Circolare Ministero della salute

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Circolare Ministero della salute
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Prevenzione e co ntro llo dell'influenza :
raccoma nda zioni pe r la stagione 20 16-2017
Indice
Premessa
I. I. Sorveglianza epidem io log ica durante la stagione 2015 -2016
1.2 . Sorveglianza v irologica durante l a stagione 2015-2016 2
La pre venzione del I'i n nuenza 2. 1. Mis ure di igiene e protezione individ uale 2. 2 . La vaccinazione 3.
1.2 .1
l Vaccini disponibili 2.2 .2
Raccomandazi oni sult" impiego dci vaccini 3lHinf1uenzal i per la stagione 20 J 6-17 2.2 .3
Tipologla dei vaccini 22.4
Dosaggio e moda lità di somministrazione 2.2.5
Conservazione del vaccino. temperatura e slabilita 2.2.6
Controindica zioni e precauzioni 2.2.7
False conrroind icazio ni 2_2 .8
Somministrazlollc sim ultanea di pi ù vaccini 2.2_ 9
Reazioni indes iderale seg nalate dopo somministrtlzionc di vacc ino ant infl uenzale Gli antivirali
4- Interventi
4.1. Sorvegliare le sindromi simi l- inlluenza li 4.2 . Obiettivi di copertura del programma di vacc inazìone 4.3 . Raccomandazione per ,'inc remento della copertura vaccina le 4.4 . Raccomandazioni per la rilevaz lOne de lla copel1ura vaccinale 4.5. Sorvegliare gli event i avversi {em poralmen { ~ correlati alla vaccinazi one Al legali
2
l. Premessa
L. influenza rappresenta un serio proble ma d i Sanità Pubb lica e li ll a rilevante rOllte di costi diretri e
indiretti per r attuazione delle misure dì cOlltro llo e la gest ione dci casi e delle comp lican ze del hl
malattia ed è tra le poche malattie illfenive che di farto ogni uomo sperime nta più volte nel corso
della propria esistenza indipendentemente dall o stile di vita. dal1"età e da l luogo in cui vi ve .
In Europa. l'influenza si prese nta con epidemie annuali du mlllc la stagione invernale. Casi
sporadici possono verificarsi anche a l di fuo ri de lle norma li stagioni intl ue nza li. anc he se ne i mesi
estiv i l'incidenza è trascurabik.
I casi severi e le complicanze dell"intluell za SOIl O più frequenti ne i soggetti al di sopra dei 65 anni
dì età e con condizioni di risch io. quali ad esempio il diabete. malattie illl munira rie o
cardiovascolari e I·espiratorie croniche. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aume ntato rischi o
di malattia grave nei ball'lbini molto piccoli e nelle donne inc inte. Tuttav ia. casi gravi di ill J1 uc nl;ì
si possono verificare anclle in persone sane che nOIl rientr81lo in alc una de lle c a te ~o l' i e sopr·(\ citate .
Le epidelnìe influenzali annuali sono assoc iale a elevata lIlorbosità e mOl1ali tà . Il Centro Europeo
per il controllo delle Ma lattie (Ee DC) sti ma che in media ci rca 40.000 persone muoiallo
prematuramente ogni anno a causa de lr intì uenza nell'UE. Il 90% dei decessi si verifica in ~ogge ttj
di età superiore ai 65 anni, special mente tra que lli co n cond izioni cliniche croniche di base .
In Italia, la sorveglianza integrata dell' infl ue nza prevede la rilevazione stag.iona le del te sindromi
sirnil influenzali (infl uenza-li ke-i ll lless. ILI) attraverso la rete di medici sentinell a. Infl ulìet. I da ti
forniti dal sistema di rilevazione, attivo dal 1999. hanno permesso di sti ma re che le ILI inie ressano
ogn i anno una percentuale com presa tra il 4 ed jl 12% della popolazione ita lian a, a seconda delle
caratteristiche del virus influenzale ci rcol ante . Inoltre. dalla stagione pal\demica 20091) O è att ivo
lTl Italia il lllol1itoraggio dell'an damento de lle forme grav i e comp licate di infl uenza stagiona le
(introdotto con Circolare del 19 novembre 2009 e success ive integraziolli CO /1 Circolari del 26
novembre 2009, del 27 gennai o 20 Il. del 7 dicem bre 20 Il , 16 gennaio 20 13 \ 16 gen naio 20 14, del
r 2 gennaio 2015 e del I dicembre 20 I.~ I ). Secondo qu anto previ sto dalla circolare del Min istero
della Salute. le Regioni e Provi nce autonome sono tenute a segnala re al Mi nistero e alr lSS i casi
gravi e complicati di influenza, le cu i co ndizioni prevedano il ricovero in Un irà d i terapia illlen si a
(UTl) e/o. il ricorso alla terapia in ECMO .
1.1 Son:eglianza epidemiologica d ura nte la stngio ne 201 5-20 16
In ftalia l'attività di sorveglianza epidem iologica de lle sind romi in tl uenzali e ei cas i gravi e ~e ve ri
di influenza è coordinata dal Centro Naziona le di Epidemio log ia. Sorveglianza e Pro mozion e dC!la
Salute (CNESPS) delrIslituto Superiore di Sanità (ISS) grazie al contribu to dei med ici di
medicina generale, pediatri di libera sce lta. medici ospedal icl'i e referelll i presso le Asl e le
Regioni. Inoltre. Influnet vede anche la atti va coll aboraz ione del Centro Interuniversitario per la
Ricerca sull'Influenza (CIRI) dì Genova.
Nella stagione 2015 -2016. il picco epide mico è stato raggiunt o ne ll" onava settiman a del ~o 16 con
Ull livello di incidenza pari a 6, I casi per 1.000 assistiti . " periodo epidem ico (incidenza superiore
a 2.36 casi per 1.000 assistiti) ha avuto lIna durata di! 2 settimane.
L'incidenza cumulativa osservata durante la stagione e stat a pari a 82 casi per J .000 assistiti . Lo
stagione influenzale è stata caratterizzata. qui ndi. da una bas a inc idenza cumula tiva ( l 16 cas i p ' r
I .,~OO. nella stagione 2004 -2005. 99 casi per 1.000 assistiti ne ll n stagione pa ndemica 2009-20 10).
L I~)c~~enza cumulativa osservata ne lle due fasce di età pediatrica e stata di 227 cas i pe r 1.000
aSSistIti nella fascia di età 0-4 an ni c di 165 casi nella fascia di e à 5-14 an ni.
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Come di consueto, l'incidenza ha most rato una diminuzione all'aumentare delr età. e ha ragg iu nto
il valore minimo negli anziani {70 casi per 1.000 assistiti tra gli individui di età compresa tra 15 e
64 anni. e 29 casi tra quelli dì età pari o S Iperiore a 65 ann i).
Nella stagione 2015116. sono stati segnalati 89 casi gravi e 32 decessi da influenza confe rmata da
13 regioni e province autonome. Questa stagione l' i pe tto alle precedenti è stala caratteri zzata da
un numero di casi gravi e decessi sovrapponibile a quanto osservato nelle stagion i 2011/12 e
2013/1 4. Nonostante la sorveglianza virologica abbia dimostra to la co-ci rco lazione di viru s di tipo
B (5 7%) rispetto ai vinl s di ti po A (43%: il 56% de i quali eran o virus di tipo A/H3N2). anche
quest' ann o nella maggior parte dei casi gra vi segnalati è stato isolato il virus A/H IN I pdm09
(70% ), seguito dal B (17%) e da li" A/HJN2 (9% ) e da v irus A/non tipizzat i (4%). Anche fra i
decessi il virus A/H I N! pdm09 (5 6%) è stato il più isolato, seguito dali" A/ H3N 2 ( J6% ), da vi rus
A/non tipizzati (16%) e dal B ( 13%).
Durante questa stagione, l'età media dei casi gravi è stata di 57 anni (range 0-95): tra i decessi è
stata di 59 anni (0-88). /I 76% de i casi gravi ed il 63% dei decessi segnalati al sistema, presentava
almeno ulla patologia cronica preesistente per la quale la vaccinazione antinfl uenzale v'iene
raccomandata e solo il 9,7% era vacci nato . Tre donne erano in gravidan za al momento de lla
segnalazione, tutte sono state ricoverate in terapia intensiva. due presentavano una cond izio ne di
rischio prcesiSlente, nessuna era vacci nata.
1.2 Sorveglianza Virologica du rante la stag ione 201 5·2016
La sorveglianza virologìca deWinfluenza in Italia e coordi nata dal Centro Naziona le OMS per
l'l nfluen za (National InOuenza Centre - NIC) de ll"lstituto Superiore di San ità (Di partimento dì
Malattie !n fetri ve) e viene svolta in co llaborazione con una rete di laborator i di riferimento
regionale (Rete Inflllnet), period icamente riconosciuti da l NIC per le att iv ità di di agllostica e
caratteriu..azione di virus in fl uenzali epidemici. Nell' Allegato J viene riportato I" elenco dei
suddetti laboratori Influnet.
In periodo interpandemico, le attività di mo nitoraggio viro logico S0l10 priori tariarnell te fi naliLzate
alla caratterizzazione dei virus circola nti nel periodo in vern ale e alla valutazione del grado di
omologia antigenica tra ceppi epidemici e vacc ina li. Questi studi, che richiedono l' impiego di
complesse metodiche laboratoristiche. perme ttono raggiornamen to an nua le de lla composizione
vaccina le.
Nel corso della stag io ne 2015116. ne Wa mbito delle attivi tà di laboratorio. sono stati racc olti ed
ana lizzati 8.97 1 cam pioni clinici. di cui 2.456 (27%) sono risultati positivi al virus influenza le. Il
primo virus influenzale della stagione è stato iden tificato ne lla settimana 4 112015. Il vi rus. di ti po
A - sottoti po H3N2. è stato identific ato presso il Policlinico S_ Orsola-Ma lpighi di Bologna. da un
campione clinico prelevato da lIna paziente di 9 1 anni. ricoverata che mostrava sintomatologia di
tipo influenzale e pol monite . Success ivamente, la circolazione de i virus in flu enza li ha sub ito un
gradua le incremento, raggiungendo il picco più elevato tra la 6;1 e la 9;\ settimana de l 20 16 (Figlll':i
l), in corrispondenza del periodo di massima incìdenza. In part icolare, la percentuale di positività
registrata ha raggiunto il picco più elevato (42%) ne lla 8" settimana.
Anche quest'anno si è avuta la con temporanea circolazìone di ceppi di tipo A e di tipo B. sebbene
virus di tipo B siano risultati leggermente prevalenti (57%) ri spetto ai virus di tipo A (43%) .
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Figura 1
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Nel\" am bito del tipo A. S0l10 stati prevalentemente isolati e/o identificat i virus appallenen ti Al
sortotip o H3N2 (56%) rispetto ai ceppi H IN 1pdm09 (35%). Il restante 9% dei ceppi di tipo A llon
è stato sottotipizzato .
I risliltati del !e analisi di caratterizzazione al1lige nica e 111olecolare. effettuate sui ce ppi A(HJ Nì),
hanllo evidenziato che la ma gg ior parte dei virus anal izzati appa rt iene al sottogruppo genetico
3C. 2a. a cui appartiene il ceppo A/H ong Kong/480 1/2 0 14. incluso nella nu ova fo nn ulazio ne
vaccinale per la stagione 20 16(20) 7 ne II" emisfero Nord. So lo pochi 'irus. tra que ll i ana lizzati.
sono risultati appartenere al sottogruppo genetico 3CJa. il cui ceppo di ri feri mento è
A/Sw itze rland/97I 5293/20 \3. incluso nel vace ino 2015/201 6.
La caralterizzazione anti genica e molecolare dei virus A( H IN I)pdm09 ha mostrato lilla buona
rcatt iv ità antige nica verso il ceppo A/California/7/2009. incl uso anche ne lla composizione del
vaccino per la stagione 201611 017. ed ha confermato l· appa.1enenza de lla magg ior parte dei ceppi
al gruppo genetico 68 (NSoll th A fri ca13626120 t 3). I vir us identi ficati pi ù dì recente in hil lia
conOuiscollo, in particolare, in un nuovo sottogruppo denomillato 68 . 1. pur ri sultando
antigenicamente indistingll ib ili da l ceppo A/Cal iforniaJ712009.
vi rus in fl uenzali di tipo B appal1enenti ai due lineaggi B/YamagataIl6/88 e B/Vìcto rìal:!/8 7
hanno co-circolato, sebbene i ceppi appartenenti al lineaggìo B/Victoria siano risultati largamen te
predominanti (95% ).
Le analisi molecolari hanno evidenziato che i ceppi ita liani appal1enent i al li ncaggio B/V ictoria
confluiscono. in particolare. nel gru ppo genetico IA. ra ppresentato dal ceppo di riferimento
B/ Brisbane/6012008. incluso ne lla Il uova composizione vaccinale per la stag ione 2016/20! 7,
Nell"ambito del lineaggio B/Yamagara. ì virus isolati in Ita lia si raggruppano nel gruppo genetico
3. il ui ceppo di rilerimento è il B/ PhuketI30nf20 13. incluso nel vacci no 20 15/2016.
5
2. La prevenzione dell'influenza
2.1 Misu re d i igiene e protezione individuale
La trasmissione interumana del virus de II" influenza si può ve rifica re per via aerea attraverso le
gocce di saliva di chi tossisce o starnut isce, ma allche attraverso il contatto con man i cO ll t alllìna t~
dalle secrezioni respinnorie. Per questo. llll<l buona igiene de lle mani e delle secrezioni respiratorie
può giocare un ruolo importante ne l limitare la diffusione de /l' infl enza. Recenteme nte !"EeDC h~
valutato le evi denze sulle misu re di protezione personali (misure nOIl farm acolog iche ) utili per
ridurre la trasmissione del virus deJ(" intluenza. e ha raccomandato le seguenti azi oni :
l. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua,
LISO
dì gel alcolici) Fortemente raccomanùat o
2. Buona igiene respiratoria (coprire hocca e na~o quando si starn utisce o tossisce. trattare ì
fazzoleui e lavarsi le mani) Raccomandato
3. Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respi ratori e febbrilì specie in fa se
iniziale Raccomandato
4. Uso di mascherine da parte de ll e persone con sintolllllto !ogia int1ucnzalc quando si tro\.'ano
in ambienti sanitari (ospeda li) Raccoma nd ato.
Tali mis ure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccin nzioni e LISO di antiv irali).
La campagna di com unicazione Sti lla prevenzione de ll" intlue nza dovrà qu indi includere
informazioni sul le misure non farmaceutiche.
Tra i messaggi da privilegiare vi sono: i' igiene respiratoria (contenime nto dell a diffusione
derivante dagl i starnuti , dai colpi di tO$se. con la protezione della Illano o di un fazzoletto.
evitand o contatti ravv icinati se ci si sente influenzati ): I'cvidenzi azionc che un gesto sempl ice ed
economico, come il lavarsi spesso le mani. in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito
o starnutito, costituisce un rimed io ul ile per ridurre la diffus ione dei virus ill tluenz~li , così come cii
altri agenti infettivi .
Sebbene tale gesto sia sottovalutato, esso rappresenta sicuramente r intervento preventivo dì prima
scelta, ed è pratica riconosciuta, dall'O rganizzazione Mondiale de lla Sanità, tra le più efficaci per
il controllo della diffusione delle infezi oni anche negli ospedali.
2.2. La vaccinazione
L' Organizzazione Mondiale della Sanità e il Piano nazionale prevenzione vaccinale (PN PV) :::012­
2014 riporta no. tra gli obiett ivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale : il 75% come
obiettivo minimo persegui bile e il 95% come obienivo onimale negl i ultrasessantacinq uenni e nei
gruppi a ri sc hio .
Per ciò che concerne l'individuaz ione dei gruppi a rischi o rispetto alle epidemie dì int1ucnza
stagionale, a i quali la vaccinazione va o fferta iII via preferenzia le, esiste una sostanzi ale
concordanza , in ambiro europeo. sul fa tto che principali destinatari delr offcl1a di VfleCtnO
antinfluen zale stagionale debbano essere le persone di età pari o su periore a 65 an ni, nonché le
persone di tut1 e le età con alcu ne pato logie di base che au mentano il rischio di complicanze in
corso di influenza.
Pertanto, gli obiettivi della campagna vacc ina le stagionale conlro l'i nfluenza
SOIlO :
• riduzione del rischio individuale di malattia, os pedalizzazionc e morte
• riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortali tà
2.2.1 I Vaccini disponibili
Attualm ente in Italia sono disponibili vacc in i ant in tluenzali Irivalenti (TIV) che conten!.!.lJl10 :2
virus di tipo A (H I N l e H3N2) e un virus di tipo B e un vaccino quadrivalente che con~iel1e 2
virus di ti po A (H IN I C H3N2) e 2 virus di tipo B.
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L'efficacia del vaccino dipende soprattutto dal match esistente fra i virus in esso contenuti e quelli
circolanti. Per tale motivo l'Orga nizzazione Mondiale de lla Sanità (O MS) in dica ogni anno la
composizione del vacci no basandosi sulle informaz ioni sui ceppi virati circolan ti e slI1J"andalllento
delle ILI raccolti dal Globallnfluenza Surveillance Network dell'OMS.
L-OMS ha indicato che la composizione del vacc ino per l'emisfero settentrionale ne lla stagione
20 16120 l 7 sia la seguente :
- antigene analogo al ceppo A/Ca liforn ia/7/2009 (H I Nl )pd rn 09;
- antigene analogo al ceppo AfHong Kong/480 1l2014 (H3N2) ;
- antigene analogo al ceppo B/Brisbane/60/2008 (lineaggio BNictoria).
Il vacc ino per la stagione 201 6/201 7 conterrà, pertél ll to. lill a nuova variante antigenica dì sot tolipo
H3N2 (A/ Hong Ko ng/480 1/2 0 14). che sostituirà il ceppo A/Switzerland/97 I 5293/20 13 contenuto
nel vacci no de lla stagione 2015 /20 16 ed lIna variante di tipo B (B/Brisbane/60/2008), appartenente
al lineaggio B/ VictoriaJ2/87. in sostituzione de l precedente ceppo vaccinale, B/PhllketI3073f~O 13 .
appartenente al lineaggio B/Ya magata/16f88 .
Dai dati raccolti dal new(work del l' OMS si evidenzia che la maggior parte dei viru s
A(H I N I )pdm09 identificati a livello mondiale sono risliltati ant igenicamente e genet icamente
correlati al ceppo AICal ifornia/712009. contenuto nel vaccino de lla stagione 2015/2016 .
La ma ggior pal1e dei virus di sottotipo A( H3N2) circolanti nella stagione 2015/2016 ha mostrat o
lIna maggio re reattività con all tis ie ri diretti verso la nuova variante A/Hong Kong/480 1120 14 .
inclusa nella composizione vaccin ale 20 16/201 7 per l' em is fero Nord e già prese nte nel vaccin o
2016 per l'emisfero Sud. rispetto a quelia eviden ziata COI1 il precedente ce ppo vaccìnale
A/Switzerland/97l 529J/20 J 3.
Nell 'amb ito dei v irus influenzali di tipo B, circolanti durante la stagione 20 15/20 16. i ceppi
appartenenti al lineaggio B/Victori a/2i87 sono risultati largamente predomi nanti. Tra ques ri. fil
maggior parte è risultata antigenicameme c geneticamente riconducib ile al ceppe)
B/Bri sbane/60/2008 (gruppo genetico I A), già incluso nella com posizione vacc inale 2016 per
l'em isfero Sud.
Dagli anni 70 in pOI l virus in nuenzali di ti po B si so no suddivisi il1 du e lineaggi distinti
geneticamente sulla base di differen ze de II' emoaggluti nina (HA). Dalla metà deg li an ni 80. ì due
lineaggi rappresentati dai ceppi B/Victorial2f87 e dal B/Yamagatafl 6/88 . hanno co-circo lato in
proporzion i variabili nelle diverse stagioni e nei d iversi Paesi rEurofl u, Jnflu net]. Pertanto, nel
caso dei vaccini quadri valenti , /' OM S raccomanda. I" Inseri mento del virus B/Phu ket/J 073f20 13­
like (lineaggio B/Yamagata/ 16/88 ), in aggiun ta ai tre sopramenzionati .
2.2.2 Raccomandazioni sull'impiego d ei vaccini anti nfl ue nzali per la stagione 2016-17
Il vaccino antinfluenza le è indicato per tlltli i soggelti che desiderano evitare la mé! lattia
influenzale e che non abbiano spec ifiche contro ind icazioni (vedi paragrafo 2. 2.6).
Tuttavia, in accordo con gli obiettivi della pia ni fi cazione sani tari a nazionale e con il
perseguimento degli obiettivi speci fi ci del programm a di immun izzazione contro l' intluenza. tale
vaccinaz.ione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni
personal i corrano un maggi or rischio di andare incontro a co mplicanze ilei caso contragga 10
l'influenza.
Il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vacc inazione an tinfluenza le è. per la nostra
situazione climatica e per ["andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzal i in Ita lia,
quell o autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fi ne d icembre. fatte salve specifiche
indicazioni, che saranno fornite se particola ri eventi legati ai vaccini e/o l'a ndamento
epidemiologico stagionale dell 'influenza lo rich ied eranno . La cam pagna di vaccinazione
stagionale, promossa cd economicamente sostenuta dal Servizio Sanitario Naziona le. è rivolta
principalmente ai soggetti c lassificati e indiv iduati il risch io di complica nze severe e a vo lte letali.
7
in caso contraggano Itinfluenza. L'offerta gratuita aniva è rivolta anche alle persone non a ri sch io
che svolgono attività di par1icolare valen za sociale (Tabella t ).
L'inserimento dci bambini sani di età compresa tra 6 mesi e 24 mesi (o fi no a 5 anni) nelle
categori e da immu nizzare prioritariamente contro "influenza stagionale è un argomento
attu al mente oggetto di di scussione da parte della comunità scientifica internazionale, soprattutto n
causa de lla mancanza di studi cl in ici controllati di el1ìcacia. L'offerta di vaccinaziolle e
raccomandata dalla Sanità Americana e Canadese e da pochi paesi della Comunità Europea (Gran
Bretagna. Finlandia, Belgio. Ungheria e Malta). e i dati dispon ibili, anche se non concl usi vi.
mettono in evidenza che livelli di copertura intorno al 50% in soggetti di età compresa fra 11 e 17
anni, pennettono una riduzio ne complessiva del 54% delle ILI. tuttavia ulteriori studi S0l10
necessari per valutare r impatto comunitario di tale interve nto. Pe rtanto, allo stalo attuale. non si
ritiene necessario promuovere programmi di offel1a attiva gratuita de! vaccino influenzale
stagionale ai ba mbini che non presenti no fattori individuali di rischio.
Pur in assenza di raccomandazion i per la vaccinazione de i bambini "sani"" di età superiore a 6
mesi. qualora il loro pediatra optasse per tale scelta sono val ide le stesse rego le (dosaggio. nO di
dosi) indicate per i bambini appartenenti ai gruppi di rischio.
Per tutti i soggetti della popolazione generale che decidano di vaccinars i COIHro l'influenza
stagionale, per varie motivazioni (timore della malattia. viaggi. lavoro. etc.), il vaccino stagional e è
disponibile presso le farmacie .
indotta dal vaccino com incia due settimane dopo
l" inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi. poi tende a declinare. Per tale motivo. e
perché possono cambiare i ce ppi in ci rcolaz ione. è J1ecessario sotlopOrSf a vaccina zione
antinfluenzale all'inizio di ogni nuova stagione influenzale.
OccolTe sottolineare che la protezi one
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Categoria
Dettag lio
i
I : Soggett i di età pari o superiore a 65 anni
al malattie
croniche
a
carico
dell'ap parato
respiratorio (inclusa r as ma grave, la displasia
hroncopolmonare. la fi brosi cistica e la
broncopatia cronico ostruttiva-BPCOl
dell" apparato
card io-circola{orio. bI malattie
compres~ le cardiopatie congen ile e acquis ite c) diabete mellito e altre malallie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30)
d) insufficienza renale/surrenale croni ca
degli
organi
emopoietici
cd
e) malallie
emoglobi nopatie f) rumori
gl malattie congenite o ac qu isite ch~ comportino
carente
produzione
di
ant icorpi,
immunosopprcssione indotta da farmaci o da HlV
hl malattie infi am matorie croniche e sindromi da Il
malassorbimento intestin ali
pulologie per le quali sono programm aii
il
importanti interventi chi ru rgici
j) patologie associate a un aumentato rischi o di
aspirazione de lle secrezion i respiratorie (ad es .
mala"ìe neu romuscolari)
Bam bmi di era superiore ai 6 mesi. ragazzi e adulti
2 fin o a 65 anni di età affen i da patologic che
aumentano il risch io di complica nze da influenza
I
1
I
I
k)
3
j
epatop.tie croniche
Bambini e ado lescen ti in trattamento a lungo
termi ne con acido acetilsalicilico, a rischio dì
r--r~S~nd
i~~r~o~~e~~~
m d i R~e:yce~j~n~cas
~~
~~
o~~~~fte~z~io~n~c~i~n~n~u~e~n~za~l~e~
d i in ~
' __b-_________________________________________
4
5
Donne che all'inizio della stagione epidemica si
trov ino nel secondo e terzo trimestre di .~ravidanza .
Individui di qualunque et. ri coverati presso munti'.
i
'I
.
_
_
_
j
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~ _;:~:~L
- !::ta
--j~'le- s-n-a-o-dia-it-ri- - a-ss-j-st-e-n-z-a-.--------+-------------------------------_______ __~
l
7 Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio .
!
forze di pol izia
Vigili del fuoco
Altre categorie socialmente utili ro t(ebbero
c)
avvantaggiarsi della vaccinazione. per motivi
vincolat i allo svolgimento della lo ro atti"ità
lavorati va: a tale riguardo. è facoltà delle
Regioni /PP .AA. defini re i princi pi e te moda lità
dell'offerta a tali cDlegorie. '
dl Infìnc, è prarica internazionalmente diffusa j
l'offerta atti va e gratu ita dell a vaccinazione I
antinfluenzale da parte dci datori di lavoro ai I
a)
b)
8
Soggetti addetti a servizi pubb lici di primario
interesse col lenivo e categorie di lavoratori
per aUlvflà
I
svolta e al fine di contenere ricadute negati ve
sull1l produttività.
!
lavoratori
particolarlnente esposti
allevarori
addetti ali' atti vità di al levamento
c)
addetti al Lrasporto d i animal i viv i
d) macellalori c vaccinatori
e) veterinnri pubblici e libero-professi onisti
_______________________________________
I
i
a)
9
Personale che, per motivi dì lavoro, è a comatto con
animali che potrebbero costituire fonte di infezione
da virus influenzali non llmani
~_ ~i~
bl
_______________________________________
~
9
~
2.2.3 Tipologia di vaccini
I vaccini disponibili in Italia sono tutti inanivati 2 e qll indi no n contengo no pal1ic Ile viral i intere
anive e sono class ificabili nei seguenti tipi:
vacci no spli t, contenente virus influenzali frammentati:
vacci no a subu nita, contenente solo gl i antigeni di superfic ie. emoagglu ti nin3 e
neuram in idasi:
vacc ino adiuvato. contenente gli antigeni di superfi cie emu lsionati ad adiuvante oleoso
metabolizzabile (MF59);
vaccino intradermico, è un vaccino spliL confezionato in una siringa particolare cÌìe
consenle di inoc ulare nel derma la dose di 15 J.lg/ceppo conce nt rata in 0, I m i di volu me.
Dal 20! 4 è disponib ile in commercio in Ital ia un vaccino quadr ivalente spJit indic ato per
l'immuni zzazione degli adulti e dei ba mb ini dai 3 anni di età. per la preve nzione de lla influe nza
causata dai due sottotip t di virus in fl uenza le A e da dlle d i tìpo B (vedi Paragrafo 2.2, l ).
I vaccini stagionali adiuvati con MF59 so no aulOrizzati. al momento, per !"immun izzazione dei
soggetti di età 2::64 anni . La fun zione degli adiuvant i è quella di potenziare la risposta im mun itaria
alla vaccinazi o ne~ per questo trovano panicolare ind icazione per r immunìzzazione de i 50gg ~lt i
anzia ni e di quelfi poco rispondenti.
II vacc ino intradermico sfrutta i part icolari meccanismi immunitari che si att ivan o nel derma e
potenziano la risposta imnmnit arìa anche nei pauci -risponde nti alla so mrn inislruLione
intramuscolare .
Ino ltre, va segnalato che dalla stagione 20 16/2017 il vaccino inal1ivato prodotto in co lture cellulari
non sarà più disponibile.
Per i detlagli delle modalità di utili zzo dì ogni singolo prodotto si riman da al Riassunto delle
Caratter istiche del Prodono autori zzato da li' Agenzia ltal iana per il Farmaco (Al FA).
2 ad eccezione di un vaccino antinfluenzale costituito da virus vi vi attenuati, da sommini strare per
via nasale (nome commerciale F!uenz), au rorizzato al commercio in Italia ,
ro
2.2.4 Dosaggio e modalità di somministrazio ne
Ferme restando le indicaz ioni ri po11,He su RC P di ciascun vaccino registrato. la Tabella 2 riportél le
indicazi on i su dosaggio e mod alità. di somministrazione:
. Il l{t!n:a
a e a. _' - V;(I(:CII7I a17fm
Tbll
Età
Vaccino
I .'i/a~ /()}W {
Dosi e modalità di som rn inistrazione
-
2 dosi ripetule
éI
distanza di almeno 4 sCl1imane per
bambini che vengono vaccinati per la prima
6-36 mesi
- sub-u ni tà. spii!
VOll<l .
formulazione pediatrica o mezza dose adulti (O.25 mi)
-
l dose. se gin vaccinati negli ann i precedenti. formulazione
ped ialrica o me zza dose adulti (0.25 mi J
].9 anni
- sub-unita. spii! (tri o
retravalenle)
10­ 17 anni
i
!
18 -64 anni
-
s ub·unìt~ .
sp lit (tri o
tetrava lente)
- sub-unità. sp lil (t riva lellte _
I
-
!
2 dosi (0,50 mI ) ripetute a distanza di almeno 4 setriman e
per bambini che vengono vaccinati per la prima volta
-
I dose (0.50 mI ) se già vaccinati negli ann i precedenti
-
I dose (0.50 mi)
-
] dose (0.5 0 mi)
4
] dose (0,50 mi)
I
II
lelravalente)
- su b-unità. split Ori o
flO-64 ann i
Iettava lente l.
- -o intradermico
?: 65 anni
- sub-uni tà (incuso adiuvalo
con tvIF S9). spii! ttrivlliente.
letravalenle ).
- intrademlico
-
I do se {15
-
I dose (0.50 m!l
I dose (0. 50 mi )
~lg / ceppo
I
in 0. 1 mi }
j
-"­"-'---'-1
!
i
-
I dose (, 5
j..1g/ce~eo
in 0. 1 mI)
Una sola dose di vaccino antin flue nzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione
deW età infantile. Infatti. per i bambini al di sotto dei 9 anni di età_ mai vaccinati in precedenza.
si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale. da somministrare a distanza di
almen o quattro senimane (come esplicitato in tabella).11 vaccino antinfluenzale. va somministrato
per via intra muscolare ed è l'accomandala l'inoctllaziolle nel muscolo deltoi de per tun i i soggeu j di
età superiore a 2 anni: nei bambini fi no ai 2 anni e nei ll'mall ti la sede raccomandata è la facc ia
antero-latera le de Ila cose ia.
Il vaccino influenza le trivalente int radermico (0. 1 mI) è preco ntezion ato iII si ringa specia le pe r
inoclilazionc intradermica. Il sito di sO lll ministrazione raccoman dato è la regione dci deltoide .
Questo vaccino è indicato nella pro tì la ssi dell'intluenza nei soggetti di età pari o superiore i:l 60
annI.
2.2.5 Conservazione del vaccino, tempera tura e stabili tà.
1\ vaccino antinfluenzale deve essere conservalO a tem perat ure comprese tra +:2 0 ( c + 8°e. e non
deve essere congelato.
I vaccini inattivati contro ,. infl uenza. se conservati a un a temperatura corrett a. tra 2 e 8°C.
rimangono stabili per al meno lIn anno.
Per un man tenimento onimale si racco man da di assicurarSI che il vaccino perm anga il meno
possibile fu ori dal fri gorifero e che non venga interrotta la catena del freddo: deve essere anche
evitato il congelamento. Il vacci no deve essere trasportato in busta o cOll tenitore per
farmaci/a limenti refrigerati nei quali si presente un elemento refrigerante. con il qu ale va evirato
accuratame nte che il vaccino venga a diretto contntto.
Il
I
I
I
2.2.6 Controindicazioni e precauzioni
Il vacc ino antinfluenzale non deve essere somm inistrato a:
Lattanri al di sotto de i sei mesi (per mancanza di stud i cli nici controllati che dimostrino
l' in nocui ta del vaccino in tali fasce d' età) .
Soggett i che abb ia no mani festa to una reazione allergica grave (anafilassi) dopo la
sommi nistrazione di una precedente do~e o lilla reazione allergica gra ve (anafi lass I) a un
componente del vaccino (da --Guida alle controindicazioni alle vaccina zioni" NIV-ISS­
Min istero della Salute).
Una malattia acuta di media o grave entità. con o senza fe bbre. cost itu isc e una
controindicazione temporanea alla vaccinazione. che va rima ndata a guarigione aV\'èl1l1fél .
Un 'anam nes i pos itiva per si ndrome di Gu illain- Barrè insol1a entro 6 settimane dalla
sommi nistrazione di una precedente dose di vaccino ant influ enzale costituisce co ntroindicazione
alla vacc inazione. Una si nd rome di Guilla in Barré non correlata a vaccinazione antinfluenzale e
insorta da più di un anno è motivo di precauzione: sebbene i dati dispon ibili siano limitati. i
vantaggi delJa vaccinazione antinfl uenzale gi ust ificano la som mi nistrazione del vac ~i n o an lluale
nei soggetti ad alto risch io di complicanze gravi dalla mal att i a~.
Non vi è controindicazione a vaccinare le persone asintomati che a ep idemia già in iziata .
2,2. 7 False controindicazioni
Allerg ia alle proteine dell ·lIovo. con mani festazioni flon anafi latt iche.
Malattie acute di lieve entità.
Allattamento,
Infezione da HIV e altre immu node ficienze congenite o acqu isite. La condizione di
imm unodepressione nOI1 cost itu isce una controindicazione alla sommin istraz ione de! la
vaccinaZIone antinfluenzale, La som ministrazionc del vaccino potrebbe non evocare una
adeguata risposta immune. Una seconda dose di vaccino 11011 migliora la ris posta anticorpale
i n modo sostan zia le.
2.2.8 Somministrazione simultanea di pi ù vaccini
11 vaccino anti ntluenzale non interferisce co n la risposta im rn \lne ad altri vac cini inattivati o vivi
attenuati .
I soggeni che rientrano nelle categorie sopra indicate possono rìcevere, se necessario, ìl vaccino
antinfluenzale contemporaneamente ad altri vaccini (vedi PNPV v igente), in sedi corporee e CDII
siringhe diverse.
2.2.9 Reazioni indesiderate segnalate dopo som ministrazione di vacci no antin nuenzale
I vacc ini antintluenzali contengono solo viru s inatti vati o par1i di questi. perta nto no n possono
essere responsabili di infezioni da v inJ~ in tl uenzali . Le pe rsone vacc inate dov rebbero essere
informate su l fatto che, pal1ico larmente nella stagione fredda, infezioni resp iratorie e sindrom i con
sintomato logie s imili a que lle dell' infl uen za possono essere provocate da molteplici altri agenti
batterici e vira li. nei cui confronti il vacci no antinflue nza le non può avere alc una efficac ia
protettiva.
:; Da "G uida alle controindicazion i all e vaccinazioni " NIV- ISS -Mìn istero della Salute dispon ibi le
su http: //,"n,"w.iss.it/binan/publicont/09 13 wcb.pd f
12
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Gli effetti co llaterali comuni dopo SOmllllnlstraziolle dì vaccino antinfluenzale consistono
reazioni local i, qual i dolore. eritema, go nfi ore ne l sito di ini ezione.
In
Le reaz ioni sistemiche comuni includono malessere genera le. fe bbre. mia lgie. con esord io da 6 a
12 ore dalla somministrazione de lla vaccinazione e della durat a di I o 2 giorni.
Sono stati riferiti , in correlazion e te mpora le con la vaccillazione antinfluenzale. even ri t"ari qu ali
trombocitopenia. nevralgi e. parestesic. disordini neurologici e reazioni allerg iche gravI. La
correlazione causa le tra la somministrazione di vaccino antinfluenzale e tali eventi avversi non è
stata dimostrata .
Data la necessi[à di escludere l' associa zione tra la vaccinazione e eventi indesiderati . si sottol inea
I"imponanza della segna lazione tempestiva al sistema di farm acov igilan za de/l" Agenzìa Ira iana
per il Farmaco (AlFA) di eventual i eventi avversi osservati in soggetti vaccinati.
3. Gli antivirali
Anche quest'anno, oltre alle attività di caratterizzazione antigenica e 1110lecol are dei virus
influenzali, fi nalizzate all'identi ficazione delle nuov e vari anr i da inserire nel vaccino, il NlC ha
proseguito le attività di rnonitoraggio su ll a sensibil ità virale ai farmaci ant i-inn llcn zali , con
particolare riferiment o agli inibitori della neurallli nidasi (IN). oseltamiv irlzanam ivir.
In totale ad oggi. 97 virus influenzali sono stati saggiati dal NIC anche per la sensibil ità agli !N, Le
analisi fin qu i condotte, sia di tipo fenotipico (saggìo enzimatico di inibizione della neuramin idasi)
che genotipico (sequenziamento de lla nellraminidasi vi ra/e). han no evi denziato una totale
sensibilità agli IN di tutti i cepp i analizzati (33 A/H l N l pdm09. 40 A/H3N2 e 24 B). N e~ sllna de lle
sequenze analizzate ha mostrato mutazioni tipicamente associate con la resiste nza all 'ose/tamivir e
zanamivir.
J valori ottenuti in Italia risultano essere, nel complesso. in linea con quanto osservato in altri paesi
europei . In particolare, i dati ad oggi raccolti dalla rete dei la boratori europei (Europea n
Survclliance System- TESSy) per la stagione influenzale 201 5120 16 hanno 111oslrato che tra i 2 739
ceppi A(H I N I )pdm09. i 172 A( H3N2) ed ì 528 ceppi di tipo B fin ora saggiati per la far maco­
suscettibilità, rispeltivamente r 1%. lo 0.6% e lo 0.2% è risu lta to resistente all"osellal1livir. men tre
<0, 1%, lo 0% e lo 0,2% è risul tato resistente allo zanalllÌ"ir.
4. Interventi
4.1 Sorvegliare le sindromi simil-influenzali
Le attività di monitoraggio epidemiolog ico e viro logico dei casi di ILI sono determ inan ti. non solo
ai fini delle decisioni relative alla composizione che dovrà avere il vaccino anti nn uenzak ne lle
successiv e stagion i epidemiche. ma anche per indirizzare le scelte in materia di programmazione
Silllitaria e per migliorare le conoscenze sulle complicanze attri buibili alr influ enza (quali decessi e
ricoveri) ,
La sorveglianl..a epidemiologica viene sistematicamente attivata ogn i an no. in base a un protoco llo
inviato a tutte gli Assessorati Regionali alla Sanità che indiv iduano i refe renti e i medici sent inella
per la sorveglianza. Le Regioni sono. pe rtant o. in vitate a sensibilìzzare la pa n ecipazione dei
medici di medicina generale e pediatri di libera scelta alla sorveglianza epidemiologica.
Le Regioni sono altresì invitate a potenziare la sorveglianza viro logica dell 'intluenza e delle al tre
virosi respiratorie, identificando e sostenendo adeguatamente i la boratori afferenti alta rete
nazionale .
13
-4-.2 Obiettivi di cope r tura dci
pl"o gnHnm ~1
di \'uècinazione
Per ri d uITc ::;ign il lc nliv amel1t ' la Ilh) rb llSi lù per ini1ucl1za e k SUi:.' Cllll l plic:1I1i'C, IW!1 c hé la llì () r l~ìl i tLL
è tH.::cessari,) ragg iungere t.:òperture elevale nci grupp i dì p(lp~)ld !. i,)1J (' inrgct tk'Jl<l \'Ll l' c iI1 3/ilmc. iD.
J)<lrllcolarc nei soggetti ad alto rischio d i f uttc Il' l'tÙ .
In
)'ig ura 2 so no ri port mi i dati di copertura ,accrn;lk dci \ :lcc iIl O {! lll ì ll Il Ll t:nz~lk neg li
ultrascssantaci nqu cl1lli a parti re dall zl stagiolle 200 0/0 I. J),)PO Ull iniziale .1LIIl1 CllIÙ ni;;!lll plil1w
111t:!il
(kg li alllll 20 00 5\1 o :;St'n ;l 1I11:l ridll/.iune della copertma vllcciJlak Il1.'gli
l1h raSeSsèl nlaLi nq uenlli cml Ull minimo storico rcgi:-;Inllll Ildla scorS<l st ,l gio IlC , Il cal l) de lk
coperture è g~ n (;rJ l i Zlat o i n Uilte le Region i ilaliane C()l1 un min inK' 11I:lla P.A. di I:Ì\) jZéI !h) (:. 7.S');) )
c un massimo in Ulll bria {6:::.8%,.
Fig llr ~l
2 Copel1ure
\~)(.:çil1a) i per
ri nll llel1z:t in Italia. llègl i u ftrél'icss:lIl tac ill qucl1ni .
:-;u~i () I1 ,-'
2000/0 I -- :::0 15/ 16
(;.;." .. o'Vi ..>
S:':_.j
55.1
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?~).'~ .
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I
E' q ui ndi nccès:'\ario, ricolllc mw.rç gli obicl1i\i di cope-rlura g iù sl~\b i\jti dalla pi()nil'iC:'1. t ~ì l":
llc1zionale (Pianu NazÌt,.lIlalè Pren~l1 ZiO llè Vm::cinak' ì (' illdivi dll<lrc I Ulle le I1hldalit j Il''Gc:'5:tr ic p 'r
il Inggiun gi menl n di tali obiett ivi. snprntt ll lto qu elle utili per il rLl ggillll gi mc ll tn dt' i ~ru pp j
risch;\).
,I
Gl i obièU iv i di copen ura, p~r tu tti j gruppi targd. ~1) lh) i scg,u t:1l1i:
il 7S'YcI come obiettivo m inimo Jjcrscgllihill'
il 95 Yc. come obictth'o o ltimale.
Pt:r pOler telll pestivuI1 H.!lll': ic.h!lll j(il.:èU'C even tuali reilZ i(llli an erse d o vlIll' a di'·t.: r"e 1'ol'llllllil:Òl)lli
vaccinélli . è Ilcce"sarin che per ciasculla persona \'m:cillata sia St~m p rc pu~ sibile ,11(:1"(
t' il1t~)fnH.llio n~ SU Il ,.l tipologié\ c il h>lto del \- Gtcl"ill o SO llllllil1is lr:\l (1 da pHne dd sl" rvil. i,ì Vi1CCill ;l!L' .
4.3. Raccomanda1.joni per l'i ncre men to d c ll~l copertu rn ,'atcill al e
l~ ncccss;ìfi) i n c r~r ll e\1 ta r~ la C()pel'l unI va ce inale m:i gruppi ;) rì:.:dl io,. precl ispofH:: ndl) :\ 1)CC i lidll:
mislI n; l'CI' I" off na nlliva della v é\ccinl:ì zinllè all(inlluC:l1zak ;: - i l raggiu ng iml..' llt o dC!2l i l)bie llÌ \i di
copertura i nwl i soggetti .
l-l
AI ti tol o ese mplific ati vo. e al fine di identificare in maniera uni forme sul te rritorio nazionale quesri
soggett i si propongon o le segue nti modalità:
l . creare una lista di soggetti est ra l1i su lla base deg li elenc hi di esenz ione per patologia. pre~el1t i al
live llo di ASL/Regione .
.., nel caso in cui le liste onen ute dallii elenchi di esenzione non iano esau srive. ric hiedere ili
Medici di medicina generale e ai P;diatri di libera scelta l' elenco dei soggetli inclusi fr a i loro
assi st iti che presentino condizion i di risch io per cu i la v3cci naziolle è raccol1la ndata 111 tale
modo sarà poss ib ile sia effel1uare lilla chiamata attiva di tali soggetti. sia costruire il
den ominatore necessario per il calcolo de lla copertura vaccinale Ilei soggetti a risc hio e sia
individuare i contatti/conv ivent i cui offrire la vaccinazione amintl uen zalc per i sogg >tti a
rischi o ch non possono essere vaccinati (ad esem pio pa zie nti ollcologi ci in trartallle nlo
chem ioterapico). A tale riguardo. e import all te rafforzare il coinvo lgimento dei Medici dì
medic ina generale e dei Pediatri di libem scelta e sens ibilizza re anch i Medici specialisti
ospedalieri e le Associazioni de i malati suti' importanza della vacci nazione anti nfl uenzale n~ ì
pazienti a rischio .
3 Si raccomanda, inoltre. di ratTorzare il coinvolgimento dei Med ici di medi ci la generale e dei
Pediatri di libera scelta e sensi bi lizzare anche i Medici specialisti ospeda lìeri. le Associ,lL:ionl
dei malati e le associazioni per gli an ziani slIWimportanza de lla vaccinazione 3ntinnucnzale nei
pazienti a risch io anch e_per increme nta re I" compliance vacci nale .
4. Si ricorda che gli operatori sanitari. direttamente e indi rct1 tll1lente coinvolti nella cura e gc~ti one
del paziente. SOno a maggior risc hio di acquisire l-infezione rispetto alla popolazione ge neral e:
inolt re. il fatto di essere costantemente a contatto con un gran nu mero di pe rsone (pazient i,
familiari e ahri operatori sall itari ). Ii rende anche potenziali venori delrinfezione. Nume rosi
focolai Ilosocomiali. infatti. sono stati descritti e hanno mostra no un dan no diretto per pazient i e
operatori sanitari, in termini di au mento di l1lorbosità e mortalità _costì sociali e da nni indirelli
legati all'interruzione dell' attiv ità lavorativa e all"assenteismo con conseg uente mal
funzionamento dei servizi ass istenziali essenziali'. Si raccomanda , peI1anto, di promuo vere
fortemente la vaccinazione an tinfl uenza le di tutti gli operatori sanitari, con particola re riguardo
a queffi che prestano assistenza di retta nei re parti a pi ù el evato rischio di
acquisizione/tras mi ssione de ll" infe zione. q uali Pronto soccorso. terapie in tensive. oncol og ie.
ematologie. cardiologie , chirurg ie. re sidenze sanitarie assiste nziali. e r-accurato mon itoraggio
da parte delle Aziende sa nitarie delle re at ive copert ure vacc inati raggiun te.
5. Si raccomanda di informare sia i medici di medicina generale che ì ginccologi/oslcrrici
sull'importanza della vaccinazione antinfl uenza le nelle donne ilei secondo e terzo trimestre di
gravidanza ricordando che la vaccina zione è offerta gratui tamente e che l'OM S nel su o !JOslIioJ)
l'ape,. più rece nte su ll'influenza ritiene le gravide come il più importanre dei gruppi a risc hio
per loro stesse e per il feto (Weekly Ep ide miological Record. N. 47.23 Novemoc r 20 \ 2).
4.4. Raccomandazioni per la r ilevazione della cope rtura 'accina le
Per ottenere dali di copertura, per fas ia di età, categoria target e ti po di vacc ino somministrato. in
maniera tempest iva. viene ric hi esto alle Region i. in attesa che venga implementata sul territorio
nazionale l'anagrafe vaccinale. di inv iare i da li re la tivi alla copel1ura vaccina le del vaccino
antinfluenzale stagionale al sistema infonnari zzato di registrazione pred isposto dal Repa rto dì
Epidem iologia delle Malattie Infett ive de l Celltro Nazionale di Epide mio logia Sorveglianza e
Prom.ozione della Salute deWISS. I dati della campagna stag ionale devo! () comprendere anche
quellI sull'utilizzazione del vacc ino anti nfl uenzale "I d i fuori de lle strtltture delle ASL (Medici di
medicina generale e Pediatri di li bera sce lta ).
~ Materiale informalivo per operatori sanit ar i è disponibile su
http://www.epicentro.iss.it/tem i/vaccinazioni/H Proimm u ne20 1-'.HSp
15
Pe r la rc g ist ra z it.H1C (k lk d<..hi di \'~lc( i n() anlilltluclll<lk :,)()nlll1illis!i'1llc per f:L..;ja di t.'!Ù t: Cll;..'g,lri;l
di ['isc hio (' Ix:r i ri spellivi dello ll1in al t)ri S()IlO di.,-pI)nibili du(' :;chcd~ l)n-lil1~ ,ltl h(lL (la cui .~ChLd é\
larlé1CC ;~ è dispI) nibilc in ,\ lIegato I e 2), il cui ì\ldiri/Zil I\'eh pèr 1,1 corrrpi!;Ui,)lll' l'
https :iiW"\ w,i~ s . i t !si 'l:jF L{ Y IJ OU!logi!1,:l~!.':: I:~s~:tldo il s j~lcl1lJ cl i in:-iLlilll('n[li lki (Liti
inrorl1l~l1 i v';lh ). k singole rc gi{1lli pOlrannn :lggin l'l wrc la rìk \ uz:iol1l' (k!k Cé\1ì:~l) l'il: cll'~gibtli di
Pl) P O"l zj()n~ pc r!a \ ac cll1 :17.il)llI,~ q agiona lc mal1 Ill ~\ n o che a\Tall\h 1 :1 di~ p o>i /i lìlll' Jali pill pr...\.:i:-.i .
l dal i ill f'orlllaliaat i sanlllfl U illv iéU i dalk RcgilHl! ìn via pron'isn r ia en t ro
l'
l\O ll olt n: il 31
gennaio 20t i e in \'Ìu dd initiva t' ntTo (' non oltre il 15 apl"ilr 20 17.
Si sottolinea l'imJ)Ol·tanza d ì .-accngJicrc c dì registrare sull' apposita sc hetia on-linl: si ;\ i!
dalO delle dosi ci i \'i,,:cino cfft.,(t mth.' Sill la popolazinne eleggihile alla val' i lt Hl.iollC.
l'ilk :-;I::;!cnw dì rilcnll'tnnc :\(ls li l!li~cc cii
d cll~l \ ilcc iJl<lZioIlC
qu~qO
dci d:ui :'\1nriQici l'èl ~ lli\ì :1 11',1 I l(Ì,Il11Llltti
il 15 aprile di ogni ;)lJ l1t) . \1..'Ili\ilJ)() 111\ j;ll i ,]
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• AS Alto Adige, Labo rat orio Aziendale di Microb tologia e Vlrologia/Comprensorio sani ta ri O d!
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Bolzano, Via Amba Alagi, S - 39100 Bolzano (E. Pagani)"
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• Laboratorio di Microbiologia e Virologia, Ospedale Amedeo di Sa vo ia, Corso Svizzera , :64 - 101:19 :
PIEMONTE
Torino (V. Ghisetrir
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• Dipartime nto di Scienze Biomedjche per la Salute, Unìversità degli Studi di Milano, Via Pascal, 36
20133 Milano (A. lanertW
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• Viro logia molecolare, Struttura complessa virolo gia/microbiolo gia , Fon daz ione IR CC$ POlic lIniCO :
"San Ma tteo", Via Taramelh, 5 ,27100 Pa\lia (F. Ba/dan ti) "
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• Laboratorio di Virologia, Dipartimento Medicina Molecolare, Un iversità degli Studi di Pa dov a, Via
Gabelli, 63 - 35121 Padova (G, Palùf'
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• U.C.o. Ig;ene e Medicina Preventiva, Dipartimento Univ ersitario Clm ico di Scienze medich."
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chirurgiche e de ll a salute, Università degli Stud i di Tri este, Via deli'lstda, 65/1 - 34137 Trieste (P. j
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O'Agoror
• la boratorio UO Igiene, Dipartimento di Scienze de lla Salut e, Unive rsità deg li Studi di Genova,
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Via Pastore, 1 - 16132 Genova (F, Ansa/di)"' I
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• Unita Ope ra tiva Microbiologia, CRREM, Pol iclinico Sant 'Orsaia Malpighi, Via MaSSdrentl , 9 - 4013tì
Bologna (M.P. Landini)....
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EMILIA ROMAGNA
• Dipartimento di Scienze Biomediche, Biotecnologiche e Trasl azionali, Unità di Sanita Pubbìic2, i
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Università degli Studi di Pa rm a, Via Volturno, 39, 43125 Par ma (P. Aff?}2ni)* ..
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• Dipartimento d i Sa nità Pubblica, Laborato r io di Vimlog ia, Università degli Studi di Firenz e,
Viale Morgagni, 48 - 50134 Firenze (A Alli) "
TOSCANA
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• VO Vi rolo gia Unive rsita ria, Azien da Ospedaliero'U niversitaria Pisana, Via Pa r adisa, 2 ' 56124 Pisa ;
(Mi. voneroni )'"
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• Lòboratoro Virologia - Dip, Scienze Biomediche e Sanità Pu bblica Università Politecnicè dellE i
MARCHE
Marche Via Tro nto, 10 60020 Torrette di Ancona · Ancona (P. BoC)nore"i)**
• Dipartimento di Medicina Sperimentale. Sezione Microbiologio, edificio D - IV piano, Piazzale
UM8RIA
Gambuli $. Andrea de lle Fratte - 06132 Perugia (B Camilloni)"
• Laboratorio di AnaliSi Chimico cliniche e microbiologia, PO "Spin to Santo", Via Font e Rom ana 8 .
ABRUZZO
66124 Pe-sC<lra (P, FD ZiW "
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• ServiZIO di Analisi Il , Istituto di M icrobiologl3, Unive rsità Cattolica S Cu o re, Facolta di Me dicina>:
Chirurgia "A, Gemelli", Largo Agostino Gemelli, 8 -001 68 Roma (M. 5anguinerrir
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• UOC Laborato rio Vi ro logia, Dipartimento diagno st ico, di se rviz i e di r icerca clinica iNMI ' L. I
Spallanzani" IRCCS, Via Portuense, 292- 00 14 9 Roma 1M. Copobionch i; U
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• U.O .c. M icrobiologia e Virologia , laboratorio Biol ogia M oleco lare e Vi rol ogia. AO dei Col li Mo naldiCot ugno, Via Leona rd o Bianchi - 80131 Napoli (R. 5meraglia)·
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• U. O.c. IGIE NE l ab oratorio di Epidemiologia M olecolar€ ,
Policlinico Bari- P,lza G. Cesare, 11-70124 Bari (M. Chironna)"
PUGLIA CALABRIA • U. O.c. Micro bìologia
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Ospedallero-Univer sitò! l e!
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• Dipartimento Scienze Biomediche, Sez. M icro blologia Sperim enta le e Clinica, Università degli Stud i
di Sassari, Viale S, Piet ro, 43/8 - 07100 Sassari
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• Uolve"it. degli Studi di Palermo - AOUP "P. Giaccone " Vi. del Vespro, 133 - 90127 Palermo
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Centro dì Riferimento Na:tionale (NIC) j)4lr l'OMS
Il NIC (presso il Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità) fa parte, su designazione del Ministero della Salute, della
Rete mondIale de l laboratori coordinati dall'OMS. per lo svolgime nto delle attività di sorveglianza del Globa! Influenza Surveillance and
Response System (GI SRS).
Tutt i i laboratori del Nelwork OMS vengono periodicamente ricon osciuti , aUraverso lo svolgimento d i Extern al Quality Assessment ProJects
(WHO-EQAP), ESSI sono notificat i e registrati presso il Ce ntro Europeo di Controllo delle Malattie (ECOC) di Stoccolma.
Grup(>O d/lavo ro : M.R. CaSl rùcci. S PuzeltL A. Di Martino. M Facchini A. Pafmieri . L. Calzoletti. C Fabianl. T. Griselli .
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Prevenzione e cOnlrollo dell' influenza : racco mandazioni per la stagione 20 16-2017 - Ministero de lla Salute
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