ZUM - Missione Cattolica Italiana Bülach
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ZUM - Missione Cattolica Italiana Bülach
AUTUNNO 2016 1 Unità Pastorale Flughafen sede Bülach Bülach, Dielsdorf, Niederhasli, Embrach, Glattfelden, Eglisau, Rafz Scheuchzerstrasse 1, 8180 Bülach [email protected] Collaboratrice / segretariato: Missionario: Pastorale ammalati /anziani: Tel 043 4113040 Fax 043 4114031 http://www.mci-buelach.ch Franca Viola, Lidia Lanzolla Don Giuseppe Maron Suor M. Luciana Beverari Sante Messe Bülach Domenica, Martedì, Niederhasli 1° venerdì del mese ore 09.45 ore 09.15 ore 18.00 Dielsdorf Domenica ore 11.15 Embrach Sabato ore 16.45 Rafz vedi Forum Sabato ore 18.00 Per il programma quotidiano consulta il calendario specificato Battesimi / Matrimoni / Cresime Prego annunciarsi in tempo presso la Missione per concordare la preparazione e le date. In casi di lutto / Sante Comunioni / Visite / Benedizioni Rivolgersi al Missionario.Tel. 079 7716871 Orario d’apertura Ufficio ogni mattina ore 09.00 – 11.30 martedì e giovedì pomeriggio chiuso fino a nuovo avviso Patronato A.C.L.I. Il secondo giovedì del mese ore 16.00 – 17.30 Correspondenza consolare, Hammerstrasse 8, 8180 Bülach ogni martedì dalle ore 18.00 - 20.00 Impressum ZUM "Punto d'incontro" Periodico di informazione della Missione di Bülach Redazione: Missione Cattolica Italiana, Scheuchzerstrasse 1, 8180 Bülach Cari lettoriResp. TatyanaRüegg e Paola Torazzi 2 Redazionale Il mondo della scuola Proponendo la tematica „scuola“ per questa edizione di ZUM mi sono ricordato di un mio vecchio tema scritto ormai 45 anni fa. Cominciavo il componimento con le seguenti frasi: „ …… Quante volte nemmeno entrati in classe abbiamo già iniziato a sospirare aspettando la campanella finale che sancisca il ritorno a casa con annesso piattone di spaghetti fumanti, giusto premio per una giornata di supplizio? Quante volte, al contrario, pensiamo a quelle aule, a quei banchi, ai corridoi, all’aula magna, non solo come i luoghi dove passiamo lunghissime e barbosissime mattinate, ma come agli spazi della nostra crescita, come i luoghi dove giorno dopo giorno non solo ci facciamo interrogare, studiamo, facciamo i compiti, ascoltiamo le lezioni, ci rompiamo le scatole, ma come al posto in cui incontriamo gli amici, facciamo conoscenze, gioiamo, piangiamo, litighiamo, amiamo, dove impariamo ad essere le persone che vogliamo essere? Insomma, quante volte ci viene in mente che la scuola, l’istituto che frequentiamo tutti i giorni, è davvero il luogo dove passiamo gran parte della nostra vita di studenti? È vero, a scuola ci stiamo e ci stiamo tanto, tante ore al giorno per tanti anni… vale davvero la pena di viverla così? Anzi, di sopravviverla? ….“ Guardando indietro sui miei anni di studente mi rendo conto che lo studio è come un grande spiazzo asfaltato, grigio, duro, piatto, aspro se cadi, se ci cammini ti consuma le suole, se ti ci siedi dopo un po’ senti male.Ma talvolta in questo spiazzo fra le crepe nascono dei ciuffi d’erba, dei fiori striminziti. Allora capisci che sotto c’è la terra, fertile. È 3 l’ispirazione, l’idea, qualcosa che lo studio mi ha regalato, che la fatica ha prodotto. Ma perchè studiare, da giovani, da adulti, da anziani…. ? • Studiamo per imparare e sapere delle nozioni, per farci strada nella vita, per fare bene quello che dobbiamo fare e capire tutte le verità della vita? No. O meglio… non proprio. C’è studio e studio. C’è lo studio annoiato, svogliato, quello di chi sta seduto alla scrivania perché è costretto dall’obbligo scolastico, ma in realtà sogna di dar fuoco a tutti i libri di casa sua. C’è lo studio arrivista, di chi vuole imparare per far soldi, per farsi una posizione ed essere importanti. E c’è lo studio sterile, che diventa pura curiosità personale, che non si mette al servizio di nessuno, che non ci rende migliori per gli altri. Lo studio può essere discernimento, comprensione della realtà. Da qui può diventare capacità di rendersi conto della bellezza e dell’importanza della propria vita, della bellezza e dell’importanza del mondo. Lo studio può diventare lo strumento per innamorarsi del mondo, dei suoi mille problemi, della sua dolorosa ma meravigliosa umanità. Allora perché studiare? È la domanda di ogni studente. Intanto non esiste un punto in cui uno possa dire di aver compreso ogni cosa. Ogni “pezzo di verità” che impariamo non fa che rimandare a una verità più grande, più assoluta. Noi siamo qui perché già crediamo a una Verità… Gesù Cristo. Lui è la verità ultima, la verità compiuta. Non è però come un vaso a cui attingere le verità che di volta in volta ci servono. Gesù Cristo è il codice interpretativo che ci permette di leggere e decifrare tutta la realtà (una prospettiva nuova… come salire in piedi su una scrivania). Per questo lo studio ha una dimensione spirituale, perché in gioco non c’è solo l’intelligenza, ma tutta la persona, col suo corpo e col suo spirito. Don 4 L’angolo dei pensionati Il primo giorno di scuola. Correva l’anno 1951, precisamente il 3 settembre. Mi sentivo molto emozionata nel mio grembiulino bianco e quella cartella più grande di me. Davo la mano alla Mamma e mi guardavo attorno senza ben sapere cosa stava succedendo.. Tutto attorno a me odorava di nuovo dalla cartella all’astuccio, dalle gomme alle matite colorate, dalle penne ai pennini e questoodere mi avrebbe accompagnato per tanti anni. Questo era solo l’inizio, ma era magico, segnava l’ingresso nella mia vita futura, il primo passo di quello che sarei diventata e di quello che avrei fatto. E’ in quel giorno che incontrai le mie prime compagne. Tre delle quali dividono ancora oggi la mia vita e quando ci incontriamo i ricordi non mancano. Entrati in aula, abbiamo dovuto sederci a un banco (così si chiamava il tavolo di scuola). Anche questo, malgrado fosse un po’ sgangherato sentiva di nuovo, per la cera appena messa che copriva gli scarabocchi degli allievi precedenti. La lavagna, i gessi, l’inchiostro incutevano un odore di disciplina. Si sentiva volare una mosca e al momento dell’appello, senza far rumore ci si alzava e si diceva “presente”. La mia prima Maestra si chiamava Ornella. Era giovane e carina ma ci rimasi solo per 15 giorni. Il 1951 è stato un anno rivoluzionario per la nostra scuola,veniva introdotta in prova la scuola mista, bambine e maschietti assieme e io sono andata a far partedi questa classe. Il progetto è stato positivo e da quell’anno c’è sempre stata la scuola mista. Mi era spiaciuto lasciare la maestra Ornella per il Signor maestro Bordonzoti(così bisognava chiamarlo). Era un Omone grande e grossso (pensandoci ora forse aveva 40 anni) ma per noi era vecchio e incuteva paura. Era severo, aveva sempre una bacchetta in mano e non indugiava ad adoperarla anche contro di noi se non eravamo attenti. Ma con il passare del tempo ed avendolo conosciuto meglio si è trasformato in un maestro stupendo, severo ma nella sua durezza anche affettuoso. I miei compagni erano carini e simpatici e diventammo subito amici. Io da figlia unica che ero mi sentivo felice con tutti quei compagni. Si andava a scuola assieme, a piedi, chiacchierando capitava anche che arrivassimo in ritardo e la conseguenza era ½ ora di 5 scuola in più e firma dei genitori sul quaderno. Come capirete, già in quei tempi mi piaceva fermarmi, giocare e chiacchierare in strada. Quanti anni sono passati e quanti maestri mi hanno aiutato a crescere. Dalle maestre anzianotte e zitelle che ci chiamavano: Lasagna stracotta, cucurbitacea e Mentecatta, ai maestri che ci dicevano: “Signorina… Signorina Aostalli vuole rispondere? Dica….” A questo punto non posso fare a meno di ricordare Lui “Il Nano“ Giuliano Bignasca, il migliore della classe e anche se non ci crederete il più bello. Peccato morto prematuramente, e la sua morte ci ha lasciato tutti senza parole. Chi lo conosceva veramente lo stimava ed era un vero amico anche se voleva apparire quello che non era. Ormai avrete capito tutti di chi parlo. Il politico della Lega. Ognuno ha preso la sua strada, e ora abbiamo tutti i capelli bianchi. Siamo nonni e abbiamo tutti una vita abbastanza lunga dietro di noi, ma forse nessuno dimenticherà quel 3 settembre 1951. Qualche mese fa, mi trovavo per caso a Lugano e si tenevano i funerali della nostra compagna Daniela. Con Bruna decidemmo di andarci. Non conoscevamo più nessuno. A un certo punto Bruna mi dice: “Guarda quei vecchiotti come ci guardano”.Io le risposi“Speri ancora che siano dei giovani a guardarci?” “Scordati.” “Ma quelli sono proprio vecchi!”“Non saranno mica……dai non è possibile…..” Eppure erano loro, compagni di scuola conosciuti quel 3 settembre. Siamo andati a bere un caffè assieme ed è stato molto simpatico. Abbiamo parlato della povera Daniela e poi di tante cose. Una Vita, troppo lunga da ricordare, durante il tempo di un caffè….ma che ricordi. Avevamo tutti più di 70 anni La vostra Tatyana 6 Posta da Caserta Scuola di vita Casa Rut non chiude mai le porte, neppure per ferie. Anzi l’estate è un tempo dove la casa si riempie non solo di giovani donne che cercano aiuto e liberazione ma anche di bambini, i figli delle nostre giovani mamme ormai in autonomia, le quali per potere continuare a lavorare, in particolare nel mese di agosto quando, purtroppo, tutti i servizi sono chiusi, hanno bisogno di trovare un luogo sicuro e amorevole dove ‘appoggiare’ i propri figli. Un tempo bello, vivo, animato, dove il terrazzo di Casa Rut si riempie di voci, di canti, di colori, anche grazie alla presenza di giovani volontari che da altre parti d’Italia vengono a donare il loro tempo, le loro competenze ma soprattutto il loro cuore. Un tempo dedicato, ricco di relazioni dove si trova il gusto di cucinare insieme ma anche di giocare, dove si impara a prendersi cura dell’altro, a diventare responsabili, a sentirsi utili e unici. Un tempo, come tutti i tempi che si vivono a casa Rut, ‘impegnato’ perché ogni percorso e ogni attività che si mette in campo mirano a far crescere le giovani donne nell’autostima, nel protagonismo e nell’autonomia. Una formazione a tutto campo, quella che si vive a Casa Rut. Una formazione che va da quella scolastica per l’apprendimento della lingua italiana parlata e scritta, ma non solo, alla visione guidata di film, a visite culturali, a laboratori di cucina, di economia domestica, alla creazione di braccialetti, a tirocini di lavoro presso la cooperativa sociale newHope, dove le giovani imparano l’arte sartoriale. Tante e significative opportunità unite insieme da un’unica forte motivazione che è quella di voler formarsi per crescere in libertà, in dignità e in umanità. Casa Rut è una scuola di vita che offre alle ragazze il coraggio di rimettersi in piedi, di alzare la testa, fiere della loro dignità di donne e di riprendere il cammino verso il futuro sognando un mondo migliore. Con un abbraccio Suor Rita 7 La parola ai giovani Paese che vai…lingua che trovi!!! Cari lettori, sono consapevole dello “sbaglio” fatto nel titolo del mio articolo ma, come ben noto, in un nuovo contesto di vita le prime due cose che bisogna apprendere sono la cultura del paese ospitante e soprattutto la lingua. Il giorno in cui è iniziata la mia avventura “svizzera”, quasi 3 anni fa, l’impatto con la lingua tedesca è stato abbastanza forte: non capire le persone che ti circondano, non saper chiedere un’informazione, portare sempre il dizionario nella borsa per cercare ogni minima parola, mi hanno lasciata un po’ perplessa sulla possibilità di continuare il mio percorso di vita in Svizzera o meno. Con il passare dei giorni, però, ho capito che non mi dovevo arrendere alle prime difficoltà e mi sono messa alla ricerca di un corso di tedesco. In quel preciso momento dentro di me è stato tutto chiaro: la mia forza di volontà aveva vinto sulla paura di trovarsi di fronte ad una difficoltà linguistica. Man mano che il corso andava avanti vedevo come non solo apprendevo ogni volta nuovi concetti ma che ogni persona presente in quella stanza si sentiva fiera e soddisfatta anche di una semplice frase detta correttamente. Certamente ancora oggi non posso dire di parlare il tedesco perfettamente né di poter fare grandi discorsi di politica o economia ma nel mio piccolo sto gradualmente ricevendo delle piccole soddisfazioni, sia lavorative che personali. Spero, inoltre, che con il passare del tempo il mio tedesco possa migliorare sempre di più, che possa dire anche io di conoscere una lingua straniera e che possa finalmente sentirmi un po’ “svizzera” come tanti italiani che hanno fatto questo percorso prima di me. Il discorso appena fatto per il tedesco, che mi riguarda personalmente, si può estendere a tutte le lingue del mondo. La conoscenza è in primis ricchezza personale e la forza di volontà può diventare il motore per raggiungere tutti i nostri obiettivi. Serena Cappa 8 Calendario liturgico Settembre 2016 24° Domenica del Tempo Ordinario Sabato 14.30 16.45 10.09.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 11.15 11.09.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf - S.Messa Niederhasli Festa parrocchiale Mercoledì 14.09.16 Santa Croce 09.15 Bülach S. Messa dt/it Venerdì 20.00 16.09.16 Catechesi Sabato 24.09.16 Pellegrinaggio a Hergiswalddt/it Con la parrocchia locale 14.30 Incontro. 16.45 Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 25.09.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf - S.Messa Mercoledì 14.40 28.09.16 Dielsdorf Gruppo terza età Giovedì 10.00 17.00 29.09.16 Cantiamo zusammen VIBU Venerdì 15.00 30.09.16 Dielsdorf Giochiamo con Gesù Catechesi 20.00 Ottobre 2016 27° Domenica del Tempo Ordinario 25° Domenica del Tempo Ordinario Sabato 14.30 16.45 17.09.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 18.09.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf - S.Messa Famiglia di Schoenstatt Martedì 14.00 18.30 20.09.16 Tombola Grampen - S.Messa 26° Domenica del Tempo Ordinario Sabato 14.30 16.45 01.10.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 14.30 02.10.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf - S.Messa Bülach „tutti al cinema“ Martedì 04.10.16 San Francesco 09.15 Bülach - S. Messa pensionati 18.30 Grampen - S.Messa Mercoledì 14.30 19.00 05.10.16 Giochiamo con Gesù Santo Rosario 9 Giovedì 14.00 06.10.16 Gruppo Caritas Venerdì 07.10.16 Primo venerdì del mese 18.00 Niederhasli – S. Messa 20.00 Catechesi 28° Domenica del Tempo Ordinario Sabato 14.30 16.45 08.10.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 09.10.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf - S.Messa Mercoledì 19.00 12.10.16 Bülach - S.Rosario Giovedì 16.00 13.10.16 Patronato ACLI Venerdì 20.00 14.10.16 Catechesi 30° Domenica del Tempo Ordinario Sabato 14.30 16.45 22.10.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 23.10.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf – S. Messa Martedì 14.00 25.10.16 Tombola Mercoledì 14.30 26.10.16 Dielsdorf incontro terza età S.Rosario 19.00 Giovedì 10.00 20.00 27.10.16 Cantiamo zusammen Gruppo Missione Dielsdorf Venerdì 15.00 28.10.16 Dielsdorf Giochiamo con Gesù 29° Domenica del Tempo Ordinario 18.30 Festa dei collaboratori Secondo invito Sabato 14.30 16.45 15.10.16 Incontro Embrach – S. Messa Festa Madonnina di Schoenstatt con processione 31° Domenica del Tempo Ordinario Domenica 09.45 11.15 Martedì 18.30 19.00 Sabato 14.30 16.45 29.10.16 Incontro Embrach – S. Messa 14.10.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf - S.Messa Domenica 09.45 11.15 30.10.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf – S. Messa 18.10.16 Grampen – S. Messa Madonnina Novembre 2016 Martedì 01.11.16 09.15 Bülach - S. Messa dt/it pensionati Grampen – S. Messa Tutti i Santi 18.30 10 Mercoledì 14.30 02.11.16 Giochiamo con Gesù Giovedì 13.30 03.11.16 Gruppo Casa Rut Venerdì 04.11.16 Primo venerdì del mese 18.00 Niederhasli – S. Messa 20.00 Catechesi 32° Domenica del Tempo Ordinario In tutte le Ss.Messe commemoriamo i nostri cari defunti Sabato 14.30 16.45 18.00 05.11.16 Incontro Embrach – S. Messa di nuovo in chiesa! Rafz – S. Messa Domenica 09.45 11.15 14.30 06.11.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf – S. Messa Bülach, cimitero Preghiera sulle tombe Martedì 19.30 08.11.16 Serata informativa viaggio in Sicilia Giovedì 14.00 16.00 10.11.16 Gruppo Caritas Patronato ACLI Venerdì 20.00 11.11.16 Catechesi 33° Domenica del Tempo Ordinario Sabato 14.30 16.45 12.11.16 Incontro Embrach - S.Messa Domenica 09.45 11.15 13.11.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf Völkerfest Martedì 14.00 15.11.16 Tombola 18.30 Grampen – S. Messa Giovedì 10.00 17.11.16 Cantiamo zusammen Venerdì 19.00 18.11.16 Krypta – S. Messa Madonnina Catechesi 20.00 Cristo Rè Sabato 14.30 16.45 19.11.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 20.11.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf – S. Messa Giovedì 10.00 24.11.16 Cantiamo zusammen Venerdì 15.00 25.11.16 Dielsdorf Giochiamo con Gesù Catechesi 20.00 Prima d’Avvento Fine settimana spirituale a Grafenhausen Sabato 14.30 16.45 26.11.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 27.11.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf – S. Messa 11 Martedì 29.11.16 Festa dei Pensionati 10.30 Messa/Pranzo 18.30 Grampen – S. Messa Dicembre 2016 Giovedì 06.30 Giovedì 08.12.16 Immacolata concezione 09.15 Bülach – S.Messadt/it 10.00 Cantiamo zusammen 16.00 Patronato ACLI Venerdì 18.30 09.12.16 Passeggiatad’avvento 01.12.16 Dielsdorf – Rorate Venerdì 02.12.16 Primo venerdì del mese 18.00 Niederhasli – S. Messa 20.00 Catechesi Sabato 03.12.16 Gruppo Madonnina di Schoenstatt: Pellegrinaggio a Quarten Seconda d‘Avvento Sabato 14.30 16.45 03.12.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 04.12.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf – S. Messa Martedì 09.15 06.12.16 Bülach - S. Messa pensionati Mercoledì 14.30 07,12.16 Giochiamo con Gesù Prepariamo il Natale Cena Tombola Terza d‘Avvento Sabato 14.30 16.45 10.12.16 Incontro Embrach – S. Messa Domenica 09.45 11.15 11.12.16 Bülach – S. Messa Dielsdorf – S. Messa Martedì 06.30 18.30 13.12.16 Bülach – Rorate Grampen – S.Messa Mercoledì 12.00 14.12.16 Dielsdorf Festa di Natale Gruppo terza età Venerdì 15.00 16.12.16 Dielsdorf Giochiamo con Gesù Catechesi 20.00 12 Dall’America con affetto Il mio primo giorno di scuola Come prima cosa vorrei ringraziare Don Giuseppe per avermi ospitato due giorni quest’estate (mi sono sentita a casa), e per aver organizzato l’incontro con alcune di Voi, e’ stata una gioia enorme rivedervi.Dunque tornando a noi, devo dire che non ricordo con particolare gioia il mioprimo giorno di scuola (non voglio entrare nel dettaglio), ma posso raccontarvi il mio primo giorno di scuola di adesso a 46 anni suonati! Curiosita’, eccitazione ed un pizzico di preoccupazione erano con me Lunedi’mattina. Ma devo dire che mi sentivo Bene! La consapevolezza di aver scelto io se andare o no e di aver scelto qualcosa che realmente mi appassiona hanno reso tutto molto piu’ semplice. Non credo si possa dire la stessa cosa dei nostri ragazzi , soprattuto per noi italiani che i primi 8 anni di scuola fanno parte della cosi’ detta “Scuola dell’obbligo”. Vi siete mai fermati a pensare a quanto brutta sia questa definizione? Soprattutto per i bambini e ragazzi e con l’OBBLIGO non vogliono molto aver a che fare. Non sarebbe meglio chiamarlo, non so’, Scuola e basta, o Conosci quello che non sai, o impariamo cose nuove,o Alla scoperta del mondo ,o ....etc.....Ma leviamo la parola OBBLIGO. Perche’ ho la sensazione che questa parola levi i fascino ad un posto dove i ragazzi dovrebbero aspirere , gioire, correre per andarci. E’ passata una settimana e devo dire che sono molto contenta della scelta fatta, devo ancora capire se riusciro’ ad organizzarmi con i compiti , la casa e le ragazze, ma diciamo che non sono spaventata da questo in qualche modo faro’. Comunque mi piace un sacco, essermi rimessa in gioco e confrontarmi con ragazzi che potrebbe essere mie figli mi da una carica pazzesca. Tra poco anche le mie ragazze cominceranno la scuola , e sara’ un giorno importante anche per loro, Chiara iniziera’ la Scuola Media e Sara la scuola Superiore, grandi cambiamenti si prevedono per tutti noi quest’anno. L’inizio di una nuova stagione scolastica, qui in America, e’ vissuta con molta enfasi quasi quanto la fine di un percorso scolastico. Ci sono incontri prima e dopo con insegnanti e studenti piu’ grandi che cercano di spiegare, tranquillizare e motivare i nuovi arrivati, ma sprattutto si cerca di farli sentire a proprio agio. E’ un nuovo viaggio che comincia, i ragazzi avvertono che stanno crescendo e con malinconia gurdano al passato (quando dipendevano in tutto e per tutto dai genitori) e con eccitazione mista a paura gurdano al futuro consapevoli di dover cominciare a prendere la loro vita per le mani e cercare di capire cosa 13 farci? Che ruolo enorme e importante hanno gli insegnanti. A loro va’ tutta la mia ammirazione e rispetto. Del resto noi genitori affidiamo a loro parte dell’educazione dei nostri figli e quindi .......Un enorme in bocca al lupo a noi Genitori, agli Insegnanti ma soprattutto a “noi” studenti, che quest’anno possaarricchire le nostre menti e aprire il ns. Cuore. Un abbraccio grande a tutti voi Francesca Sviluppo demografico Battesimi Di Marco Melissa Fede Lorenzo Domenico Donnantuoni Chiara Polidori Cristian Curiale Gemma Curiale Alissia Scarcella Leandro Salvatore Li Cavoli Liam Coralluzzo Aurora Chiara Bonasso Aurora Niederberger Angelina Ada Lombardi Chayenne Laura Oberhasli Oberhasli Rorbas Niederhasli Niederhasli Niederhasli Oberglatt Wallisellen Beringen SH Bülach Embrach Oberglatt 22.05.2016 29.05.2016 4.6.2016 5.6.2016 5.6.2016 5.6.2016 11.6.2016 12.6.2016 18.6.2016 26.6.2016 9.7.2016 10.7.2016 Defunti Maria Maretti-Zannier 28.08.1923 - 18.05.2016 Chirco Francesca 03.09.1956 – 15.07.2016 Manuele Michelangelo 16.06.1936 04.09.2016 14 Incontrare la misericordia di Dio Il 21 maggio, noi della Missione di Bülach, ci siamo incontrati con gli amici di Kloten a Einsiedeln per festeggiare assieme l'anno della Misericordia e passare, dopo una confessione, attraverso la Porta Santa. E stato un sabato meraviglioso, prima di tutto perché ha portato nei nostri cuori un cambiamento, abbiamo vissuto una giornata particolare in nome dell'Amore, recitando il Santo Rosario all'aperto, percorrendo la Via Crucis attraverso il bosco, fermandoci a ogni Stazione meditando e riflettendo. Il tempo poi é stato dalla nostra parte. Dopo settimane di pioggia, un sole radioso ci ha seguito durante tutta questa giornata. Dopo la sosta per il pranzo, potevamo accedere alle confessioni individuali in Chiesa, oppure fare una camminata "liberatoria" accompagnata da un sacerdote. Anch'io mi sono confessata e mi sono sentita più leggera e serena e con una pace interiore meravigliosa. Questa sensazione mi ha accompagnata anche durante il passaggio della Porta Santa. Una bella esperienza davvero e in fine di giornata abbiamo assistito alla Santa Messa. Da più di un mese, prima di questa gita, Don Giuseppe ci ha preparato con delle Catechesi speciali a questo avvenimento, spiegandoci cos'era l'anno della Misericordia e il rito della Porta Santa. "L’Anno Santo" viene proclamato dal Papa, ed é un periodo straordinario per tener viva la fede e essere testimoni della misericordia di Dio. Negli scorsi anni l'apertura della Porta Santa avveniva solo a Roma. Quest'anno Papa Francesco ha dato a tutti la possibilità di attraversarla aprendo la Porta in tante Chiese d'Europa e del Mondo. Nel suo viaggio apostolico in Africa Papa Francesco ha aperto la prima porta e poi in Vaticano alla presenza di 2 Pontefici (Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto). Quest’anno Santo si compie nel segno della Misericordia, visitando case per anziani, tossicodipendenti, profughi, malati e tutti nel nostro piccolo siamo invitati a contribuire. Devo dire che Don Giuseppe ci ha preparato molto bene a questo anno importante con le sue catechesi speciali, che erano un piacere ascoltare e un arricchimento, e così anche noi, comuni mortali, abbiamo capito cos'é veramente l'Anno Santo e l’indulgenza plenaria. Essere in pace con tutti e amare, portare Amore, Amore e ancora Amore!!!! 15 E i maestri ? Insegnare come "missione“ Quello della scuola è un tema che mi sta particolarmente a cuore, forse perché sono un’insegnante o forse perché ho tre figli, sta di fatto che tra il lavoro ed i pargoli sono ben vent’anni che vivo attivamente il mondo scolastico pertanto sento il bisogno di esprimere un mio parere, specie ora che,vivendo in Svizzera, ho conosciuto un sistema didattico nuovo, che in parte condivido ed in parte proprio no. Da quando mia figlia di nove anni frequenta le elementari a Buelach ( da tre anni, ormai) ho iniziato ad informarmi per il suo futuro, e devo ammettere che talune realtà del sistema formativo elvetico mi hanno profondamente colpita; scoprire che i bimbi che presentano difficoltà non gravi di apprendimento, quali dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia, ADHD cioè difficoltà di concentrazione accompagnata da iperattività, vengono inseriti in classi differenziate con programmi assai semplificati e scarsamente stimolanti, mi ha delusa moltissimo. Io in Italia insegnavo in un Istituto di riconosciuto prestigio didattico , rigido nella disciplina ed esigente nei risultati,ma con il principio di porre al centro del percorso culturale/formativo la “Persona”, lo “ Studente”, pertanto si dovevano attivare codici di trasmissione differenziati per alunno, capaci di far emergere da ognuno le proprie potenzialità ed attitudini, quindi partire da esse per motivare l ‘apprendimento di quelle discipline nelle quali lo studente presenti difficoltà. Insegnare per me e per le mie colleghe, sovente, era faticoso, in classi di 26/28 alunni preparare spiegazioni differenziate, verifiche ed interrogazioni applicando metodologie diverse non era proprio semplice, ma la soddisfazione di vedere bambini che, inizialmente, sembravano persi, riuscire ad apprendere e raggiungere gli obiettivi didattici, non solo minimi, previsti per l ‘anno scolastico ci ripagava la fatica e ci faceva sentire vive dentro, un po’ realizzate nella nostra professione. Impartire lezioni a studenti svegli, senza problemi lo può fare chiunque, fa sentire che si è ottimi insegnanti; invece a noi hanno insegnato che si è validi docenti quando ci si mette in gioco, quando si è capaci di chiedersi 16 perché su 26/28 ragazzini 3 non imparano, si distraggono, disturbano; non dipende solo da essi,ma da noi che abbiamo scelto di insegnare, pertanto dobbiamo impegnarci al fine di dare a tutti pari opportunità. Alcune persone maturano più lentamente,( come alcuni bimbi imparano a camminare e a parlare dopo di altri ecc….), divengono diligenti nello studio crescendo; se non si danno le basi necessarie anche a coloro i quali fanno più fatica, molti saranno destinati a rimanere degli insoddisfatti o peggio dei falliti, bisogna dare ad ognuno la possibilità di scegliere da uomini liberi quali Dio ci ha creati, dobbiamo aiutare, come insegnanti, i bambini a cogliere le proprie attitudini affinchè ognuno di essi sia in grado di capire come edificare il proprio avvenire. Dividere gli alunni in classi A,B,C significa ghettizzarli, farli sentire limitati, significa non spronarli a fare fatica a pretendere da se stessi, non li si motiva a migliorare, anzi si fa si che adagiano sui propri limiti. Della scuola svizzera,invece, mi è piaciuto il fatto che si faccia studiare la matematica più gradatamente e che si affrontino materie pratico/manuali. Anche l’impostazione dell’insegnamento del tedesco agli stranieri l ho trovato efficace :studiare solo l’idioma del luogo per qualche mese prima di essere inseriti nella classe pertinente all’età favorisce l’integrazione e non penalizza i programmi didattici annuali. Purtroppo in Italia, nelle scuole primarie statali,si inseriscono nelle classi alunni che non parlano l’italiano col risultato che per portarli avanti comunque non si seguono gli obiettivi didattici previsti dal ministero così i bambini italiani arrivano impreparati alla scuola media; fortunatamente questo non accade alle medie ed al liceo. In Italia per avere una buona preparazione elementare bisogna, quasi sempre, ricorrere agli istituti privati migliori che sono anche costosi e sempre più famiglie affrontano veri e propri sacrifici per cinque anni per garantire ai figli una formazione che permetta loro di proseguire gli studi successivi. In conclusione mi sento di dire che la scuola perfetta forse è un’utopia, ma certamente devono esistere insegnanti che vogliono veramente insegnare perché questa non è solo una professione, ma soprattutto è una “missione”: insegnare è anche amare i propri alunni e quando si ama qualcuno si fa di tutto per il suo bene anche attraverso la fatica, quando si ama non ci sono strade comode…. E soprattutto non si deve mortificare nessuno, le mortificazioni incattiviscono e rendono aggressivi e soprattutto incapaci di socializzare in modo equilibrato. Con amicizia Paola 17 Sicilia 20 13-20maggio Dopo i nostri affascinanti viaggi all’estero ho deciso di scoprire con voi l’Italia… si, perchè mi sono accorto che amiamo tanto la nostra patria ma spesso non la conosciamo perchè in vacanza si va al paese passando poi tutto il tempo con i nostri cari. Perciò vi invito a riscoprire la vostra terra cominciando dal fondo… la Sicilia. Per una settimana viaggeremo longo le coste dell’isola. Rivivremo il Gattopardo a Catania, scopriremo l’antica magia di Siracusa e il scenografico barocco di Noto. Naturalmente non mancherà la romantica nostalgia di Cefalù e la sconfinata eternità di Monreale. Poi ci aspetta Palermo con il suo crogiolo urbano definito da storia e cultura. Passeggiando per la Kalsa ricorderemo tempi lontani. La Baronessa di Carini ci inviterà a cena e Segesta e Erice ci aspettano con il loro sapore di sale. Con Pirandello visiteremo la vallata dei templi di Agrigento, quella meravigliosa testimonianza di un passato glorioso. Naturalmente non dimenticheremo Piazza Armerina con i suoi mosaici stupendi e forse incontreremo il commissario Montalbano visitando Ragusa, la perla del barocco siciliano, e il castello di Donnafugata. Sulle orme della mitologia greca ci lasceremo affascinare da Taormina e dalla riviera dei Ciclopi, scenario dell’ira del cieco Polifemo. Ma la Sicilia non è soltanto patrimonio culturale, ma caleidoscopio paesaggistico, artistico, culinare, teatrale, litterario, tradizionale, musicale, mistico … La Sicilia è la mia regione preferita e vorrei condividere con voi il mio entusiasmo … non saremo „i mille“ ma spero che un bel gruppetto con me sbarcherà. Don Serata informativa Martedì 8 novembre ore 19.30 salaparrocchiale Bülach 18 Davanti al cielostellato Fine settimana spirituale 26 – 27 novembre a Grafenhausen Partenza da Bülach con auto private Ritorno Costo (tutto tutto compreso) Prego annunciarsi presso la missione Sabato ore 08.00 Domenica ore 17.30 175.- Euro Con questo titolo vi invito anche quest’anno a passare un fine settimana spirituale nella foresta nera. Insieme vogliamo staccare la spina della nostra quotidianità. Mettiamoci dii fronte a quel cielo stellato ci siamo noi, fragili,, smarriti, smarrit turbato, ma ci siamo. Noi siamo preziosi di più della più luminosa stella che riesciamo riesciamo a vedere. In questi due giorni vogliamo scoprire che quell'universo che cii sembra così irraggiungibile, è dentro di noi.. E' un universo da esplorare, è un universo in cui troverai le risposte che cerchi, è l'universo delle emozioni e dei sentimenti che arricchiscono e illuminano il cielo sconfinato della tua anima. Guarda, ma ad occhi chiusi: E vedrai dentro di te accendersi tante stelle luminose. Vedrai che nel buio più profondo, spuntano spuntano fiori stupendi, che tu non ti eri accorto di avere piantato.Nel piantato. el tuo cuore Dio ha seminato ciò che vuole tu impari a guardare: vuole che tu nel tuo cuore riscopra l'amore con cui lui ti guarda.Il guarda tuo Creatore vuole uole incontrarti non nel cielo infinito, ma nella tua difficoltà di ogni giorno, nel tuo bisogno di amore, per trasformarli in canto di gioia, in inno di lode a lui, che non ha smesso neanche un momento di occuparsi di te. Donati questo fine settimana e riscopri la tenerezza della misericordia di Dio. Rorate Le tradizionali Sante Messe al chiaro di candela hanno luogo a Dielsdorf: Giovedì 1 dicembre Bülach: Martedì 13 dicembre alle ore 06.30 Come sempre seguirà la colazione comune. 19 Festa d‘avvento per la terza età Martedì 29 novembre 10.30 Santa Messa 11.45 Pranzo e intrattenimenti Passeggiata d‘avvento Venerdì 9 dicembre ore 18.30 Ci incontriamo ncontriamo nella sala parrocchiale Imbottitevibene ! Cercasi Gesù Bambino Affinchè la Santa Messa della Notte di Natale possa riuscire sentita e famigliare cerchiamo giovani e bambini per animare la liturgia. Se vuoi fare l’angioletto, il pastore, il re magio, se vuoi leggere qualcosa osa o portare i doni all’altare… Annunciati in Missione. Così organizzeremo una bella prova. “Che la gioia del Natale e la celeste luce di Betlemme rischiari le nostre vite motivando le nostre azioni e propiziando un anno di pace”. Buon Natale e Felice 2017 20