COSTRUTTORI DI BELLEZZA, COSTRUTTORI DI FUTURO

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COSTRUTTORI DI BELLEZZA, COSTRUTTORI DI FUTURO
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - Mensile di riflessione, attualità e informazione
10 2010
Acli trentine n. 10 - Novembre 2010 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - Iscritto n. 74 Trib. TN
Autunno Insieme 14 novembre 2010
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Il mercato
del lavoro in Trentino
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Europa, un paesone
per vecchi
Immagine di copertina:
Gustav Metzger
Liquid Crystal Enviroment, 1965-1966
(nuova versione 2005-2009).
Fondazione Galleria Civica-Centro di Ricerca
sulla Contemporaneità di Trento
COSTRUTTORI DI BELLEZZA,
COSTRUTTORI DI FUTURO
editoriale
UNA COMUNITÀ CREATIVA
Cosa fare di fronte ad un sistema
politico (nazionale e internazionale)
che non riesce più a leggere la realtà e
a progettare un'idea di futuro?
Un primo passo verso una direzione
giusta, sensata e forse anche saggia
trentine si sono impegnate a fondo per
rilanciare una nuova idea di gestione
del bene comune e quindi della
politica. Vogliamo per questo ripartire
dall'azione sociale, dal fare bene per
costruire opere utili alla persona, al
...per rilanciare la nostra capacità di
autogoverno, per coinvolgere i giovani
all'interno della classe dirigente locale...
è quello di ripristinare il senso della
realtà fuoriuscendo dal linguaggio
della politica e dell'omologazione
della crescita.
Oggi le idee di giustizia e di
eguaglianza passano attraverso l'idea
che io sono uguale a te se posso
consumare come te. In questo modo
si è persa un'idea concreta di giustizia,
di eguaglianza e di responsabilità.
Ci si percepisce come eguali in base
al cellulare e si dimenticano i diritti,
gli affetti, i legami di solidarietà.
Per questo si è anche più infelici e
sempre più invidiosi e rancorosi.
"Sono diverso da te perché non
posso consumare come te..." Le Acli
Sommario
EDITORIALE
3 Una comunità creativa
OPINIONI
4 Nuovi percorsi formativi
Educare alla bellezza e al futuro
Il picchio
La bellezza salverà il mondo
5 Spiritualità
La bellezza che apre il cuore
Il mantice
Una condivisa idea di bellezza
ATTUALITÀ
6 La bellezza salverà il mondo
Ritrovare la bussola
9 Oltre la crisi Il marketing etico
lavoratore, all'immigrato e al cittadino.
In questa costruzione sociale di senso
vogliamo pensare alle buone idee e alle
buone cose. In questo modo, ne siamo
convinti, sapremo costruire una società
all'insegna del bene. Ma per costruire il
bene è però necessario anche il bello.
Etica ed estetica, scriviamo nelle pagine
interne, sono per noi la stessa cosa.
Nel senso che un'opera bella è anche
un'opera buona, solida, duratura,
eticamente garantita.
Per questo è importante liberare il
pensiero creativo. Dalla libertà e dalla
fantasia, dalla capacità creativa e
dal libero ingegno possono nascere
progetti privati con grandi ricadute
2 min
pubbliche. Il bello è inoltre anche
semplice e per questo possiamo dire
che la ricerca (e la costruzione) del
bello equivale ad un vero e proprio
sovvertimento del linguaggio. Da
questa semplificazione emerge la
grande capacità di semplificare la
realtà, di darle dei contorni più precisi
ed infine di definirne delle soluzioni
valide per il futuro. Per questo
crediamo nella creatività, nei giovani,
nella costruzione di futuro. Per questo
siamo impegnati nella costruzione
di nuove alleanze per rifondare il
pensiero cooperativo, per rilanciare la
nostra capacità di autogoverno, per
coinvolgere i giovani all'interno della
classe dirigente locale. Il pensiero
creativo è dunque un pensiero che
rafforza il bene comune e la ricerca
del bello equivale alla ricerca di un
futuro possibile per tutti. Ed è anche
per questo che la democrazia è la
cosa più bella del mondo.
Arrigo Dalfovo
Presidente Acli trentine
[email protected]
FORMAZIONE
13 Centro Enaip Primiero
Al via il nuovo corso alberghiero
26 Un'agenda di speranza per il
futuro del Paese
Resoconto dalla 46° Settimana
Sociale dei Cattolici Italiani
NOTIZIE UTILI
15 Patronato
Il mercato del lavoro in Trentino
16 Caf Acli L'acconto Irpef di novembre
17 Sicet: casa e territorio
Comunione dei beni e prima casa
18 PENSPLAN Previdenza
complementare ed interventi della
Regione: varato il nuovo regolamento
VITA ASSOCIATIVA
28 Circolo di Mattarello
Una serata dedicata all'opera lirica:
Omaggio a Mattarello - Progetto
rifiuti e riuso a tutto campo
Circolo di Sabbionara
Acli, presidio del territorio
Circolo di Sardagna Il castagno può
salvare il territorio
Circolo di Mori A scuola di computer
Circolo di Lavis
Un ricordo di Don Paride Chiocchetti,
un amico delle Acli
Circolo di San Bartolomeo
Grande successo per la 15° festa
delle associazioni Oltrefersina insieme
Acli Rotaliane
Acli Rotaliane e la comunità di valle
MONDO ACLI
19 CASL Albergo Ombretta: porte
aperte ai soci e loro familiari
21 FAP Europa, un paesone per vecchi
23 Coordinamento Donne
Immigrazione e conoscenza
25 In ricordo del Presidente Guido Agostini L'addio ad un grande democratico
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opinioni
Fabio Pipinato
Presidente Ipsia
Nell'età giovane ogni cosa ha il
fascino del nuovo. Anche il fumo
e l'alcol. A riguardo si ha timore di
parlar ai giovani delle cose belle e
meno belle che li attendono. Eppur
educare è una delle esperienze più
affascinanti dell'uomo perché è un
rapporto di scambio continuo. Guai
a noi se fosse un monologo senza
ascolto (a tal proposito consiglio
di dare una sbirciatina all'orologio
per verificare se riusciamo a tacere
e lasciamo un pò più tempo al più
giovane di narrare).
Ma tra scuola e famiglia, che
si demandano troppo spesso i
compiti, manca una terzo attore: la
comunità. Son sempre meno coloro
che intervengono davanti alla carta
gettata a terra o all'occupazione
sedentaria del primo gradino della
sede delle Acli provinciali da parte
di giovani spesso con il biberon di
birra in mano o la sigaretta, se va
Il picchio
Educare
alla bellezza e al futuro
Nuovi percorso formativi
bene. Anche nei casi più estremi ove
un'infermiera viene colpita al volto da
un ventenne per un banale diverbio a
Roma si nota che:
1) nessuno interviene nel diverbio
2) non viene soccorsa la donna e
3) non viene fermato il ragazzo.
Ma dove siamo? Perché la società
rinuncia ad intervenire, ad educare?
Per paura d'esser giudicati come
appartenenti al secolo scorso? Per
paura di male parole? Di un diretto
in faccia? Quand'ero popo mio papà
sapeva vita, morte e miracoli di ciò
che avevo combinato il pomeriggio.
Bastava far due passi in piazza. Ora
sembra regni l'omertà. Tutti sapevano
dell'infanticidio di Cognola ma zitti e
mosca. Ma se le categorie del bene e
del male sono espulse dall'orizzonte
educativo, i giovani saranno disarmati
e delusi quando i troerà quel del
formai e, quindi, le fatiche della vita
ed i contraccolpi del male. Quando
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vedrà le cose buone e sceglierà quelle
cattive (video bona proboque, deteriora
sequor).
L'età giovanile è, per sua natura,
aperta al futuro e alla trascendenza,
perché intuisce di aver dentro di
sé un'energia spirituale che può
realizzare traguardi impensabili.
Anche al di là delle più sconsolanti
apparenze. Ma se si ignora questa
vocazione al futuro e al trascendente,
si nega ai giovani la possibilità di
realizzare i sogni più ambiziosi che
coltivano dentro di sé.
L’introduzione del tema della fede
nell’educazione dei giovani oggi
a più d'uno può sembrare quasi
strano. Eppure, l'apertura al futuro,
il desiderio di realizzarsi, di fare cose
buone e grandi, sono parte integrante
di quell’orizzonte della fede cristiana
che porta un lievito di gioia e di
compiutezza che l’età giovanile più di
altre sa apprezzare.
2 min
La bellezza salverà il mondo
L'affermazione, diventata poi slogan e
programma, secondo cui è la bellezza
che salverà il mondo, è stata coniata
da Fedor Michajlovic Dostoevskij.
Ma lo scrittore russo non si riferiva
solo all'estetica, del tipo le bellezze al
bagno, tant'è vero che è stata presa
come canone interpretativo delle
icone, immagini che campeggiano
nella liturgia bizantina per narrare
la storia della salvezza prefigurata
dalla Parola di Dio. Si sa del resto
che la teologia occidentale, cioè la
nostra, differisce da quella orientale
ortodossa proprio perché quest'ultima
ruota attorno alla bellezza ed è pure
critica nei confronti dell'arte sacra
occidentale perché farebbe parlare
solo sentimenti soggettivi sia degli
artisti che di chi guarda l'opera d'arte,
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mentre le icone riflettono contenuti
oggettivi di una storia che è divina.
Questa premessa per dire che non c'è
solo la bellezza estetica, ma anche
una bellezza morale e una bellezza
teologica. É questo complesso di
bellezze che salverà il mondo.
Faccio un esempio di fremente
attualità per noi Trentini. Le Dolomiti
sono state dichiarate patrimonio
dell'umanità dall'Unesco. Certo a
motivo della loro bellezza. E questo
significa immediatamente che non
possiamo usarle come nostre e
quindi consumarle, depauperarle,
sfregiarle a nostro piacimento e
interesse. Noi diciamo le nostre
montagne, ma se ci fermiamo un pò
a meditare, esattamente come fanno
gli artisti prima di dipingere le icone,
prendiamo coscienza che non le
abbiamo fatte noi, ma qualcun’altro,
dal quale le abbiamo ricevute in
dono. E scatta il sentimento religioso.
Se sono patrimoni dell'umanità,
dobbiamo conservarle anche per
le generazioni future. E scatta la
proiezione verso il futuro, che
comporta ideali non solo di gestione,
ma anche di società. É la bellezza
del sociale a dimensione addirittura
globale. Ne deriva quindi l'onestà
di comportamenti, che è la bellezza
morale.
Mi piace concludere con la teologia
di Theilhard de Chardin per il quale
non solo l'umanità, ma tutto il Creato
tende verso il punto Omega.
Che ha un nome: Gesù Cristo. Che è sì
venuto, ma pure verrà.
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opinioni
Don Rodolfo Pizzolli
Accompagnatore
spirituale Acli trentine
[email protected]
Quando si conclude un'esperienza,
come una settimana in un campo
di volontariato o di campeggio, un
viaggio, una partita, alla domanda
com’è stato si risponde sempre
1,5 min
Spiritualità
LA BELLEZZA CHE APRE IL CUORE
cuore, ma solo però, quando a questa
è accompagnata la verità. Non ci può
essere bellezza dove c’è inganno e
falsità. Eppure la nostra società sembra
apprezzare di più il brutto, il negativo
...questi valori ci spingono ad una continua
conversione, affinché nessuna brutalità
deturpi il volto dell'altro...
bello. Dire che è stato bello significa
esprimere soddisfazione, buoni
risultati, gioia e felicità. Il bello,
insomma, esprime che il tempo
trascorso è stato fruttuoso, speso
bene. Ciò risponde a quello che
sentiamo come esigenza forte del
cuore: la bellezza ci piace, ci apre il
Il mantice
il male, la violenza, l'odio. Come
credenti siamo chiamati ad vedere la
bellezza della vita, di ogni persona,
della stessa creazione. Ricordiamo le
parole che la Bibbia mette in bocca
a Dio dopo la creazione delle varie
realtà : "Dio vide che era cosa buona."
La bontà delle cose va di pari passo
2,5 min
Una condivisa idea di bellezza
Da sempre la ricerca e la fruizione
della bellezza in tutti i suoi aspetti
segnano una caratteristica tipica
dell'uomo, che manifesta la nostra
originalità rispetto agli altri esseri
viventi. Religioni e filosofie, miti e riti,
forme d'arte, ma anche le relazioni
d'amore e di amicizia tra gli uomini
hanno colto nella dimensione
estetica una via privilegiata in grado
di attribuire significato alla realtà,
di ordinare il mondo e di elevare
e di dare dignità a ogni persona.
La domanda su che cos’è il bello
e le relative e diverse, ma non
troppo, risposte impegnarono per
secoli pensatori e artisti di oriente
e di occidente in una ricerca mai
terminata: si può contemplare la
bellezza (esperienza che possiamo
fare ogni giorno) oppure costruirla
attraverso opere concrete.
Nel mondo contemporaneo però
questo paradigma vacilla e si sgretola
corroso dal desiderio di varcare i
limiti e dall'impossibilità di descrivere
una realtà caotica e frammentata:
si utilizzano così linguaggi sempre
più ermetici e astrusi, quindi sempre
meno comprensibili. Eppure proprio
in questo tempo servirebbe una
condivisa idea di bellezza. Più facile
a dirsi che a farsi. Agli inizi del secolo
scorso il filosofo tedesco Georg
Simmel, intuendo il processo della
nascente globalizzazione, poneva il
denaro come equivalente universale
cioè come simbolo comune a tutti,
come medium tra le culture, come
nuovo linguaggio per le relazioni
umane. L'economia che prende il
posto prima della teologia, poi della
filosofia e infine della politica. Oggi
infatti tutto è ridotto a merce.
Ma l'uomo non riesce a vivere
soltanto cosi. La ricerca del senso
della bellezza può essere un
cammino alternativo, interessante
e percorribile. Connesse all'idea del
bello sono sicuramente le idee di
felicità, armonia, ordine, rispetto
(anche dell'ambiente) ma anche
idee più politiche come quelle di
giustizia e di pace. La bellezza è
con la bellezza: per cui bellezza, bontà
e verità sono complementari. Questi
valori ci spingono ad una continua
conversione, affinché nessuna brutalità
deturpi il volto dell'altro e della propria
persona; essa ci stimola a cogliere la
bellezza della storia e di ogni persona
per condurci ad un atteggiamento di
collaborazione ed interazione per il
bene comune. Le persone belle sono
state, sono e saranno quelle capaci di
costruire una società bella. Chi aspira
al bello otterrà da Dio la possibilità
di spendere bene la propria vita, di
donare serenità, di far percepire il
valore che ogni persona porta in sé, di
far percepire la dignità costitutiva di
ogni vita.
Piergiorgio Cattani
Redattore Acli trentine
[email protected]
sempre relazione, una parola che,
nel bene e nel male, segna il destino
del nostro tempo. La qualità della
vita e del futuro individuale e
collettivo dipende dalla qualità delle
relazioni. A tutti i livelli. La ricerca di
relazioni improntate sulla bellezza
sarebbe un esaltante programma di
vita. Ma la fatica del mondo trascina
verso il basso confinando questi
discorsi nel vago sapore dell'utopia
oppure lasciandoli affogare dallo
tsunami quotidiano di notizie, nuovi
prodotti da consumare, nuove
tecnologie da possedere. Eppure
la bellezza è più concreta e reale
rispetto a tutto ciò che stimiamo
illusoriamente come vero. Educare
i bambini al bello e all'arte è molto
più utile di sommergerli di attività e
possibilità, cercare oasi quotidiane
di bellezza vince la grigia
monotonia giornaliera. Se questa
ricerca diviene collettiva gli esiti
possono incidere sull'intera società:
costruire bellezza, questa la sfida da
affrontare insieme.
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La bellezza salverà il mondo
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RITROVARE LA BUSSOLA
La bellezza salverà il mondo ci
ricorda questo mese il Picchio citando
Dostoevskij.
Se ne stanno accorgendo anche i
politici, o pseudo tali, visto che anche
Sgarbi ha il suo partito della bellezza
e lo stesso Antonio Socci, critico,
polemista ed intellettuale espressione
di Comunione e liberazione, ha
parlato su Libero della bellezza come
senso della vita.
La bellezza è ovviamente bipartisan
tanto che il fisico ed ecologista Enzo
Tiezzi da decenni esorta la sinistra ad
uscire dagli schemi produttivistici per
abbracciare una prassi bio-economica
della politica.
Il fatto è che oggi il mondo emana
un bisogno di bellezza che si traduce
in termini quali estetica ed etica,
duraturo ed onesto, sano ed equo,
concreto eppure spirituale.
Probabilmente, decenni di crescita
fine a se stessa (se non per i profitti
di pochi a scapito della povertà
della maggioranza) hanno prodotto
un rigurgito civile di saggezza.
Davanti ai disastri innescati delle
modificazioni climatiche, dal
progressivo inquinamento della
catena alimentare, dalle brutture di
una cementificazione interminabile
e senza senso si sogna un nuovo
Rinascimento all'insegna del bello.
Le Acli trentine hanno identificato
questa crisi anche come una
crisi di senso dove le bussole del
passato si sono rotte e dove non
si comprendono le traiettorie di
sviluppo nelle quali siamo immersi.
Da qui la ricerca della bellezza come
strada per costruire il bene, mentre
tutt'attorno il male sembra vincere.
Enzo Bianchi, priore di Bose, nel suo
magistrale Lessico della vita interiore,
parla della bellezza in rapporto alla
santità. "Articolata come bellezza"
scrive Bianchi "la santità non è
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un'impresa individualistica, ma
evento di comunione". E ancora "la
santità è bellezza che contesta la
chiusura in sé, dell'egocentrismo."
Questo modo di guardare alla
un nuovo, rinnovato centro del
mondo. Siamo (o eravamo) il paese
della bellezza e del Rinascimento ed
è evidente che, anche per uscire da
questa crisi, è necessario investire
...la bellezza è entrata a tutti gli effetti
nell'agenda economica come valido antidoto ad
una globalizzazione tutta giocata sul prezzo...
Chiesa come luogo di luminosità,
come spazio di libertà e non di
paura, come luogo di solidarietà e
non di chiusura ci esorta a guardare
alle meravigliose possibilità che si
declinano nel cosiddetto mondo
attuale. Fuoriuscendo dall'ideologia
della crescita si apre un mondo
di conoscenze e di possibilità che
trovano nell'Italia contemporanea
nella bellezza.
Ecco allora imprenditori del calibro
di Bruno Bucciarelli, presidente
di Condindustria di Ascoli Piceno,
impegnato nella promozione
dell'associazione The Renaissance link,
un'impresa nel senso rinascimentale
del termine che propone un modello
di sviluppo ancorato al connubio
tra bellezze storiche ed artistiche e
Nella foto, interno di un grande centro commerciale.
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attualità
nuove tecnologie.
Ed ecco economisti del calibro
di Luigi Fusco Girard e Peter
Nijkamp proporre, attraverso
un saggio pubblicato da Franco
Angeli, una progetto economico
all'insegna dell'energia, bellezza e
partecipazione.
La bellezza è entrata a tutti gli effetti
nell'agenda economica come valido
antidoto ad una globalizzazione tutta
giocata sul prezzo e sulla concorrenza
del costo del lavoro. La bellezza
però non è solo know how, ovvero
conoscenza, è anche etica, fare bene,
rispetto per la natura ed i diritti
umani.
La bellezza si insinua nelle coscienze
come un precetto morale che indica
al consumatore l'origine del prodotto,
i contenuti della filiera, l'arte e l'amore
per le cose buone.
Il dibattito sulla bellezza, sull'etica
e l'estetica, non può però rimanere
dentro gli schemi angusti dell'arte
contemporanea o dell'architettura, né
diventare un'esclusiva della sociologia
economica.
La bellezza ha bisogno di una vulgata
che dia voce agli artigiani che fanno
bene. A coloro, come le ditte venete
che riforniscono il settore legno di
Ikea, che non temono la concorrenza
cinese proprio perché aziende etiche,
oltreché capaci.
E così la coltelleria di Premana,
nell'alta Lombardia, dove un distretto
dell'acciaio lavorato ha sconfitto la
concorrenza estera grazie allo stile
inconfondibile del Made in Italy.
La bellezza è competitiva perché
sposta l'asse del confronto
economico su altri valori (estetici
certo, ma anche etici come il rispetto
dei diritti dei lavoratori) ed altri
parametri. Ed è su questo terreno
che si misurano anche i successi
di casa nostra come nel caso de
La Sportiva e Montura. Nate come
aziende artigianali di abbigliamento
specializzato per l'alta montagna
sono diventate dei marchi di qualità
famosi nel mondo che fanno grande
anche il nome del Trentino.
Ecco allora che ripartire dalla bellezza
diventa un modo per ritrovare la
bussola di un modello di sviluppo che
si prende cura prima della persona,
poi della natura e poi, ovviamente,
anche del mercato.
Walter Nicoletti
[email protected]
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attualità
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Oltre la crisi
5,5 min
il marketing ETICO
Vista con sospetto negli anni
cinquanta, complici le culture allora
egemoni, quella marxista e quella
cattolica, consumista e con ancora
l'odore di zolfo dei Persuasori occulti
la pubblicità si è via via riscattata
da quell'immagine sino a diventare
dagli anni '70 ambita icona di se
stessa complice il mondo scintillante
seppur effimero delle nascenti
televisioni private. É il tempo delle
campagne dissacranti di Emanuele
Pirella e Oliviero Toscani, del sedere
inguainato nei Jesus Jeans della
sino a rappresentare lo stile di vita di
chi li possiede. In questo contesto
anche le tradizionali categorie dei
bisogni indotti, dei falsi bisogni,
dello spreco, perdono di significato.
Infatti la pubblicità è più seria di
quello che comunemente si crede
essendo uno strumento importante
del marketing mix aziendale per
promuovere e far conoscere i propri
prodotti e quindi venderli. Tenuto
conto che è dimostrato che la
pubblicità raggiunge la sua efficacia
non tanto nell'incentivare i consumi
...si dovrà passare dal marketing della
transazione - scambio di prodotti e servizi al marketing della relazione...
campagna Chi mi ama mi segua,
di quelle più tradizionali del Caffè
Lavazza di Più lo mandi giù più ti tira su
o dell'acqua Ferrarelle Liscia, gassata o
Ferrarelle.
Da una cultura arcaica e preindustriale
si era passati rapidamente ad una
industriale e metropolitana. Dai beni
come status e differenziazione sociale
ad una visione degli oggetti che con
una loro lingua dialogano tra loro
quanto nell'orientare le scelte tra
marche diverse, è bene ricordare che
la temuta omologazione di massa dei
consumi non è avvenuta, mentre è in
atto da tempo una frammentazione
sociale che genera nicchie di
consumi sempre più diversificati in
target molteplici creati dalle culture
e subculture in cui si articolano
le moderne società sempre più
multietniche.
La creatività in pubblicità
La creatività è molte volte identificata
con la pubblicità, in realtà è solo una
parte di un processo più complesso che
vede varie fasi convergere su un risultato finale in cui effettivamente la creatività gioca un ruolo notevole come
negli annunci stampa, spot televisivi,
poster stradali, ecc. Non assomiglia per
niente a ciò che comunemente s'individua con la trovata. É frutto invece di
una lunga esperienza professionale e di
una costante full immersion nella realtà
sociale. In Italia è stata in parte condizionata dall'eccessivo utilizzo della televisione a discapito della stampa che
ha generato una creatività spettacolare
con più comicità e meno humor, tanto
per intenderci. É rimasta, tranne alcune eccezioni, sempre al di sotto di altri
settori di punta italiani come il design
industriale o la moda. Per il resto la creatività pubblicitaria non differisce dalla
creatività in campo artistico o scientifico, l'unica differenza è che il pubblicitario non segue un impulso genuino ma
quello di vendere un prodotto. Anche
il processo creativo è del tutto simile a
quello generale di un continuum che si
sviluppa tortuosamente attraverso le
quattro fasi ben individuate da Wallas:
preparazione, incubazione, illuminazione-insight, verifica.
Tutto scorre affermava Eraclito quale
metafora del cambiamento, così
all'inizio del terzo millennio sono
mutati i consumatori divenendo
sempre più segmentati, transazionali,
addirittura globali, e soprattutto
più consapevoli e attivi di fronte alle
offerte dei mercati. Più sensibili alla
responsabilità sociale dell'impresa nei
confronti del contesto in cui opera.
Famosi gli attacchi degli attivisti noglobal di qualche anno fa alle aziende
multinazionali come la Nike, che
impiegava, come altre, manodopera
minorile e sottopagata in Cina. Vi è
anche una forte attenzione anche
verso la sostenibilità
dell'industria a livello ambientale,
sociale, economico, tecnologico. In
breve c'è più richiesta da parte dei
nuovi consumatori di comportamenti
etici da parte delle imprese, che
giungono sino alle scelte dei prodotti
esposti negli scaffali dei supermarket.
Le imprese hanno cominciato a
capirlo ed ecco un fiorire di bilanci
sociali tesi ad evidenziare le ricadute
positive dell'operato aziendale in
termini di occupazione, ambiente,
pari opportunità, ecc. Con la fine del
mito del progresso ininterrotto che ha
caratterizzato l'era moderna, nei nuovi
mercati ci si attrezza sia
Campagna che promuove la gamma
gpl di Ford sottolineando l'impegno
per consumare meno a vantaggio
dell'ambiente. Agenzia Ogilvy & Mather.
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attualità
per rispondere alla crisi mondiale
che per entrare in modo vincente nel
post moderno caratterizzato dalla
globalizzazione e dalle opportunità
assume un ruolo attivo e diventa
consum-attore. Un consumatoRe
più partecipe, in grado di creare una
relazione - dialettica, inter pares, che
...il futuro sarà di quelle aziende che riusciranno a praticare un marketing etico, a connettere
le loro azioni sociali al loro core businnes...
d'interconnessione possibili con
internet. Si sono aperti, così, nuovi
scenari tra produttori e consumatori:
"Si dovrà passare dal marketing della
transazione - scambio di prodotti e
servizi - al marketing della relazione
in cui il consumatore-utente
prosegue nel tempo... una relazione
nasce e prosegue se ne derivano
vantaggi reciproci per entrambi i
contraenti. É questa anche la base su
cui costruire una vera fidelizzazione
basata su una relazione continua tra
consumatore e produttore secondo
Nell'immagine, nuova campagna ENI firmata dall'artista Ilana Yahav, è fondata su tre
valori: internazionalità, ricerca e rispetto. ENI: migliore azienda al mondo per la web
communication sociale. Agenzia TBWA
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il presupposto di equità, trasparenza,
reciprocità." Da G. P. Fabris Societing.
Il futuro sarà di quelle aziende
che riusciranno a praticare un
marketing etico, a connettere le loro
azioni sociali al loro core businnes
aziendale, alle loro operazioni
quotidiane, coerenti con la cultura
aziendale e con le azioni compiute
dall'azienda nella sua interezza,
ponendo al centro un consumatoreutente che può diventare partnerattivo attraverso le nuove tecnologie
ed uscire dalla subalternità verso i
produttori.
Gianni Palma
Sociologo ed esperto di comunicazione
ACLI trentine NOVEMBRE 2010
formazione
ACLI trentine OTTOBRE 2010
formazione
Centro Enaip Primiero
2,5 min
AL VIA IL NUOVO CORSO ALBERGHIERO
Martedì 11 ottobre 2010, presso
l'Hotel Castel Pietra di Transacqua
l'inaugurazione del nuovo corso
nel settore alberghiero e della
ristorazione del Centro ENAIP di
Primiero. Schierati nelle loro divise
nuove fiammanti gli allievi della
prima classe, composta da 22
unità (12 maschi e 10 femmine) dei
quali 18 residenti in Primiero. Sono
intervenuti il direttore del Centro
Fausto Eccher, il presidente dell’Enaip
la parte teorica presso il Centro Enaip
Transacqua e per lo svolgimento delle
attività pratiche presso la struttura
alberghiera dell'Hotel Castel Pietra,
cortesemente messa a disposizione
dai proprietari Renzo e Sonja.
Subito in scena, tutti!
Non ci sono comparse ma solo
protagonisti nella prima che va in
scena ogni giorno all'Hotel Castel
Pietra di Transacqua.
...martedì 11 ottobre 2010, l'inaugurazione
del nuovo corso nel settore alberghiero e della
ristorazione del Centro ENAIP di Primiero....
Trentino Gianluigi Bozza, il presidente
della Comunità di valle del Primiero
Cristiano Trotter, il presidente dell'APT
Antonio Stompanato, la responsabile
dell'ufficio marketing dell'ASAT
Monica Basile.
Il corso, finanziato dal Servizio
Istruzione della PAT, viene tenuto per
Il primo anno del corso alberghiero
dell'Enaip Trentino del Primiero
prende il via sperimentando un
approccio didattico innovativo che
si fonda sulla responsabilizzazione e
sulla fiducia, una posizione che sfida
la visione stereotipata della scuola
come laboratorio. La scuola perde la
sua dimensione d'aula e diventa da
subito sala, cucina, reception, è da
subito Albergo.
La location si trasforma e diventa
palcoscenico. I giovani attori
imparano il mestiere in diretta. Hanno
paura, ma sono attenti e orgogliosi di
imparare, e lo fanno velocemente. Più
velocemente rispetto agli standard.
Da subito si percepisce forte il senso
di appartenenza per una scuola che
insegna a diventare protagonisti
dello sviluppo del territorio, dove
la professionalità si acquisisce in
più efficace un percorso didatticoeducativo.
Una strategia nuova, che darà inizio
ad un sistema innovativo nel definire
competenze professionali, ma più
di tutto, sarà in grado di fornire
motivazione, sicurezza, capacità
relazionali, piacere di essere parte
di un percorso comune, in sintesi,
costruire gli strumenti per diventare
cittadini attivi e consapevoli.
Foto di gruppo sotto le Pale.
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notizie utili
PATRONATO
Il mercato del lavoro in Trentino
Se si confrontano gli esiti
dell'indagine sulla forza lavoro
svolta dall'Osservatorio del Mercato
del Lavoro dell'Agenzia del Lavoro
relativa al primo trimestre del 2010
con quella dello stesso trimestre
dell'anno prima, il quadro che si ricava
rileva una crescita dell'occupazione,
che però si accompagna ad
un contestuale aumento della
disoccupazione. Rispetto alle
dinamiche del Nord Est (e dell'Italia),
entrambe negative anche sul fronte
della tenuta dei posti di lavoro, il
risultato raggiunto dalla nostra
provincia in termini occupazionali
appare senz'altro positivo. É però
insufficiente a dare una risposta
alle richieste occupazionali dal lato
dell'offerta di lavoro. Nel primo
trimestre 2010 la pressione delle
forze di lavoro sul sistema, infatti,
non si è attenuata e si è registrato
un incremento di forza lavoro. A
fronte di questa spinta dal lato
dell'offerta, le disponibilità dal lato
della domanda sono state tali da non
bilanciare il risultato complessivo.
La conseguenza inevitabile è che sia
cresciuto il numero delle persone in
cerca di lavoro. In termini di tassi, tra
il primo trimestre del 2010 e lo stesso
intervallo temporale del 2009, il tasso
di occupazione è lievemente cresciuto
(+0,2 punti percentuali) mentre il
tasso della disoccupazione è salito di
un punto percentuale dal 4,0% al 5,1%
(scendendo nel secondo trimestre
nuovamente al 4,2%).
L'andamento del mercato del
lavoro nel Nord Est e in Italia si
conferma evidentemente più
problematico di quello del Trentino
oltre che sul versante occupazionale
anche rispetto alla dimensione
1° TRIMESTRE 2009
CONDIZIONE
1° TRIMESTRE 2010
MASCHI
FEMMINE
TOTALE
MASCHI
FEMMINE
Persone in cerca di occupazione
3.731
5.457
9.188
5.910
6.137
12.046
Non forze lavoro in età lavorativa
39.790
66.301
106.091
38.721
64.683
103.404
127.920
95.113
223.033
127.885
97.718
225.603
Occupati in età lavorativa
TOTALE
TOTALE
171.441
166.871
338.312
172.516
168.538
341.053
Tasso di attivtà
76,80%
60,30%
68,60%
77,60%
61,60%
69,70%
Tasso di occupazione
74,60%
57%
65,90%
74,15%
58%
66,10%
2,80%
5,40%
4%
4,40%
5,90%
5,10%
Tasso di disoccupazione
della disoccupazione. Il tasso di
disoccupazione sale in Italia fino
all'8,2% registrato dall'Istat a fine
agosto, con un preoccupante 25,9%
se concentriamo l'attenzione sulla
fascia dei soggetti tra i 15 e i 24 anni
di età.
Bisogna riscontrare un'altra cifra
record, in senso negativo, per il
Trentino: gli iscritti in mobilità al 28
settembre sfondano per il secondo
mese consecutivo la barriera delle
4.500 unità. La crisi continua a colpire
e a produrre effetti sul mercato del
lavoro. Con 4.559 iscritti il dato del
mese di settembre supera quello di
agosto, quando per la prima volta era
stata abbattuta la barriera dei 4500.
Altro elemento da considerare è
il seguente. Le richieste di cassa
integrazione guadagni straordinaria,
che dall'inizio dell'anno si erano
mantenute su un livello medio di circa
100.000 ore mensili, a maggio hanno
fatto registrare un incremento più
importante che porta il monte ore
concesso quasi a 250.000. Era già da
qualche mese che le istanze di Cigs
avevano ripreso a crescere rispetto
alla media di 50.000 ore mensili
durante il 2009, ma questa ulteriore
accelerazione modifica la dinamica
precedente e potrebbe far pensare ad
un peggioramento strutturale della
fase di recessione che si sta rivelando
più lunga di quanto si fosse ipotizzato
inizialmente. É ancora presto però
per trarre delle conclusioni su questo
nuovo andamento, che dovrà essere
confermato dai prossimi monitoraggi
mensili.
Si registra invece un positivo
incremento del numero dei cosiddetti
sospesi, ossia i lavoratori che, pur
iscritti in mobilità, hanno trovato
un'occupazione a tempo determinato.
Sono infatti 1.813 contro i 1.733
di agosto, con un aumento pari al
4,6%. Su base annua l'incremento
risulta ancor più significativo
(+23,2%) ed è pure più sostenuto
del trend di iscritti totali alle liste di
mobilità. È un'indicazione positiva
perché testimonia il fatto che, pur
nelle difficoltà della congiuntura
economica, ci sono aziende che
ritengono conveniente assumere
personale dalle liste di mobilità.
INFORMAZIONI
PATRONATO acli
Patronato Acli
Via Roma, 57
38122 Trento
Numero verde 800 74 00 44
e-mail [email protected]
www.patronato.acli.it
Orario di apertura
8:00 - 12:00 e 15:00 - 17:00
da lunedì a venerdì
giovedì 8:00 - 14:00
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notizie utili
CAF ACLI
L’ACCONTO IRPEF DI NOVEMBRE
Martedì 30 novembre 2010 scade
il termine ultimo per il versamento
del secondo o unico acconto IRPEF
(Imposta sul Reddito delle Persone
Fisiche) dovuto per l’anno 2010 dai
contribuenti che hanno presentato il
Modello Unico.
Il calcolo dell'ammontare dell’acconto
è basato sull'imposta dovuta per
l'anno 2009. Occorre quindi verificare
l'importo indicato nel rigo differenza
RN34 del modello Unico 2010. Se
questo importo non è superiore
ad euro 52 l’acconto non è dovuto,
se supera tale importo l’acconto è
dovuto nella misura pari al 99 per
cento del suo ammontare.
L’acconto così determinato deve
essere versato:
• in unica soluzione entro il 30
novembre 2010, se l'importo
dovuto è inferiore ad euro 257,52;
• in due rate, se l'importo dovuto è
pari o superiore ad euro 257,52 di cui:
• la prima, nella misura del 40 per
cento doveva essere versata
CULTURA - LA MOSTRA DEL MESE:
MITO, ALLEGORIA E NATURA
2 min
entro il 16 giugno 2010 ovvero
entro il 16 luglio 2010 con la
maggiorazione dello 0,40%;
• la seconda, nella restante
misura del 60 per cento entro il
30 novembre 2010.
Qualora si preveda (ad esempio, per
effetto di oneri sostenuti nel 2010
o di minori redditi percepiti nello
stesso anno) una minore imposta
da dichiarare nella successiva
dichiarazione, è possibile determinare
gli acconti da versare sulla base di tale
minore imposta.
A tutti i clienti che si sono avvalsi del
servizio di elaborazione del Modello
Unico presso una delle strutture
del Caf Acli nella provincia di Trento
e che sono tenuti al versamento
del 2° acconto IRPEF nei prossimi
giorni verrà inviato il modello
di pagamento F24 debitamente
compilato.
INFORMAZIONI
"Luigi Bonazza, Josef Maria Auchentaller e Artur Nikodem. Mito, allegoria e natura" è il titolo di una mostra
allestita negli spazi espositivi di
Palazzo Trentini che ospita circa 40
opere di tre artisti vissuti a cavallo
del Novecento in quelle aree che si
potevano allora definire alla periferia
dell'Impero austro-ungarico.
Bonazza e Nikodem, di origine trentina, e Auchentaller, nato a Vienna
ma vissuto per molto tempo a Grado,
furono testimoni e protagonisti di un
cambiamento epocale nell’arte, di
quel passaggio tormentato verso la
modernità che fu accompagnato da
una profonda nostalgia per la classicità e le cui consonanze stilistiche
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traspaiono con precisa evidenza nei
lavori esposti.
Le opere presenti nell'allestimento
focalizzano un punto di osservazione particolare nella relazione tra il
mito, l'allegoria e la natura mostrando una prospettiva inedita sull'arte
della secessione ed una grammatica
comune che rivela i tratti condivisi di
questi artisti che hanno lavorato, con
tempi e modalità diversi, su un unico
territorio.
La mostra, curata da Giovanna Nicoletti, rimarrà aperta dal 25 settembre
2010 al 10 gennaio 2011 tutti i giorni
tranne la domenica dalle ore 10.00
alle ore 18.00.
caf ACLI
Acli Servizi Trentino S.r.l.
Galleria Tirrena, 10
38122 Trento
Per informazioni ed appuntamenti,
rivolgiti al CAF Acli telefonando al
Numero Unico 199 199 730
Tel 0461 274911
Fax 0461 274910
e-mail [email protected]
www.acliservizi.it
Orario di apertura
Da lunedì a giovedì
8:00 - 12:00 e 14:00 - 18:00
Venerdì 8:00 - 12:00 e 14:00 - 17:00
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notizie utili
SICET: CASA E TERRITORIO
COMUNIONE DEI BENI
E PRIMA CASA
3 min
Risponde Luca Oliver
D. Io e mio marito siamo in comunione dei beni. Da prima del matrimonio possiedo una piccola casa, attualmente in
affitto. A breve con mio marito acquisteremo la nostra prima casa, oggi infatti siamo anche noi in affitto. Possiamo
avere le agevolazioni di legge?
R. Preme ancora sottolineare
la differenza tra prima casa ed
abitazione principale. Le agevolazioni
prima casa possono essere concesse
per l'acquisto di abitazioni, qualora ci
siano i seguenti requisiti:
1. Abitazione non di lusso (ex decreto
ministeriale 2 agosto 1969).
2. Non avere la proprietà di immobili
(o di quote) sul territorio nazionale
che hanno già fruito dell'agevolazione
prima casa.
3. Avere la residenza (o trasferirla
entro 18 mesi) nello stesso comune
dove è collocato l'immobile.
4. Non essere titolare esclusivo
(proprietario al 100%) o in
comunione con il coniuge di diritti di
proprietà, usufrutto, uso e abitazione
di un'altra casa di abitazione nel
territorio del Comune dove sorge
l'immobile oggetto dell'acquisto
agevolato.
Il fatto di adibire l'immobile a
propria abitazione principale non
ha nessuna influenza sulla presente
agevolazione.
La nostra lettrice dovrà quindi
verificare il possesso dei 4 requisiti
da parte di entrambe i coniugi. Nel
caso in cui la signora non potesse
rispettare tutti i requisiti, mentre il
marito si, l'agevolazione non è persa,
ma competerà unicamente al 50%
dell'acquisto riferibile alla quota del
marito.
D. Nel nostro condominio abbiamo da tempo alcuni condomini morosi. Potete darmi qualche consiglio per il
recupero delle somme da loro dovute?
R. L'Amministratore, in virtù dell'art.
1130 del Codice Civile, è obbligato
ad agire per il recupero delle quote
non pagate dai condomini morosi.
Non può quindi tergiversare.
L'Amministratore può velocemente
ottenere un decreto ingiuntivo
immediatamente esecutivo, senza
nemmeno dover prima convocare
l'assemblea per ottenerne il
preventivo assenso. Per iniziare il
procedimento di recupero è solo
necessario che l'assemblea abbia
approvato un piano di ripartizione
(è sufficiente un preventivo) e
naturalmente lo stato di morosità
INVIATE LE VOSTRE DOMANDE A:
[email protected]
del condomino.
In conclusione voglio riportare
un'importante sentenza della
Corte di Cassazione Civile, Sezioni
Unite, del 8.4.2008 n. 9148. Tale
pronuncia ha stabilito, in netto
contrasto rispetto al passato, che
le obbligazioni del condominio
non possono essere considerate
solidali. Davanti alla morosità di uno
o più condomini, quindi, il fornitore
del bene o servizio che non è
stato interamente pagato, potrà
pretendere l'adempimento solo nei
confronti di questi e non dell'intero
condominio. Tale pronuncia
Luca Oliver
Segretario provinciale del Sicet
pur avendo il massimo valore
giurisprudenziale non è ancora
stata accettata da tutti i tribunali.
Resta comunque uno strumento
importante, da ricordare.
INFORMAZIONI
SiCET
Sindacato Inquilini Casa e Territorio
via Roma, 57
38122 Trento
Tel 0461 277260
www.aclitrentine.it
Orario di apertura
Mercoledì 9:00 - 12:00 e 15:00 - 18:00
Giovedì 9:00 - 12:00 e 15:00 - 17:00
Venerdì 9:00 - 11:00
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notizie utili
PENSPLAN
2,5 min
Previdenza complementare ed interventi della Regione:
varato il nuovo regolamento
Con il regolamento di esecuzione
approvato dalla Giunta regionale
ed entrato in vigore lo scorso 22
settembre, la Regione ha deciso
di rafforzare i propri interventi
a sostegno della previdenza
complementare in favore di
quei soggetti che si trovano
momentaneamente in situazioni di
difficoltà economica. Gli interventi
già previsti da tempo sono stati in
quest'occasione ampliati e rivisti
prevendendo importanti novità
quali l'estensione della garanzia
offerta dalla Regione, l'aumento
dell'importo e delle mensilità
riconosciute e l'introduzione di
un'assistenza legale gratuita in
favore degli aderenti alla previdenza
complementare.
Si tratta nuovamente di interventi
unici nel panorama italiano;
nessun'altra Regione, infatti, offre
una gamma di tutele simili a quelle
attivate nella nostra Regione che
da oggi prevedono una sensibile
estensione con riferimento a:
• garanzie: estensione della
garanzia dai 2 anni finora
previsti fino a 5 anni prima
del pensionamento durante
i quali la Regione oltre a
garantire il capitale stesso
prevede il riconoscimento della
rivalutazione del TFR lasciato in
azienda e disciplinato dal codice
civile;
...interventi unici nel panorama italiano;
nessun'altra Regione infatti offre una gamma di
tutele simili a quelle attivate nella nostra Regione
che da oggi prevedono una sensibile estensione...
• interventi: aumento del periodo
indennizzato che passa dai 33 ai
36 mesi ed aumento dell'importo
che nell'arco della vita può
arrivare ora fino a € 4.600 con
estensione degli interventi stessi
a tutte le categorie di lavoratori
interessate da cosiddetta difficoltà
economica;
• assistenza legale: introduzione
di un servizio di consulenza ed
assistenza legale gratuita in
favore di tutti gli aderenti alla
previdenza complementare in
caso di omissioni contributive
da parte dei rispettivi datori di
lavoro nel caso in cui i solleciti
non abbiano ancora avuto esito e
sia trascorso un anno dalla verifica
dell'omissionee stessa.
A livello tecnico è poi prevista la
Mattia Cattani
Consulente PensPlan Centrum
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creazione di un unico comitato
di sviluppo della previdenza
complementare con funzioni
consultive e di indirizzo (che nasce
dall'unificazione dei due precedenti
comitati) per semplificare e al
tempo assicurare, un'adeguata
rappresentanza e coinvolgimento di
tutte le parti sociali coinvolte.
Nel corso delle prossime settimane
sarà disponibile la nuova
documentazione per effettuare le
relative richieste ed una sezione
interamente dedicata agli interventi
della Regione sul portale PensPlan,
www.pensplan.com - contenente tutti
i dettagli dell’intervento in oggetto.
INFORMAZIONI
PensPlan
Piazza delle Erbe, 2
38122 Trento
Via della Mostra, 11/13
39100 Bolzano
e-mail [email protected]
Tel 0461.274800
Tel 0471.317600
ACLI trentine NOVEMBRE 2010
mondo acli
CASL
2,5 min
ALBERGO OMBRETTA: PORTE APERTE
AI SOCI E LORO FAMILIARI
Soraga, in Val di Fassa, è una
delle mete preferite da chi ama
la montagna; da qui si possono
raggiungere i più noti e affascinanti
scenari delle Dolomiti sia nella
stagione invernale come in quella
estiva.
accompagnati da figli e da nipoti.
L'idea che ha ispirato questa
iniziativa, a opera specialmente
di Anna Pia Rigon e di Anna Cova,
è stata, oltre che quella di un
piacevole ritrovarsi, di riannodare
gli stimoli di fraternità e di amicizia
...le porte dell'Ombretta si aprono annualmente in
maniera particolare agli ospiti dei primi tempi, in
questa occasione accompagnati da figli e da nipoti...
Qui, nel lontano 1967, è stata
costruita la Casa Albergo Ombretta
di Soraga. A volerla in modo
particolare sono state le donne
delle Acli, le giovani lavoratrici,
che riunite in cooperativa (CASL,
Cooperativa Attività Sociali
Lavoratrici) avevano intuito
l'importanza dello stare insieme,
coltivando una sana vacanza, per
una preparazione cristiana nella vita
sociale e lavorativa.
Da allora, generazioni di giovani
e donne (e di uomini) ne hanno
apprezzato lo spirito, mettendo
insieme, in una armonia montanara,
la visione del Catinaccio e la
dottrina sociale della Chiesa, uniti
anche alla fisarmonica di don Bepi
Grosselli.
Quegli anni, certo, sono passati,
ma la funzione della Casa, da poco
ristrutturata, rimane ancora sociale,
di apertura e di innovazione, come
nello spirito delle Acli trentine.
É in questo contesto che, da alcuni
anni, le porte dell'Ombretta si
aprono annualmente in maniera
particolare agli ospiti dei primi
tempi, in questa occasione
che hanno sempre caratterizzato
l'incontrarsi in questa Casa.
Apparentemente niente di
particolare: le giornate sono
trascorse anche questa volta
tranquille tra piacevoli camminate
nei boschi e nelle vallate vicine (a
dire il vero qualcuno ha tentato
cime più impegnative); partite a
briscola e burraco la sera; la fila
davanti al tavolo delle verdure
per poi gustare una cucina buona
e semplice; una serata con la
fisarmonica di Fausto e una a
tombola.
Ma a ricordarci che siamo un gruppo
speciale c’è stato un incontro
con Fabio Pipinato, presidente
IPSIA (Istituto Pace, Sviluppo e
Innovazione delle Acli) del Trentino
che ha parlato di geografia dal
volto umano, spunti di geografia
socio-economica volti a favorire
la conoscenza e il contatto con la
cultura del sud del mondo, e una
santa messa intensa e partecipata
con don Tullio Covi.
Così, alla partenza, ognuno ha
portato con sé l'esperienza del
tempo trascorso insieme e il
desiderio di ritrovarsi nuovamente
l'anno prossimo, esprimendo un
particolare grazie ad Anna, anima
del gruppo.
Nella foto soci e familiari in vetta.
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FAP
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EUROPA, UN PAESONE PER VECCHI
Il rapporto dell'Istituto di Politica
Familiare IPF presenta dati allarmanti
sul fenomeno demografico europeo:
il cosiddetto vecchio continente
contiene più anziani che giovani.
L'età media in Europa è salita a 40
anni e negli ultimi 10 anni l'aumento
della popolazione è dovuto quasi
esclusivamente all'immigrazione. Sui
500 milioni di persone che vivono nei
27 Paesi dell'UE gli over 65 sono oltre
85 milioni e gli over 80 sono oltre
22 milioni; i due Paesi con più alta
percentuale proporzionalmente di
anziani sono l'Italia e la Germania con
uno su cinque.
Proseguendo su questa strada e
con l'incapacità delle popolazioni di
garantire il ricambio generazionale,
siamo vicini al punto di non ritorno
svuotamento dei nuclei: in due case
su tre non ci sono figli.
Queste conseguenze renderanno
...meno bambini oggi, significa meno mamme
domani. Quale assistenza familiare potrà
essere garantita agli anziani...
demografico; meno bambini oggi,
significa meno mamme domani.
E quale assistenza familiare potrà
essere garantita agli anziani se il
figlio unico avrà in carico la cura di 4
anziani?
L'invecchiamento della popolazione,
la natalità critica, il crollo delle nozze,
l'esplosione delle fratture familiari e lo
molto pesante anche il versante
economico.
La spesa pubblica sarà destinata ad
aumentare come l'invecchiamento
demografico, con l'inevitabile
aumento della spesa destinata a
pensioni e sanità.
Anche la situazione italiana presenta
dei dati assai allarmanti; la spesa
pensionistica nel decorso anno 2009
è stata di 173.127 milioni di euro con
un incremento di ben 5.000 milioni
rispetto al 2008. L'incremento è
stato particolarmente significativo
nel settore dell'invalidità civile che
registra un numero pari a 2.627.087 di
soggetti aventi diritto nell'anno 2009
con un incremento del 24% rispetto
a cinque anni prima, con una spesa
complessiva di 16 miliardi di euro.
Quale soluzione propone L'Istituto
delle Politiche Familiari?
Serve soprattutto un cambiamento
di rotta. É assolutamente necessario
orientare le politiche familiari
dei governi europei affinché si
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concentrino sulla famiglia come
gruppo sociale, per facilitare il
corretto svolgimento delle sue
funzioni. In sostanza è necessaria
una strategia che riconosca il gruppo
familiare come mezzo affettivo,
educativo, economico.
Questo dato significa che
praticamente un quinto della
popolazione trentina ha superato
il 65esimo anno di età, con una
percentuale significativamente più
alta di donne.
Nella seconda tabella si riporta il
numero di persone che attualmente
godono dell'indennità di
accompagnamento per classi di età:
CLASSI ETÀ
dai 65 ai 69 anni
TAB 2
IL TRENTINO E LA NON
AUTOSSUFICIENZA
Anche in Trentino l'innalzamento
dell'età media della popolazione
residente porterà seri problemi; gli over
65 anni sono attualmente il 20% del
totale, con una significativa percentuale
di 126 anziani a fronte di 100 giovani
(ragazzi fino ai 14 anni di età).
Il dirigente dell'Unità Operativa
Medicina Legale dell'Azienda
Sanitaria ha recentemente pubblicato
una dettagliata analisi riguardante
la situazione trentina. La relazione
mette in luce aspetti positivi e
criticità sottolineando il fatto
che per il prossimo futuro la non
autosufficienza diventerà una grossa
sfida sia per gli stessi medici, sia in
termini d'investimenti economici,
gestionali, formativi. I problemi
sostanzialmente riguarderanno le
famiglie in primis, che si troveranno
sempre più in difficoltà a garantire
la continuità assistenziale degli
anziani e la necessità di trovare
forme alternative al ricovero in RSA e
soprattutto lo sviluppo dell'assistenza
domiciliare onde garantire il più
possibile la permanenza dell'anziano
nel proprio ambiente familiare.
Nella prima tabella si mette in
evidenza alcune classi d'età di
popolazione anziana residente in
trentino:
TOTALE
443
dai 70 ai 79 anni
1.885
dai 80 ai 90 anni
4.638
oltre i 90 anni
2.253
TOTALE
9.219
L'indennità di accompagnamento è
una prestazione che viene concessa
alle persone che si trovano nella
impossibilità di deambulare senza
l'aiuto di un accompagnatore o di chi,
non essendo più in grado di compiere
gli atti quotidiani della vita, necessita
di assistenza continuativa.
Da questa tabella non sono però
evidenziati tutti quei soggetti che
risultano totalmente inabili con un
grado di invalidità al 100%, ma che
non percepiscono alcuna indennità
di accompagnamento. Altro dato
importante da segnalare riguarda
le persone non autosufficienti
per settori dell'indennità di
accompagnamento che vivono e sono
assistite al proprio domicilio rispetto
a quelle ospitate nelle residenze
sanitarie (5.500 contro 3.700 circa).
Da questo quadro emerge una
situazione molto complessa
e destinata ad aggravarsi
ulteriormente. Il primo problema
riguarda l’investimento
economico a carico della Provincia
Autonoma di Trento cui compete
il pagamento delle indennità di
accompagnamento.
Il secondo problema riguarda una
sempre più avanzata e completa
offerta di servizi integrati che
l'assistenza domiciliare dovrà offrire per
evitare il più possibile i ricoveri in RSA.
Il terzo problema e forse il più
importante, investe la famiglia e il suo
inevitabile sostegno che deve essere
un punto centrale di ogni strategia
di intervento. Su questo concetto si
innesta a tutto campo il problema
del badantato e cioè dell'assistenza
fornita dalle badanti extracomunitarie
che ormai accudiscono migliaia di
nostri anziani.
INFORMAZIONI
FAP ACLI
TAB 1
CLASSI ETÀ
TOTALE
13.118
14.416
27.534
dai 70 ai 79 anni
18.298
23.924
42.222
dai 80 ai 90 anni
8.589
17.574
26.163
821
3.088
3.909
40.826
59.002
99.828
TOTALE
22
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FEMMINE
dai 65 ai 69 anni
oltre i 90 anni
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MASCHI
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Fap Acli
Via Roma 57
38122 Trento
secondo piano
Tel 0461 277240 - 0461 277244
Fax 0461 277247
[email protected]
[email protected]
www.aclitrentine.it
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COORDINAMENTO DONNE
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IMMIGRAZIONE e CONOSCENZA
Mi pare che ciò che manca, più di
tutto, nel rapporto con gli immigrati
sia la qualità.
Si tratta di fare un passo in più
rispetto a quello della tolleranza
verso il diverso, ovvero si tratta di
offrire strumenti e competenze tali da
creare le condizioni per poter vivere e
lavorare con efficacia e efficienza nel
paese ospitante, mettendo a frutto
al meglio i talenti di cui i migranti
sono portatori, riconoscendo loro
un insieme di capacità, conoscenze
e abilità, che, se pur appaiono
diverse, sono preziose ed altrettanto
valorizzabili.
Le pressioni forti a cui si è sottoposti,
una volta emigrati, spingono ad
accettare lavori o condizioni di lavoro
spesso deludenti, al di sotto delle
aspettative e che il più delle volte
non valorizzano la formazione e
l'esperienza pregressa del migrante.
In più, fra gli obiettivi primari c’è,
per molti, l'inviare, prima possibile,
le rimesse a coloro che aspettano in
patria.
Come fare allora? Credo che la cosa
più importante sia aiutarci a capire,
sia avere in mano strumenti utili
alla comprensione l'uno dell'altro:
uno degli strumenti più efficaci, a
mio avviso, è la formazione. Il creare
percorsi formativi ad hoc, organizzati
secondo tempi e luoghi adatti ai
lavoratori stranieri e che rilasciano
certificazioni di competenze,
costituisce uno degli strumenti che
crea qualità nei rapporti sociali e
lavorativi.
Le difficoltà nel riconoscimento delle
esperienze lavorative e dei titoli di
studio conseguiti nel paese d'origine
sono di fatto così insormontabili che
ostacolano un inserimento lavorativo
Nella foto giovane mussulmana.
adatto al livello dello straniero che
cerca lavoro.
Oltre che una macchina burocratica
lenta, credo che la maggiore
difficoltà in questo procedimento
sia la poca stima che si ha per i
percorsi formativi proposti in alcuni
paesi, soprattutto quelli riguardanti
l'Est Europa e l'area maghrebina,
una perplessità che si riflette di
fatto in una diffidenza verso la
professionalità degli immigrati.
Personalmente l'ho sperimentato
attraverso l'Erasmus, il progetto
dell'Unione Europea che prevede
alcuni mesi di studi universitari
all'estero ed intitolato All'umanista e
teologo Erasmo da Rotterdam, che nel
XV secolo, viaggiò diversi anni in tutta
Europa per comprenderne le differenti
culture. Questo progetto l'università
lo imbriglia in un riconoscimento
di fatto limitato e difficoltoso degli
esami conseguiti nell'università
straniera.
Si pensi, ad esempio, alle straniere che
vengono a lavorare come assistenti
familiari, le cosiddette badanti, che in
alcuni casi hanno titoli nell'area socioassistenziale, ma che non vengono
Chiara Crepaz
[email protected]
riconosciuti in Italia. Come riportato
sulla rivista Servizi Sociali Oggi
l'esperienza delle assistenti familiari
comporta un bagaglio di 4-5 milioni
di anni/lavoro, per una media di circa
2,5 anni di esperienza su due assistiti
per più di 800.000 badanti.
L'Unione Europea lavora riguardo
la certificazione delle competenze
dal 1989 e nel 2000 ha definito tre
principi fondamentali:
• reciproca fiducia tra sistemi
formativi-educativi dei paesi
membri
• meccanismi di riconoscimento
interpretati nel modo più
favorevole alla persona
• attestazioni di competenza
rilasciabili in seguito ad un
apprezzamento delle qualità
personali, delle attitudini o delle
conoscenze del richiedente da parte
di un'autorità, senza preventiva
formazione.
INFORMAZIONI
COORDINAMENTO DONNE
Coordinamento donne
Via Roma 57
38122 Trento
Tel 0461 277277
[email protected]
www.aclitrentine.it
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mondo acli
mondo acli
In ricordo del Presidente Guido Agostini
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L’ADDIO AD UN GRANDE DEMOCRATICO
Di seguito si riporta il testo del
commiato, letto da Aldo Marzari,
alle esequie di Guido Agostini,
Presidente delle Acli Trentine dal
1961 al 1970, scomparso lo scorso
29 settembre.
Prima della sepoltura accanto
all'amata moglie e nel camposanto
del sobborgo natio, dove riposano
altri aclisti quali Aldo Lorenzini,
Alberto Perini, Bruno Fontana, le Acli,
di cui mi faccio tramite, desiderano
salutare non solo il Presidente degli
anni ‘60, ma l'aclista Guido Agostini
che ha accompagnato le Acli fino ai
giorni nostri.
Oso pensare che l'indicazione di
chi vi parla per questo commiato,
voglia sottolineare il successo di
una tensione unitaria che Agostini
più di tutti ha praticato nei
momenti più difficili della ormai
sessantacinquennale esperienza
aclista.
Non è questa l'occasione per
un'analisi della vicenda del
movimento dei lavoratori cristiani
trentini sulla quale l'opera del dott.
Agostini ha influito non poco, ma
è qui opportuno mettere in risalto
la cifra che ha contraddistinto
quell'opera.
Agostini ha consolidato la presenza
aclista, instaurata dai pionieri del
’45-’46, conferendo al Movimento
una fisionomia precisa dal punto
di vista del messaggio ideale che
egli sapeva illustrare con efficacia
e sviluppando un'azione sociale
conseguente molto incisiva fatta di
inchieste, convegni, ordini del giorno,
sollecitazioni alla attività, proposte sui
temi dell'economia, della previdenza,
dell'istruzione, della sicurezza
Un'immagine sorridente di Guido Agostini.
sociale, della programmazione,
accompagnate dalla costruzione
di strumenti di presenza e di
servizio (Circoli e Servizi), che
egli concepiva come occasioni di
testimonianza concreta da aggiornare
continuamente.
Agostini è stato il presidente del
chiarimento del ruolo delle Acli:
non più iniziativa paracadutata
(dalla gerarchia ecclesiastica) nella
temperie della guerra fredda e
del sindacato unico, bensì istanza
autonoma dei lavoratori cristiani
nella impetuosa trasformazione degli
anni ’60.
Agostini - in squadra con Fronza,
Veronesi, Mattevi, solo per citare - ha
gestito la fase della trasformazione
dell'economia e della società trentina,
l'apertura del governo dell'Italia
alla sinistra, le novità del Concilio e
dell'enciclica Populorum Progressio, la
decolonizzazione e il MEC, trovando
per le Acli non un ruolo residuale,
bensì originale e stimolante.
Egli ha esercitato il suo ruolo con
grande intelligenza, cogliendo i segni
dei tempi e traendone indicazioni per
un rinnovato modo di porsi delle Acli.
Le tre fedeltà, alla Chiesa, alla
democrazia, ai lavoratori ne risultano
declinate in forma nuova, secondo il
concetto dell'autonomia dei laici, che
Agostini intendeva realizzare senza
scorciatoie ed estremismi e con ferma
determinazione ponendo l'accento
sui peculiari compiti del Movimento:
formazione, ricerca, azione sociale
senza deleghe o specifiche e
individuali scelte politiche.
Apertura, solidità morale, tenacia,
prudenza: è questa la cifra che fa di
Agostini un esempio per tutti noi.
Anche il suo modo di stare
nell'associazione è stato esemplare:
la sensibilità e l'impegno profuso
nell’avvicendamento alla presidenza
con Giulio Manara, la successiva
permanenza nell'esecutivo aclista, la
presidenza dell'Enaip, la rinuncia alla
visibilità degli incarichi politici che gli
sono stati offerti dopo la presidenza.
Davvero oggi ci separiamo da un
grande aclista, da un grande trentino,
da una grande persona.
Presidente Agostini, dott. Agostini,
riposa in pace e intercedi per noi
che viviamo in un tempo sempre più
complicato.
Aldo Marzari
Presidente Acli Trentine anni settanta
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Un'agenda di speranza per il futuro del Paese
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Resoconto dalla 46° Settimana Sociale
dei Cattolici Italiani
Si è svolta dal 14 al 17 ottobre scorso
a Reggio Calabria la 46° Settimana
Sociale dei Cattolici Italiani; un evento
al quale fede e cultura si sono date
appuntamento, manifestandosi nelle
riflessioni degli oltre 1200 delegati e
degli intellettuali che hanno offerto
elementi e spunti di analisi ed
approfondimento.
Ho avuto la possibilità di partecipare
all'importante incontro come
delegato dell'Arcidiocesi di Trento,
insieme a don Rodolfo Pizzolli,
nostro accompagnatore spirituale e
responsabile della Pastorale Sociale,
Ambiente e Turismo e ad altri tre
giovani: Tiziana Capra di Carzano,
Federica Boratti di Nomi e Simone
Stefani di Borgo.
A Reggio, i cattolici italiani hanno
rivendicato il diritto di far sentire la
loro voce e di agire a pieno titolo
come laici credenti, alla ricerca del
Bene comune; un Bene da scrivere
con la lettera maiuscola perché
riguarda non solo la sfera terrena, ma
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anche quella divina. Lo ha detto il
Card. Bagnasco nella sua prolusione
iniziale, citando Platone e Aristotele
come una sorta di profeti laici di
Cristo, il cui pensiero è naturalmente
sfociato in quello di Gesù che l'ha
partecipanti alla Settimana Sociale
si sono concentrati, attraverso
cinque gruppi di studio, su alcuni
punti cruciali che toccano la realtà
del nostro Paese: educazione,
immigrazione, lavoro ed impresa,
...dalle riflessioni nei lavori di gruppo e delle
relazioni in plenaria emerge la volontà dei
cattolici italiani di incidere nella società e
nelle scelte che riguardano il nostro Paese...
portato a pienezza. Non esiste
quindi una frattura tra pensiero
umano e messaggio cristiano, anzi,
il cristianesimo porta l'uomo al
massimo compimento. Ecco perché
i cristiani, da laici credenti, devono
essere a pieno titolo attori del Bene
comune nel nostro Paese, senza
complessi di inferiorità.
Partendo da questo presupposto i
sviluppo e politica.
Nella sessione tematica Educare
per crescere si è delineato l'identikit
dell'educatore cattolico: persona
solida, credibile, autorevole
significativa, che possa essere un
riferimento concreto e incisivo sia
per i ragazzi sia per gli altri adulti. Si
è sottolineata la necessità di aiutare
gli adulti per poter rispondere alla
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mondo acli
chiamata alla responsabilità educativa
con il sostegno alla genitorialità. È
stata poi ribadita l'importanza della
funzione pubblica della scuola, di
rilanciare le scuole di formazione
alla politica, di dare più importanza
ai media come luogo educativo
informale che permea la nostra
società e di creare spazi educativi di
cittadinanza attiva.
Nel gruppo Includere le nuove
presenze, ha trovato unanime
consenso la proposta di cambiare
la legge sulla cittadinanza con
particolare riferimento agli oltre
600 mila minori nati in Italia e figli
di stranieri, riducendo i tempi,
la discrezionalità e l'eccessiva
e pericolosa burocrazia e
predisponendo specifici percorsi
per l'inclusione e l'esercizio della
cittadinanza. Allargando lo sguardo,
i cattolici hanno ribadito che "la
paura dello straniero, il rifiuto ed
i pregiudizi non possono trovare
casa nella comunità ecclesiale, che
anche attraverso i suoi pastori è
chiamata ad un di più di accoglienza,
di rispetto e di condivisione, in
quanto il riconoscimento della
dignità della vita del migrante
è l'esplicita declinazione di un
valore non negoziabile e premessa
indispensabile per la costruzione di
un bene comune".
Nella foto la delegazione
dell'Arcidiocesi di Trento.
Elaborare un modello di sviluppo in
cui coniugare crescita e solidarietà
è uno dei suggerimenti emersi
dall'area tematica su Slegare la
mobilità sociale, i cui partecipanti
si sono dimostrati particolarmente
attenti alle dinamiche nuove della
vita sociale. Forte l'esortazione
a prendersi cura dell'università,
intesa come luogo per favorire
la mobilità sociale, sostenendo
il suo contributo alla crescita del
Paese anche attraverso una diversa
interazione con il territorio. Di qui la
necessità di ripensare all'idea stessa di
università a partire dal sistema Paese,
potenziando il legame tra scuola e
università e lavorando di più affinchè
diminuisca la distanza tra scuola e
lavoro.
"Completare la transizione politicoistituzionale con tutti, senza lasciare
al di qua nessuno, senza lasciare
indietro i poveri, i giovani, i non
qualificati" è quanto emerso dal
gruppo Completare la transizione
istituzionale. Partendo dalla
proposta di don Sturzo di cambiare
l'art. 49 della Costituzione per fare
dei partiti delle "Associazioni di
diritto pubblico", è emerso l'auspicio
che si torni a dare all'elettore un
reale potere di scelta di indirizzo e
di controllo sull'eletto, come cuore
della democrazia. Tra le modifiche
chieste sui temi politico-istituzionali,
quella sul numero dei mandati, sulla
ineleggibilità di chi ha problemi con
la giustizia, di una maggiore gratuità
nell'impegno politico. L'assemblea,
inoltre, non ha taciuto sui rischi
del federalismo ma ha condiviso
la visione che esso costituisca una
grande chance se vissuto davvero
come opportunità di nuova unione e
non di una nuova frattura ancor più
insanabile tra nord e sud.
Dal gruppo Intraprendere nel
lavoro e nell'impresa si è alzata
una chiara condanna del fenomeno
dell'evasione fiscale, un macigno
che pesa sulla crescita e condiziona
il cammino dello sviluppo dell'intera
società. La discussione si è quindi
soffermata sul tema del lavoro,
ricordando la precarietà in cui si
trovano soprattutto i giovani e
ponendo l'accento sulla necessità
che il lavoro, e le politiche sociali,
non contraddicano le logiche della
famiglia ma le sostengano.
Nel discorso introduttivo, Edoardo
Patriarca, Segretario del Comitato
Organizzatore, aveva lanciato
una domanda provocatoria sul
protagonismo dei cattolici; dalle
riflessioni nei lavori di gruppo e delle
relazioni in plenaria emerge la volontà
dei cattolici italiani di incidere nella
società e nelle scelte che riguardano il
nostro Paese; una volontà sancita dalla
passione per il Bene comune.
Su queste intense giornate ricche
di stimoli, aleggia il pericolo che le
proposte e le idee emerse restino
solo intelligenti sollecitazioni, senza la
traduzione in iniziative concrete.
Per questo il compito e la sfida che i
cattolici hanno davanti all'indomani
della 46° Settimana Sociale sarà
proprio l'impegno di portare a
concretizzazione e a compimento
quanto emerso da questo importante
convegno.
Joseph Valer
Delegato per l'Arcidiocesi alla 46° Settimana Sociale
e Segretario Generale delle Acli Trentine.
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vita associativa
Circolo di Mattarello
UNA SERATA DEDICATA ALL'OPERA LIRICA: OMAGGIO A MATTARELLO
Nel corso dell'annuale Sagra dei
Santi Anzoi, mercoledì 1 settembre, il
Circolo Acli di Mattarello ha proposto,
una serata concerto dedicata all’opera
lirica. L'iniziativa è stata intitolata
Omaggio a Mattarello e si è svolta nel
suggestivo cortile del Centro Civico
del sobborgo.
Al concerto si sono esibiti affermati
cantanti lirici italiani, quali: Walter
Franceschini, Dario Tarter, Leonardo
PROGETTO RIFIUTI
E RIUSO A TUTTO
CAMPO
La settimana dal 12 al 16
ottobre le associazioni di
Mattarello, Fondo Progetti di
Solidarietà onlus, Sezione SAT
e Circolo Acli, supportate dalla
Circoscrizione e da Rete trentina
di educazione ambientale per lo
sviluppo sostenibile dell'APPA,
hanno organizzato diversi
appuntamenti incentrati sul
tema Progetto Rifiuti e Riuso
nell'ambito della Settimana
della sensibilizzazione civile,
giunta alla sua seconda edizione.
L'iniziativa è stata promossa
con lo scopo di avvicinare
la cittadinanza ai problemi
impellenti di uno sviluppo
rispettoso degli equilibri che
legano l'uomo all'ambiente, con
la filosofia del "cambiare noi
stessi per cambiare il mondo".
La proposta, che fa seguito alla
recente inaugurazione del nuovo
C.R.M. (Centro Raccolta Materiali)
avvenuta a Mattarello il 2 ottobre
u.s., è articolata su quattro giorni
con attività diversificate che
coinvolgono tutte le generazioni
dai ragazzi fino a pensionati
e anziani, in modi e momenti
diversificati.
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Gramigna e Luisella de Pietro,
accompagnati dal maestro locale
Enrico Gerola.
Questi artisti vantano un curriculum
di tutto rispetto. Basti pensare
che ognuno di loro si è esibito in
numerosi concerti nei teatri italiani
e ha partecipato a vari concorsi
musicali. I lirici che si sono avvicendati
nella serata (un soprano, un baritono
e due tenori) hanno proposto
un vasto repertorio. Infatti sono
stati eseguiti testi di musica sacra,
sinfonica, diverse romanze tratte da
opere famose come la Carmen, la
Tosca, La Traviata, ed altre ancora.
Questi lirici hanno saputo offrire
oltre che esibizioni soliste, anche dei
momenti di canto a più voci.
Un concerto, pienamente riuscito, che
ha saputo coinvolgere ed emozionare
il numeroso pubblico.
Circolo di Sabbionara
ACLI, PRESIDIO DEL TERRITORIO
Nei giorni 3-4-5 settembre 2010
nelle vie e nei cortili di Avio si è
svolta la decima edizione di Uva
e dintorni, una manifestazione
enogastronomica e culturale
ambientata nel Medioevo e
incentrata sul vino e sulla sua
coltivazione. Il Circolo Acli di
Sabbionara non poteva mancare
all'appuntamento: il gruppo
giovani Cassiopea si è occupato
dell'organizzazione dell’ottavo
Palio Nazionale della Botte, che ha
ospitato per la prima volta ben 15
squadre provenienti da tutta Italia.
La vittoria è andata per un solo
punto di vantaggio alla squadra
di casa, dopo un'avvincente lotta
nelle quattro gare proposte. Il
Circolo ha contribuito alla buona
riuscita della manifestazione anche
con il rifornimento dell'uva, offerta
gratuitamente al pubblico sempre
più numeroso.
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vita associativa
Circolo di Sardagna
Circolo di Mori
IL CASTAGNO
PUÒ SALVARE IL
TERRITORIO
A SCUOLA DI COMPUTER
Il 12 ottobre scorso, presso le scuole
medie di Mori, sono iniziati i corsi
di computer promossi dal Circolo
Acli di Mori in collaborazione con
l'associazione Albora e l'Istituto
comprensivo I corsi sono aperti a tutti
ma in particolare alle persone sopra i
40 anni.
Circolo di Lavis
Il Circolo Acli di Sardagna, in
collaborazione con la Circoscrizione,
l'azienda forestale, la Cassa rurale
di Trento, l'associazione l'Aquilone
e gli alpini, si è fatto promotore di
un’iniziativa volta al rilancio della
castanicoltura del monte Bondone.
É nata così Sardagna in castagna, un
titolo volutamente ironico con il quale
si è inteso richiamare l'attenzione
sulle potenzialità di questo frutto
autunnale per il recupero del
territorio. Si è trattato di due giornate
molto intense caratterizzate da
incontri a tema, mostre, visite guidate
ai castagni e alle coltivazioni di
piante officinali, intrattenimenti e
degustazioni. Una due giorni che
merita di essere riproposta l'anno
prossimo accanto ad altre iniziative
che pongano al centro il ruolo
dell'agricoltura e dell'ambiente come
validi fattori di sviluppo locale.
UN RICORDO DI DON PARIDE CHIOCCHETTI,
UN AMICO DELLE ACLI
A fine settembre, ci ha lasciati don
Paride Chiocchetti, prete, già parroco
di Lavis e amico delle Acli.
Il Circolo Acli vuole ricordarlo come
un amico sincero, sempre vicino alle
questioni sociali e del mondo del
lavoro, sempre attento anche alla
realtà delle Acli Lavisane.
In tante occasioni ci è stato vicino
ed abbiamo potuto apprezzarne la
grande umanità e la preparazione:
era un uomo semplice e di grande
cultura e stare in sua compagnia era
un piacere. Il suo sorriso contagioso,
rallegrava i momenti di convivialità,
rendendo le giornate più luminose.
Ora che è entrato nella vita piena,
pur nella tristezza per la perdita
di un caro amico, lo vogliamo
ringraziare per averlo avuto vicino a
noi come parroco e come compagno
di cammino, testimone credibile
della fede, che lo ha guidato in tutta
la sua vita.
Circolo di San Bartolomeo
GRANDE SUCCESSO PER LA 15° FESTA DELLE
ASSOCIAZIONI OLTREFERSINA INSIEME
La festa delle associazioni della
nostra circoscrizione, che quest'anno,
celebra il 15° anniversario, ha come
sempre visto impegnato il nostro
circolo con il suo stand, valorizzato
oltre che dalla esposizione degli
eventi organizzati nell'anno sociale
in corso, anche dalla presenza
di due operatrici del Patronato
e del Centro Assistenza Fiscale
provinciale che, con competenza
nella giornata di sabato 17 settembre
sono state presenti nel fornire tutte
le spiegazioni che venivano loro
richieste.
Lo stand è stato molto frequentato
ed i visitatori hanno potuto prendere
visione, attraverso l'esposizione di
manifesti e fotografie delle attività
del circolo e del sistema associativo
delle Acli provinciali.
Rinnoviamo l'impegno per l'anno
prossimo con crescente disponibilità
verso il nostro quartiere e la sua vita
sociale, consapevoli che il nostro
sforzo quotidiano per vivacizzarla
è sempre più necessario ed utile in
una zona in completo rinnovamento
anche strutturale come San
Bartolomeo.
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vita associativa
Acli Rotaliane
ACLI ROTALIANE E LA COMUNITÀ DI VALLE
Copertina
Rappresentazione della creatività nell'arte
attraverso un'opera di Gustav Metzger, Liquid
Crystal Enviroment, 1965-1966 (nuova versione
2005-2009). Veduta della mostra presso la
Fondazione Galleria, Civica-Centro di Ricerca
sulla Contemporaneità di Trento, Courtesy l'artista, Tate, London, Fondazione Galleria Civica,
Trento, Foto Hugo Munoz
Acli trentine
Periodico mensile di riflessione, attualità e
informazione.
N° 10, novembre 2010- Anno 44°
Direzione e redazione
Trento, Via Roma, 57
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Marta Fontanari, Fausto Gardumi,
Michele Mariotto, Luisa Masera, Walter Mosna,
Lorenzo Nardelli, Walter Nicoletti, Luca Oliver,
Gianni Palma, Fabio Pipinato, Fabio Pizzi,
Nicola Preti, Laura Ruaben, Livio Trepin,
Joseph Valer
Hanno collaborato
Mattia Cattani, Chiara Crepaz, Aldo Marzari,
Rodolfo Pizzolli
Concept and layout
Palma & Associati
Fotografie
Archivio Acli trentine,
archivi Palma & Associati,
Stampa Tipografica
Litotipografia Editrice Alcione
Abbonamenti
Spedizione in abbonamento postale
a tutti i soci delle Acli trentine
Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 74
Registro stampa data 17 febbraio 1998 N° 06182
Il giornale è consultabile sul sito internet:
www.aclitrentine.it
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La Presidenza di Zona Piana Rotaliana,
sensibile alla richiesta venuta dalla
base, ha promosso un incontro con il
seguente tema: La Comunità di Valle:
Ruolo Funzioni e Prospettive.
Grazie all'operato del Circolo di Grumo
San Michele che si è prontamente
attivato per reperire la sala e insieme
ai Circoli di Lavis, Mezzolombardo e
Mezzocorona che hanno pubblicizzato
l'evento, il 14 ottobre presso la sala
Consigliare del Comune di San Michele
si è tenuta la riunione, con una
partecipazione numerosa e motivata.
Nella prima parte, la dottoressa
Patrizia Gentile, Dirigente del Servizio
Attuazione Riforma Istituzionale
della Provincia di Trento, ha portato
un'illustrazione tecnico-formale e
politico della Comunità, con un cenno
al modo coretto di voto ed elezioni,
rispondendo anche alle richieste
di chiarimenti dal pubblico. Nella
seconda parte, di natura politica,
hanno fatto la loro parte i 4 candidati
alla Presidenza della Comunità
Rotaliana - Kònigsberg: Luciano
Bocchi per Civica di Sinistra, Lorenzo
Lorenzoni per Autonomia e Libertà,
Denis Paoli per Lega Nord, e Gianluca
Tait per la coalizione composta
da PATT - PD - UPT. Riconosciamo
ai candidati un comportamento
rispettoso delle regole e costruttivo,
esemplare per chi pratica politica
a livelli importanti. Si è giunti alla
conclusione in un clima pacato e
disteso rispettoso dei candidati e del
pubblico, merito dell'imparzialità e
autorità con cui il moderatore Fabio
Pizzi ha gestito la presentazione prima
e discussione poi. A conclusione tante
persone si sono complimentate con
noi e con le Acli, dimostrazione che il
movimento è presente quando c’è da
formare e informare la comunità.
IL LIBRO DEL MESE - COSA STIAMO VIVENDO?
"Apparteniamo all'umanità più agiata,
nutrita, sana, protetta e longeva che abbia mai calcato la faccia della terra, eppure sembriamo la più impaurita, insicura,
delusa, sfiduciata e isterica. C'è qualcosa
che non torna". Queste parole lapidarie si
trovano in quarta di copertina di un libro
dello scrittore e giornalista Antonio Scurati, "Gli anni che non stiamo vivendo".
È proprio a partire dagli eventi di cronaca di questi ultimi anni, soprattutto da
quelli più drammatici, ma non solo, che
l'autore cerca di investigare il perché del
generale senso di insoddisfazione e infelicità che colpisce il nostro mondo ricco e
consumistico, perennemente gravido di
promesse e novità ma quasi inspiegabilmente condannato alla disillusione. I nostri sogni non si avverano e la nostra vita
scivola via senza che ce ne accorgiamo.
Se la diagnosi di Scurati è indiscutibile,
l'ideologia sottesa al libro è in perfetta
continuità alla realtà che si vorrebbe a
tutti i costi cambiare. Licenziata ogni
prospettiva di fede, trattata con una sicumera d'altri
tempi come una barzelletta o come uno strumento
del potere, sposata un'idea di uomo naturale e
disperatamente legato
alla terra, l'autore propone con forza una vaga e contraddittoria etica laica
e progressista, presentata come unico
antidoto al dilagante fanatismo, ma che
finisce col replicare e con l'esaltare la
precarietà dei rapporti, l'insensatezza
del vivere, l'individualismo sterile, il vuoto esistenziale stigmatizzati nel libro. È
questo uno scacco comune alla diffusa
mentalità odierna, di destra o di sinistra
che sia, incapace di pensare ancora per
grandi ideali, gli unici a sorreggere le nostre vite nella ricerca di un bene e di una
realizzazione superiori.
Antonio Scurati, Gli anni che non stiamo vivendo. Il tempo della cronaca,
RCS, Milano 2010, pp. 304, Euro 19,50.
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