Information on major accident hazards

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Information on major accident hazards
Terminale Offshore
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Informazione in materia di
incidente rilevante
ATA-60-SG-110-PP-1001
App 1 D.Lgs 105
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Contractor
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(App.1 Comma B del D.Lgs 105/15)
TERMINALE GNL ADRIATICO Srl
Terminale Offshore
Informazione in materia di
rischio incidente rilevante
(App.1 comma B del D.Lgs 105/15)
Information on major accident
hazards
(App.1 comma B del Lgs. D. 105/15)
Rev. n.
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Ed. No.
00
Data
23 Dic 2016
Date
23 Dec 2016
Doc. N.
ATA-60-SG-110-PP-1001
Doc. No.
ATA-60-SG-110-PP-1001
00
Rev.
17 Jan 17
Date
ATA-60-SG-110-PP-1001
Doc Number
AT
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OBIETTIVO
SCOPE
In ragione dei quantitativi di gas naturale liquefatto che
possono essere presenti presso l’impianto, il terminale Adriatic
LNG rientra tra gli stabilimenti di soglia superiore ai sensi del
Decreto Legislativo n. 105/2015, in tema di controllo del
pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose
(c.d. normativa SEVESO).
La sicurezza interna ed esterna allo stabilimento sono
garantite da una serie di adempimenti realizzati dalla Società
in collaborazione e sotto il controllo delle autorità . In
continuità con quanto già fatto nel vigore della precedente
normativa, Adriatic LNG ha elaborato e mantiene aggiornato
un Rapporto di Sicurezza dove, tra le altre cose, vengono
descritti la politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e i
pericoli di incidente rilevante individuati, le misure adottate
per prevenirli, i rischi per i cittadini e i lavoratori e le
informazioni fornite alle Autorità per elaborare il piano
d'emergenza esterno.
Considering liquefied natural gas quantities which may be
present at the facility, the Adriatic LNG Terminal is one of
upper-tier establishments pursuant to Legislative Decree no.
105/2015, regarding the control of major accident hazards
involving dangerous substances (so called Seveso legislation).
The internal and external safety of the plant are guaranteed
by a series of fulfillments made by the Company in
cooperation and under the control of the authorities. To this
end, giving continuity with what was done in compliance with
previous applicable legislation, Adriatic LNG has developed
and is maintaining a Safety Case Report where, among other
topics, describes the policy of prevention of major accidents
and major accident hazards identified, the measures taken to
prevent them, the risks for citizens and workers and
information provided to the Authority for them to process the
external emergency plan.
In quest’ottica e al fine di garantire una adeguata
informazione in relazione ai rischi di incidente rilevante e alle
misure atte a prevenire o limitarne le conseguenze per la
salute umana e l’ambiente, si comunica che sono disponibili
nella sezione FORNITORI del sito www.adriaticlng.it nuovi
documenti aggiornati ai sensi della normativa Seveso. Essi
sono
relativi
alle
informazioni
che
il
datore di
lavoro/appaltatore deve mettere a disposizione dei suoi
lavoratori presenti in stabilimento e facendo altresì in modo
che gli stessi ne facciano lettura e ne abbiano adeguata
conoscenza e comprensione. In particolare:
 un estratto dei risultati delle analisi e valutazioni di
sicurezza (questo documento);
 le sezioni della Notifica di cui all'art. 13 del D.Lgs.
105/2015;
 le schede di dati di sicurezza delle sostanze e miscele
pericolose presenti in impianto;
 un estratto del Piano di emergenza interna (PEI).
PREMESSA
Il presento documento viene emesso sulla base di quanto
previsto dall’art 1.2 dell’appendice 1 dell’allegato B del D.Lgs
105/15, al fine di consentire al datore di lavoro/appaltatore di
fornire le informazioni in merito ai rischi di incidente rilevante
presenti in stabilimento ai propri lavoratori.
Si
ricorda
che
è
obbligo
del datore di
lavoro/Appaltatore rendere edotto
il
proprio
personale delle informazioni di cui agli articoli 1.1 e 1.2
dell’appendice 1 dell’allegato B del D.Lgs. 105/15 oltre
che a procedere con lo svolgimento delle riunioni di cui
all’art. 1.3 della medesima appendice.
Ciascun datore di lavoro/appaltatore è tenuto a fornire ad
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Date
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In this context and in order to guarantee adequate
information in relation to the relevant risks of major accidents
and the measures to prevent or limit their consequences for
human health and the environment, we inform you that are
available on the PROCUREMENT section of the website
www.adriaticlng.it a new set of documents updated and
compliant to Seveso legislation. The documents are
information that employer/contractor must make available
to its workers that are on the terminal, while ensuring that
they read them and have adequate knowledge and
understanding. Particularly:
 summary of the results of risk analysis and safety risk
evaluations (this document);
 sections of the Notification as per art. 13 of Legislative
Decree no. 105/2015; available in Italian language only
 material safety data sheet for hazardous substances and
mixtures present on the terminal;
 subset of Internal Emergency Response Plan (ERP).
FOREWORD
The present document is issued on the basis of article 1.2 of
Appendix 1 of Annex B of the Legislative Decree 105/15, in
order to allow the contractor to provide information to the
workers on the terminal about the risks of a major accidents.
Please remember that it is the obligation of the
employer/contractor to inform their staff about the
information of articles 1.1. and 1.2 of appendix 1 of
attachment B of Lgs.D. 105/15 as well as to execute
required meetings of art. 1.3 of same Law Appendix.
Each contractor is required to provide to Adriatic LNG
adequate documentation proving effective and profitable
performance of information activities above. Without this
constituting interference or replacement of legal obligations
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Adriatic
LNG
adeguata
documentazione
comprovante
l’effettivo e proficuo svolgimento delle attività informative di
cui sopra. Senza che ciò costituisca ingerenze o sostituzione
agli obblighi di legge gravanti in capo all’appaltatore quale
datore di lavoro dei propri dipendenti e lavoratori, Adriatic
LNG si riserva si da ora ogni opportuna iniziativa o misura
qualora dovesse emergere che il datore di lavoro/appaltatore
non assolva ai suoi obblighi informativi di legge. Adriatic LNG
è a disposizione del datore di lavoro/appaltatore qualora si
rendessero necessari chiarimenti circa le informazioni messe a
disposizione.
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imposed on the part of the contractor as employer of its
employees
and
workers,
if
will
occur
that
the
employer/contractor does not to perform its disclosure
obligations of law Adriatic LNG is entitles to take appropriate
actions or measure.
Should it be necessary to provide clarifications about the
information provided Adriatic LNG is available to the
employer/contractor.
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1.
ANAGRAFICA UNITA’ PRODUTTIVA
Unità produttiva
Indirizzo con
riferimento al
meridiano di
Greenwich
Terminale GNL Adriatico S.r.l.
Latitudine 45° 05’ 26.294” N
Longitudine 12° 35’ 04.973” E
Recapito telefonico
+39 0426 361612
Datore di Lavoro
Suresh Jagadesan
Responsabile sede
Offshore Installation Manager
1. INFORMATION ON THE PRODUCTION UNIT
Production unit
Terminale GNL Adriatico S.r.l.
Address with
Greenwich meridian Latitude 45° 05’ 26.294” N
as reference
Longitude 12° 35’ 04.973” E
Tel.
+39 0426 361612
Employer
Suresh Jagadesan
Site Manager
Offshore Installation Manager
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2.
ESTRATTO DEI RISULTATI DELLE ANALISI E VALUTAZIONI DI
SICUREZZA
LA DIRETTIVA SEVESO
SEVESO DIRECTIVE
L’Unione Europea, a seguito dell’evento incidentale
avvenuto a Seveso 10 luglio 1976, nel tempo, ha
emanato delle direttive per il controllo dei pericoli di
incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze
pericolose, recepite in Italia con appositi Decreti.
 SEVESO I - DPR 175/88 del 17/05/1988 - Prima
normativa sulla prevenzione degli incidenti rilevanti.
Obiettivo:
conoscere
i
propri
processi,
le
caratteristiche delle sostanze e gli impianti di
lavorazione.
 SEVESO II – D.Lgs. 334/99
Obiettivo:
intervenire sulla gestione dell’azienda
e sul fattore umano (Sistema di Gestione della
Sicurezza Rischi di Incidente Rilevante).
 SEVESO III – D.Lgs. 105/2015
Obiettivo: adeguamento della categorizzazione delle
sostanze al regolamento CLP (classificazione,
etichettatura ed imballaggio) e maggiori dettagli
sulle modalità di informazione alla popolazione.
DEFINIZIONE INCIDENTE RILEVANTE
The European Union, as follow-up of the accident
happened in Seveso on July 10 1976, issued some
directives for the control of major accident hazards
involving dangerous substances, which in Italy were
converted into Decrees.
 SEVESO I - DPR 175/88 dated 17/05/1988 - First
regulation on major accident prevention.
Objective: know the processes, the characteristics
of substances and processing plants.
 SEVESO II – D.Lgs. 334/99
Objective: take measures on the company’s
management and on the human factor (Safety
Management System for Major Accident Hazards
Prevention).
 SEVESO III – D.Lgs. 105/2015
Objective: updated the categorization of substances
to CLP (classification, labeling and packaging)
regulation and provide more details on information
to the public.
MAJOR ACCIDENT HAZARD DEFINITION
(art. 3 D.Lgs. 105/2015)
Un evento, quale un’emissione, un incendio o
un’esplosione di grande entità dovuto a sviluppi
incontrollati che si verificano durante l’attività di uno
stabilimento [...] e che dia luogo ad un pericolo grave
immediato o differito, per la salute umana o per
l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento in
cui intervengano una o più sostanze pericolose.
(art. 3 of Lgs.D. 105/2015)
An occurrence such as a major emission, fire, or
explosion resulting from the uncontrolled developments
produced in the course of the operation of a plant [...],
leading to a serious danger to human health or the
environment. Danger could be immediate or delayed,
inside or outside the plant where one or more
dangerous substances are involved.
RAPPORTO DI SICUREZZA
SAFETY CASE REPORT
Il Rapporto di Sicurezza (RdS) è un documento redatto
sotto la responsabilità del Gestore dello Stabilimento
(per Adriatic LNG è l’Amministratore Delegato) e
secondo un indice di argomenti stabilito dalla normativa
Seveso. In particolare esso contiene:
 Le informazioni relative alle sostanze pericolose ed
ai processi condotti all’interno dello stabilimento.
 Le valutazioni del rischio associato alle attività
svolte con il coinvolgimento di sostanze pericolose
(analisi di rischio) e l’identificazione dei pericoli di
incidente rilevante.
 Indicazione delle precauzioni assunte per prevenire
o mitigare gli incidenti rilevanti
 The Safety Case Report (RdS) is a document
prepared under responsibility of the “Operator” (in
Italian “Gestore”, who is the Managing Director for
Adriatic LNG), including a list of subjects required by
Seveso Law. It includes:
 Information on dangerous substances and processes
carried out in the plant.
 Risk assessment for all activities carried out in the
plant
involving
dangerous
substances
(risk
analysis).
 Mitigations undertaken for preventing and mitigating
major accidents.
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 Informazioni relative alle situazioni di emergenza e
relativi piani.
SUBSTANCES ON THE TERMINAL
SOSTANZE PRESENTI SUL TERMINALE
Ai sensi del D. Lgs 105/2015 un impianto è classificato
come stabilimento a rischio di incidente rilevante in
relazione al quantitativi di sostanze pericolose detenute.
Il Terminale è classificato come stabilimento a rischio di
incidente rilevante di soglia superiore poiché il
quantitativi di gas naturale presente a bordo superano
la soglia indicata dall’allegato 1, parte 2 colonna 3 del
D.Lgs 105/2015.
Gas Naturale: metano (>80% vol.); altri componenti:
etano, propano, butano e isobutano, azoto.
Sono stati analizzati anche i rischi connessi alla
presenza a bordo di Gasolio, data l’elevata quantità
presente in impianto, sebbene inferiore alle soglie
indicate dal D.Lgs 105/2015.
CARATTERISTICHE DELLE SOSTANZE
 Sostanza: Gas Naturale; Temperatura di esercizio: 162°C T ambiente; Stato fisico: Liquido (liquefatto
criogenico) e Gas; Quantità: 117.00 tonnellate;
Soglia Superiore per All.1 Parte 2: 200 tonnellate.
 Sostanza: Gasolio; Temperatura di esercizio: T
ambiente; Stato fisico: Liquido; Quantità: 60
tonnellate; Soglia Superiore per All.1 Parte 2: 25000
tonnellate.
Sostanze pericolose (per sezione H)
Estratto da Scheda di Sicurezza - MSDS
GAS NATURALE LIQUEFATTO
Dichiarazione di pericolo: H220: Gas altamente
infiammabile. H280: Contiene gas sotto pressione: può
esplodere se riscaldato.
Prevenzione: P210: Tenere lontano da fonti di
calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate. Non
fumare.
Reazione: P377: In caso d’incendio dovuto a perdita di
gas - non estinguere a meno che non sia possibile
bloccare la perdita senza pericolo. P381: Eliminare ogni
fonte di accensione se non c’è pericolo.
Conservazione: P410 + P403: Conservare in luogo ben
ventilato e proteggere dai raggi solari.
CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA in accordo al
regolamento CLP.
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 Information on emergency response plans
For Lgs.D. 105/15, industrial plants are classified as
plants subject to major accident hazard prevention
regulation on the basis of the quantities of dangerous
substances present in the plant.
Adriatic LNG Terminal is classified as subject to major
accident hazards prevention regulation and falls into the
upper tier category due to the quantity of natural gas
which is above the threshold defined in attachment 1,
part 2, column 3 of Lgs.D. 105/2015.
Natural
Gas:
methane
(>80%
vol.);
other
components: ethane, propane, buthane, isobuthane,
nitrogen.
Risks related to presence of Diesel have also been
analyzed, although the quantity of diesel on the
terminal is lower than the thresholds of Lgs.D.
105/2015.
SUBSTANCES CHARACTERISTICS
 Substance: Natural Gas; Operating Temperature: 162°C Room Temperature; Physical State: Liquid
(cryogenic liquefied) and Gas; Quantity: 177.00 tons;
Upper Tier as per All.1 part 2: 200 tons;
 Substance: Diesel; Operating Temperature: Room
Temperature; Physical State: Liquid; Quantity: 160
tons; Upper Tier All.1 part 2: 25000 tons.
Hazardous susbtances (as per section H)
Extract from Safety Materials Data Sheet - MSDS
LIQUIFIED NATURAL GAS
Hazard Statements: H220: Extremely flammable gas.
H280: Contains gas under pressure; may explode if
heated.
Prevention: P210: Keep away from heat, hot surfaces,
sparks, open flames and other ignition sources. No
smoking.
Response: P377: Leaking gas fire – do not extinguish
unless leak can be stopped. P381: Eliminate all ignition
sources if safe to do so.
Storage: P410 + P403: Store in a well ventilated place
and protect from sunlight.
CLASSIFICATION AND LABELLING according to CLP
regulation.
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Estratto da Scheda di Sicurezza - MSDS
GASOLIO
Dichiarazione di pericolo: H226: Liquido e vapori
infiammabili. H304: Può essere mortale in caso di
ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie .
H315: Provoca irritazione cutanea . H332: Nocivo se
inalato . H351: Sospettato di provocare il cancro. H373:
L'esposizione prolungata o ripetuta può provocare danni
agli organi. H411: Tossico per gli organismi acquatici
con effetti di lunga durata.
CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA in accordo al
regolamento CLP.
Extract from Safety Materials Data Sheet - MSDS
DIESEL
Hazard Statement: H226: Flammable liquid and vapor.
H304: May be fatal if swallowed and enters airways .
H315: Causes skin irritation . H332: Harmful if inhaled .
H351: Suspected of causing cancer.
H373: May cause damages to organs through prolonged
or repeated exposure . H411: Toxic to aquatic life with
long lasting effects.
CLASSIFICATION AND LABELLING according to CLP
regulation.
ANALISI DI RISCHIO DI ALNG
ALNG RISK ANALYSIS
L’analisi di rischio ha lo scopo di valutare il rischio
associato a specifici eventi incidentali, connessi alla
perdita di controllo/contenimento da impianti contenenti
sostanze pericolose.
L’analisi è stata condotta con metodi e criteri previsti
dalla normativa (DPCM 31/3/89), applicando anche le
tecniche di analisi storica, analisi di Operabilità (HazOp)
e alberi di guasto/albero degli eventi.
La stima delle conseguenze e le distanze di danno
degli scenari incidentali sono state calcolate mediante
l’impiego di software specifici che simulano i fenomeni
fisici di rilascio in atto in ciascuno scenario e
considerano le condizioni atmosferiche/meteorologiche
peggiori
al
momento
del
rilascio
(ad.es.
assenza/presenza di vento, particolari condizioni del
profilo di temperatura).
Risultati dell’Analisi di Rischio
L’analisi di rischio sviluppata per Adriatic LNG in
relazione al Terminale ha individuato 11 scenari
incidentali considerati credibili, ovvero con frequenza
di accadimento ≤ 10-7 occ/anno, ma comunque che
rientrano nella classe di frequenza BASSA “Evento
improbabile durante la vita prevista di funzionamento”
(D.P.C.M 31.3.1989)
Top events individuati ai fini del calcolo delle
conseguenze:
1. Perdita di LNG dal braccio di scarico
2. Perdita di LNG da collettori di scarico su piattaforma
3. Perdita di LNG dalla linea di scarico sulla metaniera
Risk Analysis aims at evaluating the risk associated with
specific incident events, related to the release of
dangerous substances from their containments.
Analysis methodology is in compliance with regulatory
requirement (DPCM 31/3/89), which requires historical
data analysis, operability hazard analysis (HazOp) and
event/fault tree analysis.
The estimate of consequences and damage distances
for each scenario were calculated using specific
software,
which simulate the physical phenomens
during the release under the worst atmospheric
conditions at the time of the release (e.g. presence of
wind, particular temperature conditions).
Risk Analysis Outcome
The risk analysis conducted for Adriatic LNG terminal
determined 11 credible scenarios, meaning the
likehood of occurence frequency is ≤ 10-7 occ/year.
However the events fall all in the LOW probability
category “unlikely to happen during the expected
lifecycle” (D.P.C.M 31.3.1989).
Credible Risk Scenarios identified for consequence
analysis:
1. LNG spill from unloading arm
2. LNG spill from LNG piperack
3. LNG spill from pipe on the tanker
4. LNG spill from low pressure in tank pump
5. Natural gas spill from BOG compressor discharge
6. LNG spill from recondenser line
7. LNG spill from HP pumps discharge line to ORV/WHR
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4. Perdita di LNG dalla mandata della pompa immersa
(bassa pressione)
5. Perdita di NG dalla mandata compressori BOG
6. Perdita di LNG dalla linea di ricondensazione
7. Perdita di LNG dalla mandata di pompe HP (alta
pressione) a vaporizzatori
8. Perdita di NG dalla linea di collegamento alla
pipeline
9. Perdita di NG dalla pipeline subacquea
10. Perdita di NG dalla linea fuel-gas
11. Rilascio di gasolio per rottura tubazione
La classe di frequenza per tutti gli 11 top events sopra
riportati è bassa.
Gli scenari incidentali attesi in piattaforma sono incendi
che coinvolgono gas naturale.
 Nel caso di perdita di GNL (circa 20 m3), il liquido
rilasciato si sparge in pochi secondi evaporando
completamente in nube di vapori in meno di due
minuti. Nel caso di innesco si genera un Flash Fire
(incendio di nube);
 Nel caso di perdita di GNL e successivo innesco si
potrebbe generare anche un Pool Fire (incendio da
pozza);
 Nel caso di perdita di gas naturale rigassificato in
pressione e successivo innesco accidentale si genera
un Jet Fire (getto di fuoco).
Inoltre si fa presente che:
 Non sono presenti scenari incidentali di dispersioni
tossiche ed esplosioni.
 Gli effetti incidentali si esauriscono nel breve
termine e sono limitati ad aree caratterizzate da un
raggio inferiore ai 500 m, aventi origine all’interno
del perimetro del Terminale. All’interno di tali aree si
può verificare diffusione di calore per irraggiamento
o fiamma in caso di incendio, con possibili ustioni (e’
opportuno allontanarsi di alcune decine di metri e/o
ripararsi dietro uno schermo per evitare danni);
 Non sono attese conseguenze sull’ambiente, dato
che il GNL non è ecotossico ed è inoltre molto
volatile. In caso di dispersione a mare la rapida
evaporazione non comporta alcun fenomeno
inquinante.
 Per il gasolio è stata valutata la possibilità di
sversamento a mare a seguito di perdita accidentale
da serbatoio. A fronte degli apprestamenti di
sicurezza previsti, tale scenario risulta essere non
credibile.
BARRIERE
Barriere Impiantistiche
Dal punto di vista impiantistico, ALNG ha implementato
una serie di soluzioni e misure tecniche al fine di
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8. Natural gas spill from pipeline riser
9. Natural gas spill from underwater pipeline
10. Natural gas spill from fuel-gas line
11. Diesel release due to tubing damage
Frequency class for all the 11 risk scenario reported
above is low.
Credible scenarios expected are fires due to natural gas
ignition.
 When a GNL release occurs (approx 20 m3), the
released liquid is spread in few seconds and within
two minutes it evaporates completely in a vapour
cloud. If ignited a Flash Fire occurs (vapour fire);
 When a GNL release occurs and it is ignited it could
also be the case of a Pool Fire (fire from a pool;
 When the release substance is natural gas at a gas
state and pressurized, the ignition Jet Fire (jet of
fire).
It is furthermore to be highlighted that:
 There are no expected scenario related to toxical
substances dispersion and explosions.
 Effects of the incident are quick and limited within a
radius of less than 500 meters from the Terminal
perimeter. Within these areas in case of fire heat
transfer from radiation or flame might take place,
with possible burnings (stepping back a few dozen
meters and/or finding shelter behind a screen is
appropriate to avoid damage);
 No effects on the environment are foreseen, as GNL
is not eco-toxic and it is also very volatile. In case
of GNL spill to sea, it quickly evaporates and does
not produce any effects on the environment.
 Risk of diesel spill into the sea due to accidental
release from the containments has been evaluated.
Thanks to the safety mitigations in place, the
scenario is not credible.
BARRIERS
Equipment barriers
From the standpoint of plant engineering, ALNG has
implemented a number of solutions and technical
measures in order to contain and control the possible
consequences related to a major accident.
In
particolar:
 Pipes made with the least possible number of
flanged couplings and application of protective
paints and coatings suitable for the marine
environment;
 Quick-connect
couplings
with
automatic
interception on loading arms for unloading
operations from LNG carriers;
 Quick-closing valves (ESD) fire proofing and failsafe with automatic and remote operation on the
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contenere e controllare le eventuali conseguenze
connesse ad un incidente di tipo rilevante. Tra questi si
ricorda:
 Tubazioni realizzate con il minor numero possibile di
accoppiamenti flangiati e con applicazione di vernici
protettive e rivestimenti adatti per l’ambiente
marino;
 Giunti a disinnesto rapido con intercetto automatico
sui bracci di travaso per lo scarico da navi
metaniere;
 Valvole a chiusura rapida (ESD) del tipo fire proofing
e fail safe ad azionamento automatico ed a distanza
sulle linee in uscita dai serbatoi e sui terminali dei
punti di travaso;
 Presenza
di
piattaforme
cordolate
per
l’allontanamento sicuro di eventuali perdite;
 Sistemi di controllo dell’atmosfera (gas detectors) e
rivelatori d’incendio a cui è collegato la logica di
chiusura delle valvole e l’attivazione di impianti fissi
antincendio;
 Rilevatori di «freddo» (bassa temperatura dovuta a
rilascio di GNL);
 Sistemi di allarme e blocco computerizzato
(PLC/DCS);
 Impianti antincendio:
o Sistemi fissi a schiuma;
o Sistemi fissi a diluvio (sprinkler).
Barriere Operative e di Gestione
ALNG ha istituito e/o adeguato una serie di disposizioni
di esercizio, manutenzione e controllo (Controllo
Operativo – S.G.S.) al fine di prevenire l’accadimento di
incidenti rilevanti. Tra questi si ricorda:
 È adottato un sistema di gestione della sicurezza
conformemente
alle
prescrizioni
del
D.Lgs.
105/2015 ed integrato col sistema di gestione
dell’ambiente e dalla salute del lavoratori, chiamato
SHEMS;
 Redazione ed adozione di procedure di esercizio, di
bonifica
degli
impianti
e/o
interventi
per
manutenzione;
 Attuazione del regolamento di sicurezza e procedure
di controllo dell'accesso per i mezzi in visita;
 Controlli periodici di macchine ed apparecchi
contenenti sostanze pericolose;
 Ispezioni e manutenzioni programmate su dispositivi
di sicurezza e dotazioni di esercizio (valvole,
attuatori, ecc.);
 Presidio in continuo del personale addetto
all'esercizio degli impianti ed allo scarico delle navi;
 Sala controllo continuamente presidiata;
 Zona di sicurezza permanente attorno al Terminale,
di forma circolare e raggio 2 km dal centro dello
stesso.
00
Rev.
17 Jan 17
Date
lines from the tanks and on the loading arms.
 Bunded platforms for the safe isolation of any loss
of containment;
 Gas detectors and fire detectors which are
connected to the logic for valves closing and the
activation of fixed firefighting equipment;
 “Cold“ detectors (low temperature dectectors for
the detection of LNG release)
 Alarm systems and control and safety instrumented
systems (PLC/DCS);
 Fire prevention systems:
o Foam deluge system;
o Deluge and sprinkler systems.
Procedure barriers
ALNG has established and/or customized a set of
operating, maintenance and control requirements
(Operational Control - S.M.S.) in order to prevent the
occurrence of major accidents. Among these there are:
 There is a safety management system in
accordance with the requirements of Lgs. D.
105/2015 and integrated with the environment
health and safety management system, called
SHEMS;
 Implementation and use of operating procedures,
for purging equipments and / or maintenance
activities
 Safety regulation and control procedures are in
place for LNG carriers that berth at the Terminal;
 Periodic maintenance of machines and equipment
containing hazardous substances;
 Inspections and scheduled maintenance of safety
devices and equipment (valves, actuators, etc.);
 Plant operations and unloading of LNG carrier are
manned;
 Control room manned;
 Permanent security zone around the terminal, with
radius of 2 km from the center point of the
platform.
EMERGENCY MANAGEMENT
Lgs.D. 105/15 requires the Operator to have a suitable
organization for emergency management.
Regulatory obligations are the following:
 Define and adopt an Internal Emergency Response
Plan (ERP) of the plant. It has to be based on risk
scenarios identified in the Safety Case Report
(RdS), and capture any emergency scenario
included in the Risk Evaluation of the terminal
(Lgs.D. 81/08 and MD 10.03.98).
 Support authorities for development of External
Emergency Plan (EERP) for managing emergencies
that might affect the surrounding territories.
ATA-60-SG-110-PP-1001
Doc Number
AT
Prepared
MV
Endorsed
CM
Approved
Terminale Offshore
File Name
Informazione in materia di
incidente rilevante
ATA-60-SG-110-PP-1001
App 1 D.Lgs 105
10 of 11
Page
(App.1 Comma B del D.Lgs 105/15)
Information on major accident
hazards
Contractor
name
(App.1 Comma B del D.Lgs 105/15)
GESTIONE DELL’EMERGENZA
Il D. Lgs 105/15, attraverso l’analisi di rischio di
incidenti rilevanti, richiede al gestore l’organizzazione
idonea alla gestione delle emergenze.
Le attività richieste sono le seguenti:
 Predisposizione del Piano di Emergenza Interno
(PEI) di stabilimento sulla base degli scenari
incidentali identificati nel Rapporto di Sicurezza
(RdS), integrato con eventuali situazioni di
emergenza derivanti dalla valutazione dei rischi sullo
stabilimento (D. Lgs. 81/08 e DM 10.03.98).
 Supporto
alle
autorità
preposte
per
la
predisposizione del Piano di Emergenza Esterna
(PEE) per la gestione delle eventuali emergenza sul
territorio circostante lo stabilimento.
Il piano di emergenza interno – PEI
È un documento di organizzazione della sicurezza dello
stabilimento e riguarda l'insieme degli elementi
finalizzati a controllare e circoscrivere gli incidenti in
modo da minimizzarne gli effetti e i danni per l'uomo, le
cose, l'ambiente. Contiene quindi tutti gli elementi utili
che devono essere comunicati al Prefetto e alla
Provincia per l'elaborazione del piano di emergenza
esterno (PEE).
Il piano di emergenza esterna – PEE
È redatto dall’autorità pubblica competente e organizza
la risposta di protezione civile per ridurre gli effetti
dell’incidente sulla salute pubblica e sull’ambiente.
Nel PEE sono indicate le zone a rischio, gli allarmi, e i
comportamenti da adottare da parte della popolazione
in caso di incidente. Il Piano può prevedere il rifugio al
chiuso o l’evacuazione.
Situazioni di emergenza
Adriatic LNG ha adottato una serie di procedure e piani
per la gestione delle situazioni di emergenze:
 I piani di emergenza mirano a ridurre l'impatto degli
incidenti e delle eventuali conseguenze sulle
persone,
l'ambiente,
le
apparecchiature
e
l'infrastruttura.
 I percorsi di emergenza sono segnalati in giallo e
sono individuati da simboli e luci. Vengono mostrati
durante la Safety Induction per chi va a bordo per la
prima volta.
 Sul terminale sono presenti delle squadre di
personale addestrato alla gestione delle emergenze,
i cui ruoli sono definiti nel piano di emergenza
interno.
 In una situazione di emergenza è importante restare
calmi.
 La prima cosa da fare è dare l'allarme. In questo
modo il personale addestrato avrà l'opportunità di
affrontare la situazione.
 In caso di evacuazione, tutti devono radunarsi in
00
Rev.
17 Jan 17
Date
Internal Emergency Response Plan - ERP
It is a document on plant safety organization and
covers all aspects for the control and containment of
accidents, with the aim of reducing the effects and
damage to people, assets, the environment. It includes
all relevant information that must be communicated to
the Prefect and the Province for the development of the
external emergency plan (EERP).
External Emergency Response Plan - EERP
It is written by the competent public authority and
organizes the response of the Civil Protection in order
to reduce the effects of the accident on public health
and the environment.
The EERP indicates risk zones, alarms, correct behavior
in case of accident. The Plan may provide an indoor
shelter or the evacuation.
Emergency situations
Adriatic LNG has procedures and plans in place for
dealing with emergencies:
 Emergency response plans aim at ensuring a prompt
and effective response to emergencies and minimize
effects on people, the environment and the assets.
 Escape routes are visible in yellow color and have
emergency lights and icons to highlight them. They
are shown during the Safety Induction provided
during the first visit offshore.
 On the terminal there are emergency teams trained
for dealing with emergencies, as per specific roles
assigned in the emergency response plan.
 Recommendation during emergency situation is to
remain calm.
 First thing is to activate emergency alarm in order to
let emergency teams manage the situation.
 In case of terminal evacuation, all have to gather in
dedicated areas.
 In case of general alarms, muster at the assigned
muster point.
 At the muster point specific instructions will be given
on how to behave and what to do next, if necessary.
In the «Station Bill – Terminal GNL Adriatico» posted in
several locations on the Terminal, detailed informations
are reported on what to do and where to muster in case
of an emergency.
NOTIFICATION
105/2015
AS
PER
ART.13
OF
D.LGS.D.
In order to inform population on risks of major
accidents it is available with the Mayor the Notification
on the major accidents hazards control, prepared
according to article 13 of Lgs.D. 105/15.
The notifications is developed across the following
sections:
ATA-60-SG-110-PP-1001
Doc Number
AT
Prepared
MV
Endorsed
CM
Approved
Terminale Offshore
File Name
Informazione in materia di
incidente rilevante
ATA-60-SG-110-PP-1001
App 1 D.Lgs 105
11 of 11
Page
(App.1 Comma B del D.Lgs 105/15)
Information on major accident
hazards
Contractor
name
(App.1 Comma B del D.Lgs 105/15)
aree specifiche preventivamente assegnate.
 In caso di allarme generale, recatevi nella zona di
raduno a voi assegnata.
 Presso il punto di raduno verranno fornite ulteriori
istruzioni su come comportarvi e cosa fare, se
necessario.
Nel cartello «Ruolo di Bordo – Terminal GNL Adriatico»
ubicato in diverse aree sul Terminale, vengono riportate
informazioni dettagliate su cosa fare e dove recarsi in
caso di emergenza.
NOTIFICA AI
105/2015
SENSI
DELL’ART.13
DEL
D.LGS.
Affinchè anche la popolazione sia informata sui rischi di
incidente rilevante il Comune di appartenza rende
disponibile la Notifica relativa al controllo del pericolo di
incidenti rilevanti, redatta secondo le disposizioni
dell’articolo 13 del Decreto Legislativo 105/15.
La notifica contiene le seguenti sezioni:
A. Informazioni generali sull’azienda
B. Sostanze pericolose
C. Dichiarazione sostitutiva dell’atto di affidabilità
D. Autorizzazioni/certificazioni e stato dei controlli a cui
è soggetto lo stabilimento
E. Planimetria
F. Ambiente/Territorio circostante lo stabilimento
G. Informazioni generali sui pericoli indotti da
perturbazioni geofisiche e metereologiche
H. Descrizione sintetica dello stabilimento
I. Rischi e misure di sicurezza adottate
L. Scenari incidentali con impatto all’esterno dello
stabilimento
M. Informazioni di dettaglio per le autorità competenti
sugli scenari incidentali con impatto all’esterno dello
stabilimento
N. Dettaglio sulle sostanze (come elencate nella
sezione H)
A.
B.
C.
D.
E.
F.
G.
H.
I.
L.
M.
N.
Company information
Hazardous substances
Self-declaration affidavit
Authorities involved, environmental certifications
and authorizations, inspections
Layout
Surrounding territory
General information on hazards caused by weather
and geographical disturbances
Description of the activities carried out in the
plant/storage unit
Effects and safety measures
Credible scanrios with impact outside the plant
Details for autorithies on credible scenarios with
impact outside the plant
Hazardous substances (as per section H) materials
data sheet
INFORMATION AVAILABLE FOR WORKERS
Further information are available on the website
http://www.adriaticlng.it/,
sections
intranet
or
procurement, as required for Appendix 1 of Attachment
B of Lgs.D. 105/2015:
 summary of risk analysis and risk evaluations (this
document);
 sections of Notification as per art.13 of Lgs.D.
105/2015; available in Italian language only
 safety materials data sheets of hazardous
substances present on the terminal;
 subset of Internal Emergency Response Plan (ERP).
INFORMAZIONI DISPONIBILI PER I LAVORATORI
Ulteriori informazioni sono a disposizione sul sito
internet http://www.adriaticlng.it/, sezioni intranet
oppure fornitori, così come previsto dall’Appendice 1
dell’Allegato B del D.Lgs. 105/2015:
 un estratto dei risultati delle analisi e valutazioni di
sicurezza (questo stesso documento);
 le sezioni della Notifica di cui all'art. 13 del D.Lgs.
105/2015;
 le schede di dati di sicurezza delle sostanze e
miscele pericolose presenti in impianto;
 un estratto del Piano di Emergenza Interna (PEI).
00
Rev.
17 Jan 17
Date
ATA-60-SG-110-PP-1001
Doc Number
AT
Prepared
MV
Endorsed
CM
Approved
Information available for
workers, as required for
Appendix 1 of Attachment
B of Lgs.D. 105/2015
Summary of risk
analysis and risk
evaluations
Major Accident Hazards
Information on major accident hazards
as per Lgs.D. 105/2015
Major Accident Hazards
1
Rev.0
2016 Dec
Seveso Directive
The European Union, as follow-up of the accident happened in
Seveso on July 10 1976, issued some directives for the control of
major accident hazards involving dangerous substances, which in
Italy were converted into Decrees.
SEVESO I - DPR 175/88 dated 17/05/1988 - First regulation on major accident
prevention.
Objective: know the processes, the characteristics of substances and
processing plants.
SEVESO II – Lgs.D. 334/99
Objective: take measures on the company’s management and on the human
factor (Safety Management System for Major Accident Hazards Prevention).
SEVESO III – Lgs.D. 105/2015
Objective: updated the categorization of susbstances to CLP (classification,
labeling and packaging) regulation and provide more details on information to
the public.
Major Accident Hazards
2
What is a major accident?
(art. 3 of Lgs.D. 105/2015)
An occurrence such as a major emission, fire, or
explosion resulting from the uncontrolled developments
produced in the course of the operation of a plant (…),
leading to a serious danger to human health or the
environment. Danger could be immediate or delayed,
inside or outside the plant where one or more dangerous
substances are involved.
Major Accident Hazards
3
Safety Case Report
The Safety Case Report (RdS) is a document prepared under
responsibility of the “Operator” (in italian “Gestore”, who is the
Managing Director for Adriatic LNG), including a list of subjects
required by Seveso Law. It includes:
•
Information on dangerous substances and processes carried out
in the plant.
•
Risk assessment for all activities carried out in the plant involving
dangerous substances (risk analysis).
•
Mitigations undertaken for preventing and mitigating major
accidents
•
Information on emergency response plans
Major Accident Hazards
4
Substances on the Terminal
For Lgs.D. 105/15, industrial plants are classified as plants subject to major accident
hazard prevention regulation on the basis of the quantities of dangerous substances
present in the plant.
Adriatic LNG Terminal is classified as subject to major accident hazards prevention
regulation and falls into the upper tier category due to the quantity of natural gas which is
above the threshold defined in attachment 1, part 2, column 3 of Lgs.D. 105/2015.
Natural Gas: methane (>80% vol.); other components: ethane, propane, buthane, isobuthane, nitrogen
Risks related to presence of Diesel have also been analyzed, allthough the quantity of
diesel on the terminal is lower than the thresholds of Lgs.D. 105/2015.
Substances Characteristics
Physical State
Quantity
(t)
Upper Tier
All.1 part 2
(t)
- 162
Room T
Liquid (cryogenic liquified)
Gas
117.000
200
Room T
Liquid
160
25.000
Operating Temperature
( oC)
Natural gas
Diesel
Substances
Major Accident Hazards
5
Hazardous susbtances (as per section H)
Extract from Safety Materials Data Sheet - MSDS
LIQUIFIED NATURAL GAS
CLASSIFICATION AND LABELLING according to CLP regulation
HAZARD STATEMENTS:
H220:
Extremely
flammable
gas
H280: Contains gas under pressure;
may explode if heated.
PRECAUTIONARY STATEMENTS:
Prevention
P210: Keep away from heat, hot surfaces, sparks,
Response
HAZARD
Storage
Major Accident Hazards
open flames and other ignition sources. No smoking.
P377: Leaking gas fire – do not extinguish unless
leak can be stopped.
P381: Eliminate all ignition sources if safe to do so.
P410 + P403: Store in a well ventilated place and
protect from sunlight.
6
Hazardous susbtances (as per section H)
Extract from Safety Materials Data Sheet - MSDS
DIESEL
CLASSIFICATION AND LABELLING according to CLP regulation
HAZARD STATEMENTS:
H226:
H304:
H315:
H332:
H351:
H373:
Flammable liquid and vapor
May be fatal if swallowed and enters airways
Causes skin irritation
Harmful if inhaled
Suspected of causing cancer
May cause damages to organs through prolonged or repeated
exposure
H411: Toxic to acquatic life with long lasting effects
HAZARD
Major Accident Hazards
7
ALNG Risk Analysis
Risk Analysis aims at evaluating the risk associated with specific incident events,
related to the release of dangerous substances from their containments.
Analysis methodology is in compliance with regulatory requirement (DPCM
31/3/89), which requires historical data analysis, operability hazard analysis
(HazOp) and event/fault tree analysis.
The estimate of consequences and damage distances for each scenario were
calculated using specific software, which simulate the physical phenomens during
the realease under the worst atmospheric conditions at the time of the release (i.e.
presence of wind, particular temperature conditions).
Major Accident Hazards
8
Risk Analysis Outcome
The risk analysis conducted for Adriatic LNG terminal determined 11 credible scenarios,
meaning the likehood of occurence frequency is ≤ 10-7 occ/year. However the events fall all in
the LOW probability category “unlikely to happen during the expected lifecycle” (D.P.C.M
31.3.1989).
#
RISK SCENARIO
FREQUENCY
CLASS
LNG LOADING
LNG spill from unloading arm
Low
2
LNG spill from LNG piperack
Low
3
LNG spill from pipe on the tanker
Low
LNG STORAGE
LNG spill from low pressure in tank pump
Low
Natural gas spill from BOG compressor discharge
RECONDENSATION
6
7
LNG spill from HP pumps discharge line to
ORV/WHR
Low
PIPELINE
8
Natural gas spill from pipeline riser
Low
9
Natural gas spill from underwater pipeline
Low
UTILITIES
BOG COMPRESSION
5
FREQUENCY
CLASS
RISK SCENARIO
HP PUMPS
1
4
#
Low
10
Natural gas spill from fuel-gas line
Low
11
Diesel release due to tubing damage
Low
LNG spill from recondenser line
Major Accident Hazards
9
Risk Analysis Outcome
Credible scenarios expected are fires due to natural gas ignition.
• When a GNL release occurs (approx 20 m3), the released liquid is
spread in few seconds and within two minutes it evaporates completely
in a vapour cloud. If ignited a Flash Fire occurs (vapour fire).
• When a GNL release occurs and it is ignited it could also be the case of
a Pool Fire (fire from a pool);
• When the release substance is natural gas at a gas state and
pressurized, the ignition Jet Fire (jet of fire)
Major Accident Hazards
10
Risk Analysis Outcome
• There are no expected scenario related to toxical substances dipersion and
explosions.
• Effects of the incident are quick and limited within a radius of less than 500
meters from the Terminal perimeter. Within these areas in case of fire heat
transfer from radiation or flame might take place, with possible burnings
(stepping back a few dozen meters and/or finding shelter behind a screen is
appropriate to avoid damage);
• No effects on the environment are foreseen, as GNL is not eco-toxic and it is
also very volatile. In case of GNL spill to sea, it quickly evaporates and does
not produce any effects on the environment.
• Risk of diesel spill into the sea due to accidental release from the
containments has been evaluated. Thanks to the safety mitigations in place,
the scenario is not credible.
Major Accident Hazards
11
Equipment barriers
From the standpoint of plant engineering, ALNG has implemented a number of
solutions and technical measures in order to contain and control the
possible consequences related to a major accident. In particular:
•
•
•
•
•
•
•
•
Pipes made with the least possible number of flanged couplings and application of
protective paints and coatings suitable for the marine environment;
Quick-connect couplings with automatic interception on loading arms for
unloading operations from LNG carriers;
Quick-closing valves (ESD) fire proofing and fail-safe with automatic and remote
operation on the lines from the tanks and on the loading arms.
Bunded platforms for the safe isolation of any loss of containment;
Gas detectors and fire detectors which are connected to the logic for valves closing
and the activation of fixed firefighting equipment;
“Cold“ detectors (low temperature dectectors for the detection of LNG release)
Alarm systems and control and safety instrumented systems (PLC/DCS);
Fire prevention systems:
 Foam deluge system;
 Deluge and sprinkler systems
Major Accident Hazards
12
Procedure barriers
ALNG has established and/or customized a set of operating, maintenance
and control requirements (Operational Control - S.M.S.) in order to prevent
the occurrence of major accidents. Among these there are:
•
•
•
•
•
•
•
•
There is a safety management system in accordance with the requirements of Lgs.
D. 105/2015 and integrated with the environment health and safety management
system, called SHEMS
Implementation and use of operating procedures, for purging equipments and / or
maintenance activities
Safety regulation and control procedures are in place for LNG carriers that berth at
the Terminal;
Periodic maintenance of machines and equipment containing hazardous
substances;
Inspections and scheduled maintenance of safety devices and equipment
(valves, actuators, etc.);
Plant operations and unloading of LNG carrier are manned;
Control room manned;
Permanent security zone around the terminal, with radius of 2 km from the center
point of the platform
Major Accident Hazards
13
Emergency Management
Lgs.D. 105/15 requires the Operator to have a suitable organization for
emergency management.
Regulatory obligations are the following:
a) Define and adopt an Internal Emergency Response Plan (ERP) of
the plant. It has to be based on risk scenarios identified in the
Safety Case Report (RdS), and capture any emergency scenario
included in the Risk Evaluation of the terminal (Lgs.D. 81/08 and
MD 10.03.98).
b) Support authorithies for development of External Emergency Plan
(EERP) for managing emergencies that might affect the
surrounding territories.
(See chart in the next slide)
Major Accident Hazards
14
Emergency Management
Safety Case Report
(Lgs.D. 105/15)
Work Related Risk
Assessment
(Lgs.D. 81/08)
Fire Risk Evaluation
(MD 10.03.98)
Emergency Response Plan
(art. 20 Lgs.D. 105/15)
External Emergency
Reponse Plan
(art. 21 Lgs.D. 105/15)
Major Accident Hazards
Plant
Territory
15
Emergency Plans
Internal Emergency Response Plan - ERP
It is a document on plant safety organization and covers all aspects for
the control and containment of accidents, with the aim of reducing the
effects and damage to people, assets, the environment. It includes all
relevant information that must be communicated to the Prefect and the
Province for the development of the external emergency plan (EERP).
External Emergency Response Plan - EERP
It is written by the competent public authority and organizes the
response of the Civil Protection in order to reduce the effects of the
accident on public health and the environment.
The EERP indicates risk zones, alarms, correct behavior in case of
accident. The Plan may provide an indoor shelter or the evacuation.
Major Accident Hazards
16
Emergency situations
Adriatic LNG has procedures and plans in place for dealing with emergencies:
• Emergency response plans aim at ensuring a prompt and effective response to
emergencies and minimize effects on people, the environment and the assets.
• Escape routes are visible in yellow color and have emergency lights and icons to highlight
them. They are shown during the Safety Induction provided during the first visit offshore.
• On the terminal there are emeregency teams trained for dealing with emergencies, as per
specific roles assigned in the emergency response plan.
• Reccomandation during emergency situation is to remain calm.
• First thing is to activate emergency alarm in order to let emergency teams manage the
situation.
• In case of terminal evacuation, all have to gather in dedicated areas.
• In case of general alarms, muster at the assigned muster point.
• At the muster point specific instuctions will be given on how to behave and what to do
next, if necessary.
In the «Station Bill – Terminal GNL Adriatico» posted in several locations on the
Terminal, detailed informations are reported on what to do and where to muster in case
of an emergency.
Major Accident Hazards
17
Notification as per art. 13 of Lgs.D. 105/2015
SECTION
SECTION NAME
A
COMPANY INFORMATION
B
HAZARDOUS SUBSTANCES
C
SELF-DECLARATION AFFIDAVIT
D
AUTHORITHIES INVOLVED, ENVIRONMENTAL
CERTIFICATIONS AND AUTHORIZATIONS,
INSPECTIONS
E
LAYOUT
Notification on the major
F
SURROUNDING TERRITORY
accidents hazards control,
G
GENERAL INFORMATION ON HAZARDS CAUSED BY
WEATHER AND GEOPHYSICAL DISTURBANCES
prepared according to article 13
H
DESCRIPTION OF THE ACTIVTIES CARRIED OUT IN
THE PANT/STORAGE UNIT
of Lgs.D. 105/15.
I
EFFECTS AND SAFETY MEASURES
L
CREDIBLE SCENARIOS WITH IMPACT OUTSIDE THE
PLANT
M
DETAILS FOR AUTHRITHIIES ON CREDIBLE SCENARIOS
WITH IMPACT OUTSIDE THE PLANT
N
HAZARDOUS SUBSTANCES (AS PER SECTION H)
MATERIALS DATA SHEET
In order to inform population on
risks of major accidents it is
available with the Mayor the
Major Accident Hazards
18
Information available for workers
Further information are available on the website
http://www.adriaticlng.it/, sections intranet or procurement, as
required for Appendix 1 of Attachment B of Lgs.D. 105/2015:
• summary of risk analysis and risk evaluations (this
presentation);
• sections of Notification as per art.13 of Lgs.D. 105/2015;
available in Italian language only
• safety materials data sheets of hazardous susbstances present
on the terminal;
• subset of Internal Emergency Response Plan (ERP).
Major Accident Hazards
19
Information available for
workers, as required for
Appendix 1 of Attachment
B of Lgs.D. 105/2015
Sections of
Notification as per
art.13 of Lgs.D.
105/2015;
available in Italian
language only
SEZIONIA1,D,F,H,L–ALLEGATO5
MODULO DI NOTIFICA E DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE
RILEVANTEPERICITTADINIEDILAVORATORIDICUIAGLIARTT.13E23
SEZIONE DENOMINAZIONESEZIONE
A
SEZIONIA1eA2‐INFORMAZIONIGENERALI
D
INFORMAZIONIGENERALISUAUTORIZZAZIONI/CERTIFICAZIONIE
STATODEICONTROLLIACUIE'SOGGETTOLOSTABILIMENTO
F
DESCRIZIONEDELL'AMBIENTE/TERRITORIOCIRCOSTANTELO
STABILIMENTO
H
DESCRIZIONESINTETICADELLOSTABILIMENTOERIEPILOGO
SOSTANZEPERICOLOSEDICUIALL'ALLEGATO1
L
INFORMAZIONISUGLISCENARIINCIDENTALICONIMPATTO
ALL'ESTERNODELLOSTABILIMENTO
1
SEZIONEA.1 INFORMAZIONIGENERALI(PUBBLICO)
1.RAGIONESOCIALEEUBICAZIONEDELLOSTABILIMENTO
NomedellaSocietà
TerminaleGNLAdriaticoS.r.L.
Denominazionedellostabilimento AdriaticLNG – TerminaleOffshore
Regione
Veneto
Provincia
Rovigo
Comune
PortoViro(RO)
Indirizzo
MareAdriatico
Coordin.Baricentro Lat.45°05’28.6889’’N
WGS84
Long.12°35’04.4542’’E
CAP
N.A.
Telefono
02636981
Fax
0263698222
IndirizzoPEC
[email protected]
SEDELEGALE(sediversadaquantosopra)
Regione
Lombardia
Provincia
Milano
Comune
Milano
Indirizzo
PiazzaSigmundFreud1
CAP
20154
Telefono
0263698507
Fax
0263698222
IndirizzoPEC
[email protected]
Nome
Cognome
Jagadesan
Gestore
Suresh
Portavoce
2
SEZIONE D – INFORMAZIONI GENERALI SU AUTORIZZAZIONI/CERTIFICAZIONI E STATO DEI CONTROLLI A CUI E’ SOGGETTO LO
STABILIMENTO(PUBBLICO)
Quadro1
INDICAZIONIERECAPITIDIAMMINISTRAZIONI,ENTI,ISTITUTI,UFFICIOALTRIENTIPUBBLICI,ALIVELLONAZIONALEELOCALEACUISIÈ
COMUNICATAL’ASSOGGETTABILITÀALDECRETODIRECEPIMENTODELLADIRETTIVA2012/18/UE,OACUIÈPOSSIBILERICHIEDERE
INFORMAZIONIINMERITO
EnteNazionale
Ufficio
Competente
ISPRA
ServizioRischio
Industriale
EnteLocale
COMITATOTECNICO
REGIONALE
PRESSODIREZIONE
REGIONALEVVFdella
Regione/Provincia
Autonoma
COMANDOPROVINCIALE
VIGILIDELFUOCO
ViaVitaliano
Brancati,48
00144‐Roma
E_mail/PEC
[email protected]
UnitàAmministrativa
territoriale
C.T.Rdicuiall’art.10
delD.Lgs.105/15
Ufficio
Indirizzocompleto
E_mail/PEC
Competente
[email protected]
Direzione
ViaDante55,
Regionaledei
Padova
VigilidelFuoco
‐Padova
PrefetturadiRovigo
U.T.G.
Prefetturadi
Rovigo
Ufficio
Ambiente
PREFETTURA
REGIONE/AUTORITA’
REGIONALECOMPETENTE
Indirizzocompleto
RegioneVeneto
Comandoprovinciale
deiVVFRovigo
ViaL.Ricchieri
dettoCelio,12,
RovigoRO
CallePriuli
Cannaregio,
Venezia(VE)
Comandante
Viadell'Ippodromo,
VigilidelFuoco 4/6,RovigoRO
diRovigo
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
3
COMUNE
ComunediPorto Viro
(RO)
Sindaco
Comunedi
PortoViro
Piazzadella
Repubblica,23,
PortoViroRO
[email protected]
4
Quadro2
AUTORIZZAZIONIECERTIFICAZIONINELCAMPOAMBIENTALEEDELLASICUREZZAINPOSSESSODELLASOCIETA’
Ambito
(Ambiente/Sicurezza)
Riferimento
(AIA,ISO/OHSAS,ecc..)
Ambiente
AIA
EntediRiferimento
N.Certificato/Decreto
DataEmissione
Ministerodell'AmbienteedellaTuteladel
TerritorioedelMare
DSA‐DEC‐2009‐
0000039
Infasedirinnovo
21/01/2009
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
Quadro3
INFORMAZIONISULLEISPEZIONI
LoStabilimentoèstatosottopostoadispezionedispostaaisensidell’art.27
comma6
comma7 da
Nota:LoStabilimentoèstatosottopostoadispezioneordinariadispostadaM.A.T.T.M.aisensidell’art.25delD.Lgs334/99nelledatesottoindicate.
Data apertura dell’ultima 01/12/2009
Data chiusura dell’ultima 06/07/2010
Ispezione in
(aisensiart.25
(aisensiart.25
ispezioneinloco
ispezione
corso
D.Lgs334/99)
D.Lgs334/99)
inloco
LoStabilimentononèstatoancorasottopostoadispezionedispostaaisensidell’art.27deldecreto
X
Datadiemissionedell’ultimoDocumentodiPoliticaPIR
18/05/2016
Informazionipiùdettagliatesulleispezioniesuipianidiispezionesonoreperibilipressoilsoggettochehadispostol’ispezioneepossonoessereottenute,
fattesalveledisposizionidicuiall’art.23deldecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE,dietroformalerichiestaadesso.
5
SEZIONE F (PUBBLICO) – DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE/TERRITORIO CIRCOSTANTE
LOSTABILIMENTO
Prossimità(entro2km)daconfinidialtroStato
(perimpiantioff‐shoredistanzadallimitedellaacqueterritorialinazionali)
Stato
Distanza
ITALIA–ACQUETERRITORIALINAZIONALI
CIRCA15KM
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
Lo Stabilimento ricade sul territorio di più unità amministrative di
regione/provincia/comune
Regione/Provincia/Comune
Denominazione
NONAPPLICABILE
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
Categoriedidestinazionid’usodeiterreniconfinanticonlostabilimento
Industriale
Agricolo
Commerciale
Abitativo
X
Altro(specificare):
NONAPPLICABILETRATTANDOSIDIIMPIANTOOFF‐SHORE
Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km (sulla base
delleinformazionidisponibili)
LocalitàAbitate
Tipologia
Denominazione
Distanza
>15km
N.A.
Direzione
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1–CentroAbitato
2‐NucleoAbitato
3‐CaseSparse
AttivitàIndustriali/Produttive
Tipologia
Denominazione
Distanza
Direzione
N.A.
>15 km
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1–SoggettaalDecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE
2–NonSoggettaalDecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE
6
Luoghi/Edificiconelevatadensitàdiaffollamento
Tipo
N.A.
Denominazione
Distanza
CENTRIABITATI
Direzione
ADIST.>15KM
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1‐Scuole/Asili
2‐AreeRicreative/Parchigiochi/ImpiantiSportivi
3‐CentroCommerciale
4‐Ospedale
5‐UfficioPubblico
6‐Chiesa
7‐Cinema
8‐Musei
9‐RicoveriPerAnziani
10‐Altro(specificare):
10.a
10.b
Servizi/Utilities
Tipo
Denominazione
Distanza
Direzione
N.A.
>15 km
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1‐Acquedotti
2‐Serbatoiacquapotabile
3‐Antennetelefoniche‐telecomunicazioni
4‐Depuratori
5‐Metanodotti
6‐Oleodotti
7‐Stazioni/LineeElettricheAltatensione
8‐Altro(specificare):
8.a
8.b
7
Trasporti
Retestradale
Tipo
Denominazione
Distanza
Direzione
N.A.
>15km
Distanza
Direzione
>15km
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1‐Autostrada
2–StradaStatale
3–StradaProvinciale
4–StradaComunale
5–StradaConsortile
6‐Interporto
7‐Altro(specificare):
7.a
7.b
Trasporti
ReteFerroviaria
Tipo
Denominazione
N.A.
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1–ReteferroviariaAltaVelocità
2–Reteferroviariatradizionale
3–StazioneFerroviaria
4–ScaloMerciFerroviario
5‐Altro(specificare):
5.a
5.b
8
Trasporti
Aeroporti
Tipo
Denominazione
Distanza
N.A.
>15km
Direzione
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1–AeroportoCivile
2–AeroportoMilitare
AreePortuali
Tipo
Denominazione
Distanza
Direzione
N.A.
>15km
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1–PortoCommerciale
2–PortoIndustrialeoPetrolifero
3–PortoTuristico
4–PortoMilitare
5‐Altro(specificare):
5.a
5.b
Indicare se lo stabilimento ricade all’interno di un’area portuale e/o è un deposito
costiero
N.A Deposito costiero
N.A Ricadeinareaportuale
Denominazione
AutoritàMarittima
AreaPortuale
Competente
Chioggia
CapitaneriaPortoChioggia
Indirizzo
Telefono
Piazzetta Marinai d'Italia,0415508211
1290–30015ChioggiaVE
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
9
ElementiAmbientali
Elementiambientalivulnerabili
Tipo
Denominazione
Distanza
Direzione
5
MAREADRIATICO
Adiacente
TUTTE
6
DELTADELPO
circa15km
SUD‐EST
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1‐AreeProtettedallanormativa
2‐Areediinteressearcheologico/storico/paesaggistico
3‐Fiumi,torrenti,rogge
4‐Laghiostagni
5‐Zonecostiereodimare
6‐Zonedidelta
7‐Pozziapprovvigionamentoidropotabile
8‐Sorgenti
9‐Areecaptazioneacquesuperficialidestinatealconsumoumano/irrigazione
10‐Altro(specificare):
10.a
10.b
Acquiferialdisottodellostabilimento
Tipo
Profonditàdalpianodicampagna
Direzionedideflusso
N.A. Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
1–Acquiferosuperficiale
2–Acquiferoprofondo
10
SEZIONE H (pubblico) – DESCRIZIONE SINTETICA DELLO STABILIMENTO E
RIEPILOGO SOSTANZE PERICOLOSE DI CUI ALL’ALLEGATO 1 DEL DECRETO DI
RECEPIMENTODELLADIRETTIVA2012/18/UE
Descrizionesinteticadellostabilimento(max3000caratteri)
Terminale GNL Adriatico s.r.l. gestisce un impianto costituito da un terminale marino per il
ricevimento,lostoccaggioelarigassificazionedigasnaturaleliquefatto(GNLoLNG,Liquefied
Natural Gas), una condotta per la spedizione del gas rigassificato a terra e un gasdotto
sotterraneo che convoglia il gas fino alla stazione di misura di Cavarzere, dove il gas viene
immessonellaretenazionale.IlTerminaleoccupaunasuperficiedicirca50.000m2,strutture
diormeggiocomprese,edèubicatonelMareAdriatico,allargodiPortoLevante(comunedi
PortoViro–RO).
IlTerminaleèposizionatoacirca15kmdallacostaedècollegatoadunacondottainterrata
sottomarina(sealine,lunghezzacirca15km)checonsentel’inviodelgasallaterraferma.Da
qui la condotta continua il suo percorso sotterraneo (circa 25 km) sino a giungere alla
stazionedimisura,situatanelterritoriodiCavarzere.L’eserciziodelTerminaleècoadiuvato
da una base di terra (Shore Base) a Porto Viro (Ca' Cappello), che ha lo scopo di fornire il
supportologisticoalTerminalepertuttelenecessitàordinarieestraordinarie.
Ilrigassificatoreconsisteinunastrutturaagravità(GBS)incementoarmatocheospitaalsuo
interno2serbatoiinacciaioal9%nichelda125.000m3cadaunoperlostoccaggiodelGNLe,
sulla sommità, l’impiantistica per la rigassificazione del GNL stesso. Le dimensioni del GBS
sono180minlunghezza,88inlarghezzae47inaltezza.IlGBSpoggiasulfondomarino,in
circa 29 m di profondità d’acqua, ed è dotato delle strutture di ormeggio atte ad accogliere
navimetanieredidiversacapacitàperloscaricodelprodotto.
Leattivitàpossonoesseresuddivisenelleseguentisezioni:
・
ScaricodelGNL
・
StoccaggiodelGNL
・
RigassificazionedelGNL
・
SpedizioneemisuradelGNLgasnaturale
LoscaricodelGNLavvienedallenavimetanierepermezzodellepropriepompe;ilgasliquido
(a –circa 160°C) viene convogliato mediante bracci di travaso articolati ad un sistema di
tubazionichiusecheconduconofinoaiserbatoidistoccaggio.
Nei due serbatoi modulari, ospitati all’interno del GBS, viene effettuato lo stoccaggio
criogenico del gas liquefatto. I serbatoi sono serviti da delle pompe immerse, che inviano il
prodottoadellepompeadaltaprevalenza.Questeultimeinvianoilgasliquefattoinpressione
ai vaporizzatori ad acqua mare (ORVs) e/o allo scambiatore a glicole‐acqua (WHRV) per la
rigassificazione. Il gas così ottenuto viene spedito a terra mediante sealine (pipeline
sottomarina)epipelinesotterraneafinoallastazionedimisuradiCavarzere,pervenireinfine
immesso nella rete nazionale del gas. È presente un sistema di compressori e un
ricondensatorecheconsentonodirecuperareerigassificare anchei vaporidiboil‐offchesi
sviluppanonellasezionedistoccaggio.
Lostabilimentoèdotatodiequipaggiamentipropriperlagenerazionedell’energia(turbinea
gas e gruppo elettrogeno di emergenza), di un sistema di torcia per lo sfogo delle
sovrappressioniincasodiemergenza,ediunquartiereabitativoingradodiospitarefinoa
circa60persone,servitodapiattaformaelicotteri.
Sono presenti inoltre sistemi di sicurezza per la rilevazione di eventuali perdite di gas e
sistemidiprotezioneantincendioattivaepassiva.
11
Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze
notificate);
Quantitàlimite(tonnellate)
dellesostanzepericolose,dicui
Quantità
all'articolo3,comma1,lettera
Categoriedellesostanzepericolose
massima
l),perl'applicazionedi:
conformementealregolamento(CE)n.
detenutao
1272/2008
prevista
Requisitidi
Requisitidi
(tonnellate)
soglia
soglia
inferiore
superiore
Sezione«H»—PERICOLIPERLASALUTE
H1 TOSSICITÀ ACUTA Categoria 1, tutte le vie di
esposizione
5
20
H2TOSSICITÀACUTA
—Categoria2,tutteleviediesposizione
—Categoria3,esposizioneperinalazione(cfr.nota
7*)
50
200
H3TOSSICITÀSPECIFICAPERORGANIBERSAGLIO
(STOT) — ESPOSIZIONE SINGOLA STOT SE
Categoria1
50
200
Sezione«P»—PERICOLIFISICI
P1aESPLOSIVI(cfr.nota8*)
—Esplosiviinstabili;oppure
—Esplosivi,divisione1.1,1.2,1.3,1.5o1.6;oppure
—Sostanzeomisceleaventiproprietàesplosivein
conformitàalmetodoA.14delregolamento(CE)n.
440/2008(cfr.nota9*)echenonfannopartedelle
classi di pericolo dei perossidi organici e delle
sostanzeemisceleautoreattive
10
50
P1bESPLOSIVI(cfr.nota8*)
Esplosivi,divisione1.4(cfr.nota10*)
50
200
P2GASINFIAMMABILI
Gasinfiammabili,categoria1o2
10
50
150
(pesonetto)
500
(pesonetto)
P3aAEROSOLINFIAMMABILI(cfr.nota11.1*)
Aerosol «infiammabili» delle categorie 1 o 2,
contenenti gas infiammabili di categoria 1 o 2 o
liquidiinfiammabilidicategoria1
12
Quantitàlimite(tonnellate)delle
Categoriedellesostanzepericolose sostanzedetenutapericolose,dicui
conformementealregolamento(CE)n. all'articolo3,comma1,letteral),
l' l Requisitidi
d
1272/2008
Requisitidi
soglia
soglia
Quantità
massima
oprevista
(tonnellate)
P3bAEROSOLINFIAMMABILI(cfr.nota11.1*)
Aerosol infiammabili delle categorie 1 o 2, non
contenentigasgasinfiammabilidicategoria1o2
né liquidi infiammabili di categoria 1 (cfr. nota
11.2*)
P4GASCOMBURENTI
Gascomburenti,categoria1
5000
(pesonetto)
50000
(pesonetto)
50
200
P5aLIQUIDIINFIAMMABILI
—Liquidiinfiammabili,categoria1,oppure
—Liquidiinfiammabilidicategoria2o3mantenuti
a una temperatura superiore al loro punto di
ebollizione,oppure
— Altri liquidi con punto di infiammabilità 5 60
°C,mantenutiaunatemperaturasuperiorealloro
puntodiebollizione(cfr.nota12*)
10
50
P5bLIQUIDIINFIAMMABILI
—Liquidiinfiammabilidicategoria2o3qualora
particolari condizioni di utilizzazione, come la
forte pressione o l'elevata temperatura, possano
comportare il pericolo di incidenti rilevanti,
oppure
—Altriliquidiconpuntodiinfiammabilità560°C
qualoraparticolaricondizionidiutilizzazione,come
la forte pressione o l'elevata temperatura, possano
comportare il pericolo di incidenti rilevanti (cfr.
nota12*)
P5cLIQUIDIINFIAMMABILI
Liquidiinfiammabilicategorie2o3noncompresi
inP5aeP5b
50
200
5000
50000
P6a SOSTANZE E MISCELE AUTOREATTIVE e
PEROSSIDIORGANICI
Sostanze e miscele autoreattive, tipo A o B,
oppurePerossidiorganici,tipoAoB
10
50
P6b SOSTANZE E MISCELE AUTOREATTIVE e
PEROSSIDIORGANICI
Sostanze e miscele autoreattive, tipo C, D, E o F,
oppurePerossidiorganici,tipoC,D,EoF
50
200
P7 LIQUIDI E SOLIDI PIROFORICI Liquidi
piroforici,categoria1Solidipiroforici,categoria1
50
200
13
Categoriedellesostanzepericolose
Quantitàlimite(tonnellate)delle
conformementealregolamento(CE)n. sostanzedetenutapericolose,dicui
1272/2008
all'articolo3,comma1,letteral),
l' l Requisitidi
d
Requisitidi
soglia
sogliasuperiore
P8LIQUIDIESOLIDICOMBURENTI
Liquidi comburenti, categorie 1, 2 o 3, oppure
solidicomburenti,categoria1,2o3
50
200
Sezione«E»—PERICOLIPERL'AMBIENTE
Quantità
massima
oprevista
(tonnellate)
E1Pericolosoperl'ambienteacquatico,categoria
ditossicitàacuta1oditossicitàcronica1
100
200
E2Pericolosoperl'ambienteacquatico,categoria
ditossicitàcronica2
200
500
Sezione«O»—ALTRIPERICOLI
01Sostanzeomisceleconindicazionedipericolo
EUH014
100
500
02Sostanzeemisceleche,acontattoconl'acqua,
liberanogasinfiammabili,categoria1
100
500
03Sostanzeomisceleconindicazionedipericolo
EUH029
50
200
*Noteriportatenell'allegato1deldecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/CE
14
Quadro2dellasezioneBdelpresenteModulo(soloperlesostanzenotificate);
Colonna1
Numero
CAS1
Colonna2
Colonna3
Quantitàlimite(tonnellate)
aifinidell'applicazionedei:
Sostanzepericolose
Requisitidi
soglia
inferiore
Requisitidi
soglia
superiore
Quantitàmassima
detenutaoprevista
(tonnellate)
1.Nitratod'ammonio(cfr.nota13*)
—
05000.000
10000.00
2.Nitratod'ammonio(cfr.nota14*)
—
01250.00
05000.000
3.Nitratod'ammonio(cfr.nota15*)
—
00350.00
02500.000
4.Nitratod'ammonio(cfr.nota16*)
—
10
00050.000
5.Nitratodipotassio(cfr.nota17*)
—
05000.000
10000.000
6.Nitratodipotassio(cfr.nota18*)
—
01250.000
05000.000
7.Pentossidodiarsenico,acido(V)
arsenicoe/osuoiSali(2)
1303‐28‐2
1
00002.000
8.Triossidodiarsenico,acido(III)
arseniosoe/osuoiSali(2)
1327‐53‐3
00000.100
9.Bromo
7726‐95‐6
00020.000
00100.000
7782‐50‐5
10
25
00001.000
10.Cloro
11.Compostidelnichel( )informa
polverulentainalabile:monossidodi
nichel,biossidodinichel,solfurodi
nichel,bisolfuroditrinichel,triossido
didinichel
2
—
12.Etilenimina
151‐56‐4
00010.000
00020.000
13.Fluoro
7782‐41‐4
00010.000
00020.000
14.Formaldeide(concentrazione≥90%)
50‐00‐0
00005.000
00050.000
15.Idrogeno
1333‐74‐0
00005.000
00050.000
16.Acidocloridrico(gasliquefatto)
7647‐01‐0
00025.000
00250.000
17.Alchilidipiombo
—
00005.000
00050.000
18.Gasliquefattiinfiammabili,categoria1
o2(compresoGPL)egasnaturale
(cfr.nota19*)
—
00050.000
00200.000
117000
19.Acetilene
74‐86‐2
00005.000
00050.000
20.Ossidodietilene
75‐21‐8
00005.000
00050.000
21.Ossidodipropilene
75‐56‐9
00005.000
00050.000
22.Metanolo
67‐56‐1
00500.000
05000.000
23.4,4’‐metilen‐bis‐(2‐cloroanilina)e/o
suoiSali(2),informapolverulenta
101‐14‐4
0000.01
24.Isocianatodimetile
624‐83‐9
0000.15
25.Ossigeno
7782‐44‐7
00200.000
02000.000
15
Colonna1
Numero
CAS1
Colonna2
Colonna3
Quantitàmassima
detenutaoprevista
(tonnellate)
26.2,4‐Diisocianatoditoluene
2,6‐Diisocianatoditoluene
584‐84‐9
91‐08‐7
00010.000
00100.000
27.Diclorurodicarbonile(fosgene)
75‐44‐5
000.3
0000.75
28.Arsina(triidrurodiarsenico)
7784‐42‐1
000.2
00001.000
29.Fosfina(triidrurodifosforo)
7803‐51‐2
000.2
00001.000
30.Diclorurodizolfo
10545‐99‐0
00001.000
31.Triossidodizolfo
7446‐11‐9
00015.000
00075.000
00000.001
000.5
00002.000
02500.000
25000.00
160
00050.000
00200.000
32.Poli‐cloro‐dibenzofuraniepoli‐cloro‐
dibenzodiossine(compresalaTCDD),
espressicomeTCDDequivalente
(2)(cfr.nota20*)
—
—
33.LeseguentisostanzeCANCEROGENE,o
lemiscele(2)contenentileseguenti
sostanzecancerogene,in
concentrazionisuperiorial5%in
peso:
4‐Amminobifenilee/osuoisali,
benzotricloruro,benzidinae/osuoi
sali,ossidodibis(clorometile),ossido
diclorometileedimetile,1,2‐
dibromoetano,solfatodidietile,
solfatodidimetile,clorurodi
dimetilcarbamoile,1,2‐dibromo‐3‐
cloropropano,1,2‐dimetilidrazina,
dimetilnitrosammina,
triammideesametilfosforica,idrazina,
2‐naftilamminae/osuoisali,4‐
nitrodifenilee1,3propansultone
—
34.Prodottipetroliferiecombustibili
alternativi(2)
a)benzineenafte
b)cheroseni(compresiijetfuel)
c)gasoli(compresiigasoliper
autotrazione,igasoliper
riscaldamentoeidistillatiusati
perprodurreigasoli)
d)olicombustibilidensi
e)combustibilialternativichesono
utilizzatiperglistessiscopie
hannoproprietàsimiliperquanto
riguardal'infiammabilitàei
pericoliperl'ambientedei
prodottidicuialleletteredaa)a
d)
35.Ammoniacaanidra
7664‐41‐7
36.Trifluorurodiboro
7637‐07‐2
00005.000
00020.000
37.Solfurodiidrogeno
7783‐06‐4
00005.000
00020.000
38.Piperidina
110‐89‐4
00050.000
00200.000
39.Bis(2‐dimetilamminoetil)(metil)
ammina
3030‐47‐5
00050.000
00200.000
40.3‐(2‐etilesilossi)propilammina
5397‐31‐9
00050.000
00200.000
16
Numero
CAS1
Colonna1
Colonna2
Colonna3
Quantitàmassima
detenutaoprevista
(tonnellate)
41.Miscele(2)(3)diipocloritodisodio
classificatecomepericoloseper
l'ambienteacquaticopertossicità
acutadicategoria1[H400]aventiun
tenoredicloroattivoinferioreal5%
enonclassificateinalcunadelle
categoriedipericolonellaparte1
dell'allegato1.
_____________
(3)Acondizionechelamiscelanonsia
classificatacomepericolosaperl'ambiente
acquaticopertossicitàacutadicategoria1
[H400]inassenzadiipocloritodisodio.
42.Propilammina(cfr.nota21*)
00200.000
00500.000
107‐10‐8
00500.000
02000.000
43.Acrilatoditer‐butile(cfr.nota21*)
1663‐39‐4
00200.000
00500.000
44.2‐Metil‐3‐butenenitrile(cfr.nota21*)
16529‐56‐9
00500.000
02000.000
45.Tetraidro‐3,5‐dimetil‐1,3,5‐tiadiazina‐
2‐tione(Dazomet)(cfr.nota21*)
533‐74‐4
00100.000
00200.000
46.Acrilatodimetile(cfr.nota21*)
96‐33‐3
00500.000
02000.000
47.3‐Metilpiridina(cfr.nota21*)
108‐99‐6
00500.000
02000.000
48.1‐Bromo–3‐cloropropano(cfr.nota21*) 109‐70‐6
00500.000
02000.000
(1)IlnumeroCASèfornitosoloatitoloindicativo.
*Noteriportatenell’allegato1deldecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/CE
17
Principalicaratteristichedipericolosità(interminisemplici)perognicategoriadi
sostanzenotificatanelquadro1eperlesostanzenotificatenelquadro2
Caratteristichepericolosità:
GasNaturaleeGNL:
H220–Gasaltamenteinfiammabile
H280–Contienegassottopressione;puòesplodereseriscaldato
Gasolio:
H226‐Liquidoevaporiinfiammabili
H304‐Puòessereletaleincasodiingestioneedipenetrazionenellevierespiratorie
H315‐Provocairritazionecutanea
H332‐Nocivoseinalato
H351‐Sospettatodiprovocareilcancro(dermico)
H373 ‐ Può provocare danni agli organi (timo, fegato, midollo osseo) in caso di esposizione
prolungataoripetuta(dermico)
H411‐Tossicopergliorganismiacquaticiconeffettidilungadurata
18
Lo stabilimento (contrassegnare con una “X” i campi pertinenti con lo stato di
assoggettabilità):
è soggetto a Notifica di cui all'art. 13 per effetto del superamento dei limiti di soglia per le
sostanze/categorie o in applicazione delle regole per gruppi di categorie di sostanze
pericolosedicuiallasezioneBdelpresenteModulo
LaSocietàhapresentatolaNotificaprescrittadall'art.13deldecretodirecepimento
dellaDirettiva2012/18/UE
èsoggettoaNotificadicuiall'art. 13congli ulteriori obblighidicuiall'art. 15pereffettodel
superamento dei limiti di soglia per le sostanze/categorie o in applicazione delle regole per
gruppidicategoriedisostanzepericolosedicuiallasezioneBdelpresenteModulo
X
X
LaSocietàhapresentatolaNotificaprescrittadall'art.13deldecretodirecepimento
dellaDirettiva2012/18/UE
X
LaSocietàhapresentatoilRapportodiSicurezzaprescrittodall'art.15deldecretodi
recepimentodellaDirettiva2012/18/UE
nonèassoggettabileagliobblighideldecretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE
La Società ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilità del
decretodirecepimentodellaDirettiva2012/18/UE
19
SEZIONEL(pubblico)–INFORMAZIONISUGLISCENARIINCIDENTALICONIMPATTOALL’ESTERNODELLOSTABILIMENTO
EffettiPotenziali
Tipologiadi
allertaalla
PresididiPronto
ScenarioTipo
Comportamentodaseguire(1,2,3)
Effettisalute
Effetti
popolazione
Intervento/Soccorso(1,3)
umana
Ambiente
(1,3)
Ustionigraviche
coincidonoconla
sogliadiinizio
letalità.
Incendiodinube
(Flashfire)
oppure
Gettodifuoco(Jetfire)
Oppure
IncendiodiPozza
(Poolfire)
Danni
superficiali
(effettipost
incendiosu
ambiente
marino).
Internodellostabilimento
Incasodiemergenzatuttoilpersonaleseguiràle
istruzionidelPianodiEmergenzainterno.In
questoPianosonoattribuitiicompitiele
responsabilitàperaffrontarelesituazionidi
emergenzaconparticolareriferimentoagli
scenaridiincidenteconsiderati.
Esternodellostabilimento
Incasodirilasciodigasnaturaleèopportuno:
 Nonalimentarescintilleofiamme
 Interruzionetrafficonatanti
 Individuaredirezioneevelocitànubedigas
 Interrompereerogazioneelettrica
 Sevienerichiesto,ripararsiall'internodiluo‐
ghichiusi(cabina)odirigersiversoaltrezone
cheverrannoindicatetramitelesegnalazioni
 Rimanereinascoltoviaradioe/oTVe/oal‐
toparlanti
 Nontelefonaresenonèstrettamenteneces‐
sario,alloscopodimantenereliberelelinee
chepossonoservireacomunicazionidiemer‐
genza
 Nonlasciarsiprenderedalpanicoodall'ango‐
sciadifarequalcosa:ladistanzadaipuntidi
pericoloètalechesipuòaspettaredicono‐
scereesattamentecosastasuccedendoprima
diprenderedecisioniaffrettate,attendendole
segnalazionidapartedegliorganicompetenti
cheindicherannoilcomportamentodasegui‐
re
Allarmeamezzo
diimpiantidi
diffusioneacustica
 CapitaneriadiPortodi
Chioggia
Centralino041/5508211
fax041/5508204
 VV.F.tramite115
 PrefetturadiRovigo
Centralino0425/428511
fax0425/428666
 SUEMtramite118
 ComunediPortoViro
Centralino0426/325711
fax0426/633342
Nota:leareeinteressatedaeffettididannononcoinvolgonozoneconpresenzadialtriimpiantisoggettialD.Lgs.105/2015,abitazioni
civili,localioufficipubblicie/oaltriluoghifrequentatidallacollettività
20
Senecessario,èpossibileaggiungerealtrerigheallatabella.
(1)
(2)
(3)
Informazioni estratte dal PEE (Piano di Emergenza Esterna). Qualora il PEE non sia stato ancora predisposto, le informazioni sono desunte dal
RapportodiSicurezzaodalPianodiEmergenzaInterna(PEI).
Incasodiincidentedevonoesserecomunqueseguitetutteleistruzioniolerichiestedeiservizidiemergenza.
Nelcasoindicaredovetaliinformazionisonodisponibiliinformatoelettronico.
21
Information available for
workers, as required for
Appendix 1 of Attachment
B of Lgs.D. 105/2015
Safety materials
data sheets of
hazardous
susbstances
present on the
terminal
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SCHEDA DI SICUREZZA
SEZIONE 1
IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/MISCELA E DELLA
COMPAGNIA/IMPRESA
Alla data di revisione, questa SDS è conforme alla legislazione Italiana vigente.
1.1. IDENTIFICATORE DEL PRODOTTO
Nome del prodotto: GAS NATURALE, SECCO
Descrizione del prodotto:
Gas Naturale
Nome sostanza: Gas naturale, secco
Sinonimi Gas naturale
Numero CAS 68410-63-9
Numero CE 270-085-9
Numero indice n.a (sostanza non inserita nell’allegato VI del regolamento CE1272/2008)
Numero di Registrazione n.a. (esenzione dall'obbligo di registrazione a norma dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera
B) del Regolamento CE 1907/2006)
Formula chimica n.a. (la sostanza è un complesso UVCB)
Peso Molecolare n.a. (la sostanza è un complesso UVCB)
1.2. USI IDENTIFICATI DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E USI SCONSIGLIATI
Uso previsto: Combustibile per usi domestici ed industriali, carburante per motori a combustione interna.
Usi identificati:
Distribuzione della sostanza
Uso come combustibile - Uso professionale
Usi non raccomandati: Sconsigliati altri usi, eccetto quelli per i quali sia stata condotta una valutazione, che
dimostri che i rischi connessi a tale uso sono controllati.
1.3. DETTAGLI DEL FORNITORE DELLA SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA
Fornitore: TERMINALE GNL ADRIATICO
Indirizzo: Piazza Sigmund Freud, 1 - 20154 Italy
Richiesta (M)SDS: +39 02 636981
Informazioni Generali: +39 02 636981
1.4. NUMERO TELEFONICO DI EMERGENZA
Servizio Emergenza 24 ore su 24:
National Poison Control Center:
SEZIONE 2
+39 0382 24444 (Centro Nazionale Informazione Tossicologica)
+39 02 6444 2523 / Emergenza: +39 02 6610 1029
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
Pericoli fisico-chimici: Il gas è infiammabile e forma con l'aria miscele infiammabili ed esplosive. Il metano a
temperatura ambiente è più leggero dell'aria, e può accumularsi in luoghi chiusi, sotto
tettoie o coperture prive di aperture. Nel caso di gas a bassa temperatura (p.e. espansione
brusca con salti di pressione superiori a 320 bar) la densità può diventare maggiore
dell'aria con rischio di accumulo a livello suolo e pericolo di incendio a distanza.
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L'espansione brusca del gas in pressione può provocare un forte abbassamento di
temperatura con pericolo di ustioni da freddo.
Pericoli per la salute: L'esposizione prolungata ad elevate concentrazioni di gas può provocare emicrania,
malessere e difficoltà di respirazione. L'accumulo di gas in ambienti confinati può creare
rischi di asfissia per mancanza di ossigeno (mantenere il tenore di ossigeno > 18 % vol.).
Pericoli per l’ambiente: Nessuno (vedi punto 7.1.1.3)
2.1. CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE O MISCELE
Classificazione a norma del regolamento (CE) N. 1272/2008
Sostanza pericolosa
Codici di classe e categoria di pericolo: flam. Gas. 1, press. Gas
Indicazioni di pericolo: H220, H280
Classificazione in accordo alle Direttive EU 67/548/EEC e 1999/45 EC
Sostanza pericolosa
Classificazione: estremamente infiammabile
Frasi di rischio: R12
2.2. ELEMENTI DELL'ETICHETTA
Elementi dell'etichetta in accordo al Regolamento (EC) No. 1272/2008
Pittogrammi:
Didascalia: Pericolo
Dichiarazioni di pericolo:
H220 Gas altamente infiammabile
H280 Contiene gas sotto pressione: può esplodere se riscaldato
Dichiarazioni precauzionali:
Prevenzione
P210 Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate — non fumare.
Reazione
P377 In caso d’incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile bloccare la perdita senza
pericolo.
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P381 Eliminare ogni fonte di accensione se non c’è pericolo.
Conservazione
P410 + P403 Conservare in luogo ben ventilato e proteggere dai raggi solari.
2.3. ALTRI RISCHI
Gas asfissiante. L'accumulo di gas in ambiente confinato può provocare asfissia per mancanza di ossigeno.
Non classificabile come PBT o vPvB secondo i criteri dell’allegato XIII del Regolamento CE 1907/2006
SEZIONE 3
COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUI COMPONENTI
3.1. SOSTANZE
gas naturale, secco: sostanza non compresa nell’allegato VI parte 3 del regolamento ce 1272/2008
n. CAS 68410-63-9
n. CE 270-085-9
3.2. MISCELE
n.a.
3.3 Altre informazioni
gas naturale, secco, combinazione complessa di idrocarburi separata dal gas naturale. È costituita da idrocarburi
alifatici saturi con numero di atomi di carbonio nell'intervallo C1DC4, prevalentemente metano ed etano.
Tipo di sostanza: la sostanza è un complesso UVCB. Composizione variabile in funzione delle caratteristiche del gas
d’origine. Componente principale metano (>80% vol.) altri componenti etano, propano, butano e isobutano
Percentuale: 100% (m/m)
SEZIONE 4
INTERVENTI DI DI PRIMO SOCCORSO
4.1. DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PRIMO SOCCORSO
INALAZIONE
In caso di esposizione ad elevata concentrazione, trasportare l'infortunato in atmosfera
non inquinata, osservando le opportune procedure di sicurezza, e chiamare
immediatamente un medico. In attesa del medico, se la respirazione è irregolare o si è
fermata, praticare la respirazione artificiale e, in caso di arresto cardiaco, praticare il massaggio cardiaco.
Somministrare ossigeno, se necessario.
CONTATTO CON LA PELLE
In caso di ustioni da freddo per contatto con getto di gas in rapida espansione, coprire la
parte con garze o panni puliti.
Chiamare immediatamente un medico o portare in ospedale.
CONTATTO CON GLI OCCHI
In caso d’irritazione dovuta o prolungata esposizione irrigare abbondantemente con
acqua tiepida ed eventualmente consultare uno specialista.
INGESTIONE
Non applicabile.
4.2. SINTOMI ED EFFETTI PIU' IMPORTANTI, SIA ACUTI CHE RITARDATI
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Nome del prodotto: GAS NATURALE
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Effetti da contatto oculare: arrossamento, dolore.
Effetti da inalazione: in generale emicrania, malessere e difficoltà di respirazione. Nel dettaglio elenco dei
principali sintomi dovuti ad inalazione di metano ad elevate concentrazioni:
a) l'esposizione a elevati livelli di gas metano impoverisce il livello di ossigeno nel corpo, causando difficoltà di
respirazione e soffocamento.
b) se il livello di ossigeno si riduce sino a valori inferiori al 12%, si può verificare perdita di coscienza e anche
rivelarsi letale in alcuni casi.
c) a causa della diminuzione di ossigeno l’esposizione a gas metano dà luogo a problemi cognitivi. La persona
è disattenta, soggetta a perdita di memoria e anche scarsa capacità di giudizio. Questi sintomi si aggravano,
quando l'esposizione a questo gas è maggiore.
d) quando il livello di ossigeno si riduce, il corpo cerca di compensare tale deficit utilizzando l'ossigeno
contenuto nei fluidi corporei. Questo porta essenzialmente alla disidratazione.
e) anche nausea e vomito sono sintomi di avvelenamento da gas metano. Ci sono possibilità che una persona
possa crollare a terra causa dell’esposizione a gas metano.
f) un altro sintomo di esposizione a gas metano sono le palpitazioni cardiache. Esse provocano una sensazione
di disagio, il cuore pulsa rapidamente, in modo anomalo e fuori sequenza.
g) l'esposizione al gas metano provoca anche vertigini e visione offuscata. Questo sintomo si riduce, quando la
persona si allontana dalla zona caratterizzata da elevata concentrazione di gas.
h) l’esposizione a gas metano può essere causa di riduzione della coordinazione motoria.
i) in casi rari l’esposizione a gas metano ha prodotto sintomi di tipo influenzale, disagio mentale e letargia.
4.3. INDICAZIONE DI CONSULTAZIONE IMMEDIATA DI UN MEDICO E NECESSITÀ DI TRATTAMENTO
SPECIALE
 esposizione prolungata ad elevate concentrazioni e sintomi di asfissia
 ustioni da freddo in caso di contatto con getto di gas in rapida espansione
SEZIONE 5
MISURE ANTINCENDIO
5.1. MEZZI ESTINGUENTI
Mezzi di estinzione idonei: anidride carbonica, polvere chimica, acqua (getto nebulizzato)
Mezzi di estinzione non idonei: L’impiego a getto pieno d’acquea è consentito solo per raffreddare superfici
limitrofe esposte al calore.
5.2. RISCHI SPECIFICI DERIVANTI DALLA SOSTANZA O MISCELA
Prodotti di combustione pericolosi: monossido di carbonio (CO) - gas altamente tossico per inalazione
5.3. AVVISI PER I POMPIERI
Istruzioni antincendio:
 gli addetti all’estinzione dovranno essere muniti del seguente equipaggiamento minimo : autorespiratore, casco
con schermo facciale, guanti ignifughi, giubbotto ignifugo.
 non cercare di estinguere l'incendio finché il rilascio di gas non sia stato bloccato o non ne sia certa l'immediata
intercettazione.
 qualora possibile provvedere al raffreddamento di eventuali superfici esposte al fuoco bagnandole con acqua
erogata a getto pieno
 qualora possibile abbattere l’emissione di fumi tramite impiego di getto d’acqua nebulizzata.
DATI D'INFIAMMABILITÁ
Punto di infiammabilità [Metodo]: > -188° C. (-306.4° F)
Limite di infiammabilità superiore/inferiore (Volume approssimativo % in aria): UEL: 15.0
[metodi di test non disponibili]
Temperatura di autoaccensione: >482° C. (900° F) [metodi di test non disponibili]
LEL: 5.0
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SEZIONE 6
MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE
6.1. PRECAUZIONI INDIVIDUALI, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E PROCEDURE DI EMERGENZA
6.1.1 per chi non interviene direttamente
piccole fuoriuscite
 mantenersi a distanza dalla zona di rilascio, interdire l’accesso a soggetti o veicoli, rimuovere o disattivare
eventuali sorgenti d’innesco; se la fuoriuscita è occorsa in spazio confinato predisporre se possibile adeguata
ventilazione
grandi fuoriuscite
 (se predisposto) attivarsi secondo quanto previsto dallo specifico piano d’emergenza aziendale.
 se non è stato predisposto alcun piano d’emergenza
o richiedere intervento dei Vigili del Fuoco
o portarsi in luogo sicuro ed attendere l’intervento dei soccorsi
o se richiesto, comunicare l'evento alle autorità preposte conformemente alla legislazione applicabile
o avvertire i residenti delle zone sottovento
6.1.2 per chi interviene direttamente
piccole fuoriuscite
 i tradizionali indumenti di lavoro antistatici sono generalmente appropriati
 verificare la direzione del vento e mantenersi per quanto possibile a monte della zona di rilascio
 il gas naturale essendo più leggero dell’aria si disperde in atmosfera, in base a ciò verificare che tutte
lepotenziali fonti d’innesco siano state rimosse e neutralizzate
 se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte
 operare esclusivamente con utensili in materiale antiscintilla
grandi fuoriuscite
 l’intervento dovrà essere effettuato esclusivamente da personale adeguatamente addestrato per tale tipo
d’intervento, e che dovrà disporre della seguente attrezzatura: sensori per individuare gas o vapori
infiammabili.. indumento di protezione totale resistente agli agenti chimici e realizzato in materiale antistatico.
Scarpe o stivali di sicurezza antistatici e antisdrucciolo. Occhiali di protezione o dispositivi di protezione per il
viso se il contatto con gli occhi è possibile o prevedibile. Nel caso in cui la situazione non possa essere
completamente valutata o se c'è il rischio di carenza di ossigeno, utilizzare esclusivamente un respiratore
autonomo
 se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte
6.2. PRECAUZIONI AMBIENTALI
La sostanza non ha effetti sull’ambiente. In caso di rilascio, essendo più leggera dell’aria si disperderà in
atmosfera in modo naturale. In caso di rilascio diretto in acqua (mare, laghi, ecc) nessun danno ambientale
prevedibile per l’ecosistema coinvolto, rischio di risalita in superficie della sostanza e successiva dispersione in
atmosfera con possibilità di incendio o esplosione nel caso di presenza di innesco
6.3. METODI E MATERIALI PER CONTENIMENTO E DECONTAMINAZIONE
6.3.1 Dispersione sul suolo e in acqua:
In caso di rilascio nessun sistema di contenimento della sostanza. Cercare di intervenire a monte bloccando
l’alimentazione.
6.3.2 Bonifica
In caso di rilascio in ambienti confinati, favorire la dispersione della sostanza in atmosfera tramite apertura di superfici
finestrate o similari eventualmente presenti.
6.4. RIFERIMENTO ALLE ALTRE SEZIONI
Per maggiori dettagli sulla pericolosità per la salute e per l’ambiente si vedano le sezioni 8 e 12
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SEZIONE 7
MANIPOLAZIONE ED IMMAGAZZINAMENTO
La manipolazione e il trasporto della sostanza avviene tramite sistemi chiusi quali tubazioni o contenitori.
7.1. PRECAUZIONI PER L'USO SICURO
7.1.1 Misure protettive
7.1.1.1 raccomandazioni per il contenimento e la prevenzione degli incendi e della formazione di miscele
infiammabili e/o esplosive
impiego diretto
 divieto d’impiego della sostanza in presenza di potenziali sorgenti d'ignizione quali fiamme libere, scintille,
superfici ad elevata temperatura. Mantenere lontana da ogni fonte di calore.
operazioni di riempimento/svuotamento contenitori
 al fine di limitare al minimo il rilascio di vapori nell’ambiente di lavoro si operi adottando un ciclo chiuso con
sistema di recupero vapori.
 utilizzare solo attrezzature approvate per l'impiego con gas infiammabili
 i recipienti in pressione e più in generali tutti i sistemi di collegamento, coinvolti dovranno essere dotati di
sistema di messa a terra provvisto di pinze con punti di contatto in metallo nudo.
 per operazioni su larga scala considerare la possibilità di installare sistemi di automatici di rilevazione
perdite/incendi abbinati a sistemi automatici di spegnimento. Utilizzare i minori quantitativi possibili in spazi ben
ventilati e separati dalle aree di stoccaggio.. Eventuale prodotto contaminato non deve essere reintrodotto
all'interno dei contenitori originali. Evitare il danneggiamento dei contenitori con urti od altro.
attività manutentive
 non eseguire operazioni di saldatura, taglio, stagnatura, foratura o altri lavori a caldo su serbatoi, contenitori
tubazioni prima che siano stati bonificati dalla presenza di fluido e/o vapori.
 nelle aree destinate allo stoccaggio o alla manipolazione della sostanza, l'esecuzione di lavorazioni su materiali
duri (taglio d'asfalto o cemento, macinatura, ecc.) in grado di generare scintille sia sempre preceduta da
abbondante irrigazione del materiale con acqua
 ogni attività sia svolta mantenendo a disposizione equipaggiamenti adatti a fronteggiare eventuali emergenze
quali incendio, fuoriuscite e fughe di materiale.
contenitori vuoti non bonificati
 possibile rischio d’incendio/esplosione del residuo in essi contenuti. La loro manipolazione deve avvenire con i
medesimi accorgimenti dedicati ai contenitori pieni. 7.1.1.2 raccomandazioni per la prevenzione dell’impiego di
miscele o sostanze incompatibili
 non utilizzare in presenza di materiali incompatibili quali forti ossidanti (perossidi, acido nitrico e perclorati) ciò
può determinare un aumento significativo del rischio d'esplosione.
 nelle aree ove il prodotto viene utilizzato non devono essere stoccati materiali combustibili o liquidi/gas
infiammabili.
7.1.1.3 raccomandazioni per la prevenzione di rilascio della sostanza nell’ambiente
 l’eventuale rilascio della sostanza nell’ambiente dovrebbe essere evitato tenendo conto che il metano
contenuto nel gas naturale è un gas ad effetto serra

7.1.2 Indicazioni in materia di igiene del lavoro
 non mangiare, bere e fumare nelle zone di lavoro
 lavare le mani dopo l’uso
 togliere gli indumenti contaminati e i dispositivi di protezione prima di accedere alle zone in cui si mangia
7.2. CONDIZIONI DI STOCCAGGIO SICURO, INCLUDENDO OGNI INCOMPATIBILITA'
 la struttura dell'area di stoccaggio, le caratteristiche dei serbatoi, le apparecchiature e le procedure operative
devono essere conformi alla legislazione pertinente in ambito europeo, nazionale o locale.
 le attività di pulizia, ispezione e manutenzione della struttura interna dei serbatoi di stoccaggio devono essere
effettuate da personale qualificato e correttamente attrezzato, così come stabilito dalla legislazione nazionale,
locale, o regolamenti aziendali.
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
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i contenitori devono essere protetti dalla luce del sole e dagli agenti atmosferici, e custoditi in un luogo fresco,
asciutto e ben ventilato.
mantenere i contenitori perfettamente chiusi, protetti da eventuali danneggiamenti e separati da quelli
contenenti altri prodotti pericolosi.
i contenitori vuoti non bonificati, pericolosi per effetto della presenza di residui devono essere stoccati in aree
separate.
l'area di stoccaggio deve essere chiaramente identificata, ben illuminata avente vie di fuga non ostruite da
ingombri od altro, accessibile esclusivamente a personale autorizzato.
non stoccare il prodotto in presenza di materiali incompatibili quali forti ossidanti.
prima dello stoccaggio assicurarsi circa l'integrità dei contenitori e circa la presenza d'idonea etichettatura. Se
possibile mantenere il prodotto stoccato nei contenitori originali, effettuare travasi solo in contenitori costituiti da
materiali compatibili con gas infiammabili.
programmare periodiche ispezioni volte al controllo dell'integrità fisica dei contenitori; quelli danneggiati
dovranno essere eliminati o sottoposti a ricostituzione.
predisporre impianto di rilevazione incendi e sistema di spegnimento automatico nelle aree di stoccaggio.
le aree di stoccaggio dovranno essere il più possibile distanti da quelle di processo/produzione, e dalle vie di
fuga.
sia presente un adeguato quantitativo di sostanze estinguenti impiegabili tramite sistemi d'estinzioni fissi
(idranti, sprinkler) e mobili (estintori).
i mezzi di trasporto che possono accedere all'area di stoccaggio dovranno essere dotati di dispositivo rompi
fiamma.
7.3. USI FINALI SPECIFICI
Le raccomandazione descritte nelle sottosezioni 7.1 e 7.2 si riferiscono all’impiego della sostanza per gli impieghi
dichiarati nella sottosezione 1.2. ovvero combustibile per usi domestici ed industriali, carburante per motori a
combustione interna. Impieghi diversi da quello indicato sono da considerarsi non controllati e comunque non oggetto
del presente documento
SEZIONE 8
CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1. PARAMETRI DI CONTROLLO
8.1.1a) valori limite d’esposizione professionale nazionali corrispondenti a valori limite comunitari
Né per il gas naturale secco, né per le principali sostanze in esso contenute ovvero metano, etano, propano, butano e
isobutano risultano stabiliti per legge limiti d’esposizione professionali
8.1.1b) valori limite d’esposizione professionale stabiliti da altri organismi non aventi valore di legge
Identità chimica
Idrocarburi alifatici
(alcani C1‐C4)
Propano
n‐butano
N° CAS
74‐98‐6
106‐97‐8
Limite misurato e
calcolato rispetto ad un
periodo di riferimento di
8 ore
Limite misurato e
calcolato
rispetto ad un periodo
di
riferimento di 15 minuti
Fonte
1000 ppm
‘’
ACGIH
(2011)
1000 ppm ~ 1800 mg/m3
800 ppm ~ 1900 mg/m3
‘’
‘’
NIOSH
(2006)
Nome del prodotto: GAS NATURALE
data di emissione: 15/05/2012
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_
iso‐butano
75‐28‐5
800 ppm ~ 1900 mg/m3
(**) valori riferiti ad esposizione di10 ore.)
‘’
8.1.1c) valori limite biologici nazionali corrispondenti a valori limite comunitari
Né per il gas naturale secco, né per le principali sostanze in esso contenute ovvero metano, etano, propano, butano e
isobutano risultano stabiliti per legge valori limite biologici d’esposizione.
8.1.1 d) valori limite biologici stabiliti da altri organismi non aventi valore di legge
Né per il gas naturale secco, né per le principali sostanze in esso contenute ovvero metano, etano, propano, butano e
isobutano risultano proposti valori limite biologici d’esposizione
8.1.2 informazioni sulle procedure raccomandate per il monitoraggio dell’esposizione
Di seguito norme tecniche di riferimento per la corretta attuazione del monitoraggio dell’esposizione (allegato XLI D
D.Lgs 81/2008). La scelta circa i dispositivi più appropriati tra quelli citati è discrezionale e funzione della specifica
condizione di lavoro che si intende sottoporre a monitoraggio.
 UNI EN 482:1998 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Requisiti generali per le prestazioni dei procedimenti di
misurazione degli agenti chimici
 UNI EN 689:1997 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Guida alla valutazione dell'esposizione per inalazione a
composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misurazione.
 UNI EN 838:1998 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Campionatori diffusivi per la determinazione di gas e
vapori. Requisiti e metodi di prova.
 UNI EN 1076:1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Tubi di assorbimento mediante pompaggio per la
determinazione di gas e vapori. Requisiti e metodi di prova.
 UNI EN 1231:1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Sistemi di misurazione di breve durata con tubo di
rivelazione. Requisiti e metodi di prova.
 UNI EN 1232:1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Pompe per il campionamento personale di agenti chimici.
Requisiti e metodi di prova
 UNI EN 1540:2001 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Terminologia.
 UNI EN 12919:2001 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Pompe per il campionamento di agenti chimici con
portate maggiori di 5 l/min. Requisiti e metodi di prova.

8.1.3 informazioni sulla formazione di eventuali inquinanti atmosferici a seguito di un uso previsto
Tra gli inquinanti ambientali che si generano dall’impiego previsto come combustibile per uso domestico/industriale e
come carburante per motori si segnalano:
 monossido di carbonio
8.1.4 informazioni derivanti dalla relazione sulla sicurezza chimica DNEL(S) e PNEC(S)
Dati non disponibili.
Sostanza esentata dall’applicazione dalle disposizioni dei Titoli II, V e VI del Regolamento CE1907/2006 da cui
derivano gli obblighi di registrazione e di predisposizione di una relazione sulla valutazione della sicurezza chimica per
gli usi previsti.
8.2. CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE
CONTROLLI INGEGNERISTICI
Minimizzare l'esposizione al gas. Prima di accedere alle aree con presenza di tubazioni per il trasporto o
apparecchiature e avviare qualsiasi tipo di intervento in uno spazio confinato, eseguire un’adeguata bonifica, controllare
l'atmosfera e verificare il contenuto di ossigeno, e il grado di infiammabilità.
PROTEZIONE PERSONALE
a) protezione degli occhi e del volto
In caso di rischio di contatto con occhi/volto, indossare una protezione completa per la testa e per il viso [visiera e/o
occhiali di protezione (EN 166)]
b) protezione della pelle
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i) protezione delle mani
In caso di rischio di contatto con la pelle, usare guanti felpati internamente. Usare i guanti nel rispetto delle condizioni e
dei limiti fissati dal produttore. Nel caso, fare riferimento alla norma UNI EN 374. I guanti devono essere sottoposti a
periodica ispezione e sostituiti in caso di usura, perforazione o contaminazione. Se il contatto con sostanza a
bassissima
temperatura per effetto di rapida espansione è possibile o prevedibile,i guanti devono essere termicamente isolati al
fine di evitare ustioni da freddo.
ii) altro
In caso di manipolazione del prodotto, usare abiti da lavoro antistatici con maniche lunghe, in relazione ai rischi
connessi alla classificazione delle aree di lavoro. Nel caso, fare riferimento alle norme UNI EN 465-466-467. In caso di
contaminazione degli indumenti sostituirli e pulirli immediatamente.
c) Protezione respiratoria
In caso di rischio di esposizione diretta:
Utilizzare dispositivi approvati di protezione delle vie respiratorie: maschere intere dotate di cartuccia filtro di tipo AX
(colore marrone, per vapori organici con basso punto di ebollizione). Se non è possibile determinare o stimare con
buona certezza i livelli di esposizione o se è possibile che si verifichi una carenza d'ossigeno, utilizzare esclusivamente
un respiratore autonomo (EN 529).
d) pericoli termici
Qualora le condizioni operative rendano ipotizzabile un rilascio di gas con rapida espansione e susseguente
raffreddamento dello stesso oppure se la sostanze risulta stoccata allo stato di gas liquefatto refrigerato impiegare
guanti isolanti per evitare ustioni da freddo
CONTROLLI AMBIENTALI
In considerazione del fatto che la sostanza non presenta rischi per l’ambiente non si segnalano misure specifiche .
SEZIONE 9
PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
Nota: Le proprieta' fisiche e chimiche sono fornite esclusivamente per considerazioni di tipo ambientale, di
salute e sicurezza e possono non rappresentare completamente le specifiche del prodotto. Per maggiori dati,
consultare il Fornitore.
9.1. INFORMAZIONI SU PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE DI BASE
Stato fisico: Gas
Colore: Incolore
Odore: Inodore
Soglia di odore: Nessun dato disponibile
pH: Nessun dato disponibile
Punto di fusione/congelamento: -182.5°C (a 1013,25 hPa)
Punto iniziale di ebollizione / e intervallo di ebollizione: da -185°C a -159°C (a 1013,0 hPa)
Punto di infiammabilità [Metodo]: Nessun dato disponibile
Velocità di evaporazione (n-butil acetato = 1): Nessun dato disponibile
Infiammabilita' (Solidi, Gas): estremamente infiammabile
Limite di infiammabilità superiore/inferiore (Volume approssimativo % in aria, valori massimi): (UEL) 17,5
(%Vol) (LEL) 3,93 (%Vol)
Tensione di vapore: 87-1013,25 (hPa) a T=-185°C
Densità dei vapori (aria = 1): 0 .7 – 1 kg/mc a 0°C
Densità relativa (a 15 ° C.): 0.55 - 0.77 (aria =1)
Solubilità: acqua scarsamente solubile

33.8 ml/l a 20°C a 1013hPa (rif.metano puro).

33.8 – 85.6 ml/l a 20°C (rif. gas naturale, secco)
Coefficiente di ripartizione (Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua): 1.103 (Metano)
Temperatura di autoaccensione: 635 - 670 (°C) (Rif. gas naturale, secco)
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Temperatura di decomposizione: Nessun dato disponibile
Viscosità: Nessun dato disponibile
Proprieta' di Esplosione: Nessun dato disponibile
Proprieta' Ossidanti: Nessun dato disponibile
I dati riportati sono tratti da bibliografia tecnica (di seguito i dettagli) per la sostanza identificata con il numero CAS
68410-63-9 (Gas Naturale, secco).
9.2. ALTRE INFORMAZIONI
Nessun’altra informazione disponibile avente rilevanza per l’impiego sicuro della sostanza oltre quelle riportate nella
sottosezione 9.1)
SEZIONE 10
STABILITÀ E REATTIVITÀ
10.1. REATTIVITA': Nessun ulteriore pericolo legato alla reattività rispetto a quelli riportati nei sottotitoli successivi
10.2. STABILITA' CHIMICA: Il materiale è stabile in condizioni normali.
10.3 POSSIBILITÀ DI REAZIONI PERICOLOSE: Il contatto con forti ossidanti (quali perossidi e cromati) può causare
un pericolo di incendio.
10.4 CONDIZIONI DA EVITARE
Conservare separato dagli agenti ossidanti
Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici calde Non fumare
Evitare la formazione di cariche elettrostatiche
10.5 MATERIALI INCOMPATIBILI: Forti ossidanti
10.6 PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI
Nessuno
SEZIONE 11
INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1. INFORMAZIONI SUGLI EFFETTI TOSSICOLOGICI
11.1 Informazioni tossicologiche
Le informazioni riportate in tale sezione se non diversamente specificato, si riferiscono al complesso UVCB identificato
come Gas Naturale, Secco (CAS N. 68410-63-9)
11.1.1a) tossicità acuta
Esposizione per via orale - Ingestione
La sostanza a temperatura e pressione ambiente è allo stato gassoso per cui considerazioni sulla tossicità orale non
sono ritenute rilevanti.
Nessun dato reperibile in letteratura su saggi su animali volti a valutare le conseguenze dovute all’ingestione di
sostanza. Tale via d’esposizione appare fortemente improbabile
Esposizione per via cutanea - assorbimento attraverso pelle/occhi
Basandosi sull’unico dato reperibile in bibliografia (sperimentazione sull’uomo) i criteri di classificazione non risultano
soddisfatti.
anno
1969
sostanza testata
Descrizione
risultato
Gas Naturale avente la
4 persone esposte a un
nessun effetto
seguente composizione:
ambiente contenente 25
avverso osservato
90 % metano
4.63 % etano
vol. % gas naturale
Fonte
IUCLID DATASET FOR
NATURAL GAS
DRIED
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3.91 % propano
0.51 % butano
0.47 % pentano
0.08 % altro
0.4 % CO2
Esposizione per via inalatoria
Basandosi sui dati disponibili (vedi tabella allegata riportante i valori reperibili in bibliografia su saggi di tossicità
effettuati o su osservazioni degli effetti sull’uomo) i criteri di classificazione non risultano soddisfatti.
indicatore di
tossicità
osservazione
effetti
osservazione
effetti
EC50
(sensibilizzazione
cardiaca
all’adrenalina)
osservazione
effetti
insorgenza di
poliglobulia
(normale
reazione a deficit
di
ossigeno)
risultato
nessun
effetto
avvers
o
nessun
effetto
avvers
o
70000
ppm
nessun
effetto
avvers
o
250.000 300.000
ppm
specie
ceppo
sesso
n° animali
per
campione
ratto
n.d.
n.d.
n.d.
nessuno
coniglio
n.d.
n.d.
n.d.
nessuno
veicolo
cane
n.d.
n.d.
n.d.
nessuno
uomo
n.d.
n.d.
n.d.
nessuno
scimmia
n.d.
n.d.
n.d.
nessuno
dosaggio
esposizione ad una
atmosfera contenete
l’8% in vol. di gas
naturale per 36 ore
esposizione ad
un’atmosfera
contenente
metano
esposizione ad
atmosfera
contenente
isobutano per 5
minuti
4 persone
esposte per 2 ore ad
un’atmosfera
contenente 25
vol. % gas naturale
3 scimmie esposte
per 744 ore ad
un’atmosfera
contenente gas
naturale in
percentuale
compresa tra il 25%
ed il 30%
anno
GLP
sostanza
testata
1969
nessun
dato
Gas
Naturale
1974
nessun
dato
Metano
1982
nessun
dato
isobutano
1969
nessun
dato
Gas
naturale
1969
nessun
dato
Gas
naturale
11.1.1b) corrosione/irritazione cutanea
Corrosione
Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a
qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti.
Irritazione cutanea
Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a
qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti.
11.1.1c) lesioni oculari gravi /irritazioni oculari gravi
Effetti irreversibili sugli occhi/gravi lesioni oculari
Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a
qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti.
Effetti reversibili sugli occhi/ irritazione oculare grave
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Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a
qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti.
11.1.1d) sensibilizzazione respiratoria o cutanea
Sensibilizzazione respiratoria
Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a
qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti.
Sensibilizzazione cutanea
Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione sarebbe associato a
qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti.
11.1.1e) mutagenicità delle cellule germinali
Tossicità genetica in vitro
Sulla base dei dati reperibili in bibliografia (vd. tabella) relativa a saggi condotti per il metano, il propano, il butano e
l’isobutano i criteri di classificazione per tale classe di pericolo non risultano soddisfatti.
Tabella riassuntiva risultati dei saggi “in vitro”
tipo
Saggio di
mutazione
genetica su
batteri
sistema di
controllo
Test di Ames
su
Salmonella
typhimurium
ceppo/i
TA98
TA100
TA1535
TA1537
TA1538
attivazione
metabolic
a
con e senza
attivazione
risultato
negativo
Fonte e
(anno)
Kirwin CJ and
Thomas
WC (1980)
sostanza
testata
GLP
nessun
dato
Propano
Cinque ceppi di Salmonella typhimurium sono stati esposti per sei ore a concentrazioni variabili di propano in aria (5, 10, 20, 30, 40, e 50%
vol/vol). Il 50% è stata la più alta dose non tossici. Non vi è stata evidenza di un aumento significativo della frequenza di mutazioni sia in
presenza o in assenza di attivazione metabolica.
Saggio di
mutazione
genetica su
batteri
Test di Ames
su
Salmonella
typhimurium
TA98
TA100
TA1535
TA1537
TA1538
con e senza
attivazione
negativo
Kirwin CJ and
Thomas
WC (1980)
nessun
dato
Butano
Cinque ceppi di Salmonella typhimurium sono stati esposti per sei ore a concentrazioni variabili di butano in aria (5, 10, 20, 30, 40, e 50%
vol/vol). Il 50% è stata la più alta dose non tossici. Non vi è stata evidenza di un aumento significativo della frequenza di mutazioni sia in
presenza o in assenza di attivazione metabolica.
tipo
Test di Ames
su
Salmonella
typhimurium
TA98
TA100
TA1535
TA1537
TA1538
con e senza
attivazione
negativo
Kirwin CJ and
Thomas
WC (1980)
nessun
dato
Isobutano
Cinque ceppi di Salmonella typhimurium sono stati esposti per sei ore a concentrazioni variabili di isobutano in aria (5, 10, 20, 30, 40, e
50% vol/vol). Il 50% è stata la più alta dose non tossici. Non vi è stata evidenza di un aumento significativo della frequenza di mutazioni
sia in presenza o in assenza di attivazione metabolica.
Saggio di
mutazione
genetica su
batteri
Test di Ames
su
Salmonella
typhimurium
TA98
TA100
TA1535
TA1537
TA1538
con e senza
attivazione
negativo
National
Toxicology
Program (1993)
nessun
dato
metano
Nome del prodotto: GAS NATURALE
data di emissione: 15/05/2012
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Tossicologia genetica in vivo
Nessun dato disponibile
11.1.1f) cancerogenicità
Nessuna evidenza di cancerogenicità per i maggiori componenti del Gas Naturale Secco. Sulla base delle informazioni
disponibili i criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti.
11.1.1g) tossicità per la riproduzione
Effetti nocivi sulla funzione sessuale e la fertilità
Nessun dato reperibile in bibliografia.. Nessuna evidenza di tossicità sulla funzione sessuale e la fertilità per i maggiori
componenti del Gas Naturale Secco
Effetti nocivi sullo sviluppo della progenie
Nessun dato reperibile in bibliografia. Nessuna evidenza di effetti nocivi sullo sviluppo della progenie per i maggiori
componenti del Gas Naturale Secco
Effetti sull’allattamento o attraverso l’allattamento.
Nessun dato reperibile in bibliografia.Nessuna evidenza di effetti nocivi sull’allattamento o attraverso l’allattamento
per i maggiori componenti del Gas Naturale Secco
11.1.1h )tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione singola
Nessun dato reperibile in bibliografia.
11.1.1i) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione ripetuta
Non sono disponibili studi specifici in merito causa elevato rischio di incendio e di esplosione che sarebbe associato a
qualsiasi test a concentrazioni significative. I criteri di classificazione per tale differenziazione non risultano soddisfatti.
11.1.1j) pericolo in caso d’aspirazione
Non applicabile
11.1.13) altre informazioni
Nessun’altra informazione disponibile
SEZIONE 12
INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Le informazioni riportate in tale sezione se non diversamente specificato, si riferiscono al complesso UVCB
identificato come Gas Naturale, Secco (CAS N. 68410-63-9)
12.1. TOSSICITÀ
pericolo acuto per l’ambiente acquatico
Questo prodotto è costituito da sostanze gassose a temperatura e pressione standard, le quali sono principalmente
ripartite in aria piuttosto che acqua sedimenti e suolo. Di seguito gli esiti dei principali studi effettuati reperibili in
bibliografia:
tipo
risultato
fonte
Saggio di tossicità acuta per invertebrati
LC50 48/ore: 69,43 mg/l
Studio chiave CAS 74D82D8 (Metano)
QSAR USEPA OPP (2008)
Saggio di tossicità acuta per alghe
EC50 (96 h): 19,37 mg/l
Studio chiave CAS 74D82D8 (Metano)
QSAR
Nome del prodotto: GAS NATURALE
data di emissione: 15/05/2012
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Saggio di tossicità acuta per i pesci
LC50 96/ore: 147,54 mg/l
Studio chiave CAS 74D82D8 (Metano)
QSAR, EPA 2008
12.2. PERSISTENZA E DEGRADABILITÀ
Si riportano i principali risultati reperibili in bibliografia in merito alla possibilità che la sostanza si degradi nell’ambiente
tramite processi quali fotolisi, idrolisi, ossidazione od altri processi
fotodegradazione:
Tutti i componenti del gas naturale secco, si degradano per fotolisi indiretta (trasformazione fotochimica mediata da un
sensibilizzatore)
Di seguito tabella relativa al tempo di degradazione per fotolisi indiretta (sensibilizzatore DOH concentrazione DOH =
1.70.1
molecole/cm3) dei principali componenti del gas naturale:
 metano: 36.8% dopo 11,3 anni
 etano: 36,8% dopo 83 giorni
 propano: 36,8% dopo 15 giorni
 iso-butano: 36.8% dopo 9.3 giorni
 n-butano: 36.8% dopo 8.6 giorni
Fonte iuclid dataset for Natural Gas Dried (19 Febbraio 2000).
stabilità in acqua:
In condizioni ambientali le sostanze costituenti il gas naturale non sono suscettibili di idrolizzare in acqua
degradabilità rapida delle sostanze organiche
Non applicabile.
12.3. POTENZIALE DI BIOACCUMULO
Si riportano i principali risultati reperibili in bibliografia in merito alla possibilità che la sostanza si accumuli nel biota
e da ultimo di passare nella catena alimentare.
coefficiente di ripartizione n-ottanolo acqua
Log Pow (propano) = 2,3 (Fonte Database Pomona College)
Log Pow (n-butano) = 2,8 (Fonte Database Pomona College)
Log Pow (iso-butano) = 2,8 (Fonte Database Pomona College)
Log Pow (gas naturale) ≤ 2,8 (valore estrapolato dai dati precedenti)
Sulla base di tali dati la sostanza risulta non bioaccumulabile
fattore di bioconcentrazione (BCF)
Nessun dato disponibile per tale parametro
12.4. MOBILITÀ NEL SUOLO
Si riportano i dati reperibili in bibliografia relativi alla mobilità della sostanza in vari comparti ambientali
I dati presentati si riferiscono ad uno studio di mobilità in vari comparti ambientali effettuato nel 1981, in cui la
distribuzione è stata calcolata in base al modello Mackay Livello I, utilizzando i parametri definiti da Van der Zandt e
Van Leeuwen in una loro pubblicazione. La sostanza si distribuisce esclusivamente in aria
C1-C4
aria
acqua
suolo
sedimenti
materiali in
sospensione
biota
100.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
12.5. PERSISTENZA, BIOACCUMULO E TOSSICITÀ PER SOSTANZA(-E)
Nessuna relazione sulla sicurezza chimica prescritta per tale sostanza. Risultati della valutazione PBT e vPvB non
disponibili.
Nome del prodotto: GAS NATURALE
data di emissione: 15/05/2012
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_
Sulla base dei dati presentati nelle sezioni precedenti la sostanza non presenta caratteristiche tali da corrispondere i
requisiti di sostanze PBT o vPvB.
12.6. ALTRI EFFETTI NOCIVI
Il componente metano del gas naturale, se disperso in atmosfera, è un gas ad effetto serra.
SEZIONE 13
CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1. METODI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
Il trasporto, la manipolazione e l’utilizzo del gas naturale secco non generano produzione di rifiuti o residui che
necessitano di smaltimento.
Premesso che è il produttore il soggetto cui compete la responsabilità di assegnare al rifiuto il codice CER più
pertinente, sulla base del ciclo produttivo che lo ha generato, nell’ambito dei codici europei rifiuti e sulla base degli
impieghi previsti indicati nel presente documento si segnalano alcuni codici di riferimento quali:
per gas in contenitori in pressione fuori specifica

capitolo 16 (Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco) dell’indice: 160504* gas in contenitori a pressione
(compresi gli halon), contenenti sostanze pericolose per contenitori vuoti non bonificati

capitolo 15 (Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco) dell’indice: 150111* imballaggi metallici contenenti
matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti
Per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal prodotto attenersi al D.Lgs. 152/06 ed s.m.i.
Smaltimento dei contenitori: non disperdere i contenitori nell'ambiente. Smaltire secondo le norme vigenti locali.
Non forare, tagliare, smerigliare, saldare, brasare, bruciare o incenerire i contenitori o i fusti vuoti non bonificati.
SEZIONE 14
INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Il trasporto viene normalmente effettuato tramite condotta.
Nel caso di trasporto in contenitori, le informazioni sul trasporto sono le seguenti:
14.1. Numero ONU: 1971
14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): GAS NATURALE COMPRESSO
14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto:
trasporto stradale/ferroviario (ADR/RID)
CLASSE 2
CODICE DI CLASSIFICAZIONE 1F
ETICHETTA: MOD 2.1
NUMERO IDENTIFICATIVO PERICOLO: 23
CODICE RESTRIZIONE TUNNEL: B/D
trasporto marittimo (IMDG Code)
CLASSE 2
ETICHETTA: MOD 2.1
trasporto aereo (IATA DGR)
CLASSE 2
ETICHETTA: MOD 2.1
14.4. Gruppo imballaggio: non definito
14.5. Pericoli per l'ambiente: non classificata
14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore:

duranti le fasi di carico/scarico del prodotto si utilizzino le medesime precauzioni descritte nella sez. 7) in
merito allamanipolazione sicura
Nome del prodotto: GAS NATURALE
data di emissione: 15/05/2012
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
assicurarsi preventivamente circa la compatibilità di carico in comune con altre merci eventualmente da
caricare
14.7 Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II della convenzione Marpol 73/78 e del codice IBC
non applicabile
SEZIONE 15
_
INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA
INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA E LEGGI E REGOLAMENTI VIGENTI
15.1. NORME E LEGISLAZIONE SU SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE SPECIFICHE PER LA SOSTANZA O LA
MISCELA
Direttive e regolamenti UE applicabili:
Regolamento REACH (Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.):
 sostanza esentata dalle disposizioni dei Titoli II, V e VI, a norma dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera b)
 sostanza soggetta a restrizioni ai sensi del Titolo VIII ( Allegato XVII, Appendice 2, punto 28)
 sostanza non presente nell’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) candidate
all’autorizzazione
Altre normative EU e recepimenti nazionali:
 categoria Seveso 8 Estremamente Infiammabili (Nota 3c) - (Dir. 96/82/CE e Dir 105/2003/CE e D.Lgs 334/99 e
s.m.i.)
 agente chimico pericoloso ai sensi del Titolo IX - Capo I del D.Lgs 81/08 e s.m.i.
 per gli aspetti ambientali (gestione rifiuti, scarichi, ecc.) fare riferimento al D. Lgs 152/06 e s.m.i
15.2. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA CHIMICA
A norma dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera b) del Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i., la sostanza risulta esentata
dall’applicazione dei disposti dei titoli II, V, VI del medesimo regolamento. Poiché l’obbligo di procedere alla valutazione
sulla sicurezza chimica è determinato dall’art.14 Titolo II del Regolamento citato la sostanza risulta esentata da tale
obbligo
SEZIONE 16
ALTRE INFORMAZIONI
16.a) Informazioni sulla revisione
Prima emissione, conforme ai disposti dell’allegato II del regolamento REACH così come modificato dal Regolamento
CE 453/2010.
16.b) Legenda delle abbreviazioni o acronimi utilizzati:
ACGIH = American Conference of Governmental Industrial Hygienists
ADR = European Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road
DNEL = Livello Derivato di Non Effetto
EC50 = Concentrazione di Effetto 50% del campione
IATA DGR = International Air Transport Association Dangerous Goods Regulations
IMDG Code= International Maritime Dangerous Goods Code
IUCLID: International Uniform Chemical Information Database
LC50 = Concentrazione letale, 50% del campione
n.a. = non applicabile
n.d. = non disponibile
NIOSH = National Institute for Occupational Safety and Health
Nome del prodotto: GAS NATURALE
data di emissione: 15/05/2012
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PBT = Sostanza Persistente, Bioaccumulabile e Tossica
PNEC = Concentrazione Prevista di Non Effetto
RID = Regulations concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Rail
STOT = Tossicità specifica per organi bersaglio
(STOT)RE = (Tossicità specifica per organi bersaglio) Esposizione ripetuta
(STOT)SE = (Tossicità specifica per organi bersaglio) Esposizione singola
UVCB = Sostanze dalla composizione sconosciuta o variabile, prodotti di reazioni complesse o materiali biologici
vPvB = molto Persistente e molto Bioaccumulabile
16.c) Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati
“iuclid dataset for gas natural, dried” - European Commision ‐ European Chemicals Bureau ‐ 19 Febbraio 2000
“Valori limiti di soglia ” ‐ Italian Journal of Occupational and Enviromental Hygiene ‐ anno 2010.
“Pocket Guide to Chemical Hazards” ‐ Niosh ‐ 2010.
16.d) Elenco frasi R pertinenti
R12 Estremamente infiammabile.
16.e) Indicazioni sulla formazione
Formare in maniera adeguata i lavoratori potenzialmente esposti a tale sostanza sulla base dei contenuti della presente
scheda di sicurezza.
Nome del prodotto: GASOLIO
data di emissione: 15/05/2012
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SCHEDA DI SICUREZZA
SEZIONE 1
IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/MISCELA E DELLA
COMPAGNIA/IMPRESA
Alla data di revisione, questa SDS è conforme alla legislazione Italiana vigente.
1.1. IDENTIFICATORE DEL PRODOTTO
Nome del prodotto: GASOLIO
Descrizione del prodotto:
Idrocarburi e additivi
Nome sostanza: Gasolio
Sinonimi Diesel oil
Numero CAS 68334-30-5
Numero CE 269-822-7
Numero indice 649-224-00-6
Numero di Registrazione 01-2119484664-27-0023
Formula chimica n.a. (la sostanza è un complesso UVCB)
Peso Molecolare n.a. (la sostanza è un complesso UVCB)
1.2. USI IDENTIFICATI DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E USI SCONSIGLIATI
Uso previsto: Carburante per motore diesel
Usi identificati:
Fabbricazione della sostanza
Distribuzione della sostanza
Uso come prodotto intermedio
Formulazione e (ri)confezionamento di sostanze e miscele
Uso nei rivestimenti - Uso industriale
Lubrificanti - Uso industriale
Fluido per lavorazione metalli / olio laminazione - Industriale
Uso come leganti e agenti di distacco - Uso industriale
Uso come combustibile - Uso industriale
Fluidi funzionali - Uso industriale
Produzione e lavorazione della gomma
Uso nei rivestimenti - Uso professionale
Lubrificanti - Uso professionale (basso potere distaccante)
Lubrificanti - Uso professionale (alto potere distaccante)
Uso come leganti e agenti di distacco - Uso professionale
Uso come combustibile - Uso professionale
Applicazioni in cantieri stradali ed edilizia
Produzione e utilizzo di sostanze esplosive
Uso come combustibile - Uso al consumo
Usi non raccomandati: Questo prodotto non è consigliato per alcun impiego industriale, professionale o da
parte dei consumatori diverso dai suddetti Usi identificati.
1.3. DETTAGLI DEL FORNITORE DELLA SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA
Fornitore: TERMINALE GNL ADRIATICO
Indirizzo: Piazza Sigmund Freud, 1 - 20154 Italy
Richiesta (M)SDS: +39 02 636981
Nome del prodotto: GASOLIO
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Informazioni Generali: +39 02 636981
1.4. NUMERO TELEFONICO DI EMERGENZA
Servizio Emergenza 24 ore su 24:
National Poison Control Center:
SEZIONE 2
+39 0382 24444 (Centro Nazionale Informazione Tossicologica)
+39 02 6444 2523 / Emergenza: +39 02 6610 1029
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
Pericoli fisici / chimici:
Il materiale può accumulare cariche statiche che possono provocare una scarica incendiaria. Il materiale puo'
rilasciare vapori che formano in poco tempo miscele infiammabili. Il vapore accumulato puo' infiammarsi e/o
esplodere se acceso.
Pericoli per la salute:
Può causare depressione del sistema nervoso centrale. L'iniezione sottocutanea ad alta pressione può
causare danni gravi. In condizioni di scarsa igiene personale e contatto ripetuto prolungato, alcuni composti
aromatici policiclici (PAC) sono stati ritenuti causa di tumori cutanei nell'uomo. Può essere irritante per gli
occhi, il naso, la gola e i polmoni.
Pericoli per l'ambiente:
Nessun ulteriore pericolo. Il materiale non incontra i criteri di PBT o vPvB in accordo al REACH Allegato XIII.
2.1. CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE O MISCELE
Classificazione a norma del regolamento (CE) N. 1272/2008
Liquido infiammabile: Categoria 3.
Tossico acuto per inalazione: Categoria 4. Irritazione cutanea: Categoria 2. Cancerogeno: Categoria 2.
Tossico per uno specifico organo bersaglio (esposizione ripetuta): Categoria 2. Sostanza tossica in caso di
aspirazione: Categoria 1.
Tossico cronico per l'ambiente acquatico: Categoria 2.
H226: Liquido e vapori infiammabili.
H304: Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H315: Provoca
irritazione cutanea. H332: Nocivo se inalato. H351: Sospettato di provocare il cancro.H373: L'esposizione
prolungata o ripetuta può provocare danni agli organi.
H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Classificazione in accordo alle Direttive EU 67/548/EEC e 1999/45 EC
| Cancerogeno, Cat. 3; R40 | Xn; R20 | Xn; R65 | Xi; R38 | N, Pericoloso per l'ambiente; R51/53 |
Categoria 3 Cancerogeno. Nocivo. Irritante. Pericoloso per l'ambiente.
R40; Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. R20; Nocivo per inalazione. R65; Nocivo: può
causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R38; Irritante per la pelle. R51/53; Tossico per gli organismi
acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
2.2. ELEMENTI DELL'ETICHETTA
Elementi dell'etichetta in accordo al Regolamento (EC) No. 1272/2008
Pittogrammi:
Nome del prodotto: GASOLIO
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Didascalia: Pericolo
Dichiarazioni di pericolo:
H226: Liquido e vapori infiammabili.
H304: Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H315: Provoca irritazione
cutanea. H332: Nocivo se inalato. H351: Sospettato di provocare il cancro.H373: L'esposizione prolungata o ripetuta
può provocare danni agli organi.
H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Dichiarazioni precauzionali:
P201: Procurarsi le istruzioni prima dell’uso. P202: Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le
avvertenze. P210: Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate. -- Vietato fumare.
P233: Tenere il recipiente ben chiuso. P240: Mettere a terra / a massa il contenitore e il dispositivo ricevente. P241:
Utilizzare impianti elettrici/di ventilazione/d’illuminazione a prova di esplosione. P242: Utilizzare solo utensili
antiscintillamento. P243: Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche. P260: Non respirare le nebbie / i
vapori. P264: Lavare accuratamente la pelle dopo la manipolazione del prodotto. P271: Utilizzare soltanto all’aperto o
in luogo ben ventilato. P273: Non disperdere nell'ambiente. P280: Far uso di guanti protettivi e di un apparecchio di
protezione degli occhi e del viso. P281: Utilizzare il dispositivo di protezione individuale richiesto.
P301 + P310: IN CASO DI INGESTIONE: Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico. P302
+ P352: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: Lavare abbondantemente con acqua e sapone. P303 + P361 +
P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): Togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti
contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia. P304 + P340: IN CASO DI INALAZIONE : Trasportare l'infortunato
all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P308 + P313: In caso di esposizione o
di possibile esposizione: Consultare un medico. P331: NON indurre il vomito. P332 + P313: In caso di irritazione
della pelle: Consultare un medico. P362: Togliersi di dosso gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli
nuovamente. P370 + P378: In caso di incendio: Estinguere con acqua nebulizzata, schiuma, prodotto chimico secco o
anidride carbonica (CO2). P391: Raccogliere la fuoriuscita.
P403 + P235: Conservare in luogo ben ventilato. Conservare in un luogo fresco. P405: Conservare sotto chiave.
P501: Smaltire il contenuto e il relativo contenitore in accordo con la normativa locale.
Contiene: Combustibili, diesel
2.1. ALTRI RISCHI
In alcune circostanze, il prodotto può accumulare cariche elettrostatiche in notevole quantità con il rischio di scariche
che possono innescare incendi o esplosioni.
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SEZIONE 3
COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUI COMPONENTI
3.1. SOSTANZE Non Applicabile. Questo materiale e' regolato come miscela.
3.2. MISCELE
Questo prodotto è regolamentato come miscela.
Sostanze pericolose riportabili in accordo ai criteri di classificazione e/o con i limiti di esposizione (OEL)
Nome
Combustibili, diesel
CAS#
EC#
68334-30-5
269-822-7
Registrazione#
01-2119484664-27
Concentr.*
> 85 %
Classificazione GHS/CLP
Acute Tox. 4 H332,
Asp. Tox. 1 H304,
Carc. 2 H351,
Flam. Liq. 3 H226,
Aquatic Chronic 2 H411,
STOT RE 2 H373,
Skin Irrit. 2 H315,
Note H,
Note N
Nota - qualsiasi classificazione tra parentesi è un blocco GHS che non è stato adottato dalla UE nel Regolamento CLP (N.
1272/2008) e come tale non è applicabile nella UE o in Paesi non facenti parte della UE che hanno implementato il Regolamento
CLP. Essa viene mostrata unicamente a scopo informativo.
Simboli DSD/ Frasi
di Rischio
Nome
CAS#
EC#
Registrazione#
Concentr.*
Combustibili, diesel
68334-30-5
269-822-7
01-2119484664-27
> 85 %
Xn;R20, Xi;R38,
Xn;Carc. Cat. 3;R40,
Xn;R65, N;R51/53,
Note H, Note N
2-Etilesilnitrato
27247-96-7
248-363-6
01-2119539586-27
< 0.2%
R44, Xn;R20/21/22,
R66, N;R51/53
Tutte le concentrazioni sono in percentuale sul peso, ad eccezione dei gas. Le concentrazioni di gas sono in
percentuale sul volume.
NOTA: La composizione puo' contenere fino al 0,5% di additivi di processo e/o coloranti
Nota: Vedi (M)SDS Sezione 16 per il testo completo delle frasi R. Vedi (M)SDS Sezione 16 per il testo completo delle
frasi di pericolo.
SEZIONE 4
INTERVENTI DI DI PRIMO SOCCORSO
4.1. DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PRIMO SOCCORSO
INALAZIONE
Nome del prodotto: GASOLIO
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Rimuovere per evitare ulteriore esposizione. Coloro che prestano assistenza devono evitare l'esposizione per
se' e per gli altri. Usare una protezione adeguata delle vie respiratorie. In caso di irritazione delle vie
respiratorie, vertigini, nausea o incoscienza, ricorrere immediatamente a visita medica. In caso di arresto della
respirazione, praticare ventilazione assistita con un dispositivo meccanico o ricorrendo alla respirazione bocca
a bocca.
CONTATTO CON LA PELLE
Rimuovere gli indumenti contaminati. Asciugare con cura la pelle esposta e pulire con un detergente per le
mani privo d'acqua, e lavare quindi accuratamente con acqua e sapone. Coloro che prestano assistenza
devono evitare l'ulteriore contatto cutaneo personale e di altri. Usare guanti a resistenza chimica e meccanica.
Lavare separatamente gli indumenti contaminati prima di riutilizzarli. Gettare gli articoli contaminati che non
possono essere lavati. In caso di iniezione del prodotto nella o sotto la cute, o in qualsiasi parte del corpo,
indipendentemente dall'aspetto o dalle dimensioni della ferita, fare vedere immediatamente il paziente a un
medico come emergenza chirurgica. Anche se i sintomi iniziali da iniezione ad alta pressione possono essere
minimi o assenti, il trattamento chirurgico precoce entro poche ore può ridurre significativamente l'entità finale
della lesione.
CONTATTO CON GLI OCCHI
Sciacquare con abbondanti quantità d'acqua. In caso di irritazione, ricorrere a visita medica.
INGESTIONE
Consultare immediatamente un medico. Non indurre vomito.
4.2. SINTOMI ED EFFETTI PIU' IMPORTANTI, SIA ACUTI CHE RITARDATI
Cefalea, vertigini, sonnolenza, nausea e altri effetti sul sistema nervoso centrale. Prurito, dolore, rossore,
gonfiori cutanei. Necrosi locale, evidenziata da principio di dolore e danni ai tessuti ritardati, che insorgono
qualche ora dopo l'iniezione.
4.3. INDICAZIONE DI CONSULTAZIONE IMMEDIATA DI UN MEDICO E NECESSITÀ DI TRATTAMENTO
SPECIALE
Se ingerito, il materiale può essere aspirato nei polmoni e provocare polmonite chimica. Trattare in modo
appropriato.Contiene solventi idrocarboni/Idrocarburi di petrolio - Il contatto con la pelle può aggravare una
dermatite esistente.
SEZIONE 5
MISURE ANTINCENDIO
5.1. MEZZI ESTINGUENTI
Mezzi di estinzione idonei: Usare nebbia d'acqua, schiuma, polvere chimica secca, anidride carbonica (CO2)
per spegnere l'incendio.
Mezzi di estinzione non idonei: Getti diretti d'acqua
5.2. RISCHI SPECIFICI DERIVANTI DALLA SOSTANZA O MISCELA
Prodotti di combustione pericolosi: Fumi, esalazioni, Aldeidi, Ossido di zolfo, Prodotti di combustione
incompleta., Ossidi di carbonio
5.3. AVVISI PER I POMPIERI
Istruzioni antincendio:

Evacuare l'area

Evitare la dispersione o infiltrazione dei materiali antincendioin corsi d'acqua, reti fognarie o riserve
d'acqua potabile

Gli addetti all'estinzione dell'incendio devono usare equipaggiamento di protezione standard e - in spazi
chiusi - autorespiratore SCBA
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data di emissione: 15/05/2012
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
_
Usare spruzzi d'acqua per raffreddare le superfici esposte all'incendio e proteggere il personale.
Pericoli d'incendio insoliti: Materiale pericoloso. Gli addetti all'estinzione dell'incendio devono considerare
l'uso dell'equipaggiamento di protezione indicato nella Sezione 8.
DATI D'INFIAMMABILITÁ
Punto di infiammabilità [Metodo]: >56° C. (133° F) [ASTM D-93]
Limite di infiammabilità superiore/inferiore (Volume approssimativo % in aria): UEL: 7.0
[metodi di test non disponibili]
Temperatura di autoaccensione: >250° C. (482° F) [metodi di test non disponibili]
SEZIONE 6
LEL: 0.6
MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE
6.1. PRECAUZIONI INDIVIDUALI, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E PROCEDURE DI EMERGENZA
6.1.1 per chi non interviene direttamente
piccole fuoriuscite
 mantenersi a distanza dalla zona di rilascio, interdire l’accesso a soggetti o veicoli, rimuovere o disattivare
eventuali sorgenti d’innesco; se la fuoriuscita è occorsa in spazio confinato predisporre se possibile adeguato
confinamento
grandi fuoriuscite
 (se predisposto) attivarsi secondo quanto previsto dallo specifico piano d’emergenza aziendale.
 se non è stato predisposto alcun piano d’emergenza
o richiedere intervento dei Vigili del Fuoco
o portarsi in luogo sicuro ed attendere l’intervento dei soccorsi
o se richiesto, comunicare l'evento alle autorità preposte conformemente alla legislazione applicabile
o avvertire i residenti delle zone sottovento
6.1.2 per chi interviene direttamente
piccole fuoriuscite
 i tradizionali indumenti di lavoro antistatici sono generalmente appropriati
 verificare la direzione del vento e mantenersi per quanto possibile a monte della zona di rilascio
 se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte
 operare esclusivamente con utensili in materiale antiscintilla
grandi fuoriuscite
 l’intervento dovrà essere effettuato esclusivamente da personale adeguatamente addestrato per tale tipo
d’intervento, indumento di protezione totale resistente agli agenti chimici e realizzato in materiale antistatico.
Scarpe o stivali di sicurezza antistatici e antisdrucciolo. Occhiali di protezione o dispositivi di protezione per il
viso se il contatto con gli occhi è possibile o prevedibile. Nel caso in cui la situazione non possa essere
completamente valutata o se c'è il rischio di carenza di ossigeno, utilizzare esclusivamente un respiratore
autonomo
 se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte
6.2. PRECAUZIONI AMBIENTALI
Fuoriuscite di grandi dimensioni: arginare a distanza il liquido accidentalmente fuoriuscito per il successivo
recupero e smaltimento. Evitare la dispersione in corsi d'acqua, reti fognarie, seminterrati o aree confinate.
6.3. METODI E MATERIALI PER CONTENIMENTO E DECONTAMINAZIONE
6.3.1 Dispersione sul suolo e in acqua
Dispersione sul suolo: Eliminare tutte le fonti di innesco (vietato fumare e tenere torce, scintille o fiamme
nelle immediate vicinanze). Arrestare la perdita se tale intervento può essere compiuto senza rischi. Tutte le
apparecchiature usate durante la manipolazione del prodotto devono essere adeguatamente messe a terra.
Non toccare o camminare su materiale accidentalmente fuoriuscito. Evitare l' infiltrazione in corsi d'acqua, reti
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fognarie, seminterrati o aree confinate. Per ridurre la quantità dei vapori si può usare una schiuma antievaporazione Raccogliere il materiale assorbito usando strumenti puliti che non generano scintille. Assorbire
o coprire con terra asciutta, sabbia o altro materiale non combustibile e riporre in recipienti. Fuoriuscite di
grandi dimensioni: gli spruzzi d'acqua possono ridurre il vapore, ma non impediscono l'accensione in spazi
chiusi.
Dispersione in acqua: Arrestare la perdita se tale intervento può essere compiuto senza rischi. Eliminare le
fonti di accensione. Avvisare altre imbarcazioni.. Se il punto di infiammabilità supera la temperatura ambiente
di almeno 10°C, usare barriere di contenimento e rimuovere dalla superficie schiumando o con assorbenti
appropriati quando le condizioni lo consentono. Se il punto di infiammabilità non supera la temperatura
ambiente di almeno 10°C , usare barriere come sbarramenti per proteggere le linee costiere e permettere
l'evaporazione del materiale. Consultare uno tecnico specialista prima di usare disperdenti.
Le raccomandazioni per fuoriuscite accidentali a terra e nell'acqua si basano sulle ipotesi di fuoriuscite più
probabili per questo prodotto; tuttavia, condizioni geografiche, venti, temperatura (e nel caso di fuoriuscite in
acqua) direzione e velocità e della corrente possono influenzare fortemente le azioni appropriate da prendere.
Per questa ragione dovrebbero esse consultati esperti locali.
Nota : Le regolamentazioni locali possono prescrivere o limitare un'azione da prendere.
6.3.2 Bonifica
In caso di rilascio in ambienti confinati, prevedere l’utilizzo di prodotti oleoassorbenti.
6.4. RIFERIMENTO ALLE ALTRE SEZIONI
Vedere le sezioni 8 e 12.
SEZIONE 7
MANIPOLAZIONE ED IMMAGAZZINAMENTO
7.1. PRECAUZIONI PER L'USO SICURO
7.1.1 Misure protettive
 Evitare ogni contatto con parti del corpo.
 Non sifonare mediante aspirazione con la bocca.
 Non usare come solvente di pulizia o combustibile non da trazione.
 Usare esclusivamente come combustibile per motori.
 È pericoloso e/o illegale mettere carburante in recipienti non approvati.
 Non riempire il recipiente mentre è dentro o su un veicolo.
 L'elettricità statica può accendere i vapori e causare incendi.
 Porre il recipiente a terra durante il riempimento e tenere l'ugello a contatto con il recipiente stesso.
 Non usare dispositivi elettrici (inclusi - a puro titolo esemplificativo - cellulari, computer, calcolatori,
cercapersone o altri dispositivi elettronici, ecc.) in prossimità o nell'area di stoccaggio o manipolazione di
carburante, a meno che tali dispositivi siano certificati come intrinsecamente sicuri da un organismo nazionale
approvato di collaudo e conformi alle norme di sicurezza previste dalle leggi e dai regolamenti nazionali e/o
locali vigenti.
 Evitare piccole fuoriuscite e perdite per impedire il pericolo di scivolamento.
 Il materiale puo' accumulare cariche di energia statica che possono causare scintille (fonte di innesco).
 Usare appropriate procedure di magazzinaggio e di messa a terra .
 Consultare le linee guide locali per gli standards applicabili. Indicazioni aggiuntive American Petroleum Institute
2003 (Protection Against Ignitions Arising out of Static, Lightning and Stray Currents) o National Fire Protection
Agency 77 (Recommended Practice on Static Electricity) or CENELEC CLC/TR 50404 (Electrostatics - Code of
practice for the avoidance of hazards due to static electricity).
 Accumulatore statico: Questo materiale è un accumulatore statico. Un liquido e' tipicamente un
accumulatore statico nonconduttivo, se è conduttivo e' al di sotto di 100 pS/m (100x10E-12 Siemens per metro)
ed e' considerato un accumulatore statico semiconduttivo, se la conduttivita' e' inferiore a 10,000 pS/m. Sia che
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il liquido sia conduttivo che semiconduttivo, le precauzioni sono le stesse. Un numero di fattori, per esempio la
temperatura del liquido, la presenza di contaminanti, additivi ant-statici e i fltri possono grandemente influenzare
la conduttivita' del liquido.
7.2. CONDIZIONI DI STOCCAGGIO SICURO, INCLUDENDO OGNI INCOMPATIBILITA'
 La scelta del contenitore, per esempio navi cisterna, puo' influenzare l'accumulo e la dissipazione della carica
statica.
 Tenere il recipiente chiuso.
 Maneggiare i recipienti con cura.
 Aprire lentamente per controllare possibili perdite di pressione.
 Conservare in luogo fresco e ben ventilato.
 I contenitori stoccati devrebbero essere messi a terra e confinati.
 Contenitori di immagazzinamento fissi, contenitori per travaso e equipaggiamento associato devono essere
messi a terra e rivestiti per prevenire l'accumulo di elettricita' statica.
 Allontanare da materiali incompatibili.
7.3. USI FINALI SPECIFICI: Sezione 01 Informazioni sull'uso finale identificato Nessuna guida industriale o di settore
disponibile.
SEZIONE 8
CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1. PARAMETRI DI CONTROLLO
8.1.1 Valori limite di esposizione
Standard/Limiti di esposizione (Nota : I limiti di esposizione non sono cumulabili)
Nome sostanza
Combustibili, diesel
Combustibili, diesel
Combustibili, diesel
Combustibili, diesel
Combustibili, diesel
Forma
Frazion
e
inalabile
eVapore
vapore
e
aerosol.
Areoso
l
stabile.
Vapore.
Limite/Standard
TWA
100
mg/m3
Nota
Pelle
Fonte
OEL - Italia
DLgs. 81/08
TWA
100
mg/m3
Pelle
OEL - Italia
DLgs. 81/08
TWA
5 mg/m3
ExxonMobil
TWA
200
mg/m3
100
mg/m3
ExxonMobil
TWA
Frazion
e
inalabile
e vaporeaggiornamenti
Decreto Legislativo 81/2008 e successivi
Pelle
ACGIH
8.1.2 Informazioni sulle procedure raccomandate per il monitoraggio dell'esposizione
Le informazioni sulle procedure di monitoraggio raccomandate possono essere ottenute dagli organismi/enti citati :
Ente Nazionale Italiano di Unificazione - UNI
8.1.3 Informazioni sulla formazione di eventuali inquinanti atmosferici a seguito di un uso previsto
Tra gli inquinanti ambientali che si generano dall'impiego previsto come combustibile per uso domestico/industriale e
come carburante per motori si segnalano: fumi, aldeidi, ossido di zolfo, prodotti di combustione incompleta, ossidi di
carbonio.
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8.1.4 .a Livelli derivati senza effetto (DNEL) / livelli derivati con effetto minimo
(DMEL) Lavoratore
Nome sostanza
Combustibili, diesel
Dermale
2.9 mg/kg bw/day DNEL, Cronico
Esposizione, Sistematico Effetti
Inalazione
68 mg/m3 DNEL, Cronico
Esposizione, Sistematico Effetti
Consumatore
Nome sostanza
Combustibili, diesel
Dermale
1.3 mg/kg bw/day DNEL,
Cronico Esposizione,
Sistematico Effetti
Inalazione
20 mg/m3 DNEL, Cronico
Esposizione, Sistematico
Effetti
Orale
NA
Nota: il livello derivato senza effetto (DNEL) è un livello sicuro di esposizione derivato da dati tossicologici in accordo
con indicazioni specifiche contenute nella normativa REACH europea. Il DNEL può differire da un valore limite di
esposizione professionale (OEL) per la medesima sostanza chimica. Gli OEL possono essere consigliati da una singola
società, un organismo di controllo statale o un'organizzazione di esperti quale il Comitato scientifico per i valori limite di
esposizione professionale (SCOEL) o la Conferenza americana degli igienisti industriali governativi (ACGIH). Gli OEL
sono considerati livelli sicuri di esposizione per un lavoratore tipico in un ambiente di lavoro per un turno di 8 ore, con
settimana lavorativa di 40 ore, come concentrazione media ponderata nel tempo (TWA) o come limite di esposizione a
breve termine (15 minuti) (STEL). Benché siano anch'essi considerati indicatori a protezione della salute, gli OEL sono
ricavati mediante un procedimento diverso da quello del REACH.
8.1.4.b Concentrazione prevista di non effetto (PNEC)
Nome sostanza
Acqua
(acqua
dolce)
Acqua
(acqua
marina)
Combustibili, diesel
NA
NA
Acqua (rilascio Impianto Sedimento
intermittente) di
trattamen
to rifiuti
NA
NA
NA
Terreno
Orale
(avvelenament
o secondario)
NA
NA
8.2. CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE
CONTROLLI INGEGNERISTICI
Il livello di protezione e i tipi di controlli necessari variano a seconda delle condizioni di potenziale esposizione.
Misure di controllo da considerare :
Usare impianti di ventilazione a prova di esplosione per restare al di sotto dei limiti di esposizione.
PROTEZIONE PERSONALE
La scelta dell'equipaggiamento di protezione individuale varia in base alle condizioni di esposizione potenziale
come per esempio applicazioni, procedure di manipolazione, concentrazione e ventilazione. Le informazioni
sulla scelta dell'equipaggiamento di protezione, come indicata di seguito, si basa sull'uso normale e definito.
a) Protezione degli occhi: Se il contatto con il prodotto e' probabile, sono raccomandati occhiali resistenti ai
chimici.
b) Protezione della pelle
i) Protezione delle mani: Le informazioni sui tipi di guanti specifici fornite si basano sulla documentazione
pubblicata e sui dati dei produttori di guanti. Le condizioni di lavoro possono notevolmente incidere sulla
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data di emissione: 15/05/2012
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adeguatezza e durata dei guant. Contattare il produttore di guanti per informazione specifiche sulla
adeguatezza e durata dei guanti nelle condizioni di lavoro specifiche. Ispezionare e sostituire guanti usurati o
danneggiati. I tipi di guanti da considerare per questo materiale includono:
Si raccomanda l'uso di guanti a resistenza chimica. In caso di contatto probabile con gli avambracci,
indossare guanti lunghi. Nitrile, Viton, CEN standard EN420 e EN374 dispongono i requisiti generali e
listano i tipi di guanti.
ii) Protezione cutanea e del corpo: Le informazioni sui tipi di indumenti specifici fornite si basano sulla
documentazione pubblicata o sui dati dei produttori. I tipi di indumenti da considerare per questo materiale
comprendono:
Si raccomanda l'uso di indumenti a resistenza chimica/resistenti agli oli.
c) Protezione respiratoria: Se i controlli tecnici non mantengono le concentrazioni di agenti contaminanti
aerodispersi a un livello adeguato a proteggere la salute dei lavoratori, è opportuno usare un respiratore
appropriato. Il respiratore deve essere scelto, impiegato e sottoposto a manutenzione in accordo alle
legislazioni vigenti, se applicabili. I tipi di respiratori da utilizzare per questo materiale includono :
Respiratore con filtro, a copertura parziale del viso Materiale del filtro di tipo A., Materiale del filtro di
tipo P., Comitato Europeo per la Standardizzazione (CEN) standards EN 136, 140 e 145 forniscono
raccomandazioni su maschere, oltre a EN 149 e 143 su filtri.
Per elevate concentrazioni aerodisperse, usare un respiratore approvato alimentato ad aria, funzionante a
pressione positiva. I respiratori alimentati ad aria, con un flacone di scarico, possono essere appropriati
quando i livelli di ossigeno sono inadeguati, se i rischi dei gas/vapori sono bassi, e se la capacita'/valori dei filtri
di purificazione dell'aria possono essere superati.
Misure igieniche specifiche: Osservare sempre le misure standard di igiene personale, come per esempio il
lavaggio delle mani dopo aver manipolato il materiale e prima di mangiare, bere e/o fumare. Lavare
regolarmente gli indumenti da lavoro e l'equipaggiamento di protezione per rimuovere i contaminanti. Eliminare
gli indumenti e le scarpe che non possono essere lavati. Praticare una buona pulizia generale.
Per il riepilogo delle Misure di Gestione del Rischio di tutti gli usi identificati, vedi Allegati.
CONTROLLI AMBIENTALI
In conformita' con le legislazioni vigenti che limitano le emissioni in aria, acqua e terreno. Proteggere
l'ambiente applicando le appropriate misure di controllo per prevenire o limitare le emissioni.
SEZIONE 9
PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
Nota: Le proprieta' fisiche e chimiche sono fornite esclusivamente per considerazioni di tipo ambientale, di
salute e sicurezza e possono non rappresentare completamente le specifiche del prodotto. Per maggiori dati,
consultare il Fornitore.
9.1. INFORMAZIONI SU PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE DI BASE
Stato fisico: Liquido
Colore: Leggermente Colorato
Odore: Petrolio/Solvente
Soglia di odore: Nessun dato disponibile
pH: Non fattibile tecnicamente
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Punto di fusione: Nessun dato disponibile
Punto di congelamento: Nessun dato disponibile
Punto iniziale di ebollizione / e intervallo di ebollizione: > 180° C. (356° F) [metodi di test non disponibili]
Punto di infiammabilità [Metodo]: >56° C. (133° F) [ASTM D-93]
Velocità di evaporazione (n-butil acetato = 1): Nessun dato disponibile
Infiammabilita' (Solidi, Gas): Non fattibile tecnicamente
Limite di infiammabilità superiore/inferiore (Volume approssimativo % in aria): UEL: 7.0
LEL: 0.6
[metodi di test non disponibili]
Tensione di vapore: < 0.04 kPa (0.3 mm Hg) a 20º C [metodi di test non disponibili]
Densità dei vapori (aria = 1): Nessun dato disponibile
Densità relativa (a 15 ° C.): 0.82 - 0.845 [EN ISO 3675]
Solubilità: acqua Trascurabile
Coefficiente di ripartizione (Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua): > 3.5 [metodi di test non
disponibili]
Temperatura di autoaccensione: >250° C. (482° F) [metodi di test non disponibili]
Temperatura di decomposizione: Nessun dato disponibile
Viscosità: 2 Cst. (2 mm2/sec) a 40 °C - 4 Cst. (4 mm2/sec) a 40 °C [metodi di test non disponibili]
Proprieta' di Esplosione: Nessuno
proprieta' Ossidanti: Nessuno
9.2. ALTRE INFORMAZIONI
Densità (a 15 º C): 820 kg/m³ (6.84 lbs/gal, 0.82 kg/dm³) - 845 kg/m³ (7.05 lbs/gal, 0.85 kg/dm³) [EN ISO
3675]
SEZIONE 10
10.1.
10.2.
10.3.
10.4.
10.5.
10.6.
STABILITÀ E REATTIVITÀ
REATTIVITA': Vedi sotto sezioni in basso.
STABILITA' CHIMICA: Il materiale è stabile in condizioni normali.
POSSIBILITA' DI REAZIONI PERICOLOSE: Non si verifichera' una polimerizzazione pericolosa.
CONDIZIONI DA EVITARE: Fiamme libere e fonti di accensione a energia elevata.
MATERIALI INCOMPATIBILI: Alogeni, Acidi forti, basi forti, Ossidanti forti
PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI: Il materiale non si decompone a temperatura ambiente.
SEZIONE 11
INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1. INFORMAZIONI SUGLI EFFETTI TOSSICOLOGICI
Classe di Rischio
Tossicità acuta: (Ratto) 4 ora(e) LC 50 > 4000
mg/m3 (Vapore e Areosol)
Irritazione: Dati finali non disponibili.
Tossicità acuta (Ratto): LD 50 > 5000 mg/kg I
punteggi dei test o altri risultati di studi non
soddisfano i criteri per la classificazione.
Conclusione / Osservazioni
Inalazione
Moderatamente tossico. In base a dati di test per materiali di struttura
simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 403
Temperature elevate o azioni meccaniche possono formare vapori,
nebulizzazioni o fumi che possono essere irritanti per gli occhi, naso,
gola e polmoni.
Ingestione
Minimamente tossico. In base a dati di test per materiali di struttura
simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 401
Nome del prodotto: GASOLIO
data di emissione: 15/05/2012
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Tossicità acuta (Coniglio): LD 50 > 5000 mg/kg
I punteggi dei test o altri risultati di studi non
soddisfano i criteri per la classificazione.
Corrosione cutanea/Irritazione (Coniglio): Dati
disponibili. I punteggi dei test o altri risultati di
studi soddisfano i criteri per la classificazione.
Gravi lesioni oculari/Irritazione (Coniglio): Dati
disponibili. I punteggi dei test o altri risultati di
studi non soddisfano i criteri per la
classificazione.
Sensibilizzazione respiratoria: Nessun dato di
punto finale.
Sensibilizzazione della pelle: Dati disponibili. I
punteggi dei test o altri risultati di studi non
soddisfano i criteri per la classificazione.
Pelle
Minimamente tossico. In base a dati di test per materiali di struttura
simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 434
Irritante per la pelle. In base a dati di test per materiali di struttura
simile. Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 404
Occhio
Può causare disturbi lievi di breve durata agli occhi. In base a dati di
test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a linee
guida OCSE 405
Sensibilizzazione
Si presuppone che non sia un sensibilizzante respiratorio.
Si presuppone che non sia un sensibilizzante cutaneo. In base a dati
di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o simili a
linee guida OCSE 406
Aspirazione: Dati disponibili.
Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie
respiratorie. Basato sulle proprietà chimico-fisiche del materiale.
Mutagenicità delle cellule germinali: Dati
disponibili. I punteggi dei test o altri risultati di
studi non soddisfano i criteri per la
classificazione.
Si presuppone che non sia un agente mutageno di cellule germinali. In
base a dati di test per materiali di struttura simile. Test equivalente(-i) o
simili a linee guida OCSE 471 475
Cancerogenicità: Dati disponibili.
Ha provocato il cancro in animali da laboratorio, ma la rilevanza per
l'uomo è incerta. In base a dati di test per materiali di struttura simile.
Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 451
Tossicità per il sistema di riproduzione:
Nessun dato di punto finale.
Lattazione: Nessun dato di punto finale.
Tossicità specifica per organo bersaglio
(STOT)
Esposizione singola: Nessun dato di punto
finale.
Esposizione ripetuta: Dati disponibili.
Si presuppone che non sia un agente tossico per la riproduzione.
Si presuppone che non sia nocivo per i lattanti allattati al seno.
Si presuppone che non provochi danni a organi in seguito a una
singola esposizione.
L'esposizione concentrata, prolungata o deliberata può provocare
danni agli organi. In base a dati di test per materiali di struttura simile.
Test equivalente(-i) o simili a linee guida OCSE 410 413
ALTRE INFORMAZIONI
Relativo unicamente al prodotto:
Sensibilizzazione : Non sensibilizzante per la cute negli animali da laboratorio.
Concentrazioni di vapore superiori ai livelli di esposizione raccomandati sono irritanti per gli occhi e le vie respiratorie,
possono causare cefalea e vertigini, avere effetto anestetico e causare altri effetti sul sistema nervoso centrale.
Piccole quantita' di liquido, aspirate nei polmoni in caso di ingestione o di vomito, possono causare polmonite chimica o
edema polmonare.
Carburante diesel: cancerogeno in test sugli animali. Ha causato mutazioni in vitro. Negli animali da test, l'esposizione
cutanea ripetuta a concentrazioni elevate ha determinato riduzioni nelle dimensioni e nel peso delle figliate e maggiori
riassorbimenti fetali a dosi tossiche per le madri. L'esposizione cutanea ad alte concentrazioni e' risulatata in gravi
irritazioni cutanee con perdita di peso ed alcuni casi di morte. L'esposizione per inalazione ad alte concentrazioni e'
risultata in irritazioni del tratto respiratorio, cambi/infiltrazioni/accumulazioni nei polmoni e riduzione nella funzionalita'
Nome del prodotto: GASOLIO
data di emissione: 15/05/2012
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dei polmoni stessi. Fumi di scarico diesel: cancerogeno in test sugli animali. In test sugli animali, l'esposizione
inalatoria a scarichi, per due anni, ha determinato tumori polmonari e linfoma. L'estratto di particolato ha prodotto tumori
cutanei negli animali da test. Ha causato mutazioni in vitro.
Maggiori informazioni sono disponibili su richiesta.
SEZIONE 12
INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Le informazioni fornite si basano sui dati disponibili per il materiale in oggetto, per i componenti del materiale e per
materiali simili.
12.1. TOSSICITÀ
Materiale -- Si presume che sia tossico per gli organismi acquatici. Può provocare effetti negativi a lungo
termine per l'ambiente acquatico.
12.2. PERSISTENZA E DEGRADABILITÀ
Biodegradazione:
Materiale -- Si presume che sia intrinsecamente biodegradabile.
Ossidazione atmosferica:
Maggioranza dei componenti -- Si presume che degradi rapidamente in aria.
12.3. POTENZIALE DI BIOACCUMULO
Maggioranza dei componenti -- Ha potenziale di bioaccumulazione, comunque il metabolismo o le proprieta'
fisiche possono ridurre la bioconcentrazione o limitare la biodisponibilita'.
12.4. MOBILITÀ NEL SUOLO
Componenti piu' volatili -- Estremamente volatile, si ripartisce rapidamente in aria. Non si presume che si
ripartisca in sedimento e solidi sospesi nelle acque reflue.
Componenti meno volatili -- Questo materiale ha bassa solubilità e si presume che galleggi e migri dall'acqua
al terreno. Si presume che si ripartisca nel sedimento e in solidi sospesi nelle acque reflue.
Maggioranza dei componenti -- Basso potenziale di migrazione attraverso il suolo.
12.5. PERSISTENZA, BIOACCUMULO E TOSSICITÀ PER SOSTANZA(-E)
Questo prodotto non e', o non contiene, una sostanza definita PBT o vPvB.
12.6. ALTRI EFFETTI NOCIVI
Non sono previsti effetti nocivi.
DATI ECOLOGICI
Ecotossicita'
Test
Acquatico - Tossicità acuta
Acquatico - Tossicità acuta
Acquatico - Tossicità
cronica
Acquatico - Tossicità acuta
Durata
96 ora(e)
48 ora(e)
72 ora(e)
72 ora(e)
Tipo di organismo
Pesce
Daphnia magna
Pseudokirchneriella
subcapitata
Pseudokirchneriella
subcapitata
Persistenza, degradabilità e potenziale di bioaccumulazione
Risultati del test
LL 50 1 - 100 mg/l: dati di materiali simili
EL 50 1 - 1000 mg/l: dati di materiali simili
NOELR 1 - 10 mg/l: dati di materiali simili
EL 50 1 - 100 mg/l: dati di materiali simili
Nome del prodotto: GASOLIO
data di emissione: 15/05/2012
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Mezzi
Tipo di test
Durata
Risultati del test: Base
Acqua
Rapida biodegradabilità
28 giorno(i)
Percentuale di Degradazione < 60 :
materiali similari
SEZIONE 13
CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Le raccomandazioni per lo smaltimento si basano sul materiale così come fornito. Smaltire in conformità alle leggi e ai
regolamenti vigenti e alle caratteristiche del materiale al momento dello smaltimento.
13.1. METODI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
Il prodotto è idoneo alla combustione in un impianto chiuso e controllato adatto ai combustibili o allo smaltimento
mediante incenerimento in condizioni controllate a temperature molto elevate per impedire la formazione di prodotti di
combustione indesiderati.
INFORMAZIONI SULLO SMALTIMENTO AI SENSI DI LEGGE
Codice Europeo dei Rifiuti: 13 07 01*
NOTA: questi codici sono assegnati in base agli usi più comuni per questo materiale e possono non tenere conto degli
agenti contaminanti derivanti dall'uso effettivo. Chi produce rifiuti deve valutare il processo effettivamente usato durante
la generazione del rifiuto e i suoi contaminanti al fine di assegnare il codice di rifiuto piu' appropriato .
Questo prodotto e' considerato un rifiuto pericoloso in accordo alla Direttiva 91/689/EEC sui rifiuti pericolosi, e soggetto
alle disposizioni di detta Direttiva, almeno che non sia applicabile l'articolo 1(5) della Direttiva.
Avvertenza recipienti vuoti Avvertenza sui contenitori vuoti (quando appropriato): i contenitori vuoti possono
contenere residui e possono essere pericolosi. Non cercare di riempire o pulire i contenitori senza opportune istruzioni. I
bidoni vuoti devono essere completamente drenati e stoccati in sicurezza fino a un appropriato condizionamento o
smaltimento. I contenitori vuoti devono essere riciclati, recuperati o smaltiti da un appaltatore qualificato o autorizzato e
in conformità con le normative governative. NON METTERE SOTTO PRESSIONE, TAGLIARE, SALDARE, FORARE,
FRANTUMARE O ESPORRE TALI CONTENITORI A CALORE, FIAMME, SCINTILLE, SCARICHE
ELETTROSTATICHE O ALTRE SORGENTI DI ACCENSIONE. ESSI POSSONO ESPLODERE E PROVOCARE
LESIONI O LA MORTE.
SEZIONE 14
INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
TERRA (ADR/RID)
14.1. Numero ONU: 1202
14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): DIESEL FUEL, GAS OIL OR
HEATING OIL, LIGHT
14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto: 3
14.4. Gruppo imballaggio: III
14.5. Pericoli per l'ambiente: Sì
14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore:
Esatta denominazione di spedizione (suffisso): Disposizione speciale 640L
Codice di Classificazione: F1
Etichettatura/Simbolo:
3, EHS
Numero di rischio ID: 30
Nome del prodotto: GASOLIO
data di emissione: 15/05/2012
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Codice di Azione d'Emergenza (EAC, Emergency Action Code) Hazchem: 3Y
Nome del documento di trasporto: UN1202, DIESEL COMBUSTIBILE , GASOLIO O OILIO
RISCALDAMENTO, LEGGERO, 3 , PG III
NAVIGAZIONE IN ACQUE INTERNE (ADNR/ADN)
14.1. Numero UN (o ID): 1202
14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): DIESEL FUEL, GAS OIL OR
HEATING OIL, LIGHT
14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto:
3
14.4. Gruppo imballaggio: III
14.5. Pericoli per l'ambiente: Sì
14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore:
Numero di rischio ID: 30
Etichettatura/Simbolo: 3 (N2, F), EHS
Nome del documento di trasporto: UN1202, DIESEL COMBUSTIBILE , GASOLIO O OILIO
RISCALDAMENTO, LEGGERO, 3 (N2, F), PG III
MARE (IMDG)
14.1. Numero ONU: 1202
14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): DIESEL FUEL, GAS OIL OR
HEATING OIL, LIGHT
14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto: 3
14.4. Gruppo imballaggio: III
14.5. Pericoli per l'ambiente: Inquinante Marino
14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore:
Etichetta(e): 3
Codice EMS: F-E, S-E
Nome del documento di trasporto: UN1202, DIESEL FUEL, GASOLIO O GASOLIO RISCALDAMENTO,
LEGGERO, 3, PG III, (56°C c.c.), INQUINANTE MARINO
MARE (MARPOL 73/78 Convention - Annex II):
14.7. Trasporto alla rinfusa secondo l'allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC
Non classificato in accordo all'Allegato II
TRAFFICO AEREO (IATA)
14.1. Numero ONU: 1202
14.2. Denominazione UN corretta per la spedizione (Nome Tecnico): DIESEL FUEL, GAS OIL OR
HEATING OIL, LIGHT
14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto: 3
14.4. Gruppo imballaggio: III
14.5. Pericoli per l'ambiente: Sì
14.6. Precauzioni speciali per l'utilizzatore:
Etichettatura/Simbolo: 3
Nome del documento di trasporto: UN1202, DIESEL COMBUSTIBILE , GASOLIO O OILIO
RISCALDAMENTO, LEGGERO, 3 , PG III
SEZIONE 15
INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA
INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA E LEGGI E REGOLAMENTI VIGENTI
Nome del prodotto: GASOLIO
data di emissione: 15/05/2012
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Conforme ai seguenti requisiti degli inventari Nazionale/Europeo delle sostanze chimiche: AICS, TSCA,
PICCS, DSL, IECSC, KECI, EINECS
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 e successive modifiche
15.1. NORME E LEGISLAZIONE SU SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE SPECIFICHE PER LA SOSTANZA O LA
MISCELA
Direttive e regolamenti UE applicabili:






1907/2006 ( Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizioni per le sostanze Chimiche, e successive
modifiche)
92/85/EEC Direttiva (....lavoratrici in gravidanza.....appena madri o in allattamento
Direttiva 1994/33/EC (sulla protezione dei giovani lavoratori)
96/82/CE esteso dal Regolamento 2003/105/CE [ ... sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con
determinate sostanze pericolose]. Il prodotto contiene una sostanza rientrante nei criteri definiti nell'Allegato I.
Fare riferimento alla Direttiva per i dettagli sui requisiti che tengono conto del volume di prodotto conservato
nel sito.
98/24/CE [... sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti
chimici durante il lavoro ...]. ...]. Fare riferimento alla Direttiva per i dettagli sui requisiti.
1272/2008, Classificazione ed Etichettatura di sostanze e miscele.... e successivi amendamenti [on
classification, labelling and packaging of substances and mixtures.. and amendments thereto]
Fare riferimento al relativo Regolamento UE/nazionale per dettagli su eventuali misure correttive o restrizioni richieste
dai Regolamenti/dalle Direttive di cui sopra.
15.2. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA CHIMICA
Informazioni REACH: È stata effettuata una valutazione della sicurezza chimica per la sostanza / le sostanze che
compongono questo materiale, o per il materiale stesso.
SEZIONE 16
ALTRE INFORMAZIONI
16.a) Informazioni sulla revisione
Prima emissione, conforme ai disposti dell'allegato II del regolamento REACH così come modificato dla Regolamento
CE 453/2010.
16.b) Legenda delle abbreviazioni o acronimi utilizzati
Acronimo
N/A
N/D
NE
AICS
AIHA WEEL
ASTM
DSL
EINECS
ELINCS
ENCS
IECSC
Testo completo
Non applicabile
Non determinato
Non determinato
Australian Inventory of Chemical Substances
Valori limite di esposizione negli ambienti di lavoro dell'American Industrial Hygiene Association
ASTM International, originariamente nota come American Society for Testing and Materials (ASTM)
Domestic Substance List (Canada)
European Inventory of Existing Commercial Substances
European List of Notified Chemical Substances
Existing and new Chemical Substances (inventario giapponese)
Inventory of Existing Chemical Substances in China
Nome del prodotto: GASOLIO
data di emissione: 15/05/2012
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KECI
NDSL
NZIoC
PICCS
TLV
TSCA
UVCB
LC
LD
LL
EC
EL
NOEC
NOELR
Korean Existing Chemicals Inventory
Non-Domestic Substances List (Canada)
New Zealand Inventory of Chemicals
Philippine Inventory of Chemicals and Chemical Substances
Valore limite di soglia (American Conference of Governmental Industrial Hygienists)
Toxic Substances Control Act (inventario USA)
Sostanze con composizione variabile o Sconosciuta, prodotti di reazione complessa o materiali
biologici
Concentrazione Letale
Dose Letale
Carico Letale
Concentrazione Effettiva
Carico Effettivo
Nessun effetto osservabile per concentrazione
Nessun effetto osservabile per tasso di carico
16.c) Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati: Le fonti di informazioni utilizzate nella preparazione di questa
SDS includono una o piu' delle seguenti: risultati di studi tossicologici propri o di fornitori, dossier di prodotti CONCAWE,
pubblicazioni di altre associazioni come EU Hydrocarbon Solvents REACH Consortium, U.S. HPV Program Robust
Summaries, the EU IUCLID Data Base, pubblicazioni U.S. NTP, ed altre fonti, come appropriato.
16.d) Legenda dei codici di rischio riportati nelle sezioni 2 e 3 di questo documento (a titolo puramente
informativo):
R20; Nocivo per inalazione.
R21; Nocivo a contatto con la pelle.
R22; Nocivo per ingestione.
R38; Irritante per la pelle.
R40; Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti.
R44; Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
R51/53; Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
R65; Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
R66; L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle.
Classificazione a norma del regolamento (CE) N. 1272/2008
Classificato in accordo al Regolamento (EC)
No 1272/2009
Aquatic Chronic 2; H411
Carc. 2; H351
Flam. Liq. 3; H226
STOT RE 2; H373
Skin Irrit. 2; H315
Procedura di classificazione
Calcolato
Stimato, materiale strutturalmente simili
Sulla base di dati di test
Stimato, materiale strutturalmente simili
Stimato, materiale strutturalmente simili
Codifica dei codici h contenuti nella sezione 2 e 3 di questo documento (a solo scopo informativo):
Flam. Liq. 3 H226: Liquido e vapori infiammabili; Liquido infiammabile, Cat.
Asp. Tox. 1 H304: Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie; Aspirazione, Cat.
Skin Irrit. 2 H315: Provoca irritazione cutanea; Corrosione/irritazione cutanea, Cat.
Acute Tox. 4 H332: Nocivo se inalato; Tossicità acuta per inalazione, Cat.
Carc. 2 H351: Sospettato di provocare il cancro; Cancerogenicità secondo il GHS, Cat.
STOT RE 2 H373: L'esposizione prolungata o ripetuta può provocare danni agli organi; Organo bersaglio, esposizione
ripetuta, Cat. 2
Aquatic Chronic 2 H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata; Tossicità cronica per l'ambiente,
Cat.
Nome del prodotto: GASOLIO
data di emissione: 15/05/2012
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16.e) Indicazioni sulla formazione
Formare in maniera adeguata i lavoratori potenzialmente esposti a tale sostanza sulla base dei contenuti della presente
scheda di sicurezza.
Information available for
workers, as required for
Appendix 1 of Attachment
B of Lgs.D. 105/2015
Subset of Internal
Emergency
Response Plan
(ERP)
Terminale GNL Adriatico S.r.l.
Piazza Sigmund Freud, 1 – 20154 Milano – Italia
Tel. +39 - 02 - 6369.81 – Fax +39 - 02 - 6369.8222
www.adriaticlng.it
SUBSET OF INTERNAL EMERGENCY RESPONSE PLAN
(ERP)
AS PER LGS. D. 105/15, Appendix 1 of Attachment B
Section 1.2: Subset of the internal emergency plan, differentiated
according to function, the position and the specific tasks assigned to
each worker in case of an emergency.
Terminale GNL Adriatico S.r.l.
Sede Legale: Piazza Sigmund Freud, 1 – 20154 Milano – Italia
R.E.A. 1788519 Milano - Partita IVA: 13289520150
Capitale Sociale: Euro 200.000.000 int. vers.
In order to meet the above law requirement the following package has
been consolidated:
 Subset of the Emergency Response Plan, 25 pages with the
Organization in an emergency,
 Synthetic document Station Bill / Role of Border with
guidelines applicable to all workers, including those that are
not part of specific emergency response teams (es.Search
and Rescue Team)
You are required to become aware through the above materials of
your specific role in an emergency; if there are more questions to
ask the SHEMS Coordinator.
Example: if you're the Maintenance Supervisor, in Figure 4-1 is written
that you are the Search & Rescue Team Leader, and in chapter 4.4
are given responsibilities and the muster point specific for your role.
Regarding the coordination required in case of External Emergency
Plan gets activated: the External Emergency Plan evacuation
procedures of the workers and visitors on the terminal is aligned with
what the Internal Emergency Response Plan (Terminal ERP)
describes.
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.1
Introduction
Terminal/Pipeline Emergency Preparedness
Organization
This section provides an overview of the teams comprising the Emergency
Preparedness Organization for the Terminal/Pipeline. Following sections describe the
emergency response (ER) functions, roles and responsibilities, and mustering
locations:
 Terminal/Pipeline Emergency Response Control Team (ERCT): This team is
the decision-making team that manages all aspects of Terminal and Pipeline
incident management (IM). The team coordinates field responses, and reports to
the Milan Emergency Support Group (ESG). The team operates from the
Emergency Response Center (ERC) at the Terminal. The primary location for the
ERC is in the Control Room (CR) with a backup location in the workshop area of
the Maintenance Building.
 Search and Rescue Team: This is the tactical response team that secures the
incident scene, rescues trapped or injured personnel, and resolves the incident.
 Other Emergency Teams: These teams are associated with the lifeboats, fast
rescue craft, first aid, and living quarters search.
 Loading Master: This is the Terminal Representative onboard the LNG carrier
(LNGC). In case of an incident when there is an LNGC alongside, the Loading
Master will remain on the LNGC and act as a liaison between the LNGC and
Terminal.
 Shore Base Support: If the incident occurs on the Terminal, Shore Base Support
provides materials and services required by the ERCT to manage the incident. If
an incident occurs on the Pipeline, the Shore Base provides the onshore support
needed to assess the incident and notify local emergency services.
 The Emergency Support Group (Milan) is the management team in Milan. This
team provides strategy support and overview for the response process and
coordinates national and international response activities.
..Continued
November 2014
4-3
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
Terminal/Pipeline Emergency Preparedness Organization, Continued
Emergency
Preparedness
Organization
The following chart illustrates the Terminal/Pipeline Emergency Preparedness
organization. The roles and responsibilities of each part of the organization are
described in the following topics.
Figure 4-1 Emergency Preparedness Organization
November 2014
4-4
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.2
Criteria for Size of Emergency Teams
Overview
Figure 4-1 shows the position titles for emergency team members. These indicate the
minimum staffing required for effective teams. The following paragraphs describe the
criteria for determining the size of each emergency team.
ERCT
The ERCT has eight positions each with clearly-defined, essential, and
nonoverlapping roles and responsibilities.
Search and
Rescue Team
The Search and Rescue (SAR) Team has a minimum number of seven team members
including the SAR Leader. The size of the team is based on the need for sufficient
personnel to:
 Conduct more than one search and rescue activity at the same time.
 Provide a core team for firefighting with a back-up group to relieve the core team
after a prescribed period. This is particularly important in situations where
breathing apparatus must be utilized.
First Aid
Team
The First Aid Team has six members including the First Aid Team member in order to
provide sufficient personnel to:
 Attend to casualties in different areas of the Terminal.
 Assist with transportation of casualties to the sick bay with First Aid Team
members available for medical duties.
Life boat crew
The life boat crew is a minimum of two persons. The life boat design requires a
fulltime coxswain during preparation for launching, launching of the life boat, and
piloting of the life boat to a safe distance from the Terminal. The life boat crew
member must handle all aspects of safely boarding and seating a maximum of 60
Terminal personnel.
Fast rescue
craft crew
Four personnel are required:
Living
Quarters
Search Team
A minimum of two personnel are required for the Living Quarters Search Team:
November 2014
 Coxswain to pilot the boat at all times.
 Individual to lower and raise the fast rescue craft. This person must be a qualified
crane operator. This person remains on the Terminal after launching.
 Two crew members are required to hoist rescued personnel on board the fast
rescue craft, leaving the coxswain free to handle the boat.
 To minimize the time to search all cabins for off duty personnel.
 As a safety precaution in case any problems are encountered during the search.
4-5
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.3
Introduction
ERCT Roles and Responsibilities
The general roles and responsibilities for all members of the Terminal/Pipeline ERCT
are described in the following topics.
All members of the ERCT muster in the CR.
ERCT Leader
The ERCT Leader position is filled by the Terminal Offshore Installation Manager
(OIM) or his or her designee. This person has overall responsibility for command and
control of an incident occurring on the Terminal and for first response for an incident
occurring at the Pipeline. The ERCT Leader is responsible for monitoring and
directing all resources at his or her disposal to ensure a satisfactory conclusion.
Additional responsibilities include:
 Maintains oversight of incident response with primary focus on the safety of all
personnel
 Develops and directs all actions as appropriate depending on the scenario
 Ensures mustering and accounting for all personnel onboard (POB)
 Conducts initial and regular briefings of all ERCT members
 Communicates incident status and relevant decisions to personnel on board using
the Public Address (PA) system
 Considers exposure hazard for response personnel
 Deploys and coordinates field and area resources (Medic to scene of incident
requires approval of ERCT Leader)
 Provides initial notification of incident and severity level and updates to ALNG
onshore organization as scenario progresses
 If required, gives the order to perform emergency disconnect of LNGC
 Evaluates the need for evacuation and oversees plans to achieve it in an
appropriate timeframe
 Provides appropriate barriers to the scene of the incident to safeguard evidence for
later investigation
 Considers spill response issues
 Declares the emergency over and, if viable, returns the facility to normal
operation
 Conducts a hot debrief of the incident on conclusion to capture lessons learned for
full investigation, update to procedures, or any other further action
 Ensures damage evaluation is performed
 Ensures that all logs and other documents are retained for possible investigation.
Reference: Appendix J, :"Checklists" contains checklists for the OIM
Continued
November 2014
4-6
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
ERCT Roles and Responsibilities, Continued
Deputy ERCT
Leader
The Deputy ERCT Leader position is filled by the Operations Supervisor or his or her
designee, who works directly with and assists the ERCT Leader in responding to an
incident.
When the ERCT Leader is injured or absent from the ERC, the Deputy ERCT Leader
assumes his or her duties until he or she returns to the ERC.
Additional responsibilities include:









ER Advisor
Reports to the ERCT Leader (OIM)
Supervises the CR technicians and Operations Team
Advises the ERCT Leader (OIM) on production-related issues
Determines and confirms to ERCT Leader cause of incident and directs isolation
(if required) to ensure process is made safe
Communicates with SAR Team Leader, especially regarding safe movement of
the teams and action plans to address the incident
Supervises the Log Keeper and ensures the recorded information is correct
Directs LNGC (if on berth) as to actions to be taken
Ensures Onshore Pipeline interface/Control Point of Offshore facility incident is
contacted when needed (to be confirmed)
Monitors status of helicopters and marine vessels
The ER Advisor position is filled by the Safety, Security, Health, and Environmental
Management System (SHEMS) Coordinator and provides technical support on
emergency response.
Responsibilities include:






Reports to the ERCT Leader (OIM)
Takes over communications with Milan office
Makes PA announcements as instructed by the ERCT Leader
Ensures the action plan is developed at the OIM's instruction
Advises the ERCT Leader on Emergency Response matters
Supervises the personnel control and mustering process; updates personnel on
board (POB) board
 When instructed, prepares abandonment plan for ERCT Leader (OIM) review
 When instructed, prepares Incident fax for ERCT Leader (OIM) signature and
transmittal onshore
 Maintains records, correspondence, and other documents related to monitoring the
results of incident response and cleanup activities
Continued
November 2014
4-7
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
ERCT Roles and Responsibilities, Continued
Communicator The Communicator position is filled by the Off Duty Control Room Operators
(CROs).
Responsibilities include:
 Reports to the Deputy ERCT Leader (Operations Supervisor)
 Communicates with local marine assets, including the Lifeboat and the Fast
Rescue Craft (coxswain and crane operator)
 Handles all external communication including:
− The LNGC (if on berth)
− Crew supply vessel (CSV), tugs or other vessels (or both) in the area
− Coast guard and other external groups
− Helicopter (if required)
 Reports communications back to the ERCT Leader and Log Keeper
 Supplies assistance to the on duty CROs if needed.
Log Keeper
The Log Keeper position is filled by the Electrical and Instrumentation (E&I)
Technician.
Responsibilities include:







Log
Reports to the Deputy ERCT Leader (Operations Supervisor)
Keeps log of events
Updates notice boards in the CR
Updates simplified plat plan on Terminal overview
Keeps action plan updated
Keeps records for the POB
Assists ERCT as required
In the event of an incident, the information logged allows the ERCT to review events
that led up to the incident and the situation that existed at that moment in time. The
log forms a fundamental basis of any resulting investigation into the incident and its
development.
The Log should include the following points and provide an indication of time:




Alarms
Call-up of emergency resources
Arrival of resources
Implementation of emergency control measures (for example, time of full POB,
time of deluge on or off, time of emergency shutdown/Emergency Departure
Procedure [ESD/EDP])
 Changes of response strategy
 Decisions on evacuation
Continued
November 2014
4-8
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
ERCT Roles and Responsibilities, Continued
Log, continued






Weather reports
Personnel overview before and after evacuation or rescue operation
POB tracking of personnel involved in ER activities
Number of injured or fatalities
Type of injuries
The whereabouts of personnel
The Log is recorded on a White Board in the CR.
CRO
The CRO duties are performed by the two On Duty CROs.
Responsibilities include:
 Acts as single point contact for ERCT until relieved by senior ERCT member
 Makes initial PA and initiates alarm as appropriate to alert personnel to the nature
and location of the incident and to advise on safe egress routes to safe refuge
 Logs initial events, times, and action taken
 Initiates communications with the LNGC onboard representative as to the nature
of the emergency
 Ensures all active fire protection equipment has energized automatically or
manually started as required
 Immediately informs the ERCT Leader of the incident and actions taken to date
 Provides input to the ERCT Leader and the Deputy ERCT in formulating response
strategy
 Retrieves the Emergency Response Action Plans to have them readily available
 Sends radio distress message if this cannot wait until order from the ERCT Leader
 Monitors, controls, and reports status of:
− Regasification process
− Utilities
− Shutdown (SD) system
− Fire and gas (F&G) system
− Firefighting systems
 Communicates with observer (person who noticed and reported the incident) until
SAR Team Leader has mustered
 Operates remote fire monitors when appropriate and approved by SAR Team
Leader
 Monitors radar and closed circuit television (CCTV) for security issues
November 2014
4-9
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.4
Introduction
Search and Rescue Team Roles and
Responsibilities
This section describes the responsibilities and duties required of the SAR personnel in
the event of an incident. The response of the SAR Team is characterized by caution,
since all active response entailing the use of personnel entails further risks of
personnel injuries.
Reference: Appendix J, "Checklists" contains checklists for the SAR Team
November 2014
4-10
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.4.1
Search and Rescue Team Leader
Description
The Maintenance Supervisor is the SAR Team Leader when the general alarm has
been activated.
Responsibilities The following table details the responsibilities and duties of the SAR Team Leader.
and duties
Table 4-1 Responsibilities and Duties of the SAR Team Leader
Function
Muster Station
Reports to
Communication
SAR Team Leader South Stair Tower Deputy ERCT Ultra high frequency
Second Level
Leader
(UHF) Channel 1
Responsibilities and Duties
The SAR Team Leader is the eyes and ears at the scene of the incident for the
ERC:
 Directs the SAR Team.
 Establishes radio communication with the CR and considers appropriate
response, if any. If the SAR Team Leader is in need of further resources, it is
arranged with the ERCT.
 Informs the CR of the situation at the scene of the incident.
 Keeps abreast of the situation and is in control of all activity at and near the
scene of the incident.
 Directs the technical response to the incident if firefighting or self-contained
breathing apparatus (SCBA) SAR is required.
 Continuously reports back to the CR the location and intent of the SAR Team
members when away from the temporary safe refuge (TSR).
 Continually evaluates the situation so as to never place the SAR Team in a
position of personal danger.
November 2014
4-11
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.4.2
Search and Rescue Team
Description
The SAR Team consists of a Mechanical Technician, an E&I Technician, and four
Operations Technicians.
Responsibilities The table lists the responsibilities and duties of the SAR Team.
and duties
Table 4-2 Responsibilities and Duties of the SAR Team
Function
Muster Station
Reports to
Communication
South Stair Tower
First Level
SAR Team Leader
UHF Channel —
SAR Team Members South Stair Tower
(five)
First Level
Deputy SAR Team
Leader
UHF Channel —
Deputy SAR Team
Leader
Responsibilities and Duties
Team duties are as directed by the Search and Rescue Team Leader and may include
the following:
 Ensure personal gear allocated is clean and fits when personnel board the
Terminal at the start of hitch
 Observe and investigate the hazardous area or site of the accident
 Report details of the situation to the SAR Team Leader
 Perform SAR in connection with missing and injured personnel
 Manually operate valves
 Extinguish fires using best means possible approach
 Use SCBA as required
 Operate special equipment as required
 Remain with casualties until First Aid Team arrives
November 2014
4-12
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.5
Other Emergency Team Roles and Responsibilities
Introduction
This section describes the responsibilities and duties of the other ERTs:




First Aid Team
Lifeboat
Fast Rescue Craft (FRC) Team
Living Quarters (LQ) Search Team
The Helideck Team is not an emergency team. However, for convenience, it is
described here.
November 2014
4-13
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.5.1
First Aid Team
Description
The First Aid Team is the primary resource for medical treatment and first aid
onboard the Terminal. The First Aid Team consists of the Medic, two Catering
Personnel, an E&I Technician, and an Operations Technician.
The Medic is the First Aid Team Leader.
Responsibilities Table 4-3 lists responsibilities and duties of the First Aid Team.
and duties
Table 4-3 Responsibilities and Duties of the First Aid Team
Function
Muster Station
Reports to
First Aid Team
Leader
Medical Clinic
ERCT when inside the
Medical Clinic
SAR Team Leader
when outside the
Medical Clinic
First Aid Team
Providers (four)
Medical Clinic
Medic
Communication
UHF Channel 1
Responsibilities and Duties
 First Aid Team Leader:
– Provides First Aid at the scene and in the Medical Clinic
– Communicates with the ERCT and medical professionals onshore
– Requests resources for transportation of stretchers and necessary material
 First Aid Team Providers:
– Establish triage if required
– Assist the Medic in providing First Aid at the scene and in the Medical Clinic
November 2014
4-14
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.5.2
Lifeboat
Description
The lifeboats, have a capacity of 63 personnel. In an evacuation, the second lifeboat is
only required if the first lifeboat is disabled or more than 63 people are onboard.
The Coxswain is a Mechanical Technician. The Lifeboat Crew is an Operations
Technician.
Responsibilities Table 4-4 lists responsibilities and duties of the Lifeboat Team.
and duties
Table 4-4 Responsibilities and Duties of the Lifeboat Team
Function
Muster Station *
Reports to
Coxswain
Mess Room in LQ
Deputy ERCT
Leader (prior to
launch)
Lifeboat Crew
Mess Room in LQ
Coxswain
Communication
Very high
frequency (VHF)
Channel 16
* Muster at life boat only if instructed by OIM.
Responsibilities and Duties
 Coxswain:
– Controls and prepares the lifeboat before use
– Switches radio to channel 4 (VHF Channel 16) and contacts the ERCT and any
nearby boats
– Lowers lifeboat to embarkation height before loading
– Reports personnel status (lifeboat crew and passengers) to ERCT
– Ensures that arriving personnel are guided into the lifeboat
– Launches the lifeboat following the order from the ERCT Leader (OIM)
– Commands the boat at sea
 Lifeboat Crew:
– Organizes the donning of immersion suits while in the TSR and preparation of
orderly transfer to life boat
– Helps passengers to take up positions in the boat
– Checks number of personnel in lifeboat and reports to Coxswain
Reference
November 2014
Appendix F, "Preparation and Launching of Lifeboat"
4-15
Revision 3.0
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Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.5.3
Fast Rescue Craft Team
Description
The FRC team includes the Coxswain (Mechanical Technician), two crew members
(Mechanical Technician and E&I Technician) and one crane operator (Mechanical
Technician). They muster at the FRC station and in the crane when instructed.
The FRC is launched and recovered by the crane operator and only on the orders of
the OIM.
Note: This team is not automatically mobilized when the general alarm is activated.
Responsibilities This table lists responsibilities and duties of the FRC Team.
and duties
Table 4-5 Responsibilities and Duties of the FRC Team
Function
Muster Station
Reports to
Communication
Coxswain
FRC
Deputy ERCT Leader VHF Channel 16
FRC Crew (two)
FRC
Coxswain
Crane Operator
Crane
Coxswain
Responsibilities and Duties
 Coxswain:
– Ensures the radio is set at VHF Channel 16 and contacts CR
– Evaluates whether sea state weather conditions are acceptable for FRC
– Controls and prepares the FRC boat before use
– Reports personnel status to Deputy ERCT Leader
– Commands the boat at sea
– Deploys the FRC boat to the location of person(s) in the sea
 FRC Crew:
– Assists the Coxswain in preparing the boat before use
– Conducts SAR
– Recovers person from sea and stabilizes person for transport
– Reattaches FRC for recovery
 Crane Operator:
– Launches and recovers the FRC
November 2014
4-16
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.5.4
Living Quarters Search Team
Description
The LQ Search Team consists of the Camp Boss and two Catering Personnel.
Responsibilities This table lists responsibilities and duties of the LQ Search Team.
and duties
Table 4-6 Responsibilities and Duties of the LQ Search Team
Function
Muster Station
Reports to
LQ Search Team
Leader
Mess Room in LQ
Deputy ERCT Leader
LQ Search Team
Mess Room in LQ
LQ Search Team
Leader
Communication
Telephone
Responsibilities and Duties
 LQ Search Team Leader:
– Ensures the LQ Search Team Members begin searching and then musters at the
Mess Room
 LQ Search Team Members:
– Search through Living Quarters; arouse those who are asleep and ensure
everyone reports to the muster station
– Ensure all personnel have left cabins if the general alarm has been activated
– Close all cabin doors after ensuring that rooms are empty
– Muster after search in the Mess Room and inform ERCT that search is
complete
November 2014
4-17
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.5.5
Helideck Team
Description
The Helideck Crew is located on the helideck when a helicopter is expected.
The Helideck Crew consists of two members of the deck crew.
Note: The Helideck Crew is not automatically mobilized when the general alarm is activated. Crew
members muster at the Mess Room with other personnel not assigned to ERTs.
Responsibilities Table 4-7 lists responsibilities and duties of the Helideck Crew.
and duties
Table 4-7 Responsibilities and Duties of the Helideck Crew
Function
Muster Station
Reports to
Communication
Helideck Landing
Officer (HLO)
Not Applicable
Deputy ERCT
Leader
UHF Channel 1
Helideck Crew
Not Applicable
HLO
UHF Channel 1
Responsibilities and Duties
 Helicopter Landing Officer:
– Assumes the role of SAR Team Leader until full SAR Team has mobilized to
supplement the Helideck Team
– Communicates with helicopter pilots
 Helideck Crew:
– Consists of a heli-guard and a fireguard
– In the event of fire:
− Operates fire and foam monitors as required
− Extinguishes, cools down, then rescues personnel from wreckage
– In the event of no fire:
− Distributes foam, or lets fuel drain and then rescues personnel
– Moves rescued personnel to a safe area for first aid treatment immediately
– Hands over command and control of the incident to the SAR Team Leader
when he or she arrives
....
November 2014
4-18
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.6
Overview
LNG Carrier Alongside During Incident
An LNGC is alongside the Terminal approximately every three days. Thus, it is likely
that the LNGC will be at the Terminal when an incident occurs.
The LNGC has its own Emergency Response Plan (ERP). However, the Loading
Master is key to ensuring good communication between the LNGC and the Terminal
in the event of an emergency.
..
November 2014
4-19
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.6.1
Loading Master
Loading
Master
In case of an incident when there is an LNGC alongside and a Terminal
Representative (Loading Master) onboard the LNGC, the Terminal Representative or
Loading Master remains on the LNGC and acts as a liaison between the LNGC and
Terminal.
Responsibilities include:




Acts as point contact for ERCT onboard the LNGC
Reports to the LNGC Master on the status of an incident on the Terminal
Reports to the ERCT on status of an incident on the LNGC
Confirms with the LNGC Master SD of transfer operations and preparedness for
departure from the Terminal
 Confirms Pilot and Tugs are placed on stand-by ready to assist with LNGC
departure
 Advises LNGC Master on Terminal response capabilities and plans
November 2014
4-20
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.7
Shore Base Support
...
..
Overview
The Shore Base provides support to the Terminal/Pipeline ERCT during an incident
on the Terminal or an incident at the Pipeline.
The Shore Base Manager is the initial contact for the ERCT. The following topics
describe the roles and responsibilities of the Shore Base Manager (SBM).
..
November 2014
4-21
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.7.1
Incident on the Terminal
Introduction
If an emergency occurs on the Terminal, the Terminal/Pipeline ERCT is in charge.
The Shore Base supports the Terminal by providing materials and services required by
the Terminal/Pipeline ERCT to manage the emergency. The Shore Base ERT may be
activated if the emergency requires further support.
Reference: ALNG Shore Base Emergency Response Plan
Shore Base
Manager
November 2014
In the event of a Terminal emergency, the responsibilities of the SBM include:
 Reports to the Terminal/Pipeline ERCT Leader
 Communicates with the ERCT Leader and Deputy ERCT Leader about support
requirements
 Monitors incidents to ensure adequate logistics support
 Dispatches CSV or tugs to Terminal if needed
 Communicates with the medical representative on the Terminal, making
arrangements for receiving injured persons onshore
 Mobilizes other Shore Base personnel to assist as appropriate
4-22
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.7.2
Incident at the Pipeline
Introduction
Evidence of an incident at the Pipeline often appears first in the Terminal Central
Control Room (CCR) due to the activation of visual and audible alarms. For this
reason, the Terminal/Pipeline ERCT on the Terminal is responsible for the initial
response for a pipeline incident.
Shore Base
Manager
In the event of a Pipeline emergency, the responsibilities of the SBM include:
November 2014
 Reports to the ERCT Leader
 Contacts the fire brigade or the police depending on the type of incident
 Arranges for investigation of the incident when informed by ERCT Leader of CR
alarm indicating an incident
 Mobilizes other Shore Base personnel or the Shore Base ERT to assist as
appropriate
 Manages employee and contractor personnel working on the pipeline and
metering station and makes them available to assist in an emergency if needed
 If a pipeline incident progresses, consults with the ERCT Leader about CR actions
to assist with controlling the emergency
 Plays a key role in communication where the interface between the various
onshore Emergency Response Organizations and potentially the media in the
region is required
4-23
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.8
Overview
November 2014
Station Bill and POB List
The Station Bill and POB List are essential to all incident responses on the Terminal.
The Station Bill covers important descriptions of such items as alarms, evacuations,
firefighting, response assignments, and safe areas. The POB List is the basis for
personnel accountability during an incident.
4-24
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.8.1
Station Bill
Terminal
Station Bill
The Terminal Station Bill includes emergency functions with which all personnel
must be familiar. It is a large wall chart that depicts the most important elements of an
ER and contains the following:







Emergency alarms and general instructions to all personnel
Standing instructions for emergency situations
ER location and function
Location of evacuation means
Types of evacuation means
Emergency Preparedness Organization team assignments
Muster areas and lifeboats
The Station Bill provides important detailed information for use with the guidelines in
this document. The Station Bill is posted in a prominent location in the following
areas on the Terminal:




Mess Room
Control Room
Corridors in the Living Quarters
Maintenance Building (Alternate Command/Control Center)
The Terminal Administration or Documentation Staff ensures that the Station Bill is
up-to-date and is posted in the proper locations.
Reference: Section 4.9, "Tools" for a Station Bill
LQ Room Plot
Plans
Each room in the LQ has a room plot plan that shows the location of the room in
relation to local fire stations and escape routes.
Reference: Section 4.9, "Tools" for a Living Quarters Room Plot Plan
November 2014
4-25
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.8.2
Personnel on Board
POB List
A database is used to store information such as "Next of Kin" contact information and
name of employer for contractors and visitors. This database is the source of data to
prepare a POB List which can be generated through a dedicated tool available at the
ALNG web portal: http://www.adriaticlng.it/wps/portal/pob/.
The POB List is generated every day and every time there is a variation.
If the portal is not available, dedicated Excel forms are used by the Log Support
Technician to provide reliable and updated POB information.
Reference: Section 4.9, "Tools" for two examples of a daily POB List
The POB List assigns each person to a lifeboat. The POB List also identifies the name
and assigned emergency function (as stated on the Station Bill in Section 4.9, "Tools")
of each member of the emergency organization.
The CSV Manifest also supports the POB List.
Reference: Section 4.9, "Tools" for an example of a CSV Manifest
The Emergency Positions List is a support document to the POB List in that it lists all
of the Terminal operations POB by name and their emergency team positions.
...
November 2014
4-26
Revision 3.0
Adriatic LNG
Terminal/Pipeline Emergency Response Plan
Emergency Preparedness Organization
4.9
Tools
Tools
This section contains the following tools referenced in this chapter:
 Station Bill
 Living Quarters Room Plot Plan
 Personnel on Board List and Emergency Duties: examples from Portal and Excel
(as a back-up)
 Crew Supply Vessel Manifest
Please ask your SHEMS Coordinator to provide.
November 2014
4-27
Revision 3.0
CCR Emergency Extension 999
Station Bill - ALNG Terminal
General Alarm:
Prepare for Evacuation:
Intermittent audio signal
Continuous audio signal
Flashing red light
Flashing red light
GENERAL ALARM
PREPARE FOR EVACUATION
All personnel:
· Stop all work and secure the work place
· Listen to the PA announcements
· Proceed immediately to assigned muster
station or follow instructions on the PA
All personnel:
· Proceed to assigned lifeboat
(unless otherwise instructed via PA)
· Follow orders from the LB crew
LB1/2
Muster
LQ
MUSTER AREAS
LNG/GAS LEAK/FIRE
Alternative
Muster
Observer:
· Notify CCR of the situation by radio, manual call
station, or call 999
· Try to extinguish the fire or close the leakage,
if safe to do so
· If extinguishing or closure fails, proceed to
muster station if no other instructions are
received via PA
Lifeboat 1&2 Messroom Area
Excessive Personnel Deck level marked area
EIB
Alternative muster areas
Lifeboat 1 & 2 Maintenance Building
Maint.
Bldg.
ACUTE MEDICAL CASE
Personnel on deck in the case of a gas leak:
· Proceed to the main mustering area
· Alternatively proceed upwind of the leakage
Observer:
· Notify CCR by radio, manual call station,
or call 999
· Alternatively notify medic by phone
· Start first aid treatment
PERSON OVER BOARD
Observer:
· Throw the nearest life buoy and shout
“man over board”
· Keep your eyes on the person in the water
· Notify the CCR via radio, manually call station
ALL PERSONNEL SHALL BE FAMILIAR WITH
·
·
·
·
·
Lifeboat
Davit-launched Life Raft
Alarm signals
Location of evacuation equipment
Escape routes
Mustering area(s)
Own duties in an alarm situation
Fast Rescue Craft
Personal Escape Device
True North
ALNG ESG
Terminal/Pipeline Emergency
Response Control Team (ERCT)
Mustering in CCR
Emergency Response Advisor
SHEMS Coordinator
ERCT Leader
OIM
Communicator
Off Duty Control Room Operator
Deputy ERCT Leader
Operations Supervisor
Shore Base Support
Shore Base Manager
Control Room Operator
On Duty Control Room Operator
Log Keeper
E&I Technician
Search & Rescue
(S&R) Team
S&R Team Leader
Maintenance Supervisor
Deputy S&R Team
Leader
Mechanical Technician
S&R Team Members
E&I Technician
5 Operations Technicians
Mustering:
South Stair Tower at
Equipment Cabinet
First Aid Team
Lifeboat
Fast Rescue Craft
First Aid Team Leader
Medic
Coxswain
Mechanical Technician
Coxswain
Mechanical Technician
First Aid Team Members
2 Catering Personnel
2 E&I Technician
Operations Technician
Crew
Operations Technician
Mustering:
Crew - LQ Mess or Lifeboat
(on OIM's order)
Passengers - LQ Mess
Crew
Mechanical Technician
E&I Technician
Mustering:
Medical Clinic
Crane Operator
Mechanical Technician
Mustering:
Crane Operator - Crane
Other - LQ Mess or FRC
(on OIM's order)
Living Quarter (LQ)
Search Team
LQ Search Team Leader
Camp Boss
LQ Search Team
Members
2 Catering Personnel
Mustering:
LQ Mess