Scoperto al Civile il mal di testa da aereo Dolore improvviso e
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Scoperto al Civile il mal di testa da aereo Dolore improvviso e
La patologia accolta nella classificazione mondiale: “Orgoglio per Venezia” Scoperto al Civile il mal di testa da aereo Dolore improvviso e lancinante durante l’atterraggio Il dottor Federico Mainardi e Francesco Paladin, direttore della Neurologia dell’ospedale di Venezia E’ stato scoperto a Venezia il mal di testa “da aereo”. Un dolore improvviso, violentissimo, che si manifesta generalmente durante le fasi dell’atterraggio. Dura una ventina di minuti e poi scompare. Ma l’esperienza per alcuni viaggiatori è stata così traumatica che non hanno più preso l’aereo, altri affrontano ogni nuovo volo con preoccupazione. Il dottor Federico Mainardi, responsabile del Centro cefalee della Neurologia dell’ospedale civile di Venezia, ha raccolto un’ampia casistica, con i racconti di almeno 150 persone in ogni parte del mondo. Ora il “suo” mal di testa entrerà nella classificazione mondiale dei vari tipi di emicrania e cefalea. “E’ grande motivo di orgoglio – spiega Francesco Paladin, direttore della Neurologia del SS. Giovanni e Paolo – che l’intuizione di questa varietà di cefalea sia nata proprio nel nostro Centro che abbiamo fortissimamente voluto e che con impegno facciamo funzionare”. Come per la maggior parte dei mali di testa, anche per quello da aereo le cause sono inafferrabili e, probabilmente, molteplici. E’ probabile che la pressurizzazione della cabina inceppi in qualche modo il meccanismo fisiologico che bilancia la pressione dell’aria contenuta nelle cavità dei seni paranasali con quella dell’ambiente esterno. “Tutte le persone analizzate non soffrono di altra patologia – spiega il dottor Mainardi – e solo la metà è colpita periodicamente da altre forme di cefalea più comuni, come l’emicrania o la cefalea di tipo tensivo. Il viaggio aereo, breve o lungo che sia, procede normalmente ma appena il velivolo perde quota e si prepara all’atterraggio ecco apparire quel dolore lancinante al capo. Quindi abbiamo dedotto che si tratta di un disturbo autonomo, indipendente e dotato sì di vita breve ma dagli effetti devastanti. Molte persone che sono costrette a continuare a prendere l’aereo per lavoro, lo fanno malvolentieri, con l’ansia di sentire apparire quel terribile dolore poco prima di arrivare a destinazione”. Lo studio veneziano è stato portato all’attenzione del congresso mondiale delle cefalee e il disturbo scoperto e codificato dal dottor Mainardi verrà inserito nella classificazione mondiale delle malattie: “Il riconoscimento del mal di testa da aereo – dice il dottore - imprimerà maggior importanza agli approfondimenti clinici e soprattutto avvierà la ricerca per una risposta farmacologica”.