Programma
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Presentazione della candidatura di Angela Costabile per l’Esecutivo della Sezione di Psicologia dello Sviluppo ed Educazione dell’AIP Programma Ho deciso di riproporre la mia candidatura per il triennio 2016/2019 con alcuni obiettivi che esplicito di seguito e che possono essere ricondotti a due motivazioni: consolidare alcune iniziative che, tra tutte quelle proposte, si sono rivelate particolarmente interessanti e introdurre alcuni elementi di novità sia nell’organizzazione che nei contenuti progettuali della Sezione. Rispetto a iniziative e attività da consolidare, un posto di rilievo occupa l’avvio del gruppo di lavoro E-CARE, la cui costituzione è stata approvata nell’ultima Assemblea e che, nel nostro Congresso di Vicenza, ha avuto il suo primo momento ufficiale di presentazione. Il gruppo è composto dai soci affiliati della nostra sezione che, in interazione con quelli delle altre, si attivano per una serie di iniziative comuni e/o singole. Obiettivo principale è appunto quello di favorire la conoscenza e la mobilità in connessione anche con i paralleli gruppi europei. Altre attività da riproporre e da consolidare riguardano la formazione. Mi riferisco alle Winter School sul tema dell’EBI (Evidence Based Intervention) e Summer school di Metodologia che possono essere considerate una buona prassi della Sezione; la prima con una storia più recente, la seconda interrotta qualche anno fa e ripresa lo scorso e questo anno con ottimi risultati. Ritengo inoltre utile potenziare iniziative su temi generali e trasversali, che, con responsabilità scientifica congiunta (CE e colleghi della Sezione), si occupino di temi attuali e significativi oltre che focalizzarsi sulla III missione dell’Università e quindi sulla ricaduta sociale della ricerca nella nostra area. Ho in programma inoltre un’ulteriore valorizzazione della ricerca in psicologia e della sua divulgazione. Ritengo, infatti, importante che, con ancora più enfasi, si verifichino spazi e opportunità per il cosiddetto fund raising a livello internazionale e nazionale, se necessario con attività ad hoc di promozione di networking. Si possono quindi attivare iniziative che favoriscano incontri e progettazioni comuni su alcuni dei temi che, anche a livello internazionale, si stanno rivelando significativi per le nostre aree: dall’inclusione culturale e digitale, alle sfide delle nuove organizzazioni sociali (le famiglie), alla proficua collaborazione con le neuroscienze nell’analisi di sviluppo tipico e atipico. Per ciò che concerne la divulgazione saranno create ancora occasioni per affermare il valore sociale e la ricaduta dei risultati delle ricerche muovendoci nell’ottica, tra l’altro dell’EBI (Evidence Based Intervention). Mi piace chiudere questa breve presentazione, ripensando al nostro ruolo di ricercatori e ricordando quello che già 20 anni fa scriveva, a proposito dell’importanza del rapporto tra culture diverse (scientifica, umanistica, altra) John Brockman: «per terza cultura s'intende l’attività di quegli scienziati che sanno dire cose nuove e interessanti sul mondo e su noi stessi: che le sanno raccontare a un pubblico vasto, diffondendo la conoscenza oltre i confini angusti dell’accademia» Novembre 2016 Angela Costabile