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UPDATE Il Customer Magazine di Phoenix Contact | Luglio 2013 04 Sicurezza Soluzioni su misura 06 Automazione Industriale Eccellenze in Ethernet 08 R.E.M. Un campo agrovoltaico 14 Marking System Tutto in un click 2 13 02 L’Editoriale UPDATE 2|13 Editoriale 02 Francesco Lanzani L’intervista 03 Francesco Lanzani Direttore Generale In copertina 04 La chance italiana Gentili lettori, ormai da troppo tempo, l’Italia viene purtroppo considerata da molti il luogo peggiore dove fare impresa. Infrastrutture carenti, una politica corrotta, una giustizia lenta e talvolta indecifrabile, sono solo alcuni degli aspetti che portano ad una visione negativa del nostro Bel Paese. In questo momento, in cui la scena mediatica è ancora dominata da notizie circa i valori negativi di produzione industriale, dalla diminuzione del PIL o dall’incremento della disoccupazione, parlare di investimenti sul territorio italiano sembra quasi follia. Invece sono parecchi mesi che gli operatori finanziari internazionali orientano l’attenzione al nostro territorio, lasciando intendere una capacità di ripresa a lungo termine, a molti ancora sconosciuta o impercettibile. Notizie di recenti acquisizioni di marchi italiani della moda, dei dolciumi o del food & beverage da parte di investitori internazionali, confermano invece che i timori sulla stabilità del Paese sono svaniti e che una nuova possibile fase espansionistica non è così lontana. Tutto positivo quindi, a patto che tali operazioni non siano delle scorribande finanziarie volte a saccheggiare ciò che di buono siamo stati capaci di creare nel tempo e che non vi siano conseguenze occupazionali dovute a probabili delocalizzazioni successive. Un rischio concreto derivante dalla presenza di colossi finanziari o industriali in grado di influire sui precari equilibri aziendali delle medio-piccole aziende italiane. Un fenomeno, quello della “concentrazione” in poche potenti mani, che non tocca solo l’Italia ma che vede il nostro Paese particolarmente esposto per la natura stessa delle imprese. “Concentrazione” assume però una connotazione diversa quando la strategia e il comportamento alla base hanno altri obiettivi: il gruppo Phoenix Contact ha già da qualche decennio iniziato un’opera che potremmo definire invece “sostenibile”. Una forma di imprenditorialità moderna che tiene in considerazione le differenze dei vari mercati così come le peculiarità delle singole aziende, rispettandone la storia e l’idea imprenditoriale di base. Ciò non sempre è riconducibile ad un ritorno economico immediato ma, a medio termine, apporta nuova conoscenza ad un gruppo ben articolato. Le recenti acquisizioni di Pressmaster, società svedese operante nel settore dell’utensileria industriale e di APtronic (alimentatori switching) sono da intendersi in questo senso. Società che si integrano, in un piano di investimenti volto a costituire un gruppo multiculturale presente ovunque nel mondo, che rispetti l’identità di ciascuna organizzazione valorizzandone il contributo apportato al gruppo. Detto ciò, è forse giunto il momento anche di un contributo italiano; perché no? Emanuele Martinelli, Energia Media Sicurezza Semplicemente sicuri Approfondimenti 06 Automazione Aperti a tutti i protocolli Ethernet 12 Protezione da sovratensioni Lampo di genio Dal campo 08 Gestione del segnale Fotovoltaico da coltivare Nuovi Prodotti 10 Automazione 10 Gestione del segnale 11 Connessioni industriali Attualità 14 Forum Telecontrollo 14 Sito Marking System 15 Nuova società Servizio lettori 15 Per ulteriori informazioni In copertina: La Direttiva Macchine 2006/42/CE detta norme precise per la sicurezza funzionale. Per supportare i costruttori di macchinari e impianti nel rispondere a tali requisiti, Phoenix Contact offre una gamma completa di proposte Safety, dai moduli a relè alle soluzioni high-end. Per maggiori informazioni si veda pag.4 e 5. www.phoenixcontact.it L’Intervista UPDATE 2|13 Strategia e cultura Due capisaldi imprescindibili per far crescere il mondo dell’energia Sono state diffuse nelle scorse settimane le statistiche relative alla domanda di energia registrata in tutto il mondo nel corso del 2012. Abbiamo discusso la situazione del nostro Paese con Emanuele Martinelli, Direttore Editoriale di Energia Media e figura giornalistica di rilievo nel mondo dell’energia. UPDATE: La domanda di energia dei G20 ha fatto registrare un lieve aumento nel 2012, trainata principalmente dai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). Qual è la situazione nel nostro Paese? Martinelli: Lo scorso giugno il nostro Paese ha registrato un calo del 6,2% rispetto allo stesso mese del 2012, con un trend negativo che prosegue da ormai 22 mesi. La difficile congiuntura economica è certamente un fattore rilevante per spiegare questi dati, ma non è la sola causa. L’Italia risente di una gestione delle politiche energetiche a lungo basata su interventi contingenti che, pur incentivando il raggiungimento di importanti risultati di breve-medio periodo, non hanno contribuito a definire una strategia unitaria di gestione ed ottimizzazione del quadro energetico nazionale. Basti pensare che il nostro sistema comprende una capacità produttiva da fonte fotovoltaica pari a 17-18 GW, affiancata da un parco di centrali a gas di ultima generazione sfruttato solo per il 30% delle proprie capacità. Un tentativo di dare delle linee guida strategiche in proposito è stato fatto nei mesi scorsi con il varo della Strategia Energetica Nazionale (SEN), un documento programmatico con obiettivi chiave per il 2020 ed il 2050. Resta però da varare un Piano Energetico Nazionale (PEN) che definisca le modalità operative per raggiungerli. UPDATE: L’Unione Europea affronta spesso il tema energetico, definendo indirizzamenti ed obiettivi per i propri stati membri. Ritiene che questo sia positivo o piuttosto sia fonte di maggiori complicazioni? Martinelli: L’Unione Europea, con le sue linee guida e le sue indicazioni vincolanti, ha un ruolo fondamentale nell’indirizzare ed armonizzare le strategie energetiche delle singole nazioni. Funziona come un catalizzatore, utile a promuo- vere programmi coerenti a lungo termine. Per questo motivo è fondamentale che i Paesi membri abbiano una partecipazione attiva durante le fasi di consultazione e delibera. L’Italia stessa dovrebbe accentuare la sua attività. Inoltre, la crescente internazionalizzazione delle dinamiche di normazione energetica sottolinea anche l’importanza della collaborazione: le realtà legate al mondo dell’energia si devono impegnare a fare filiera, a dialogare e lavorare insieme per raggiungere obiettivi rilevanti, cosa ancora poco radicata nella cultura industriale del nostro Paese. Emanuele Martinelli, Direttore Editoriale di Energia Media UPDATE: Spesso però le linee guida stabilite in sede nazionale o internazionale, come l’evoluzione verso le Smart facilities, stentano a trovare applicazione sul territorio. È una questione di tecnologia o di altro genere? Martinelli: A livello di realtà locali, il principale freno all’evoluzione in ottica intelligente delle facilities non risiede tanto nella tecnologia o nella competenza tecnica, dove l’Italia anzi dispone di eccellenze riconosciute a livello internazioLe realtà legate al mondo nale. Si tratta piuttosto di un deficit informativo. Vi è dell’energia si devono necessità di promuovere impegnare a fare filiera presso enti locali, piccolemedie imprese ed associazioni la diffusione di cultura sugli strumenti finanziari messi a disposizione da Stato e Unione Europea e sui nuovi modelli di business. Prendiamo ad esempio il Patto dei Sindaci, iniziativa varata dall’UE nel 2008 per promuovere il raggiungimento degli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto: circa la metà dei 4534 comuni europei che ad oggi hanno aderito sono italiani, ma solo pochi di essi hanno presentato progetti adeguati a ottenere i finanziamenti. Per questo Energia Media ha deciso di promuovere una serie di attività che si rivolgono direttamente ed in contemporanea a Industrie, PMI, Utility e Amministrazioni Pubbliche, per un confronto trasversale su temi economici, regolatori, tecnologici e infrastrutturali capace di creare valore per tutta la filiera fino ai cittadini. 03 04 In Copertina Sicuramente più produttivi! Soluzioni per garantire la sicurezza di macchine e impianti Nell'industria meccanica e impiantistica, il tema della sicurezza funzionale continua a disorientare molti utenti. Secondo quanto quotidianamente rilevato sul campo dai produttori di sistemi di sicurezza, molti costruttori di macchinari e impianti si trovano ancora oggi ad affrontare la fase di adeguamento alle nuove norme dettate dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE. Phoenix Contact fornisce prodotti e soluzioni che supportano l'utente nell'attuazione dei nuovi requisiti richiesti alla sicurezza funzionale. L’ ampia gamma di prodotti Safety comprende moduli a relè, controllori di sicurezza compatti e soluzioni di comunicazione quali Profisafe, fino ad applicazioni high-end per il settore safety. Moduli per applicazioni di base I classici moduli di sicurezza, in grado di proteggere macchinari che necessitano in media di un numero ristretto di funzioni di sicurezza (tipicamente tra 1 e 3) rappresentano la base delle soluzioni Safety di Phoenix Contact. Essi consentono la gestione o comunque l’interfacciamento a dispositivi di sicurezza quali ad esempio quelli dedicati all’arresto d'emergenza, i finecorsa ripari, le barriere ottiche, i comandi a due mani, e simili. Sono inoltre in grado di gestire anche funzioni quali controllo dell'arresto o di sovravelocità. Questi moduli continuano a essere impiegati con notevole frequenza non solo nella costruzione di macchinari ma anche, ad esempio, negli impianti petrolchimici dell'industria di processo. Largamente diffusi sono anche i relè di sicurezza configurabili Trisafe, adatti a coprire tutta la vasta serie di applicazioni con caratteristiche tali da rendere necessario il ricorso a prodotti con funzionalità intermedie tra i relè di sicurezza e i PLC di sicurezza. Sicurezza in parallelo La famiglia Trisafe, che include prodotti compatti o anche espandibili, garantisce il massimo della flessibilità in applicazioni che prevedono comunque un cablaggio di tipo parallelo anche in caso di applicazioni a media complessità, poiché sono in grado di gestire fino a 144 I/O di sicurezza. La logica di sicurezza gestita dal sistema PSR-Trisafe viene definita in un progetto creato su di un normale PC attraverso l’uso di un software di sicurezza denominato “Safeconf”, privo di licenza e il cui download gratuito è possibile In Copertina UPDATE 2|13 dal sito internet www.phoenixcontact.it. Per scaricare questo progetto a bordo della memory stick del PSR-Trisafe è sufficiente collegarlo al PC attraverso un cavo standard USB/mini USB. La logica di sicurezza è realizzata in modo semplice e intuitivo grazie all’utilizzo di blocchi funzione chiusi e certificati già inclusi nel software di programmazione, a un ambiente grafico di programmazione e all’ampio ricorso alla logica “plug&play”. Grazie a queste caratteristiche non è necessario disporre di particolari competenze di programmazione. Si rivela inoltre particolarmente interessante ed utile la possibilità di simulazione del progetto direttamente sul PC di programmazione e senza che allo stesso sia collegato il modulo di sicurezza, così da poter valutare la correttezza e la rispondenza del progetto alle specifiche iniziali prima del suo caricamento. Un ponte di sicurezza Nella riconsiderazione dei concetti di sicurezza, oltre ai dispositivi - stand-alone o configurabili con cablaggio parallelo trovano impiego sempre più spesso applicazione anche i sistemi basati su di una rete, ovvero con cablaggio di tipo seriale. A questa nuova esigenza, Phoenix Contact risponde con SafetyBridge Technology. Questa tecnologia rappresenta una soluzione indipendente dal tipo di rete e controllore utilizzati, che consente di scambiare pacchetti di dati orientati alla sicurezza tra i moduli di ingresso sicuri e i moduli di uscita. I segnali vengono trasmessi tramite il principio del Black Channel, indipendentemente dal sistema di bus utilizzato dall'utente, sia esso Profinet, Profibus, CANopen, Devicenet o Ethernet/IP. Non essendo necessario modificare l'infrastruttura, questa soluzione è ideale per applicazioni di retrofit, ad esempio in caso di necessità di implementazione della sicurezza funzionale in sistemi già esistenti. Un’ulteriore vantaggio molto utile ai costruttori di impianti destinati all'esportazione è che l'intero concetto di sicurezza viene configurato e calcolato un'unica volta, indipendentemente dal controllore utilizzato. Controllore sicuro ad alte prestazioni Sono disponibili, inoltre, prodotti per sistemi di sicurezza high-end che comprendono soluzioni spazianti da I/O di sicurezza fino a controllori di sicurezza di grandi dimensioni. Un esempio di quest’ultima tipologia di dispositivi è RFC 470 S, un controllore ad alte prestazioni che combina funzioni standard e di sicurezza in un unico dispositivo e trova valido impiego, ad esempio, tanto nell'industria automobilistica così come nelle applicazioni legate alla produzione di energia eolica. Raffaele Esposito Per maggiori informazioni contrassegnare la casella 1 nella sezione servizio lettori. 05 06 Approfondimenti Il collegamento dei moduli IP 65/67 è reso più agevole dall'adozione di connettori M12 con tecnologia Speedcon: è sufficiente una rotazione di solo mezzo giro per collegare i connettori maschi con i connettori femmina presenti sul modulo. Rapida, robusta e semplice La famiglia Axioline indica la via per l’automazione del futuro A fianco dei già disponibili moduli con grado di protezione IP 20 (Axioline F), la famiglia di sistemi di I/O remotati Axioline si è recentemente arricchita di importanti novità, con il rilascio dei moduli stand-alone con grado di protezione IP 65/67 (Axioline E) ed i controllori PLC (Axiocontrol). Come tutti i prodotti del sistema I/O Axioline, anche i moduli Axioline E con grado di protezione IP65/67 sono integrabili in reti basate su tutti i più diffusi sistemi Ethernet, come Profinet, Ethernet/IP, EtherCAT, Modbus/TCP e Sercos III, e supportano inoltre Profibus. Nata come sistema di I/O di riferimento per tutte le soluzioni industriali a base Ethernet industriale, la famiglia di I/O Axioline può venire utilmente integrata in reti industriali Profinet, EtherCAT, Sercos III, Ethernet-IP, Modbus o Profibus, unico tra i protocolli coperti a non essere Ethernetbased. Il motto della famiglia "Axioline: velocità, robustezza, semplicità" riassume le caratteristiche di fondo che ogni modulo I/O Axioline deve possedere per garantire prestazioni al top di gamma. Velocità La caratteristica di velocità della famiglia di moduli Axioline F raggiunge valori di eccellenza assoluta grazie all'innovativo protocollo proprietario (bus locale Axioline F) per la comunicazione tra accoppiatore di rete e moduli di I/O a valle dello stesso. Esso consente il trasferimento di dati da/verso l'accoppiatore con un tempo ciclo nell'ordine di pochi microsecondi - valutabile in modo approssimativo assegnando un valore di 2 microsecondi per l'accoppiatore di rete, cui va sommato 1 microsecondo per ogni modulo di I/O aggiunto. Fondamentale per il raggiungimento di queste prestazioni straordinarie è il supporto fisico di comunicazione tra accoppiatore e moduli. Costituito da robusti elementi plastici modulari a "T" fissabili all'interno della guida DIN, permette di realizzare il collegamento fisico tra elettronica interna dei moduli e bus backplane tramite il semplice montaggio dei moduli sulla guida DIN. Completa il tutto il sistema di sincronizzazione tra accoppiatore di rete e scambio dati sull'anello principale di collegamento tra controllore superiore e vari accoppiatori di rete. Per quanto possa essere ridotto il tempo ciclo gestito dal controllore master di rete nei vari protocolli coperti dal sistema Axioline, si è sempre in grado di garantire un ciclo di lettura/scrittura di tutti gli I/O. La medesima caratteristica di sincronismo è ovviamente valida per i moduli Axioline E che, essendo di tipo stand-alone, costituiscono nodi di rete per il controllore superiore e non hanno necessità di protocolli interni di comunicazione. Robustezza Per quel che riguarda la caratteristica di robustezza, la stessa è da intendersi in senso lato, includendo un’elevata resistenza a shock meccanici, ad eventuali disturbi EMC ed un ampio range di temperatura di utilizzo, tra i – 25 e i + 60 °C. Tutto ciò rende i prodotti Axioline perfettamente adatti anche all’impiego in ambienti industriali gravosi. Il materiale plastico della custodia dei moduli garantisce infatti ottima resistenza meccanica Approfondimenti UPDATE 2|13 (riferimento norme EN 60068-2-xx), che per applicazioni estreme può essere ulteriormente incrementata grazie alla versione con custodia metallica per tutti i moduli IP 65/67. Tutti i prodotti risultano infine conformi alle norme di riferimento per quel che riguarda sia l'emissione sia l'immunità a disturbi EMC, con valori di targa ben distanti dai valori limiti dettati dalle norme stesse. Semplicità Gli esempi di semplicità di utilizzo dei moduli I/O Axioline sono molteplici, a partire della presenza di morsetti estraibili passivi con connessione del tipo a molla Push-in su tutti i moduli IP20, dalla codifica a colori dei vari punti di connessione sui morsetti e del modulo nella sua globalità, fino all'ampio spazio di siglatura per i moduli con singola fila di connettori. Il tutto completato dalla presenza, in corrispondenza di ogni singolo punto di connessione, di Led diagnostici ben identificabili e di punti di prova. Inoltre, i moduli IP 65/67 sono dotati di connettori M12 femmina con tecnologia Speedcon, che rende possibile realizzare il collegamento semplicemente con una rotazione di solo mezzo giro dei connettori maschi Speedcon. Infine, per l'alimentazione dei moduli si è ricorsi all’utilizzo di connettori M12 con codifica T con disponibilità di 12 A per alimentazione di logica e ingressi (alimentazione Us) e di 12 A per le uscite (alimentazione Ua). Interfacciamento digitale ed analogico Il collegamento con sensori/attuatori con interfaccia di tipo analogico è reso possibile, per la gamma Axioline F, dai moduli con possibilità di gestione di Analog Input o Analog Output disponibili in differenti modularità (4 o 8 canali) e tecnologie (corrente, tensione, RTD, UTH). La gamma Axioline E sfrutta invece il protocollo IO-Link per la gestione di segnali analogici: per ciascuno dei protocolli coperti è disponibile un modulo IO-Link master che dispone di 4 porte IO-Link Classe A, 4 porte IO-Link Classe B e 4 ingressi digitali. Sensori IO-Link con interfaccia digitale o analogica possono direttamente essere collegati al modulo al pari di sensori digitali non IO-Link. Per collegare sensori/attuatori non IO-Link con interfaccia analogica è possibile utilizzare mini-convertitori con 2 connessioni M12 che, collegati direttamente al sensore/attuatore, consentono la trasmissione verso il modulo con cavo non schermato, così come previsto dalle specifiche del protocollo IO-Link. Questa struttura comporta l'innegabile vantaggio, soprattutto quando i segnali sono limitati in numero, di poter utilizzare una sola tipologia di modulo per l'acquisizione locale di segnali diversi (analogici e/o digitali). Controllori Axiocontrol I controllori PLC Axiocontrol costituiscono una nuova famiglia di controllori, sviluppata per una naturale sinergia con il sistema I/O Axioline appena descritto e dotata delle medesime caratteristiche di “velocità, robustezza e semplicità” . Garantisce dunque prestazioni elevate ed affidabilità di funzionamento anche in condizioni ambientali estreme e tollera un range di temperature di funzionamento tra - 20 e + 60 °C (- 40 e + 60 °C per la versione XC). La connessione verso gli I/O è garantita sia tramite il bus locale Axioline F sia tramite le connessioni Profinet e ModbusTCP, grazie alle porte RJ45 integrate. Per operazioni di configurazione, monitoraggio e diagnostica, oltra all’interfaccia Ethernet, è possibile utilizzare l’interfaccia Micro USB di tipo B integrata. Tutti i PLC Axiocontrol sono provvisti di una memoria flash integrata, ampliabile tramite scheda SD opzionale, ed integrano un web server per applicazioni di supervisione ed un file system per operazioni di data logging. Tramite opportuni Function Block, i PLC Axiocontrol possono interfacciarsi direttamente a Data Base MS-SQL o MySQL ed inviare e-mail. In caso di mancanza d'alimentazione, un mini UPS integrato fornisce al PLC l’energia necessaria perchè questo possa completare le operazioni in esecuzione. Raffaele Esposito Per maggiori informazioni contrassegnare la casella 2 nella sezione servizio lettori. Grazie ai tempi di reazione particolarmente rapidi, il sistema I/O modulare a blocchi per il quadro elettrico Axioline F è ideale per processi rapidi e sincroni. I controllori Axiocontrol esprimono in modo ottimale le loro performance in combinazione con il sistema I/O Axioline, offrendo la massima velocità grazie alla connessione bus diretta. 07 08 Dal campo UPDATE 2|13 Agricoltura sotto, energia sopra Fotovoltaico sopraelevato per permettere la coltivazione Sul territorio bresciano, i terreni agricoli trovano un duplice utilizzo: la holding industriale R.E.M. combina l'originaria destinazione agricola dei terreni, la coltivazione di ortaggi e cereali, con la produzione di energia fotovoltaica. Phoenix Contact ha sviluppato la soluzione giusta per condurre agevolmente correnti elevate nei dispositivi e creare un sistema wireless. In circa 18 mesi, R.E.M. ha messo a punto il cosiddetto sistema agrovoltaico, un impianto aereo a inseguimento solare realizzato su strutture mobili contenenti i moduli fotovoltaici, sospesi ad un’altezza tale da permettere la circolazione a terra delle macchine agricole e, quindi, la coltivazione dei terreni. Lo spazio tra le file di moduli permette inoltre il sufficiente irraggiamento solare del terreno sottostante per la coltivazione di cereali, mais o pomodori. Controllo indipendente delle file di moduli fotovoltaici Per evitare ostacoli alla circolazione dei mezzi agricoli, la struttura è alta cinque metri e la distanza fra le colonne di sostegno è di dodici metri. Per mezzo di servomotori e di uno speciale sistema di tubi, i moduli fotovoltaici possono essere ruotati sui due assi così da ottenere l’ottimale allineamento verso il sole. I motori sono alimentati con corrente autogenerata. Le singole file di moduli possono essere controllate in modo indipendente tra di loro, ottimizzando le performance e permettendo di disporre parallelamente al terreno solo i moduli sotto i quali circolano i mezzi agricoli, così da non compromettere la produttività. Grazie ad un sistema di irrigazione integrato, si rende possibile la coltivazione anche terre in zone aride. In caso di temporale o di altre sollecitazioni esterne, i moduli vengono orientati in posizione di sicurezza. La comunicazione wireless è garantita da un modulo di rete di telefonia mobile GSM che consente il controllo del sistema in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Dal campo UPDATE 2|13 PLH 16 – massima potenza, minimo ingombro Per garantire sicurezza, qualità e facilità d'uso nella trasmissione di potenza e dati, gli ingegneri del gruppo R.E.M hanno optato per il morsetto per circuiti stampati PLH 16 e per il modem PSI di Phoenix Contact. Il morsetto PLH 16 permette la connessione di conduttori con sezioni fino a 16 mm2 e di correnti fino a 76 A direttamente sul circuito stampato. Il design compatto e la tecnica Push-in consentono di risparmiare spazio nel dispositivo, nonché tempi e costi d'installazione. Grazie alla tecnica a leva, l'assemblaggio avviene senza la necessità di utensili e nel giro di pochi secondi. I conduttori rigidi e quelli con capocorda possono essere inseriti e collegati direttamente. Per i conduttori flessibili con cavetti è sufficiente chiudere la leva. Inoltre, il morsetto PLH 16 è certificato secondo la norma 600 V UL. Il modem industriale quadband PSI può venire adottato in tutto il mondo grazie alla sua capacità di supportare tutte le reti mobili GSM. PSI per una comunicazione affidabile La comunicazione sicura è garantita dal modem industriale quadband PSI (850, 900, 1800 e 1900 MHZ) che supporta tutte le reti mobili GSM e si presta, quindi, ad un utilizzo in tutto il mondo. Ulteriori requisiti posti al modem sono l'elevata affidabilità e le alte prestazioni, essendo esposto alle avverse condizioni naturali come il caldo, il freddo e la radiazione ultravioletta. Ad oggi R.E.M. ha attivato tre impianti, per una superficie di 25 ettari ed una potenza di 2,4 MW. Il sistema agrovoltaico è distribuito attraverso una partnership in esclusiva con l'azienda francese Eco Delta Dévelopment (EDD), che ha installato con successo un impianto di 15 MW. Antonio Scarpa Per maggiori informazioni contrassegnare la casella 3 nella sezione servizio lettori. Per la connessione del generatore, gli ingegneri di R.E.M. utilizzano il morsetto per circuiti stampati PLH 16. Produzione di energia “rivoluzionaria”: R.E.M. La holding industriale Revolution Energy Maker (R.E.M.) con sede a Coccaglio, nei pressi di Brescia, si occupa dello sviluppo e della realizzazione di sistemi innovativi per l'utilizzo del fotovoltaico nell'agricoltura. La società, fondata nel 2008, è composta da sei aziende che attualmente occupano all'incirca 500 collaboratori impegnati nella cosiddetta “agrovoltaica”, tecnologia che consente l'utilizzo in parallelo di terreni agricoli ed impianti fotovoltaici. La società offre una gamma completa di servizi, dalla progettazione, installazione di linee di bassa, media e alta tensione allo sviluppo e all'installazione di impianti idroelettrici, fotovoltaici ed eolici, centrali di cogenerazione e sistemi di controllo. 09 10 Nuovi Prodotti UPDATE 2|13 Protezione IP65 I nuovi PC industriali che combinano performance ed estetica La gamma di PC industriali di Phoenix Contact si arricchisce dei nuovi PC a pannello della serie DL PPC 1000 con display multitouch. I robusti dispositivi possiedono un grado di protezione IP65 ed un display retroilluminato a LED ad alta risoluzione che supporta interfacce utente avanzate e dettagliate. I nuovi Panel PC combinano quindi tecnologie potenti ed innovative con un’estetica attraente ed accattivante. A seconda dell'applicazione, l'utente può optare per un display singletouch oppure multitouch, al fine di realizzare applicazioni innovative ed orientate al futuro. I Panel PC IP65, provvisti di solide custodie in alluminio pressofuso, si caratterizzano per la loro ridotta profondità, pari a soli 60 mm. Grazie al grado di protezione IP65, sono protetti dalla polvere e resistenti all'acqua e supportano temperature operative tra -20°C e +55°C, risultando quindi adatti all’impiego anche in condizioni estreme. I Panel PC, equipaggiati con i nuovi processori Intel ATOM della serie E - una combinazione tra un chipset altamente integrato ed un processore ad elevato risparmio energetico - rappresentano una soluzione ad alta efficienza energetica. Il minor consumo di energia si riflette in una minore generazione di calore, per cui il dispositivo non necessita di alcuna ventola. L’attacco VESA 100 integrato e lo sportello di servizio sul retro consentono di minimizzare i tempi di installazione e di manutenzione. Con questo dispositivo, l'utente dispone quindi di un PC industriale touch screen di alta qualità ed affidabilità adatto ad applicazioni industriali e che si presta ad essere utilizzato, anche in ambienti gravosi, come unità operativa a basso consumo per impieghi su macchine ed impianti. Il tutto senza rinunciare ad un design accattivante. Per maggiori informazioni contrassegnare la casella 4 nella sezione servizio lettori. Adatti a tutte le applicazioni Presentata la nuova gamma di relè industriali Rifline complete La nuova gamma di relè industriali Rifline complete di Phoenix Contact include da relè d’interfaccia da 6,2 mm fino a relè per la sostituzione di piccoli contattori. Il relè più potente può commutare tensioni fino a 400 V. La gamma di relè ad innesto universale garantisce, inoltre, un'elevata disponibilità di macchinari ed impianti. La gamma di relè sfrutta la tecnologia Push-in di Phoenix Contact che consente un cablaggio tramite inserimento diretto del conduttore, riducendo notevolmente i tempi di installazione. Questa tecnologia è già impiegata in diversi prodotti quali la serie di relè PLC Interface e la gamma di morsetti Clipline. Grazie all'utilizzo del materiale di ponticellamento compreso nella gamma dei morsetti componibili, è possibile ottenere in modo semplice la distribuzione del potenziale. Alcuni dei relè della gamma possono essere integrati e trasformati in relè temporizzati tramite il modulo di temporizzazione multifunzionale ad innesto, che offre quattro range di tempo e tre funzioni di timer. Per tensioni di ingresso standard, i relè vengono offerti come modulo completo, mentre soluzioni specifiche possono essere realizzate con il sistema modulare. Per maggiori informazioni contrassegnare la casella 5 nella sezione servizio lettori. Nuovi Prodotti UPDATE 2|13 Ingresso sicuro Semplice come portare nel quadro cavi preassemblati Grazie al nuovo sistema di ingresso dei cavi C.E.S. di Phoenix Contact, i connettori preassemblati vengono portati nel quadro elettrico in modo sicuro e poco ingombrante. Forature e misure di fissaggio del sistema C.E.S. corrispondono alle dimensioni standard dei tradizionali connettori industriali installati nel quadro elettrico. Attraverso una foratura standard, è possibile introdurre nel quadro elettrico fino a 40 cavi disponendo di un grado di protezione IP 65. Gli isolatori passanti intagliati sono saldamente fissati in una metà del telaio di ingresso cavi. Accolgono cavi con diametri da 2 mm a 34 mm, scaricandone allo stesso tempo la trazione in conformità alla norma DIN EN 50262. I nuovi isolatori passanti conici multi-zona aumentano la flessibilità. Grazie alla configurazione modulare e alla facilità d'uso del sistema C.E.S., i singoli cavi possono essere aggiunti o sostituiti in modo veloce e pratico in qualsiasi momento. I telai di montaggio C.E.S. comprendono guarnizioni integrate e sono disponibili con bloccaggio a vite o a leva. Utilizzando un telaio a scatto, il sistema passacavi viene inserito semplicemente a scatto, senza la necessità di utensili. Per maggiori informazioni contrassegnare la casella 6 nella sezione servizio lettori. Nuovo sistema di test Eseguire in modo economico e sicur0 prove complesse Grazie al nuovo sistema di test FAME di Phoenix Contact, è possibile eseguire, in modo veloce e sicuro, prove complesse su apparecchiature elettriche. Per questo, oltre al blocco di prova integrato nella porta del quadro elettrico, sono disponibili diversi connettori di funzionamento, di prova e ciechi. La peculiarità di questo prodotto è rappresentata dalla funzione di cortocircuito automatico del convertitore durante la sostituzione dei connettori che, in aggiunta alla protezione da contatti accidentali, garantisce massima sicurezza durante le attività di misurazione. La struttura modulare del sistema permette configurazioni di prova economiche con un numero adeguato di poli per ogni applicazione. La rapidità di esecuzione di tutte le manovre di commutazione per la misurazione dei convertitori di corrente e di tensione è garantita dall'utilizzo del sistema di ponticelli Clipline complete. In particolare, questo consente la facile identificazione degli stati di commutazione grazie all'uso di ponticelli di cortocircuito sul lato esterno della porta del quadro elettrico. La connessione dei cavetti di collegamento di prova avviene in modo semplice e sicuro, con connettori per test di sicurezza standardizzati da 4 mm. Le dimensioni del blocco di prova garantiscono il preciso inserimento dei blocchi da 4 e da 6 poli negli alloggiamenti a pannello. La nuova soluzione infrangibile è di semplice installazione e prodotta in materiale isolante poliammidico. Molto robusto anche il sistema brevettato di fissaggio a parete che aiuta a compensare le elevate tolleranze nelle sezioni del pannello, spesso eseguite manualmente. Per maggiori informazioni contrassegnare la casella 7 nella sezione servizio lettori. 11 12 Approfondimenti UPDATE 2|13 Costantemente informati Protezione intelligente contro le sovratensioni Oggigiorno è indispensabile garantire l'alta disponibilità degli impianti elettrici: che si tratti di segnali analogici o digitali, tutto deve funzionare in modo affidabile e senza interruzioni. È per questo motivo che le protezioni contro i fulmini e le sovratensioni trovano ampio impiego nelle applicazioni di misurazione e di controllo. Il layout a più parti del sistema di protezione contro le sovratensioni permette interventi semplici e veloci sia per l'installazione che per la manutenzione. In sistemi complessi, i prodotti devono poter essere installati in modo affidabile, veloce e sicuro. Inoltre, il gestore dell'impianto deve poter contare su un funzionamento regolare della protezione contro le sovratensioni. Un'indicazione chiara dell'effettiva disponibilità e di quanto questa possa durare deve dunque essere identificabile sul posto e dalla stazione di controllo. I nuovi scaricatori di sovratensione ”intelligenti“ della gamma prodotti Plugtrab PT-IQ soddisfano questi requisiti. Monitoraggio preventivo Installare in modo semplice e senza errori, espandere in modo flessibile, monitorare in modo preventivo - ora è possibile con il sistema di protezione contro le sovratensioni Plubtrab PT-IQ. Secondo la norma CEI EN 62305-3, i sistemi di protezione contro i fulmini, di cui gli scaricatori di sovratensione sono parte fondamentale, devono essere regolarmente sottoposti ad ispezioni visive. Per questo è indispensabile che gli scaricatori di sovratensione integrino indicatori di stato. Nei sistemi di alimentazione è prassi comune monitorare il comportamento termico dei moduli di protezione integrati, che si surriscaldano in caso di errori e vengono di conseguenza scollegati dalla rete tramite fusibili. Attraverso accoppiamenti meccanici sullo scaricatore di sovratensioni viene visualizzata una segnalazione elettrica o meccanica. In sistemi di misurazione e di controllo, tuttavia, non è sempre possibile avere la certezza che in caso di errori la temperatura dei componenti dei dispositivi di protezione aumenti in modo significativo, dunque il monitoraggio termico deve essere escluso come metodo affidabile ed universale per controllare lo stato di scaricatori di sovratensione in queste applicazioni. Il sistema di monitoraggio intelligente della nuova gamma prodotti Plugtrab PT-IQ si basa, quindi, su un costante controllo elettrico di funzionamento dei componenti di protezione e offre un sistema di monitoraggio intelligente e preventivo a tre stadi. L'indicatore di stato segnala che il dispositivo di protezione ha raggiunto il suo limite di prestazione. Il tecnico decide, quindi, se sostituire lo scaricatore onde evitare ulteriori interventi di manutenzione. Le informazioni di stato possono essere interrogate anche da un contatto di segnalazione remota integrato a potenziale zero. Installazione veloce e senza errori Poiché il monitoraggio elettronico dei componenti di protezione non deve mai influenzare il sistema da proteggere, non è possibile prelevare l'energia necessaria dal circuito di segnale, ma si deve ricorrere ad una fonte di alimentazione esterna, soluzione facilmente realizzabile in quanto gli scaricatori di sovratensione sono di solito inseriti in distributori che già dispongono di un'alimentazione separata di 24 V. Nei sistemi più avanzati, gli scaricatori di sovratensioni per la tecnica di misurazione e di controllo prevedono terminali separati per l’alimentazione ausiliaria esterna che vengono cablati singolarmente o a ponte. Ma dover cablare ogni singolo scaricatore di sovratensione con l'alimentazione 24 V è oneroso. Plugtrab PT-IQ ridu- Approfondimenti UPDATE 2|13 ce al mimino gli sforzi di cablaggio. Il sistema di protezione è composto da un controllore, dallo scaricatore di sovratensioni vero e proprio e dai connettori per guida di montaggio. L'alimentazione a 24 V viene collegata al controllore un'unica volta in modo centralizzato. Il collegamento all’alimentazione esterna è indicato dall’illuminazione del LED verde sul controllore. Non è necessario un ulteriore cablaggio per l'adduzione dell'energia ausiliaria o il monitoraggio di ogni singolo scaricatore: ciascuno viene alimentato con la corrente ausiliaria necessaria attraverso i connettori a 5 poli posizionati sulla guida di montaggio e contemporaneamente, attraverso lo stesso sistema, ricomunica il proprio stato al controllore. Basta innestare i connettori per guida DIN ed installare i moduli. Il controllore, in quanto unità centrale, inoltra una raccolta di informazioni sia attraverso un indicatore di stato integrato sia attraverso dei contatti di segnalazione remota a potenziale zero. Grazie a queste funzioni, il tecnico visualizza in una sola occhiata lo stato di tutti gli scaricatori installati ed allineati. Tramite un interruttore a scorrimento integrato nel controllore, i LED verdi fissi degli scaricatori possono essere spenti. Le segnalazioni di stato ”gialla“ e ”rossa“ non vengono influenzate da questo meccanismo rendendo possibile identificare immdiatamente i dispositivi di protezione interessati. Il prodotto è composto da due parti: in caso di sovraccarico di uno degli scaricatori o in caso di necessità di una misurazione dell'isolamento, il dispositivo può essere sostituito semplicemente estraendo il connettore di protezione, senza intervenire nell'installazione ed interrompere il circuito di segnale. Inoltre, lo speciale layout della soluzione offre la possibilità di estrarre il connettore di protezione senza influenzare l'impedenza del circuito di segnale. Espansione flessibile Il gran numero di cavi da proteggere nei sistemi di misurazione e di controllo presuppone un numero sempre maggiore di scaricatori di sovratensione. Grazie a Plugtrab PT-IQ, ora possono essere convenientemente monitorati fino a 28 scaricatori utilizzando un unico controllore. Ogni scaricatore di sovratensione protegge fino a cinque conduttori di segnale su una larghezza d'ingombro di soli 17,5 mm. Un controllore può, quindi, informare sullo stato di protezione di fino a 140 cavi di segnale. Il sistema può essere ampliato in modo semplice allineando un ulteriore connettore per guida di montaggio, senza interrompere il monitoraggio degli scaricatori di sovratensione già installati. In sistemi basati su un'alimentazione cablata e con monitoraggio della protezione contro le sovratensioni, un ampliamento del sistema comporta un intervento sul cablaggio del sistema esistente. Quando, come spesso accade, non tutti gli scaricatori di sovratensione si trovano in un unico punto di installazione all'interno del quadro elettrico, un connettore da circuito stampato permette di estendere in modo flessibile il sistema di monitoraggio ad un'altra guida DIN, per integrare nel sistema i prodotti installati su di essa. Walter Nova Per maggiori informazioni contrassegnare la casella 8 nella sezione servizio lettori. Non solo ”rosso“ e ”verde“ - il concetto di monitoraggio a tre stadi offre maggiori informazioni sullo stato dello scaricatore. In caso di scaricatori installati in più punti del quadro elettrico, il sistema di monitoraggio può essere esteso in modo flessibile a più guide DIN tramite appositi connettori. 13 14 Attualità UPDATE 2|13 Appuntamento al 13° Forum Telecontrollo Il telecontrollo pone le basi per la Smart Community Phoenix Contact sarà presente alla tredicesima edizione di Forum del Telecontrollo, in programma presso Palazzo Re Enzo a Bologna il 6 e 7 novembre prossimi, non solo come espositore, ma anche come testimone d’eccezione sulle evoluzioni tecnologiche che interessano il settore. Phoenix Contact terrà infatti una presentazione finalizzata ad illustrare i benefici ottenibili dall’adozione di sistemi di controllo e di comunicazione intelligenti ed evoluti nell’evoluzione verso la Smart Community. L’integrazione in impianti esistenti di un sistema evoluto di telecontrollo, oltre a ridurre i possibili disservizi e conseguentemente i costi di esercizio tramite un sistema di monitoraggio continuo, mette a disposizione un’elevata mole di informazioni, che consentono un’erogazione continua di servizi integrati che possano guidare le reti di pubblica utilità nell’evoluzione verso la Smart Community. Questo spiega perché, o ltre ai classici prodotti di connessione e di protezione contro le sovratensioni, assumono una sempre maggiore importanza le soluzioni di automazione e di controllo, come forma di “intelligenza” al servizio della rete. Per approfondire ulteriormente il tema, presso lo spazio espositivo gli operatori potranno inoltre scoprire le potenzialità offerte dai prodotti e dalle soluzioni Phoenix Contact dedicate al settore, dai PLC con web server integrato, ai modem e router/firewall, dai prodotti wireless, agli elementi per l’infrastruttura di rete. Nuovo sito dedicato La siglatura Phoenix Contact sbarca sul web È finalmente online www.siglaturaecochic.it, uno spazio web interamente dedicato a dare informazioni ed aggiornamenti sul mondo della siglatura industriale targata Phoenix Contact. Questo nuovo sito rappresenta un utilissimo strumento pensato per tutti coloro che utilizzano o vogliono approfondire le proprie conoscenze di Marking System. Al suo interno è dunque possibile trovare tutte le informazioni utili sul tema, organizzate in modo da rendere agevole ed immediata la navigazione. Accanto ad una panoramica completa e dettagliata dei prodotti, una nutrita sezione di videotutorial supporta l’utente nelle fasi di installazione, setup e primo utilizzo dei dispositivi. Ampio spazio è dedicato inoltre alla documentazione tecnica, categorizzata in base al prodotto di riferimento per rendere agevole la consultazione ed il download. La sezione supporto ed assistenza, infine, non si limita a presentare tutti i riferimenti a cui rivolgersi in caso di difficoltà, come ad esempio il numero verde dedicato 800.942.699, ma comprende anche una serie di F.A.Q. utili per fornire in modo immediato indicazioni circa i principali dubbi che potrebbero sorgere durante l’utilizzo dei sistemi di marcatura. Attualità UPDATE 2|13 Phoenix Contact E-Mobility GmbH Nasce la società dedicata alla mobilità elettrica Ad inizio 2013 è nata Phoenix Contact E-Mobility GmbH, società del gruppo dedicata a raccogliere e centralizzare tutte le attività legate al settore della mobilità elettrica ed ibrida. La sede si trova nel nuovo sito di Schieder-Schwalenberg, a circa cinque chilometri dall’ Headquarter Phoenix Contact di Blomberg. Le attese di crescita del mercato dell’e-mobility, benchè diverse da stato a stato, sono comunque molto positive. “Entro 10 anni in Germania circa il 30% delle auto avranno un sistema elettrico di propulsione" riferisce ad esempio Helmut Friedrich, Executive Vice President della nuova società. "L’incremento del numero di autovetture a propulsione elettrica sarà legato principalmente alla diffusione dei sistemi ibridi, mentre il mercato dei veicoli totalmente elettrici rimarrà ancora un settore di nicchia per diverso tempo, salvo importanti sviluppi tecnologici.” Tre gli obiettivi prioritari che guideranno l’operato dell’azienda nel settore della mobilità elettrica: soddisfare i requisiti qualitativi specifici dei produttori di autoveicoli e dell'infrastruttura di ricarica, introdurre nuove tecnologie e innovazioni di prodotto per favorire lo sviluppo tecnologico, collaborare con canali di distribuzione altamente specializzati. Redazione UPDATE 3I13 uscirà a Phoenix Contact S.p.A. Marketing Communication Dept. Tel. 02 66 05 91 - Fax 02 66 05 95 00 e-mail: [email protected] Copyright © 2011 by Phoenix Contact Novembre 2013 Phoenix Contact S.p.A. Via Bellini, 39/41 - 20095 Cusano Milanino Fax 02 66 05 95 00 Servizio lettori Per ricevere maggiori informazioni, si prega di contrassegnare gli argomenti di interesse e inoltrare copia del presente modulo via fax: La preghiamo di compilare i seguenti campi per ricevere la documentazione richiesta UPDATE Nome/Cognome 01 02 07 08 03 04 05 06 ... oppure inviare una e-mail all’indirizzo di posta [email protected] www.phoenixcontact.it Ai sensi del DLgs 196/2003, esprimo il consenso al trattamento e alla comunicazione dei dati qui riportati ai soggetti che svolgono le attività necessarie all’espletamento della presente richiesta. (In mancanza del consenso la registrazione non potrà essere eseguita). Accetto q Firma Azienda Funzione/Settore Indirizzo Telefono/Fax e-mail 2| 13 15 La famiglia si allarga Nuove soluzioni potenziano le capacità di comando e supervisione. La famiglia di PC Industriali e Pannelli Operatore si arricchisce di nuovi elementi adatti ad una vasta gamma di utilizzi, tutti programmabili con un unico software SCADA. Il risultato è una soluzione perfettamente integrata, con caratteristiche di qualità ed efficienza superiori agli standard. Fanno parte della famiglia: • PC Industriali da quadro elettrico • PC Industriali IP 65 per il bordo macchina anche in versione multitouch • Tablet PC Industriali touch screen • Pannelli Operatore touch screen delle famiglie TP 3000 e TP 5000 con processori Atom e Celeron • Ampia gamma di software: SCADA Visu+, SoftPLC PC Worx e connessione remota via Portico e molto altro ancora. Scegli la gamma completa, scegli Phoenix Contact. Per maggiori informazioni: Tel. 02 66 05 91 [email protected] www.phoenixcontact.it