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UQDC Cam: Belgio - Italia, la prestazione di Antonio
Candreva
di Giovanni Cardone, 14 Giugno 2016
L'europeo francese è certamente la manifestazione continentale più importante e più attesa di
questo 2016, una lussuosa vetrina in cui mettersi in mostra e dimostrare le proprie qualità.
In questo nuovo appuntamento "by Una Questione di Centimetri", analizzeremo con la lente di
ingrandimento le prestazioni, i numeri e le giocate di uno dei nostri alfieri in terra francese.
La prima partita dei nostri ragazzi li vede impegnati nella difficile sfida contro il Belgio di
mister Wilmots; il tatticismo di Conte, tutto catenaccio e contropiede porta subito i suoi frutti
sfruttando l'anarchia tattica del 4-2-3-1 belga, apparso spaccato e sfilacciato.
Nel 3-5-2 Italiano un ruolo fondamentale è svolto dal nostro esterno destro Antonio Candreva,
impegnato a fare la doppia fase, terzino sulla linea dei difensori in fase di non possesso, e ala
quando si tratta di attaccare e creare pericoli nell' area di Courtois: non a caso è lui il primo
sfortunato a finire sotto la nostra lente di ingrandimento!
La sua partita inizia subito ad alti ritmi, e nei primi 10 minuti è l'unico azzurro a creare pericoli
sulla destra tentando due volte il cross che viene in entrambe le occasioni puntualmente
respinto; questo sarà il "leitmotiv" di tutta la sua partita, spesso purtroppo condizionata dalla
poca lucidità negli ultimi 30 metri in virtù del costante lavoro svolto in copertura.
Al 32° fa da spettatore al gol di Giaccherinho, ma poco dopo prova subito a chiuderla con un
gran destro su cui Courtois compie un vero miracolo.
Il secondo tempo di Antonio lo vede grande protagonista, con le squadre allungate e il Belgio
alla ricerca del pareggio. Si iniziano ad aprire importanti praterie per lui su quella fascia.
Ed al 52°, arrivato di gran carriera in area di rigore, aspetta troppo prima di concludere
venendo stoppato da Verthongen; il tornante però cerca di rifarsi subito servendo con un gran
cross Pellè, che di testa impegna in un vero e proprio miracolo il solito Courtois.
L'Italia pian piano inizia ad alzare i ritmi, ed è proprio lì, su quella fascia destra, che si
canalizzano tutte le azioni degli azzurri; purtroppo però la lucidità del laziale non è quella di
inizio partita, ed è così che i suoi cross vengono puntualmente rimpallati al 58° e al 60°.
Più passa il tempo e più si abbassa la posizione dell' azzurro che, da terzino vero, ferma
Mertens e lo costringe al fallo al 69° e cerca spesso invano di fermare Hazard nelle sue
scorribande.
Al 74° perde una palla sanguinosa in fase offensiva concedendo un occasione a Mertens in
contropiede, fortunatamente Eder capisce tutto e ferma il belga prendendosi però il giallo.
Il tempo passa e l'acido lattico si accumula, Candreva si stabilizza sempre più come terzino in
una difesa a 6 italiana; all' 85° respinge un cross di Hazard pericoloso, ma all' 89° non può
nulla contro Mertens che prima lo annichilisce per poi, fortunatamente, crossare a vuoto.
La partita sta per finire, ma è proprio all'esterno laziale a cui si affida Conte per cercare di
tenere la palla in avanti. Prima non riesce ad intercettare il passaggio dopo un contropiede di
Immobile, ma diventa poi decisivo al 90° quando prima cincischia fuori dall' area e poi serve
Pellè che insacca a botta sicura per l' apoteosi azzurra.
Ora c'è la Svezia di Zlatan Ibrahimovic ad attenderci, una partita in cui speriamo di rivedere
Antonio nel suo vero ruolo, cioè stabilmente in area avversaria a regalarci gol ed emozioni per
continuare a sperare in questo sogno azzurro.