Palazzo Ruspoli

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Palazzo Ruspoli
OBC Osservatorio Beni Comuni Castelli Romani
Schede identificative e divulgative dei singoli beni
Comune: Nemi
Scheda n. 4
a. Nome: Palazzo Ruspoli
b. Localizzazione (coordinate/ indirizzo): Piazza Umberto I, 00074 Nemi (RM)
c. Rilievo fotografico (data):
d. Tipologia del bene (sito archeologico, mura, torre, chiesa, monastero, ponte, acquedotto, eccetera …..
fare riferimento ad una classificazione esistente: Carta dell’Agro Romano, o della Carta della Qualità del
PRG di Roma): palazzo
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e. Descrizione:
L'attuale Palazzo Ruspoli di Nemi fu edificato come castello nel IX secolo per opera dei Conti del
Tuscolo, i quali, impadronitisi della comunità agricola residente nella valle del lago, fortificarono la
parte più alta. La popolazione di contadini e pescatori della valle, data la sua posizione, inattaccabile
su tre lati, trovò più sicuro avvicinarsi al castello, dando vita a quello che fu definito "Castrum
Nemoris", ovvero "cittadella del bosco", che costituì la parte più antica del paese, che corrisponde
all'attuale "Pullarella".
Nei secoli successivi il castello passò di mano a diverse famiglie: i Marchesi Frangipane, i Monaci
Cistercensi, gli Orsini, gli Annibaldi, i Colonna, i Borgia, i Piccolomini, il Cardinale D'Estouteville, il
Cenci, di nuovo i Frangipane, i Braschi, i Rospigliosi; tutti contribuirono con opere di arricchimento e
ampliamento tanto da trasformare il complesso da castello fortificato in uno dei più belli e ricchi
palazzi dei Castelli Romani.
La sua millenaria vicenda è, in massima parte, ancora oscura; il materiale di cui si dispone è
pochissimo e generico; le prime notizie specifiche, attestate dal 1902, sono quindi relativamente
recenti ed anch'esse limitate per l'avvenuta distruzione dei documenti durante l'ultima guerra.
Il Castello
È quel poco che resta dell'impianto fortificato originario, aggregato intorno alla Torre Maggiore; le
opere di ampliamento dei Frangipane lo hanno toccato solo marginalmente. Alcuni ambienti che
appartenevano al castello sono stati assorbiti nell'ala Braschi, come la Sala d'Armi e altri.
Torre Saracena
Alta circa 40 metri sulla Piazza Umberto I, si erge su un'antica struttura risalente almeno al XII
secolo, quando Nemi viene citata nei documenti d'archivio prima come oppidum e poi come castrum.
Fu costruita dai monaci Cistercensi, che allo scopo si servirono di prigionieri Saraceni. La sua
merlatura è scomparsa da tempo.
Torre esterna
La cortina murale perimetrale del Castello era munita di torri; si ha tuutavia notizia solo di due di
esse: una esiste ancora, verso la Portella, cioè verso la strada proveniente da Genzano; l'altra è stata
demolita prima dell'acquisto della famiglia Braschi.
Angolo Frangipane / Braschi
È stato realizzato al di sopra della cortina muraria che segue la Torre Esterna, nell'area compresa tra
l'ala Frangipane e il Castello.
Ala Frangipane
È il corpo di fabbrica, disposto lungo la Via Giulia ed affacciato sul lago dalla contrada della Portella;
costruito dopo il 1572, durante la Signoria della famiglia Frangipane, ha determinato la
trasformazione del Castello in Palazzo.
Ala Braschi
E' la parte prospiciente la Piazza Umberto I che va dalla Torre Esterna al filo dell'attuale Via del
Plebiscito; è stata costruita dopo la vendita di Nemi, nel 1781, da parte dei Frangipane a Luigi Onesti
Braschi, nipote di papa Pio VI.
L'insediamento dei Braschi nel feudo di Nemi coincide con il periodo di massimo splendore del
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pontefice: la bonifica delle paludi pontine, avviata nel 1777, cominciava a dare frutti alla famiglia
grazie ai latifondi recuperati. Il papa poteva, quindi, permettersi di regalare al suo nipote prediletto,
come dono di nozze, il palazzo che non era, però, abbastanza sontuoso se paragonato alle residenze
che le altre nobili famiglie romane possedevano nei Castelli. Ciò spiega tutti i successivi restauri e
abbellimenti pittorici, operati soprattutto da Liborio Coccetti.
Attualmente il palazzo si trova in cattivo stato di conservazione per la gran parte della sua
estensione. Solo una piccola ala è impiegata a scopi espositivi e dispone di ridotti spazi per attività
culturali.
f. Categoria di appartenenza in relazione alle Norme di Catalogazione ICCD MIBACT
BA Beni archeologici
BAP Beni architettonici e paesaggistici
BSA Beni storici e artistici
BEA Beni etnoantropologici
g. presenza di vincoli:
h. proprietà e sistema di gestione (pubblica/privata/terzo settore): proprietà privata
i. Valutazione OBC: -
l. presenza di altre valutazioni (FAI, HERITY, TRIPADVISOR, altro): nessuna
m. Link a schede esistenti (MIBACT, Regione Lazio, Città Metropolitana, Parco dei Castelli Romani, Comuni,
UNESCO, altre agenzie internazionali, guide turistiche internazionali/Lonely Planet, altro):
VISITNEMI: http://www.visitnemi.it/ita/blog/1226160
n. Azioni in corso o recenti: -
o. Rapporti con associazioni e gruppi di cittadinanza attiva: -
p. Progetti e programmi di intervento: -
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