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PAG.49-53_Prova Raimar 9-11-2005 21:00 Pagina 49 E R T S O N E L E V O PR RAIMAR 470 Rib Hanno cominciato con i prammini, poi si sono cimentati sugli smontabili e adesso ci provano anche con i semirigidi di medie dimensioni. Sono i battelli «made in China» distribuiti in Italia da un’azienda toscana che fornisce al partner orientale anche un supporto in sede progettuale. Il modello oggetto del nostro test segue la migliore tradizione nazionale. E’ robusto, ben fatto (a parte alcuni accessori), rifinito con cura e naviga pure bene, a patto di saper sistemare i pesi in modo adeguato. Il prezzo, però, non è… da cinesi. avevamo preannunciato: piccoli gommoni cinesi crescono di continuo. E crescono bene. Con questo nuovo 470 Rib, che specie nelle linee d’acqua appare chiaramente ispirato alla scuola italiana, l’importatore ha fatto un ulteriore passo verso le dimensioni oggi più richieste dagli utenti nazionali, in attesa di superare - probabilmente nella stagione 2006 - la soglia dei cinque metri e mezzo e oltre. Insomma, una volta avviata, la valanga cinese non sembra voglia proprio arrestarsi. Il modello della nostra prova non si discosta, come tecnologia costruttiva, dai precedenti semirigidi made in China distribuiti da Raimar. La vetroresina della carena e del controstampo di coperta è molto pulita, ben lavorata e denota una cura tutt’altro che superficiale dei dettagli sia negli irrigidimenti sia negli accoppiamenti. Anche la parte pneumatica si presenta bene, con le saldature del tessuto in Pvc - generalizzato da 1.000 dtex - e con gli incollaggi, in alternativa alle saldature - a base di collanti poliuretanici. Interessante il fatto che le giunzioni delle varie pezze hanno una sovrapposizione di 25 mm, con coprigiunti dello stesso materiale di ben 35 mm, quindi non più leggeri e per soli scopi estetici. Qualche piccola imperfezione si riscontra ormai solo nell’incollaggio del robusto bottaccio perimetrale - manchevolezza peraltro solo estetica - e nelle zone non direttamente in vista, ma siamo su un margine di tolleranza che non si discosta da quello dei battelli europei (specie francesi) di analoga classe. In generale la parte pneumatica è ben assemblata e, tutto sommato, appare robusta, piacevole anche nei colori bianco perlato (molto delicato) e grigio. A riprova della fiducia nel prodotto, la Raimar ha portato la garanzia del tessuto a ben cinque anni contro ogni tipo di deterioramento, anche in caso di contatto con idrocarburi ed esposizione agli ultravioletti. L’ → 49 PAG.49-53_Prova Raimar LE 9-11-2005 21:01 E R T S O N PROVE Nel vertice di prora trova posto un gavone ricavato in controstampata; la stiva è abbastanza capiente e le canaline di scolo dell’acqua sufficientemente profonde. I ganci non sono incassati. Bene, invece, i golfari di alaggio. 50 Pagina 50 L’importatore italiano non si limita a una semplice collaborazione commerciale, ma funge anche da consulente progettuale per i costruttori cinesi, a maggior garanzia del fatto che i battelli diretti al mercato europeo rispondono non solo alle specifiche tecniche, ma anche e soprattutto al gusto degli utenti italiani. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che i gommoni arrivano dal Paese del Dragone in versione open e gli accessori di coperta - consolle di guida, sedili, eccetera - sono quasi tutti acquistati da Raimar sul mercato nazionale, con scelte che rispondono alle principali richieste del nostro mercato, ma non sempre felicissime sul piano della qualità. Bisogna, comunque, ammettere che Raimar sta attentamente vagliando le prime esperienze e negli ultimi prodotti dà l’impressione di voler meglio selezionare gli accessori montati in Italia non solo sulla base del loro costo, ma anche dell’affidabilità e della durata. Scendendo nei dettagli, il modello oggetto della nostra prova è, di fatto, un’estensione in lunghezza del più corto 420 (si ve- PAG.49-53_Prova Raimar 9-11-2005 21:02 Pagina 51 La carena del Raimar 470 s’ispira alla «scuola» italiana, con linee d’acqua che riprendono la forma del più piccolo 420 e una moderata stellatura a prua. I golfari d’alaggio, forniti di serie, sono utili, ma non certamente indispensabili per un gommone come questo: grazie alla notevole leggerezza (poco meno di 200 kg) può essere messo in acqua dallo scivolo senza particolari difficoltà. da al proposito la prova pubblicata sul fascicolo n. 230), di cui mantiene larghezza massima, diametro dei tubolari e forme di carena fino a mezza barca. L’allungamento è stato ottenuto inserendo mezzo metro di carena verso poppa, con lo stesso specchio opportunamente rinforzato, per montare motori di potenza massima fino a 50 hp (il «fratellino» di 4,20 metri si ferma a 40 hp). Malgrado la «clonazione», il rib è armonioso, equilibrato e non denota forzature estetiche. L’opera viva ha una moderata stellatura prodiera che si addolcisce verso poppa per dare portanza anche con potenze ridotte, senza pattini longitudinali né delta poppiero: una carena, in pratica, che assomiglia molto all’opera viva di un notissimo gommone italiano. I terminali di poppa sono a cono, sulla fal- sariga della vecchia scuola europea, ma funzionano bene e nelle potenze medie di prova non trascinano eccessivamente acqua. Il pozzetto è pulito, con un buon antiscivolo a stampo e ombrinali non particolarmente efficaci, ma in linea con la produzione cinese attuale. I tientibene sui tubolari sono del tipo a cordone ritorto, fissati con placche incollate: un sistema simile a quello dei gommoni più piccoli dello stesso costruttore, che su queste dimensioni funziona, ma è esteticamente un po’ povero. Secondo la scuola francese, sulla parte alta dei tubolari, verso prua, sono incollati due fazzoletti che possono servire anche per un sedile a panca, da noi poco gradito. Il càssero di guida e il sedile-cassapanca di poppa sono, invece, prodotti e montati in Italia: piacevoli a vedersi, ma un po’ leggeri, tanto che lo schienale ribaltabile della seduta alla fine della nostra prova dava già preoccupanti segni di affaticamento. La consolle, priva di parabrezza, ma completa di tubolare sul coronamento, è disassata sulla dritta per lasciare un comodo passaggio sul lato opposto. La cassapanca, larga quanto l’intero pozzetto, si apre sollevando la seduta e ospita la batteria più altri accessori. Lo spazio è abbondante, ma la stiva non è drenata: il fissaggio avviene con quattro bulloni sul pozzetto e in teoria la tenuta dovrebbe essere ridondante. Un secondo gavone è a prua, subito dopo quello dell’ancora, sufficientemente profondo per gli eventuali cuscini prendisole e qualche accessorio. → 51 PAG.49-53_Prova Raimar LE 9-11-2005 21:02 E R T S O N PROVE Pagina 52 Tutti i principali accessori di coperta sono di provenienza italiana, installati dalla Raimar. Manca il parabrezza che, però, su queste misure appare quasi del tutto superfluo. Le valvole risultano un po’ sporgenti. La portata di omologazione è in linea con le normative CE, ma le nove persone indicate dal certificato come massimo sono davvero un eccesso, come del resto succede sui gommoni italiani di pari misura. Ben realizzati, infine, i piccoli dettagli relativi all’ormeggio e al rimorchio: golfare di prua e campanelle sui masconi per rimorchiare il gommone dietro uno yacht. IN NAVIGAZIONE L’esemplare in prova era motorizzato con un economico bicilindrico Mercury 40 hp 2 tempi - soluzione che viene offerta anche in eventuale package dalla stessa Raimar a poco più di 11 mila euro tutto compreso - e circa 80 kg di peso reale imbarcato. Il 470 Rib si comporta bene con un carico medio di 3/4 persone, mentre con il solo pilota ha qualche reazione nervosa specie a prua, peraltro ben controllabile se il pilota ha un po’ di «manico». Fino a quattro persone, inoltre, lo spazio a bordo è ben gestibile e tenendo un passeggero sulla panca a fianco del pilota, più i due rimanenti subito a pruavia della consolle, il battello plana facilmente in circa 6 secondi e si distende quasi senza bisogno di trim o di spostamenti del carico. La caratteristica leggerezza di prua di questi rib si manifesta, come accennato, unicamente a battello scarico, con il solo pilota e dandoci dentro con l’acceleratore. In condizioni di uso turistico, avendo cura di non sovraccaricare la poppa, il battello è praticamente neutro e si guida bene anche in condizioni di vento teso e di piccola onda fresca. La posizione di guida è un compromesso: si governa bene da seduti, a conferma della vocazione turistica, mentre in piedi il pilota ha il timone pressoché sul ventre e non si trova nella condizione ideale per manovrarlo al meglio. Un vantaggio della cassapanca è che viene fornita come accessorio e può essere quindi bloccata sulla misura del pilota e secondo le sue abitudini di guida (in piedi a braccia allungate, solo seduto, eccetera). La timoneria è, ovviamente, meccanica, ma funziona senza impuntature e sembra robusta. Sotto al volante si apre un gavoncino in abs rigido - anch’esso di provenienza nazionale - attraverso il quale si possono controllare gli eventuali cablaggi elettrici e la scatola di guida. Le prestazioni rilevate durante la nostra prova, che si è svolta in condizioni atmosferiche perturbate, sono puramente indicative a causa della mancanza di uno specchio d’acqua Grazie alla notevole scorrevolezza della carena e al peso contenuto, il Raimar 470 Rib è in grado di spuntare buone prestazioni anche con fuoribordo di potenza limitata, purché di massa non eccessiva. Con la motorizzazione in prova abbiamo raggiunto i 28 nodi. 52 PAG.49-53_Prova Raimar 9-11-2005 21:03 Pagina 53 I NUMERI DELLA PROVA le caratteristiche tecniche RAIMAR 470 RIB Lunghezza f.t. 470 cm Lunghezza interna 360 cm Larghezza f.t. 188 cm Larghezza interna 93 cm Diametro tubolari 47 cm Compartimenti Altezza specchio di poppa 3 per motori a gambo lungo Portata persone 9 Peso 183 kg Potenza massima applicabile 50 hp (36,7 kW) Omologazione CE, categoria «C» € 4.500,00 (Iva esclusa) Prezzo (versione base) il costruttore il motore di prova Tessuto gommato: Pvc a base poliestere spalmato da 1.000 dtex Mercury 40 ELPTO (2 tempi) Progetto: Cantiere/Raimar Regime 4.500-5.500 di potenza massima giri/min Potenza massima Cilindri La panca di poppa è imbullonata al piano di calpestio e può essere sistemata nella posizione più consona al pilota. Un po’ troppo delicato lo schienale, che già dopo alcune ore dava preoccupanti segni di cedimento. Efficace, invece, il trattamento antiscivolo del pagliolo. sufficientemente calmo per poter effettuare il consueto test di velocità. Con il solo pilota il battello ha «allungato» fino a 28 nodi sul Gps, tenendosi intorno ai 21 nodi nella navigazione da crociera veloce, con frequenti richiami del gas per non impattare troppo. Con quattro persone a bordo abbiamo mantenuto circa 20 nodi di crociera, senza dover spremere tutto il motore: segno di una buona carena, senza complessi né presunzioni, che in sostanza pare clonata con saggezza e modestia. Dovendo rallentare al limite dell’uscita di planata il battello tende un po’ a sedersi, ma la risposta del fuoribordo a 2 tempi è immediata e si riparte quasi subito. Scia pulita, virate corrette senza abbattere troppo e senza impuntarsi, confermano che il battello ha una vocazione «da famiglia» e dovrebbe comportarsi in modo sostanG zialmente sicuro anche in mano a neofiti. 40 hp (29,4 kW) 2, in linea Allestimento: Raimar Cilindrata Indirizzo: Raimar, distribuito da Bicinque Via E. Mattei, 721/F Zona Ind.le Mugnano (Lucca) 55100 Lucca Tel. e Fax 0583/401402 E-mail: [email protected] Internet: www.raimar.it Alimentazione carburatore (1) ci è piaciuto di più ci è piaciuto di meno L’estetica generale pulita e lineare La fragilità dello schienale della panca La qualità del tessuto e della vetroresina La leggerezza di prua con il solo pilota Il comportamento con medio carico Lo scarso drenaggio dei gavoni 644 cc Alesaggio x corsa 76 x 71 mm Accensione CDI Alternatore 12V - 18A Rapporto di riduzione 2,00:1 Gambo lungo Peso 75 kg Prezzo € 4.560,00 (Iva inclusa) © Copyright by Koster Publishing 2005 53