Una tartaruga a Castell`Arquato
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Una tartaruga a Castell`Arquato
AGOSTO 2003 pagina 9 NELLE VALLI Una tartaruga a Castell’Arquato rriva da lontano, dopo un lungo viaggio iniziato cen- Cheloni (tartarughe e testuggini) sono i rettili più primititonovanta milioni di anni fa dalla parte opposta del vi fra quanti vivono anche ai giorni nostri e il fossile mondo. E’ un guscio di tartaruga del Giurassico, secon- donato al museo è sicuramente un oggetto di notevole do periodo dell’era Mesozoica, quella cioè del interesse anche per la località di provenienza. La Cina Tirannosauro diventato famoso qualche anno fa con il infatti possiede alcuni dei giacimenti più interessanti del film “Jurassic park”. Il prezioso reperto è stato donato al mondo di cui oggi non è affatto facile poter avere reperti Museo geologico "G. Cortesi" di Castellarquato dal pitto- di questa qualità. E’ quindi particolarmente significativo che un artista abbia re piacentino avuto la sensibilità di Giampiero Podestà e voler potenziare il dalla moglie Mafalda Museo Geologico con che lo ricevettero in un pezzo così importandono negli anni te. L’istituzione arquateSettanta da un alto funse in questi anni ha zionario pubblico in visto lasciti di notevole occasione di un loro interesse, cito tra gli viaggio a Pechino. Il altri le raccolte donate guscio, che in termini da Mario Della Marta, scientifici si chiama la collezione di fossili “carapace”, proviene pliocenici donata da infatti dalla Cina, in Vittorio Pighi, i reperti particolare dalla regioscoperti e recuperati da ne dell’Hunan. appassionati come Fu scoperto nel 1958 e Oscar Gandini, Roberto venne regalato ai Volpi o i coniugi coniugi Podestà duranRusconi. Ed è particolate un loro soggiorno in re merito del curatore Cina una ventina d’andel museo Giancarlo ni dopo il ritrovamento Artoni se questa ormai e da allora è stato conLa tartaruga storica istituzione oggi servato come ricordo di può presentarsi in quel viaggio. Ora però la decisione di donarlo perché possa essere ammirato da maniera dignitosa ai suoi visitatori. Il fossile donato al museo, proprio per la sua provenienza ha poi un forte tutti coloro che visiteranno il museo di Castell’ Arquato. Si tratta di un reperto particolarmente pregiato, sia per- significato simbolico. Nell’antica Cina la Terra veniva ché l’impronta è completa, sia perché proviene da un’a- infatti considerata come poggiata sulla schiena di una rea tra le più interessanti a livello mondiale per quanto tartaruga di dimensioni cosmiche, a garantire magicariguarda il Giurassico. Questo periodo geologico è stato mente la stabilità del cosmo. E la tartaruga è uno dei cincaratterizzato da una certa stabilità climatica che favorì que animali sacri. Rinomata per la sua memoria e notevolmente lo sviluppo delle faune sia marine che ter- fedeltà, personifica il Nord. Per la sua longevità è il simrestri. I dinosauri allora divennero sempre più i veri bolo della "lunga vita" mentre per la sua invulnerabilità è padroni delle terre emerse popolando con successo tutti il simbolo dell’ordine immutabile. Secondo alcune antii continenti che, nel Giurassico inferiore, erano ancora che pratiche della medicina orientale le ceneri di carariunite in un’unica massa continentale chiamata Pangea. pace di tartaruga venivano utilizzate per rafforzare i reni È in questo periodo della storia della vita sulla Terra che deboli ed eliminare i calcoli biliari. Sul suo guscio inolcompare il primo uccello conosciuto e nei mari si svi- tre si leggono i Bagua divinatori. Questo utilizzo oracoluppano i pesci teleostei dai quali discendono i pesci lare risale addirittura alla dinastia Shang che prosperò attuali. La nostra tartaruga viveva proprio in concomitan- lungo il Fiume Giallo oltre tremila anni fa. za con questi animali, camminando magari proprio tra le gambe di qualche grande sauro. Oggi i suoi pronipoti Carlo Francou sono ancora sulla terra mentre i dinosauri si sono estinti da più di 65 milioni di anni. In rapporto ad allora i rettili attuali sono davvero pochi. I A