Funzionamento dei detettori di movimento e di presenza
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Funzionamento dei detettori di movimento e di presenza
Funzionamento dei detettori di movimento e di presenza LUXOMAT I primi detettori di movimento 44.2°C Quando circa 20 anni fa, i primi visitatori notturni di un edificio erano ricevuti all’ingresso da una luce che veniva accesa da una mano invisibile, la cosa suscitava grande meraviglia in quegli ospiti. Ora gli apparecchi responsabili di ciò fanno ormai parte delle attrezzature normali di ogni edificio. All’inizio, con i detettori di movimento venivano prevalentemente equipaggiate le zone d’ingresso degli edifici residenziali. Essi avevano il compito di riconoscere da una certa distanza l’avvicinarsi del visitatore e di attivare poi automaticamente l’illuminazione. In questo caso non si ponevano esigenze particolarmente elevate alla sensibilità di rilevamento. Essi facilitavano l’accesso agli abitanti e ai visitatori e, allo stesso tempo, intimorivano gli ospiti indesiderati che venivano messi, in modo inatteso, in piena luce. Dal detettore di movimento a quello di presenza Già dopo pochi anni si riconobbe che un apparecchio in grado di riconoscere la presenza di persone, avrebbe potuto offrire un importante contributo anche al risparmio energetico. Fino a quel momento si sprecava molta energia per dare luce, calore o ricambio d’aria in ambienti non utilizzati, per sbadataggine o per mancanza di adeguati dispositivi tecnici. Questo nuovo tipo di applicazione creò nuove esigenze e costituì una sfida per i progettisti dei relativi apparecchi. Le caratteristiche più importanti della nuova generazione di apparecchi furono, allora, la massima sensibilità nel rilevamento dei movimenti nelle più diverse condizioni d’impiego e una misura affidabile e continua della luce. A differenza dei detettori di movimento finora utilizzati, questi nuovi apparecchi furono chiamati detettori di presenza, benché utilizzassero gli stessi principi fisici di base. 40 30 20 19.8°C Fotografia ad infrarossi della parte superiore del corpo. La scala cromatica della temperatura mostra la relazione tra il colore e la corrispondente temperatura superficiale. In un ambiente si trovano di regola anche altri oggetti a temperatura più elevata rispetto all’ambiente, come lampade, corpi riscaldanti o apparecchi elettrici. Affinché però il detettore rilevi solo le sorgenti di infrarosso mobili, a monte del sensore è inserito un raffinato sistema ottico. Zona inattiva Zona attiva Sorgente di infrarossi in movimento Foglio di plastica con elementi a lente concavi compressi, disposti all’interno Sensore piroelettrico di infrarossi Segnale del sensore Il principio di funzionamento dei detettori di movimento e di presenza I detettori di movimento e di presenza sono progettati per riconoscere sorgenti di calore in movimento nella loro zona di rilevamento. Ogni oggetto, quindi anche il corpo umano, irradia calore, la cui intensità dipende dalla sua temperatura superficiale. La radiazione termica è compresa, per le normali temperature superficiali, nel campo degli infrarossi e quindi non è visibile all’occhio umano. Il sensore piroelettrico, impostato per l’infrarosso, riceve tale radiazione e la converte in una tensione elettrica. Il sensore non trasmette di per sé alcuna radiazione e viene perciò detto sensore passivo per infrarossi (sensore PIR). Altre informazioni del sensore Processori e attori Utilizzatori (lampade o apparecchi) Schema di principio del funzionamento del detettore PIR di movimento e presenza Con l’ausilio di una lente multipla, questo sistema ottico suddivide la zona di rilevamento in molte zone attive e inattive. Se quindi una sorgente di calore si sposta da una zona all’altra, il sensore piroelettrico di infrarossi emette un segnale che viene rielaborato da un microprocessore, per comandare lampade, sistemi RVC (RVC = riscaldamento, ventilazione, clima), veneziane e altri utilizzatori elettrici. Swisslux AG • 8618 Oetwil am See • T: 043 844 80 80 • F: 043 844 80 81 • www.swisslux.ch • [email protected] Misura di luminosità nel detettore di movimento Se la luminosità dell’ambiente scende al di sotto del valore impostato sull’apparecchio e, successivamente, viene rilevato un movimento, il detettore accende la luce. Affinché la misura della luce non sia disturbata dalla luce artificiale accesa dall’apparecchio, essa viene disattivata all’atto dell’accensione. Per tutto il tempo in cui si registrano movimenti, la luce resta accesa. Dopo l’ultimo movimento rilevato, la luce resta ancora accesa per il tempo impostato e poi si spegne automaticamente. Contemporaneamente allo spegnimento viene di nuovo attivata la misura di luminosità. Con illuminazione accesa, il detettore non è quindi in grado di reagire alla variazione di luminosità. In caso di movimenti in numero relativamente ridotto o per ambienti senza apporto di luce naturale, questo semplice processo di misura della luminosità è sufficiente. Esso è quindi adatto per la sorveglianza di zone di passaggio, toilette, camere secondarie, garage sotterranei, magazzini e per tutti i compiti di sorveglianza all’esterno. Misura di luminosità per il detettore di presenza Luminosità Per il detettore di presenza, le esigenze legate alla valutazione delle condizioni di luce sono notevolmente più elevate. Esso viene usato in ambienti dove le condizioni della luce naturale si modificano a seguito della presenza di persone, come ad esempio in ambienti di ufficio o in sale di conferenze e di riunioni. Il detettore di presenza è in grado di spegnere la luce, nonostante la permanenza di movimenti nella zona di rilevamento, appena il contributo di luce naturale è sufficientemente elevato e quindi non è più necessaria la luce artificiale. Misu ra della luc e m is Luce artificiale «ON» Il processo di misura della luce mista, usato nei prodotti B.E.G., è adatto al comando di tutti i tipi di sistemi d’illuminazione. Campi d’impiego e funzioni I detettori di movimento e presenza B.E.G., di grande valore, vengono offerti per i diversi campi d’impiego in numerose versioni e con grande varietà di funzioni. Uno dei criteri più importanti per la scelta dell’apparecchio più adatto è rappresentato dalla zona di rilevamento. Diverse zone di rilevamento Per la sorveglianza tutt’intorno in caso di montaggio a soffitto si richiedono zone con angolo di rilevamento di 360°. Per il montaggio a parete bastano di regola 180° mentre, per la contemporanea sorveglianza di due lati di una casa, sono necessarie zone con angolo di 270°. In molti modelli, la zona di rilevamento può essere limitata dirigendo e coprendo in modo mirato la lente, adattandola così alle condizioni specifiche. Casa ta zona di rilevamento impostata Luce artificiale Luce naturale artificiale aggiunta (luce mista). Dopo l’accensione della luce artificiale, il detettore di presenza calcola la differenza di luminosità risultante e aggiunge tale differenza alla soglia di luce precedentemente fissata. Questa nuova soglia di luce, così calcolata, viene costantemente confrontata con il valore di luce attuale. Se il valore di luce, composto da luce naturale e luce artificiale, è superiore alla nuova soglia calcolata, la luce viene automaticamente spenta. Tempo Luce artificiale «OFF» Soglia di accensione Soglia di spegnimento Il detettore di presenza B.E.G. sorveglia la luminosità anche con illuminazione inserita e disinserisce di nuovo la luce artificiale, nonostante la permanenza di movimenti, appena il contributo della luce naturale è sufficientemente elevato. Con il detettore di presenza B.E.G., la luminosità dell’ambiente (luce naturale) viene costantemente misurata mediante il sensore di luce incorporato. Appena la luminosità scende al di sotto di un valore predefinito e al tempo stesso si rilevano movimenti, viene accesa la luce artificiale. Ciò porta a un nuovo valore di luce, composto dalla luce naturale e da quella zona di rilevamento massima Dirigendo e coprendo le lenti, è possibile adattare la zona di rilevamento alle condizioni locali. In questo modo si può, ad esempio, assicurare che automobili di passaggio non accendano l’illuminazione esterna di una zona d’ingresso. Attivando contemporaneamente diversi detettori, è possibile ingrandire la zona di rilevamento. Si raccomanda di non collegare mai in parallelo più di 5 detettori di movimento. I detettori di presenza B.E.G., per la loro misura intelligente di luminosità, non devono essere mai collegati in parallelo. Per ingrandi- Swisslux AG • 8618 Oetwil am See • T: 043 844 80 80 • F: 043 844 80 81 • www.swisslux.ch • [email protected] re la zona di rilevamento, per i detettori di presenza sono disponibili apparecchi slave a prezzi vantaggiosi. Questi apparecchi non possiedono di per sé alcuna intelligenza: essi si limitano a trasmettere al master le informazioni sui movimenti. Tutte le regolazioni sono gestite dal master. lecomando ad infrarossi. Da allora questa impostazione fu trasferita, perfezionandola, a tutti i detettori di presenza. Quindi ora, oltre a tutta la programmazione, con telecomando è possibile eseguire anche funzioni di utente, come l’accensione e lo spegnimento o la conversione nella modalità automatica. Canale 2 per il comando RVC Combinazione di detettori di movimento e detettori di rumore Detettori di movimento e di presenza nell’automazione di edifici I detettori di movimento e di presenza trovano impiego anche nell’automazione di edifici. Modelli speciali vengono offerti per l’inserimento in sistemi di bus, come EIB o LON. La funzione ad impulso, disponibile di serie, permette un semplice collegamento di detettori di movimento e di presenza B.E.G. a minuterie, suonerie o altri comandi SPS. Intervento manuale nel comando della luce mediante tasti / funzionamento semiautomatico Malgrado la presenza di un sistema automatico raffinato, qualche volta l’utente desidera intervenire direttamente nel processo di comando. A tale scopo, nel detettore di presenza si trova un ingresso separato, che permette l’accensione e lo spegnimento manuale dell‘illuminazione con un tasto. L’ingresso con tasto serve anche all’attivazione di detettori di presenza che si trovano in funzionamento semiautomatico. In questa modalità la luce non si accende mai automaticamente ma deve essere sempre azionata a mano. In caso di assenza di movimento o di sufficiente luce naturale, la luce si spegne di nuovo automaticamente. Questa funzione trova spesso impiego in uffici o camere di hotel, dove gli impiegati o gli ospiti raramente si sentono impegnati nel risparmio energetico. Regolazione a distanza di detettori di movimento e presenza B.E.G. Per tutti i detettori di presenza B.E.G. e per alcuni detettori di movimento B.E.G. l’intero comando delle varie funzioni può avvenire con telecomando. Già a fine 1999 la B.E.G., primo produttore nel mondo, ha introdotto nel mercato un detettore di movimento che poteva essere programmato e comandato con un te- Unico produttore, B.E.G. offre, per la sorveglianza acustica, un detettore di movimento con sensore di rumore incorporato. Esso non solo avverte i movimenti nella zona di rilevamento ma rileva anche i rumori nell’ambiente. L’illuminazione viene attivata dal primo movimento e resta accesa per tutto il tempo in cui vengono rilevati movimenti o rumori. Dopo lo spegnimento, per la durata di 8 secondi è ancora possibile una nuova accensione per rumori. Successivamente, per accendere di nuovo, è necessario ancora un movimento. Questo comportamento impedisce un’accensione fortuita dell’illuminazione a causa di rumori esterni. In questo tipo di detettore, non è più indispensabile che la zona di rilevamento ottico copra tutta la zona da sorvegliare. Quindi in certi casi è possibile risolvere il problema con un numero molto minore di apparecchi. Un esempio tipico d‘impiego è una toilette con parecchie cabine WC chiuse. Detettore di presenza per regolazione a luce costante (DIMM) Tra tutti i vari settori applicativi e tra le varie funzioni dei detettori di presenza occorre mettere particolarmente in evidenza il detettore di presenza B.E.G. regolabile. Un’uscita di comando per reattori elettronici regolabili permette la cosiddetta regolazione a luce costante. La versione regolabile del detettore di presenza B.E.G. mantiene la luminosità sempre al valore predefinito anche se, durante il giorno, la nuvolosità aumenta oppure, a sera, arriva il crepuscolo. Luminosità La maggior parte dei detettori di presenza B.E.G. dispongono di serie di un secondo canale, che può essere impiegato per comandare altri sistemi utilizzatori, ad esempio la ventilazione. Questo secondo canale viene comandato solo in funzione di movimenti e funziona quindi indipendentemente dalla luminosità. La regolazione separata del tempo permette, ad esempio, il comando, indipendente come tempo, della ventilazione di una toilette. Livello costante di luminosità Luce artificiale regolata Luce naturale Tempo Il detettore di presenza regolabile regola continuamente la luce artificiale in modo da ottenere, insieme con la luce naturale, il livello desiderato di luminosità, sempre costante. Oltre al grande risparmio energetico, all’illuminazione sempre piacevole e costante e al conseguente comfort, notevolmente maggiore, quest‘applicazione allunga di molto la durata di vita degli apparecchi d’illuminazione. Inoltre, con il telecomando o con i tasti, il livello d’illuminazione può essere in ogni mo- Swisslux AG • 8618 Oetwil am See • T: 043 844 80 80 • F: 043 844 80 81 • www.swisslux.ch • [email protected] mento adattato ai desideri dell’utente. Uso ottimale Per ottenere il funzionamento atteso dal cliente dei detettori di movimento e di presenza B.E.G., occorre prestare attenzione alla scelta di prodotti adatti, al giusto posizionamento e alla regolazione corretta dei detettori. Vista senza ostacoli per il detettore Il detettore deve avere sempre una vista libera sulla persona da rilevare. Oggetti vari, come pareti a vetro o divisorie, mobili o lampade sospese o installazioni limitano la zona di rilevamento. Per la caratteristica propria delle zone attive e inattive, il detettore PIR interviene, in caso di passaggio laterale, sensibilmente prima che in caso di movimento frontale verso il detettore. Importanza dell’altezza di montaggio Anche l’altezza di montaggio ha grande influenza sulla densità delle zone attive e inattive e quindi sulla sensibilità e sulla zona di rilevamento. All’aumentare dell’altezza di montaggio, la portata certamente aumenta, mentre la sensibilità di rilevamento diminuisce fortemente e ciò può avere conseguenze indesiderate o imprevedibili. Nei limiti del possibile occorre sempre rispettare le altezze di montaggio consigliate. La zona di rilevamento del detettore è limitata da oggetti come pareti divisorie di vetro e mobilio. Importanza della direzione del movimento Il posizionamento del detettore è determinante per un funzionamento perfetto dei detettori di movimento e di presenza. I detettori reagiscono con la massima sensibilità se i movimenti incrociano le zone attive e passive con grandi angoli oppure, in altre parole, se i movimenti si sviluppano lateralmente accanto al detettore. Sulle persone che si dirigono frontalmente verso il detettore, l‘apparecchio si comporta in modo relativamente insensibile. Ciò riguarda in maggiore misura le persone sedute, che dovrebbero preferibilmente stare in punti in cui la rete di zone attive e passive sia il più possibile stretta. La scelta dell’altezza di montaggio influisce sull‘estensione della zona di rilevamento. Aumentando l’altezza di montaggio, aumenta la portata mentre la sensibilità di rilevamento diminuisce di molto. Fonti di disturbo nella zona di rilevamento La zona di rilevamento dovrebbe essere il più possibile libera da disturbi. Perciò la lampada comandata non deve trovarsi nella zona di rilevamento del detettore. Altre fonti di disturbo potrebbero essere: alberi o arbusti in movimento, animali (gatti, cani ecc.) oppure, ad esempio, ventole o ventilatori. Non sono fonti di disturbo corpi riscaldanti, computer o altri apparecchi elettrici, se non emettono flussi di aria calda. Swisslux AG • 8618 Oetwil am See • T: 043 844 80 80 • F: 043 844 80 81 • www.swisslux.ch • [email protected]