La via del - Comune di BACENO

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La via del - Comune di BACENO
antiche v ie di comunic azione
La via del
Gries
4 Tappe nella storia
sulle tracce dei Someggiatori
escur sioni per s t udent i e d a dul t i c ur i o si
Co mune
di Ba c eno
Comune
di Crodo
Comune
di Pre mia
Comune
di For maz za
“La via del Gries: quattro tappe nella s toria dei someggiatori” è una pubblicazione realiz zata da giovani
s tudenti e rivolta a ragaz zi di ogni età.
Ess a infatti nasce dalla sintesi di ricerche ambientali s volte dagli alunni di diver se classi di scuola Primaria
e Secondaria dell’Is tituto Comprensivo “ Innocenzo IX “ di Baceno. Il progetto ha preso vita tre anni or
sono da un “gemellaggio scolas tico” tra alcuni comuni della Val D’Els a, pos ti sulla antica Via Francigena,
e quelli della Valle Antigorio-Formaz za, dislocati anch’essi su uno s torico collegamento, la Via del Gries.
Guardare al proprio territorio con gli occhi curiosi dei ragaz zi ha permesso loro di scoprire quali e quanti
aspetti interess anti fossero presenti nella vallata, e li ha guidati in un percor so di scoperta e di crescita
volto a valoriz zare quegli elementi di appartenenza che identificano e rendono orgogliosi coloro che
qui abitano. E’ un valore aggiunto av vicinar si ad un territorio con la lentez za del camminare poichè solo
attraver so i passi si possono respirare gli aspetti s torici e naturalis tici che rendono unica e spettacolare
la Valle Antigorio e Formaz za. Ques to è lo s tesso spirito con cui si propone ques ta pubblicazione alle
scolaresche, con l’intento di far apprez zare “la lezione s volta in una scuola a cielo aperto”.
A ssessore al Comune di Baceno Elis abetta Cartini - A ssessore al Comune di Premia Augus ta Setti
Lo s tudio sulla Via del Gries è s tata, per gli s tudenti dell’Is tituto Comprensivo Innocenzo IX, la valida
opportunità di osser vare e vedere il territorio in cui vivono con occhi diver si, più attenti alla realtà s torica
da cui provengono.
L’importante valore da evidenziare nella lettura della raccolta prodotta dai nos tri giovani s tudenti è la
volontà di mantenere e diffondere una memoria s torica des tinata altrimenti a scomparire, essere insomma
i tes timoni di una cultura pass ata che deve essere tramandata ai prossimi fruitori del territorio affinchè la
osser vino con passione e la mantengano con l’amore che ha contraddis tinto gli antichi abitanti della valle.
E’ doveroso ringraziare alunni ed insegnanti per l’impegno dimos trato, le amminis trazioni comunali per
lo s timolo fornito e per l’attenzione che cos tantemente rivolgono alla scuola, con l’auspicio che tale
pubblicazione poss a sollecitare l’interesse di numerosi visitatori e scolaresche ver so il nos tro territorio e
che trasmetta loro momenti di riflessione e di nuove conoscenze.
Dirigente Scolas tica, Prof.ss a Maria Dattrino
Il rispetto, l’interesse, la capacità di metter si in gioco per il proprio territorio nascono dall’averlo
compreso, dall’aver scoperto in esso le proprie radici, la propria s toria, come legame che ci accomuna e ci
inserisce in un gruppo etnico. Solo da ques to processo di comprensione di se s tessi, attraver so un viaggio
che pass a per gli antichi sentieri della nos tra terra, nascono i progetti e gli obiettivi che connoteranno il
nos tro futuro. E’ dunque fondamentale offrire ai ragaz zi gli s trumenti per intraprendere ques to “viaggio”
e per condividerlo con coetanei ed adulti, affinchè siano in grado di crescere come per sone e cittadini che
all’indifferenza ed all’individualismo sos tituiscono la passione e l’impegno per la loro terra.
Dirigente Scolas tica I.C. Innocenzo IX, Baceno – Prof.ss a Marchi Paola
La via del
Gries
4 Tappe nella storia
sulle tracce dei Someggiatori
PA SSO DEL GRIES
Il 12 agos to 1397 a Muns ter, nell’alto Valles e, venne s tipulata
una convenzione tra i rappres entanti della città di Berna,
dell’Abbazia di Interlaken, delle comunità dell’Haasli,
dell’Alto Valles e, della val Formaz za e del Oss ola che
s tabilivano l’aper tura di una v ia mulattiera tra Milano e
Berna attraver s o il Pass o del Gries.
Per moltissimi anni ques ta “s trada” venne percor s a da
merc anti, pellegrini e v iandanti che si dirigevano o
ver s o il Centro Europa o provenivano dal Nord.
Il Gries non è uno dei passi più conosciuti, non
è possibile valic arlo in automobile o in treno.
Ancora oggi s e ne poss ono percorrere alcuni
tratti come Moderni V iandanti che, pass o dopo
pass o, conquis tano la linea di confine. Fino a po chi
de cenni fa il pass o era o ccupato da un maes tos o
ghiacciaio ed i v iaggiatori del ‘700 e dell’ 800 descrivono
l’attraver s amento dello s tess o, che av veniva sul bordo del
pre cipizio, come un’impres a ass ai difficile e pericolos a;
attualmente il ghiacciaio si è ritirato ed il s entiero si snoda
su terreno brullo ma sicuro.
Ques ta guida v i pres enta il tratto che mette in comunic azione
la Valle Antigorio con la Valle Formaz za e la v icina Sv iz zera.
Zaino sulle spalle e c alzature adeguate, o cchi e ore cchie
attenti e…. buon c ammino!
1a
TA PPA L A CREATI V ITà dell’acqua
Cos a incontri:
parco delle terme fonti di crodo
Crodo ha dato il nome al celebre “Crodino” e alle Acque Minerali che sgorgano
da ricche s orgenti, da de cenni imbottigliate e commercializ zate.
L a leggenda v uole che un antico cro ciato, nel tragitto di ritorno ver s o il nord,
malato, sia prodigios amente guarito bevendo ques te acque.
E’ nel 1838 che, grazie ad una citazione sul “Dizionario ge ografico” del
Cas alis, le fonti acquis tano una discreta notorietà.
Le due fonti originarie, che sgorgano all’interno del parco delle Terme, s ono
denominate “Valle d’Oro” e “Cis tella”.
A ques te si è poi aggiunta dal 1955 la fonte “Lisiel”, e in tempi molto più re centi la “Nova”.Oggi
le Fonti di Crodo s ono una conosciuta meta di v isita turis tic a e di cure termali.
Centro visite Parco V eglia - Devero
Si tratta di una struttura realizzata a Crodo dall’Ente di gestione Aree Protette
dell’Ossola, in cui trovano spazio un punto informazioni, are e espositive,
laboratori didattici, apparati multimediali.Il s ettore ge ologico permette
di approfondire gli aspetti ge ologici e mineralogici del vas to territorio
oss olano. Il s ettore biologico è dedic ato alla fauna del Parco Veglia
Devero. Ospita un compless o diorama che ricos truisce con grande
cura gli ambienti di alta quota tipici del gallo forcello (Tetrao tetrix).
Ins tallazioni v ide o, contenuti interattiv i, percor si v ir tuali e molto altro
fanno da guida alla scoper ta del patrimonio cos tituente la rete e cologic a europea per la
tutela della biodiver sità.
L’uf ficio aper to da giugno a ottobre e nei periodi es tiv i, fornisce informazioni sul Parco
e sull’intera valle.Negli altri periodi è possibile v isitare il centro su prenotazione.
il MUSEO NA ZIONALE DELLE ACQUE MINERALI
“Carlo Braz zorotto”
Si tratta di un mus e o unico in Italia nel suo genere, dedic ato alle acque
minerali. È nato accogliendo una raccolta di oltre ottantamila etichette e
novemila c ampioni di bottiglie di acque minerali, donate da un collezionis ta,
Carlo Braz zorotto, te cnico e ricerc atore di laboratorio press o l’Univer sità
di Bologna. Acc anto a ques ti ricordi di un signific ativo s ettore produttivo
italiano, s ono espos te le prime macchine di imbottigliamento delle Terme
di Crodo (due line e complete di produzione), manifes ti e altri oggetti
pubblicitari.
Centrale Portaluppi
(Verampio-Crodo)
Nella prima
metà
del 1900, con l’av vento dell’energia
idro elettric a, l’Architetto Por taluppi progetta e fa realiz zare
bellissime Centrali che s fruttano la potenza dell’acqua di bacini
ar tificiali.
Le centrali diventano “templi” dell’acqua e dell’energia; s ono
cos truzioni grandios e ed architettonic amente interess anti ed
uniche.
NEL CUORE DELLE ALPI: L’ELEMEN TO 0
N e ll a zo na di Ve ramp i o l ’ a zio ne ero siv a di ghiacciai e to rrent i
d el p a s s ato s i è s p int a a tal p unto d a o lt rep ass are le ro cce
ch e c o s t i t ui s c o no i gra dini di P remia e di B aceno ( mic ascis t i
di Ba c e no ) me tt e n d o in luce la ro ccia s o tto s t ant e, uno gneiss
ch e c o s t i t ui s c e l ’ e l e me nto ” zero ” , l’elemento t etto nico p iù
p r o fo nd o c o no s c iuto d e ll ’int ero edif icio alp ino .
ORRIDI DI URIE Z ZO
N e l c o r s o d e ll e gl a c i a z i o ni l’ant ico sis t ema di to rrent i che
s co rre vano t ra l a ro c c i a e il ghiaccio ( sp ess o qui a Cro d o
cir c a 15 0 0 m) hanno s c a v ato p ro fo nd e incisio ni in ro ccia
c ar att e ri z z at e d a una s e rie di grandi c av it à quasi circo lari
s e p arat e d a s t re tt i e to r t uo si cunico li: gli Orridi di Uriez zo .
Og gi gli o rridi s o n o fa c ilm ent e v isit ab ili su s ent ieri co mo di
e b e n att re z z at i .
PUN TO DI PARTENZ A: Centro visite Parco Veglia Devero Fraz. Bagni a Crodo (450 m)
PUN TO DI ARRI VO: Baceno Piazza Municipio (655 m)
TEMPO DI PERCORRENZ A: 2 h 00 min (senza contare le soste)
GRADO DI DIFFICOLTA’: T - Facile
Periodo consigliato : metà Marzo - fine Ottobre
INFO/RICE TTI V ITà: Centro visite Parco Veglia Devero tel. 0324600005 - 032472572
itinerario: Centro visite Parco Veglia Devero - Crodo Centro - Braccio - Centrale Bovere - Verampio - Ponte Marmitte
Maiesso - Orrido Sud - Santa Lucia - Orrido Nord Est - Uriezzo - Balmalcore - Baceno Chiesa - Baceno Piazza Municipio
Segnavia sentiero: G00 – G34 – G34c – H00
Marmitte di Croveo
2a
TA PPA L A MAGIA DELLO SPIRITO
Cos a incontri:
Chiesa monumentale s. gaudenzio
( Baceno)
I primi documenti che testimoniano l’esistenza di una primitiva cappella,
risalgono ai primi anni del 1000. La cappella a pianta rettangolare era ubicata
ove attualmente vi è il presbiterio. Costruita in romanico lombardo, fu dedicata
a S. Gaudenzio, primo vescovo di Novara. Il primo ampliamento tra il XII e il
XIII secolo, muta l’orientamento della primitiva chiesa e la proietta verso nord
con quella parte che oggi è la navata centrale (comprese le due navatelle) e la
nuova facciata romanica, compresa fra le due lesene.
Diffondendosi sempre più il cristianesimo fra le genti di Antigorio, si av vertì la
necessità di un nuovo ampliamento e di un abbellimento della chiesa.
L’occasione fu data nel 1486 dal matrimonio di Bernardino de Baceno,
valvassore imperiale di Antigorio e Formazza, con la figlia di Antonio Trivulzio,
rappresentante del duca di Milano in Ossola .
A partire dall’ultima decade del Cinquecento, in conseguenza delle nuove
norme dettate dal Concilio di Trento, l’interno della chiesa fu soggetto a nuovi
inter venti tali da modificarne sensibilmente la struttura, col conseguente
risultato che il Barocco venne ad aggiungersi al Romanico ed al Gotico.
w w w.chiesa-baceno.it
LE MARMITTE DEI GIGANTI
“Le Caldaie di Croveo”
Le caldaie di Croveo sono marmitte dei giganti, della profondità di forse trenta
metri, mirabilmente lisciate dall’acqua che si precipita nel vuoto sotto un arco
naturale, formato da due enormi macigni che si sorreggono a vicenda al di
sopra della stretta gola incisa, attraversata da un antico ponte in pietra ad
arco, recentemente attrezzato con scalette metalliche e parapetti.
via dei mulini e delle streghe
( Baceno-Croveo )
In cammino sulle tracce delle Streghe, tra leggende e realtà storica.
Percorso naturalistico con il sussidio di audio guida, scaricabile su I-Phone.
Da Baceno a Croveo camminando sulla via dell’Arbola, passando dalla
misteriosa Cuggine tra natura, cultura rurale e arte alla scoperta di antiche
tradizioni.
il torchio di croveo
Bellissimo Torchio di tipo “piemontese”, costituito da una grande
trave di 8 m di lunghez za, situato nella parte vecchia di Croveo.
L’edificio in pietra è completamente addossato ad un grande
masso di frana che costituisce una delle pareti.
Con il termine “Torchio” si vuole indicare non solo il torchio vero
e proprio ma anche il caseggiato nel quale è situato e nel quale
è presente anche una macina. Il torchio infatti ser viva a pressare
ciò che in precedenza era stato macinato: pere, mele, canapa in
autunno, noci in inverno (dalle quali si ricavava l’olio).
chiesa della natività di croveo
E’ un a c hi e s a d al di s e gno mo lto s emp lice, co n la facciat a
a c ap ann a ; p o c hi s s ime e po co sp io v ent i s o no le gro nd e; il
p r o t iro rip ara il p o r to n e di ingress o .
L a b e ll a p o r t a ma g gi o re , in legno int ar siato , è d at at a 165 0
e d è c o ns id e rat a una d e ll e p iù b elle d ell’Oss o la.
la via della croce, le c appelle della v ia Crucis
14 s tazioni, ripercorrono da Baceno fino a Crove o, la V ia della Cro ce
con c appelle che devoti commissionavano, curandone il res tauro e il
buon mantenimento. Ogni anno si s volge la sugges tiva celebrazione
della V ia Crucis alla s era del Venerd ì Santo che ripropone eventi e
per s onaggi della Passione di Gesù, rappres entati dai fedeli s tessi
che c amminano accompagnando Cris to e la Cro ce, alla luce fio c a
dei lumini. Il suono delle c ampane v iene s os tituito da quello della
“Grega”, un antico attrez zo in legno che propone un rumore
fas tidios o e ripetitivo, come il lamenti di Cris to sulla v ia del dolore.
PUN TO DI PARTENZ A: Baceno Piazza Municipio (655 m)
PUN TO DI ARRI VO: Baceno Piazza Municipio (655 m)
TEMPO DI PERCORRENZ A: 2 h 00 min (senza contare le soste)
GRADO DI DIFFICOLTA’: E - Medio Facile
Periodo consigliato : Aprile - fine Ottobre
INFO/RICE TTI V ITà: Ufficio Turistico Pro loco Baceno tel. 3776789038 - 0324 62018
itinerario: Baceno Piazza Municipio - Chiesa - Campo Sportivo - Uresso - Cuggine - Cappella Grande - Beola - Croveo
- Marmitte di Croveo - Graglia - Campo Sportivo - Baceno
Segnavia sentiero : H00b – H00c – H00
Il periodo più propizio andava da
ottobre al cuore dell’inverno.
Qualche volta le c arovane si
av venturavano nella neve fresc a,
s fidando così la mor te bianc a.
A Formaz za l’attiv ità di
s omeggiatore fu pratic ata in alcune
epo che dalla quasi totalità degli
uomini.
3a
TA PPA L A FOR Z A DELL A ROCCIA
Cos a incontri:
ORATORIO S AN BERN A R D O
( Roz zaro di Premia )
Sorge lungo l’antica via commerciale che, attraver so il passo del Gries, metteva in
comunicazione con i mercati della Sviz zera interna. La funzione di Ospizio, come luogo di
assistenza ai viandanti e di sosta di mercanti e someggiatori, continuò per tutto il X V secolo,
dopo di che, mantenne solo la sua funzione religiosa. Internamente la chiesa è adornata
molto semplicemente. Il pavimento è in lastre di pietra grez za, in salita. Il complesso venne
abbandonato nella seconda metà dell’800, e da allora iniziò il decadimento.
Chiesa Parrocchiale di S . Michele
(Premia )
E’ la chies a parro cchiale di Premia e s orge su di un’altura da cui domina il
paes e. L a primitiva c appella era s tata voluta dal feudatario Guido II De Rodis
nel 1250 e nei s e coli successiv i la chies a venne ampliata in diver si tempi; nel
presbiterio si poss ono ancora ammirare antichi affreschi che rappres entano il
feudatario ed i suoi 4 figli. All’interno si trovano anche affreschi di Giacomo
da Cardone, quadri di pittori impor tanti ed il merav iglios o altare s eicentesco.
Museo Mineralogico
(Premia )
Il Mus e o pres enta innumerevoli e rari es emplari di minerali tipici delle
montagne oss olane, in par ticolare cris talli di quar zo, titaniti, ematiti, rutili,
quar zi affumic ati. Si poss ono altresì ammirare preziosi manufatti della Fabbric a
della Ceramic a di Premia, attiva dal 1808 al 1868.
Centro termale
(Cadarese di Premia )
E’ un moderno compless o s tudiato per il beness ere e la s alute della
per s ona in cui l’acqua termale che sgorga a 42° è s fruttata per numerosi
trattamenti terapeutici e di wellness; pres enti anche diver s e piscine
ludiche. w w w.premiaterme.com
PUN TO DI PARTENZ A: Baceno Piazza Municipio (655 m)
PUN TO DI ARRI VO: Terme di Premia Loc. Cadarese (750 m)
TEMPO DI PERCORRENZ A: 2 h 00 min (senza contare le soste)
GRADO DI DIFFICOLTA’: T - Facile
Periodo consigliato: Aprile - fine Ottobre
INFO/RICE TTI V ITà: Ufficio Turistico Pro loco Premia tel. 328 2247172
itinerario: Baceno Piazza Municipio - Cappella d’la Posa – Pioda – Rozzaro – Piazza – Rodis – Premia Centro –
Cappella dal Self – Cagiogno – Diga Piedilago – Cristo – Pian di Pissero – Terme di Premia (Cadarese)
Segnavia sentiero: H00a – G00
4a
TA PPA L’ampiezza dello sguardo
Cos a incontri:
casa forte
(Ponte di Formaz za)
Anton Zun Schmitten, nel 1569 cos truì a Ponte una c as a in pietra (“SteinHaus”) cos truzione murata, il cui piano terreno era adibito a deposito delle
merci. Divenuta nel 700 c as a comunale, oggi è un mus e o ed è noto come
“Cas a Forte”, nel cui interno s ono espos ti cos tumi, fotografie, s tampe ed
attrez zi della v ita quotidiana.
ALBERGO DEL L A C A S C ATA
(Formaz za)
L a Casc ata del To ce, con i suoi 143 m di s alto, è s tata definita “la plus belle
et la plus puiss ante de toutes les Alpes”. In es tate è aperta a fini turis tici,
mentre diver s amente le sue acque vengono utiliz zate per la produzione
idro elettric a. In cima alla c asc ata, v i è lo s torico albergo (1863) che v iss e la
bell’epoque del turismo alpino di inizio s e colo.
PA SS O DEL GRIES
Il Passo Gries (m 2479) mette in comunicazione la Val Formazza con il Vallese.
Dal piano di Riale, poco sopra la Cascata del Toce, si risalgono gli ampi pascoli del
Bettelmatt per raggiungere il valico, camminando per praterie alpine.
Per diversi secoli questa fu la via più diretta fra la Lombardia e Berna e la strada
preferita dai mercanti lombardi che praticavano i loro traffici con il mondo tedesco.
Il nome deriva da “Kries”, che in dialetto walser indica la sabbia lasciata dai
ghiacciai. Di qua dal passo ci si affaccia sul Bettelmatt e si può ammirare la Toce
che si origina dall’incontro dei torrenti Roni, Gries e Hohsand.
Il passo era percorso da carovane di muli, condotte da esperte guide walser: il
Gries divenne una Via per l’Europa.
PUN TO DI PARTENZ A: Ponte Piazza Municipio (1284 m)
PUN TO DI ARRI VO: Lago di Morasco (1820 m)
TEMPO DI PERCORRENZ A: 3 h 00 min (senza contare le soste)
GRADO DI DIFFICOLTA’: E - Medio Facile
Periodo consigliato : Aprile - fine Ottobre
INFO/RICE TTI V ITà: Pro loco Formazza tel. 0324 63059
itinerario: Ponte Piazza Municipio - Centrale ENEL - Brendo - Canza - Sottofrua - Cascata del Toce - Frua di sopra Riale di sotto - Riale - Lago di Morasco (diga)
Segnavia sentiero: G00d – G00
La via del
Gries
4 Tappe nella storia
sulle tracce dei Someggiatori
L EGENDA
p e r l e c ar t in e
Parco naturale
veglia devero
tel 0324.72572
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