Annessi Embrionali hanno funzione

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Annessi Embrionali hanno funzione
UNIVERSITA’ DI BARI ALDO MORO
Scuola di specializzazione in
Fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici
(Direttore: Prof. Giovanni M Lacalandra)
Disciplina: Morfologia ed anatomia topografia apparati genitali:
maschili e femminili.
Prof.ssa Letizia PASSANTINO - DETO
Annessi Embrionali
Annessi Embrionali hanno funzione:
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Nutrimento
Respiratoria
Escretoria
Ematogena
Di riserva idrica
Endocrina
Protezione.
Gli annessi fetali sono spesso definiti membrane fetali, anche se
questo appellativo è giustificato solo per il corion e l’amnios.
Il sacco vitellino e l’allantoide hanno uno sviluppo molto
variabile nelle diverse specie e raranente assumono una
disposizione avvolgente.
Per quanto riguarda il cordone ombelicale, esso è un funicolo
ispessito e non una semplice membrana.
Corion
Costituisce il sacco più esterno del conceptus, contiene l’embrione e
tutti gli altri annessi, è strettamente applicata alla mucosa uterina e
partecipa con questa alla formazione della placenta.
Nelle specie pluripare i corion adiacenti possono accollarsi e persino
fondersi.
La FORMA riproduce più o meno quella della cavità uterina.
FUNZIONE
• E’ l’organo che provvede alla nutrizione dell’embrione e poi del
feto;
• è l’organo che serve per la fissazione del conceptus e da supporto
alla placenta;
• ruolo meccanico di protezione del feto;
• in esso si possono depositare sostanze utilizzabili in un secondo
momento per gli scambi nutritizi con l’embrione.
La struttura risulta dall’unione di due parti di origine
diversa:
trofoblasto all’esterno e mesoblasto extraembrionale
all’interno.
Il trofoblasto rimane epiteliale , Citrofoblasto, nelle
specie ove la mucosa uterina non è erosa o lo è molto
poco (Ungulati);
Sinciziotrofoblasto se penetra nell’endometrio formando
un sincizio.
Il mesoblasto è costituito da connettivo denso, provvisto
di sottili fibre collagene più o meno stipate, di cellule
fisse stellate e di cellule mobili e cellule muscolari lisce.
Nel connettivo circolano vasi importanti che si
distribuiscono alla placenta.
Amnios
E’ l’invoglio più interno e si presenta come un recinto in cui il feto è
immerso in un liquido più o meno abbondante.
La sua CONFORMAZIONE è quella di un sacco ovoidale o
reniforme la cui parete, sottile ma resistente delimita la cavità
amniotica ripiena di liquido amniotico.
La parete si riflette attorno al cordone ombelicale, che riveste mentre
esso attraversa la cavità amniotica per andare a mettersi in rapporto
con il tegumento del feto in prossimità dell’ombelico.
STRUTTURA
Uno strato epiteliale interno, cubico o piatto che diviene stratificato
sul cordone ombelicale (derivato dall’ectoblasto extraembrionale), e
uno connettivale esterno, molto sottile.
FUNZIONE
Produrre e contenere il suo liquido.
LIQUIDO AMNIOTICO.
All’inizio chiaro e trasparente, alla fine della gravidanza citrino,
viscoso e torbido.
Secreto dall’amnios e riassorbito dal feto.
Leggermente alcalino, contiene cloruri alcalini, fosfato di calcio,
glucoso, urea, piccole quantità di albumina, un pigmento simile alla
bile ed un muco che diviene più abbondante nell’ultimo periodo.
Si possono ritrovare cellule epidermiche desquamate, peli ed anche
particelle di mecomio.
ALLANTOIDE
E’ un annesso fetale di grandissima importanza funzionale, poiché
costituisce in un certo modo la guida dei vasi ombelicali al momento
del loro sviluppo, poi il loro supporto tra l’embrione e la placenta.
La sua presenza è legata a quella dell’amnios.
STRUTTURA
La sua parete è sottile e trasparente.
Presenta uno strato endoteliforme esterno e un sottile strato
connettivale fibrillare.
Si dispone a mò di sierosa, separando l’amnios dal corion.
Si riconoscono 2 foglietti: un foglietto coriale ed uno amniotico.
Tra questi due foglietti si estende la cavità allantoidea, ripiena del
liquido omonimo e attraversata solamente dalla parte extraamniotica
del cordone ombelicale.
Negli Equidi, la rete capillare è eccezionalmente ricca nel foglietto
coriale.
LIQUIDO ALLANTOIDEO.
La quantità del liquido cambia con la specie considerata:
abbondante negli ungulati, scarso nei carnivori.
La sua composizione è simile a quella dell’amniotico ma
contiene una maggiore quantità di urea ed altre sostanze
azotate.
SACCO VITELLINO
Detto anche Vescicola ombelicale, è un annesso embrionale transitorio,
che ha il compito di assicurare, con la sua rete sanguigna (rete
vitellina), i primi scambi tra l’embrione e l’ambiente uterino.
Differisce nelle specie.
Esso nei mammiferi Euteri è totalmente sprovvisto di abbondanti
quantità di riserve nutritizie, che invece sono presenti nei Rettili, negli
Uccelli ed anche nei Monotremi.
Deriva dall’endoblasto extraembrionale ed è in continuazione con
l’endoderma dell’intestino.
Sospeso mediante un peduncolo ventrale inizialmente più grosso
dell’embrione in formazione, ben presto assume l’aspetto di
un’appendice il cui peduncolo è inglobato nel cordone ombelicale.
Il peduncolo vitellino è accompagnato dalle arterie e dalle vene
vitelline, che mettono in rapporto la rete sanguigna vitellina con
l’apparecchio circolatorio dell’embrione.
Il sistema vitellino comincia a regredire mentre si forma quello
allantoideo, fino a ridursi ad un tratto vestigiale in seno al cordone
ombelicale.
STRUTTURA
Simile a quella dell’allantoide, ma l’epitelio che ne tappezza la
cavità è costituito da cellule più alte, cubiche oprismatiche.
La rete vascolare vitellina occupa lo strato periferico di
mesoblasto extraembrionale, è molto ricca prima che si instauri la
circolazione allantoidea, poi regredisce.
CORDONE OMBELICALE
Deriva dal peduncolo ventrale dell’embrione e da passaggio
ai vasi ombelicali che assicurano gli scambi vitali del feto.