Gotha 3, pesanti condanne per i boss del Longano

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Gotha 3, pesanti condanne per i boss del Longano
MAFIA
Gotha 3, pesanti condanne per i boss del
Longano, stangata per Cattafi
Dura sentenza per l'avvocato considerato trait d'union tra clan, istituzioni e finanza. Cinque
condanne, tra i 4 e gli 8 anni, per gli altri boss alla sbarra nell'inchiesta che ha sgominato la cupola
di Barcellona. Liquidazioni alle parti civili, anche al boss pentito Carmelo Bisognano.
Lunedì, 16 dicembre, 2013 - 21:22
Scritto da: Alessandra Serio
Fioccano le condanne al processo abbreviato Gotha 3, una costola del maxi sulle più recenti
geografie della cupola mafiosa di Barcellona e i colletti bianchi. E con le condanne, anche i
clamorosi risarcimenti, liquidati dal Gup Monica Marino. Il giudice ha emesso la sentenza intorno
alle 20.30, dopo circa 5 ore di camera di consiglio. Dodici anni la sentenza per Rosario Pio Cattafi,
l'avvocato considerato dagli inquirenti l'anello di congiunzione tra i clan di Barcellona e Catania e le
istituzioni, a suo agio nei rapporti con i servizi segreti, pronto a riciclare denaro per conto delle
Organizzazioni criminali locali. Un'accusa per la quale la Procura aveva chiesto la condanna 16
anni di reclusione. La Direzione distrettuale antimafia di Messina, coordinata da Guido Lo Forte,
aveva chiesto la stessa condanna per gli altri boss alla sbarra. Ma con loro il Giudice Marino è stata
più mite: 6 anni e 8 mesi per Tindaro Calabrese, il boss dei Mazzarroti duro e puro, anche lui al
carcere duro, come Cattafi. 4 anni e 4 mesi per Agostino Campisi, 7 anni e mezzo per il cassiere del
clan, Giuseppe Isgrò, 5 anni e 8 mesi per il boss Giovanni Rao, di Castroreale, 4 anni e 8 mesi per il
barcellonese Salvatore Carmelo Trifirò. Infine le liquidazioni alle parti civili costituite: 10 mila euro
cadauno ai comuni di Mazzarrá Sant'Andrea e Barcellona, 5 mila euro all'Associazione Vittime
della Mafia presieduta da Sonia Alfano, 10 mila euro all'Associazione antimafia Pio La Torre; 120
mila euro alla Sicilsaldo e 10 mila euro a Giacomo Venuto, titolare della Venumer, l'impresa che
denunció di essere sarà sottoposta al racket durante i lavori alla galleria Scianina- Tracocia sulla
A20, teatro di molti incidenti, anche mortali, anche a causa delle lungaggini nei lavori. Ancora, 30
mila euro a Patrizia Torre, titolare dell'impresa attiva nel settore inerti e movimento terra; anche
loro hanno denunciato il pizzo, e 15 mila euro ad Alesci, altro imprenditore che ha deciso di
testimoniare contro i clan. Infine, 5 mila euro andranno anche al pentito Carmelo Bisognano, ex
capo del clan di Mazzarrá, e 25 mila euro all'avvocato Fabio Repici, grande accusatore di Cattafi, a
sua volta accusato da Cattafi di "macchinare"
contro di lui. L'accusa come detto aveva chiesto pene più pesanti. A seguire il processo erano stati i
pm Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo. Hanno difeso invece gli avvocati Tommaso Calderone,
Giuseppe Lo Presti, Giuseppe Carrabba, Pinuccio Calabró, Giuseppe Carrabba, Giovanbattista
Freni, Tino Celi, Alessandro Cattafi.