I punti principali sui quali vorrei impegnarmi durante il mio eventuale
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I punti principali sui quali vorrei impegnarmi durante il mio eventuale
I punti principali sui quali vorrei impegnarmi durante il mio eventuale mandato possono essere così riassunti: 1) RILEVANZA CULTURALE E VISIBILITÀ . Il ruolo che la Preistoria e Protostoria riveste nell’ambito della Cultura italiana è ancora decisamente marginale. In parte ciò è imputabile alla preponderante presenza dell’Antichità classica e della Storia dell’Arte che hanno condizionato l’affermazione della nostra disciplina a tutti i livelli, da quello comunicativo, rivolto al pubblico più o meno colto, a quello accademico. In questo senso credo che il ruolo dell’IIPP possa essere importante per un rilancio dell’immagine della Preistoria e Protostoria in Italia, soprattutto nel tentare di promuovere una visione della nostra disciplina non avulsa da tematiche storiche, antropologiche, filosofiche al centro dell’interesse culturale e mediatico, puntando anche sulla nostra precipua metodologia di ricerca, in grado di mettere in contatto le Scienze umane e storiche con il vasto mondo delle Scienze naturali. Credo che l’obiettivo possa essere perseguito con la produzione e/o appoggio a iniziative di ampio respiro e di alta divulgazione, che possano dimostrare il ruolo tutt’altro che marginale della Preistoria e Protostoria alla formazione di una Cultura collettiva e individuale, nella quale non può mancare la conoscenza delle origini e della storia più antica dell’umanità. 2) GIOVANI E OCCUPAZIONE . La situazione della Preistoria e Protostoria in campo professionale nel nostro paese è critica. I funzionari preistorici e protostorici delle Soprintendenze sono in netta minoranza e la situazione non sembra migliorabile in futuro. Anche in campo accademico il nostro settore disciplinare è fortemente minoritario rispetto al settore degli archeologi classici. Ciò naturalmente implica una possibile ricaduta negativa sulla visibilità della Preistoria e Protostoria e sul conseguente numero di studenti. L’occupazione giovanile di neolaureati, dottorati o specializzati preistorici e protostorici è fortemente condizionata da questa situazione. Le possibilità di lavoro si riducono principalmente a collaborazioni con Soprintendenze, Regioni e Enti Locali o con cooperative e società che svolgono attività in campo archeologico. Conosciamo tutti il disagio (non solo economico) provocato da tale condizione che riguarda principalmente i giovani, cioè chi dovrebbe assicurare il futuro della nostra disciplina e che pertanto dovrebbe aver anche la possibilità di approfondire la formazione attraverso la ricerca. Nel passato mandato ho elaborato in collaborazione con il Prof. Cazzella una indagine conoscitiva con l’obiettivo di acquisire una documentazione statisticamente significativa sull’impiego giovanile e “ non strutturato” nell’ambito della Preistoria e Protostoria. Vorrei in questo mandato approfondire queste tematiche cercando assieme ad altri consiglieri e soci di impegnare l’Istituto in una azione più forte. 3)ASSEMBLEE. Ritengo che sarebbe giovevole per l’Istituto associare alle Assemblee dei Soci la discussione di problematiche scientifiche e “politiche” riguardanti la Preistoria e Protostoria come in parte si è già cominciato. Ciò può favorire un dibattito e un reale scambio di opinioni e di esperienze fra studiosi di diverse provenienze e generazioni, determinante per la formazione di una comune appartenenza alla nostra comunità scientifica. 4) REGOLE. Ritengo infine che debbano esser proposte soluzioni per formulare regole chiare sulla composizione dei Comitati scientifici e per favorire la partecipazione di tutti alle attività e alle produzioni dell’Istituto, migliorando ulteriormente la comunicazione che già avuto nell’ultimo mandato un deciso sviluppo. ANDREA CARDARELLI Nato a Roma il 04/03/1954 Laureato a Roma in Protostoria Europea nell’A.A. 1979-80 Direttore del Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena dal 1982 al 2002 Professore Straordinario 1° fascia di Preistoria e Protostoria presso l’Università di Modena e Reggio Emilia dal 2002.