Piano Triennale dell`Offerta Formativa
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Piano Triennale dell`Offerta Formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO “R. F. EVOLA” VIA G. BOMMARITO,16 – 90041 BALESTRATE Tel. 091/8980071 – Fax 091/8980082 [email protected] C.F.:80027700824 – Cod. ministeriale PAIC83700C WWW.ICBALESTRATE.IT PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. 1 SOMMARIO PREMESSA ........................................................................................... 4 AREA LOGISTICO-ORGANIZZATIVA Il Territorio ............................................................................... 23 Presentazione Istituto ................................................................. 26 Storia dell’istituto ......................................................................... 26 Risorse Umane ......................................................................... 27 Funzionigramma ...................................................................... 29 Scuole dell’infanzia di Balestrate ........................................... 30 Le scuole primarie di Balestrate .............................................. 32 La Scuola Secondaria di 1° grado "Rettore F. Evola" ................ 35 La Scuola dell’infanzia di Trappeto ............................................. 40 La Scuola primaria di Trappeto ................................................... 41 La Scuola Secondaria di 1° grado "Danilo Dolci" ................................. 42 AREA PEDAGOGICO-DIDATTICA Finalità educative / Scelte educative d’istituto ............................ 45 Patto educativo di Corresponsabilità ........................................ 48 Tempo Scuola ............................................................................. 51 Progetto FARO ........................................................................ 59 Attività Sportiva ......................................................................... 62 Indicazioni tecniche ...................................................... 63 Organizzazione delle attività ........................................ 63 2 AREA DELLA CITTADINANZA E DELLA SALUTE Educazione alla cittadinanza ................................................................ 65 Registro Elettronico .................................................................... 68 AREA DELLA CONTINUITÀ E DELL’ORIENTAMENTO Valutazione .............................................................................. 69 Processo di valutazione – ambito comportamentale ............... 70 Processo di valutazione – ambito cognitivo ............................. 74 Rapporti scuola-famiglia .......................................................... 82 Rapporti con il territorio ............................................................ 83 AREA INTEGRAZIONE Bes ................................................................................................... 85 Alunni Stranieri………………………………………………… 86 Disagio ..................................................................................... 87 PAI ............................................................................................... 87 Servizio di istruzione domiciliare…………………………………...88 AREA GIURIDICO-ORGANIZZATIVA Servizi .................................................................................................. 89 Sicurezza ............................................................................................. 89 Accesso agli atti del POF ..................................................................... 90 ALLEGATI ALLEGATI REGOLAMENTO D’ISTITUTO CURRICOLO VERTICALE PROGETTI POTENZIAMENTO/RECUPERO LINEE GUIDA BES PIANO ATTIVITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE DA IMPLEMENTARE NELLA SCUOLA PRIMARIA FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI 3 1. PREMESSA VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema - nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongano, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi Piano); 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano sia approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; - TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dai genitori; 4 SI REDIGE Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa che potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali modifiche necessarie. La normativa conferma quindi l’attribuzione al Collegio dei Docenti della funzione di elaborazione del Piano dell’Offerta formativa sulla base però “degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico” (art.1 – comma 14), anziché degli indirizzi del Consiglio di Istituto. Alla luce quindi: • della Legge 107 del 13 luglio 2015, e in particolare dei commi 3, 7, 10-16, 56-58, 124 dell’art.1, che definiscono i contenuti del POF; • mission e degli obiettivi generali così come definiti nei POF del primo triennio di esistenza dell’IC; • delle priorità e dei traguardi, nonché degli obiettivi di processo individuati in via provvisoria dal Nucleo di Valutazione e Autovalutazione di Istituto, sulla base dei dati statistici e della loro lettura; Al fine di consentire una progettazione unitaria del POF, sono state elaborate le seguenti LINEE DI INDIRIZZO che forniscono indicazioni di massima per la stesura del Piano per gli anni scolastici 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018. In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di miglioramento individuati dal RAV, il POF del triennio 2016-2019 dovrà consolidare le azioni già avviate e metterne in campo di nuove per favorire il successo formativo e scolastico di tutti gli allievi. 5 Esigenze didattiche Si elencano le tematiche di derivazione didattica che non sono sostituibili nel fare della scuola un’agenzia collocata intelligentemente in una società della conoscenza e nell’avvertenza di rinforzare la dimensione multilaterale, multimediale e multiculturale dell’apprendimento scolastico. Per esemplificare occorre avere accortezza alle seguenti tematiche: • Rapporto tra discipline e metodologie delle discipline; • Interdisciplinarietà; • Competenze degli Organi Collegiali in ordine alla didattica; • Requisiti alunni per tipo di scuola; • Obiettivi generali; • Obiettivi strategici; • Obiettivi operativi; • Libertà d’insegnamento e diritto allo studio dell’alunno; • Contenuti disciplinari (Aree disciplinari ed esperienze da programmare); • Programmazione didattica – unità didattiche; • Strategie didattiche; • Attività ludica, dialogica e motoria; • Compiti dei docenti; • Curricolo verticale; curricolo implicito ed esplicito; • Didattica per mappe concettuali; • Didattica per classi aperte; • Metodologie: Ricerca – Sperimentazione – Brainstorming; lavoro di gruppo , laboratoriale, cooperative learning learning by doing, comunicazione verbale, full immersion, problem solving; • Risorse materiali: materiali di cancelleria Infrastrutture tecnologiche Informatiche e digitali. • Laboratori: Lettura, musicale, cucina, recupero, potenziamento, logico – matematico, scientifico, linguistico, teatrale, produzione del giornalino scolastico, artigianato, coreutica, filmico (cineforum), grafico-iconico, giardinaggio. • Risorse umane: Docenti e non docenti, genitoriali, sociali, territoriali; • Risorse economiche: contributi ministeriali, regionali, degli Enti Locali, delle Associazioni, contributo volontario, Programma Annuale, Conto Consuntivo e Variazioni al programma annuale, • Esperti interni e/o esterni: Familiari. Locali, progettuali di aggiornamento, • Reti di scuole • Conferenze periodiche aperte alle strutture e istituzioni sociali, • Verifica valutazione iniziale, in itinere, finale; criteri di valutazione e valutazione delle attività didattiche esperite nella condivisione professionale interrelata dei docenti, rubriche di valutazione; • Attività didattica, autovalutazione e rendicontazione sociale • Documenti di valutazione • Certificazione delle competenze e portfolio degli educandi. 6 Progettazione extracurricolare La progettazione extracurricolare privilegerà laboratori di teatro e musica, laboratori espressivi e laboratori operativi. -Integrazione scolastica Definire il ruolo della scuola nei confronti degli altri organismi del territorio, tener presente che la qualità dell’integrazione e dell’inclusione sono legate alla qualità dell’insegnamento, attuare l’aggiornamento / formazione del personale sui disturbi dell’apprendimento e nella ricerca – azione continua di stili di insegnamento adeguati agli stili di apprendimento. ll quadro didattico non potrà non contenere le linee operative e un concreto piano di dispiegamento di azioni formative che facciano riferimento agli alunni diversamente abili, agli alunni con disturbi specifici di apprendimento, con BES, svantaggiati, stranieri prevenendo la dispersione scolastica e praticando attività rivolte ai superdotati così da promuovere una scuola che sia fucina di creatività e di pensiero riflessivo – critico, divergente che favorisca lo sviluppo delle potenzialità attitudinali e degli interessi “intrinseci ed estrinseci” degli allievi. Esigenze progettuali L’Istituto ha al suo interno una pluralità di soluzioni didattiche ed organizzative (tempo pieno, tempo prolungato, tempo normale, tempo ridotto, di 27 ore settimanali) per garantire attività curriculari ed extracurriculari su tematiche inerenti le scelte progettuali condivise collegialmente. I progetti scelti sono riconducibili a quanto emerso dall’attività dei docenti nella fase preparatoria del presente anno scolastico le cui ricadute di formazione sono state rilevate sulla base dei bisogni e delle esigenze degli alunni. Si sono individuati i seguenti progetti: • Progetto musicale; • Progetto accoglienza con elementi di galateo e pratica dei codici deontologici e comportamentali; • Progetto Orientamento; • Progetto Legalità; • Progetto salute; • Progetto teatrale; • Progetto di recupero; • Progetto di potenziamento delle eccellenze e dei talenti; • Progetto Pasquale; • Progetto seconda lingua (bambini stranieri e bambini delle scuole dell’Infanzia); • Progetto Natalizio; • Progetto di psicomotricità (scuola dell’infanzia e scuola primaria) • Progetto di Scienze motorie (scuola primaria e secondaria di I grado); • Progetto Cittadinanza attiva; • Programmazione Educativo-didattica; • Piano d’Inclusione; • Piani di lavoro didattico; • PTOF, • Progetto genitori; • Progetti di formazione per i docenti; • Progetto di formazione per il personale A.T.A.. 7 • Progetto lingue straniere (scuola primaria e secondaria di I grado). Conoscenze scientifiche, connessione interdisciplinari, preparazione didattica, partecipazione alla ricerca e alle innovazioni didattico-pedagogiche sono ragioni per migliorare la professionalità dei docenti la cui formazione in servizio si proietta e si definisce quale adesione ad una pluralità di iniziative che richiamano programmazioni legate alla ricerca, alla sperimentazione, alla documentazione, alla condivisione delle conoscenze, all’incidenza delle attività formative sulle pratiche didattiche che costruiscono l’immagine della scuola come comunità professionale. La formazione in servizio rappresenta, perciò, uno degli strumenti a disposizione per intraprendere “la strada” della crescente consapevolezza insegnativa che sia collegata all’assunzione di un approccio innovativo all’insegnamento e alla didattica, alla diffusione di nuove pratiche. La partecipazione a tali percorsi scolastici, rappresenta, quindi, un valore aggiunto rispetto alla semplice fruizione di corsi di aggiornamento. In tal senso vengono citati alcuni contenuti scelti ritenuti valide risposte alle motivazioni dei docenti: - Metodologie didattiche e pedagogia inclusiva; Strumenti compensativi e dispensativi per l’Inclusione; Nuove tecnologie per l’Inclusione; Valutazione autentica e strumenti; Strumenti di osservazione per l’individuazione dei bisogni; Uso di strumenti per il monitoraggio della qualità dell’inclusione; Gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES; Curriculum verticale e curriculum per competenze; Le nuove innovazioni e collegamenti operativi con la pratica amministrativocontabile e le risorse impiegate come rilancio gestionale per il superamento delle prassi critiche visto alla luce della buona scuola, dei cambiamenti apportati e dell’etica del “buon padre di famiglia”. IL Piano, “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’Istituto, ha la funzione fondamentale di: 1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto; presentare la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; 2) 3) orientare rispetto alle scelte da compiere durante il percorso. Completano il documento, in allegato, il Regolamento di Istituto, il Curriculum verticale e i Progetti di potenziamento Pur nella molteplicità delle azioni didattiche e degli indirizzi di studio, l’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società. 8 Finalità Il Piano si ispira alle finalità complessive della legge che possono essere così sintetizzate: • Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza • Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti • Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali • Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica • Realizzazione di una scuola aperta • Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria. Esso si identifica con i principi della nuova scuola dell'autonomia e mira a: 1. Riconoscere e valorizzare la diversità; 2. Promuovere percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere ed alla crescita educativa; 3. Promuovere le potenzialità di ciascuno; 4. Adottare tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo; 5. Regolare i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline/attività nel modo più adeguato al tipo di studio e ai ritmi e agli stili di apprendimento degli alunni; 6. Interagire con il territorio per una migliore qualità dell'offerta formativa; 7. Adottare forme di flessibilità dell'organizzazione educativa e didattica; 8. Assicurare iniziative di recupero e sostegno, integrazione, continuità, orientamento. 9. Attività integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell’offerta formativa 10. Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica con il Centro per la dispersione scolastica di Partinico 9 L’Istituto Comprensivo “Rettore Evola” di Balestrate fa riferimento alla Costituzione dello Stato Italiano, intendendola come un patto da trasmettere da una generazione all'altra, come insieme di valori e regole in cui tutti si riconoscono e anche come uno strumento attraverso cui la società si propone di perseguire finalità educative, formative e informative. Dalla Costituzione della Repubblica Italiana: Art.3: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese." Nella costituzione si precisano le finalità della scuola: 1. Concorrere allo sviluppo della persona umana. Concorrere allo sviluppo della libertà ed uguaglianza dei cittadini. 2. La scuola, come istituzione, ha pertanto un ruolo determinante nel promuovere: - L’eguaglianza delle opportunità - La valorizzazione delle differenze - I diritti di cittadinanza OBIETTIVI CON RIFERIMENTO AL RAV Individuazione delle priorità Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento, finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, la scuola ha individuato delle priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV dell’istituto. Il RAV ,elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 da parte dello STAFF di direzione, ha consentito anche attraverso i Descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare le priorità e i traguardi che sono in sintesi: • aumentare il numero degli alunni ammessi alla classe successiva anche nell’ottica del recupero di quella che viene definita dispersione strisciante o latente; • migliorare la media delle classi; Inoltre l’individuazione delle priorità non può non tenere conto degli esiti delle prove standardizzate (Invalsi), i cui risultati sono al di sotto delle medie nazionali e regionali. Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV 10 sono: • migliorare la progettazione didattica attraverso l’utilizzo di una didattica innovativa e laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione didattica la diversificazione degli stimoli per l’apprendimento, delle consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze; infatti, solo migliorando la metodologia didattica attraverso una progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti si avrà, come conseguenza, il miglioramento degli esiti. • aumentare le attività e azioni finalizzate a promuovere negli alunni la conoscenza critica della realtà e della sua complessità. • ottenere esiti più uniformi nei vari plessi riguardo alle prove standardizzate nazionali. Pertanto, in relazione a quanto esposto, per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, vengono individuati in ordine di preferenza i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati: 1) 2) 3) 4) Potenziamento linguistico. Potenziamento scientifico matematico. Potenziamento laboratoriale. Potenziamento artistico e musicale. , AZIONI: 1. Utilizzare prove comuni disciplinari per classi parallele da effettuare ex ante, in itinere ed ex post 2. Confrontare i risultati, soprattutto tra i plessi con lo stesso background famigliare e similitudini di contesto scolastico . 3. Ridurre la dimensione del gap formativo degli studenti rispetto ad altre scuole con lo stesso ESCS . Percentuale del 10% 4. Migliorare le prestazioni nelle prove Invalsi riducendo la variabilità tra le classi 5. Strutturazione del percorso scolastico OBIETTIVI MISURABILI: 1. Riduzione di un ¼ del numero degli alunni che si collocano nei livelli 1-2 (livelli insufficienti per le prove Invalsi) nelle prove di italiano e matematica ; 2. Riduzione del 10% di differenza nel punteggio delle prove standardizzate rispetto alle scuole con background socio-economico e culturale simile 3. Avere una collaborazione tra docenti di plessi diversi per un’azione didattica più incisiva e condivisa. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare, per il prossimo triennio,in vista del raggiungimento dei traguardi sono: • • • I’ inserimento nella programmazione di criteri comuni di valutazione in verticale, con rubriche ben dettagliate Il potenziamento di attività laboratoriali L’adozione di pratiche didattico –metodologiche innovative 11 ORGANICO POTENZIATO L’aspetto preliminare essenziale delle proposte dell’organico potenziato, è l’effettiva disponibilità di docenti non assegnati alle scolaresche da utilizzare in sostituzione del cospicuo numero degli insegnanti che si avvale della legge 104 e che produce un massiccio assenteismo, spesso insolvibile con i normali strumenti previsti dalla normativa. Tali docenti aggiuntivi e lo stesso personale A.T.A. <<dovranno tappare i buchi>> e, secondo la normativa della “buona scuola”, assolvere a tutte le incombenze didattiche, assistenziali, di integrazione e di sicurezza, richieste dalla stessa configurazione umana e scolastica dell’Istituto. Esso, infatti, si presenta territorialmente complesso essendo articolato in due Comuni autonomi in cui sussistono ben 7 edifici scolastici (n. 2 secondaria di I G. n. 3 plessi di scuola primaria, n. 3 di scuola dell’Infanzia). Tale disponibilità aggiuntiva è di fondamentale importanza per garantire il minimo di efficienza – efficacia dell’attività didattico nelle scuole. Sulla base delle caratteristiche economico-sociali, ambientali e territoriali del sito dell’Istituto Comprensivo di Balestrate (Sicciara e Trappeto) che si esplicitano in una robusta attività balneare estiva che determina flussi di popolazione, fatti oggetto di attività di tempo libero, di divertimento, culturali, sportivi e tenuto conto del permanente scambio di contenuti comportamentali, economici e commerciali dovuti alle presenze di cittadini europei soprattutto dell’Europa del nord; considerato che tali flussi di popolazione sono attivi già da più di mezzo secolo si ritiene di potenziare l’assetto didattico linguistico – comunicativo garantendo agli studenti una pratica robusta delle lingue sassoni (inglese e tedesco) e delle lingue neolatine (francese per le comunità dei confini e per gli stimoli permanenti di carattere economico – territoriale; spagnolo per il permanere di comunicazioni, scambi, movimento migratorio, con la nazione venezuelana dove vive un congruo numero di Balestratesi e Trappetesi). Conseguentemente si formalizzano, di seguito, i dati dell’organico attuale e le richieste atte alla risoluzione del problema appena evidenziato. ORGANICO ATTUALE Trappeto sc.secodaria di I grado Balestrate sc.secondaria di I grado Infanzia Balestrate e Trappeto Primaria Balestrate e Trappeto Incarico annuale secondaria di I grado Balestrate e Trappeto docenti di sostegno Personale ATA: DSGA Ass. Amm.vi Collab. scolastici Cattedre complete 8 22 17 29 2 17 1 6 15 Spezzoni orari 2 2 2 2 Totale Posti n° 116 12 All’ organico attuale, già indicato, vanno aggiunti i seguenti posti: 1. Italiano-Lettere e Matematica- scienze (per attività di Potenziamento/Recupero) 2. Lingue, musica, artistica e sostegno 3. Tre posti di collaboratore scolastico, indispensabili e da distribuire nei sette plessi che compongono l’Istituto . . ORGANICO POTENZIATO SCUOLA SECONDARIA BALESTRATE SCUOLA SECONDARIA TRAPPETO SCUOLA PRIMARIA BALESTRATE SCUOLA PRIMARIA TRAPPETO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI BALESTRATE E TRAPPETO Personale ATA: Ass. Amm.vi Collab. scolastici 2 DOCENTI A043 – 2 DOCENTI A059 – N. 1 DOCENTE PER H. 8 A032(SEMIESONERO DEL VICARIO) 1 DOCENTE A043 N. 2 INS. AMBITO LINGUISTICO N. 2 DOCENTI AMBITO LOGICO-MATEMATICO N. 1 INS. AMBITO LINGUISTICO N.2 INSEGNANTI LINGUA TEDESCA N. 2 INSEGNANTI LINGUA SPAGNOLA N. 2 INSEGNANTI LINGUA INGLESE N. 2 INSEGNANTI LINGUA FRANCESE N. 19 INSEGNANTI DI SOSTEGNO N. 8 INS. DI STRUMENTO MUSICALE 6 15 N. POSTI 5 1 4 1 2 2 2 2 2 8 0 3 TOTALE POSTI 32 +116=148 13 Alla luce di quanto detto , è stato elaborato il PdM in esito al processo di Autovalutazione di cui alla lettera a) dell’art.25 comma 2 del D.M. n. 435 del 16/06/2015,ai sensi dell’art. 5 del D.D n. 937 del 15/09/2015 PIANO DI MIGLIORAMENTO Periodo di realizzazione 15/01/2016 - 31/05/2016 Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione Ruolo nel team di scolastica miglioramento A. Maria Lo Piccolo Dirigente Scolastica RESPONSABILE DEI PROGETTI Rita Leggio FS e componente nucleo CORRESPONSABILE PROGETTO autovalutazione e PdM “Competenze in gioco” Gaetano Sciascia Componente nucleo autovalutazione e PdM CORRESPONSABILE PROGETTO “Tempo di apprendimento” 14 CONTESTO SOCIO - CULTURALE L’Istituto opera in un contesto socio-culturale eterogeneo, che si è modificato nel corso degli anni, originando bisogni educativi diversificati. Il bacino di utenza del nostro Istituto è caratterizzato da un generale invecchiamento della popolazione, da un elevato tasso di disoccupazione e da una condizione socio-economica di livello medio-basso. La popolazione attiva è costituita prevalentemente da lavoratori impegnati nel settore primario e nell’attività impiegatizia; il settore primario è sempre più un’area che non garantisce un’adeguata redditività, considerando anche la difficoltà a promuovere attività di carattere innovativo. Il settore secondario è rappresentato da poche imprese di natura artigianale che consentono l’assorbimento di limitate entità professionali. Le condizioni familiari ed economiche, alquanto modeste, incidono ancora fortemente sul percorso scolastico, sia nella scelta degli indirizzi, sia nei risultati. La povertà e l’emarginazione, le separazioni coniugali (in numero crescente nel territorio) concorrono a causare dispersione scolastica e difficoltà a creare relazioni positive. Ne consegue una scarsa motivazione allo studio, una modesta partecipazione alle attività didattiche e un inadeguato rendimento nelle prestazioni. La popolazione scolastica è composita, con un alto numero di situazioni di disagio socioculturale (circa il 30%), numerosi alunni disabili (19), DSA 10 e 24 B.E.S. La scuola ha definito regole di comportamento che sono oggetto di confronto e condivisione in tutte le classi. Il clima tra docenti è buono, basato sulla collaborazione e lo scambio di conoscenze. La Dirigente è attenta sia ai temi educativi sia all'organizzazione e alla formazione del personale con il quale intesse proficui rapporti di collaborazione, in particolare con i suoi collaboratori e con le Funzioni Strumentali. La Dirigenza coordina efficacemente sia gli aspetti amministrativi che quelli didattici definendo con le diverse componenti scolastiche chiare responsabilità e compiti. La partecipazione è uno dei valori condivisi e, pertanto, viene sostenuta ed incentivata, anche nel rapporto con le famiglie: per questo motivo vengono organizzati vari momenti di incontro, vengono richiesti il parere e la collaborazione, ed è predisposto un “Patto Educativo” che viene condiviso ogni anno, durante le assemblee di ottobre. Le comunicazioni vengono emanate attraverso mail e sito web. Il sito della scuola è aggiornato regolarmente con news e informazioni per le famiglie. L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Caratteristiche del contesto interno ed esterno L’Istituto si caratterizza per la sua propensione all’accoglienza dei piccoli allievi e delle famiglie, per l’attenzione posta ai processi di apprendimento e alle potenzialità degli alunni, per una costante ricerca del miglioramento dei servizi e delle relazioni con i portatori di interesse e con il personale. La scuola riesce a sfruttare le risorse ai fini del raggiungimento degli obiettivi esplicitati nel POF privilegiando progetti didattici curricolari ed extracurricolari che rispondono ai bisogni dell’utenza. 15 I punti di forza interni all’Istituzione: o Un corpo docente nel complesso stabile; o Team di Funzioni strumentali per ogni fattore strategico dell’Istituto (Pof, Progetti, Inclusione e Disabilità, dispersione, orientamento...); o POF organizzato secondo le Indicazioni Nazionali per il curricolo. o Il Dirigente si confronta quotidianamente con il suo Staff e le decisioni sui plessi vengono prese in accordo con i responsabili di plesso. IL LAVORO IN AULA L’azione educativa si esplica nella didattica, nell’ampliamento dell’offerta formativa, nella valutazione degli alunni, nel rapporto di continuità con gli alunni dei vari ordini di scuola e nelle azioni di miglioramento (v. processi chiave). Per rispondere ai bisogni degli alunni (portatori di interesse principali), delle famiglie e del territorio, considerando soprattutto le caratteristiche della nostra utenza, l’Istituto attua numerosi interventi volti a prevenire la dispersione e a favorire la promozione del successo formativo. L’ampliamento dell’offerta formativa si realizza, inoltre, attraverso alcuni progetti costanti (recupero abilità di base), descritti nel Piano dell’Offerta Formativa (POF, redatto nelle due forme: annuale e triennale). L’insieme delle attività programmate e realizzate tende essenzialmente alla costruzione di un ambiente scolastico rassicurante ed accogliente, stimolante e gratificante per gli alunni, per il personale e per le famiglie. IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli obiettivi di miglioramento Il GAV costituisce il nucleo di miglioramento che viene incaricato di coordinare anche le fasi del monitoraggio del Miglioramento. Questo gruppo procede ad analizzare le aree da migliorare ed a redigere il piano di miglioramento, tenuto conto degli obiettivi già espressi nel RAV. Il gruppo valuta la fattibilità degli interventi, in termini di economicità, di risorse sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di realizzazione. Individua, quindi, due azioni di miglioramento triennali elencate di seguito che vanno a costituire il PdM. Per ciascuna iniziativa vengono pianificati gli obiettivi generali, gli indicatori, le responsabilità, i risultati attesi, modalità di attuazione, di monitoraggio e di verifica. Il PdM viene integrato nella pianificazione complessiva dell’Istituto e, in quanto tale, inserito nel PTOF. Criticità individuate/piste di miglioramento o Gli itinerari didattici non mettono a fuoco in maniera significativa lo sviluppo delle competenze degli alunni; o La valutazione degli alunni è limitata al percorso svolto all’interno dell’Istituto, senza una raccolta sistematica degli esiti formativi dei percorsi scolastici successivi, in chiave di revisione dei Processi chiave (“Orientamento”,”Continuità”). o I curricoli disciplinari elaborati, pur tenendo conto delle Indicazioni nazionali ministeriali, 16 sono ancora legati a “programmazioni”, anche se hanno una struttura flessibile, per adattarsi alle caratteristiche cognitive di ciascuna classe. Esistono delle difficoltà oggettive, dovute anche alla scarsa formazione dei docenti sulla didattica per competenze, che non consente di superare le modalità precedenti di programmazione per obiettivi (e, quindi, per contenuti/conoscenze) per arrivare ad attuare un curricolo per competenze. Punti di forza della scuola/risorse o L’Istituto dispone di un corpo docente stabile; o L’Istituto può contare su un significativo numero di docenti disponibili al confronto e a promuovere consapevolezza sulla prassi organizzativa ed educativo- didattica; o L’Istituto ha reso espliciti gli obiettivi strategici che si prefigge di raggiungere. o Il lavoro di gruppo è diffuso, come metodologia privilegiata di intervento. o L’Istituto, tramite Commissioni di lavoro e Funzioni Strumentali, mantiene elevata l’attenzione e la discussione sul curricolo, sulle competenze e sulla valutazione. o Si attua una regolare attività di programmazione per consigli di classe, interclasse e per dipartimenti, che si occupa di concordare contenuti e metodologie rispetto agli obiettivi e alla valutazione dei percorsi di orientamento attuati ogni anno. Obiettivi strategici del Piano Il Piano si muove sostanzialmente nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’attività didattica, incrementare il benchmarking, indirizzare le politiche e le strategie verso un allineamento e un’integrazione delle risorse umane con gli obiettivi dell’Istituto. Gli obiettivi principali risultano i seguenti: o Coinvolgere il personale; o Consolidare e diffondere le buone pratiche al fine di migliorare l’azione educativa ed i risultati delle performance degli alunni; o Interpretare e condividere la mission; o Utilizzare metodologie innovative. Risorse e formazione N. docenti partecipanti 83; N. 4 ore ricercazione e autoformazione x docente. Indicatori • Fare riferimento nella pratica didattica ai curricoli disciplinari di Istituto • Incrementare la formazione dei docenti sulle metodologie innovative e, sulla didattica per competenza 17 TITOLO DEL PROGETTO: TEMPO DI APPRENDIMENTO DESCRIZIONE E FINALITA’ DEL PROGETTO Gli studenti per due settimane seguiranno non una comune e consueta programmazione didattico-disciplinare, ma saranno interessati da una pausa didattica di fine quadrimestre, secondo scansioni ed orari diversi dalla normalità quotidiana. Uno staff organizzativo di docenti provvederà a strutturare per gli studenti di tutte le classi corsi interni di recupero/potenziamento/consolidamento tramite percorsi per gruppi non molto numerosi miranti a: • RECUPERO DISCIPLINARE • PEER TUTORING/PEER EDUCATION • CLASSI APERTE • LABORATORI SUL METODO DI STUDIO • GRUPPI DI RICERCA FINALITA’ Si punterà a sperimentare una novità certamente faticosa e impegnativa, limitata temporalmente, dalle molteplici finalità didattiche e formative: • Recupero degli studenti con difficoltà di apprendimento e/o con scarsa motivazione allo studio e/o con un inadeguato metodo di studio; • Potenziamento per alunni che abbiano conseguito risultati positivi; • Miglioramento dei rapporti all'interno del gruppo classe e della scuola. OBIETTIVI: Migliorare le competenze di cittadinanza, linguistiche e logico-matematiche degli alunni, secondo gli obiettivi concordati nel curricolo verticale d’istituto miranti al recupero/consolidamento e potenziamento delle abilità integrate trasversali. ASPETTI DIDATTICI E ORGANIZZATIVI Si individueranno i bisogni formativi e le aree di intervento. Si reimposterà il piano orario e didattico delle classi, organizzando concretamente in orario mattutino e anche pomeridiano dei corsi di recupero e potenziamento che possono prevedere l’accorpamento di alunni di una o più classi parallele in gruppi non molto numerosi. Si organizzeranno gruppi di PEER EDUCATION La peer education prevede che alcuni alunni di una classe assumano nei confronti dei compagni il ruolo di "peer educator" nel realizzare un progetto di 18 miglioramento che la classe stessa sotto la guida di un docente avrà individuato. La scelta dei peer educator è l'aspetto più delicato e dovrà essere effettuata in base a criteri che varieranno secondo gli obiettivi che si vogliono raggiungere e le attività che s'intendono realizzare, individuando gli alunni in grado di assumere il ruolo e portare a termine, con responsabilità ed equilibrio, l’incarico. RISORSE UMANE Docenti: Le azioni programmate coinvolgeranno l’intero corpo docente della scuola primaria e secondaria di 1° grado. Alunni: Le azioni programmate coinvolgeranno tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado. Classi coinvolte: 21 classi di scuola primaria e 17 di scuola secondaria di 1° grado Organico di potenziamento: si prevede il coinvolgimento di alcuni dei docenti richiesti come organico di potenziamento. RISORSE MATERIALI Spazi e strutture: Aule – Laboratori. Sussidi/Beni d’investimento: Testi facilitati – Materiale strutturato – Materiale didattico e scientifico. TEMPI Tempo complessivo: 54 ore scuola primaria - 60 ore (classi a tempo normale) – 72 ore classi a tempo prolungato scuola secondaria di 1° grado. Periodo dell’anno: febbraio (subito dopo la consegna delle schede di valutazione del primo quadrimestre). 19 AZIONI DI CONTROLLO PREVISTE/MONITORAGGIO Strumenti di verifica e controllo: Si prevederà una certificazione attestante il percorso effettuato e riportante gli esiti dell’intervento in termini di risposta degli alunni e conseguimento di risultati verificati. Per ciascuna attività si espliciterà agli alunni, in fase iniziale, il compito di apprendimento e la prestazione che si verificherà. Momenti di verifica dell’esperienza: • Sedute dei consigli di classe/interclasse. • Incontri dei docenti coinvolti nel progetto. RISULTATI ATTESI -TARGET Risultati scolastici Riduzione dell’insuccesso scolastico nella scuola secondaria di I grado del 10% Riduzione del 10 % di studenti collocati nelle fasce di voto più basso TITOLO DEL PROGETTO: COMPETENZE IN GIOCO DESCRIZIONE E FINALITA’ DEL PROGETTO La finalità principale ed essenziale del progetto è quella di realizzare un’appassionante gara tra squadre di alunni per trasformare un traguardo impegnativo, l’apprendimento delle competenze grammaticali, testuali e logicomatematiche, in un gioco divertente. Molti studiosi: Lev Vygotskij, Maria Montessori, Jean Piaget, Jerome Bruner hanno suggerito il gioco come strumento educativo sia nell’ambito del potenziamento delle capacità relazionali, sia per quanto riguarda la necessità di sviluppare nell’alunno le abilità di problem solving. Il progetto si propone, pertanto, di adoperare o costruire strumenti didattici efficaci e innovativi per giocare con le competenze e portare l’edutainment (istruzione+intrattenimento) nella scuola per creare motivazione, 20 interesse e coinvolgimento. FINALITA’ - Promuovere la riflessione sulle competenze linguistiche, testuali e logicomatematiche; - Offrire attività di Potenziamento per il raggiungimento di livelli di eccellenza; - Motivare l’apprendimento della grammatica italiana, della comprensione testuale, delle conoscenze e competenze logico-matematiche; - Rafforzare il rispetto delle Regole; - Partecipare alle olimpiadi di grammatica e di matematica. OBIETTIVI: Migliorare le competenze di cittadinanza, linguistiche e logico-matematiche degli alunni, secondo gli obiettivi concordati nel curricolo verticale d’istituto miranti al recupero/consolidamento e potenziamento delle abilità integrate trasversali. ASPETTI DIDATTICI E ORGANIZZATIVI FASE I: Individuazione delle classi di scuola primaria e secondaria di 1° grado interessate a partecipare al progetto. FASE II: Organizzazione delle classi -squadre che si sfideranno nei diversi ambiti. FASE III: Organizzazione di Tornei di gioco mensili. RISORSE UMANE Docenti: n° 30 docenti di scuola primaria operanti sulle classi destinatarie dell’intervento; n°8 docenti di scuola secondaria di 1° grado operanti sulle classi destinatarie dell’intervento; Classi coinvolte: Classi prime e terze della scuola primaria; classi prime scuola secondaria di 1° grado Organico di potenziamento: si prevede il coinvolgimento di alcuni dei docenti 21 richiesti come organico di potenziamento. RISORSE MATERIALI Spazi e strutture: Laboratori di informatica per avvalersi di strumenti utili reperibili in rete all’introduzione delle nuove tecnologie nella didattica e nella prassi di lavoro quotidiana - utilizzo della piattaforma MOODLE. Sussidi/Beni d’investimento: Acquisto di software per la creazione di webquiz – Acquisto di scatole di giochi didattici (“Chi è l’asso?” – “L’eredità” ecc…) e altri tipi di giochi che utilizzano la strategia dell’EDUTAINMENT. TEMPI Tempo complessivo: 50 ore in orario curriculare/extracurriculare Periodo dell’anno: Intero anno AZIONI DI CONTROLLO PREVISTE/MONITORAGGIO Strumenti di controllo: Questionari, schede, interviste, focus group con genitori ed alunni. Momenti di verifica: Somministrazione di verifiche strutturate. Nelle sedute dei Consigli di classe In incontri generali di tutti i docenti coinvolti nel progetto. RISULTATI ATTESI –TARGET Risultati scolastici Riduzione della variabilità tra le classi de 10%; Riduzione di un ¼ del numero degli alunni che si collocano nei livelli 1-2 (livelli insufficienti per le prove Invalsi)nelle prove di italiano e matematica ; Riduzione del 10% di differenza nel punteggio delle prove standardizzate rispetto alle scuole con background socio-economico e culturale simile 22 2. AREA LOGISTICO-ORGANIZZATIVA IL TERRITORIO CONTESTO SOCIO-CULTURALE Balestrate e Trappeto sono due paesi del Golfo di Castellammare, la più incisa insenatura della Sicilia Occidentale. B alestrate, situato al limite estremo della provincia di Palermo, dista 54 Km dal capoluogo. Il comune conta 6.598 abitanti e ha una superficie di 387 ettari. Sorge in una zona pianeggiante, posta a 38 metri sopra il livello del mare. La principale risorsa economica balestratese è l’agricoltura, con colture intensive specializzate, insieme a quella marinara, specializzata nella pesca del pesce azzurro e della seppia “siccia” che diede il nome all’antica borgata di Sicciara. Recente è il fenomeno economico legato al turismo, che viene incrementato di anno in anno da visitatori provenienti da ogni parte di Italia, dall’Europa e da altri continenti, in maggioranza dall’America. 23 Storia di Balestrate Nel 1307 re Federico III d'Aragona cedette a Partinico il territorio di Balestrate, riservando alla monarchia i diritti demaniali lungo la zona litoranea per una profondità pari ad un tiro di balestra, da cui il nome di Balestrate; Baronia nel 1671, parrocchia nel 1800, divenne Comune autonomo nel 1829. Il personaggio più rappresentativo di Balestrate è Filippo Evola (1812 – 1887), sacerdote, medico, scienziato, primo storico di Balestrate, pari di Sicilia, rettore di casa professa, presidente della Biblioteca Nazionale di Palermo. Egli è passato alla storia perché costruttore della Chiesa madre di Balestrate, la cui piazza al centro del paese gli è stata intitolata e per avere scritto un’opera di Economia che fece da supporto all’enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII. La nostra scuola è intitolata a questo illustre figlio. Balestrate oggi è soprattutto una stazione balneare, infatti nonostante la limitata estensione della superficie territoriale, dispone di quasi 5 Km di costa. Ad ovest del paese si trova una bellissima e lunghissima spiaggia. Nella parte centrale della costa balestratese, c’ è il porto. Ad Est del paese, il litorale è costituito da un'altra spiaggia che va oltre la foce del fiume Jato. A Balestrate operano associazioni culturali, associazioni sportive, associazioni di artigiani e commercianti. T rappeto dista 49 Km da Palermo, alla cui provincia appartiene, e 60 Km da Trapani. Il comune conta 3.217 abitanti e ha una superficie di 413 ettari. Sorge in una zona pianeggiante, posta a 15 metri sopra il livello del mare. È un centro agricolo e produce prevalentemente agrumi, ortaggi, uva, olive e pesche; vi si pratica anche la pesca.Il nome Trappeto, di derivazione latina, indica che nella localtà si coltivava e raffinava la canna da zucchero già a partire dal XV secolo. Il Comune è rimasto a lungo sotto la giurisdizione della vicina Balestrate e precisamente sino al 1954, anno dell'acquisita autonomia. Pesca ed agricoltura rappresentano da secoli le principali risorse produttive del paese ma, nell'ultimo trentennio, Trappeto è diventato un centro prevalentemente turistico, tanto che i suoi abitanti, che sono i 3000 circa, diventano oltre 15.000 nel periodo estivo, con tutti i problemi relativi ad una situazione di questo genere. Il comune fa parte di un consorzio insieme ad altri comuni che si affacciano sul Golfo di Castellammare. Trappeto vive, per le scarse opportunità di lavoro che offre, il fenomeno dell’emigrazione. Il tasso di disoccupazione è del 20%. Il paese, oggi, considerato una graziosa località turistica, è anche famoso per l'attività sociale e di lotta non violenta del sociologo triestino Danilo Dolci, che vi ha costruito il Centro studi "Borgo di Dio" che oggi versa in stato di abbandono. 24 Trappeto e Balestrate sono ben collegate all’autostrada A29 che unisce Palermo con Mazara del Vallo. 25 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO STORIA DELL’ISTITUTO L’IC di Balestrate “ Rettore F. Evola”, nella configurazione attuale, nasce il primo settembre 2012 a seguito del dimensionamento della Direzione didattica attuato in applicazione della legge n. 111/11. Fino al 31 agosto 2012 esistevano : I’IC Evola, sorto nell’anno scolastico 2001-2002 dalla fusione delle due scuole medie statali (di Balestrate e di Trappeto), della Primaria e dell’Infanzia (di Trappeto). La sede centrale e la Segreteria si trovano a Balestrate (PA) nell’edificio della scuola secondaria di I°, sita in v. Bommarito. L’Istituto, che si articola in sette plessi, situati nel territorio di Balestrate e di Trappeto(PA), risulta così formato: • due plessi di scuola dell’infanzia e due plessi di scuola primaria, ubicati nel comune di Balestrate; • un plesso di scuola dell’infanzia e un plesso di scuola primaria, ubicati nel comune di Trappeto; • due plessi di scuola secondaria di primo grado, ubicati rispettivamente nei comuni di Trappeto e di Balestrate 26 RISORSE UMANE – PERSONALE DELL’ISTITUTO AMMINISTRATIVI n. 1 Direttore dei sevizi Generali Amministrativi n. 6 Assistenti amministrativi. COLLABORATORI SCOLASTICI n. 5 Scuola dell’Infanzia n. 4 Scuola Primaria n. 6 Scuola Secondaria di Primo Grado Scuola dell’infanzia Sostegno 17 di cui 2 n.d.r. 1 1 n.d.r. Scuola Primaria Ruolo Religione 36 2 Sostegno 5+1 n.d.r. Ruolo 38 N.D.R. 5 Religione 1 Sostegno 9 Scuola secondaria Ruolo Religione 27 STUDENTI SCUOLE DELL’INFANZIA 1. BALESTRATE N.163 bambini 2. TRAPPETO N. 77 bambini SCUOLA PRIMARIA 1. 2. BALESTRATE N° 272 alunni TRAPPETO N. 125 alunni SCUOLA SECONDARIE DI PRIMO GRADO 1. BALESTRATE N.200 alunni 2. TRAPPETO N. 99 alunni Per un totale di 936 alunni. 28 SINGOLI PLESSI I.C. R. Evola FUNZIONIGRAMMA FUNZIONE DIRIGENTE COLLABORATORI RESPONSABILI DI PLESSO PLESSO/ATTIVITÀ RESPONSABILI COMMISSIONI AFFERENTI Dott.ssa lo Piccolo Anna maria Orlando Vito, Palazzolo Antonino Infanzia Mattarella Cottone G. Infanzia Aldisio Orlando M. Infanzia Trappeto Primaria P.pe di Napoli Primaria A.Moro Primaria Primaria M. P.di Savoia Bologna R. Badaglialacqua C. Secondaria R. Evola Orlando V. Secondaria D.Dolci Pirrone A. Palazzolo T. Pirrone A. Sciascia G. PTOF Leggio Giuseppa M. Patti C. Misuraca P. Bologna R. ISTITUTO R.EVOLA Continuità, orientamento e dispersione scolastica FUNZIONI STRUMENTALI Cottone F. DSA e Bes Disabilità Progetti PON POR Prog. d’Istituto Uscite did. Visiteviaggi istruzione Invalsi Lo Vasco Finazzo Enza Registro elettronico Qualità e autovalutazione Orlando V. Leggio RitaSciascia Leggio R. Animatore digitale prof.ssa Finazzo Palazzolo T. Leggio R. LipariLo Vasco Rocca Palazzolo T. 29 SCUOLE DELL’INFANZIA DI BALESTRATE Sono ubicate a Balestrate rispettivamente in via S. Aldisio e via P. Mattarella. La struttura della Scuola dell’Infanzia “S. Aldisio” è dislocata tutta al piano terra. All’esterno c’è un ampio giardino con alberi e aiuole. All’interno un ampio atrio, tre grandi aule dove trovano posto le tre sezioni, uno spazio-cucina con un piccolo ripostiglio e i servizi igienici. La struttura scolastica della Scuola dell’infanzia “P. Mattarella” è suddivisa in piano rialzato e 1° piano. Al piano rialzato si trova la sezione della Scuola dell’Infanzia regionale e una sezione della Scuola dell’Infanzia statale, i servizi igienici, spazi adibiti a ripostiglio, sala adibita a refettorio. Al 1° piano ci sono tre sezioni, un atrio interno, i servizi igienici, un ripostiglio, un salone adibito a refettorio. All’esterno c’è un piccolo giardino. La Scuola dell'Infanzia "P. Mattarella" La Scuola dell'Infanzia "S. Aldisio” RECAPITO TELEFONICO: • Scuola dell’Infanzia Aldisio” 091- 8787110 • Scuola dell’Infanzia “Mattarella” 091-8980070 30 Assegnazione dei docenti ai plessi e alle sezioni PLESSO Scuola dell’Infanzia SEZIONE INSEGNANTI Sezione A Gennaro A. “Aldisio” Enea M. Sezione B Tuzzo P. Frazzitta R. Sezione C Orlando M. Valenti C. Scuola dell’Infanzia “Mattarella” Sezione A Sezione B Sezione C Sezione D Scuola dell’Infanzia Regionale Sezione E Cottone G. Terrana V. Cusimano R.M. Russo R. Ferrante P.Candela C. Groppo E. Bologna G. Bartolotta V. Cracchiolo M. Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi: Plesso Scuola dell’Infanzia “Aldisio” Scuola dell’Infanzia “Mattarella” Collaboratore scolastico Cutrò R. Tarantino G. Saputo R. Giordano F. 31 LE SCUOLE PRIMARIE DI BALESTRATE Il Plesso “Aldo Moro”, è sito in via della Regione n°2. Si tratta di una struttura che si sviluppa su due piani. Al piano terra vi si trova la mensa e l’aula multimediale con 11 computer e 1 server per l’insegnante. E ’dotata di 5 aule al piano terreno di cui una adibita a laboratorio di matematica e scienze e di servizi igienici. All’ingresso c’è uno stanzino ad uso dei docenti. All’interno si trova un ampio atrio. Al primo piano si trovano 5 aule ,di cui una molto piccola, i servizi igienici, la scala esterna antincendio. All’esterno la scuola è fornita di un ampio giardino, uno spiazzale in cemento dal quale si sono ricavati gli spazi per un campo di pallacanestro e due di pallavolo . Il Plesso “Principe di Napoli” si trova in via V. E. Orlando. Anche questa struttura si sviluppa su due piani: superato l’ingresso principale si trova un atrio esterno semicoperto con scala antincendio esterna. Al piano terra c’è un piccolo spazio interno che viene usato come auladi musica , ci sono n. 4 aule, una stanza per i collaboratori scolastici, i servizi igienici, un ripostiglio sottoscala. Al primo piano sono ubicate 4 aule, un’aula multimediale con 10 computer, un server, una stampante e uno scanner. La Scuola Primaria "P.pe di Napoli” Scuola Primaria “A. Moro" RECAPITO TELEFONICO: - Scuola Primaria “P.pe di Napoli” 091 8980076 Scuola Primaria “A. Moro” 0918980066 32 Assegnazione dei docenti di scuola primaria ai plessi e alle classi: PLESSO P.pe di Napoli CLASSE 1A 2A 3A 3B 3C 4A 5A Docenti Cottone M. Matranga ’51 Vitale E.S. La Franca A Vermiglio M. Palazzolo T. Matranga ’51 La Franca A Rinaldi Gennaro P. Matranga ’51 La Franca A. Tuzzo S. Palazzolo T. Vitale A.M. La Franca A Bologna E. Matranga ’51 La Franca A. Tuzzo S. Vitale E.S. Vitale A.M. La Franca A. Messineo C. Matranga ’51 La Franca A. Lombardo R. 33 PLESSO A. MORO CLASSE 1B 2B 2C Docenti Russo G. Bongiorno G. Paratore Lombardo Patti C. Farina D. La Franca A. Ignoti M. Acquaro A. Paratore 3D Tobia G. Ignoti M. Bongiorno G. Paratore 4B Gaglio C. Bologna A. Bongiorno G. Paratore Lombardo Gaglio C. Bologna A. Bongiorno G. Paratore Lombardo MatrangÀ50 Acquaro A. Paratore Lombardo Badaglialacqua C. Acquaro A. Patti C. La Franca A. 4C 5B 5C Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi: PLESSO Collaboratore scolastico Scuola Primaria “P.pe di Napoli” Sapia F., Scrivano S. Scuola Primaria “A. Moro” Testagrossa L., Imperiale F. 34 LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO "RETTORE F. EVOLA" È un edificio che si sviluppa su due piani: al pianoterra si trovano la presidenza e i tre locali adibiti a segreteria, una sala docenti, le aule per le attività didattiche, una saletta medica, un’aula multimediale e un locale adibito a mensa; al piano superiore si trovano le aule per le attività didattiche, la biblioteca, un laboratorio di musica, un laboratorio artistico, un laboratorio di cucina, un’aula multimediale un laboratorio scientifico. È sprovvista di palestra e le attività pratiche di scienze motorie si svolgono, usufruendo dello spazio antistante il plesso “Aldo Moro” o, quando possibile, presso la palestra tensostatica comunale. Per la messa in scena di rappresentazioni teatrali o per altre manifestazioni aperte al pubblico ci si avvale del salone parrocchiale. Nei sotterranei si trova l’archivio. Recapito telefonico : 091- 8980071 35 Assegnazione dei docenti alle classi: Classe 1A Classe 2A Tempo prolungato Classe 3A Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Docenti Leggio Gius. M. Leggio Gius. M. Toia Loredana Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Loria Gaspare Lipari Vito Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Religione Attività di approfond. in materie letterarie Sostegno Vitale Giovanna Leggio Gius. M. Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di laboratorio Ita./Mat. Sostegno Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Picone Lavinia Incarico Coordinatrice Segretario Docenti Galante M. Egle Galante M. Egle Toia Loredana Incarico Coordinatrice Loria Gaspare Lipari Vito Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Segretario Vitale Giovanna Galante M. Egle Abate Paola Picone Lavinia Docenti Leggio Gius. M. Galante M. Egle Toia Loredana Loria Gaspare Lipari Vito Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Incarico Coordinatrice Segretario Vitale Giovanna Leggio Gius. M. 36 Classe 1B Classe 2B Tempo Prolungato Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Sostegno Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Attività di laboratorio Ita./Mat. Sostegno Classe 3B Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Docenti Cocchiara Dario Cocchiara Dario Abate Paola Incarico Coordinatore Segretario Loria Gaspare Lipari Vito Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Vitale Giovanna Palmisciano Gemma Costantino Franc. Docenti Sciascia Gaetano Palmisciano Gemma Abate Paola Loria Gaspare Lipari Vito Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Incarico Coordinatore Segretaria Vitale Giovanna Palmisciano Gemma Sciascia Gaetano Palmisciano Gemma Abate Paola Salvaggio Rosanna Docenti Sciascia Gaetano Sciascia Gaetano Rocca Antonella Incarico Coordinatore Segretaria Loria Gaspare Lipari Vito Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Vitale Giovanna Palmisciano Gemma 37 Classe 1C Classe 2C Classe 3C Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Sostegno Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Sostegno Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Docenti Calvaruso F. Calvaruso F. Di Maria Vito Loria Gaspare Di Simone Daniela Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Incarico Di Giuseppe A. Vitale Giovanna Leggio Gius. M. Puma Bruno Segretario Docenti Calvaruso Calvaruso Di Maria Vito Incarico Coordinatrice Loria Gaspare Di Simone Daniela Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Vitale Giovanna Leggio Rita Lo Vasco Matteo Segretario Dcenti Cocchiara Dario Cocchiara Dario Di Maria Vito Incarico Coordinatore Loria Gaspare Di Simone Daniela Di Giuseppe A. Marabeti F. A. Orlando Vito Campo Giuseppe Vitale Giovanna Palmisciano Gemma Segretaria 38 Classe 2D Classe 3D Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Sostegno Sostegno Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Sostegno Docenti Leggio Rita Palmisciano Paola Incarico Rocca Antonella Pirrone Alberto Di Simone Daniela Di Giuseppe Angela Spinnato Francesca Cancilleri Giuseppe Coordinatrice Campo Giuseppe Vitale Giovanna Leggio Rita Lo Vasco Matteo Trupia Franco Dcenti Leggio Rita Leggio Rita Rocca Antonella Segretario Incarico Coordinatrice Pirrone Alberto Di Simone Daniela Di Giuseppe Angela Spinnato Francesca Cancilleri Giuseppe Campo Giuseppe Vitale Giovanna Leggio Rita Finazzo Enza M. Segretaria Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi: Plesso Scuola Secondaria di Primo grado di Balestrate Collaboratore scolastico Piccolo F. Imperiale S. Tocco Antonino 39 LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TRAPPETO La scuola dell’infanzia di Trappeto è’ sita in via Fiume. L’edificio trova posto al pianoterra e comprende tre aule con annessi servizi, un salone, una sala insegnanti, un locale per il personale A.T.A. Recapito telefonico: 0918788097 La Scuola dell'Infanzia di Trappeto Assegnazione dei docenti ai plessi: PLESSO INFANZIA Scuola dell’infanzia di Trappeto SEZIONE Sezione A Sezione B Sezione C INSEGNANTI Bologna R. La Franca A. (religione) Lo Piccolo A.M. La Franca A. (religione) Cruciata P. La Franca A. (religione) Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi: Plesso Scuola dell’infanzia Trappeto Collaboratore scolastico La Licata 40 La Scuola Primaria di Trappeto “M.PIA DI SAVOIA” è dislocata presso i locali della Scuola dell’Infanzia e presso la Scuola Secondaria di 1° grado D.DOLCI dall’A.S.2002/2003. PLESSO D. Dolci Classe 1A 2A 3A 4A 5A 4B 5B Plesso Infanzia 3B Docenti La Fata M.T. Caruso C. Lombardo R. Paratore L. Antonioli A. Caruso C. Lombardo R. Rappa E. Di Fatta F. La Fata M.T. Giambruno Imperiale M. Tuzzo S. Paratore L. Vitale G. Caruso C. Tuzzo S. Paratore L. Cottone F. Imperiale M. Tuzzo S. La Franca A. Palazzolo A. Caruso C. Tuzzo S. Paratore L. Misuraca P. Imperiale M. Tuzzo S. La Franca A Di Fatta F. Giambruno Imperiale M. Lombardo R. Paratore L. 41 La Scuola Secondaria di 1° grado "Danilo Dolci" La Scuola Secondaria di 1° grado di Trappeto, intitolata dal 2012 al sociologo triestino Danilo Dolci che visse e operò a Trappeto, è un edificio che si sviluppa su tre piani ed è dotato di un sotterraneo. I suoi spazi fisici sono costituiti da quindici aule per le attività didattiche, una palestra, un auditorium, un laboratorio musicale , una presidenza, una sala professori con annessa biblioteca, un locale per il personale A.T.A, due laboratori di informatica, un laboratorio di artistica. Recapito telefonico: 091-8989012 42 Assegnazione dei docenti alle Classi: Classe 1E Classe 2E Classe 3E Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Sostegno Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Docenti Rappa Piera Rappa Piera Vizzi Daniela Pirrone Alberto Caronna M. Elisa De Pietro Giovanna Giamo Antonella Campofranco S. Bologna Filippo Incarico Coordinatrice Segretaria Vitale Giovanna Lo Piccolo Margherita Docenti Lo Piccolo Margh. Lo Piccolo Margh. Vizzi Daniela Incarico Coordinatrice Pirrone Alberto Caronna M. Elisa Messina Anna Lisa Giamo Antonella Campofranco S. Bologna Filippo Vitale Giovanna Lo Piccolo Margherita Nania Salvatore Docenti Lo Piccolo Margh. Rappa Piera Vizzi Daniela Pirrone Alberto Caronna M.Elisa De Pietro Giovanna Giamo Antonella Campofranco S. Bologna Filippo Segretario Incarico Cooedinatrice Segretaria Vitale Giovanna Lo Piccolo Margherita 43 Classe 1F Classe 2F Classe 3F Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Discipline Italiano Storia e geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese Francese Arte e immagine Musica Sc. motoria e sportive Religione Attività di approfond. in materie letterarie Sostegno Docenti Quatrosi Franc. Rappa Piera Salvia Maria Incarico Coordinatrice Pirrone Alberto Caronna M. Elisa De Pietro Giovanna Giamo Antonella Campofranco S. Bologna Filippo Segretario Vitale Giovanna Quatrosi Francesca Docenti Quatrosi Franc. Quatrosi Franc. Salvia Maria Pirrone Alberto Caronna M. Elisa Messina Anna Lisa Giamo Antonella Campofranco S. Bologna Filippo Incarico Coordinatrice Segretario Vitale Giovanna Quatrosi Francesca Docenti Palmisciano Paola Rappa Piera Salvia Maria Incarico Coordinatrice Pirrone Alberto Caronna M. Elisa De Pietro Giovanna Giamo Antonella Campofranco S. Bologna Filippo Vitale Giovanna Quatrosi Francesca Lo Iacono Giacomo Segretario Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi: PLESSO Scuola Secondaria di primo grado di Trappeto Collaboratore scolastico Schirò F. Arculeo G. Viola 44 3. AREA PEDAGOGICO DIDATTICA BISOGNI FORMATIVI DEI NOSTRI ALUNNI FINALITÀ EDUCATIVE DELL’ISTITUTO Considerato che i nostri alunni hanno bisogni negli ambiti: • AUTONOMIA • SOCIALITÀ • APPRENDIMENTO • RESPONSABILITÀ • IDENTITÀ • CAPACITÀ DI AFFRONTARE LE FRUSTRAZIONI, DI SUPERARLE E DI USCIRNE RAFFORZATI In un contesto caratterizzato: - dalla proliferazione e dal rapido cambiamento delle conoscenze - da nuove modalità di pensiero sollecitate da nuove tecnologie - da una crescente disaffezione nei confronti dello studio e dell’impegno - da numerosi e diversificati modelli formativi 45 Il nostro Istituto promuove la formazione dell’uomo e del cittadino del mondo che sappia esercitare competenze di cittadinanza attiva. si propone di contribuire alla costruzione di un’identità dinamica, consapevole e aperta nel rispetto dell’unicità e della singolarità culturale di ogni studente lavora nella prospettiva del successo formativo. Il nostro Istituto crede nella formazione di un alunno: COLTO E COMPETENTE (conosce i saperi fondamentali, usa le capacità personali, applicando conoscenze, metodi e procedure in contesti diversi, impara ad imparare, sviluppa il piacere e la passione per il sapere); MISSION Infanzia: Avvio alla conoscenza di sé e dei mezzi espressivi; sviluppo delle capacità strumentali necessarie all'apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo Primaria: Acquisizione e sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base Secondaria: Sviluppo delle conoscenze e delle abilità in prospettiva disciplinare (strumenti per conoscere, capire e spiegare) SOCIEVOLE (capace di interagire e cooperare con gli altri nel gruppo, di rispettare le regole e di assumere le proprie responsabilità); Infanzia: Sviluppo delle prime relazioni sociali Primaria: Avvio al superamento della fase egocentrica, alla costruzione di relazioni positive e alla gestione dei conflitti; riconoscimento dei ruoli Secondaria: Sviluppo delle capacità di ascoltare, di collaborare con gli altri e di gestire i conflitti. Primaria: Conoscenza e valorizzazione di sé e del proprio vissuto emozionale. Secondaria: Accettazione dei limiti propri e altrui e valorizzazione delle proprie peculiarità. SODDISFATTO DI SÉ (capace di riconoscere, gestire e controllare le proprie emozioni e di autostimarsi, nonostante cadute ed errori): • Infanzia: Promozione positiva immagine di sé 46 VISION VALORI STRATEGIE Vogliamo che la scuola possa rappresentare un punto di riferimento per le famiglie ed il territorio in grado di promuovere attività sociali, culturali e formative in sinergia con le agenzie educative presenti. Crediamo che la scuola sia un luogo privilegiato di: Cultura, formazione e innovazione Orientamento per la costruzione del personale progetto di vita Accoglienza, relazione e apertura Crediamo nei valori della DEMOCRAZIA e della CITTADINANZA ATTIVA: accoglienza riconoscimento, rispetto e valorizzazione delle diversità (fragilità/eccellenze) condivisione e rispetto delle regole, di sé, degli altri e dell’ambiente partecipazione, solidarietà, senso di appartenenza alla comunità. Crediamo nello SVILUPPO DELLE DIVERSE FORME DI INTELLIGENZA e in un APPRENDIMENTO COSTRUTTIVO, ATTIVO ED INTERATTIVO: - costruttivo, in quanto la conoscenza viene costruita a partire da ciò che l’alunno sa; - attivo, in quanto l’alunno deve scegliere i modi efficaci per raggiungere un obiettivo - interattivo, in quanto si relaziona alle caratteristiche dell’allievo, del gruppo classe, alla natura dei contenuti, alle attività e alle modalità di apprendimento-verifica Metodi di insegnamento che, adeguandosi alle diverse fasce d’età, riconoscono: - la centralità dell’esperienza fino a giungere allo sviluppo delle capacità di astrazione - l’ ascolto attivo degli alunni e delle famiglie - la valorizzazione delle capacità - la valorizzazione del gruppo classe - la differenziazione delle risposte e dei percorsi - la verifica e la valutazione dell’efficacia dei percorsi - l’alleanza educativa con le famiglie e la valorizzazione della partecipazione dei genitori all’interno della scuola - la centralità della cooperazione, anche tra i diversi ordini di Scuola - la collaborazione con il territorio - la costruzione di reti con altre scuole ed agenzie educative 47 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA-ALUNNO/A I dispositivi che accompagnano e controllano l’efficacia delle scelte educative della scuola sono specificati - nella composita rete di riferimenti comportamentali che viene proposta e che concorre a definire il profilo dell’alunno socievole; - in speciali contratti educativi che vincolano chi li stipula (alunno, famiglia, gruppo docenti, Dirigente Scolastico) ad un percorso che tenga conto del perché si deve fare, del che cosa e del come si devono raggiungere determinati risultati con le risorse disponibili e che stabilisca il controllo di tutti i risultati conseguiti. I DISPOSITIVI SI FONDANO SUL “PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ” (ai sensi dell’art. 5 bis del D.P.R. 235/2007) a integrazione dello "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di 1° e 2° grado" (D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007). “La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente e di ogni studentessa, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.” LA SCUOLA INTENDE ESSERE SOLIDALE NEL PERSEGUIRE ALCUNI OBIETTIVI CHE RITIENE FONDAMENTALI: Il rispetto della persona nella sua integralità Il rispetto delle cose come beni di fruizione comune L’integrazione nel gruppo come contesto in cui costruire la socialità e la corresponsabilità L’attenzione e la valorizzazione delle diversità L’educazione alla pace e alla tolleranza LA SCUOLA OFFRE A STUDENTI/STUDENTESSE E FAMIGLIE: Accoglienza: adeguando l’offerta formativa ai bisogni di tutti gli alunni/alunne, soprattutto a quelli/quelle con maggiori difficoltà o particolari esigenze formative, attuando strategie di intervento e collaborazione mirate al recupero di qualunque forma di disagio. Dialogo aperto con le famiglie e il territorio per la ricerca e la realizzazione di strategie educative comuni. Condivisione e corresponsabilità nel rapporto educativo ricercando la più ampia collaborazione con i genitori. La scuola propone, a tal fine, il seguente patto educativo e ne chiede la sottoscrizione ai genitori, agli studenti e alle studentesse: 48 OFFERTA FORMATIVA RELAZIONALITÀ LA SCUOLA SI IMPEGNA A… Garantire un piano dell’offerta formativa basata su attività progettuali, laboratoriali, disciplinari ed interdisciplinari, e su iniziative educative volta a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale. Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, promuovendo la cultura dell’integrazione, il rispetto di sé e dell’altro. Incentivare la crescita dei talenti, dell’eccellenza e delle capacità – abilità che determinino comportamenti ispirati alla partecipazione solidale e al senso LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A… Prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto. LO STUDENTE SI IMPEGNA A… Condividere la lettura del piano formativo con i docenti e genitori discutendo con loro ogni singolo aspetto comportamentale cosi da divenire responsabile e consapevole di una condotta eticamente sana. Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione formativa nei tre ordini e gradi di scuola e con le famiglie degli alunni. Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone e di operatori coagenti nella realtà più lontana e prossima. 49 di cittadinanza coinvolgendo tutti gli allievi. Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, affinché il soggetto educando maturi il senso di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo PARTECIPAZIONE Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dell’Istituzione scolastica informandosi del costantemente percorso didattico – educativo dei propri figli attivando strategie formative condivise fra scuola e famiglia per allargarsi vicendevolmente a tutto il contesto socio – storicocomunitario. Frequentare regolarmente i corsi e assolvere assiduamente gli impegni di studio intrapresi; Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe da protagonista serio ed impegnato. È convinzione della scuola che di fronte ad una proposta educativa chiara e condivisa da parte degli “adulti che educano”, gli studenti dispongono dei mezzi per accedere ai valori quali il rispetto della persona, la solidarietà, la disponibilità alla partecipazione attiva, l’impegno nello studio e nel lavoro, il rispetto dell’ambiente, l’amore per la propria scuola, il proprio quartiere e paese, il senso della legalità e infine l’esercizio responsabile del diritto di cittadinanza verso l’Europa e la partecipazione preparata ai processi di integrazione in atto nel mondo. 50 TEMPO SCUOLA Scuola Primaria Le classi di scuola primaria I II III IV, V attuano un‘organizzazione oraria di 27 ore. Nel plesso Aldo Moro la classe II B è a tempo pieno. E’ da ricordare che la Scuola Primaria, a partire dall’anno scolastico 2009-2010, si rifà alle indicazioni contenute nel DLgs. . 133/2008. Pertanto, l’organizzazione scolastica prevede da un minimo di 19-20 ore. Ad un massimo di 22 ore frontali di lezione. Inoltre un importante fattore di cambiamento è la presenza del maestro unico. Il D.L. prevede la seguente nuova organizzazione: • docenti prevalenti e docenti con quota oraria • utilizzo delle ore non frontali per sostituzioni dei colleghi assenti • garanzia, ove possibile della continuità didattica • un lavoro di programmazione settimanale di 2 ore alternando mensilmente le giornate infrasettimanali tutti i giorni tranne il sabato. Monte ore delle discipline curriculari primaria Disciplina Italiano Matematica Storia Geografia Scienze Musica Arte immagine Scienze motorie L2 inglese IRC Attività opzionali Mensa Informatica Classi prime 8 7 2 2 2 1 e/o 2 ORE SETTIMANALI Classi seconde Classi terze 8 7 5 5 2 2 2 2 2 2 1 e/o 2 1 e/o 2 Classi quarte Classi quinte 7 5 2 2 2 1 e/o 2 7 5 2 2 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 2 1 2 2 2 2 2 3 2 2 3 2 2 3 2 --------------- Classe II sez. B -------- -------------------------Trasversale a tutte le discipline 51 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il tempo scuola nella scuola secondaria di primo grado prevede due opzioni: tempo ordinario (30 ore settimanali di attività didattica antimeridiana) e tempo prolungato (32 ore settimanali di attività didattica antimeridiana, 4 pomeridiane e la possibilità di usufruire di 2 ore di servizio mensa) Quadro orario settimanale delle discipline della scuola secondaria di I grado TEMPO NORMALE Discipline o gruppi di discipline I classe II classe III classe Italiano, Storia, Geografia Matematica e Scienze tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e immagine Scienze motoria e sportive Musica Religione cattolica Attività di approfondimento in materie letterarie Totale orario settimanale 9 9 9 6 6 6 2 3 2 2 3 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 2 1 1 2 1 1 30 30 30 52 Quadro orario settimanale delle discipline della scuola secondaria di I grado Discipline o gruppi di discipline Italiano, Storia, Geografia Matematica e Scienze tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e immagine Scienze motoria e sportive Musica Religione cattolica Attività di approfondimento in materie letterarie Mensa Interscuola (laboratori, attività varie) Totale orario settimanale TEMPO PROLUNGATO I classe II classe III classe 9 9 9 6 6 6 2 3 2 2 3 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 2 1 1 2 1 1 2 4 2 4 2 4 36 36 36 53 Organizzazione didattica Dipartimenti I Dipartimenti hanno il compito di: Concordare e adottare nuove strategie di insegnamento, soprattutto nelle prime classi secondo una didattica laboratoriale sulla base della ricercaazione Definire per tutte le classi conoscenze e abilità irrinunciabili comuni da valutare in maniera oggettiva ed effettuata, preferibilmente, da parte di docenti di classi parallele. Il curricolo Il curricolo descrive il percorso formativo che lo studente compie, nel quale si intrecciano e si fondano i processi cognitivi e relazionali. Esso è il risultato dell’integrazione delle esigenze che la scuola ha saputo far emergere nel dialogo con la realtà di appartenenza e le richieste che la comunità nazionale esprime. La nostra scuola ha inteso costruire un curricolo finalizzato allo sviluppo delle competenze legate alla specificità delle discipline. La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica spetta ai docenti che, nei Dipartimenti per assi culturali, definiscono le conoscenze e le competenze da raggiungere al termine di ogni anno scolastico, i criteri di valutazione per accertare il livello delle stesse, i criteri di scelta dei libri di testo. 54 AREE PROGETTUALI Gli insegnanti dell’Istituto avvertono l’esigenza e riconoscono la validità di promuovere progetti formativi come strumenti atti a favorire il processo di apprendimento dell’alunno, e il suo successo formativo, per favorire la realizzazione dello “star bene” a scuola e per ampliare l’offerta formativa. L’attuazione dei progetti in collaborazione con enti esterni alla scuola pone inoltre la scuola come “sistema aperto” e contribuisce alla costruzione della “comunità educante”. Nell’ottica dell’autonomia è essenziale favorire la collaborazione con altre scuole attraverso la costituzione di reti per la realizzazione di progetti specifici. Attraverso i progetti gli alunni possono: trovare strategie alternative di apprendimento e contesti e mezzi diversi per esprimere le proprie potenzialità; acquisire la consapevolezza di appartenere ad un ambiente e ad una comunità sociale; conoscere compagni di altre classi/scuole e persone esterne alla scuola per lavorare e crescere con loro. Per i docenti i progetti costituiscono un valido mezzo per : valorizzare le competenze di ciascuno; favorire la creatività, l’innovazione, la collegialità e l’interdisciplinarietà; contribuire ad arricchire la propria cultura professionale. favorire lo scambio anche con colleghi di altre scuole. La scuola infatti non è solo un luogo di trasmissione di cultura, ma di elaborazione di conoscenze e di apprendimento continuo anche per i docenti. In coerenza con gli obiettivi educativi enunciati nel secondo capitolo, tenendo conto dei bisogni rilevati nel contesto socio-culturale di riferimento e delle risorse professionali e finanziarie a disposizione, l’Istituto Comprensivo porrà quest’anno scolastico particolare attenzione agli ambiti di seguito elencati: 55 PROGETTI INTEGRATI E PROGETTI INTERNI CLASSE/SEZIONE DOCENTI 2A2B3D PATTI C. TOBIA G. VERMIGLIO PICCICHÈ 2B3D5C5B TOBIA PATTI BADAGLIALACQUA MATRANGA L.50 VERMIGLIO MESSINEO PICCICHÈ T. PROGETTO Recupero e potenziamento SCUOLA Primaria NATALE IN ARMONIA Primaria “ALLA PROVA” Primaria I GIOVANI E IL FUMO: TRA SIGARETTE E DROGHE LEGGERE S. S di I grado di 3 E Trappeto RECUPERO Primaria di Trappeto Primaria di Balestrate Primaria di Balestrate 5A5B 3A RINALDI GENNARO P: Primaria di Balestrate 5A5B5C BADAGLIALACQUA MATRANGA . MESSINEO RECUPERO PRIMARIA TRA IL DIRE E IL SAPER FARE C’ E’ LA DIDATTICA LABORATORIALE MIGLIORAMENTO PROVE INVALSI MATEMATICA E ITALIANO 4ABC 1A1B VITALE E. S. GAGLIO C. BOLOGNA A. LO PICCOLO M. CARONNA E. VIZZI BOLOGNA F. VITALE G. PIRRONE A. COTTONE F. MISURACA P. RUSSO G. 56 Progetto disabilità Scuola secondaria di primo grado di Balestrate e Trappeto • Arte e manualità : Io in questa scuola mi sento accolto SCHEDA DI PROGETTO Denominazione progetto Arte e manualità:io in questa scuola mi sento accolto Favorire le pratiche inclusive, l'integrazione e la promozione di pari opportunità nel rispetto della diversità. Sviluppare comportamenti relazionali positivi di risultato collaborazione, rispetto e valorizzazione degli altri Priorità cui si riferisce Traguardo (event.) di Situazione interviene su cui Attività previste Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Stati di avanzamento Gli studenti con BES presentano carenze nella sfera relazionale/comportamentale, emozionale, sociale e dello sviluppo che inficiano l'apprendimento. Creazione di un laboratorio espressivo per gli alunni BES guidato da un docente della scuola. Le attività riguarderanno la lavorazione di materiali etereogenei attraverso l’utilizzo di tecniche diverse quali: disegno, pittura e modellaggio, per creare nuove forme di comunicazione espressiva. Una docente dell'organico di potenziamento(A....) sarà utilizzata per svolgere le attività del laboratorio per n.18 ore settimanali per l'intero anno scolastico Laboratorio artistico Griglie di valutazione in ingresso, in itinere, in uscita. Osservazione durante lo svolgimento delle attività. Valutazione dei prodotti realizzati. Il miglioramento atteso alla fine di ciascun anno è un incremento delle competenze relazionali/comportamentali e acquisire autonomia nell'uso dei linguaggi creativi come possibilità di espressione di sè. 57 AREA FESR AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO Una scuola accessibile, attraente e funzionale all’apprendimento anche in termini di ambienti ben attrezzati per la didattica, sicuri e accoglienti, contribuisce ad attenuare gli effetti di quei fattori di contesto che influiscono su motivazioni, impegno e aspettative degli alunni e delle loro famiglie. L’I.C. Rettore Evola, ad integrazione dell’area FSER “Competenze per lo sviluppo”, ha predisposto un piano FESR per migliorare la qualità delle infrastrutture, per adeguarle ai fini didattici garantendo sicurezza e qualità delle attrezzature, anche in coerenza con gli interventi richiesti per lo sviluppo delle competenze di base. Pon Ass I-Obiettivo operativo A.3 Obiettivo specifico E.1 Finalità: Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche. Cablaggio e reti wireles e acquisizione di attrezzature tecnologiche Avviso Prot. 9035 del 13/07/2015- P.O.N. Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento 2014/2020 FESR –progetto finalizzato alla realizzazione/ampliamento della rete LanWan nei plessi dell’I.C.: sc. Sec. I grado di Balestrate e di Trappeto, scuola Primaria Balestrate. Il progetto “Dietro le quinte” , avviso MIUR Dip.to per l'Istruzione Direzione Generale per lo Studente, prot. 981 del 30/09/2015, di educazione al teatro e allo spettacolo, si sviluppa in accordo di rete con l’associazione culturale R. F. Evola. I destinatari sono 20 alunni appartenenti alle classi terminali della scuola primaria e della sc. sec. di I grado. Il progetto “Terra nostra”, avviso MIUR Dip.to per il sistema educativo di istruzione e di formazione, prot. 990 del 01/10/2015 , in accordo di rete con l’I. C. Privitera Archimede di Partinico, nonché con le associazioni: ENPA III MILLENNIO-FAI-UNLA-LIBERO FUTURO -UCIIM- G. BOMMARITO CONTRO LE MAFIE, è articolato in quattro laboratori: Laboratorio “G. Bommarito Movies, laboratorio di educazione ambientale, Laboratorio della legalità, Laboratorio Formazione docenti sulla Didattica dell’inclusione. Il progetto “Trame musicali”, avviso MIUR Dip.to per l'Istruzione Direzione Generale per lo Studente, prot. 1137 del 30/10/2015, intende promuovere e incentivare particolari iniziative legate all’attività musicale coinvolgendo gli allievi della scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria nella pratica musicale e corale. Si avvarrà della professionalità, dell’esperienza e della competenza dei maestri componenti la Banda musicale V. Bellini di Balestrate. Progetto “Spazio net” P.O.N. Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento 2014/2020 F.E.S.R. Asse II Avv. Prot. 12810 del 15 Ottobre 2015 per la realizzazione di ambienti multimediali. Consiste nell’attrezzare otto aule della scuola primaria e secondaria di I grado di LIM, per coinvolgere gli alunni delle classi individuate nel Piano di Miglioramento, ma anche per incrementare l’inclusione e la personalizzazione nei contesti di apprendimento. 58 AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI Nell’ambito dell’aggiornamento del personale scolastico la scuola ha coinvolto i docenti in corsi di formazione inerenti alla metodologia della RICERCA-AZIONE, sulla didattica per competenze attraverso la rete di scuole FARO, sul disagio e disabilità Altri momenti formativi hanno riguardato la programmazione per competenze e curriculum e le innovazioni introdotte dalla normativa sui BES. Progetto F.A.R.O. (Formazione/Autoanalisi/Ricerca/Output) seconda annualità L’I.C. R. F. Evola ha sottoscritto, nell’A.S. 2014/15, un accordo di rete di scuole a livello nazionale e internazionale per un’attività di ricerca e di formazione professionale sui temi della formazione e della didattica, dell’autoanalisi di sistema e di rilevazione dei dati relativi ai fenomeni più significativi dei processi e dei risultati insiti nell’organizzazione e nella gestione della scuola. L’accordo ha durata triennale: Nell’anno scolastico 2014/2015 la Rete ha fornito gli strumenti (questionari, interviste interattive, focus group e modelli semi-strutturati sugli obiettivi individuati dalla Scuola) per un’azione di supporto, di monitoraggio e di analisi del clima e dei fenomeni connessi al processo di autovalutazione. Nell’anno scolastico 2015/2016, caratterizzato dalle indicazioni del DPR n. 80 del 2013, della Direttiva MIUR n. 11 del 2014 e della relativa Circolare di accompagnamento n. 47, della legge 107/2015 e relativo D.D. 937 del 15/09/2015, la Rete è orientata a fornire un programma di accompagnamento che permetta di elaborare, monitorare e rendicontare il piano di miglioramento, elaborato ai sensi dell’art. 25 del D.M. n.436 del 16/06/2015. Azioni specifiche di supporto della Fase del miglioramento: 1. 2. 3. 4. Come passare dal Rapporto di autovalutazione alla individuazione delle priorità Come definire azioni di miglioramento: dalle priorità ai traguardi finali Come individuare gli obiettivi di miglioramento, per avvicinarsi ai traguardi Come organizzare i percorsi di miglioramento secondo principi di trasversalità, di coinvolgimento, di condivisione, di efficienza e di efficacia 5. Come valutare i percorsi di miglioramento C. La rendicontazione sociale Attività previste: 1. Analizzare e verificare i documenti programmatici della Scuola 2. Raccogliere i percorsi organizzativi e didattici tracciati nell’Istituto 59 3. Individuare gli elementi di raccordo e le linee complessive d’intervento, secondo principi di organicità e di coerenza 4. Percepire caratteri costituivi, interventi qualificanti ed elementi caratterizzanti la cultura e la socialità espressi dalla Comunità scolastica 5. Individuare elementi di narrazione per rappresentare all’esterno i processi organizzativi e didattici e i risultati dell’attività della Scuola 6. Presentare all'esterno il documento di sintesi per un bilancio sociale caratterizzante e rappresentativo. Oltre alle suddette attività, la Rete F.A.R.O. organizzerà ogni anno un Programma di formazione articolato in Convegni monotematici. Nei Convegni saranno dibattuti, a cura di esperti e di studiosi del settore, i temi ritenuti utili per lo sviluppo della cultura della formazione e del miglioramento professionale. Sono, inoltre,stati siglati Accordi di Rete con la Scuola M. O. Corbino di Partinico e con l’I.C. Archimede-Privitera di Partinico 60 PIANO DEL CURRICOLARE La valutazione di questo livello è demandata alla Equipe pedagogica. Ogni singolo docente tiene conto: • degli obiettivi operativi e specifici della propria disciplina; • degli obiettivi trasversali selezionati dal consiglio di classe; • delle finalità ed indirizzi educativi espressi dal Collegio dei Docenti. I docenti dell’èquipe pedagogica formulano criteri e procedure generali di valutazione del percorso scolastico dell’alunno, concordano i criteri di valutazione e le prove di verifica comuni, informano le famiglie e gli alunni circa i tempi, le modalità e i criteri che saranno seguiti durante l’anno scolastico. PIANO DELL’EXTRACURRICOLARE Per le attività del tempo prolungato saranno oggetto di valutazione i prodotti realizzati e socializzati alla realtà esterna, la successiva analisi delle varie esperienze vissute con l’obiettivo dichiarato di far vivere agli alunni un processo autovalutativo delle stesse. Saranno valutati: • il prodotto finale; • l’interesse; • la partecipazione; • l’impegno dei fruitori; • i rapporti interpersonali; • la rispondenza agli obiettivi del P.O.F. • PROGETTI DEL P.O.F. Ogni progetto sarà valutato attraverso delle schede predisposte che accompagneranno la sua realizzazione e registreranno la valutazione degli esiti e le conseguenti azioni correttive. Per ogni progetto si valuterà: • La realizzazione; • l’organizzazione; • la messa in atto e gli obiettivi conseguiti; • i risultati raggiunti da ciascuno in termini di sapere,sapere fare e sapere essere; • il prodotto finale realizzato; con ricaduta sul territorio ALTRE INIZIATIVE Sono previste inoltre nell’Istituto varie iniziative, anche in collaborazione con Enti esterni; di seguito si elencano le principali, mentre per quelle specifiche delle singole classi si rimanda alle schede organizzative dei plessi. • Partecipazione all’iniziativa “Puliamo il mondo” • Gite e visite d’istruzione • Partecipazione a concorsi e Rassegne per le scuole. 61 • “Giornata della memoria” • Partecipazione alle iniziative in occasione di ricorrenze particolari (inizio dell’anno scolastico, fine della scuola,…) • Partecipazione alle iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale per la commemorazione del IV novembre e del Femminicidio • Collaborazioni con Associazioni del territorio per interventi nelle classi su temi specifici. • Progetti Accoglienza • Energiochiamo • Scuola bella • Piedibus • Solidarietà : Africa • Progetto legalità • Educazione ambientale • Educazione musicale Bommarito contro le mafie ATTIVITÀ SPORTIVA L'attività sportiva rappresenta uno dei mezzi più efficaci per la formazione globale della personalità degli allievi; essa, in tutte le sue manifestazioni (gioco - sport, attività presportiva, attività sportiva, sport per tutti), favorisce e sviluppa processi di socializzazione, valutazione e autovalutazione. Le ore settimanali di attività sportiva non possono essere superiore a sei. A queste è possibile aggiungerne non più di sei ore complessive per attività fuori la scuola (fase distrettuale, provinciale e regionali). Complessivamente le ore per l’anno scolastico 2015/2016 saranno circa centoventi. Gli Impianti da utilizzare durante l’anno scolastico 2015/2016 saranno: • • • • • la palestra scolastica di Trappeto (via fiume); il campo polivalente all’interno della scuola di Trappeto; il campo sportivo di Trappeto; l’impianto polivalente di Balestrate (via dei giardini); il campetto polivalente Scuola Primaria “ Aldo Moro” di Balestrate; GLI ATTREZZI CHE VERRANNO UTILIZZATI NEL CORSO DELL’ANNO SONO: • • impianto di amplificazione registratori 62 • • • • • • palle mediche materassini bacchette, bastoni, appoggi Baumann palle e palloni (pallacanestro e pallavolo) racchette di badminton e volani; tamburelli e palline; INDICAZIONI TECNICHE L'attività pomeridiana è rivolta alle alunne e agli alunni di tutte le classi. In paesi come Trappeto e Balestrate, questa attività è importante poiché risponde ai bisogni di formazione psicofisica degli alunni e delle alunne. L'attività proposta si fonda su questi principi educativi: • prendere coscienza delle proprie possibilità e dei propri limiti • affidarsi a sane abitudini igienico - alimentari • valorizzare se stessi senza sopraffare gli altri • essere capaci di autocontrollo, di osservare le regole, essere leali • saper collaborare con tutti i compagni compresi coloro che si trovano in difficoltà. Tutti gli alunni possono partecipare all'attività sportiva pomeridiana, a prescindere dai risultati ottenuti nei test di valutazione (salto in lungo e triplo da fermi, Abalakov, lancio della palla medica avanti e dietro, corsa veloce 30 m, peso corporeo, etc.) ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ • • • • • • • • • Preatletica e atletica Ginnastica formativa Tonificazione e potenziamento muscolare Ginnastica aerobica Ginnastica a corpo libero Stretching Rilassamento psicofisico Giochi vari (Badminton, Palla tamburello, Pallavolo, Pallacanestro e Pallamano) Ginnastica preventiva e correttiva dei paramorfismi fisici degli alunni. 63 AREA DELLA CITTADINANZA E SALUTE EDUCAZIONE ALLA SALUTE L’educazione alla salute ha come obiettivo la formazione e lo sviluppo della persona, pertanto va affrontata in termini prevalentemente educativi “La salute più che assenza di malattia è una qualità della vita che comporta una dimensione sociale, morale e affettiva oltre che fisica. È un bene instabile che bisogna acquisire, difendere e ricostruire costantemente lungo il corso della vita….” (Cfr. Consiglio d’Europa 1988) Quindi non si tratta di agire sui ragazzi, quanto di agire CON LORO per metterli in grado di fare da soli, ossia di sperimentare modalità di espressione, di comunicazione, di apprendimento gratificanti e responsabilizzanti. La scuola assicura istruzione e formazione per la promozione della persona umana rispettando l’alunno nei suoi modi di essere, nelle sue potenzialità, nei suoi bisogni e nella ricchezza delle sue relazioni. Pertanto l’educazione alla salute si occupa di: • educazione affettiva e sessuale • prevenzione dei maltrattamenti e degli abusi • prevenzione delle dipendenze (alcool, tabacco, droghe, videogiochi, gioco d’azzardo, internet….) • educazione alimentare e corretta igiene orale • educazione alla sicurezza e prevenzione degli incidenti domestici • educazione al movimento • “Energiochiamo” - Programma operativo Interregionale “ Energie rinnovabili e risparmio energetico” (FESR) 2007/2013. È il polo centrato sulla figura dell’alunno sulla varietà dei suoi modi di essere, sulle sue potenzialità, sui suoi bisogni, sulla ricchezza delle sue relazioni. Nel mondo della scuola, l’alunno è soggetto centrale, di cittadinanza attiva, di rapporti scolastici e familiari, di relazioni interpersonali , associative e interculturali. Al di là delle attività curricolari, la scuola della soggettività, centrata anche sul benessere, che non è solo lo star bene, comprende una progettualità segnata da processi di autonomia e responsabilità personale e di consapevolezza sociale nell’ottica dell’arricchimento della personalità dell’alunno attraverso: attività fisica, percorsi di educazione alimentare, di corretta igiene orale, di educazione alla sicurezza, di prevenzione degli incidenti, dell’uso di sostanze quali alcool e tabacco, di educazione sessuale, di prevenzione dei maltrattamenti e degli abusi sui minori, di percorsi di formazione per insegnanti e per genitori, di informazione e condivisione di strategie e tematiche educative tra scuola e famiglia. 64 EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Scuola Primaria Cittadinanza e Costituzione è l’insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n 169 del 30/10/2008. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il documento di indirizzo per la sua sperimentazione del 4 marzo 2009, ha previsto per ogni ordine e grado di istruzione, percorsi specifici. Con il termine CITTADINANZA si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte ad ogni livello- da quello familiare a quello scolastico, da quello regionale a quello nazionale, da quello europeo a quello mondiale- nella vita quotidiana, nello studio e nel mondo del lavoro. Lo studio della COSTITUZIONE, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una “mappa di valori” utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. Educare alla cittadinanza e alla COSTITUZIONE è anche l’occasione per costruire nelle nostre classi, dove sono presenti anche ragazze e ragazzi di provenienze, storie, tradizioni e culture diverse, delle vere comunità di vita e di lavoro, che cerchino di dare significati nuovi alla convivenza ed elaborino percorsi che costruiscano contemporaneamente identità personale e solidarietà collettiva e collaborazione. L’insegnamento di CITTADINANZA e COSTITUZIONE ha dunque l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e rispetto delle regole comuni; promuovendo la partecipazione attiva degli studenti in attività di volontariato, di tutela dell’ambiente, di competizione sportiva corretta e di educazione alla legalità. La Circolare Ministeriale N°86 del 2010 chiarisce e definisce alcuni punti in merito al suo insegnamento che viene definito con propri contenuti che devono trovare un tempo dedicato per essere conosciuti e gradualmente approfonditi, che si articola in una dimensione integrata alle discipline dell’area storico-geografica. Si tratta di un insegnamento che, oltre ai temi classici dell’educazione civica comprende anche l’educazione alla salute, il progetto regole, l’educazione stradale e l’educazione ambientale. La sua valutazione,confluisce sul voto delle discipline dell’area storico-geografica . 65 Dalle indicazioni ministeriali emergono i due temi principali su cui costruire il nostro impianto curricolare. Argomenti per il curricolo di CITTADINANZA e COSTITUZIONE della Scuola dell’Infanzia: • La storia personale e familiare; • Acquisizione del concetto di scuola; • Acquisizione del concetto di gruppo come comunità • Acquisizione di semplici norme di comportamento • Partecipazione attiva ad un progetto comune Argomenti per il curricolo di CITTADINANZA e COSTITUZIONE della Scuola Primaria: • Concetto di “pieno sviluppo della persona umana” e compiti della Repubblica • Significati e azioni della pari dignità sociale, della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini • Le prime “formazioni sociali”, i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi: la famiglia, la scuola, i gruppi cooperativi e solidaristici • La funzione della regola e della legge nei diversi contesti di vita quotidiana • Gli enti locali (comune, provincia, regione) • Conoscenza della Costituzione Italiana e degli articoli della Costituzione relativi agli argomenti trattati • I principi fondamentali della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione • I diritti fondamentali dell’uomo: “La Dichiarazione universale dei diritti umani”; La carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea” • Educazione alla salute (affettività, alimentazione) • Educazione ambientale 66 Scuola Secondaria Il documento di indirizzo MIUR del 4 marzo 2009 • prevede all’interno dell’area disciplinare storico geografica sia compresa cittadinanza (attiva/agita) e costituzione • declina gli obiettivi di apprendimento e le situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali relativi a Cittadinanza e Costituzione • assegna alle scuole il compito di distribuire nell’arco dei diversi anni di corso i contenuti elencati • sostiene l’utilizzo di metodologie didattiche attive • invita a trovare intese e raccordi collegiali con tutte le discipline…… • invita a progettare e attuare raccordi interistituzionali per “ accedere a casi concreti e sperimentare così in prima persona le implicazioni concettuali connesse a ciascun argomento trattato” • “Invita a riflettere su quanto discusso in classe e quanto vissuto quotidianamente nella propria esperienza di vita” All’interno di questo quadro di riferimento gli obiettivi di apprendimento rimandano quindi la conoscenza/studio –l’ esperienza/azione. Sulla base delle recenti indicazioni ministeriali inerenti a Cittadinanza e Costituzione l’I.C. Evola ha scelto il seguente piano di lavoro che evidenzia i contenuti per il triennio: CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA 1. I diritti e i doveri del cittadino: salute, sicurezza, libertà di pensiero 1. Organizzazione politica dell’UE; cenni all’unione economica (moneta unica, Banca Centrale) 1. Organismi internazionali (Onu, Unesco, Tribunale Internazionale dell’Aia, Alleanza Atlantica, Unicef, Amnesty International, Croce Rossa) 2. La dichiarazione dei diritti dell’uomo: uguaglianze e differenze degli uomini; diritti dell’uomo e del cittadino in Italia 2. La Carta dei diritti dell’UE e la Costituzione europea; i vantaggi di appartenere all’UE 2. La Costituzione italiana: ordinamento della Repubblica e Corte Costituzionale 3. Lo Stato italiano e il suo ruolo nell’ordinamento e nella funzionalità della Repubblica: distinzione fra autonomia e decentramento; gli Statuti delle Regioni 3. Ordinamento della Repubblica e la Corte Costituzionale: cenni al testo della Costituzione 3. Le formazioni sociali delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti no profit, con la loro regolamentazione costituzionale e legislatura; i diritti e i doveri del lavoratore (i rapporti economici secondo la Costituzione, lo Statuto dei lavoratori) 67 REGISTRO ELETTRONICO Il Decreto Legge n° 95/2012 contenente “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, convertito dalla Legge n° 135/2012, ha dato un forte impulso al processo di dematerializzazione. Il nostro Istituto dall’anno scolastico 2014/2015 ha introdotto il registro elettronico. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO La scuola pone a suo fondamento la centralità dell’alunno, vale a dire il riconoscimento delle specificità dell’individuo. Ogni alunno viene a scuola con una propria cultura, fatta di intrecci affettivi, emotivi e cognitivi di esperienze, di storie e di relazioni. Entra in un contesto a lui inizialmente estraneo, in cui incontra nuovi compagni e nuovi adulti con i quali intesse una rete sempre più ampia di scambi e sperimenta concretamente la presenza delle diversità. Compito della scuola è di avere e di formare una sensibilità nei confronti delle diversità, di qualsiasi tipo siano. L’allievo è competente quando diventa gradualmente consapevole della propria capacità di apprendimento, quando riesce anche fuori dal contesto scolastico a trovare le condizioni positive che motivano la curiosità intellettuale e la soluzione di problemi. Alcuni hanno questa competenza, altri no. In taluni soggetti ci sono marcate difficoltà a trattare i dati dell’esperienza, a pescare nella memoria e a combinare le immagini mentali. In questo caso la scuola deve attivare relazioni d’aiuto che esigono specifiche competenze professionali, in una logica di interazione tra scuola e servizi del territorio, per far crescere la cultura dell’inclusione. Su questa linea l’Istituto, definisce ed attua procedure metodologico - didattiche e relazionali specifiche per alunni in situazioni di disagio, di handicap e di appartenenza ad un’altra cultura L’istanza della continuità educativa… • Investe l’intero sistema formativo • Sottolinea il diritto di ogni studente a un percorso scolastico unitario, organico e completo • Si pone l’obiettivo di attenuare le difficoltà che si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola • Richiede un percorso coerente che valorizzi le competenze già acquisite dagli alunni in ambito cognitivo e comportamentale • Riconosce la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. In primo luogo continuità significa avviare forme di comunicazione tra scuole e servizi formativi del territorio. Particolarmente significativo risulta lo scambio di informazioni che riguarda gli allievi, le famiglie i modelli educativi e organizzativi delle scuole In secondo luogo continuità significa progettare iniziative didattiche congiunte, leggibili nei loro significati dagli alunni e dai rispettivi genitori. (visite e attività presso le sedi scolastiche) Infine continuità significa stabilire rapporti pedagogici e professionali tra docenti, non soltanto burocratico - funzionali tra ordini scolastici diversi. Questo è possibile se si promuovono, tra i docenti dei rispettivi ordini scolastici, iniziative volte ad assicurare le reciproca conoscenza e la possibilità di attuare collegamenti strutturali attraverso il coordinamento dei curricoli, il confronto sui risultati in uscita e sui prerequisiti in entrata, gli aspetti afferenti all’area relazionale comportamentale. 68 OBIETTIVI ISTITUZIONALI • • • • • Comunicare informazioni Progettare e realizzare attività ponte tra ordini di scuola Concordare e definire traguardi cognitivi e comportamentali Coordinare strategie e strumenti Coordinare criteri e strumenti valutativi VALUTAZIONE La valutazione è un processo sistematico e continuo che utilizza un modello elaborato collegialmente su criteri certi e trasparenti. Il modello misura le prestazioni dell’alunno e, con esse, l’efficacia degli insegnamenti e l’efficienza delle risorse disponibili. Fornisce le basi per un giudizio di valore che consente di prendere decisioni sia sul piano didattico durante il percorso (valutazione diagnostica e valutazione formativa), che sui risultati finali ottenuti (valutazione sommativa e certificazione finale). La valutazione è un processo dinamico e complesso. La valutazione diagnostica e quella formativa si configurano come un monitoraggio del processo di apprendimento e hanno perciò una funzione regolativa sia da parte del docente che da parte dell’allievo, mentre la valutazione finale rende visibile il peso della distanza tra risultati attesi e ottenuti. Valutare non significa solo misurare oggettivamente una prestazione, ma verificare l’avvicinamento progressivo verso i risultati attesi, tenendo conto delle condizioni di partenza, del contesto socio-culturale e dei ritmi soggettivi di apprendimento. Agli insegnanti è richiesto: 1. 2. 3. 4. di elaborare le teorie della valutazione in modelli certi e condivisi; di avere una conoscenza personale dell’alunno e del suo contesto socio-culturale; di rapportare sempre i risultati individuali ai processi in atto nell’intero gruppo classe; di utilizzare la valutazione, nella massima trasparenza per gli alunni e per le famiglie, come strumento utile al miglioramento delle strategie individuali di apprendimento (autovalutazione dell’allievo); 5. di raccordarsi ai traguardi comuni stabiliti e previsti da tutto l’Istituto Comprensivo. IL SISTEMA DELLA VALUTAZIONE COMPLESSIVA PERIODICA E FINALE La valutazione complessiva deliberata dal nostro Istituto Comprensivo tiene conto sia degli aspetti comportamentali (ambito comportamentale) sia degli aspetti cognitivi sviluppati dall’alunno/a (ambito cognitivo), poiché la scuola di base ha come finalità primaria la promozione della persona e del cittadino, nella sua interezza, in cui le conoscenze, le abilità e le competenze raggiunte sono accompagnate dalla consapevolezza del proprio agire verso sé, verso gli 69 altri e verso i differenti contesti (ambienti, situazioni, occasioni, opportunità). Sistema di valutazione d’Istituto Il decreto legge 1 settembre 2008, n° 137 “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università” Art. 3. Valutazione del rendimento scolastico degli studenti c.1. prescrive che a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria e secondaria di 1° grado, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sia espressa in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Il nuovo sistema, messo a punto nel rispetto pieno della normativa, ha salvaguardato i criteri interni di guida alla formazione della valutazione sia nell’ambito comportamentale che nell’ambito cognitivo distribuendo pesi e misure secondo parametri di omogeneità per tutti gli insegnamenti e di trasparenza verso l’utenza scolastica. La specificità dei bisogni evolutivi degli alunni supporta la scelta di strumenti di rilevazione diversificati per grado di scuola. PROCESSO DI VALUTAZIONE AMBITO COMPORTAMENTALE Premessa ordinamentale per la valutazione del comportamento. Dall’anno scolastico 2008-’09 la scansione dei criteri per definire il profilo complessivo dei comportamenti (voto di condotta) dell’alunno viene disciplinata dalla Legge 169/08 e dal DPR 122/2009. La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 del decreto legge, è espressa: a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione; b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell'articolo 2 del decreto- legge; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione. La legge prescrive che, per la definizione del voto di comportamento di un alunno, venga preso in esame il suo comportamento nelle attività didattiche svolte a scuola. Nello specifico, nella scuola primaria, si rilevano le osservazioni dell’alunno in itinere, riguardanti gli atteggiamenti nei confronti dell’esperienza scolastica che al termine di ogni quadrimestre vengono esplicitate collegialmente da ogni équipe pedagogica nel documento di valutazione, secondo gli indicatori che sono stati anche inseriti nel registro elettronico per la compilazione del documento per i genitori, riguardanti il comportamento, con un giudizio (ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente) e la descrizione analitica intermedia e finale. Ai sensi del DPR 235/ 2007 le famiglie prendono atto, apponendo la propria firma di accettazione, del Patto Educativo di Corresponsabilità che caratterizza gli impegni che la scuola, la famiglia e lo studente si assumono nel corso degli studi. Pertanto, ogni equipe pedagogica è tenuta a valutare le linee di condotta di ciascun allievo, nel rispetto dei loro tempi di maturazione e dei percorsi educativi previsti, tenendo conto dei seguenti criteri: • Rispetto di persone e di cose 70 • Correttezza di comportamento e di linguaggio • Attenzione ai compagni • Lealtà nelle relazioni • Disponibilità alla collaborazione. In base al Regolamento di disciplina degli alunni, deliberato dal C.D.I., vengono di seguito indicati i descrittori che si prenderanno in considerazione per la valutazione del comportamento: DESCRITTORI • Irrispettoso e non corretto verso gli altri (5); • Non sempre corretto e rispettoso degli altri (6); • Corretto e quasi rispettoso degli altri (7); • Corretto e rispettoso degli altri (8); • Sempre corretto, rispettoso degli altri e delle differenze (9 – 10) . • Uso irresponsabile del materiale e delle strutture (5); • Uso parzialmente adeguato del materiale e delle strutture (6); • Uso generalmente accurato del materiale e delle strutture (7); • Utilizzo accurato di materiali e strutture (8); • Uso responsabile ed accurato del materiale e delle strutture (9 – 10). INDICATORI RELAZIONI USO DELLE STRUTTURE DELLA SCUOLA 71 • • • • • • Violazioni continue di regole e presenza di sanzioni (5); Violazioni saltuarie di regole e presenza di sanzioni, uso inappropriato del cellulare a scuola senza il permesso dei docenti (6); Genericamente rispettoso delle regole (7); Rispettoso delle regole (8); Rispetto attento delle regole (9); Rispetto attento e responsabile delle regole (10). OSSERVANZA DELLE REGOLE Interesse e collaborazione scarsi e disturbo delle lezioni (5); Interesse e collaborazione superficiali e disturbo delle lezioni (6); Interesse e collaborazione quasi adeguati (7); Interesse e collaborazione continui (8); Interesse e collaborazione continui e propositivi (9 – 10); PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO E DIDATTICO Impegno carente e trascuratezza nel portare il materiale scolastico (5); Impegno e rispetto delle consegne saltuari (6); Impegno e rispetto delle consegne quasi sempre adeguati (7); Impegno e rispetto delle consegne puntuali (8); Impegno e rispetto delle consegne scrupolosi (9 – 10); IMPEGNO E RISPETTO DELLE CONSEGNE Ogni docente formulerà un voto di comportamento, osservando gli indicatori con i relativi descrittori (media dei voti parziali). Il consiglio di classe stabilirà poi il voto finale, da indicare sulla scheda di valutazione, come media dei voti proposti dai singoli docenti. 72 PROCESSO DI VALUTAZIONE – AMBITO COGNITIVO SCUOLA PRIMARIA Allo scopo di predisporre azioni di sistema e strumenti funzionali alla valutazione degli apprendimenti degli allievi dell’Istituto Comprensivo di Balestrate secondo criteri condivisi, in un’ottica di trasparenza, chiarezza, efficacia comunicativa si ritiene opportuno: - esprimere coerenza tra percorso valutativo e risultati pubblicati; - manifestare rigore nella formulazione delle prove e nella valutazione; - individuare prove comuni alle classi dell’Istituto definite in coerenza con Pecup, POF, Curricolo; - definire una soglia minima di percorsi di verifica ritenuta necessaria per arrivare ad una valutazione sommativa rigorosa e formativa funzionale al percorso di apprendimento degli allievi; - individuare modalità di verifica di abilità e conoscenze secondo procedure diversificate, rispettose dei diversi stili di apprendimento degli allievi; - specificare criteri narrativi e descrittivi dei livelli di conoscenza e abilità raggiunti necessari a rendere chiara la corrispondenza con la notazione numerica assegnata; - procedere alla compilazione della scheda di valutazione utilizzando voci che esprimano sinteticamente i percorsi osservativi e di rilevazione effettuati in itinere. La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3 legge 169/2008), l'eventuale non ammissione deve avere carattere eccezionale ed essere motivata. La decisione di non ammissione deve comunque essere assunta all'unanimità. Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009). Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La legge n°169/08 e il DPR 122/09 introducono nella scuola secondaria di primo grado importanti cambiamenti in ordine: • alla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti • alla certificazione delle competenze • alla valutazione dell’esame degli studenti a fine ciclo a) Le valutazioni periodiche e finali, la valutazione d’esame di fine ciclo vengono effettuate con l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Il voto se inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline determina la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame di fine ciclo b) La non ammissione compete al Consiglio di classe con decisione assunta a maggioranza. L’esito dell’ esame conclusivo di fine ciclo: a. è regolato con valutazione complessiva in decimi b. è illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza c) e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunnoConseguono il diploma gli alunni che hanno ottenuto una valutazione non inferiore a sei decimi 73 GRIGLIE DI VALUTAZIONI DISCIPLINARI E VOTO DI COMPORTAMENTO La definizione del “ voto “ di materia ( valutazione ), da indicare sul documento quadrimestrale, terrà conto soprattutto dei progressi osservati in itinere, dell’impegno e dell’atteggiamento espresso dall’alunno nei confronti della materia, ma anche delle prove , scritte e orali, dei risultati globali indicati nelle griglie descritte di seguito. ITALIANO DESCRITTORI VOTI Comprende testi e messaggi orali in modo immediato e completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali di diversa tipologia in modo corretto ed organizzato. Legge con ritmo, intonazione e pronuncia 10 esatti e comprende testi scritti individuando contenuti, informazioni principali e secondarie e il significato delle parole nel contesto. Produce testi scritti chiari e corretti secondo i modelli appresi, procedendo a rielaborazioni personali e usando un lessico appropriato. Conosce in modo corretto e sicuro le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione. Comprende testi e messaggi orali in modo immediato e completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali di diversa tipologia in modo corretto ed organizzato. Legge con ritmo, intonazione e pronuncia esatti e comprende testi scritti individuando contenuti, informazioni principali e secondarie e il significato delle parole 9 nel contesto. Produce testi scritti chiari e corretti secondo i modelli appresi, usando un lessico appropriato. Conosce in modo corretto e sicuro le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. Comprende testi e messaggi orali in modo completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali in modo appropriato e corretto. Legge e comprende testi scritti in modo scorrevole ed espressivo individuando i 8 contenuti e le informazioni principali e secondarie. Produce testi scritti globalmente corretti, secondo i modelli appresi usando un lessico abbastanza appropriato. Conosce in modo corretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. Comprende i testi e i messaggi orali in modo quasi completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali in modo corretto. Legge in modo scorrevole e individua alcune informazioni principali e secondarie. Produce testi scritti in modo pertinente e abbastanza completo con frasi ben collegate, chiare e abbastanza corretti a 7 livello grammaticale e ortografico. Conosce in modo abbastanza corretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. Comprende i testi e i messaggi orali nelle linee essenziali. Produce testi orali in modo comprensibile. Legge senza errori ma in modo meccanico, ricavando informazioni essenziali. Produce testi scritti in modo pertinente e accettabile, 6 nel complesso chiari ma parzialmente corretti a livello grammaticale e ortografico. Conosce in modo parzialmente corretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. Comprende testi e messaggi orali in modo parzialmente adeguato. Produce testi orali in modo confuso. Legge in modo stentato, ricavando le informazioni in modo superficiale. Produce testi scritti in modo pertinente ma superficiale 5 ed elementare ortograficamente e grammaticalmente scorretti. Conosce in modo scorretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. Comprende testi e messaggi orali in modo inadeguato. Produce testi orali in modo frammentario e scorretto. Legge in modo incerto e faticoso, ricavando le informazioni in modo difficoltoso. Produce testi scritti non pertinenti, 4 strutturalmente confusi, ortograficamente e grammaticalmente molto scorretti. Conosce in modo gravemente scorretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. 74 STORIA - GEOGRAFIA DESCRITTORI STORIA Conosce gli eventi storici in modo approfondito e analitico. Stabilisce relazioni di causa/effetto con sicurezza e autonomia. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo approfondito. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro. Conosce gli eventi storici in modo approfondito e analitico. Stabilisce relazioni di causa/effetto con sicurezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo approfondito. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro. Conosce gli eventi storici in modo completo. Stabilisce relazioni di causa/effetto con correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo esauriente. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo preciso. Conosce gli eventi storici in modo abbastanza completo. Stabilisce le principali relazioni di causa/effetto con correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo abbastanza completo. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso. Conosce gli eventi storici nelle linee essenziali. Stabilisce solo le principali relazioni di causa/effetto. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica nelle linee essenziali. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo accettabile. Conosce gli eventi storici in modo superficiale. Stabilisce le relazioni di causa/effetto con qualche incertezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo superficiale. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo impreciso. Conosce gli eventi storici in modo frammentario. Stabilisce le relazioni di causa/effetto in modo inadeguato. Non conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo confuso ed improprio. DESCRITTORI GEOGRAFIA VOTI 10 9 8 7 6 5 4 VOTI Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo analitico e approfondito. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso e autonomo. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza e 10 autonomia. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e completo. Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo approfondito. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza e autonomia. 9 Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e completo. Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo completo. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo corretto. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con correttezza. Comprende e usa 8 il linguaggio specifico in modo preciso . Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo abbastanza completo. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo abbastanza corretto. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e 7 usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso . Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio nelle linee essenziali. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo accettabile. Riconosce solo le principali relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e 6 usa il linguaggio specifico in modo accettabile . Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo superficiale. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo impreciso. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con incertezza. Comprende e 5 usa il linguaggio specifico in modo impreciso . Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo frammentario. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo scorretto. Riconosce le principali relazioni tra diversi fenomeni geografici in modo confuso. 4 Comprende e usa il linguaggio specifico in modo improprio . 75 INGLESE - FRANCESE VOTO DESCRITTORI 10 9 8 7 6 5 4 L'alunno comprende in modo preciso informazioni orali e scritte relative ad argomenti personali e familiari. Utilizza strutture e funzioni in modo corretto e adeguato. Sa scrivere testi coerenti usando un lessico ricco ed appropriato. L'alunno comprende informazioni orali e scritte relative ad argomenti personali e familiari. Utilizza strutture e funzioni in modo generalmente corretto ed adeguato. Sa scrivere testi coerenti usando un lessico vario e appropriato. L'alunno comprende in modo abbastanza completo informazioni orali e scritte relative ad argomenti personali e familiari. Utilizza strutture e funzioni in modo sostanzialmente corretto ed adeguato. Sa scrivere testi semplici e coerenti usando un lessico appropriato. L'alunno comprende le informazioni globali di un testo scritto e di una conversazione orale relativi ad argomenti personali e familiari. Utilizza strutture e funzioni in modo abbastanza corretto e a volte ripetitivo. Sa scrivere testi semplici usando un lessico accettabile. L'alunno comprende solo in parte le informazioni di un testo scritto e di una conversazione orale relativi ad argomenti personali e familiari. Utilizza strutture e funzioni in modo non sempre corretto e adeguato. Sa scrivere testi semplici usando un lessico limitato. L'alunno comprende solo alcune informazioni di un testo scritto e di una conversazione orale relativi ad argomenti personali e familiari. Utilizza strutture e funzioni in modo scorretto e poco adeguato. Scrive testi poco comprensibili, utilizzando un lessico limitato e poco appropriato. L'alunno dimostra di non comprendere le informazioni di un testo scritto e di una conversazione orale relativi ad argomenti personali e familiari. Non è in grado di utilizzare le strutture e le funzioni di base. Scrive testi incomprensibili , utilizzando un lessico inadeguato. Nessun esercizio svolto. 76 MATEMATICA E SCIENZE DESCRITTORI PER MATEMATICA VOTO Conosce ed applica concetti e proprietà, riconosce analogie e differenze. Usa un corretto linguaggio simbolico - grafico 10 Conosce ed applica concetti e proprietà, usa un corretto linguaggio simbolico – grafico. 9 Conosce ed applica, anche se con incertezza, concetti e proprietà; Comprende il linguaggio simbolico – grafico anche se non sempre lo usa. 7-8 Conosce parzialmente regole e proprietà ed incontra qualche difficoltà nella loro applicazione e nella comprensione del linguaggio specifico. 6 Conosce parzialmente regole e proprietà, incontra difficoltà nella loro applicazione anche con l’aiuto dell’insegnante, comprende parzialmente il linguaggio simbolico - grafico 5 Non conosce regole, proprietà, non comprende il linguaggio simbolico – grafico e non risponde costruttivamente agli stimoli dell’insegnante. 4 DESCRITTORI PER SCIENZE VOTO Conosce i contenuti, le strutture, le leggi; individua analogie e differenze; comprende ed usa correttamente i termini specifici;è in grado di formulare autonomamente ipotesi logiche e di verificarle. 10 Conosce i contenuti, le leggi, le strutture; comprende ed usa correttamente i termini specifici; esegue procedure di osservazione, formula adeguate ipotesi logiche. 9 Conosce adeguatamente i contenuti, le leggi, le strutture; esegue correttamente procedure di osservazione; comprende i termini specifici ma incontra qualche difficoltà nell’uso del linguaggio specifico. 7-8 Conosce parzialmente i contenuti, le leggi, le strutture; incontra qualche difficoltà nell’uso e nella comprensione dei termini specifici. 6 Conosce solo pochi contenuti; ha difficoltà nella comprensione e nell’uso dei termini specifici anche con l’aiuto dell’insegnante. 5 Non conosce i contenuti, non comprende il linguaggio specifico e non risponde costruttivamente agli stimoli dell’insegnante. 4 77 MUSICA DESCRITTORI Capacità di lettura della notazione musicale tradizionale e non senza errori ed incertezze anche a prima vista. Esecuzione di sequenze musicali con scioltezza e padronanza anche a prima vista. Tecnica accurata, precisa ed espressiva. Tecnica vocale corretta, esecuzione personale ed espressiva. Elaborazione di materiali sonori o commenti musicali personali e creativi con adozione di tecniche e metodi efficaci. Conoscenze approfondite delle strutture del linguaggio musicale con capacità di mettere in relazione i contenuti. Analizzare ed interpretare l’opera con riflessioni personali. Capacità di lettura della notazione musicale tradizionale e non con sicurezza. Esecuzione di sequenze musicali con sicurezza e con buona tecnica. Tecnica vocale corretta ed esecuzione buona. Elaborazione di materiali sonori o commenti musicali autonomi con adozione di tecniche e metodi pertinenti. Conoscenza della struttura del linguaggio musicale tale da cogliere tutte le relazioni con i contenuti. Capacità di lettura della notazione musicale tradizionale e non con una certa sicurezza e accettabile rigore ritmico. Esecuzione di sequenze musicali con una certa sicurezza e discreta tecnica. Tecnica vocale corretta ed esecuzione accettabile. Elaborazione di materiali sonori o commenti con discreto apporto personale e con tecniche accettabili. Dimostrazione di una certa conoscenza delle strutture del linguaggio musicale tale da cogliere in modo pertinente le relazioni con i contenuti. Capacità di lettura della notazione musicale tradizionale e non con alcune incertezze e sufficiente rigore ritmico. Esecuzione di sequenze musicali con sufficiente tecnica ed abilità. Tecnica vocale parzialmente corretta, esecuzione accettabile. Elaborazione di materiali sonori o commenti con sufficiente apporto personale e con tecniche e metodi accettabili. Dimostrazione di una accettabile conoscenza delle strutture del linguaggio musicale tale da cogliere le più importanti relazioni con i contenuti. Capacità di lettura della notazione musicale tradizionale e non in modo sommario con scarso rigore ritmico anche se guidato. Esecuzione di sequenze musicali con incertezza e scarsa padronanza tecnica o esecuzione solo se guidati. Tecnica vocale parzialmente corretta, esecuzione stentata. Elaborazione di materiali sonori o commenti in modo poco pertinente con tecniche e metodi approssimativi. Dimostrazione di una incerta conoscenza delle strutture del linguaggio musicale tale da non cogliere sempre le relazioni con i contenuti. Non conoscenza o parziale conoscenza della notazione musicale e/o non capacità di organizzazione della lettura. Non capacità di esecuzione di sequenze musicali per intero o parzialmente anche se con guida. Tecnica inadeguata o approssimativa. Tecnica vocale lacunosa, esecuzione inadeguata. Elaborazione di materiali sonori o commenti musicali in modo inadeguato con dimostrazione di scarse conoscenze delle più elementari tecniche e metodi. Dimostrazione di scarse e lacunose conoscenze delle strutture del linguaggio musicale senza cogliere correttamente le relazioni con i contenuti. VOTI 10 / 9 8 7 6 5 4 78 ARTE DESCRITTORI Conosce il patrimonio storico-artistico trattato, dalla lettura dei codici visivi ricava tutte le informazioni utili, stabilisce delle relazioni ed ha sviluppato un senso critico. Produce tavole corrette, molto precise, con rielaborazioni personali e fantasiose. Conosce il patrimonio storico-artistico trattato, dalla lettura dei codici visivi ricava tutte le informazioni utili, stabilisce delle relazioni. Produce tavole corrette, con rielaborazioni personali e fantasiose. Conosce il patrimonio storico-artistico trattato, dalla lettura dei codici visivi ricava tutte le informazioni utili. Produce tavole corrette, con rielaborazioni personali. Conosce il patrimonio storico-artistico trattato, dalla lettura dei codici visivi ricava buona parte delle informazioni principali. Produce tavole adeguate alle richieste. Conosce il patrimonio storico-artistico trattato, dalla lettura dei codici visivi ricava le informazioni di base. Produce tavole accettabili, rispondenti alle richieste ma poco precise. Conosce in modo frammentario il patrimonio storico – artistico trattato e dalla lettura dei codici visivi ricava solo alcune delle informazioni di base. Produce tavole imprecise e/ o incomplete Non conosce il patrimonio storico – artistico trattato e dalla lettura dei codici visivi non ricava alcuna informazione. Produce tavole incomplete, molto imprecise e non rispondenti alle richieste. VOTO 10 9 8 7 6 5 4 79 MOTORIA DESCRITTORI VOTI S.M.B. acquisiti ed utilizzati in modo corretto e personale in tutte le situazioni motorie proposte. Padroneggia in modo completo le tecniche proposte e le applica in modo personale, rielaborandole. Conosce in modo completo i regolamenti delle varie discipline proposte e sa applicarli autonomamente in ogni contesto. Partecipa in modo attivo alle lezioni; contribuisce in modo determinante alla riuscita delle esercitazioni, rispetta in modo puntuale ed incondizionato le regole condivise. Ha instaurato rapporti costruttivi con tutti i compagni e con il Docente; si pone come punto di riferimento in ogni situazione ed in tale ruolo è riconosciuto dal gruppo classe. S.M.B. acquisiti ed utilizzati in modo corretto in tutte le situazioni motorie proposte. Padroneggia in modo completo le tecniche proposte e le applica in modo adeguato alle situazioni. Conosce in modo completo i regolamenti delle varie discipline e sa applicarli autonomamente nel contesto scolastico. Partecipa in modo attivo alle attività; contribuisce in modo positivo alla riuscita delle esercitazioni, rispetta in modo puntuale le regole condivise. Ha instaurato rapporti costruttivi con tutti i compagni e con il Docente; sa contribuire in modo positivo e determinante nelle dinamiche di gruppo. S.M.B. acquisiti ed utilizzati in modo corretto ma solo nelle situazioni motorie conosciute. Padroneggia in modo corretto le tecniche proposte e le applica in modo adeguato alle situazioni. Conosce le basi dei regolamenti delle varie discipline e sa applicarli nel contesto scolastico. Partecipa in modo costante alle attività; contribuisce, se richiesto, a svolgere ruoli predominanti durante le esercitazioni, rispetta in modo puntuale le regole condivise. Ha instaurato rapporti costruttivi con tutti i compagni e con il Docente; sa apportare il proprio contributo alle dinamiche di gruppo. S.M.B. acquisiti ed utilizzati in modo corretto ma solo su suggerimento del Docente. Padroneggia in modo corretto le tecniche proposte ma non sempre riesce ad applicarle correttamenre. Conosce le basi dei regolamenti delle varie discipline e sa svolgere un ruolo di supporto in situazioni di arbitraggio nel contesto scolastico. Partecipa in modo costante alle attività; contribuisce, se richiesto, a svolgere ruoli di appoggio al Docente durante le esercitazioni, rispetta in modo puntuale le regole condivise. Ha instaurato rapporti costruttivi con tutti i compagni e con il Docente; sa apportare il suo contributo nelle dinamiche di gruppo, anche se non sempre con esito positivo. S.M.B. acquisiti sostanzialmente ma non assimilati come bagaglio psico-motorio. Padroneggia sufficientemente le tecniche proposte. Conosce le basi dei regolamenti delle varie discipline ma non sa svolgere azioni di arbitraggio se non guidato dal Docente. Partecipa in modo abbastanza costante alle attività; contribuisce, se richiesto, a svolgere ruoli di appoggio al Docente durante le esercitazioni, rispetta in modo quasi sempre puntuale le regole condivise. Ha instaurato rapporti positivi con tutti i compagni e con il Docente; non sempre riesce a contribuire con esito positivo nelle dinamiche di gruppo. S.M.B. acquisiti parzialmente e applicati solo in modo ripetitivo e impersonale.. Padroneggia in modo approssimativo le tecniche proposte. Conosce le basi dei regolamenti delle varie discipline ma non è in grado di svolgere azioni di arbitraggio. Partecipa in modo superficiale alle attività; non apporta alcun contributo durante le esercitazioni, rispetta le regole condivise solo se costantemente controllato. Ha instaurato rapporti positivi con un gruppo ristretto di compagni e con il Docente il rapporto è di semplice accettazione; non riesce a contribuire in alcun modo nelle dinamiche di gruppo. S.M.B. acquisiti in modo errato. Padroneggia in modo approssimativo le tecniche proposte e solo sotto stretta guida del Docente. Conosce le regole di minima per partecipare alle attività pratiche. Partecipa in modo nullo alle attività; non apporta alcun contributo durante le esercitazioni, non rispetta le regole condivise. Ha instaurato rapporti negativi con i compagni e con il Docente il rapporto è conflittuale; non riesce a contribuire in alcun modo nelle dinamiche di gruppo. 10 9 8 7 6 5 4 È comunque da tenere presente che non si può prescindere dalla dicotomia che spesso esiste fra la sfera motoria e la sfera cognitiva. Il Docente valuterà in modo ponderato la globalità dell’alunno, non penalizzando coloro che, per motivi genetici, non raggiungono risultati sportivi brillanti ma , nel contempo, sono eccellenti in ogni altro contesto. 80 TECNOLOGIA Voto 9 –10 8 7 6 5 4 DESCRITTORI Conosce la realtà tecnologica e sa individuare tutte le informazioni utili riguardanti la natura, le caratteristiche, i principi scientifici applicati e il grado di utilità o pericolosità per l’uomo e l’ambiente di ciò che è oggetto di osservazione. Comprende e usa correttamente i termini specifici. Nelle esperienze operative evidenzia ottime capacità creative e organizzative, spiccate capacità produttive e un certo senso critico. Produce tavole corrette, ordinate e molto precise, dimostrando di conoscere bene le principali tecniche di rappresentazione grafica. Conosce la realtà tecnologica e sa individuare la gran parte delle informazioni utili riguardanti la natura, le caratteristiche,i principi scientifici applicati e il grado di utilità o pericolosità per l’uomo e l’ambiente di ciò che è oggetto di osservazione. Comprende e usa correttamente i termini specifici. Nelle esperienze operative evidenzia buone capacità organizzative e produttive. Produce tavole corrette, ordinate e precise, dimostrando di conoscere abbastanza bene le principali tecniche di rappresentazione grafica. Conosce la realtà tecnologica e sa individuare le principali informazioni utili riguardanti la natura, le caratteristiche,i principi scientifici applicati e il grado di utilità o pericolosità per l’uomo e l’ambiente di ciò che è oggetto di osservazione. Comprende ma a volte è incerto nell’uso dei termini specifici. Nelle esperienze operative evidenzia sufficienti capacità organizzative e produttive. Produce tavole corrette, abbastanza ordinate e precise, dimostrando una conoscenza accettabile delle tecniche di rappresentazione grafica. . Conosce parzialmente la realtà tecnologica e sa individuare le informazioni di base sulla natura, le caratteristiche e il grado di utilità o pericolosità per l’uomo e l’ambiente di ciò che è oggetto di osservazione. Incontra però difficoltà nella comprensione e nell’uso di termini specifici. Nelle esperienze operative evidenzia solo alcune capacità organizzative e produttive. Produce tavole rispondenti alle richieste ma non del tutto ordinate e precise, dimostrando di conoscere poco le tecniche di rappresentazione grafica. Ha scarsa conoscenza della realtà tecnologica. Riferisce in modo superficiale individuando solo alcune delle informazioni di base sulla natura, le caratteristiche e il grado di pericolosità per l’uomo e l’ambiente di ciò che è oggetto di osservazione. Ha difficoltà nella comprensione e nell’uso di termini specifici anche se aiutato dall’insegnante. Nelle esperienze operative evidenzia limitate capacità organizzative e produttive. Produce elaborati di tipo grafico imprecisi, disordinati e/o incompleti. Non ha acquisito conoscenze significative della realtà tecnologica. Non lavora in modo adeguato e non rispetta le consegne. Nel disegno e nelle altre attività operative produce poco o nulla. Non comprende i linguaggi specifici e non risponde in modo costruttivo agli stimoli dell’insegnante. 81 BORSE DI STUDIO Per l’anno scolastico 2015/2016 sono istituite, dall’Amministrazione comunale e dalla famiglia Marabeti, due borse di studio di € 400 ciascuna da assegnare ai due studenti più meritevoli delle classi II e III della secondaria che si sono distinti per profitto, comportamento o meriti particolari. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Si riconosce alla famiglia un ruolo fondamentale nell’educazione dei bambini/ragazzi e si ritiene molto importante la condivisione con essa del progetto educativo e la sua collaborazione affinché l’alunno viva con serenità l’esperienza scolastica. I genitori hanno diverse occasioni per “partecipare” alla vita scolastica. - Per i genitori dei bimbi che inizieranno la scuola dell’infanzia e degli alunni delle classi prime: a. Assemblea con il Dirigente Scolastico e con gli insegnanti di classe a gennaio/maggio. b. Visita della scuola c. Colloquio individuale con gli insegnanti d. Assemblea di inizio anno con gli insegnanti - Per tutti i genitori: o Assemblee periodiche due volte all’anno o Colloqui individuali periodici e su richiesta degli insegnanti o dei genitori stessi. o Incontri degli Organi Collegiali (Consiglio di intersezione/interclasse, classe e di Istituto) 82 RAPPORTI CON IL TERRITORIO La Scuola non è solo ente erogatore di un servizio, ma si connota sempre più come soggetto attivo nella definizione e nella gestione delle politiche sociali rivolte ai minori, per questo promuove la costruzione di rapporti con altri enti del territorio e con altre scuole. L’Istituto Comprensivo, per la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa, intende avvalersi del supporto economico e professionale degli Enti e delle piccole e medie imprese che operano sul territorio. Enti locali: Comuni di Balestrate e Trappeto e relativi assessorati. Assistente Sociale Comune di Partinico: Servizio di Sostegno Educativo Scolastico (ASL n. 6 distretto di Partinico) Legge 328/00 Piano di zona socio-sanitario. Operatori Psicopedagogici dell’Osservatorio locale sulla Dispersione Scolastica Associazioni: o Pro Loco Balestrate o Pro Loco Trappeto o “Amici della musica” – Palermo o Gruppi amatoriali di amici della musica di Balestrate (musica popolare) o Centro velico di Balestrate o Associazione “Terzo Millennio” o Associazione culturale e ricreativa “Rettore F. Evola” o Associazione Sport Amatori “Rettore F. Evola” o Associazione “V. Bellini” (Banda musicale) o Associazione A.U.S.E.R o Associazione teatrale“ ATTAGNARATIZZI – AMICI DI CHIARA” 83 AREA INTEGRAZIONE Il nostro Istituto, in coerenza con quanto previsto: ¬ dalla Legge-Quadro 104 del 5/02/92 che garantisce il diritto all’educazione e all’istruzione della persona disabile all’interno della scuola, ¬ dalla Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012 che detta gli strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) e per l’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile e/o svantaggiata (B.E.S.) nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione • • • Progetta percorsi educativo-didattici che permettano di sviluppare l’autonomia personale e di acquisire competenze. Delinea, inoltre, le strategie inclusive al fine di realizzare appieno il diritto alla formazione educativa e culturale per tutti gli alunni in difficoltà. L’istituto adotta una personalizzazione della didattica ed eventualmente misure compensative o dispensative ed elabora una progettazione didattico-educativa di tipo collegiale, corresponsabile e partecipata che individua le strategie di un intervento più idoneo Finalità: • Favorire l’inserimento, l’integrazione scolastica degli studenti portatori di handicap, o con bisogni educativi speciali (BES) collaborando con enti esterni. Obiettivi: • • • Sviluppo di rapporti e relazioni all’interno e fuori della classe con gli altri allievi, con i docenti e con la comunità scolastica nel suo insieme; Mantenimento e/o miglioramento dei livelli di scolarità raggiunti; Acquisizioni di conoscenze e/o abilità pratiche, attraverso l’uso di strumenti di laboratorio, che permettano l’inserimento in realtà professionali Attività: • Realizzazione dei Percorsi Educativi Individualizzati del Piano annuale per l’inclusività (P.A.I.). Si prevede, inoltre, l’organizzazione di attività didattiche in laboratori specifici che vengono programmati all’inizio di ogni anno scolastico. Metodi e strategie: • Contatti con docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado: progetto di continuità educativa. 84 • • Contatti con le famiglie, gli enti locali, gli operatori socio-sanitari, le Cooperative, gli Uffici Scolastici provinciali e regionali. Pianificazione, percorsi e identificazione dell’iter formativo più rispondente alla situazione reale dell’alunno diversamente abile. e/o svantaggiato Risorse Interne: • • • • • • • • • Docente referente Docenti di sostegno Equipe pedagogica Gruppo H (formato dai docenti di sostegno dell’Istituto) Gruppo GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) Personale ATA Struttura scolastica: aule dedicate ad attività individualizzate e/o di gruppo, ascensore. Laboratori di informatica, spazio all’aperto per attività motoria. Ausili specifici Esterne: • Equipe psico-pedagogica dell’A.S.L. di appartenenza, genitori, psico-pedagogista, assistente sociale, ecc… BES INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BES Un numero sempre più ampio di alunni, per una pluralità di motivi (fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali), presenta difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze, disturbi del comportamento. La scuola ed i docenti sono responsabili di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni. Nella scuola che lavora per l’inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. In presenza di studenti con bisogni educativi speciali occorre avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES, delle risorse e delle strategie necessarie per operare. È inoltre indispensabile formalizzare compiti e procedure, in modo che tutti gli attori del processo educativo cooperino al raggiungimento di esiti formativi positivi. Il progetto di inclusione nella scuola, pertanto, può avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto. Il nostro Istituto: • Riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e procede alla redazione ed all’applicazione di un piano di inclusività generale da ripresentare annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei 85 • • bisogni presenti; Intraprende obiettivi ed azioni positive per realizzare una didattica realmente inclusiva: − colloca la persona al centro dell’azione didattica − riconosce i bisogni degli studenti, anche di quelli più problematici, per cercare strategie idonee a sollecitare l’attenzione e la partecipazione, creando percorsi di apprendimento significativo − promuove la dimensione comunitaria e sociale dell’apprendimento − condivide le linee metodologiche ed i presupposti pedagogici con tutto il personale educativo − valorizza le potenzialità e le risorse di ognuno, anche le competenze non formali − riconosce i diversi bisogni e le differenze individuali, dando risposte diverse a domande diverse, cioè curando la personalizzazione dell’insegnamento ed adeguando in itinere la programmazione di ciascuna disciplina Predispone documentazione specifica, di volta in volta rispondente alle situazioni prese in questione circa la problematica di BES evidenziatasi, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini: - Piano Didattico Personalizzato (PDP) (art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011; punto 3.1 delle “linee guida” allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili; punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012); - Piano Didattico Personalizzato (PDP) per tutti gli studenti con altri BES Ogni tipo di documentazione specifica viene redatta con la condivisione di tutti gli attori della presa in carico dell’alunno: scuola, famiglia, figure professionali di riferimento • Implementa accoglienza, inclusione, successo formativo e costruzione di alleanze educative con le famiglie e con il contesto territoriale ALUNNI STRANIERI Il nostro istituto scolastico si colloca in un’area a basso processo migratorio. La presenza e la frequenza di alunni stranieri non è rilevante, essi provengono soprattutto dall’area dell’est dell’Europa, qualcuno appartiene alla comunità cinese, pochi dalle Maurizius. Diventa quindi fondamentale, in un contesto sociale multiculturale, incrementare il rapporto scuola-famiglia- territorio-istituzioni. Per monitorare e gestire i cambiamenti del fenomeno migratorio, contestualizzandolo all’interno dei processi di cambiamento dell’organizzazione e della normativa scolastica è indispensabile lavorare sulla continuità del percorso scolastico. 86 DISAGIO Il disagio scolastico è un fenomeno complesso determinato dall'interazione di più fattori sia individuali che ambientali. È convinzione del nostro Istituto che il disagio non debba essere considerato solo come un problema del singolo individuo, ma anche una condizione che appartiene all’intero sistema di vita in cui il ragazzo è inserito: gruppo classe, scuola, famiglia, extrascuola. L’Istituto riconosce il disagio scolastico nelle sue diverse connotazioni: cognitive, metacognitive (difficoltà nell’organizzazione del lavoro e dello studio), socio-culturali, socioaffettivo-relazionali e difficoltà specifiche di apprendimento. Gli incontri periodici per c.d.c., per dipartimenti, e docenti del gruppo di inclusione, docente funzione strumentale e dirigente scolastico) portano ad una progettazione condivisa, alla verifica costante e alla valutazione conclusiva: tutte fasi che consentono di creare una cultura della responsabilità educativa condivisa. PAI Introdotto dalla Direttiva sui BES del 27 dicembre 2012 e dalla relativa circolare applicativa del 6 marzo 2013, il PAI può essere considerato il documento programmatico che contiene il “censimento”: • degli alunni che necessitano di speciale attenzione, • delle risorse strutturali, infrastrutturali, strumentali, professionali di cui ciascuna scuola dispone per la presa in carico del bisogno rappresentato, • dei luoghi istituzionali designati alla progettazione e attuazione della presa in carico del bisogno, • degli strumenti adottati per la presa in carico (PEI e PDP), • dei metodi e degli strumenti adottati per la verifica dell’efficacia della dimensione inclusiva progettata e compiuta. Il PAI conclude, quindi, il lavoro svolto collegialmente dalla scuola in ciascun anno e costituisce il fondamento per l’avvio del lavoro dell’anno scolastico successivo. Il PAI ha lo scopo di: • Garantire l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico dell’istituzione scolastica • Garantire la continuità dell’azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico (continuità orizzontale e verticale) • Consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola, arrivando a scelte basate sull’efficacia dei risultati in termine di comportamento e di apprendimento di tutti gli alunni. 87 SERVIZIO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE L’istituto eroga un servizio di istruzione domiciliare per quegli alunni che, già ospedalizzati, non frequentano la scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni. La scuola elabora un progetto di offerta formativa nei confronti dell’alunno con l’indicazione del numero dei docenti coinvolti e delle ore di lezione previste. Le tecnologie informatiche e telematiche inoltre consentono lezioni per le materie non oggetto del servizio, da effettuarsi tramite collegamento internet tra la classe dell’allievo e la sua abitazione, su richiesta degli interessati. In tal modo lo studente costretto a casa per motivi di salute potrà frequentare virtualmente le lezioni scolastiche e al contempo ricevere un’istruzione domiciliare da parte dei suoi docenti per alcune ore alla settimana. ANIMATORE DIGITALE La scuola, ai sensi dell’art. 31, comma 2,lettera b), del Decreto del MIUR del 16/06/2015 n. 435, ha adottato il Piano Nazionale scuola digitale (PNSD) , diretto al potenziamento delle competenze e degli strumenti digitali, con l’istituzione dell’Animatore digitale. Tale figura avrà il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione delle scuole attraverso l’organizzazione di : • • • attività laboratoriali per la formazione della comunità scolastica sui temi del PNSD individuare soluzioni metodologiche e tecniche sostenibili (ambienti per l’apprendimento, biblioteca multimediale, ammodernamento del sito internet ) a lavorare per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo scolastico, stimolando la partecipazione e l’organizzazione di laboratori formativi favorevoli alla creatività degli studenti. Al PTOF viene allegato il Piano delle Attività educativo-didattiche da implementare nella scuola primaria, caratterizzata da alto tasso di dispersione ed esiti inferiori alla media regionale nelle prove INVALSI, affinché gli alunni, iscritti e frequentanti le scuole dell’Istituto, possano, secondo l’organizzazione, la tempistica, i contenuti e il progetto medesimo, per la durata di un anno, da riproporre nei due anni successivi, attraverso i progetti di recupero/potenziamento (come già approvati dal collegio dei docenti), possano pervenire al miglioramento auspicato sotto il profilo del possesso delle competenze che consentano la partecipazione fattiva, non solo alle attività di apprendimento nella comunità scolastica, ma anche dello sviluppo culturale che consenta agli alunni di integrarsi come persone e cittadini nel mondo attuale. 88 AREA GIURIDICO AMMINISTRATIVA SERVIZI SERVIZIO DI TRASPORTO Il Comune di Balestrate ha organizzato per la scuola secondaria di I grado un servizio di trasporto scolastico finalizzato all’esercizio dell’attività motoria. SICUREZZA Per meglio fronteggiare le varie situazioni di emergenza lo Stato ha definito leggi che tutti devono rispettare per ridurre, quanto più possibile, il rischio e farvi fronte nel momento in cui una emergenza si verifichi. Tale sistema prevede un utilizzo delle risorse nel quale siano individuate tre linee d’azione: - una che si realizzi al momento delle emergenze, - l’altra in cui sono previste attività per prevedere e prevenire situazioni di rischio - infine costanti azioni di informazione/formazione del personale tutto e degli allievi La nostra scuola propone la conoscenza da parte di tutti delle norme di sicurezza e del corretto comportamento perseguendo i seguenti obiettivi: - conoscenza dei pericoli presenti a casa, a scuola, nell’ambiente esterno; - portare gli alunni a ricondurre nella sfera della razionalità ogni manifestazione di panico; - creare negli studenti uno stimolo alla fiducia che permetta loro di superare un pericolo; - indurre i ragazzi ad acquisire un sufficiente autocontrollo che permetta loro di attuare comportamenti razionali; - far comprendere agli allievi l’importanza della realizzazione di un piano di evacuazione in caso di emergenza sia a casa che a scuola. L’attenzione a questi obiettivi si sviluppa attraverso i seguenti contenuti: - il piano di evacuazione del nostro edificio scolastico; - i pericoli presenti nell’ambiente costruito; - i pericoli presenti nell’ambiente naturale; - norme di comportamento in caso di emergenza sia nell’ambiente costruito che nell’ambiente naturale; - nozioni di pronto soccorso; - nozioni sulla protezione civile In tutte le scuole, come previsto dal D.M. 81/2008, sono stati redatti i piani di emergenza e si svolgono almeno due prove di evacuazione ogni anno scolastico. 89 ACCESSO AGLI ATTI DEL P.T.O.F. Il D.L.gs, n 33/2013 ha disciplinato il diritto di accesso ai documenti amministrativi e le modalità di esercizio del diritto stesso. Considerata la norma, i criteri e le procedure dell'Istituto per la predisposizione e la conservazione degli atti amministrativi, si è stabilito, in via permanente, che: a) il diritto di accesso ai documenti amministrativi è esercitato da chiunque abbia un interesse legittimo, personale e concreto per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti; b) l'interesse personale non vada a ledere un interesse collettivo o il diritto alla riservatezza da garantire a terzi, persone e/o gruppi; c) la richiesta di accesso sia motivata per iscritto; d) il responsabile della formazione dell'atto (Dirigente Scolastico, Direttore dei Servizi Amministrativi e Presidente del Consiglio d'Istituto) accerti la legittimità della richiesta, l'identità del richiedente e i suoi poteri rappresentativi nonché la sussistenza dell'interesse legittimo, personale e concreto 90