Information on major accident hazards
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Information on major accident hazards
Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 1 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) TERMINALE GNL ADRIATICO Srl Terminale Offshore Informazione in materia di rischio incidente rilevante (App.1 comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards (App.1 comma B del Lgs. D. 105/15) Rev. n. 00 Ed. No. 00 Data 23 Dic 2016 Date 23 Dec 2016 Doc. N. ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc. No. ATA-60-SG-110-PP-1001 00 Rev. 17 Jan 17 Date ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 2 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) OBIETTIVO SCOPE In ragione dei quantitativi di gas naturale liquefatto che possono essere presenti presso l’impianto, il terminale Adriatic LNG rientra tra gli stabilimenti di soglia superiore ai sensi del Decreto Legislativo n. 105/2015, in tema di controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose (c.d. normativa SEVESO). La sicurezza interna ed esterna allo stabilimento sono garantite da una serie di adempimenti realizzati dalla Società in collaborazione e sotto il controllo delle autorità . In continuità con quanto già fatto nel vigore della precedente normativa, Adriatic LNG ha elaborato e mantiene aggiornato un Rapporto di Sicurezza dove, tra le altre cose, vengono descritti la politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e i pericoli di incidente rilevante individuati, le misure adottate per prevenirli, i rischi per i cittadini e i lavoratori e le informazioni fornite alle Autorità per elaborare il piano d'emergenza esterno. Considering liquefied natural gas quantities which may be present at the facility, the Adriatic LNG Terminal is one of upper-tier establishments pursuant to Legislative Decree no. 105/2015, regarding the control of major accident hazards involving dangerous substances (so called Seveso legislation). The internal and external safety of the plant are guaranteed by a series of fulfillments made by the Company in cooperation and under the control of the authorities. To this end, giving continuity with what was done in compliance with previous applicable legislation, Adriatic LNG has developed and is maintaining a Safety Case Report where, among other topics, describes the policy of prevention of major accidents and major accident hazards identified, the measures taken to prevent them, the risks for citizens and workers and information provided to the Authority for them to process the external emergency plan. In quest’ottica e al fine di garantire una adeguata informazione in relazione ai rischi di incidente rilevante e alle misure atte a prevenire o limitarne le conseguenze per la salute umana e l’ambiente, si comunica che sono disponibili nella sezione FORNITORI del sito www.adriaticlng.it nuovi documenti aggiornati ai sensi della normativa Seveso. Essi sono relativi alle informazioni che il datore di lavoro/appaltatore deve mettere a disposizione dei suoi lavoratori presenti in stabilimento e facendo altresì in modo che gli stessi ne facciano lettura e ne abbiano adeguata conoscenza e comprensione. In particolare: un estratto dei risultati delle analisi e valutazioni di sicurezza (questo documento); le sezioni della Notifica di cui all'art. 13 del D.Lgs. 105/2015; le schede di dati di sicurezza delle sostanze e miscele pericolose presenti in impianto; un estratto del Piano di emergenza interna (PEI). PREMESSA Il presento documento viene emesso sulla base di quanto previsto dall’art 1.2 dell’appendice 1 dell’allegato B del D.Lgs 105/15, al fine di consentire al datore di lavoro/appaltatore di fornire le informazioni in merito ai rischi di incidente rilevante presenti in stabilimento ai propri lavoratori. Si ricorda che è obbligo del datore di lavoro/Appaltatore rendere edotto il proprio personale delle informazioni di cui agli articoli 1.1 e 1.2 dell’appendice 1 dell’allegato B del D.Lgs. 105/15 oltre che a procedere con lo svolgimento delle riunioni di cui all’art. 1.3 della medesima appendice. Ciascun datore di lavoro/appaltatore è tenuto a fornire ad 00 Rev. 17 Jan 17 Date ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number In this context and in order to guarantee adequate information in relation to the relevant risks of major accidents and the measures to prevent or limit their consequences for human health and the environment, we inform you that are available on the PROCUREMENT section of the website www.adriaticlng.it a new set of documents updated and compliant to Seveso legislation. The documents are information that employer/contractor must make available to its workers that are on the terminal, while ensuring that they read them and have adequate knowledge and understanding. Particularly: summary of the results of risk analysis and safety risk evaluations (this document); sections of the Notification as per art. 13 of Legislative Decree no. 105/2015; available in Italian language only material safety data sheet for hazardous substances and mixtures present on the terminal; subset of Internal Emergency Response Plan (ERP). FOREWORD The present document is issued on the basis of article 1.2 of Appendix 1 of Annex B of the Legislative Decree 105/15, in order to allow the contractor to provide information to the workers on the terminal about the risks of a major accidents. Please remember that it is the obligation of the employer/contractor to inform their staff about the information of articles 1.1. and 1.2 of appendix 1 of attachment B of Lgs.D. 105/15 as well as to execute required meetings of art. 1.3 of same Law Appendix. Each contractor is required to provide to Adriatic LNG adequate documentation proving effective and profitable performance of information activities above. Without this constituting interference or replacement of legal obligations AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 3 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Adriatic LNG adeguata documentazione comprovante l’effettivo e proficuo svolgimento delle attività informative di cui sopra. Senza che ciò costituisca ingerenze o sostituzione agli obblighi di legge gravanti in capo all’appaltatore quale datore di lavoro dei propri dipendenti e lavoratori, Adriatic LNG si riserva si da ora ogni opportuna iniziativa o misura qualora dovesse emergere che il datore di lavoro/appaltatore non assolva ai suoi obblighi informativi di legge. Adriatic LNG è a disposizione del datore di lavoro/appaltatore qualora si rendessero necessari chiarimenti circa le informazioni messe a disposizione. 00 Rev. 17 Jan 17 Date ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number imposed on the part of the contractor as employer of its employees and workers, if will occur that the employer/contractor does not to perform its disclosure obligations of law Adriatic LNG is entitles to take appropriate actions or measure. Should it be necessary to provide clarifications about the information provided Adriatic LNG is available to the employer/contractor. AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 4 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) 1. ANAGRAFICA UNITA’ PRODUTTIVA Unità produttiva Indirizzo con riferimento al meridiano di Greenwich Terminale GNL Adriatico S.r.l. Latitudine 45° 05’ 26.294” N Longitudine 12° 35’ 04.973” E Recapito telefonico +39 0426 361612 Datore di Lavoro Suresh Jagadesan Responsabile sede Offshore Installation Manager 1. INFORMATION ON THE PRODUCTION UNIT Production unit Terminale GNL Adriatico S.r.l. Address with Greenwich meridian Latitude 45° 05’ 26.294” N as reference Longitude 12° 35’ 04.973” E Tel. +39 0426 361612 Employer Suresh Jagadesan Site Manager Offshore Installation Manager 00 Rev. 17 Jan 17 Date ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 5 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) 2. ESTRATTO DEI RISULTATI DELLE ANALISI E VALUTAZIONI DI SICUREZZA LA DIRETTIVA SEVESO SEVESO DIRECTIVE L’Unione Europea, a seguito dell’evento incidentale avvenuto a Seveso 10 luglio 1976, nel tempo, ha emanato delle direttive per il controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, recepite in Italia con appositi Decreti. SEVESO I - DPR 175/88 del 17/05/1988 - Prima normativa sulla prevenzione degli incidenti rilevanti. Obiettivo: conoscere i propri processi, le caratteristiche delle sostanze e gli impianti di lavorazione. SEVESO II – D.Lgs. 334/99 Obiettivo: intervenire sulla gestione dell’azienda e sul fattore umano (Sistema di Gestione della Sicurezza Rischi di Incidente Rilevante). SEVESO III – D.Lgs. 105/2015 Obiettivo: adeguamento della categorizzazione delle sostanze al regolamento CLP (classificazione, etichettatura ed imballaggio) e maggiori dettagli sulle modalità di informazione alla popolazione. DEFINIZIONE INCIDENTE RILEVANTE The European Union, as follow-up of the accident happened in Seveso on July 10 1976, issued some directives for the control of major accident hazards involving dangerous substances, which in Italy were converted into Decrees. SEVESO I - DPR 175/88 dated 17/05/1988 - First regulation on major accident prevention. Objective: know the processes, the characteristics of substances and processing plants. SEVESO II – D.Lgs. 334/99 Objective: take measures on the company’s management and on the human factor (Safety Management System for Major Accident Hazards Prevention). SEVESO III – D.Lgs. 105/2015 Objective: updated the categorization of substances to CLP (classification, labeling and packaging) regulation and provide more details on information to the public. MAJOR ACCIDENT HAZARD DEFINITION (art. 3 D.Lgs. 105/2015) Un evento, quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano durante l’attività di uno stabilimento [...] e che dia luogo ad un pericolo grave immediato o differito, per la salute umana o per l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento in cui intervengano una o più sostanze pericolose. (art. 3 of Lgs.D. 105/2015) An occurrence such as a major emission, fire, or explosion resulting from the uncontrolled developments produced in the course of the operation of a plant [...], leading to a serious danger to human health or the environment. Danger could be immediate or delayed, inside or outside the plant where one or more dangerous substances are involved. RAPPORTO DI SICUREZZA SAFETY CASE REPORT Il Rapporto di Sicurezza (RdS) è un documento redatto sotto la responsabilità del Gestore dello Stabilimento (per Adriatic LNG è l’Amministratore Delegato) e secondo un indice di argomenti stabilito dalla normativa Seveso. In particolare esso contiene: Le informazioni relative alle sostanze pericolose ed ai processi condotti all’interno dello stabilimento. Le valutazioni del rischio associato alle attività svolte con il coinvolgimento di sostanze pericolose (analisi di rischio) e l’identificazione dei pericoli di incidente rilevante. Indicazione delle precauzioni assunte per prevenire o mitigare gli incidenti rilevanti The Safety Case Report (RdS) is a document prepared under responsibility of the “Operator” (in Italian “Gestore”, who is the Managing Director for Adriatic LNG), including a list of subjects required by Seveso Law. It includes: Information on dangerous substances and processes carried out in the plant. Risk assessment for all activities carried out in the plant involving dangerous substances (risk analysis). Mitigations undertaken for preventing and mitigating major accidents. 00 Rev. 17 Jan 17 Date ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 6 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Informazioni relative alle situazioni di emergenza e relativi piani. SUBSTANCES ON THE TERMINAL SOSTANZE PRESENTI SUL TERMINALE Ai sensi del D. Lgs 105/2015 un impianto è classificato come stabilimento a rischio di incidente rilevante in relazione al quantitativi di sostanze pericolose detenute. Il Terminale è classificato come stabilimento a rischio di incidente rilevante di soglia superiore poiché il quantitativi di gas naturale presente a bordo superano la soglia indicata dall’allegato 1, parte 2 colonna 3 del D.Lgs 105/2015. Gas Naturale: metano (>80% vol.); altri componenti: etano, propano, butano e isobutano, azoto. Sono stati analizzati anche i rischi connessi alla presenza a bordo di Gasolio, data l’elevata quantità presente in impianto, sebbene inferiore alle soglie indicate dal D.Lgs 105/2015. CARATTERISTICHE DELLE SOSTANZE Sostanza: Gas Naturale; Temperatura di esercizio: 162°C T ambiente; Stato fisico: Liquido (liquefatto criogenico) e Gas; Quantità: 117.00 tonnellate; Soglia Superiore per All.1 Parte 2: 200 tonnellate. Sostanza: Gasolio; Temperatura di esercizio: T ambiente; Stato fisico: Liquido; Quantità: 60 tonnellate; Soglia Superiore per All.1 Parte 2: 25000 tonnellate. Sostanze pericolose (per sezione H) Estratto da Scheda di Sicurezza - MSDS GAS NATURALE LIQUEFATTO Dichiarazione di pericolo: H220: Gas altamente infiammabile. H280: Contiene gas sotto pressione: può esplodere se riscaldato. Prevenzione: P210: Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate. Non fumare. Reazione: P377: In caso d’incendio dovuto a perdita di gas - non estinguere a meno che non sia possibile bloccare la perdita senza pericolo. P381: Eliminare ogni fonte di accensione se non c’è pericolo. Conservazione: P410 + P403: Conservare in luogo ben ventilato e proteggere dai raggi solari. CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA in accordo al regolamento CLP. 00 Rev. 17 Jan 17 Date Information on emergency response plans For Lgs.D. 105/15, industrial plants are classified as plants subject to major accident hazard prevention regulation on the basis of the quantities of dangerous substances present in the plant. Adriatic LNG Terminal is classified as subject to major accident hazards prevention regulation and falls into the upper tier category due to the quantity of natural gas which is above the threshold defined in attachment 1, part 2, column 3 of Lgs.D. 105/2015. Natural Gas: methane (>80% vol.); other components: ethane, propane, buthane, isobuthane, nitrogen. Risks related to presence of Diesel have also been analyzed, although the quantity of diesel on the terminal is lower than the thresholds of Lgs.D. 105/2015. SUBSTANCES CHARACTERISTICS Substance: Natural Gas; Operating Temperature: 162°C Room Temperature; Physical State: Liquid (cryogenic liquefied) and Gas; Quantity: 177.00 tons; Upper Tier as per All.1 part 2: 200 tons; Substance: Diesel; Operating Temperature: Room Temperature; Physical State: Liquid; Quantity: 160 tons; Upper Tier All.1 part 2: 25000 tons. Hazardous susbtances (as per section H) Extract from Safety Materials Data Sheet - MSDS LIQUIFIED NATURAL GAS Hazard Statements: H220: Extremely flammable gas. H280: Contains gas under pressure; may explode if heated. Prevention: P210: Keep away from heat, hot surfaces, sparks, open flames and other ignition sources. No smoking. Response: P377: Leaking gas fire – do not extinguish unless leak can be stopped. P381: Eliminate all ignition sources if safe to do so. Storage: P410 + P403: Store in a well ventilated place and protect from sunlight. CLASSIFICATION AND LABELLING according to CLP regulation. ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 7 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Estratto da Scheda di Sicurezza - MSDS GASOLIO Dichiarazione di pericolo: H226: Liquido e vapori infiammabili. H304: Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie . H315: Provoca irritazione cutanea . H332: Nocivo se inalato . H351: Sospettato di provocare il cancro. H373: L'esposizione prolungata o ripetuta può provocare danni agli organi. H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA in accordo al regolamento CLP. Extract from Safety Materials Data Sheet - MSDS DIESEL Hazard Statement: H226: Flammable liquid and vapor. H304: May be fatal if swallowed and enters airways . H315: Causes skin irritation . H332: Harmful if inhaled . H351: Suspected of causing cancer. H373: May cause damages to organs through prolonged or repeated exposure . H411: Toxic to aquatic life with long lasting effects. CLASSIFICATION AND LABELLING according to CLP regulation. ANALISI DI RISCHIO DI ALNG ALNG RISK ANALYSIS L’analisi di rischio ha lo scopo di valutare il rischio associato a specifici eventi incidentali, connessi alla perdita di controllo/contenimento da impianti contenenti sostanze pericolose. L’analisi è stata condotta con metodi e criteri previsti dalla normativa (DPCM 31/3/89), applicando anche le tecniche di analisi storica, analisi di Operabilità (HazOp) e alberi di guasto/albero degli eventi. La stima delle conseguenze e le distanze di danno degli scenari incidentali sono state calcolate mediante l’impiego di software specifici che simulano i fenomeni fisici di rilascio in atto in ciascuno scenario e considerano le condizioni atmosferiche/meteorologiche peggiori al momento del rilascio (ad.es. assenza/presenza di vento, particolari condizioni del profilo di temperatura). Risultati dell’Analisi di Rischio L’analisi di rischio sviluppata per Adriatic LNG in relazione al Terminale ha individuato 11 scenari incidentali considerati credibili, ovvero con frequenza di accadimento ≤ 10-7 occ/anno, ma comunque che rientrano nella classe di frequenza BASSA “Evento improbabile durante la vita prevista di funzionamento” (D.P.C.M 31.3.1989) Top events individuati ai fini del calcolo delle conseguenze: 1. Perdita di LNG dal braccio di scarico 2. Perdita di LNG da collettori di scarico su piattaforma 3. Perdita di LNG dalla linea di scarico sulla metaniera Risk Analysis aims at evaluating the risk associated with specific incident events, related to the release of dangerous substances from their containments. Analysis methodology is in compliance with regulatory requirement (DPCM 31/3/89), which requires historical data analysis, operability hazard analysis (HazOp) and event/fault tree analysis. The estimate of consequences and damage distances for each scenario were calculated using specific software, which simulate the physical phenomens during the release under the worst atmospheric conditions at the time of the release (e.g. presence of wind, particular temperature conditions). Risk Analysis Outcome The risk analysis conducted for Adriatic LNG terminal determined 11 credible scenarios, meaning the likehood of occurence frequency is ≤ 10-7 occ/year. However the events fall all in the LOW probability category “unlikely to happen during the expected lifecycle” (D.P.C.M 31.3.1989). Credible Risk Scenarios identified for consequence analysis: 1. LNG spill from unloading arm 2. LNG spill from LNG piperack 3. LNG spill from pipe on the tanker 4. LNG spill from low pressure in tank pump 5. Natural gas spill from BOG compressor discharge 6. LNG spill from recondenser line 7. LNG spill from HP pumps discharge line to ORV/WHR 00 Rev. 17 Jan 17 Date ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 8 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) 4. Perdita di LNG dalla mandata della pompa immersa (bassa pressione) 5. Perdita di NG dalla mandata compressori BOG 6. Perdita di LNG dalla linea di ricondensazione 7. Perdita di LNG dalla mandata di pompe HP (alta pressione) a vaporizzatori 8. Perdita di NG dalla linea di collegamento alla pipeline 9. Perdita di NG dalla pipeline subacquea 10. Perdita di NG dalla linea fuel-gas 11. Rilascio di gasolio per rottura tubazione La classe di frequenza per tutti gli 11 top events sopra riportati è bassa. Gli scenari incidentali attesi in piattaforma sono incendi che coinvolgono gas naturale. Nel caso di perdita di GNL (circa 20 m3), il liquido rilasciato si sparge in pochi secondi evaporando completamente in nube di vapori in meno di due minuti. Nel caso di innesco si genera un Flash Fire (incendio di nube); Nel caso di perdita di GNL e successivo innesco si potrebbe generare anche un Pool Fire (incendio da pozza); Nel caso di perdita di gas naturale rigassificato in pressione e successivo innesco accidentale si genera un Jet Fire (getto di fuoco). Inoltre si fa presente che: Non sono presenti scenari incidentali di dispersioni tossiche ed esplosioni. Gli effetti incidentali si esauriscono nel breve termine e sono limitati ad aree caratterizzate da un raggio inferiore ai 500 m, aventi origine all’interno del perimetro del Terminale. All’interno di tali aree si può verificare diffusione di calore per irraggiamento o fiamma in caso di incendio, con possibili ustioni (e’ opportuno allontanarsi di alcune decine di metri e/o ripararsi dietro uno schermo per evitare danni); Non sono attese conseguenze sull’ambiente, dato che il GNL non è ecotossico ed è inoltre molto volatile. In caso di dispersione a mare la rapida evaporazione non comporta alcun fenomeno inquinante. Per il gasolio è stata valutata la possibilità di sversamento a mare a seguito di perdita accidentale da serbatoio. A fronte degli apprestamenti di sicurezza previsti, tale scenario risulta essere non credibile. BARRIERE Barriere Impiantistiche Dal punto di vista impiantistico, ALNG ha implementato una serie di soluzioni e misure tecniche al fine di 00 Rev. 17 Jan 17 Date 8. Natural gas spill from pipeline riser 9. Natural gas spill from underwater pipeline 10. Natural gas spill from fuel-gas line 11. Diesel release due to tubing damage Frequency class for all the 11 risk scenario reported above is low. Credible scenarios expected are fires due to natural gas ignition. When a GNL release occurs (approx 20 m3), the released liquid is spread in few seconds and within two minutes it evaporates completely in a vapour cloud. If ignited a Flash Fire occurs (vapour fire); When a GNL release occurs and it is ignited it could also be the case of a Pool Fire (fire from a pool; When the release substance is natural gas at a gas state and pressurized, the ignition Jet Fire (jet of fire). It is furthermore to be highlighted that: There are no expected scenario related to toxical substances dispersion and explosions. Effects of the incident are quick and limited within a radius of less than 500 meters from the Terminal perimeter. Within these areas in case of fire heat transfer from radiation or flame might take place, with possible burnings (stepping back a few dozen meters and/or finding shelter behind a screen is appropriate to avoid damage); No effects on the environment are foreseen, as GNL is not eco-toxic and it is also very volatile. In case of GNL spill to sea, it quickly evaporates and does not produce any effects on the environment. Risk of diesel spill into the sea due to accidental release from the containments has been evaluated. Thanks to the safety mitigations in place, the scenario is not credible. BARRIERS Equipment barriers From the standpoint of plant engineering, ALNG has implemented a number of solutions and technical measures in order to contain and control the possible consequences related to a major accident. In particolar: Pipes made with the least possible number of flanged couplings and application of protective paints and coatings suitable for the marine environment; Quick-connect couplings with automatic interception on loading arms for unloading operations from LNG carriers; Quick-closing valves (ESD) fire proofing and failsafe with automatic and remote operation on the ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 9 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) contenere e controllare le eventuali conseguenze connesse ad un incidente di tipo rilevante. Tra questi si ricorda: Tubazioni realizzate con il minor numero possibile di accoppiamenti flangiati e con applicazione di vernici protettive e rivestimenti adatti per l’ambiente marino; Giunti a disinnesto rapido con intercetto automatico sui bracci di travaso per lo scarico da navi metaniere; Valvole a chiusura rapida (ESD) del tipo fire proofing e fail safe ad azionamento automatico ed a distanza sulle linee in uscita dai serbatoi e sui terminali dei punti di travaso; Presenza di piattaforme cordolate per l’allontanamento sicuro di eventuali perdite; Sistemi di controllo dell’atmosfera (gas detectors) e rivelatori d’incendio a cui è collegato la logica di chiusura delle valvole e l’attivazione di impianti fissi antincendio; Rilevatori di «freddo» (bassa temperatura dovuta a rilascio di GNL); Sistemi di allarme e blocco computerizzato (PLC/DCS); Impianti antincendio: o Sistemi fissi a schiuma; o Sistemi fissi a diluvio (sprinkler). Barriere Operative e di Gestione ALNG ha istituito e/o adeguato una serie di disposizioni di esercizio, manutenzione e controllo (Controllo Operativo – S.G.S.) al fine di prevenire l’accadimento di incidenti rilevanti. Tra questi si ricorda: È adottato un sistema di gestione della sicurezza conformemente alle prescrizioni del D.Lgs. 105/2015 ed integrato col sistema di gestione dell’ambiente e dalla salute del lavoratori, chiamato SHEMS; Redazione ed adozione di procedure di esercizio, di bonifica degli impianti e/o interventi per manutenzione; Attuazione del regolamento di sicurezza e procedure di controllo dell'accesso per i mezzi in visita; Controlli periodici di macchine ed apparecchi contenenti sostanze pericolose; Ispezioni e manutenzioni programmate su dispositivi di sicurezza e dotazioni di esercizio (valvole, attuatori, ecc.); Presidio in continuo del personale addetto all'esercizio degli impianti ed allo scarico delle navi; Sala controllo continuamente presidiata; Zona di sicurezza permanente attorno al Terminale, di forma circolare e raggio 2 km dal centro dello stesso. 00 Rev. 17 Jan 17 Date lines from the tanks and on the loading arms. Bunded platforms for the safe isolation of any loss of containment; Gas detectors and fire detectors which are connected to the logic for valves closing and the activation of fixed firefighting equipment; “Cold“ detectors (low temperature dectectors for the detection of LNG release) Alarm systems and control and safety instrumented systems (PLC/DCS); Fire prevention systems: o Foam deluge system; o Deluge and sprinkler systems. Procedure barriers ALNG has established and/or customized a set of operating, maintenance and control requirements (Operational Control - S.M.S.) in order to prevent the occurrence of major accidents. Among these there are: There is a safety management system in accordance with the requirements of Lgs. D. 105/2015 and integrated with the environment health and safety management system, called SHEMS; Implementation and use of operating procedures, for purging equipments and / or maintenance activities Safety regulation and control procedures are in place for LNG carriers that berth at the Terminal; Periodic maintenance of machines and equipment containing hazardous substances; Inspections and scheduled maintenance of safety devices and equipment (valves, actuators, etc.); Plant operations and unloading of LNG carrier are manned; Control room manned; Permanent security zone around the terminal, with radius of 2 km from the center point of the platform. EMERGENCY MANAGEMENT Lgs.D. 105/15 requires the Operator to have a suitable organization for emergency management. Regulatory obligations are the following: Define and adopt an Internal Emergency Response Plan (ERP) of the plant. It has to be based on risk scenarios identified in the Safety Case Report (RdS), and capture any emergency scenario included in the Risk Evaluation of the terminal (Lgs.D. 81/08 and MD 10.03.98). Support authorities for development of External Emergency Plan (EERP) for managing emergencies that might affect the surrounding territories. ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 10 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) GESTIONE DELL’EMERGENZA Il D. Lgs 105/15, attraverso l’analisi di rischio di incidenti rilevanti, richiede al gestore l’organizzazione idonea alla gestione delle emergenze. Le attività richieste sono le seguenti: Predisposizione del Piano di Emergenza Interno (PEI) di stabilimento sulla base degli scenari incidentali identificati nel Rapporto di Sicurezza (RdS), integrato con eventuali situazioni di emergenza derivanti dalla valutazione dei rischi sullo stabilimento (D. Lgs. 81/08 e DM 10.03.98). Supporto alle autorità preposte per la predisposizione del Piano di Emergenza Esterna (PEE) per la gestione delle eventuali emergenza sul territorio circostante lo stabilimento. Il piano di emergenza interno – PEI È un documento di organizzazione della sicurezza dello stabilimento e riguarda l'insieme degli elementi finalizzati a controllare e circoscrivere gli incidenti in modo da minimizzarne gli effetti e i danni per l'uomo, le cose, l'ambiente. Contiene quindi tutti gli elementi utili che devono essere comunicati al Prefetto e alla Provincia per l'elaborazione del piano di emergenza esterno (PEE). Il piano di emergenza esterna – PEE È redatto dall’autorità pubblica competente e organizza la risposta di protezione civile per ridurre gli effetti dell’incidente sulla salute pubblica e sull’ambiente. Nel PEE sono indicate le zone a rischio, gli allarmi, e i comportamenti da adottare da parte della popolazione in caso di incidente. Il Piano può prevedere il rifugio al chiuso o l’evacuazione. Situazioni di emergenza Adriatic LNG ha adottato una serie di procedure e piani per la gestione delle situazioni di emergenze: I piani di emergenza mirano a ridurre l'impatto degli incidenti e delle eventuali conseguenze sulle persone, l'ambiente, le apparecchiature e l'infrastruttura. I percorsi di emergenza sono segnalati in giallo e sono individuati da simboli e luci. Vengono mostrati durante la Safety Induction per chi va a bordo per la prima volta. Sul terminale sono presenti delle squadre di personale addestrato alla gestione delle emergenze, i cui ruoli sono definiti nel piano di emergenza interno. In una situazione di emergenza è importante restare calmi. La prima cosa da fare è dare l'allarme. In questo modo il personale addestrato avrà l'opportunità di affrontare la situazione. In caso di evacuazione, tutti devono radunarsi in 00 Rev. 17 Jan 17 Date Internal Emergency Response Plan - ERP It is a document on plant safety organization and covers all aspects for the control and containment of accidents, with the aim of reducing the effects and damage to people, assets, the environment. It includes all relevant information that must be communicated to the Prefect and the Province for the development of the external emergency plan (EERP). External Emergency Response Plan - EERP It is written by the competent public authority and organizes the response of the Civil Protection in order to reduce the effects of the accident on public health and the environment. The EERP indicates risk zones, alarms, correct behavior in case of accident. The Plan may provide an indoor shelter or the evacuation. Emergency situations Adriatic LNG has procedures and plans in place for dealing with emergencies: Emergency response plans aim at ensuring a prompt and effective response to emergencies and minimize effects on people, the environment and the assets. Escape routes are visible in yellow color and have emergency lights and icons to highlight them. They are shown during the Safety Induction provided during the first visit offshore. On the terminal there are emergency teams trained for dealing with emergencies, as per specific roles assigned in the emergency response plan. Recommendation during emergency situation is to remain calm. First thing is to activate emergency alarm in order to let emergency teams manage the situation. In case of terminal evacuation, all have to gather in dedicated areas. In case of general alarms, muster at the assigned muster point. At the muster point specific instructions will be given on how to behave and what to do next, if necessary. In the «Station Bill – Terminal GNL Adriatico» posted in several locations on the Terminal, detailed informations are reported on what to do and where to muster in case of an emergency. NOTIFICATION 105/2015 AS PER ART.13 OF D.LGS.D. In order to inform population on risks of major accidents it is available with the Mayor the Notification on the major accidents hazards control, prepared according to article 13 of Lgs.D. 105/15. The notifications is developed across the following sections: ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Terminale Offshore File Name Informazione in materia di incidente rilevante ATA-60-SG-110-PP-1001 App 1 D.Lgs 105 11 of 11 Page (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) Information on major accident hazards Contractor name (App.1 Comma B del D.Lgs 105/15) aree specifiche preventivamente assegnate. In caso di allarme generale, recatevi nella zona di raduno a voi assegnata. Presso il punto di raduno verranno fornite ulteriori istruzioni su come comportarvi e cosa fare, se necessario. Nel cartello «Ruolo di Bordo – Terminal GNL Adriatico» ubicato in diverse aree sul Terminale, vengono riportate informazioni dettagliate su cosa fare e dove recarsi in caso di emergenza. NOTIFICA AI 105/2015 SENSI DELL’ART.13 DEL D.LGS. Affinchè anche la popolazione sia informata sui rischi di incidente rilevante il Comune di appartenza rende disponibile la Notifica relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti, redatta secondo le disposizioni dell’articolo 13 del Decreto Legislativo 105/15. La notifica contiene le seguenti sezioni: A. Informazioni generali sull’azienda B. Sostanze pericolose C. Dichiarazione sostitutiva dell’atto di affidabilità D. Autorizzazioni/certificazioni e stato dei controlli a cui è soggetto lo stabilimento E. Planimetria F. Ambiente/Territorio circostante lo stabilimento G. Informazioni generali sui pericoli indotti da perturbazioni geofisiche e metereologiche H. Descrizione sintetica dello stabilimento I. Rischi e misure di sicurezza adottate L. Scenari incidentali con impatto all’esterno dello stabilimento M. Informazioni di dettaglio per le autorità competenti sugli scenari incidentali con impatto all’esterno dello stabilimento N. Dettaglio sulle sostanze (come elencate nella sezione H) A. B. C. D. E. F. G. H. I. L. M. N. Company information Hazardous substances Self-declaration affidavit Authorities involved, environmental certifications and authorizations, inspections Layout Surrounding territory General information on hazards caused by weather and geographical disturbances Description of the activities carried out in the plant/storage unit Effects and safety measures Credible scanrios with impact outside the plant Details for autorithies on credible scenarios with impact outside the plant Hazardous substances (as per section H) materials data sheet INFORMATION AVAILABLE FOR WORKERS Further information are available on the website http://www.adriaticlng.it/, sections intranet or procurement, as required for Appendix 1 of Attachment B of Lgs.D. 105/2015: summary of risk analysis and risk evaluations (this document); sections of Notification as per art.13 of Lgs.D. 105/2015; available in Italian language only safety materials data sheets of hazardous substances present on the terminal; subset of Internal Emergency Response Plan (ERP). INFORMAZIONI DISPONIBILI PER I LAVORATORI Ulteriori informazioni sono a disposizione sul sito internet http://www.adriaticlng.it/, sezioni intranet oppure fornitori, così come previsto dall’Appendice 1 dell’Allegato B del D.Lgs. 105/2015: un estratto dei risultati delle analisi e valutazioni di sicurezza (questo stesso documento); le sezioni della Notifica di cui all'art. 13 del D.Lgs. 105/2015; le schede di dati di sicurezza delle sostanze e miscele pericolose presenti in impianto; un estratto del Piano di Emergenza Interna (PEI). 00 Rev. 17 Jan 17 Date ATA-60-SG-110-PP-1001 Doc Number AT Prepared MV Endorsed CM Approved Information available for workers, as required for Appendix 1 of Attachment B of Lgs.D. 105/2015 Summary of risk analysis and risk evaluations Major Accident Hazards Information on major accident hazards as per Lgs.D. 105/2015 Major Accident Hazards 1 Rev.0 2016 Dec Seveso Directive The European Union, as follow-up of the accident happened in Seveso on July 10 1976, issued some directives for the control of major accident hazards involving dangerous substances, which in Italy were converted into Decrees. SEVESO I - DPR 175/88 dated 17/05/1988 - First regulation on major accident prevention. Objective: know the processes, the characteristics of substances and processing plants. SEVESO II – Lgs.D. 334/99 Objective: take measures on the company’s management and on the human factor (Safety Management System for Major Accident Hazards Prevention). SEVESO III – Lgs.D. 105/2015 Objective: updated the categorization of susbstances to CLP (classification, labeling and packaging) regulation and provide more details on information to the public. Major Accident Hazards 2 What is a major accident? (art. 3 of Lgs.D. 105/2015) An occurrence such as a major emission, fire, or explosion resulting from the uncontrolled developments produced in the course of the operation of a plant (…), leading to a serious danger to human health or the environment. Danger could be immediate or delayed, inside or outside the plant where one or more dangerous substances are involved. Major Accident Hazards 3 Safety Case Report The Safety Case Report (RdS) is a document prepared under responsibility of the “Operator” (in italian “Gestore”, who is the Managing Director for Adriatic LNG), including a list of subjects required by Seveso Law. It includes: • Information on dangerous substances and processes carried out in the plant. • Risk assessment for all activities carried out in the plant involving dangerous substances (risk analysis). • Mitigations undertaken for preventing and mitigating major accidents • Information on emergency response plans Major Accident Hazards 4 Substances on the Terminal For Lgs.D. 105/15, industrial plants are classified as plants subject to major accident hazard prevention regulation on the basis of the quantities of dangerous substances present in the plant. Adriatic LNG Terminal is classified as subject to major accident hazards prevention regulation and falls into the upper tier category due to the quantity of natural gas which is above the threshold defined in attachment 1, part 2, column 3 of Lgs.D. 105/2015. Natural Gas: methane (>80% vol.); other components: ethane, propane, buthane, isobuthane, nitrogen Risks related to presence of Diesel have also been analyzed, allthough the quantity of diesel on the terminal is lower than the thresholds of Lgs.D. 105/2015. Substances Characteristics Physical State Quantity (t) Upper Tier All.1 part 2 (t) - 162 Room T Liquid (cryogenic liquified) Gas 117.000 200 Room T Liquid 160 25.000 Operating Temperature ( oC) Natural gas Diesel Substances Major Accident Hazards 5 Hazardous susbtances (as per section H) Extract from Safety Materials Data Sheet - MSDS LIQUIFIED NATURAL GAS CLASSIFICATION AND LABELLING according to CLP regulation HAZARD STATEMENTS: H220: Extremely flammable gas H280: Contains gas under pressure; may explode if heated. PRECAUTIONARY STATEMENTS: Prevention P210: Keep away from heat, hot surfaces, sparks, Response HAZARD Storage Major Accident Hazards open flames and other ignition sources. No smoking. P377: Leaking gas fire – do not extinguish unless leak can be stopped. P381: Eliminate all ignition sources if safe to do so. P410 + P403: Store in a well ventilated place and protect from sunlight. 6 Hazardous susbtances (as per section H) Extract from Safety Materials Data Sheet - MSDS DIESEL CLASSIFICATION AND LABELLING according to CLP regulation HAZARD STATEMENTS: H226: H304: H315: H332: H351: H373: Flammable liquid and vapor May be fatal if swallowed and enters airways Causes skin irritation Harmful if inhaled Suspected of causing cancer May cause damages to organs through prolonged or repeated exposure H411: Toxic to acquatic life with long lasting effects HAZARD Major Accident Hazards 7 ALNG Risk Analysis Risk Analysis aims at evaluating the risk associated with specific incident events, related to the release of dangerous substances from their containments. Analysis methodology is in compliance with regulatory requirement (DPCM 31/3/89), which requires historical data analysis, operability hazard analysis (HazOp) and event/fault tree analysis. The estimate of consequences and damage distances for each scenario were calculated using specific software, which simulate the physical phenomens during the realease under the worst atmospheric conditions at the time of the release (i.e. presence of wind, particular temperature conditions). Major Accident Hazards 8 Risk Analysis Outcome The risk analysis conducted for Adriatic LNG terminal determined 11 credible scenarios, meaning the likehood of occurence frequency is ≤ 10-7 occ/year. However the events fall all in the LOW probability category “unlikely to happen during the expected lifecycle” (D.P.C.M 31.3.1989). # RISK SCENARIO FREQUENCY CLASS LNG LOADING LNG spill from unloading arm Low 2 LNG spill from LNG piperack Low 3 LNG spill from pipe on the tanker Low LNG STORAGE LNG spill from low pressure in tank pump Low Natural gas spill from BOG compressor discharge RECONDENSATION 6 7 LNG spill from HP pumps discharge line to ORV/WHR Low PIPELINE 8 Natural gas spill from pipeline riser Low 9 Natural gas spill from underwater pipeline Low UTILITIES BOG COMPRESSION 5 FREQUENCY CLASS RISK SCENARIO HP PUMPS 1 4 # Low 10 Natural gas spill from fuel-gas line Low 11 Diesel release due to tubing damage Low LNG spill from recondenser line Major Accident Hazards 9 Risk Analysis Outcome Credible scenarios expected are fires due to natural gas ignition. • When a GNL release occurs (approx 20 m3), the released liquid is spread in few seconds and within two minutes it evaporates completely in a vapour cloud. If ignited a Flash Fire occurs (vapour fire). • When a GNL release occurs and it is ignited it could also be the case of a Pool Fire (fire from a pool); • When the release substance is natural gas at a gas state and pressurized, the ignition Jet Fire (jet of fire) Major Accident Hazards 10 Risk Analysis Outcome • There are no expected scenario related to toxical substances dipersion and explosions. • Effects of the incident are quick and limited within a radius of less than 500 meters from the Terminal perimeter. Within these areas in case of fire heat transfer from radiation or flame might take place, with possible burnings (stepping back a few dozen meters and/or finding shelter behind a screen is appropriate to avoid damage); • No effects on the environment are foreseen, as GNL is not eco-toxic and it is also very volatile. In case of GNL spill to sea, it quickly evaporates and does not produce any effects on the environment. • Risk of diesel spill into the sea due to accidental release from the containments has been evaluated. Thanks to the safety mitigations in place, the scenario is not credible. Major Accident Hazards 11 Equipment barriers From the standpoint of plant engineering, ALNG has implemented a number of solutions and technical measures in order to contain and control the possible consequences related to a major accident. In particular: • • • • • • • • Pipes made with the least possible number of flanged couplings and application of protective paints and coatings suitable for the marine environment; Quick-connect couplings with automatic interception on loading arms for unloading operations from LNG carriers; Quick-closing valves (ESD) fire proofing and fail-safe with automatic and remote operation on the lines from the tanks and on the loading arms. Bunded platforms for the safe isolation of any loss of containment; Gas detectors and fire detectors which are connected to the logic for valves closing and the activation of fixed firefighting equipment; “Cold“ detectors (low temperature dectectors for the detection of LNG release) Alarm systems and control and safety instrumented systems (PLC/DCS); Fire prevention systems: Foam deluge system; Deluge and sprinkler systems Major Accident Hazards 12 Procedure barriers ALNG has established and/or customized a set of operating, maintenance and control requirements (Operational Control - S.M.S.) in order to prevent the occurrence of major accidents. Among these there are: • • • • • • • • There is a safety management system in accordance with the requirements of Lgs. D. 105/2015 and integrated with the environment health and safety management system, called SHEMS Implementation and use of operating procedures, for purging equipments and / or maintenance activities Safety regulation and control procedures are in place for LNG carriers that berth at the Terminal; Periodic maintenance of machines and equipment containing hazardous substances; Inspections and scheduled maintenance of safety devices and equipment (valves, actuators, etc.); Plant operations and unloading of LNG carrier are manned; Control room manned; Permanent security zone around the terminal, with radius of 2 km from the center point of the platform Major Accident Hazards 13 Emergency Management Lgs.D. 105/15 requires the Operator to have a suitable organization for emergency management. Regulatory obligations are the following: a) Define and adopt an Internal Emergency Response Plan (ERP) of the plant. It has to be based on risk scenarios identified in the Safety Case Report (RdS), and capture any emergency scenario included in the Risk Evaluation of the terminal (Lgs.D. 81/08 and MD 10.03.98). b) Support authorithies for development of External Emergency Plan (EERP) for managing emergencies that might affect the surrounding territories. (See chart in the next slide) Major Accident Hazards 14 Emergency Management Safety Case Report (Lgs.D. 105/15) Work Related Risk Assessment (Lgs.D. 81/08) Fire Risk Evaluation (MD 10.03.98) Emergency Response Plan (art. 20 Lgs.D. 105/15) External Emergency Reponse Plan (art. 21 Lgs.D. 105/15) Major Accident Hazards Plant Territory 15 Emergency Plans Internal Emergency Response Plan - ERP It is a document on plant safety organization and covers all aspects for the control and containment of accidents, with the aim of reducing the effects and damage to people, assets, the environment. It includes all relevant information that must be communicated to the Prefect and the Province for the development of the external emergency plan (EERP). External Emergency Response Plan - EERP It is written by the competent public authority and organizes the response of the Civil Protection in order to reduce the effects of the accident on public health and the environment. The EERP indicates risk zones, alarms, correct behavior in case of accident. The Plan may provide an indoor shelter or the evacuation. Major Accident Hazards 16 Emergency situations Adriatic LNG has procedures and plans in place for dealing with emergencies: • Emergency response plans aim at ensuring a prompt and effective response to emergencies and minimize effects on people, the environment and the assets. • Escape routes are visible in yellow color and have emergency lights and icons to highlight them. They are shown during the Safety Induction provided during the first visit offshore. • On the terminal there are emeregency teams trained for dealing with emergencies, as per specific roles assigned in the emergency response plan. • Reccomandation during emergency situation is to remain calm. • First thing is to activate emergency alarm in order to let emergency teams manage the situation. • In case of terminal evacuation, all have to gather in dedicated areas. • In case of general alarms, muster at the assigned muster point. • At the muster point specific instuctions will be given on how to behave and what to do next, if necessary. In the «Station Bill – Terminal GNL Adriatico» posted in several locations on the Terminal, detailed informations are reported on what to do and where to muster in case of an emergency. Major Accident Hazards 17 Notification as per art. 13 of Lgs.D. 105/2015 SECTION SECTION NAME A COMPANY INFORMATION B HAZARDOUS SUBSTANCES C SELF-DECLARATION AFFIDAVIT D AUTHORITHIES INVOLVED, ENVIRONMENTAL CERTIFICATIONS AND AUTHORIZATIONS, INSPECTIONS E LAYOUT Notification on the major F SURROUNDING TERRITORY accidents hazards control, G GENERAL INFORMATION ON HAZARDS CAUSED BY WEATHER AND GEOPHYSICAL DISTURBANCES prepared according to article 13 H DESCRIPTION OF THE ACTIVTIES CARRIED OUT IN THE PANT/STORAGE UNIT of Lgs.D. 105/15. I EFFECTS AND SAFETY MEASURES L CREDIBLE SCENARIOS WITH IMPACT OUTSIDE THE PLANT M DETAILS FOR AUTHRITHIIES ON CREDIBLE SCENARIOS WITH IMPACT OUTSIDE THE PLANT N HAZARDOUS SUBSTANCES (AS PER SECTION H) MATERIALS DATA SHEET In order to inform population on risks of major accidents it is available with the Mayor the Major Accident Hazards 18 Information available for workers Further information are available on the website http://www.adriaticlng.it/, sections intranet or procurement, as required for Appendix 1 of Attachment B of Lgs.D. 105/2015: • summary of risk analysis and risk evaluations (this presentation); • sections of Notification as per art.13 of Lgs.D. 105/2015; available in Italian language only • safety materials data sheets of hazardous susbstances present on the terminal; • subset of Internal Emergency Response Plan (ERP). Major Accident Hazards 19 Information available for workers, as required for Appendix 1 of Attachment B of Lgs.D. 105/2015 Sections of Notification as per art.13 of Lgs.D. 105/2015; available in Italian language only SEZIONIA1,D,F,H,L–ALLEGATO5 MODULO DI NOTIFICA E DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTEPERICITTADINIEDILAVORATORIDICUIAGLIARTT.13E23 SEZIONE DENOMINAZIONESEZIONE A SEZIONIA1eA2‐INFORMAZIONIGENERALI D INFORMAZIONIGENERALISUAUTORIZZAZIONI/CERTIFICAZIONIE STATODEICONTROLLIACUIE'SOGGETTOLOSTABILIMENTO F DESCRIZIONEDELL'AMBIENTE/TERRITORIOCIRCOSTANTELO STABILIMENTO H DESCRIZIONESINTETICADELLOSTABILIMENTOERIEPILOGO SOSTANZEPERICOLOSEDICUIALL'ALLEGATO1 L INFORMAZIONISUGLISCENARIINCIDENTALICONIMPATTO ALL'ESTERNODELLOSTABILIMENTO 1 SEZIONEA.1 INFORMAZIONIGENERALI(PUBBLICO) 1.RAGIONESOCIALEEUBICAZIONEDELLOSTABILIMENTO NomedellaSocietà TerminaleGNLAdriaticoS.r.L. Denominazionedellostabilimento AdriaticLNG – TerminaleOffshore Regione Veneto Provincia Rovigo Comune PortoViro(RO) Indirizzo MareAdriatico Coordin.Baricentro Lat.45°05’28.6889’’N WGS84 Long.12°35’04.4542’’E CAP N.A. Telefono 02636981 Fax 0263698222 IndirizzoPEC [email protected] SEDELEGALE(sediversadaquantosopra) Regione Lombardia Provincia Milano Comune Milano Indirizzo PiazzaSigmundFreud1 CAP 20154 Telefono 0263698507 Fax 0263698222 IndirizzoPEC [email protected] Nome Cognome Jagadesan Gestore Suresh Portavoce 2 SEZIONE D – INFORMAZIONI GENERALI SU AUTORIZZAZIONI/CERTIFICAZIONI E STATO DEI CONTROLLI A CUI E’ SOGGETTO LO STABILIMENTO(PUBBLICO) Quadro1 INDICAZIONIERECAPITIDIAMMINISTRAZIONI,ENTI,ISTITUTI,UFFICIOALTRIENTIPUBBLICI,ALIVELLONAZIONALEELOCALEACUISIÈ COMUNICATAL’ASSOGGETTABILITÀALDECRETODIRECEPIMENTODELLADIRETTIVA2012/18/UE,OACUIÈPOSSIBILERICHIEDERE INFORMAZIONIINMERITO EnteNazionale Ufficio Competente ISPRA ServizioRischio Industriale EnteLocale COMITATOTECNICO REGIONALE PRESSODIREZIONE REGIONALEVVFdella Regione/Provincia Autonoma COMANDOPROVINCIALE VIGILIDELFUOCO ViaVitaliano Brancati,48 00144‐Roma E_mail/PEC [email protected] UnitàAmministrativa territoriale C.T.Rdicuiall’art.10 delD.Lgs.105/15 Ufficio Indirizzocompleto E_mail/PEC Competente [email protected] Direzione ViaDante55, Regionaledei Padova VigilidelFuoco ‐Padova PrefetturadiRovigo U.T.G. Prefetturadi Rovigo Ufficio Ambiente PREFETTURA REGIONE/AUTORITA’ REGIONALECOMPETENTE Indirizzocompleto RegioneVeneto Comandoprovinciale deiVVFRovigo ViaL.Ricchieri dettoCelio,12, RovigoRO CallePriuli Cannaregio, Venezia(VE) Comandante Viadell'Ippodromo, VigilidelFuoco 4/6,RovigoRO diRovigo [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] 3 COMUNE ComunediPorto Viro (RO) Sindaco Comunedi PortoViro Piazzadella Repubblica,23, PortoViroRO [email protected] 4 Quadro2 AUTORIZZAZIONIECERTIFICAZIONINELCAMPOAMBIENTALEEDELLASICUREZZAINPOSSESSODELLASOCIETA’ Ambito (Ambiente/Sicurezza) Riferimento (AIA,ISO/OHSAS,ecc..) Ambiente AIA EntediRiferimento N.Certificato/Decreto DataEmissione Ministerodell'AmbienteedellaTuteladel TerritorioedelMare DSA‐DEC‐2009‐ 0000039 Infasedirinnovo 21/01/2009 Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. Quadro3 INFORMAZIONISULLEISPEZIONI LoStabilimentoèstatosottopostoadispezionedispostaaisensidell’art.27 comma6 comma7 da Nota:LoStabilimentoèstatosottopostoadispezioneordinariadispostadaM.A.T.T.M.aisensidell’art.25delD.Lgs334/99nelledatesottoindicate. Data apertura dell’ultima 01/12/2009 Data chiusura dell’ultima 06/07/2010 Ispezione in (aisensiart.25 (aisensiart.25 ispezioneinloco ispezione corso D.Lgs334/99) D.Lgs334/99) inloco LoStabilimentononèstatoancorasottopostoadispezionedispostaaisensidell’art.27deldecreto X Datadiemissionedell’ultimoDocumentodiPoliticaPIR 18/05/2016 Informazionipiùdettagliatesulleispezioniesuipianidiispezionesonoreperibilipressoilsoggettochehadispostol’ispezioneepossonoessereottenute, fattesalveledisposizionidicuiall’art.23deldecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE,dietroformalerichiestaadesso. 5 SEZIONE F (PUBBLICO) – DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE/TERRITORIO CIRCOSTANTE LOSTABILIMENTO Prossimità(entro2km)daconfinidialtroStato (perimpiantioff‐shoredistanzadallimitedellaacqueterritorialinazionali) Stato Distanza ITALIA–ACQUETERRITORIALINAZIONALI CIRCA15KM Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. Lo Stabilimento ricade sul territorio di più unità amministrative di regione/provincia/comune Regione/Provincia/Comune Denominazione NONAPPLICABILE Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. Categoriedidestinazionid’usodeiterreniconfinanticonlostabilimento Industriale Agricolo Commerciale Abitativo X Altro(specificare): NONAPPLICABILETRATTANDOSIDIIMPIANTOOFF‐SHORE Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km (sulla base delleinformazionidisponibili) LocalitàAbitate Tipologia Denominazione Distanza >15km N.A. Direzione Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1–CentroAbitato 2‐NucleoAbitato 3‐CaseSparse AttivitàIndustriali/Produttive Tipologia Denominazione Distanza Direzione N.A. >15 km Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1–SoggettaalDecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE 2–NonSoggettaalDecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE 6 Luoghi/Edificiconelevatadensitàdiaffollamento Tipo N.A. Denominazione Distanza CENTRIABITATI Direzione ADIST.>15KM Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1‐Scuole/Asili 2‐AreeRicreative/Parchigiochi/ImpiantiSportivi 3‐CentroCommerciale 4‐Ospedale 5‐UfficioPubblico 6‐Chiesa 7‐Cinema 8‐Musei 9‐RicoveriPerAnziani 10‐Altro(specificare): 10.a 10.b Servizi/Utilities Tipo Denominazione Distanza Direzione N.A. >15 km Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1‐Acquedotti 2‐Serbatoiacquapotabile 3‐Antennetelefoniche‐telecomunicazioni 4‐Depuratori 5‐Metanodotti 6‐Oleodotti 7‐Stazioni/LineeElettricheAltatensione 8‐Altro(specificare): 8.a 8.b 7 Trasporti Retestradale Tipo Denominazione Distanza Direzione N.A. >15km Distanza Direzione >15km Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1‐Autostrada 2–StradaStatale 3–StradaProvinciale 4–StradaComunale 5–StradaConsortile 6‐Interporto 7‐Altro(specificare): 7.a 7.b Trasporti ReteFerroviaria Tipo Denominazione N.A. Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1–ReteferroviariaAltaVelocità 2–Reteferroviariatradizionale 3–StazioneFerroviaria 4–ScaloMerciFerroviario 5‐Altro(specificare): 5.a 5.b 8 Trasporti Aeroporti Tipo Denominazione Distanza N.A. >15km Direzione Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1–AeroportoCivile 2–AeroportoMilitare AreePortuali Tipo Denominazione Distanza Direzione N.A. >15km Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1–PortoCommerciale 2–PortoIndustrialeoPetrolifero 3–PortoTuristico 4–PortoMilitare 5‐Altro(specificare): 5.a 5.b Indicare se lo stabilimento ricade all’interno di un’area portuale e/o è un deposito costiero N.A Deposito costiero N.A Ricadeinareaportuale Denominazione AutoritàMarittima AreaPortuale Competente Chioggia CapitaneriaPortoChioggia Indirizzo Telefono Piazzetta Marinai d'Italia,0415508211 1290–30015ChioggiaVE Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 9 ElementiAmbientali Elementiambientalivulnerabili Tipo Denominazione Distanza Direzione 5 MAREADRIATICO Adiacente TUTTE 6 DELTADELPO circa15km SUD‐EST Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1‐AreeProtettedallanormativa 2‐Areediinteressearcheologico/storico/paesaggistico 3‐Fiumi,torrenti,rogge 4‐Laghiostagni 5‐Zonecostiereodimare 6‐Zonedidelta 7‐Pozziapprovvigionamentoidropotabile 8‐Sorgenti 9‐Areecaptazioneacquesuperficialidestinatealconsumoumano/irrigazione 10‐Altro(specificare): 10.a 10.b Acquiferialdisottodellostabilimento Tipo Profonditàdalpianodicampagna Direzionedideflusso N.A. Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. 1–Acquiferosuperficiale 2–Acquiferoprofondo 10 SEZIONE H (pubblico) – DESCRIZIONE SINTETICA DELLO STABILIMENTO E RIEPILOGO SOSTANZE PERICOLOSE DI CUI ALL’ALLEGATO 1 DEL DECRETO DI RECEPIMENTODELLADIRETTIVA2012/18/UE Descrizionesinteticadellostabilimento(max3000caratteri) Terminale GNL Adriatico s.r.l. gestisce un impianto costituito da un terminale marino per il ricevimento,lostoccaggioelarigassificazionedigasnaturaleliquefatto(GNLoLNG,Liquefied Natural Gas), una condotta per la spedizione del gas rigassificato a terra e un gasdotto sotterraneo che convoglia il gas fino alla stazione di misura di Cavarzere, dove il gas viene immessonellaretenazionale.IlTerminaleoccupaunasuperficiedicirca50.000m2,strutture diormeggiocomprese,edèubicatonelMareAdriatico,allargodiPortoLevante(comunedi PortoViro–RO). IlTerminaleèposizionatoacirca15kmdallacostaedècollegatoadunacondottainterrata sottomarina(sealine,lunghezzacirca15km)checonsentel’inviodelgasallaterraferma.Da qui la condotta continua il suo percorso sotterraneo (circa 25 km) sino a giungere alla stazionedimisura,situatanelterritoriodiCavarzere.L’eserciziodelTerminaleècoadiuvato da una base di terra (Shore Base) a Porto Viro (Ca' Cappello), che ha lo scopo di fornire il supportologisticoalTerminalepertuttelenecessitàordinarieestraordinarie. Ilrigassificatoreconsisteinunastrutturaagravità(GBS)incementoarmatocheospitaalsuo interno2serbatoiinacciaioal9%nichelda125.000m3cadaunoperlostoccaggiodelGNLe, sulla sommità, l’impiantistica per la rigassificazione del GNL stesso. Le dimensioni del GBS sono180minlunghezza,88inlarghezzae47inaltezza.IlGBSpoggiasulfondomarino,in circa 29 m di profondità d’acqua, ed è dotato delle strutture di ormeggio atte ad accogliere navimetanieredidiversacapacitàperloscaricodelprodotto. Leattivitàpossonoesseresuddivisenelleseguentisezioni: ・ ScaricodelGNL ・ StoccaggiodelGNL ・ RigassificazionedelGNL ・ SpedizioneemisuradelGNLgasnaturale LoscaricodelGNLavvienedallenavimetanierepermezzodellepropriepompe;ilgasliquido (a –circa 160°C) viene convogliato mediante bracci di travaso articolati ad un sistema di tubazionichiusecheconduconofinoaiserbatoidistoccaggio. Nei due serbatoi modulari, ospitati all’interno del GBS, viene effettuato lo stoccaggio criogenico del gas liquefatto. I serbatoi sono serviti da delle pompe immerse, che inviano il prodottoadellepompeadaltaprevalenza.Questeultimeinvianoilgasliquefattoinpressione ai vaporizzatori ad acqua mare (ORVs) e/o allo scambiatore a glicole‐acqua (WHRV) per la rigassificazione. Il gas così ottenuto viene spedito a terra mediante sealine (pipeline sottomarina)epipelinesotterraneafinoallastazionedimisuradiCavarzere,pervenireinfine immesso nella rete nazionale del gas. È presente un sistema di compressori e un ricondensatorecheconsentonodirecuperareerigassificare anchei vaporidiboil‐offchesi sviluppanonellasezionedistoccaggio. Lostabilimentoèdotatodiequipaggiamentipropriperlagenerazionedell’energia(turbinea gas e gruppo elettrogeno di emergenza), di un sistema di torcia per lo sfogo delle sovrappressioniincasodiemergenza,ediunquartiereabitativoingradodiospitarefinoa circa60persone,servitodapiattaformaelicotteri. Sono presenti inoltre sistemi di sicurezza per la rilevazione di eventuali perdite di gas e sistemidiprotezioneantincendioattivaepassiva. 11 Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate); Quantitàlimite(tonnellate) dellesostanzepericolose,dicui Quantità all'articolo3,comma1,lettera Categoriedellesostanzepericolose massima l),perl'applicazionedi: conformementealregolamento(CE)n. detenutao 1272/2008 prevista Requisitidi Requisitidi (tonnellate) soglia soglia inferiore superiore Sezione«H»—PERICOLIPERLASALUTE H1 TOSSICITÀ ACUTA Categoria 1, tutte le vie di esposizione 5 20 H2TOSSICITÀACUTA —Categoria2,tutteleviediesposizione —Categoria3,esposizioneperinalazione(cfr.nota 7*) 50 200 H3TOSSICITÀSPECIFICAPERORGANIBERSAGLIO (STOT) — ESPOSIZIONE SINGOLA STOT SE Categoria1 50 200 Sezione«P»—PERICOLIFISICI P1aESPLOSIVI(cfr.nota8*) —Esplosiviinstabili;oppure —Esplosivi,divisione1.1,1.2,1.3,1.5o1.6;oppure —Sostanzeomisceleaventiproprietàesplosivein conformitàalmetodoA.14delregolamento(CE)n. 440/2008(cfr.nota9*)echenonfannopartedelle classi di pericolo dei perossidi organici e delle sostanzeemisceleautoreattive 10 50 P1bESPLOSIVI(cfr.nota8*) Esplosivi,divisione1.4(cfr.nota10*) 50 200 P2GASINFIAMMABILI Gasinfiammabili,categoria1o2 10 50 150 (pesonetto) 500 (pesonetto) P3aAEROSOLINFIAMMABILI(cfr.nota11.1*) Aerosol «infiammabili» delle categorie 1 o 2, contenenti gas infiammabili di categoria 1 o 2 o liquidiinfiammabilidicategoria1 12 Quantitàlimite(tonnellate)delle Categoriedellesostanzepericolose sostanzedetenutapericolose,dicui conformementealregolamento(CE)n. all'articolo3,comma1,letteral), l' l Requisitidi d 1272/2008 Requisitidi soglia soglia Quantità massima oprevista (tonnellate) P3bAEROSOLINFIAMMABILI(cfr.nota11.1*) Aerosol infiammabili delle categorie 1 o 2, non contenentigasgasinfiammabilidicategoria1o2 né liquidi infiammabili di categoria 1 (cfr. nota 11.2*) P4GASCOMBURENTI Gascomburenti,categoria1 5000 (pesonetto) 50000 (pesonetto) 50 200 P5aLIQUIDIINFIAMMABILI —Liquidiinfiammabili,categoria1,oppure —Liquidiinfiammabilidicategoria2o3mantenuti a una temperatura superiore al loro punto di ebollizione,oppure — Altri liquidi con punto di infiammabilità 5 60 °C,mantenutiaunatemperaturasuperiorealloro puntodiebollizione(cfr.nota12*) 10 50 P5bLIQUIDIINFIAMMABILI —Liquidiinfiammabilidicategoria2o3qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti, oppure —Altriliquidiconpuntodiinfiammabilità560°C qualoraparticolaricondizionidiutilizzazione,come la forte pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti (cfr. nota12*) P5cLIQUIDIINFIAMMABILI Liquidiinfiammabilicategorie2o3noncompresi inP5aeP5b 50 200 5000 50000 P6a SOSTANZE E MISCELE AUTOREATTIVE e PEROSSIDIORGANICI Sostanze e miscele autoreattive, tipo A o B, oppurePerossidiorganici,tipoAoB 10 50 P6b SOSTANZE E MISCELE AUTOREATTIVE e PEROSSIDIORGANICI Sostanze e miscele autoreattive, tipo C, D, E o F, oppurePerossidiorganici,tipoC,D,EoF 50 200 P7 LIQUIDI E SOLIDI PIROFORICI Liquidi piroforici,categoria1Solidipiroforici,categoria1 50 200 13 Categoriedellesostanzepericolose Quantitàlimite(tonnellate)delle conformementealregolamento(CE)n. sostanzedetenutapericolose,dicui 1272/2008 all'articolo3,comma1,letteral), l' l Requisitidi d Requisitidi soglia sogliasuperiore P8LIQUIDIESOLIDICOMBURENTI Liquidi comburenti, categorie 1, 2 o 3, oppure solidicomburenti,categoria1,2o3 50 200 Sezione«E»—PERICOLIPERL'AMBIENTE Quantità massima oprevista (tonnellate) E1Pericolosoperl'ambienteacquatico,categoria ditossicitàacuta1oditossicitàcronica1 100 200 E2Pericolosoperl'ambienteacquatico,categoria ditossicitàcronica2 200 500 Sezione«O»—ALTRIPERICOLI 01Sostanzeomisceleconindicazionedipericolo EUH014 100 500 02Sostanzeemisceleche,acontattoconl'acqua, liberanogasinfiammabili,categoria1 100 500 03Sostanzeomisceleconindicazionedipericolo EUH029 50 200 *Noteriportatenell'allegato1deldecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/CE 14 Quadro2dellasezioneBdelpresenteModulo(soloperlesostanzenotificate); Colonna1 Numero CAS1 Colonna2 Colonna3 Quantitàlimite(tonnellate) aifinidell'applicazionedei: Sostanzepericolose Requisitidi soglia inferiore Requisitidi soglia superiore Quantitàmassima detenutaoprevista (tonnellate) 1.Nitratod'ammonio(cfr.nota13*) — 05000.000 10000.00 2.Nitratod'ammonio(cfr.nota14*) — 01250.00 05000.000 3.Nitratod'ammonio(cfr.nota15*) — 00350.00 02500.000 4.Nitratod'ammonio(cfr.nota16*) — 10 00050.000 5.Nitratodipotassio(cfr.nota17*) — 05000.000 10000.000 6.Nitratodipotassio(cfr.nota18*) — 01250.000 05000.000 7.Pentossidodiarsenico,acido(V) arsenicoe/osuoiSali(2) 1303‐28‐2 1 00002.000 8.Triossidodiarsenico,acido(III) arseniosoe/osuoiSali(2) 1327‐53‐3 00000.100 9.Bromo 7726‐95‐6 00020.000 00100.000 7782‐50‐5 10 25 00001.000 10.Cloro 11.Compostidelnichel( )informa polverulentainalabile:monossidodi nichel,biossidodinichel,solfurodi nichel,bisolfuroditrinichel,triossido didinichel 2 — 12.Etilenimina 151‐56‐4 00010.000 00020.000 13.Fluoro 7782‐41‐4 00010.000 00020.000 14.Formaldeide(concentrazione≥90%) 50‐00‐0 00005.000 00050.000 15.Idrogeno 1333‐74‐0 00005.000 00050.000 16.Acidocloridrico(gasliquefatto) 7647‐01‐0 00025.000 00250.000 17.Alchilidipiombo — 00005.000 00050.000 18.Gasliquefattiinfiammabili,categoria1 o2(compresoGPL)egasnaturale (cfr.nota19*) — 00050.000 00200.000 117000 19.Acetilene 74‐86‐2 00005.000 00050.000 20.Ossidodietilene 75‐21‐8 00005.000 00050.000 21.Ossidodipropilene 75‐56‐9 00005.000 00050.000 22.Metanolo 67‐56‐1 00500.000 05000.000 23.4,4’‐metilen‐bis‐(2‐cloroanilina)e/o suoiSali(2),informapolverulenta 101‐14‐4 0000.01 24.Isocianatodimetile 624‐83‐9 0000.15 25.Ossigeno 7782‐44‐7 00200.000 02000.000 15 Colonna1 Numero CAS1 Colonna2 Colonna3 Quantitàmassima detenutaoprevista (tonnellate) 26.2,4‐Diisocianatoditoluene 2,6‐Diisocianatoditoluene 584‐84‐9 91‐08‐7 00010.000 00100.000 27.Diclorurodicarbonile(fosgene) 75‐44‐5 000.3 0000.75 28.Arsina(triidrurodiarsenico) 7784‐42‐1 000.2 00001.000 29.Fosfina(triidrurodifosforo) 7803‐51‐2 000.2 00001.000 30.Diclorurodizolfo 10545‐99‐0 00001.000 31.Triossidodizolfo 7446‐11‐9 00015.000 00075.000 00000.001 000.5 00002.000 02500.000 25000.00 160 00050.000 00200.000 32.Poli‐cloro‐dibenzofuraniepoli‐cloro‐ dibenzodiossine(compresalaTCDD), espressicomeTCDDequivalente (2)(cfr.nota20*) — — 33.LeseguentisostanzeCANCEROGENE,o lemiscele(2)contenentileseguenti sostanzecancerogene,in concentrazionisuperiorial5%in peso: 4‐Amminobifenilee/osuoisali, benzotricloruro,benzidinae/osuoi sali,ossidodibis(clorometile),ossido diclorometileedimetile,1,2‐ dibromoetano,solfatodidietile, solfatodidimetile,clorurodi dimetilcarbamoile,1,2‐dibromo‐3‐ cloropropano,1,2‐dimetilidrazina, dimetilnitrosammina, triammideesametilfosforica,idrazina, 2‐naftilamminae/osuoisali,4‐ nitrodifenilee1,3propansultone — 34.Prodottipetroliferiecombustibili alternativi(2) a)benzineenafte b)cheroseni(compresiijetfuel) c)gasoli(compresiigasoliper autotrazione,igasoliper riscaldamentoeidistillatiusati perprodurreigasoli) d)olicombustibilidensi e)combustibilialternativichesono utilizzatiperglistessiscopie hannoproprietàsimiliperquanto riguardal'infiammabilitàei pericoliperl'ambientedei prodottidicuialleletteredaa)a d) 35.Ammoniacaanidra 7664‐41‐7 36.Trifluorurodiboro 7637‐07‐2 00005.000 00020.000 37.Solfurodiidrogeno 7783‐06‐4 00005.000 00020.000 38.Piperidina 110‐89‐4 00050.000 00200.000 39.Bis(2‐dimetilamminoetil)(metil) ammina 3030‐47‐5 00050.000 00200.000 40.3‐(2‐etilesilossi)propilammina 5397‐31‐9 00050.000 00200.000 16 Numero CAS1 Colonna1 Colonna2 Colonna3 Quantitàmassima detenutaoprevista (tonnellate) 41.Miscele(2)(3)diipocloritodisodio classificatecomepericoloseper l'ambienteacquaticopertossicità acutadicategoria1[H400]aventiun tenoredicloroattivoinferioreal5% enonclassificateinalcunadelle categoriedipericolonellaparte1 dell'allegato1. _____________ (3)Acondizionechelamiscelanonsia classificatacomepericolosaperl'ambiente acquaticopertossicitàacutadicategoria1 [H400]inassenzadiipocloritodisodio. 42.Propilammina(cfr.nota21*) 00200.000 00500.000 107‐10‐8 00500.000 02000.000 43.Acrilatoditer‐butile(cfr.nota21*) 1663‐39‐4 00200.000 00500.000 44.2‐Metil‐3‐butenenitrile(cfr.nota21*) 16529‐56‐9 00500.000 02000.000 45.Tetraidro‐3,5‐dimetil‐1,3,5‐tiadiazina‐ 2‐tione(Dazomet)(cfr.nota21*) 533‐74‐4 00100.000 00200.000 46.Acrilatodimetile(cfr.nota21*) 96‐33‐3 00500.000 02000.000 47.3‐Metilpiridina(cfr.nota21*) 108‐99‐6 00500.000 02000.000 48.1‐Bromo–3‐cloropropano(cfr.nota21*) 109‐70‐6 00500.000 02000.000 (1)IlnumeroCASèfornitosoloatitoloindicativo. *Noteriportatenell’allegato1deldecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/CE 17 Principalicaratteristichedipericolosità(interminisemplici)perognicategoriadi sostanzenotificatanelquadro1eperlesostanzenotificatenelquadro2 Caratteristichepericolosità: GasNaturaleeGNL: H220–Gasaltamenteinfiammabile H280–Contienegassottopressione;puòesplodereseriscaldato Gasolio: H226‐Liquidoevaporiinfiammabili H304‐Puòessereletaleincasodiingestioneedipenetrazionenellevierespiratorie H315‐Provocairritazionecutanea H332‐Nocivoseinalato H351‐Sospettatodiprovocareilcancro(dermico) H373 ‐ Può provocare danni agli organi (timo, fegato, midollo osseo) in caso di esposizione prolungataoripetuta(dermico) H411‐Tossicopergliorganismiacquaticiconeffettidilungadurata 18 Lo stabilimento (contrassegnare con una “X” i campi pertinenti con lo stato di assoggettabilità): è soggetto a Notifica di cui all'art. 13 per effetto del superamento dei limiti di soglia per le sostanze/categorie o in applicazione delle regole per gruppi di categorie di sostanze pericolosedicuiallasezioneBdelpresenteModulo LaSocietàhapresentatolaNotificaprescrittadall'art.13deldecretodirecepimento dellaDirettiva2012/18/UE èsoggettoaNotificadicuiall'art. 13congli ulteriori obblighidicuiall'art. 15pereffettodel superamento dei limiti di soglia per le sostanze/categorie o in applicazione delle regole per gruppidicategoriedisostanzepericolosedicuiallasezioneBdelpresenteModulo X X LaSocietàhapresentatolaNotificaprescrittadall'art.13deldecretodirecepimento dellaDirettiva2012/18/UE X LaSocietàhapresentatoilRapportodiSicurezzaprescrittodall'art.15deldecretodi recepimentodellaDirettiva2012/18/UE nonèassoggettabileagliobblighideldecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE La Società ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilità del decretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE 19 SEZIONEL(pubblico)–INFORMAZIONISUGLISCENARIINCIDENTALICONIMPATTOALL’ESTERNODELLOSTABILIMENTO EffettiPotenziali Tipologiadi allertaalla PresididiPronto ScenarioTipo Comportamentodaseguire(1,2,3) Effettisalute Effetti popolazione Intervento/Soccorso(1,3) umana Ambiente (1,3) Ustionigraviche coincidonoconla sogliadiinizio letalità. Incendiodinube (Flashfire) oppure Gettodifuoco(Jetfire) Oppure IncendiodiPozza (Poolfire) Danni superficiali (effettipost incendiosu ambiente marino). Internodellostabilimento Incasodiemergenzatuttoilpersonaleseguiràle istruzionidelPianodiEmergenzainterno.In questoPianosonoattribuitiicompitiele responsabilitàperaffrontarelesituazionidi emergenzaconparticolareriferimentoagli scenaridiincidenteconsiderati. Esternodellostabilimento Incasodirilasciodigasnaturaleèopportuno: Nonalimentarescintilleofiamme Interruzionetrafficonatanti Individuaredirezioneevelocitànubedigas Interrompereerogazioneelettrica Sevienerichiesto,ripararsiall'internodiluo‐ ghichiusi(cabina)odirigersiversoaltrezone cheverrannoindicatetramitelesegnalazioni Rimanereinascoltoviaradioe/oTVe/oal‐ toparlanti Nontelefonaresenonèstrettamenteneces‐ sario,alloscopodimantenereliberelelinee chepossonoservireacomunicazionidiemer‐ genza Nonlasciarsiprenderedalpanicoodall'ango‐ sciadifarequalcosa:ladistanzadaipuntidi pericoloètalechesipuòaspettaredicono‐ scereesattamentecosastasuccedendoprima diprenderedecisioniaffrettate,attendendole segnalazionidapartedegliorganicompetenti cheindicherannoilcomportamentodasegui‐ re Allarmeamezzo diimpiantidi diffusioneacustica CapitaneriadiPortodi Chioggia Centralino041/5508211 fax041/5508204 VV.F.tramite115 PrefetturadiRovigo Centralino0425/428511 fax0425/428666 SUEMtramite118 ComunediPortoViro Centralino0426/325711 fax0426/633342 Nota:leareeinteressatedaeffettididannononcoinvolgonozoneconpresenzadialtriimpiantisoggettialD.Lgs.105/2015,abitazioni civili,localioufficipubblicie/oaltriluoghifrequentatidallacollettività 20 Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella. (1) (2) (3) Informazioni estratte dal PEE (Piano di Emergenza Esterna). Qualora il PEE non sia stato ancora predisposto, le informazioni sono desunte dal RapportodiSicurezzaodalPianodiEmergenzaInterna(PEI). Incasodiincidentedevonoesserecomunqueseguitetutteleistruzioniolerichiestedeiservizidiemergenza. Nelcasoindicaredovetaliinformazionisonodisponibiliinformatoelettronico. 21 Information available for workers, as required for Appendix 1 of Attachment B of Lgs.D. 105/2015 Safety materials data sheets of hazardous susbstances present on the terminal Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 1 di 17 _ SCHEDA DI SICUREZZA SEZIONE 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/MISCELA E DELLA COMPAGNIA/IMPRESA Alla data di revisione, questa SDS è conforme alla legislazione Italiana vigente. 1.1. IDENTIFICATORE DEL PRODOTTO Nome del prodotto: GAS NATURALE, SECCO Descrizione del prodotto: Gas Naturale Nome sostanza: Gas naturale, secco Sinonimi Gas naturale Numero CAS 68410-63-9 Numero CE 270-085-9 Numero indice n.a (sostanza non inserita nell’allegato VI del regolamento CE1272/2008) Numero di Registrazione n.a. (esenzione dall'obbligo di registrazione a norma dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera B) del Regolamento CE 1907/2006) Formula chimica n.a. (la sostanza è un complesso UVCB) Peso Molecolare n.a. (la sostanza è un complesso UVCB) 1.2. USI IDENTIFICATI DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E USI SCONSIGLIATI Uso previsto: Combustibile per usi domestici ed industriali, carburante per motori a combustione interna. Usi identificati: Distribuzione della sostanza Uso come combustibile - Uso professionale Usi non raccomandati: Sconsigliati altri usi, eccetto quelli per i quali sia stata condotta una valutazione, che dimostri che i rischi connessi a tale uso sono controllati. 1.3. DETTAGLI DEL FORNITORE DELLA SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA Fornitore: TERMINALE GNL ADRIATICO Indirizzo: Piazza Sigmund Freud, 1 - 20154 Italy Richiesta (M)SDS: +39 02 636981 Informazioni Generali: +39 02 636981 1.4. NUMERO TELEFONICO DI EMERGENZA Servizio Emergenza 24 ore su 24: National Poison Control Center: SEZIONE 2 +39 0382 24444 (Centro Nazionale Informazione Tossicologica) +39 02 6444 2523 / Emergenza: +39 02 6610 1029 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Pericoli fisico-chimici: Il gas è infiammabile e forma con l'aria miscele infiammabili ed esplosive. Il metano a temperatura ambiente è più leggero dell'aria, e può accumularsi in luoghi chiusi, sotto tettoie o coperture prive di aperture. Nel caso di gas a bassa temperatura (p.e. espansione brusca con salti di pressione superiori a 320 bar) la densità può diventare maggiore dell'aria con rischio di accumulo a livello suolo e pericolo di incendio a distanza. Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 2 di 17 _ L'espansione brusca del gas in pressione può provocare un forte abbassamento di temperatura con pericolo di ustioni da freddo. Pericoli per la salute: L'esposizione prolungata ad elevate concentrazioni di gas può provocare emicrania, malessere e difficoltà di respirazione. L'accumulo di gas in ambienti confinati può creare rischi di asfissia per mancanza di ossigeno (mantenere il tenore di ossigeno > 18 % vol.). Pericoli per l’ambiente: Nessuno (vedi punto 7.1.1.3) 2.1. CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE O MISCELE Classificazione a norma del regolamento (CE) N. 1272/2008 Sostanza pericolosa Codici di classe e categoria di pericolo: flam. Gas. 1, press. Gas Indicazioni di pericolo: H220, H280 Classificazione in accordo alle Direttive EU 67/548/EEC e 1999/45 EC Sostanza pericolosa Classificazione: estremamente infiammabile Frasi di rischio: R12 2.2. ELEMENTI DELL'ETICHETTA Elementi dell'etichetta in accordo al Regolamento (EC) No. 1272/2008 Pittogrammi: Didascalia: Pericolo Dichiarazioni di pericolo: H220 Gas altamente infiammabile H280 Contiene gas sotto pressione: può esplodere se riscaldato Dichiarazioni precauzionali: Prevenzione P210 Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate — non fumare. Reazione P377 In caso d’incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile bloccare la perdita senza pericolo. Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 3 di 17 P381 Eliminare ogni fonte di accensione se non c’è pericolo. Conservazione P410 + P403 Conservare in luogo ben ventilato e proteggere dai raggi solari. 2.3. ALTRI RISCHI Gas asfissiante. L'accumulo di gas in ambiente confinato può provocare asfissia per mancanza di ossigeno. Non classificabile come PBT o vPvB secondo i criteri dell’allegato XIII del Regolamento CE 1907/2006 SEZIONE 3 COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUI COMPONENTI 3.1. SOSTANZE gas naturale, secco: sostanza non compresa nell’allegato VI parte 3 del regolamento ce 1272/2008 n. CAS 68410-63-9 n. CE 270-085-9 3.2. MISCELE n.a. 3.3 Altre informazioni gas naturale, secco, combinazione complessa di idrocarburi separata dal gas naturale. È costituita da idrocarburi alifatici saturi con numero di atomi di carbonio nell'intervallo C1DC4, prevalentemente metano ed etano. Tipo di sostanza: la sostanza è un complesso UVCB. Composizione variabile in funzione delle caratteristiche del gas d’origine. Componente principale metano (>80% vol.) altri componenti etano, propano, butano e isobutano Percentuale: 100% (m/m) SEZIONE 4 INTERVENTI DI DI PRIMO SOCCORSO 4.1. DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PRIMO SOCCORSO INALAZIONE In caso di esposizione ad elevata concentrazione, trasportare l'infortunato in atmosfera non inquinata, osservando le opportune procedure di sicurezza, e chiamare immediatamente un medico. In attesa del medico, se la respirazione è irregolare o si è fermata, praticare la respirazione artificiale e, in caso di arresto cardiaco, praticare il massaggio cardiaco. Somministrare ossigeno, se necessario. CONTATTO CON LA PELLE In caso di ustioni da freddo per contatto con getto di gas in rapida espansione, coprire la parte con garze o panni puliti. Chiamare immediatamente un medico o portare in ospedale. CONTATTO CON GLI OCCHI In caso d’irritazione dovuta o prolungata esposizione irrigare abbondantemente con acqua tiepida ed eventualmente consultare uno specialista. INGESTIONE Non applicabile. 4.2. SINTOMI ED EFFETTI PIU' IMPORTANTI, SIA ACUTI CHE RITARDATI _ Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 4 di 17 _ Effetti da contatto oculare: arrossamento, dolore. Effetti da inalazione: in generale emicrania, malessere e difficoltà di respirazione. Nel dettaglio elenco dei principali sintomi dovuti ad inalazione di metano ad elevate concentrazioni: a) l'esposizione a elevati livelli di gas metano impoverisce il livello di ossigeno nel corpo, causando difficoltà di respirazione e soffocamento. b) se il livello di ossigeno si riduce sino a valori inferiori al 12%, si può verificare perdita di coscienza e anche rivelarsi letale in alcuni casi. c) a causa della diminuzione di ossigeno l’esposizione a gas metano dà luogo a problemi cognitivi. La persona è disattenta, soggetta a perdita di memoria e anche scarsa capacità di giudizio. Questi sintomi si aggravano, quando l'esposizione a questo gas è maggiore. d) quando il livello di ossigeno si riduce, il corpo cerca di compensare tale deficit utilizzando l'ossigeno contenuto nei fluidi corporei. Questo porta essenzialmente alla disidratazione. e) anche nausea e vomito sono sintomi di avvelenamento da gas metano. Ci sono possibilità che una persona possa crollare a terra causa dell’esposizione a gas metano. f) un altro sintomo di esposizione a gas metano sono le palpitazioni cardiache. Esse provocano una sensazione di disagio, il cuore pulsa rapidamente, in modo anomalo e fuori sequenza. g) l'esposizione al gas metano provoca anche vertigini e visione offuscata. Questo sintomo si riduce, quando la persona si allontana dalla zona caratterizzata da elevata concentrazione di gas. h) l’esposizione a gas metano può essere causa di riduzione della coordinazione motoria. i) in casi rari l’esposizione a gas metano ha prodotto sintomi di tipo influenzale, disagio mentale e letargia. 4.3. INDICAZIONE DI CONSULTAZIONE IMMEDIATA DI UN MEDICO E NECESSITÀ DI TRATTAMENTO SPECIALE esposizione prolungata ad elevate concentrazioni e sintomi di asfissia ustioni da freddo in caso di contatto con getto di gas in rapida espansione SEZIONE 5 MISURE ANTINCENDIO 5.1. MEZZI ESTINGUENTI Mezzi di estinzione idonei: anidride carbonica, polvere chimica, acqua (getto nebulizzato) Mezzi di estinzione non idonei: L’impiego a getto pieno d’acquea è consentito solo per raffreddare superfici limitrofe esposte al calore. 5.2. RISCHI SPECIFICI DERIVANTI DALLA SOSTANZA O MISCELA Prodotti di combustione pericolosi: monossido di carbonio (CO) - gas altamente tossico per inalazione 5.3. AVVISI PER I POMPIERI Istruzioni antincendio: gli addetti all’estinzione dovranno essere muniti del seguente equipaggiamento minimo : autorespiratore, casco con schermo facciale, guanti ignifughi, giubbotto ignifugo. non cercare di estinguere l'incendio finché il rilascio di gas non sia stato bloccato o non ne sia certa l'immediata intercettazione. qualora possibile provvedere al raffreddamento di eventuali superfici esposte al fuoco bagnandole con acqua erogata a getto pieno qualora possibile abbattere l’emissione di fumi tramite impiego di getto d’acqua nebulizzata. DATI D'INFIAMMABILITÁ Punto di infiammabilità [Metodo]: > -188° C. (-306.4° F) Limite di infiammabilità superiore/inferiore (Volume approssimativo % in aria): UEL: 15.0 [metodi di test non disponibili] Temperatura di autoaccensione: >482° C. (900° F) [metodi di test non disponibili] LEL: 5.0 Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 5 di 17 _ SEZIONE 6 MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE 6.1. PRECAUZIONI INDIVIDUALI, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E PROCEDURE DI EMERGENZA 6.1.1 per chi non interviene direttamente piccole fuoriuscite mantenersi a distanza dalla zona di rilascio, interdire l’accesso a soggetti o veicoli, rimuovere o disattivare eventuali sorgenti d’innesco; se la fuoriuscita è occorsa in spazio confinato predisporre se possibile adeguata ventilazione grandi fuoriuscite (se predisposto) attivarsi secondo quanto previsto dallo specifico piano d’emergenza aziendale. se non è stato predisposto alcun piano d’emergenza o richiedere intervento dei Vigili del Fuoco o portarsi in luogo sicuro ed attendere l’intervento dei soccorsi o se richiesto, comunicare l'evento alle autorità preposte conformemente alla legislazione applicabile o avvertire i residenti delle zone sottovento 6.1.2 per chi interviene direttamente piccole fuoriuscite i tradizionali indumenti di lavoro antistatici sono generalmente appropriati verificare la direzione del vento e mantenersi per quanto possibile a monte della zona di rilascio il gas naturale essendo più leggero dell’aria si disperde in atmosfera, in base a ciò verificare che tutte lepotenziali fonti d’innesco siano state rimosse e neutralizzate se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte operare esclusivamente con utensili in materiale antiscintilla grandi fuoriuscite l’intervento dovrà essere effettuato esclusivamente da personale adeguatamente addestrato per tale tipo d’intervento, e che dovrà disporre della seguente attrezzatura: sensori per individuare gas o vapori infiammabili.. indumento di protezione totale resistente agli agenti chimici e realizzato in materiale antistatico. Scarpe o stivali di sicurezza antistatici e antisdrucciolo. Occhiali di protezione o dispositivi di protezione per il viso se il contatto con gli occhi è possibile o prevedibile. Nel caso in cui la situazione non possa essere completamente valutata o se c'è il rischio di carenza di ossigeno, utilizzare esclusivamente un respiratore autonomo se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte 6.2. PRECAUZIONI AMBIENTALI La sostanza non ha effetti sull’ambiente. In caso di rilascio, essendo più leggera dell’aria si disperderà in atmosfera in modo naturale. In caso di rilascio diretto in acqua (mare, laghi, ecc) nessun danno ambientale prevedibile per l’ecosistema coinvolto, rischio di risalita in superficie della sostanza e successiva dispersione in atmosfera con possibilità di incendio o esplosione nel caso di presenza di innesco 6.3. METODI E MATERIALI PER CONTENIMENTO E DECONTAMINAZIONE 6.3.1 Dispersione sul suolo e in acqua: In caso di rilascio nessun sistema di contenimento della sostanza. Cercare di intervenire a monte bloccando l’alimentazione. 6.3.2 Bonifica In caso di rilascio in ambienti confinati, favorire la dispersione della sostanza in atmosfera tramite apertura di superfici finestrate o similari eventualmente presenti. 6.4. RIFERIMENTO ALLE ALTRE SEZIONI Per maggiori dettagli sulla pericolosità per la salute e per l’ambiente si vedano le sezioni 8 e 12 Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 6 di 17 _ SEZIONE 7 MANIPOLAZIONE ED IMMAGAZZINAMENTO La manipolazione e il trasporto della sostanza avviene tramite sistemi chiusi quali tubazioni o contenitori. 7.1. PRECAUZIONI PER L'USO SICURO 7.1.1 Misure protettive 7.1.1.1 raccomandazioni per il contenimento e la prevenzione degli incendi e della formazione di miscele infiammabili e/o esplosive impiego diretto divieto d’impiego della sostanza in presenza di potenziali sorgenti d'ignizione quali fiamme libere, scintille, superfici ad elevata temperatura. Mantenere lontana da ogni fonte di calore. operazioni di riempimento/svuotamento contenitori al fine di limitare al minimo il rilascio di vapori nell’ambiente di lavoro si operi adottando un ciclo chiuso con sistema di recupero vapori. utilizzare solo attrezzature approvate per l'impiego con gas infiammabili i recipienti in pressione e più in generali tutti i sistemi di collegamento, coinvolti dovranno essere dotati di sistema di messa a terra provvisto di pinze con punti di contatto in metallo nudo. per operazioni su larga scala considerare la possibilità di installare sistemi di automatici di rilevazione perdite/incendi abbinati a sistemi automatici di spegnimento. Utilizzare i minori quantitativi possibili in spazi ben ventilati e separati dalle aree di stoccaggio.. Eventuale prodotto contaminato non deve essere reintrodotto all'interno dei contenitori originali. Evitare il danneggiamento dei contenitori con urti od altro. attività manutentive non eseguire operazioni di saldatura, taglio, stagnatura, foratura o altri lavori a caldo su serbatoi, contenitori tubazioni prima che siano stati bonificati dalla presenza di fluido e/o vapori. nelle aree destinate allo stoccaggio o alla manipolazione della sostanza, l'esecuzione di lavorazioni su materiali duri (taglio d'asfalto o cemento, macinatura, ecc.) in grado di generare scintille sia sempre preceduta da abbondante irrigazione del materiale con acqua ogni attività sia svolta mantenendo a disposizione equipaggiamenti adatti a fronteggiare eventuali emergenze quali incendio, fuoriuscite e fughe di materiale. contenitori vuoti non bonificati possibile rischio d’incendio/esplosione del residuo in essi contenuti. La loro manipolazione deve avvenire con i medesimi accorgimenti dedicati ai contenitori pieni. 7.1.1.2 raccomandazioni per la prevenzione dell’impiego di miscele o sostanze incompatibili non utilizzare in presenza di materiali incompatibili quali forti ossidanti (perossidi, acido nitrico e perclorati) ciò può determinare un aumento significativo del rischio d'esplosione. nelle aree ove il prodotto viene utilizzato non devono essere stoccati materiali combustibili o liquidi/gas infiammabili. 7.1.1.3 raccomandazioni per la prevenzione di rilascio della sostanza nell’ambiente l’eventuale rilascio della sostanza nell’ambiente dovrebbe essere evitato tenendo conto che il metano contenuto nel gas naturale è un gas ad effetto serra 7.1.2 Indicazioni in materia di igiene del lavoro non mangiare, bere e fumare nelle zone di lavoro lavare le mani dopo l’uso togliere gli indumenti contaminati e i dispositivi di protezione prima di accedere alle zone in cui si mangia 7.2. CONDIZIONI DI STOCCAGGIO SICURO, INCLUDENDO OGNI INCOMPATIBILITA' la struttura dell'area di stoccaggio, le caratteristiche dei serbatoi, le apparecchiature e le procedure operative devono essere conformi alla legislazione pertinente in ambito europeo, nazionale o locale. le attività di pulizia, ispezione e manutenzione della struttura interna dei serbatoi di stoccaggio devono essere effettuate da personale qualificato e correttamente attrezzato, così come stabilito dalla legislazione nazionale, locale, o regolamenti aziendali. Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 7 di 17 _ i contenitori devono essere protetti dalla luce del sole e dagli agenti atmosferici, e custoditi in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato. mantenere i contenitori perfettamente chiusi, protetti da eventuali danneggiamenti e separati da quelli contenenti altri prodotti pericolosi. i contenitori vuoti non bonificati, pericolosi per effetto della presenza di residui devono essere stoccati in aree separate. l'area di stoccaggio deve essere chiaramente identificata, ben illuminata avente vie di fuga non ostruite da ingombri od altro, accessibile esclusivamente a personale autorizzato. non stoccare il prodotto in presenza di materiali incompatibili quali forti ossidanti. prima dello stoccaggio assicurarsi circa l'integrità dei contenitori e circa la presenza d'idonea etichettatura. Se possibile mantenere il prodotto stoccato nei contenitori originali, effettuare travasi solo in contenitori costituiti da materiali compatibili con gas infiammabili. programmare periodiche ispezioni volte al controllo dell'integrità fisica dei contenitori; quelli danneggiati dovranno essere eliminati o sottoposti a ricostituzione. predisporre impianto di rilevazione incendi e sistema di spegnimento automatico nelle aree di stoccaggio. le aree di stoccaggio dovranno essere il più possibile distanti da quelle di processo/produzione, e dalle vie di fuga. sia presente un adeguato quantitativo di sostanze estinguenti impiegabili tramite sistemi d'estinzioni fissi (idranti, sprinkler) e mobili (estintori). i mezzi di trasporto che possono accedere all'area di stoccaggio dovranno essere dotati di dispositivo rompi fiamma. 7.3. USI FINALI SPECIFICI Le raccomandazione descritte nelle sottosezioni 7.1 e 7.2 si riferiscono all’impiego della sostanza per gli impieghi dichiarati nella sottosezione 1.2. ovvero combustibile per usi domestici ed industriali, carburante per motori a combustione interna. Impieghi diversi da quello indicato sono da considerarsi non controllati e comunque non oggetto del presente documento SEZIONE 8 CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1. PARAMETRI DI CONTROLLO 8.1.1a) valori limite d’esposizione professionale nazionali corrispondenti a valori limite comunitari Né per il gas naturale secco, né per le principali sostanze in esso contenute ovvero metano, etano, propano, butano e isobutano risultano stabiliti per legge limiti d’esposizione professionali 8.1.1b) valori limite d’esposizione professionale stabiliti da altri organismi non aventi valore di legge Identità chimica Idrocarburi alifatici (alcani C1‐C4) Propano n‐butano N° CAS 74‐98‐6 106‐97‐8 Limite misurato e calcolato rispetto ad un periodo di riferimento di 8 ore Limite misurato e calcolato rispetto ad un periodo di riferimento di 15 minuti Fonte 1000 ppm ‘’ ACGIH (2011) 1000 ppm ~ 1800 mg/m3 800 ppm ~ 1900 mg/m3 ‘’ ‘’ NIOSH (2006) Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 8 di 17 _ iso‐butano 75‐28‐5 800 ppm ~ 1900 mg/m3 (**) valori riferiti ad esposizione di10 ore.) ‘’ 8.1.1c) valori limite biologici nazionali corrispondenti a valori limite comunitari Né per il gas naturale secco, né per le principali sostanze in esso contenute ovvero metano, etano, propano, butano e isobutano risultano stabiliti per legge valori limite biologici d’esposizione. 8.1.1 d) valori limite biologici stabiliti da altri organismi non aventi valore di legge Né per il gas naturale secco, né per le principali sostanze in esso contenute ovvero metano, etano, propano, butano e isobutano risultano proposti valori limite biologici d’esposizione 8.1.2 informazioni sulle procedure raccomandate per il monitoraggio dell’esposizione Di seguito norme tecniche di riferimento per la corretta attuazione del monitoraggio dell’esposizione (allegato XLI D D.Lgs 81/2008). La scelta circa i dispositivi più appropriati tra quelli citati è discrezionale e funzione della specifica condizione di lavoro che si intende sottoporre a monitoraggio. UNI EN 482:1998 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Requisiti generali per le prestazioni dei procedimenti di misurazione degli agenti chimici UNI EN 689:1997 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Guida alla valutazione dell'esposizione per inalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misurazione. UNI EN 838:1998 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Campionatori diffusivi per la determinazione di gas e vapori. Requisiti e metodi di prova. UNI EN 1076:1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Tubi di assorbimento mediante pompaggio per la determinazione di gas e vapori. Requisiti e metodi di prova. UNI EN 1231:1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Sistemi di misurazione di breve durata con tubo di rivelazione. Requisiti e metodi di prova. UNI EN 1232:1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Pompe per il campionamento personale di agenti chimici. Requisiti e metodi di prova UNI EN 1540:2001 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Terminologia. UNI EN 12919:2001 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Pompe per il campionamento di agenti chimici con portate maggiori di 5 l/min. Requisiti e metodi di prova. 8.1.3 informazioni sulla formazione di eventuali inquinanti atmosferici a seguito di un uso previsto Tra gli inquinanti ambientali che si generano dall’impiego previsto come combustibile per uso domestico/industriale e come carburante per motori si segnalano: monossido di carbonio 8.1.4 informazioni derivanti dalla relazione sulla sicurezza chimica DNEL(S) e PNEC(S) Dati non disponibili. Sostanza esentata dall’applicazione dalle disposizioni dei Titoli II, V e VI del Regolamento CE1907/2006 da cui derivano gli obblighi di registrazione e di predisposizione di una relazione sulla valutazione della sicurezza chimica per gli usi previsti. 8.2. CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE CONTROLLI INGEGNERISTICI Minimizzare l'esposizione al gas. Prima di accedere alle aree con presenza di tubazioni per il trasporto o apparecchiature e avviare qualsiasi tipo di intervento in uno spazio confinato, eseguire un’adeguata bonifica, controllare l'atmosfera e verificare il contenuto di ossigeno, e il grado di infiammabilità. PROTEZIONE PERSONALE a) protezione degli occhi e del volto In caso di rischio di contatto con occhi/volto, indossare una protezione completa per la testa e per il viso [visiera e/o occhiali di protezione (EN 166)] b) protezione della pelle Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 9 di 17 _ i) protezione delle mani In caso di rischio di contatto con la pelle, usare guanti felpati internamente. Usare i guanti nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dal produttore. Nel caso, fare riferimento alla norma UNI EN 374. I guanti devono essere sottoposti a periodica ispezione e sostituiti in caso di usura, perforazione o contaminazione. Se il contatto con sostanza a bassissima temperatura per effetto di rapida espansione è possibile o prevedibile,i guanti devono essere termicamente isolati al fine di evitare ustioni da freddo. ii) altro In caso di manipolazione del prodotto, usare abiti da lavoro antistatici con maniche lunghe, in relazione ai rischi connessi alla classificazione delle aree di lavoro. Nel caso, fare riferimento alle norme UNI EN 465-466-467. In caso di contaminazione degli indumenti sostituirli e pulirli immediatamente. c) Protezione respiratoria In caso di rischio di esposizione diretta: Utilizzare dispositivi approvati di protezione delle vie respiratorie: maschere intere dotate di cartuccia filtro di tipo AX (colore marrone, per vapori organici con basso punto di ebollizione). Se non è possibile determinare o stimare con buona certezza i livelli di esposizione o se è possibile che si verifichi una carenza d'ossigeno, utilizzare esclusivamente un respiratore autonomo (EN 529). d) pericoli termici Qualora le condizioni operative rendano ipotizzabile un rilascio di gas con rapida espansione e susseguente raffreddamento dello stesso oppure se la sostanze risulta stoccata allo stato di gas liquefatto refrigerato impiegare guanti isolanti per evitare ustioni da freddo CONTROLLI AMBIENTALI In considerazione del fatto che la sostanza non presenta rischi per l’ambiente non si segnalano misure specifiche . SEZIONE 9 PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE Nota: Le proprieta' fisiche e chimiche sono fornite esclusivamente per considerazioni di tipo ambientale, di salute e sicurezza e possono non rappresentare completamente le specifiche del prodotto. Per maggiori dati, consultare il Fornitore. 9.1. INFORMAZIONI SU PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE DI BASE Stato fisico: Gas Colore: Incolore Odore: Inodore Soglia di odore: Nessun dato disponibile pH: Nessun dato disponibile Punto di fusione/congelamento: -182.5°C (a 1013,25 hPa) Punto iniziale di ebollizione / e intervallo di ebollizione: da -185°C a -159°C (a 1013,0 hPa) Punto di infiammabilità [Metodo]: Nessun dato disponibile Velocità di evaporazione (n-butil acetato = 1): Nessun dato disponibile Infiammabilita' (Solidi, Gas): estremamente infiammabile Limite di infiammabilità superiore/inferiore (Volume approssimativo % in aria, valori massimi): (UEL) 17,5 (%Vol) (LEL) 3,93 (%Vol) Tensione di vapore: 87-1013,25 (hPa) a T=-185°C Densità dei vapori (aria = 1): 0 .7 – 1 kg/mc a 0°C Densità relativa (a 15 ° C.): 0.55 - 0.77 (aria =1) Solubilità: acqua scarsamente solubile 33.8 ml/l a 20°C a 1013hPa (rif.metano puro). 33.8 – 85.6 ml/l a 20°C (rif. gas naturale, secco) Coefficiente di ripartizione (Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua): 1.103 (Metano) Temperatura di autoaccensione: 635 - 670 (°C) (Rif. gas naturale, secco) Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 10 di 17 _ Temperatura di decomposizione: Nessun dato disponibile Viscosità: Nessun dato disponibile Proprieta' di Esplosione: Nessun dato disponibile Proprieta' Ossidanti: Nessun dato disponibile I dati riportati sono tratti da bibliografia tecnica (di seguito i dettagli) per la sostanza identificata con il numero CAS 68410-63-9 (Gas Naturale, secco). 9.2. ALTRE INFORMAZIONI Nessun’altra informazione disponibile avente rilevanza per l’impiego sicuro della sostanza oltre quelle riportate nella sottosezione 9.1) SEZIONE 10 STABILITÀ E REATTIVITÀ 10.1. REATTIVITA': Nessun ulteriore pericolo legato alla reattività rispetto a quelli riportati nei sottotitoli successivi 10.2. STABILITA' CHIMICA: Il materiale è stabile in condizioni normali. 10.3 POSSIBILITÀ DI REAZIONI PERICOLOSE: Il contatto con forti ossidanti (quali perossidi e cromati) può causare un pericolo di incendio. 10.4 CONDIZIONI DA EVITARE Conservare separato dagli agenti ossidanti Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici calde Non fumare Evitare la formazione di cariche elettrostatiche 10.5 MATERIALI INCOMPATIBILI: Forti ossidanti 10.6 PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI Nessuno SEZIONE 11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1. INFORMAZIONI SUGLI EFFETTI TOSSICOLOGICI 11.1 Informazioni tossicologiche Le informazioni riportate in tale sezione se non diversamente specificato, si riferiscono al complesso UVCB identificato come Gas Naturale, Secco (CAS N. 68410-63-9) 11.1.1a) tossicità acuta Esposizione per via orale - Ingestione La sostanza a temperatura e pressione ambiente è allo stato gassoso per cui considerazioni sulla tossicità orale non sono ritenute rilevanti. Nessun dato reperibile in letteratura su saggi su animali volti a valutare le conseguenze dovute all’ingestione di sostanza. Tale via d’esposizione appare fortemente improbabile Esposizione per via cutanea - assorbimento attraverso pelle/occhi Basandosi sull’unico dato reperibile in bibliografia (sperimentazione sull’uomo) i criteri di classificazione non risultano soddisfatti. anno 1969 sostanza testata Descrizione risultato Gas Naturale avente la 4 persone esposte a un nessun effetto seguente composizione: ambiente contenente 25 avverso osservato 90 % metano 4.63 % etano vol. % gas naturale Fonte IUCLID DATASET FOR NATURAL GAS DRIED Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 11 di 17 _ 3.91 % propano 0.51 % butano 0.47 % pentano 0.08 % altro 0.4 % CO2 Esposizione per via inalatoria Basandosi sui dati disponibili (vedi tabella allegata riportante i valori reperibili in bibliografia su saggi di tossicità effettuati o su osservazioni degli effetti sull’uomo) i criteri di classificazione non risultano soddisfatti. indicatore di tossicità osservazione effetti osservazione effetti EC50 (sensibilizzazione cardiaca all’adrenalina) osservazione effetti insorgenza di poliglobulia (normale reazione a deficit di ossigeno) risultato nessun effetto avvers o nessun effetto avvers o 70000 ppm nessun effetto avvers o 250.000 300.000 ppm specie ceppo sesso n° animali per campione ratto n.d. n.d. n.d. nessuno coniglio n.d. n.d. n.d. nessuno veicolo cane n.d. n.d. n.d. nessuno uomo n.d. n.d. n.d. nessuno scimmia n.d. n.d. n.d. nessuno dosaggio esposizione ad una atmosfera contenete l’8% in vol. di gas naturale per 36 ore esposizione ad un’atmosfera contenente metano esposizione ad atmosfera contenente isobutano per 5 minuti 4 persone esposte per 2 ore ad un’atmosfera contenente 25 vol. % gas naturale 3 scimmie esposte per 744 ore ad un’atmosfera contenente gas naturale in percentuale compresa tra il 25% ed il 30% anno GLP sostanza testata 1969 nessun dato Gas Naturale 1974 nessun dato Metano 1982 nessun dato isobutano 1969 nessun dato Gas naturale 1969 nessun dato Gas naturale 11.1.1b) corrosione/irritazione cutanea Corrosione Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti. Irritazione cutanea Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti. 11.1.1c) lesioni oculari gravi /irritazioni oculari gravi Effetti irreversibili sugli occhi/gravi lesioni oculari Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti. Effetti reversibili sugli occhi/ irritazione oculare grave Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 12 di 17 _ Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti. 11.1.1d) sensibilizzazione respiratoria o cutanea Sensibilizzazione respiratoria Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti. Sensibilizzazione cutanea Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti. 11.1.1e) mutagenicità delle cellule germinali Tossicità genetica in vitro Sulla base dei dati reperibili in bibliografia (vd. tabella) relativa a saggi condotti per il metano, il propano, il butano e l’isobutano i criteri di classificazione per tale classe di pericolo non risultano soddisfatti. Tabella riassuntiva risultati dei saggi “in vitro” tipo Saggio di mutazione genetica su batteri sistema di controllo Test di Ames su Salmonella typhimurium ceppo/i TA98 TA100 TA1535 TA1537 TA1538 attivazione metabolic a con e senza attivazione risultato negativo Fonte e (anno) Kirwin CJ and Thomas WC (1980) sostanza testata GLP nessun dato Propano Cinque ceppi di Salmonella typhimurium sono stati esposti per sei ore a concentrazioni variabili di propano in aria (5, 10, 20, 30, 40, e 50% vol/vol). Il 50% è stata la più alta dose non tossici. Non vi è stata evidenza di un aumento significativo della frequenza di mutazioni sia in presenza o in assenza di attivazione metabolica. Saggio di mutazione genetica su batteri Test di Ames su Salmonella typhimurium TA98 TA100 TA1535 TA1537 TA1538 con e senza attivazione negativo Kirwin CJ and Thomas WC (1980) nessun dato Butano Cinque ceppi di Salmonella typhimurium sono stati esposti per sei ore a concentrazioni variabili di butano in aria (5, 10, 20, 30, 40, e 50% vol/vol). Il 50% è stata la più alta dose non tossici. Non vi è stata evidenza di un aumento significativo della frequenza di mutazioni sia in presenza o in assenza di attivazione metabolica. tipo Test di Ames su Salmonella typhimurium TA98 TA100 TA1535 TA1537 TA1538 con e senza attivazione negativo Kirwin CJ and Thomas WC (1980) nessun dato Isobutano Cinque ceppi di Salmonella typhimurium sono stati esposti per sei ore a concentrazioni variabili di isobutano in aria (5, 10, 20, 30, 40, e 50% vol/vol). Il 50% è stata la più alta dose non tossici. Non vi è stata evidenza di un aumento significativo della frequenza di mutazioni sia in presenza o in assenza di attivazione metabolica. Saggio di mutazione genetica su batteri Test di Ames su Salmonella typhimurium TA98 TA100 TA1535 TA1537 TA1538 con e senza attivazione negativo National Toxicology Program (1993) nessun dato metano Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 13 di 17 _ Tossicologia genetica in vivo Nessun dato disponibile 11.1.1f) cancerogenicità Nessuna evidenza di cancerogenicità per i maggiori componenti del Gas Naturale Secco. Sulla base delle informazioni disponibili i criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti. 11.1.1g) tossicità per la riproduzione Effetti nocivi sulla funzione sessuale e la fertilità Nessun dato reperibile in bibliografia.. Nessuna evidenza di tossicità sulla funzione sessuale e la fertilità per i maggiori componenti del Gas Naturale Secco Effetti nocivi sullo sviluppo della progenie Nessun dato reperibile in bibliografia. Nessuna evidenza di effetti nocivi sullo sviluppo della progenie per i maggiori componenti del Gas Naturale Secco Effetti sull’allattamento o attraverso l’allattamento. Nessun dato reperibile in bibliografia.Nessuna evidenza di effetti nocivi sull’allattamento o attraverso l’allattamento per i maggiori componenti del Gas Naturale Secco 11.1.1h )tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione singola Nessun dato reperibile in bibliografia. 11.1.1i) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione ripetuta Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione che sarebbe associato a qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti. 11.1.1j) pericolo in caso d’aspirazione Non applicabile 11.1.13) altre informazioni Nessun’altra informazione disponibile SEZIONE 12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE Le informazioni riportate in tale sezione se non diversamente specificato, si riferiscono al complesso UVCB identificato come Gas Naturale, Secco (CAS N. 68410-63-9) 12.1. TOSSICITÀ pericolo acuto per l’ambiente acquatico Questo prodotto è costituito da sostanze gassose a temperatura e pressione standard, le quali sono principalmente ripartite in aria piuttosto che acqua sedimenti e suolo. Di seguito gli esiti dei principali studi effettuati reperibili in bibliografia: tipo risultato fonte Saggio di tossicità acuta per invertebrati LC50 48/ore: 69,43 mg/l Studio chiave CAS 74D82D8 (Metano) QSAR USEPA OPP (2008) Saggio di tossicità acuta per alghe EC50 (96 h): 19,37 mg/l Studio chiave CAS 74D82D8 (Metano) QSAR Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 14 di 17 _ Saggio di tossicità acuta per i pesci LC50 96/ore: 147,54 mg/l Studio chiave CAS 74D82D8 (Metano) QSAR, EPA 2008 12.2. PERSISTENZA E DEGRADABILITÀ Si riportano i principali risultati reperibili in bibliografia in merito alla possibilità che la sostanza si degradi nell’ambiente tramite processi quali fotolisi, idrolisi, ossidazione od altri processi fotodegradazione: Tutti i componenti del gas naturale secco, si degradano per fotolisi indiretta (trasformazione fotochimica mediata da un sensibilizzatore) Di seguito tabella relativa al tempo di degradazione per fotolisi indiretta (sensibilizzatore DOH concentrazione DOH = 1.70.1 molecole/cm3) dei principali componenti del gas naturale: metano: 36.8% dopo 11,3 anni etano: 36,8% dopo 83 giorni propano: 36,8% dopo 15 giorni iso-butano: 36.8% dopo 9.3 giorni n-butano: 36.8% dopo 8.6 giorni Fonte iuclid dataset for Natural Gas Dried (19 Febbraio 2000). stabilità in acqua: In condizioni ambientali le sostanze costituenti il gas naturale non sono suscettibili di idrolizzare in acqua degradabilità rapida delle sostanze organiche Non applicabile. 12.3. POTENZIALE DI BIOACCUMULO Si riportano i principali risultati reperibili in bibliografia in merito alla possibilità che la sostanza si accumuli nel biota e da ultimo di passare nella catena alimentare. coefficiente di ripartizione n-ottanolo acqua Log Pow (propano) = 2,3 (Fonte Database Pomona College) Log Pow (n-butano) = 2,8 (Fonte Database Pomona College) Log Pow (iso-butano) = 2,8 (Fonte Database Pomona College) Log Pow (gas naturale) ≤ 2,8 (valore estrapolato dai dati precedenti) Sulla base di tali dati la sostanza risulta non bioaccumulabile fattore di bioconcentrazione (BCF) Nessun dato disponibile per tale parametro 12.4. MOBILITÀ NEL SUOLO Si riportano i dati reperibili in bibliografia relativi alla mobilità della sostanza in vari comparti ambientali I dati presentati si riferiscono ad uno studio di mobilità in vari comparti ambientali effettuato nel 1981, in cui la distribuzione è stata calcolata in base al modello Mackay Livello I, utilizzando i parametri definiti da Van der Zandt e Van Leeuwen in una loro pubblicazione. La sostanza si distribuisce esclusivamente in aria C1-C4 aria acqua suolo sedimenti materiali in sospensione biota 100.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 12.5. PERSISTENZA, BIOACCUMULO E TOSSICITÀ PER SOSTANZA(-E) Nessuna relazione sulla sicurezza chimica prescritta per tale sostanza. Risultati della valutazione PBT e vPvB non disponibili. Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 15 di 17 _ Sulla base dei dati presentati nelle sezioni precedenti la sostanza non presenta caratteristiche tali da corrispondere i requisiti di sostanze PBT o vPvB. 12.6. ALTRI EFFETTI NOCIVI Il componente metano del gas naturale, se disperso in atmosfera, è un gas ad effetto serra. SEZIONE 13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13.1. METODI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI Il trasporto, la manipolazione e l’utilizzo del gas naturale secco non generano produzione di rifiuti o residui che necessitano di smaltimento. Premesso che è il produttore il soggetto cui compete la responsabilità di assegnare al rifiuto il codice CER più pertinente, sulla base del ciclo produttivo che lo ha generato, nell’ambito dei codici europei rifiuti e sulla base degli impieghi previsti indicati nel presente documento si segnalano alcuni codici di riferimento quali: per gas in contenitori in pressione fuori specifica capitolo 16 (Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco) dell’indice: 160504* gas in contenitori a pressione (compresi gli halon), contenenti sostanze pericolose per contenitori vuoti non bonificati capitolo 15 (Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco) dell’indice: 150111* imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti Per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal prodotto attenersi al D.Lgs. 152/06 ed s.m.i. Smaltimento dei contenitori: non disperdere i contenitori nell'ambiente. Smaltire secondo le norme vigenti locali. Non forare, tagliare, smerigliare, saldare, brasare, bruciare o incenerire i contenitori o i fusti vuoti non bonificati. SEZIONE 14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO Il trasporto viene normalmente effettuato tramite condotta. Nel caso di trasporto in contenitori, le informazioni sul trasporto sono le seguenti: 14.1. Numero ONU: 1971 14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): GAS NATURALE COMPRESSO 14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto: trasporto stradale/ferroviario (ADR/RID) CLASSE 2 CODICE DI CLASSIFICAZIONE 1F ETICHETTA: MOD 2.1 NUMERO IDENTIFICATIVO PERICOLO: 23 CODICE RESTRIZIONE TUNNEL: B/D trasporto marittimo (IMDG Code) CLASSE 2 ETICHETTA: MOD 2.1 trasporto aereo (IATA DGR) CLASSE 2 ETICHETTA: MOD 2.1 14.4. Gruppo imballaggio: non definito 14.5. Pericoli per l'ambiente: non classificata 14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore: duranti le fasi di carico/scarico del prodotto si utilizzino le medesime precauzioni descritte nella sez. 7) in merito allamanipolazione sicura Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 16 di 17 assicurarsi preventivamente circa la compatibilità di carico in comune con altre merci eventualmente da caricare 14.7 Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II della convenzione Marpol 73/78 e del codice IBC non applicabile SEZIONE 15 _ INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA E LEGGI E REGOLAMENTI VIGENTI 15.1. NORME E LEGISLAZIONE SU SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE SPECIFICHE PER LA SOSTANZA O LA MISCELA Direttive e regolamenti UE applicabili: Regolamento REACH (Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.): sostanza esentata dalle disposizioni dei Titoli II, V e VI, a norma dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera b) sostanza soggetta a restrizioni ai sensi del Titolo VIII ( Allegato XVII, Appendice 2, punto 28) sostanza non presente nell’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) candidate all’autorizzazione Altre normative EU e recepimenti nazionali: categoria Seveso 8 Estremamente Infiammabili (Nota 3c) - (Dir. 96/82/CE e Dir 105/2003/CE e D.Lgs 334/99 e s.m.i.) agente chimico pericoloso ai sensi del Titolo IX - Capo I del D.Lgs 81/08 e s.m.i. per gli aspetti ambientali (gestione rifiuti, scarichi, ecc.) fare riferimento al D. Lgs 152/06 e s.m.i 15.2. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA CHIMICA A norma dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera b) del Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i., la sostanza risulta esentata dall’applicazione dei disposti dei titoli II, V, VI del medesimo regolamento. Poiché l’obbligo di procedere alla valutazione sulla sicurezza chimica è determinato dall’art.14 Titolo II del Regolamento citato la sostanza risulta esentata da tale obbligo SEZIONE 16 ALTRE INFORMAZIONI 16.a) Informazioni sulla revisione Prima emissione, conforme ai disposti dell’allegato II del regolamento REACH così come modificato dal Regolamento CE 453/2010. 16.b) Legenda delle abbreviazioni o acronimi utilizzati: ACGIH = American Conference of Governmental Industrial Hygienists ADR = European Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road DNEL = Livello Derivato di Non Effetto EC50 = Concentrazione di Effetto 50% del campione IATA DGR = International Air Transport Association Dangerous Goods Regulations IMDG Code= International Maritime Dangerous Goods Code IUCLID: International Uniform Chemical Information Database LC50 = Concentrazione letale, 50% del campione n.a. = non applicabile n.d. = non disponibile NIOSH = National Institute for Occupational Safety and Health Nome del prodotto: GAS NATURALE data di emissione: 15/05/2012 Pagina 17 di 17 _ PBT = Sostanza Persistente, Bioaccumulabile e Tossica PNEC = Concentrazione Prevista di Non Effetto RID = Regulations concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Rail STOT = Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)RE = (Tossicità specifica per organi bersaglio) Esposizione ripetuta (STOT)SE = (Tossicità specifica per organi bersaglio) Esposizione singola UVCB = Sostanze dalla composizione sconosciuta o variabile, prodotti di reazioni complesse o materiali biologici vPvB = molto Persistente e molto Bioaccumulabile 16.c) Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati “iuclid dataset for gas natural, dried” - European Commision ‐ European Chemicals Bureau ‐ 19 Febbraio 2000 “Valori limiti di soglia ” ‐ Italian Journal of Occupational and Enviromental Hygiene ‐ anno 2010. “Pocket Guide to Chemical Hazards” ‐ Niosh ‐ 2010. 16.d) Elenco frasi R pertinenti R12 Estremamente infiammabile. 16.e) Indicazioni sulla formazione Formare in maniera adeguata i lavoratori potenzialmente esposti a tale sostanza sulla base dei contenuti della presente scheda di sicurezza. Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 1 di 18 _ SCHEDA DI SICUREZZA SEZIONE 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/MISCELA E DELLA COMPAGNIA/IMPRESA Alla data di revisione, questa SDS è conforme alla legislazione Italiana vigente. 1.1. IDENTIFICATORE DEL PRODOTTO Nome del prodotto: GASOLIO Descrizione del prodotto: Idrocarburi e additivi Nome sostanza: Gasolio Sinonimi Diesel oil Numero CAS 68334-30-5 Numero CE 269-822-7 Numero indice 649-224-00-6 Numero di Registrazione 01-2119484664-27-0023 Formula chimica n.a. (la sostanza è un complesso UVCB) Peso Molecolare n.a. (la sostanza è un complesso UVCB) 1.2. USI IDENTIFICATI DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E USI SCONSIGLIATI Uso previsto: Carburante per motore diesel Usi identificati: Fabbricazione della sostanza Distribuzione della sostanza Uso come prodotto intermedio Formulazione e (ri)confezionamento di sostanze e miscele Uso nei rivestimenti - Uso industriale Lubrificanti - Uso industriale Fluido per lavorazione metalli / olio laminazione - Industriale Uso come leganti e agenti di distacco - Uso industriale Uso come combustibile - Uso industriale Fluidi funzionali - Uso industriale Produzione e lavorazione della gomma Uso nei rivestimenti - Uso professionale Lubrificanti - Uso professionale (basso potere distaccante) Lubrificanti - Uso professionale (alto potere distaccante) Uso come leganti e agenti di distacco - Uso professionale Uso come combustibile - Uso professionale Applicazioni in cantieri stradali ed edilizia Produzione e utilizzo di sostanze esplosive Uso come combustibile - Uso al consumo Usi non raccomandati: Questo prodotto non è consigliato per alcun impiego industriale, professionale o da parte dei consumatori diverso dai suddetti Usi identificati. 1.3. DETTAGLI DEL FORNITORE DELLA SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA Fornitore: TERMINALE GNL ADRIATICO Indirizzo: Piazza Sigmund Freud, 1 - 20154 Italy Richiesta (M)SDS: +39 02 636981 Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 2 di 18 _ Informazioni Generali: +39 02 636981 1.4. NUMERO TELEFONICO DI EMERGENZA Servizio Emergenza 24 ore su 24: National Poison Control Center: SEZIONE 2 +39 0382 24444 (Centro Nazionale Informazione Tossicologica) +39 02 6444 2523 / Emergenza: +39 02 6610 1029 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Pericoli fisici / chimici: Il materiale può accumulare cariche statiche che possono provocare una scarica incendiaria. Il materiale puo' rilasciare vapori che formano in poco tempo miscele infiammabili. Il vapore accumulato puo' infiammarsi e/o esplodere se acceso. Pericoli per la salute: Può causare depressione del sistema nervoso centrale. L'iniezione sottocutanea ad alta pressione può causare danni gravi. In condizioni di scarsa igiene personale e contatto ripetuto prolungato, alcuni composti aromatici policiclici (PAC) sono stati ritenuti causa di tumori cutanei nell'uomo. Può essere irritante per gli occhi, il naso, la gola e i polmoni. Pericoli per l'ambiente: Nessun ulteriore pericolo. Il materiale non incontra i criteri di PBT o vPvB in accordo al REACH Allegato XIII. 2.1. CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE O MISCELE Classificazione a norma del regolamento (CE) N. 1272/2008 Liquido infiammabile: Categoria 3. Tossico acuto per inalazione: Categoria 4. Irritazione cutanea: Categoria 2. Cancerogeno: Categoria 2. Tossico per uno specifico organo bersaglio (esposizione ripetuta): Categoria 2. Sostanza tossica in caso di aspirazione: Categoria 1. Tossico cronico per l'ambiente acquatico: Categoria 2. H226: Liquido e vapori infiammabili. H304: Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H315: Provoca irritazione cutanea. H332: Nocivo se inalato. H351: Sospettato di provocare il cancro.H373: L'esposizione prolungata o ripetuta può provocare danni agli organi. H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Classificazione in accordo alle Direttive EU 67/548/EEC e 1999/45 EC | Cancerogeno, Cat. 3; R40 | Xn; R20 | Xn; R65 | Xi; R38 | N, Pericoloso per l'ambiente; R51/53 | Categoria 3 Cancerogeno. Nocivo. Irritante. Pericoloso per l'ambiente. R40; Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. R20; Nocivo per inalazione. R65; Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R38; Irritante per la pelle. R51/53; Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. 2.2. ELEMENTI DELL'ETICHETTA Elementi dell'etichetta in accordo al Regolamento (EC) No. 1272/2008 Pittogrammi: Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 3 di 18 _ Didascalia: Pericolo Dichiarazioni di pericolo: H226: Liquido e vapori infiammabili. H304: Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H315: Provoca irritazione cutanea. H332: Nocivo se inalato. H351: Sospettato di provocare il cancro.H373: L'esposizione prolungata o ripetuta può provocare danni agli organi. H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Dichiarazioni precauzionali: P201: Procurarsi le istruzioni prima dell’uso. P202: Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze. P210: Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate. -- Vietato fumare. P233: Tenere il recipiente ben chiuso. P240: Mettere a terra / a massa il contenitore e il dispositivo ricevente. P241: Utilizzare impianti elettrici/di ventilazione/d’illuminazione a prova di esplosione. P242: Utilizzare solo utensili antiscintillamento. P243: Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche. P260: Non respirare le nebbie / i vapori. P264: Lavare accuratamente la pelle dopo la manipolazione del prodotto. P271: Utilizzare soltanto all’aperto o in luogo ben ventilato. P273: Non disperdere nell'ambiente. P280: Far uso di guanti protettivi e di un apparecchio di protezione degli occhi e del viso. P281: Utilizzare il dispositivo di protezione individuale richiesto. P301 + P310: IN CASO DI INGESTIONE: Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico. P302 + P352: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: Lavare abbondantemente con acqua e sapone. P303 + P361 + P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): Togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia. P304 + P340: IN CASO DI INALAZIONE : Trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P308 + P313: In caso di esposizione o di possibile esposizione: Consultare un medico. P331: NON indurre il vomito. P332 + P313: In caso di irritazione della pelle: Consultare un medico. P362: Togliersi di dosso gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente. P370 + P378: In caso di incendio: Estinguere con acqua nebulizzata, schiuma, prodotto chimico secco o anidride carbonica (CO2). P391: Raccogliere la fuoriuscita. P403 + P235: Conservare in luogo ben ventilato. Conservare in un luogo fresco. P405: Conservare sotto chiave. P501: Smaltire il contenuto e il relativo contenitore in accordo con la normativa locale. Contiene: Combustibili, diesel 2.1. ALTRI RISCHI In alcune circostanze, il prodotto può accumulare cariche elettrostatiche in notevole quantità con il rischio di scariche che possono innescare incendi o esplosioni. Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 4 di 18 _ SEZIONE 3 COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUI COMPONENTI 3.1. SOSTANZE Non Applicabile. Questo materiale e' regolato come miscela. 3.2. MISCELE Questo prodotto è regolamentato come miscela. Sostanze pericolose riportabili in accordo ai criteri di classificazione e/o con i limiti di esposizione (OEL) Nome Combustibili, diesel CAS# EC# 68334-30-5 269-822-7 Registrazione# 01-2119484664-27 Concentr.* > 85 % Classificazione GHS/CLP Acute Tox. 4 H332, Asp. Tox. 1 H304, Carc. 2 H351, Flam. Liq. 3 H226, Aquatic Chronic 2 H411, STOT RE 2 H373, Skin Irrit. 2 H315, Note H, Note N Nota - qualsiasi classificazione tra parentesi è un blocco GHS che non è stato adottato dalla UE nel Regolamento CLP (N. 1272/2008) e come tale non è applicabile nella UE o in Paesi non facenti parte della UE che hanno implementato il Regolamento CLP. Essa viene mostrata unicamente a scopo informativo. Simboli DSD/ Frasi di Rischio Nome CAS# EC# Registrazione# Concentr.* Combustibili, diesel 68334-30-5 269-822-7 01-2119484664-27 > 85 % Xn;R20, Xi;R38, Xn;Carc. Cat. 3;R40, Xn;R65, N;R51/53, Note H, Note N 2-Etilesilnitrato 27247-96-7 248-363-6 01-2119539586-27 < 0.2% R44, Xn;R20/21/22, R66, N;R51/53 Tutte le concentrazioni sono in percentuale sul peso, ad eccezione dei gas. Le concentrazioni di gas sono in percentuale sul volume. NOTA: La composizione puo' contenere fino al 0,5% di additivi di processo e/o coloranti Nota: Vedi (M)SDS Sezione 16 per il testo completo delle frasi R. Vedi (M)SDS Sezione 16 per il testo completo delle frasi di pericolo. SEZIONE 4 INTERVENTI DI DI PRIMO SOCCORSO 4.1. DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PRIMO SOCCORSO INALAZIONE Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 5 di 18 _ Rimuovere per evitare ulteriore esposizione. Coloro che prestano assistenza devono evitare l'esposizione per se' e per gli altri. Usare una protezione adeguata delle vie respiratorie. In caso di irritazione delle vie respiratorie, vertigini, nausea o incoscienza, ricorrere immediatamente a visita medica. In caso di arresto della respirazione, praticare ventilazione assistita con un dispositivo meccanico o ricorrendo alla respirazione bocca a bocca. CONTATTO CON LA PELLE Rimuovere gli indumenti contaminati. Asciugare con cura la pelle esposta e pulire con un detergente per le mani privo d'acqua, e lavare quindi accuratamente con acqua e sapone. Coloro che prestano assistenza devono evitare l'ulteriore contatto cutaneo personale e di altri. Usare guanti a resistenza chimica e meccanica. Lavare separatamente gli indumenti contaminati prima di riutilizzarli. Gettare gli articoli contaminati che non possono essere lavati. In caso di iniezione del prodotto nella o sotto la cute, o in qualsiasi parte del corpo, indipendentemente dall'aspetto o dalle dimensioni della ferita, fare vedere immediatamente il paziente a un medico come emergenza chirurgica. Anche se i sintomi iniziali da iniezione ad alta pressione possono essere minimi o assenti, il trattamento chirurgico precoce entro poche ore può ridurre significativamente l'entità finale della lesione. CONTATTO CON GLI OCCHI Sciacquare con abbondanti quantità d'acqua. In caso di irritazione, ricorrere a visita medica. INGESTIONE Consultare immediatamente un medico. Non indurre vomito. 4.2. SINTOMI ED EFFETTI PIU' IMPORTANTI, SIA ACUTI CHE RITARDATI Cefalea, vertigini, sonnolenza, nausea e altri effetti sul sistema nervoso centrale. Prurito, dolore, rossore, gonfiori cutanei. Necrosi locale, evidenziata da principio di dolore e danni ai tessuti ritardati, che insorgono qualche ora dopo l'iniezione. 4.3. INDICAZIONE DI CONSULTAZIONE IMMEDIATA DI UN MEDICO E NECESSITÀ DI TRATTAMENTO SPECIALE Se ingerito, il materiale può essere aspirato nei polmoni e provocare polmonite chimica. Trattare in modo appropriato.Contiene solventi idrocarboni/Idrocarburi di petrolio - Il contatto con la pelle può aggravare una dermatite esistente. SEZIONE 5 MISURE ANTINCENDIO 5.1. MEZZI ESTINGUENTI Mezzi di estinzione idonei: Usare nebbia d'acqua, schiuma, polvere chimica secca, anidride carbonica (CO2) per spegnere l'incendio. Mezzi di estinzione non idonei: Getti diretti d'acqua 5.2. RISCHI SPECIFICI DERIVANTI DALLA SOSTANZA O MISCELA Prodotti di combustione pericolosi: Fumi, esalazioni, Aldeidi, Ossido di zolfo, Prodotti di combustione incompleta., Ossidi di carbonio 5.3. AVVISI PER I POMPIERI Istruzioni antincendio: Evacuare l'area Evitare la dispersione o infiltrazione dei materiali antincendioin corsi d'acqua, reti fognarie o riserve d'acqua potabile Gli addetti all'estinzione dell'incendio devono usare equipaggiamento di protezione standard e - in spazi chiusi - autorespiratore SCBA Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 6 di 18 _ Usare spruzzi d'acqua per raffreddare le superfici esposte all'incendio e proteggere il personale. Pericoli d'incendio insoliti: Materiale pericoloso. Gli addetti all'estinzione dell'incendio devono considerare l'uso dell'equipaggiamento di protezione indicato nella Sezione 8. DATI D'INFIAMMABILITÁ Punto di infiammabilità [Metodo]: >56° C. (133° F) [ASTM D-93] Limite di infiammabilità superiore/inferiore (Volume approssimativo % in aria): UEL: 7.0 [metodi di test non disponibili] Temperatura di autoaccensione: >250° C. (482° F) [metodi di test non disponibili] SEZIONE 6 LEL: 0.6 MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE 6.1. PRECAUZIONI INDIVIDUALI, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E PROCEDURE DI EMERGENZA 6.1.1 per chi non interviene direttamente piccole fuoriuscite mantenersi a distanza dalla zona di rilascio, interdire l’accesso a soggetti o veicoli, rimuovere o disattivare eventuali sorgenti d’innesco; se la fuoriuscita è occorsa in spazio confinato predisporre se possibile adeguato confinamento grandi fuoriuscite (se predisposto) attivarsi secondo quanto previsto dallo specifico piano d’emergenza aziendale. se non è stato predisposto alcun piano d’emergenza o richiedere intervento dei Vigili del Fuoco o portarsi in luogo sicuro ed attendere l’intervento dei soccorsi o se richiesto, comunicare l'evento alle autorità preposte conformemente alla legislazione applicabile o avvertire i residenti delle zone sottovento 6.1.2 per chi interviene direttamente piccole fuoriuscite i tradizionali indumenti di lavoro antistatici sono generalmente appropriati verificare la direzione del vento e mantenersi per quanto possibile a monte della zona di rilascio se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte operare esclusivamente con utensili in materiale antiscintilla grandi fuoriuscite l’intervento dovrà essere effettuato esclusivamente da personale adeguatamente addestrato per tale tipo d’intervento, indumento di protezione totale resistente agli agenti chimici e realizzato in materiale antistatico. Scarpe o stivali di sicurezza antistatici e antisdrucciolo. Occhiali di protezione o dispositivi di protezione per il viso se il contatto con gli occhi è possibile o prevedibile. Nel caso in cui la situazione non possa essere completamente valutata o se c'è il rischio di carenza di ossigeno, utilizzare esclusivamente un respiratore autonomo se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte 6.2. PRECAUZIONI AMBIENTALI Fuoriuscite di grandi dimensioni: arginare a distanza il liquido accidentalmente fuoriuscito per il successivo recupero e smaltimento. Evitare la dispersione in corsi d'acqua, reti fognarie, seminterrati o aree confinate. 6.3. METODI E MATERIALI PER CONTENIMENTO E DECONTAMINAZIONE 6.3.1 Dispersione sul suolo e in acqua Dispersione sul suolo: Eliminare tutte le fonti di innesco (vietato fumare e tenere torce, scintille o fiamme nelle immediate vicinanze). Arrestare la perdita se tale intervento può essere compiuto senza rischi. Tutte le apparecchiature usate durante la manipolazione del prodotto devono essere adeguatamente messe a terra. Non toccare o camminare su materiale accidentalmente fuoriuscito. Evitare l' infiltrazione in corsi d'acqua, reti Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 7 di 18 _ fognarie, seminterrati o aree confinate. Per ridurre la quantità dei vapori si può usare una schiuma antievaporazione Raccogliere il materiale assorbito usando strumenti puliti che non generano scintille. Assorbire o coprire con terra asciutta, sabbia o altro materiale non combustibile e riporre in recipienti. Fuoriuscite di grandi dimensioni: gli spruzzi d'acqua possono ridurre il vapore, ma non impediscono l'accensione in spazi chiusi. Dispersione in acqua: Arrestare la perdita se tale intervento può essere compiuto senza rischi. Eliminare le fonti di accensione. Avvisare altre imbarcazioni.. Se il punto di infiammabilità supera la temperatura ambiente di almeno 10°C, usare barriere di contenimento e rimuovere dalla superficie schiumando o con assorbenti appropriati quando le condizioni lo consentono. Se il punto di infiammabilità non supera la temperatura ambiente di almeno 10°C , usare barriere come sbarramenti per proteggere le linee costiere e permettere l'evaporazione del materiale. Consultare uno tecnico specialista prima di usare disperdenti. Le raccomandazioni per fuoriuscite accidentali a terra e nell'acqua si basano sulle ipotesi di fuoriuscite più probabili per questo prodotto; tuttavia, condizioni geografiche, venti, temperatura (e nel caso di fuoriuscite in acqua) direzione e velocità e della corrente possono influenzare fortemente le azioni appropriate da prendere. Per questa ragione dovrebbero esse consultati esperti locali. Nota : Le regolamentazioni locali possono prescrivere o limitare un'azione da prendere. 6.3.2 Bonifica In caso di rilascio in ambienti confinati, prevedere l’utilizzo di prodotti oleoassorbenti. 6.4. RIFERIMENTO ALLE ALTRE SEZIONI Vedere le sezioni 8 e 12. SEZIONE 7 MANIPOLAZIONE ED IMMAGAZZINAMENTO 7.1. PRECAUZIONI PER L'USO SICURO 7.1.1 Misure protettive Evitare ogni contatto con parti del corpo. Non sifonare mediante aspirazione con la bocca. Non usare come solvente di pulizia o combustibile non da trazione. Usare esclusivamente come combustibile per motori. È pericoloso e/o illegale mettere carburante in recipienti non approvati. Non riempire il recipiente mentre è dentro o su un veicolo. L'elettricità statica può accendere i vapori e causare incendi. Porre il recipiente a terra durante il riempimento e tenere l'ugello a contatto con il recipiente stesso. Non usare dispositivi elettrici (inclusi - a puro titolo esemplificativo - cellulari, computer, calcolatori, cercapersone o altri dispositivi elettronici, ecc.) in prossimità o nell'area di stoccaggio o manipolazione di carburante, a meno che tali dispositivi siano certificati come intrinsecamente sicuri da un organismo nazionale approvato di collaudo e conformi alle norme di sicurezza previste dalle leggi e dai regolamenti nazionali e/o locali vigenti. Evitare piccole fuoriuscite e perdite per impedire il pericolo di scivolamento. Il materiale puo' accumulare cariche di energia statica che possono causare scintille (fonte di innesco). Usare appropriate procedure di magazzinaggio e di messa a terra . Consultare le linee guide locali per gli standards applicabili. Indicazioni aggiuntive American Petroleum Institute 2003 (Protection Against Ignitions Arising out of Static, Lightning and Stray Currents) o National Fire Protection Agency 77 (Recommended Practice on Static Electricity) or CENELEC CLC/TR 50404 (Electrostatics - Code of practice for the avoidance of hazards due to static electricity). Accumulatore statico: Questo materiale è un accumulatore statico. Un liquido e' tipicamente un accumulatore statico nonconduttivo, se è conduttivo e' al di sotto di 100 pS/m (100x10E-12 Siemens per metro) ed e' considerato un accumulatore statico semiconduttivo, se la conduttivita' e' inferiore a 10,000 pS/m. Sia che Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 8 di 18 _ il liquido sia conduttivo che semiconduttivo, le precauzioni sono le stesse. Un numero di fattori, per esempio la temperatura del liquido, la presenza di contaminanti, additivi ant-statici e i fltri possono grandemente influenzare la conduttivita' del liquido. 7.2. CONDIZIONI DI STOCCAGGIO SICURO, INCLUDENDO OGNI INCOMPATIBILITA' La scelta del contenitore, per esempio navi cisterna, puo' influenzare l'accumulo e la dissipazione della carica statica. Tenere il recipiente chiuso. Maneggiare i recipienti con cura. Aprire lentamente per controllare possibili perdite di pressione. Conservare in luogo fresco e ben ventilato. I contenitori stoccati devrebbero essere messi a terra e confinati. Contenitori di immagazzinamento fissi, contenitori per travaso e equipaggiamento associato devono essere messi a terra e rivestiti per prevenire l'accumulo di elettricita' statica. Allontanare da materiali incompatibili. 7.3. USI FINALI SPECIFICI: Sezione 01 Informazioni sull'uso finale identificato Nessuna guida industriale o di settore disponibile. SEZIONE 8 CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1. PARAMETRI DI CONTROLLO 8.1.1 Valori limite di esposizione Standard/Limiti di esposizione (Nota : I limiti di esposizione non sono cumulabili) Nome sostanza Combustibili, diesel Combustibili, diesel Combustibili, diesel Combustibili, diesel Combustibili, diesel Forma Frazion e inalabile eVapore vapore e aerosol. Areoso l stabile. Vapore. Limite/Standard TWA 100 mg/m3 Nota Pelle Fonte OEL - Italia DLgs. 81/08 TWA 100 mg/m3 Pelle OEL - Italia DLgs. 81/08 TWA 5 mg/m3 ExxonMobil TWA 200 mg/m3 100 mg/m3 ExxonMobil TWA Frazion e inalabile e vaporeaggiornamenti Decreto Legislativo 81/2008 e successivi Pelle ACGIH 8.1.2 Informazioni sulle procedure raccomandate per il monitoraggio dell'esposizione Le informazioni sulle procedure di monitoraggio raccomandate possono essere ottenute dagli organismi/enti citati : Ente Nazionale Italiano di Unificazione - UNI 8.1.3 Informazioni sulla formazione di eventuali inquinanti atmosferici a seguito di un uso previsto Tra gli inquinanti ambientali che si generano dall'impiego previsto come combustibile per uso domestico/industriale e come carburante per motori si segnalano: fumi, aldeidi, ossido di zolfo, prodotti di combustione incompleta, ossidi di carbonio. Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 9 di 18 _ 8.1.4 .a Livelli derivati senza effetto (DNEL) / livelli derivati con effetto minimo (DMEL) Lavoratore Nome sostanza Combustibili, diesel Dermale 2.9 mg/kg bw/day DNEL, Cronico Esposizione, Sistematico Effetti Inalazione 68 mg/m3 DNEL, Cronico Esposizione, Sistematico Effetti Consumatore Nome sostanza Combustibili, diesel Dermale 1.3 mg/kg bw/day DNEL, Cronico Esposizione, Sistematico Effetti Inalazione 20 mg/m3 DNEL, Cronico Esposizione, Sistematico Effetti Orale NA Nota: il livello derivato senza effetto (DNEL) è un livello sicuro di esposizione derivato da dati tossicologici in accordo con indicazioni specifiche contenute nella normativa REACH europea. Il DNEL può differire da un valore limite di esposizione professionale (OEL) per la medesima sostanza chimica. Gli OEL possono essere consigliati da una singola società, un organismo di controllo statale o un'organizzazione di esperti quale il Comitato scientifico per i valori limite di esposizione professionale (SCOEL) o la Conferenza americana degli igienisti industriali governativi (ACGIH). Gli OEL sono considerati livelli sicuri di esposizione per un lavoratore tipico in un ambiente di lavoro per un turno di 8 ore, con settimana lavorativa di 40 ore, come concentrazione media ponderata nel tempo (TWA) o come limite di esposizione a breve termine (15 minuti) (STEL). Benché siano anch'essi considerati indicatori a protezione della salute, gli OEL sono ricavati mediante un procedimento diverso da quello del REACH. 8.1.4.b Concentrazione prevista di non effetto (PNEC) Nome sostanza Acqua (acqua dolce) Acqua (acqua marina) Combustibili, diesel NA NA Acqua (rilascio Impianto Sedimento intermittente) di trattamen to rifiuti NA NA NA Terreno Orale (avvelenament o secondario) NA NA 8.2. CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE CONTROLLI INGEGNERISTICI Il livello di protezione e i tipi di controlli necessari variano a seconda delle condizioni di potenziale esposizione. Misure di controllo da considerare : Usare impianti di ventilazione a prova di esplosione per restare al di sotto dei limiti di esposizione. PROTEZIONE PERSONALE La scelta dell'equipaggiamento di protezione individuale varia in base alle condizioni di esposizione potenziale come per esempio applicazioni, procedure di manipolazione, concentrazione e ventilazione. Le informazioni sulla scelta dell'equipaggiamento di protezione, come indicata di seguito, si basa sull'uso normale e definito. a) Protezione degli occhi: Se il contatto con il prodotto e' probabile, sono raccomandati occhiali resistenti ai chimici. b) Protezione della pelle i) Protezione delle mani: Le informazioni sui tipi di guanti specifici fornite si basano sulla documentazione pubblicata e sui dati dei produttori di guanti. Le condizioni di lavoro possono notevolmente incidere sulla Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 10 di 18 _ adeguatezza e durata dei guant. Contattare il produttore di guanti per informazione specifiche sulla adeguatezza e durata dei guanti nelle condizioni di lavoro specifiche. Ispezionare e sostituire guanti usurati o danneggiati. I tipi di guanti da considerare per questo materiale includono: Si raccomanda l'uso di guanti a resistenza chimica. In caso di contatto probabile con gli avambracci, indossare guanti lunghi. Nitrile, Viton, CEN standard EN420 e EN374 dispongono i requisiti generali e listano i tipi di guanti. ii) Protezione cutanea e del corpo: Le informazioni sui tipi di indumenti specifici fornite si basano sulla documentazione pubblicata o sui dati dei produttori. I tipi di indumenti da considerare per questo materiale comprendono: Si raccomanda l'uso di indumenti a resistenza chimica/resistenti agli oli. c) Protezione respiratoria: Se i controlli tecnici non mantengono le concentrazioni di agenti contaminanti aerodispersi a un livello adeguato a proteggere la salute dei lavoratori, è opportuno usare un respiratore appropriato. Il respiratore deve essere scelto, impiegato e sottoposto a manutenzione in accordo alle legislazioni vigenti, se applicabili. I tipi di respiratori da utilizzare per questo materiale includono : Respiratore con filtro, a copertura parziale del viso Materiale del filtro di tipo A., Materiale del filtro di tipo P., Comitato Europeo per la Standardizzazione (CEN) standards EN 136, 140 e 145 forniscono raccomandazioni su maschere, oltre a EN 149 e 143 su filtri. Per elevate concentrazioni aerodisperse, usare un respiratore approvato alimentato ad aria, funzionante a pressione positiva. I respiratori alimentati ad aria, con un flacone di scarico, possono essere appropriati quando i livelli di ossigeno sono inadeguati, se i rischi dei gas/vapori sono bassi, e se la capacita'/valori dei filtri di purificazione dell'aria possono essere superati. Misure igieniche specifiche: Osservare sempre le misure standard di igiene personale, come per esempio il lavaggio delle mani dopo aver manipolato il materiale e prima di mangiare, bere e/o fumare. Lavare regolarmente gli indumenti da lavoro e l'equipaggiamento di protezione per rimuovere i contaminanti. Eliminare gli indumenti e le scarpe che non possono essere lavati. Praticare una buona pulizia generale. Per il riepilogo delle Misure di Gestione del Rischio di tutti gli usi identificati, vedi Allegati. CONTROLLI AMBIENTALI In conformita' con le legislazioni vigenti che limitano le emissioni in aria, acqua e terreno. Proteggere l'ambiente applicando le appropriate misure di controllo per prevenire o limitare le emissioni. SEZIONE 9 PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE Nota: Le proprieta' fisiche e chimiche sono fornite esclusivamente per considerazioni di tipo ambientale, di salute e sicurezza e possono non rappresentare completamente le specifiche del prodotto. Per maggiori dati, consultare il Fornitore. 9.1. INFORMAZIONI SU PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE DI BASE Stato fisico: Liquido Colore: Leggermente Colorato Odore: Petrolio/Solvente Soglia di odore: Nessun dato disponibile pH: Non fattibile tecnicamente Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 11 di 18 _ Punto di fusione: Nessun dato disponibile Punto di congelamento: Nessun dato disponibile Punto iniziale di ebollizione / e intervallo di ebollizione: > 180° C. (356° F) [metodi di test non disponibili] Punto di infiammabilità [Metodo]: >56° C. (133° F) [ASTM D-93] Velocità di evaporazione (n-butil acetato = 1): Nessun dato disponibile Infiammabilita' (Solidi, Gas): Non fattibile tecnicamente Limite di infiammabilità superiore/inferiore (Volume approssimativo % in aria): UEL: 7.0 LEL: 0.6 [metodi di test non disponibili] Tensione di vapore: < 0.04 kPa (0.3 mm Hg) a 20º C [metodi di test non disponibili] Densità dei vapori (aria = 1): Nessun dato disponibile Densità relativa (a 15 ° C.): 0.82 - 0.845 [EN ISO 3675] Solubilità: acqua Trascurabile Coefficiente di ripartizione (Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua): > 3.5 [metodi di test non disponibili] Temperatura di autoaccensione: >250° C. (482° F) [metodi di test non disponibili] Temperatura di decomposizione: Nessun dato disponibile Viscosità: 2 Cst. (2 mm2/sec) a 40 °C - 4 Cst. (4 mm2/sec) a 40 °C [metodi di test non disponibili] Proprieta' di Esplosione: Nessuno proprieta' Ossidanti: Nessuno 9.2. ALTRE INFORMAZIONI Densità (a 15 º C): 820 kg/m³ (6.84 lbs/gal, 0.82 kg/dm³) - 845 kg/m³ (7.05 lbs/gal, 0.85 kg/dm³) [EN ISO 3675] SEZIONE 10 10.1. 10.2. 10.3. 10.4. 10.5. 10.6. STABILITÀ E REATTIVITÀ REATTIVITA': Vedi sotto sezioni in basso. STABILITA' CHIMICA: Il materiale è stabile in condizioni normali. POSSIBILITA' DI REAZIONI PERICOLOSE: Non si verifichera' una polimerizzazione pericolosa. CONDIZIONI DA EVITARE: Fiamme libere e fonti di accensione a energia elevata. MATERIALI INCOMPATIBILI: Alogeni, Acidi forti, basi forti, Ossidanti forti PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI: Il materiale non si decompone a temperatura ambiente. SEZIONE 11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1. INFORMAZIONI SUGLI EFFETTI TOSSICOLOGICI Classe di Rischio Tossicità acuta: (Ratto) 4 ora(e) LC 50 > 4000 mg/m3 (Vapore e Areosol) Irritazione: Dati finali non disponibili. Tossicità acuta (Ratto): LD 50 > 5000 mg/kg I punteggi dei test o altri risultati di studi non soddisfano i criteri per la classificazione. Conclusione / Osservazioni Inalazione Moderatamente tossico. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 403 Temperature elevate o azioni meccaniche possono formare vapori, nebulizzazioni o fumi che possono essere irritanti per gli occhi, naso, gola e polmoni. Ingestione Minimamente tossico. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 401 Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 12 di 18 _ Tossicità acuta (Coniglio): LD 50 > 5000 mg/kg I punteggi dei test o altri risultati di studi non soddisfano i criteri per la classificazione. Corrosione cutanea/Irritazione (Coniglio): Dati disponibili. I punteggi dei test o altri risultati di studi soddisfano i criteri per la classificazione. Gravi lesioni oculari/Irritazione (Coniglio): Dati disponibili. I punteggi dei test o altri risultati di studi non soddisfano i criteri per la classificazione. Sensibilizzazione respiratoria: Nessun dato di punto finale. Sensibilizzazione della pelle: Dati disponibili. I punteggi dei test o altri risultati di studi non soddisfano i criteri per la classificazione. Pelle Minimamente tossico. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 434 Irritante per la pelle. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 404 Occhio Può causare disturbi lievi di breve durata agli occhi. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 405 Sensibilizzazione Si presuppone che non sia un sensibilizzante respiratorio. Si presuppone che non sia un sensibilizzante cutaneo. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 406 Aspirazione: Dati disponibili. Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. Basato sulle proprietà chimico-fisiche del materiale. Mutagenicità delle cellule germinali: Dati disponibili. I punteggi dei test o altri risultati di studi non soddisfano i criteri per la classificazione. Si presuppone che non sia un agente mutageno di cellule germinali. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 471 475 Cancerogenicità: Dati disponibili. Ha provocato il cancro in animali da laboratorio, ma la rilevanza per l'uomo è incerta. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 451 Tossicità per il sistema di riproduzione: Nessun dato di punto finale. Lattazione: Nessun dato di punto finale. Tossicità specifica per organo bersaglio (STOT) Esposizione singola: Nessun dato di punto finale. Esposizione ripetuta: Dati disponibili. Si presuppone che non sia un agente tossico per la riproduzione. Si presuppone che non sia nocivo per i lattanti allattati al seno. Si presuppone che non provochi danni a organi in seguito a una singola esposizione. L'esposizione concentrata, prolungata o deliberata può provocare danni agli organi. In base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 410 413 ALTRE INFORMAZIONI Relativo unicamente al prodotto: Sensibilizzazione : Non sensibilizzante per la cute negli animali da laboratorio. Concentrazioni di vapore superiori ai livelli di esposizione raccomandati sono irritanti per gli occhi e le vie respiratorie, possono causare cefalea e vertigini, avere effetto anestetico e causare altri effetti sul sistema nervoso centrale. Piccole quantita' di liquido, aspirate nei polmoni in caso di ingestione o di vomito, possono causare polmonite chimica o edema polmonare. Carburante diesel: cancerogeno in test sugli animali. Ha causato mutazioni in vitro. Negli animali da test, l'esposizione cutanea ripetuta a concentrazioni elevate ha determinato riduzioni nelle dimensioni e nel peso delle figliate e maggiori riassorbimenti fetali a dosi tossiche per le madri. L'esposizione cutanea ad alte concentrazioni e' risulatata in gravi irritazioni cutanee con perdita di peso ed alcuni casi di morte. L'esposizione per inalazione ad alte concentrazioni e' risultata in irritazioni del tratto respiratorio, cambi/infiltrazioni/accumulazioni nei polmoni e riduzione nella funzionalita' Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 13 di 18 _ dei polmoni stessi. Fumi di scarico diesel: cancerogeno in test sugli animali. In test sugli animali, l'esposizione inalatoria a scarichi, per due anni, ha determinato tumori polmonari e linfoma. L'estratto di particolato ha prodotto tumori cutanei negli animali da test. Ha causato mutazioni in vitro. Maggiori informazioni sono disponibili su richiesta. SEZIONE 12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE Le informazioni fornite si basano sui dati disponibili per il materiale in oggetto, per i componenti del materiale e per materiali simili. 12.1. TOSSICITÀ Materiale -- Si presume che sia tossico per gli organismi acquatici. Può provocare effetti negativi a lungo termine per l'ambiente acquatico. 12.2. PERSISTENZA E DEGRADABILITÀ Biodegradazione: Materiale -- Si presume che sia intrinsecamente biodegradabile. Ossidazione atmosferica: Maggioranza dei componenti -- Si presume che degradi rapidamente in aria. 12.3. POTENZIALE DI BIOACCUMULO Maggioranza dei componenti -- Ha potenziale di bioaccumulazione, comunque il metabolismo o le proprieta' fisiche possono ridurre la bioconcentrazione o limitare la biodisponibilita'. 12.4. MOBILITÀ NEL SUOLO Componenti piu' volatili -- Estremamente volatile, si ripartisce rapidamente in aria. Non si presume che si ripartisca in sedimento e solidi sospesi nelle acque reflue. Componenti meno volatili -- Questo materiale ha bassa solubilità e si presume che galleggi e migri dall'acqua al terreno. Si presume che si ripartisca nel sedimento e in solidi sospesi nelle acque reflue. Maggioranza dei componenti -- Basso potenziale di migrazione attraverso il suolo. 12.5. PERSISTENZA, BIOACCUMULO E TOSSICITÀ PER SOSTANZA(-E) Questo prodotto non e', o non contiene, una sostanza definita PBT o vPvB. 12.6. ALTRI EFFETTI NOCIVI Non sono previsti effetti nocivi. DATI ECOLOGICI Ecotossicita' Test Acquatico - Tossicità acuta Acquatico - Tossicità acuta Acquatico - Tossicità cronica Acquatico - Tossicità acuta Durata 96 ora(e) 48 ora(e) 72 ora(e) 72 ora(e) Tipo di organismo Pesce Daphnia magna Pseudokirchneriella subcapitata Pseudokirchneriella subcapitata Persistenza, degradabilità e potenziale di bioaccumulazione Risultati del test LL 50 1 - 100 mg/l: dati di materiali simili EL 50 1 - 1000 mg/l: dati di materiali simili NOELR 1 - 10 mg/l: dati di materiali simili EL 50 1 - 100 mg/l: dati di materiali simili Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 14 di 18 _ Mezzi Tipo di test Durata Risultati del test: Base Acqua Rapida biodegradabilità 28 giorno(i) Percentuale di Degradazione < 60 : materiali similari SEZIONE 13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO Le raccomandazioni per lo smaltimento si basano sul materiale così come fornito. Smaltire in conformità alle leggi e ai regolamenti vigenti e alle caratteristiche del materiale al momento dello smaltimento. 13.1. METODI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI Il prodotto è idoneo alla combustione in un impianto chiuso e controllato adatto ai combustibili o allo smaltimento mediante incenerimento in condizioni controllate a temperature molto elevate per impedire la formazione di prodotti di combustione indesiderati. INFORMAZIONI SULLO SMALTIMENTO AI SENSI DI LEGGE Codice Europeo dei Rifiuti: 13 07 01* NOTA: questi codici sono assegnati in base agli usi più comuni per questo materiale e possono non tenere conto degli agenti contaminanti derivanti dall'uso effettivo. Chi produce rifiuti deve valutare il processo effettivamente usato durante la generazione del rifiuto e i suoi contaminanti al fine di assegnare il codice di rifiuto piu' appropriato . Questo prodotto e' considerato un rifiuto pericoloso in accordo alla Direttiva 91/689/EEC sui rifiuti pericolosi, e soggetto alle disposizioni di detta Direttiva, almeno che non sia applicabile l'articolo 1(5) della Direttiva. Avvertenza recipienti vuoti Avvertenza sui contenitori vuoti (quando appropriato): i contenitori vuoti possono contenere residui e possono essere pericolosi. Non cercare di riempire o pulire i contenitori senza opportune istruzioni. I bidoni vuoti devono essere completamente drenati e stoccati in sicurezza fino a un appropriato condizionamento o smaltimento. I contenitori vuoti devono essere riciclati, recuperati o smaltiti da un appaltatore qualificato o autorizzato e in conformità con le normative governative. NON METTERE SOTTO PRESSIONE, TAGLIARE, SALDARE, FORARE, FRANTUMARE O ESPORRE TALI CONTENITORI A CALORE, FIAMME, SCINTILLE, SCARICHE ELETTROSTATICHE O ALTRE SORGENTI DI ACCENSIONE. ESSI POSSONO ESPLODERE E PROVOCARE LESIONI O LA MORTE. SEZIONE 14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO TERRA (ADR/RID) 14.1. Numero ONU: 1202 14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): DIESEL FUEL, GAS OIL OR HEATING OIL, LIGHT 14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto: 3 14.4. Gruppo imballaggio: III 14.5. Pericoli per l'ambiente: Sì 14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore: Esatta denominazione di spedizione (suffisso): Disposizione speciale 640L Codice di Classificazione: F1 Etichettatura/Simbolo: 3, EHS Numero di rischio ID: 30 Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 15 di 18 _ Codice di Azione d'Emergenza (EAC, Emergency Action Code) Hazchem: 3Y Nome del documento di trasporto: UN1202, DIESEL COMBUSTIBILE , GASOLIO O OILIO RISCALDAMENTO, LEGGERO, 3 , PG III NAVIGAZIONE IN ACQUE INTERNE (ADNR/ADN) 14.1. Numero UN (o ID): 1202 14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): DIESEL FUEL, GAS OIL OR HEATING OIL, LIGHT 14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto: 3 14.4. Gruppo imballaggio: III 14.5. Pericoli per l'ambiente: Sì 14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore: Numero di rischio ID: 30 Etichettatura/Simbolo: 3 (N2, F), EHS Nome del documento di trasporto: UN1202, DIESEL COMBUSTIBILE , GASOLIO O OILIO RISCALDAMENTO, LEGGERO, 3 (N2, F), PG III MARE (IMDG) 14.1. Numero ONU: 1202 14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): DIESEL FUEL, GAS OIL OR HEATING OIL, LIGHT 14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto: 3 14.4. Gruppo imballaggio: III 14.5. Pericoli per l'ambiente: Inquinante Marino 14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore: Etichetta(e): 3 Codice EMS: F-E, S-E Nome del documento di trasporto: UN1202, DIESEL FUEL, GASOLIO O GASOLIO RISCALDAMENTO, LEGGERO, 3, PG III, (56°C c.c.), INQUINANTE MARINO MARE (MARPOL 73/78 Convention - Annex II): 14.7. Trasporto alla rinfusa secondo l'allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC Non classificato in accordo all'Allegato II TRAFFICO AEREO (IATA) 14.1. Numero ONU: 1202 14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): DIESEL FUEL, GAS OIL OR HEATING OIL, LIGHT 14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto: 3 14.4. Gruppo imballaggio: III 14.5. Pericoli per l'ambiente: Sì 14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore: Etichettatura/Simbolo: 3 Nome del documento di trasporto: UN1202, DIESEL COMBUSTIBILE , GASOLIO O OILIO RISCALDAMENTO, LEGGERO, 3 , PG III SEZIONE 15 INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA E LEGGI E REGOLAMENTI VIGENTI Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 16 di 18 _ Conforme ai seguenti requisiti degli inventari Nazionale/Europeo delle sostanze chimiche: AICS, TSCA, PICCS, DSL, IECSC, KECI, EINECS DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 e successive modifiche 15.1. NORME E LEGISLAZIONE SU SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE SPECIFICHE PER LA SOSTANZA O LA MISCELA Direttive e regolamenti UE applicabili: 1907/2006 ( Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizioni per le sostanze Chimiche, e successive modifiche) 92/85/EEC Direttiva (....lavoratrici in gravidanza.....appena madri o in allattamento Direttiva 1994/33/EC (sulla protezione dei giovani lavoratori) 96/82/CE esteso dal Regolamento 2003/105/CE [ ... sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose]. Il prodotto contiene una sostanza rientrante nei criteri definiti nell'Allegato I. Fare riferimento alla Direttiva per i dettagli sui requisiti che tengono conto del volume di prodotto conservato nel sito. 98/24/CE [... sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro ...]. ...]. Fare riferimento alla Direttiva per i dettagli sui requisiti. 1272/2008, Classificazione ed Etichettatura di sostanze e miscele.... e successivi amendamenti [on classification, labelling and packaging of substances and mixtures.. and amendments thereto] Fare riferimento al relativo Regolamento UE/nazionale per dettagli su eventuali misure correttive o restrizioni richieste dai Regolamenti/dalle Direttive di cui sopra. 15.2. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA CHIMICA Informazioni REACH: È stata effettuata una valutazione della sicurezza chimica per la sostanza / le sostanze che compongono questo materiale, o per il materiale stesso. SEZIONE 16 ALTRE INFORMAZIONI 16.a) Informazioni sulla revisione Prima emissione, conforme ai disposti dell'allegato II del regolamento REACH così come modificato dla Regolamento CE 453/2010. 16.b) Legenda delle abbreviazioni o acronimi utilizzati Acronimo N/A N/D NE AICS AIHA WEEL ASTM DSL EINECS ELINCS ENCS IECSC Testo completo Non applicabile Non determinato Non determinato Australian Inventory of Chemical Substances Valori limite di esposizione negli ambienti di lavoro dell'American Industrial Hygiene Association ASTM International, originariamente nota come American Society for Testing and Materials (ASTM) Domestic Substance List (Canada) European Inventory of Existing Commercial Substances European List of Notified Chemical Substances Existing and new Chemical Substances (inventario giapponese) Inventory of Existing Chemical Substances in China Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 17 di 18 _ KECI NDSL NZIoC PICCS TLV TSCA UVCB LC LD LL EC EL NOEC NOELR Korean Existing Chemicals Inventory Non-Domestic Substances List (Canada) New Zealand Inventory of Chemicals Philippine Inventory of Chemicals and Chemical Substances Valore limite di soglia (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) Toxic Substances Control Act (inventario USA) Sostanze con composizione variabile o Sconosciuta, prodotti di reazione complessa o materiali biologici Concentrazione Letale Dose Letale Carico Letale Concentrazione Effettiva Carico Effettivo Nessun effetto osservabile per concentrazione Nessun effetto osservabile per tasso di carico 16.c) Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati: Le fonti di informazioni utilizzate nella preparazione di questa SDS includono una o piu' delle seguenti: risultati di studi tossicologici propri o di fornitori, dossier di prodotti CONCAWE, pubblicazioni di altre associazioni come EU Hydrocarbon Solvents REACH Consortium, U.S. HPV Program Robust Summaries, the EU IUCLID Data Base, pubblicazioni U.S. NTP, ed altre fonti, come appropriato. 16.d) Legenda dei codici di rischio riportati nelle sezioni 2 e 3 di questo documento (a titolo puramente informativo): R20; Nocivo per inalazione. R21; Nocivo a contatto con la pelle. R22; Nocivo per ingestione. R38; Irritante per la pelle. R40; Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. R44; Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. R51/53; Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R65; Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R66; L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle. Classificazione a norma del regolamento (CE) N. 1272/2008 Classificato in accordo al Regolamento (EC) No 1272/2009 Aquatic Chronic 2; H411 Carc. 2; H351 Flam. Liq. 3; H226 STOT RE 2; H373 Skin Irrit. 2; H315 Procedura di classificazione Calcolato Stimato, materiale strutturalmente simili Sulla base di dati di test Stimato, materiale strutturalmente simili Stimato, materiale strutturalmente simili Codifica dei codici h contenuti nella sezione 2 e 3 di questo documento (a solo scopo informativo): Flam. Liq. 3 H226: Liquido e vapori infiammabili; Liquido infiammabile, Cat. Asp. Tox. 1 H304: Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie; Aspirazione, Cat. Skin Irrit. 2 H315: Provoca irritazione cutanea; Corrosione/irritazione cutanea, Cat. Acute Tox. 4 H332: Nocivo se inalato; Tossicità acuta per inalazione, Cat. Carc. 2 H351: Sospettato di provocare il cancro; Cancerogenicità secondo il GHS, Cat. STOT RE 2 H373: L'esposizione prolungata o ripetuta può provocare danni agli organi; Organo bersaglio, esposizione ripetuta, Cat. 2 Aquatic Chronic 2 H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata; Tossicità cronica per l'ambiente, Cat. Nome del prodotto: GASOLIO data di emissione: 15/05/2012 Pagina 18 di 18 _ 16.e) Indicazioni sulla formazione Formare in maniera adeguata i lavoratori potenzialmente esposti a tale sostanza sulla base dei contenuti della presente scheda di sicurezza. Information available for workers, as required for Appendix 1 of Attachment B of Lgs.D. 105/2015 Subset of Internal Emergency Response Plan (ERP) Terminale GNL Adriatico S.r.l. Piazza Sigmund Freud, 1 – 20154 Milano – Italia Tel. +39 - 02 - 6369.81 – Fax +39 - 02 - 6369.8222 www.adriaticlng.it SUBSET OF INTERNAL EMERGENCY RESPONSE PLAN (ERP) AS PER LGS. D. 105/15, Appendix 1 of Attachment B Section 1.2: Subset of the internal emergency plan, differentiated according to function, the position and the specific tasks assigned to each worker in case of an emergency. Terminale GNL Adriatico S.r.l. Sede Legale: Piazza Sigmund Freud, 1 – 20154 Milano – Italia R.E.A. 1788519 Milano - Partita IVA: 13289520150 Capitale Sociale: Euro 200.000.000 int. vers. In order to meet the above law requirement the following package has been consolidated: Subset of the Emergency Response Plan, 25 pages with the Organization in an emergency, Synthetic document Station Bill / Role of Border with guidelines applicable to all workers, including those that are not part of specific emergency response teams (es.Search and Rescue Team) You are required to become aware through the above materials of your specific role in an emergency; if there are more questions to ask the SHEMS Coordinator. Example: if you're the Maintenance Supervisor, in Figure 4-1 is written that you are the Search & Rescue Team Leader, and in chapter 4.4 are given responsibilities and the muster point specific for your role. Regarding the coordination required in case of External Emergency Plan gets activated: the External Emergency Plan evacuation procedures of the workers and visitors on the terminal is aligned with what the Internal Emergency Response Plan (Terminal ERP) describes. Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.1 Introduction Terminal/Pipeline Emergency Preparedness Organization This section provides an overview of the teams comprising the Emergency Preparedness Organization for the Terminal/Pipeline. Following sections describe the emergency response (ER) functions, roles and responsibilities, and mustering locations: Terminal/Pipeline Emergency Response Control Team (ERCT): This team is the decision-making team that manages all aspects of Terminal and Pipeline incident management (IM). The team coordinates field responses, and reports to the Milan Emergency Support Group (ESG). The team operates from the Emergency Response Center (ERC) at the Terminal. The primary location for the ERC is in the Control Room (CR) with a backup location in the workshop area of the Maintenance Building. Search and Rescue Team: This is the tactical response team that secures the incident scene, rescues trapped or injured personnel, and resolves the incident. Other Emergency Teams: These teams are associated with the lifeboats, fast rescue craft, first aid, and living quarters search. Loading Master: This is the Terminal Representative onboard the LNG carrier (LNGC). In case of an incident when there is an LNGC alongside, the Loading Master will remain on the LNGC and act as a liaison between the LNGC and Terminal. Shore Base Support: If the incident occurs on the Terminal, Shore Base Support provides materials and services required by the ERCT to manage the incident. If an incident occurs on the Pipeline, the Shore Base provides the onshore support needed to assess the incident and notify local emergency services. The Emergency Support Group (Milan) is the management team in Milan. This team provides strategy support and overview for the response process and coordinates national and international response activities. ..Continued November 2014 4-3 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization Terminal/Pipeline Emergency Preparedness Organization, Continued Emergency Preparedness Organization The following chart illustrates the Terminal/Pipeline Emergency Preparedness organization. The roles and responsibilities of each part of the organization are described in the following topics. Figure 4-1 Emergency Preparedness Organization November 2014 4-4 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.2 Criteria for Size of Emergency Teams Overview Figure 4-1 shows the position titles for emergency team members. These indicate the minimum staffing required for effective teams. The following paragraphs describe the criteria for determining the size of each emergency team. ERCT The ERCT has eight positions each with clearly-defined, essential, and nonoverlapping roles and responsibilities. Search and Rescue Team The Search and Rescue (SAR) Team has a minimum number of seven team members including the SAR Leader. The size of the team is based on the need for sufficient personnel to: Conduct more than one search and rescue activity at the same time. Provide a core team for firefighting with a back-up group to relieve the core team after a prescribed period. This is particularly important in situations where breathing apparatus must be utilized. First Aid Team The First Aid Team has six members including the First Aid Team member in order to provide sufficient personnel to: Attend to casualties in different areas of the Terminal. Assist with transportation of casualties to the sick bay with First Aid Team members available for medical duties. Life boat crew The life boat crew is a minimum of two persons. The life boat design requires a fulltime coxswain during preparation for launching, launching of the life boat, and piloting of the life boat to a safe distance from the Terminal. The life boat crew member must handle all aspects of safely boarding and seating a maximum of 60 Terminal personnel. Fast rescue craft crew Four personnel are required: Living Quarters Search Team A minimum of two personnel are required for the Living Quarters Search Team: November 2014 Coxswain to pilot the boat at all times. Individual to lower and raise the fast rescue craft. This person must be a qualified crane operator. This person remains on the Terminal after launching. Two crew members are required to hoist rescued personnel on board the fast rescue craft, leaving the coxswain free to handle the boat. To minimize the time to search all cabins for off duty personnel. As a safety precaution in case any problems are encountered during the search. 4-5 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.3 Introduction ERCT Roles and Responsibilities The general roles and responsibilities for all members of the Terminal/Pipeline ERCT are described in the following topics. All members of the ERCT muster in the CR. ERCT Leader The ERCT Leader position is filled by the Terminal Offshore Installation Manager (OIM) or his or her designee. This person has overall responsibility for command and control of an incident occurring on the Terminal and for first response for an incident occurring at the Pipeline. The ERCT Leader is responsible for monitoring and directing all resources at his or her disposal to ensure a satisfactory conclusion. Additional responsibilities include: Maintains oversight of incident response with primary focus on the safety of all personnel Develops and directs all actions as appropriate depending on the scenario Ensures mustering and accounting for all personnel onboard (POB) Conducts initial and regular briefings of all ERCT members Communicates incident status and relevant decisions to personnel on board using the Public Address (PA) system Considers exposure hazard for response personnel Deploys and coordinates field and area resources (Medic to scene of incident requires approval of ERCT Leader) Provides initial notification of incident and severity level and updates to ALNG onshore organization as scenario progresses If required, gives the order to perform emergency disconnect of LNGC Evaluates the need for evacuation and oversees plans to achieve it in an appropriate timeframe Provides appropriate barriers to the scene of the incident to safeguard evidence for later investigation Considers spill response issues Declares the emergency over and, if viable, returns the facility to normal operation Conducts a hot debrief of the incident on conclusion to capture lessons learned for full investigation, update to procedures, or any other further action Ensures damage evaluation is performed Ensures that all logs and other documents are retained for possible investigation. Reference: Appendix J, :"Checklists" contains checklists for the OIM Continued November 2014 4-6 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization ERCT Roles and Responsibilities, Continued Deputy ERCT Leader The Deputy ERCT Leader position is filled by the Operations Supervisor or his or her designee, who works directly with and assists the ERCT Leader in responding to an incident. When the ERCT Leader is injured or absent from the ERC, the Deputy ERCT Leader assumes his or her duties until he or she returns to the ERC. Additional responsibilities include: ER Advisor Reports to the ERCT Leader (OIM) Supervises the CR technicians and Operations Team Advises the ERCT Leader (OIM) on production-related issues Determines and confirms to ERCT Leader cause of incident and directs isolation (if required) to ensure process is made safe Communicates with SAR Team Leader, especially regarding safe movement of the teams and action plans to address the incident Supervises the Log Keeper and ensures the recorded information is correct Directs LNGC (if on berth) as to actions to be taken Ensures Onshore Pipeline interface/Control Point of Offshore facility incident is contacted when needed (to be confirmed) Monitors status of helicopters and marine vessels The ER Advisor position is filled by the Safety, Security, Health, and Environmental Management System (SHEMS) Coordinator and provides technical support on emergency response. Responsibilities include: Reports to the ERCT Leader (OIM) Takes over communications with Milan office Makes PA announcements as instructed by the ERCT Leader Ensures the action plan is developed at the OIM's instruction Advises the ERCT Leader on Emergency Response matters Supervises the personnel control and mustering process; updates personnel on board (POB) board When instructed, prepares abandonment plan for ERCT Leader (OIM) review When instructed, prepares Incident fax for ERCT Leader (OIM) signature and transmittal onshore Maintains records, correspondence, and other documents related to monitoring the results of incident response and cleanup activities Continued November 2014 4-7 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization ERCT Roles and Responsibilities, Continued Communicator The Communicator position is filled by the Off Duty Control Room Operators (CROs). Responsibilities include: Reports to the Deputy ERCT Leader (Operations Supervisor) Communicates with local marine assets, including the Lifeboat and the Fast Rescue Craft (coxswain and crane operator) Handles all external communication including: − The LNGC (if on berth) − Crew supply vessel (CSV), tugs or other vessels (or both) in the area − Coast guard and other external groups − Helicopter (if required) Reports communications back to the ERCT Leader and Log Keeper Supplies assistance to the on duty CROs if needed. Log Keeper The Log Keeper position is filled by the Electrical and Instrumentation (E&I) Technician. Responsibilities include: Log Reports to the Deputy ERCT Leader (Operations Supervisor) Keeps log of events Updates notice boards in the CR Updates simplified plat plan on Terminal overview Keeps action plan updated Keeps records for the POB Assists ERCT as required In the event of an incident, the information logged allows the ERCT to review events that led up to the incident and the situation that existed at that moment in time. The log forms a fundamental basis of any resulting investigation into the incident and its development. The Log should include the following points and provide an indication of time: Alarms Call-up of emergency resources Arrival of resources Implementation of emergency control measures (for example, time of full POB, time of deluge on or off, time of emergency shutdown/Emergency Departure Procedure [ESD/EDP]) Changes of response strategy Decisions on evacuation Continued November 2014 4-8 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization ERCT Roles and Responsibilities, Continued Log, continued Weather reports Personnel overview before and after evacuation or rescue operation POB tracking of personnel involved in ER activities Number of injured or fatalities Type of injuries The whereabouts of personnel The Log is recorded on a White Board in the CR. CRO The CRO duties are performed by the two On Duty CROs. Responsibilities include: Acts as single point contact for ERCT until relieved by senior ERCT member Makes initial PA and initiates alarm as appropriate to alert personnel to the nature and location of the incident and to advise on safe egress routes to safe refuge Logs initial events, times, and action taken Initiates communications with the LNGC onboard representative as to the nature of the emergency Ensures all active fire protection equipment has energized automatically or manually started as required Immediately informs the ERCT Leader of the incident and actions taken to date Provides input to the ERCT Leader and the Deputy ERCT in formulating response strategy Retrieves the Emergency Response Action Plans to have them readily available Sends radio distress message if this cannot wait until order from the ERCT Leader Monitors, controls, and reports status of: − Regasification process − Utilities − Shutdown (SD) system − Fire and gas (F&G) system − Firefighting systems Communicates with observer (person who noticed and reported the incident) until SAR Team Leader has mustered Operates remote fire monitors when appropriate and approved by SAR Team Leader Monitors radar and closed circuit television (CCTV) for security issues November 2014 4-9 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.4 Introduction Search and Rescue Team Roles and Responsibilities This section describes the responsibilities and duties required of the SAR personnel in the event of an incident. The response of the SAR Team is characterized by caution, since all active response entailing the use of personnel entails further risks of personnel injuries. Reference: Appendix J, "Checklists" contains checklists for the SAR Team November 2014 4-10 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.4.1 Search and Rescue Team Leader Description The Maintenance Supervisor is the SAR Team Leader when the general alarm has been activated. Responsibilities The following table details the responsibilities and duties of the SAR Team Leader. and duties Table 4-1 Responsibilities and Duties of the SAR Team Leader Function Muster Station Reports to Communication SAR Team Leader South Stair Tower Deputy ERCT Ultra high frequency Second Level Leader (UHF) Channel 1 Responsibilities and Duties The SAR Team Leader is the eyes and ears at the scene of the incident for the ERC: Directs the SAR Team. Establishes radio communication with the CR and considers appropriate response, if any. If the SAR Team Leader is in need of further resources, it is arranged with the ERCT. Informs the CR of the situation at the scene of the incident. Keeps abreast of the situation and is in control of all activity at and near the scene of the incident. Directs the technical response to the incident if firefighting or self-contained breathing apparatus (SCBA) SAR is required. Continuously reports back to the CR the location and intent of the SAR Team members when away from the temporary safe refuge (TSR). Continually evaluates the situation so as to never place the SAR Team in a position of personal danger. November 2014 4-11 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.4.2 Search and Rescue Team Description The SAR Team consists of a Mechanical Technician, an E&I Technician, and four Operations Technicians. Responsibilities The table lists the responsibilities and duties of the SAR Team. and duties Table 4-2 Responsibilities and Duties of the SAR Team Function Muster Station Reports to Communication South Stair Tower First Level SAR Team Leader UHF Channel — SAR Team Members South Stair Tower (five) First Level Deputy SAR Team Leader UHF Channel — Deputy SAR Team Leader Responsibilities and Duties Team duties are as directed by the Search and Rescue Team Leader and may include the following: Ensure personal gear allocated is clean and fits when personnel board the Terminal at the start of hitch Observe and investigate the hazardous area or site of the accident Report details of the situation to the SAR Team Leader Perform SAR in connection with missing and injured personnel Manually operate valves Extinguish fires using best means possible approach Use SCBA as required Operate special equipment as required Remain with casualties until First Aid Team arrives November 2014 4-12 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.5 Other Emergency Team Roles and Responsibilities Introduction This section describes the responsibilities and duties of the other ERTs: First Aid Team Lifeboat Fast Rescue Craft (FRC) Team Living Quarters (LQ) Search Team The Helideck Team is not an emergency team. However, for convenience, it is described here. November 2014 4-13 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.5.1 First Aid Team Description The First Aid Team is the primary resource for medical treatment and first aid onboard the Terminal. The First Aid Team consists of the Medic, two Catering Personnel, an E&I Technician, and an Operations Technician. The Medic is the First Aid Team Leader. Responsibilities Table 4-3 lists responsibilities and duties of the First Aid Team. and duties Table 4-3 Responsibilities and Duties of the First Aid Team Function Muster Station Reports to First Aid Team Leader Medical Clinic ERCT when inside the Medical Clinic SAR Team Leader when outside the Medical Clinic First Aid Team Providers (four) Medical Clinic Medic Communication UHF Channel 1 Responsibilities and Duties First Aid Team Leader: – Provides First Aid at the scene and in the Medical Clinic – Communicates with the ERCT and medical professionals onshore – Requests resources for transportation of stretchers and necessary material First Aid Team Providers: – Establish triage if required – Assist the Medic in providing First Aid at the scene and in the Medical Clinic November 2014 4-14 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.5.2 Lifeboat Description The lifeboats, have a capacity of 63 personnel. In an evacuation, the second lifeboat is only required if the first lifeboat is disabled or more than 63 people are onboard. The Coxswain is a Mechanical Technician. The Lifeboat Crew is an Operations Technician. Responsibilities Table 4-4 lists responsibilities and duties of the Lifeboat Team. and duties Table 4-4 Responsibilities and Duties of the Lifeboat Team Function Muster Station * Reports to Coxswain Mess Room in LQ Deputy ERCT Leader (prior to launch) Lifeboat Crew Mess Room in LQ Coxswain Communication Very high frequency (VHF) Channel 16 * Muster at life boat only if instructed by OIM. Responsibilities and Duties Coxswain: – Controls and prepares the lifeboat before use – Switches radio to channel 4 (VHF Channel 16) and contacts the ERCT and any nearby boats – Lowers lifeboat to embarkation height before loading – Reports personnel status (lifeboat crew and passengers) to ERCT – Ensures that arriving personnel are guided into the lifeboat – Launches the lifeboat following the order from the ERCT Leader (OIM) – Commands the boat at sea Lifeboat Crew: – Organizes the donning of immersion suits while in the TSR and preparation of orderly transfer to life boat – Helps passengers to take up positions in the boat – Checks number of personnel in lifeboat and reports to Coxswain Reference November 2014 Appendix F, "Preparation and Launching of Lifeboat" 4-15 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.5.3 Fast Rescue Craft Team Description The FRC team includes the Coxswain (Mechanical Technician), two crew members (Mechanical Technician and E&I Technician) and one crane operator (Mechanical Technician). They muster at the FRC station and in the crane when instructed. The FRC is launched and recovered by the crane operator and only on the orders of the OIM. Note: This team is not automatically mobilized when the general alarm is activated. Responsibilities This table lists responsibilities and duties of the FRC Team. and duties Table 4-5 Responsibilities and Duties of the FRC Team Function Muster Station Reports to Communication Coxswain FRC Deputy ERCT Leader VHF Channel 16 FRC Crew (two) FRC Coxswain Crane Operator Crane Coxswain Responsibilities and Duties Coxswain: – Ensures the radio is set at VHF Channel 16 and contacts CR – Evaluates whether sea state weather conditions are acceptable for FRC – Controls and prepares the FRC boat before use – Reports personnel status to Deputy ERCT Leader – Commands the boat at sea – Deploys the FRC boat to the location of person(s) in the sea FRC Crew: – Assists the Coxswain in preparing the boat before use – Conducts SAR – Recovers person from sea and stabilizes person for transport – Reattaches FRC for recovery Crane Operator: – Launches and recovers the FRC November 2014 4-16 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.5.4 Living Quarters Search Team Description The LQ Search Team consists of the Camp Boss and two Catering Personnel. Responsibilities This table lists responsibilities and duties of the LQ Search Team. and duties Table 4-6 Responsibilities and Duties of the LQ Search Team Function Muster Station Reports to LQ Search Team Leader Mess Room in LQ Deputy ERCT Leader LQ Search Team Mess Room in LQ LQ Search Team Leader Communication Telephone Responsibilities and Duties LQ Search Team Leader: – Ensures the LQ Search Team Members begin searching and then musters at the Mess Room LQ Search Team Members: – Search through Living Quarters; arouse those who are asleep and ensure everyone reports to the muster station – Ensure all personnel have left cabins if the general alarm has been activated – Close all cabin doors after ensuring that rooms are empty – Muster after search in the Mess Room and inform ERCT that search is complete November 2014 4-17 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.5.5 Helideck Team Description The Helideck Crew is located on the helideck when a helicopter is expected. The Helideck Crew consists of two members of the deck crew. Note: The Helideck Crew is not automatically mobilized when the general alarm is activated. Crew members muster at the Mess Room with other personnel not assigned to ERTs. Responsibilities Table 4-7 lists responsibilities and duties of the Helideck Crew. and duties Table 4-7 Responsibilities and Duties of the Helideck Crew Function Muster Station Reports to Communication Helideck Landing Officer (HLO) Not Applicable Deputy ERCT Leader UHF Channel 1 Helideck Crew Not Applicable HLO UHF Channel 1 Responsibilities and Duties Helicopter Landing Officer: – Assumes the role of SAR Team Leader until full SAR Team has mobilized to supplement the Helideck Team – Communicates with helicopter pilots Helideck Crew: – Consists of a heli-guard and a fireguard – In the event of fire: − Operates fire and foam monitors as required − Extinguishes, cools down, then rescues personnel from wreckage – In the event of no fire: − Distributes foam, or lets fuel drain and then rescues personnel – Moves rescued personnel to a safe area for first aid treatment immediately – Hands over command and control of the incident to the SAR Team Leader when he or she arrives .... November 2014 4-18 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.6 Overview LNG Carrier Alongside During Incident An LNGC is alongside the Terminal approximately every three days. Thus, it is likely that the LNGC will be at the Terminal when an incident occurs. The LNGC has its own Emergency Response Plan (ERP). However, the Loading Master is key to ensuring good communication between the LNGC and the Terminal in the event of an emergency. .. November 2014 4-19 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.6.1 Loading Master Loading Master In case of an incident when there is an LNGC alongside and a Terminal Representative (Loading Master) onboard the LNGC, the Terminal Representative or Loading Master remains on the LNGC and acts as a liaison between the LNGC and Terminal. Responsibilities include: Acts as point contact for ERCT onboard the LNGC Reports to the LNGC Master on the status of an incident on the Terminal Reports to the ERCT on status of an incident on the LNGC Confirms with the LNGC Master SD of transfer operations and preparedness for departure from the Terminal Confirms Pilot and Tugs are placed on stand-by ready to assist with LNGC departure Advises LNGC Master on Terminal response capabilities and plans November 2014 4-20 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.7 Shore Base Support ... .. Overview The Shore Base provides support to the Terminal/Pipeline ERCT during an incident on the Terminal or an incident at the Pipeline. The Shore Base Manager is the initial contact for the ERCT. The following topics describe the roles and responsibilities of the Shore Base Manager (SBM). .. November 2014 4-21 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.7.1 Incident on the Terminal Introduction If an emergency occurs on the Terminal, the Terminal/Pipeline ERCT is in charge. The Shore Base supports the Terminal by providing materials and services required by the Terminal/Pipeline ERCT to manage the emergency. The Shore Base ERT may be activated if the emergency requires further support. Reference: ALNG Shore Base Emergency Response Plan Shore Base Manager November 2014 In the event of a Terminal emergency, the responsibilities of the SBM include: Reports to the Terminal/Pipeline ERCT Leader Communicates with the ERCT Leader and Deputy ERCT Leader about support requirements Monitors incidents to ensure adequate logistics support Dispatches CSV or tugs to Terminal if needed Communicates with the medical representative on the Terminal, making arrangements for receiving injured persons onshore Mobilizes other Shore Base personnel to assist as appropriate 4-22 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.7.2 Incident at the Pipeline Introduction Evidence of an incident at the Pipeline often appears first in the Terminal Central Control Room (CCR) due to the activation of visual and audible alarms. For this reason, the Terminal/Pipeline ERCT on the Terminal is responsible for the initial response for a pipeline incident. Shore Base Manager In the event of a Pipeline emergency, the responsibilities of the SBM include: November 2014 Reports to the ERCT Leader Contacts the fire brigade or the police depending on the type of incident Arranges for investigation of the incident when informed by ERCT Leader of CR alarm indicating an incident Mobilizes other Shore Base personnel or the Shore Base ERT to assist as appropriate Manages employee and contractor personnel working on the pipeline and metering station and makes them available to assist in an emergency if needed If a pipeline incident progresses, consults with the ERCT Leader about CR actions to assist with controlling the emergency Plays a key role in communication where the interface between the various onshore Emergency Response Organizations and potentially the media in the region is required 4-23 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.8 Overview November 2014 Station Bill and POB List The Station Bill and POB List are essential to all incident responses on the Terminal. The Station Bill covers important descriptions of such items as alarms, evacuations, firefighting, response assignments, and safe areas. The POB List is the basis for personnel accountability during an incident. 4-24 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.8.1 Station Bill Terminal Station Bill The Terminal Station Bill includes emergency functions with which all personnel must be familiar. It is a large wall chart that depicts the most important elements of an ER and contains the following: Emergency alarms and general instructions to all personnel Standing instructions for emergency situations ER location and function Location of evacuation means Types of evacuation means Emergency Preparedness Organization team assignments Muster areas and lifeboats The Station Bill provides important detailed information for use with the guidelines in this document. The Station Bill is posted in a prominent location in the following areas on the Terminal: Mess Room Control Room Corridors in the Living Quarters Maintenance Building (Alternate Command/Control Center) The Terminal Administration or Documentation Staff ensures that the Station Bill is up-to-date and is posted in the proper locations. Reference: Section 4.9, "Tools" for a Station Bill LQ Room Plot Plans Each room in the LQ has a room plot plan that shows the location of the room in relation to local fire stations and escape routes. Reference: Section 4.9, "Tools" for a Living Quarters Room Plot Plan November 2014 4-25 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.8.2 Personnel on Board POB List A database is used to store information such as "Next of Kin" contact information and name of employer for contractors and visitors. This database is the source of data to prepare a POB List which can be generated through a dedicated tool available at the ALNG web portal: http://www.adriaticlng.it/wps/portal/pob/. The POB List is generated every day and every time there is a variation. If the portal is not available, dedicated Excel forms are used by the Log Support Technician to provide reliable and updated POB information. Reference: Section 4.9, "Tools" for two examples of a daily POB List The POB List assigns each person to a lifeboat. The POB List also identifies the name and assigned emergency function (as stated on the Station Bill in Section 4.9, "Tools") of each member of the emergency organization. The CSV Manifest also supports the POB List. Reference: Section 4.9, "Tools" for an example of a CSV Manifest The Emergency Positions List is a support document to the POB List in that it lists all of the Terminal operations POB by name and their emergency team positions. ... November 2014 4-26 Revision 3.0 Adriatic LNG Terminal/Pipeline Emergency Response Plan Emergency Preparedness Organization 4.9 Tools Tools This section contains the following tools referenced in this chapter: Station Bill Living Quarters Room Plot Plan Personnel on Board List and Emergency Duties: examples from Portal and Excel (as a back-up) Crew Supply Vessel Manifest Please ask your SHEMS Coordinator to provide. November 2014 4-27 Revision 3.0 CCR Emergency Extension 999 Station Bill - ALNG Terminal General Alarm: Prepare for Evacuation: Intermittent audio signal Continuous audio signal Flashing red light Flashing red light GENERAL ALARM PREPARE FOR EVACUATION All personnel: · Stop all work and secure the work place · Listen to the PA announcements · Proceed immediately to assigned muster station or follow instructions on the PA All personnel: · Proceed to assigned lifeboat (unless otherwise instructed via PA) · Follow orders from the LB crew LB1/2 Muster LQ MUSTER AREAS LNG/GAS LEAK/FIRE Alternative Muster Observer: · Notify CCR of the situation by radio, manual call station, or call 999 · Try to extinguish the fire or close the leakage, if safe to do so · If extinguishing or closure fails, proceed to muster station if no other instructions are received via PA Lifeboat 1&2 Messroom Area Excessive Personnel Deck level marked area EIB Alternative muster areas Lifeboat 1 & 2 Maintenance Building Maint. Bldg. ACUTE MEDICAL CASE Personnel on deck in the case of a gas leak: · Proceed to the main mustering area · Alternatively proceed upwind of the leakage Observer: · Notify CCR by radio, manual call station, or call 999 · Alternatively notify medic by phone · Start first aid treatment PERSON OVER BOARD Observer: · Throw the nearest life buoy and shout “man over board” · Keep your eyes on the person in the water · Notify the CCR via radio, manually call station ALL PERSONNEL SHALL BE FAMILIAR WITH · · · · · Lifeboat Davit-launched Life Raft Alarm signals Location of evacuation equipment Escape routes Mustering area(s) Own duties in an alarm situation Fast Rescue Craft Personal Escape Device True North ALNG ESG Terminal/Pipeline Emergency Response Control Team (ERCT) Mustering in CCR Emergency Response Advisor SHEMS Coordinator ERCT Leader OIM Communicator Off Duty Control Room Operator Deputy ERCT Leader Operations Supervisor Shore Base Support Shore Base Manager Control Room Operator On Duty Control Room Operator Log Keeper E&I Technician Search & Rescue (S&R) Team S&R Team Leader Maintenance Supervisor Deputy S&R Team Leader Mechanical Technician S&R Team Members E&I Technician 5 Operations Technicians Mustering: South Stair Tower at Equipment Cabinet First Aid Team Lifeboat Fast Rescue Craft First Aid Team Leader Medic Coxswain Mechanical Technician Coxswain Mechanical Technician First Aid Team Members 2 Catering Personnel 2 E&I Technician Operations Technician Crew Operations Technician Mustering: Crew - LQ Mess or Lifeboat (on OIM's order) Passengers - LQ Mess Crew Mechanical Technician E&I Technician Mustering: Medical Clinic Crane Operator Mechanical Technician Mustering: Crane Operator - Crane Other - LQ Mess or FRC (on OIM's order) Living Quarter (LQ) Search Team LQ Search Team Leader Camp Boss LQ Search Team Members 2 Catering Personnel Mustering: LQ Mess