Cantina Andrian fa bilancio
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Cantina Andrian fa bilancio
Cantina Andriano informa Andriano: “La più antica cantina dell’Alto Adige fa un bilancio della propria attività” È iniziata nel 2008 una nuova era per Cantina Andriano. Da un punto di vista amministrativo è diventata parte integrante di Terlano ma, nonostante ciò, oggi il marchio Andriano e i suoi vini sono più famosi e indipendenti che mai. “Il cambiamento è stato notevole ma senza dubbio positivo”, ha sottolineato Hansjörg Hafner che ha rivestito la carica di presidente di Cantina Andriano fino all’unione con Terlano e che oggi è vicepresidente. Cantina Andriano è la più antica cooperativa vinicola dell’Alto Adige, la cui fondazione risale al 1893. La storia di questa cantina è costellata di momenti di svolta importanti, tra cui il più rilevante e anche il più recente è sicuramente l’unione con la vicina Cantina Terlano, avvenuta nella seconda metà del 2008, poco più di tre anni fa. “Per noi si è trattato di un passo decisivo, necessario per affrontare al meglio le nuove sfide del mercato”, chiarisce Hafner. “Dopo la fusione abbiamo limitato l’assortimento e abbiamo studiato nuovi nomi e un nuovo design per favorire l’immediato riconoscimento dei nostri vini. Possiamo dire che Cantina Andriano ha migliorato significativamente la propria immagine”. Alla conquista di nuovi mercati “Tale cambiamento ha portato ad una maggiore attenzione e un orientamento mirato alla qualità. Tutto ciò è servito per conferire un valore aggiunto ai nostri vini”, dichiara Hafner. “Volevamo essere attivi sul mercato nazionale e internazionale allo stesso livello del nostro partner, ma per far sì che ciò avvenisse abbiamo dovuto iniziare a produrre vini di altissima qualità”. Solo con questa qualità è stato possibile anche iniziare un nuovo cammino per quanto riguarda la commercializzazione: “In seguito all’unione con Terlano abbiamo sensibilmente allargato la nostra sfera d’azione e dunque la nostra area di vendita. La nostra fama è aumentata soprattutto in Italia, ma anche negli USA. In precedenza Andriano era conosciuta prevalentemente in Germania”. Le positive valutazioni e le menzioni da parte della stampa specializzata dimostrano una volta di più come sia stato positivo il lavoro di Andriano negli ultimi anni: “Oggi siamo presenti nelle più importanti guide ai vini e otteniamo regolarmente voti molto alti. Questo prova che la collaborazione con Terlano funziona perfettamente”. Il più vecchio Lagrein dell’Alto Adige Tra i vini top di Andriano si annovera il Lagrein Riserva ‘Tor di Lupo’, imbottigliato nelle bottiglie da 7/10 già nel 1982. Si tratta dunque del primo vino di questa varietà ad essere commercializzato in questo tipo di formato. “Siamo specializzati nei vini rossi e vogliamo dimostrarlo anche nel 2012. Proprio considerando le nostre grandi competenze nella produzione di vini rossi, abbiamo deciso di presentare nei prossimi mesi il primo Pinot nero di Cantina Andriano, il ‘Pinot nero Anrar’”. In seguito, durante l’anno, si terrà ad Andriano un seminario proprio sul Pinot nero che sarà un’occasione imperdibile per riunire grandi conoscitori del vino e chef stellati. Oggi Cantina Andriano conta 94 soci e produce annualmente 300.000 bottiglie di vino bianco e rosso.