nome locale nasieddu - Il Bianco e La Rossa

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nome locale nasieddu - Il Bianco e La Rossa
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INTRODUZIONE
La tutela del patrimonio genetico degli ecotipi lucani di fagiolo, la loro valorizzazione e commercializzazione come prodotto tipico regionale, possono essere meglio realizzate attraverso il riconoscimento dei “Marchi di Tutela Comunitari”, una sorta di etichetta che certifica sia l’autenticità del
prodotto che l'areale di produzione. Allo scopo di valutare e caratterizzare gli ecotipi di fagiolo coltivati in Val d'Agri e Valle del Mercure, è stata avviata una collaborazione scientifica tra l’Azienda
Agricola Sperimentale Dimostrativa (A.A.S.D.) “Bosco Galdo” di Villa d’Agri (PZ) della Regione Basilicata e l’Istituto del Germoplasma (C.N.R.) di Bari. Questa cooperazione ha contribuito al recente riconoscimento del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) ai fagioli di Sarconi (Gazzetta
Ufficiale dell’UE del 2 luglio 1996). Questi ultimi, assieme ai peperoni di Senise, sono gli unici
prodotti della Basilicata che hanno ottenuto un marchio di tutela. Meritevoli di analogo riconoscimento sono i fagioli di Rotonda, dei quali si è recentemente parlato in un congresso tenutosi proprio a Rotonda (18 dicembre 1996). Tra questi, alcuni ecotipi a seme bianco possiedono, analogamente ai borlotti di Sarconi, caratteristiche qualitative di particolare pregio, che andrebbero
senza dubbio valorizzate. Vi è da aggiungere, che nella Valle del Mercure, situata nel cuore del
Parco Nazionale del Pollino, la coltura del fagiolo, rappresenta un esempio di felice integrazione
tra l’attività agricola e la salvaguardia dell’ambiente naturale, che va senza dubbio difeso. A questo proposito, in occasione del Convegno di Rotonda, il vice-presidente dell’Ente Parco, prof. Vincenzo Cerchiara, ha dichiarato la propria disponibilità all’inserimento del logo del Parco del Pollino
nel marchio che contraddistinguerà i fagioli di Rotonda.
L’obiettivo principale di questa ricerca triennale è stato in primo luogo la caratterizzazione e valutazione bio-agronomica degli ecotipi di fagiolo di Rotonda e Sarconi e, secondariamente, di censire il resto del germoplasma locale di fagiolo, coltivato in scala più ridotta, nelle due aree.
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LA
BASILICATA E L’ISTITUTO DEL GERMOPLASMA (IG) DEL CNR DI BARI
Quando nel 1970 l’IG avviò la sua attività di reperimento e conservazione di specie di piante coltivate e selvatiche affini minacciate da perdita di variabilità ed utili all’agricoltura italiana, la Basilicata fu una delle prime regioni meridionali ad essere visitata. Le principali motivazioni furono la
vicinanza alla Puglia, sede dell’IG e, soprattutto, la ricchezza e varietà di colture. La Basilicata per
la sua posizione geografica, orografica e geologica e le conseguenti condizioni pedoclimatiche, socioeconomiche e politiche è stata da sempre un serbatoio di risorse vegetali ed animali tradizionali. Le difficoltà di trasporto e la distanza dai grandi mercati ha rallentato il progresso agricolo e
quindi ha permesso la conservazione di diverse varietà di piante selezionate dall’uomo nel corso
dei millenni. Così, anche negli anni ‘70, mentre nelle pianure pugliesi e di altre regioni italiane,
molte delle vecchie varietà di cereali, legumi, ortaggi e foraggere venivano rapidamente sostituite
da varietà di recente costituzione ed in molti casi introdotte dall’estero, nelle montagne lucane, le
vecchie varietà continuavano a prosperare quasi indisturbate. Successivamente, negli anni ’80 e
’90 il progresso agroindustriale si è fatto sentire anche nelle vallate più fertili della Basilicata. Tuttavia la forza della tradizione della gente locale aiutata da tutta una serie di microclimi che caratterizzano i diversissimi ambienti di questa regione, hanno permesso alle varietà locali di competere con quelle di più recente introduzione. Il risultato è stato che ancora oggi gli agricoltori lucani
continuano a coltivare i loro fagioli di Sarconi e Rotonda, i fagiolini dall’occhio, il cren, il peperone
di Senise, la melanzana africana, l’anice selvatico, il farro e tante altre piante alimentari e non,
ancora da scoprire e studiare.
La ricerca si prefigge la raccolta, caratterizzazione e valutazione sia agronomica che chimico-nutrizionale, di questo germoplasma tradizionale, al fine anche di tutelarlo mediante il riconoscimento per esso dei marchi comunitari D.O.P. (Denominazione d'Origine Protetta) ed I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). L’ottenimento di questi marchi di tutela potrà senz’altro contribuire ad accrescere il basso reddito degli agricoltori lucani. Al fine di reperire, salvaguardare e studiare nuove accessioni di germoplasma autoctono della Basilicata, si sono effettuate diverse missioni di esplorazione e raccolta anche in località appartenenti a regioni confinanti, caratterizzate
da agricoltura tradizionale, ancora poco influenzate dal “progresso” e mai visitate in precedenza.
Durante questa attività si è raccolto non solo il materiale genetico ma anche informazioni utili ed
inedite di etnobotanica e si è stimato il grado di erosione genetica delle singole colture. Nel corso
della collaborazione bilaterale IG e Regione Basilicata, nel campo sperimentale dell'Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa "Bosco Galdo" si è provveduto alla moltiplicazione e ringiovanimento del germoplasma reperito annualmente. Durante questa attività' si sono inoltre rilevati dati
relativi a descrittori morfo-fisiologici scelti fra quelli proposti a livello internazionale per le specie
suddette. Su alcuni di questi materiali si è anche provveduto alla determinazione di parametri
correlati con la qualità e si sono compiuti studi volti alla stima della variabiltà' genetica intra ed
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inter accessione tramite elettroforesi (SDS-PAGE) delle proteine di riserva del seme ed analisi dei
sistemi isoenzimatici caratterizzanti le singole colture. Quest’ultima attività è stata svolta presso i
laboratori dell’Istituto del Germoplasma di Bari ove, inoltre, si sono costituite banche dati computerizzate contenenti i risultati del progetto e, soprattutto, si sono conservate le accessioni reperite
nell’ambito di questa ricerca. L'attività' di moltiplicazione, conservazione, caratterizzazione e valutazione di germoplasma autoctono è fondamentale sia per la valorizzazione e commercializzazione
dei prodotti agricoli tipici della regione Basilicata, che per il suo utilizzo in un qualsiasi programma
di miglioramento genetico volto all’ottenimento di varietà adatte agli ambienti dell’Italia meridionale.
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Classificazione Botanica Origine, Diffusione ed Importanza economica del fagiolo.
Il fagiolo (Phaseolus vulgaris L.) appartiene alla famiglia botanica delle Leguminosae. Il genere
Phaseolus comprende circa 200 specie di cui solo 4 sono quelle coltivate. Infatti, accanto al fagiolo comune, la specie economicamente più importante, si coltivano anche il P. lunatus (fagiolo di
Lima), il P. coccineus (fagiolo di Spagna) e il P. acutifolius. Il centro di origine del fagiolo è stato
localizzato nell'America centro-meridionale in un’area che va dal Messico al Perù e Columbia (Figura 1). Il suo progenitore selvatico è il P. aborigineus una vigorosa pianta rampicante con piccoli
semi neri (Figura 2). Intorno all’800 a.C. le popolazioni indigene americane già coltivavano dei tipi
di fagiolo rampicanti, ancora molto simili al progenitore selvatico anche se meno rigogliosi e con
semi più grandi. Le varietà nane sono state selezionate da quelle rampicanti in epoca più recente.
Il fagiolo è stato introdotto in Europa solo dopo la scoperta dell’America e si è poi esteso in India,
Africa e altre parti del mondo (Figura 1).
A livello mondiale alla coltivazione del fagiolo fresco è destinata una superficie di circa 636.877
ettari (FAO, 1998). L’Asia e l’Europa risultano essere le aree nelle quali è più estesa la superficie
dedicata a questa coltura. Sebbene in Italia negli ultimi anni la coltivazione di questa leguminosa
ha subito un sostanziale decremento, in linea con l’andamento europeo, il nostro Paese, assieme
alla Spagna, detiene il primato produttivo in Europa (22.577 ha, 193.369 t). In Basilicata la coltivazione del fagiolo fresco ha mostrato, al contrario, un sensibile incremento, grazie soprattutto
alla progressiva valorizzazione di questa coltura, passata dall' 1% della superficie nazionale (ca.
287 ha nel 1995), ai circa 700 ettari attualmente investiti a fagiolo distribuiti in 800 aziende (ISTAT, 1995). In Basilicata la coltura del fagiolo costituisce un’attività certo non trascurabile se si
considerano le ricadute che essa ha sul mondo del lavoro e sull’economia locale. Basti pensare
che nel 1994 il valore della produzione del solo “borlotto nano” di Sarconi è stato pari a circa 1,5
miliardi, mentre la produzione totale di fagiolo fresco nel comprensorio dell’Alta Val d’Agri ha reso
più di 2,3 miliardi di lire (Bove, 1994). La coltivazione del fagiolo in Basilicata, si concentra maggiormente nelle zone dell’Alta Val d’Agri e della Valle del Mercure, in particolare nel territorio dei
comuni di Sarconi e Rotonda, in provincia di Potenza. Dal punto di vista climatico queste aree agrarie, che si sviluppano a circa 600 m s.l.m., offrono condizioni estremamente favorevoli a questa coltura: le temperature massime nei mesi di luglio, agosto e settembre non superano mai i
30°C, mentre l’umidità relativa si aggira attorno al 60-70%. Anche le caratteristiche del terreno
risultano rispondenti alle esigenze del fagiolo, che raggiunge i massimi livelli di produttività e qualità in terreni fertili, ben drenati, preferibilmente limoso-sabbiosi, quali sono quelli di origine alluvionale di queste due valli. In particolare nella Valle del Mercure, situata nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, la realizzazione di nuovi impianti irrigui tra gli anni ‘70 e ‘90, ha reso disponibili maggiori risorse idriche, favorendo così lo sviluppo agricolo di questo territorio ed in particolare della coltura del fagiolo (Cerbino et al., 1996).
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PROPRIETA' NUTRIZIONALI DEI LEGUMI
Le leguminose insieme ai cereali sono le specie utilizzate dall'uomo sin dai tempi più remoti. L'elevato valore nutritivo dei legumi, fondamentale soprattutto in situazioni di carenza di proteine
animali, e la conservabilità dei semi, anche per tempi relativamente lunghi, ne hanno imposto
l'attenzione già ai primi agricoltori. Tuttavia, sia l'incremento del livello medio di vita che del consumo di carni, latte e derivati, hanno ridotto nel tempo il consumo dei legumi. In Italia, ad esempio, negli ultimi 60-70 anni il consumo giornaliero è passato da circa 50 grammi pro capite agli
attuali 5-6 g. Le cause di questa drastica riduzione sono essenzialmente legate al lungo tempo di
cottura, che si concilia sempre meno con i ritmi della vita di oggi, ed alla tendenza a creare aerofagia in particolare nelle persone che consumano i legumi saltuariamente.
La valenza nutrizionale delle leguminose è legata alla loro capacità di accumulare nei semi una elevata quantità di proteine. Questo è possibile grazie a dei batteri simbionti, presenti nelle loro
radici, in grado di fissare l'azoto atmosferico. Questa funzione ha un ruolo importantissimo nel bilancio della biosfera, e fa si che i semi delle leguminose siano i vegetali con il più elevato tenore
di proteine (dal 21% di piselli e ceci al 36% della soia). Si tratta di proteine di valore nutrizionale
medio, in quanto carenti per alcuni aminoacidi essenziali quali quelli solforati ed il triptofano,
mentre sono ricchi di lisina. Il consumo combinato di legumi e cereali o loro derivati, che è alla
base di moltissimi piatti tipici della dieta mediterranea, garantisce una ottimale composizione delle proteine ingerite. Infatti, i cereali hanno una composizione amminoacidica complementare rispetto ai legumi essendo poveri in lisina ma ricchi in amminoacidi solforati e triptofano.
Grazie al basso contenuto d'acqua i legumi secchi si distinguono per l'elevato contenuto anche di
altre importanti sostanze nutritive (Tabella 1). L'amido è circa il 45% del peso (tranne che nella
soia); la fibra totale si divide in una forma insolubile, presente essenzialmente nella buccia dei
semi, ed una forma solubile costituita da zuccheri (tra cui quelli che producono flatulenza). Sono
inoltre rappresentati importanti elementi minerali (ferro, calcio, ecc.) e vitamine (Tabella 1). I legumi sono considerati alimenti rimineralizzanti, benché la presenza di acido fitico diminuisca la
capacità di assorbimento di alcuni sali come il calcio. I grassi sono presenti in minime quantità,
tra il 2 e il 3%, tranne che nei ceci (5%) e nella soia (intorno al 20%).
Consumati allo stato fresco hanno un tenore di acqua compreso tra il 65 e il 90%, in tal caso le
sostanze nutritive risultano meno concentrate. Questo conferisce ai legumi freschi caratteristiche
nutrizionali confrontabili con quelle di molti ortaggi ad eccezione del contenuto in proteine che resta comunque relativamente elevato. A livello di tecnica culinaria, i legumi freschi sono più facili
da trattare. Una volta sgranati possono essere lessati senza dover essere tenuti a lungo in acqua,
come necessario per reidratare i legumi secchi. Difficile che la cottura dei legumi freschi risulti
imperfetta: l'interno rimane morbido senza sfaldarsi e la buccia, sottile e poco coriacea, forma
semplicemente un involucro per trattenere la parte interna.
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Il fagiolo è tra i legumi quello più versatile potendo essere consumato in diversi stadi di crescita:
baccello verde, seme fresco o seme secco. A questo va aggiunta la possibilità di trasformazione di
ciascuno di questi stadi il che consente la commercializzazione sia del prodotto fresco che come
surgelato od inscatolato. Da un punto di vista nutrizionale i fagioli non si discostano notevolmente
dagli altri legumi essendo un alimento sia plastico (ad elevato contenuto proteico) che energetico
(ad elevato apporto calorico). E' stato calcolato che la biodisponibilità delle proteine nel fagiolo
secco si aggiri intorno al 60% valore più alto rispetto ad altre leguminose, mentre la composizione amminoacidica è abbastanza simile a quella della soia. Una importante caratteristica è la ricchezza in fibra che, oltre a favorire la peristalsi intestinale, contribuisce assieme alla lecitina, ad
abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. A tale proposito va ricordato che il baccello di fagiolo,
particolarmente ricco in fibra, è utilizzato da tempo come valido coadiuvante nelle diete dimagranti e nei regimi alimentari ipocalorici. Le fibre infatti rallentando l'assorbimento dei glucidi, inducono una ridotta secrezione dell'insulina.
La tendenza del fagiolo a creare aerofagia è dovuta al fatto che alcuni zuccheri non sono attaccati
dagli enzimi digestivi giungendo pertanto non digeriti nel crasso, dove la flora batterica innesca
quei processi fermentativi responsabili dell'aerofagia. In genere, il concetto di fermentazione è
collegato ad una ridotta funzionalità dell'intestino, in realtà le fermentazioni che avvengono nel
colon sulla cellulosa ed altri zuccheri non digeriti hanno un risvolto salutare per il nostro organismo, poiché consentono di liberare sostanze che riducono nel fegato la produzione di colesterolo
nocivo (LDL) e nell'intestino la produzione di prodotti cancerogeni. Una consumo regolare del fagiolo porta ad una diversa metabolizzazione di questi zuccheri da parte della flora microbica con
minore produzione di gas. Questo è confermato dal fatto che chi ne fa uso saltuario o chi ha appena cominciato a mangiarli (bambini) è soggetto a problemi maggiori rispetto a chi ne fa un uso
più costante. Prima della cottura i fagioli devono essere tenuti a bagno per una notte, non tanto
per ridurre il tempo di cottura, quanto perché avvengano quei processi in grado di incrementarne
il valore nutritivo. In particolare l'ammollo consente la solubilizzazione l'acido fitico, una sostanza
antinutrizionale che limita l'assorbimento dei sali minerali, ed avvia la germinazione e quindi quei
meccanismi di frazionamento delle molecole complesse (proteine ed amido) in forme più semplici
e pertanto di più facile assimilazione.
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Tabella 1. Composizione chimica e valore energetico dei legumi (i valori sono riferiti a 100 g di
granella secca).
Fagioli
Lenticchie
Ceci
Fave
Piselli
Soia
Calorie (Kcal)
311
325
334
342
306
398
Acqua (g)
10.7
11.6
13.0
13.3
13.0
8.5
Proteine (g)
23.6
25.0
21.8
27.2
21.7
36.9
Grassi (g)
2.5
2.5
4.9
3.0
2.0
18.1
Fibra (g)
17.0
13.7
13.8
7.0
15.7
11.9
Amido (g)
43.2
46.5
46.0
45.4
45.7
11.1
Sodio (mg)
4
8
6
0
38
4
Potassio (mg)
1445
980
800
0
990
1740
Ferro (mg)
6.7
5.1
6.1
5.0
4.5
6.9
Calcio (mg)
137
127
117
90
48
257
Fosforo (mg)
437
347
299
420
320
591
Vitamina B1 (mg)
0.40
0.57
0.36
0.50
0.58
0.99
Vitamina B2 (mg)
0.17
0.20
0.14
0.28
0.15
0.52
Vitamina PP (mg)
2.30
1.80
1.70
2.60
2.20
2.50
Vitamina A (mg)
3
10
30
10
10
0
Vitamina C (mg)
3
3
5
4
4
0
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La valorizzazione dei prodotti tipici tramite l'attribuzione di denominazioni e marchi di
tutela.
Il termine valorizzazione comprende tutte quelle iniziative destinate a consolidare l'immagine che
una produzione ha assunto sul mercato nel tempo e per tradizione. Gli strumenti utili per la valorizzazione possono essere suddivisi in due grandi categorie: le denominazioni ed i marchi. Non di
rado questi due termini sono usati in forma impropria o ritenuti dei sinonimi.
Le denominazioni sono assegnate da enti pubblici e sanciscono il legame esistente tra le caratteristiche qualitative di un prodotto, le tecniche di produzione e l'area geografica di provenienza. La
delimitazione di quest'ultima tiene conto dell'esistenza nel suo ambito di una tradizione produttiva
consolidata nel tempo. Le denominazioni consentono di tutelare i prodotti tipici in modo che non
sia possibile utilizzare il loro nome per produzioni analoghe ottenute però in aree geografiche al di
fuori di quelle tradizionali.
I marchi sono gestiti da soggetti privati, sia singoli che collettivi, che a seguito di una registrazione, sono titolati ad utilizzarli per identificare sul mercato un prodotto o una linea di prodotti delle
proprie aziende. I marchi consentono quindi di personalizzare e tutelare con nomi e/o simboli grafici l'immagine da fornire al consumatore del binomio prodotto-azienda. Va sottolineato che denominazioni e marchi comportano una diversa concezione della qualità. Infatti, le denominazioni
tutelano le caratteristiche qualitative e le modalità di produzione, consolidate per tradizione, di un
prodotto tipico ben conosciuto ed affermato. I marchi invece, identificano i prodotti di una azienda
che può perseguire una propria politica della qualità per garantirsi importanti quote di mercato
soddisfacendo le esigenze, non necessariamente convergenti, delle grosse catene di distribuzione
e dei consumatori.
Nel 1992 i criteri per l'assegnazione delle denominazioni sono stati disciplinati in ambito comunitario attraverso i Regolamenti n° 2081/92 e n° 2082/92 del 14 luglio 1992 (Gazzetta Ufficiale della Comunità n. L208 del 24 luglio 1992). Tali normative hanno istituito le seguenti denominazione
attribuibili ai prodotti agro-alimentari tradizionali degli stati membri:
1) denominazione di origine protetta (DOP) attribuita ad un prodotto agricolo o alimentare originario di una ben definita regione, paese o luogo nel cui ambito ha luogo la sua produzione. Le caratteristiche e la qualità del prodotto in questione sono essenzialmente od esclusivamente attribuibili all'ambiente geografico comprensivo dei fattori umani;
2) indicazione geografica protetta (IGP) attribuita ad un prodotto agricolo o alimentare originario di una ben definita regione, paese o luogo nel cui ambito ha luogo la produzione ma
non necessariamente la trasformazione. Le caratteristiche e la qualità di tali prodotti sono
riferibili all'ambiente di produzione ma anche a fattori umani;
3) attestazione di specificità (AS) attribuita ad un prodotto agricolo o alimentare che si differenzia da altri analoghi appartenenti alla stessa categoria merceologica.
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Sostanzialmente mentre le DOP riguardano quei prodotti alimentari le cui prerogative qualitative
sono tutte connesse con le caratteristiche ambientali della zona di produzione e con le metodologie di lavorazione, le IGP designano quei prodotti le cui caratteristiche sono legate a fattori climatici e/o pedologici. Infine l'AS valorizza esclusivamente l'applicazione di un metodo di produzione
tradizionale.
Con l'adozione dell'ottava lista da parte della Commissione Europea si è conclusa la procedura di
attribuzione di marchi DOP ed IGP a quei prodotti che già godevano a livello nazionale di una tutela giuridica o di una fama consolidata. E' quindi possibile fare un primo bilancio dei marchi ottenuti dal nostro paese. Complessivamente, a fronte delle circa 1500 richieste pervenute, sono state assegnate poco meno di 500 denominazioni di cui circa i 2/3 sono marchi DOP. La distribuzione
delle denominazioni tra i diversi paesi comunitari è risultata alquanto disomogenea. Se l'Irlanda è
l'unico paese che non ha ottenuto alcun riconoscimento, ampiamente premiati sono stati i paesi
dell'area mediterranea (Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia) che hanno totalizzato circa
l'80% delle assegnazioni. Per certi versi si può quindi parlare di un ampio riconoscimento ad un
comune modello alimentare basato sugli stessi alimenti preparati con prodotti che nascono in
ambienti simili e che si sono tramandati nei secoli. Francia ed Italia si contendono la leadership
europea delle denominazioni. Il nostro paese ha ottenuto 98 denominazioni, le DOP sono nettamente prevalenti per i formaggi, gli insaccati e gli oli d'oliva, le IGP per i prodotti ortofrutticoli
(Tabella 2). Come è possibile osservare nell'elenco complessivo sono rappresentate tutte le regioni italiane; in particolare la Basilicata ha ottenuto due importati riconoscimenti nel settore ortofrutticolo con l'attribuizione dell'IGP al fagiolo di Sarconi ed al peperone di Senise.
Scorrendo l'elenco è possibile trovare accanto a prodotti molto noti come il parmigiano reggiano,
il Prosciutto di Parma, ecc. numerosi prodotti di nicchia. Questi sono quasi sconosciuti al grande
pubblico in quanto poco o per nulla commercializzati al di fuori della zona di produzione. Questo è
un risultato sostanzialmente atteso poiché è soprattutto alla valorizzazione e salvaguardia di questi prodotti che mira la normativa comunitaria. Peraltro la necessità di muoversi in questa direzione è stata ribadita più volte sia in Convegni nazionali ed internazionali che nella letteratura scientifica di questi ultimi anni. Creare le condizioni che incentivano la prosecuzione della produzione
dei prodotti di nicchia vuol dire anche tramandare alle generazioni future la cultura ad essi collegata. Intendendo per cultura l'utilizzo di tecniche di produzione tradizionali e comunque non industriali, la tutela dell'identità culturale di minoranze etniche, i piatti tipici, la sopravvivenza di feste
o sagre della tradizione popolare, ecc.
Purtroppo la forte frammentazione a livello produttivo della nostra agricoltura rappresenta in questo contesto un notevole ostacolo. Infatti, molti dei prodotti che hanno già ottenuto i marchi di tutela sono stati sostenuti da comitati promotori o consorzi di tutela creati ad hoc per sostenerne la
candidatura in sede comunitaria. Si tratta sicuramente di iniziative meritorie che hanno consentito
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di raggiungere lo scopo prefissato ma queste strutture sono ora chiamate ad esercitare un ruolo
trainante sia per garantire nel tempo degli standard qualitativi prefissati che per creare con adeguate iniziative degli sbocchi duraturi sul mercato. Senza tutto questo l'ottenimento dei marchi
comunitari risulterebbe di fatto alquanto sterile.
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TABELLA 2. Elenco dei prodotti italiani che hanno ottenuto i marchi comunitari.
Marchio DOP per prodotti lattiero-caseari:
Asiago
Bitto, Bra
Caciocavallo Silano, Caciotta d'Urbino, Canestrato Pugliese, Castelmagno
Fiore Sardo, Fontina, Formai de Mut Dell'alta Valle Brembana
Gorgonzola, Grana Padano
Montasio, Monte Veronese, Mozzarella di Bufala Campana, Murazzano
Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Pecorino Sardo, Pecorino Siciliano, Pecorino Toscano,
Provolone Valpadana
Quartirolo Lombardo
Ragusano, Raschera, Robiola di Roccaverano
Taleggio, Toma Piemontese
Valle d'Aosta Fromadzo, Valtellina Casera
Marchio IGP per prodotti vegetali, ortofrutticoli e cereali:
Arancia Rossa di Sicilia
Cappero di Pantelleria, Castagna di Montella, Clementine di Calabria
Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese, Fagiolo di Sarconi, Farro della Garfagnana, Fungo di
Borgotaro
Lenticchia di Castelluccio di Norcia
Marrone del Mugello, Marrone di Castel del Rio
Nocciola di Giffoni, Nocciola del Piemonte, Nocellara del Belice
Peperone di Senise, Pera dell'Emilia Romagna, Pera Mantovana, Pesca e Nettarina di Romagna
Radicchio Rosso di Treviso, Radicchio Variegato di Castelfranco, Riso Nano Vialone Veronese
Scalogno di Romagna
Uva da Tavola di Canicattì
Marchio DOP per prodotti vegetali, ortofrutticoli e cereali:
Pomodoro S. Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino
Marchio DOP per carni fresche ed insaccati:
Capocollo di Calabria, Coppa Piacentina, Culatello di Zibello
Pancetta di Calabria, Pancetta Piacentina, Prosciutto di Carpegna, Prosciutto di Modena, Prosciutto
di Norcia, Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele, Prosciutto Toscano, Prosciutto Veneto
Berico-Euganeo
Salame Brianza, Salame Piacentino, Salame di Varzi, Salsiccia di Calabria, Soppressata di Calabria, Speck dell'Alto Adige
Valle d'Aosta Jambon de Bosses, Valle d'Aosta Lard d'Arnad
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Marchio IGP per carni fresche ed insaccati:
Bresaola della Valtellina
Mortadella di Bologna
Vitellone bianco dell'Appennino centrale
Marchio DOP per grassi ed oli di oliva:
Aprutino Pescarese
Brisighella, Bruzio
Canino, Cilento, Collina di Brindisi, Colline Salernitane, Colline Teatine
Dauno
Garda
Laghi Lombardi
Monti Iblei
Penisola Sorrentina
Riviera Ligure
Sabina
Terra di Bari, Terra d'Otranto, Toscano
Umbria
Valli trapanesi
Marchio IGP per prodotti da forno e pasticceria:
Pane casareccio di Genzano
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DESCRIZIONE DELL’ALTA VAL D’AGRI E DELLA VALLE DEL MERCURE
Val d’Agri.
L’area dell’Alta Val d’Agri è rappresentata dalla superficie pianeggiante che da Marsico Nuovo si
sviluppa lungo il fiume Agri fino alla contrada “Piani la Braida “ nel comune di Spinoso, delimitata
da catene montuose a mo’ di corona. I rilievi che la delimitano sono contraddistinti da fianchi
piuttosto scoscesi attraversati da torrenti che determinano il loro tragitto, per lo più breve, in corrispondenza della brusca interruzione di pendenza con le superfici pianeggianti della valle. La
stessa si chiude in relazione alla stretta del Pertusillo da dove ha inizio un invaso artificiale realizzato nel 1963 che invasa circa 155 milioni di metri cubi d’acqua, utilizzata per scopi irrigui e potabili. Dal punto di vista morfologico la zona rappresenta una valle alluvionale pianeggiante contraddistinta da una seria di deboli terrazzamenti spesso oggetto di interventi antropici che ne
hanno modificato nei secoli l’aspetto originario. I terreni agrari, pur presentando differenze a volte sensibili per quanto riguarda spessore, contenuto in elementi grossolani e caratteristiche idrologiche, hanno mediamente una buona dotazione organica, elevata attività biologica, scarso contenuto in calcare e reazione neutra o sub acida. Sotto l’aspetto climatico l’area si caratterizza per
inverni lunghi e rigidi , con escursioni termiche, con valori massimi medi di 24 C° (dati forniti dalla stazione meteo dell’ A.A.S.D. “Bosco Galdo”). La superficie agricola utile dell’Alta Val D’Agri,
32.000 ettari circa, rappresenta il 57,7% della superficie totale del comprensorio, che si sviluppa
ad un’altitudine che varia da 550 a 750 metri sul livello del mare.
La superficie interessata all’orticoltura rappresenta appena il 3% della SAU ed il 75% della
superficie irrigua (11.000 ettari). I 1.200 ettari attualmente destinati all’orticoltura hanno subito
un aumento con l’entrata in funzione della diga di Marsico Nuovo e lo subiranno ancora con la trasformazione in atto, da parte del Consorzio Bonifica, del sistema irriguo da canalette a ciclo aperto ad impianto forzato. Se accanto alla risorsa “acqua” si aggiungono la risorsa “uomo” presente
sul territorio con un insediamento di circa 5.490 aziende agricole e le condizioni pedoclimatiche
tipiche delle vallate interne che puntano sull’orticoltura estivo-autunnale, si comprende chiaramente l’attenzione di molti operatori di mercato verso questa realtà agricola. L’attuale orticoltura
dell’Alta Val d’Agri è caratterizzata da due colture trainanti rappresentate dal fagiolo, considerato
patrimonio storico e culturale degli agricoltori dell’area e dallo zucchino, alle quali si aggiungono
ortive come il peperone, il pomodoro, il melone, il radicchio e in questi ultimi anni, grazie alla divulgazione da parte dell’Azienda Sperimentale “Bosco Galdo” anche l’asparago.
La coltura del fagiolo merita un discorso a parte; il 1996 è risultato caratterizzato da due momenti importanti:
-
Il riconoscimento dell’I.G.P. da parte della CEE con la costituzione del relativo “Consorzio di
tutela dei fagioli di Sarconi”;
-
Il conseguente aumento della superficie investita a questa coltura.
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La coltivazione del fagiolo tipica del comune di Sarconi e Grumento si è ormai diffusa su tutto il
comprensorio irriguo dell’Alta Val d’Agri raggiungendo circa 720 ettari investiti ed una PLV che si
aggira intorno ai sette miliardi di lire. Questa coltura quindi caratterizza in maniera inconfondibile
l’orticoltura dell’area, interessata da questo tipo di produzione sin dai tempi degli antichi Romani.
Il prodotto viene commercializzato per lo più allo stato ceroso, per il mercato del fresco mentre le
cultivar di più antica coltivazione e gli ecotipi locali sono destinati al mercato del secco.
Da questa panoramica scaturisce che la commercializzazione dei principali prodotti orticoli
della nostra valle è limitata ai due-tre mesi estivi che compromette notevolmente la potenzialità
del territorio. Nasce l’esigenza di consolidare le esperienze in atto per dare continuità di presenza
sul mercato ed allungare il periodo di commercializzazione. Per questo scopo, l’Azienda Agricola
Sperimentale “Bosco Galdo” ha predisposto un programma mirante ad introdurre nuove specie
come radicchio, finocchio, melone, fagiolino, lattuga, scarola, cardo e aglio inseriti in sistemi ecocompatibili. Tuttavia pesano ancora sui risultati economici aziendali gli effetti negativi dovuti alle
carenze professionali e, soprattutto, alla mancanza di un sistema organizzato di commercializzazione e trasformazione dei prodotti.
Valle del Mercure.
Il Comune di Rotonda fa parte del comprensorio della Valle del Mercure, territorio situato ad
un’altitudine media di 500-600 m sul livello del mare e a ridosso del Parco Nazionale del Pollino.
La Valle del Mercure comprende sia un versante lucano con i comuni di Rotonda, Viggianello, Castelluccio inferiore e Castelluccio superiore, e da un versante calabrese con i comuni di Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello. Il versante lucano presenta un territorio di circa 17.000 ha, con
una S.A.U. di 8.000-9.000 ha e una superficie irrigua di 3.300 ha corrispondente al 30-35% della
S.A.U.. Il comprensorio della Valle del Mercure è stato sempre considerato da un punto di vista
agricolo un’appendice di quello della Valle dell’Agri, meno esteso di quest’ultimo e leggermente
acclive, ma con una maggiore presenza umana insediata sul territorio testimoniata dalla presenza
di circa 2000-2.200 aziende distribuite fra tutti i Comuni lucani della valle. Questa peculiarità presenta notevoli vantaggi per la salvaguardia dell’ambiente agricolo, immerso completamente nel
cuore del Parco Nazionale del Pollino. Tuttavia ciò ha determinato una notevole pressione fondiaria sul territorio, sia in termini di frammentazione che di polverizzazione fondiaria e aziendale. Infatti esistono aziende agricole ampie anche poche are.
Lo sviluppo agricolo di questo territorio ed in particolare lo sviluppo della coltura del fagiolo, si articola in due fasi: una prima che va fino al 1980 ed una seconda che dal 1981 arriva ai
giorni nostri. Nella prima fase era presente un tipo di agricoltura di sussistenza il cui unico scopo
era quello di soddisfare le esigenze della famiglia. Il fagiolo rappresentava infatti la principale fon-
19
te proteica di origine vegetale. Solo nell’ambito delle aziende più consistenti, capaci di produrre
non solo per l’autoconsumo familiare, la produzione in esubero del fagiolo secco veniva venduta
sia al mercato locale che ai commercianti calabresi, genitori di quelli attuali, che oggigiorno acquistano i fagioli freschi prodotti in loco. I fagioli che venivano coltivati costituivano le varietà locali.
Con la diffusione dell’irrigazione praticata negli anni 1981-82 si passa alla seconda fase, nella
quale si assiste ai primi tentativi di produzione del fagiolo fresco, utilizzando gli ecotipi locali. Si
cominciò così a selezionare, nell’ambito degli ecotipi locali, i genotipi che meglio rispondevano in
termini di rese e gusti del mercato. In seguito vennero introdotte le prime varietà commerciali di
fagiolo borlotto da parte di qualche agricoltore. Grazie all’azione divulgativa svolta dall’Ufficio Sviluppo Agricolo della Regione Basilicata tramite l’A.A.S.D. “Bosco Galdo” di Villa d’Agri è stata introdotta una serie di varietà commerciali di fagiolo borlotto sia nane che rampicanti, insieme ad
alcune nuove specie orticole. Con questa azione divulgativa, la coltivazione del fagiolo ha avuto
una forte impennata in termini di superficie e di produzione ed in particolare, dopo qualche anno
di transizione, la coltivazione del fagiolo nano sta certamente prendendo il sopravvento su quella
del fagiolo rampicante. In particolare le nuove cultivar di fagiolo, sia rampicante che nano, si sono
affermate definitivamente avendo trovato le condizioni pedoclimatiche ideali in questa vallata, a
discapito delle vecchie varietà che, pur dimostrandosi nettamente più buone non reggevano il
confronto in termini di rese produttive. Infatti se rapportiamo la produzione ad un valore 100,
possiamo affermare che i fagioli nani rappresentano il 40-50% mentre i rampicanti il rimanente
60-50%. Nell’ambito dei fagioli rampicanti il 50-60% è rappresentato da cultivar del tipo borlotto
mentre il rimanente è costituito da fagioli locali di cui un buon 90% corrisponde al fagiolo bianco
e il 10% da altri tipi. Questo fenomeno si è accentuato ancora di più nel corso di questi ultimi anni. Ciò è dovuto alle caratteristiche del mercato, sempre più esigenti in termini di qualità, obbligando l’ambiente agricolo alla selezione di varietà che rispondessero in termini produttivi e qualitativi alle esigenze sia del coltivatore che del consumatore. La conseguenza di questo trend ha
comportato l’abbandono progressivo delle varietà locali.
Contemporaneamente a questi cambiamenti, anche l’indirizzo produttivo tipicamente zootecnico-cerealicolo è passato ad un indirizzo orticolo. Infatti i primi interventi irrigui fatti con la
Cassa del Mezzogiorno nelle contrade Piano Incoronata, Cotura e Fratta furono realizzati per migliorare l’attività zootecnica. Con i primi tentativi fatti nel settore orticolo ed in particolare con
l’azione divulgativa in questo specifico campo, si è assistito al passaggio ad un ordinamento tipicamente orticolo che ha determinato non poche difficoltà a questi impianti, in quanto non adeguati a soddisfare le esigenze della forte espansione della coltura del fagiolo e delle nuove colture
ortive. Nell’ambito dell’azienda agricola, la coltura del fagiolo è diventata la più importante infatti,
nella nuova rotazione tipica, essa ritorna ogni due o tre anni secondo questo schema: fagiolocereale-fave-fagiolo (pomodoro o zucchino).
20
AGROTECNICA E SUA EVOLUZIONE IN BASILICATA
Nella Valle del Mercure la tecnica di coltivazione del fagiolo ha subito dei cambiamenti nel corso di
questi anni legati essenzialmente all’evoluzione della pratica irrigua. Infatti, con il passaggio
dall’irrigazione a scorrimento, a quella a pioggia ed infine a quella a goccia, anche la tecnica dei
sostegni delle piante di fagiolo è variata passando dall’utilizzo del mais in consociazione, all’uso
delle “fosse” con pertiche di castagno e, ultimamente, all’impiego della rete. La consociazione del
fagiolo con il mais è rimasta localizzata solo in aziende agricole dove si pratica l’irrigazione a scorrimento oppure in aziende in cui si coltiva il mais per l'alimentazione degli animali. L’uso delle
pertiche di castagno come tutori costituisce il sistema più economico per la coltivazione del fagiolo
rampicante, in quanto esse rappresentano il sottoprodotto del bosco di castagno, molto diffuso in
questo territorio. Il sesto di impianto utilizzato dagli agricoltori locali può variare da 90 a 100 cm
tra le file e da 90 a 100 cm sulla fila con investimenti pari a 0,8-1 pertiche per m2, ossia di 8.00010.000 pertiche per ettaro. Il numero di semi per postarella varia a seconda che si tratti di ecotipi
locali (da 8 a 20) o di fagioli borlotti (da 7 a 10), con un investimento complessivo di semi oscillante da 70 kg/ha a 170 kg/ha per il fagiolo bianco a causa della sua ridotta germinazione. Il numero di piante per postarella oscilla in media da 7 a 10, pari a 70.000-100.000 piante/ha. La resa
per postarella varia mediamente da 1 a 1,5 kg.
Le varietà coltivate sia a Sarconi che a Rotonda sono destinate soprattutto alla produzione di baccelli freschi da sgusciare, cioè di semi allo stato ceroso, per lo più del tipo borlotto e cannellino. A
differenza delle varietà di Sarconi che hanno generalmente portamento nano (es. il tipico borlotto
comunemente conosciuto con il nome di “ciuoto”), quelle di Rotonda (es. i pregiati “fagioli bianchi”) hanno invece abito di crescita rampicante. Caratteristica comune ad entrambe le zone è che
la coltura del fagiolo risulta sempre inserita in ordinamenti colturali misti (Bove, 1994). La produzione è affidata a numerose aziende, tra le quali prevalgono quelle di piccole dimensioni ed a
conduzione familiare. Attualmente sia in Val d'Agri che nella Valle del Mercure la produzione di fagioli è essenzialmente basata su l'impiego di cultivar commerciali. Infatti, nell’Alta Val d’Agri, su
una superficie coltivata a fagiolo di circa 205 ettari, il 64,9% è occupato da moderne cultivar di
borlotto nano ed il 29 % da quelle di cannellino solo il rimanente 6,1% è rappresentato da ecotipi
locali. Dei 70 ettari di superficie dedicata al fagiolo nella Valle del Mercure, circa il 70% è diviso
equamente tra cultivar commerciali di borlotto rampicante e l’ecotipo rampicante locale “fagiolo
bianco”, il 24,5% è riservata a cultivar di borlotto nano, e il 4,5% comprende altri ecotipi locali
rampicanti (Bove, 1994). Le varietà locali, definite ecotipi o meglio agroecotipi o landraces (razze
locali) occupano quindi nicchie di territorio tradizionalmente ad esse dedicate, a cui perciò risultano fortemente adattate. Si tratta quindi di genotipi dotati di caratteristiche morfo-agronomiche e
nutrizionali “originali”, ben distinte dalle varietà commerciali altamente selezionate, che rappresentano il risultato finale di programmi di miglioramento genetico, spesso condotti per aree agro-
21
climatiche completamente differenti. Le caratteristiche agronomiche ed organolettiche degli ecotipi sono definite dagli agricoltori e dai consumatori, nettamente superiori rispetto a quelle delle
cultivar commerciali. Queste ultime però, hanno il pregio di essere più produttive e, poiché purtroppo il prezzo di mercato della maggior parte dei prodotti agricoli non tiene sufficientemente
conto della qualità, vi è il rischio concreto che le cultivar commerciali sostituiscano completamente i più sapidi ecotipi locali.
METODOLOGIA ADOTTATA
Nel triennio 1995-97 è stato condotto uno studio su 21 ecotipi di fagiolo (Tabella 3), di cui 11
provenienti dall’Alta Val d’Agri (Sarconi) e 10 originari della Valle del Mercure (Rotonda). Come
riferimenti si sono utilizzate le seguenti cultivar commerciali: Arcobaleno (OLTER) per la valutazione agronomica cui sono state aggiunte per la valutazione biochimica le cultivar Barbarossa
(OLTER), Bingo (OLTER), Eden (OLTER), Red Falcon (Nun), Volcano (ASGROW). Si è adottato uno
schema sperimentale a blocchi randomizzati con 3 ripetizioni. Su ciascuna varietà sono stati rilevati 79 caratteri morfo-fisiologici, scelti tra quelli proposti per il Phaseolus vulgaris L. dall’IBPGR
(1982). I dati sono stati sottoposti ad analisi statistica utilizzando il programma SAS. L’intera
banca dati è depositata presso il Servizio di Documentazione dell’Istituto del Germoplasma.
Tutte le varietà sono state coltivate tra luglio e novembre, seguendo l’agrotecnica riportata in Tabella 4, presso l’A.A.S.D. “Bosco Galdo”. Quest’ultima è situata a Villa d’Agri nel comune di Marsico Vetere, a circa 600 m s.l.m. I suoi terreni (5,4 ettari), tutti in un unico corpo, a reazione quasi
neutra, risultano ricchi di sostanza organica e sufficienti in azoto, ferro e boro. La piovosità annua
si aggira intorno a 750-800 mm; il periodo più piovoso va da novembre a febbraio, quello meno
piovoso da giugno a settembre (Brandi et al., 1996). L’andamento termico e pluviometrico del periodo in cui è stata effettuata la prova è riportato nelle Figure 3 e 4. Le analisi elettroforetiche delle proteine di riserva del seme sono state condotte come descritto da Limongelli et al., (1996); la
composizione della granella è stata studiata utilizzando le metodiche ufficiali AOAC (1970).
TABELLA 3. ELENCO DEGLI ECOTIPI DI FAGIOLO E LORO ORIGINE
SARCONI
ROTONDA
Cannellino
Ciuoto
Naseddu
Marucchedda
Munachedda
Riso bianco
Riso giallo
Tabacchino
Tuvagliedda
Verdolino
A' marozzo
Castelluccisa
Che si spacca
Corneola
Fagiolo bianco
Gialletto
Mericano
Occhio di bue
Panzaredda
Tondino bianco
Za' Vicenza
21
climatiche completamente differenti. Le caratteristiche agronomiche ed organolettiche degli ecotipi sono definite dagli agricoltori e dai consumatori, nettamente superiori rispetto a quelle delle
cultivar commerciali. Queste ultime però, hanno il pregio di essere più produttive e, poiché purtroppo il prezzo di mercato della maggior parte dei prodotti agricoli non tiene sufficientemente
conto della qualità, vi è il rischio concreto che le cultivar commerciali sostituiscano completamente i più sapidi ecotipi locali.
METODOLOGIA ADOTTATA
Nel triennio 1995-97 è stato condotto uno studio su 21 ecotipi di fagiolo (Tabella 3), di cui 11
provenienti dall’Alta Val d’Agri (Sarconi) e 10 originari della Valle del Mercure (Rotonda). Come
riferimenti si sono utilizzate le seguenti cultivar commerciali: Arcobaleno (OLTER) per la valutazione agronomica cui sono state aggiunte per la valutazione biochimica le cultivar Barbarossa
(OLTER), Bingo (OLTER), Eden (OLTER), Red Falcon (Nun), Volcano (ASGROW). Si è adottato uno
schema sperimentale a blocchi randomizzati con 3 ripetizioni. Su ciascuna varietà sono stati rilevati 79 caratteri morfo-fisiologici, scelti tra quelli proposti per il Phaseolus vulgaris L. dall’IBPGR
(1982). I dati sono stati sottoposti ad analisi statistica utilizzando il programma SAS. L’intera
banca dati è depositata presso il Servizio di Documentazione dell’Istituto del Germoplasma.
Tutte le varietà sono state coltivate tra luglio e novembre, seguendo l’agrotecnica riportata in Tabella 4, presso l’A.A.S.D. “Bosco Galdo”. Quest’ultima è situata a Villa d’Agri nel comune di Marsico Vetere, a circa 600 m s.l.m. I suoi terreni (5,4 ettari), tutti in un unico corpo, a reazione quasi
neutra, risultano ricchi di sostanza organica e sufficienti in azoto, ferro e boro. La piovosità annua
si aggira intorno a 750-800 mm; il periodo più piovoso va da novembre a febbraio, quello meno
piovoso da giugno a settembre (Brandi et al., 1996). L’andamento termico e pluviometrico del periodo in cui è stata effettuata la prova è riportato nelle Figure 3 e 4. Le analisi elettroforetiche delle proteine di riserva del seme sono state condotte come descritto da Limongelli et al., (1996); la
composizione della granella è stata studiata utilizzando le metodiche ufficiali AOAC (1970).
TABELLA 3. ELENCO DEGLI ECOTIPI DI FAGIOLO E LORO ORIGINE
SARCONI
ROTONDA
Cannellino
Ciuoto
Naseddu
Marucchedda
Munachedda
Riso bianco
Riso giallo
Tabacchino
Tuvagliedda
Verdolino
A' marozzo
Castelluccisa
Che si spacca
Corneola
Fagiolo bianco
Gialletto
Mericano
Occhio di bue
Panzaredda
Tondino bianco
Za' Vicenza
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Tabella 4. Tecniche di coltivazione e caratteristiche chimico-fisiche del terreno.
TECNICHE DI COLTIVAZIONE
Natura del terreno
medio impasto
Precessione colturale
peperone
Preparazione del terreno
Sistema di allevamento
aratura alla profondità di 50 cm;
estirpatura e fresatura
rampicanti (rete)
Schema sperimentale
blocchi randomizzati con 3 ripetizioni
Epoca di semina
1a decade di luglio
Investimento teorico
Dimensione parcella
nani (60 cm x 10 cm)
rampicanti (120 cm x10 cm)
10 m2
Parcelle totali (n.)
63
Concimazione in pre-semina
Concimazione in copertura
letame maturo (600 q/ha)
solfato di potassio (150 uf/ha)
perfosfato minerale (90 uf/ha)
nitrato ammonico (25 uf/ha)
nitrato ammonico (25 uf/ha)
Diserbo
trifluralin 2 l/ha in presemina
Interventi irrigui (n.)
12
CARATTERISTICHE FISICHE E CHIMICHE DEL TERRENO*
Sabbia (%)
51
Limo (%)
30
Argilla (%)
19
pH (in acqua)
7,1
Calcare totale (% della terra fine)
assente
Calcare attivo (% della terra fine)
assente
Sostanza organica (% della terra fine)
1,8
Azoto totale (‰)
1,8
Anidride fosforica assimilabile (kg/ha)
149
Ossido di potassio scambiabile (kg/ha9
1.031
* procedure analitiche adottate: Metodi Ufficiali D.M. 11/05/92
23
DISCUSSIONE DEI RISULTATI
I dati agronomici e biochimici raccolti per ciascun ecotipo nell'ambito di questo studio sono riportati nelle precedenti schede di caratterizzazione e sono espressi come media delle tre annate. L'analisi dei dati raccolti ha evidenziato l'assenza di variabilità a livello intra-popolazione per circa il
90% dei caratteri rilevati. La comparazione dei dati per stimare la variabilità inter-popolazione ha
mostrato che diversi livelli di variabilità sono associati ai differenti parametri presi in esame; per
circa il 30% dei parametri non è stata osservata alcuna variabilità tra gli ecotipi. Per gran parte
dei caratteri inoltre, si è registrata una elevata stabilità nelle 3 annate, giustificata dal fatto che si
sono utilizzati descrittori ad elevata ereditabilità, tra i più indicati per studi di caratterizzazione di
collezioni di germoplasma.
Caratterizzazione e valutazione agronomica
Tra i 68 descrittori morfo-fisiologici e produttivi del fagiolo riportati nelle schede saranno discussi
solo quelli ritenuti più significativi.
Per quanto riguarda il ciclo biologico, esiste un comportamento omogeneo delle piante nei confronti dell’epoca di fioritura, mentre, relativamente all’epoca di maturazione cerosa, esse presentano differenze statisticamente rilevanti. La varietà commerciale “Arcobaleno” risulta infatti la più
precoce e, raggiungendo la maturazione in soli 85 giorni, si distacca nettamente da tutti gli ecotipi tra i quali non si rilevano differenze significative. Il “Cannellino di Sarconi” è l’ecotipo più tardivo richiedendo ben 105 giorni per la maturazione cerosa. Non sono state evidenziate tra gli ecotipi in esame, correlazioni tra precocità di fioritura e precocità di maturazione cerosa.
Circa l’altezza della pianta si può osservare come la suddivisione netta in due gruppi esprima il
diverso habitus delle piante: “nane” provenienti da Sarconi, con un’altezza media di ca. 40 cm e
“rampicanti”, coltivate per lo più a Rotonda, con altezza media compresa tra 195 e 250 cm. Il diverso portamento non influenza la precocità di fioritura o di maturazione cerosa, ma la capacità
produttiva che, per le quattro varietà “nane” di Sarconi, risulta essere nettamente inferiore rispetto agli altri ecotipi. Da notare, come per il “Cannellino”, ad una più tardiva maturazione cerosa
corrisponda una minore produzione di granella. Dall’osservazione dei dati relativi alle altre varietà, non si evince però una correlazione puntuale tra i due parametri. Questi due gruppi si differenziano anche per alcuni altri parametri quali: a) colore delle ali del fiore (bianco per i rampicanti, diversificato per i nani); b) numero di branche per pianta (superiore a due nei tipi rampicanti);
c) diametro dello stelo (maggiore nei tipi nani); d) sezione del baccello verde (diversificata nei
nani). Inoltre, come atteso, gli ecotipi rampicanti e nani differiscono nettamente, per il numero di
baccelli fertili per pianta e per il numero di semi per baccello (4,6 vs 5,9) entrambi inferiori nei tipi nani.
24
La posizione del primo nodo fruttifero, fondamentale per l’attitudine alla raccolta meccanica, si attesta mediamente per tutte le varietà tra il primo ed il secondo nodo, tranne che per “Marucchedda”? per il quale il primo nodo fruttifero è mediamente il terzo.
Tra i parametri più strettamente legati alla produttività, il numero di baccelli fertili per pianta presenta una notevole variazione tra un valore minimo di ca. 350 per la varietà commerciale “Arcobaleno” ed uno massimo di oltre 1000 relativo all’ecotipo “Nasieddu”. Nel complesso la varietà
commerciale di riferimento, con un numero medio di baccelli fertili per pianta pari a meno della
metà di quello medio degli ecotipi di Rotonda e di Sarconi, è risultata statisticamente diversa dagli
altri due gruppi; questi ultimi, invece, si sono mostrati abbastanza omogenei tra loro per il carattere in esame.
L'elevato peso dei semi è, come noto, una delle caratteristiche particolarmente apprezzate dai
consumatori. Rispetto a questo parametro gli ecotipi di Rotonda si differenziano da quelli di Sarconi per valori del peso dei 100 semi mediamente superiori. Va tuttavia sottolineato che per il
50% degli ecotipi questo valore è variato in modo consistente tra le annate di prova. I semi più
piccoli sono risultati associati agli ecotipi nani (46-51 g/100 semi) con la sola eccezione del “Cannellino” (63 g/100semi). Riguardo la cultivar commerciale “ Arcobaleno”, usata come controllo, si
è registrato un valore (83 g/100semi) superiore a tutti gli ecotipi. Questo dato potrebbe essere in
stretta relazione con il più basso numero di baccelli fertili per pianta osservato per questa cultivar
che comporterebbe lo sviluppo di semi di maggior peso.
Un esame di alcune caratteristiche correlate all'attitudine alla commercializzazione del fagiolo nei
suoi diversi stadi di crescita mette in evidenza interessanti differenze tra i vari ecotipi. La morfologia del baccello verde, ad esempio, ne condiziona notevolmente la commercializzazione sia come prodotto surgelato che inscatolato. In entrambi i casi sono preferiti frutti dritti, corti e di colore verde scuro. L'assenza di curvatura del baccello è stata osservata oltre che per tutti i tipi nani
anche per gli ecotipi: “Fagiolo bianco”, “Gialletto”, “A'Marozzo” e “Riso bianco”. I tipi nani sono gli
unici a possedere baccelli a sezione sia ellettica che appiattita, quest'ultima è l'unica tipologia osservata per tutti i tipi rampicanti. Purtroppo tutti gli ecotipi nani hanno mostrato la presenza del
filo di sutura assente negli ecotipi rampicanti fatta eccezione per “Castelluccisa”, “Mericano” e
“Munachedda”, nei quali è presente nel 30% dei baccelli. Non ci sono differenze significative relativamente alla lunghezza del baccello che oscilla da 11,9 a 15,6 cm. La colorazione del baccello è
risultata diversa dal verde chiaro solo per gli ecotipi: “Castelluccisa” (33% dei baccelli rossi con
striature verdi), “Gialletto” (75% dei baccelli giallo chiaro), “Munachedda” (baccelli dal porpora al
rosso) e “Ciuoto” (baccelli giallo chiaro con macchie o strisce colorate).
La presenza di striature rosse sia sul seme ceroso che sul baccello è una caratteristica molto richiesta dal mercato. Tra questi ecotipi però, solo 4 hanno sul seme striature che vanno dal viola
al vinato, mentre i baccelli sono in prevalenza di colore giallo (12 ecotipi), o gialli con striature
25
rosse (6 ecotipi), interamente rossi negli ecotipi ”Castelluccisa”, “Za' Vicenza” e “Munachedda”.
Gli ecotipi lucani risultano notevolmente diversificati per quanto riguarda l'aspetto del seme secco. Infatti, nella collezione sono presenti oltre a popolazioni a seme bianco o seme tipo borlotto,
popolazioni la cui tipologia del seme è abbastanza inconsueta tra le moderne cultivars. Ne sono
un esempio gli ecotipi con seme bicolore, ben sei, o con seme di varie colorazioni. Gli ecotipi a
seme bianco hanno in maggioranza seme medio-grosso sebbene il valore massimo sia relativo all'ecotipo “Occhio di bue” il cui seme è bicolore. A differenza delle cultivar commerciali, i fagioli lucani “tipo borlotto” sono tutti a seme medio-piccolo.
In merito alla produzione del seme ceroso (circa 60% di umidità del peso totale), le varietà più
produttive, “A’ Marozzo” (119 q/ha) di Rotonda, “Riso Bianco” (112 q/ha) e ?Castelluccisa? (104
q/ha) di Sarconi risultano nettamente superiori a tutte le altre. Gli ecotipi a portamento nano, assieme a ?Za’ Vincenza? (rampicante), sono suddivisi in due gruppi distinti che, mediamente presentano rese produttive di gran lunga inferiori rispetto alle altre varietà esaminate. Il ?Cannellino?
(25 q/ha) ed il ?Ciuoto? (26 q/ha) sono gli ecotipi a più bassa produttività in assoluto. Nel confronto tra i valori totali per origine geografica, emerge che le varietà più produttive sono complessivamente quelle rampicanti di Rotonda (84 vs 64 q/ha). L’influenza dell’annata sulla produzione è
stata trascurabile anche se il 1997 è risultato più favorevole climaticamente (Figg. 3 e 4) in particolare per gli ecotipi rampicanti di Sarconi e tra questi per il “Nasieddu”.
Valutazione biochimica
Numerosi sono i parametri che devono essere presi in esame per una corretta valutazione della
qualità della granella secca da un punto di visto biochimico. Un parametro di notevole importanza
è il contenuto proteico essendo le leguminose una importante fonte di proteine vegetali.
In tutte le annate di prova gli ecotipi originari di Rotonda hanno mostrato contenuti proteici della
granella secca mediamente più alti (24.1-25.7%) rispetto a quelli di Sarconi (22.5-24.3%). I valori massimi sono stati osservati per gli ecotipi ?Tondino bianco? e ?Fagiolo bianco? le cui rispettive
medie triennali sono state 28.2? 0.43 e 26.3? 0.49. E' stato osservato che le fluttuazioni annuali di
tale parametro differiscono sensibilmente tra gli ecotipi.
Infatti, le variazioni sono state molto contenute per gli ecotipi ?A'Marozzo?, ?Riso giallo?, e ?Riso
bianco?. Per quanto attiene i costituenti minori della granella (ceneri, grassi e proteine solforate),
non si sono rilevate differenze significative, né tra i due gruppi né tra le diverse annate. Tra i fattori antinutrizionali della granella di fagiolo gli inibitori della tripsina costituiscono la classe quantitativamente più importante. I valori di tali inibitori sono risultati relativamente elevati, peraltro
essi sono apprezzabilmente influenzati dall'annata. Esaminando le medie triennali tutti gli ecotipi
hanno mostrato valori superiori alle cento unità per milligrammo di proteine (TIU/mg prot). Sono
rimasti al di sotto di tale limite soltanto gli ecotipi nani ed il ?Gialletto?.
26
In conseguenza delle diverse dimensioni del seme i due gruppi di ecotipi (nani e rampicanti) si
differenziano anche per la percentuale di tegumento rispetto al peso totale del seme. Questo parametro, peraltro scarsamente influenzato dall'annata, è ovviamente minore per gli ecotipi di Rotonda (5.9% vs. 6.6%). Un basso rapporto tegumento/cotiledone costituisce una caratteristica di
pregio essendo stato dimostrato che esso concorre alla riduzione del tempo di cottura. Quest'ultimo, determinato dopo una notte di ammollo, non ha superato l'ora ad eccezione dell'ecotipo
?Corneola? (65 min.) peraltro tradizionalmente non indicato per il consumo come seme secco.
La rapidità ed omogeneità della reidratazione del seme secco è uno dei fattori essenziali per la valutazione di mercato di una varietà di fagiolo. L'indice di idratazione, che misura l'ammontare
d'acqua assorbita da un grammo di seme, è in assoluto il parametro più influenzato dalle fluttuazioni climatiche annuali. Globalmente per questo parametro è stata riscontrata una notevole variabilità tra gli ecotipi esaminati essendo stati osservati sia ecotipi con una imbibizione molto lenta
che altri con velocità di imbibizione medio-alte. Inoltre, per alcuni ecotipi è stata riscontrata la
presenza di semi parzialmente o completamente non imbibiti dopo ben 24 ore di ammollo. I valori
massimi di semi non imbibiti (10-12% dei semi) sono stati osservati per gli ecotipi ?Mericano?, ?A'Marozzo? e ?Marucchedda?.
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DISCUSSIONE DEI RISULTATI
I dati agronomici e biochimici raccolti per ciascun ecotipo nell'ambito di questo studio sono riportati nelle precedenti schede di caratterizzazione e sono espressi come media delle tre annate. L'analisi dei dati raccolti ha evidenziato l'assenza di variabilità a livello intra-popolazione per circa il
90% dei caratteri rilevati. La comparazione dei dati per stimare la variabilità inter-popolazione ha
mostrato che diversi livelli di variabilità sono associati ai differenti parametri presi in esame; per
circa il 30% dei parametri non è stata osservata alcuna variabilità tra gli ecotipi. Per gran parte
dei caratteri inoltre, si è registrata una elevata stabilità nelle 3 annate, giustificata dal fatto che si
sono utilizzati descrittori ad elevata ereditabilità, tra i più indicati per studi di caratterizzazione di
collezioni di germoplasma.
Caratterizzazione e valutazione agronomica
Tra i 68 descrittori morfo-fisiologici e produttivi del fagiolo riportati nelle schede saranno discussi
solo quelli ritenuti più significativi.
Per quanto riguarda il ciclo biologico, esiste un comportamento omogeneo delle piante nei confronti dell’epoca di fioritura, mentre, relativamente all’epoca di maturazione cerosa, esse presentano differenze statisticamente rilevanti. La varietà commerciale “Arcobaleno” risulta infatti la più
precoce e, raggiungendo la maturazione in soli 85 giorni, si distacca nettamente da tutti gli ecotipi tra i quali non si rilevano differenze significative. Il “Cannellino di Sarconi” è l’ecotipo più tardivo richiedendo ben 105 giorni per la maturazione cerosa. Non sono state evidenziate tra gli ecotipi in esame, correlazioni tra precocità di fioritura e precocità di maturazione cerosa.
Circa l’altezza della pianta si può osservare come la suddivisione netta in due gruppi esprima il
diverso habitus delle piante: “nane” provenienti da Sarconi, con un’altezza media di ca. 40 cm e
“rampicanti”, coltivate per lo più a Rotonda, con altezza media compresa tra 195 e 250 cm. Il diverso portamento non influenza la precocità di fioritura o di maturazione cerosa, ma la capacità
produttiva che, per le quattro varietà “nane” di Sarconi, risulta essere nettamente inferiore rispetto agli altri ecotipi. Da notare, come per il “Cannellino”, ad una più tardiva maturazione cerosa
corrisponda una minore produzione di granella. Dall’osservazione dei dati relativi alle altre varietà, non si evince però una correlazione puntuale tra i due parametri. Questi due gruppi si differenziano anche per alcuni altri parametri quali: a) colore delle ali del fiore (bianco per i rampicanti, diversificato per i nani); b) numero di branche per pianta (superiore a due nei tipi rampicanti);
c) diametro dello stelo (maggiore nei tipi nani); d) sezione del baccello verde (diversificata nei
nani). Inoltre, come atteso, gli ecotipi rampicanti e nani differiscono nettamente, per il numero di
baccelli fertili per pianta e per il numero di semi per baccello (4,6 vs 5,9) entrambi inferiori nei tipi nani.
24
La posizione del primo nodo fruttifero, fondamentale per l’attitudine alla raccolta meccanica, si attesta mediamente per tutte le varietà tra il primo ed il secondo nodo, tranne che per “Marucchedda”? per il quale il primo nodo fruttifero è mediamente il terzo.
Tra i parametri più strettamente legati alla produttività, il numero di baccelli fertili per pianta presenta una notevole variazione tra un valore minimo di ca. 350 per la varietà commerciale “Arcobaleno” ed uno massimo di oltre 1000 relativo all’ecotipo “Nasieddu”. Nel complesso la varietà
commerciale di riferimento, con un numero medio di baccelli fertili per pianta pari a meno della
metà di quello medio degli ecotipi di Rotonda e di Sarconi, è risultata statisticamente diversa dagli
altri due gruppi; questi ultimi, invece, si sono mostrati abbastanza omogenei tra loro per il carattere in esame.
L'elevato peso dei semi è, come noto, una delle caratteristiche particolarmente apprezzate dai
consumatori. Rispetto a questo parametro gli ecotipi di Rotonda si differenziano da quelli di Sarconi per valori del peso dei 100 semi mediamente superiori. Va tuttavia sottolineato che per il
50% degli ecotipi questo valore è variato in modo consistente tra le annate di prova. I semi più
piccoli sono risultati associati agli ecotipi nani (46-51 g/100 semi) con la sola eccezione del “Cannellino” (63 g/100semi). Riguardo la cultivar commerciale “ Arcobaleno”, usata come controllo, si
è registrato un valore (83 g/100semi) superiore a tutti gli ecotipi. Questo dato potrebbe essere in
stretta relazione con il più basso numero di baccelli fertili per pianta osservato per questa cultivar
che comporterebbe lo sviluppo di semi di maggior peso.
Un esame di alcune caratteristiche correlate all'attitudine alla commercializzazione del fagiolo nei
suoi diversi stadi di crescita mette in evidenza interessanti differenze tra i vari ecotipi. La morfologia del baccello verde, ad esempio, ne condiziona notevolmente la commercializzazione sia come prodotto surgelato che inscatolato. In entrambi i casi sono preferiti frutti dritti, corti e di colore verde scuro. L'assenza di curvatura del baccello è stata osservata oltre che per tutti i tipi nani
anche per gli ecotipi: “Fagiolo bianco”, “Gialletto”, “A'Marozzo” e “Riso bianco”. I tipi nani sono gli
unici a possedere baccelli a sezione sia ellettica che appiattita, quest'ultima è l'unica tipologia osservata per tutti i tipi rampicanti. Purtroppo tutti gli ecotipi nani hanno mostrato la presenza del
filo di sutura assente negli ecotipi rampicanti fatta eccezione per “Castelluccisa”, “Mericano” e
“Munachedda”, nei quali è presente nel 30% dei baccelli. Non ci sono differenze significative relativamente alla lunghezza del baccello che oscilla da 11,9 a 15,6 cm. La colorazione del baccello è
risultata diversa dal verde chiaro solo per gli ecotipi: “Castelluccisa” (33% dei baccelli rossi con
striature verdi), “Gialletto” (75% dei baccelli giallo chiaro), “Munachedda” (baccelli dal porpora al
rosso) e “Ciuoto” (baccelli giallo chiaro con macchie o strisce colorate).
La presenza di striature rosse sia sul seme ceroso che sul baccello è una caratteristica molto richiesta dal mercato. Tra questi ecotipi però, solo 4 hanno sul seme striature che vanno dal viola
al vinato, mentre i baccelli sono in prevalenza di colore giallo (12 ecotipi), o gialli con striature
25
rosse (6 ecotipi), interamente rossi negli ecotipi ”Castelluccisa”, “Za' Vicenza” e “Munachedda”.
Gli ecotipi lucani risultano notevolmente diversificati per quanto riguarda l'aspetto del seme secco. Infatti, nella collezione sono presenti oltre a popolazioni a seme bianco o seme tipo borlotto,
popolazioni la cui tipologia del seme è abbastanza inconsueta tra le moderne cultivars. Ne sono
un esempio gli ecotipi con seme bicolore, ben sei, o con seme di varie colorazioni. Gli ecotipi a
seme bianco hanno in maggioranza seme medio-grosso sebbene il valore massimo sia relativo all'ecotipo “Occhio di bue” il cui seme è bicolore. A differenza delle cultivar commerciali, i fagioli lucani “tipo borlotto” sono tutti a seme medio-piccolo.
In merito alla produzione del seme ceroso (circa 60% di umidità del peso totale), le varietà più
produttive, “A’ Marozzo” (119 q/ha) di Rotonda, “Riso Bianco” (112 q/ha) e ?Castelluccisa? (104
q/ha) di Sarconi risultano nettamente superiori a tutte le altre. Gli ecotipi a portamento nano, assieme a ?Za’ Vincenza? (rampicante), sono suddivisi in due gruppi distinti che, mediamente presentano rese produttive di gran lunga inferiori rispetto alle altre varietà esaminate. Il ?Cannellino?
(25 q/ha) ed il ?Ciuoto? (26 q/ha) sono gli ecotipi a più bassa produttività in assoluto. Nel confronto tra i valori totali per origine geografica, emerge che le varietà più produttive sono complessivamente quelle rampicanti di Rotonda (84 vs 64 q/ha). L’influenza dell’annata sulla produzione è
stata trascurabile anche se il 1997 è risultato più favorevole climaticamente (Figg. 3 e 4) in particolare per gli ecotipi rampicanti di Sarconi e tra questi per il “Nasieddu”.
Valutazione biochimica
Numerosi sono i parametri che devono essere presi in esame per una corretta valutazione della
qualità della granella secca da un punto di visto biochimico. Un parametro di notevole importanza
è il contenuto proteico essendo le leguminose una importante fonte di proteine vegetali.
In tutte le annate di prova gli ecotipi originari di Rotonda hanno mostrato contenuti proteici della
granella secca mediamente più alti (24.1-25.7%) rispetto a quelli di Sarconi (22.5-24.3%). I valori massimi sono stati osservati per gli ecotipi ?Tondino bianco? e ?Fagiolo bianco? le cui rispettive
medie triennali sono state 28.2? 0.43 e 26.3? 0.49. E' stato osservato che le fluttuazioni annuali di
tale parametro differiscono sensibilmente tra gli ecotipi.
Infatti, le variazioni sono state molto contenute per gli ecotipi ?A'Marozzo?, ?Riso giallo?, e ?Riso
bianco?. Per quanto attiene i costituenti minori della granella (ceneri, grassi e proteine solforate),
non si sono rilevate differenze significative, né tra i due gruppi né tra le diverse annate. Tra i fattori antinutrizionali della granella di fagiolo gli inibitori della tripsina costituiscono la classe quantitativamente più importante. I valori di tali inibitori sono risultati relativamente elevati, peraltro
essi sono apprezzabilmente influenzati dall'annata. Esaminando le medie triennali tutti gli ecotipi
hanno mostrato valori superiori alle cento unità per milligrammo di proteine (TIU/mg prot). Sono
rimasti al di sotto di tale limite soltanto gli ecotipi nani ed il ?Gialletto?.
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In conseguenza delle diverse dimensioni del seme i due gruppi di ecotipi (nani e rampicanti) si
differenziano anche per la percentuale di tegumento rispetto al peso totale del seme. Questo parametro, peraltro scarsamente influenzato dall'annata, è ovviamente minore per gli ecotipi di Rotonda (5.9% vs. 6.6%). Un basso rapporto tegumento/cotiledone costituisce una caratteristica di
pregio essendo stato dimostrato che esso concorre alla riduzione del tempo di cottura. Quest'ultimo, determinato dopo una notte di ammollo, non ha superato l'ora ad eccezione dell'ecotipo
?Corneola? (65 min.) peraltro tradizionalmente non indicato per il consumo come seme secco.
La rapidità ed omogeneità della reidratazione del seme secco è uno dei fattori essenziali per la valutazione di mercato di una varietà di fagiolo. L'indice di idratazione, che misura l'ammontare
d'acqua assorbita da un grammo di seme, è in assoluto il parametro più influenzato dalle fluttuazioni climatiche annuali. Globalmente per questo parametro è stata riscontrata una notevole variabilità tra gli ecotipi esaminati essendo stati osservati sia ecotipi con una imbibizione molto lenta
che altri con velocità di imbibizione medio-alte. Inoltre, per alcuni ecotipi è stata riscontrata la
presenza di semi parzialmente o completamente non imbibiti dopo ben 24 ore di ammollo. I valori
massimi di semi non imbibiti (10-12% dei semi) sono stati osservati per gli ecotipi ?Mericano?, ?A'Marozzo? e ?Marucchedda?.
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ALTRO GERMOPLASMA LUCANO DI FAGIOLO.
Nella seguente sezione di questo Catalogo verranno sinteticamente presentati tutti quegli ecotipi
che pur coltivati in Basilicata non raggiungono una importanza paragonabile a quella degli ecotipi
trattati nella sezione precedente. Questa diversa collocazione scaturisce dalla valutazione oggettiva di alcuni indicatori quali: l'estensione dell'area di coltivazione, la richiesta del mercato e le caratteristiche organolettiche così come sono tradizionalmente espresse dalle popolazioni locali. Tuttavia, anche questi ecotipi al pari degli altri sono degni di attenzione in quanto facenti parte a
pieno titolo, della tradizionale coltivazione del fagiolo in Basilicata.
E' doveroso precisare che altri ecotipi, coltivati nella regione non sono stati inclusi nel presente
catalogo, non per scelta degli autori, ma a causa della loro diffusione estremamente bassa cosa
che ne rende estremamente difficile il reperimento e la successiva caratterizzazione da parte dei
ricercatori. Ne sono un esempio il “Poverello nero”di Rotonda, la “Pandaschedda”, il “Napolitano”,
i due “A d’occhio”, il “Cu mantello”, il “Tondino nero” per i quali è stato possibile solo acquisire informazioni in merito alla loro esistenza ma non materiale per una caratterizzazione e valutazione.
Non sono altresì stati inclusi alcuni tipi anche se abbastanza diffusi, in quanto è stato possibile accertare che provengono da altre regioni italiane. Il "Cannellino di Acerra" ed il "Sorana" ne sono
un esempio in quanto originari rispettivamente della Campania e della Toscana.
Elenco degli ecotipi minori e loro origine.
COMUNI DI ORIGINE
NOME LOCALE
GRUMENTO NOVA
Rosso di Grumento, S.Michele,
S.Michele delfino, S.Michele o ciuoto
MOLITERNO
Cu'Mussidu, Munachedda
PATERNO
Ciuoto di Paterno
RIVELLO
San Guadioso, Ziminelle
ROTONDA
Popolazione R1
SATRIANO
Popolazione S1, S2, S3, S4, S5, S6
SAN CHIRICO RAPARO
Cannellino di S.Chirico, Fagiolo delle ristoppie, Pisello
bianco
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SENISE
Citrino bianco, Chiapparedda, Quarantano, Vaccaredda di
Senise
VILLA D'AGRI
Nasieddu
VAL D'AGRI
Bianco, Fagiolo giallo, Marrone, Munachella, Perlinato,
Rampicante del mais, Tondo bianco
BASILICATA
Popolazione B3, B5, B10, 13, B16
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CONCLUSIONI
In conclusione i dati produttivi e biochimici presentati in questo catalogo hanno mostrato che gran
parte degli ecotipi esaminati pur non essendo il risultato di programmi di un miglioramento genetico condotti con rigoroso metodo scientifico, sono dotati di caratteristiche che li rendono paragonabili alle varietà commerciali sotto numerosi aspetti tra cui spicca quello di un miglior adattamento all’habitat di coltivazione. In particolare, tra gli ecotipi di Rotonda, il “Fagiolo bianco” (o
“Poverello bianco”) e il “Tondino bianco” sono risultati i più interessanti sia per le loro caratteristiche nutrizionali che per la resa produttiva. Inoltre, un confronto diretto tra i due gruppi di ecotipi
(Sarconi e Rotonda) evidenzia chiaramente come anche gli ecotipi di Rotonda possono, alla pari di
quelli di Sarconi, aspirare a pieno titolo all'attribuzione del marchio di tutela comunitario di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Per meglio valorizzare questo prezioso prodotto lucano, si potrebbe ipotizzare una prosecuzione
del presente progetto, che ha solo indicato i migliori ecotipi di fagiolo, con l’aggiunta di una sperimentazione mirante a mettere a punto l’agrotecnica ottimale. Ulteriori approfondimenti inoltre
tramite tecniche di biologia molecolare (RAPD’s, RFLP, AFLP, ecc.) permetterebbero una più completa identificazione e tutela di questi ecotipi garantendo la loro inequivocabile distinzione dalle
moderne cultivars commerciali. Questi ulteriori attività aiuterebbero l’attribuzione dell’IGP anche
agli ecotipi di Rotonda.
Infine questi risultati dimostrano come sia proficuo e proponibile affiancare all’attività dei genebanks, che rimangono insostituibili, l’attività degli agricoltori ed enti locali, sia pure nell’ambito di
precise normative, per la salvaguardia delle risorse genetiche. La valorizzazione di germoplasma
locale infatti può garantire la sopravvivenza, sia pure come “prodotti di nicchia”, di genotipi qualitativamente eccellenti e ben adattati all’ambiente agroclimatico di utilizzo, l’incremento del reddito degli agricoltori e la salvaguardia tramite la conservazione “on farm” (ossia “in azienda”). Una
stretta collaborazione tra enti di ricerca ed enti locali è indispensabile per l’attuazione di nuove
strategie di salvaguardia dell’agro-biodiversità.
30
BIBLIOGRAFIA
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32
RICETTE TIPICHE LUCANE SUI FAGIOLI
di:
Federico VALICENTI
(Ristorante “Luna Rossa” di Terranova del Pollino)
33
L’ammollo dei legumi
I legumi secchi vanno lasciati in ammollo in abbondante acqua fredda per circa 12 ore. Questo
procedimento permette di rendere morbido e tenero il legume e di ridurre il tempo di cottura.
Sembra inoltre che con l ’ammollo vi sia un aumento del contenuto di alcuni principi nutritivi come la vitamina C, il ferro, la niacina. Cambiando l’acqua varie volte si verifica la perdita di gran
parte delle impurità contenute nei legumi i quali a volte inibiscono la digestione e sono dotate di
tossicità .
34
Ditali con fagioli di Sarconi e castagne di Melfi
Per 4 persone
200 gr. di fagioli rossi
200 gr. di castagne secche
1 cipolla tipo Tropea
200 gr. di pasta a ditali
olio d’oliva maiatica di Aliano
pepe macinato
Mettere a bagno la sera prima i fagioli e le castagne, aggiungendo magari un pizzico di bicarbonato.
In una capiente pentola soffriggere la cipolla tagliata a fettine, aggiungere al soffritto le castagne
e i fagioli, mescolare e riempire la pentola di acqua e portare a cottura per 1 ora e mezza circa.
Se serve ulteriore acqua aggiungerla calda, salare, quindi versarci la pasta portare a cottura tutto
insieme, irrorate a piacere con del pepe nero macinato e olio extra vergine di oliva.
35
Risotto ai fagioli
300 gr. di riso
150 gr. di fagioli di Sarconi tipo rossi
½ cipolla rossa tipo Tropea
100 gr. di salsiccia fresca
50 gr. di pancetta a tocchetti
olio extra vergine di oliva
una costola di sedano tenera
un cucchiaio di pecorino o altro (a piacere)
un litro di brodo
Mettere a bagno la sera prima i fagioli per poterli far intenerire, se sono teneri basta tenerli qualche ora.
In una capiente pentola far soffriggere la cipolla e il sedano tritato finemente , quindi la salsiccia,
la pancetta e a rosolatura aggiungere i fagioli con tutta la sua acqua, far cuocere per circa
mezz’ora.
Aggiungere il riso e allungare con il brodo, quando il tutto è ben cotto cospargere di formaggio se
si desidera, servire con un filo d’olio crudo.
36
Tagliolini ai fagioli
300 gr. di tagliolini
300 gr. di fagioli tipo Sarconi
mezzo chilo di pomodorini maturi
1 peperoncino secco
uno spicchio d’aglio
Mettere a bagno la sera prima i fagioli, quindi cuocerli in acqua salata.
In una padella far soffriggere l’aglio e il peperoncino, aggiungere i pomodori a pezzetti e far cuocere per circa 20 min. a fuoco lento.
A cottura ultimata aggiungere un po’ di acqua di cottura ai pomodorini e versarci i fagioli, portare
ad ebollizione e versarci i tagliolini precedentemente cotti in acqua salata.
Far bollire per qualche minuto e servire caldo.
37
Torta di fagioli bianchi di Rotonda
Per 12 persone
300 gr. di passata di fagioli
150 gr. di burro
350 gr. di zucchero
350 gr. di farina grano tenero 00
una bustina di lievito per dolci
250 gr. di latte acidulato con succo di limone
4 uova intere
un pizzico abbondante di sale
In una terrina amalgamare lo zucchero e il burro, aggiungere le uova e sbattere finchè il composto diventerà spumoso, aggiungete il passato di fagioli, la farina, il sale, il lievito e il latte, mescolare bene la pasta fino a quando diventerà omogenea, quindi versare l’impasto in una tortiera imburrata ed infarinata, cuocere in forno caldo a 180° per circa 50 minuti, mondare con panna montata a neve, passata di fagioli e zucchero a velo.
38
Spaghetti ai sapori di BoscOrto
Per 4 persone
300 gr. di spaghetti
50 gr. olive nere al forno di Ferrandina
150 gr. di fagioli bianchi di Rotonda
200 gr. funghi di monti lucani
100 gr. di carne tritata di manzo
400 gr. di pelati
1 cucchiaio di peperone di Senise in polvere
olio di oliva di Aliano.
Mettere a bagno la sera prima i fagioli e cuocerli .
Lavare e mondare i funghi , tagliarli a striscioline sottili e metterli a soffriggere in un tegame capiente, quando saranno morbidi aggiungere la carne macinata far cuocere per qualche minuto,
aggiungere le olive snocciolate, allungare con il passato di pomodoro. Far cuocere per circa 20
minuti a cottura quasi ultimata aggiungere i fagioli ben cotti e salati. Cuocere la pasta, preparare
un piccolo tegame con dell’olio caldo (immergere nell’olio una mollica di pane, quando questa inizia a muoversi l’olio è pronto) versarci velocemente il cucchiaio di peperone (facendo attenzione
che non si bruci altrimenti diventerà amaro) creando un olio rosso con cui condire la pasta, versare nei piatti di portata e aggiungere il sugo già pronto.
E’ sconsigliato l’uso del formaggio per non rovinare i sapori contrastanti.
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Fagioli e Fagioli. Due colori lucani
250 gr. di fagioli bianchi di Rotonda
250 gr. di fagioli rossi di Sarconi
1 cipolla
2 gambi di sedano
2 carote
200 gr. di pancetta fresca
200 gr. di pancetta affumicata
Mettere a bagno per 12 ore in due pentole diverse i rispettivi fagioli aggiungendo del bicarbonato.
Lavateli e rimetteteli nelle pentole con mezza cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano per pentola e
portare ad ebollizione, se necessario aggiungere anche un mezzo dado. A cottura ultimata scolate
i rispettivi fagioli e passateli nel passaverdura , con un po’ di acqua di cottura creando così una
crema fluida .
Servite dividendo le due creme con della pancetta fresca fritta e della pancetta affumicata.
NOME LOCALE
CANNELLINO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
2a decade di novembre
23 ± 3
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Nano
15,8 ± 2,9
6,8 ± 1,8
Verde (1/2), Verde scuro (1/2)
Assenti
Intermedia (1/2), Persistente (1/2)
41 ± 10
43 ± 8
1
1
2a decade di agosto
46 ± 5
8,6 ± 1,4
1,3 ± 0,3
Media
Parallele
Non protruso
3,2 ± 0,3
Bianco
Bianco
Medie (1/2), Grandi (1/2)
Intermedia
Superiore a 1/3
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
29,1 ± 4,0
Marginale
Diritto
--11,1 ± 2,5
13,2 ± 2,9
Appiattita (1/2), Ellittica (1/2)
Verde
431± 37
85 ± 26
2,3 ± 0,4
Si (nel 50% dei casi)
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Curvata
All’ingiù
11,5 ± 0,3
15,5 ± 0,5
Ellittica
Giallino
4,7 ± 0,2
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
44,4
13,2
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Crema
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
3,9 ± 0,4
72 ± 5,5
15,5 ± 3,3
7,4 ± 0,3
6,6 ± 0,9
60,2 ± 4,0
54,0 ± 2,0
No
--Assente
Bianchiccio
Bianchiccio
Media
Reniforme
1,2 ± 0,3
2,5 ± 0,3
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
T
7,5 ± 0,2
10,1 ± 1,0
25,3 ± 1,1
4,76 ± 0,3
1,04
0,72 ± 0,06
16,2 ± 0,8
71,4 ± 13,0
50
NOME LOCALE
CIUOTO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
1a decade di novembre
23 ± 3
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Nano
14,8 ± 2,1
7,8 ± 1,2
Verde
Assenti
Intermedia
42 ± 9
35 ± 6
1
1
2a decade di agosto
46 ± 6
8,4 ± 1,8
1,4 ± 0,6
Media
Parallele
Non protruso
3,1 ± 0,2
Bianco
Bianco
Piccola
Lanceolata
Superiore a 1/3 (1/2), Corte o uguali (1/2)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
13,3 ± 4,7
Marginale
Diritto
--11,9 ± 3,1
12,8 ± 2,2
Appiattita
Verde
436± 42
45 ± 23
1,6 ± 0,4
Si
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
All’ingiù
13,0 ± 0,2
13,0 ± 0,7
Ellittica
Giallo chiaro con macchie o strisce colorate
5,4 ± 0,2
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
53,9
9,3
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Crema
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
4,9 ± 0,6
53 ± 5,1
10,5 ± 2,0
7,4 ± 0,3
6,2 ± 0,4
42,3 ± 4,2
41,7 ± 0,9
Si
Viola
Striato
Rosso
Crema
Media
Ovale
1,2 ± 0,2
2,6 ± 0,4
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
T
6,4 ± 0,1
10,2 ± 0,9
22,5 ± 0,7
4,55 ± 0,2
1,0
0,68 ± 0,08
14,5 ± 0,2
77,0 ± 1,0
45
NOME LOCALE
MARUCCHEDDA
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
1a decade di ottobre
1a decade di novembre
23 ± 5
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
11,2 ± 2,3
7,4 ± 1,7
Verde chiaro (1/3), Verde (2/3)
Assenti
Decidue (1/3), Intermedia (2/3)
238 ± 26
29 ± 4
3,2 ± 0,1
3,1 ± 0,4
2a decade di agosto
45 ± 6
6,6 ± 1,2
1,4 ± 0,3
Media
Parallele (1/3), Aperte (2/3)
Non protruso
3,5 ± 0,5
Lilla
Lilla
Media (2/3), Grandi (1/3)
Lanceolata
Superiore a 1/3 (1/3), Doppio (2/3)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
8,2 ± 0,6
Marginale
Curvata
All’insù (2/3), All’ingiù (1/3)
14,0 ± 3,3
13,6 ± 3,7
Appiattita
Verde
854 ± 55
108 ± 10
1,5 ± 0,2
No
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Curvata
All’insù (2/3), All’ingiù (1/3)
14,3 ± 0,3
15,5 ± 0,3
Ellittica
Giallo (1/3), Giallo chiaro con macchie o strisce rossastre
(2/3)
6,8 ± 0,3
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
60,1
10,0
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,0 ± 0,4
55 ± 3,6
10,8 ± 1,7
7,9 ± 0,7
6,7 ± 0,3
56,8 ± 4,1
44,0 ± 1,5
Si
Marrone
Zebrato
Marrone
Crema
Media
Ovale
4,0 ± 0,6
8,3 ± 0,5
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
6,7 ± 0,2
10,3 ± 1,0
23,8 ± 0,9
4,55 ± 0,4
0,79
0,71 ± 0,09
25,3 ± 0,7
13,5 ± 4,0
50
NOME LOCALE
MUNACHEDDA
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
1a decade di novembre
24 ± 5
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
11,9 ± 2,8
7,7 ± 1,5
Verde
Assenti
Persistenti (1/3), Intermedia (2/3)
210 ± 17
28 ± 5
3,7 ± 0,6
1,6 ± 0,3
3a decade di agosto
47 ± 5
9,8 ± 1,5
1,1 ± 0,4
Media (2/3), Piccola (1/3)
Aperte
Non protruso
4,1 ± 0,6
Bianco
Bianco
Media
Lanceolata
Superiore a 1/3
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
12,2 ± 0,8
Marginale
Diritto (2/3), Curvata (1/3)
All’ingiù
11,8 ± 3,7
13,3 ± 3,1
Appiattita
Verde chiaro
857± 46
168 ± 36
1,4 ± 0,2
No (nel 70% dei casi)
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Diritto (1/3), Leggermente curvata (2/3)
All’ingiù
13,4 ± 0,8
14,6 ± 0,1
Ellittica
Porpora scuro (1/3), Rosso scuro (2/3)
6,4 ± 0,3
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
59,8
9,1
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Rosa scuro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,6 ± 0,7
56 ± 3,0
9,4 ± 1,5
5,5 ± 0,5
3,9 ± 0,6
53,4 ± 4,1
48,7 ± 4,4
No
--Bicolore
Crema
Bianco
Media
Ovale
3,7 ± 0,2
7,7 ± 0,4
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
7,5 ± 0,0
10,2 ± 0,8
22,6 ± 0,7
4,3 ± 0,1
0,65
0,58 ± 0,10
23,9 ± 1,8
69,4 ± 7,6
55
NOME LOCALE
NASIEDDU
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
2a decade di novembre
20 ± 4
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,4 ± 1,5
8,0 ± 1,1
Verde
Assenti
Persistenti (1/3), Intermedia (2/3)
210 ± 20
33 ± 5
3,4 ± 0,3
1,6 ± 0,2
2a decade di agosto
40 ± 5
7,4 ± 1,9
0,8 ± 0,1
Media (2/3), Piccola (1/3)
Parallele (2/3), Aperte (1/3)
Non protruso
3,8 ± 0,7
Bianco
Bianco
Media
Lanceolata
Superiore a 1/3 (2/3), Doppio (1/3)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
18,9 ± 0,8
Marginale
Leggermente curvata
All’insù (1/3), All’ingiù (2/3)
13,7 ± 3,1
12,5 ± 1,4
Appiattita
Verde chiaro
1015 ± 67
28 ± 8
2,0 ± 0,2
No
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata (2/3), Curvata (1/3)
All’insù (1/3), All’ingiù (2/3)
14,4 ± 0,4
13,0 ± 0,7
Ellittica
Giallo chiaro
5,1 ± 0,2
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
57,7
10,0
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
5,5 ± 0,4
53 ± 5,5
10,6 ± 1,6
7,9 ± 0,7
6,6 ± 0,3
56,2 ± 3,8
48,3 ± 3,1
No
--Marginato
Bruno chiaro o scuro
Bianco
Media
Ovale
3,8 ± 0,8
7,8 ± 0,7
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
T
6,2 ± 0,2
9,8 ± 0,7
23,2 ± 1,0
4,45 ± 0,4
0,95
0,51 ± 0,01
23,8 ± 1,5
90,5 ± 6,9
50
NOME LOCALE
RISO BIANCO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Baccello verde, Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
1a decade di ottobre
2a decade di novembre
25 ± 2
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,8 ± 2,1
7,6 ± 0,8
Verde
Assenti
Persistente (2/3), Intermedia (1/3)
240 ± 20
33 ± 4
3,6 ± 0,3
1,4 ± 0,3
2a decade di agosto
48 ± 4
10,6 ± 1,3
0,9 ± 0,2
Media
Parallele
Non protruso
3,6 ± 0,6
Bianco
Bianco
Grande (2/3), Media (1/3)
Lanceolata (2/3), Intermedia (1/3)
Doppio
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
11,4 ± 0,7
Marginale
Diritta
Diritta
15,3 ± 2,2
14,5 ± 1,8
Appiattita
Verde chiaro
807 ± 33
115 ± 37
2,2 ± 0,3
No
19,7 ± 1,2
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
All’ingiù
16,2 ± 0,4
15,0 ± 0,3
Ellittica
Giallo
6,3 ± 0,5
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
63,0
10,1
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,3 ± 0,4
73 ± 5,5
10,9 ± 1,4
7,1 ± 1,3
4,8 ± 0,4
66,5 ± 5,6
55,7 ± 3,0
No
--Assente
Bianco
Bianco
Media
Ovale
5,6 ± 0,7
11,2 ± 1,4
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
6,1 ± 0,1
10,1 ± 1,0
24,3 ± 0,3
4,67 ± 0,4
0,65
0,53 ± 0,03
29,5 ± 0,1
41,8 ± 11,9
45
NOME LOCALE
RISO GIALLO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Baccello verde, Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
2a decade di novembre
24 ± 3
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,2 ± 2,5
8,3 ± 0,6
Verde
Assenti
Persistente (2/3), Intermedia (1/3)
229 ± 28
29 ± 5
3,9 ± 0,2
1,6 ± 0,4
2a decade di agosto
48 ± 2
8,7 ± 1,1
0,9 ± 0,1
Media (2/3), Piccola (1/3)
Aperte
Non protruso
4,1 ± 0,5
Bianco
Bianco
Piccola (2/3), Media (1/3)
Lanceolata
Superiore a 1/3
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
11,2 ± 0,9
Marginale
Diritta (2/3), Curvata (1/3)
All’ingiù
12,7 ± 1,7
11,9 ± 1,6
Appiattita
Verde chiaro
951 ± 29
136 ± 18
2,0 ± 0,3
No
10,2 ± 0,8
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Diritta (1/3), Leggermente curvata (2/3)
All’ingiù
13,2 ± 0,3
12,4 ± 0,6
Ellittica
Giallo (1/3), Giallo chiaro (2/3)
6,2 ± 0,6
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
59,2
9,0
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Da giallo chiaro a bianco
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,0 ± 0,4
58 ± 4,2
8,8 ± 1,7
5,8 ± 1,1
4,9 ± 0,5
55,6 ± 4,7
44,3 ± 1,3
No
--Assente
Bianco
Bianco
Media
Rotonda
3,8 ± 0,3
7,9 ± 0,7
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
T
6,1 ± 0,2
10,3 ± 0,6
23,2 ± 0,4
4,85 ± 0,2
0,95
0,53 ± 0,02
25,2 ± 1,8
76,6 ± 3,4
45
NOME LOCALE
TABACCHINO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
1a decade di novembre
22 ± 4
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Nano
14,1 ± 2,6
8,3 ± 1,4
Verde
Assenti
Intermedia
41 ± 7
49 ± 5
1
1
2a decade di agosto
45 ± 5
10,3 ± 1,6
1,4 ± 0,5
Media
Parallele
Non protruso
3,3 ± 0,2
Bianco
Bianco (1/2), Lilla (1/2)
Piccola (1/2), Media (1/2)
Lanceolata
Superiore a 1/3
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
15,5 ± 2,1
Marginale
Diritto
--12,3 ± 3,6
12,1 ± 3,0
Appiattita (1/2), Ellittica (1/2)
Verde chiaro (1/2), Verde (1/2)
650± 35
58 ± 11
1,5 ± 0,4
Si
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
All’ingiù
13,3 ± 0,3
12,5 ± 0,9
Ellittica
Giallo (1/2), Giallo chiaro con macchie o strisce colorate
(1/2)
5,3 ± 0,4
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
54,0
7,0
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
4,5 ± 0,5
49 ± 4,5
10,2 ± 2,4
6,9 ± 0,3
5,9 ± 0,6
44,5 ± 7,3
41,7 ± 2,7
No
--Assente
Tabacco chiaro
Tabacco scuro
Media
Ovale
2,0 ± 0,4
4,3 ± 0,6
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
T
6,4 ± 0,2
10,2 ± 0,9
25,4 ± 0,6
4,51 ± 0,5
0,86
0,66 ± 0,06
21,4 ± 2,0
79,3 ± 2,9
45
NOME LOCALE
TUVAGLIEDDA
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
1a decade di ottobre
3a decade di novembre
23 ± 3
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
13,4 ± 3,4
8,3 ± 1,5
Verde (1/3), Verde scuro (2/3)
Assenti
Decidue (2/3), Intermedia (1/3)
249 ± 24
31 ± 3
2,8 ± 0,2
1,3 ± 0,1
2a decade di agosto
46 ± 4
13,4 ± 1,7
1,1 ± 0,4
Media (1/3), Piccola (2/3)
Parallele (1/3), Aperte (2/3)
Non protruso
3,9 ± 0,5
Bianco
Bianco
Piccola (1/3), Media (2/3)
Lanceolata (2/3), Intermedia (1/3)
Superiore a 1/3
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
9,1 ± 0,5
Marginale
Diritta (2/3), Leggermente curvata (1/3)
All’insù
14,8 ± 2,4
13,8 ± 1,3
Appiattita
Verde chiaro
718 ± 40
85 ± 12
2,5 ± 0,5
No
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
All’insù
15,8 ± 0,4
14,6 ± 0,2
Ellittica
Giallo
6,0 ± 0,4
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
63,4
8,4
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,2 ± 0,2
68 ± 5,0
9,7 ± 1,1
7,3 ± 0,8
5,3 ± 0,4
70,2 ± 3,6
62,7 ± 2,6
Si
Nere
Bicolore
Caffè
Bianco
Brillante
Ovale
4,3 ± 0,3
8,8 ± 0,5
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
6,4 ± 0,1
10,2 ± 0,9
22,0 ± 1,1
4,37 ± 0,5
0,71
0,48 ± 0,06
26,7 ± 2,7
49,5 ± 9,8
55
NOME LOCALE
VERDOLINO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Sarconi (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
2a decade di novembre
19 ± 3
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Nano
14,5 ± 1,9
8,7 ± 1,7
Verde
Assenti
Intermedia
40 ± 9
43 ± 6
1
1
2a decade di agosto
38 ± 6
8,4 ± 1,8
1,6 ± 0,3
Media
Parallele
Non protruso
3,2 ± 0,2
Bianco
Bianco
Piccola (1/2), Grande (1/2)
Lanceolata (1/2), Intermedia (1/2)
Corte o uguali (1/2), Doppie (1/2)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
20,8 ± 2,4
Marginale
Diritto
--10,9 ± 3,1
14,5 ± 3,6
Appiattita (1/2), Ellittica (1/2)
Verde chiaro (1/2), Verde (1/2)
602± 28
47 ± 9
1,3 ± 0,3
Si
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
All’ingiù
12,9 ± 0,4
14,8 ± 0,4
Ellittica
Giallo
6,3 ± 0,1
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
50,4
9,5
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
5,1 ± 0,3
56 ± 3,7
11,2 ± 2,7
6,9 ± 0,2
5,7 ± 0,8
42,4 ± 9,8
43,3 ± 2,0
No
--Assente
Da verdino a marrone
Da verdino a giallo
Media
Ovale
1,8 ± 0,3
3,8 ± 0,4
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
T
6,8 ± 0,3
10,0 ± 0,7
23,6 ± 0,8
4,66 ± 0,3
0,89
0,52 ± 0,00
17,6 ± 2,9
88,8 ± 5,0
40
NOME LOCALE
A’ MAROZZO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
1 decade di ottobre
1a decade di novembre
24 ± 4
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,9 ± 1,9
7,6 ± 0,8
Verde
Assenti
Decidue (2/3), Intermedia (1/3)
240 ± 23
27 ± 6
3,5 ± 0,7
1,2 ± 0,2
2a decade di agosto
48 ± 5
7,7 ± 1,6
1,9 ± 0,3
Media
Aperte
Non protruso
3,2 ± 0,3
Bianco
Bianco
Grande
Lanceolata
Doppio
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
5,0 ± 0,6
Marginale
Diritta
Diritta
9,5 ± 1,0
13,6 ± 1,3
Appiattita
Verde chiaro
729 ± 21
64 ± 14
1,6 ± 0,4
No
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Curvata
All’ingiù
14,1 ± 0,3
14,7 ± 0,7
Ellittica
Giallo con screziature rossastre
4,7 ± 0,5
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
56,8
10,1
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
5,2 ± 0,4
57 ± 4,8
13,1 ± 2,0
7,4 ± 1,3
6,2 ± 0,2
60,2 ± 6,6
50,0 ± 1,7
Si
Marrone scuro
Striato
Marrone
Bruno chiaro o scuro
Media
Ovale
5,9 ± 0,2
11,9 ± 0,8
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
5,8 ± 0,1
10,6 ± 0,7
23,1 ± 0,3
4,85 ± 0,5
0,93
0,61 ± 0,01
29,1 ± 1,7
15,8 ± 4,0
45
NOME LOCALE
CASTELLUCCISA
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
2 a decade di novembre
24 ± 4
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
13,7 ± 3,4
7,6 ± 0,6
Verde
Assenti
Persistente
243 ± 28
32 ± 4
3,6 ± 0,7
1,5 ± 0,2
3a decade di agosto
47 ± 8
13,2 ± 3,3
1,2 ± 0,1
Media
Parallele (1/3), Aperte (2/3)
Non protruso
4,3 ± 0,5
Bianco
Bianco
Media (2/3), Piccola (1/3)
Lanceolata
Superiore a 1/3
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
14,9 ± 2,0
Marginale
Leggermente curvata (2/3), Diritto (1/3)
All’ingiù
10,2 ± 1,2
12,4 ± 2,0
Appiattita
Verde chiaro (2/3), Rosso chiaro striato di verde (1/3)
933 ± 37
268 ± 22
1,6 ± 0,4
No (70%), Si (30%)
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
All’ingiù
12,7 ± 0,7
13,2 ± 0,9
Ellittica
Rosso scuro (2/3), Rosa scuro (1/3)
6,3 ± 0,3
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
60,0
9,3
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Crema
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,7 ± 0,5
59 ± 4,0
10,2 ± 1,7
7,1 ± 0,5
5,6 ± 0,4
57,9 ± 3,7
45,3 ± 2,3
No
-Bicolore
Crema
Bianchiccio (2/3), Bianco (1/3)
Brillante
Ovale
5,2 ± 0,3
10,4 ± 1,1
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
6,5 ± 0,2
10,4 ± 0,4
22,2 ± 0,4
4,24 ± 0,2
0,85
0,64 ± 0,1
24,3 ± 1,1
75,8 ± 4,6
50
NOME LOCALE
CHE SI SPACCA
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Baccello verde, seme fresco, seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
3° decade di novembre
24 ± 4
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,7 ± 0,7
7,3 ± 0,5
Verde
Assenti
Intermedia (2/3), Persistente (1/3)
247 ± 32
30 ± 4
3,3 ± 0,3
1,7 ± 0,1
3a decade di agosto
48 ± 7
10,2 ± 2,2
0,8 ± 0,2
Media
Parallele
Non protruso
3,3 ± 0,6
Bianco
Bianco
Media
Lanceolata (2/3), Intermedia (1/3)
Superiori di 1/3
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
14,4 ± 2,2
Marginale
Leggermente curvato
All’ingiù
14,1 ± 0,7
13,6 ± 3,9
Appiattita
Verde chiaro
728 ± 21
161 ± 26
1,6 ± 0,3
No
14,2 ± 1,8
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
All’ingiù
15,0 ± 0,6
14,8 ± 3,3
Ellittica
Giallo chiaro
6,2 ± 1,1
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
58,8
10,9
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo molto chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,7 ± 0,5
67 ± 3,4
10,9 ± 1,2
7,3 ± 0,9
5,9 ± 0,7
64,1 ± 3,9
53,3 ± 2,0
No
-Assente
Bianco
Bianco
Media
Ovale
3,92 ± 0,3
7,79 ± 0,5
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
5,7 ± 0,1
10,7 ± 0,5
25,7 ± 1,0
4,39 ± 0,3
0,69
0,62 ± 0,04
27,0 ± 2,2
61,1 ± 20,6
55
NOME LOCALE
CORNEOLA
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Baccello verde
1a decade di luglio
1a decade di ottobre
3° decade di ottobre
20 ± 4
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,7 ± 2,2
7,4 ± 0,7
Verde
Assenti
Intermedia (1/3), Persistente (2/3)
232 ± 23
33 ± 5
2,9 ± 0,2
1,5 ± 0,3
2a decade di agosto
40 ± 7
10,9 ± 2,8
0,9 ± 0,1
Media
Parallele (2/3), Aperte (1/3)
Non protruso
3,5 ± 0,3
Lilla scuro
Lilla scuro
Media (2/3), Grandi (1/3)
Lanceolata
Doppio (2/3), Superiore a 1/3 (1/3)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
14,1 ± 1,7
Marginale
Curvata (2/3), Leggermente curvata (1/3)
All’insù (1/3), All’ingiù (2/3)
13,7 ± 1,9
15,6 ± 2,6
Appiattita
Verde chiaro
821 ± 33
208 ± 12
1,9 ± 0,4
No
15,0 ± 1,1
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata (2/3), Curvata (1/3)
All’insù (1/3), All’ingiù (2/3)
15,9 ± 0,6
18,2 ± 0,8
Ellittica
Verde chiaro (2/3), Giallo (1/3)
6,7 ± 0,2
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
60,9
9,2
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,0 ± 0,4
74 ± 4,5
12,4 ± 1,6
8,3 ± 0,5
7,2 ± 0,2
72,5 ± 2,6
60,0 ± 0,0
No
-Assente
Crema
Crema
Brillante
Reniforme
4,94 ± 0,3
9,80 ± 0,8
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
6,1 ± 0,1
10,9 ± 0,8
22,3 ± 0,8
4,49 ± 0,2
0,90
0,58 ± 0,15
27,4 ± 1,4
27,9 ± 4,4
65
NOME LOCALE
FAGIOLO BIANCO o
POVERELLO BIANCO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Baccello verde, seme fresco, seme secco
1a decade di luglio
1a decade di ottobre
3° decade di ottobre
21 ± 2
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
11,1 ± 1,4
7,5 ± 0,5
Verde
Assenti
Intermedia (2/3), Decidue (1/3)
243 ± 29
29 ± 4
2,6 ± 0,3
1,6 ± 0,3
2a decade di agosto
42 ± 6
13,3 ± 3,0
1,2 ± 0,2
Media (2/3), Piccola (1/3)
Parallele
Non protruso
4,6 ± 0,4
Bianco
Bianco
Media (1/3), Grandi (2/3)
Lanceolata (1/3), Intermedia (2/3)
Doppio
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
20,2 ± 2,8
Marginale
Diritta
Diritta
15,2 ± 1,2
14,0 ± 2,0
Appiattita
Verde chiaro
781 ± 28
115 ± 24
1,5 ± 0,4
No
15,1 ± 1,7
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata (2/3), Curvata (1/3)
All’insù (1/3), All’ingiù (2/3)
16,6 ± 0,8
15,3 ± 2,7
Ellittica
Giallo
5,8 ± 0,8
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
62,5
9,8
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,1 ± 0,3
74 ± 4,5
12,6 ± 1,9
8,6 ± 0,5
7,1 ± 0,4
75,3 ± 3,8
59,0 ± 4,2
No
-Assente
Bianco
Bianco
Media
Ovale
4,61 ± 0,2
9,40 ± 0,7
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
5,4 ± 0,1
10,8 ± 0,8
26,3 ± 0,5
4,63 ± 0,3
0,71
0,57 ± 0,04
30,7 ± 4,0
54,4 ± 11,3
60
NOME LOCALE
GIALLETTO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
1a decade di ottobre
1 a decade di novembre
23 ± 3
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
11,9 ± 2,2
7,8 ± 0,8
Verde
Assenti
Intermedia
230 ± 29
25 ± 2
3,0 ± 0,3
1,3 ± 0,2
2a decade di agosto
45 ± 8
6,8 ± 2,2
0,9 ± 0,1
Media (2/3), Piccola (1/3)
Parallele
Non protruso
3,4 ± 0,5
Bianco
Bianco
Media (2/3), Piccola (1/3)
Lanceolata (2/3), Intermedia (1/3)
Superiore a 1/3
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
26,8 ± 3,9
All’ingiù (3/4), Marginale (1/4)
Diritta
Diritta
13,2 ± 2,5
12,1 ± 1,7
Appiattita
Tra giallo chiaro e bianco (3/4), Verde chiaro (1/4)
598 ± 37
202 ± 38
1,5 ± 0,4
No
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
Diritta (1/3), All’ingiù (2/3)
18,7 ± 0,7
12,4 ± 0,2
Ellittica
Giallo
6,1 ± 0,1
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
59,5
10,0
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
5,9 ± 0,4
59 ± 4,0
9,3 ± 1,2
7,2 ± 0,7
6,1 ± 0,6
62,5 ± 4,4
51,3 ± 3,0
No
-Assente
Bianco
Bianco
Media
Rotonda
3,8 ± 0,2
7,9 ± 0,7
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
T
6,2 ± 0,2
10,0 ± 0,6
23,7 ± 0,7
4,51 ± 0,4
0,97
0,58 ± 0,04
20,5 ± 2,3
87,7 ± 8,6
40
NOME LOCALE
MERICANO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2 decade di ottobre
2a decade di novembre
23 ± 2
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,4 ± 2,8
7,2 ± 0,4
Verde (2/3), Verde chiaro (1/3)
Assenti
Persistente
252 ± 30
35 ± 5
3,2 ± 0,5
1,6 ± 0,1
3a decade di agosto
46 ± 7
11,5 ± 1,3
1,1 ± 0,3
Media
Parallele
Non protruso
4,5 ± 0,2
Bianco
Bianco
Media (2/3), Piccola (1/3)
Lanceolata (2/3), Intermedia (1/3)
Superiore a 1/3 (2/3), Doppio (1/3)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
15,3 ± 3,1
Marginale
Diritta (1/3), Leggermente curvata (1/3), Curvata (1/3)
All’insù
15,0 ± 2,0
13,7 ± 1,6
Appiattita
Verde chiaro
812 ± 27
295 ± 44
2,3 ± 0,6
No (nel 70% dei casi)
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata
All’insù
17,5 ± 0,5
14,6 ± 0,3
Ellittica
Giallo chiaro con macchie o strisce rossastre
6,6 ± 0,9
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
67,7
7,5
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Rosa scuro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,2 ± 0,9
65 ± 4,8
12,0 ± 2,7
7,2 ± 1,1
5,2 ± 0,8
59,8 ± 5,4
45,7 ± 4,3
Si
Vinoso
Striato
Rosso
Crema
Brillante
Ovale
3,6 ± 0,3
7,4 ± 0,7
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
5,9 ± 0,0
10,7 ± 0,7
24,5 ± 0,5
4,45 ± 0,3
0,91
0,61 ± 0,1
24,8 ± 1,0
59,3 ± 14,2
50
NOME LOCALE
OCCHIO DI BUE
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
2 a decade di novembre
24 ± 4
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,3 ± 2,8
7,1 ± 0,5
Verde
Assenti
Persistente
232 ± 38
32 ± 3
3,2 ± 0,6
1,5 ± 0,1
3a decade di agosto
49 ± 6
8,3 ± 1,4
1,2 ± 0,4
Media (2/3), Piccola (1/3)
Parallele (1/3), Aperte (2/3)
Non protruso
4,2 ± 0,6
Bianco
Bianco
Media (2/3), Grandi (1/3)
Lanceolata (2/3), Intermedia (1/3)
Superiore a 1/3 (2/3), Doppio (1/3)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
25,0 ± 2,8
Marginale
Leggermente curvata
All’insù
17,2 ± 1,9
14,2 ± 2,2
Appiattita
Verde chiaro
510 ± 31
66 ± 12
2,0 ± 0,2
No
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata (2/3), Curvata (1/3)
All’insù
20,3 ± 0,5
15,2 ± 0,3
Ellittica
Da giallo chiaro a bianco
5,4 ± 0,3
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
61,9
8,9
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
5,4 ± 0,6
86 ± 4,4
12,7 ± 1,9
9,0 ± 0,3
6,2 ± 0,6
87,5 ± 8,0
70,3 ± 2,7
Si
Marrone
Macchia bicolore
Crema + bruno chiaro o scuro
Bianchiccio
Media
Ovale
4,0 ± 0,5
8,4 ± 1,3
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
5,2 ± 0,0
11,3 ± 0,9
23,9 ± 0,6
4,53 ± 0,2
0,81
0,59 ± 0,02
31,5 ± 2,7
36,4 ± 10,7
60
NOME LOCALE
PANZAREDDA
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Baccello verde, Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
2a decade di ottobre
2a decade di novembre
23 ± 2
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,1 ± 2,6
7,6 ± 0,7
Verde (1/3), Verde scuro (2/3)
Assenti
Intermedia (2/3), Persistente (1/3)
228 ± 30
28 ± 3
3,4 ± 0,5
1,7 ± 0,2
2a decade di agosto
46 ± 7
10,8 ± 3,6
1,0 ± 0,2
Media (1/2), Piccola (1/2)
Aperte
Non protruso
3,8 ± 0,4
Bianco
Bianco
Media (2/3), Piccola (1/3)
Lanceolata (1/3), Intermedia (2/3)
Superiore a 1/3 (2/3), Corte o uguali (1/3)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
16,1 ± 3,0
Marginale
Diritta (1/3), Leggermente curvata (2/3)
All’insù
13,1 ± 2,1
14,3 ± 1,3
Appiattita
Verde chiaro
519 ± 25
153 ± 27
1,5 ± 0,3
No
13,7 ± 2,4
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Curvata
All’insù
15,4 ± 0,6
16,2 ± 0,4
Ellittica
Giallo chiaro con macchie o strisce rossastre (2/3), Giallo
(1/3)
6,7 ± 0,2
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
57,3
10,4
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Rosa scuro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
6,5 ± 0,4
60 ± 4,5
11,8 ± 1,9
6,7 ± 0,8
5,2 ± 0,5
61,7 ± 4,1
52,3 ± 2,9
Si
Viola
Bicolore
Crema + rosso
Bianchiccio
Media
Ovale
3,8 ± 0,5
8,0 ± 0,6
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
5,4 ± 0,0
10,3 ± 0,8
25,9 ± 0,7
4,45 ± 0,2
0,75
0,60 ± 0,00
28,4 ± 2,5
36,3 ± 5,1
40
NOME LOCALE
TONDINO BIANCO
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Baccello verde, seme fresco, seme secco
1a decade di luglio
1a decade di ottobre
3° decade di ottobre
22 ± 3
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
11,5 ± 0,9
7,9 ± 0,7
Verde
Assenti
Decidue
237 ± 38
28 ± 5
2,9 ± 0,2
1,4 ± 0,3
2a decade di agosto
45 ± 6
10,1 ± 1,4
1,1 ± 0,2
Media
Aperte (2/3), Parallele (1/3)
Non protruso
3,1 ± 0,5
Bianco
Bianco
Medie (2/3), Grandi (1/3)
Lanceolata (2/3), Intermedia (1/3)
Superiore di 1/3 (2/3), Doppio (1/3)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
16,3 ± 2,5
Marginale
Leggermente curvato
All’ingiù (2/3), All’insù (1/3)
16,2 ± 0,9
13,6 ± 2,7
Appiattita
Verde chiaro
723 ± 33
55 ± 11
1,5 ± 0,3
No
14,5 ± 1,4
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Leggermente curvata (2/3), Curvata (1/3)
All’insù (1/3), All’ingiù (2/3)
17,8 ± 0,7
13,9 ± 3,9
Ellittica (2/3), A pera (1/3)
Giallo (2/3), Giallo chiaro (1/3)
5,3 ± 1,2
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
59,6
10,8
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Giallo chiaro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
5,6 ± 0,4
73 ± 3,1
11,5 ± 1,7
8,3 ± 0,8
6,0 ± 0,5
69,6 ± 3,1
56,3 ± 1,7
No
-Assente
Bianco
Bianco
Media
Ovale
3,51 ± 0,2
7,19 ± 0,6
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
6,0 ± 0,1
10,3 ± 0,4
28,2 ± 0,4
4,99 ± 0,2
0,63
0,64 ± 0,02
31,1 ± 1,1
58,0 ± 14,1
55
NOME LOCALE
ZA’ VICENZA
ORIGINE
UTILIZZAZIONE
EPOCA DI SEMINA
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME CEROSO
EPOCA DI MATURAZIONE DEL SEME SECCO
DURATA DELLA PRODUZIONE (gg)
Rotonda (PZ)
Seme fresco, Seme secco
1a decade di luglio
1a decade di ottobre
2a decade di novembre
24 ± 2
PIANTA
ABITO DI CRESCITA
AREA DELLE FOGLIE CENTRALI (cm2)
AREA DELLE FOGLIE APICALI (cm2)
COLORE FOGLIA
PRESENZA ANTOCIANI SULLA FOGLIA
PERSISTENZA FOGLIA
ALTEZZA DELLA PIANTA (cm)
DIAMETRO STELO (mm)
NUMERO BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE PRIMO NODO FRUTTIFERO
FIORE
EPOCA FIORITURA
DURATA FIORITURA (gg)
LUNGHEZZA INFIORESCENZA (cm)
LUNGHEZZA PEDUNCOLO (cm)
DIMENSIONE
APERTURA ALI
PROTRUSIONE STILO
NUMERO FIORI PER GRAPPOLO
COLORE STENDARDO
COLORE DELLE ALI
DIMENSIONE BRATTEOLE
FORMA DELLE BRATTEOLE
BRATTEOLE/CALICE
COLORE DELLE BRATTEOLE
Rampicante
12,8 ± 2,1
7,9 ± 0,4
Verde (2/3), Verde scuro (1/3)
Assenti
Persistente
242 ± 34
31 ± 4
3,1 ± 0,5
1,5 ± 0,2
2a decade di agosto
48 ± 6
11,0 ± 2,0
1,3 ± 0,3
Media
Aperte (1/3), Parallele (2/3)
Non protruso
4,3 ± 0,6
Bianco
Bianco
Media
Lanceolata
Superiore a 1/3)
Verde
BACCELLO VERDE
DISTRIBUZIONE
LUNGHEZZA PUNTA (mm)
POSIZIONE PUNTA
FORMA BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI PER GRAPPOLO
PRESENZA DEL FILO DI SUTURA
PRODUZIONE BACCELLI VERDI (t/ha)
Omogenea
21,2 ± 3,7
Marginale
Leggermente curvata
All’insù
14,8 ± 2,5
14,1 ± 2,0
Appiattita
Verde chiaro
819 ± 22
213 ± 38
2,3 ± 0,5
No
---
BACCELLO CEROSO
FORMA DEL BACCELLO
CURVATURA BACCELLO
LARGHEZZA BACCELLO (mm)
LUNGHEZZA BACCELLO (cm)
SEZIONE DEL BACCELLO
COLORE BACCELLO
NUMERO DELLE LOGGE
Curvata
All’insù
15,5 ± 0,6
14,6 ± 0,5
Ellittica
Rosso scuro
4,6 ± 0,4
SEME CEROSO
UMIDITA' (%)
CONTENUTO PROTEICO (% sul tal quale)
64,1
8,9
BACCELLO SECCO
STRUTTURA DEL BACCELLO
COLORE DEL BACCELLO
Poco marcata
Rosa scuro
SEME (caratterizzazione)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PESO 100 SEMI (g)
LUNGHEZZA DEL SEME (mm)
LARGHEZZA DEL SEME (mm)
ALTEZZA DEL SEME (mm)
PESO ETTOLITRICO (kg/hl)
VOLUME 100 SEMI (ml)
PRESENZA SCREZIATURE
COLORE SCREZIATURE
DISEGNO SUL TEGUMENTO
COLORE PIU’ SCURO DEL TEGUMENTO
COLORE PIU’ CHIARO DEL TEGUMENTO
BRILLANTEZZA DEL SEME
FORMA DEL SEME
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PRODUZIONE SEME CEROSO (t/ha)
3,9 ± 0,3
72 ± 7,5
13,4 ± 2,2
7,5 ± 1,4
4,0 ± 0,6
77,8 ± 4,4
66,0 ± 4,4
Si
Viola
Bicolore
Crema + rosso
Bianco
Media
Reniforme
2,0 ± 0,4
4,3 ± 0,5
SEME SECCO (composizione)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
TEGUMENTO (% su sost. secca)
UMIDITÀ (%)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
CENERI (% su sost. secca)
GRASSI (% su sost. secca)
PROTEINE SOLFORATE (% su sost. secca)
INIBITORI DELLA TRIPSINA (TIU/mg. sost. secca)
INDICE DI IDRATAZIONE (% a 7h)
TEMPO DI COTTURA (min.)
C
6,9 ± 0,3
10,3 ±0,8
25,0 ± 0,8
4,71 ± 0,3
0,88
0,64 ± 0,04
35,8 ± 2,2
87,0 ± 2,6
60
NOME LOCALE
ROSSO DI GRUMENTO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Grumento Nova
Rampicante
3,2
2,6
3,6
450
151
14,0
6,8
2,2
56,83
49,5
6,2
24,5
C
NOME LOCALE
SAN MICHELE
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Grumento Nova
Rampicante
3,6
2,0
3,4
596
40
11,4
5,8
1,8
35,73
33
7,8
28,1
T
NOME LOCALE
S. MICHELE (DELFINO)
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Grumento Nova
Rampicante
4,0
2,6
2,6
165
18
14,0
4,1
1,5
56,66
50
6,8
25,9
T
NOME LOCALE
S. MICHELE O CIUOTO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Grumento Nova
Rampicante
3,4
2,4
2,6
694
16
13,4
6,0
2,6
43,56
40
6,1
22,7
T
NOME LOCALE
CU' MUSSIDDU
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Moliterno
Rampicante
2,8
3,8
4,2
394
133
13,0
5,0
1,9
73,84
66
6,2
25,8
C
NOME LOCALE
MUNACHEDDA
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Moliterno
Rampicante
3,2
3,0
3,6
361
103
14,1
5,7
1,7
65,52
50
6,2
24,7
C
NOME LOCALE
CIUOTO DI PATERNO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Paterno
Rampicante
3,6
1,4
4,2
670
25
12,4
5,7
2,2
43,86
40
8,4
25,2
C
NOME LOCALE
SAN GUADIOSO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Rivello
Rampicante
3,4
2,8
4,0
362
31
16,9
6,3
1,9
71,82
67,5
6,5
24,2
C
NOME LOCALE
ZIMINELLE
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Rivello
Rampicante
3,0
3,2
2,6
311
26
16,3
6,0
1,8
75,62
69,0
6,5
25,2
C
NOME LOCALE
CANNELLINO DI
SAN CHIRICO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
San Chirico Raparo
Rampicante
3,2
2,4
4,4
330
16
25,0
10,0
1,7
49,68
43,5
8,0
27,3
S
NOME LOCALE
FAGIOLO DELLE
RISTOPPIE
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
San Chirico Raparo
Rampicante
4,0
2,2
5,0
402
106
13,0
6,7
1,5
46,52
43,5
7,5
26,8
C
NOME LOCALE
PISELLO BIANCO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
San Chirico Raparo
Rampicante
4,0
2,2
2,8
354
33
12,4
5,6
1,5
54,88
47,0
6,2
23,8
T
NOME LOCALE
CITRINO BIANCO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Senise
Rampicante
3,8
2,6
3,0
752
68
12,6
5,9
2,7
45,54
43,5
7,0
25,4
S
NOME LOCALE
CHIAPPAREDDA
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Senise
Rampicante
3,8
2,2
2,8
533
76
13,7
6,6
1,5
S+C (4:6)
NOME LOCALE
QUARANTANO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Senise
Rampicante
3,6
3,0
3,6
243
36
20,2
5,9
1,5
76,48
67,0
6,7
27,9
C
NOME LOCALE
VACCAREDDA DI
SENISE
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Senise
Rampicante
3,4
2,2
3,0
442
36
12,2
6,8
2,0
61,98
53,0
6,5
23,7
C
NOME LOCALE
NASIEDDU
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Villa d'Agri
Nano
3,3
3,2
3,5
391
140
17,1
5,7
1,7
67,56
58,5
6,1
26,4
T
NOME LOCALE
BIANCO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Val d'Agri
Rampicante
3,2
2,6
3,6
500
30
23,2
7,7
1,7
46,50
45,0
8,5
24,4
S
NOME LOCALE
FAGIOLO GIALLO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Val d'Agri
Rampicante
4,2
2,2
3,8
528
125
11,5
5,5
1,8
49,35
43
6,4
23,1
S+C+T (7:2:1)
NOME LOCALE
MARRONE
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Val d'Agri
Rampicante
3,6
2,4
2,6
441
52
12,3
5,7
1,9
54,50
57
6,6
24,9
C
NOME LOCALE
MUNACHELLA
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Val d'Agri
Rampicante
4,0
2,4
4,6
670
43
11,5
5,2
1,9
52,96
51,0
6,1
25,4
S
NOME LOCALE
PERLINATO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Val d'Agri
Rampicante
4,6
2,4
3,2
701
10
11,8
5,8
2,5
42,78
40,0
7,5
25,6
C
NOME LOCALE
RAMPICANTE DEL
MAIS
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Val d'Agri
Rampicante
3,8
2,2
3,6
590
70
13,6
5,3
2,0
53,87
45,0
6,7
25,3
C
NOME LOCALE
TONDO BIANCO
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Val d'Agri
Rampicante
3,6
1,8
4,4
389
144
15,0
6,5
1,9
53,41
47
6,4
27,7
C
NOME LOCALE
POPOLAZIONE B3
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Basilicata
Rampicante
3,2
3,4
3,2
284
31
11,4
5,2
1,5
50,63
------28,2
C
NOME LOCALE
POPOLAZIONE B5
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Basilicata
Nano
5,0
1,4
2,8
670
83
11,4
5,1
1,5
32,18
33
7,4
26,3
S
NOME LOCALE
POPOLAZIONE B10
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Basilicata
Rampicante
4,2
1,6
2,4
200
14
10,4
4,8
1,3
49,65
-----23,7
T
NOME LOCALE
POPOLAZIONE B13
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Basilicata
Rampicante
3,4
2,2
6,0
530
130
17,4
7,8
1,4
35,13
37
8,6
23,9
S
NOME LOCALE
POPOLAZIONE B16
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Basilicata
Rampicante
3,4
2,4
4,8
1.030
85
11,0
5,3
2,9
39,80
37
6,9
24,2
T
NOME LOCALE
POPOLAZIONE R1
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Rotonda
Rampicante
3,4
1,6
3,2
676
70
11,9
5,6
2,4
51,71
---------C
NOME LOCALE
POPOLAZIONE S1
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Satriano
Rampicante
5,2
1,8
2,6
613
16
9,8
5,3
1,4
21,10
---------S
NOME LOCALE
POPOLAZIONE S2
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Satriano
Rampicante
2,8
2,2
3,8
379
30
17,2
6,1
1,5
56,68
---------S
NOME LOCALE
POPOLAZIONE S3
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Satriano
Rampicante
3,6
2,8
3,2
579
81
12,5
5,1
2,1
41,84
---------C
NOME LOCALE
POPOLAZIONE S4
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Satriano
Rampicante
4,0
1,8
3,0
392
54
14,1
6,3
1,4
27,12
---------C
NOME LOCALE
POPOLAZIONE S5
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Satriano
Rampicante
3,6
1,6
3,2
492
68
11,8
5,8
1,3
42,88
---------C
NOME LOCALE
POPOLAZIONE S6
ORIGINE
ABITO DI CRESCITA
NUMERO DI BRANCHE PER PIANTA
POSIZIONE 1° NODO FRUTTIFERO (N. d’ordine dal basso)
NUMERO DI FIORI PER RACEMO
NUMERO BACCELLI FERTILI PER PIANTA
NUMERO BACCELLI ABORTITI PER PIANTA
LUNGHEZZA BACCELLO CEROSO (cm)
NUMERO SEMI PER BACCELLO
PRODUZIONE SEME SECCO (t/ha)
PESO 100 SEMI (g)
VOLUME 100 SEMI (ml)
TEGUMENTO (% su sost. secca)
CONTENUTO PROTEICO (% su sost. secca)
TIPOLOGIA DELLE FASEOLINE
Satriano
Rampicante
3,8
2,0
4,4
289
43
12,7
6,1
1,6
69,94
---------T