Propulsione Aerospaziale Prese d`aria subsoniche
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Propulsione Aerospaziale Prese d`aria subsoniche
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale Insegnamento di Propulsione Aerospaziale Anno accademico 2011/12 Capitolo 4 sezione a1 Prese d’aria subsoniche [1-07] In un sistema propulsivo la presa d’aria realizza l’operazione inversa a quella prodotta dall’ugello. L’ugello infatti realizza un’espansione (diminuzione di pressione, aumento di velocità), mentre la presa d’aria realizza una diffusione (aumento di pressione, diminuzione di velocità). La presa d’aria è intrinsecamente un componente più complesso e più “delicato” dell’ugello; l’ugello opera in presenza di un gradiente di pressione negativo, mentre la presa d’aria lavora in presenza di un gradiente di pressione positivo. L’interazione del flusso con lo strato limite comporta una maggiore difficoltà nella realizzazione di una diffusione efficiente. La presa d’aria decelera dunque il flusso che entra nel motore. In un ramjet la presa d’aria deve fornire alla camera di combustione un flusso con un numero di Mach pari a circa 0.2. In un turboreattore la presa d’aria deve fornire all’ingresso del compressore un flusso con un numero di Mach pari a circa 0.4. Una presa d’aria deve comportare la diminuzione di pressione totale minore possibile. __________________________________________________________________________________________________________________________________ # % ! " " # " #$ % & % ) #$ " % & " & '' ( ) $ $ __________________________________________________________________________________________________________________________________ # * + ) ' ' " & & % " " & ' , - ! γ * + # " ' & % '' ' * & ' & ' ) , " ' - ' #" ' * " " " " ' ' " * % / ' ) ' " . ' ' " 0 " " " " & " ) " " " __________________________________________________________________________________________________________________________________ 1 / " # " " 1% ) " ' " + ) ' & " + & " " __________________________________________________________________________________________________________________________________ / + 2 # " # ' . " 1% " ' " " / %! ! η 3 & p0,2 = pressione totale a valle del diffusore p0 = pressione totale a monte del diffusore / " ! η4 5 3 #61 / % #6 " % 3# 7 1% # 8 7 % # 7 % ! η 93 # 7 % #6 % 3# % __________________________________________________________________________________________________________________________________ : / " #1 1% #; < % = #; 9% " ! " ! !" " " ; " 93# 7 % # " 7 % 3 #2 72 % #2 72 % 3 #2 3> # 9 ' ,) " # %#?7 & , %3# & ' & %# % ? " ! " 2 7 % #2 2 7 %3 8 @ > A#? 7 %, @ 2 ! %3 < > BA#? 7 %, @ ? #? 7 % ! ; ' #,% < 93C #? 7 % ? ; < 9 > BA#? 7 %, @7 D > A#? 7 %, @ " " " , __________________________________________________________________________________________________________________________________ E + Criterio basato sul coefficiente di pressione Cp Cp = (p2 – p1) / ½ V12 È un criterio empirico. Nel caso di prese dinamiche semplici, con pareti a curvatura limitata e condizioni del flusso in ingresso ideali (flusso diretto come l’asse della presa dinamica), la separazione avviene per Cp > 0.6. Criterio basato sull’angolo di apertura, , e sul rapporto L/H È un criterio empirico. Nel caso di presa dinamica 2D a pareti piane tale criterio si traduce nel diagramma sottostante. In particolare si osserva che a pari H/L se la divergenza della presa, , è troppo elevata il flusso separa (internamente), il dp/p imposto dal divergente è eccessivo. D’altra parte fissato se L/H è troppo elevato lo spessore dello strato limite può crescere maggiormente portando nuovamente alla separazione. La zona di separazione transitoria corrisponde ad una regione in cui la dimensione della zona di flusso separato fluttua nel tempo. __________________________________________________________________________________________________________________________________ F