FRATE PIETRO Nel cuore di quest`uomo trasformato
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FRATE PIETRO Nel cuore di quest`uomo trasformato
FRATE PIETRO Nel cuore di quest'uomo trasformato dalla santità è tanto grande l'umiltà, quanto è grande l'amore verso Dio e verso i fratelli. Dalle Fonti Francescane Per conservare la virtù della santa umiltà, pochi anni dopo la sua conversione, rinunciò in un Capitolo, alla presenza di tutti, all'ufficio di governo dell'Ordine: "Da oggi avanti sono morto per voi. Ma ecco fra Pietro di Cattanio, al quale io e voi tutti dobbiamo obbedire". E inchinatosi subito davanti a lui, promise "obbedienza" e "riverenza". I frati piangevano, prorompendo per il dolore in alti gemiti, vedendosi come divenuti orfani di tanto padre (2 Cel. CIV, 143 FF. 727). Frate Pietro De Caietani, detto poi Cattani, il nome bel di Pietro mi fu dato. Per grazia del Signore sacerdote, versato fui per studi di diritto. Fra le mansioni varie di pastore, in cattedral d'Assisi fui canonico. Quando Bernardo vidi con Francesco, chiesi di prender parte come terzo. In tutto uguale a loro volli farmi per l'esperienza viva del Vangelo, la povertà regale e l'umiltà scegliendo come più preziose perle. Accompagnai Francesco in Oriente. Dell'eroismo suo son testimone e del volere chiaro del Signore, che non finisse martire laggiù. Nell'anno venti, in mese di settembre, volle tener Capitolo in Porziuncola. Ai frati disse: "L'Ordine governa, da questo giorno, il nostro Frate Pietro. (1) A lui obbediremo. Come morto da questo giorno io sono per voi tutti". Quindi in ginocchio davanti a me promise per primo l'obbedienza e riverenza. Piangemmo tutti mentre egli pregando ad alta voce disse: "Ti ringrazio, o Dio, d'avermi dato questi figli, ed ora a Te li affido: custodiscili". Nel Capitolo Generale tenuto alla Porziuncola il 29 settembre 1220, Francesco rinuncia al governo dell'Ordine e nomina vicario Pietro Cattani)