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Proposta “DI POTENZIAMENTO” per la sc. primaria DAVILA, a.s. 2015/2016
- a cura dell’ins.te Maria Lucia Lembo,
in riferimento ai Campi di Potenziamento Legge 107/2015
Le seguenti proposte, in accordo con la mission e i valori del POF del VI ISTITUTO COMPRENSIVO
e le finalità condivise ed espresse nella PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA della sc. DAVILA,
verranno presentate/esplicitate durante l’incontro di intermodolo, martedì 12 gennaio 2016, (16.3018.30).
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
A.S. 2015/2016 Sc.DAVILA
FINALITA’ e OBIETTIVI
1.
CREARE UN CLIMA DI FIDUCIA ,
STIMA E COLLABORAZIONE
Favorire momenti di aggregazione all’interno
della classe, del modulo e del plesso.
2.
Favorire l’espressione dei bisogni propri e il
riconoscimento di quelli altrui.
3.
Riflettere sui comportamenti per valutarne le
conseguenze positive e negative.
VALORIZZARE L’INDIVIDUALITA’
RICONOSCENDO LA DIVERSITA’ COME
VALORE E NON COME PRETESTO DI
EMARGINAZIONE
1.Dare ad ognuno la possibilità di esprimersi.
valorizzare le potenzialità
di ognuno.
la formazione di un clima di
collaborazione all’interno della classe (aiutare i compagni,
essere disponibili ).
– culturali come risorse
per la conoscenza di realtà,costumi e culture di altri paesi.
RICONOSCERE E RISPETTARE LE
REGOLE DELLA VITA COMUNITARIA.
alunno.
elaborate insieme che regolano la vita all’interno della
classe e del plesso.
pacati e tesi al convincimento.
PROPOSTE PER IL PLESSO
ins.te Maria Lucia Lembo
per il potenziamento dell’offerta formativa,
in accordo con gli obiettivi e le finalità
della scuola DAVILA
IL CLIMA DELLA CLASSE
1.1
“QUADRO METEOROLOGICO”: in ogni classe verrà
attivato un raccoglitore/barometro del clima relazionale della
classe
1.2 Incontri/RIUNIONI a cadenza mensile con tutte le classi del
plesso (in palestra o nell’atrio della scuola) per condividere i
dati raccolti attraverso il QUADRO METEOROLOGICO
dagli alunni sul clima di ogni classe e le
idee/suggerimenti/problemi rilevati
dallo SPAZIO-IDEE
(indagine qualitativa dei bisogni/desideri degli studenti)
1.3 Gli studenti delle classi seconde, terze, quarte e quinte
verranno coinvolti nell’elaborazione statistica dei dati
raccolti e a turno presenteranno l’analisi dei dati durante le
RIUNIONI
LABORATORI espressivo-TEATRALI
attraverso la metodologia della DIDATTICA NARRATIVA
Lo spazio dell’accoglienza attraverso una narrazione animata, una
canzone o una forma espressiva simile, si crea perché si affrontano
e si prendono in mano diverse questioni:
•Gli alunni ricevono quell’attenzione che spesso sono la causa di
manifestazioni di “disturbo”
•Il momento di “disturbo”, che interrompe l’altro e potrebbe
diventare motivo di disagio, viene raccolto e trasformato in motivo
di gioco, di divertimento, di stacco e quindi assume una valenza
positiva
•il bambino si sente narrato, protagonista positivo.
CITTADINANZA ATTIVA
Creare uno
SpAZio-iDEe
(2 scatole-raccoglitore, una per piano, per le proposte degli
alunni, eventuali “reclami”, richieste, racconti…che
verranno poi letti e riportati durante le Ri-unioni a cadenza
mensile, sopra descritte)
EDUCARE AL PENSIERO DIVERGENTE.
acquisite per risolvere o creare situazioni nuove.
Favorire la capacità critica per prevenire o superare
condizionamenti.
\ a ad approfondire aspetti della
realtà seguendo l’iter metodologico della ricerca
\a a varie forme di espressione
artistica favorendo la capacità di produrre con cura e
precisione ed affinando il gusto estetico.
ATTEGGIAMENTO METODOLOGICO –
EDUCATIVO DEGLI INSEGNANTI
Mostrare disponibilità all’ascolto e all’attenzione
di bisogni espressi ed inespressi;
Valorizzare le conoscenze e le esperienze dei
bambini.
Creare momenti in cui i bambini possano
spontaneamente aggregarsi
LABORATORIO DI FILOSOFIA
+sperimentazione di metodi e tecniche del
cooperative learning
ASCOLTO & VALORIZZAZIONE
Cura/editing dei materiali prodotti durante tutti i
laboratori/attività proposte e dei prodotti culturali di ogni
alunno (riflessioni condivise) che potranno confluire nel
giornalino della scuola, nel sito, mostra del libro…
Curare il setting dei laboratori/interventi, valorizzando gli
spazi e le iniziative educative e progettuali del plesso
Educare al cooperative learning
:
CLASSI
TEMPO PIENO
8.15- 16.15
IA
CLASSI
TEMPO
NORMALE
8.15- 12.55
IB
LABORATORIO
FILOSOFICOESPRESSIVO
LABORATORIO
FILOSOFICOESPRESSIVO
II A
II B
LABORATORIO
FILOSOFICOESPRESSIVO
PROPOSTE LABORATORIALI
per classe
LABORATORIO
FILOSOFICOESPRESSIVO
N. ALUNNI
COINVOLTI
per classe
IA
23
IB
22
II A
22
IIB
26
LETTURE ANIMATE,
DRAMMATIZZAZIONI di fiabe interculturali.
Attività espressive in contesti laboratoriali
LETTURE
ANIMATE,
DRAMMATIZZAZI
ONI di fiabe
interculturali.
Creazione di ALBI
ILLUSTRATI dagli
alunni
III A
III B
LABORATORIO
EspressivoTEATRALE
LABORATORIO
EspressivoTEATRALE
IV A
IV B
LABORATORIO
FILOSOFICOESPRESSIVO:
LABORATORIO
FILOSOFICOESPRESSIVO:
IIIA
UNA CANZONE per una FIABA
20
“Hai un amico in me”
FINALITA’: creare un clima di comunanza e di
complicità
IDEE-input: LETTURE ANIMATE/ i lavori di
gruppo
CARATTERISTICHE della “canzone” da
RI-CERCARE durante i lavori di gruppo:
-avere un contenuto piacevole, chiaro, condivisibile
-essere orecchiabile e facile da cantare
-utilizzare delle rime
-una canzone (La canzone del gruppo), dove i bambini
trovano una via per la costruzione di una identità, di uno
spirito di gruppo.
Durante il laboratori verranno prodotti strumenti
musicali con materiale di RICICLO
SE LA MIA CLASSE FOSSE UNA
CITTA’…
IIIB
15
IV A
22
IV B
25
VA
VB
19
Nel "Il meraviglioso mago di Oz" i personaggi,
diversi fra loro, ma disposti alla solidarietà, riescono
a superare difficili situazioni…
Costruire attraverso il dialogo e il confronto una
comunità di ricerca che analizzi le diverse
esperienze cognitive sempre più complesse e
consapevoli.
• Potenziare il pensiero alimentando la curiosità e la
riflessione per dare nuovo significato al saper fare e
al saper essere.
• Sviluppare il pensiero creativo per attivare le
capacità elaborative.
Verranno attivati laboratori operativi di ricerca-azione a
tema:
classe IV ^A
LE SCIENZE, la BIODIVERSITA’, L’ECOLOGIA
classe IV^B
IL TESTO ARGOMENTATIVO e I CONNETTIVI
LOGICI
VA
VB
LABORATORIO
FILOSOFICO:
LABORATORIO
FILOSOFICO:
Il Tempo del
Cerchio & la
BIODIVERSITA’
del PENSIERO
Il Tempo del
Cerchio & la
BIODIVERSITA’
del PENSIERO
SUPPORTO al progetto di plesso /Istituto:
CURRICULUM VERTICALE “TIME VOYAGER - 15
FUTURE”
5^A, B – si seguirà il protocollo dei 5 stepsosservo, commento, cerco proietto nel futuro i
temi
(emergenze
ambientali,
risparmio
energetico, le nuove frontiere della ricerca in
medicina ed esplorazione dello spazio, la
robotica)
continuità primaria/secondaria: 1 incontro
formativo (2 H) sulle TECNICHE DEL
LAVORO DI GRUPPO + SPERIMENTAZIONE
per le classi quinte della scuola primaria “Davila”
e le classi prime della sc. secondaria di I grado
“Aldo Moro”
Il laboratorio filosofico
FINALITA’: cittadinanza attiva Il dialogo educa all' intercultura, allenamento di una forma mentis
capace di lasciarsi stupire ed entrare in interazione con l’altro, in un mutuo arricchimento, che non nega le
divergenze, ma le affronta in maniera creativa e democratica. Alla tutela delle diversità linguistico-espressive
e attraverso il dialogo interculturale è attribuito un ruolo strategico nella formazione in cui la comprensione
e la comunicazione rappresentano la garanzia di interazioni e composizioni sociali solidali e pacifiche, a
partire dal riconoscimento del valore della diversità e dell'unicità di ciascun individuo e di ciascun Paese.
L’incontro con i classici della filosofia [IDEE & AUTORI], proposti attraverso:
una lettura animata (albi illustrati, fiabe, articoli e riveste scientifiche, artefatti culturali)
un linguaggio adatto all'età
apprendimento cooperativo: il dialogo significativo rende il compito significativo.
lavori di gruppo (teoria dei sei cappelli- De Bono; Jigsaw, T-CHART)
La pratica del dialogo
Oggetto del dialogo sono le domande che ci si pone intorno a ciò che accade e stupisce. Non ci sono
domande se non c’è meraviglia. Il dialogo è volto a: interrogarsi, esaminare, confutare, contestare o assentire
chiarire i presupposti delle proprie posizioni, riflettere sulle forme mentali, indugiare su singole risposte,
richiamare l’attenzione su contraddizioni e concetti poco chiari, sollecitare e fornire esempi a sostegno delle
proprie tesi.
Il momento della verifica:
valorizzazione delle molteplici intelligenze attraverso la co-costruzione/progettazione di prodotti
culturali;
co-costruzione del Giornalino della scuola;
LEZIONI APERTE con i genitori.
Obiettivi del progetto:
- Sviluppare le competenze comunicative: intuitive, emozionali, argomentative, narrative, di
elaborazione concettuale
- Orientarsi nel pensiero, cercando di riconoscere la propria “forma mentis” e sviluppando un abito
critico e creativo nei confronti della conoscenza.
- Sviluppare atteggiamenti di apertura: accogliere i punti di vista, esprimere i dubbi, interrogarsi,
tollerare risposte provvisorie, integrare dimensione razionale ed intuitiva, accettare nuove prospettive.
METODI E TECNICHE
La Ricerca/Azione permette un approccio olistico al processo educativo e, quindi la possibilità di
determinare cambiamenti nel sistema relazionale degli attori coinvolti nel processo
Laboratori operativi di ricerca-azione a tema
Didattica narrativa e laboratorio filosofico
Jigsaw1 e la teoria dei “SEI CAPPELLI per PENSARE”2
1
Jigsaw è una specifica tecnica di cooperative learning. Proprio come in un puzzle, ogni pezzo – ogni parte
attribuita ad uno studente - è essenziale per la piena comprensione e il completamento del prodotto finale. Se ogni
parte di lavoro è essenziale, allora anche lo studente che la possiede è essenziale: è proprio questo che rende
questa strategia efficace.)
2
DE Bono E., Sei cappelli per Pensare, Rizzoli, 1999
IL FEEDBACK
Il feedback sui risultati è uno strumento di eccezionale importanza non solo ai fini dell’apprendimento, ma
anche e soprattutto per lo sviluppo di una buona immagine di sé e della motivazione necessaria per raggiungere
il successo scolastico. Riveste un ruolo primario nella didattica curricolare, e strategico in quella inclusiva
rivolta agli alunni con difficoltà, che più degli altri hanno bisogno di un riscontro che li sostenga sia nel compito
sia nella loro autostima e autoefficacia. Per questo, è importante fornire un feedback informativo e
motivazionale efficace, oltre ai materiali per agire sul rinforzo positivo in itinere.
SCELTE METODOLOGICHE
La metodologia dell’apprendimento cooperativo favorisce lo sviluppo del processo di integrazione di alunni sia
in termini di socializzazione che di apprendimento.
FASI del LABORATORIO di
FILOSOFIA
DESCRIZIONE
prima fase
Formazione dei gruppi
A ciascun gruppo verrà assegnato un compito. Si può decidere come organizzare i
gruppi, quale tipo di interdipendenza instaurare ecc.
seconda fase
CognitivaMente
Ogni gruppo viene coinvolto in un processo attivo per arrivare ad una scelta
condivisa e individuare gli elementi di coerenza dei lavori prodotti. Si attivano
discussioni collettive, a classe intera o con un certo numero di gruppi e le soluzioni sono
visibili, alla portata di tutti.
Fondato sulle abilità legate al racconto orale in ambito di apprendimento cooperativo. E’
un metodo ampiamente sperimentato nelle classi della scuola primaria.
terza fase
Raccontare CooperativaMente
quarta fase
Scrivere
La discussione collettiva delle scelte diventa un valore aggiunto. Ciascun gruppo
propone (si può lavorare con la L.I.M o in aula informatica) la propria ipotesi di mappa
concettuale, spiegandone le connessioni. Il testo (tessuto concettuale) elaborato a livello
di piccolo-gruppo viene, quindi, esposto a livello di gruppo-classe: le procedure e le
scelte effettuate vengono problematizzate (consapevolezza procedurale).
quinta fase
Una valutazione empirica dei
risultati
Una ricerca azione difficilmente ha un carattere di esclusiva oggettività. Pertanto
l’insegnante – ricercatore, attraverso osservazioni empiriche, condivide con le/gli
insegnanti di classe interessate dalla ricerca azione, gli esiti di osservazioni sul gruppo
classe. Si potranno monitorare le evoluzioni sia delle abilità sociali che il livello di
competenza linguistico-espressiva, nonché il livello di attenzione e partecipazione.
Finalità generale
La finalità generale è la sperimentazione di un modello di didattica inclusiva e di un ambiente di
apprendimento che favorisca un clima accogliente e di interdipendenza positiva del gruppo classe.
Il modello è pensato per lavorare con classi multiculturali, favorire la strutturazione del senso di
appartenenza, contribuire al processo di costruzione di relazioni socio-affettive positive.
Le strategie e gli strumenti La progettualità orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie
e metodologie favorenti, quali: l’apprendimento cooperativo, il lavoro in piccolo gruppo e/o a coppie,
il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori
didattici, di attrezzature e ausili informatici. Un sistema inclusivo rende l’alunno protagonista
qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità, attivando le personali strategie di approccio al
“sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento.
Attenzione al vissuto degli alunni (la conoscenza delle situazioni particolari permetterà una
maggiore efficacia dell’intervento)
Utilizzo della narrazione per il riconoscimento e la validazione delle emozioni
Indicazioni per riflettere e agire.
Motivazioni Il laboratorio proposto vuol dare voce alle risorse culturali del territorio in relazione alla qualità
dell’offerta formativa della scuola Davila e nel rispetto del cammino formativo già intrapreso da ogni
studente/gruppo classe.
La vita scolastica quotidiana è ricca di affettività, di emozioni e di stati d’animo: rivolgere particolare attenzione
agli aspetti emotivo-relazionali, aiuta tutti a realizzare una scuola inclusiva.
La convinzione maturata attraverso la sperimentazione con gli studenti, in questi anni di insegnamento, che
narrazione, riflessione e intercultura presentino profonde affinità, sta alla base dell’azione educativa proposta.
OBIETTIVI COGNITIVI
• Sviluppare le capacità di comunicazione e di espressione
• Interiorizzare l’iter di ricerca
• Acquisire le competenze di elaborare, ricercare e rielaborare
• Stabilire relazioni e rappresentarle con grafici
• Potenziare le capacità logiche
• Riconoscere e comprendere proposizioni logiche, attribuendo ad essere valore di verità
• Distinguere ragionamenti tra loro contrapposti
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL LABORATORIO
• Il laboratorio di filosofia per bambini si svolge con tematiche diversificate per obiettivi e contenuti in relazione
alla classe, identiche nelle finalità e negli obiettivi specifici del progetto
• Si concordano con i docenti delle classi le attività trasversali;
• Ogni percorso prevede una prova finale sui risultati raggiunti e la ricaduta dell’intervento.
FASI DIDATTICO-OPERATIVE
• Lettura animata dei testi /albi illustrati
• Registrazione (appunti, diario di bordo, post-it , mappe) delle riflessioni degli alunni
• Elaborazione dei contenuti attraverso il linguaggio narrativo
• Costruzione individuale e collettiva di mappe concettuali
PER INSEGNARE LE ABILITA’ SOCIALI
• Inizialmente lavoro A COPPIE su compiti semplici e di breve durata
• Successivamente LAVORO DI GRUPPO con pochi elementi su compiti semplici
• Poi lavoro DI GRUPPO su compiti più complessi
• Far sperimentare ESERCIZI DI RUOLO (gioca a essere …)
• Far sperimentare SIMULAZIONI
• Rinforzare l’AZIONE o il COMPORTAMENTO RICHIESTO
• Utilizzare la RIFLESSIONE METACOGNITIVA in modo individuale e collettivo
INDICAZIONI OPERATIVE per i lavori di gruppo
• il gruppo deve aver chiaro il compito da svolgere e gli obiettivi
• occorre definire in maniera precisa i tempi di lavoro
• le regole da rispettare devono essere esplicitate e visibili (scritte)
• ogni opinione od obiezione deve essere esplicitata con un perché
• si devono rispettare i ruoli distribuiti nel gruppo
• va individuato un portavoce del gruppo • i ruoli devono essere assunti a rotazione
• i componenti dei gruppi devono cambiare ciclicamente
• dopo l’attività va aperta una discussione sugli elementi negativi e positivi (riflessione metacognitiva)
COMPITI POLIRISOLVIBILI
I compiti proposti saranno POLIRISOLVIBILI, cioè affrontabili a diversi livelli di competenza. Esempio:
RIELABORAZIONE BRANO NARRATIVO Approcci diversi (compito polirisolvibile)- Domande verbali
- Disegno fumetti - Ritaglio sequenze, - Evidenziazione parole chiave - Ricerca immagini - Ricerca
vocabolario OGNI ALUNNO PUO ’ TROVARE IL PROPRIO SPAZIO E PARTECIPARE ALLE
ATTIVITA’ PENSATE PER LA CLASSE
SINTESI della proposta
cura dell’ins.te Maria Lucia Lembo
a.s 2015/2016
Il laboratorio
filosofico
PER TUTTE LE CLASSI
DIDATTICA
NARRATIVA
LABORATORI espressivoTEATRALI
RACC OLTA ed ELABORAZIONE DATI con
ISTOGRAMMI E ANALISI STATISTICA: MEDIA;
MODA; PERCENTUALI.
I dati raccolti sul clima della classe e dallo spazio-idee
saranno oggetto di discussione nelle RI-UNIONI di
PLESSO con gli alunni (a cadenza mensile: 4 incontri in tutto)
1° INCONTRO RI-UNIONE:
19 febbraio 2016 per “M’illumino di meno”
TECNICHE di Cooperative
learning: --Jigsaw – I sei cappelli
per pensare (De Bono)-
OBIETTIVI
Sviluppare le competenze comunicative
Orientarsi nel pensiero
Sviluppare atteggiamenti di apertura
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
LABORATORIO FILOSOFICOESPRESSIVO LETTURE ANIMATE,
LABORATORIO Espressivo-TEATRALE
UNA CANZONE per una CLASSE da FIABA…
DRAMMATIZZAZIONI di fiabe interculturali.
“Hai un amico in me”
Attività espressive in contesti laboratoriali
Creazione di ALBI ILLUSTRATI
attività laboratoriali di co-costruzione di testi &
ritmo attraverso LETTURE ANIMATE di fiabe
e filastrocche coordinate ad attività espressive
in contesti laboratoriali
ADESIONE al progetto di plesso
“SCUOLA AMICA”, vista l’affinità
con le tematiche sulla cittadinanza attiva.
CLASSI PRIME
Laboratorio non attivato: le
insegnanti hanno optato per
un intervento di recupero e
inserimento + in I^B attività
di facilitazione per alunna
SINTESI dei LABORATORI ATTIVATI
( aggiornata all’incontro e alle decisioni prese dal consiglio di plesso e
dai singoli moduli durante l’interclasse del 12.01.2016)
NB. i primi incontri laboratoriali con le classi saranno dedicati al
progetto di plesso “M’illumino di meno” e al Clima della classe
CLASSI QUINTE
CLASSI QUARTE
LABORATORIO FILOSOFICOESPRESSIVO:
LABORATORIO FILOSOFICO:
Il Tempo del Cerchio & la BIODIVERSITA’ del
PENSIERO
Gli alunni delle classi quinte intraprenderanno un viaggiotemporale nel futuro, accompagnati dai grandi pensatori
del passato. Tra deduzioni, intuizioni, esperimenti,
laboratori, ricerche e osservazioni, gli alunni si
scopriranno COSMOPOLITI FUTURO, Cittadini della
SCUOLA
Il laboratorio è collegato al progetto di plesso /Istituto:
CURRICULUM
FUTURE”
VERTICALE
“TIME
VOYAGER
-
SE LA MIA CLASSE FOSSE UNA
CITTA’…
Percorsi laboratoriali
tra scienze e letteratura
Laboratori operativi di ricerca-azione a tema:
classe IV ^A
LE SCIENZE, la BIODIVERSITA’,
L’ECOLOGIA
classe IV^B
IL TESTO ARGOMENTATIVO e
I CONNETTIVI LOGICI
LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Per il LABORATORIO FILOSOFICO-ESPRESSIVO
1.
2.
3.
4.
Imparare ad imparare
Competenze sociali e civiche
Il senso di iniziativa e imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturale
RUBRICA VALUTATIVA - a cura di Lembo Maria Lucia:
(usata durante i lavori di cooperative learning)
COMPETENZE
CHIAVE DI
CITTADINANZA
LIVELLO
INIZIALE =
LIVELLO
INTERMEDIO=
LIVELLO
ALTO=
LIVELLO
ECCELLENTE=
8
9
10
10+ (lode)
Porta a termine il
compito
assegnato.
Sa
raccogliere
i
documenti/materiali;
sa
utilizzare
i
documenti in funzione
del
tempo
della
performance.
Introduce nello
svolgimento
del
lavoro
un’impronta
personale.
Capacità
interagire
gruppo.
Capacità
comprendere
bisogno degli altri.
Capacità
di
ascoltare
le
idee degli altri
evitando
di
imporre
le
proprie.
Svolge il ruolo
di
leader
positivo
nel
rispetto
dei
tempi e delle
finalità
del
progetto
Rivela
capacità
criticocostruttive
rispetto
alla
progettazione
dei contenuti e
della
presentazione.
Sa
usare
la
terminologia esatta nel
corso
della
performance; si mostra
coerente con il compito
e
occupa
lo
spazio/tempo giusto; sa
riflettere e utilizzare
quanto appreso.
Capacità di ascoltare le
idee
degli
altri
valorizzandole.
Imparare ad imparare
Competenze
civiche
sociali
e
Il senso di iniziativa e
imprenditorialità
Consapevolezza
espressione culturale
ed
di
nel
di
il
Capacità
di
accettare il ruolo
prestabilito e le
regole.
Capacità di gestire i
conflitti a favore del
progetto/compito
Svolge il ruolo
assegnato in modo
corretto,
senza
fornire particolari
contributi originali
o critici.
Contribuisce in modo
positivo
alla
progettazione e alla
revisione dei materiali.
Sa
utilizzare
i
documenti/materiali in
funzione dello scopo
comunicativo,
coinvolgendo gli altri.
Sa
coinvolgere
il
gruppo
nella
progettazione,
valorizzando
il
contributo di tutti.