Scheda informativa mostra «Senza confini
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Scheda informativa mostra «Senza confini
STEVE McCURRY SENZA CONFINI 27 febbraio – 12 giugno 2016 Galleria Harry Bertoia Corso Vittorio Emanuele II, 60 Pordenone Inaugurazione: sabato 27 febbraio ore 18.00 Vernice per la stampa: sabato 27 febbraio ore 16.00 SCHEDA MOSTRA Promosso da Comune di Pordenone, Assessorato alla Cultura Progetto di Sudest57 In collaborazione con Jacob Cohën Con il patrocinio di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Con il contributo di Provincia di Pordenone Friuladria Crédit Agricole Coop Alleanza 3.0 GSM – Gestione Servizi Mobilità Mostra e catalogo a cura di Biba Giacchetti Orari: mercoledì -domenica: 15.00 – 19.00; Percorsi assistiti gratuiti su richiesta per gruppi (min 10 -max 25 persone) in collaborazione e a cura dell'Associazione Amici della Cultura, prenotazioni e info 349 7908128 Attività didattiche gratuite per le scuole con prenotazione al numero telefonico 345 6454855, [email protected] , Arteventi Soc. Cooperativa. Catalogo: € 20,00 Info: Comune di Pordenone: (+39)0434 392915, 0434 392196, 0434 392960 [email protected] www.comune.pordenone.it/galleriabertoia. Ufficio stampa nazionale Studio ESSECI, Sergio Campagnolo, tel. 049.663499, [email protected] Ufficio stampa Comune di Pordenone Clelia Delponte, tel. 0434-392924, [email protected] DESCRIZIONE MOSTRA Senza Confini è la nuova retrospettiva di Steve McCurry dedicata alla città di Pordenone e che avrà luogo dal 27 gennaio al 12 giugno 2016 nella Galleria Harry Bertoia, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone. Si tratta di un’esposizione particolarmente vasta: saranno presenti infatti circa 100 fotografie del famoso fotografo. La selezione di immagini isolata nell'immenso archivio di McCurry, e qui proposta, ha l'intento di offrire un viaggio simbolico attraverso i suoi 40 anni di fotografia per raccontarlo come ha vissuto: Senza Confini. Confini sfidati a costo della vita, come L'Afganistan del '79 al seguito dei guerriglieri, primo a testimoniare l'importanza nevralgica di quel paese per il fragile equilibrio del mondo; la conseguente odissea dei rifugiati che gli ha valso forse lo scatto più celebre di tutti i tempi: Sharbat Gula, la mitica bambina afgana in grado di esercitare per 30 anni la medesima forza magnetica. E poi confini simbolici, che McCurry nel tempo ha fatto svanire davanti ai nostri occhi, le etnie in via di sparizione, le diverse condizioni sociali, i modi più particolari di concepire i gesti più semplici: immagini che raccontano una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità. Senza Confini, nella sua installazione espositiva, mescolando tempi e luoghi, lascia il visitatore libero di muoversi e creare un suo personale percorso, e ritrovare le 50 icone più amate e commentate personalmente da McCurry nel catalogo, ma anche i progetti più recenti dedicati all'Africa, al Giappone alla Birmania.