bacchiglione presentazione assessore fecchio
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bacchiglione presentazione assessore fecchio
Questo studio si propone di far conoscere ed apprezzare uno dei protagonisti della nostra storia, del nostro ambiente e della nostra cultura. E’ soprattutto al Bacchiglione, ed al reticolo di rii e canali che da esso si dipanano per poi rientrarvi, che Padova deve la sua qualifica di città d’acque. Per secoli, e fino a tempi relativamente recenti, questo fiume ha rappresentato un’importante via di comunicazione, soprattutto per il commercio. Lungo il suo corso sono fiorite due delle città venete più ricche di arte e cultura come Padova e Vicenza, oltre a pittoreschi borghi rivieraschi, un tempo nodi strategici per la navigazione fluviale. Il Bacchiglione costituisce inoltre un ambiente ideale per una ricca flora e per numerose specie animali autoctone, oltre ad essere un’importante rotta migratoria. In questo libro, il quarto della collana “Studi sul territorio, l’ambiente e il paesaggio” realizzata dalla Provincia di Padova, gli autori descrivono il corso del fiume seguendolo dalla sorgente, ai piedi del Pasubio, fino a quando si unisce alle acque del Brenta per poi sfociare nella laguna di Brondolo. Una sorta di guida ragionata del fiume, che ci permette di apprezzarne le bellezze naturalistiche e architettoniche, nell’intento di restituirgli il ruolo che gli spetta nella nostra cultura e nella nostra storia. Una storia segnata da un rapporto non sempre pacifico, come dimostrano le numerose piene ed esondazioni che vengono ricordate nel libro. A quelle del 1882, che impose un innalzamento degli argini, e del 1966, alla quale non seguirono interventi di rilievo, c’è da aggiungere quella del novembre 2010, che interessò prima la provincia di Vicenza e poi quella di Padova, denunciando la fragilità dell’assetto idrogeologico del nostro territorio. Si tratta di eventi straordinari, che comunque dimostrano come sia il piano Fossombroni – Paleocapa, attuato nel 1835 dal governo austriaco, che il progetto Gasparini del 1922, fossero sottodimensionati. Come più volte richiamato nel libro, per conoscere meglio la storia del Bacchiglione, la Provincia di Padova mette a disposizione dei cittadini il Museo del Fiume Bacchiglione e del suo territorio, all’interno del Castello di San Martino della Vaneza, complesso monumentale eretto intorno all’anno Mille a scopo di difesa, nel Comune di Cervarese Santa Croce, lungo la sponda meridionale del fiume. Il museo è diviso in due sezioni: quella archeologica, che raccoglie reperti di età preromana e romana rinvenuti nel fiume e oggetti ceramici di età medievale, e quella geomorfologica dove si trovano imbarcazioni monossili dell’ottavo secolo rinvenute nel Bacchiglione nel 1972 all’altezza del ponte di Selvazzano. L’amministrazione provinciale è inoltre presente nella promozione di numerose iniziative e manifestazioni atte a rivitalizzare il fiume, i suoi argini e le sue tradizioni. E’ anche allo studio, attualmente a livello di progetto preliminare, la realizzazione di una pista ciclabile lungo il Bacchiglione, che entrerà nel padovano a Correzzola e arriverà a Chioggia. Il nostro obiettivo è quello di far riscoprire ai cittadini della provincia di Padova, anche con questo libro, la bellezza e la storia del Bacchiglione. Mauro Fecchio Assessore all’Ambiente della Provincia di Padova