Sono quindi paesi che hanno una grande espansione e noi ci piazziamo come PIL all’ottavo posto e fino a qualche anno fa eravamo tra il quinto e quarto posto. Ma è balzata al secondo posto la Cina che è ritornata prepotentemente tra i potenti ricordando che la Cina è stata tra i paesi leader nel mondo fino al ‘700 insieme all’India. Poi la tecnologia ha riportato i paesi occidentali al ruolo di leader con la prima rivoluzione industriale quella del vapore e le successive dall’elettricità fino all’avvento dei computer, quindi leadership è anche attenzione estrema alla tecnologia. L’internazionalità del Rotary si esprime proprio in questo quadro mondiale, il Rotary sta espandendosi in altre aree, non più nelle aree storiche ma in quelle che stanno vivendo proprio questa espansione economica. Altra cosa importante è quindi la cultura del fare che ha contraddistinto nell’800 e ‘900 le Nazioni dell’Occidente. Antonio prosegue questa interessante indagine economica con le luci ed ombre dell’Italia. Le sue dieci zavorre rappresentate dall’alto costo del credito, dall’insostenibile peso del fisco, dalla giustizia lenta, il costo dell’energia, il prezzo del gas, la produttività, la burocrazia, la corruzione, la qualità della regolamentazione, la qualità delle infrastrutture e questa indagine vede su una classifica di dieci/undici posti l’Italia sempre verso gli ultimi posti. La nostra leadership Rotariana, molto simile alla leadership industriale, dovrà quindi essere quella di indirizzarci a migliorare tutti questi parametri. Oggi occorre essere veloci ed innovativi e il Rotary deve essere internazionale ed attento a questi cambiamenti con competenza, condivisione ed etica. Il tema dell’Espansione viene trattato dal PDG Franco Grasso che ci racconta com’è diventato Rotariano circa quaranta anni fa vivendo l’evoluzione del Rotary con diversi aneddoti. Allora c’erano pochi Club, non c’erano i seminari a cui siamo abituati a partecipare e gli incontri non erano settimanali così i Presidenti avevano fondato il gruppo del Club dei Dieci e si ritrovavano anche al di fuori del Rotary. Franco prosegue la sua simpatica relazione con episodi della sua carriera di leader all’interno del Distretto, del suo anno da Governatore con la nascita di diversi Club, soprattutto a Torino (il mio, il Torino Lamarmora è nato proprio con Franco!). Altri aspetti trattati la compagine sociale, l’entrata delle donne, le dinamiche per i nuovi Soci, le normative internazionali. Il Presidente della Commissione Distrettuale per l’Effettivo e l’Espansione del D2031, Mario Quirico fa un’analisi dettagliata del primo anno del nuovo Distretto, che al 20 marzo conta 2452 Soci in 51 Club con una media di 48 Soci a Club (sa va da 105 a 32 Soci). L’età media, con dati di fine 2012, è di circa 64 anni. Ci sono 10 Club con meno di trentadue Soci e 7 Club con più di 70 Soci. 11 i Club con meno di dieci anni di vita e 30 con più di 25 anni. Questa radiografia è completata da un altro dato quella della perdita di Soci (circa del 5%) anche se molto lieve a confronto con altre associazioni simili. “L’effettivo è alla base di tutto e se partiamo con un effettivo scarso avremo poche possibilità di trovare persone in grado di esercitare una leadership perché trascuriamo un’ampia fascia di persone che sono in grado di esercitarla come appunto le donne che sono essenziali in ogni ambito”. Mario ricorda che nel 1988 aveva votato a favore del’entrata delle donne ed è uno dei maggiori sostenitori. Riguardo l’espansione dobbiamo adottare sia l’espansione verticale che quella orizzontale. Per il futuro del 2031 si deve lavorare soprattutto sulla formazione e Mario con la sua commissione è a disposizione dei Rotariani. Lorenzo Mazzola del RC Imperia ci parla della sua esperienza per la creazione del nuovo Club di Albenga come rappresentante speciale incaricato dal Governatore Biondi per “mettere insieme questa entusiasmante, direi sicuramente appassionante, esperienza”. Lorenzo nella sua analisi afferma che negli ultimi nove anni, dal 2004 ad oggi, nel 2031 sono nati 6 Club e di questi non uno è nato in provincia ma tutti a Torino, perché è più facile in città avere meno opposizione da parte di alcuni Soci all’entrata di nuovi perché il territorio al contrario della provincia non è più una componente essenziale. Lorenzo consiglia ai presenti di leggere il volume sulla storia dei Rotary italiani del PDG Giuseppe Viale per comprendere dal passato il nostro Rotary, nato in Italia nel 1924 a Milano ad opera di un inglese, James Anderson e primo Governatore italiano. Suggerisce ai Club di provincia che possono avere una patina del tempo di aprire nuovi Club per avere maggiori vantaggi reciproci consigliandoci un decalogo di piccoli ma efficaci accorgimenti per costituire con passione un nuovo Club senza problemi riportando una frase della prima omelia di Papa Francesco I “il vero potere sta nel servire”. Michele Porfido, Presidente della Commissione Distrettuale Talassemia del 2031 aggiorna i presenti sul Progetto Interdistrettuale Talassemia oramai con una copertura quasi totale del Marocco, con la firma del Ministro della Salute del Marocco che riconosce la talassemia come malattia, e agli ulteriori sviluppi in occasione della Convention di Lisbona. Con alcuni interventi e il tocco della campana ad opera di Pierluigi e Paolo si conclude il primo seminario interdistrettuale dei nuovi 2031 e 2032. Silvia Miglietta RC Torino Lamarmora 2032 Rotary 2031 20312032 6 Volontariato Consegnata a Giorgio Groppo la medaglia del Presidente della Repubblica N Il Rotary Club Torino Sud Est al Museo delle Carceri Nuove L unedì 11 marzo un numeroso gruppo di Soci e famigliari del Rotary Club Torino Sud Est ha visitato il Museo delle Carceri Nuove di Torino, una struttura museale di grande valenza storica, ma purtroppo poco conosciuta. Accompagnati dal Generale di Corpo d’Armata in Ausiliaria Franco Cravarezza, Socio del Rotary Club Torino 150, i Rotariani hanno visitato l’intera struttura passando dal rifugio antiaereo, al braccio femminile, al braccio della morte, fino al braccio tedesco. La visita è stata profondamente emozionante e significativa, soprattutto per la memoria di quanto è successo tra quelle tragiche mura durante l’ultimo periodo della nostra storia nazionale. Le atroci sofferenze dei detenuti politici e dei partigiani torturati e uccisi oppure costretti tra mura anguste, in condizioni igieniche spaventose e condannati a sopportare i rigori di un inverno gelido e soffrendo per le micidiali conseguenze dell’umidità del carcere. Né si possono dimenticare le altrettanti umane sofferenze, dopo il 1945 patite dai repubblichini e collaborazionisti che subirono una sorte di legge del taglione. Il museo racconta anche la storia dei 700 mila militari italiani internati in Germania tra il ‘43 e il ‘45 dei quali 600 mila si rifiutarono di collaborare con i tedeschi e per questo pagarono il terribile prezzo di 80 mila morti. A giudizio dei visitatori del RC Torino Sud Est la visita è stata estremamente significativa ed emotiva, al punto che meriterebbe di essere fatta da tutti i Rotary Club del Distretto. Infatti il percorso storico-museale propone la scoperta dei luoghi più nascosti dove uomini comuni soffrirono per l’affermazione dell’Italia libera e democratica, dall’Unità all’inizio del Terzo Millennio. La struttura architettonica presenta la segregazione individuale delle celle, il sistema panottico della Prima Rotonda, l’unica memoria dei cubicoli utilizzati dai detenuti in assoluto silenzio. Specchio della società, permette di capire come si vive privati della libertà in una cella. Si rievocano eventi criminali noti, storie di fascisti, l’ultima esecuzione capitale in Italia, le lotte antifasciste, la resistenza nel famigerato primo braccio tedesco, la testimonianza dei valori universali nelle celle dei condannati a morte, il terrorismo con la barbara uccisione di quattro agenti. È un patrimonio storico e civile dell’umanità che non va dimenticato. ella sede della Prefettura di Cuneo, il Prefetto di Cuneo, Patrizia Impresa, ha consegnato a Giorgio Groppo, in qualità di Presidente del Centro Servizi Volontariato, la medaglia di rappresentanza conferita dal Presidente della Repubblica a Società Solidale per le sue finalità statutarie. Rotariano, Socio e past president del RC Bra, Giorgio Groppo, è presidente della Commissione distrettuale “Etica e deontologia”. È il Governatore eletto del Distretto 2032, che entrerà in carica nel luglio 2014, subentrando a Fabio Rossello. Quarantanove anni compiuti a marzo, Groppo è impegnato sin da ragazzo nel volontariato e nell’associazionismo cattolico. In merito al prestigioso riconoscimento conferito dal Capo dello Stato, Giorgio Groppo ha dichiarato: «Sono veramente orgoglioso di questo riconoscimento: ritirarlo è stato per me un onore come cittadino, ma soprattutto come volontario. È un premio al territorio, a tutto il mondo del volontariato della Granda che opera in silenzio al servizio della comunità. Oltre ad essere una grande soddisfazione è anche la dimostrazione che il lavoro del CSV Società Solidale viene riconosciuto anche al di fuori della Provincia ed è un forte stimolo a continuare su questa strada, cercando, dove possibile, di fare ancora di più con rinnovato impegno e con l’umiltà e la serietà che da sempre ci contraddistinguono». Il Prefetto di Cuneo Patrizia Impresa consegna al Governatore eletto del Distretto 2032 Giorgio Groppo, in qualità di Presidente del Centro Servizi Volontariato, la medaglia conferita dal Presidente della Repubblica Fellowship Interdistrettuale Auto e moto d’epoca Distretti 2031 e 2032 5° Raduno Rotary Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta... Costa Azzurra 1° “Tributo alle GT” Rotary Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta... Costa Azzurra sabato e domenica 4 e 5 maggio 2013 Mentone e Alpi Marittime La Fellowship distrettuale, ops... interdistrettuale 2031 e 2032 Auto e Moto d’Epoca anche quest’anno invita i Soci del Rotary e gli amici appassionati di automobilismo all’ormai consueto appuntamento di primavera. Quest’anno abbiamo pensato di proporre il Raduno 2013 con tre grandi novità: una destinazione comune con due differenti percorsi di avvicinamento (uno in territorio ligure, l’altro in territorio piemontese e francese), un programma sviluppato su due giorni (sabato e domenica), una nuova categoria di veicoli ammessi per il “Tributo alle Gran Turismo” (auto sportive moderne). A rendere possibile questa nuova formula ha contribuito l’organizzazione congiunta del nostro Raduno con il 2° Salon Auto-Moto orga- nizzato a Menton (FR) dal RC Menton. Il programma prevede infatti di percorrere alcune tratte delle mitiche strade delle Alpi Marittime già teatro di fantastiche prove speciali del Rally di Sanremo e del Rally di Montecarlo, per poi convergere su Menton, dove le auto saranno esposte al Salon, e potranno essere ammirate nelle due piazze messe a disposizione del Rotary, in prossimità del porto di Garavan. Il programma, in corso di definizione più precisa, prevede: • SABATO 4 maggio 2013 ritrovo a Torino ed a Genova degli equipaggi (ore 8:30 - 9:00); percorso Alpi Marittime verso Menton (da Torino/Genova circa 200 Km, da percorrere nella mattinata); arrivo a Menton (ore 14:00); pranzo libero - eventualmente incluso in un “pacchetto” - in prossimità dell’area espositiva del Salon (stade Rondelli, Menton Garavan); mostra statica delle autovetture (primo pomeriggio); aperitivo di presentazione del Salon (ore 18:30) ed eventuale sfilata per le strade di Menton-Montecarlo con percorso sulla Corniche verso l’ora del Tramonto (19:1520:30); cena (da definire); possibilità di pernottamento in Hotel convenzionati con possibilità di lasciare le auto in parco chiuso sorvegliato. • DOMENICA 5 maggio 2013 mostra statica delle autovetture (ore 8:30 11:00) [possibile organizzazione di visite alla città vecchia ed al museo Jean Cocteau per gli interessati]; sfilata per le strade di Menton (ore 11:00); pranzo libero - eventualmente incluso in un “pacchetto”; saluti e rientro nel pomeriggio. La manifestazione, come d’abitudine, è aperta anche ai non Rotariani appassionati di auto e moto d’epoca oppure sportive, compatibilmente con la disponibilità di posti. Le modalità di iscrizione ed ulteriori informazioni saranno comunicate a breve, o disponibili contattando il coordinatore dell’organizzazione Michele Darò (RC TO Superga, mail: michele. [email protected], tel. 0121-331248 (uff.), cell. 338-4407666) o il tesoriere Franco Tinelli (RC Valsesia, mail: [email protected], tel. 0321-374383 (uff.), cell. 335-7624431). Fellowship Interdistrettuale Auto e Moto d’Epoca Distretti 2031 e 2032 il Coordinatore: Michele Darò 2032 Rotary 2031 20312032 7 Relazione dell’avvocato Michele Bonacchi al RC Genova Nord L’economia mondiale negli anni della Guerra fredda “L a FED e la guerra fredda” è stato il tema dell’interessante relazione svolta dall’avvocato Michele Bonacchi al RC Genova Nord, presieduto da Gianfranco Duci. La dottrina della guerra fredda ha spiegato il relatore - si deve a Foster Dulles, segretario di Stato dal 1953, ma che era parte, a tutti gli effetti, di quell’establishment che volle la FED e che attorno alla FED consolidò il suo potere. La sua concezione era quella di una crociata del bene contro il male. Foster Dulles rappresentò tale scontro come la lotta contro l’irreligione ovvero, come si espresse in un discorso nella Chiesa dove il padre era stato ministro presbiteriano, dovuto al fatto che le pratiche politiche e sociali erano state separate dal contenuto spirituale. Foster Dulles da giovane, nel 1913, espresse idee ispirate a concezioni razziste fondate su un darwinismo sociale assoluto. nel 1918 faceva parte di un comitato del War Trade Board che sollecitava più strette relazioni commerciali con la Russia bolscevica, nel 1919 fu a Versailles alla Conferenza di pace come assistente e consulente legale. Negli anni ’30 fu spesso in Germania per sostenere finanziariamente l’ascesa di Hitler, a nome delle banche americane trattò i finanziamenti alla Germania nazista e presenziò alla riunione con Hitler del 4.1.1933 insieme al fratello Allen che diventerà negli anni ’50 il Capo della CIA. Prima dello scoppio della crisi dell’ottobre del ’29 fu tra i maggiori responsabili del crollo in borsa di due società: la Shenandoah Corp. e la Blue Ridge Corp., dove sedeva consigli di amministrazione. Avvocato d’af- fari, banchiere di investimenti, membro di delegazioni diplomatiche ed esponente del CFR, fondato da Mandell House con il finanziamento dei Rockfeller, nel secondo dopo guerra, Foster Dulles si fece la fama di irriducibile anticomunista. Ma davvero la dottrina della Guerra Fredda ha segnato la fine di qualsiasi collaborazione con l’URSS e gli altri Paesi socialisti? Nel 1956 l’Ungheria insorse, ma la promessa di libertà proclamata da Foster Dulles venne revocata, nella crisi di Suez del 1955-1956, Foster Dulles si allineò ai sovietici contro i britannici, i francesi e gli israeliani. Nel 1967, i Rockfeller, finanziarono la costruzione nell’URSS di un impianto per la produzione dell’alluminio ed impianti per la fabbricazione della gomma. Negli anni ’70, gli americani aiutarono la costruzione della fabbri- ca di camion di Kama che venne agevolmente riconvertita per la fabbricazione di veicoli militari all’epoca dell’invasione russa in Afghanistan. A fronte delle dichiarazioni ufficiali, gli interessi finanziari industriali e militari, anch’essi espressione dell’establishment, sembrano muoversi in direzioni diverse in aperta contraddizione con le scelte dei governi. Un’altra fondamentale linea di azione americana del dopo guerra fu la costituzione di organizzazioni internazionali sovranazionali. Un articolo del “The Baltimore News Post” dell’8.12.1941, giorno dell’attacco a Pearl Harbour, riferiva che un noto professore di diritto internazionale, Quincy Wright, prevedeva che, se Hitler fosse stato sconfitto, si sarebbe affermato un nuovo sistema di relazioni internazionali fondato sulla proclamazione dei diritti dell’uomo, e un’organizzazione mondiale una confederazione di Stati con i tre poteri e forza sanzionatoria del diritto internazionale. Wright, propugnò anche un’Unione Panamericana, un Sistema Asiatico e gli Stati Uniti d’Europa, senza la partecipazione della Russia. Il Piano Marshall, presentato dal Generale Marshall il 5.6.1947, era già stato predisposto all’interno del CFR, guidato da Spofford, con un Rockfeller segretario e con l’assistenza di Jean Monnet. che nel 1919 collaborò ad un tentativo di programmazione economica per il controllo in comune tra gli Alleati delle materie prime e che durante gli anni ’20 e ’30, fu banchiere d’affari a Wall Street. Nel 1925 Monnet divenne Vice Presidente della Transamerica, Holding di controllo della Bank of America e da Foster Dulles ebbe i finanziamenti che permisero alla Banca Monnet Murna- me & Co di entrare nel settore dell’investment banking. Il Piano Marshall, presentato come un aiuto umanitario, fu invece la prima tappa per promuovere la costituzione degli Stati Uniti d’Europa così come ammisero anche i Senatori Fulbright e Thomas il 21.3.1947. L’Unione Europea avrebbe dovuto avere un unico mercato, un’unica valuta ed insieme alla Unione Panamericana e al Sistema Asiatico veniva considerata come una mera organizzazione regionale di un unico Governo Mondiale. Il primo passo - ha concluso il relatore - fu la costituzione della CECA, la Comunità Europea per il Carbone e l’Acciaio, allo scopo dichiarato di liberalizzare il mercato dalle quote e dalla tariffe, salvo che, come è stato osservato ancora di recente, all’epoca, non vi erano né le quote né le tariffe a proteggere il mercato. Moser-Saronni duello infinito di Beppe Conti A Orta è stato presentato il libro con Francesco Moser, Beppe Saronni, Dino Zandegu ed autorità del mondo ciclistico A ppassionati Rotariani da varie regioni italiane, giovani corridori delle società ciclistiche del territorio, fan di Moser, di Saronni ed anche di Beppe Conti si sono ritrovati ad Orta per celebrare una delle più grandi sfide del ciclismo, quello vero di un tempo ormai passato. La grande simpatia e disponibilità dei campioni ha catturato tutti i presenti che hanno brindato con 51,151, il famoso spumate prodotto dalle cantine Moser. Una serata promossa da Edilcusio con la collaborazione del Rotary Club Orta San Giulio e della Fellowship Italiana del Ciclismo Rotariano. Francesco Moser e Giuseppe Saronni (in rigoroso ordine alfabetico) sono stati due campioni di ciclismo che hanno segnato un’epoca, quella degli anni settanta e ottanta. I loro nomi sono scritti nell’olimpo dello sport italiano e mondiale. Moser, trentino, classe 1951, ha vinto (fra molto altro), un Mondiale su strada, un Giro d’Italia, tre Parigi - Roubaix, Milano - Sanremo e Giro di Lombardia ed ha battuto il Record dell’ora su pista. Saronni, classe 1957, nativo di Novara, ma cresciuto a Buscate (Milano) ha vinto due Giri d’Italia, la Sanremo, il Mondiale, il Lombardia (due volte). Il primo era soprattutto potente e resistente; il secondo particolarmente scattante. Entrambi non erano bravissimi in salita (ma bravi, certamente sì!), ma tutt’e due erano dotati di grande classe. Fu vera gloria la loro? Possiamo dire sicuramente di sì e la dimostrazione è data proprio dal loro attuale aspetto. Moser ha 61 anni, ma ha la prestanza fisica di una persona molto più giovane. Quanto a Saronni, non fosse per qualche capello bianco, potrebbe essere scambiato per un quarantenne, anche se ne ha quindici di più. Ma la loro storia sportiva non è fatta solo di aridi numeri o di traguardi vittoriosi, può essere scritta come fosse un romanzo, autore Beppe Conti: MoserSaronni - Duello infinito (MoserSaronni scritto senza spazio fra i due cognomi) - Graphot edizioni, 352 pagine. L’opera, molto corposa e ben illustrata, è stata presentata il 27 febbraio 2013, all’Hotel San Rocco di Orta dal Rotary Club Orta San Giulio e dalla Fellowship italiana del Ciclismo Rotariano, evento sponsorizzato da Edilcusio di cui Franco Piola è presidente, così come lo è del sodalizio Rotariano di Orta e della “Fellowship” nazionale, compagine che raduna tutti i ciclisti Rotariani italiani. “Io questa sera corono un sogno. Per me avere qui Francesco Moser e Beppe Saronni, poter rivivere i loro mitici duelli e sentire raccontare quello che ho vissuto da spettatore e appassionato con grande vigore è una gioia immensa. Beppe Conti ha scelto Orta per presentare il suo libro e ne sono grato. Vedere poi una presenza così numerosa, con anche i ragazzi del Pedale Ossolano, Nuovi Orizzonti, Bici Club 2000 di Borgomanero mi fa veramente piacere” ha dichiarato Piola. “Francesco non è ancora arrivato? Vedete, anche questa sera il primo sono io!” ha dichiarato subito Beppe Saronni all’arrivo. Il sorriso dei presenti si commenta da solo e fotografa il clima gioviale, partecipato e rilassato che ha contraddistinto la serata. Moser e Saronni si sono prestati al tiro incrociato delle domande di Beppe Conti e ne è nato un duello verbale divertente, frutto di una rivalità che non si è mai assopita, pur rimanendo “sana e sincera”: interrotti più volte da scroscianti applausi d’approvazione per la battuta dell’uno (Saronni: più pronto e abile nell’eloquio, forse) e dell’altro (Moser: di poche parole, ma taglienti ed incisive). Il pubblico avrebbe continuato ad ascoltarli per ore. Lo scorrere delle immagini a tutto schermo dei momenti più esaltati che hanno segnato la storia ciclistica e personale dei due grandi campioni, commentate in diretta e sollecitate dall’esperto Conti ha fatto da filo conduttore della serata. Non solo, a volte “il sale” è emerso proprio da Conti che raccontando le loro vicende “pretendeva” di conoscerle meglio dei protagonisti stessi. Si scopre di Mondiali (quello di Praga 1981) in cui tutti avrebbero dovuto fare la corsa per Saronni, ma in tanti fecero di testa loro e vinse il fiammingo Maertens. In compenso l’anno dopo a Goodwood (Gran Bretagna), l’accordo ci fu e Saronni vinse. Una rivalità che emergeva forte nei Campionati italiani, come in quello del 1981 a Compiano (Parma) in cui uno sgarbo sportivo di Saronni (una sbandata che il rivale prese male) dette a Moser lo stimolo per dare il meglio e vincere. Saronni abbandonò il ritiro dopo un duro scontro proprio con Moser “...se non sei capace di stare in bicicletta, non è un problema mio...” fu la sua reazione, ed oggi riconosce che forse furono parole esagerate! Duelli che non si spegnevano nemmeno nei circuiti di paese che sovente sono poco più che esibizioni spettacolari: spesso avevano lo stesso agonismo di una “classica” proprio perché l’uno non voleva essere da meno dell’altro. Chiamato ad esprimere un parere sulle possibilità di carriera del figlio Ignazio, al debutto quest’anno tra i professionisti e dotato di “un fisico ed un aspetto più da modello che da corridore” (secondo Beppe Conti) Moser lo definisce più “un finissuer, uno alla Moreno Argentin, non un Saronni” Sarebbe stato il colmo! Il grande ciclismo ieri si è respirato ad Orta, Francesco Moser era già stato ospite del Club di Orta San Giulio sodalizio con il sodalizio di Orta nel 2007 con Tarcisio Persegona, Imerio Massignan e Faustino Coppi. Questo perché il presidente Franco Piola con i Soci del Club organizzò il Campionato del mondo di ciclismo Rotariano al Mottarone nel 2007, grazie al quale si iniziarono a raccogliere fondi per progetti umanitari a Masango in Burundi: un orfanotrofio, un ospedale, un acquedotto, realizzati in prima persona da Soci del Club guidati da Franco Piola, che si reca in Burundi almeno tre volte all’anno. Corali - e sinceri - ringraziamenti da parte degli ospiti che hanno respirato un clima disteso di grande sport del passato e di amicizia. Tanti i fan dei grandi campioni presenti, chi più per Moser chi più per Saronni, ma anche di Beppe Conti: un tifosissimo del giornalista torinese da San Maurizio d’Opaglio si è presentato con una ricchissima collezione di articoli frutto di anni di raccolta dei pezzi firmati proprio da Conti, prima come inviato di TuttoSport ed ora voce della Rai, considerato il massimo esperto italiano di ciclismo. Una vera “chicca della serata” si è rivelato l’intervento di Dino Zandegu, campione dell’epoca appena precedente quella di MoserSaronni, brillante e tagliente nel raccontare alcuni fatti “scabrosi” che hanno scatenato l’ilarità dei presenti, e premiandolo con un’ovazione quando ha cantato due brani da lui composti: un tributo a Contador “...come un tor, più veloce del sol...” ed un’ode nata al momento e dedicata ai grandissimi campioni. Prima della cena, scatti fotografici, autografi ed aperitivo per tutti gli intervenuti: Moser, Saronni, Zandegu, si sono concessi ai fan, estremamente disponibili. Il brindisi è stato suggellato dal famoso spumante 51,151 prodotto dalle Cantine Moser e chiamato così in onore del record dell’ora, portato personalmente dal campione. Una vera serata di grande ciclismo! 2032 Rotary 2031 20312032 8 Rotary della Spezia e Lions di Ceparana Riuscita la serata sul nuovo ospedale E’ stato, come era nei voti, un meeting di assoluto e generale interesse quello dell’interclub Rotary della Spezia, presieduto dal professor Giovanni Raggi, e Lions Club di Ceparana, presieduto da Vittorio Graziani, perché è stato il luogo dell’aggiornamento a tutto campo del progetto del nuovo ospedale della Spezia sul quale ha tenuto una puntualissima relazione chi quel progetto ha seguito, senza mai cedere a scoraggiamenti, passo dopo passo: il Rotariano Attilio Ferrero. E’ stato peraltro efficace entrare nelle scelte progettuali e in ogni aspetto di quella che sarà la struttura urbanistica, architettonica e funzionale, presenti i protagonisti istituzionali della città e della regione. In sostanza è stato ricordato (e mostrato) che il progetto definitivo consiste di quattro edifici collegati, come una mano con le dita aperte, di sei piani, per un’area complessiva di 68mila mq, con 520 posti letto, localizzato nell’area dell’attuale polo ospedaliero del Felettino, previa demolizione dell’attuale struttura. E va detto che l’impressione è stata quella di un progetto anche molto bello che sarà approvato entro luglio,contestualmente al permesso di costruire e, salvo imprevisti, il bando per la sua realizzazione sarà pubblicato a inizio 2014. E veniamo ai tempi che assumono oggi una rilevante importanza soprattutto nelle opere pubbliche. Ebbene, la stima è di tre anni per costruirlo e altri due per completarlo delle tecnologie e degli strumenti diagnostici, degni di un Dea di secondo livello. Nelle prossime settimane partirà la gara per dare il via ai lavori per la realizzazione del bunker per la radioterapia, in anticipo rispetto alla demolizione del Felettino, al fine di evitare di interrompere le attività di radioterapia e la trasmigrazione dei pazienti. Conclusi i lavori ed effettuato il trasferimento del reparto,si potrà demolire il Felettino. Sarà Infrastrutture Liguria, società interamente partecipata da Filse la finanziaria regionale, ad occuparsi della gestione dell’appalto. Ora che il Governo ha sbloccato le risorse dell’ex art.20, destinate all’edilizia sanitaria e al Felettino 120 milioni di euro,resta l’interrogativo di quanto sarà il costo totale della realizzazione dell’opera, costo che non è stato ancora indicato. Come si sa si conta di coprire la differenza con i ricavi dalla vendita e dalla valorizzazione dell’ospedale Sant’Andrea, a cui si andranno ad aggiungere altre risorse regionali. In più si è ricordato come il terzo lotto della Variante Aurelia è un’opera infrastrutturale fondamentale che metterà il nuovo ospedale nelle condizioni di essere a servizio di un vasto comprensorio. Ultimo aspetto legato al futuro ospedale: è stato ribadito l’alto livello professionale dei medici dell’ospedale Sant’Andrea, che sono oggi all’avanguardia in Liguria, un’eccellenza dunque che va mantenuta sui livelli garantiti fino ad ora. Grazie al RC Canale Roero, 450 bambini dell’India vanno alle scuole elementari D omenica 17 febbraio alla presenza del Socio Oreste Marengo, past President del Club anno 2009/10, è stata inaugurata la nuova scuola nel villaggio di Rangdapara, West Garo’s Hills, Tura, Meghalaya, India Nord est. La realizzazione della nuova scuola è stata possibile, grazie al cofinan- Stretta di mano tra il Vescovo di Tura, monsignor Andrea Marak, e il Past President Oreste Marengo, davanti alla targa ricordo del Rotary Club Canale Roero ziamento dal Rotary Club Canale Roero. Il progetto rientrava negli obiettivi indicati dal Presidente del R.I. Ray Klinginsmith “Impegnamoci nelle comunità, uniamo i Continenti”. La struttura su due piani è composta di 8 aule e ospita 450 alunni della scuola prima- ria provenienti dai numerosi villaggi circostanti. La scuola è stata benedetta dal vescovo di Tura, mons. Andrea Marak alla presenza degli alunni, insegnanti e parenti dei ragazzi. È stata una festa che ha coinvolto, nonostante la giornata di pioggia, tutto il territorio. La nuova scuola realizzata con il contributo del Rotary Club Canale Roero e la vecchia scuola in bamboo. La lunga e affascinante storia del RC Torino Sud raccontata dai protagonisti di un Club da dieci e lode ERRATA CORRIGE Era il RC Torino Sud e non Est A pagina 8 del numero di marzo è stato pubblicato l’articolo sulla lunga e affascinante storia del RC Torino Sud, raccontata dai protagonisti di un Club da dieci e lode. Per uno spiacevole refuso nel titolo il Rotary Club Torino Sud è diventato RC Torino Est. Ce ne scusiamo con i lettori. I Montalenti nel Consiglio dell’Onlus Ruota Amica l PDG Gianni Montalenti è stato nominato membri del Consiglio direttivo dell’Onlus Ruota Amica, che si occupa del progetto “Casa Maria” in Kenia. “Casa Maria” è una struttura di accoglienza per orfani e bambini di strada voluta dal Governatore Sebastiano Cocuzza e realizzata nel 2004 a Ndaragwa, un Villaggio del Kenya a nord di Nairobi, pochi chilometri sotto l’Equatore. Prima dell’intervento del Rotary una cinquantina di bambini e ragazzi,“raccolti” a partire dal 1993 da Padre Gerard Parroco di Nadargwa e assistiti dalle Sorelle della locale Missione Fellowship del Ciclismo per il progetto Burundi Impegno sociale, solidarietà e sport caratterizzano l’attività del RC Orta San Giulio. Infatti il Presidente della Fellowship del Ciclismo Italiano Franco Piola, accompagnato dal Segretario Engarda Giordani, ha partecipato in Lussemburgo all’assemblea annuale della Fellowship Internazionale del Ciclismo Rotariano. Si tratta del board annuale al quale presenziano tutti i responsabili nazionali. Tanti gli argomenti trattati che riguardano il calendario del ciclismo Rotariano di quest’anno. In particolare il 3° Raduno Nazionale della Fellowship del Ciclismo che si svolgerà alla fine di maggio in occasione della penultima tappa del Giro d’Italia alle Tre Cime di Lavaredo; il 2° Campionato Italiano di Ciclismo Rotariano che si svolgerà a Cesenatico in giugno. Infine il 29° Campionato Mondiale di Ciclismo Rotariano ad Avezzano (L’Aquila) che si svolgerà 30 agosto-1 settembre. La finalità di questo evento sportivo è “fare una buona azione“, contribuendo alla realizzazione di un centro di assistenza costruito presso un presidio sanitario con annessi orfanatrofio e casa di accoglienza delle ragazze di strada, già in corso di costruzione a Masango località del Burundi da parte del Rotary International. Il “progetto Masango” ha preso vita proprio grazie alle somme ricavate nell’ambito del 23° campionato mondiale svoltosi in Piemonte ad Orta San Giulio nel 2007. cattolica delle “Piccole Figlie di San Giuseppe”, vivevano in una vera e propria baracca. Nel 2004 il Rotary ha deciso di realizzare una più confortevole casa e di far fronte ai bisogni degli ospiti sino alla loro maggiore età; il Rotary Club Bra fu incaricato di gestire il progetto e continua ancora ora a seguirlo e a svilupparlo, con il sostegno del Distretto, di Club Rotary e di benefattori diversi interessati all’iniziativa. Oggi a “Casa Maria” vivono circa 150 ospiti di età compresa tra appena nati e 18 anni che le “Piccole Figlie di san Giusep- pe” hanno sottratto all’abbandono e alla fame e che assistono nel loro percorso di crescita con il sostegno dell’Associazione di volontariato Ruota Amica costituita nel 2005 dal Rotary Club Bra per garantire continuità alla gestione. Inoltre Casa Maria assiste altri 140 bambini di famiglie indigenti, garantendo loro la possibilità di frequentare le scuole dell’obbligo e fornendo loro la divisa e il pasto presso la scuola. A proposito della nomina di Montalenti, Sebastiano Cocuzza ha detto: «Al nostro nuovo Socio esprimo i più sentiti ringraziamenti e auguri». 2032 Rotary 2031 20312032 9 EDITORIALE & etica Oggi parliamo di collaborazione giovani C O ari amici, questo mese ho deciso di parlarvi di collaborazione. L’idea mi è venuta ad Alessandria a metà marzo. Ho infatti partecipato ad una serata del Rotaract locale (di cui ci racconta Stefano Borgoglio su queste pagine) dove, con non poca sorpresa, ho notato che sui tavoli trovavano posto delle bottiglie di Barbera griffate “Leo Club”. Si tratta di bottiglie realizzate apposta per sostenere un progetto di service portato avanti dai nostri omologhi della famiglia Lions. Ho chiesto il motivo e Stefano mi ha spiegato che il Rotaract ha deciso di acquistarne un certo numero per sostenere il progetto del Leo Alessandria. A questo punto qualcuno starà già pensando con una leggera nota polemica “bravi, invece di darli all’APIN i soldi li danno al Leo!!”. Io non la penso così. E credo che il fatto che a quella cena ci fosse un’intera tavolata di Soci del Leo, che a loro volta erano lì per sostenere il nostro APIN, sia la dimostrazione che forse rimanendo sempre chiusi il risultato è non solo che nulla esce, ma anche che nulla entra, mentre collaborando con gli altri si possono ottenere risultati molto maggiori. Sono sempre stato convinto che si debbano cercare sinergie, siano esse con altri Club Rotaract, con associazioni di diverso tipo o con associazioni come la nostra ma appartenenti ad un’altra famiglia. I ragazzi di Alessandria mi hanno dimostrato un’altra volta che si può fare e che è fondamentale. È ovvio che deve essere un rapporto reciproco, ma mi sembra ci siano molti esempi positivi in questo senso. Concludo, da membro della Commissione APIN, ringraziando i Soci del Leo Alessandria che hanno partecipato alla serata sostenendo il progetto SMile. rmai si sa, la strada è quella della specializzazione. In tutto. In breve potremo vantarci di essere il miglior architetto di soffitti lignei intagliati, il miglior chirurgo della seconda falange del dito medio della mano destra. Ci sono esperti di ogni sorta. C’è chi tratta solo piante con le foglie lanceolate, chi cucina solo con farina di segale, chi dipinge solo di giallo ocra. Di questo passo i matematici si insospettiranno, penseranno che vogliamo tendere all’onniscienza del nulla. Neanche la filosofia sembra essere immune dalla terribile patologia. L’etica è la più colpita. Ecco dunque l’etica economica, quella finanziaria, medica, politica, poi quella degli animali, dell’ambiente, di tutto. Naturalmente, infine, quella dei giovani. Qualche spunto. Chi è giovane? Di seguito alcune ipotesi. Chi non è maggiorenne? Chi ancora non è laureato? Chi non ha ancora trovato lavoro? Chi ha un reddito inferiore ai mille euro lordi mensili? Chi non ha un lavoro fisso? Chi ha l’acne? Chi non ha famiglia? Chi vive a casa dei genitori? Chi gioca alla play station? Mistero. Una volta afferrato il concetto, parlare Giovanni Marchi Direttore Quadrifoglio di etica dei giovani farebbe presupporre che ne esista una dei non giovani, il titolo dunque dovrebbe essere qualcosa tipo “Etica e vecchi”, o “Etica e senescenti”. E chi la dovrebbe fondare questa Etica dei giovani? Prima possibilità è che a fondarla e plasmarla siano i giovani stessi. Vantaggi: è più facile che conoscano il loro mondo, le loro problematiche morali, i valori di cui si sentono portatori. Svantaggi: rischio di cascare malamente nell’autoreferenzialità, scarsa autocritica, facili e poco ponderati valori di riferimento… Seconda possibilità: siano i vecchi ad occuparsene. Vantaggi: loro sono già stati giovani, avranno ben capito qualcosa dalle loro esperienze, mantengono uno sguardo più obiettivo. Svantaggi: questi non sanno cosa sia twitter, che ne sanno dei giovani?, drastiche perdite di memoria generano liti imprevedibili sui tempi che furono. Terza possibilità: sia costruita assieme, attraverso un sano dialogo tra nuova e vecchia guardia. Vantaggi: analisi più completa, basso rischio di conclusioni estreme. Svantaggi: come sempre, il dialogo sarà a senso unico, i vecchi dietro una cattedra, microfono in mano, i giovani sulle seggiole con lo schienale scomodo, con quelli che chiedono se ci sono domande e questi che fissano il cellulare. Illusioni semplicistiche di oggi. In realtà l’ etica è una. Può cambiare, certo. Ma a cambiare sono i valori che di volta in volta ne sono alla base. Alla base vogliamo mettere il bene comune? Il piacere? L’utile? Il danaro? L’onore? TUTTE le proposte morali (quelle serie) sono rivolte a TUTTI. L’etica cristiana è quella che ti insegnano al catechismo, è quella dell’omelia, è quella dei vangeli. L’etica cristiana è lì che ti aspetta in ogni decisione della vita, da quando sei bambino e non vuoi cedere le tue Goleador, a quando sei manager e hai la possibilità di superare il collega “aggiustando” un po’ di documenti. Non c’è il Vangelo secondo Luca Youth Edition e quella Old Edition. Platone conversava con Fedro che era giovane,e ambizioso, e curioso, ma la discussione su ciò che è giusto, bello, buono non era anagrafico. Così anche i modelli ellenistici, l’etica stoica e quella epicurea. Sì, è necessario più che mai dialogare. E’ necessario costruire gli spazi per farlo. C’è una sola condizione. Niente categorie. Niente uomini e donne, assolutisti e relativisti, giovani e vecchi. Il peso di un’opinione dipenda solo dalle sue argomentazioni. Nuccio Tola Rotaract Biella Ricordo di Gianfranco Vitelli Ci ha lasciati l’ing. Gianfranco Vitelli, fondatore nel 1969 del Rotaract Club Torino Ovest. Sono vicini alla famiglia, con affetto e riconoscenza, i ragazzi del suo Rotaract. Scopri il segreto per LAVORARE CON I GIOVANI Sei volte l’anno, i dirigenti di club di successo fanno uso di Rotary Leader per suggerimenti pratici, video entusiasmanti, consigli di esperti e risorse utili. E puoi farlo anche tu. Registrati oggi stesso! Visita www.rotary.org/it /rotaryleader per abbonarti 2032 Rotary 2031 20312032 10 C aro amico, voglio raccontarti cosa mi sta succedendo in questi giorni… Da qualche giorno sono “rinchiuso nel carcere” Cavalieri di Bra, un noto centro di detenzione per chi studia la leadership, all’interno di una metropoli urbana come quella di Bra, dove tutti gli scrittori hanno consumato litri di inchiostro per celebrare la nota tradizione vinicola. Prima sfida che devi affrontare è la prova 0, a corso ancora da iniziare: raggiungere un posto che non esiste sul navigatore, dove in mezzo a mucche e campi, sorge un palazzo a forma di banana: ti senti così arrivato al Best Western Hotel di Bra, un’isola nel deserto dove ti accolgono offrendoti pure il parcheggio sotterraneo, il quale scopri che si apre solo suonando il clacson. Vieni accolto dagli Inni, in piedi con la mano sul cuore, perché nonostante tutto ti ricordi di essere fiero di rappresentare il tricolore. Ma gli stessi Inni prima ancora di iniziare, ti fanno anche capire che la tua settimana sarà caratterizzata dalla musica, che durante le serate ti regalerà emozioni come vedere ragazze “sciolte” da travolgenti spogliarelli o balli di gruppo come in un vero villaggio vacan- ze! Le stesse serate che iniziano con una spesa molto “sobria” (non proprio in tutti i sensi!) al vicino “alcool discount”, complice amico dei tuoi momenti di divertimento. Con la luce del sole che batte sempre nella sala (piano -1, uno scantinato!) ti ritrovi poi intorno ad un tavolo a ferro di cavallo che in modo “reattivo” ti pone il dubbio se la referenza interna è vincere/vincere o perdere/perdere. Tutto a un tratto ti ritrovi poi a pensare ai tuoi obiettivi, divisi a breve/ medio/lungo termine, e in un attimo scopri che nonostante aver studiato economia, aprirai uno studio legale a Londra: che pezzo grande!! A metà settimana rifletti che hai acquisito un’assoluta leadership sul mondo, grazie a certi gruppi su WhatsApp che ti fanno sentire perennemente connesso con il mondo, e scopri che chi studia Medicina in realtà sarà il Zuckerberg di domani. A ritmo di Danza Kuduro e Gnagnam Style comprendi anche che il Pulcino Pio a modo suo è stato un leader. Insieme a Guido, alla sua squadra e alle sue “ziate”, poi ti rendi conto che non è tutto: impari grazie a loro nuove emozioni, che ti fanno ragionare, divertire e ti danno l’opportunità di confrontarti con loro su argo- menti così interessanti. Ti rendi conto, grazie a questa opportunità offerta dagli amici Rotariani di essere solo l’ultimo membro di un grande Dream Team, la famosissima squadra che tanto stai studiando ma che stai già vivendo in questi giorni senza saperlo: talentuosi ragazzi e ragazze così diversi tra loro, che stanno cambiando il mondo o ci stanno provando, fantastiche persone che ti fanno emozionare a tavola, parlando delle loro storie fantastichem ricche di determinazione coraggio emozioni e speranza. Giovani Talenti che scrivono ogni giorno la loro storia nel mondo della Medicina, delle Scienze, della Farmacia, dell’Informatica, dell’Economia, della Giurisprudenza, della Psicologia, degli studi Internazionali, dell’Ingegneria, della Moda, dello Spettacolo e delle varie attività di famiglia, e ancora di tanti altri settori che sono così superlativi che nemmeno sai scrivere. Ti accorgi che quando ti hanno detto che questo progetto del Rotary cambia la vita, effettivamente è un po’ vero, o comunque ti aiuta a renderti conto che ogni persona con cui parli in questi giorni ha davvero una fantastica storia da raccontarti, qualcosa di interessante dentro di sé, e un bacino di esperienze dalla quali puoi solo prendere spunto, anche se può sembrare l’esperienza più comune di questa terra. Caro amico, non so se ti è mai capitato di vivere queste forti emozioni ogni giorno, ma se non l’hai mai provato, prova a fermarti un secondo ad ascoltare che ti sta parlando in un qualunque momento della vita, che magari può insegnarti qualcosa, soprattutto se ha una felpa con scritto “Rotaract” e ha in mano qualcosa con scritto AISM davanti a un banchetto per strada. E per concludere, ti emozioni guardando il volto di ogni persona che oggi, 8 marzo, festeggia la propria festa, simbolo delle conquiste sociali politiche ed economiche delle donne, delle discriminazioni e delle violenze cui esse sono ancora oggetto in molte parti del mondo, Italia purtroppo compresa. Dal 1922 in Italia insieme a Yannik, Matteo, Lorenzo, Paolo, Edoardo, Corrado, Matteo, Matteo, Giorgio, Matteo, Vincenzo, Matteo, Andrea, Daniele, Antonio, Nicolò, Oscar, Tom, Federico e Nicolò, festeggiamo in questa giornata il sesso più difficile da capire, che più ci fa arrabbiare, donne che ci fanno ridere e piangere, che ci fanno disperare e divertire, che sbalzano d’umore a caso ogni mese, ma che comunque amiamo per le emozioni che ci sanno dare e per cui non possiamo fare a meno di loro. E allora sarebbe bello che ogni persona del mondo non si dimentichi di tutto ciò quando pensa alla Mimosa; e per il momento, caro amico, dì tu a Francesca, Ilaria, Marta, Giulia, Beatrice, Valentina, Irene, Marzia, Annalisa, Giovanna, Giulia, Eleonora, Cristina, Elisa, Cristina, Silvia, Maddalena, Teresa e Elena, di accettare questa mia lettera a forma di mimosa ricca di emozione. Un abbraccio a pezzi grandi, e arrivederci a presto appena la vita ci farà di nuovo incontrare, Vostro Marco Marco Novelli RAC Genova Golfo Paradiso Sirde 2013 S ono tornato da poche ore, dopo un viaggio di 1300 km in macchina, da un delle più belle esperienze che abbia vissuto nei miei tre anni di Rotaract: il Sirde. Il SIRDE è uno degli eventi nazionali che ogni anno vengono organizzati in giro per i distretti Italiani. Essi sono assegnati durante i lavori del Capanno Nazionale, tramite votazione degli gli RD Incoming, in seguito alla candidatura del Distretto interessato ad ospitare l’evento. Il SIRDE di Cortina è stato il mio primo evento nazionale a cui ho preso parte. Noi del VentiTrenta siamo sabaudi, un po’ troppo “casalinghi”, e purtroppo partecipiamo poco alla vita Rotaractiana in giro per l’Italia. Al Sirde eravamo infatti meno di 20 persone. Vivere questi eventi ti apre a nuove esperienze che vanno oltre il semplice divertimento. Ti permette di capire e provare il vero Rotaract perché, come mi disse un rappresentante distrettuale durante i lavori, a questi eventi partecipano i Soci che desiderano “veramente vivere il Rotaract, coloro che credono. Sono queste le occasioni in cui puoi sentire il profumo del anima Rotaractiana”. Vedere arrivare da tutta Italia centinaia di persone per passare un week end di Lavori e divertimento è una esperienza vera. Il nostro Distretto non finisce con i confini regionali e sarebbe veramente bello riuscire a partecipare “in massa” a queste occasioni. Ho scoperto che esiste un Rotaract completamente diverso dal nostro. Alcuni distretti son molto formali, ligi all’etichetta, altri invece “festaioli” all’ennesima accomunati tutti, però, dall’importanza e dalla priorità che viene data al progetto di service nazionale (mi raccomando non chiamatelo APIN, perché solo noi lo definiamo in questo modo). Condividere esperienze, idee, progetti ti apre gli occhi su possibili nuovi orizzonti e su obbiettivi che forse non pensavi neanche potessero essere raggiunti. Vi invito seriamente, almeno una volta, a partecipare a questi eventi nazionali perché, nonostante il costo, i 1300 km e la stanchezza, si torna con una prospettiva completamente diversa. Francesco Cuniberti - Incoming Segretario distrettuale lettera di aprile lettera di aprile G iunti appena oltre la metà dell’anno Rotaractiano, è tempo di fare i primi bilanci per toccare con mano quanto fatto fino ad ora per il nostro service distrettuale, SMile, in favore dei malati di Sclerosi Multipla. Nonostante i piccoli intralci di carattere burocratico che abbiamo affrontato negli ultimi mesi, i risultati che stiamo ottenendo in termini di raccolta fondi sono assolutamente in linea con le aspettative mie e di Carlotta: nell’arco di qualche giorno abbiamo infatti intenzione di stanziare all’A.I.S.M. una prima tranche di fondi (intorno ai 40.000€), così da consentire l’acquisto delle prime attrezzature per le sedi A.I.S.M. e si possa altresì dare il via ai primi corsi di attività fisica adattata in quasi tutte le province del nostro Distretto (per il supporto psicologico aspetteremo il secondo semestre). Nel dettaglio con la somma stanziata in questa prima tranche andremo a: • acquistare il macchinario di urodinamica per il centro A.I.S.M. di Genova; • avviare i corsi di attività fisica adattata (AFA) ed altre attività nelle province di Alessandria, Biella, Genova, Verbania; • acquistare attrezzature e strumentazione per le sezioni A.I.S.M. di Genova, La Spezia, Alessandria, Cuneo, Biella, Asti, VCO, Novara, Vercelli e Torino. Dobbiamo andare molto fieri dei risultati del nostro progetto, tutti quanti: è per me motivo di grande orgoglio il fatto che, già a questo punto dell’anno, si possa vedere concretizzata una parte della nostra attività di Service. Questo segnale non può che servire da stimolo per continuare a produrre attività in tal senso, anche nella seconda metà dell’anno. Voglio ringraziare, dunque, tutti i Club che attraverso le attività portate avanti dai loro Presidenti hanno contribuito a questo primo grande risultato: questa è la strada giusta da percorrere, ne sono certo. Vedo con grande piacere che in tutte le nostre zone si è creato un forte legame con le sezioni A.I.S.M. dislocate sul nostro Distretto: questo voleva essere un punto di forza del nostro progetto, affinché tutti noi avessimo l’opportunità di conoscere da vicino la realtà che andiamo ad aiutare con i nostri sforzi, e così è stato. Sono molti i Club che invitano o coinvolgono le persone di A.I.S.M. alle proprie conviviali, alle proprie cene, alle proprie attività, segnale del fatto che l’interesse nei confronti di questa realtà è grande. I mesi davanti a noi sono ancora tanti, i progetti che vedo in cantiere sono davvero moltissimi, sarebbe un grande errore accontentarsi di quanto fatto finora. Continuiamo lungo questo cammino, sulla strada che abbiamo tracciato, col sorriso per regalare altri sorrisi… SMile! Davide Seggiaro Rappresentante distrettuale 2032 Rotary 2031 20312032 11 Rappresentante Distrettuale: Davide Seggiaro Direttore Quadrifoglio: Giovanni Marchi Redazione: Carlotta Accardo, Prisca Rolando NOI DEL 2030, ROTARACTIANI SENZA CONFINI S abato 16 marzo, presso il ristorante Il Grappolo di Alessandria noi Rotaractiani abbiamo incontrato 2 grandi donne della nostra comunità: la signora Mirella Bagliano e la signora Bruna Alessandrini, fondatrici nel lontano (ma non troppo) 1986 della sezione dell’AISM di Alessandria. La serata ha visto anche la partecipazione dei Soci del Leo Alessandria, e del presidente del Rotary padrino dott. Lorenzo Morandi, della presidente della Commissione APIN Carlotta Marella, del presidente della sezione AISM di Alessandria Francesco Vacca e del Direttore del Quadrifoglio Giovanni Marchi; dopo una breve presentazione del nostro progetto SMile, abbiamo partecipato ad un bel botta e risposta con le nostre ospiti, concludendo con un ringraziamento da parte del presidente AISM Francesco Vacca per l’operato svolto da tutti i Club del Distretto Il Quadrifoglio non è solo il bollettino ufficiale del Distretto 2030, ma la voce di ogni Socia e Socio. Per questo il vostro contributo in prima persona alla redazione della testata non solo è benvenuto, ma è necessar io. Se volete partecipa re alla realizza zione dei prossimi numeri potete inviare il material e all’indirizzo [email protected] oppure via Facebo ok mandare un inbox a Quadrifoglio Rotaract 2030 Vi invitiamo inoltre a mettere il vostro “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook, così sarete sempre aggiornati in tempo reale sulle novità distrettuali! ed in particolare dal Club di Alessandria, soprattutto per l’adesione che il Rotaract locale ha dato alle due principali iniziative di fund raising dell’Associazione, la vendita di mele e quella di gardenie a sostegno dei loro progetti. Abbiamo concluso la serata con un ricavato di 200€ ed un arrivederci al prossimo evento in questa splendida città. Un saluto a tutti i ragazzi del 2030 Stefano Borgoglio Commissione APIN RYLA 2013: AUTENTICA ESPERIENZA DI VITA U n’intera settimana a contatto con tanti altri giovani; per la voglia di condividere idee, emozioni, insegnamenti e valori; un’esperienza formativa ma soprattutto di vita tra i membri di un’unica grande famiglia: quella Rotaractiana. Rapporti che nascono dal nulla, vecchie amicizie che si consolidano e rafforzano. Parole, abbracci e sorrisi racchiusi in un ambiente familiare ed accogliente. Neppure il passare del tempo ha saputo scalfire le più peculiari caratteristiche di questa istruttiva esperienza. Abbiamo voluto provare a trasmettere ai lettori almeno una parte della salutare energia positiva vissuta in quella intensa settimana attraverso due interviste ed una lettera di testimonianza diretta. La prima è quella di Alessandro Delucchi, Presidente dei Club Ryliani. Alessandro, quali sono gli scopi di questa associazione? “Fare il RYLA vuol dire stare per una settimana fuori dal mondo, in mezzo ad amici, e condividere giorno e notte un’esperienza unica. All’improvviso questo mondo parallelo finisce, e la vita ritorna quella di sempre. Nel Rotaract si possono continuare i rapporti e le frequentazioni, ma col tempo si rischia di perdere i contatti reciproci. Il Club Ryliani nasce per questo, per mantenere contatti che sono stati fortissimi per un breve periodo e per ricordare insieme un’esperienza spesso irripetibile, soprattutto considerando che non tutti i ryliani fanno parte del Rotaract”. Come descriveresti l’esperienza Ryla? “Il Ryla è uno dei momenti di più pura esperienza Rotaractiana, perché in un certo senso esclude il mondo esterno e, attraverso un oggettivo impegno, permette all’amicizia ed alla condivisione di essere vissuti appieno. E’ davvero un corso di formazione nel senso più pieno del termine, perché trasferisce competenze e conoscenze tecnico-comunicative, ed al tempo stesso valori umani che per tutti i partecipanti sono indimenticabili”. La seconda è costituita dalle parole di Andrea Contini, Membro della commissione Rotary per il Rotaract, in un viaggio tra ricordi, e ricche emozioni dal sapore Rotaractiano. Andrea, Il Ryla domani, due distretti ed una edizione speciale, tornerà il Ryla nazionale? “Lo spero con tutto il cuore. Sarei il primo ad esserne felice. Nel 2008 sono stato uno dei 40 Ryliani nazionali che hanno partecipato alla prima ed unica edizione (fino ad oggi) a San Marino. Il Governatore Rossello ha da subito espresso parere favorevole verso questa possibilità. Penso che il prossimo anno ci saranno delle novità molto interessanti nell’abito Ryla. Il Ryla, delle esperienza Rotaractiane, è forse la più stimolante, nella settimana di corso si individuano, spesso, tra le altre cose, anche i possibili dirigenti distrettuali del domani, per il Distretto Rotaract è fondamentale poter contare su nuove energie e capacità. Abbiamo il dovere di rendere il Ryla sempre più grande”. Leadership e gestione del team, era il tema 2013, un tema molto presente ed utile per la gestione dei nostri Club rotaract, cosa ne pensi? “Il seminario viene pensato ogni anno proprio per questo, per poter mettere da subito alla prova quello appreso anche nell’immediata dimensione quotidiana. Questo vale anche per la vita Rotaractiana. I temi più ricorrenti come “leadership” e “public speaking”, negli anni hanno dato ottimi ritorni nell’ambito Rotaractiano, sia a livello di Club sia a livello distrettuale. Io porto con grande orgoglio la spilla del Ryla come ho portato per anni quella del Rotaract, e come sto portando quella del Rotary.” Carlotta Accardo Redazione Quadrifoglio IL CANTO DEL MATATU - Service per colazione Q uesto è un numero insolito del “Matatu”. Un numero scritto a sei mani, da tre amici che quest’anno stanno vivendo intensamente il Distretto, dedicandoci tempo ed entusiasmo. Lo stesso tempo e lo stesso entusiasmo lo abbiamo deciso di dedicare anche ad un service diretto, che il nostro Club sta portando avanti da settembre, dandoci l’opportunità di offrire alla comunità della nostra città un servizio sicuramente piccolo, ma che per noi ha grande significato. Più o meno una volta al mese, noi Soci del Torino Ovest, ci dividiamo in gruppetti di due o tre persone e, la mattina alle 7, indossiamo i grembiuli per aiutare le Suore dell’Opera di San Vincenzo di Torino a servire la colazione ai 150/200 “ospiti” che la struttura quotidianamente accoglie. Caffelatte, tea, brioches (delle quali noi towestini abbiamo regalato una fornitura, acquistata tramite una colletta interna al Club), marmellata, miele. Girando fra i tavoli, incontrando sguardi talvolta gentili, talaltra sospettosi, a volte smarriti inseguendo chissà quali demoni mentali. Le Suore gestiscono la mensa con grande rigore, dolcezza e fermezza. Prima di iniziare si ringrazia il Signore, per quella tazza di latte caldo che non sarà molto, ma è meglio di niente. Le richieste degli ospiti sono sempre seguite da un “perfavore”, “please”, “porfavor” e bofonchii analoghi. Il grazie, nelle sue declinazioni linguistiche, non manca mai. E noi siamo lì, proiettati per un’ora e mezza in una realtà che sembra appartenere al terzo mondo, e invece è via Nizza. Versando il tea, passando una brioches, regalando sottobanco un bis di pane che sarebbe vietato, vediamo facce che raccontano paesi lontani, occhi che hanno visto i deserti e le più gelide montagne. Rifugiati politici iraniani, africani che fuggono dalla fame, europei dell’Est che ancora sognano quell’Italia che vedevano nelle tv. E poi, e forse egoisticamente fa ancora più male, sembra ancora più assurdo, i nostri connazionali: i “nuovi poveri”. C’è Beppe, l’ingegnere che parla “fluent english”, ha un modo di fare molto educato, “upper class”. Ed è lì in coda per chiedere se, per gentilezza, fosse possibile prenotare una doccia per questa settimana. O per la prossima, se non è troppo disturbo. Era un dirigente d’azienda, poi qualcosa è andato male, è caduto. E non ha mai più trovato la forza di rialzarsi. La storia di Beppe l’ingegnere, così come quella di ognuno degli ospiti della mensa, una volta scoccate le otto e mezza, ce la portiamo dentro, con noi nei tribunali, sui banchi di scuola, in corsia, sulle nostre scrivanie in ufficio. Il nostro servizio non finisce nel momento in cui riappendiamo il grembiule all’attaccapanni nella cucina della mensa. Esperienze come questa permettono di avere una visione del mondo più completa, consentono di capire quanto sia importante non dare mai per scontate o ovvie le situazioni, estremamente privilegiate, nelle quali viviamo. Giulio Antonacci Jacopo Grillo Davide Seggiaro Rotaract Torino Ovest Ogni giorno, circa 5.000 bambini di età inferiore ai cinque anni muoiono a causa dell’acqua contaminata e servizi igienici carenti. Adesso le famiglie della Repubblica Dominicana hanno accesso all’acqua potabile nelle loro abitazioni grazie ad un progetto portato avanti da club di Canada, Repubblica Dominicana e USA. Grazie anche ai tuoi contributi al Fondo programmi, sono stati installati oltre 2.300 filtri d’acqua nella Repubblica Dominicana al costo di soli 64 dollari cadauno. Acqua e strutture igienico-sanitarie fanno parte delle aree d’intervento della Fondazione Rotary. Fare del bene nella Repubblica Dominicana Fai la tua donazione annuale oggi stesso. www.rotary.org/it/contribute