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Scheda Progetto “TheraGlio” NANOTECNOLOGIE PER LA LOTTA AL GLIOBLASTOMA Responsabile: Francesco DiMeco Applicare le nanotecnologie alla chirurgia di uno dei più gravi tumori del cervello, il glioblastoma, per il quale oggi non c’è cura: questo è l’obiettivo del progetto “TheraGlio” per il quale l’Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano riceverà dall’Unione Europea, in qualità di centro coordinatore, un finanziamento di 6 milioni di euro, che sarà ripartito tra i centri europei coinvolti nella ricerca. Il progetto, finanziato all’interno del 7° programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, prevede di utilizzare microbolle, piccole bolle d’aria grandi pochi milionesimi di millimetro capaci di agganciarsi alla superficie del tumore, per un duplice scopo: da una parte somministrare direttamente al glioblastoma agenti antitumorali, usando le microbolle come dei vettori e dall’altra rendere ben visibile la massa tumorale sia all’occhio del chirurgo durante l’operazione, grazie a un fenomeno di fluorescenza, sia alla risonanza magnetica e all’ecografia intraoperatoria, utilizzando le stesse microbolle come mezzo di contrasto multimodale. In questa caratteristica risiede la grande novità portata dal progetto: al momento, infatti, la possibilità e la certezza di asportare completamente il tumore è fortemente condizionata dalla difficoltà di vederne con chiarezza i limiti rispetto al tessuto sano e riconoscerne aree che rimangono nascoste in profondità, nel contesto della massa cerebrale. L’unico supporto oggi disponibile è l’ecografia, che non garantisce ancora la perfetta visualizzazione del tumore. Responsabile del progetto è Francesco DiMeco, direttore del Dipartimento di Neurochirurgia dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta” e Assistant Professor (adjunct) presso il Dipartimento di neurochirurgia della Johns Hopkins Medical School di Baltimore, USA. Il glioblastoma: il trattamento attuale Questa patologia si annida all’interno del cervello e per questa ragione è difficile da raggiungere per i chirurghi senza provocare danni alle strutture cerebrali sane. Inoltre, risulta complesso da asportare completamente proprio perché “nascosto” da altre parti del cervello a causa delle intrinseche caratteristiche infiltranti. Al tempo stesso, vi è la necessità di un approccio quanto più aggressivo possibile perché tanto più radicale è l'asportazione chirurgica di queste lesioni, tanto migliore ne è la prognosi. Oggi la mano del chirurgo è guidata da immagini di risonanza magnetica, acquisite prima dell'intervento, e dalle tecniche di visualizzazione intraoperatoria mediante fluorescenza. Presso l’Istituto Besta, inoltre, viene utilizzata di routine l'ecografia realizzata in tempo reale durante l’operazione chirurgica. L’impiego congiunto di queste tecniche consente una discreta visualizzazione e una più sicura asportazione di questi tumori, riducendo il rischio di deficit neurologici conseguenti all'intervento chirurgico. Tuttavia, la precisione non è 30 maggio 2013 ancora assoluta e ciò comporta il rischio di non eliminare completamente la patologia, con il pericolo di conseguenti recidive oltre che di danneggiare le strutture sane del cervello. Per rispondere all’esigenza di una maggiore visibilità del glioblastoma l'Istituto Neurologico Besta ha già sviluppato l’utilizzo delle microbolle come mezzo di contrasto per l'ecografia intra-operatoria negli interventi di asportazione dei tumori cerebrali. Il progetto La nuova tecnica rappresenta un ulteriore passo in avanti poiché consentirà di vedere le microbolle non solo attraverso l’ecografia ma anche con la risonanza magnetica (prima e durante l’operazione) e con il microscopio intra-operatorio. Questo permetterà di raggiungere così un maggior livello di dettaglio del tumore attraverso l’integrazione di metodiche di imaging diverse e complementari tra loro finalizzata a ottenere una maggiore precisione e completezza nell’asportazione chirurgica. Per ottenere tutto questo, le microbolle realizzate nel contesto del progetto verranno sottoposte ad un complesso meccanismo di ingegnerizzazione: saranno perfezionate per “agganciarsi” specificamente ai vasi sanguigni del tumore, veicoleranno particelle magnetiche riconoscibili alla risonanza magnetica, saranno visualizzabili alla ecografia in quanto ripiene di gas e, infine, saranno rese fluorescenti in modo che il chirurgo possa facilmente visualizzare al microscopio eventuali residui tumorali sulla superficie del cavo chirurgico o più in profondità. Sarà, inoltre, realizzato un sistema di realtà virtuale che aiuti lo specialista a “navigare” all’interno del cervello del paziente alla ricerca del tumore: un software, infatti, integrerà le immagini della risonanza magnetica e quelle dell'ecografia con mezzo di contrasto e le sovrapporrà a ciò che il neurochirugo vede direttamente attraverso gli oculari del microscopio operatorio. Infine, le microbolle verranno ulteriormente ingegnerizzate con nanoparticelle per essere in grado di portare farmaci antineoplastici tradizionali e sperimentali, in modo da raggiungere alte concentrazioni e un rilascio controllato - in modo preciso e selettivo – direttamente al sito tumorale, proprio laddove è più necessario eliminare le cellule tumorali residue. Il glioblastoma Il glioblastoma è il tumore più frequente e maligno che colpisce il sistema nervoso centrale di individui appartenenti ad ogni fascia di età. Secondo dati dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM) colpisce oltre 1200 persone all’anno in Italia ed è più frequente negli uomini che nelle donne. La chirurgia, combinata ai trattamenti radio e chemioterapici, non è purtroppo ancora in grado di curare questa malattia. Partner - Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta” - Italia (coordinatore); - Università degli Studi di Roma Tor Vergata - Italia; - The Foundation for Medical Research Infrastructure Development and health Service next to the medical Center Tel Aviv – Israele; - Seroscience Kutato Fejleszto Es Kereskedelmi Korlatolt Felelossegu Tarsasag – Ungheria; - MedCom Gesellschaft für medizinische Bildverarbeitung mbH – Germania; 30 maggio 2013 - ESAOTE SPA – Italia; Camelot Biomedical System S.r.l – Italia; Nanomol Technologies Sa – Spagna; Praxis Biopharma Research Institute SL – Spagna; CF consulting Finanziamenti Unione Europea s.r.l – Italia. Ufficio Stampa SEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali srl Laura Arghittu - 02 6249991 - cell. 335 485106 Federico Ferrari – 02 62499998 – cell. 347 6456873 Email: [email protected] 30 maggio 2013